Rassegna del 11/12/2016

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Rassegna del 11/12/2016
Rassegna del 11/12/2016
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 11/12/2016
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
11/12/16 P. 11
Tea domani apre un cantiere Via Poma, aperta una corsia
1
11/12/16 P. 26
Opposizione critica sulle spese
2
Gazzetta Mantova
11/12/16 P. 31
Carico di rottami radioattivi Controlli anche alla Bandinella
3
La Voce Di Mantova
11/12/16 P. 18
Nuova raccolta rifiuti: distribuzione bidoni e apertura sportello
4
11/12/16 P. 23
Fuga di gas dalla caldaia Intossicati padre e figlia
SERVIZIO IDRICO
Gazzetta Mantova
RIFIUTI
ENERGIA
Gazzetta Mantova
Giancarlo Oliani
5
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
11/12/16 P. 31
Salta nuovamente il sì all'Unione
6
Gazzetta Mantova
11/12/16 P. 31
Valle Turchino, c'è il nuovo Cda
Stefano Rasori
7
La Voce Di Mantova
11/12/16 P. 20
Cronaca di una fine annuncia Salta l'unione con Rivarolo
Rosario Pisani
8
11/12/16 P. 27
A2A e Gefran bene Ubi Banca accelera
11/12/16 P. 31
Dubbi sui social per i venditori del "bonus gas"
COMPETITORS
Brescia Oggi
9
SEGNALAZIONI
Gazzetta Mantova
10
RIFIUTI: SCENARIO
Brescia Oggi
11/12/16 P. 19
Riciclo rifiuti Il Comune spiega la Tari
Brescia Oggi
11/12/16 P. 22
Tumori infantili, la valle dei veleni si ribella
Claudia Venturelli
11
12
ENERGIA: SCENARIO
Sole 24 Ore
11/12/16 P. 19
Apple e Google, avanti con la svolta «green» Focus sulle rinnovabili ignorando Trump
Marco Valsania
13
Sole 24 Ore
11/12/16 P. 23
Petrolio, c'è l'accordo sui tagli
Sissi Bellomo
14
Sole 24 Ore
11/12/16 P. 23
È un risultato storico ma pieno di incognite
Roberto Bongiorni
16
Indice Rassegna Stampa
Pagina I
TELERISCALDAMENTO
Tea domam* apre un cantiere
Vía
7 aperta una corsía
Tea apre domani un cantiere in
via Poma, a Mantova, con chiusura alternata delle corsie di
marcia, per nuovi allacciamenti
allarete del teleriscaldamento.
Trattandosi di una strada a
due corsie a senso unico di marcia, la viabilità verrà garantita
per tutta la durata dei lavori.
Queste, in particolare, le misure
previste: da oggi e sino a domenica 25 dicembre, chiusura della corsia di marcia sul lato opposto al Tribunale, con divieto di
sosta per l'intera giornata a partire dal civico 20 (i primi tre posti saranno disponibili per i disabili); sarà vietato l'accesso a tut-
Si parla di noi
ti i passi carrai del tratto interessato dalla chiusura, ma sarà garantito il transito pedonale sul
marciapiede. Dal lunedì 26 dicembre all'8 gennaio chiusura
della corsia di marcia sul lato
del Tribunale, con divieto di sosta 24 ore su 24; sulla corsia opposta alla chiusura, a partire dal
civico 34 saranno resi disponïbili 7 posti auto per i veicoli di servizio della Polizia; sulla corsia
opposta alla chiusura, trai civici
24 e 28 saranno resi disponibili
4 posti auto per consentire la
svolta dei veicoli in entrata ed in
uscita dal Tribunale e dalla Procura.
Pagina 1
ACQUANEGRA
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in consiglio contestati i soldi non previsti perla casetta dell'acqua
/ ACQUANEGRA
In un comunicato congiunto,
Carlo
Danieli,
della
lista
"Insieme per un bene Comune"
ed Erminio Minuti, della lista
"Fare per la Comunità", fanno il
punto della situazione in merito
a quanto trattato nell'ultimo
consiglio comunale di Acquanegra, tenutosi a Mosio. «Sul capitolo finanziario - dicono -, lavariazione definitiva al bilancio
2016 ha presentato maggiori eritrate per circa 80.000 euro, derivanti dal maggior gettito delle
imposte comunali e del loro recupero sugli anni precedenti,
Servizio idrico
che hanno ripristinato il capitolo delle manutenzioni (privato
di 20.000 euro per finanziare i lavori al parcheggio di piazza Benefattori). Perla costruzione della "casetta dell'acqua", in campagna elettorale presentata a costo zero (in quanto finanziata al
100% daAto), in realtà sono previsti 10.000 giuro».
In questi cinque mesi, proseguono i consiglieri, dal bilancio
di Acquanegra non è stato tolto
un centesimo di spesa, anzi sono stati aggiunti circa 100.000
euro di nuove entrate di cui non
si sa la provenienza.
