Maggiore protezione dalle radiazioni non ionizzanti e dagli stimoli

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Maggiore protezione dalle radiazioni non ionizzanti e dagli stimoli
Le autorità federali della Confederazione Svizzera
Maggiore protezione dalle radiazioni non ionizzanti e dagli
stimoli sonori
Berna, 09.04.2014 - Il Consiglio federale intende proteggere maggiormente la popolazione
dai pericoli per la salute derivanti dalle radiazioni non ionizzanti (RNI) e dagli stimoli
sonori. Ha pertanto posto in consultazione il relativo avamprogetto di legge.
Tra le fonti delle radiazioni non ionizzanti vi sono i puntatori laser, i laser ad uso medico e i
solarium. Se tali prodotti non vengono utilizzati in modo appropriato possono nuocere alla salute.
La nuova legge intende disciplinare il corretto utilizzo, l'importazione, il transito, la consegna e il
possesso di prodotti che generano RNI o stimoli sonori. In questo modo vengono colmate le
lacune della legislazione vigente. L'avamprogetto non concerne gli impianti fissi come impianti di
trasmissione per telefonia mobile o linee ad alta tensione, per i quali continuano a valere le
disposizioni della legge sulla protezione dell'ambiente e delle relative ordinanze.
La legge vieta l'utilizzo degli apparecchi che costituiscono un pericolo considerevole per la
salute, in primo luogo i puntatori laser potenti. Tali apparecchi non solo mettono in pericolo la
salute della popolazione, ma rappresentano anche un serio problema di sicurezza per
determinate categorie professionali, come i piloti di velivoli.
La legge prevede misure di portata più limitata per i prodotti che possono costituire una seria
minaccia per le persone, ma che se utilizzati in modo competente non espongono la salute a
pericolo o la espongono soltanto minimamente. È il caso dei dispositivi ad elevata potenza,
come per esempio i laser ad uso medico per i trattamenti estetici. La nuova legge attribuisce
grande importanza alla formazione e alla competenza dei fornitori.
Nel suo campo di applicazione rientrano anche i prodotti che non rappresentano un pericolo per
la salute se vengono utilizzati conformemente alle norme di sicurezza del fabbricante. Sarà così
possibile controllare se nei solarium i gestori osservano tali norme. L'uso inappropriato dei
solarium può causare danni e tumori alla pelle.
Sono previste inoltre chiare disposizioni nelle situazioni in cui sono utilizzati simultaneamente
diversi prodotti che emettono RNI e stimoli sonori, come per esempio durante manifestazioni
pubbliche con concerti e proiezioni laser.
Indirizzo cui rivolgere domande:
Ufficio federale della sanità pubblica, Comunicazione, tel. 031 322 95 05, [email protected]
Pubblicato da
Il Consiglio federale
Internet: http://www.admin.ch/br/index.html?lang=it
Ufficio federale della sanità pubblica
Internet: http://www.bag.admin.ch
Le autorità federali della Confederazione Svizzera
[email protected] | Basi legali
http://www.news.admin.ch/message/index.html?lang=it
Dipartimento federale dell’interno DFI
Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
17.04.2014
Avamprogetto – Versione per la consultazione
Rapporto esplicativo
concernente la legge federale sulla protezione dai pericoli delle
radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori
(LRNIS)
2014-...
1
Situazione iniziale
1.1
Problematica attuale .................................................................................................................7
1.2
Situazione giuridica in Svizzera ..............................................................................................11
1.2.1
Legislazione federale ..............................................................................................................11
1.2.2
Legislazione cantonale............................................................................................................16
1.3
Lacune del sistema attuale e necessità di disciplinamento ....................................................17
1.4
Lavori preparatori ....................................................................................................................18
1.5
Mandato del Consiglio federale ..............................................................................................19
1.6
Elaborazione dell’avamprogetto ..............................................................................................20
2
Aspetti fondamentali del disciplinamento proposto
2.1
Obiettivi dell’avamprogetto ......................................................................................................21
2.2
Nuove disposizioni proposte ...................................................................................................21
2.2.1
Importazione, transito, consegna e possesso di prodotti ........................................................21
2.2.2
Utilizzo dei prodotti ..................................................................................................................21
2.2.3
Misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute .........................................21
2.2.4
Compiti della Confederazione .................................................................................................21
2.2.5
Esecuzione della LSPro e possibilità di ottimizzazione ..........................................................21
2.2.6
Disposizioni penali ..................................................................................................................22
2.3
Alternative esaminate ..............................................................................................................22
2.3.1
Integrazione nell’attuale legge sulla radioprotezione o emanazione di una legge
autonoma ................................................................................................................................22
2.3.2
Singoli aspetti normativi ..........................................................................................................22
2.4
Sviluppi internazionali e confronto con la legislazione di altri Stati, in particolare con
quella europea ........................................................................................................................23
2.4.1
Sviluppi internazionali .............................................................................................................23
2.4.2
Diritto europeo .........................................................................................................................24
2.5
Attuazione dell’avamprogetto ..................................................................................................24
2.6
Interventi parlamentari ............................................................................................................24
3
Commento ai singoli articoli
26
4
Ripercussioni
37
4.1
Per la Confederazione ............................................................................................................37
4.2
Per i Cantoni e per i Comuni ...................................................................................................37
4.3
Per l’economia ........................................................................................................................37
4.3.1
Per le imprese .........................................................................................................................38
4.3.2
Per organizzazioni e associazioni ...........................................................................................38
4.4
Bilancio delle ripercussioni ......................................................................................................38
5
Aspetti giuridici
5.1
Costituzionalità e legalità ........................................................................................................39
5.2
Compatibilità con gli obblighi internazionali della Svizzera.....................................................39
5.3
Forma dell’atto ........................................................................................................................39
5.4
Delega di competenze normative ...........................................................................................40
2
7
21
39
Elenco delle abbreviazioni
AFD
AIR
AR
art.
BE
BS
CE
CEM
CFLR
cfr.
Cost.
CPR
cpv.
DALY
DFI
DPA
DSGP
ESTI
FR
GE
GHz
Hz
IARC
ICNIRP
IPL
JU
LAINF
LArm
LATer
LDerr
LEspl
lett.
LIC
LIE
LL
LOTC
LPAmb
LRaP
LSPro
LTC
LU
LVD
Amministrazione federale delle dogane
analisi dell’impatto della regolamentazione
Appenzello Esterno
articolo/articoli
Berna
Basilea Città
Comunità europea
campi elettromagnetici
Commissione federale per la lotta contro il rumore
confronta
Costituzione federale
Commissione federale della radioprotezione e della sorveglianza della radioattività
capoverso/capoversi
Disability-adjusted life years (anni di vita in buona salute)
Dipartimento federale dell’interno
legge federale del 22 marzo 1974 sul diritto penale amministrativo (RS 313.0)
direttiva relativa alla sicurezza generale dei prodotti (2001/95/CE)
Ispettorato federale degli impianti a corrente forte
Friburgo
Ginevra
gigahertz
hertz
Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (International Agency for Research
on Cancer)
Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (International commission on non-ionizing radiation protection)
luce pulsata intensa (intense pulsed light)
Giura
legge federale del 20 marzo 1981 sull’assicurazione contro gli infortuni (RS 832.20)
legge federale del 20 giugno 1997 sulle armi, gli accessori di armi e le munizioni
(legge sulle armi, RS 514.54)
legge federale del 15 dicembre 2000 sui medicamenti e i dispositivi medici (RS
812.21)
legge federale del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (legge
sulle derrate alimentari, RS 817.0)
legge federale del 25 marzo 1977 sugli esplosivi (RS 941.41)
lettera/lettere
legge federale del 5 ottobre 1990 sull’informazione dei consumatori (RS 944.0)
legge federale del 24 giugno 1902 concernente gli impianti elettrici a corrente forte
e a corrente debole (legge sugli impianti elettrici, RS 734.0)
legge federale del 13 marzo 1964 sul lavoro nell’industria, nell’artigianato e nel
commercio (legge sul lavoro, RS 822.11)
legge federale del 6 ottobre 1995 sugli ostacoli tecnici al commercio (RS 946.51)
legge federale del 7 ottobre 1983 sulla protezione dell’ambiente (legge sulla protezione dell’ambiente, RS 814.01)
legge del 22 marzo 1991 sulla radioprotezione (RS 814.50)
legge federale del 12 giugno 2009 sulla sicurezza dei prodotti (RS 930.11)
legge del 30 aprile 1997 sulle telecomunicazioni (RS 784.10)
Lucerna
Direttiva 2006/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006
concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione (Low Vol3
METAS
Mo.
MRA
NE
NW
OCEM
ODerr
ODmed
OEspl
OIF
OIT
OLL 3
OMacch
OMS
OPBT
OPI
ORNI
OSG
OSLa
OW
PA
Po.
RFID
RNI
SECO
SEE
SG
SO
Suva
TG
TI
TRM
UE
UFAM
UFCOM
UFDC
UFE
UFSP
UR
UV
VD
4
tage Directive)
Istituto federale di metrologia
mozione
Accordo del 21 giugno 1999 tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea
sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (Mutual
Recognition Agreement, RS 0.946.526.81)
Neuchâtel
Nidvaldo
ordinanza del 18 novembre 2009 sulla compatibilità elettromagnetica (RS 734.5)
ordinanza del 23 novembre 2005 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (RS
817.02)
ordinanza del 17 ottobre 2001 relativa ai dispositivi medici (RS 812.213)
ordinanza del 27 novembre 2000 sugli esplosivi (RS 941.411)
ordinanza del 15 dicembre 1986 contro l’inquinamento fonico (RS 814.41)
ordinanza del 14 giugno 2002 sugli impianti di telecomunicazione (RS 784.101.2)
ordinanza 3 del 18 agosto 1983 concernente la legge sul lavoro (igiene, RS
822.113)
ordinanza del 2 aprile 2008 concernente la sicurezza delle macchine (ordinanza
sulle macchine, RS 819.14)
Organizzazione mondiale della sanità (World Health Organization, WHO)
ordinanza del 9 aprile 1997 sui prodotti elettrici a bassa tensione (RS 734.26)
ordinanza del 19 dicembre 1983 sulla prevenzione degli infortuni
e delle malattie professionali (ordinanza sulla prevenzione degli infortuni, RS
832.30)
ordinanza del 23 dicembre 1999 sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (RS
814.710)
ordinanza del DFI del 27 marzo 2002 concernente la sicurezza dei giocattoli (ordinanza sui giocattoli, SR 817.044.1)
ordinanza del 28 febbraio 2007 concernente la protezione del pubblico delle manifestazioni dagli effetti nocivi degli stimoli sonori e dei raggi laser (ordinanza sugli
stimoli sonori e i raggi laser, RS 814.49)
Obvaldo
legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA, RS
172.120)
postulato
identificazione a radiofrequenza (Radio-frequency identification)
radiazioni non ionizzanti
Segreteria di Stato dell’economia
Spazio economico europeo
San Gallo
Soletta
Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni
Turgovia
Ticino
tomografia a risonanza magnetica (Magnetic Resonance Imaging, MRI)
Unione europea
Ufficio federale dell’ambiente
Ufficio federale delle comunicazioni
Ufficio federale del consumo
Ufficio federale dell’energia
Ufficio federale della sanità pubblica
Uri
raggi ultravioletti
Vaud
Compendio
La nuova legge federale si prefigge di proteggere le persone dalle radiazioni non ionizzanti
(RNI) e dagli stimoli sonori pericolosi per la salute. Essa disciplina l'importazione, il transito, la
consegna, il possesso e l'utilizzo successivo all’immissione in commercio, di prodotti che generano RNI e stimoli sonori, come anche le situazioni di esposizione alle RNI e agli stimoli sonori che non sono riconducibili a un singolo prodotto. Fondato principalmente sulla responsabilità individuale di ciascuno degli attori coinvolti, l’avamprogetto s’inscrive nell’attuale filosofia della legislazione in materia di sicurezza dei prodotti e completa, ove necessario, le normative vigenti. I principi di acquisizione delle basi scientifiche e informazione appropriata del
pubblico saranno sanciti per legge. Alla Confederazione e ai Cantoni saranno attribuite competenze precise in materia di esecuzione, allo scopo di ottimizzare quelle attuali nell’ambito dei
prodotti.
La nuova legge prevede misure di intervento severe soltanto in casi eccezionali, vale a dire per prodotti che costituiscono un pericolo considerevole per la salute e la sicurezza delle persone. Essa consente di vietarne l’importazione, il transito, la consegna e il possesso. Il divieto dovrà essere inizialmente applicato esclusivamente ai puntatori laser potenti, le cui radiazioni superano ampiamente i
valori limite di esposizione per pelle e occhi. Questi puntatori laser mettono seriamente in pericolo la
salute della popolazione e pongono un serio problema di sicurezza per determinate categorie professionali, come per esempio i piloti di velivoli. Dal 2010, l’Ufficio federale dell’aviazione civile ha registrato nel cielo svizzero oltre 500 attacchi con puntatori laser diretti ad abbagliare piloti di aerei ed elicotteri. Se colpiscono gli occhi, le potenti radiazioni emesse da questi puntatori laser possono inoltre provocare lesioni alla retina che compromettono la facoltà visiva o portano a cecità.
La nuova legge prevede misure di portata più limitata per un numero definito di prodotti che espongono le persone ad un alto carico di RNI e stimoli sonori, ma non costituiscono alcun pericolo o costituiscono un pericolo solo trascurabile per la salute, se utilizzati in modo competente. Ciò riguarda in
particolare l’utilizzo di dispositivi medici ad alta potenza, come per esempio laser ad uso medico, che
negli ultimi anni si sono diffusi anche nel settore estetico e sono talvolta impiegati nell’ambito di attività
commerciali da persone che non dispongono delle qualifiche tecniche necessarie.
Nel campo di applicazione della nuova legge rientra anche una serie di prodotti che non rappresentano un pericolo per la salute se sono rispettate le norme di sicurezza del fabbricante. Di questa categoria fanno parte per esempio i solarium, che causano ustioni e tumori alla pelle se impiegati in modo
inappropriato o eccessivo. Al momento attuale, la mancanza di basi legali non permette di controllare
se le persone che utilizzano questi apparecchi a titolo commerciale rispettino le norme di sicurezza del
fabbricante. La nuova legge colma questa lacuna legislativa e introduce controlli con prove a campione effettuate dagli organi di controllo presso i fornitori di prodotti potenzialmente pericolosi.
Da ultimo, la nuova legge disciplina anche le situazioni in cui le esposizioni alle RNI e agli stimoli sonori non sono causate da un singolo prodotto. Rientrano in questa fattispecie, in particolare, le manifestazioni che espongono il pubblico a molteplici fonti di RNI e stimoli sonori. Nel quadro di questa
legge, dovrà inoltre essere possibile tener conto delle esposizioni derivanti da fonti naturali.
Con decreto del 25 aprile 2012, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’interno
(DFI) di elaborare un avamprogetto di legge sulla protezione dai pericoli lle radiazioni non ionizzanti e
degli stimoli sonori.
Punti essenziali dell’avamprogetto
Divieto applicato ai prodotti pericolosi: l’avamprogetto attribuisce al Consiglio federale la facoltà di
vietare l’importazione, il transito, la consegna e il possesso di prodotti che costituiscono un pericolo
considerevole per la salute. Questi divieti rispondono alla ben nota problematica dei puntatori laser e
attualmente non si riscontra la necessità di estenderli ad altri prodotti.
5
Prodotti potenzialmente pericolosi: allo scopo di accrescere la sicurezza di prodotti che espongono le
persone a RNI e stimoli sonori intensi e potenzialmente pericolosi per la salute, in futuro la Confederazione e i Cantoni dovranno poter verificare se, nel loro utilizzo, siano rispettate le norme di sicurezza
del fabbricante. Se si tratta di prodotti che richiedono competenze specialistiche per essere impiegati
in modo sicuro, la Confederazione, in collaborazione con i settori interessati, dovrà elaborare soluzioni
vincolanti in materia di formazione e utilizzo, ed esigere il possesso di un apposito attestato di competenza. La Confederazione dovrà avere inoltre la facoltà di vietare l’utilizzo a scopi commerciali e professionali di alcuni prodotti particolarmente pericolosi.
Esposizioni: la Confederazione potrà in futuro disciplinare le situazioni che presentano un pericolo per
la salute e che non rientrano nel campo di applicazione della legislazione sulla sicurezza dei prodotti.
Compiti della Confederazione: la nuova base legale dovrà consentire all'UFSP di acquisire le basi
scientifiche necessarie e specifiche per l'attuazione della presente legge e di informarne il pubblico.
Esecuzione della LRNIS: mentre l’elaborazione delle disposizioni spetta alla Confederazione, saranno
soprattutto i Cantoni a controllarne il rispetto.
Costi
Da una prima valutazione emerge che i compiti sanciti nella nuova legge cagioneranno alla Confederazione e ai Cantoni solo costi supplementari contenuti, chiaramente giustificabili da una migliore protezione della salute delle popolazione dalle RNI e dagli stimoli sonori. Nel 2014 sarà condotta
un’analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR) finalizzata a valutare nel dettaglio l’adeguatezza e
l’efficienza economica delle misure proposte nel quadro dell’avamprogetto.
6
1
Situazione iniziale
Per radiazioni non ionizzanti (RNI) s’intendono i raggi ultravioletti (UV), la luce visibile, i raggi infrarossi
e i campi elettromagnetici (CEM). Gli stimoli sonori comprendono, invece, le frequenze udibili, gli ultrasuoni e gli infrasuoni. Le RNI e gli stimoli sonori possono produrre effetti sia positivi sia nocivi per la
salute dell’uomo.
Valori limite di esposizione alle RNI e agli stimoli sonori pericolosi per la salute
L’uomo, come anche altri esseri viventi, è direttamente esposto alle RNI e agli stimoli sonori. Il sole
non è solamente una delle principali risorse vitali, ma costituisce anche una delle più intense fonti di
radiazioni cui siamo quotidianamente esposti. Tuttavia, le emissioni di RNI e di stimoli sonori rilevanti
per la salute provengono anche da dispositivi tecnici che fanno attualmente parte del nostro quotidiano. Per non costituire un pericolo per la salute, questi prodotti devono rispettare i valori limite racco1
mandati dalle commissioni internazionali di radioprotezione in riferimento alle RNI e agli stimoli sonori. Questi valori si fondano sugli effetti scientificamente provati su singoli organi o tessuti. I valori limite
delle radiazioni ottiche consentono di proteggere gli occhi e la pelle da ustioni e lesioni acute, reversibili e irreversibili. I valori limite dei campi elettromagnetici impediscono di sollecitare eccessivamente
le cellule del sistema nervoso o di aumentare pericolosamente la temperatura corporea. I valori limite
degli stimoli sonori hanno l’obiettivo di prevenire conseguenze quali danni all’udito e acufene.
1.1
Problematica attuale
Prodotti il cui utilizzo sicuro presuppone il rispetto delle norme di sicurezza del fabbricante
Accanto a molti prodotti le cui emissioni di RNI e stimoli sonori non rappresentano una minaccia, ne
esistono altri che espongono la salute delle persone alle RNI e agli stimoli sonori soltanto nel caso in
cui l’utente non rispetti scrupolosamente tutte le norme di sicurezza del fabbricante. Un utilizzo inappropriato comporta piuttosto rapidamente il superamento dei valori limite e, di conseguenza, un pericolo per la salute, poiché i valori limite relativi alle RNI e agli stimoli sonori presentano un coefficiente
di sicurezza ridotto rispetto ai valori limite fissati in altri ambiti.
L’esempio più noto e maggiormente discusso è quello dei solarium, frequentati regolarmente da circa
2
il dieci per cento della popolazione svizzera e solo occasionalmente da circa il 40 per cento . Per garantire l’effetto abbronzante, i solarium producono, per come sono costruiti, raggi ultravioletti intensi
che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), sono la causa comprovata di alcuni tipi di
3
cancro , e comportano un invecchiamento precoce della pelle o, in casi gravi, possono provocare
ustioni molto pericolose. Tali situazioni di pericolo si verificano soprattutto quando una manutenzione
non corretta o un utilizzo inappropriato espongono i clienti a un carico molto elevato di radiazioni. I
solarium, gestiti nel rispetto dei requisiti di installazione, utilizzo e manutenzione previsti dalla normati4
va europea sugli apparecchi per il trattamento della pelle con raggi , producono invece radiazioni limitate e pertanto tollerabili dal punto di vista sanitario. Questa normativa, riconosciuta anche in Svizzera
e determinante sia per i requisiti di sicurezza indicati dal fabbricante sia per l’immissione in commercio
dei solarium, definisce peraltro il livello di radiazioni massimo consentito, impone la sostituzione di
lampade difettose conformemente alle caratteristiche dell’apparecchio e prescrive l’obbligo di informare gli utenti sulla pericolosità di un’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti e sulle modalità di utilizzo sicuro degli apparecchi. Per limitare i rischi per la salute a un livello accettabile, i gestori dei sola1
Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, www.icnirp.de
gfs 2010. Solariennutzung in der Schweiz.
http://www.gfsbern.ch/Neuigkeiten/tabid/177/itemid/414/amid/1151/solariumnutzung-in-derschweiz.aspx
3
OMS/IARC Exposure to artificial UV radiation and skin cancer: 2005
http://www.iarc.fr/en/publications/pdfs-online/wrk/wrk1/ArtificialUVRad&SkinCancer.pdf
4
SN EN 60335-2-27: 2010. Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare Parte 2–27:
Norme particolari per apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti ed infrarossi.
2
7
rium devono rispettare scrupolosamente le norme di installazione, utilizzo e manutenzione, previste
dalla normativa europea e dal fabbricante. Dovranno mettere a disposizione delle persone apparecchi
regolati in modo tale da garantire un utilizzo sicuro. L’esperienza mostra che spesso, sia in Svizzera
sia all’estero, i gestori commerciali non si attengono scrupolosamente a queste direttive. In questo
ambito si rendono pertanto necessarie misure d’intervento.
Oltre ai solarium, questa categoria di prodotti include anche un numero ristretto di prodotti che generano RNI e stimoli sonori, come per esempio gli apparecchi utilizzati nel settore estetico per i trattamenti cutanei, e i prodotti destinati all’uso privato, che espongono gli utenti a stimoli sonori elevati,
campi elettromagnetici intensi e radiazioni ottiche potenti.
Necessità d’intervento
Le norme di sicurezza del fabbricante devono essere rispettate nel caso di prodotti che generano RNI
e stimoli sonori e che, se utilizzati in modo inappropriato, possono mettere in pericolo la salute.
Prodotti che causano alti livelli di esposizione e che presuppongono l’utilizzo da parte di specialisti
Esiste un’altra categoria di prodotti, il cui utilizzo sicuro può essere garantito esclusivamente da personale specializzato. Si tratta di prodotti che generano RNI o stimoli sonori con livelli di esposizione
spesso notevolmente superiori ai valori limite raccomandati a livello internazionale e che sono ad esempio impiegati per trattamenti medici. Questi trattamenti presuppongono che il personale specialistico ne valuti il beneficio terapeutico rispetto ai rischi. Da qualche anno, questi tipi di trattamento sono
applicati anche nel settore estetico e sono diffusamente commercializzati. Fra questi si annoverano
principalmente trattamenti della pelle, depilazione, ringiovanimento della pelle invecchiata o danneggiata per altre ragioni, e ancora rimozione dei tatuaggi. In taluni casi, i prodotti impiegati provocano
una forte esposizione alla luce pulsata intensa (IPL), ai raggi laser o a CEM ad alta frequenza. Il settore estetico offre in misura crescente anche trattamenti di snellimento o modellamento delle forme, che
dovrebbero eliminare i grassi in eccesso grazie a esposizioni elevate a ultrasuoni, raggi laser e infrarossi, come anche a fonti di calore o a CEM. L'utilizzo di questi prodotti in altri settori si è accentuato
nell’ultimo periodo con l’arrivo sul mercato di modelli semplici e poco costosi per uso personale e domestico. In commercio si trovano inoltre stuoie magnetiche che, se da un lato sono destinate a scopi
di benessere e rilassamento, dall'altro espongono gli utenti a radiazioni ampiamente superiori ai valori
limite consentiti.
Un esempio di questi trattamenti è rappresentato dalla cosiddetta tecnologia IPL, che si serve della
luce pulsata intensa. Questa tecnologia rappresenta attualmente il trattamento con RNI maggiormente
diffuso in ambito estetico, cui, secondo un recente sondaggio dell’UFSP, si è già sottoposto il dieci per
cento della popolazione svizzera. In ragione della loro complessità, un utilizzo sicuro degli apparecchi
IPL può essere garantito solo da specialisti formati, mentre risulta eccessivamente difficoltoso per i
privati e le persone che li propongono a fini commerciali senza tuttavia disporre di una formazione
adeguata o sufficiente. Le misurazioni delle radiazioni, effettuate su incarico dell’UFSP, hanno mostrato che le esposizioni prodotte da apparecchi IPL superano notevolmente i valori limite fissati per la
pelle, in ambito sia domestico sia commerciale, comportando quindi il rischio di ustioni e di seri danni
cutanei. Secondo i rappresentanti del settore, queste situazioni di pericolo descritte in modo dettagliato nella letteratura scientifica si verificano di frequente in Svizzera. Il problema è acutizzato dal fatto
che non sono stati ancora studiati i possibili effetti a lungo termine. Per ragioni metodologiche, dal
suddetto sondaggio non si può ricavare il numero esatto dei casi di complicazioni, che è presumibilmente a quattro cifre.
Necessità d’intervento
Considerato che molti di questi prodotti, nonostante le esposizioni elevate, offrono dei benefici se correttamente utilizzati, essi devono poter essere utilizzati esclusivamente da persone che possono dimostrare di possedere competenze sufficienti.
Prodotti che provocano esposizioni pericolose
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L’unico esempio rappresentativo di questa categoria di prodotti è attualmente costituito da puntatori
laser, ovverosia dispositivi laser ad uso manuale e utilizzati come indicatori ottici nelle presentazioni.
Per tale scopo sarebbero sufficienti puntatori laser, che rispettino i valori di esposizione previsti per gli
occhi e la pelle. Oltre a questi prodotti sicuri, ne stanno circolando tanti altri che emettono radiazioni
mille volte superiori ai valori limite cui è d’obbligo attenersi per evitare danni agli occhi e alla pelle o il
pericolo d’incendio. Questi prodotti a potenza elevata si sottraggono ormai a un utilizzo ragionevole e
presentano un alto potenziale di abuso. Fabbricati spesso all’estero, questi articoli possono essere
ordinati su Internet a titolo privato o commerciale, importati in Svizzera ed essere messi in circolazione
in modo incontrollato. Questo problema è aggravato dal fatto che sono di recente stati immessi in
commercio lenti addizionali e dispositivi appositamente concepiti per focalizzare e dirigere i raggi dei
puntatori laser. Se dotati di queste componenti accessorie, anche puntatori laser a bassa potenza, di
per sé inoffensivi, possono diventare degli strumenti pericolosi per la salute.
Se puntati contro gli occhi, questi raggi provocano, nella migliore delle ipotesi, un abbagliamento transitorio. Essi possono, tuttavia, danneggiare la retina, poiché né la cornea né il corpo vitreo dell’occhio
sono in grado di assorbirne le radiazioni. Raggi laser potenti causano alla retina sia danni fotochimici
reversibili sia ustioni irreversibili tali da pregiudicare la facoltà visiva o da provocare cecità.
Nonostante il loro effetto transitorio, gli abbagliamenti possono colpire persone alla guida di un velivolo o un veicolo, e costituiscono pertanto una minaccia fortemente sottovalutata per la sicurezza pubblica. Tali abbagliamenti possono essere prodotti anche da puntatori laser che rispettano i valori limite
stabiliti per la protezione degli occhi e della pelle. In Svizzera, per esempio, vengono compiuti ogni
anno ben 130 attacchi laser a danno dei piloti. Si attuano generalmente negli ultimi secondi precedenti
all’atterraggio e provocano all’equipaggio di cabina un abbagliamento prolungato, la comparsa di
chiazze nere o colorate sulla retina, daltonismo parziale e disturbi della percezione, che possono impedire il riconoscimento degli strumenti di bordo e causare movimenti incontrollati delle mani che mettono a rischio il velivolo. In caso di abbagliamento, la maggior parte dei piloti sospende la manovra di
atterraggio per ragioni di sicurezza, con conseguenti gravi perdite economiche. Sussiste inoltre il rischio che i puntatori laser siano montati su stativi per attaccare velivoli ad alta quota. I piloti d'aerei
non sono l’unica categoria professionale ad essere minacciata da questo pericolo: l’equipaggio degli
elicotteri è notevolmente esposto, poiché occupa un abitacolo interamente in vetro e indossa caschi o
apparecchiature per la visione notturna che possono potenziare l’effetto abbagliante. Nel caso di attacchi al personale dei treni, il parziale daltonismo può costituire un problema importante, dal momento che impedisce il riconoscimento visivo di segnali e indicatori. Gli attacchi diretti contro gli agenti di
polizia sono pericolosi, poiché i caschi con visiera trasparente e convessa focalizzano i raggi laser e
rendono difficoltosa difendersene.
