Terre da scoprire dove riscopri la tua natura

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Terre da scoprire dove riscopri la tua natura
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Speciale
Dolomiti Friulane
Dolomiti Friulane: tel. 0427 71775
[email protected] - www.dolomitifriulane.info
I METE - Dolomiti Friulane I
Patrimonio Mondiale
dell’Umanità dell’Unesco
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e Dolomiti Friulane, con Piancavallo, le Valli Pordenonesi, i Magredi: un territorio unico, di intatta suggestione, dove saperi e sapori autentici segnano il paesaggio naturale
e culturale in ogni sua sfumatura. Dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, si trovano
in provincia di Pordenone, nel Friuli Occidentale.
Selvagge per natura, con un grado di wilderness (selvatichezza) difÄcilmente riscontrabile in altre zone
dell’arco alpino, hanno paesaggi incontaminati di
rara bellezza. Montagna vera, natura intatta, come
vere e intatte sono le antiche tradizioni, il senso
dell’ospitalità, i cibi rustici e genuini, le austere architetture in pietra con ballatoi in legno che le sue
genti hanno preservato con ostinazione e passione.
Una terra facile da raggiungere, con ottimi collegamenti, da assaporare nelle sue mille sfaccettature da
parte di chi cerca una ritemprante vacanza dove vivere le proprie passioni lontano dalla folla, dai luoghi battuti dal turismo di massa, dal conformismo.
Dalle vette delle Dolomiti a Piancavallo, dalle Valli
solcate dallo scorrere impetuoso di Äumi e torrenti da cui prendono il nome alle aspre e “magre”
terre pianeggianti dei Magredi, un Äume di ciottoli
bianchi che afÄora maestoso dove i Äumi Cellina e
Meduna si inabissano per formare un immenso bacino idrico sotterraneo: diverse, e profondamente
autentiche, sono le anime di questo mondo unico
e intatto, abbracciato dalle Alpi e aperto sul mare
Adriatico, ideale per chi ama la natura e la vita attiva, i ritmi lenti del viver bene e il passo spedito
dello sport, i piaceri di gusti, gesti e tradizioni che
vengono da lontano.
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I METE - Dolomiti Friulane I
Terre da scoprire dove riscopri
la tua natura
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Il Parco Regionale delle Dolomiti Friulane, il più
esteso del Friuli-Venezia Giulia, 36.950 ettari di
natura intatta e selvaggia, il cui simbolo è la guglia di 300 m del Campanile di Val Montanaia;
Piancavallo, nota e attrezzata località di sport sia
invernali che estivi, principale polo sciistico della montagna pordenonese; il Parco del Prescudin,
oasi naturalistica ricchissima di specie rare di Äori e arbusti, dove si arriva dopo aver risalito la Valcellina, con il suo spettacolare orrido e le pareti
di roccia che attirano i climbers di tutto il mondo;
Poffabro e Frisanco, con le loro case di pietra “Borghi belli d’Italia”; Erto (paese dello scultore- scrittore Mauro Corona, cantore dei boschi) e Casso,
sul tragico sfondo della diga del Vajont di cui nel
2013 è ricorso il 50° anniversario della tragedia;
Claut campo base per lunghi trekking e spettacolari arrampicate e, d’inverno, di traversate sci alpinistiche e arrampicate su cascate di ghiaccio; Andreis con il Nordic Life Park da cui prendono il via
percorsi anche di più giorni per gli appassionati di
nordic walking e il Centro recupero rapaci dove
vengono curati ( e poi rimessi in libertà) rapaci
feriti; Cimolais, sede del Parco Dolomiti Friulane,
con il Recinto faunistico di Pianpinedo (35 ettari
di montagna, dove vivono in libertà caprioli, cervi,
stambecchi) e il Sentiero botanico; la Val Tramontina con boschi Ättissimi e alpeggi. E ancora forre
e grotte (le più spettacolari sono quelle di Pradis
a Clauzetto); laghi incantevoli come quelli, azzurrissimi, di Barcis e di Tramonti, e torrenti, paradiso
del canyoning e del rafting: a dimensione d’uomo, non meccanizzate o violate, le Dolomiti Friulane (le Dolomiti più nascoste, le meno mondane,
le più autentiche) sono l’ ideale scenario per una
vacanza tutta natura, sport e relax.
Ai loro piedi, l’aspra terra dei Magredi (delicato
ecosistema che ha di simile solo la steppa russa);
Polcenigo con la profondissima e limpida sorgente del Gorgazzo dalla acque gelide e cristalline;
Caneva (con il sito paleolitico di Palù alle sorgenti
del Livenza, tra i più importanti villaggi palaÄtticoli dell’Italia settentrionale dichiarato dall’Unesco
Patrimonio dell’Umanità); Maniago (dal Medio
Evo capitale italiana delle lame e dei coltelli), Sequals patria di terrazzai e mosaicisti, con la casa
natale del campione di boxe Primo Carnera, “il
gigante buono”; Spilimbergo, fra le più affascinanti cittadine del Friuli Venezia Giulia, col castello
medievale dalla facciata dipinta, il duomo con affreschi trecenteschi e il borgo antico, nota per la
sua Scuola Mosaicisti, unica al mondo.
PIANCAVALLO
Dove il divertimento prende quota
A 1.262 m di altitudine con vista aperta sul mare
Adriatico, che nelle giornate bel tempo si vede luccicare all’orizzonte, in una conca naturale che si
trasforma in un suggestivo teatro all’aperto, Piancavallo è un’emozione da vivere tutto l’anno. D’inverno, con 25 km di piste per lo sci alpino e 30
per il fondo, impianti di risalita al passo coi tempi,
neve programmata a portata di ogni talento e tecnica, dallo scialpinismo al freestyle. D’estate, quando - fedele alla sua vocazione di centro turistico
a vocazione sportiva - offre rilassanti passeggiate
nei boschi, lunghi trekking, impegnative scalate alpinistiche, mountain bike e nordic walking, tennis e
tiro con l’arco, deltaplano e parapendio, escursioni
a cavallo. Un soggiorno in totale libertà, grazie a
una sfaccettata offerta ricettiva, che va dagli alberghi alle case per ferie. Fra le principali stazioni sciistiche del Friuli Venezia Giulia, Piancavallo è nata
negli anni ‘60 e si è sviluppata rapidamente, grazie
alla vicinanza alla pianura ( si raggiunge da Pordenone in meno di un’ora di macchina, da Venezia in
un paio d’ore al massimo), alla comodità delle vie
di accesso e alla bellezza del paesaggio, con folta vegetazione di alta montagna nonostante il fatto
che si trovi a nemmeno 1.300 m di altitudine.
VALLI PORDENONESI
E in mezzo scorre il Äume
Lunghe e profonde, a chi le percorre rivelano una
bellezza intensa e arcaica, originata, plasmata ad arte
dall’acqua. Portano i nomi dei Äumi e torrenti che
le hanno cesellate: Valcellina, Val Cosa, Val d’Arzino,
Val Tramontina. Ora imponenti vene cristalline gonÄe
d’acqua, ora impetuosi torrenti che scavano gole e
rogge, forre, orridi e cascate, si inabissano e risorgono, contrappuntando la pietra e il legno a ogni altitudine, le foreste e i prati, i campi a coltura, il quotidiano del lavoro e del tempo libero, e tutte le dimensioni
Åuide dello sport, come la canoa, il kajak e il rafting.
