Terre da scoprire dove riscopri la tua natura
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Terre da scoprire dove riscopri la tua natura
5 Speciale Dolomiti Friulane Dolomiti Friulane: tel. 0427 71775 [email protected] - www.dolomitifriulane.info I METE - Dolomiti Friulane I Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco 6 L e Dolomiti Friulane, con Piancavallo, le Valli Pordenonesi, i Magredi: un territorio unico, di intatta suggestione, dove saperi e sapori autentici segnano il paesaggio naturale e culturale in ogni sua sfumatura. Dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, si trovano in provincia di Pordenone, nel Friuli Occidentale. Selvagge per natura, con un grado di wilderness (selvatichezza) difÄcilmente riscontrabile in altre zone dell’arco alpino, hanno paesaggi incontaminati di rara bellezza. Montagna vera, natura intatta, come vere e intatte sono le antiche tradizioni, il senso dell’ospitalità, i cibi rustici e genuini, le austere architetture in pietra con ballatoi in legno che le sue genti hanno preservato con ostinazione e passione. Una terra facile da raggiungere, con ottimi collegamenti, da assaporare nelle sue mille sfaccettature da parte di chi cerca una ritemprante vacanza dove vivere le proprie passioni lontano dalla folla, dai luoghi battuti dal turismo di massa, dal conformismo. Dalle vette delle Dolomiti a Piancavallo, dalle Valli solcate dallo scorrere impetuoso di Äumi e torrenti da cui prendono il nome alle aspre e “magre” terre pianeggianti dei Magredi, un Äume di ciottoli bianchi che afÄora maestoso dove i Äumi Cellina e Meduna si inabissano per formare un immenso bacino idrico sotterraneo: diverse, e profondamente autentiche, sono le anime di questo mondo unico e intatto, abbracciato dalle Alpi e aperto sul mare Adriatico, ideale per chi ama la natura e la vita attiva, i ritmi lenti del viver bene e il passo spedito dello sport, i piaceri di gusti, gesti e tradizioni che vengono da lontano. 7 I METE - Dolomiti Friulane I Terre da scoprire dove riscopri la tua natura 8 Il Parco Regionale delle Dolomiti Friulane, il più esteso del Friuli-Venezia Giulia, 36.950 ettari di natura intatta e selvaggia, il cui simbolo è la guglia di 300 m del Campanile di Val Montanaia; Piancavallo, nota e attrezzata località di sport sia invernali che estivi, principale polo sciistico della montagna pordenonese; il Parco del Prescudin, oasi naturalistica ricchissima di specie rare di Äori e arbusti, dove si arriva dopo aver risalito la Valcellina, con il suo spettacolare orrido e le pareti di roccia che attirano i climbers di tutto il mondo; Poffabro e Frisanco, con le loro case di pietra “Borghi belli d’Italia”; Erto (paese dello scultore- scrittore Mauro Corona, cantore dei boschi) e Casso, sul tragico sfondo della diga del Vajont di cui nel 2013 è ricorso il 50° anniversario della tragedia; Claut campo base per lunghi trekking e spettacolari arrampicate e, d’inverno, di traversate sci alpinistiche e arrampicate su cascate di ghiaccio; Andreis con il Nordic Life Park da cui prendono il via percorsi anche di più giorni per gli appassionati di nordic walking e il Centro recupero rapaci dove vengono curati ( e poi rimessi in libertà) rapaci feriti; Cimolais, sede del Parco Dolomiti Friulane, con il Recinto faunistico di Pianpinedo (35 ettari di montagna, dove vivono in libertà caprioli, cervi, stambecchi) e il Sentiero botanico; la Val Tramontina con boschi Ättissimi e alpeggi. E ancora forre e grotte (le più spettacolari sono quelle di Pradis a Clauzetto); laghi incantevoli come quelli, azzurrissimi, di Barcis e di Tramonti, e torrenti, paradiso del canyoning e del rafting: a dimensione d’uomo, non meccanizzate o violate, le Dolomiti Friulane (le Dolomiti più nascoste, le meno mondane, le più autentiche) sono l’ ideale scenario per una vacanza tutta natura, sport e relax. Ai loro piedi, l’aspra terra dei Magredi (delicato ecosistema che ha di simile solo la steppa russa); Polcenigo con la profondissima e limpida sorgente del Gorgazzo dalla acque gelide e cristalline; Caneva (con il sito paleolitico di Palù alle sorgenti del Livenza, tra i più importanti villaggi palaÄtticoli dell’Italia settentrionale dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità); Maniago (dal Medio Evo capitale italiana delle lame e dei coltelli), Sequals patria di terrazzai e mosaicisti, con la casa natale del campione di boxe Primo Carnera, “il gigante buono”; Spilimbergo, fra le più affascinanti cittadine del Friuli Venezia Giulia, col castello medievale dalla facciata dipinta, il duomo con affreschi trecenteschi e il borgo antico, nota per la sua Scuola Mosaicisti, unica al mondo. PIANCAVALLO Dove il divertimento prende quota A 1.262 m di altitudine con vista aperta sul mare Adriatico, che nelle giornate bel tempo si vede luccicare all’orizzonte, in una conca naturale che si trasforma in un suggestivo teatro all’aperto, Piancavallo è un’emozione da vivere tutto l’anno. D’inverno, con 25 km di piste per lo sci alpino e 30 per il fondo, impianti di risalita al passo coi tempi, neve programmata a portata di ogni talento e tecnica, dallo scialpinismo al freestyle. D’estate, quando - fedele alla sua vocazione di centro turistico a vocazione sportiva - offre rilassanti passeggiate nei boschi, lunghi trekking, impegnative scalate alpinistiche, mountain bike e nordic walking, tennis e tiro con l’arco, deltaplano e parapendio, escursioni a cavallo. Un soggiorno in totale libertà, grazie a una sfaccettata offerta ricettiva, che va dagli alberghi alle case per ferie. Fra le principali stazioni sciistiche del Friuli Venezia Giulia, Piancavallo è nata negli anni ‘60 e si è sviluppata rapidamente, grazie alla vicinanza alla pianura ( si raggiunge da Pordenone in meno di un’ora di macchina, da Venezia in un paio d’ore al massimo), alla comodità delle vie di accesso e alla bellezza del paesaggio, con folta vegetazione di alta montagna nonostante il fatto che si trovi a nemmeno 1.300 m di altitudine. VALLI PORDENONESI E in mezzo scorre il Äume Lunghe e profonde, a chi le percorre rivelano una bellezza intensa e arcaica, originata, plasmata ad arte dall’acqua. Portano i nomi dei Äumi e torrenti che le hanno cesellate: Valcellina, Val Cosa, Val d’Arzino, Val Tramontina. Ora imponenti vene cristalline gonÄe d’acqua, ora impetuosi torrenti che scavano gole e rogge, forre, orridi e cascate, si inabissano e risorgono, contrappuntando la pietra e il legno a ogni altitudine, le foreste e i prati, i campi a coltura, il quotidiano del lavoro e del tempo libero, e tutte le dimensioni Åuide dello sport, come la canoa, il kajak e il rafting. MAGREDI Dove lo spazio si fa inÄnito Un Äume di pietre che afÄora maestoso dove i Äumi Cellina e Meduna si inabissano per formare un immenso bacino idrico sotterraneo. Sono i Magredi, le “Terre Magre”, frutto di una natura che non Änisce di stupire anche quando si fa spoglia, ostinata e dura. Spazi sconÄnati dove il tempo si ferma in contemplazione, in cui perdersi e ritrovarsi con lo sguardo o seguendo i propri pensieri, a piedi o magari in sella a un cavallo, a primavera, quando anche le Terre Magre si illuminano dei colori intensi delle Äoriture. 