Necessità d’intervento
I puntatori laser pericolosi, come anche le relative componenti accessorie che permettono di dirigere e
focalizzare i raggi laser, devono essere vietati in considerazione dei gravi pericoli che essi comportano
sul piano della salute e della sicurezza.
Esposizioni a RNI e a stimoli sonori non attribuibili a un singolo prodotto
I carichi di RNI e stimoli sonori non devono mettere in pericolo la salute anche nei casi in cui non siano riconducibili a singoli prodotti. Situazioni di questo tipo si presentano, per esempio, quando si sovrappongono le esposizioni alle RNI e agli stimoli sonori provocate da diversi prodotti a potenza elevata, che già singolarmente toccano i valori limite. Ciò si verifica in particolare durante manifestazioni
quali concerti, spettacoli ed eventi offerti in locali e discoteche, in occasione delle quali spesso le fonti
sonore dello spettacolo, amplificate e non, vanno a sommarsi al rumore prodotto dal pubblico, determinando esposizioni pericolose per la salute. Sussiste un pericolo anche quando il pubblico è esposto
durante spettacoli laser a riflettori forti, stroboscopi e luci ultraviolette. Attualmente, questi rischi sono
ridotti, almeno in parte, dai valori limite previsti per gli stimoli sonori e i raggi laser amplificati elettronicamente di cui all’ordinanza sugli stimoli sonori e i raggi laser (OSLa; RS 814.49). Quest’ultima vincola anche gli organizzatori delle manifestazioni, i quali sono tenuti a informare il pubblico sulle esposizioni e i relativi pericoli per la salute, distribuendo all’occorrenza le necessarie protezioni, ad esempio
per l’udito, nonché predisponendo aree meno esposte alle emissioni di RNI e stimoli sonori.
9
La sovrapposizione di esposizioni può verificarsi anche con i sistemi d’identificazione a radiofrequenza
(RFID), sempre più diffusi nel nostro quotidiano. Anche le fonti naturali possono comportare alti livelli
di esposizione.
Necessità d’intervento
Per proteggere sufficientemente la salute del pubblico durante le manifestazioni, questa legge dovrà
ampliare la base legale dell’attuale LPAmb.
In caso di sovrapposizioni di esposizioni prodotte da diverse fonti, dovranno poter essere adottate
opportune misure al fine di prevenire pericoli per la salute.
Effetti a lungo termine delle RNI e degli stimoli sonori
I valori limite relativi alle RNI tengono conto solo in parte dei possibili effetti a lungo termine, poiché le
commissioni competenti in materia hanno ritenuto che alcuni effetti osservati nel quadro di studi a
lungo termine non siano sufficientemente comprovati dal punto di vista scientifico. Ciò nonostante
questi studi sono importanti sotto il profilo sanitario, anche se i loro complessi risultati sono spesso
difficili da interpretare.
Gli effetti a lungo termine sono in particolare la conseguenza dei raggi solari. Il sole rappresenta una
delle più importanti risorse vitali, ma genera anche un alto carico di RNI, che può essere causa di
gravi malattie. Questa situazione si è aggravata nel corso degli ultimi decenni, in seguito ai cambiamenti della società. I nuovi modelli di comportamento della popolazione conducono a esposizioni brevi
e troppo intense ai raggi solari ultravioletti, che causano in Svizzera approssimativamente 13 000 casi
5
di cancro alla pelle e circa 350 casi di decesso l’anno . Oltre a questi effetti negativi, i raggi solari offrono anche importanti benefici. La componente ultravioletta dei raggi solari è indispensabile affinché
la pelle produca vitamina D, vitale per l’organismo. Questo processo di sintesi riveste un’importanza
fondamentale per l’essere umano, poiché il fabbisogno di vitamina D è coperto soltanto in misura minima dall’alimentazione e da integratori alimentari artificiali. Con l’avanzare dell’età, un apporto suffi6
ciente di vitamina D è essenziale per la salute delle ossa e protegge dall’eventuale insorgenza di
7
malattie gravi . La ricerca attuale mira in particolare a scoprire se e in quale misura questa vitamina
protegga contro il cancro, le malattie cardiovascolari, gli ictus, il diabete e altre malattie.
Gli studi condotti nell’ultimo decennio mostrano inoltre che la luce visibile agisce profondamente sulla
fisiologia umana e regola per esempio le fasi di sonno e di veglia attraverso processi cronobiologici. In
questo ambito ci si interroga su come questi processi possano essere influenzati dalle nuove tecnologie di illuminazione e display.
In materia di stimoli sonori è noto che esiste una correlazione tra l’esposizione a livelli sonori elevati e
le malattie cardiovascolari, i disturbi del sonno o l’alterazione delle capacità cognitive dei bambini. A
8
questo proposito, uno studio realizzato su incarico dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) mostra
che in Svizzera si perdono ogni anno 45 500 DALY (anni di vita in buona salute) a causa delle esposi5
Ufficio federale di statistica (UST), National Institute for Cancer Epidemiology and Registration (NICER), Registro Svizzero dei Tumori Pediatrici (RSTP), Tumori in Svizzera – Situazione e sviluppi dal
1983 al 2007, Neuchâtel 2011.
Swiss Association of Cancer Registries (ASRT/VSKR) Cancer in Switzerland – Volume 1 Statistics of
Incidence, Ginevra 2003.
Swiss Association of Cancer Registries (ASRT/VSKR) Cancer in Switzerland – Volume 2 Statistics of
Mortality, Ginevra 2003.
6
Institute of Medicine 2010. Dietary Reference Intakes for Calcium and Vitamin D.
http://www.iom.edu/Reports/2010/Dietary-Reference-Intakes-for-Calcium-and-Vitamin-D.aspx
7
International Commission on Illumination. Recommendations on Minimum Levels of Solar UV Exposure CIE 201:2011, ISBN 978 3 902842 39 8 http://www.cie.co.at/index.php?i_ca_id=837
8
Ecoplan: Auswirkungen des Verkehrslärms auf die Gesundheit. Berechnung von DALY für die
Schweiz. 2013.
10
zioni al rumore del traffico. Altrettanto nocivi per la salute sono gli stimoli sonori elevati prodotti durante le attività del tempo libero, che potrebbero causare danni irreversibili all’udito. Da una recente inda9
gine commissionata dall’UFSP emerge che in Svizzera una persona su tre ha sofferto negli ultimi
cinque anni di un problema transitorio all’udito, riconducibile all’esposizione elevata a stimoli sonori, e
che 1 milione di persone soffre di acufene.
Alla luce degli effetti negativi e positivi evidenziati, occorre approntare misure di protezione specifiche
in materia di RNI e stimoli sonori. Non è possibile ridurre in misura sostanziale l’esposizione, come
avviene per altri effetti pericolosi per la salute, poiché ciò avrebbe un effetto controproducente, segnatamente per la componente ottica delle RNI. La sfida consiste perciò nel trovare un equilibrio tra elementi negativi e positivi in grado di proteggere al meglio la popolazione da tutti i possibili pericoli.
Necessità d’intervento
La molteplicità di questi interrogativi nel campo delle RNI e degli stimoli sonori richiede un’analisi sistematica più approfondita. Le autorità sanitarie dovranno raccogliere gli elementi necessari, elaborare le opportune misure e informare la popolazione e le altre cerchie interessate secondo le conoscenze più attuali.
1.2
Situazione giuridica in Svizzera
Questo capitolo illustra le disposizioni legali vigenti sulla protezione della salute dai pericoli delle RNI o
degli stimoli sonori. Insieme alla problematica esposta al capitolo 1.1, il presente contributo serve a
individuare le lacune dell’attuale sistema e a formulare le esigenze normative (cfr. cap. 1.3).
Contrariamente alla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti, disciplinata in modo esau10
stivo e uniforme dalla legge del 22 marzo 1991 sulla radioprotezione (LRaP; RS 814.50), che prevede numerosi obblighi in materia di autorizzazione, la protezione della salute dalle RNI e dagli stimoli
sonori è retta solamente da disposizioni specifiche, che implicano diverse competenze e vari approcci
normativi. Queste disposizioni concernono impianti e prodotti singoli, come anche l’utilizzo di prodotti
o le immissioni cui le persone possono essere esposte.
1.2.1
Legislazione federale
Le leggi e le ordinanze federali applicabili a RNI e stimoli sonori qui di seguito riportate sono ripartite in
normative quadro e normative settoriali. Mentre le prime disciplinano principi sovraordinati o sono
concepite come disposizioni generali (di carattere sussidiario), le seconde contengono disposizioni in
relazione ad ambiti specifici.
11
Legge federale del 12 giugno 2009 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro)
Scopo della LSPro è garantire la sicurezza dei prodotti ed agevolare il libero scambio internazionale
delle merci. Ai sensi di questa legge, i prodotti possono essere immessi in commercio se non espongono la salute a pericolo, o la espongono soltanto a pericoli minimi. Essa può essere applicata come
legge quadro nella misura in cui i rischi derivanti da un prodotto non siano disciplinati da altre disposizioni federali che perseguono lo stesso obiettivo. La LSPro mira ad appianare le differenze tra le prescrizioni svizzere in materia di sicurezza dei prodotti e la direttiva europea relativa alla sicurezza gene12
rale dei prodotti (DSGP) .
A livello contenutistico, la LSPro s’ispira soprattutto al principio europeo del nuovo approccio e
dell’approccio globale, in virtù del quale spetta ai fabbricanti stessi assicurare che i loro prodotti rispondano ai requisiti fondamentali al momento dell’immissione in commercio. In Svizzera questi requisiti sono stabiliti dal Consiglio federale, che, a tal fine, rimanda alle disposizioni europee pertinenti.
9
gfs.bern. Befragung Schallexposition und Gehör. 2012.
RS 814.50
11
RS 930.11
12
Direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 dicembre 2001 relativa alla sicurezza generale dei prodotti, GU L 11 del 15.01.2002, pag. 4.
10
11
Dopo l’immissione in commercio, l’autorità di esecuzione, operante nel quadro della sorveglianza del
mercato, effettua controlli a campione sulla conformità dei prodotti ai requisiti fondamentali. Se un
prodotto soddisfa i requisiti delle norme europee armonizzate, si può presupporre che lo stesso risponda ai requisiti fondamentali. Laddove non si possa procedere secondo il nuovo approccio e
l’approccio globale europeo o non sono previsti requisiti fondamentali, la LSPro impone che il prodotto
corrisponda allo stato della scienza e della tecnica.
La sfera di competenza raggiunta con l'esecuzione di un’altra normativa federale sulla sicurezza dei
prodotti, consente a un organo di esecuzione di eseguire la LSPro. Le autorità di esecuzione delle
altre normative sulla sicurezza dei prodotti e gli organi di controllo della LSPro coordinano le loro attività esecutive. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) dirige il coordinamento e decide sulle competenze in caso di conflitto. Quest’ultima può, inoltre, emanare direttive in materia di sorveglianza del
mercato.
13
Legge federale del 6 ottobre 1995 sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC)
In veste di legge quadro, la LOTC disciplina i principi applicabili all’elaborazione di prescrizioni tecniche armonizzate tra la Svizzera e i suoi principali partner commerciali, in particolare l’Unione europea
(UE). Dall’entrata in vigore delle legge, le prescrizioni emanate in Svizzera sono sostanzialmente in
linea con quelle dei suoi principali partner commerciali, prima fra tutti l’UE. L’accordo tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della
conformità (Mutual Recognition Agreement, MRA; RS 0.946.526.81) integra la LOTC, poiché prevede
il mutuo riconoscimento di tutte la valutazioni di conformità eseguite in Svizzera e nell’UE in relazione
a tutti gli ambiti di prodotto disciplinati dall’accordo. Sulla base di quest’ultimo e in base al diritto internazionale, la Svizzera ha l’obbligo di applicare le stesse disposizioni in questi ambiti. La LOTC sancisce anche il principio dell’applicazione unilaterale del cosiddetto principio «Cassis de Dijon» dell’UE in
Svizzera. Sulla base di questo principio, possono circolare sul mercato svizzero prodotti fabbricati
secondo le prescrizioni dell’UE e di uno Stato membro UE/SEE, legalmente immessi in commercio in
questo spazio, anche se non sono conformi alle prescrizioni svizzere o lo sono solo parzialmente.
Come nell’UE, il principio «Cassis de Dijon» non si applica negli ambiti in cui esiste un’armonizzazione
delle prescrizioni tecniche. Sono tuttavia ammesse deroghe alla soppressione degli ostacoli tecnici al
commercio in conformità alla LOTC, qualora siano rese necessarie da interessi pubblici preponderanti, come la protezione dell’ordine pubblico, della salute e dell’ambiente (art. 4 cpv. 3 e 4 LOTC).
14
Ordinanza del 9 aprile 1997 sui prodotti elettrici a bassa tensione (OPBT)
La maggior parte dei prodotti che provocano esposizioni alle RNI e agli stimoli sonori sono costituiti da
prodotti che, in virtù del loro approvvigionamento energetico, sono classificabili come prodotti elettrici
15
a bassa tensione ai sensi dell’OPBT. Quest’ultima si fonda sulla legge federale del 24 giugno 1902
concernente gli impianti elettrici a corrente forte e a corrente debole (legge sugli impianti elettrici, LIE).
Il nuovo approccio e l’approccio globale si applicano anche ai prodotti a bassa tensione. A tal proposi16
to, l’OPBT rimanda alla direttiva europea «bassa tensione» (Low Voltage Directive, qui di seguito
17
LVD) ed è parte integrante dell’MRA (allegato 1, cap. 9). Affinché i requisiti stabiliti dalla Svizzera nel
settore dei prodotti a bassa tensione continuino ad essere compatibili con l’MRA, occorre garantire
anche in futuro l’equivalenza della legislazione svizzera con quella dell’UE. La LVD prevede misure di
carattere tecnico volte a proteggere da pericoli derivanti da materiale elettrico. Oltre ai pericoli derivanti da contatti diretti e indiretti, essa menziona anche i pericoli legati a sovratemperatura, archi elettrici e
radiazioni nonché pericoli di natura non elettrica, che, come insegna l’esperienza, possono derivare
dal materiale elettrico. Gli obiettivi di protezione perseguiti dalla LVD sono in parte concretizzati nelle
norme europee armonizzate. L’esecuzione dell’OPBT è di competenza dell’Ispettorato federale degli
13
RS 946.51
RS 734.26
15
RS 734.0
16
Direttiva 2006/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 concernente il
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere
adoperato entro taluni limiti di tensione, GU L 374 del 27.12.2006, pag. 10.
17
RS 0.946.526.81
14
12
impianti a corrente forte (ESTI). Nel quadro della sorveglianza del mercato, questo organo effettua
controlli a campione sulla conformità ai requisiti fondamentali dei prodotti immessi in commercio, verificandone la sicurezza elettrica nel senso convenzionale del termine (ad es. pericoli e danni derivanti
da shock elettrici o corrente di perdita).
18
Ordinanza del 17 ottobre 2001 relativa ai dispositivi medici (ODmed)
I dispositivi medici che generano RNI o stimoli sonori sono disciplinati dalle prescrizioni di cui
all’ODmed e dalle norme internazionali pertinenti in materia di sicurezza dei prodotti. L’ODmed si fon19
da sulla legge federale del 15 dicembre 2000 sui medicamenti e i dispositivi medici (legge sugli agenti terapeutici, LATer) e s’ispira nel contempo al nuovo approccio e all’approccio globale. I requisiti
20
fondamentali figurano nella direttiva europea relativa ai dispositivi medici . I Cantoni e l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici swissmedic sono competenti per la sorveglianza del mercato. I dispositivi
medici rientrano nel campo di applicazione dell’MRA con l’UE (allegato 1, capitolo 4 MRA)
21
Ordinanza del 14 giugno 2002 sugli impianti di telecomunicazione (OIT)
Gli impianti di telecomunicazione (ad es. telefoni mobili) sono disciplinati dalla legge del 30 aprile
22
1997 sulle telecomunicazioni (LTC) e dall’OIT. Per quel che concerne la protezione della salute da
questi prodotti, l’OIT rimanda agli obiettivi di protezione menzionati nella LVD e s’ispira nel contempo
al nuovo approccio e all’approccio globale. Anche i requisiti per l’immissione in commercio di apparecchi di telecomunicazione senza applicazione di limiti di tensione (art. 7 cpv. 1 lett. a OIT) costituiscono
parte integrante dell’MRA tra UE e Svizzera (allegato 1, cap. 7 MRA). Affinché i requisiti stabiliti dalla
Svizzera per gli apparecchi di telecomunicazione continuino ad essere compatibili con l’MRA, occorre
garantire anche in futuro l’equivalenza della legislazione svizzera con quella dell’UE. L’esecuzione
delle disposizioni relative alla compatibilità elettromagnetica di impianti, linee elettriche e altri apparecchi spetta all’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), mentre quella delle disposizioni in materia
di sicurezza elettrica e salute è di competenza dell’ESTI.
23
Ordinanza del 18 novembre 2009 sulla compatibilità elettromagnetica (OCEM)
L’OCEM disciplina la compatibilità elettromagnetica tra diversi prodotti, allo scopo di evitare perturbazioni reciproche. Queste problematiche presentano un legame diretto con la protezione della salute. In
fase di sviluppo di un apparecchio, il fabbricante deve tener conto dello stato attuale della tecnica,
concretizzato nelle norme applicabili. L’esecuzione di questa ordinanza spetta all’UFCOM.
24
Legge federale del 20 giugno 1997 sulle armi, gli accessori di armi e le munizioni (legge sulle
armi, LArm)
Questa legge ha l’obiettivo di lottare contro l’impiego abusivo di armi e di prevenire il porto abusivo di
oggetti pericolosi che sono adatti a minacciare o a ferire persone. In questa categoria rientrano anche
i prodotti che generano RNI e stimoli sonori pericolosi per la salute, come per esempio i puntatori laser
altamente pericolosi. Già oggi è vietato portare tali oggetti in luoghi accessibili al pubblico o trasportarli
in un veicolo, in particolare quando non si può rendere verosimile un impiego conforme allo scopo
degli oggetti o si suscita l’impressione che questi possano essere usati abusivamente. La polizia può
sequestrare gli oggetti solo se esiste il rischio di utilizzazione abusiva (art. 31 cpv. 1 lett. c e cpv. 3).
25
Legge federale del 25 marzo 1977 sugli esplosivi (LEspl)
26
La LEspl e l’ordinanza del 27 novembre 2000 sugli esplosivi (OEspl) disciplinano il commercio di
pezzi pirotecnici, fra cui si annoverano anche i fuochi d’artificio. Questi oggetti possono essere im18
RS 812.213
RS 812.21
20
Direttiva 93/42/CEE del Consiglio del 14 giugno 1993 concernente i dispositivi medici, GU L 169 del
12.07.1993, pag. 1.
21
RS 784.101.2
22
RS 784.10
23
RS 734.5
24
RS 514.54
25
RS 941.41
19
13
messi in commercio se non presentano un pericolo per la salute. In linea di principio, possono essere
fabbricati, importati e venduti solo previa autorizzazione della Confederazione. In questo ambito si
applicano prescrizioni speciali in materia di sicurezza e protezione, come per esempio limitazioni alla
consegna legate all’età. I pezzi pirotecnici devono essere conformi ai requisiti fondamentali di cui alla
27
direttiva europea relativa all’immissione sul mercato di articoli pirotecnici , che stabilisce anche i valori limite per il livello sonoro. L’esecuzione della LEspl è di competenza dei Cantoni.
28
Legge federale del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (legge sulle derrate alimentari, LDerr)
La LDerr mira a garantire che gli oggetti d'uso non devono, nell’impiego a cui sono destinati o in quello
abitualmente presunto, mettere in pericolo la salute dei consumatori. Nel caso dei giocattoli occorre
inoltre tenere conto dell’abituale comportamento dei bambini. La LDerr disciplina tutte le tappe
dell’immissione in commercio. Le principali disposizioni concernenti gli oggetti d’uso, giocattoli com29
presi, figurano nella LDerr, nell’ordinanza del 23 novembre 2005 sulle derrate alimentari e gli oggetti
30
d’uso (ODerr) e nell’ordinanza del DFI del 27 marzo 2002 concernente la sicurezza dei giocattoli
(ordinanza sui giocattoli, OSG). Allo stesso modo, l’OSG attua la direttiva europea 2009/48/CE sulla
sicurezza dei giocattoli, e contiene in allegato norme tecniche che concretizzano anche la protezione
da RNI e stimoli sonori. La legislazione sulle derrate alimentari poggia in primo luogo sul controllo
autonomo da parte dei fabbricanti e degli importatori e, in secondo luogo, su successivi controlli di
mercato effettuati a campione dalle autorità competenti. L’esecuzione di questa legislazione compete
principalmente ai Cantoni. La legislazione in materia di giocattoli rientra nel campo di applicazione
dell’MRA con l’UE (allegato 1, capitolo 3 MRA).
31
Ordinanza del 2 aprile 2008 concernente la sicurezza delle macchine (ordinanza sulle macchine, OMacch)
Anche il funzionamento di determinate macchine può dare origine a emissioni di RNI e stimoli sonori.
Ai sensi dell’OMacch, questa esposizione non deve costituire un pericolo per la sicurezza e la salute. I
requisiti fondamentali di immissione in commercio sono retti dal nuovo approccio e dall’approccio glo32
bale e sono stabiliti nella direttiva europea relativa alle macchine . La SECO definisce le norme necessarie a concretizzare i requisiti fondamentali. La sorveglianza del mercato, retta dall’ordinanza
sulla sicurezza dei prodotti (OSPro) spetta all’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli
infortuni (Suva). L’OMacch rientra nel campo di applicazione del MRA con l’UE (allegato 1, capitolo 1
MRA).
33
Ordinanza del 19 dicembre 1983 sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (ordinanza sulla prevenzione degli infortuni, OPI)
L’esposizione professionale a fonti di RNI o di stimoli sonori provocati all’interno dell’azienda rientra
34
nel campo di applicazione dell’OPI. Quest’ultima si fonda sulla legge federale del 20 marzo 1981
35
sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) e sulla legge federale del 13 marzo 1964 sul lavoro
nell’industria, nell’artigianato e nel commercio (legge sul lavoro, LL). La legislazione in materia di sicurezza del lavoro obbliga le aziende ad adottare le misure necessarie a garantire la sicurezza e la protezione della salute sul posto di lavoro, nonché a documentarle e controllarle periodicamente. L’OPI
disciplina gli obblighi del datore di lavoro e del lavoratore, le misure e le istallazioni di protezione come
26
RS 941.411
Direttiva 2007/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 maggio 2007 relativa
all’immissione sul mercato di articoli pirotecnici, GU L 154 del 14.6.2007, pag. 1.
28
RS 817.0
29
RS 817.02
30
RS 817.044.1
31
RS 819.14
32
Direttiva 2006/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE, GU L 157 del 9.6.2006, pag. 24.
33
RS 832.30
34
RS 832.20
35
RS 822.11
27
14
anche i requisiti delle attrezzature di lavoro. I requisiti sanciti dall’OPI sono concretizzati nei valori
limite degli agenti fisici previsti dalla Suva, che stabiliscono il livello di esposizione massimo consentito
36
sul posto di lavoro. Sia l’OPI che l’ordinanza 3 del 18 agosto 1983 concernente la legge sul lavoro
(igiene, OLL 3) promuovono espressamente la protezione dalle RNI e dagli stimoli sonori. A fini precauzionali, l’OLL 3 dispone che i carichi di RNI e stimoli sonori sul posto di lavoro siano ridotti al minimo o eliminati, anche nei casi in cui si rispettano i valori limite. Se sull’esposizione alle RNI sul posto
di lavoro incidono impianti e dispositivi esterni all’azienda, disciplinati dall’ordinanza del 23 dicembre
37
1999 sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI), dovranno essere rispettati anche i valori
limite d’immissione e degli impianti previsti dall’ORNI. L’esecuzione è ripartita tra la SECO, la Suva e i
Cantoni. Le autorità di esecuzione verificano che tutte le misure, valori limite compresi, siano rispettate. Una commissione di coordinamento designata dal Consiglio federale è incaricata di armonizzare i
singoli ambiti di esecuzione.
38
Legge federale del 7 ottobre 1983 sulla protezione dell’ambiente (legge sulla protezione
dell’ambiente, LPAmb)
La LPAmb, concepita come legge quadro, prescrive di limitare le RNI e gli stimoli sonori che potrebbero divenire dannosi o molesti per l’uomo e l’ambiente. Il regime di protezione si articola su due livelli:
• Il primo livello prevede che, indipendentemente dal carico inquinante, le emissioni, nell'ambito
della prevenzione, siano limitate nella misura massima consentita dal progresso tecnico, dalle
condizioni d'esercizio e dalle possibilità economiche. In relazione alle RNI, tale livello mira soprattutto a limitare quanto più possibile gli effetti sulla salute ancora sconosciuti, causati da
un’esposizione prolungata.
• Il secondo livello prevede un inasprimento dei limiti di emissione nei casi in cui gli effetti nocivi o
molesti siano certi o prevedibili. Il livello di protezione dagli effetti nocivi o molesti è stabilito dal
Consiglio federale in forma di valori limiti di immissione.
La limitazione delle emissioni si applica agli impianti che le generano. Sono considerati impianti sia gli
impianti fissi, sia gli apparecchi, le macchine, i veicoli o i dispositivi analoghi. Rientrano nel campo di
applicazione solo gli impianti che causano effetti nocivi o molesti in modo indiretto, propagandosi attraverso un comparto ambientale. L’UFAM è l’autorità di sorveglianza e l’autorità federale competente
per le RNI e gli stimoli sonori nell’ambiente, fatte salve le normative settoriali specifiche sul rumore.
L’autorità di esecuzione a livello federale è quella incaricata di eseguire le norme settoriali in materia.
39
Ordinanza del 23 dicembre 1999 sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI)
L’ORNI concerne solo i campi elettrici e magnetici con frequenze da 0 Hz a 300 GHz. Definisce i valori
limite delle immissioni, per proteggere la popolazione dai pericoli scientificamente comprovati e riconosciuti derivanti dai campi elettromagnetici con frequenze da 0 Hz a 300 GHz. Per quel che attiene
agli impianti fissi, come ad esempio gli impianti di trasmissione di telefonia mobile e le linee dell'alta
tensione, il principio della prevenzione trova concretizzazione in forma di valori limite dell’impianto,
che devono essere osservati in tutti quei luoghi ove le persone soggiornano regolarmente per un periodo prolungato.
40
Ordinanza del 1° dicembre 1986 contro l’inquinamento fonico (OIF)
L’OIF ha l’obiettivo di proteggere da rumori dannosi o molesti. Essa limita le immissioni foniche esterne prodotte da impianti fissi e stabilisce i requisiti in materia di zone edificabili e autorizzazioni di costruire in zone esposte ai rumori. L’OIF definisce, inoltre, i principi relativi alla limitazione delle emissioni prodotte da apparecchi e macchine. I valori limite delle immissioni di cui all’OIF sono stati fissati
in base allo stato attuale della scienza e dell’esperienza finora acquisita, in modo tale che, per immissioni al di sotto dei valori prescritti, il benessere fisico della popolazione colpita non sia sensibilmente
36
RS 822.113
RS 814.710
38
RS 814.01
39
RS 814.710
40
RS 814.41
37
15
disturbato. L’OIF prevede inoltre valori preventivi di pianificazione e d’allarme che indicano la necessità di urgenti risanamenti.
41
Ordinanza del DATEC del 22 maggio 2007 sulle emissioni foniche delle macchine e attrezzature destinate a funzionare all'aperto (ordinanza sul rumore delle macchine all'aperto, ORMAp)
Nel quadro dell’immissione in commercio di 57 attrezzature e macchine destinate a funzionare
all’aperto, l’ORMAp disciplina la limitazione preventiva e la marcatura delle emissione foniche, come
anche i controlli ulteriori. Oltre al livello di potenza sonora, 23 macchine e attrezzature devono rispettare i valori limite di emissione stabiliti nell’ORMAp.
42
L’ordinanza del 28 febbraio 2007 concernente la protezione del pubblico delle manifestazioni
dagli effetti nocivi degli stimoli sonori e dei raggi laser (ordinanza sugli stimoli sonori e i raggi
laser, OSLa)
L’OSLa si propone di proteggere il pubblico dagli effetti nocivi degli stimoli sonori e dei raggi laser
prodotti durante manifestazioni che espongono a stimoli sonori amplificati per via elettroacustica o a
spettacoli laser. L’OSLa stabilisce pertanto il livello sonoro e i valori di irradiazione consentiti, come
tante altre misure. In tal modo, gli organizzatori delle manifestazioni sono tenuti ad annunciare le esposizioni previste e ad adottare le misure prescritte dall’OSLa per proteggere il pubblico in caso di
superamento di determinati livelli sonori o valori di irradiazione. L’esecuzione dell’ordinanza è affidata
ai Cantoni. In qualità di autorità federale competente, l’UFSP assume il compito di informare sugli
effetti nocivi degli stimoli sonori e dei raggi laser e di raccomandare misure appropriate per ridurre al
minimo i rischi per la salute.