MAGREDI
Dove lo spazio si fa inÄnito
Un Äume di pietre che afÄora maestoso dove i Äumi
Cellina e Meduna si inabissano per formare un immenso bacino idrico sotterraneo. Sono i Magredi, le
“Terre Magre”, frutto di una natura che non Änisce di
stupire anche quando si fa spoglia, ostinata e dura.
Spazi sconÄnati dove il tempo si ferma in contemplazione, in cui perdersi e ritrovarsi con lo sguardo
o seguendo i propri pensieri, a piedi o magari in sella a un cavallo, a primavera, quando anche le Terre
Magre si illuminano dei colori intensi delle Äoriture.
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I METE - Dolomiti Friulane I
Dolomiti Friulane,
palestra a cielo aperto
Cicloturismo, MB, escursioni, nordic walking, canyonig,
arrampicate,parapendio, golf per un’estate nel segno dello
sport e della vita attiva
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e Dolomiti Friulane con Piancavallo e, ai
loro piedi, i Magredi ( le “Terre Magre”, un
Äume di pietre candide che afÄora maestoso dove i Äumi Cellina e Meduna si inabissano e formano un enorme bacino idrico sotterraneo) sono un’ immensa, eclettica palestra a cielo aperto. Una palestra sempre aperta, 365 giorni
all’anno, dove gli sportivi - siano essi principianti o
agonisti - possono praticare il loro sport preferito sia
in aree altamente specializzate e attrezzate (quali il
Nordic Life Park di Andreis o il Nature Acqua Park
Pradis di Clauzetto) che lungo percorsi che seguono
semplicemente il corso della natura.
Le due ruote, innanzitutto. Panoramiche strade di
montagna, piste ciclabili lungo i Äumi della zona
pedemontana, le Ciclovie delle Valli Pordenonesi
adatte a famiglie e cicloturisti, decine di percorsi
di vario genere di difÄcoltà per gli appassionati di
MTB, ardue salite per gli agonisti, un divertente Bike
Funkpark per gli appassionati di freeride e downhill
a Piancavallo: sulle due ruote si arriva ovunque, si
possono percorrere le strade calcate dagli assi del
Giro d’Italia 2014 e quelle dei campioni del Circuito internazionale di Caneva, fra i migliori a livello
internazionale in virtù dei suoi saliscendi.
E poi: escursioni,trekking a piedi e a cavallo, ma anche passeggiate slow e orienteering sia nei Magredi che in alta montagna. Scalate,free-climbing, eco
climbing sulle vette delle Dolomiti Friulane e nelle
palestre di roccia a Erto, vicino alla diga del Vajont,
Castelnuovo del Friuli, Clauzetto, Travesio, Vito d’Asio. Parapendio sulle pendici del monte Cavallo e
sulle alture fra Travesio, Castelnovo, Solimbergo,
dove si trova anche un’avio superÄcie per ultraleggeri. Golf nel campo a 18 buche di Castel d’Aviano.
Numerosi percorsi di nordik walking sono tracciati
in varie località, da Piancavallo a Valeriano, da Claut
a Montereale. Ma il regno della camminata nordica
è Andreis, con il suo Nordic Life Park : 8 percorsi di
varia lunghezza, variamente graduati e chiaramente
mappati (scaricabili dal sito www.dolomitifriulane.
info), attrezzatura a noleggio e istruttori.
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Turismo Fvg mette a
punto un calendario di
eventi, attività sportive,
passeggiate tematiche,
di varia lunghezza e
impegno (sconti ai
possessori della FVG
Card): per conoscere
date e itinerari
www.dolomitifriulane.info
e www.turismofvg.it.
I METE - Dolomiti Friulane I
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Le acque sono un’altra, straordinaria palestra
all’aperto: i laghi incantevoli (come quello, azzurrissimo, di Barcis, fra le capitali le capitali
internazionali di motonautica, di cui ospita annualmente una tappa del Campionato mondiale)
sono fantastici mountain-beach; i torrenti (Cellina, Meduna, Cosa, Arzino) sono divertenti percorsi per kajak e canoa e, dove scorrono più impetuosi come in Alta Valcellina, per il rafting; le
grotte e le forre sono un vero e proprio paradiso
per gli amanti del canyoning, che vi accorrono
da tutt’Europa.
Le più spettacolari sono le Grotte e l’Orrido di
Pradis, a Clauzetto, complesso di cavità e di canyon attrezzati per accogliere in sicurezza i visitatori, che possono scendere in tutta sicurezza Äno
al letto del torrente che nel corso di milioni di
anni li ha scavati.
Accanto ad esse (sicuramente fra gli spettacoli
naturali più affascinanti del Friuli Venezia Giulia) si trova la sede del Nature Acqua Park Pradis (www.liveandplay.net), centro canyoning a
cui rivolgersi per noleggiare l’attrezzatura ed
essere accompagnati lungo avventurosi percorsi di vario genere di difficoltà (i più semplici
sono un Acqua Park naturale, ideale per le famiglie con bambini).
InÄne, l’estate di Piancavallo, località giovane e
sportiva per eccellenza della montagna pordenonese, è animata dai divertenti Bike Funkpark e Rampipark acrobatico, da scalate alpinistiche, MTB e
nordic walking, tennis e tiro con l’arco, deltaplano
e parapendio, trekking ed escursioni a cavallo.
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I METE - Dolomiti Friulane I
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A tavola, il nuovo piacere
di sapori antichi
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na cucina semplice, contadina ma ricca di fantasia, con contaminazioni provenienti dalla tradizione veneta della
Serenissima, o dalle cucine d’Oltralpe.
Nei ristoranti, nelle trattorie, nelle osterie con cucina si scoprono i gusti autentici e i prodotti genuini
della tavola friulana, in cui il primo doveva essere
necessariamente di “sostanza”: e allora si posso assaggiare minestre di orzo e fagioli o di riso con verze e musetto, gnocchi verdi con la ricotta, gnocchi
di zucca con ragù d’oca o risotto con porcini o
altri funghi che – di stagione in stagione- offre il bosco, creme di farina gialla ed erbe di campo. Ampia
la scelta dei secondi,a cui fa spesso da companatico la polenta: capriolo e selvaggina, coniglio in
umido, lumache, salsicce di fegato di maiale, muset
e brovade ( cotechino di maiale con il contorno
tipico, la brovada di rape), piatti a base di funghi,
frittate in molteplici varianti, con erbe di primave-
ra o ripiene di ricotta fresca o formaggio di malga.
Piatto tradizionale è il frico nelle sue mille varianti, sorta di tortino a base di formaggio con o senza
patate, di un unico formaggio o di più varietà, con
o senza cipolle. Fra i dolci: strudel, torte di mele,
frittelle “bagnate” nel vino.
I prodotti tipici
Prelibati i formaggi ( ricotta fresca e affumicata, caciotte, formadi dal Cjt, Montasio Dop, cao ovvero
la prima crema di latte appena munto, caprini) e i
salumi (soppressa, pancetta, salame che – quando
è fresco- viene anche proposto cotto velocemente
all’aceto).
