caso Dolomiti Superski
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caso Dolomiti Superski
Incident Dolomiti Superski Sintesi e adattamento da Francesconi A., in G. Cioccarelli, Turismo alpino e innovazione, Giuffrè, Milano (2003). Il servizio prestato dal Dolomiti superski consiste nell’offerta di una tessera abbonamento chiamata Dolomiti superski-pass che consente l’accesso a 464 impianti di risalita e 1.220 km di piste di discesa, situati in 44 centri sciistici del territorio dolomitico. La struttura dell’organizzazione del Dolomiti superski è assimilabile ad una forma piramidale a tre livelli gerarchici con alla base 164 società di gestione di impianti di risalita, le quali sono riunite secondo criteri geografici e geopolitici di appartenenza in 12 consorzi di zona, i quali a loro volta aderiscono al federconsorzio Dolomiti Superski che assume un ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo delle politiche strategiche. È compito dei singoli consorzi di zona coordinare l’adozione delle linee d’azione decise dal vertice consortile, mentre compete ad ogni singola impresa di impianti di risalita aderente al consorzio la gestione diretta dei propri impianti, la preparazione e la cura delle piste e l’esecuzione diretta delle mansioni stabilite dal vertice dell’organizzazione. I 2.700 collaboratori, rappresentati dagli addetti agli impianti di risalita e dai cassieri nei punti vendita skipass, sono impegnati nella prestazione del servizio a diretto contatto con il cliente. Ai fini del coordinamento delle varie attività di gestione, in particolare dello svolgimento delle mansioni amministrative, è stata istituita la Direzione generale, affiancata da una Direzione marketing, il cui compito consiste, in particolare, nel coordinamento del funzionamento del sistema skipass e nella pianificazione strategica di marketing. La Direzione generale gestisce le informazioni sullo stato di apertura degli impianti ai vari livelli del consorzio, con aggiornamento in tempo reale del sito web. Nel comprensorio del Dolomiti Superski non esiste identità fra località/impianto di vendita e consumo dello skipass, in quanto lo sciatore si sposta da una valle all’altra con lo stesso skipass. Ne deriva la necessità di compiere compensazioni fra le singole zone del comprensorio in funzione di una “formula” che utilizza alcuni parametri, tra i quali il tipo di impianto, il numero dei passaggi ai “tornelli”, la lunghezza delle piste, il dislivello. L’utilizzo all’interno del comprensorio del Dolomiti Superski delle tessere a microchip è ormai prevalente e insieme all’infrastruttura di rete che collega i Consorzi di valle con il centro elaborazione dati presso il federconsorzio permettendo la gestione amministrativa legata alla ripartizione di oneri e proventi oltre all’aggiornamento del sito web.
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