9 I METE - Dolomiti Friulane I Dolomiti Friulane, palestra a cielo aperto Cicloturismo, MB, escursioni, nordic walking, canyonig, arrampicate,parapendio, golf per un’estate nel segno dello sport e della vita attiva 10 L e Dolomiti Friulane con Piancavallo e, ai loro piedi, i Magredi ( le “Terre Magre”, un Äume di pietre candide che afÄora maestoso dove i Äumi Cellina e Meduna si inabissano e formano un enorme bacino idrico sotterraneo) sono un’ immensa, eclettica palestra a cielo aperto. Una palestra sempre aperta, 365 giorni all’anno, dove gli sportivi - siano essi principianti o agonisti - possono praticare il loro sport preferito sia in aree altamente specializzate e attrezzate (quali il Nordic Life Park di Andreis o il Nature Acqua Park Pradis di Clauzetto) che lungo percorsi che seguono semplicemente il corso della natura. Le due ruote, innanzitutto. Panoramiche strade di montagna, piste ciclabili lungo i Äumi della zona pedemontana, le Ciclovie delle Valli Pordenonesi adatte a famiglie e cicloturisti, decine di percorsi di vario genere di difÄcoltà per gli appassionati di MTB, ardue salite per gli agonisti, un divertente Bike Funkpark per gli appassionati di freeride e downhill a Piancavallo: sulle due ruote si arriva ovunque, si possono percorrere le strade calcate dagli assi del Giro d’Italia 2014 e quelle dei campioni del Circuito internazionale di Caneva, fra i migliori a livello internazionale in virtù dei suoi saliscendi. E poi: escursioni,trekking a piedi e a cavallo, ma anche passeggiate slow e orienteering sia nei Magredi che in alta montagna. Scalate,free-climbing, eco climbing sulle vette delle Dolomiti Friulane e nelle palestre di roccia a Erto, vicino alla diga del Vajont, Castelnuovo del Friuli, Clauzetto, Travesio, Vito d’Asio. Parapendio sulle pendici del monte Cavallo e sulle alture fra Travesio, Castelnovo, Solimbergo, dove si trova anche un’avio superÄcie per ultraleggeri. Golf nel campo a 18 buche di Castel d’Aviano. Numerosi percorsi di nordik walking sono tracciati in varie località, da Piancavallo a Valeriano, da Claut a Montereale. Ma il regno della camminata nordica è Andreis, con il suo Nordic Life Park : 8 percorsi di varia lunghezza, variamente graduati e chiaramente mappati (scaricabili dal sito www.dolomitifriulane. info), attrezzatura a noleggio e istruttori. 11 Turismo Fvg mette a punto un calendario di eventi, attività sportive, passeggiate tematiche, di varia lunghezza e impegno (sconti ai possessori della FVG Card): per conoscere date e itinerari www.dolomitifriulane.info e www.turismofvg.it. I METE - Dolomiti Friulane I 12 Le acque sono un’altra, straordinaria palestra all’aperto: i laghi incantevoli (come quello, azzurrissimo, di Barcis, fra le capitali le capitali internazionali di motonautica, di cui ospita annualmente una tappa del Campionato mondiale) sono fantastici mountain-beach; i torrenti (Cellina, Meduna, Cosa, Arzino) sono divertenti percorsi per kajak e canoa e, dove scorrono più impetuosi come in Alta Valcellina, per il rafting; le grotte e le forre sono un vero e proprio paradiso per gli amanti del canyoning, che vi accorrono da tutt’Europa. Le più spettacolari sono le Grotte e l’Orrido di Pradis, a Clauzetto, complesso di cavità e di canyon attrezzati per accogliere in sicurezza i visitatori, che possono scendere in tutta sicurezza Äno al letto del torrente che nel corso di milioni di anni li ha scavati. Accanto ad esse (sicuramente fra gli spettacoli naturali più affascinanti del Friuli Venezia Giulia) si trova la sede del Nature Acqua Park Pradis (www.liveandplay.net), centro canyoning a cui rivolgersi per noleggiare l’attrezzatura ed essere accompagnati lungo avventurosi percorsi di vario genere di difficoltà (i più semplici sono un Acqua Park naturale, ideale per le famiglie con bambini). InÄne, l’estate di Piancavallo, località giovane e sportiva per eccellenza della montagna pordenonese, è animata dai divertenti Bike Funkpark e Rampipark acrobatico, da scalate alpinistiche, MTB e nordic walking, tennis e tiro con l’arco, deltaplano e parapendio, trekking ed escursioni a cavallo. 13 I METE - Dolomiti Friulane I 14 A tavola, il nuovo piacere di sapori antichi U na cucina semplice, contadina ma ricca di fantasia, con contaminazioni provenienti dalla tradizione veneta della Serenissima, o dalle cucine d’Oltralpe. Nei ristoranti, nelle trattorie, nelle osterie con cucina si scoprono i gusti autentici e i prodotti genuini della tavola friulana, in cui il primo doveva essere necessariamente di “sostanza”: e allora si posso assaggiare minestre di orzo e fagioli o di riso con verze e musetto, gnocchi verdi con la ricotta, gnocchi di zucca con ragù d’oca o risotto con porcini o altri funghi che – di stagione in stagione- offre il bosco, creme di farina gialla ed erbe di campo. Ampia la scelta dei secondi,a cui fa spesso da companatico la polenta: capriolo e selvaggina, coniglio in umido, lumache, salsicce di fegato di maiale, muset e brovade ( cotechino di maiale con il contorno tipico, la brovada di rape), piatti a base di funghi, frittate in molteplici varianti, con erbe di primave- ra o ripiene di ricotta fresca o formaggio di malga. Piatto tradizionale è il frico nelle sue mille varianti, sorta di tortino a base di formaggio con o senza patate, di un unico formaggio o di più varietà, con o senza cipolle. Fra i dolci: strudel, torte di mele, frittelle “bagnate” nel vino. I prodotti tipici Prelibati i formaggi ( ricotta fresca e affumicata, caciotte, formadi dal Cjt, Montasio Dop, cao ovvero la prima crema di latte appena munto, caprini) e i salumi (soppressa, pancetta, salame che – quando è fresco- viene anche proposto cotto velocemente all’aceto). La pitina è il prodotto più tipico di questa terra. Un insaccato che non è non insaccato, un salume che non è un salume. E’ un sorta di grossa polpetta ottenuta esclusivamente da carne di ungulati, ingentilita da erbe aromatiche, sale, pepe, passata nella farina di mais, affumicata e stagionata. La si gusta cruda, a fette (ma deve avere più di 40 giorni) con polenta o pane casereccio; oppure cotta, con le fette scottate velocemente nel burro, servite su una polentina morbida e cosparse di un po’ di ricotta fusa: molteplici sono comunque le ricette di cui è alla base, proposte nei ristoranti della zona. Può essere prodotta solo in Valcellina, Val