La pitina è il prodotto più tipico di questa terra.
Un insaccato che non è non insaccato, un salume
che non è un salume. E’ un sorta di grossa polpetta ottenuta esclusivamente da carne di ungulati,
ingentilita da erbe aromatiche, sale, pepe, passata
nella farina di mais, affumicata e stagionata. La si
gusta cruda, a fette (ma deve avere più di 40 giorni)
con polenta o pane casereccio; oppure cotta, con
le fette scottate velocemente nel burro, servite su
una polentina morbida e cosparse di un po’ di ricotta fusa: molteplici sono comunque le ricette di cui
è alla base, proposte nei ristoranti della zona. Può
essere prodotta solo in Valcellina, Val Colvera e Val
Tramontina ed è Presidio Slow Food.
Tradizionale è poi il formaggio salato, il cui particolarissimo sapore, sapido e leggermente piccante, è
dovuto alle salamoie – le “salmuerie” gelosamente
conservate nei tini di legno,vecchie anche di decenni- in cui viene fatto maturare.
Fra agosto e settembre, matura a Caneva il FigoMoro, le cui piante, anche molto vecchie, marchiano
un po’ ovunque il territorio. Lo apprezzava Än dai
tempi antichi la Serenissima, che lo vendeva fresco al mercato di Rialto e lo imbarcava, secco, sulle
navi come alimento altamente nutriente. Oggi una
cinquantina di produttori si sono associati in consorzio e hanno iniziato anche a lavorarlo, producendo deliziose confetture, sciroppati, caramellati.
Verso l’autunno, ecco un’altra chicca di questo territorio: i tartuÄ, per i quali è nota la zona di Meduno. E
ancora, fra i prodotti tipici, non va dimenticata la Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo, presidio Slow Food.
I vini
Compagni ideali dei piatti della cucina locale sono
i vini della DOC Grave del Friuli e alcuni rari e prelibati autoctoni, fra cui Ucelùt, Forgjarin, Cividìn,
Sciaglìn, Cjanorie, Piculìt Neri e Cordenossa, ritrovati fra i colli di Castelnuovo e Pinzano e riportati
a nuova vita.
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Parco Naturale
delle Dolomiti Friulane
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I
Info:
www.parcodolomitifriulane.it.
l Parco Naturale Dolomiti Friulane è uno dei
due Parchi Naturali del Friuli Venezia Giulia
ed il più vasto: si estende infatti su una superÄcie di 36.950 ettari e comprende i territori della
Valcellina (Andreis, Cimolais, Claut, Erto e Casso),
della Val Tramontina (Frisanco e Tramonti di Sopra)
nel Pordenonese e dell’alta Valle del Tagliamento
in Carnia (Ud). Il suo simbolo è il campanile della
Val Montanaia, spettacolare guglia alta 300 m che
domina l’omonima valle. Vero e proprio paradiso
per l’escursionismo di tipo naturalistico ed il trekking, garantiti da un’adeguata rete di sentieri e da
un buon numero di strutture d’appoggio, si sviluppa
in un’area di grande interesse geologico, ambientale e naturalistico, caratterizzata da un alto grado
di wilderness: perciò è possibile imbattersi senza
grandi difÄcoltà in caprioli, camosci, cervi, stambecchi, muÅoni,marmotte e vedere volteggiare nel
cielo l’aquila reale. Un tempio e un inno alla natura, che conserva le impronte millenarie del tempo
Äno alla storia ultima, testimoniata dalla frattura del
monte Toc, all’origine della tragedia della Diga del
Vajont. Proprio nei pressi del coronamento della
diga, visitabile con guida, c’è un Punto informativo
del Parco. Nutritissimo il Calendario e delle escursioni delle attività che il Parco organizza nel corso
di tutto l’anno.
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I METE - Dolomiti Friulane I
Una
meraviglia
della natura
Le Grotte e l’Orrido
di Pradis a Clauzetto
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rotte, forre, canyon, orridi, abissi: la
natura ha creato in Friuli Venezia Giulia fenomeni di grande spettacolarità
ed impatto emotivo. Decine i canyon,
oltre 5000 le grotte individuate dagli speleologi, per
i quali tutto il territorio regionale è un vero e proprio Eden. Fra le moltissime grotte, quelle di Pradis
di Sotto, a Clauzetto, sono fra le pochissime (solo
4 in realtà) attrezzate in modo che anche i turisti vi
possano accedere per ammirar le meraviglie dello
straordinario mondo sotterraneo.
Le Grotte di Pradis e l’Orrido sottostante - attrezzato con scalinate e parapetti - sono sicuramente fra
gli spettacoli naturali più affascinanti e potenti del
Friuli Venezia Giulia. Le si raggiunge seguendo la
strada turistica della Val Cosa, solcata dall’omonimo torrente, in un paesaggio tipicamente carsico,
con doline e inghiottitoi.
Si tratta di un complesso di cavità carsiche, disposte
su vari livelli lungo una profondissima forra scavata
dal torrente Cosa. Accessibili a tutti senza problemi,
illuminate sia da luce naturale che artiÄciale, sono
scavate in rocce calcaree formatesi nel Cretacico
s
superiore,
corrispondente ad un arco temporale
da 65 a 100 milioni di anni fa. A eroderle, la lenta
d
aazione delle acque piovane rese acide dall’anidride
ccarbonica presente nell’atmosfera. Sul loro fondo,
sspicca la statua della Madonnina delle Grotte, meta
di devozione popolare. I numerosi reperti preistorici
d
rrinvenuti al loro interno, specialmente resti di animali e utensili ( in parte conservati nel vicino Museo
m
della Grotta) testimoniano che erano frequentate Än
d
dal Paleolitico medio (da 40 a 80 mila anni fa) e ne
d
ffanno un importante sito archeologico.
Una lunga scalinata di 207 scalini porta in tutta siU
ccurezza a esplorare l’Orrido del torrente Cosa, Äno
aal suo letto, che scorre impetuoso decine di metri
più sotto, con salti e cascate. Da qui si snoda un afp
ffascinante percorso sul fondo della forra illuminata
da giochi di luce ed ombra, fra caverne, gallerie, ard
cchi naturali, ponticelli, camminamenti che portano
Än sopra la spettacolare cascata alla conÅuenza del
rrio Molat nel Cosa.
Altrettanto affascinante è la visione dall’alto
A
dell’Orrido, di cui si può apprezzare la grandiosità
d
dalla passerella che lo scavalca, da parte a parte.
d
Una facile passeggiata di un quarto d’ora permette
U
di percorrere ad anello il suo perimetro, per ammid
rrarlo da una prospettiva del tutto originale.
LLe Grotte di Pradis e l’ Orrido sono recintati per
motivi di sicurezza e sono solitamente aperti dum
rrante i weekend in primavera e in estate, e in agosto
ttutti i giorni.