In merito all'interpellanza, re-
spinta, presentata per evitare la
presenza negli uffici comunali
di persone estranee a consiglio e
giunta« ... ed evitare quindi che il
Comune possa trasformarsi in
una sede di partito, il sindaco De
Pieri ha risposto che non le risultaniente di tutto questo. Sulla vicenda delle telecamere alle scuole, essendo il discorso ampio, riferiremo prossimamente».
Infine, sulla mozione presentata dal gruppo "Insieme per il
bene Comune" per l'opportunità di coinvolgere i profughi residenti in via Cavour in piccole attività socialmente utili, non sono previste integrazioni.
(Le.)
Pagina 2
MARCARIA
C
Controlli anche alla Bandinelli
® MARCARBA
Una partita di materiale ferroso partita dal Lazio ed arrivata
nel Bresciano contenente materiale radioattivo. A scoprirlo
la stessa ditta che ha ricevuto i
rottami attraverso i sistemi di
monitoraggio in ingresso, fra i
quali un contatore della radioattività. Controlli sono stati
eseguiti anche alla ditta Bandinelli di Marcaria, la quale si occupa di materiali ferrosi in
quanto risulterebbe avere fornito i rottami. In realtà, è stato
già appurato, Bandinelli ha
agito solo come intermediario
commerciale ed il tragitto del
camion di ferro è stato diretto
dal fornitore, in provincia di
Frosinone, all'utilizzatore in
Valsabbia.
I controlli hanno dovuto però verificare tutto il percorso
della filiera, partita dall'allerta
dato dalla ditta valsabbina.
Ma poiché la documentazione di trasporto faceva riferimento alla Bandinelli, una verifica è stata fatta anche a Marcaria, dove si è potuto appurare che il carico non era passato. Nei prossimi giorni, gli accertamenti risaliranno la trafila e si capirà perché dal frusinate è partito questo carico radioattivo. A causare le emissioni sarebbe stato un carico di
punte di parafulmine, che utilizzano materiale radioattivo
per ionizzare l'aria.
Il-'-i Irnal- vl fle-
Rifiuti
Pagina 3
Nuova raccolta rifiuti: distribuzione bidoni e apertura sportello
MONZAMBANO Dopo i tre recenti incontri organizzati dal
Comune per presentare le novità del servizio di raccolta dei
rifiuti che, a partire dal 2017,
prevede una tariffazione puntuale (0,09 euro al litro) legata
al conferimento del rifiuto indifferenziato calcolato con bidoni dotati di chip, è ora partita
la consegna alle famiglie del kit
per l'innovativa differenziata.
Il pacchetto che viene distribuito comprende un bidone
chippato per il rifiuto secco (40
litri o 120 litri a seconda delle
necessità), il calendario eco-
è, áwí.,
logico e i tradizionali sacchi
per lo smaltimento della plastica. Questi invece i giorni e le
informazioni per il ritiro all'ufficio tributi nel mese di dicembre (dalle 9 alle 12 e dalle
14.30 alle 18). Zona centro:
9-10 dicembre; zona Vento:
12-13; campagna: 14-15; Pil-
le-Olfino: 16-17; Castellaro:
Bellaria-cimitero
19-20;
21-22; oltre Mincio: 27-28.
Chi non potesse ritirare il kit
personalmente può incaricare
qualcuno preparando una delega firmata oppure contattando l'ufficio tecnico del Comune (0376-800502).
Altra grande novità per il
2017 sarà lo sconto del 30%
sull'intera tariffa base per chi
opterà per il compostaggio domestico: un piccolo sforzo per
il cittadino ora premiato dal
Comune, che si colloca tra i
comuni "ricicloni" lombardi
con il suo 74, 3% di raccolta
differenziata.
«Vogliamo
abbattere la
quantità di rifiuti prodotti e
incentivare le buone pratiche dichiara l'assessore Davide
Raja (foto) -. Con un po' di
impegno e sensibilità da parte
di tutti riusciremo ad ottenere
ottimi risultati . Nei primi mesi
dell'anno sarà attivo uno sportello di supporto per domande e
richieste dei cittadini . Tolleranza zero , invece, sull'abbandono dei rifiuti con forti sanzioni per chi non rispetta le
regole».
S l finge i suo amante per mesi
per trufforla: arrestalo
Rifiuti
Pagina 4
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Cavriana. Ricoverati in ospedale a Castiglione e sottoposti ad ossigenoterapia
1 vigili dei fuoco hanno piombato l'impianto a causa del guasto, casa inagibile
di Giancarlo Oliani
® CAVRBANA
Padre e figlia sono rimasti intossicati per una fuga di monossido di carbonio causata
dal malfunzionamento della
caldaia di casa. Ë successo
nella tarda mattinata di ieri
in strada Convento a Cavriana. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 che,
avendo compreso l'origine
dei malori, hanno subito allertato i vigili del fuoco. Una
squadra di Castiglione delle
Stiviere nel giro di pochissimi
minuti ha raggiunto l'abitazione, rilevando con l'aiuto
degli appositi strumenti, la
presenza del gas "killer". La
perdita è stata provocata,
stando ai primi accertamenti, dal malfunzionamento della caldaia. l pompieri l'hanno
quindi piombata, in attesa
che vengano eseguiti i controlli necessari per risolvere il
guasto.