1.2.2
Legislazione cantonale
A livello cantonale esistono attualmente soltanto poche basi legali in materia di RNI o stimoli sonori,
che si riferiscono alla problematica esposta al capitolo 1.1. Il Cantone del Giura disciplina le RNI in
modo esplicito all’articolo 6a capoverso 2 della legge sanitaria e vieta ai minori di frequentare i solarium. Il Cantone di Basilea Campagna (BL) dispone di una base legale che consente di controllare i
solarium. Il Cantone di Neuchâtel (NE) regola l’immissione in commercio di apparecchiature altamente
43
tecniche o di dispositivi medici moderni , come per esempio impianti per radiografie e risonanze magnetiche. Non esistono altre normative cantonali in materia di salute che disciplinino in modo specifico
le RNI e gli stimoli sonori. Alcuni Cantoni (BE, FR, GE, JU, LU, NE, NW, OW, SO, TG, VD) hanno
introdotto disposizioni volte a disciplinare l’esposizione alle RNI nel settore alberghiero e della ristorazione, in particolare per quel che concerne il tipo e l’intensità delle fonti luminose.
Regolamentazioni cantonali che completano l’OSLa esistono nei Cantoni AR, SG, UR e VD. I Cantoni
BE, GE e SO hanno emanato prescrizioni sulla protezione dal rumore. I Cantoni NE e TI hanno elaborato direttive specifiche per lo svolgimento di manifestazioni, che vertono principalmente sulla protezione dagli effetti prodotti dagli stimoli sonori e dai raggi laser.
La maggior parte delle legislazioni cantonali disciplinano soprattutto aspetti concernenti il diritto ambientale, la pianificazione del territorio e l’edilizia. Gli atti normativi cantonali contengono primariamente prescrizioni in materia di protezione dalle emissioni sonore e pianificazione territoriale in relazione
alle antenne di telefonia mobile. I Cantoni AG e UR prevedono disposizioni specifiche in materia di
protezione dalle emissioni luminose.
I Cantoni dovranno assicurarsi che la loro legislazione sia compatibile con il presente avamprogetto di
legge e, se necessario, provvedere agli adeguamenti necessari.
41
RS 814.412.2
RS 814.49
43
http://www.lexfind.ch/dta/9269/3/80010002.pdf
42
16
1.3
Lacune del sistema attuale e necessità di disciplinamento
La nuova legge non modifica le normative esistenti, che sono atte a prevenire i rischi per la salute
rappresentati dalle RNI e dagli stimoli sonori e vengono efficacemente eseguite. Nella fattispecie, si
tratta dell’ORNI, dell’OIF e dell’ORMAp per quel concerne la protezione dell’ambiente, e di tutte le
norme in materia di protezione dei lavoratori. I lavori preparatori di questa legge hanno tuttavia evidenziato le lacune qui di seguito riportate.
Impossibilità di controllare le norme di sicurezza dopo l’immissione in commercio
Le norme di sicurezza, che il fabbricante acclude al prodotto, costituiscono una condizione importante
affinché un prodotto potenzialmente pericoloso possa essere utilizzato in modo sicuro. Al momento
della sua immissione in commercio, gli organi di esecuzione possono controllare se le norme di sicurezza del fabbricante siano presenti. Tuttavia, una volta che il prodotto è immesso in commercio, la
normativa vigente non consente più di verificare in quale misura le norme di sicurezza vengano effettivamente rispettate durante l’installazione, l’esercizio e la manutenzione. La nuova legge dovrà colmare questa lacuna.
Prodotti altamente pericolosi
La problematica dei puntatori laser descritta al capitolo 1.1 mostra che, in rari casi, un’intera categoria
di prodotti rappresenta un pericolo considerevole tanto da rendere necessario l’allontanamento dal
commercio e dal settore privato di tutti i prodotti appartenenti alla categoria in questione. In conformità
alla LSPro, le autorità di esecuzione possono ritirare dal mercato prodotti pericolosi, ma soltanto prodotti singoli e non intere categorie di prodotti. Per prodotti altamente pericolosi la LSPro non risulta
appropriata, poiché la sua esecuzione avviene solo nel momento in cui questi prodotti sono già stati
immessi in commercio o in circolazione. Non consente altresì di impedire l’importazione dall’estero a
titolo privato, la consegna e il possesso di tali prodotti pericolosi. Anche le disposizioni sul porto e il
trasporto di oggetti pericolosi ai sensi della legge sulle armi si attuano solo dal momento successivo
all’immissione in commercio.
Nella legge sulle armi in vigore, i laser ad uso manuale già rientrano nella categoria degli oggetti pericolosi. Tuttavia il loro disciplinamento non è contemplato dal Codice penale. Attualmente la polizia può
solamente confiscare i puntatori laser pericolosi, senza applicare sanzioni.
Nel caso dei puntatori laser, l’ESTI, quale autorità di esecuzione dell’OPBT, ha emanato nel maggio
2011 una decisione di portata generale volta a impedire perlomeno l’immissione in commercio di laser
pericolosi a uso manuale e alimentati a batteria. Questa decisione non può tuttavia impedire
l’importazione dall’estero di puntatori laser pericolosi a titolo privato. Limitandosi, inoltre, a regolare le
due classi di laser più potenti, la 3B e la 4, essa non pone un freno agli abbagliamenti cui si accennava sopra, che continuano a rappresentare un pericolo per la sicurezza pubblica. La decisione rappresenta solo una soluzione transitoria e dovrà essere sostituita da disposizioni legali di portata più ampia, che consentano inoltre all’Amministrazione federale delle dogane di impedire alla frontiera
l’importazione di puntatori laser pericolosi.
La nuova legge dovrà colmare queste lacune unicamente per i prodotti che mettono in serio pericolo
la salute dell’uomo.
Utilizzo di dispositivi medici o prodotti analoghi che generano RNI o stimoli sonori
I dispositivi medici, che generano RNI e stimoli sonori intensi e potenzialmente pericolosi per la salute,
non sono esclusivamente riservati a trattamenti medici, ma sono largamente utilizzati a scopi estetici.
Si tratta in questo caso di laser della classe 4 e lampade flash (IPL), il cui impiego per scopi medici ed
estetici è disciplinato dall’allegato 6 ODmed. Ai sensi di questa ordinanza, entrambi i prodotti possono
essere utilizzati unicamente da uno specialista formato e sotto il controllo di un medico. L’ODmed non
disciplina tuttavia l’impiego di altri dispositivi medici potenzialmente pericolosi, come per esempio gli
apparecchi terapeutici ad ultrasuoni. La prassi mostra inoltre che alcuni fabbricanti dichiarano lo stesso prodotto talvolta come dispositivo medico, talvolta ad esempio come prodotto per il benessere o
destinato al settore estetico. Si rende pertanto necessaria una base legale che completi l’allegato 6
ODmed. In futuro, tutti i dispositivi medici o prodotti analoghi che espongono a RNI e stimoli sonori
17
potenzialmente pericolosi potranno essere utilizzati in modo competente esclusivamente da specialisti
formati.
Esecuzione dell’OPBT e dell’OIT
L’esecuzione dell’OPBT e degli aspetti relativi all’OPBT figuranti nell’OIT è di competenza dell’ESTI, il
quale si occupa di valutare la sicurezza elettrica dei prodotti a bassa tensione e degli apparecchi di
telecomunicazione, ma non le relative emissione di radiazioni e stimoli sonori pericolosi per la salute.
Le disposizioni di esecuzione della nuova legge dovranno pertanto attribuire all’UFSP competenze
esecutive in materia di emissioni di RNI e stimoli sonori pericolosi per la salute, generate da prodotti a
bassa tensione e da apparecchi di telecomunicazione disciplinati dall’OPBT.
Protezione dagli stimoli sonori e dai raggi laser durante le manifestazioni
La nuova legge dovrà creare le basi che consentano in futuro di proteggere sufficientemente le persone dagli effetti diretti degli stimoli sonori e dei raggi laser, in particolare per quanto concerne i suoni
non amplificati elettronicamente, l’obbligo di fornire protezioni per l’udito e le misure sanzionatorie.
Lavoratori indipendenti
Sulla base della LAINF e della LL, la legislazione in materia di sicurezza sul lavoro disciplina soltanto
la protezione della salute dei lavoratori dipendenti. Pertanto, i valori limite di esposizione alle RNI e
agli stimoli sonori sul posto di lavoro si applicano soltanto ai lavoratori dipendenti, diversamente da
quanto avviene per i valori delle radiazioni ionizzanti, che sono vincolanti per tutte le persone attive
professionalmente, gli insegnanti, gli studenti e i volontari. In un secondo momento sarà necessario
verificare se le disposizioni di esecuzione della nuova legge dovranno e potranno colmare l’attuale
lacuna relativa ai lavoratori indipendenti.
Informazioni relative agli effetti sulla salute delle RNI e degli stimoli sonori
Un’informazione neutra e oggettiva sugli effetti e i pericoli legati alle RNI e agli stimoli sonori risponde
a un importante bisogno della popolazione. L'UFSP ha pubblicato una trentina di schede informative e
opuscoli sull'argomento, che hanno raccolto un ampio consenso. Ogni mese l'apposito sito Internet
registra circa 100 000 visitatori. In futuro sarà necessario creare le basi legali per informare ulteriormente sui prodotti pericolosi e il loro utilizzo. Inoltre, l'UFSP dovrà essere autorizzato ad acquisire le
basi scientifiche necessarie e specifiche ai fini dell'attuazione della presente legge. In considerazione
del seguito che le raccomandazioni e gli avvertimenti istituzionali potrebbero avere tra la popolazione,
è opportuno che questa attività informativa sia sancita nella legge.
1.4
Lavori preparatori
Nel 2006, l’UFSP ha istituito un gruppo di lavoro interdipartimentale per le radiazioni non ionizzanti,
con l’obiettivo di migliorare la circolazione di informazioni e il coordinamento tra le autorità competenti
in materia di protezione della salute dalle radiazioni non ionizzanti. Il gruppo di lavoro, composto da
rappresentanti di UFCOM, UFAM, SECO, Ufficio federale dell’energia (UFE), ESTI, UFSP, Ufficio
federale del consumo (UFDC), swissmedic e Suva, si è finora occupato di puntatori laser potenti, solarium, dispositivi medici a scopo estetico e altri prodotti ad alta emissione di radiazioni, come per esempio i sistemi antitaccheggio. Il gruppo di lavoro s’informa regolarmente sulle novità nell’ambito
della protezione dei lavoratori, della ricerca, dell’esecuzione delle leggi, dell’attività normativa e delle
norme UE pertinenti, e fornisce inoltre delucidazioni su numerosi interventi parlamentari che propongono misure sanzionatorie ad esempio per i rischi cui espongono solarium, telefoni cellulari, lampadine a risparmio energetico e puntatori laser, o che esigono una dichiarazione o una diminuzione delle
radiazioni emesse dagli apparecchi. Il gruppo di lavoro ha redatto all’attenzione del Consiglio federale
rapporti in risposta ai seguenti interventi parlamentari:
a) Il rapporto «Radiazioni non ionizzanti e tutela della salute in Svizzera: Panoramica, necessità
d’intervento e raccomandazioni» del 24 maggio 2006 in adempimento della postulato Sommaruga
00.3565 «Radiazioni non ionizzanti. Valori limite». Il postulato chiede di creare una base legale per la
fissazione di valori limite concernenti le radiazioni emesse da cellulari, puntatori laser, solarium e altri
prodotti, che prenda in considerazione anche gli effetti ancora sconosciuti. Dal rapporto risulta che
18
non è necessario prevedere dei valori limite per queste categorie di prodotti, poiché tale obiettivo è già
perseguito dall’attuale legislazione in materia di prodotti. Al contrario, si rileva la necessità di intervenire nei seguenti ambiti: collaborazione tra le autorità e gli organi di esecuzione, cooperazione internazionale, obbligo di formazione per l’utilizzo di prodotti potenzialmente pericolosi, informazione della
popolazione sulle RNI e, in particolare, sulla protezione dai raggi solari, acquisizione di conoscenze
sulle nuove tecnologie e i rischi per la salute, come anche chiarimento di possibili misure per prodotti
con un potenziale di pericolosità sconosciuto.
b) Il rapporto del 16 marzo 2007 in adempimento del postulato 04.3594 Allemann «Potenziale di rischio delle reti senza fili», come la rete WLAN, ha esaminato il carico di radiazioni, i rischi per la salute
e la sicurezza dei dati in relazione ai prodotti WLAN che collegano a reti Internet senza fili computer o
altri terminali di telecomunicazione. Secondo quanto esposto nel rapporto, questi prodotti non comportano alcun rischio per la salute.
c) Il rapporto del 25 giugno 2008 in adempimento del postulato 05.3053 Allemann «Necessità
d’intervento in relazione alla tecnologia RFID» ha analizzato i rischi legati all’emissione di radiazioni,
allo smaltimento dei rifiuti, nonché alla protezione dei dati e dei consumatori di prodotti RFID. Dal rapporto è emersa la difficoltà di studiare le radiazioni generate da questi prodotti, i quali sono, tra l’altro,
utilizzati come sistemi antitaccheggio o di controllo degli accessi. I pochi dati di misurazione allora
disponibili indicavano un’esposizione importante i cui effetti sulla salute devono ancora essere studiati.
1.5
Mandato del Consiglio federale
In risposta al postulato Bugnon (10.3776), che chiede di esaminare la possibilità di limitare la vendita
di dispositivi laser pericolosi, il capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha incaricato l’UFSP di
fornire al Consiglio federale possibili elementi di spunto per l’elaborazione di una legge federale concernente la protezione della salute dalle RNI e dagli stimoli sonori, e di proporre gli adeguamenti che
44
dovranno essere eventualmente apportati alla Costituzione (Cost.). Da una perizia esterna effettuata
a tale scopo è emerso che, in materia di RNI e stimoli sonori, le disposizioni costituzionali in vigore
45
46
sono sufficienti a disciplinare oggetti d’uso pericolosi , attività economiche , misure sul posto di lavo47
48
ro e rischi seri per la salute . Al contrario, le disposizioni che si applicano direttamente ai cittadini,
come è il caso del divieto di frequentazione dei solarium imposto ai minori di 18 anni, non possono
poggiare su una base costituzionale.
Considerati i pericoli per la salute già esposti al capitolo 1.1 e le carenze giuridiche ed esecutive concrete discusse in seno al suddetto gruppo di lavoro interdipartimentale, l’UFSP ha chiarito ulteriormente la necessità di disciplinamento e individuato lacune a livello giuridico ed esecutivo soprattutto nei
seguenti ambiti, potenzialmente pericolosi per la salute: prodotti ad alta potenza come puntatori laser,
importati dall’estero a titolo privato; trattamenti estetici che impiegano dispositivi medici ad alta potenza o dispositivi non medici con caratteristiche costruttive analoghe; utilizzo incontrollato dei solarium;
campi elettromagnetici generati da potenti apparecchi a bassa tensione; interferenze prodotte sugli
impianti medici impiantabili attivi dagli apparecchi a bassa tensione e i presunti effetti causati da apparecchi terapeutici ad alta potenza.
Con decreto del 25 aprile 2012, il Consiglio federale ha in seguito incaricato il DFI di elaborare un
avamprogetto di legge sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti e dagli stimoli sonori. Il Consiglio
federale ritiene che la nuova legge debba limitarsi all’essenziale e colmare le esistenti lacune giuridiche soltanto se risulta evidente la necessità di disciplinamento.
44
Gutachten zu Handen Bundesamt für Gesundheit (BAG) und Bundesamt für Umwelt (BAFU) betreffend Verfassungsgrundlage im Bereich der Regelung nichtionisierender Strahlung (NIS), del prof. dott.
Felix Uhlmann, Berna, 30 novembre 2011.
45
Art. 118 cpv. 2 lett. a Cost.
46
Art. 54, 95 e 97 Cost.
47
Art. 110 Cost.
48
Art. 118 cpv. 2 lett. b Cost.
19
1.6
Elaborazione dell’avamprogetto
Un gruppo di lavoro in seno all’UFSP ha chiarito la necessità di una nuova legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori nelle tre fasi qui di seguito descritte:
1. Sono stati registrati in modo sistematico i prodotti, il loro utilizzo e altre situazioni che espongono la popolazione a RNI e a stimoli sonori. I loro effetti sulla salute sono stati valutati sulla
base dei valori limite raccomandati a livello internazionale o secondo l’attuale stato delle conoscenze. Da questa valutazione è stato ricavato un elenco di prodotti o situazioni potenzialmente pericolosi, che necessitano un disciplinamento.
2. Sono state elencate le disposizioni legali vigenti in materia di RNI e stimoli sonori affinché si
potessero definire prodotti o situazioni potenzialmente pericolosi che non sono ancora disciplinati, o lo sono in misura insufficiente.
3. Per prodotti o situazioni potenzialmente pericolosi, che sono già disciplinati dalla legge, è stata analizzata l’efficacia dell’attuale attività esecutiva, allo scopo di sopperire a eventuali carenze.
L’UFSP ha discusso la necessità d'intervento con gli Uffici federali già in parte competenti per la protezione della salute dalle RNI e dagli stimoli sonori. L’UFSP ha informato tutti i Cantoni
sull’avamprogetto, affrontando con ciascuno gli aspetti tecnici e gli interrogativi in relazione al piano di
esecuzione attuale e futuro. Ha interpellato anche i gruppi d’interesse maggiormente interessati dalla
nuova normativa, allo scopo di raccogliere ampio sostegno e consenso per la nuova legge. Nella necessità d’intervento individuata e nel progetto normativo che ne deriva sono confluite anche le tematiche affrontate nel capitolo 1.4 «Lavori preparatori».
20
2
Aspetti fondamentali del disciplinamento proposto
2.1
Obiettivi dell’avamprogetto
La nuova legge dovrà proteggere la popolazione dalle RNI e dagli stimoli sonori pericolosi per la salute, nonché colmare le lacune normative per quel che concerne l’esposizione alle RNI e agli stimoli
sonori, soltanto se possono costituire un pericolo per la salute delle persone. La nuova legge dovrà
inoltre contribuire a chiarire e migliorare le attuali competenze esecutive, nonché a coordinare i compiti dei servizi federali coinvolti, in modo da evitare nella misura possibile eventuali doppioni.
2.2
Nuove disposizioni proposte
2.2.1
Importazione, transito, consegna e possesso di prodotti
La nuova legge lascia alla LSPro e ad altre leggi vigenti il disciplinamento delle norme riguardanti
l’immissione in commercio (cfr. art. 3–8 LSPro). Sebbene in casi limitati, essa getta le basi per
l’adozione di misure più severe, senza per questo limitare l’effetto giuridico della LSPro e delle altre
leggi vigenti. In assenza di altre misure capaci di proteggere sufficientemente la salute delle persone,
il Consiglio federale ha facoltà di vietare totalmente l’importazione, il transito, la consegna e il possesso di prodotti potenzialmente molto pericolosi. Questi divieti rispondono in particolare alla ben nota
problematica dei puntatori laser e non si prevede attualmente di estenderli ad altri prodotti.
2.2.2
Utilizzo dei prodotti
La nuova legge disciplina l’utilizzo dei prodotti che generano RNI e stimoli sonori e prevede le seguenti misure:
− Chi installa o utilizza un prodotto, oppure si occupa della sua manutenzione, deve attenersi alle norme di sicurezza del fabbricante.
− L’utilizzo di un prodotto non deve minacciare la salute delle persone o lo può fare soltanto minimamente. Per l’utilizzo commerciale e professionale di prodotti con elevato potenziale di pericolosità, il Consiglio federale può richiedere un attestato di competenza e il ricorso a uno
specialista. Può inoltre vietare l’utilizzo per scopi commerciali e professionali di prodotti se
mettono in serio pericolo la salute delle persone.
− Il Consiglio federale può fissare requisiti in materia di formazione e competenza degli utenti ed
è tenuto a coinvolgere le organizzazioni del mondo del lavoro, nella misura in cui i requisiti in
relazione all’attestato di competenza siano legati alla formazione professionale.
2.2.3
Misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute
La LSPro non si applica a esposizioni che non sono riconducibili a un singolo prodotto. Non disciplina
in particolare le manifestazioni che espongono a un livello elevato di raggi laser e stimoli sonori ai
sensi dell’ordinanza sugli stimoli sonori e i raggi laser (OSLa) o altre situazioni in cui le persone sono
esposte simultaneamente a molteplici fonti di RNI e di stimoli sonori (esposizioni multiple). La nuova
legge obbliga il Consiglio federale a disciplinare queste situazioni nella misura in cui l’esposizione a
RNI e stimoli sonori costituisca un pericolo per la salute.
2.2.4
Compiti della Confederazione
L’avamprogetto dovrà consentire all’UFSP di acquisire le basi scientifiche necessarie ad informare il
pubblico adeguatamente e in modo mirato sulle RNI e gli stimoli sonori che rientrano nel campo di
applicazione della nuova legge. Questi compiti saranno diretti ed eseguiti dal servizio specializzato
dell’UFSP, già operativo.
2.2.5
Esecuzione della LSPro e possibilità di ottimizzazione
21
L’esecuzione della nuova legge spetta alla Confederazione, sempreché i controlli non siano trasferiti
ai Cantoni. Rientrano nella competenza esecutiva superiore della Confederazione anche la facoltà di
emanare disposizioni di esecuzione e mettere a disposizione aiuti all’esecuzione in relazione ai controlli cantonali.
I controlli in loco sono delegati in massima parte ai Cantoni, che dispongono delle necessarie competenze specialistiche. Ai Cantoni spetta l’esecuzione dei divieti di consegna e di possesso di prodotti
altamente pericolosi, come anche il divieto di utilizzo di prodotti che possono minacciare gravemente
la salute. I Cantoni controllano con prove a campione in funzione del rischio se le norme di sicurezza
del fabbricante siano osservate durante l’utilizzo dei prodotti. Controllano, inoltre, che vengano rispettate le misure previste nelle situazioni di esposizione non riconducibili a un singolo prodotto.
La Confederazione è competente per l’esecuzione dei divieti di importazione e di transito di prodotti
altamente pericolosi, come ad esempio i puntatori laser pericolosi.
Le prescrizioni in materia di immissione in commercio di prodotti che generano RNI e stimoli sonori
sono rette altresì dalle disposizioni di cui alla LSPro. Sarà necessario verificare a livello di ordinanza
se l’UFSP dovrà essere designato quale organo di esecuzione della LSPro nell’ambito della sicurezza
dei prodotti (in particolare come autorità di sorveglianza del mercato) per gli aspetti concernenti le RNI
e gli stimoli sonori, salvo i casi in cui la valutazione di tali aspetti rientri già nelle competenze principali
di un’altra autorità di esecuzione. In particolare, occorrerà stabilire se trasferire all’UFSP l’esecuzione
degli aspetti relativi alle RNI e agli stimoli sonori dei prodotti elettrici a bassa tensione e di altri prodotti
attualmente disciplinati soltanto dalla LSPro. In casi particolari, l’organo di coordinamento della LSPro,
operante in seno alla SECO, deciderà in futuro la ripartizione delle competenze.
2.2.6
Disposizioni penali
Le disposizioni penali previste concernono innanzitutto il rispetto dei divieti stabiliti.
2.3
Alternative esaminate
2.3.1
Integrazione nell’attuale legge sulla radioprotezione o emanazione di una legge autonoma
Nel quadro dei lavori preparatori è stata esaminata la costituzionalità della nuova legge (cfr. cap. 5.1)
e sono state vagliate due possibili varianti legislative: da un lato, l’integrazione delle RNI e degli stimoli
sonori nell’attuale legge sulla radioprotezione, che disciplina le radiazioni ionizzanti e, dall’altro,
l’elaborazione di una legge nuova e autonoma concernente le RNI e gli stimoli sonori.
La legge sulla radioprotezione e le relative ordinanze disciplinano l’ambito delle radiazioni ionizzanti in
modo esaustivo e circostanziato. Per esempio, l’utilizzo di fonti artificiali di radiazioni ionizzanti è subordinato a esigenze specifiche, all’obbligo di autorizzazione e a controlli severi da parte delle autorità
di vigilanza della Confederazione. Una simile attività di vigilanza ad ampio raggio non è indicata per le
RNI e gli stimoli sonori. Questi due ambiti toccano un numero troppo elevato di temi e sono già parzialmente disciplinati da normative vigenti, come per esempio la legislazione sulla sicurezza dei prodotti. La nuova legge dovrà pertanto iscriversi nel concetto normativo della sicurezza dei prodotti, che
si distingue da quello della legislazione sulla radioprotezione. Si può inoltre supporre che la cerchia
dei potenziali destinatari diretti dei diritti e degli obblighi disciplinati da una legge sulle RNI e gli stimoli
sonori sia diversa da quella cui si rivolge la legislazione sulle radiazioni ionizzanti. In tale contesto
s’impone la necessità di elaborare una legge autonoma sulla protezione della salute dalle RNI e dagli
stimoli sonori, al fine di garantire, non da ultimo, una situazione giuridica trasparente ai soggetti giuridici.
2.3.2
Singoli aspetti normativi
Nel corso dei lavori preparatori, in relazione a singoli aspetti normativi delle RNI e degli stimoli sonori
sono state esaminate svariate soluzioni, qui di seguito presentate.
22
Puntatori laser pericolosi: divieti d’immissione in commercio e sequestro nel caso di porto o
trasporto abusivo
La LSPro consente di vietare l’immissione in commercio di puntatori laser pericolosi. La legge sulle
armi ha finora autorizzato il sequestro di puntatori laser pericolosi se non si può rendere verosimile un
impiego conforme allo scopo degli oggetti o si suscita l’impressione che possano essere usati abusivamente come oggetti pericolosi. Si è pertanto verificato se queste misure possano essere considerate sufficienti a disciplinare i puntatori laser.
La soluzione è stata respinta, poiché le misure contro i laser pericolosi sarebbero efficaci soltanto se il
divieto si applicasse anche all’importazione, al transito, alla consegna e al possesso privato di prodotti. Un altro fattore determinante è la possibilità di imporre il divieto a un’intera categoria di prodotti,
diversamente da quanto prevede la LSPro.
Puntatori laser pericolosi: adeguamento della definizione di arma
È stata esaminata la possibilità di adeguare la definizione di arma di cui all’articolo 4 LArm, affinché i
puntatori laser pericolosi per la salute e la sicurezza pubblica possano essere considerati come armi,
ed eventualmente come «armi vietate» ai sensi dell’articolo 5 LArm. L’acquisto di questi oggetti sarebbe così subordinato all’ottenimento di un permesso d’acquisto di armi o persino a
un’autorizzazione eccezionale cantonale. Anche la loro importazione ed esportazione sarebbe sottoposta all’obbligo di autorizzazione. A un tale disciplinamento si contrappone il fatto che le armi, ai sensi dell’articolo 4 capoverso 1 lettera a–f LArm, sono definite espressamente come oggetti destinati ad
essere utilizzati come armi, cosa che i puntatori laser non sono.
Obbligo di dichiarazione
Negli ultimi anni sono stati depositati diversi interventi parlamentari che richiedevano l’imposizione di
un obbligo di dichiarazione per prodotti che generano RNI e stimoli sonori (Mo. Kiener Nellen 11.3593;
Mo. Wyss 10.3485; Mo. Teuscher 06.3834; Mo. Sommaruga, 00.3172). Si è pertanto esaminato se la
nuova legge debba prevedere un tale obbligo, ma la proposta è stata respinta, poiché la legislazione
vigente prevede già due possibilità di imporre un obbligo di dichiarazione (cfr. art. 3 cpv. 4 lett. e
LSPro e art. 1 lett. a della legge federale del 5 ottobre 1990 49 sull’informazione dei consumatori [LIC]).
Affinché possa essere introdotto un obbligo di dichiarazione ai sensi della LIC, occorre tuttavia che si
realizzino le seguenti condizioni:
− le organizzazioni interessate dell’economia e dei consumatori concordano l’elenco delle merci
da dichiarare e i requisiti formali della dichiarazione;
− il Consiglio federale, sentite le organizzazioni interessate dell’economia e dei consumatori,
può disciplinare la dichiarazione mediante ordinanza soltanto se, entro congruo termine, non è
stato raggiunto un accordo oppure l'accordo è adempiuto in modo insufficiente.
Adeguamento della sorveglianza del mercato per i prodotti che generano RNI e stimoli sonori
Nell’ottica di migliorare l’esecuzione delle disposizioni legali in vigore, è stata esaminata, come soluzione alternativa, la possibilità di coordinare a livello centralizzato le attività di esecuzione dei diversi
organi federali competenti. Questi ultimi si sono opposti alla proposta, sostenendo che questa misura
non condurrebbe all’effetto sperato e comporterebbe un dispendio di risorse troppo elevato. Questa
soluzione è stata dunque respinta.