Info:
Ecomuseo Lis Aganis
tel. 0427 764425,
366 1687906,
[email protected]
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I METE - Dolomiti Friulane I
Canyoning, divertimento
puro e emozioni profonde
Al Nature Acqua Park Pradis di Clauzetto
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ome in un Älm d’avventura, lasciarsi scivolare nelle acque impetuose di un torrente stretto tra le vertiginose
pareti di un canyon, superando cascatelle, marmitte
dei giganti scavate dall’ acqua nella pietra e salti: adrenalina ed emozioni per tutti - grandi e bambini - sono assicurati
al Nature Acqua Park di Pradis, minuscola frazione di Clauzetto.
Folgorato dalla bellezza e dalla complessità dei canyon delle Dolomiti Friulane, dove esiste una delle più alte concentrazioni di
forre d’Europa, Svend Liimakka Laue, danese, le ha scelte come
luogo di vita e di lavoro e, con la compagna Siena Luisa, ha aperto
il centro Live and Play_La Scuola del Benessere poco distante dalle Grotte e dall’Orrido di Pradis. In un Ätto bosco (raggiungibile
comodamente anche in auto), con un piccolo ristorante, la scuola
offre la possibilità di praticare attività sportive e naturalistiche nel
silenzio e nella pace più totali.
Divertirsi in sicurezza
E la più emozionante delle esperienze proposte dal Live and Play
è il canyoning, o torrentismo, sport in parte acquatico in parte alpinistico, che consiste nel seguire in discesa il percorso di piccoli torrenti di montagna (che in questa zona scavano forre e orridi
spettacolari), affrontando con tecniche speciÄche gli ostacoli che si
incontrano lungo il percorso, siano essi una cascata da cui ci si cala
con una corda o un toboga (scivolo naturale levigato dall’erosione)
lungo cui bisogna invece lasciarsi andare seguendo il Åusso delle
acque. Con l’assistenza di una Guida alpina professionista, che sa-
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http://www.liveandplay.net/Canyoning.html
prà valutare nel modo migliore le possibili insidie del percorso e insegnerà le tecniche migliori per progredire con la massima tranquillità, ci si avventurerà in piccoli gruppi fra rocce ed acque superando
nel modo migliore gli ostacoli man mano che si presenteranno.
Non è necessario avere nessuna attrezzatura particolare. L’equipaggiamento - muta in neoprene di 5 mm e calzari, caschetto e
imbragatura - viene fornito infatti da Live and Play. Basta portare scarponcini da trekking o simili che possono essere bagnati,
biancheria da mettere sotto la muta, meglio in tessuto sintetico
perché si bagnerà, e il cambio per il dopo canyoning.
13 percorsi: dai bambini ai supersportivi
Il canyoning è una pratica che per la sua natura aiuta a lasciar anda-
re. Semplicemente, si segue il corso dell’acqua, così come si segue
il corso della vita, lasciando andare tutte le resistenze. Grazie agli
elementi che lo caratterizzano, si abbandona lo sforzo, se ne esce
rigenerati. Per provare l’ebbrezza del canyoning all’Acqua Park Pradis non occorre avere particolare allenamento: infatti i percorsi –
che seguono fra gli altri lo scorrere del torrente Cosa e del rio Molatsono di vario genere di difÄcoltà e sono fattibili in un tempo che va
dalle 2 alle 8 ore. Alcuni, come quello Torrente Aga Viva, sono un
vero e proprio parco giochi acquatico naturale, ideale per ragazzi e
per i genitori in cerca di attività da fare con la famiglia. Altri, sono
alla portata di tutti ed altri ancora (come quello del Torrente Vielia,
in una valle incontaminata percorsa da una delle forre più belle
d’Italia) sono invece riservati agli sportivi più preparati.
I METE - Dolomiti Friulane I
Dolomiti Friulane
da Giro d’Italia
Una Ätta rete di percorsi
ciclabili e piste per MB
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e Dolomiti Friulane sono state protagoniste
del Giro d’Italia 2014, che ha riservato in
coda una delle sue sÄde più appassionanti.
Sono infatti partner ufÄciali del 97° Giro e
il 31 maggio sono state teatro della penultima tappa “Maniago-Monte Zoncolan”, che è partita dalla
scenograÄca piazza di Maniago, la capitale italiana
dei coltelli, e si è’ chiusa con la mitica salita dello
Zoncolan. 167 km, alta montagna, una gara spettacolare, che è stata un accattivante invito a scoprire queste splendide e incontaminate montagne.
Selvagge per natura, con un grado di wilderness (sel-
vatichezza) difÄcilmente riscontrabile in altre zone
dell’arco alpino, hanno paesaggi incontaminati di
rara bellezza. Montagna vera, natura intatta, come
vere e intatte sono le antiche tradizioni, il senso
dell’ospitalità, i cibi rustici e genuini, le austere architetture in pietra con ballatoi in legno che le sue
genti hanno preservato con ostinazione e passione.
Per chi vuol pedalare sulle strade dei campioni del
Giro, per i cicloturisti e le famiglie alla ricerca di
fantastiche e divertenti piste ciclabili, per i più sportivi che amano cimentarsi su percorsi impegnativi,
ma anche per gli appassionati di mountain-bike, le
Dolomiti Friulane sono il luogo ideale dove ciascuno può praticare la propria passione. Vi si snodano
infatti chilometri e chilometri di strade panoramiche che risalgono le Valli Pordenonesi Äno alle vette dolomitiche e piste ciclabili lungo i Äumi della
zona pedemontana e nei Magredi: percorsi di vario
genere di difÄcoltà e lunghezza, adatti a soddisfare
sia le esigenze dei più sportivi che quelle dei turisti
appassionati di due ruote, che amano pedalare in
tutto relax, assaporando paesaggi, scoprendo antichi e caratteristici borghi, sostando in rustiche trattorie dove possono gustare piatti e prodotti tipici.
Sulle due ruote si arriva ovunque, dalle aspre terre
pianeggianti dei Magredi solcate dal Tagliamento e
dai suoi afÅuenti alle radure d’alta montagna dominate dalle vette dolomitiche. In queste terre il ciclismo è una vera, grande passione di vecchia data,
raccontata addirittura in un museo, il Museo del
ciclismo di Caneva, realizzato in un ediÄcio voluto
dal Comune per raccogliere la grande collezione
di Toni Pessot, noto appassionato e amico dei più
grandi campioni del ciclismo dal periodo anteriore
alla seconda guerra mondiale, Äno agli anni Ottanta. Grazie ai continui saliscendi su colli e montagne, Caneva e dintorni sono uno dei paradisi del
ciclismo internazionale, che ospita periodicamente
ciclisti e competizioni di alto livello.
Per avere tutte le informazioni e i tracciati dei percorsi nelle Dolomiti Friulane, si può scaricare su
Pacchetti Bike sono
proposti da diversi
Hotel, Agriturismo, B&B.
Rivolgendosi a Dolomiti
Friulane (tel. 0427 71775
- [email protected])
è possibile avere pacchetti
soggiorno per ciclisti
personalizzati.
Google Store l’App gratuita per iphone e per android, che si sta aggiornando questa primavera e sarà
completata con tutte le novità all’inizio dell’estate.
