Nba, All Star Game - Mundo Napoli Sport 24

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Nba, All Star Game - Mundo Napoli Sport 24
Nba: Kobe Bryant appende le sue sneaker al
chiodo, dice addio al basket americano
Quanto vale l’addio di Kobe Bryant al basket?
Anche 26mila dollari. La cifra equivale infatti
al prezzo più alto pagato per un biglietto al
match di questa notte allo Staples Center di
Los Angeles con in campo i padroni di casa dei
Lakers contro gli Utah Jazz. Ma nella partita
dell’Nba, il campionato di basket americano,
l’attenzione sara’ tutta per lo show della star
Bryant, che a 37 anni ha deciso di appendere le
sue sneaker al chiodo.
Il match di addio ha fatto schizzare i prezzi dei biglietti alle stelle e la cifra media
pagata e’ stata di oltre duemila dollari, ossia il 500% in più rispetto al prezzo medio
per una partita dei Lakers. Il biglietto più’ economico, si fa per dire, e’ stato
venduto a quasi 900 dollari. Ma la Kobemania non si ferma alla corsa ai biglietti, e’
gara anche ai gadget, con il negozio online ufficiale dei Lakers che ha capitalizzato
sull’evento vendendo un cappellino commemorativo decorato con ricamo in oro 18k per
38mila dollari e una giacca per seimila dollari.
Fonte: Ansa.it
Nba: “Gli Spurs battono Okc nell’overtime ed
eguagliano il record dei Celtics”
Cinque gare nella penultima notte di regular season Nba. Spicca la vittoria al
supplementare contro i Thunder dei San Antonio Spurs, la 40esima in casa su 41 gare:
eguagliato il primato dei Boston Celtics di Larry Bird del 1985-86. Toronto batte
Philadelphia ed è seconda a Est: ai playoff sfiderà gli Indiana Pacers, settimi grazie
alla vittoria sui Knicks. Successi anche per Clippers e Miami.
Soltanto i Golden State Warriors sono riusciti a passare in questa stagione all’AT&T
Center: sì perchè i San Antonio Spurs hanno vinto l’ultima partita interna della
stagione 102-98 in overtime contro gli Oklahoma City Thunder e hanno chiuso col record
di 40-1 in casa eguagliando il primato assoluto dei Boston Celtics di Bird e McHale del
1985-86. Nonostante OKC tenga a riposo le stelle Durant e Westrbook, gli Spurs devono
sudare per vincere: le seconde linee dei Thunder giocano una bella gara e Dion Waiters,
17 punti, impatta a quota 93. Leonard ha il tiro della vittoria ma sbaglia e così si va
al supplementare: qui il numero 2 di San Antonio, 26 punti, è quasi infallibile e i
texani la spuntano.
Tutto facile per i Los Angeles Clippers che travolgono 110-84 i Memphis Grizzlies e
centrano il sesto successo in fila dal rientro di Blake Griffin. Passeggiata anche per i
Toronto Raptors che asfaltano 122-98 i Philadelphia 76ers e conquistano il secondo posto
a Est: nel primo turno dei playoff se la vedranno con gli Indiana Pacers che hanno
sigillato la settima piazza con il successo 102-90 sui Knicks. Resta in corsa per la
terza piazza a Est Miami grazie alla vittoria 99-93 coi Detroit Pistons: gli Heat
dovranno vincere a Boston la prossima notte per sigillare il seed numero 3.
Riportato da Sportmediaset.it
Nba: “Cleveland matematicamente prima nella
eastern conference. Dallas ai playoff”
Tanti verdetti nella notte Nba. Dallas sconfigge a domicilio Utah 101-92, si qualifica
matematicamente ai playoff e fa un enorme favore a Houston, che batte Minnesota 129-105
e sale in ottava posizione a Ovest: ai Rockets basterà un successo interno contro
Sacramento per staccare il biglietto per la post-season. Cleveland, invece, è
ufficialmente prima in Eastern Conference grazie al 109-94 su Atlanta, già certa del
terzo posto.