Colvera e Val Tramontina ed è Presidio Slow Food. Tradizionale è poi il formaggio salato, il cui particolarissimo sapore, sapido e leggermente piccante, è dovuto alle salamoie – le “salmuerie” gelosamente conservate nei tini di legno,vecchie anche di decenni- in cui viene fatto maturare. Fra agosto e settembre, matura a Caneva il FigoMoro, le cui piante, anche molto vecchie, marchiano un po’ ovunque il territorio. Lo apprezzava Än dai tempi antichi la Serenissima, che lo vendeva fresco al mercato di Rialto e lo imbarcava, secco, sulle navi come alimento altamente nutriente. Oggi una cinquantina di produttori si sono associati in consorzio e hanno iniziato anche a lavorarlo, producendo deliziose confetture, sciroppati, caramellati. Verso l’autunno, ecco un’altra chicca di questo territorio: i tartuÄ, per i quali è nota la zona di Meduno. E ancora, fra i prodotti tipici, non va dimenticata la Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo, presidio Slow Food. I vini Compagni ideali dei piatti della cucina locale sono i vini della DOC Grave del Friuli e alcuni rari e prelibati autoctoni, fra cui Ucelùt, Forgjarin, Cividìn, Sciaglìn, Cjanorie, Piculìt Neri e Cordenossa, ritrovati fra i colli di Castelnuovo e Pinzano e riportati a nuova vita. 15 I METE - Dolomiti Friulane I Parco Naturale delle Dolomiti Friulane 16 I Info: www.parcodolomitifriulane.it. l Parco Naturale Dolomiti Friulane è uno dei due Parchi Naturali del Friuli Venezia Giulia ed il più vasto: si estende infatti su una superÄcie di 36.950 ettari e comprende i territori della Valcellina (Andreis, Cimolais, Claut, Erto e Casso), della Val Tramontina (Frisanco e Tramonti di Sopra) nel Pordenonese e dell’alta Valle del Tagliamento in Carnia (Ud). Il suo simbolo è il campanile della Val Montanaia, spettacolare guglia alta 300 m che domina l’omonima valle. Vero e proprio paradiso per l’escursionismo di tipo naturalistico ed il trekking, garantiti da un’adeguata rete di sentieri e da un buon numero di strutture d’appoggio, si sviluppa in un’area di grande interesse geologico, ambientale e naturalistico, caratterizzata da un alto grado di wilderness: perciò è possibile imbattersi senza grandi difÄcoltà in caprioli, camosci, cervi, stambecchi, muÅoni,marmotte e vedere volteggiare nel cielo l’aquila reale. Un tempio e un inno alla natura, che conserva le impronte millenarie del tempo Äno alla storia ultima, testimoniata dalla frattura del monte Toc, all’origine della tragedia della Diga del Vajont. Proprio nei pressi del coronamento della diga, visitabile con guida, c’è un Punto informativo del Parco. Nutritissimo il Calendario e delle escursioni delle attività che il Parco organizza nel corso di tutto l’anno. 17 I METE - Dolomiti Friulane I Una meraviglia della natura Le Grotte e l’Orrido di Pradis a Clauzetto 18 G rotte, forre, canyon, orridi, abissi: la natura ha creato in Friuli Venezia Giulia fenomeni di grande spettacolarità ed impatto emotivo. Decine i canyon, oltre 5000 le grotte individuate dagli speleologi, per i quali tutto il territorio regionale è un vero e proprio Eden. Fra le moltissime grotte, quelle di Pradis di Sotto, a Clauzetto, sono fra le pochissime (solo 4 in realtà) attrezzate in modo che anche i turisti vi possano accedere per ammirar le meraviglie dello straordinario mondo sotterraneo. Le Grotte di Pradis e l’Orrido sottostante - attrezzato con scalinate e parapetti - sono sicuramente fra gli spettacoli naturali più affascinanti e potenti del Friuli Venezia Giulia. Le si raggiunge seguendo la strada turistica della Val Cosa, solcata dall’omonimo torrente, in un paesaggio tipicamente carsico, con doline e inghiottitoi. Si tratta di un complesso di cavità carsiche, disposte su vari livelli lungo una profondissima forra scavata dal torrente Cosa. Accessibili a tutti senza problemi, illuminate sia da luce naturale che artiÄciale, sono scavate in rocce calcaree formatesi nel Cretacico s superiore, corrispondente ad un arco temporale da 65 a 100 milioni di anni fa. A eroderle, la lenta d aazione delle acque piovane rese acide dall’anidride ccarbonica presente nell’atmosfera. Sul loro fondo, sspicca la statua della Madonnina delle Grotte, meta di devozione popolare. I numerosi reperti preistorici d rrinvenuti al loro interno, specialmente resti di animali e utensili ( in parte conservati nel vicino Museo m della Grotta) testimoniano che erano frequentate Än d dal Paleolitico medio (da 40 a 80 mila anni fa) e ne d ffanno un importante sito archeologico. Una lunga scalinata di 207 scalini porta in tutta siU ccurezza a esplorare l’Orrido del torrente Cosa, Äno aal suo letto, che scorre impetuoso decine di metri più sotto, con salti e cascate. Da qui si snoda un afp ffascinante percorso sul fondo della forra illuminata da giochi di luce ed ombra, fra caverne, gallerie, ard cchi naturali, ponticelli, camminamenti che portano Än sopra la spettacolare cascata alla conÅuenza del rrio Molat nel Cosa. Altrettanto affascinante è la visione dall’alto A dell’Orrido, di cui si può apprezzare la grandiosità d dalla passerella che lo scavalca, da parte a parte. d Una facile passeggiata di un quarto d’ora permette U di percorrere ad anello il suo perimetro, per ammid rrarlo da una prospettiva del tutto originale. LLe Grotte di Pradis e l’ Orrido sono recintati per motivi di sicurezza e sono solitamente aperti dum rrante i weekend in primavera e in estate, e in agosto ttutti i giorni. Info: Ecomuseo Lis Aganis tel. 0427 764425, 366 1687906, [email protected] 19 I METE - Dolomiti Friulane I Canyoning, divertimento puro e emozioni profonde Al Nature Acqua Park Pradis di Clauzetto 20 C ome in un Älm d’avventura, lasciarsi scivolare nelle acque impetuose di un torrente stretto tra le vertiginose pareti di un canyon, superando cascatelle, marmitte dei giganti scavate dall’ acqua nella pietra e salti: adrenalina ed emozioni per tutti - grandi e bambini - sono assicurati al Nature Acqua Park di Pradis, minuscola frazione di Clauzetto. Folgorato dalla bellezza e dalla complessità dei canyon delle Dolomiti Friulane, dove esiste una delle più alte concentrazioni di forre d’Europa, Svend Liimakka Laue, danese, le ha scelte come luogo di vita e di lavoro e, con la compagna Siena Luisa, ha aperto il centro Live and Play_La Scuola del Benessere poco distante dalle Grotte e dall’Orrido di Pradis. In un Ätto bosco (raggiungibile comodamente anche in auto), con un piccolo ristorante, la scuola offre la possibilità di praticare attività sportive e naturalistiche nel silenzio e nella pace più totali. Divertirsi in sicurezza E la più emozionante delle esperienze proposte dal Live and Play è il canyoning, o torrentismo, sport in parte acquatico in parte alpinistico, che consiste nel seguire in discesa il percorso di piccoli