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I METE - Dolomiti Friulane I
Per chi vuole provare
l’ebbrezza del volo
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P
rovare l’ebbrezza di librarsi nell’aria nel
silenzio, in tutta sicurezza, abbandonandosi al ritmo delle correnti ascensionali
e all’esperienza dell’istruttore, nei cieli
delle Dolomiti Friulane? Lo si può fare a Meduno
(Pn), la più famosa località di volo in parapendio in
Friuli Venezia Giulia. Con i monti e le colline che
lo circondano, è conosciuta e apprezzata a livello
internazionale dagli appassionati di volo libero e
ultraleggeri: dolci pendii erbosi, condizioni areologiche ideali sia per i principianti che per gli esperti,
correnti ascensionali costanti e forti, è meta ogni
anno di migliaia di sportivi italiani e stranieri.
Per gli ultraleggeri, aviosuperÄcie &
agriturismo con tartufaia
Sempre in zona, a Solimbergo, i piloti di ultraleggeri e deltaplano a motore possono atterrare sul prato verde dell’aviosuperÄcie dell’Agriturismo Sasso
d’oro e farvi base per i loro voli. 300m x 50, la pista
viene usata come atterraggio anche dagli appassionati più esperti di volo libero, che si lanciano
dal vicino monte Valinis. L’agriturismo, con camere
e cucina, è punto di incontro di sportivi italiani e
stranieri, e location scelta per corsi o voli di gruppi. Una curiosità: vi è annessa una tartufaia, da cui
provengono i preziosi tuberi che insaporiscono i
piatti proposti in tavola.
Per i neoÄti volo turistico in
parapendio biposto
Regalarsi un inebriante volo turistico in parapendio biposto accompagnati da esperti istruttori, lanciandosi dal monte Valinis, noto per le sue straordinarie correnti ascensionali agli appassionati di
tutt’Europa.
Chi volesse provare l’ebbrezza di volteggiare, in
tutta sicurezza, nei cieli delle Dolomiti Friulane, e
apprendere i primi rudimenti del parapendio, può
rivolgersi all’Agriturismo Sasso d’oro (0427 93587,
www.sassodoro.pn.it) o all’istruttore Marco Rugo
(338 6219136, [email protected]).
Per pacchetti soggiorno &
volo personalizzati in hotel
o agriturismo, rivolgersi a
Dolomiti Friulane
(tel. 0427 71775 www.dolomitifriulane.info
- [email protected]).
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I METE - Dolomiti Friulane I
Per gli appassionati
di camminata nordica
Otto percorsi, trekking di più giorni,
lezioni al Nordic LifePark di Andreis
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B
astonici alla mano, da soli o con una
guida, per un itinerario di qualche ora o
per un trekking di più giorni nella natura
incontaminata e selvaggia delle Dolomiti
Friulane: il Nordic Life Park di Andreis (Pn) è una
“palestra” perfetta per gli appassionati di camminata nordica.
Otto i percorsi di varia lunghezza e variamente graduati, dal facile all’agonistico,disegnati attorno al
caratteristico borgo di Andreis (a soli 455 m di altitudine, ma - per la particolare conformazione geoclimatica della zona - con paesaggio assolutamente alpino) tenendo conto delle speciÄcità tecniche
dettate dalla Federazione Internazionale di Nordic
Walking e dalle peculiarità ambientali e storico-
architettoniche del territorio, che contribuiscono a
rendere ancor più piacevoli e interessanti i tracciati.
Tabelloni esplicativi, frecce direzionali, segnaletica,
mappe tascabili illustrano chiaramente gli itinerari.
Si può scegliere fra i tre livelli di pratica del Nordic
Walking -benessere, Ätness e sport- in base alla propria preparazione e alle proprie esigenze: dalla camminata tranquilla e terapeutica a un buon allenamento aerobico, Äno agli esercizi speciÄci per gli atleti.
A disposizione, attrezzatura a noleggio e istruttori
che organizzano corsi ed escursioni.
I percorsi sono scaricabili anche dal sito www.dolomitifriulane.info.
sicuro e divertente, toniÄca la muscolatura, contribuisce a salvaguardare una corretta postura,
ad aumentare l’ossigenazione e perdere peso, a
sciogliere tensioni e ridurre dolori nella zona delle
spalle e della nuca.
Oltre che ad Andreis, numerosi altri percorsi di
Nordik Walking sono tracciati in altre località delle
vallate Pordenonesi, da Piancavallo a Valeriano, da
Claut a Montereale.
Trekking e camminate con istruttori
Per i più esperti ed allenati, questa estate vengono
organizzate anche camminate di 2 giorni con partenza dal Nordic Walking LifePark. Inoltre la possibilità di provare il Nordic Walking con passeggiate
di qualche ora viene proposta nel calendario delle
attività estive messo a punto dalle guide in collaborazione con Turismo Fvg: date e itinerari su
www.turismofvg.it.
Sport e benessere
Le Dolomiti Friulane (fra le aree delle Alpi con il
più alto grado di wilderness) sono la cornice ideale
per praticare il Nordic Walking, una disciplina che
negli ultimi anni sta acquisendo una sempre più
meritata popolarità:semplice da imparare, è adatta a tutti, giovani e meno giovani, allenati o no,
accaniti sportivi o semplici camminatori. Coniuga
sport e benessere, perché aiuta a migliorare la propria condizione Äsica in modo efÄcace,naturale,
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I METE - Dolomiti Friulane I
A portata di bimbo
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O
sservare da vicino cervi, caprioli,
stambecchi che vivono in libertà fra
le rocce. Imparare a intrecciare un
cesto o a cuocere il pane. Seguire le
orme che i dinosauri hanno lasciato nelle roccia
milioni di anni fa. Fare acrobazie, in tutta sicurezza, passando da albero ad albero. Provare l’avventura del canyoning. Divertirsi a riconoscere piante,
Äori, erbe in piacevoli passeggiate guidate da un
botanico. Le Dolomiti Friulane sono a portata di
bimbo e per i più piccoli hanno in cartellone la
prossima estate una ricca serie di appuntamenti.
Hotel, agriturismo, B&B hanno un occhio particolare per i piccoli ospiti e pacchetti con sconti particolari sono riservati alle famiglie, per le quali sono
confezionati dei pacchetti su misura (telefonando
al numero 0427 71775, o mandando una mail a
[email protected]).
A Piancavallo, arrampicati sugli alberi
Dal racconto fantastico all’esperienza diretta: i bambini – novelli Baroni rampanti - possono provare il
brivido dell’avventura al RampyPark, il parco acrobatico forestale in un meraviglioso faggeto a poche
centinaia di metri dal centro di Piancavallo. Divertimento ed emozioni sono assicurati, in tutta sicurezza. I molti percorsi di albering assicurano ore di divertimento, senza mai scendere con i piedi per terra.
Diversi i gradi di difÄcoltà: da quelli semplici per
i più piccoli a quelli decisamente impegnativi, nei
quali si potranno cimentare anche i genitori, al difÄcilissimo percorso “nero” per i più atletici e sportivi.
www.rampypark.it
A Piancavallo i bambini si possono divertire ad andare a spasso in groppa ad un asinello. In gruppetti,
accompagnati da un istruttore, faranno divertenti
passeggiate con merenda Änale lungo i sentieri, fra
prati e boschi.