Nessun margine d’errore per i Rockets al Target Center, e per una volta James Harden e
Dwight Howard offrono una prestazione di coppia quasi perfetta. La convivenza sul
pitturato dei due big è stato il grande problema di Houston in questa stagione, ma nella
giornata che conta i due mettono a referto 53 punti complessivi e stendono i Wolves: 34
i punti del ‘Barba’ con 5-7 da tre, 19 quelli di ‘Superman’ con un importante 8-11 dal
campo. Houston vince e ha in mano il biglietto per i playoff, servirà un successo
nell’ultima gara di regular contro i Kings per poter sfidare Golden State nel remake
della finale di Conference dello scorso anno (terminò 4-1 per Curry e compagni).
Saranno ai playoff anche quest’anno i Mavericks, che nel 2015 vennero battuti 4-1 al
primo turno proprio da Houston. Dallas sconfigge 101-92 Utah nello scontro diretto e per
la 15esima volta in 16 anni si assicura un ticket per la post-season. 16 anni, un’unica
costante: si chiama Dirk Nowitzki, che anche contro i Jazz mette a referto una doppia
doppia da 22 punti più 11 rimbalzi e si rivela decisivo per il successo dei suoi. I
Mavs, con ogni probabilità, se la vedranno con gli Spurs: ironia della sorte,
nell’ultima giornata di regular season c’è proprio Dallas-San Antonio.
Citazione doverosa anche per Cleveland e per LeBron James, che regala per la quinta
volta il primo posto in regular season ai Cavs: il 109-94 contro Atlanta porta la firma
del ‘Re’ (34 punti con 13-16 dal campo) ma anche quella di Kyrie Irving, che di punti ne
firma addirittura 35, col 50% complessivo dal campo. Al primo turno dei playoff, per i
Cavs, ci sarà la sfida (sulla carta estremamente morbida) contro i Detroit Pistons. E
non può non balzare all’occhio il solito squilibrio tra la forza delle squadre
qualificate a Est e quelle qualificate a Ovest.
Riportato da Sportmediaset.it
Nba: “Detroit batte Washington e strappa il
pass per i playoff”
La notte Nba regala verdetti, quasi definitivi. I giochi per la qualificazione ai
playoff sono praticamente fatti. Detroit batte 112-99 Washington e strappa il pass
proprio ai danni dei Wizards, matematicamente eliminati. Decisivi i 39 punti di Reggie
Jackson, per i Pistons, che sfiora anche la doppia doppia servendo 9 assist. Kobe Bryant
fa 14 punti in una delle sue ultime partite prima del ritiro, ma i Lakers cedono ai
Pelicans per 110-102.
Vittoria importante anche per Dallas che s’impone 103-99 su Memphis e fa un passo quasi
decisivo verso la qualificazione ai playoff. Occasione persa, invece, per Utah che perde
contro i Clippers 102-99 e rischia di essere eliminata. Passo falso anche per Indiana a
Est battuta da Toronto 111-98, per i Pacers il pass per la fase successiva è ancora da
conquistare. Caduta indolore per San Antonio in casa dei Nuggets, finisce 102-98, la
concentrazione per gli uomini di Popovich è ormai tutta rivolta al match contro Golden
State, in programma domenica sera. Completano il quadro dei match della notte i successi
degli Hornets sui Nets 113-99, dei Magic sugli Heat 112-99 e dei Knicks ai danni dei
76ers 109-102. Tutto facile per i Celtics, perentorio 124-109 ai Bucks.
Fonte: Sportmediaset.it
Nba: “Warriors ko in casa, il record si
allontana”
Notte di traguardi e sorprese in Nba. I San Antonio Spurs vincono in volata sul campo
dei Jazz e regalano a Tim Duncan la vittoria numero 1000 in carriera, il terzo di sempre
a riuscirci. Sorprendente tonfo casalingo dei Golden State Warriors contro i
Timberwolves: ora il record dei Bulls 1995-96 si allontana. I Thunder sbancano Denver
con la 17esima tripla doppia di Westbrook mentre i Cavs asfaltano Milwaukee.
Tim Duncan è nella storia Nba. Il centro delle Isole Vergini, entrato nella Lega nel
1997, ha raggiunto il traguardo delle 1000 vittorie in carriera grazie al successo 88-86
dei San Antonio Spurs sul campo degli Utah Jazz con un canestro di Kawhi Leonard, 18
punti, a 5 secondi dalla fine. Duncan è il terzo di sempre a riuscirci dopo Kareem
Abdul-Jabbar e Robert Parish, ma il primo in assoluto con la stessa squadra.