torrenti di montagna (che in questa zona scavano forre e orridi spettacolari), affrontando con tecniche speciÄche gli ostacoli che si incontrano lungo il percorso, siano essi una cascata da cui ci si cala con una corda o un toboga (scivolo naturale levigato dall’erosione) lungo cui bisogna invece lasciarsi andare seguendo il Åusso delle acque. Con l’assistenza di una Guida alpina professionista, che sa- 21 http://www.liveandplay.net/Canyoning.html prà valutare nel modo migliore le possibili insidie del percorso e insegnerà le tecniche migliori per progredire con la massima tranquillità, ci si avventurerà in piccoli gruppi fra rocce ed acque superando nel modo migliore gli ostacoli man mano che si presenteranno. Non è necessario avere nessuna attrezzatura particolare. L’equipaggiamento - muta in neoprene di 5 mm e calzari, caschetto e imbragatura - viene fornito infatti da Live and Play. Basta portare scarponcini da trekking o simili che possono essere bagnati, biancheria da mettere sotto la muta, meglio in tessuto sintetico perché si bagnerà, e il cambio per il dopo canyoning. 13 percorsi: dai bambini ai supersportivi Il canyoning è una pratica che per la sua natura aiuta a lasciar anda- re. Semplicemente, si segue il corso dell’acqua, così come si segue il corso della vita, lasciando andare tutte le resistenze. Grazie agli elementi che lo caratterizzano, si abbandona lo sforzo, se ne esce rigenerati. Per provare l’ebbrezza del canyoning all’Acqua Park Pradis non occorre avere particolare allenamento: infatti i percorsi – che seguono fra gli altri lo scorrere del torrente Cosa e del rio Molatsono di vario genere di difÄcoltà e sono fattibili in un tempo che va dalle 2 alle 8 ore. Alcuni, come quello Torrente Aga Viva, sono un vero e proprio parco giochi acquatico naturale, ideale per ragazzi e per i genitori in cerca di attività da fare con la famiglia. Altri, sono alla portata di tutti ed altri ancora (come quello del Torrente Vielia, in una valle incontaminata percorsa da una delle forre più belle d’Italia) sono invece riservati agli sportivi più preparati. I METE - Dolomiti Friulane I Dolomiti Friulane da Giro d’Italia Una Ätta rete di percorsi ciclabili e piste per MB 22 L e Dolomiti Friulane sono state protagoniste del Giro d’Italia 2014, che ha riservato in coda una delle sue sÄde più appassionanti. Sono infatti partner ufÄciali del 97° Giro e il 31 maggio sono state teatro della penultima tappa “Maniago-Monte Zoncolan”, che è partita dalla scenograÄca piazza di Maniago, la capitale italiana dei coltelli, e si è’ chiusa con la mitica salita dello Zoncolan. 167 km, alta montagna, una gara spettacolare, che è stata un accattivante invito a scoprire queste splendide e incontaminate montagne. Selvagge per natura, con un grado di wilderness (sel- vatichezza) difÄcilmente riscontrabile in altre zone dell’arco alpino, hanno paesaggi incontaminati di rara bellezza. Montagna vera, natura intatta, come vere e intatte sono le antiche tradizioni, il senso dell’ospitalità, i cibi rustici e genuini, le austere architetture in pietra con ballatoi in legno che le sue genti hanno preservato con ostinazione e passione. Per chi vuol pedalare sulle strade dei campioni del Giro, per i cicloturisti e le famiglie alla ricerca di fantastiche e divertenti piste ciclabili, per i più sportivi che amano cimentarsi su percorsi impegnativi, ma anche per gli appassionati di mountain-bike, le Dolomiti Friulane sono il luogo ideale dove ciascuno può praticare la propria passione. Vi si snodano infatti chilometri e chilometri di strade panoramiche che risalgono le Valli Pordenonesi Äno alle vette dolomitiche e piste ciclabili lungo i Äumi della zona pedemontana e nei Magredi: percorsi di vario genere di difÄcoltà e lunghezza, adatti a soddisfare sia le esigenze dei più sportivi che quelle dei turisti appassionati di due ruote, che amano pedalare in tutto relax, assaporando paesaggi, scoprendo antichi e caratteristici borghi, sostando in rustiche trattorie dove possono gustare piatti e prodotti tipici. Sulle due ruote si arriva ovunque, dalle aspre terre pianeggianti dei Magredi solcate dal Tagliamento e dai suoi afÅuenti alle radure d’alta montagna dominate dalle vette dolomitiche. In queste terre il ciclismo è una vera, grande passione di vecchia data, raccontata addirittura in un museo, il Museo del ciclismo di Caneva, realizzato in un ediÄcio voluto dal Comune per raccogliere la grande collezione di Toni Pessot, noto appassionato e amico dei più grandi campioni del ciclismo dal periodo anteriore alla seconda guerra mondiale, Äno agli anni Ottanta. Grazie ai continui saliscendi su colli e montagne, Caneva e dintorni sono uno dei paradisi del ciclismo internazionale, che ospita periodicamente ciclisti e competizioni di alto livello. Per avere tutte le informazioni e i tracciati dei percorsi nelle Dolomiti Friulane, si può scaricare su Pacchetti Bike sono proposti da diversi Hotel, Agriturismo, B&B. Rivolgendosi a Dolomiti Friulane (tel. 0427 71775 - [email protected]) è possibile avere pacchetti soggiorno per ciclisti personalizzati. Google Store l’App gratuita per iphone e per android, che si sta aggiornando questa primavera e sarà completata con tutte le novità all’inizio dell’estate. 23 I METE - Dolomiti Friulane I Per chi vuole provare l’ebbrezza del volo 24 P rovare l’ebbrezza di librarsi nell’aria nel silenzio, in tutta sicurezza, abbandonandosi al ritmo delle correnti ascensionali e all’esperienza dell’istruttore, nei cieli delle Dolomiti Friulane? Lo si può fare a Meduno (Pn), la più famosa località di volo in parapendio in Friuli Venezia Giulia. Con i monti e le colline che lo circondano, è conosciuta e apprezzata a livello internazionale dagli appassionati di volo libero e ultraleggeri: dolci pendii erbosi, condizioni areologiche ideali sia per i principianti che per gli esperti, correnti ascensionali costanti e forti, è meta ogni anno di migliaia di sportivi italiani e stranieri. Per gli ultraleggeri, aviosuperÄcie & agriturismo con tartufaia Sempre in zona, a Solimbergo, i piloti di ultraleggeri e deltaplano a motore possono atterrare sul prato verde dell’aviosuperÄcie dell’Agriturismo Sasso d’oro e farvi base per i loro voli. 300m x 50, la pista viene usata come atterraggio anche dagli appassionati più esperti di volo libero, che si lanciano dal vicino monte Valinis. L’agriturismo, con camere e cucina, è punto di incontro di sportivi italiani e stranieri, e location scelta per corsi o voli di gruppi. Una curiosità: vi è annessa una tartufaia, da cui provengono i preziosi tuberi che insaporiscono i piatti proposti in tavola. Per i neoÄti volo turistico in parapendio biposto Regalarsi un inebriante volo turistico in parapendio biposto accompagnati da esperti istruttori, lanciandosi dal monte Valinis, noto per le sue straordinarie correnti ascensionali agli appassionati di tutt’Europa. Chi volesse provare l’ebbrezza di volteggiare, in tutta sicurezza, nei cieli delle Dolomiti Friulane, e apprendere i primi rudimenti del parapendio, può rivolgersi all’Agriturismo Sasso d’oro (0427 93587, www.sassodoro.pn.it) o all’istruttore Marco Rugo (338 6219136, [email protected]). Per pacchetti soggiorno & volo personalizzati in hotel o agriturismo, rivolgersi a Dolomiti Friulane (tel. 0427 71775 www.dolomitifriulane.info - [email protected]). 