Padre e figlia sono stati in-
vece trasportati e ricoverati
all'ospedale San Pellegrino di
Castiglione delle Stiviere.
Stando ai controlli effettuati
sarebbero stati esposti alla sostanza tossica per almeno
quaranta minuti, al limite
cioé dell'intossicazione grave che avrebbe comportato il
loro trasferimento in camera
iperbarica. Per tutto il giorno
sono stati sottoposti ad ossigenoterapia ed in serata dimessi. Al momento non potranno rientrare a casa, visto
il blocco della caldaia imposto daivigili del fuoco.
I fanno accusato il tipico
malore da intossicazione,
vertigini e nausea. Episodi come questo si verificano soprattutto nella stagione invernale, quando si accende il riscaldamento . Com' è noto la
manutenzione delle caldaie è
obbligatoria proprio per evitare che possano verificarsi
avvelenamenti di questo tipo
che, molto spesso, hanno
portato a conseguenze gravi.
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Energia
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Assenza nella maggioranza: il sindaco ritira il punto prima del voto
BOZZOLO
Che sarebbe stata una vicenda
tribolata lo si era detto fin dagli
inizi, ma certamente non così
tanto. Sulla carta ieri non c'erano problemi, ma è stata ancora
fumata nera per l'approvazione
dello statuto dell'Unione dei Comuni Terre dei Gonzaga con Rivarolo. Al momento della votazione il sindaco Nolli ha ritirato
l'ordine del giorno : era assente
per impegni l'assessore Alice Lucrezia Borsari e quindi non ci sarebbe statala maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, dopo che era mancata quella quali-
ficata la volta scorsa. Il consigliere Marcante a sua volta aveva
proposto di coinvolgere Nardi e
l'assente Scognamiglio.
Sabato prossimo pertanto si
ritenterà di approvare con la prima delle 2 sedute richieste a
maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Per tutti gli oppositori Nardi ha presentato
una mozione d'ordine per richiamare la maggioranza, che
essendo un fatto straordinario
l'approvazione o la modifica
dello statuto il Regolamento comunale fa richiamo nei conteggi ai "consiglieri assegnati", cioé
non si conta il sindaco. Richia-
mo non di poco conto perché su
12 consiglieri la maggioranza dispone di 7 voti di cui quello di
Cinzia Nolli facente funzioni di
sindaco e di Marcante di
"Unione per Bozzolo". In apertura di seduta Resta di "Noi di
Bozzolo" aveva ribadito le argomentazioni di aspettare le imminenti «amministrative«. Era accesa polemica quindi tra Nardi
e il sindaco che lo accusava di
atteggiamento pretestuoso il
suo dire di non aver partecipato
a riunioni preparatorie, perché
non erano stati forniti documenti. A questo punto cosa approverà martedì Rivarolo? (a.p.)
Il-'-i Irnal"co vl flr-
Politica locale
Pagina 6
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Superata l ' i m passe: Gerola eletto nuovo presidente dell'ente
/ GAZZUOLO( Belforte)
Belforte lia scelto i nuovi amministratori dell'ente pubblica Valle Turchino, che rimarrà per un
altro quinquennio ai belfortesi.
Dopo il primo tentativo andato
a vuoto a dicembre 2015 per
mancanza di "concorrenti" e di
relative liste per il rinnovo del
consiglio di amministrazione e
del presidente domenica 544
belfortese (su 933 aventi diritto)
si sono recati a votare la lista della "Palazzina", l'unica che si è
presentata. Presidente è stato
eletto Ermanno Gerola con 518
voti validi e i consiglieri saranno
La sede dell 'ente belfortese (f oto sr)
Roberto Gardani (178), Vito La
Venia (123), Angelo Visioli (122)
e Daniela Alessandrini (96).
Schede bianche 5 e nulle 19.
L'ente Valle Turchino è p atrimonio dei belfortesi, per statuto
e vanta una storia le cui origini
risalgono al 1500, con la finalità
del sostentamento economico
delle famiglie più bisognose del
paese. La storia dell'ente è antichissima ed inizia con un lascito
di 90 biolche mantovane ai belfortesi da parte di Ludovico
Gonzaga. Un anno fa, vis io che
nessuna lista si era proposta dopo la conclusione del mandato
al consiglio uscente presieduto
da Tatiana Neri, la Regione assegnò pro tempore l'incarico di
amministrare l'ente al Comune
di Gazzuolo, fino al 31 dicembre
di quest'anno.