Incredibile e inaspettata sconfitta casalinga per i Golden State Warriors (seconda nelle
ultime tre gare) che cedono 124-117 dopo un supplementare ai giovani Minnesota
Timberwolves, trascinati da Wiggins, 32 punti, e da Shabazz Muhammad, 35 con 15 su 17 ai
liberi uscendo dalla panchina. Per i Warriors, cui non sono bastati i 28 punti di Klay
Thompson, è la prima sconfitta stagionale in overtime (6-0 finora) e la prima (dopo 114
vittorie) dopo aver avuto un vantaggio di almeno 15 punti: infatti erano anche a +17. A
4 gare dalla fine della regular season Golden State deve vincerle tutte – due con
Memphis e due con San Antonio – per battere il record di 72-10 dei Bulls del 1995-96.
Nelle altre gare i Portland Trail Blazers 115-107 sul campo dei Sacramento Kings (senza
Belinelli) con 30 punti di McCollum, gli Oklahoma City Thunder passano facilmente
124-102 a Denver con la 17esima tripla doppia di Westbrook (Magic Johnson ne fece 18 nel
1989), i Cleveland Cavs asfaltano 109-80 a domicilio i Bucks con 21 punti di JR Smith (7
triple), i Clippers battono 103-81 i Lakers nell’ultimo derby di Kobe Bryant, i Bulls
perdono 108-92 a Memphis ma restano in corsa per i playoff vista la contemporanea
sconfitta dei Pistons 107-89 a Miami, Toronto batte Charlotte 96-90, Atlanta piega
Phoenix 103-90 mentre Philadelphia batte 107-93 i Pelincans, interrompe una striscia di
12 sconfitte e centra il decimo successo stagionale.
Riportato da Sportmediaset.it
Nba: “Kobe ne mette 34 contro i Celtics ma
non basta”
Tre successi per eguagliare i Bulls di Jordan, quattro per diventare la squadra più
vincente di sempre in una stagione Nba. Se il record di Chicago vacilla è anche grazie
al solito Curry che ne fa 39 contro Portland e guida i Warriors alla 69esima vittoria. A
Ovest vincono Dallas, Utah ma anche Houston (41 di Harden), mantenendo invariata la
corsa ai playoff. Immenso Kobe Bryant (34 punti) alla sua ultima contro i Celtics che
però passano a Los Angeles.
Trovare l’Mvp di giornata in una notte Nba che regala emozioni a non finire è un’impresa
da titani: Harden, 41 punti contro Durant (33) e Westbrook (23), si prende la scena del
Toyota Center dove i Rockets restano in corsa per un posto ai playoff battendo Oklahoma
City 118-110. Alla Oracle Arena, invece, c’è il solito Curry a trascinare Warriors al
successo numero 69 in stagione: il play di Akron ne fa 39 con 9/13 dall’arco, vince la
sfida personale con Lillard (38) e guida il quintetto californiano al 136-111 su
Portland, quando mancano cinque giornate alla fine della regular season e quattro
vittorie per diventare la squadra più vincente di sempre in una stagione Nba.
A proposito di stelle, brillano quella di LeBron James, 31 punti nel 112-103 a Charlotte
(29 per Walker), e quella di un immenso Kobe Bryant che a Los Angeles, nel suo ultimo
affascinante incontro con i Celtics, mette a referto 34 punti in 33 minuti senza però
riuscire a evitare la sconfitta dei suoi Lakers. Allo Staple Center passa infatti
Boston, 107-100 sulla sirena, grazie ai 26 punti di Thomas e ai 22 di Crowder.
Se Houston (38-39) non molla i playoff, Dallas (39-38) e Utah (39-38) non sono da meno:
le vittorie di Mavericks e Jazz, rispettivamente a Minneapolis (88-78) e Phoenix
(101-86), mantengono infatti invariata la corsa per un posto in post season, con i
texani a un solo successo dalle rivali. Complicatissima, invece, la situazione dei Bulls
che tornano a vincere a Milwaukee (102-98), grazie a un Butler da 25 punti con 10/11 dal
campo, ma restano a due vittorie dai Pacers, corsari al Madison Square Garden di New
York contro i Knicks (92-87 il finale). Addio playoff, infine, per Washignton, sconfitta
114-109 a Los Angeles dai Clippers.