Cervi e camosci da vicino al Parco
faunistico di Pianpinedo
Quante volte capita di passeggiare in un bosco e
di non accorgersi delle meraviglie che la natura sa
regalare? Il Parco faunistico di Pianpinedo, tra i Comuni di Cimolais e Claut, insegna a piccoli (e grandi) a valorizzare e ampliÄcare la percezione della
natura. Nei suoi 35 ettari vivono in libertà caprioli,
cervi, stambecchi, marmotte. Facilmente accessibile, è ideale per le famiglie, che vogliono avvicinare
i bambini alla natura, facendo loro osservare da vicino animali selvatici, e – seguendo il sentiero botanico – piante e Äori di montagna. Tutto ciò viene
anche raccontato nel Centro Visite, che sviluppa il
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I METE - Dolomiti Friulane I
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tema “la natura attraverso i sensi” e porta a conoscere e sperimentare l’ambiente montano in un modo
nuovo e magico, sensoriale e molto divertente e immediato per i piccini. Accanto al Parco, nella Fattoria Didattica dedicata agli antichi mestieri della
Valcellina, vengono organizzati su prenotazione laboratori per imparare a intrecciare cestini in vimini,
a lavorare il latte per ottenere la ricotta, o impastare
la farina per poi cuocere il pane nel grande forno a
legna costruito nel cortile della struttura.
www.pianpinedo.it
Triassic Park: le orme di Dinosauro a
Casera Casavento
Nel Parco delle Dolomiti Friulane è possibile andare
alla scoperta di impronte di dinosauro risalenti a 215
milioni di anni fa: sono impresse su un masso ai piedi della cascata del Rio di Casavento, a pochi minuti
dall’omonima Casera, dove in estate sono portate le
malghe al pascolo. Appartengono a un Dinosauro
teropode, carnivoro predatore, probabilmente lungo
dai 5 ai 7 metri. Per raggiungerle, si percorre la strada
che sale da Lesis, un piccolo borgo del Comune di
Claut, nella zona orientale del Parco: lasciata l’auto
a Pian de Cea, si prosegue per l’ultimo tratto a piedi.
www.parcodolomitifriulane.it
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Vita in fattoria: battesimo a cavallo
& Cavalcampus, laboratori di
mosaico, corsi di cucina
L’emozione della prima cavalcata con il “battesimo
a cavallo” e, per chi sa già cavalcare, il Cavalcampus
con passeggiate in sella nell’area protetta dei Magredi e lezioni nel maneggio; escursioni in carrozza
e in bicicletta, percorsi di conoscenza nel verde per
stimolare i 5 sensi; vita in fattoria con la raccolta di
frutta e ortaggi, la cura degli animali, i corsi di cucina ; laboratori di mosaico: da Gelindo dei Magredi,
Country Resort di Vivaro nel cuore di un podere di
30 ettari, tutto è pensato per accogliere al meglio
le famiglie e far trascorrere ai piccoli una vacanza
divertente, attiva ed educativa. I genitori possono
afÄdare tranquillamente i bambini agli animatori,
che ogni giorno organizzano attività, giochi e corsi
per imparare divertendosi. Inoltre, menu per i bambini, grandi stanze con piccolo giardino pensate per
ospitare le famiglie, agricampeggio, piscina.
Da Gelindo dei Magredi i bambini possono anche
fare le vacanze “da soli”, partecipando alla Settimana Cavalcampus, 7 giorni di totale libertà sotto
l’occhio attento degli animatori, nei quali imparano
i rudimenti dell’equitazione o perfezionano quanto
sanno già fare in sella. www.gelindodeimagredi.it.
I METE - Dolomiti Friulane I
Maniago,
capitale mondiale
della coltelleria
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C
hef, gourmet, appassionati di cucina: forse non tutti lo sanno, ma
con tutta probabilità i coltelli che maneggiano con abilità provengono da Maniago, la capitale italiana delle lame.
Le coltellerie maniaghesi: una storia che ha preso l’avvio oltre 5
secoli fa e continua gloriosa nel Terzo Millennio, tant’è che oggi Maniago –
cittadina dalla storia antica ai piedi delle Dolomiti Friulane- è leader a livello mondiale nella produzione di strumenti metallici da taglio e professionali.
Coltelli da tavola e da cucina, forbici, cavatappi, coltelli per lo sport e il tempo
libero, lame da taglio per molteplici utilizzi che escono dalle sue aziende, oltre
a coprire gran parte del fabbisogno nazionale, sono destinati all’esportazione
verso i mercati europei, americani, orientali.
Grazie all’uso di tecnologie avanzatissime e di manodopera superspecializzata, la settantina di aziende del Distretto delle Coltellerie realizzano prodotti
apprezzatissimi, che non temono la concorrenza internazionale. Di queste,
22 si fregiano del marchio QM- Qualità Maniago, che Ässa standard e requisiti
qualitativi di assoluto livello e viene inciso su ciascuna lama.
Eleganti per il design ( a cui Maniago presta una
particolare attenzione), perfetti per tagliare qualsiasi cibo o prodotto, i coltelli maniaghesi decorano
le tavole e sono uno strumento indispensabile per
cucinare. Ad ogni uso, il suo coltello. Moltissime
sono le tipologie di coltelli da cucina : coltello da
bistecca, da verdura (o spilucchino), da arrosto , per
sÄlettare il pesce, da pane, da prosciutto, da disosso, tanto per citare i più comuni, a cui si afÄancano
i pregiati coltelli professionali.
Per realizzare le lame si usano comunemente acciai inossidabili Aisi 420 e X50cr . Alcuni produttori hanno iniziato a rivestire le lame di alcuni loro
prodotti di teÅon nero, una pellicola che conferisce
al coltello maggiore eleganza e resistenza alla corrosione. I manici, ergonomici, eleganti, di design
sono realizzati nei materiali più vari: legni (cocobolo, ulivo...), corno di bufalo e cervo, resina (dai
mille colori) e Pom ...Sono attualmente allo studio
dei materiali innovativi che soddisÄno queste caratteristiche: estetica, ergonomia, indeformabilità,
igiene, resistenza alle alte temperature.
Di grande livello anche i cavatappi, di cui a Maniago viene prodotta un’amplissima gamma, fra le
migliori al mondo per qualità e design.
www.distrettocoltello.it
Le coltellerie maniaghesi: una storia
d’acqua, terra e fuoco
Le coltellerie maniaghesi, una storia d’acqua, terra
e fuoco. Nel 1453, un nobile di Maniago - il Conte
Nicolò - ottenne dal magistrato delle acque di Venezia il permesso di creare un canale per deviarvi
il Åusso del torrente Còlvera, e irrigare i fertili campi circostanti. Il corso del canale dovette adattarsi
alla morfologia del territorio, ma la natura piuttosto impervia del tracciato favorì l’insediamento di
numerose attività produttive. In corrispondenza dei
frequenti salti di quota - dove maggiore era la forza
dell’acqua ricadente - nacquero mulini, segherie e
“battiferro”, le prime ofÄcine del metallo che diedero origine alla secolare tradizione maniaghese.
I fabbri costruivano attrezzi per i boscaioli e i contadini, ma anche armi per la vicina Serenissima.