Stefano Rasori
Il-,-i Irnal- vl flr-
Politica locale
Pagina 7
BOZZOLO A forza di colpire ai
fianchi, pure la resistenza più
coriacea finisce per soccombere e la sindaca di Bozzolo Cinzia Nolli ieri è stata costretta a
gettare la spugna. La tentata
unione con Rivarolo Mantovano diventa un capitolo dei Promessi Sposi in cui la Nolli, nelle vesti di don Abbondio, riceve
dai Bravi, Sergio Nardi e il
resto della maggioranza, l'altolà per quanto riguarda un matrimonio "che non s'ha da fare". Dopo nemmeno un'ora di
ulteriori discussioni (la seduta
era iniziataalle 10.30registrando l'assenza dell'assessore Alice Borsari e del consigliere
Nicola Scognamiglio , entrambi giustificati) la prima cittadina, evidentemente sfiancata
dai ripetuti estenuanti attacchi,
ha annunciato il ritiro del punto
all'ordine del giorno, gettando
l'aula per qualche secondo nel
gelo assoluto. Ora non si discuterà più del controverso statuto con cui si sarebbe regolata
l'unione Terre dei Gonzaga.
"Un matrimonio con i fichi secchi", come ha ripetuto ieri qualcuno ricordando come Rivarolo non versi in acque tranquille
sia politicamente che finanziariamente.
Ciò che ha portato all'ennesimo scontro è stato il continuo
battibecco tra Nardi e la Nolli.
11 primo tenacemente impegnato a contestare i mancati incontri indispensabili per la costruzione di un piano condiviso
tra tutti prima di regolamentare
l'Unione. La seconda a controbattere che invece c'erano
stati sollecitazioni e inviti anche telefonici mai raccolti. Un
aspetto curioso, sempre indicato da Nardi, quello in cui
viene comunicato pubblicamente dal segretario comunale
il 7 dicembre che, a seguito di
votazione regolare (7 a favore e
4 contrari) veniva istituita
l'Unione dei Comuni Lombarda denominata Terre dei Gonzaga ricordandosi poi di aggiungere in fondo la dicitura
"salvo dare atto che non è stata
raggiunta la maggioranza qualificata prevista". Un pasticcio
che alimenta ancora più il caos
in questa fase amministrativa.
Nardi, appoggiato da Giacomo Resta, Ludovico Fornasari e Marzio Bologni, ha ripetuto di non essere contrario
all'unione con Rivarolo, chiedendo però la modifica dello
statuto originario che rappresenterebbe un autentico cappio
al collo per il prossimo sindaco,
che verrà eletto tra pochi mesi.
«Perchè dobbiamo impedire ad
altri di guardarsi attorno e cer-
PIF
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Un momento dei consiglio di ieri mattina a Bozzolo
Cronaca di una fine annuncia
Salta l'unione con Rivarolo
care alleanze con altre realtà
senza dover pagare penali o altrecondizioni capestro?», èstata l'ennesima sollecitazione
della minoranza. A cui si è aggiunto a sorpresa Pierluigi
Marcante , consigliere in minoranza di cui negli ultimi tempi non è sfuggito un innegabile
avvicinamento alle posizioni
della maggioranza.
Sarà stato questo, sarà stata la
consapevolezza che nemmeno
questa volta il voto avrebbe
avuto esito positivo, la Nolli ha
raccolto le proprie carte chiudendo la questione. Alla domanda riguardo lapossibilitàdi
accogliere le modifiche chieste
da Nardi, il sindaco ha risposto
con un vago «Vedremo».
Rosario Pisani
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Politica locale
Pagina 8
LA SETTIMANA IN BORSA. Solo Bialetti frena
A2A e Gefran bene
Ubi Banca accelera
Prezzo di
riferimento
(chiusura in €)
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18,300
18,450
5,445
5,495
8.770
8,980
2,086
2,390
2/12
Tra post-referendum e vicenda-Mps la finanza italiana
riesce comunque a guadagnare. Solo venerdì scorso, dopo
tre sedute di rialzi corposi,
Piazza Affari si prende una
giornata di pausa per effetto
del «no» della Bce alla richiesta di rinvio dell'operazione
di ricapitalizzazione di Monte dei Paschi di Siena. Anche
i titoli delle bresciane quotate beneficiano del vento positivo: in particolare Ubi che
vola e recupera un po' di
quanto perso nel 2016.
A2A sale di quasi sei punti a
1,181 euro e mostra un
-10,46% su un anno fa. Bialet-
Competitors
Ver.%
settïm.
Ver.%
annua
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-10,46
-0,15
-6,42
2,84
-4,29
6 , 27
16, 01
0,82
-5,14
0,92
-5,26
2,39
-23,16
14,57
-59,49
ti resta a 0,3365 euro: ora il
prezzo è in calo del 6,42%
guardando a quello di dicembre 2015. Cembre sale a 13,4
euro, ma è sotto di quattro
punti su base annua.