Riportato da Sportmediaset.it
Nba: “I Warriors battono Washington e
conquistano la 67esima vittoria stagionale”
A otto giornate dal termine della regular season Nba, il record dei Bulls di Jordan
(72-10) è sempre più a portata di Golden State: contro Washington, infatti, i Warriors
infilano il successo numero 67 della stagione grazie a 26 punti con 6/8 da tre del
solito Curry. Vittorie fondamentali in chiave palyoff per Rockets e Pistons, che
approfittano rispettivamente delle assenze di LeBron James e Kevin Durant per battere
Cavs e Thunder.
Nessuna pressione, piuttosto un divertimento giocare per due obiettivi: la pensa così
coach Steve Carr sul finale di stagione dei Warriors che a otto giornate dal termine
della regular season inseguono il record di vittorie dei Bulls ’95-96 senza però perdere
di vista il vero obiettivo della stagione, ovvero la conferma dell’anello Nba. E con un
Curry che non conosce passi falsi tutto diventa più facile per il quintetto californiano
che alla Oracle Arena di Oakland centra il successo numero 67 battendo 102-94 Washington
con 26 punti del solito Curry (6/8 da tre) e i 15 con 16 rimbalzi di Green.
Festa grande per Houston che a Cleveland approfitta dell’assenza di LeBron James per
mettere ko i Cavs: Harden mette a referto 27 punti, Beasley ne porta in dote altri 17
dalla panchina e alla fine i Rockets tornano in Texas con una vittoria (106-100 il
finale) fondamentale in chiave playoff. Dove un piede lo mettono pure i Pistons che al
The Palace of Auburn Hill tengono basso il punteggio (88-82 sulla sirena) per battere
Oklahoma, priva di Durant, e portarsi a due vittorie di distanza da Chicago.
Che pure interrompe la striscia negativa di quattro sconfitte di fila espugnando il
Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis per 98-96 grazie a una strepitosa prova di
Nikola Mirotic (28 punti e 7/13 da tre), ma con appena otto partite da giocare e un
calendario ostile raggiungere i playoff nonostante il successo in casa dei Pacers sembra
davvero difficile. Post season sicura, invece, per Charlotte, facile in casa di
Philadelphia (100-85), mentre Orlando è davvero Magic contro Brooklyn (Nets battuti
139-105
Fonte: Sportmediaset.it
Nba: “Westbrook super trascina i Thunder,
ottava vittoria di fila”
Sempre più ‘on fire’ gli Oklahoma city Thunder, che infilano l’ottava vittoria
consecutiva grazie al successo dell’Air Canada Centre per 119-100: è la sedicesima
tripla doppia stagionale di Westbrook ad affondare i Raptors. Si rialzano i San Antonio
Spurs, da dimenticare l’ultima di Bryant in casa degli Utah Jazz: i Lakers perdono con
48 punti di scarto, eguagliando la loro peggior sconfitta di sempre.
E’ Westbrook a guidare i Thunder al 52esimo successo in regular season: a far notizia,
però, sono soprattutto i numeri dello ‘0’ di OkCity. Con 26 punti, 12 assist e 11
rimbalzi, Westbrook firma la sedicesima tripla doppia della stagione e si avvicina a due
mostri sacri come Michael Jordan e Magic Johnson. E’ la settima tripla doppia nel mese
di marzo, traguardo raggiunto solo dalla leggenda dei Bulls nelll’aprile 1989. Non
basta, perché Westbrook è a una sola tripla doppia di distanza dal record dell’ex Lakers
di 17 in un anno. Anche l’ultima stagione di Kobe Bryant fa registrare un record,
purtroppo per lui negativo. Il 123-75 della Vivint Smart Home Arena è la peggior
sconfitta in carriera per il fenomeno di Philadelphia, Bryant firma solo 5 punti imn 28
minuti, con un impietoso 1/11 dal campo. Quarto scivolone di vila per i Bulls, che
perdono 102-100 contro Atlanta e rischiano di salutare le speranze playoff: Derrick Rose
mette a referto 20 punti, ma le sue percentuali (8/25) la dicono lunga sul momentaccio
di Chicago.
Riportato da Sportmediaset.it
Nba: “Nuovo record per i Warriors”
Golden State fa un altro passo verso il record. Nella notte Nba i Warriors battono
Dallas con i 73 punti degli Splash Brothers (40 Thompson e 33 Curry) e centrano il
successo numero 65: ora ne devono vincere 8 su 10 per superare il primato di Chicago.