2.4
Sviluppi internazionali e confronto con la legislazione di altri Stati, in particolare con
quella europea
2.4.1
Sviluppi internazionali
A livello internazionale, gli Stati non sono attualmente unanimi sulla modalità di disciplinare le radiazioni non ionizzanti nella loro legislazione. Alcuni prevedono per questo ambito una normativa specifica, altri lo integrano nella legislazione generale sulla radioprotezione o in quella speciale. Anche la
49
RS 944.0
23
portata del disciplinamento varia in misura significativa: alcuni Stati rinunciano totalmente a legiferare
in materia, mentre altri applicano normative molto ampie e dettagliate.
2.4.2
Diritto europeo
I principali documenti dell’UE sulla protezione della salute dalle RNI sono la raccomandazione del
Consiglio relativa alla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz
a 300 GHz (1999/519/CE) e le due direttive sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative
all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici, in particolare dai campi elettromagnetici (direttiva 2013/35/UE) e dalle radiazioni ottiche artificiali (direttiva 2006/25/CE). Questi documenti
riprendono le raccomandazioni sui valori limite formulate dalla Commissione internazionale per la
protezione dalle radiazioni non ionizzanti (International commission on non-ionizing radiation protection; ICNIRP), al fine di proteggere dagli effetti delle RNI di comprovata nocività. Per quel che concerne i CEM, si tratta in particolare degli effetti acuti di campi elettromagnetici intensi; nell’ambito ottico
(raggi UV), l’ICNIRP raccomanda non solo di limitare le esposizioni ma anche di adottare misure precauzionali. Nel campo degli stimoli sonori, la direttiva 2003/10/CE stabilisce le prescrizioni minime per
la protezione dei lavoratori dai rischi effettivi o presunti che il rumore provoca per la sicurezza, la salute e, soprattutto, l’udito.
La sicurezza dei puntatori laser, che nell’UE vengono offerti ai consumatori in forma di dispositivi a
batteria ma non sono giocattoli, è disciplinata dalla direttiva 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti (DSGP). La direttiva obbliga gli Stati membri ad accertare che i fabbricanti immettano in
commercio solo prodotti sicuri.
Nell’UE non esiste una disposizione che vieti esplicitamente l’importazione, il transito, la consegna e il
possesso a titolo privato di prodotti. Le autorità di sorveglianza del mercato degli Stati membri sono
pertanto tenute ad assicurare che puntatori laser pericolosi non entrino nel mercato dell’UE. A livello
europeo si adottano misure appropriate per rafforzare gli sforzi profusi dagli Stati membri in tale ambito. Nel 2011, l’UE ha pertanto finanziato un progetto di collaborazione tra le autorità di sorveglianza
del mercato di 10 Stati membri e, attualmente, gli Stati membri si stanno confrontando sull’opportunità
di introdurre una nuova norma europea o una norma aggiornata nel quadro della DSGP, che includa
prescrizioni di sicurezza per i puntatori laser. Da tale impegno è scaturita la decisione della Commissione del 5 febbraio 2014 relativa ai requisiti di sicurezza che devono soddisfare le norme europee per
i prodotti laser di consumo, conformemente alla direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio (2014/59/UE).
Nell’ambito dell’attuazione delle direttive europee sopraccitate, gli organismi europei di normalizzazione sono stati incaricati di elaborare norme tecniche armonizzate a livello europeo nei settori
dell’elettrotecnica, delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni. In applicazione del
nuovo approccio e dell’approccio globale, queste misure dovranno, da un lato, garantire i requisiti
fondamentali in materia di sicurezza e protezione della salute e, dall’altro, accordare all’industria il
margine di manovra più ampio possibile, tale da consentire di dimostrare la conformità dei prodotti a
questi requisiti fondamentali.
2.5
Attuazione dell’avamprogetto
Il Consiglio federale è chiamato a concretizzare mediante ordinanza gli articoli 3–5 dell’avamprogetto,
segnatamente i divieti di importazione, transito, consegna, possesso e utilizzo. Già oggi si può prevedere che saranno oggetto di divieto soltanto pochissimi prodotti altamente pericolosi ed, eventualmente, l’utilizzo commerciale o professionale di prodotti potenzialmente pericolosi. Saranno inoltre necessarie disposizioni supplementari per l’utilizzo di prodotti e per le esposizioni pericolose per la salute.
2.6
Interventi parlamentari
Parallelamente ai lavori preparatori della nuova legge condotti dal DFI e dall’UFSP, sono stati depositati diversi interventi parlamentari.
24
Il postulato Bugnon 10.3776 «Adottare misure contro l’impiego di laser pericolosi» del 30 settembre
2010 incarica il Consiglio federale di studiare le misure necessarie per disciplinare il mercato degli
emettitori di raggi laser prima che accada un grave incidente. Soltanto i professionisti dovrebbero poter acquistare questi dispositivi ad alta potenza. Il 3 dicembre 2010, il Consiglio federale ha accolto
questa proposta. Con l'adozione del messaggio si richiederà lo stralcio del postulato.
Le mozioni Wyss 10.3485 e Kiener Nellen 11.3593 propongono entrambe l’imposizione di un obbligo
di dichiarazione, la prima per le radiazioni dei campi elettromagnetici generati dalle lampadine a basso
consumo energetico e la seconda per gli apparecchi che emettono radiazioni non ionizzanti. Il Consiglio federale ha respinto le mozioni, rispettivamente l’8 settembre 2010 e il 31 agosto 2011. La possibilità di introdurre un obbligo di dichiarazione è stata riesaminata nell’ambito dei lavori preparatori
della nuova legge (cap. 2.3 Alternative esaminate).
La mozione Fridez 12.3157 invita il Consiglio federale a istituire le basi legali per vietare ai minori l’uso
50
di apparecchiature abbronzanti nei solarium aperti al pubblico. Mancando una base costituzionale ,
questa misura non figura nella nuova legge. Inoltre, l’articolo 4 concernente il rispetto delle norme di
sicurezza del fabbricante permette di garantire ai minori un livello di protezione appropriato.
La mozione Stolz 13.3847 del 26 settembre 2013 chiede al Consiglio federale di elaborare le basi
legali per punire il possesso e l’utilizzo di laser azionabili manualmente e per classificare come armi i
puntatori laser a partire da una determinata classe. La nuova legge attribuisce al Consiglio federale la
competenza di vietarne l’importazione, il transito, la consegna e il possesso. Ciò nonostante, i puntatori laser potenti continueranno a non essere considerati come armi (cap. 2.3 Alternative esaminate).
Con l'adozione del messaggio si richiederà lo stralcio di questa mozione.
La mozione della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni–CN (13.072) chiede di completare il Codice penale con una disposizione che sanzioni la messa in pericolo di tutti gli interessati, per
esempio piloti, camionisti, passanti e il personale dei trasporti pubblici. Il Consiglio federale ha respinto la mozione, poiché ritiene che il Codice penale preveda sufficienti disposizioni che tutelano la vita e
l'integrità fisica da pericoli concreti e che pertanto non si ravvisano lacune in termini di punibilità. Sostiene inoltre che le norme penali in questione debbano essere integrate come reato astratto di esposizione a pericolo in una normativa speciale del diritto penale accessorio, facendo a tal proposito riferimento agli attuali lavori preparatori dell’avamprogetto di legge federale sulla protezione dai pericoli
delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori (LRNIS).
La nuova legge dovrà ora conferire al Consiglio federale la competenza di vietare l’importazione, il
transito, la consegna e il possesso di puntatori laser pericolosi. Violazioni di questi divieti dovranno
essere sanzionate.
50
Gutachten zur Verfassungsgrundlage im Bereich der Regelung nichtionisierender Strahlung (NIS);
prof. dott. Felix Uhlmann, 30 novembre 2011.
25
3
Commento ai singoli articoli
Articolo 1
Scopo e campo d’applicazione
Capoverso 1: la nuova legge si prefigge di proteggere le persone dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti (RNI) e degli stimoli sonori . Il carico di RNI o di stimoli sonori provocato da prodotti o esposizioni non riconducibili a un singolo prodotto non deve esporre la salute e la sicurezza delle persone ad
alcun pericolo e può al massimo costituire un pericolo trascurabile. La nuova legge prevede pertanto
un livello di protezione analogo a quello della legge federale sulla sicurezza dei prodotti (LSPro) e
ammette pericoli di entità minima e trascurabile a condizione che sia garantito un livello elevato di
protezione della salute e della sicurezza delle persone. Deve essere protetta ogni persona, a prescindere dal fatto che l’esposizione alle radiazioni o agli stimoli sonori sia consapevole o inconsapevole,
intenzionale o non intenzionale. Restano escluse le esposizioni alle RNI o agli stimoli sonori che potrebbero avere un effetto molesto o eventualmente pericoloso in proiezione futura, ma la cui nocività
per la salute e la sicurezza delle persone non è scientificamente dimostrata. La nuova legge non dispone pertanto misure precauzionali, come è il caso per esempio della LPAmb.
Capoverso 2 lettera a: l’immissione in commercio di prodotti che generano RNI o stimoli sonori dovuti
al loro funzionamento o come prodotto secondario è disciplinata dalla LSPro e da normative settoriali
disciplinano. La nuova legge dovrà poter prescrivere l’utilizzo competente e conforme alle norme di
sicurezza del fabbricante di questi prodotti al di là delle disposizioni della LSPro, senza tuttavia imporre nuovi requisiti per i singoli prodotti. La nuova legge prevede inoltre la possibilità di vietare prodotti
che costituiscono un pericolo considerevole per la salute e la sicurezza.
Capoverso 2 lettera b: la nuova legge contempla anche situazioni di esposizione pericolose per la
salute, che non possono essere ricondotte ad un singolo prodotto. In questa fattispecie rientrano sia le
manifestazioni con alti livelli di esposizione a stimoli sonori e laser che le situazioni in cui le persone
sono esposte simultaneamente a molteplici fonti di RNI o di stimoli sonori. Tra gli scopi perseguiti vi è
la protezione della salute e della sicurezza dall’esposizione a fonti naturali di RNI e stimoli sonori,
purché questa sia giustificata e ragionevolmente attuabile con misure appropriate. Ad esempio, la
nuova legge dovrà consentire alla Confederazione di informare la popolazione su un’esposizione ai
raggi solari ragionevole e non nociva alla salute.
Capoverso 2 lettera c: la nuova legge crea la base legale per acquisire le conoscenze necessarie ad
informare il pubblico in modo appropriato e in tempo utile sugli effetti rilevanti per la salute delle RNI e
degli stimoli sonori.
Capoverso 3: riguardo agli effetti del rumore e delle radiazioni che rientrano nel campo di applicazione
della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) valgono le prescrizioni di questa legge. Essa protegge le persone dal rumore e dalle radiazioni, sempreché l'impatto di questi ultimi sull’uomo avvenga
attraverso l’ambiente.
Le disposizioni di esecuzione dovranno provvedere a delimitare maggiormente il campo di applicazione rispetto ad altre normative.
Sebbene la maggioranza dei prodotti che emettono RNI e stimoli sonori siano costituiti da prodotti
elettrici a bassa tensione che, in quanto tali, rientrano nel campo di applicazione dell’OPBT, in fase
esecutiva l’autorità preposta all’esecuzione di questa ordinanza attribuisce maggiore importanza alla
valutazione della sicurezza elettrica piuttosto che della pericolosità per la salute delle RNI e degli stimoli sonori. Si configura pertanto la possibilità di attribuire all’UFSP compiti di vigilanza ed esecuzione
degli aspetti legati alle RNI e agli stimoli sonori pericolosi per la salute emessi da prodotti disciplinati
dall’OPBT. Tale delimitazione del campo di applicazione terrebbe conto del fatto che l’UFSP possiede
le necessarie competenze specialistiche in materia di pericoli per la salute derivanti da RNI e stimoli
sonori ed è da lungo tempo rappresentato a livello internazionale in comitati e organizzazioni attivi in
questo ambito. Nel caso dovesse esercitare un'attività esecutiva, l'UFSP agirebbe secondo la LSPro
(cfr. art. 2 LSPro), mantenendo così invariato l’attuale livello di protezione dell’OPBT. Il Consiglio fede26
rale provvederà a introdurre una distinzione dall'OPBT e da altri disciplinamenti nelle ordinanze di
applicazione della nuova legge.
La nuova legge non modifica in alcun modo l’esecuzione in materia di sicurezza elettrica dei prodotti a
bassa tensione, che dovrà restare di competenza degli organi attualmente preposti.
.
Articolo 2
Definizioni
Lettera a: la nuova legge definisce le radiazioni non ionizzanti (RNI) come campi elettromagnetici con
una lunghezza d’onda superiore a 100 nanometri. Questi campi elettromagnetici si suddividono in due
categorie:
-
-
Le radiazioni ottiche, che comprendono i raggi ultravioletti (UV), la luce visibile e i raggi infrarossi, costituiscono la regione con più energia dello spettro RNI. Tipiche fonti di radiazioni ottiche sono il sole, le lampade, i laser o i solarium.
I campi elettromagnetici (CEM), che non rientrano nella categoria delle radiazioni ottiche, costituiscono la regione con meno energia dello spettro RNI e sono prodotti quasi esclusivamente in ambito tecnico. In mancanza di un termine specifico, nel settore tecnico, si parla genericamente di campi elettromagnetici anche se ci si sta riferendo soltanto a una parte di essi. Dal
momento che questo uso linguistico si è affermato a livello internazionale, lo si ritroverà anche
nella nuova legge. Si distingueranno i seguenti CEM: i CEM ad alta frequenza e, dunque, a
oscillazione rapida vengono generati soprattutto dalle tecnologie che trasmettono informazioni
mediante onde radio, siano essi dispositivi per la comunicazione mobile, la radio e la televisione oppure i sistemi di identificazione a radiofrequenza (RFID). I CEM a bassa frequenza e,
dunque, a oscillazione lenta sono generati da tutti gli apparecchi elettrici collegati alla rete elettrica. I CEM statici, ossia a oscillazione nulla, sono prodotti dai magneti permanenti o,
nell’ambito della diagnostica medica, dai tomografi a risonanza magnetica (TRM). Molti apparecchi d’uso quotidiano, come ad esempio motori elettrici, telefoni cellulari o piani di cottura a
induzione, producono CEM appositamente per poter funzionare. In altri casi, quali ad esempio
le lampade, i CEM non contribuiscono al funzionamento del prodotto ma vengono originati in
relazione alle sue caratteristiche costruttive.
La nuova legge si collega, senza produrre lacune, al campo di applicazione della legislazione
sulla radioprotezione, la quale copre le radiazioni ionizzanti.
Lettera b: il suono rappresenta un’onda di pressione fisica di qualunque lunghezza, che si propaga in
un mezzo fisico qualsiasi. In base alla loro frequenza, gli stimoli sonori si distinguono in tre categorie: i
suoni comprendono le frequenze percepibili all’udito, mentre gli ultrasuoni e gli infrasuoni le gamme di
frequenza che si collocano rispettivamente al di sopra e al di sotto del suono udibile e non sono perciò
percepibili dall’orecchio umano. Queste frequenze sono solitamente emesse da dispositivi medici a
ultrasuoni utilizzati a scopo diagnostico, come anche da applicazioni mediche ed estetiche ad ultrasuoni, che si ritrovano per esempio nei trattamenti snellenti.
Lettera c: la nuova legge definisce il prodotto in modo analogo alla LSPro, con la precisazione che,
per ricadere nel suo campo di applicazione, esso deve generare RNI o stimoli sonori. In tale contesto
è irrilevante il fatto che le RNI o gli stimoli sonori siano di natura funzionale oppure derivino dalle caratteristiche costruttive del prodotto, come risultato del suo funzionamento. Pertanto, ai sensi della
presente legge, per prodotto s’intende una cosa mobile pronta per l'utilizzo che genera RNI o stimoli
sonori, anche se incorporata in un'altra cosa mobile o in una cosa immobile. Analogamente alla
LSPro, la nuova legge disciplina le parti e i materiali che emettono RNI o stimoli sonori incorporati in
opere edili, ma non le opere edili stesse. La definizione di prodotto fornita in questa legge si applica
sia a prodotti singoli che a intere categorie di prodotti, quali per esempio i puntatori laser ad uso manuale appartenenti a una determinata classe.
27
Articolo 3
Utilizzo di prodotti
L’attuale legislazione in materia di sicurezza dei prodotti esige innanzitutto che questi ultimi siano sufficientemente sicuri dal punto di vista costruttivo, da non presentare alcun rischio o, tuttalpiù, un rischio minimo per la salute e la sicurezza degli utenti, quando sono utilizzati normalmente o in modo
ragionevolmente prevedibile. Questi prodotti non richiedono in genere né norme di sicurezza specifiche del fabbricante né particolari competenze specialistiche dell’utente. Appartengono a questa categoria la maggior parte degli apparecchi che emettono RNI e stimoli sonori, venduti oggi al pubblico.
Indipendentemente dalla modalità di utilizzo, essi generano un carico di RNI e stimoli sonori inferiore
al valore limite di esposizione e non rappresentano pertanto un rischio per la salute. Tali prodotti sicuri
sotto il profilo costruttivo non rientrano nel campo di applicazione del presente articolo, laddove le
norme del fabbricante non riguardano né le RNI né gli stimoli sonori.
L’articolo 3 si applica dunque esclusivamente ai prodotti che, in determinate circostanze, superano i
valori limite di esposizione alle RNI e agli stimoli sonori e sono pertanto potenzialmente pericolosi per
la salute. Questi prodotti sono sicuri soltanto se si rispettano tutte le norme di sicurezza del fabbricante, come per esempio le istruzioni per i dispositivi di sicurezza, l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione o ancora le avvertenze, o se sono utilizzati da uno specialista competente e formato.
Il capoverso 1 obbliga chi installa o utilizza un prodotto, oppure si occupa della sua manutenzione, ad
applicare e seguire durante l’uso pratico le norme di sicurezza, come per esempio le istruzioni per i
dispositivi di sicurezza, l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione o ancora le avvertenze. Tale obbligo
di diligenza consente di sfruttare in modo efficace tutti gli elementi che concorrono alla sicurezza di un
prodotto. L’obbligo di diligenza include tutte le fasi successive all’immissione in commercio, ad esclusione dello smaltimento. Rientrano in questa categoria un numero limitato di prodotti. Un esempio
tipico sono i solarium, i cui raggi UV devono essere adeguati alle diverse caratteristiche cutanee del
cliente al fine di ottenere un effetto abbronzante. Se il gestore del solarium istalla e utilizza gli apparecchi in modo scorretto o non svolge la loro manutenzione a regola d'arte, oppure omette di considerare i fattori di rischio specifici del cliente, la salute dei soggetti sensibili potrebbe essere messa in
pericolo. I potenziali rischi non possono essere eliminati a livello costruttivo, ma devono essere ridotti
fornendo istruzioni di installazione, utilizzo e manutenzione o avvertenze che rendano sicuro un solarium potenzialmente pericoloso.
Il capoverso 2 concerne i prodotti destinati a scopi commerciali o professionali, che, in ragione della
loro potenza elevata, possono mettere in pericolo la salute delle persone esposte, se non sono utilizzati in modo appropriato. Si tratta di prodotti che presuppongono per il loro impiego un elevato livello
di competenza. Concepiti per svariate applicazioni che espongono l’uomo a RNI e stimoli sonori al fine
di ottenere gli effetti desiderati, spesso essi superano ampiamente i valori limite fissati per garantire la
sicurezza dei prodotti destinati al pubblico. Un esempio è rappresentato dai trattamenti estetici con
radiazioni ottiche o ultrasuoni che servono a migliorare l’aspetto della pelle o a snellire le forme, come
anche dai prodotti per il benessere che impiegano campi magnetici intensi. Questo articolo si applica
anche ai prodotti a potenza elevata, utilizzati come attrazione per il pubblico in concerti, locali o discoteche. A titolo esemplificativo, si citano gli spettacoli laser o di luce durante manifestazioni, in occasione delle quali potenti radiazioni ottiche proiettano immagini visibili in locali o ambienti in cui
s’intrattiene il pubblico.
Le persone che utilizzano tali prodotti devono conoscere e sapere affrontare i possibili pericoli, ma
anche essere capaci di soddisfare tutti i requisiti supplementari che consentono un utilizzo sicuro. A
tale scopo, devono essere in grado di applicare tutte le norme di sicurezza del fabbricante e possedere tutte le altre conoscenze specialistiche e formazioni necessarie per un impiego sicuro. Pertanto,
questi prodotti non sono destinati ai consumatori, ma devono essere riservati esclusivamente a specialisti qualificati operanti in ambito commerciale o professionale.
L’utilizzo competente del prodotto prescritto dalla nuova legge concerne in particolare il settore estetico, nel quale tali prodotti sono ampiamente diffusi e vengono utilizzati per svariati trattamenti da operatori che possiedono competenze specialistiche differenti. Scopo dell’articolo non è vietare queste
offerte potenzialmente pericolose ma apprezzate dai clienti, bensì fornire loro una base solida sotto il
28
profilo tecnico e legale. Per questo genere di trattamenti occorre innanzitutto ricorrere a prodotti di
qualità elevata, utilizzati a fini commerciali e professionali da personale competente.
La nuova legge consente al Consiglio federale di definire nel dettaglio misure atte a prevenire efficacemente gli eventuali pericoli dell’utilizzo a scopi professionali e commerciali dei prodotti. Secondo la
lettera a, il Consiglio federale può richiedere un attestato di competenza. Attualmente gli ambiti principali sono due:
1) I dispositivi medici o prodotti simili utilizzati nel settore estetico che sfruttano immissioni di radiazioni e stimoli sonori superiori ai valori limite richiedono un trattamento accurato e personalizzato in base alle esigenze del cliente. La competenza attestata degli specialisti formati rappresenta un presupposto essenziale per valutare eventuali fattori di rischio del cliente, evitare
esposizioni eccessive, demandare il trattamento a uno specialista qualificato in caso di potenziale pericolo, utilizzare in modo competente apparecchi talvolta complessi e informare il cliente su tutti gli aspetti pertinenti.
2) La gestione di spettacoli con laser o luci potenti in occasione di manifestazioni deve essere affidata esclusivamente a personale competente poiché gli apparecchi vengono spesso diretti
verso il pubblico per catturarne maggiormente l’attenzione. Sottoporre l’utilizzo di questi prodotti al possesso di qualifiche tecniche dovrà garantire che non si verifichino abbagliamenti
pericolosi e che vengano rispettati i valori limite per la protezione degli occhi, in modo da prevenire danni alla retina che possono pregiudicare la facoltà visiva e, nei casi più gravi, causare cecità. Questa misura dovrà inoltre impedire che un errore di orientamento delle radiazioni
possa arrecare danno a terzi, che non partecipano alla manifestazione. L’articolo consente di
prescrivere un nuovo obbligo formativo vincolante per gli organizzatori di tali spettacoli, per il
quale non esiste attualmente una base legale.
In conformità alla lettera b, il Consiglio federale può richiedere il ricorso a uno specialista competente
in materia. Ciò si applica in primo luogo alle offerte commerciali di trattamenti estetici a raggi laser,
luce pulsata o ultrasuoni, per i quali è talvolta necessaria un’anamnesi medica.
Il capoverso 3 consente al Consiglio federale di fissare i requisiti riguardanti la formazione per
l’attestato di competenza.
In caso di coinvolgimento di terzi, il Consiglio federale farà appello in particolare alle appropriate istituzioni formative e organizzazioni del mondo del lavoro (parti sociali, associazioni professionali, altre
organizzazioni competenti e altri operatori della formazione professionale), che sono già specializzate
nell’utilizzo specifico dei prodotti. Il Consiglio federale dovrà coinvolgere le organizzazioni del mondo
del lavoro, se i requisiti per l’ottenimento dell’attestato di competenza sono correlati alla formazione
professionale. I terzi coinvolti dovranno definire le competenze necessarie all’attenzione del Consiglio
federale, allestire i percorsi formativi richiesti e fornire corsi di formazione in conformità alla legge sulla
formazione professionale 51.
La necessità che il Consiglio federale stabilisca requisiti espliciti in materia di un attestato di competenza si riscontra attualmente nell’ambito degli spettacoli laser organizzati nel quadro di manifestazioni. I requisiti riguardanti le competenze e le formazioni necessarie dovranno essere dichiarati vincolanti in virtù delle attuali linee guida internazionali. Ciò dovrà garantire che gli spettacoli laser saranno in
futuro programmati, concepiti, allestiti e organizzati in modo tale da non mettere a rischio la salute del
pubblico.
Articolo 4
Misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute
L’articolo 4 concerne le situazioni in cui l’esposizione a RNI o a stimoli sonori pericolosi per la salute
non è riconducibile a un singolo prodotto, come nel caso di una manifestazione con livelli sonori elevati, che espongono il pubblico a molteplici fonti sonore: stimoli sonori amplificati prodotti dagli impianti di
51
RS 412.10
29
sonorizzazione stessi e da altoparlanti di scena, le emissioni sonore provenienti direttamente dal palco, il rumore del pubblico, ma anche le riflessioni e le sovrapposizioni di tutte queste onde sonore
determinate dall’ambiente. Il pericolo per la salute dovrà essere pertanto valutato nel luogo in cui si
verifica l’esposizione a tutte queste fonti sonore. Nel caso delle manifestazioni, queste esposizioni
sono disciplinate in parte dall’ordinanza sugli stimoli sonori e i raggi laser (OSLa), che si fonda sulla
52
legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) . Questo articolo estende la base legale, allo scopo di
colmare le lacune normative riscontrate.
Oltre alle manifestazioni, l’articolo riguarda altre situazioni nelle quali si verifica la sovrapposizione di
esposizioni dovute al funzionamento contemporaneo di molteplici prodotti che generano RNI e stimoli
sonori. Poiché ciascun prodotto può raggiungere individualmente l’intero valore limite, il carico generato complessivamente può essere molto elevato. Queste situazioni si verificano, ad esempio, in luoghi
in cui si azionano simultaneamente dispositivi antifurto elettronici e altri sistemi RFID.
In materia di esposizioni pericolose per la salute, il capoverso 1 attribuisce al Consiglio federale la
competenza di emanare disposizioni che concernono l’azione simultanea di tutti i prodotti coinvolti.
Queste disposizioni non dovranno introdurre ulteriori requisiti in relazione ai singoli prodotti.
Il capoverso 2 concretizza le possibili misure, illustrandole sull’esempio dell’OSLa. Esse sono appropriate anche per altre situazioni di esposizione non riconducibili a singoli prodotti.
La lettera a consente al Consiglio federale di fissare valori di esposizione e disciplinarne la vigilanza.
Questi valori, che rappresentano uno strumento dell’OSLa di comprovata efficacia, includono valori
limite e valori di annuncio subordinati al soddisfacimento di determinate condizioni. Anche l’obbligo,
per l’organizzatore della manifestazione, di sorvegliare il livello sonoro, applicato a partire da un determinato valore di esposizione, si è dimostrato una misura valida e deve essere pertanto mantenuto.
La lettera b prevede un obbligo d’informazione per emissioni che possono costituire un pericolo per la
salute delle persone sensibili o in caso di esposizione prolungata. L’OSLa impone un tale obbligo per
le manifestazioni con livelli sonori elevati. L’organizzatore della manifestazione è pertanto tenuto a
informare le persone esposte degli eventuali rischi, in modo che possano adottare le necessarie misure di protezione.
La lettera c consente di prevedere misure di protezione. Nell’ambito dell’OSLa si tratta dell’obbligo
degli organizzatori di fornire gratuitamente al pubblico protezioni per l’udito e zone di recupero meno
esposte. Unitamente agli obblighi di cui alla lettera b, queste misure offrono alle persone esposte la
possibilità di proteggersi autonomamente da radiazioni elevate.
La lettera d prevede un esplicito obbligo di annuncio per le manifestazioni, poiché questa misura si è
dimostrata efficace per l’esecuzione dell’OSLa nell’ambito delle manifestazioni che producono elevati
livelli sonori e radiazioni laser.
Articolo 5
Divieti
Negli ultimi anni, il progresso tecnologico e la miniaturizzazione dell’elettronica di potenza hanno portato all’introduzione di prodotti che emettono radiazioni non ionizzanti e stimoli sonori molto potenti e
che rappresentano pertanto un pericolo per la salute. In mancanza di altre misure che si prospettino
efficaci, il Consiglio federale dovrà in futuro avere il potere di vietare tali prodotti.
Lettera a: grazie agli attuali canali di distribuzione, diffusi a livello globale e ampiamente supportati da
Internet, questi prodotti, spesso fabbricati all’estero, possono approdare sul mercato svizzero. Il divieto di importazione e di transito, che il Consiglio federale può imporre in relazione a singoli prodotti, si
applica all’importazione dall’estero di prodotti pericolosi per uso privato o per la distribuzione commerciale. Con un dispendio relativamente contenuto, sarà in tal modo possibile impedire già alla frontiera
doganale che prodotti pericolosi entrino sul territorio svizzero. Un divieto di consegna imposto dal
52
30
RS 814.01
Consiglio federale implica che prodotti pericolosi non siano venduti a scopi commerciali, dati in locazione, messi a disposizione o ceduti a terzi. Un divieto di possesso, stabilito dal Consiglio federale,
rappresenta la misura più severa poiché si applica al possesso di prodotti pericolosi che emettono RNI
e stimoli sonori, compresa la loro fabbricazione a titolo commerciale e privato. Questo divieto di ampia
portata consente di adottare misure sia preventive che successive all’immissione in commercio.