Gefran si attesta a 2,71 euro
e la performance nel raffronto con dodici mesi prima è pari a +16 %. Iniziative Bresciane (Inßre ) rimane a 18,45 euro distante 5 punti da un anno fa. In leggera crescita Poligrafica San Faustino a 5,495
euro. Sabaf è poco sotto i 9
euro. Ubi Banca torna a 2,39
(+14,57%): è ancora sotto del
59,49% su base annua. e
D RPROI-IONE RISERVAI A
Pagina 9
VI ADANA
Dubb i su i so cial
per i venditori
del "bonus gas "
1 VBADANA
Nei giorni scorsi, sconosciuti rivelatisi poi agenti di una nota
multiutility - hanno suonato ai
campanelli di numerose abitazioni. L'approccio non è parso
del tutto consono, e molti cittadini hanno segnalato la cosa
sui social. Ai citofoni, gli sconosciuti si annunciavano come
quelli della società del gas, facendo pertanto credere che dovessero leggere i contatori.
Una volta faccia a faccia, si presentavano invece come agenti
di una società privata e chiedevano agli utenti se avessero già
ricevuto un non meglio definito "bonus gas", annotando le
risposte su dei modulari. (r.n.)
Il-'-i Irnaloco vl flreo
Segnalazioni
Pagina 10
RICICLO RIFIUTI
ILCOMUNE
SPIEGALATARI
Gardone Valtrompia guarda alla tariffa puntuale per
lo smaltimento dei rifiuti e
organizza degli incontri con
cittadini e imprese per fare
chiarezza stilla nuova tarif
fazione della Tari. L'obiettivo è sempre quello di separare meglio riducendo l'indifferenziata spendendo meno. Il prossimo incontro, riservato alle utente non domestiche, è in programma
domani alle 20,30 nell'auditorium San Felice, mentre il
15, stessa ora, toccherà ai residenti di Padile.
Rifiuti: Scenario
Pagina 11
ESINE.E un movimento in crescita e già operativo quello creato da genitori e parenti di bambini scomparsi o malati che chiedono verità e interventi di risanamento
u_ri infantffi, la valle duji velem* si* rffiella
i
Un comitato chiede un radicale intervento di bonifica del territorio
per fennare tasso di incidenza del cancro che appare troppo alto
Claudia Venturelli
I nomi dei bambini che non
ci sono più sono impressi nella mente di chi ha deciso di
reagire e di dire «basta», insieme al ricordo di brevi esistenze che si sono spente a
causa di tumori o leucemie.
Sullo sfondo di tanti dolori
è nata una mobilitazione; un
coro formato dalle voci di chi
è rimasto e che ha deciso che
la Valcamonica ha pagato e
sta pagando il peso di scelte
irresponsabili. Sullo sfondo
di tante storie drammatiche
è nato il comitato «Valle pulita», un gruppo alle prime armi di genitori, nonni e amici
di Matteo, Carlo, Desirè, Sarah, Rocco, Mirko, Carmen,
Ilare, Faith, Renzo, Alfredo e
Ezio.
Anche il territorio camuno è stipato di rifiuti industriali
DALLA volontà di costituirlo a
oggi, quando ormai sono a
tutti gli effetti un gruppo riconosciuto, le energie si sono
già moltiplicate e l'idea è quella di farsi sempre più grandi
per arrivare davanti alla procura della Repubblica e chiedere la bonifica del territorio
per un futuro migliore; di
quel territorio che ha conosciuto, ma sono solo i nomi
più noti, il caso Ucar carbon
Rifiuti: Scenario
I promotori
hanno
iato
una raccolta firme
Il destinatario
la procura
della Repubblica
prima e Selca poi a Forno Allione e di recente il caso Visinoni a Rogno.
«Intendiamo chiedere di ripulire il nostro territorio nel
vero senso della parola - annuncia Eleonora Benedetti a
nome del comitato -, perchè
ci sono discariche abusive e
rifiuti altamente tossici smaltiti in questa valle. Noi chiediamo che vengano effettuati
controlli e che sia risanato
ciò che c'è da risanare».
La voce del comitato è sopportata dalla professionalità
dell'avvocato Antonio Leonetti del Tribunale del malato, e con il suo supporto il
gruppo, nato in queste ore,
ha già chiesto all'«Airtuan»
(il registro dei tumori) di Varese i dati relativi alla Valcamonica: questo è l'unico ente
che a oggi possiede un registro lombardo di questo tipo,
nel quale si susseguono nomi
e cognomi di chi ha affrontato o sta affrontando il lungo
calvario del cancro.
«Io sono mamma di un
bambino di otto anni malato
di leucemia - aggiunge Eleonora - e posso assicurare che
la percentuale di piccoli e persone malate di tumore in Valcamonica è altissima». Tempo fa il Comune di Malegno
aveva chiesto all'allora AsI
valligiana il registro dei pazienti tumorali, ma a oggi i
dati non sono stati forniti.