Infallibile anche San Antonio che supera Memphis e resta imbattuta sul proprio parquet.
Vince ma non brilla Belinelli nel giorno del suo compleanno: Sacramento stende Phoenix,
per l’azzurro zero punti.
Un altro mattoncino lungo la strada che conduce al record di vittorie in regular season
è stato messo: alla Oracle Arena, Golden State batte 128-120 Dallas e conquista il
65esimo successo, ora a -7 dal primato di Chicago e con dieci partite ancora da giocare.
Partita dominata dai Warriors, con un Thompson in serata di grazia: i Mavericks tornano
sotto nell’ultimo quarto (116-113), ma i californiani resistono e scacciano i fantasmi.
Soffre ma esulta pure San Antonio, che centra la vittoria casalinga numero 37 su 37
incontri: Popovich fa riposare Leonard e Green, ma un super Aldridge (32) è sufficiente
per piegare 110-104 la resistenza di Memphis.
Trenta candeline per Marco Belinelli ma zero canestri nei dieci minuti sul parquet di
Sacramento-Phoenix: può comunque esultare, i suoi Kings si impongono 116-94. Con
Gallinari ancora ai box, Denver rifila un 116-105 a domicilio ai Lakers, ai quali non
bastano i 28 di Kobe Bryant. Sorridono pure Miami, che cancella subito il ko di San
Antonio battendo 108-97 Orlando, e Houston, che supera 112-109 Toronto grazie alla
tripla doppia di Harden (32 punti, 13 assist e 11 rimbalzi). Chiudono il programma le
vittorie di Atlanta, 101-90 sui Bucks, di Detroit, 112-105 contro Charlotte, e
Minnesota, che si impone 132-129 a Washington dopo ben due supplementari.
Fonte: Sportmediaset.it
Nba: “Lebron ne mette 30, ma i Cavs perdono
a Brooklyn”
In Nba 30 punti di LeBron James non bastano a Cleveland per tornare da Brooklyn con un
successo: al Barclays Center finisce 104-95 per i Nets, con i Cavs adesso tallonati da
Toronto per la leadership della Eastern Conference. Dove rischia un posto playoff
Chicago, che dopo la sconfitta allo United Center perde ancora al Madison di New York
contro i Knicks (106-94). Niente impresa per Utah a Oklahoma (113-91 il finale), bene
Pacers e Clippers.
Al Barclays Center di Brooklyn, LeBron James è in serata di grazia (30 punti con 13/16
dal campo), i Cavs no e i Nets approfittano delle distrazione del quintetto di Tyronn
Lue andando a vincere 104-95 grazie a una prestazione di squadra che porta cinque
giocatori in doppia cifra (Lopez il migliore con 22 punti). L’imprevisto stop di
Cleveland riapre la corsa per il primo posto nella Eastern Conference, dove Toronto
insegue a tre successi dal quintetto dell’Ohio ma con due partite in meno giocate e dove
Chicago, invece, rischia addirittura un posto playoff. Già, perché al Madison Square
Garden i Knicks si mangiano ancora i Bulls (106-94 il finale) dopo aver vinto il giorno
prima allo United Center, inguaiando così i ragazzi di Hoiberg: Mirotic, reduce dal
career high (35 punti) della notte prima, non trova più il canestro, Rose deve prendersi
23 tiri per mettere a segno 30 punti ma il problema più grande è Butler, che pure ne fa
19 ma senza incidere mai sul match. Risultato: una squadra inconsistente adesso a due
successi di distanza dai Pistons per accedere alla post season. E da Indiana, che invece
non fallisce l’appuntamento casalingo contro New Orleans chiudendo la pratica Pelicans
92-84 con 24 punti di Turner, 15 di George e 19 dalla panchina di Miles. Bene anche i
Clippers, in volata sui Blazers (96-94 il finale con 25 punti di Paul), e Oklahoma che
ferma la rincorsa Utah (6 vittorie nelle ultime 7 gare prima di arrivare alla Chesapeake
Energy Arena) vincendo per 113-91 senza chiedere gli straordinari a Westbrook e Durant
(15 e 20 punti rispettivamente).
Riportato da Sportmediaset.it