I soli prodotti attualmente disciplinati dalla lettera a sono i puntatori laser potenti, e quindi anche molto
pericolosi, che generano radiazioni nettamente superiori al valore limite da rispettare per evitare danni
alla vista e i puntatori laser che possono costituire un pericolo per la sicurezza pubblica. Nulla impedisce oggigiorno che questi puntatori siano importati dall’estero per scopi commerciali e privati e che
siano successivamente utilizzati senza osservare le dovute misure di sicurezza. Non si può pertanto
escludere che tali prodotti vengano immessi sul mercato svizzero, considerate le lacune che presenta
l’esecuzione della legislazione sulla sicurezza dei prodotti.
Per tali motivi, un’ordinanza dovrà in futuro vietare l’importazione, il transito, la consegna, la locazione,
la messa a disposizione, la cessione e il possesso di puntatori laser con potenza troppo elevata a
scopo commerciale o privato (cfr. cap. 2.6). Sono inclusi nel divieto tutti gli accessori specifici al prodotto, quali lenti addizionali o supporti che servono a focalizzare, intensificare o dirigere le radiazioni
laser. Sono invece ammessi i puntatori laser a bassa potenza e non pericolosi per la salute, che servono come indicatori ottici durante le presentazioni
Poiché la problematica dei puntatori laser non è circoscritta a un numero limitato di prodotti poco pericolosi, bensì comprende tutti i puntatori laser a partire da una certa potenza, i divieti devono poter
essere applicati sia a singoli prodotti sia a categorie di prodotti. Questo articolo crea dunque la base
legale per sostituire la decisione generale dell’Ispettorato federale degli impianti a corrente forte (E53
STI) del 2 maggio 2011 concernente il divieto di messa in circolazione a titolo commerciale di tutti i
puntatori laser delle due categorie più potenti.
I laser utilizzati negli ambiti della ricerca, dell’industria e della medicina soggiacciono già alle disposizioni legali pertinenti e non rientrano nel campo di applicazione di questo articolo.
La lettera b conferisce al Consiglio federale la facoltà di vietare l’utilizzo commerciale e professionale
di prodotti potenzialmente molto pericolosi per la salute delle persone, nonostante si adottino tutte le
precauzioni possibili. Questa disposizione dovrà impedire, per esempio, il passaggio al settore
dell’estetica e del benessere di trattamenti medici che richiedono una valutazione medica individuale
del rapporto rischi/benefici o una giustificazione medica. Affinché ciò non comporti implicazioni per
l’utilizzo medico, il divieto, a differenza della lettera a, non si riferisce ai prodotti stessi ma al loro impiego in ambito commerciale o professionale.
Per i controlli relativi all’attuazione di questo articolo, il Consiglio federale si ispira a norme internazionali, in particolare a quelle dell’UE. Il Consiglio federale può approvare le misure di cui all’articolo 5
lettera a soltanto se queste ultime servono a garantire la protezione della salute e della vita delle persone, non costituiscono uno strumento di discriminazione arbitraria o non celano limitazioni al commercio tra le parti contrattuali. In caso contrario, siffatta misura potrebbe violare l'Accordo di libero
scambio con l’UE (art. 13 in combinato disposto con l’art. 20 ALS).
Articolo 6
Acquisizione delle basi scientifiche
L’articolo 6 crea la base per stabilire e attuare eventuali misure di cui agli articoli 3–5 e offrire al pubblico un’informazione indipendente e fedele allo stato attuale delle conoscenze, in conformità
all’articolo 8. Al contrario, questo articolo non si propone di definire i requisiti fondamentali in materia
di sicurezza e salute che devono essere soddisfatti da un prodotto. Questi ultimi continueranno ad
53
Decisione generale dell’Ispettorato federale degli impianti a corrente forte ESTI sul divieto di messa
in circolazione di laser ad uso manuale a batteria delle classi 3B e 4 del 2 maggio 2011
http://www.admin.ch/opc/it/federal-gazette/2011/3597.pdf
31
essere definiti dal fabbricante, dall’importatore, dagli organismi internazionali di normalizzazione, dai
comitati scientifici e dall’ambiente scientifico stesso.
L’acquisizione delle basi scientifiche sarà per la maggior parte finanziata da mezzi diretti, stanziati nel
quadro della ricerca del settore pubblico o del sostegno alla ricerca dell’Amministrazione federale.
Questa misura è retta dalla legge federale del 14 dicembre 2012 sulla promozione della ricerca e
54
dell'innovazione (art. 14 LPRI). Secondo l’articolo 16 di questa legge, la ricerca del settore pubblico
è la ricerca che l'Amministrazione federale avvia per ottenere i risultati di cui necessita per l'adempimento dei suoi compiti. Secondo lo stesso articolo capoverso 2 lettera d, questa definizione si applica
anche ai mandati di ricerca. Poiché la LPRI disciplina la ricerca dell’Amministrazione federale, un mero rinvio alla normativa quadro sarà sufficiente (cfr. messaggio concernente la LPRI; FF 2011 7811).
Per l’acquisizione delle basi scientifiche dovrà essere possibile coinvolgere anche altre autorità federali competenti, come anche le già esistenti Commissioni federali della radioprotezione e della sorveglianza della radioattività (CPR) e per la lotta contro il rumore (CFLR), allo scopo di ottenere una perizia o un secondo parere in merito a basi scientifiche o pubblicazioni e poter quindi completare le informazioni necessarie all’esecuzione conformemente allo stato delle conoscenze e della tecnica. La
collaborazione si realizzerà su mandato dell’UFSP.
Articolo 7
Informazione del pubblico
Scopo dell’articolo 7 è informare il pubblico sui rischi per la salute implicati da prodotti che generano
RNI o stimoli sonori, e sul loro utilizzo sicuro. Si tratta in particolare di prodotti disciplinati da questa
legge che hanno un potenziale di pericolosità tale da richiedere informazioni e raccomandazioni supplementari per garantirne un utilizzo sicuro. Questo è il caso, per esempio, dei puntatori laser o dei
trattamenti estetici che sono offerti sul mercato ma che, a causa della procedura esecutiva lacunosa,
potrebbero non essere stati ancora sottoposti a controllo, tanto che la protezione della salute e della
sicurezza devono essere garantite da informazioni integrative. Il mandato di informazione concerne
anche le fonti di RNI e di stimoli sonori naturali, ma potenzialmente pericolose.
Nei limiti del campo di applicazione di questa legge ed eventualmente in collaborazione con altri Uffici,
l’UFSP dovrà avere inoltre la possibilità di informare il pubblico su tematiche che, pur non riguardando
direttamente i rischi per la salute, richiedono, per svariati motivi, informazioni attuali. Ne sono un esempio le questioni ricorrenti o anche i timori sugli eventuali rischi per la salute legati a prodotti o situazioni che espongono in misura limitata alle RNI o agli stimoli sonori.
Per pubblico s’intendono, oltre alla popolazione, anche gruppi di destinatari specifici come, ad esempio, il personale medico, l’industria, il commercio, le altre autorità interessate e coloro che utilizzano
prodotti che generano RNI e stimoli sonori a scopi professionali e commerciali. A tali gruppi dovranno
essere fornite informazioni mirate e scientificamente fondate in relazione non solo ai rischi sopra esposti bensì anche alle misure da adottare, alle esposizioni, alle conoscenze acquisite in materia di
salute e agli aspetti giuridici. I canali d’informazione sono soprattutto Internet, ma anche opuscoli informativi, comunicati stampa, articoli in riviste specializzate o campagne d’informazione.
Articolo 8
Esecuzione da parte della Confederazione
La nuova legge impone che i compiti esecutivi siano ripartiti tra Confederazione e Cantoni. Secondo il
capoverso 1, la Confederazione garantisce l’esecuzione della legge per quanto l’articolo 9, ai sensi del
federalismo d’esecuzione (art. 46 cpv. 1 Cost.), non delega ai Cantoni i compiti esecutivi in loco. Pertanto alla Confederazione restano soprattutto compiti di coordinamento e di informazione.
Oltre al coordinamento, all’informazione e alle poche attività di controllo del mercato (cfr. art. 8 cpv. 2
e art. 9 cpv. 2), l’esecuzione dovrà restare competenza della Confederazione, così da consentire
all’UFSP di rappresentare direttamente gli interessi in materia di tutela della salute in seno ai comitati
internazionali di normalizzazione. Questa misura è importante poiché le norme rappresentano uno dei
54
32
RS 420.1
principali strumenti di valutazione della sicurezza di un prodotto. Se un prodotto è conforme ai requisiti
legali, si presuppone che soddisfi anche i requisiti fondamentali e che sia pertanto sicuro. Gli aspetti
sanitari giocano un ruolo essenziale nelle norme concernenti le RNI e gli stimoli sonori. Le esperienze
degli ultimi anni hanno mostrato che, per motivi legati alle risorse, le conoscenze di cui dispongono
soprattutto le autorità sanitarie non confluiscono in modo ottimale nell’attività normativa. Attualmente,
esistono pertanto delle norme in materia di RNI e stimoli sonori che non prendono sufficientemente in
considerazione i possibili rischi per la salute. Nell’ambito della LRNIS non si riscontra la necessità di
creare una base specifica per la partecipazione dell’UFSP ai comitati internazionali di normalizzazione, poiché questa è già prevista dall’ordinanza del 28 giugno 2000 sull'organizzazione del Dipartimento federale dell'interno (OOrg-DFI; RS 172.212.1).
Capoverso 2: la Confederazione vigila sul divieto di importazione e di transito ai sensi dell’articolo 5. Il
Consiglio federale può delegare questo compito all’Amministrazione federale delle dogane, che dovrà
controllare l’importazione e il transito per scopi sia commerciali che privati.
Articolo 9
Controlli da parte dei Cantoni
L’UFSP mette a disposizione dei Cantoni le informazioni e i documenti necessari all’effettuazione dei
controlli, contenendo il più possibile le loro spese. Per razionalizzare le attività esecutive si rinuncia a
un controllo generalizzato e a un obbligo di annuncio. Saranno eseguiti esclusivamente controlli a
campione in funzione del rischio sui prodotti che comportano i maggiori rischi per la salute, se non
sono utilizzati nel rispetto delle norme di sicurezza del fabbricante.
Lettera a: si dovrà controllare il rispetto delle norme di sicurezza del fabbricante dopo l’immissione in
commercio di un prodotto, nell’installazione, nell’utilizzo e nella manutenzione. I controlli potranno
essere limitati a quei prodotti dai quali possono derivare rischi per la salute in caso di installazione,
utilizzo e manutenzione non conformi alle norme del fabbricante.
Lettera b: in caso di prodotti il cui utilizzo richiede competenze specialistiche o un’apposita formazione, i Cantoni controllano se l’utente soddisfi questi requisiti.
Lettera c: i controlli delle misure da adottare in caso di esposizioni elevate, come per esempio le esposizioni agli stimoli sonori disciplinate dall’OSLa, resteranno competenza dei Cantoni. L’UFSP continuerà a coadiuvarli nell’attività esecutiva.
Lettera d: i Cantoni controllano i divieti di consegna e di possesso in conformità all’articolo 5. Poiché
tali divieti si applicano solamente a un numero assai limitato di prodotti pericolosi, l’esecuzione di queste disposizioni non rappresenterà un onere gravoso. Il divieto di possesso, previsto soprattutto per i
puntatori laser potenti, dovrà essere eseguito dalla polizia, la quale in parte già oggi confisca puntatori
laser potenti che sono classificati come «oggetti pericolosi» in conformità alla legge sulle armi.
L’esecuzione risulterà, tuttavia, semplificata dall’introduzione di un chiaro divieto di possesso.
Lettera e: i Cantoni controllano eventuali divieti di utilizzo di prodotti, in particolare per quel che concerne l’utilizzo professionale e commerciale di dispositivi medici o prodotti simili che presuppongono
competenze mediche. L’attività esecutiva dovrà essere esercitata nel quadro dell’esecuzione
dell’ordinanza sui cosmetici o degli altri controlli eseguiti negli studi estetici.
Capoverso 2: nonostante il controllo delle misure di cui all’articolo 4 spetti quasi interamente ai Cantoni, ai fini di un’attuazione conforme e corretta dei controlli potrebbe essere opportuno prevedere la
competenza esecutiva della Confederazione in ambiti specifici e circoscritti, come per esempio quello
dei raggi laser o delle manifestazioni che espongono a RNI. Ai sensi di questo capoverso, il Consiglio
federale si riserva pertanto la possibilità di conferire alla Confederazione, e più precisamente
all’UFSP, la competenza di effettuare essa stessa misurazioni complesse e specialistiche, soprattutto
in ambito ottico. Per misurazioni e controlli in loco, l’UFSP potrà incaricare terzi, come per esempio
l’Istituto federale di metrologia (METAS), già operativo nel campo degli spettacoli laser. Nell’interesse
di un chiara ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni, il Consiglio federale eserciterà questa competenza soltanto in modo molto restrittivo.
33
Articolo 10 Delega di compiti
Capoverso 1: il presente articolo crea la base legale per la delega esterna di compiti esecutivi. In deroga all’organizzazione ordinaria delle autorità, la delega di compiti necessita di un’autorizzazione
speciale del legislatore. Ai sensi di questo capoverso, il Consiglio federale può delegare a terzi il controllo delle misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute di cui all’articolo 4, i quali
all’occorrenza devono poter ordinare mediante decisione l’immediata cessazione delle esposizioni.
Terzi possono essere incaricati, per esempio, del controllo degli spettacoli laser; si tratta di compiti
molto tecnici, nei quali sono altamente specializzati organizzazioni ed esperti esterni
all’Amministrazione federale. In questi ambiti sarebbe conforme allo scopo e opportuno dal punto di
vista economico delegare alcuni compiti esecutivi a organizzazioni esterne e a persone che dispongono di conoscenze specifiche.
Capoverso 2: il Consiglio federale sorveglia l’operato dei terzi incaricati.
Capoverso 3: questo capoverso crea la base legale affinché i terzi incaricati possano riscuotere emolumenti per l’adempimento dei propri compiti. Per potersi richiamare alla normativa federale in materia
di emolumenti, il Consiglio federale deve prevedere le disposizioni necessarie per la riscossione di
emolumenti adeguati conformemente all’articolo 46a LOGA. Nella definizione degli emolumenti, disciplinati all’articolo 12, dovrà tener conto del principio di equivalenza e del principio di copertura dei
55
costi. Per il resto, si applica l’ordinanza generale dell’8 settembre 2004 sugli emolumenti
Capoverso 4: in virtù di questo capoverso, la Confederazione accorderà a terzi incaricati una remunerazione se la riscossione di emolumenti non consente loro di coprire le spese.
Articolo 11 Provvedimenti amministrativi
L’articolo 11 si prefigge l’obiettivo di fornire agli organi di controllo tutte le competenze necessarie
all’adempimento dei propri compiti. Il capoverso 1 autorizza gli organi di controllo a effettuare i controlli
sul posto.
Se da un controllo risulta che non sono rispettate le prescrizioni o le norme di sicurezza del fabbricante, l’organo di controllo, nella maggior parte dei casi di competenza cantonale, è tenuto ad adottare le
misure necessarie a proteggere la sicurezza e la salute. I capoversi 2 e 3 creano le basi legali formali
che consentono agli organi di controllo di disporre o eseguire queste misure. Nella fattispecie, l’organo
di controllo può ricorrere in particolare alle misure descritte al capoverso 3, che si ispirano a quelle
contenute nella LSPro e nella LOTC. Nello svolgimento di questi compiti, gli organi di controllo competenti dovranno osservare il principio della proporzionalità di cui all’articolo 5 Cost. La procedura per la
disposizione di misure relative ai controlli da parte di servizi federali è stabilita in conformità alla legge
federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA; RS 172.021). Alle misure emanate
dagli organi di controllo cantonali si applica il diritto procedurale del Cantone interessato.
Capoverso 4: se l’utente non informa esso stesso il pubblico in tempo utile e in modo efficace sui pericoli derivanti dall’utilizzo di un prodotto, gli organi di controllo competenti provvederanno ad avvertire
la popolazione di tali pericoli.
Articolo 12 Emolumenti
Ai sensi di questo articolo, gli organi di esecuzione cantonali e federali, come anche eventuali terzi
incaricati dalla Confederazione, riscuoteranno emolumenti per l’esecuzione di diversi controlli, e più
precisamente di quelli previsti dagli articoli 8 capoverso 2, 9, 10 capoverso 1 e 11 capoverso 1. In tal
modo, la Confederazione provvede alle condizioni legali necessarie affinché gli organi di esecuzione
della Confederazione e dei Cantoni, come anche eventuali terzi coinvolti, possano finanziare almeno
parte delle spese di esecuzione del diritto federale mediante la riscossione di emolumenti.
55
34
RS 172.041.1
Il capoverso 2 attribuisce al Consiglio federale la competenza di disciplinare i dettagli della riscossione
degli emolumenti, allo scopo di garantire in tutta la Svizzera l’applicazione degli stessi principi di riscossione, in modo da impedire distorsioni della concorrenza in ragione dell’applicazione di norme
diverse. I dettagli concernono in particolare i seguenti aspetti:
• l’ ammontare (lett. a): nella determinazione dell’ammontare degli emolumenti, il Consiglio federale intende concedere ai Cantoni un certo margine di manovra. Sono previsti tuttavia dei
limiti che regolano l’importo degli emolumenti consentito.
• modalità della riscossione (lett. b): si tratta principalmente di definire il gruppo di persone soggette al pagamento ed eventuali tipi di emolumento.
• responsabilità e prescrizione (lett. c e d): anche le questioni legate alla responsabilità, nel caso in cui siano soggette al pagamento più persone, e alla prescrizione del diritto di riscuotere
gli emolumenti, devono essere chiarite mediante ordinanza.
Secondo il capoverso 3, la normativa sugli emolumenti deve tener conto di due fondamenti importanti,
segnatamente del principio di equivalenza e del principio di copertura dei costi. In virtù del principio di
equivalenza, la riscossione di emolumenti finalizzata al finanziamento delle spese amministrative derivanti dai controlli può essere giustificata se anche i settori interessati traggono un vantaggio
dall’attività di controllo. Nello specifico, quest’ultima accresce la fiducia dei consumatori nei prodotti in
questione. Secondo il principio di copertura dei costi, gli emolumenti devono in genere coprire tutti i
costi risultanti dall’adempimento dei compiti.
Il capoverso 4 stabilisce la possibilità di prevedere alcune deroghe alla riscossione degli emolumenti
se ciò è giustificato da un interesse pubblico preponderante. A tal proposito occorre innanzitutto considerare il principio comune disciplinante la legislazione sui prodotti, in virtù del quale per controlli del
mercato eseguiti con prove a campione possono essere riscossi emolumenti solo se il controllo porta
a contestazioni.
Articolo 13 Protezione dei dati
Capoverso 1: l’esecuzione vedrà coinvolti diversi servizi federali e autorità cantonali, che si occuperanno di diversi aspetti di questa legge (in particolare l’UFSP e l’AFD, cfr. anche commento all’art. 10
cpv. 3). Il capoverso 1 crea la base legale per l’elaborazione dei dati. Gli organi di esecuzione federali
e cantonali saranno autorizzati a trattare dati personali, fra cui anche quelli degni di protezione, sempreché ciò sia necessario per l’esecuzione ai sensi della nuova legge. La legge federale del 19 giugno
1992 sulla protezione dei dati (LPD; RS 235.1) richiede a tale scopo una base legale esplicita.
Il capoverso 2 disciplina lo scambio dei dati. Ai Cantoni servono, ad esempio, i documenti e le informazioni sui prodotti che sono tenuti a controllare nel quadro della sorveglianza del mercato. La Confederazione, dal canto suo, dipende dal coordinamento e dalla sorveglianza dell’attività esecutiva, ma
anche dai dati raccolti in loco dai Cantoni. Questa disposizione costituisce la base legale che in futuro
dovrà consentire alle autorità di esecuzione di attuare il necessario scambio di dati ricorrendo a procedure di richiamo automatizzate. Gli autorizzati ad accedere ai dati, il volume dei dati personali accessibili come anche lo scopo dell’accesso saranno disciplinati mediante ordinanza nel rispetto degli
interessi degni di protezione dei soggetti coinvolti.
Il capoverso 3 autorizza il Consiglio federale a disciplinare le competenze e le procedure per lo scambio dei dati con l’estero (autorità, istituzioni e organizzazioni internazionali). Questa misura si rende
necessaria poiché l’esecuzione della nuova legge richiederà la collaborazione con l’estero e, di conseguenza, un certo scambio di informazioni. In questo contesto, potrebbe anche essere richiesta la
trasmissione di dati personali nel quadro di accordi internazionali. Inoltre, la trasmissione di dati personali deve essere possibile qualora sia indispensabile per scongiurare un pericolo imminente per la
vita o la salute.
Articolo 14
Delitti
35
Secondo l’articolo 14, è punito chiunque, intenzionalmente, importa, fa transitare, consegna, possiede
o utilizza un prodotto soggetto a un divieto di cui all’articolo 5. Le sanzioni penali si basano su quelle
previste dall’articolo 16 della LSPro. In rapporto alla LSPro, tuttavia, la nuova legge inasprisce la pena
massima, poiché, per essere condannabile, l’autore del reato deve contravvenire a un divieto esplicito.
Tale disposizione tiene conto del fatto che prodotti ad alto potenziale di pericolosità possono avere
effetti particolarmente gravi sulla salute delle persone.
Articolo 15 Contravvenzioni
Le sanzioni penali previste dall’articolo 15 capoversi 1 e 2 corrispondono a quelle dell’articolo 17
LSPro. Sarà punito con l’arresto fino a un anno o con una multa chi viola intenzionalmente uno degli
obblighi di cui all’articolo 5 (cfr. art. 14 di cui sopra). In tutti gli altri casi di infrazione alle disposizioni
della presente legge, l’autore è punibile con una pena pecuniaria massima di 40 000 franchi se agisce
intenzionalmente o di 20 000 franchi se agisce per negligenza. È altresì punibile chiunque non osserva le norme di sicurezza del fabbricante di cui all’articolo 3 capoverso 1, non rispetta le condizioni
poste per l’utilizzo di un prodotto oppure contravviene alle misure stabilite dal Consiglio federale per le
situazioni di esposizione a radiazioni e stimoli sonori pericolosi per la salute. Punibile sarà anche colui
che viola una prescrizione esecutiva la cui inosservanza è dichiarata punibile o non si conforma a una
decisione che gli è stata notificata sotto la comminatoria della pena prevista dal presente articolo.
Secondo l’articolo 15 capoverso 3, è punito con la stessa pena di cui al capoverso 1 chiunque, per
negligenza, importa, fa transitare, consegna, possiede o utilizza un prodotto soggetto a un divieto di
cui all’articolo 5.
In conformità al capoverso 4 sono inoltre applicabili gli articoli 6 e 7 della DPA, ai sensi dei quali saranno punite le infrazioni commesse nella gestione degli affari di un’azienda o altrimenti nell'esercizio
di incombenze d'affari o di servizio per terze persone. Per reati che sono puniti con una multa fino a
5000 franchi si applica la norma speciale iscritta nell’articolo 7 DPA, in virtù della quale si può prescindere da un procedimento contro persone fisiche e, in loro vece, condannare al pagamento della multa
l'azienda.
36
4
Ripercussioni
Nel 2014, l’UFSP effettuerà un’analisi d’impatto della regolamentazione (AIR). L’analisi dovrà mostrare le conseguenze dirette e indirette dell’avamprogetto di legge sulle finanze, il personale, l’economia
e la politica. Poiché il contenuto della legge non è stato ancora consolidato, al momento si possono
formulare solamente valutazioni quantitative di carattere approssimativo, che presentiamo qui di seguito.
4.1
Per la Confederazione
Le attività attuali della Confederazione (dell’UFSP) nel campo dell’acquisizione di basi scientifiche e
dell’informazione in materia di RNI e stimoli sonori devono essere potenziate, allo scopo di rispondere
all'esigenza del pubblico di ricevere dati attendibili e scientificamente fondati. L’acquisizione di basi
scientifiche, non richiederà presumibilmente risorse maggiori rispetto a quanto già stanziato dalla ricerca del settore pubblico.
L'intensificazione prevista dei compiti della Confederazione comporterà un aumento del fabbisogno
dell’UFSP in termini di mezzi finanziari e di personale. Secondo le prime stime, sarà necessario creare
circa un posto di lavoro a tempo pieno, nonché disporre di circa 200 000 franchi di mezzi materiali
l’anno. Per l’esecuzione di questa legge e l’adempimento dei compiti della Confederazione possono
essere utilizzate le strutture esistenti.
4.2
Per i Cantoni e per i Comuni
A livello cantonale, la nuova legge prevede, tra l’altro, una nuova responsabilità di controllo in relazione all’utilizzo commerciale o professionale di prodotti potenzialmente pericolosi. Al fine di contenere le
esigenze supplementari derivanti da questi controlli, la Confederazione mette a disposizione dei Cantoni i materiali, la documentazione e gli strumenti ausiliari necessari. Gli accertamenti da parte dei
Cantoni devono essere eseguiti a campione, in modo mirato e in funzione del rischio, facendo appello
alle autorità cantonali competenti (Ispettorato delle derrate alimentari, farmacista o chimico cantonale).
Secondo le prime stime, questa nuova competenza comporterà la necessità di creare in media un
nuovo posto al 10 per cento per Cantone. L’assunzione dei nuovi compiti comporterà per i Cantoni
maggiori spese dell’ordine di circa 0,4 milioni di franchi all’anno. Secondo la prassi corrente nel quadro delle norme di polizia sanitaria, questi costi, risultanti dall’esecuzione del diritto federale secondo
l’articolo 46 capoverso 1 Cost., devono essere sostenuti dalla Confederazione senza indennizzo.
L’articolo 11 della legge dovrà tuttavia introdurre una normativa federale, che consenta ai Cantoni di
coprire i costi derivanti dall’esecuzione dei propri compiti mediante la riscossione di emolumenti.
Non sono previste conseguenze per i Comuni.
4.3
Per l’economia
La nuova legge, come molte altre normative legali in materia di prodotti, si fonda soprattutto sulla responsabilità individuale del fabbricante, del fornitore e del consumatore. Sono previste misure
d’intervento severe solo in casi eccezionali. Questa nuova legge, che garantirà soprattutto l’utilizzo
sicuro di prodotti che emettono RNI e stimoli sonori, avrà per effetto quello di migliorare la protezione
della salute dei consumatori. In ambito estetico, occorre migliorare la sicurezza dei trattamenti con
RNI o stimoli sonori e ridurre al minimo gli incidenti che possono avere un impatto sui costi sanitari.
Scopo delle nuove norme d’uso è anche il miglioramento della qualità di questi trattamenti e il rafforzamento della protezione della salute nei settori interessati.
Le conseguenze economiche saranno esaminate nel quadro dell’AIR, al fine di valutare l’impatto
sull’economia dell’intervento statale e di eventuali misure nell’ambito della nuova legislazione. Dovranno essere analizzati e indicati gli effetti su singoli gruppi sociali e imprese (ad es. PMI), ma anche
sull’economia nel suo complesso. Come per tutte le nuove leggi, è necessario vigilare affinché
37
l’incidenza dei costi sull’economia possa essere ridotta al minimo e tutti gli eventuali costi supplementari siano giustificati da benefici elevati.
4.3.1
Per le imprese
La nuova legge non impone limiti rilevanti né per il commercio né per la consegna, poiché restano
invariate le norme esistenti per l’immissione in commercio dei prodotti. L’entrata in vigore della nuova
legge non avrà ripercussioni sui fabbricanti di prodotti con emissioni di RNI e stimoli sonori che si attengono alle norme di legge attualmente vigenti. In questo ambito sarà intensificata soltanto l'attività
esecutiva.
Anche l’installazione, l'utilizzo e la manutenzione dei prodotti non genereranno costi supplementari di
rilievo, nel caso in cui le aziende, come ad esempio i gestori di solarium, applichino già le norme sui
prodotti prescritte dai fabbricanti. Le aziende dovranno in futuro garantire che il loro personale non
solo conosca, ma anche osservi tali prescrizioni. Questo obbligo può eventualmente implicare un lieve
incremento dei costi del personale, qualora i dipendenti non siano stati sinora adeguatamente formati
dall'azienda.
4.3.2
Per organizzazioni e associazioni
In virtù della nuova legge, la Confederazione inviterà ad esempio associazioni attive in ambito medico
ed estetico a partecipare a programmi di formazione per l’utilizzo commerciale e professionale di prodotti che generano RNI e stimoli sonori. Questa collaborazione interdisciplinare dovrà contribuire alla
qualità e alla sicurezza richiesta per trattamenti estetici che impiegano RNI o stimoli sonori.