L’acqua del torrente Còlvera colpiva le pale di una
ruota idraulica che azionava un maglio “a testa d’asino”, la macchina che il fâvri da gros (fabbro da
grosso) usava per battere il ferro riscaldato e ottenere le forme volute. Nel XVIII secolo, per realizzare oggetti più piccoli e funzionali, l’arte dei fabbri
maniaghesi si afÄnò in nuove tecniche: nacquero
così i fâvri da Än (fabbri da Äno), le cui botteghe si
moltiplicarono in fretta in tutto il paese.
All’inizio dell’Ottocento, a Maniago si contavano
21 botteghe e circa 130 occupati nella lavorazione
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I METE - Dolomiti Friulane I
del ferro. La rivoluzione industriale e tecnologica dei primi del
Novecento segnò la nuova e decisiva trasformazione dell’attività
dei fabbri maniaghesi. Nacquero in questo periodo - grazie anche all’afÅusso di capitali stranieri - i primi grandi impianti di produzione in serie, a cominciare dal Co.Ri.Ca.Ma. (Coltellerie Riunite Caslino Maniago), voluto nel 1907 dal tedesco Albert Marx,
già proprietario di industrie a Solingen e a Caslino. Il numero
degli occupati nel settore salì a più di 500 unità, le ofÄcine del
territorio erano già una quarantina. Ma la grande crisi economica del ‘29 colpì anche Maniago: chi perse il lavoro scelse la via
dell’emigrazione, chi restò cercò soluzioni che razionalizzassero
produzione e costi.
Nacque così un primo consorzio tra imprese che, però, ebbe vita
breve. Nel 1960 è nato il Consorzio Coltellinai Maniago, attivo ancora oggi e che rappresenta gran parte delle aziende del territorio.
Di queste 22 si fregiano del marchio QM Qualità Maniago. Oggi,
il Distretto delle Coltellerie l solo ciclo produttivo degli articoli da
taglio - è il secondo polo industriale della provincia di Pordenone.
Una storia antica di secoli, che viene raccontata nel Museo
dell’arte fabbrile e delle coltellerie, ospitato nell’interessante
struttura di archeologia industriale del Co.Ri.Ca.Ma. Attraverso
una ricca collezione di strumenti da lavoro e vari reperti presentati in un allestimento di grande impatto, viene illustrata la vicenda dei fabbri maniaghesi, dalla comparsa dei primi “battiferro”
lungo il Còlvera Äno all’insediamento delle prime grandi ofÄcine.
www.museocoltellerie.it
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Maniago e il cinema, che passione!
Cinecittà e Hollywood apprezzano ormai da anni l’abilità dei fabbri friulani.
A dir la verità, molti secoli prima della nascita della settima arte, la prima ad accorgersene fu, nel 1500,
la Serenissima Repubblica di Venezia che commissionò loro la costruzione di un gran numero di armi
per il proprio esercito, soprattutto “partigiane” (una varietà di alabarde) e “spuntoni” di diverse misure.
Dopo cinque secoli, a Maniago si producono ancora armi d’asta e di punta, per i collezionisti, arredi
d’epoca, ma anche e soprattutto armi e arredi per il cinema.
Ma è l’industria del cinema, specie quella hollywoodiana, ad aver trovato proprio nei fabbri maniaghesi i
migliori realizzatori delle armi e delle armature utilizzate in tantissime pellicole di grandissimo successo,
come Braveheart, il Älm di e con Mel Gibson che ha conquistato cinque premi Oscar. Anche le armi
impiegate in Robin Hood principe dei ladri, il Älm diretto e interpretato da Kevin Costner, sono state
prodotte a Maniago.
Falcate iberiche, gladi romani, spade vichinghe, longobarde e scandinave, come moltissimi altri tipi e
modelli di armi antiche, vengono riprodotti fedelmente su disegni che riprendono fogge e proporzioni
degli originali. Ma si tratta di armi assolutamente inoffensive, prive di Älo e con punte arrotondate e non
penetranti. Tra gli altri Älm di successo girati con i “ferri” maniaghesi ricordiamo anche I tre moschettieri
e Indiana Jones, l’ultima avventura.
I METE - Dolomiti Friulane I
Artigianato & Tradizione
La mente e la mano dell’uomo
35
Artigianato
L’innata abilità artigianale delle genti di questa terra si è espressa
nei secoli attraverso la capacità di dare forma al legno, alla pietra,
al metallo, alla creta. Sono elementi della difÄcile vita di ogni
giorno, che hanno garantito per millenni la sopravvivenza e un
certo benessere, e da artigianato si sono tramutati a volte in arte.
Nell’intero arco montano e nelle sue propaggini la pietra consente da tempo immemorabile la costruzione delle abitazioni, delle
stalle, dei muri di sostegno alla pendenze franose, delle strade.
E poi diventa arte, attraverso le sculture, gli oggetti simbolo della
religione, gli strumenti domestici, i segni del servizio pubblico.
Con il vimini si producono le gerle, indispensabili , in epoca passata, per il trasporto di merci di ogni genere lungo terreni impervi, tra sentieri e rocce, Äno alla pianura. La lavorazione del metallo è l’aspetto più moderno: si costruiscono utensili domestici e
da lavoro, armi bianche (spade, lance, elmi, corazze), macchine
sempre più elaborate, attrezzi dei boscaioli e dei segantini. Altre
espressioni dell’ingegno di queste genti: le calzature di pezza (quelle più semplici e quelle eleganti), la produzione di stoffe e tappeti
con telai in legno, la ceramica, i ricami, l’impagliatura dei sedili.
Mosaici, un’abilità antica e rafÄnata
Da Maniago a Spilimbergo, passando per Sequals, eccelle l’arte
del mosaico e del terrazzo: da circa due secoli i mosaicisti di
queste zone hanno fatto scuola nel mondo, decorando con abilità unica ediÄci pubblici e privati in tutti i continenti. Sono stati
gli emigranti ad afÄnare e a diffondere l’arte della composizione
di tessere colorate ricavate dai sassi dei Äumi, che ha consentito
e consente tuttora di mantenere in vita, su scala artigianale e industriale, un signiÄcativo Älone dell’Italian Style. A Spilimbergo
è stata aperta nel 1922 la Scuola Mosaicisti del Friuli, istituzione
unica al mondo, attivissima ancor oggi,depositaria della grande
tradizione artistica musiva che si ricollega ad Aquileia, Bisanzio,
Ravenna e Venezia. Nei paesi del Friuli Occidentale sono molti
gli esempi di opere musive, sulle facciate degli ediÄci, sulle pareti e sui pavimenti, nei giardini. Fra tutti si distingue Sequals.
Le lame di Maniago
Tradizione, tecnica, design in un equilibrato mix rendono unici e
pregiatissimi i coltelli di Maniago, città da secoli fra i maggiori e
più importanti produttori al mondo di lame.
Dalle sue aziende, siano esse artigianali o industriali, vengono
esportati in tutto il mondo coltelli apprezzati per la loro altissima
qualità e per il loro design, moderno e interprete del gusto Made
in Italy. I coltelli da cucina di Maniago sono utilizzati da grandi
chef, esposti in musei, venduti in negozi famosi in tutto il mondo
(quali ad esempio Harrod’s a Londra). Altrettanto rinomati sono i
cavatappi e i coltelli per il tempo libero e lo sport: la Protezione
Civile, ad esempio, ha in dotazione un coltello multiuso marchiato Qualità Maniago. Le lame di Maniago si possono acquistare in
vari negozi cittadini e negli spacci di alcune aziende: meraviglierà
vedere la straordinaria varietà di modelli e la perfezione con cui
vengono realizzati.