25 I METE - Dolomiti Friulane I Per gli appassionati di camminata nordica Otto percorsi, trekking di più giorni, lezioni al Nordic LifePark di Andreis 26 B astonici alla mano, da soli o con una guida, per un itinerario di qualche ora o per un trekking di più giorni nella natura incontaminata e selvaggia delle Dolomiti Friulane: il Nordic Life Park di Andreis (Pn) è una “palestra” perfetta per gli appassionati di camminata nordica. Otto i percorsi di varia lunghezza e variamente graduati, dal facile all’agonistico,disegnati attorno al caratteristico borgo di Andreis (a soli 455 m di altitudine, ma - per la particolare conformazione geoclimatica della zona - con paesaggio assolutamente alpino) tenendo conto delle speciÄcità tecniche dettate dalla Federazione Internazionale di Nordic Walking e dalle peculiarità ambientali e storico- architettoniche del territorio, che contribuiscono a rendere ancor più piacevoli e interessanti i tracciati. Tabelloni esplicativi, frecce direzionali, segnaletica, mappe tascabili illustrano chiaramente gli itinerari. Si può scegliere fra i tre livelli di pratica del Nordic Walking -benessere, Ätness e sport- in base alla propria preparazione e alle proprie esigenze: dalla camminata tranquilla e terapeutica a un buon allenamento aerobico, Äno agli esercizi speciÄci per gli atleti. A disposizione, attrezzatura a noleggio e istruttori che organizzano corsi ed escursioni. I percorsi sono scaricabili anche dal sito www.dolomitifriulane.info. sicuro e divertente, toniÄca la muscolatura, contribuisce a salvaguardare una corretta postura, ad aumentare l’ossigenazione e perdere peso, a sciogliere tensioni e ridurre dolori nella zona delle spalle e della nuca. Oltre che ad Andreis, numerosi altri percorsi di Nordik Walking sono tracciati in altre località delle vallate Pordenonesi, da Piancavallo a Valeriano, da Claut a Montereale. Trekking e camminate con istruttori Per i più esperti ed allenati, questa estate vengono organizzate anche camminate di 2 giorni con partenza dal Nordic Walking LifePark. Inoltre la possibilità di provare il Nordic Walking con passeggiate di qualche ora viene proposta nel calendario delle attività estive messo a punto dalle guide in collaborazione con Turismo Fvg: date e itinerari su www.turismofvg.it. Sport e benessere Le Dolomiti Friulane (fra le aree delle Alpi con il più alto grado di wilderness) sono la cornice ideale per praticare il Nordic Walking, una disciplina che negli ultimi anni sta acquisendo una sempre più meritata popolarità:semplice da imparare, è adatta a tutti, giovani e meno giovani, allenati o no, accaniti sportivi o semplici camminatori. Coniuga sport e benessere, perché aiuta a migliorare la propria condizione Äsica in modo efÄcace,naturale, 27 I METE - Dolomiti Friulane I A portata di bimbo 28 O sservare da vicino cervi, caprioli, stambecchi che vivono in libertà fra le rocce. Imparare a intrecciare un cesto o a cuocere il pane. Seguire le orme che i dinosauri hanno lasciato nelle roccia milioni di anni fa. Fare acrobazie, in tutta sicurezza, passando da albero ad albero. Provare l’avventura del canyoning. Divertirsi a riconoscere piante, Äori, erbe in piacevoli passeggiate guidate da un botanico. Le Dolomiti Friulane sono a portata di bimbo e per i più piccoli hanno in cartellone la prossima estate una ricca serie di appuntamenti. Hotel, agriturismo, B&B hanno un occhio particolare per i piccoli ospiti e pacchetti con sconti particolari sono riservati alle famiglie, per le quali sono confezionati dei pacchetti su misura (telefonando al numero 0427 71775, o mandando una mail a [email protected]). A Piancavallo, arrampicati sugli alberi Dal racconto fantastico all’esperienza diretta: i bambini – novelli Baroni rampanti - possono provare il brivido dell’avventura al RampyPark, il parco acrobatico forestale in un meraviglioso faggeto a poche centinaia di metri dal centro di Piancavallo. Divertimento ed emozioni sono assicurati, in tutta sicurezza. I molti percorsi di albering assicurano ore di divertimento, senza mai scendere con i piedi per terra. Diversi i gradi di difÄcoltà: da quelli semplici per i più piccoli a quelli decisamente impegnativi, nei quali si potranno cimentare anche i genitori, al difÄcilissimo percorso “nero” per i più atletici e sportivi. www.rampypark.it A Piancavallo i bambini si possono divertire ad andare a spasso in groppa ad un asinello. In gruppetti, accompagnati da un istruttore, faranno divertenti passeggiate con merenda Änale lungo i sentieri, fra prati e boschi. Cervi e camosci da vicino al Parco faunistico di Pianpinedo Quante volte capita di passeggiare in un bosco e di non accorgersi delle meraviglie che la natura sa regalare? Il Parco faunistico di Pianpinedo, tra i Comuni di Cimolais e Claut, insegna a piccoli (e grandi) a valorizzare e ampliÄcare la percezione della natura. Nei suoi 35 ettari vivono in libertà caprioli, cervi, stambecchi, marmotte. Facilmente accessibile, è ideale per le famiglie, che vogliono avvicinare i bambini alla natura, facendo loro osservare da vicino animali selvatici, e – seguendo il sentiero botanico – piante e Äori di montagna. Tutto ciò viene anche raccontato nel Centro Visite, che sviluppa il 29 I METE - Dolomiti Friulane I 30 tema “la natura attraverso i sensi” e porta a conoscere e sperimentare l’ambiente montano in un modo nuovo e magico, sensoriale e molto divertente e immediato per i piccini. Accanto al Parco, nella Fattoria Didattica dedicata agli antichi mestieri della Valcellina, vengono organizzati su prenotazione laboratori per imparare a intrecciare cestini in vimini, a lavorare il latte per ottenere la ricotta, o impastare la farina per poi cuocere il pane nel grande forno a legna costruito nel cortile della struttura. www.pianpinedo.it Triassic Park: le orme di Dinosauro a Casera Casavento Nel Parco delle Dolomiti Friulane è possibile andare alla scoperta di impronte di dinosauro risalenti a 215 milioni di anni fa: sono impresse su un masso ai piedi della cascata del Rio di Casavento, a pochi minuti dall’omonima Casera, dove in estate sono portate le malghe al pascolo. Appartengono a un Dinosauro teropode, carnivoro predatore, probabilmente lungo dai 5 ai 7 