4.4
Bilancio delle ripercussioni
Le prime stime indicano che la nuova legge non avrà conseguenze economiche di né in Svizzera né
all’estero. Lo Stato dovrà sostenere costi supplementari contenuti, che possono essere chiaramente
giustificati da un miglioramento della protezione della salute della popolazione dalle RNI e dagli stimoli
sonori. La nuova legge consente innanzitutto di vietare prodotti pericolosi, quali ad esempio i puntatori
laser potenti, che possono costituire un pericolo considerevole per la salute e la sicurezza pubblica.
La nuova legge s’ispira a norme vigenti, quali la legge federale sulla sicurezza dei prodotti, e mette in
atto la stessa filosofia. Non si prevedono pertanto contrasti tra regolamentazioni. Come mostra la
prassi, nel campo delle RNI e degli stimoli sonori vengono sistematicamente presentate interrogazioni
parlamentari che segnalano la necessità di colmare lacune in materia di protezione e invitano la Confederazione a colmarle.
38
5
Aspetti giuridici
5.1
Costituzionalità e legalità
L’avamprogetto di legge si fonda sull’articolo 95 capoverso 1 e sull’articolo 118 capoverso 2 lettera a e
56
b della Costituzione federale (Cost.) . L’articolo 95 capoverso 1 Cost. conferisce alla Confederazione
competenza legislativa in materia di attività economica privata. Dall’articolo 118 capoverso 2 Cost.
deriva la competenza di emanare prescrizioni sull’impiego di oggetti che possono mettere in pericolo
la salute (lett. a) e sulla lotta contro le malattie fortemente diffuse o maligne (lett. b).
5.2
Compatibilità con gli obblighi internazionali della Svizzera
La Svizzera non è soggetta a obblighi internazionali vincolanti in materia di RNI e stimoli sonori. La
nuova legge si ispira alle direttive e alle raccomandazioni internazionali vigenti (ad es. dell’UE), che
fungono da ausilio orientativo.
Secondo l’Accordo dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sugli ostacoli tecnici agli
57
scambi (accordo «Technical barriers to trade (TBT)») , le prescrizioni tecniche vanno formulate in
modo da non costituire ostacoli tecnici al commercio (art. 4 cpv. 1 LOTC). A tale scopo, secondo la
LOTC devono essere elaborate in modo da essere compatibili con quelle dei principali partner commerciali della Svizzera (art. 4 cpv. 2 LOTC). Al principio di cui all'articolo 4 capoverso 1 LOTC sono
ammesse solo deroghe conformi ai requisiti di cui all'articolo 4 capoverso 3 LOTC. Un divieto
d‘importazione o di dispensazione, per esempio, deve essere controllato per quanto concerne la compatibilità con la LOTC e con gli obblighi internazionali.
L’Accordo di libero commercio concluso il 22 luglio 1972 tra la Svizzera e l'Unione europea prevede
inoltre che le parti rinuncino a ogni aiuto pubblico che falsi o minacci di falsare la concorrenza nel
commercio con l’UE, favorendo talune imprese o talune produzioni. Di conseguenza, l’attuazione delle
nuove disposizioni legali in materia di protezione dalle RNI e dagli stimoli sonori non deve creare discriminazioni o disparità concorrenziali. Pertanto, la Svizzera non può adottare misure che producano
effetti analoghi alla limitazione delle quantità, che condurrebbero a una riduzione degli scambi di merci
tra Svizzera e UE e quindi a una violazione dell'Accordo di libero scambio.
Infine, i prodotti disciplinati dalla nuova legge possono rientrare anche nel campo di applicazione
dell'Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in
58
materia di valutazione della conformità (MRA) , in particolare dei capitoli 1 (Macchine), 4 (Dispositivi
medici), 7 (Apparecchiature radio e apparecchiature terminali di telecomunicazione) e 9 (Materiale
elettrico e compatibilità elettromagnetica) dell'allegato 1. Vigenti questi capitoli, le prescrizioni sui prodotti del diritto svizzero e del diritto dell’UE devono essere equivalenti. Disposizioni derogatorie o divieti concernenti l'immissione in commercio non devono contraddire questa equivalenza e devono
essere decisi caso per caso dal Consiglio federale.
5.3
Forma dell’atto
In conformità all’articolo 164 Cost., tutte le disposizioni importanti che contengono norme di diritto
sono emanate sotto forma di legge federale. L’emanazione della nuova legge soddisfa tale requisito.
Secondo l’articolo 141 capoverso 1 lettera a Cost., le leggi federali sottostanno a referendum facoltativo, che è espressamente previsto dalla nuova legge (art. 20 cpv. 1).
La compatibilità della nuova legge con gli obblighi internazionali della Svizzera è garantita dal fatto
che la nuova legge non contiene prescrizioni esplicite che si pongono in contrasto con la legislazione
internazionale (cfr. n. 2.4). Il Consiglio federale dovrà tener conto di questo aspetto in fase di elaborazione delle disposizioni di esecuzione.
56
RS 101
RS 0.632.2 allegato 1A.6
58
RS 0.946.526.81
57
39
5.4
Delega di competenze normative
Le competenze normative possono essere delegate mediante legge federale, sempreché la Costituzione non lo escluda (art. 164 cpv. 2 Cost.). Quest’ultima pone restrizioni generali alla possibilità di
delega, fra cui in particolare l’obbligo di emanare disposizioni fondamentali e importanti in forma di
legge federale (art. 164 cpv. 1 Cost.). Diverse disposizioni della nuova legge attribuiscono al Consiglio
federale la competenza di emanare normative di esecuzione. Tale delega è giustificata dal fatto che in
molti casi la nuova legge disciplina essa stessa i principi e definisce, pertanto, il quadro entro il quale
l’attività normativa del Consiglio federale può articolarsi. È inoltre opportuno conferire al Consiglio
federale la competenza di emanare disposizioni di esecuzione in tutti gli ambiti che dovranno essere
in futuro adeguati rapidamente agli sviluppi tecnici e armonizzati a livello internazionale. I disciplinamenti che comportano un elevato sforzo di concretizzazione dovranno figurare in un’ordinanza. La
possibilità di delega è prevista dai seguenti articoli:
− articolo 3 capoversi 2–3
− articolo 4 capoverso 2
− articolo 5
− articolo 9 capoverso 2
− articolo 10 capoverso 1 e 2
− articolo 12 capoversi 2–4
− articolo 13 capoverso 3
40
Legge federale
sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti
e degli stimoli sonori
(LRNIS)
del …
Avamprogetto
L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,
visti gli articoli 95 capoverso 1 e 118 capoverso 2 lettere a e b della Costituzione
federale 1;
visto il messaggio del Consiglio federale del ...,
decreta:
Art. 1 Scopo e campo d’applicazione
1
La presente legge si prefigge di proteggere le persone dai pericoli delle radiazioni
non ionizzanti e degli stimoli sonori.
2
A tale scopo, contiene disposizioni riguardanti:
a.
l’importazione, il transito, la consegna, il possesso e l’utilizzo di prodotti;
b.
le misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute a radiazioni non ionizzanti e stimoli sonori;
c.
l’acquisizione di basi scientifiche e l’informazione del pubblico.
3
Sono fatte salve le disposizioni sulla protezione contro le radiazioni e il rumore
della legge del 7 ottobre 1983 2 sulla protezione dell’ambiente.
Art. 2 Definizioni
Nella presente legge s’intende per:
a.
radiazioni non ionizzanti: campi elettromagnetici con una lunghezza d’onda
superiore a 100 nanometri;
b.
stimoli sonori: infrasuono, suono e ultrasuono;
c.
prodotto: cosa mobile pronta per l’utilizzo che genera radiazioni non ionizzanti o stimoli sonori, anche se incorporata in un’altra cosa mobile o immobile.
Art. 3 Utilizzo di prodotti
1
2
2014–......
RS 101
RS 814.01
1
Protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori
1
Chi installa o utilizza un prodotto, oppure si occupa della sua manutenzione, deve
attenersi alle norme di sicurezza del fabbricante e garantire che la salute delle persone non sia messa in pericolo o lo sia soltanto minimamente.
2
Per l’utilizzo a scopi commerciali o professionali di prodotti potenzialmente pericolosi il Consiglio federale può:
a.
prevedere un attestato di competenza;
b.
prevedere il ricorso a uno specialista competente in materia.
3
Esso può fissare requisiti riguardanti la formazione per l’attestato di competenza di
cui al capoverso 2 lettera a.
Art. 4
Misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute
1 Il
Consiglio federale disciplina le misure da adottare per ridurre i rischi di esposizioni pericolose per la salute a radiazioni non ionizzanti e stimoli sonori e per prevenirne i danni.
2
Esso può:
a.
fissare valori di esposizione e disciplinarne la sorveglianza;
b.
prevedere un obbligo d’informazione;
c.
prevedere misure di protezione;
d.
prevedere un obbligo di annuncio per manifestazioni.
Art. 5
Divieti
Se la salute delle persone non può essere protetta a sufficienza da nessun’altra misura, il Consiglio federale può:
a.
vietare l’importazione, il transito, la consegna o il possesso di prodotti potenzialmente molto pericolosi;
b.
vietare l’utilizzo a scopi commerciali o professionali di prodotti potenzialmente molto pericolosi.
Art. 6 Acquisizione di basi scientifiche
La Confederazione acquisisce le basi scientifiche necessarie per l’esecuzione della
presente legge. Per l’attribuzione o il sostegno di lavori di ricerca si applicano le
disposizioni della legge federale del 14 dicembre 2012 3 sulla promozione della
ricerca e dell’innovazione.
Art. 7 Informazione del pubblico
L’Ufficio federale della sanità pubblica informa il pubblico sulle ripercussioni e i
rischi rilevanti per la salute delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori.
Art. 8 Esecuzione da parte della Confederazione
3
2
RS 420.1
Protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori
..........
RU
1 La Confederazione è responsabile dell’esecuzione della presente legge, sempre
che, in virtù dell’articolo 9, i controlli non siano trasferiti ai Cantoni.
2
Essa controlla il rispetto dei divieti di importazione e di transito di cui all’articolo 5
lettera a.
Art. 9 Controlli da parte dei Cantoni
1
I Cantoni controllano con prove a campione il rispetto:
a.
delle norme di sicurezza del fabbricante di cui all’articolo 3 capoverso 1
nell’istallazione, nell’utilizzo o nella manutenzione a scopi commerciali o
professionali;
b.
dell’obbligo di produrre un attestato di competenza o di ricorrere a uno specialista di cui all’articolo 3 capoverso 2;
c.
delle misure stabilite dal Consiglio federale in virtù dell’articolo 4;
d.
dei divieti di consegna e possesso di cui all’articolo 5 lettera a;
e.
dei divieti di utilizzo di cui all’articolo 5 lettera b.
2
Il Consiglio federale può dichiarare competente la Confederazione per parti dei
controlli di cui al capoverso 1 lettere a e c.
Art. 10Delega di compiti
1
Il Consiglio federale può delegare a terzi il controllo del rispetto delle misure
stabilite dal Consiglio federale in virtù dell’articolo 4. Questi possono ordinare
misure secondo l’articolo 11 capoverso 3 lettera d.
2
Esso sorveglia l’operato dei terzi incaricati.
3
I terzi incaricati possono riscuotere emolumenti per i controlli di cui al capoverso 1.
4
Sempre che le spese dei terzi incaricati per adempiere ai compiti loro delegati non
siano coperte da emolumenti di cui al capoverso 3, la Confederazione accorda una
remunerazione.
Art. 11Provvedimenti amministrativi
1 L’organo di controllo può controllare sul posto l’istallazione, l’utilizzo e la manutenzione di prodotti nonché l’attuazione delle misure di cui all’articolo 4.
2 Può disporre provvedimenti appropriati oppure ordinarli sul posto se dal controllo
risulta che non sono rispettate le prescrizioni o le norme di sicurezza del fabbricante.
3 Se è necessario per tutelare la salute dell’utente o di terzi, l’organo di controllo può
in particolare:
a.
ordinare un avvertimento al pubblico sui pericoli dell’utilizzo;
b.
sequestrare e distruggere il prodotto o renderlo inutilizzabile nel caso di
mancato rispetto di un divieto di possesso, di consegna o di utilizzo;
3
Protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori
c.
sequestrare e distruggere il prodotto o renderlo inutilizzabile nel caso di
mancato rispetto delle norme di sicurezza nell’istallazione, nell’utilizzo o
nella manutenzione a scopi commerciali o professionali;
d.
ordinare l’immediata cessazione di esposizioni pericolose per la salute.
4
L’organo di controllo avverte il pubblico sugli utilizzi pericolosi se l’utente non
adotta provvedimenti efficaci o non li adotta tempestivamente.
Art. 12Emolumenti
1 Gli organi d’esecuzione riscuotono emolumenti per i controlli di cui agli articoli 8
capoverso 2, 9, 10 capoverso 1 e 11 capoverso 1.
2
3
Il Consiglio federale disciplina la riscossione degli emolumenti, in particolare:
a.
il loro ammontare;
b.
le modalità della riscossione;
c.
la responsabilità nel caso in cui più persone siano tenute a versare gli emolumenti;
d.
la prescrizione del diritto di riscuotere gli emolumenti.
Al riguardo, tiene conto del principio di equivalenza e di copertura dei costi.
4
Il Consiglio federale può prevedere deroghe alla riscossione degli emolumenti se
un interesse pubblico preponderante lo giustifica.
Art. 13Protezione dei dati
1
Le autorità d’esecuzione della Confederazione e dei Cantoni sono autorizzate a
trattare i dati personali, inclusi quelli riguardanti procedimenti e sanzioni amministrativi o penali.
2
Le autorità d’esecuzione possono custodire tali dati sotto forma elettronica e,
sempre che ciò sia necessario per l’esecuzione uniforme della presente legge, scambiarseli reciprocamente. Per lo scambio dei dati possono ricorrere a procedure di
richiamo automatizzate. In tal caso il Consiglio federale stabilisce chi è autorizzato a
trattare quali dati personali e per quali scopi.
3
Il Consiglio federale disciplina le competenze e le procedure per lo scambio di dati
personali con autorità e istituzioni estere e con organizzazioni internazionali. I dati
personali possono essere trasmessi soltanto se:
a.
lo esigono trattati internazionali o risoluzioni di organizzazioni internazionali; oppure
b.
è assolutamente necessario per scongiurare un pericolo imminente per la salute.
Art. 14Delitti
Chiunque importa, fa transitare, consegna, possiede o utilizza intenzionalmente un
prodotto soggetto a un divieto di cui all’articolo 5 è punito con una pena detentiva
fino a un anno o con una pena pecuniaria.
4
Protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori
..........
RU
Art. 15Contravvenzioni
1
2
È punito con una multa fino a 40 000 franchi chiunque intenzionalmente:
a.
non si attiene alle norme di sicurezza del fabbricante nell’istallazione,
nell’utilizzo o nella manutenzione a scopi commerciali o professionali;
b.
contravviene all’obbligo di produrre un attestato di competenza o di ricorrere a uno specialista di cui all’articolo 3 capoverso 2;
c.
contravviene alle misure stabilite dal Consiglio federale in virtù dell’articolo
4 capoverso 2;
d.
viola una prescrizione esecutiva la cui inosservanza è dichiarata punibile o
non si conforma a una decisione che gli è stata notificata sotto la comminatoria della pena prevista dal presente articolo.
Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è una multa fino a 20 000 franchi.
3
È punito con una multa fino a 40 000 franchi chiunque importa, fa transitare,
smercia, possiede o utilizza per negligenza un prodotto soggetto a un divieto di cui
all’articolo 5.
Sono applicabili gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 1974 4 sul diritto
penale amministrativo.
4
Art. 16Abrogazione e modifica di altri atti normativi
...
Art. 17Referendum ed entrata in vigore
1
2
4
La presente legge sottostà a referendum facoltativo.
Il Consiglio federale ne determina l’entrata in vigore.
RS 313.0
5
Protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori
6
Schweizerische Eidgenossenschaft
Confédération suisse
Confederazione Svizzera
Confederaziun svizra
Dipartimento fédérale deH'intemo DFI
Berna, 9 aprile 2014
Destinatar!:
i partiti politici
le associazioni mantello dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna
le associazioni mantello dell'economia
le cerchie interessate
Legge fédérale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e
degli stimoli sonori (LRNIS): apertura della procedura di consultazione
Gentiii Signore e Signori,
il 9 aprile 2014, il Consiglio fédérale ha incaricato il Dipartimento fédérale dell'interno di
svolgere una procedura di consultazione presso i Cantoni, i partiti politici, le associazioni mantello dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna, le associazioni mantello dell'economia e le cerchie interessate in merito alla nuova legge fédérale sulla
protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori (LRNIS).
A partire dagli anni 1990 si è assistito pure nel campo delle radiazioni non ionizzanti
(RNI) a un importante sviluppo tecnologico. Con la diffusione di nuove tecnologie si
sono registrati in alcuni settori (p. es. puntatori laser, laser per uso medico o solarium) anche danni alla salute.
Con la nuova legge s'intende proteggere le persone dalle RNI e dagli stimoli sonori
pericolosi disciplinando l'importazione, il transite, la consegna, il possesso e l'utilizzo
successivo all'immissione in commercio di prodotti che generano RNI e stimoli sonori, come anche le situazioni di esposizione alle RNI e agli stimoli sonori. Sono inoltre
disciplinate nella LRNIS l'acquisizione di basi scientifiche fondate, l'adeguata informazione del pubblico, nonché la collaborazione nazionale e internazionale.
La LRNIS non introduce invece cambiamenti riguardo alla responsabilità del fabbricante e dell'offerente. Un intervento severe delle autorità è previsto soltanto in casi
eccezionali. La nuova normativa prevede misure soprattutto per i prodotti o le situazioni che possono mettere in pericolo la salute di persone o la sicurezza pubblica. È
per esempio il caso dei puntatori laser molto potenti che a volte superano di mille
volte i valori limite ammessi per gli occhi e la pelle. Con la nuova legge possono essere vietati l'importazione, il transite, la vendita e II possesso di simili puntatori.
Per migliorare la sicurezza dei prodotti che emettono radiazioni superiori ai valori limite riconosciuti (p. es. solarium), la Confederazione dovrà poter controllare in futuro
il rispetto delle norme di sicurezza del fabbricante.
È inoltre previsto che per i prodotti e gli apparecchi che possono essere utilizzati in
modo sicuro soltanto da chi dispone delle necessarie conoscenze tecniche, la Confederazione elabori, insieme ai settori interessati, soluzioni vincolanti riguardanti la
formazione e l'utilizzo e preveda un attestato di competenza.
La normativa s'iscrive nella filosofia della legislazione sulla sicurezza dei prodotti e
compléta, laddove necessario, le regolamentazioni vigenti. Alla Confederazione e ai
Cantoni sono attribuite chiare competenze d'esecuzione.
In allegato vi sottoponiamo per parère l'avamprogetto della legge fédérale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori (LRNIS) corredato del relativo rapporto esplicativo. L'avamprogetto non concerne gli impianti fissi
come impianti di trasmissione pertelefonia mobile o linee ad alta tensione, per i quali
continuano a valere le disposizioni della legge sulla protezione dell'ambiente e delle
relative ordinanze. Esemplari supplementari della documentazione possono essere
ottenuti al seguente indirizzo Internet:
http://www.admin.ch/ch/i/gg/pc/pendent.html
Vi invitiamo a inviare il vostro parère entro
venerdi 18 luglio 2014
aH'indirizzo seguente, preferibilmente in forma elettronica:
Ufficio fédérale della sanità pubblica, Divisione radioprotezione, Schwarzenburgstrasse 165, 3003 Berna ([email protected] e dm(gbag.admin.ch)
Per maggiori informazioni potete rivolgervi al sostituto capo progetto Daniel Storch,
daniel.storch(a)bag.admin.ch o a Thomas Gedeon, thomas.gedeon(S:>bag.admin.ch
Distinti saluti
Alain Berset
Consigliere fédérale
2/3
Allegati:
- Avamprogetto (d, f, i) e rapporto esplicativo (d, f; la versione italiana seguirà la
settimana prossima)
- Elenco dei destinatari (d, f, i)
3/3
Vernehmlassungsverfahren betreffend des neuen Bundesgesetzes
über den Schutz vor Gefährdungen durch nichtionisierende Strahlung
und Schall (NISSG)
Procédure de consultation relative à la nouvelle loi fédérale sur la
protection contre les dangers liés au rayonnement non ionisant et au
son (LRNIS)
Procedura di consultazione concernente la nuova legge federale
sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli
stimoli sonori (LRNIS)
Vernehmlassung / Consultation / Consultazione
Liste der Vernehmlassungsadressaten
Liste des destinataires
Elenco dei destinatari
Art. 4 Abs. 3 Vernehmlassungsgesetz (SR 172.061)
1.
2.
3.
4.
5.