Serve unità, quella che vuole
garantire il comitato che ha
già iniziato una raccolta di firme a sostegno della propria
campagna. Per ora si può firmare nella farmacia di Esine
e nella Tabaccheria della Sacca, ma i punti di raccolta sono destinati a crescere. •
Pagina 12
x Le attività dei due colossi utilizzeranno fonti rinnovabili per il 100% del loro fabbisogno
Apple e Google, avanti con la svolta «green»
rinrump
Focus sulle rinnovabili ignorando T
Marco Valsania
NEW YORK. Dal nostro corrispondente
onald Trump veste in anticipo i panni di Befana, che
nelle calze dellaCorporate
America promette di far trovare il
carbone (e tutti gli altri carburanti
fossili)? Niente paura, ci pensano
legrandi aziende dell'hi-tech ariaffermare che l'era dell'energiapulita non può più essere rinviataApple e Google hanno fatto sapere
cheleloro attivitàmoltoprestoutilizzeranno fonti rinnovabili per il
100% del loro fabbisogno.
Google,giàilmaggior acquirente dirinnovabili, raggiungeràiltraguardo-pari a2,6gigawatts-prima
del previsto nel corso del 2017.
Un'impennata drammatica rispetto al 37% che registrava nel
2014. Apple aveva superato il 93%
l'anno scorso ed è asuavoltaormai
a un passo dal fatidico cento per
cento. D ap oco haraggiunto un'intesa in Cina con la Xinjiang Gold-
Energia: Scenario
wind Science & Technology, leader nelle turbine eoliche, per rifornire anche i suoipartnerindustriali nel Paese asiatico.
Silicon Valley non è sola Mentre Trump prima, da candidato,
denunciava l'effetto serra come
un'invenzione cinese e minacciava di strappare l'accordo di Parigi
sul cambiamento climatico, e poi,
davincitore, affolla H futuro governo di lobbisti delpetrolio e scettici
dell'ambiente, numerose aziende
dalla California al Texas, dall'Arkansas al Michigan hanno tenuto a riaffermare i loro impegni
all'energia pulita. Una risposta
quantomeno indiretta a semplici
ritorni al passato: in oltre 35o hannoadoggisottoscrittounimpegno
ad app oggiar e P arigi egli sforzi negli Stati Uniti di ridurre le emissioni di anidride carbonica.
In prima fila negli impegni concreti ci sono nomi dellatecnologia
daApple e Google, appunto, fino a
Il logo La mela morsicata di Apple
Microsoft, che sono diventati
spesso anche investitori diretti in
impiantiperlaproduzionedienergia eoliche e solare. Ma si contano
anche Wal-Mart, leader dei grandi
magazzini scontaticonsede aLittleRock,cheentro il2o25prevededi
avere almeno metà delle attività
sostenute da fonti rinnovabili e di
averridottole emissioni di gas dell'effetto serradeh8 per cento.
General Motors e Gap hanno a
loro volta confermato obiettivi di
riduzione delle emissioni nocive,
con Gm reduce dall'adozione di
un piano per raggiungere a sua
volta il ioo% di consumi da fonti
rinnovabilientro fl2o5o.Elautility
AInericanFlectricP(3werharilanciato strategie di diversificazione
che premiano le rinnovabili. Persino la famigerata Exxon Mobil,
una delle aziende da sempre meno amiche dell'ambiente, ha ribadito il proprio appoggio all'accordo sul clima di Parigi. Mentre i firmatari dell'appello delle 35o comprendono tra l'altro la Intel, la
Monsanto e laDuPont.
Sono ormai parte di un movimentoglobalechehavistoaziende
di ogni angolo del mondo considerare il crescente passaggio alla clean energy, ormai, come un business non solo necessario ma efficiente: gli investimenti complessivi delle imprese in simili progetti
hanno raggiunto una cifra record
stimata in 285 miliardi di dollari
l'anno scorso. Anche se negli Stati
Uniti la strada rimane ancora lunga: i167% dell'elettricità è tuttora
generato da fontifossili.
C) RIPROOU 7 ON 1 RISE RVATA
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La novità. Tra gli aspetti cruciali dei patto di ieri c 'è la nascita
di un tavolo permanente tra i Paesi dentro il cartello e quelli fuori
Petrolio, c'è l'accordo sui tagli
I produttori non-Opec estrarranno 558mi1a barili in meno o gni giorno
di Sissi Bellomo
Opec non ha centrato del tutto
l'obiettivo dei tagli di produzione: dai Paesi esterni algruppohaottenuto l'impegno a estrarre 558mila
barili al giorno in meno, invece della riduzione di 6oomilabg che aveva auspicato di poter
sommare al suo "sacrificio " da 1,2 milioni di
bg. L'Organizzazione degli esportatori di
greggio può tuttaviavantarsi di aver raggiunto untraguardo ancorapiù ambizioso, probabilmente davvero di portata storica, come
molti suoi rappresentanti non hanno mancato di sottolineare. L'incontro di ieri a Vienna
ha infatti istituzionalizzato la collaborazione
con la Russia e dieci altri produttori di petrolio, dandovita auna sortadi Opec allargata, responsabile di oltre metàdell'offerta mondiale
del combustibile.