metri. Per raggiungerle, si percorre la strada che sale da Lesis, un piccolo borgo del Comune di Claut, nella zona orientale del Parco: lasciata l’auto a Pian de Cea, si prosegue per l’ultimo tratto a piedi. www.parcodolomitifriulane.it 31 Vita in fattoria: battesimo a cavallo & Cavalcampus, laboratori di mosaico, corsi di cucina L’emozione della prima cavalcata con il “battesimo a cavallo” e, per chi sa già cavalcare, il Cavalcampus con passeggiate in sella nell’area protetta dei Magredi e lezioni nel maneggio; escursioni in carrozza e in bicicletta, percorsi di conoscenza nel verde per stimolare i 5 sensi; vita in fattoria con la raccolta di frutta e ortaggi, la cura degli animali, i corsi di cucina ; laboratori di mosaico: da Gelindo dei Magredi, Country Resort di Vivaro nel cuore di un podere di 30 ettari, tutto è pensato per accogliere al meglio le famiglie e far trascorrere ai piccoli una vacanza divertente, attiva ed educativa. I genitori possono afÄdare tranquillamente i bambini agli animatori, che ogni giorno organizzano attività, giochi e corsi per imparare divertendosi. Inoltre, menu per i bambini, grandi stanze con piccolo giardino pensate per ospitare le famiglie, agricampeggio, piscina. Da Gelindo dei Magredi i bambini possono anche fare le vacanze “da soli”, partecipando alla Settimana Cavalcampus, 7 giorni di totale libertà sotto l’occhio attento degli animatori, nei quali imparano i rudimenti dell’equitazione o perfezionano quanto sanno già fare in sella. www.gelindodeimagredi.it. I METE - Dolomiti Friulane I Maniago, capitale mondiale della coltelleria 32 C hef, gourmet, appassionati di cucina: forse non tutti lo sanno, ma con tutta probabilità i coltelli che maneggiano con abilità provengono da Maniago, la capitale italiana delle lame. Le coltellerie maniaghesi: una storia che ha preso l’avvio oltre 5 secoli fa e continua gloriosa nel Terzo Millennio, tant’è che oggi Maniago – cittadina dalla storia antica ai piedi delle Dolomiti Friulane- è leader a livello mondiale nella produzione di strumenti metallici da taglio e professionali. Coltelli da tavola e da cucina, forbici, cavatappi, coltelli per lo sport e il tempo libero, lame da taglio per molteplici utilizzi che escono dalle sue aziende, oltre a coprire gran parte del fabbisogno nazionale, sono destinati all’esportazione verso i mercati europei, americani, orientali. Grazie all’uso di tecnologie avanzatissime e di manodopera superspecializzata, la settantina di aziende del Distretto delle Coltellerie realizzano prodotti apprezzatissimi, che non temono la concorrenza internazionale. Di queste, 22 si fregiano del marchio QM- Qualità Maniago, che Ässa standard e requisiti qualitativi di assoluto livello e viene inciso su ciascuna lama. Eleganti per il design ( a cui Maniago presta una particolare attenzione), perfetti per tagliare qualsiasi cibo o prodotto, i coltelli maniaghesi decorano le tavole e sono uno strumento indispensabile per cucinare. Ad ogni uso, il suo coltello. Moltissime sono le tipologie di coltelli da cucina : coltello da bistecca, da verdura (o spilucchino), da arrosto , per sÄlettare il pesce, da pane, da prosciutto, da disosso, tanto per citare i più comuni, a cui si afÄancano i pregiati coltelli professionali. Per realizzare le lame si usano comunemente acciai inossidabili Aisi 420 e X50cr . Alcuni produttori hanno iniziato a rivestire le lame di alcuni loro prodotti di teÅon nero, una pellicola che conferisce al coltello maggiore eleganza e resistenza alla corrosione. I manici, ergonomici, eleganti, di design sono realizzati nei materiali più vari: legni (cocobolo, ulivo...), corno di bufalo e cervo, resina (dai mille colori) e Pom ...Sono attualmente allo studio dei materiali innovativi che soddisÄno queste caratteristiche: estetica, ergonomia, indeformabilità, igiene, resistenza alle alte temperature. Di grande livello anche i cavatappi, di cui a Maniago viene prodotta un’amplissima gamma, fra le migliori al mondo per qualità e design. www.distrettocoltello.it Le coltellerie maniaghesi: una storia d’acqua, terra e fuoco Le coltellerie maniaghesi, una storia d’acqua, terra e fuoco. Nel 1453, un nobile di Maniago - il Conte Nicolò - ottenne dal magistrato delle acque di Venezia il permesso di creare un canale per deviarvi il Åusso del torrente Còlvera, e irrigare i fertili campi circostanti. Il corso del canale dovette adattarsi alla morfologia del territorio, ma la natura piuttosto impervia del tracciato favorì l’insediamento di numerose attività produttive. In corrispondenza dei frequenti salti di quota - dove maggiore era la forza dell’acqua ricadente - nacquero mulini, segherie e “battiferro”, le prime ofÄcine del metallo che diedero origine alla secolare tradizione maniaghese. I fabbri costruivano attrezzi per i boscaioli e i contadini, ma anche armi per la vicina Serenissima. L’acqua del torrente Còlvera colpiva le pale di una ruota idraulica che azionava un maglio “a testa d’asino”, la macchina che il fâvri da gros (fabbro da grosso) usava per battere il ferro riscaldato e ottenere le forme volute. Nel XVIII secolo, per realizzare oggetti più piccoli e funzionali, l’arte dei fabbri maniaghesi si afÄnò in nuove tecniche: nacquero così i fâvri da Än (fabbri da Äno), le cui botteghe si moltiplicarono in fretta in tutto il paese. All’inizio dell’Ottocento, a Maniago si contavano 21 botteghe e circa 130 occupati nella lavorazione 33 I METE - Dolomiti Friulane I del ferro. La rivoluzione industriale e tecnologica dei primi del Novecento segnò la nuova e decisiva trasformazione dell’attività dei fabbri maniaghesi. Nacquero in questo periodo - grazie anche all’afÅusso di capitali stranieri - i primi grandi impianti di produzione in serie, a cominciare dal Co.Ri.Ca.Ma. (Coltellerie Riunite Caslino Maniago), voluto nel 1907 dal tedesco Albert Marx, già proprietario di industrie a Solingen e a Caslino. Il numero degli occupati nel settore salì a più di 500 unità, le ofÄcine del territorio erano già una quarantina. Ma la grande crisi economica del ‘29 colpì anche Maniago: chi perse il lavoro scelse la via dell’emigrazione, chi restò cercò soluzioni che razionalizzassero produzione e costi. Nacque così un primo consorzio tra imprese che, però, ebbe vita breve. Nel 1960 è nato il Consorzio Coltellinai Maniago, attivo ancora oggi e che rappresenta gran parte delle aziende del territorio. Di queste 22 si fregiano del marchio QM Qualità Maniago. Oggi, il Distretto delle Coltellerie l solo ciclo produttivo degli articoli da taglio - è il secondo polo industriale della provincia di Pordenone. Una storia antica di secoli, che viene raccontata nel Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie, ospitato nell’interessante struttura di archeologia industriale del Co.Ri.Ca.Ma. Attraverso