Kantone / Cantons / Cantoni und Fürstentum Liechtenstein ................................. 2
In der Bundesversammlung vertretene politische Parteien / partis politiques
représentés à l'Assemblée fédérale / partiti rappresentati nell' Assemblea
federale.................................................................................................................................. 4
Gesamtschweizerische Dachverbände der Gemeinden, Städte und
Berggebiete / associations faîtières des communes, des villes et des régions
de montagne qui œuvrent au niveau national / associazioni mantello
nazionali dei Comuni delle città e delle regioni di montagna ................................ 6
Gesamtschweizerische Dachverbände der Wirtschaft / associations faîtières
de l'économie qui œuvrent au niveau national/ associazioni mantello
nazionali dell'economia .................................................................................................... 6
Übrige Organisationen / Autres organisations / altre organizzazioni .................. 8
Stand: 02.04.2014
1
1. Kantone / Cantons / Cantoni und Fürstentum Liechtenstein
Staatskanzlei des Kantons Zürich
Kaspar Escher-Haus
8090 Zürich
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Bern
Postgasse 68
Postfach 840
3000 Bern 8
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Luzern
Bahnhofstrasse 15
6002 Luzern
[email protected]
Standeskanzlei des Kantons Uri
Postfach
6460 Altdorf
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Schwyz
Postfach
6431 Schwyz
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Obwalden
Rathaus
Postfach 1562
6061 Sarnen
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Nidwalden
Dorfplatz 2
Postfach 1246
6371 Stans
[email protected]
Regierungskanzlei des Kantons Glarus
Rathaus
8750 Glarus
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Zug
Postfach 156
6301 Zug
[email protected]
Chancellerie d'Etat du Canton de Fribourg
Rue des Chanoines 17
1701 Fribourg
[email protected]
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Solothurn
Rathaus
Barfüssergasse 24
4509 Solothurn
[email protected]
2
Staatskanzlei des Kantons Basel-Stadt
Staatskanzlei des Kantons
Basel-Stadt
Marktlatz 9
Postfach 4001
[email protected]
Landeskanzlei des Kantons Basel-Landschaft
Rathausstrasse 2
4410 Liestal
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Schaffhausen
Beckenstube 7
8200 Schaffhausen
[email protected]
Kantonskanzlei des Kantons Appenzell Ausserrhoden
Regierungsgebäude
Postfach
9102 Herisau
[email protected]
Ratskanzlei des Kantons Appenzell Innerrhoden
Marktgasse 2
9050 Appenzell
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons St. Gallen
Regierungsgebäude
9001 St. Gallen
[email protected]
Standeskanzlei des Kantons Graubünden
Reichsgasse 35
7001 Chur
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Aargau
Regierungsgebäude
5001 Aarau
[email protected]
Staatskanzlei des Kantons Thurgau
Regierungsgebäude
8510 Frauenfeld
[email protected]
Cancelleria dello Stato del Cantone Ticino
Residenza Governativa
6501 Bellinzona
[email protected]
Chancellerie d’Etat du Canton de Vaud
Château cantonal
1014 Lausanne
[email protected]
Chancellerie d’Etat du Canton du Valais
Palais du Gouvernement
1950 Sion
[email protected]
3
Chancellerie d’Etat du Canton de Neuchâtel
Château
2001 Neuchâtel
[email protected]
Chancellerie d’Etat du Canton de Genève
Case postale 3964
1211 Genève 3
[email protected]
Chancellerie d’Etat du Canton du Jura
Rue du 24-Septembre 2
2800 Delémont
[email protected]
Konferenz der Kantonsregierungen (KdK)
Conférence des gouvernements cantonaux (CdC)
Conferenza dei Governi cantonali (CdC)
Sekretariat
Haus der Kantone
Speichergasse 6
Postfach 444
3000 Bern 7
[email protected]
Regierung des Fürstentums Liechtenstein
Regierungsgebäude
Peter-Kaiser-Platz 1
Postfach 684
9490 Vaduz
[email protected]
2. In der Bundesversammlung vertretene politische Parteien / partis politiques
représentés à l'Assemblée fédérale / partiti rappresentati nell' Assemblea federale
Bürgerlich-Demokratische Partei BDP
Parti bourgeois-démocratique PBD
Partito borghese democratico PBD
BDP Schweiz
Postfach 119
3000 Bern 6
[email protected]
Christlichdemokratische Volkspartei CVP
Parti démocrate-chrétien PDC
Partito popolare democratico PPD
Postfach 5835
3001 Bern
Christlich-soziale Partei Obwalden csp-ow
c/o Stefan Keiser
Enetriederstrasse 28
6060 Sarnen
[email protected]
[email protected]
Christlichsoziale Volkspartei Oberwallis
Geschäftsstelle CSPO
Postfach
3980 Visp
[email protected]
4
Evangelische Volkspartei der Schweiz EVP
Parti évangélique suisse PEV
Partito evangelico svizzero PEV
Nägeligasse 9
Postfach 294
3000 Bern 7
[email protected]
FDP. Die Liberalen
PLR. Les Libéraux-Radicaux
PLR.I Liberali Radicali
Sekretariat Fraktion und Politik
Neuengasse 20
Postfach 6136
3001 Bern
[email protected]
[email protected]
Grüne Partei der Schweiz GPS
Parti écologiste suisse PES
Partito ecologista svizzero PES
Waisenhausplatz 21
3011 Bern
Grünliberale Partei glp
Parti vert’libéral pvl
Postfach 367
3000 Bern 7
[email protected]
[email protected]
Lega dei Ticinesi (Lega)
Lega dei Ticinesi
casella postale 4562
6904 Lugano
[email protected]
Mouvement Citoyens Romand (MCR)
c/o Mouvement Citoyens
Genevois (MCG)
CP 340
1211 Genève 17
[email protected]
Schweizerische Volkspartei SVP
Union Démocratique du Centre UDC
Unione Democratica di Centro UDC
Postfach 8252
3001 Bern
Sozialdemokratische Partei der Schweiz SPS
Parti socialiste suisse PSS
Partito socialista svizzero PSS
Postfach 7876
3001 Bern
[email protected]
[email protected]
5
3. Gesamtschweizerische Dachverbände der Gemeinden, Städte und Berggebiete /
associations faîtières des communes, des villes et des régions de montagne qui
œuvrent au niveau national / associazioni mantello nazionali dei Comuni delle città
e delle regioni di montagna
Schweizerischer Gemeindeverband
Laupenstrasse 35
Postfach 8022
3001 Bern
[email protected]
Schweizerischer Städteverband
Monbijoustrasse 8
Postfach 8175
3001 Bern
[email protected]
Schweizerische Arbeitsgemeinschaft für die Berggebiete
Postfach 7836
3001 Bern
[email protected]
4. Gesamtschweizerische Dachverbände der Wirtschaft / associations faîtières de
l'économie qui œuvrent au niveau national/ associazioni mantello nazionali
dell'economia
economiesuisse
Verband der Schweizer Unternehmen
Fédération des entreprises suisses
Federazione delle imprese svizzere
Swiss business federation
Schweizerischer Gewerbeverband (SGV)
Union suisse des arts et métiers (USAM)
Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM)
Postfach
8032 Zürich
Schweizerischer Arbeitgeberverband
Union patronale suisse
Unione svizzera degli imprenditori
Hegibachstrasse 47
Postfach
8032 Zürich
[email protected]
[email protected]
Postfach
3001 Bern
[email protected]
[email protected]
Schweiz. Bauernverband (SBV)
Union suisse des paysans (USP)
Unione svizzera dei contadini (USC)
Haus der Schweizer Bauern
Laurstrasse 10
5200 Brugg
[email protected]
Schweizerische Bankiervereinigung (SBV)
Association suisse des banquiers (ASB)
Associazione svizzera dei banchieri (ASB)
Swiss Bankers Association
Postfach 4182
4002 Basel
[email protected]
6
Schweiz. Gewerkschaftsbund (SGB)
Union syndicale suisse (USS)
Unione sindacale svizzera (USS)
Postfach
3000 Bern 23
[email protected]
Kaufmännischer Verband Schweiz (KV Schweiz)
Société suisse des employés de commerce (SEC Suisse)
Società svizzera degli impiegati di commercio (SIC
Svizzera)
Postfach 1853
8027 Zürich
Travail.Suisse
Postfach 5775
3001 Bern
[email protected]
[email protected]
[email protected]
7
5. Übrige Organisationen / Autres organisations / altre organizzazioni
Ärztinnen und Ärzte für Umweltschutz (Aefu)
Médecins en faveur de l'Environnement
Medici per l'Ambiente
[email protected]
Association Suisse des Esthéticiennes (ASE CFC)
[email protected]
Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera
italiana (ACSI)
[email protected]
Associazione estetiste della Svizzera italiana (AESI)
[email protected]
Beratungsstelle für Unfallverhütung (bfu)
Bureau de prévention des accidents (bpa)
Ufficio prevenzione infortuni (upi)
[email protected]
Berufsverband Medizinischer Praxis-Assistentinnen (BMPA)
[email protected]
Schweizer Berufsverband der Pflegefachfrauen und
Pflegefachmänner (SBK)
Choisystrasse 1
Postfach 8124
3001 Bern
[email protected]
Privatkliniken Schweiz
Worbstrasse 52
3074 Muri / Bern
[email protected]
Industriestrasse 4a
8604 Volketswil
[email protected]
Swiss Technology Network – swissT.net
Dachverband der Fachgesellschaften für Sicherheit und
Gesundheitsschutz am Arbeitsplatz (suissepro)
Association faîtière des sociétés pour la protection de la
santé et pour la sécurité au travail
Associazione delle società specializzate nella sicurezza e
nella protezione della salute sul lavoro
[email protected]
Dachverband der Schweizerischen Handels- und
Industrievereinigung der Medizintechnik (fasmed)
Fédération des associations suisses du commerce et de
l'industrie de la technologie médicale
Federazione delle associazioni svizzere del commercio e
dell’industria della tecnologia medica
[email protected]
8
Dachverband der schweizerischen Luft- und Raumfahrt
(aeroswiss)
Fédération faîtière de l'aéronautique et de l'aérospatiale
suisses
[email protected]
Dachverband Elektrosmog Schweiz und Liechtenstein
Association faîtière électrosmog Suisse et Liechtenstein
Stettfurterstrasse 6a
9545 Wängi
[email protected]
Dachverband Komplementärmedizin (dakomed)
Fédération de la médecine complémentaire (FedMedCom)
Federazione della medicina complementare
[email protected]
Die Schweizer Maschinen-, Elektro- und Metall-Industrie
(Swissmem)
L'industrie suisse des machines, des équipements
électriques et des métaux
L'industria metalmeccanica ed elettrica svizzera
[email protected]
Electrosuisse - Verband für Elektro-, Energie- und
Informationstechnik (SEV)
Electrosuisse - Pour l'électrotechnique, les technologies de
l'énergie et de l'information (AES)
Electrosuisse - Associazione per l'elettrotecnica, la tecnica
energetica e l'informatica (AES)
[email protected]
Fachverband Elektroapparate für Haushalt und Gewerbe
Schweiz (FEA)
Association Suisse des Fabricants et Fournisseurs
d’Apparails électrodomestiques
Associazione Svizzera per gli Apparecchi elettrici per la
Casa e l‘Industria
[email protected]
Fédération romande des consommateurs (FRC)
[email protected]
Gesundheitsförderung Schweiz (GF CH)
Promotion Santé Suisse
Promozione Salute Svizzera
[email protected]
H+ Die Spitäler der Schweiz (H+)
H+ Les Hôpitaux de Suisse (H+)
H+ Gli Ospedali Svizzeri (H+)
[email protected]
Handel Schweiz (VSIG)
Commerce Suisse
Commercio Svizzera
[email protected]
9
ICTSwitzerland
Aarbergergasse 30
CH-3011 Bern
[email protected]
Konferenz der kantonalen Justiz- und Polizeidirektorinnen
und -direktoren (KKJPD)
Conférence des directrices et directeurs des départements
cantonaux de justice et police (CCDJP)
Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti
cantonali di giustizia e polizia (CDDGP)
Konferenz der kantonalen Polizeikommandanten der
Schweiz (KKPKS)
Conférence des commandants des polices cantonales de
suisse (CCPCS)
Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali della
svizzera (CCPCS)
Haus der Kantone
Speichergasse 6
Postfach 690
3000 Bern 7
[email protected]
Konsumentenforum (kf)
Forum des consommateurs
Forum dei consumatori
[email protected]
Krebsliga Schweiz
Ligue suisse contre le cancer
Lega svizzera contro il cancro
[email protected]
Laserkommission (FMCH)
[email protected]
Photomed Schweiz
[email protected]
Public Health Schweiz (PH CH)
Santé publique Suisse
Salute pubblica Svizzera
santésuisse
[email protected]
Schweiz. Ingenieur- u. Architekten-Verein (SIA)
La Société suisse des ingénieurs et des architectes (SIA)
La Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA)
[email protected]
Schweizer Blasmusikverband (SBV)
Association suisse des musiques
Associazione bandistica svizzera
[email protected]
Schweizer Detaillistenverband (SDV)
Union suisse des détaillants (USD)
Unione svizzera dei dettaglianti (USD)
[email protected]
Haus der Kantone
Speichergasse 6
3000 Bern 7
Schweiz
[email protected]
[email protected]
10
Schweizer Fachverband für Kosmetik (SFK)
[email protected]
Schweizer Verband technischer Bühnen- und
Veranstaltungsberufe (SVTB)
Association suisse des techniciens de théâtre et de
spectacle (ASTT)
[email protected]
Schweizerische Akademie der Medizinischen
Wissenschaften (SAMW)
Académie suisse des sciences médicales (ASSM)
Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM)
[email protected]
Schweizerische Astronomische Gesellschaft (SAG)
Société Astronomique Suisse
Società Astronomica Svizzera
www.sas.astronomie.ch
[email protected]
Schweizerische Gesellschaft für Ernährung (SGE)
Société suisse de nutrition (SSN)
Società svizzera di nutrizione (SSN)
[email protected]
Schweizerische Gesellschaft für Akustik (SGA)
Société Suisse d’Acoustique (SSA)
[email protected]
Schweizerische Gesellschaft für Dermatologie und
Venerologie (SGDV)
Société Suisse de Dermatologie et Vénéréologie (SSDV)
[email protected]
Schweizerische Gesellschaft für Gesundheitspolitik (SGGP)
Société suisse pour la politique de la santé (SSPS)
Società svizzera per la politica della salute (SSPS)
[email protected]
Schweizerische Gesellschaft für Kardiologie (SGK)
Société Suisse de Cardiologie (SSC)
[email protected]
Schweizerische Gesellschaft für medizinische Kosmetik
(SGMK)
[email protected]
Schweizerische Gesellschaft für medizinische
Laseranwendungen (SGML)
[email protected]
Die Schweizerische Gesellschaft für Radiologie (SGR)
Société suisse de radiologie (SSR)
Società Svizzera di Radiologia (SSR)
Moosstrasse 2
3073 Gümligen
[email protected]
11
Schweizerische Gesellschaft für Strahlenbiologie und
Medizinische Physik (SGSMP)
Société Suisse de Radiobiologie et de Physique Médicale
Società Svizzera di Radiobiologia e di Fisica Medica
[email protected]
Schweizerische Kantonsapothekervereinigung (KAV)
Association des pharmaciens cantonaux (APC)
Associazione dei farmacisti cantonali
[email protected]
Schweizerische Konferenz der kantonalen
Gesundheitsdirektorinnen und Gesundheitsdirektoren (GDK)
Conférence suisse des directrices et directeurs cantonaux
de la santé (CDS)
Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali
della sanità (CDS)
[email protected]
Schweizerische Lichtgesellschaft (SLG)
Association suisse pour l’éclairage
Associazione svizzera per la luce
[email protected]
Schweizerische Normen-Vereinigung (SNV)
Association Suisse de Normalisation
[email protected]
Schweizerische Tinnitus-Liga (STL)
Ligue suisse du Tinnitus (LST)
Lega Tinnito Svizzera (LTS)
[email protected]
Schweizerische Unfallversicherungsanstalt
Caisse nationale suisse d'assurance en cas d'accidents
Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli
infortuni
Suva Hauptsitz
Fluhmattstrasse 1
6002 Luzern
Schweizerische Vereinigung der Fachleute für medizinisch
technische Radiologie (SVMTRA)
Association suisse des techniciens en radiologie médicale
(ASTRM)
Associazione svizzera dei tecnici di radiologia medica
(ASTRM)
[email protected]
Schweizerischen Chiropraktoren-Gesellschaft (ChiroSuisse)
Association suisse des chiropraticiens
Associazione svizzera dei chiropratici
[email protected]
Schweizerischer Apothekerverband (pharmaSuisse)
Société Suisse des Pharmaciens
[email protected]
Schweizerischer KMU-Verband (SKV)
Association Suisse des PME (ASPME)
Associazione Svizzera delle PMI (ASPMI)
[email protected]
[email protected]
12
Schweizerischer Physiotherapie-Verband (Physioswiss)
Association suisse de physiothérapie
Associazione svizzera di fisioterapia
[email protected]
Schweizerischer Verband der Berufsorganisationen im
Gesundheitswesen (SVBG)
Fédération suisse des associations professionelles du
domaine de la santé (FSAS)
Federazione Svizzera delle Associazoni professionali
sanitarie (FSAS)
[email protected]
Schweizerischer Verband der Direktverkaufsfirmen (VDF)
Association suisse pour la vente directe
Associazione svizzera per la vendita diretta
Elisabethenanlage 7
Postfach 3247
4002 Basel
[email protected]
[email protected]
Schweizerischer Verband der Telekommunikation (ASUT)
Association suisse des Télécommunications (ASUT)
Schweizerischer Verband für Gehörlosen- und
Hörgeschädigten - Organisation (sonos)
[email protected]
Schweizerischer Verband für Sportphysiotherapie (SVSP)
Association Suisse de Physiothérapie du Sport (ASPS)
Associazione Svizzera della Fisioterapia dello Sport (ASFS)
[email protected]
Stiftung für Konsumentenschutz (SKS)
Fondation pour la protection des consommateurs
Fondazione per la protezione dei consumatori
[email protected]
Stiftung Patientenschutz (SPO)
Fondation Organisation suisse des patients (OSP)
Fondazione Organizzazione svizzera dei pazienti (OSP)
[email protected]
Schweizerischer Verband Kosmetikerinnen (SVSK)
Association Suisse d'Esthéticiennes Propriétaires d'Institut
de Beauté (ASEPIB)
Rue des Platanes 51-53
Case postale 26
CH -1752 Villars-sur-Glâne
[email protected]
Swiss Music Promotors Association (SMPA)
[email protected]
Swiss Retail Federation (SRF)
[email protected]
[email protected]
Unternehmerverband der Schweizer Hotellerie
(hotelleriesuisse)
Association des entrepreneurs de l’hôtellerie suisse
Associazione degli albergatori svizzeri
[email protected]
13
Verband der Kantonschemiker der Schweiz (VKCS)
Association des chimistes cantonaux de Suisse (ACCS)
Associazione dei chimici cantonali svizzeri (ACCS)
Otmar Deflorin, BE
www.kantonschemiker.ch
[email protected]
Verband Elektrogrosshandel Schweiz (VES)
[email protected]
Verband für Hotellerie und Restauration in der Schweiz
(GastroSuisse)
Fédération de l’hôtellerie et de la restauration en Suisse
(GastroSuisse)
Federazione dell’Albergheria e della Ristorazione svizzera
(GastroSuisse)
[email protected]
Verband Schweizer Berufstätowierer (VST)
Association Suisse de Tatoueurs Professionels (ASTP)
Lega Svizzera di Tatuatori Professionisti (LSTP)
[email protected]
Verband Schweizer Coiffeurgeschäfte (coiffureSuisse)
Association suisse de la coiffure
Imprenditori parrucchieri svizzeri
[email protected]
Verband Schweizer Musikclubs (PETZI)
[email protected]
Verband Schweizerischer Elektrizitätsunternehmen (VSE)
Association des entreprises électriques suisses (AES)
Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES)
[email protected]
Verband Schweizerischer Elektroinstallationsfirmen (VSEI)
Union suisse des installateurs-électriciens (USIE)
Unione svizzera degli installatori elettricisti (USIE)
[email protected]
Verband schweizerischer Konzertlokale, Cabarets, Dancings
und Diskotheken (ASCO)
Association Suisse des Cafés-Concerts, Cabarets, Dancings
et Discothéques ASCO)
[email protected]
Verband Schweizerischer Polizei-Beamter (VSPB)
Fédération suisse des fonctionnaires de police (FSFP)
Federazione svizzera dei funzionari di polizia (FSFP)
[email protected]
Verbindung der Schweizer Ärztinnen und Ärzte (FMH)
Fédération des médecins suisses
Federazione dei medici svizzeri
[email protected]
Vereinigung der kantonalen Lärmschutzfachleute (Cercle
Bruit Schweiz)
Groupement des responsables cantonaux de la lutte contre
[email protected]
14
le bruit
Associazione dei responsabili cantonali per la prevenzione
dei rumori
Vereinigung der Kantonsärztinnen und Kantonsärzte der
Schweiz (VKS)
Association des médecins cantonaux de Suisse (AMCS)
Associazione dei medici cantonali della Svizzera (AMCS)
[email protected]
Schweizerischer Fussballverband SFV
Postfach
3000 Bern 15
[email protected]
Swiss Hockey Federation
Hagenholzstrasse 81
8050 Zürich
[email protected]
15
Dipartimento federale dell'interno DFI
Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
Unità di direzione protezione dei consumatori
Avamprogetto di legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori (LRNIS)
Risultati della procedura di consultazione
svoltasi dal 9 aprile al 18 luglio 2014
Gennaio 2015
LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Sommario
1 Situazione iniziale
5 2 Procedura di consultazione e modalità di valutazione
5 2.1 Procedura di consultazione....................................................................................................... 5 2.2 Principi di valutazione ............................................................................................................... 6 3 Sintesi dei risultati
3.1 Analisi statistica......................................................................................................................... 7 3.2 Osservazioni generali ............................................................................................................... 7 3.2.1 Argomentazioni a favore dell'avamprogetto.............................................................................. 7 3.2.2 Riserve sull'avamprogetto ......................................................................................................... 8 3.2.3 Argomenti contro l'avamprogetto ..............................................................................................9 3.3 Temi principali ......................................................................................................................... 10 3.3.1 Solarium .................................................................................................................................. 10 3.3.2 Impiego nel settore estetico .................................................................................................... 10 3.3.3 Competenza ............................................................................................................................ 10 3.3.4 Puntatori laser ......................................................................................................................... 11 3.3.5 Manifestazioni ......................................................................................................................... 12 3.3.6 Esecuzione..............................................................................................................................12 3.3.7 Valori limite e prevenzione ...................................................................................................... 13 3.4 Diversi settori tematici / osservazioni ......................................................................................14 3.4.1 Organo di notifica .................................................................................................................... 14 3.4.2 Obbligo di dichiarazione.......................................................................................................... 14 3.4.3 Responsabilità individuale ...................................................................................................... 14 3.4.4 Analisi d'impatto della regolamentazione (AIR) ...................................................................... 14 3.4.5 Protezione solare .................................................................................................................... 14 3.4.6 Principio di causalità ............................................................................................................... 15 3.4.7 Disposizioni esecutive ............................................................................................................. 15 4 Osservazioni sui singoli articoli
4.1 Titolo ....................................................................................................................................... 16 4.2 Osservazioni specifiche sui singoli articoli .............................................................................. 16 5 Rapporto esplicativo
23 6 Allegati
24 6.1 Elenco dei destinatari e abbreviazioni .................................................................................... 24 6.2 Altre abbreviazioni .................................................................................................................. 29 7 16 2/29
LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Compendio Il 9 aprile 2014, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell'interno (DFI) di svolgere
fino al 18 luglio 2014 una procedura di consultazione sull'avamprogetto di legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori (LRNIS). La nuova legge disciplina
l’importazione, il transito, la consegna, il possesso e l’utilizzo successivo all'immissione in commercio di
prodotti che generano radiazioni non ionizzanti (RNI) o stimoli sonori. Inoltre, disciplina le situazioni di
esposizione a RNI o stimoli sonori non riconducibili a un singolo prodotto. Alla Confederazione e ai
Cantoni sono attribuite chiare competenze esecutive. Al fine di evitare doppioni, per garantire l'esecuzione a livello cantonale vanno coinvolte le autorità esecutive esistenti. La Confederazione fornisce un
sostegno tecnico ai Cantoni con i relativi aiuti all'esecuzione.
Complessivamente sono pervenute 83 risposte. Un'organizzazione ha rinunciato esplicitamente a inviare un parere. Di conseguenza, la valutazione ha tenuto conto di 82 risposte.
La necessità di disciplinamento espressa nel rapporto esplicativo è stata accolta con favore e riconosciuta dalla grande maggioranza dei partecipanti alla consultazione (73 su 82).
In totale, 36 partecipanti approvano l'avamprogetto nella sua versione attuale e si dichiarano d'accordo
con il suo orientamento e i suoi scopi. Tra questi si contano 8 Cantoni (AR, BE, FR, GE, GL, NW, SZ,
VS), 2 partiti politici (PPD, PSS) e 26 associazioni e organizzazioni (Aerosuisse, bfu, BMPA, Chirosuisse, Easyjet, FMCH, FS IRA, GDK, kf, KKJPD, KKPKS, Lasershows.ch, PH CH, Photomed, privato,
SIAA, SFK, SGDV, SGMK, SGML, SMSLT, SVMTRA, SVSK, Storzmedical, SUVA e VSLA). Essi accolgono esplicitamente con favore le norme sui puntatori laser, ritengono equilibrato l'avamprogetto e
approvano che si limiti unicamente a colmare le lacune legali riscontrate.
37 parti consultate (tra cui 17 Cantoni [AG, BL, BS, GR, JU, LU, NE, OW, SH, SG, SO, TG, TI, UR, VD,
ZG, ZH], economiesuisse, UCS, Aefu, ASUT, AWS, FMH, H+, KL-CH, KL-Zentral-CH, KL-ZG, KL-TG,
SAG, santésuisse, SGARM, suisspro, Swissmem, ufs, VKCS, VSBP e VSIG) condividono il parere del
Consiglio federale secondo cui è necessario disciplinare legalmente il settore delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori. Valutano positivamente soprattutto le misure concernenti i solarium, il divieto
dei puntatori laser e l’attestato di competenza previsto dalla legge. Tuttavia, la maggior parte di questi
partecipanti esprime riserve sulla necessità di una legislazione autonoma. Essi menzionano numerose
leggi in vigore che potrebbero essere adattate per ottenere la protezione auspicata. Per esempio vengono proposte modifiche della legge sulla protezione dell'ambiente, della legge sulla sicurezza dei prodotti, della legge sulle armi, della legge sugli agenti terapeutici, della legge sulla radioprotezione e della
legge sulle derrate alimentari, oppure di varie leggi combinate.
Solo 9 partecipanti respingono chiaramente l'avamprogetto presentato, per motivi tuttavia molto distanti
tra loro. Il Cantone AI ritiene che la nuova legge sia inutile, aggiungendo che la sua esecuzione creerebbe confusione. PLR e Centre Patronal sono contrari al disciplinamento poiché vi è già un’elevata
densità normativa. UDC e USAM si oppongono con fermezza agli sforzi dell'UFSP di sottoporre ulteriori
settori «al proprio controllo e alla propria sorveglianza in nome della salute». Dall'altra parte, per I Verdi
e 3 organizzazioni (DV Esmog CH/FL, gigaherz.ch e LUWE) questo avamprogetto è insufficiente e
chiedono che sia applicato il principio di precauzione.
Solarium
Diversi partecipanti accolgono con favore la normativa proposta sui solarium, che poggia su basi scientifiche inerenti al cancro della pelle e alla frequentazione dei solarium, e auspicano che le future disposizioni esecutive disciplinino esaustivamente questo settore. 15 Cantoni (BE, BS, FR, JU, FR, GE, GL,
NE, NW, OW, SO, UR, VD, VS, ZH), un partito politico (PSS) e 6 organizzazioni (GDK, FS IRPA, KLCH, leghe cantonali contro il cancro) si rammaricano che il più volte invocato divieto di frequentazione
dei solarium per i minorenni non figuri esplicitamente nella legge.
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Settore estetico e competenza
La necessità di un disciplinamento chiaro dell’utilizzo di dispositivi medici e altri prodotti nel settore
estetico è indiscussa. L'esigenza di un attestato di competenza ha riscosso pareri prevalentemente
positivi. I compiti, le qualifiche e le responsabilità delle persone competenti devono essere definiti a
livello di ordinanza.
Puntatori laser
Anche il disciplinamento dei puntatori laser pericolosi non viene sostanzialmente messo in discussione.
12 Cantoni (AG, AR, BE, BS, FR, GR, NE, SO, SZ, TI, VD e ZH), 3 partiti politici (PPD, PLR, PSS) e 16
organizzazioni (aeroswiss, AWS, DV Esmog CH/FL, easyjet, FMH, FS IRPA, GDK, gigaherz.ch, KKJPD,
KKPKS, SAG, SIAA, SMSLT, UCS, Swissmem, VSLA) accolgono esplicitamente con favore la possibilità contemplata nell'avamprogetto di vietare i puntatori laser pericolosi, ritenendo che sia una misura
necessaria. Sei partecipanti (Cantoni AG, GR e LU, DV Esmog CH/FL, Swissmem e VKCS) sono convinti che un divieto dei puntatori laser possa essere introdotto anche attraverso una revisione della legge
sulle armi.
Esecuzione
I controlli con prove a campione raccolgono il consenso dei Cantoni FR e VS e del PPD. 5 Cantoni (BE,
BS, FR, NW, UR) si dichiarano soddisfatti che i compiti di esecuzione della legge comportino solo la
creazione di un posto al 10 per cento in ogni Cantone e che i costi possano essere coperti mediante la
riscossione di emolumenti. 11 Cantoni (AG, AI, BS, GR, JU, OW, SH, SO, TG, VS, ZH) e 6 organizzazioni (UCS, AefU, ASUT, economiesuisse e Swissmem) temono che l’esecuzione generi un ingente
lavoro di coordinamento e che insorgano problemi di ripartizione, dal momento che sono coinvolte diverse autorità esecutive. Alcuni Cantoni dubitano dell'efficacia dell'esecuzione, oppure sottolineano che
le autorità cantonali di esecuzione proposte non dispongono delle necessarie competenze tecniche.
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
1
Situazione iniziale
Il 9 aprile 2014, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell'interno (DFI) di svolgere
una procedura di consultazione presso i Cantoni, i partiti politici, le associazioni mantello nazionali dei
Comuni, delle città e delle regioni di montagna, le associazioni mantello nazionali dell'economia e le
cerchie interessate in merito alla nuova legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non
ionizzanti e degli stimoli sonori (LRNIS).
A partire dagli anni 1990 si è assistito a un importante sviluppo tecnologico anche nel campo delle
radiazioni non ionizzanti (RNI). Con la diffusione di nuove tecnologie, in diversi settori sono emerse
prove scientifiche di danni alla salute causati da questi dispositivi (p. es. puntatori laser, laser ad uso
medico, utilizzo in solarium e durante manifestazioni).
Con la nuova legge federale si intende proteggere le persone dalle RNI e dagli stimoli sonori pericolosi
per la salute. Il presente avamprogetto disciplina l’importazione, il transito, la consegna, il possesso e
l’utilizzo successivo all'immissione in commercio di prodotti che generano RNI o stimoli sonori. Sono
inoltre disciplinate l'acquisizione di basi scientifiche fondate e l'adeguata informazione del pubblico.
La nuova legge non introduce invece cambiamenti riguardo alla responsabilità individuale del fabbricante e del fornitore. Una restrizione severa dei relativi diritti da parte delle autorità è prevista solo in
casi eccezionali. Le misure protettive si limitano soprattutto ai prodotti o alle situazioni che possono
mettere in pericolo la salute delle persone o la sicurezza pubblica a causa dell'uso o dell'intensità radiante energetica dei prodotti in questione. È per esempio il caso dei puntatori laser molto potenti che a
volte superano di mille volte i valori limite ammessi per gli occhi e la pelle. Con la nuova legge possono
essere vietati l'importazione, il transito, la vendita e il possesso di simili puntatori.
Per migliorare la sicurezza dei prodotti che emettono radiazioni superiori ai valori limite riconosciuti (p.
es. solarium), la Confederazione dovrà avere la possibilità in futuro di controllare il rispetto delle norme
di sicurezza del fabbricante.
È inoltre previsto che, per i prodotti e gli apparecchi che possono essere utilizzati in modo sicuro soltanto
da chi dispone delle necessarie conoscenze tecniche, la Confederazione elabori, insieme ai settori professionali interessati, soluzioni vincolanti riguardanti la formazione e l'utilizzo e prescriva un attestato di
competenza.
L'avamprogetto di legge s'iscrive nella filosofia della legislazione sulla sicurezza dei prodotti e completa,
laddove necessario, le regolamentazioni vigenti.
Alla Confederazione e ai Cantoni sono attribuite chiare competenze di esecuzione. Al fine di evitare
doppioni, per garantire l'esecuzione a livello cantonale vanno coinvolte le autorità esecutive esistenti.
La Confederazione fornisce un sostegno tecnico ai Cantoni con i relativi aiuti all'esecuzione.
2
Procedura di consultazione e modalità di valutazione
Il 9 aprile 2014, il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione concernente l'avamprogetto di legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori
(LRNIS). La consultazione si è conclusa il 18 luglio 2014.
2.1
Procedura di consultazione
Sono stati invitati a partecipare alla procedura di consultazione i governi dei 26 Cantoni, la Conferenza
dei governi cantonali (KDK), il Principato del Liechtenstein, 12 partiti politici, 3 associazioni nazionali
mantello dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna, 8 associazioni nazionali mantello dell'economia e altre 83 organizzazioni e associazioni.
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Tra i destinatari contattati, hanno inviato un parere tutti i 26 Cantoni, 6 partiti politici (PPD, PLR, I Verdi,
PSS, UDC, ufs), l'Unione delle città svizzere, 2 associazioni mantello dell'economia (economiesuisse,
USAM), 47 organizzazioni e associazioni e un privato.
Complessivamente sono pervenuti 83 pareri.
Tabella 1: Panoramica delle risposte pervenute
Categoria
Cantoni, KDK, FL
Partiti
Città e Comuni
Associazioni mantello dell'economia
Organizzazioni e associazioni
Privati
Totale
2.2
Totale partecipanti consultati
28
12
3
Risposte di
partecipanti
consultati
26
5
1
Risposte di
partecipanti
non consultati
0
1
Totale risposte
26
6
1
8
1
1
2
75
31
126
64
16
1
19
47
1
83
Principi di valutazione
Visti l’ampio spettro nonché il numero delle risposte, l’analisi deve limitarsi ai punti più frequenti e importanti. È impossibile riprodurre dettagliatamente le motivazioni e le argomentazioni: ne risentirebbe la
chiarezza del rapporto.
I pareri a carattere generale e sui temi principali (solarium, settore estetico, competenza, puntatori laser,
manifestazioni, esecuzione e valori limite / prevenzione) sono riassunti nel capitolo 3 del presente rapporto. Le osservazioni e i desideri di formulazione concernenti i singoli articoli sono riportati nel capitolo
4.
I pareri pervenuti nell'ambito
http://www.bag.admin.ch/nissg
della
consultazione
possono
essere
consultati
all'indirizzo:
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
3
Sintesi dei risultati
3.1
Analisi statistica
Per motivi di capacità, SKS ha espressamente rinunciato a prendere posizione nel merito. Di conseguenza, l'analisi ha tenuto conto complessivamente di 82 pareri.
I seguenti partecipanti alla consultazione sottoscrivono o sostengono il parere di altri Cantoni, associazioni o organizzazioni:

i Cantoni GL e NE aderiscono al parere di GDK;

FMH sostiene il parere di AefU.

KL-TG, KL-Zentral-CH e KL-ZG condividono il parere di KL-CH.
I pareri sono stati suddivisi nelle seguenti categorie:

Approvazione: l'emanazione di una legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni
non ionizzanti e degli stimoli sonori viene accolta con favore, il partecipante condivide sostanzialmente gli obiettivi e l'orientamento dell'avamprogetto.

Riserve / proposta di modifica: il partecipante condivide la valutazione del Consiglio federale
sulla necessità di un disciplinamento legale nel settore delle RNI e degli stimoli sonori. Tuttavia
per lui non è chiaro se una legge autonoma costituisca una soluzione adeguata. Possono anche
essere espresse altre riserve o richieste di modifica.

Rifiuto: l'emanazione di una legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori è sostanzialmente respinta nella presente versione. Tuttavia, la
necessità di un disciplinamento viene parzialmente riconosciuta.