I METE - Dolomiti Friulane I
36
Tutta un’altra neve
V
acanze invernali nelle Dolomiti Friulane e a Piancavallo, per praticare in assoluta libertà lo sci e gli sport invernali
preferirti.
D’inverno Piancavallo - località giovane e sportiva
per eccellenza della montagna pordenonese, fra le
principali stazioni sciistiche del Friuli Venezia Giulia - signiÄca sci, in tutte le sue declinazioni: discesa, fondo, scialpinismo, snowboard , freestyle.
Attrezzata per sciatori di tutte le età e grado di preparazione, con 25 km di piste per lo sci alpino e
30 km per il fondo, funkpark per gli snowboarder,
neve programmata, un occhio particolare alle famiglie con bambini (per i quali c’è un divertente Baby
Snow Park), propone per tutta la stagione interessanti pacchetti e Settimane bianche.
Per chi ama la natura, i silenzi, i panorami alpini,
fondo, scialpinismo, passeggiate con le ciaspole si possono fare lungo percorsi di straordinaria
bellezza paesaggistica che si snodano nell’intatto
e silenzioso scenario del Parco Dolomiti Friulane.
Per vivere a tutte le ore la montagna, vengono organizzate con Turismo FVG ciaspolate diurne, crepuscolari, notturne, anche con cena. Ricchissimo il
calendario di escursioni del Parco (www.parcodolomitifriulane.it). Per gli amanti del curling, vengono proposti pacchetti a Piancavallo e a Claut, il
cui modernissimo Palaghiaccio è punto d’incontro
per gli appassionati di pattinaggio e curling (vi ha
sede infatti l’ unico Centro Federale Italiano per il
Curling). E ancora: corsi di tecnica di arrampicata e
ice climbing in Alta Valcellina, corse su slitte trainate da cani, escursioni in motoslitta e perÄno voli in
parapendio e deltaplano, per ammirare dall’alto lo
straordinario paesaggio delle montagne innevate.
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I METE - Dolomiti Friulane I
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Autentiche e genuine
tradizioni natalizie
A Poffabro, Borgo Bello d’Italia, presepi en plein air
Ad Andreis uno scintillante percorso fra decine di alberi di Natale
P
eriodo natalizio nelle Dolomiti Friulane per scoprirne
e viverne le tradizioni, gustarne i sapori, ma anche per
andare alla scoperta di piccoli paesi dalle caratteristiche
architetture in pietra arenaria a vista e legno, quali ad
esempio Poffabro e Andreis, che fanno da teatro a due manifestazioni ricche di fascino e semplicità.
Poffabro, presepe tra i presepi
Sbucano inaspettati dai ballatoi, sui davanzali delle Änestre, dagli
angoli più segreti dei cortili secenteschi o dove il tempo ha creato
un minuscolo anfratto in un muricciolo: sono decine i presepi
che, nel periodo natalizio,trasformano ogni anno in un Äabesco
museo all’aperto Poffabro, uno dei Borghi più belli d’Italia incastonato nelle Dolomiti Friulane. Dal 7 dicembre all’ 11 gennaio
artisti e semplici appassionati espongono all’aperto presepi tradizionali in porcellana, gesso e legno, che si afÄancano a quelli
realizzati in materiali e con tecniche innovative e fantasiose: il
vetro, le stoffe destrutturate, le stoppie, i saponi intagliati, il rame
battuto e la lana. E ancora, presepi in cioccolato e dolci, ambientati su sfondi di cotone, cruda pietra o accogliente paglia e quelli
che riproducono la vita di questo incantevole borgo di monta-
gna, con scenograÄe che raccontano in scala e con particolare
cura le piazze e le vie del paese. Alcuni raggiungono dimensioni
ragguardevoli, altri sono accolti in scenograÄe fantasiose, anche
molto piccole: un minuscolo pentolino in rame, una radice d’albero, una pagnotta che culla al suo interno un piccolissimo Gesù.
Il tutto si snoda in una suggestiva ambientazione, con decorazioni di frutta, Äori e legno, musiche natalizie e luci soffuse, capaci
di incantare ogni anno migliaia di visitatori e trasformare lo stesso
Poffabro in un presepe en plein air, particolarmente suggestivo da
visitare all’imbrunire, quando si accende di mille luci di candele.
Ad Andreis nevica la fantasia
Sono una sessantina di alberi di Natale decorati con originalissimi addobbi fatti a mano i protagonisti di Ad Andreis nevica la
fantasia, che dal 7 dicembre al 6 gennaio invade gioiosamente
di colori, luci, profumi questo piccolo borgo nel cuore del Parco
delle Dolomiti Friulane. Abeti scintillanti che segnano e illuminano un itinerario che fa scoprire ai visitatori viuzze, cortili, porticati e l’architettura spontanea e particolare di Andreis, preservata
intatta nei secoli. Gli addobbi sono realizzati solo a mano da
piccoli gruppi di gente del posto, fatti di donne, bambini, ragaz-
zi, anziani, che lavorano insieme e si trasmettono a
vicenda saperi e capacità, in un laboratorio creativo che li impegna tutto l’anno. Per prepararli si usa
materiale di scarto e di riciclo, oppure legno, muschio, pigne e altro materiale naturale della zona,
o ancora lana, carta, stoffa. Il resto dell’incanto lo
crea Andreis, coronato dalle vette innevate della
Dolomiti Friulane.
Il 7-8-14 dicembre, la piazza del paese si anima
con le bancarelle di Natale di un Mercatino speciale, fatto di cose semplici create con il cuore, realmente artigianali, che – lontano dall’omologazione
e dalla standardizzazione- riportano indietro nel
tempo e fanno gustare il piacere del dono inconsueto ed unico : addobbi e corone natalizie, giochi
per bimbi e decorazioni per l’albero, piccole golosità tradizionali e capi d’abbigliamento fatti a mano
o tessuti a telaio. A fare da sottofondo, musiche e
cori. Il resto dell’incanto lo crea Andreis, coronato
dalle vette innevate della Dolomiti Friulane.
www.comune.andreis.pn.it.
Eventi e mercatini
Molti altri eventi e mercatini animeranno la montagna e la pedemontana pordenonese da dicembre
Äno all’Epifania. Fra gli altri, ricordiamo Magia di
un borgo antico a Polcenigo: la cittadina si animerà con oltre 100 presepi, di alto livello artistico.
Le interpretazioni di natività fatte integralmente a
mano, a volte arricchite con statuine da collezione
e a volte dotate da soÄsticati meccanismi in grado
di farle muovere, saranno disposte nelle vie centrali
del paese, delimitate da ediÄci che vanno dal XVI
al XVIII secolo, in modo da dar luce anche ad un
patrimonio storico di interesse artistico ed architettonico quale è appunto l’antico borgo di Polcenigo.
Colorati e animati Mercatini di Natale si terranno
anche a Barcis, Aviano,
Pinzano al Tagliamento.
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I METE - Eventi nelle Dolomiti Friulane I
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