una ricca collezione di strumenti da lavoro e vari reperti presentati in un allestimento di grande impatto, viene illustrata la vicenda dei fabbri maniaghesi, dalla comparsa dei primi “battiferro” lungo il Còlvera Äno all’insediamento delle prime grandi ofÄcine. www.museocoltellerie.it 34 Maniago e il cinema, che passione! Cinecittà e Hollywood apprezzano ormai da anni l’abilità dei fabbri friulani. A dir la verità, molti secoli prima della nascita della settima arte, la prima ad accorgersene fu, nel 1500, la Serenissima Repubblica di Venezia che commissionò loro la costruzione di un gran numero di armi per il proprio esercito, soprattutto “partigiane” (una varietà di alabarde) e “spuntoni” di diverse misure. Dopo cinque secoli, a Maniago si producono ancora armi d’asta e di punta, per i collezionisti, arredi d’epoca, ma anche e soprattutto armi e arredi per il cinema. Ma è l’industria del cinema, specie quella hollywoodiana, ad aver trovato proprio nei fabbri maniaghesi i migliori realizzatori delle armi e delle armature utilizzate in tantissime pellicole di grandissimo successo, come Braveheart, il Älm di e con Mel Gibson che ha conquistato cinque premi Oscar. Anche le armi impiegate in Robin Hood principe dei ladri, il Älm diretto e interpretato da Kevin Costner, sono state prodotte a Maniago. Falcate iberiche, gladi romani, spade vichinghe, longobarde e scandinave, come moltissimi altri tipi e modelli di armi antiche, vengono riprodotti fedelmente su disegni che riprendono fogge e proporzioni degli originali. Ma si tratta di armi assolutamente inoffensive, prive di Älo e con punte arrotondate e non penetranti. Tra gli altri Älm di successo girati con i “ferri” maniaghesi ricordiamo anche I tre moschettieri e Indiana Jones, l’ultima avventura. I METE - Dolomiti Friulane I Artigianato & Tradizione La mente e la mano dell’uomo 35 Artigianato L’innata abilità artigianale delle genti di questa terra si è espressa nei secoli attraverso la capacità di dare forma al legno, alla pietra, al metallo, alla creta. Sono elementi della difÄcile vita di ogni giorno, che hanno garantito per millenni la sopravvivenza e un certo benessere, e da artigianato si sono tramutati a volte in arte. Nell’intero arco montano e nelle sue propaggini la pietra consente da tempo immemorabile la costruzione delle abitazioni, delle stalle, dei muri di sostegno alla pendenze franose, delle strade. E poi diventa arte, attraverso le sculture, gli oggetti simbolo della religione, gli strumenti domestici, i segni del servizio pubblico. Con il vimini si producono le gerle, indispensabili , in epoca passata, per il trasporto di merci di ogni genere lungo terreni impervi, tra sentieri e rocce, Äno alla pianura. La lavorazione del metallo è l’aspetto più moderno: si costruiscono utensili domestici e da lavoro, armi bianche (spade, lance, elmi, corazze), macchine sempre più elaborate, attrezzi dei boscaioli e dei segantini. Altre espressioni dell’ingegno di queste genti: le calzature di pezza (quelle più semplici e quelle eleganti), la produzione di stoffe e tappeti con telai in legno, la ceramica, i ricami, l’impagliatura dei sedili. Mosaici, un’abilità antica e rafÄnata Da Maniago a Spilimbergo, passando per Sequals, eccelle l’arte del mosaico e del terrazzo: da circa due secoli i mosaicisti di queste zone hanno fatto scuola nel mondo, decorando con abilità unica ediÄci pubblici e privati in tutti i continenti. Sono stati gli emigranti ad afÄnare e a diffondere l’arte della composizione di tessere colorate ricavate dai sassi dei Äumi, che ha consentito e consente tuttora di mantenere in vita, su scala artigianale e industriale, un signiÄcativo Älone dell’Italian Style. A Spilimbergo è stata aperta nel 1922 la Scuola Mosaicisti del Friuli, istituzione unica al mondo, attivissima ancor oggi,depositaria della grande tradizione artistica musiva che si ricollega ad Aquileia, Bisanzio, Ravenna e Venezia. Nei paesi del Friuli Occidentale sono molti gli esempi di opere musive, sulle facciate degli ediÄci, sulle pareti e sui pavimenti, nei giardini. Fra tutti si distingue Sequals. Le lame di Maniago Tradizione, tecnica, design in un equilibrato mix rendono unici e pregiatissimi i coltelli di Maniago, città da secoli fra i maggiori e più importanti produttori al mondo di lame. Dalle sue aziende, siano esse artigianali o industriali, vengono esportati in tutto il mondo coltelli apprezzati per la loro altissima qualità e per il loro design, moderno e interprete del gusto Made in Italy. I coltelli da cucina di Maniago sono utilizzati da grandi chef, esposti in musei, venduti in negozi famosi in tutto il mondo (quali ad esempio Harrod’s a Londra). Altrettanto rinomati sono i cavatappi e i coltelli per il tempo libero e lo sport: la Protezione Civile, ad esempio, ha in dotazione un coltello multiuso marchiato Qualità Maniago. Le lame di Maniago si possono acquistare in vari negozi cittadini e negli spacci di alcune aziende: meraviglierà vedere la straordinaria varietà di modelli e la perfezione con cui vengono realizzati. I METE - Dolomiti Friulane I 36 Tutta un’altra neve V acanze invernali nelle Dolomiti Friulane e a Piancavallo, per praticare in assoluta libertà lo sci e gli sport invernali preferirti. D’inverno Piancavallo - località giovane e sportiva per eccellenza della montagna pordenonese, fra le principali stazioni sciistiche del Friuli Venezia Giulia - signiÄca sci, in tutte le sue declinazioni: discesa, fondo, scialpinismo, snowboard , freestyle. Attrezzata per sciatori di tutte le età e grado di preparazione, con 25 km di piste per lo sci alpino e 30 km per il fondo, funkpark per gli snowboarder, neve programmata, un occhio particolare alle famiglie con bambini (per i quali c’è un divertente Baby Snow Park), propone per tutta la stagione interessanti pacchetti e Settimane bianche. Per chi ama la natura, i silenzi, i panorami alpini, fondo, scialpinismo, passeggiate con le ciaspole si possono fare lungo percorsi di straordinaria bellezza paesaggistica che si snodano nell’intatto e silenzioso scenario del Parco Dolomiti Friulane. Per vivere a tutte le ore la montagna, vengono organizzate con Turismo FVG ciaspolate diurne, crepuscolari, notturne, anche con cena. Ricchissimo il calendario di escursioni del Parco (www.parcodolomitifriulane.it). Per gli amanti del curling, vengono proposti pacchetti a Piancavallo e a Claut, il cui modernissimo Palaghiaccio è punto d’incontro per gli appassionati di pattinaggio e curling (vi ha sede infatti l’ unico Centro Federale Italiano per il Curling). E ancora: corsi di tecnica di arrampicata e ice climbing in Alta Valcellina, corse su slitte trainate da cani, escursioni in motoslitta e perÄno voli in parapendio e deltaplano, per ammirare dall’alto lo straordinario paesaggio delle montagne innevate. 