Lo scopo, come ha sintetizzato il ministro
sauditaKhalidAlFalih, è dicreare una «collaborazione» di lungo termine, che offra «la
possibilità di continuare a consultarsi e occasionalmente intervenire sul mercato del petrolio, per evitare il ripetersi di shock come
quello osservato negli ultimi due anni».
«Tradizionalmente era l'Opec che aveva
questo ruolo - ha ricordato Al Falih - ma
l'Opec controlla solo un terzo dell'offerta di
petrolio e dunque non può assumersi illoo%
degli oneri».
I russi si sono mostrati in piena sintonia.
«Questo di ogginon è un accordo chiuso, lavoreremo insieme per attirare un numero crescente di Paesi a unirsi», ha aggiunto il ministro Alexander Novak, che ha presentato la
decisione seduto a fianco di Al Falih.
Del resto l'obiettivo più importante della
riunione con i Paesi non Opec era stato illustrato, prima ancora che l'incontro avesse inizio, anche dal presidente di turno uscente dell'Organizzazione, il qatarino Mohammed Al
Sada, che nel 2017 cederà il timone proprio ai
sauditi: «Pensiamo che sia vitale istituzionalizzare una cornice di cooperazione tra Paesi
Opec e non Opec - aveva detto Al Sada - per
meglio adattarsi e reagire ai futuri cicli dell'industria. Tutti riconosciamo chel'industriape-
Energia: Scenario
trolifera è per natura cicli ca, maconinterazioni regolari, strutturate e sostenibili , sia a livello politico che tecnico, e lavorando insieme
per raggiungere obiettivi comuni possiamo
cercare di smussare le asperità ai cicli futuri».
Le discussioni sull'entità dei tagli di produzione d'altra parte non sono andate lisce come
previsto. La discussione aporte chiuse è durata quasi sette ore e l'esito finale è stato deludente rispetto alle aspettative, che erano state
fomentate dagli stessi ministri intervenuti a
Vienna. Una slide mostrata durante i lavori,
fotografata e filtrata all'esterno via Twitter,
indicava un'ipotesi di tagli produttivi per
6a2milabarili al giorno: più di quanto era stato
inizialmente promesso , dunque. Il taglio ufficializzato al termine della riunione è stato di
soli 558mila bg, anche se l'Arabia Saudita si è
detta disponibile a colmare la differenza, riducendo il suo output se necessario anche sotto
lo milioni dibarili al giorno (il suo obiettivo sarebbe di scendere dai 1o,544 mbg di ottobre al
nuovo tetto di 10,058 mbg).
Nel dettaglio, nonsi sa molto delle riduzioni
di output promesse. La Russia ha confermato
senza esitazioni che toglierà dal mercato
3oomila barili al giorno di greggio (anche se,
considerati i precedenti, resta da vedere se lo
farà davvero). Anche l'Oman, che aveva sempre garantito il suo appoggio, parteciperà. Tra
i grandi produttori ci sono inoltre l'Azerbaij an
e il Messico, Paesi per cui era comunque previsto un naturale declino dell'output nel 2017.
E a sorpresa c'è il Kazakistan, che dopo anni di
lavori è appenariuscito ad avviare le estrazioni nel maxi-giacimento di Kashagan: per
Astana l'Agenzia internazionale dell'energia
si aspettava il prossimo anno un aumento della produzione di 16omilabarilial giorno.
A differenza di quanto era avvenuto alla fine del vertice del 3o novembre - quando
l'Opec aveva indicato i tagli e le quote produttive di ciascun Paese membro - ieri non sono
però state diffuse tabelle dettagliate. Impossibile quindi accertare quali siano gli impegni
assunti da ciascun produttore non Opec.
Nel comunicato finale si «prende atto del
desiderio» di n Paesi, che vengono elencati, e
«di altri produttori non Opec» di «raggiungere la stabilità del mercato del petrolio nell'interesse di tutti produttori e consumatori». La
lista di chiridurràl'output, oltre ai Paesi già citati, comprende anche il Bahrain, il Brunei, la
Guinea Equatoriale, la Malaysia, il Sudan e il
Sud Sudan. Si dice che tutti «si impegnano ad
aggiustare la produzione di petrolio , volontariamente o attraverso lagestione del declino, a
cominciare dal l' gennaio 2017 per un periodo
di sei mesi prolungabile di altri altri sei, tenendo conto delle condizioni e delle prospettive
del mercato».
Laslide che erafrltrataall'esterno includeva
nellalista anche laBolivia, siapure conuncontributo di appena 4mila bg. E per altri Paesi il
taglio ipotizzato era superiore a quello emerso attraverso indiscrezioni successive, diffuse dalla stessa fonte.