37 I METE - Dolomiti Friulane I 38 Autentiche e genuine tradizioni natalizie A Poffabro, Borgo Bello d’Italia, presepi en plein air Ad Andreis uno scintillante percorso fra decine di alberi di Natale P eriodo natalizio nelle Dolomiti Friulane per scoprirne e viverne le tradizioni, gustarne i sapori, ma anche per andare alla scoperta di piccoli paesi dalle caratteristiche architetture in pietra arenaria a vista e legno, quali ad esempio Poffabro e Andreis, che fanno da teatro a due manifestazioni ricche di fascino e semplicità. Poffabro, presepe tra i presepi Sbucano inaspettati dai ballatoi, sui davanzali delle Änestre, dagli angoli più segreti dei cortili secenteschi o dove il tempo ha creato un minuscolo anfratto in un muricciolo: sono decine i presepi che, nel periodo natalizio,trasformano ogni anno in un Äabesco museo all’aperto Poffabro, uno dei Borghi più belli d’Italia incastonato nelle Dolomiti Friulane. Dal 7 dicembre all’ 11 gennaio artisti e semplici appassionati espongono all’aperto presepi tradizionali in porcellana, gesso e legno, che si afÄancano a quelli realizzati in materiali e con tecniche innovative e fantasiose: il vetro, le stoffe destrutturate, le stoppie, i saponi intagliati, il rame battuto e la lana. E ancora, presepi in cioccolato e dolci, ambientati su sfondi di cotone, cruda pietra o accogliente paglia e quelli che riproducono la vita di questo incantevole borgo di monta- gna, con scenograÄe che raccontano in scala e con particolare cura le piazze e le vie del paese. Alcuni raggiungono dimensioni ragguardevoli, altri sono accolti in scenograÄe fantasiose, anche molto piccole: un minuscolo pentolino in rame, una radice d’albero, una pagnotta che culla al suo interno un piccolissimo Gesù. Il tutto si snoda in una suggestiva ambientazione, con decorazioni di frutta, Äori e legno, musiche natalizie e luci soffuse, capaci di incantare ogni anno migliaia di visitatori e trasformare lo stesso Poffabro in un presepe en plein air, particolarmente suggestivo da visitare all’imbrunire, quando si accende di mille luci di candele. Ad Andreis nevica la fantasia Sono una sessantina di alberi di Natale decorati con originalissimi addobbi fatti a mano i protagonisti di Ad Andreis nevica la fantasia, che dal 7 dicembre al 6 gennaio invade gioiosamente di colori, luci, profumi questo piccolo borgo nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane. Abeti scintillanti che segnano e illuminano un itinerario che fa scoprire ai visitatori viuzze, cortili, porticati e l’architettura spontanea e particolare di Andreis, preservata intatta nei secoli. Gli addobbi sono realizzati solo a mano da piccoli gruppi di gente del posto, fatti di donne, bambini, ragaz- zi, anziani, che lavorano insieme e si trasmettono a vicenda saperi e capacità, in un laboratorio creativo che li impegna tutto l’anno. Per prepararli si usa materiale di scarto e di riciclo, oppure legno, muschio, pigne e altro materiale naturale della zona, o ancora lana, carta, stoffa. Il resto dell’incanto lo crea Andreis, coronato dalle vette innevate della Dolomiti Friulane. Il 7-8-14 dicembre, la piazza del paese si anima con le bancarelle di Natale di un Mercatino speciale, fatto di cose semplici create con il cuore, realmente artigianali, che – lontano dall’omologazione e dalla standardizzazione- riportano indietro nel tempo e fanno gustare il piacere del dono inconsueto ed unico : addobbi e corone natalizie, giochi per bimbi e decorazioni per l’albero, piccole golosità tradizionali e capi d’abbigliamento fatti a mano o tessuti a telaio. A fare da sottofondo, musiche e cori. Il resto dell’incanto lo crea Andreis, coronato dalle vette innevate della Dolomiti Friulane. www.comune.andreis.pn.it. Eventi e mercatini Molti altri eventi e mercatini animeranno la montagna e la pedemontana pordenonese da dicembre Äno all’Epifania. Fra gli altri, ricordiamo Magia di un borgo antico a Polcenigo: la cittadina si animerà con oltre 100 presepi, di alto livello artistico. Le interpretazioni di natività fatte integralmente a mano, a volte arricchite con statuine da collezione e a volte dotate da soÄsticati meccanismi in grado di farle muovere, saranno disposte nelle vie centrali del paese, delimitate da ediÄci che vanno dal XVI al XVIII secolo, in modo da dar luce anche ad un patrimonio storico di interesse artistico ed architettonico quale è appunto l’antico borgo di Polcenigo. Colorati e animati Mercatini di Natale si terranno anche a Barcis, Aviano, Pinzano al Tagliamento. 39 I METE - Eventi nelle Dolomiti Friulane I 40 #$#(#''& / $/$%"*" #$*% ?8B# % )")'& .''# #(&#+$#!#&( '(!&$# $, ?F8A?# % "+/**% ? +$% #$((-$*##.$!'(+$ /'(( ( ) @A +$% $&#(!!%&'($& "+/**% D?A"+" % &$$&#& '+") ??8?@8?A"+" % &('%$&!!!!!# "+* ?A"+" % '(*!&$#( ( )$% '(*! #(&#+$#!! $! !$&*#$.#*!!$ #$((!!# , $% @F"+" %8? %)*% E8?C%)*% (#%$* %**% G%)*% !#$&( )*"$%,%"( +" ?E8@B%)*% $!(!!$#'( $ % @C8@E%)*% '%&( %(%$( ) E)**#( $'(&!#( ( )$% ?@%**%( #&'#*!#(' $( ) $&$,%&'%(&%&'% %(% &'% %&&% (,) % %"$ % $,""% E #(8D $$ % E #(8D $$ % E #(8D $$ % #( $!( $'+ %($ ,(* #$*%&(($ & %" 2 $+ &(* ( ** , *)&%(* ,%+*%%(2+)*( &(%%** * & %$%)(" %#+$ * $/$% ))$ $*($/ %$" $(*+( +#+)(! %($%$---3+#+)&(!3 * $*#&%2 $%) %$"(%$2(( ,,$%"+/**%# " " &(&(* &("""(/ %$ " *+( "#(*%3 2%&% ( * (" %) 2)%$% $)$* $"", "&)$* #)* ( +)$/ )(*2 +$*""?>; / %$2(+&("$* *( / %$ "*"")* $ %,$$ ** )*3)&%) / %$ (5# 6% $" 2+)$/$* #%($2( */ %$ 2 "**+(2#+) ---3( )3,3 * $)"*%"": $ *(%$"*#&% $%?B3>>>$$ 3$:%&&%(*+$ * +$ &()&( #$*("** , *'+%* $ *%( &"%" * , ,,$%$""(%** ( )2**(,()%"%(*%( (%"% * # $ (// 2+(* " (%"% "":$ ,() * (((---3%#+)%" )$ )3 * $ )*/ %$&+ " )* ( $*($"#& %$*% *" $%.2 %($ //*&(( %(( )+)) ", *)&%(* ,"#& %$ #%$ " ) )) # 2%( $( % '+") ---3%#+$3)'+")3&$3 * (* $*%2)*%( 2*( / %$ )&%( """"" $( , ,%$%"+$% ", "&)3$,*( $ +) %)*+# 2( )%&( ( ",%(/ %$ +$*#&%2%#'+""""$%", # $ )* ," $*($/ %$" (%%$*#&%($%"""%",( ---3(%$* (3%#7)* ,"8(%$*7 BD9 / %$")* ," $*($/ %$""%"!"%( , $%8 $,""% "&%#( %$%** $%"*(*2 "%)%%)* "*%(($* %($ "%(*%( )&()) , 2)&**%" 2%$(* 2"**+( $ #*2)* $/3$(""(* $" %) %$ )& " *)*(%$%# ---3%#+)%" )$ )3 * %)*(8%$%()%( %$" &(%%** " %(* )2 * (%$%)("4( %"*+("%-8%)*( )%&( (,( * %(* +*%*%$ 3*$$%)*(%$%# (* $%" ( %"*%( &(%+**%( "%" $ )*/ %$ *"":(* %"*"" $ #$ ) **(,()% +$( %&(%(## $%$*( 2,$* 2, ) *#%)*(#(*% &) $( )( )$%2$%$ %( %#&%$%$% '+)* %#+$ 2"*( / %$"#$ )*/ %$ ) &(* ) ),%"("+$%", %(* " &((%$%)( "*(( *%( %"" """ $ $&(* %"("&) ( )$%$( )2 (**( //*% )+% * & ( * $& *(%$ 5"/62"")+ )*%( 2" +) 2 %)*+# 2""*( / %$ "")+)& " * $%8)*(%$%# 3 %)*(#(*%""#%"*,( *$* #" "%" 2+$ &*( #%$ %%$)(,*%"%)#$* %"* ,*%( ""/%$ +$( //"*(( *%( %---3#"$* 3"%)&%*3 * $* ""$*&(%()%( $ "( *"(* $" ))$ &()& $&" $ ( ))$ &()& "":&(*%$""$* ) %"*&(**+** " ) *%( 2%$, $(+"&( ($ %%"*&( & %" *$*#+)