îUSissiBe(iomo
0 RIPRODDZIONERISE RVAiA.
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Una flessione dei prezzi che dura da due anni e mezzo
Prezzi spot dei greggio (Europe Brent free on board) da maggio 2014 a dicembre 2016. In dollari al barile
r%t
Novembre 2014
L'Arabia Saudita
blocca le richieste
di alcuni produttori
Opec di tagliare
l'output petrolifero
Aprite 2015
Una riduzione
dell'output di shale
oil negli Usa e
il conflitto in Yemen
fanno temere una
stretta sul mercato
Aprile 2016
II fallito vertice
di Doha per porre
un freno alla
produzione fa
evaporare il rally
del greggio
M-
80
60
40
20
MAGGIO 2014
----2015
2016
5 DICEMBRE 2016
Fonte: Eia -Tromson Reuters
Energia: Scenario
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È un risultato storico
ma pieno di incognite
di Roberto Bongiorni
accordo c'è. E la sua portata è storica La domanda, tuttavia, è sempre
la stessa: chi garantirà che alle parole seguiranno i fatti?
L'intesa annunciata ieri tra l'Opec e u produttori esterni al Cartello - tra cuilaRussiaaffinché questi ultimi taglino a loro voltala
produzione è stato salutato con entusiasmo
dai rappresentanti dell'Opec. Se tutto andasse come auspicato -ipotesi non scontata- un
taglio reale della produzione dell'Opec di1,2
milioni di barili al giorno (mbg), deciso lo
scorso 3o novembre al vertice a V ienna, e uno
di quasi 6oomila barili al giorno da parte dei
Paesi esterni al Cartello annunciato ieri, sempre da Vienna, sarebbe un deciso segnale ai
mercati. L'offerta globale di petrolio verrebbe ridotta del2 per cento.
Perché, per la prima volta in 15 anni così
tanti Paesi produttori indipendenti hanno
accettato la proposta di seguire le decisioni
dell'Opec e stringere alorovoltairubinetti?
Ormai i maggiori esportatori mondiali
hanno compreso chelaguerraper conservare o accrescere le quote di mercato,mantenendol'offertainvariatasenonaumentandola,hainflittomoltipiùdannichevantaggi. Chi
più, chi meno, ogni Paese esportatore è stato
danneggiato - in alcuni casi in modo drammatico - dal crollo delle rendite petrolifere
seguito a due anni di prezzi bassi del barile.
Qualche Paese è sprofondato in recessione,
molti altri sono stati costretti aridurre ripetutamente i loro budget governativi. Le vittime
di questaguerra perle quote di mercato sono
state anche diverse compagnie petrolifere.
Ecco perché il numero dei partecipan ti al
vertice di ieri- circa25 Paesi- e l'importanza
di alcuni di loro, come Russia e Messico, evidenziala determinazione auscire dagli ultimi
anni bui (metà del 2014,2015 e 2016).
Eppure, quando si parla di tagli produttivi,
la cautela è d'obbligo. Anche perché i precedenti non depongono a favore dell'ottimismo .Acominciare dallaRussia.L'ultimavoltachel'Opecdecise didareilviaaunvigoroso
taglio produttivo, la Russia si impegnò a ri-
Energia: Scenario
durre l'estrazione di greggio di40omilabarili
al giorno. Era il dicembre del2oo8. Ma i mesi
successivi diedero ragione agli scettici el'impegno diMoscanon si tradusse in concrete riduzioni della produzione. E quando nel 2001
la Russia ridusse le esportazioni, lo fece perché i suoi mari erano ghiacciati piuttosto che
per lavolontà di allinearsi all'Opec.
C erto,perlaRussianonè ungrande sacrificioridurrel'output di 3oomilàbarilialgiorno.
In novembre ha estratto 11,21 milioni di barili
al giorno, un volume che non si vedeva dai
tempi dell'Urss. Ma bisogna vedere come
Mosca cercherà di compensare le compagnie private perle perdite legate al taglio.
Quando si parla di riduzioni
produttive è sempre meglio
essere cauti: nel 2008
la Russia si impegnò a tagliare
le sue estrazioni, ma non lo fece
Non è poi chiaro se il taglio dei Paesi "non
allineati" includa i declini fisiologici produttivi di Paesi come il Messico e l'Azerbaijan. E
non è una differenza da poco. Il F'azakistan
inoltre, per quanto abbia accettato una modesta riduzione della sua produzione, ha da
poco avviato un giacimento gigante.
Ma se si dovesse prestar fede agli annunci
di ieri, sembra tuttavia che questa volta
l'Opec e iPaesi non allineati siamo più decisi
rispetto al passato. Anche sui tempi. L'Opec
intende dare via ai tagli già da gennaio. L'accordoraggiunto aViennaprevede che laproduzione del Cartello scenda a32,5 mbg. Innovembre, tuttavia aveva aumentato la produzione di 37omilabarili al giorno, portandolaal
record di 34,19 mbg . La disciplina nell'applicareitetti produttivièperòiltallone diAchille del Cartello.I Paesi esterni all'Opec, a sorpresa,halmo confermato di iniziare ancheloro il prossimo gennaio. Ma è probabile che se
la prenderanno con più calma.
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