Tabella 2: Analisi statistica dei pareri
Categoria
Cantoni
Partiti
Città e Comuni
Associazioni mantello dell'economia
Organizzazioni e associazioni
Privati
Totale
Approvazione
8
2
Riserve / proposta di modifica
17
1
1
25
1
36
3.2
Osservazioni generali
3.2.1
Argomentazioni a favore dell'avamprogetto
Rifiuto
Totale
1
3
26
6
1
1
1
2
17
4
37
9
46
1
82
36 dei 82 partecipanti salutano la proposta del Consiglio federale di creare una base giuridica per proteggere la popolazione dalle RNI e dagli stimoli sonori pericolosi per la salute e condividono l’orientamento e gli obiettivi dell’avamprogetto.
8 Cantoni (AR, BE, FR, GE, GL, NW, SZ, VS) approvano l'avamprogetto, segnatamente poiché colma
lacune legislative (AR, NW, VS) e prevede disposizioni concernenti i puntatori laser (AR, BE, SZ). I
Cantoni FR e GE riconoscono la necessità di un disciplinamento. Il Cantone NW apprezza inoltre il fatto
che l'avamprogetto permetta di disciplinare anche in futuro prodotti potenzialmente pericolosi.
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
PPD sostiene l'emanazione della nuova legge, accogliendo molto favorevolmente le norme che disciplinano l’importazione, il transito, la consegna, il possesso e l’utilizzo successivo all'immissione in commercio di prodotti che generano RNI o stimoli sonori, come i puntatori laser pericolosi.
PSS si esprime in favore dell'avamprogetto e delle misure proposte, poiché colmano le lacune esistenti
e fanno compiere importanti passi avanti nella protezione della salute della popolazione dagli effetti
negativi delle RNI e degli stimoli sonori.
15 organizzazioni e associazioni (bfu, BMPA, Chirosuisse, FMCH, FS IRA, GDK, kf, SIAA, SGDV,
SGML, SVSK, Storzmedical, SUVA, VSLA) accolgono con favore l'avamprogetto, giudicandolo equilibrato, e si compiacciono che ponga rimedio a lacune legislative. 6 organizzazioni e associazioni (Easyjet, Lasershows.ch, SFK, SGMK, SMSLT, SVMTRA) e un privato sono sostanzialmente d'accordo
con l'avamprogetto presentato. Propongono complementi al rapporto esplicativo o hanno già suggerimenti pronti per le disposizioni esecutive.
Aerosuisse, KKJPD e KKPKS appoggiano esplicitamente il divieto dei puntatori laser. KKJPD chiede
inoltre di sanzionare penalmente il trasporto e la fabbricazione di puntatori laser.
PH CH considera il presente avamprogetto una base di partenza per introdurre ulteriori disposizioni
concrete. Photomed prende atto che l'avamprogetto è stato redatto con la necessaria prudenza, per cui
lo considera una variante accettabile.
3.2.2
Riserve sull'avamprogetto
37 partecipanti condividono la valutazione del Consiglio federale sulla necessità di un disciplinamento
legale nel settore delle RNI e degli stimoli sonori. Tuttavia, la maggior parte di loro esprime riserve sulla
necessità di una legislazione autonoma.
I pareri di 17 Cantoni (AG, BL, BS, GR, JU, LU, NE, OW, SH, SG, SO, TG, TI, UR, VD, ZG, ZH) contengono riserve di principio sull'avamprogetto, pur riconoscendo che il settore delle RNI e degli stimoli
sonori vada disciplinato. Salutano quindi l'intenzione del Consiglio federale di creare una base legale
per ridurre i danni alla salute causati dalle RNI e dagli stimoli sonori. In particolare esprimono un giudizio
positivo sulle misure concernenti i solarium (AG, JU, ZH), il divieto dei puntatori laser (AG, SG, SO, TI,
VD, ZH) e l’attestato di competenza previsto dalla legge (AG, LU, SG, ZH). Tuttavia, gli stessi Cantoni
mettono in dubbio l'appropriatezza di un legge ad hoc e si chiedono se non sarebbe più opportuno
adattare la legislazione esistente, proponendo di modificare, eventualmente, le seguenti leggi e ordinanze:

legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb), ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non
ionizzanti (ORNI), ordinanza contro l'inquinamento fonico (OIF);

legge sulla sicurezza dei prodotti (LSPro);

legge sulle armi (LArm);

legge sugli agenti terapeutici (LATer), ordinanza relativa ai dispositivi medici (ODmed);

legge sulla radioprotezione (LRaP);

legge sulle derrate alimentari (LDerr).
I Cantoni AG, GR, LU e ZH temono che l'esecuzione abbia troppe interfacce, con un eccessivo onere
di coordinamento. I Cantoni JU e TG sollevano dubbi sulla correttezza dei calcoli delle risorse necessarie. SO, TI e VD chiedono che sia vietata la frequentazione dei solarium ai minorenni. Per i Cantoni AG,
BL e LU, le disposizioni esecutive del presente avamprogetto devono essere chiaramente distinte dalla
LPAmb e dall'ORNI.
Ufs, UCS, economieuisse, ASUT, AWS, Swissmem, VKCS e VSPB, pur apprezzando la volontà del
Consiglio federale di creare una base legale per disciplinare gli aspetti legati alle RNI e agli stimoli
sonori, preferirebbero che i contenuti delle norme fossero ripartiti tra le leggi già in vigore. Economiesuisse e Swissmem temono la creazione di doppioni che interferirebbero con la legge sulla sicurezza
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
dei prodotti, una normativa che ha dimostrato di funzionare. VKCS è convinta che una modifica della
legge sulle armi darebbe migliori risultati e sarebbe un deterrente più efficace.
H+ e santésuisse chiedono esplicitamente di rimuovere i dispositivi medici dal campo di applicazione
della legge, poiché sono già disciplinati nella LATer.
Aefu si rammarica che non sia stato applicato il principio di precauzione, anche se riconosce la necessità
di disciplinare i settori dei puntatori laser, dei solarium e delle procedure estetiche.
Pur esprimendo preoccupazioni, VSIG approva in sostanza l'avamprogetto di legge: si tratta di una
proposta normativa che va nella direzione giusta, ma in alcuni punti solleva interrogativi di appropriatezza.
La FMH accoglie generalmente la spinta della presente legge citata, tuttavia, che dovrebbe essere evitato che la salute nel riconoscimento e nella prevenzione di provata RNI nocivo e esposizioni sonore
esauriti.
KL-CH, KL Zentral-CH, KL-ZG e KL-TG approvano l'emanazione di una legge quadro che funga da
base per l'attuazione di ampie misure nel settore delle RNI, a condizione che le disposizioni esecutive
contengano un disciplinamento chiaro.
SAG auspica che le guide degli osservatori astronomici siano riconosciute come persone competenti.
SGARM e suissepro sono sostanzialmente d'accordo con l'avamprogetto ma, in analogia con la LPAmb,
chiedono che la legge sull'assicurazione contro gli infortuni sia esclusa dal campo d'applicazione della
nuova legge.
3.2.3
Argomenti contro l'avamprogetto
9 partecipanti respingono chiaramente l'avamprogetto di legge presentato, per differenti motivi.
Il Cantone AI respinge esplicitamente la nuova legge poiché è inutile e crea confusione nell'esecuzione.
Le norme proposte vanno integrate nelle leggi e ordinanze già in vigore.
Anche PLR, I Verdi e UDC sono contrari all'avamprogetto, ma per motivi distanti tra loro. Per PLR questo
settore è già oberato da un'elevata densità normativa. UDC si oppone per principio agli sforzi dell'UFSP
di sottoporre ulteriori settori al proprio controllo e alla propria sorveglianza in nome della salute. PLR e
UDC si appellano alla responsabilità individuale dei cittadini. I Verdi respingono la proposta perché il
principio di protezione preventiva della salute non è stato integrato nella legge.
Anche USAM è decisamente contraria all'intenzione dell'UFSP di sottoporre ulteriori settori al proprio
controllo e alla propria sorveglianza in nome della salute. Critica segnatamente il fatto che l'avamprogetto non rispetta il principio di proporzionalità ed è caratterizzato da una «scarsa preparazione».
Centre Patronal respinge l'avamprogetto poiché non considera adeguatamente il principio della responsabilità individuale e potrebbe condurre a un eccessivo intervento dello Stato nel settore estetico e delle
manifestazioni. Inoltre, l’associazione lamenta l'assenza di un'analisi d'impatto della regolamentazione.
Per DV Esmog CH/FL, gigaherz.ch e LUWE l'avamprogetto è insufficiente nella versione attuale. Queste
organizzazioni chiedono ulteriori misure di prevenzione e ritengono inadeguato il livello di protezione
definito dalla legge.
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
3.3
Temi principali
A complemento delle osservazioni sui singoli articoli della LRNIS, riportate al capitolo 4, qui di seguito
è proposta una panoramica delle reazioni sugli argomenti principali della legge.
3.3.1
Solarium
Diversi partecipanti salutano le disposizioni proposte sui solarium. Auspicano che a livello di ordinanza
sia definito un disciplinamento esaustivo di questi apparecchi, sulla base delle conoscenze scientificamente fondate in materia di tumori della pelle e frequentazione dei solarium (Cantoni NW e SG, PSS,
BMPA, FMH, KL-CH e in particolare le leghe cantonali contro il cancro KL-TG, KL-ZG e KL-Zentral-CH).
15 Cantoni (BE, BS, FR, JU, FR, GE, GL, NE, NW, OW, SO, UR, VD, VS, ZH), un partito politico (PSS)
e 6 organizzazioni e associazioni (GDK, FS IRPA, KL-CH, leghe cantonali contro il cancro) si rammaricano che il più volte invocato divieto di frequentazione dei solarium per i minorenni non sia stato inserito
nell'avamprogetto di legge. Il Cantone NW ne prende atto. I Cantoni BE, OW e ZH, nonché PSS e FS
IRPA auspicano che questa lacuna sia compensata con altre misure. 10 Cantoni (BS, FR, GE, GL, JU,
NE, UR, VD e VS) e GDK chiedono che il divieto di frequentazione dei solarium per i minorenni sia
integrato nella presente legge. Alcuni partecipanti chiedono di vietare i solarium anche nelle economie
domestiche (Lasershow.ch, BMPA).
L'associazione di categoria Photomed apprezza che l'avamprogetto sia stato redatto con la dovuta prudenza, ritenendolo sostenibile per il ramo. Inoltre ricorda le misure già prese dalle imprese del settore,
per esempio la limitazione dell'accesso per i minori di 18 anni. Respinge una limitazione di età o un
divieto per i minorenni stabilito per legge, poiché sarebbe impossibile da attuare soprattutto nei solarium
self-service.
Alcuni partecipanti alla consultazione ritengono che i solarium siano già disciplinati in modo esaustivo o
parziale nella LSPro e, generalmente, non vedono la necessità di regolamentare l'impiego di prodotti
che emettono RNI o stimoli sonori (Swissmem). Per VKCS e i Cantoni AG, GR e LU, la soluzione appropriata sarebbe adeguare la LSPro e fornire un'informazione fondata ai consumatori. Altri partecipanti
si appellano alla responsabilità individuale dei cittadini e respingono un disciplinamento nel settore dei
solarium (UDC, PLR).
3.3.2
Impiego nel settore estetico
Secondo 2 Cantoni (AG, GR), VKCS, H+, santésuisse e UCS va verificato se l'impiego di dispositivi
medici nel settore estetico non possa essere disciplinato nel diritto sugli agenti terapeutici. SGML riconosce inoltre la problematica del disciplinamento non uniforme di dispositivi medici e dispositivi non
medici ma praticamente identici.
SFK si esprime sui compiti, le qualifiche e le responsabilità degli specialisti da coinvolgere e sull'attestato di competenza per le estetiste. Rileva anche la necessità di ragionare sulla distinzione tra impiego
estetico e medico di tecnologia laser e IPL.
FMH saluta con favore l'orientamento della nuova legge nel settore estetico.
SGML sottolinea il fatto che laser e dispositivi IPL sono potenzialmente molto pericolosi per i pazienti e
i consumatori. SVSK cita studi francesi in cui è stata evidenziata una correlazione tra l'uso eccessivo di
lampade UV e determinati tumori cutanei.
Per UDC, invece, anche nel settore estetico dovrebbe vigere esclusivamente il principio della responsabilità individuale.
3.3.3
Competenza
L'obbligo di un attestato di competenza per l'utilizzo a scopi commerciali o professionali di determinati
prodotti è accolto con favore da 8 Cantoni (AG, AR, BE, FR, LU, SG, ZG, ZH), GDK, 3 partiti (PPD,
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PLR, PSS) e 9 organizzazioni (BMPA, ChiroSuisse, kf, Lasershows.ch, SGML, SMSLT, SVMTRA, Storzmedical e UCS).
3 Cantoni (AG, SG, ZH) esigono un obbligo di annuncio per le attività che richiedono un attestato di
competenza, poiché le autorità cantonali di esecuzione devono sapere in quali aziende eseguire i controlli a campione. Secondo il Cantone JU, però, sarebbe difficile controllare l'adempimento dell'obbligo
di annuncio, soprattutto pensando ai solarium.
Il Cantone ZG suggerisce che anche le autorità cantonali di esecuzione debbano avere la possibilità di
accedere all'offerta di formazione per l'attestato di competenza, in modo da colmare eventuali lacune
scientifiche e garantire un'esecuzione uniforme dell'OSLa.
A causa della pericolosità dei raggi laser, che si traduce nella potenziale messa in pericolo di terzi, il
Cantone BE e un privato intendono conferire al Consiglio federale il potere di prescrivere l'obbligo di un
attestato di competenza anche per l'utilizzo privato. Lasershows.ch è dell'idea che chiunque possieda
o desideri possedere un laser di potenza superiore a 5 milliwatt debba presentare un attestato di competenza.
Il Cantone ZH propone che l'attestato di competenza possa essere rilasciato anche in forma elettronica.
SFK, SGMK e SVSK ricordano che già oggi è possibile ottenere un attestato professionale federale con
orientamento in estetica medica, conferito all'estetista dopo una formazione di base di tre anni e due
anni di esperienza lavorativa, in cui è incluso un corso di formazione di tre giorni in tecnologia laser e
IPL (tenuto da docenti del settore medico ed estetico).
Pertanto, SVSK si attende che siano tenuti in debita considerazione gli attuali attestati e istituti di formazione. Secondo SMSLT, negli attuali curriculum di formazione capita che le persone non siano sufficientemente istruite.
SAG parte dal presupposto che le guide e i docenti degli osservatori astronomici che fanno uso di puntatori laser potenti per spiegare ai loro allievi il firmamento notturno detengano le necessarie conoscenze
di fisica per essere definiti competenti. L'associazione ricorda inoltre che le regole di sicurezza per l'utilizzo di puntatori laser sono state sviluppate nel corso delle visite guidate agli osservatori.
BMPA, FMCH, SGML e SMSLT sostengono che l'impiego di laser e IPL debba essere riservato ai medici
o (all'occorrenza sotto il controllo e la responsabilità di un medico) ad altri specialisti istruiti all'uso di
questi apparecchi.
Per SGML, il medico responsabile deve anche accertarsi che l'operatore non medico disponga di sufficienti conoscenze riguardo all'impiego e ai pericoli connessi.
SVMTRA chiede un attestato di competenza per i tomografi a risonanza magnetica (MRI). Solo specialisti appositamente formati possono adoperare questi apparecchi.
3.3.4
Puntatori laser
12 Cantoni (AG, AR, BE, BS, FR, GR, NE, SO, SZ, TI, VD e ZH), 3 partiti politici (PPD, PLR e PSS) e
16 organizzazioni e associazioni (aeroswiss, AWS, DV Esmog CH/FL, easyjet, FMH, FS IRPA, GDK,
gigaherz.ch, KKJPD, KKPKS, SAG, SIAA, SMSLT, UCS, Swissmem, VSLA) accolgono con favore la
possibilità prevista dall'avamprogetto di vietare i puntatori laser pericolosi, ritenendo che sia una necessità.
Alcuni partecipanti (Cantoni AG, GR e LU, DV Esmog CH/FL, Swissmem e VKCS) sono del parere che
un divieto dei puntatori laser possa essere introdotto anche attraverso una revisione della legge sulle
armi. Per VSPB, un disciplinamento contenuto nella legge sulle armi promette una maggior efficacia.
Da più parti si auspica che siano vietati non solo i puntatori laser potenti, ma anche quelli che, pur
essendo più deboli, possono ancora causare danni (Cantoni BS, NE, SZ; FS IRPA). Altri invitano a
escludere dal divieto l'uso commerciale o artigianale dei puntatori laser, o perlomeno a far sì che il
divieto non ostacoli questi usi (PLR, Swissmem).
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SAG chiede che alle guide degli osservatori astronomici sia concesso senza restrizioni l’utilizzo di laser
di classe 3R.
BMPA esige un divieto totale dei laser nelle economie domestiche.
Il partito UDC riconosce la necessità d'intervento nel settore dei puntatori laser potenti, ma è del parere
che questo problema debba essere trattato negli ambiti della politica di sicurezza e del Codice penale.
3.3.5
Manifestazioni
I Cantoni SG e TI apprezzano che vengano colmate lacune legislative e che, per la prima volta, siano
disciplinati anche gli stimoli sonori non amplificati. Il Cantone ZH invece esprime perplessità sulle disposizioni concernenti gli stimoli sonori non amplificati. Il termine «manifestazione» è criticato dal Cantone
VD, il quale vorrebbe la garanzia che il tema sia disciplinato esaustivamente, per esempio includendo
anche gli eventi privati e gli esercizi pubblici che diffondono musica. Il Cantone LU desidera che le
manifestazioni continuino a essere disciplinate nell'OSLa fondata sulla LPAmb. In considerazione della
potenziale pericolosità dei raggi laser per la salute di terzi, il Cantone BE propone di imporre un attestato
di competenza anche in ambito privato. Per il Cantone NE, i divieti concernenti i puntatori laser potenti
dovrebbero estendersi anche ad altri laser, come alcuni apparecchi usati negli spettacoli. Il Cantone ZH
ritiene che le necessarie modifiche dell'OSLa siano presentate in modo troppo poco chiaro e chiede una
revisione totale di questa ordinanza.
GDK, UCS e VKCS sono aperte a un’estensione del campo d'applicazione dell'OSLa, tuttavia VKCS
auspica che ciò avvenga sulla base della LPAmb. GDK approva il disciplinamento dell'esposizione a
fonti di RNI e stimoli sonori potenzialmente pericolosi in manifestazioni pubbliche.
UDC respinge le disposizioni sulle manifestazioni, invocando il principio della responsabilità individuale
del pubblico. Anche PLR ritiene che l'avamprogetto non tenga sufficientemente conto della responsabilità individuale della popolazione. Per PSS è giusto e importante che venga estesa la base legale dell'OSLa. Bfu dubita che per disciplinare le manifestazioni sia necessaria la LRNIS e che questa legge porti
qualcosa in più rispetto a LPAmb, LSPro e altre ancora.
Secondo Centre Patronal, l'ingerenza statale nelle manifestazioni è eccessiva. AWS ritiene che l'avamprogetto si concentri troppo sui locali per manifestazioni e ambisce a un disciplinamento esteso al rumore quotidiano, per esempio nei quartieri dove c'è vita notturna e negli open air. Lasershows.ch auspica disposizioni che comprendano anche gli spettacoli laser con apparecchi di potenza superiore a 5
mW e sostiene in particolare l'obbligo di competenza per questi spettacoli, che però, analogamente ai
fuochi d’artificio, dovrebbe essere alla portata di tutti. Sempre riferendosi alle disposizioni che regolano
gli spettacoli pirotecnici, un privato richiede un attestato di competenza anche per gli spettacoli laser
privati e non solo per quelli commerciali e professionali. In materia di manifestazioni, DV Esmog CH/FL
preferirebbe una campagna informativa volta a promuovere la responsabilità individuale invece di un
disciplinamento legale.
3.3.6
Esecuzione
PPD si esprime a favore della ripartizione dei compiti esecutivi tra la Confederazione e i Cantoni. I
Cantoni LU, SZ, ZG auspicano regole più chiare per la ripartizione dei compiti o trovano che la ripartizione attuale sia poco chiara. Il Cantone ZG chiede una designazione uniforme dei termini «organo di
controllo», «organo d'esecuzione» e «autorità d'esecuzione».
Lasershows.ch ritiene che la Confederazione dovrebbe essere la sola ad assumere l'esecuzione. SAG
insiste sull'importanza di un'esecuzione uniforme da parte dei Cantoni delle disposizioni riguardanti l'attestato di competenza. Il Cantone JU auspica l'esclusione del settore estetico dalle competenze esecutive cantonali.
5 Cantoni (AG, GR, LU, SZ, TG) e VKCS dubitano dell'efficacia dell'esecuzione, oppure sottolineano
che le autorità cantonali d'esecuzione proposte non dispongono delle necessarie competenze tecniche.
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Segnatamente, VKCS vorrebbe che l'esecuzione si limiti ai compiti in cui possa risultare efficace, ossia
i divieti.
I controlli a campione sono accolti favorevolmente dai Cantoni FR e VS e dal PPD; KL-CH, KL-TG, KLZentral-CH, KL-ZG e PH CH auspicano che siano concretizzati a livello di ordinanza, per esempio indicandone il tipo, l’estensione e la periodicità.
I Cantoni BE, SG, VS, ZH desiderano che la Confederazione metta a disposizione aiuti all'esecuzione.
8 Cantoni (AG, AI, JU, OW, SO, TG, VS, ZH) e UCS temono un eccessivo onere di coordinamento dal
momento che sono coinvolte diverse autorità cantonali, mentre i Cantoni AI, BS, GR, SH, SO e le associazioni AefU, ASUT, economiesuisse e Swissmem prevedono doppioni, problemi di ripartizione e
conflitti potenziali nell'esecuzione.
Il parere secondo cui sia meglio adattare leggi già in vigore per adempiere i compiti esecutivi è sostenuto
da 9 Cantoni (AG, GR, LU, OW, SH, SO, TG, TI, ZH), nonché da AefU, UCS e VKCS.
I Cantoni AG, JU, NE, SG esigono un obbligo di annuncio per le aziende che devono esibire un attestato
di competenza e sottostanno a controlli.
5 Cantoni (BE, BS, FR, NW, UR) si dichiarano soddisfatti che i compiti di esecuzione della legge comportino solo la creazione di un posto al 10 per cento in ogni Cantone. Ritengono inoltre positivo che i
costi possano essere coperti mediante la riscossione di emolumenti.
Un posto al 10 per cento sembra invece una previsione troppo ottimistica per 8 Cantoni (AG, GE, JU,
NE, TG, VD, ZG, ZH), PLR e UCS, che temono un eccessivo onere per i Cantoni e dubitano che gli
emolumenti siano sufficienti per finanziare l'esecuzione: le conseguenze finanziarie pertanto non sarebbero ancora chiare. Il Cantone VD calcola un proprio esborso supplementare di mezzo milione di franchi
all'anno e stima che in ogni Cantone occorra un posto al 10-20 per cento. Secondo i Cantoni AG e SZ
spetta alla Confederazione assumersi questi costi supplementari. UCS teme che l'esecuzione sia delegata ai Comuni, con un aumento dell’onere complessivo. Anche il Cantone TI teme un onere eccessivo
per l'esecuzione della LRNIS, a fronte di un effetto limitato. PPD esige un riesame dell'avamprogetto se
dovesse emergere un fabbisogno di risorse significativamente più elevato della Confederazione e dei
Cantoni. Centre Patronal respinge l'idea di finanziare l'esecuzione mediante la riscossione di emolumenti.
FS IRPA chiede che la Confederazione aumenti i posti di lavoro per adempiere i compiti esecutivi. Per
Lasershows.ch, i posti supplementari necessari per l'esecuzione dovrebbero essere finanziati con i risparmi sui costi della salute generati dalla legge. Aeroswiss è del parere che l'esecuzione sarà complicata.
Si oppongono a un'esecuzione della LSPro da parte dell'UFSP o alla creazione di una nuova autorità
d'esecuzione Centre Patronal, economiesuisse e Swissmem. Economiesuisse chiede che le autorità
attualmente preposte alla sorveglianza del mercato controllino i prodotti in base anche ai requisiti della
LRNIS. Swissmem propone, in ogni caso, di applicare meglio il diritto esistente.
3.3.7
Valori limite e prevenzione
I seguenti partecipanti chiedono valori limite preventivi ai sensi della LPAmb: BMPA, DV Esmog CH/FL,
gigaherz.ch, LUWE, KL-CH, KL-Zentral-CH, KL-ZG, FMH, PES, AefU, bfu.
Una filosofia di prevenzione leggermente diversa ispira le proposte di FS IRPA (divieto ai minori di
frequentare i solarium) e kf (prevenzione della salute).
Per contro, ASUT, AWS, Centre Patronal apprezzano che i valori limite seguano le norme internazionali
e si basino su effetti scientificamente dimostrati. PPD è soddisfatto che non siano state introdotte ulteriori regole sull'immissione in commercio. PSS tuttavia ricorda che i valori limite devono anche essere
rispettati e fatti rispettare. USAM chiede che la Confederazione non partecipi all'elaborazione di norme
e valori limite, lasciando questo compito ai settori specifici.
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ASUT apprezza che l'avamprogetto sia ispirato dallo stesso principio della LSPro, ossia che occorra
tollerare un pericolo di minima entità per la salute.
Il Cantone ZG auspica che questo pericolo minimo sia ammesso solo quando non è possibile adoperare
altrimenti in modo appropriato il prodotto. AWS aggiunge che per i prodotti che generano come effetti
secondari RNI e stimoli sonori debba valere il principio della minimizzazione.
Il Cantone UR, I Verdi, DV Esmog CH/FL e gigaherz.ch non accettano che la salute delle persone sia
messa in pericolo, seppur minimamente.
Per FS IRPA e Lasershows.ch occorrerebbe una definizione migliore di «pericolo minimo per la salute».
3.4
Diversi settori tematici / osservazioni
3.4.1
Organo di notifica
AefU chiede espressamente la creazione di un organo di notifica indipendente per le intolleranze associate alle RNI e agli stimoli sonori.
3.4.2
Obbligo di dichiarazione
Per PSS sarebbe opportuno un obbligo di dichiarazione per i prodotti che generano RNI e stimoli sonori
nell'interesse della salute dei consumatori, in sintonia con le mozioni Nellen 11.3593, Wyss 10.3485 e
Sommaruga 00.3172.
3.4.3
Responsabilità individuale
VSIG e USAM reputano centrale il principio di autoregolazione del mercato e pertanto non devono essere introdotti ostacoli tecnici al commercio. Lo Stato dovrebbe intervenire soltanto in casi di estrema
emergenza. UDC respinge in linea di principio ogni intervento dello Stato. Centre Patronal teme che
accantonando la responsabilità individuale si imponga il principio di precauzione ai sensi della LPAmb.
La soluzione proposta è invece appropriata secondo GDK e ASUT. Quando un fallimento della responsabilità individuale può provocare danni alla salute, la nuova legge deve avere la possibilità di prevedere
misure adeguate. Tuttavia, la valutazione del pericolo deve sempre basarsi su dati oggettivi e scientificamente dimostrabili.
3.4.4
Analisi d'impatto della regolamentazione (AIR)
ASUT auspica lo svolgimento di un'AIR, per verificare se l'introduzione di una nuova legge comporterebbe vantaggi sostanziali rispetto alle disposizioni della legislazione attuale.
PLR ritiene che siano stati fatti conti troppo ottimistici e pretende un'AIR accurata prima di estendere i
compiti e i poteri dell'amministrazione. Per PPD, un'AIR tardiva sarebbe problematica: se dimostrasse
un aumento del fabbisogno di risorse bisognerebbe riesaminare l'intero avamprogetto.
Centre Patronal e USAM lamentano l'assenza di un'AIR preliminare a questo avamprogetto.
3.4.5
Protezione solare
KL-CH, KL-TG, KL-ZG, KL-Zentral-CH ritengono che il tema delle radiazioni ultraviolette naturali non
sia adeguatamente trattato nell'avamprogetto di legge. Avvertono infatti una necessità d'intervento per
proteggere le professioni svolte all'aperto e in luoghi pubblici, segnatamente su campi da gioco, in asili
infantili o bagni pubblici.
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3.4.6
Principio di causalità
BMPA chiede una disposizione sul principio di causalità. Se fosse dimostrato che le emissioni di un
prodotto causano danni alla salute, e le sue immissioni causassero problemi o danni irreparabili alla
salute di persone, il responsabile sarebbe tenuto al risarcimento.
3.4.7
Disposizioni esecutive
PSS auspica che i valori limite per il posto di lavoro non valgano soltanto per i dipendenti ma anche per
i lavoratori indipendenti; andrebbe inoltre disciplinata anche l'esposizione alle RNI di donne incinte sul
posto di lavoro.
LUWE propone che la Confederazione sfrutti pienamente la competenza di disciplinamento conferitale
dalla Costituzione federale e preveda disposizioni anche per WLAN, bluetooth, smartphone e tablet.
Secondo il Cantone ZG, è necessaria una revisione totale dell'OSLa: analogamente all'ORNI, bisognerebbe esigere un attestato di competenza per i tecnici del suono; occorre inoltre allestire un'offerta formativa per le autorità d'esecuzione.
KL-CH e in particolare le leghe cantonali contro il cancro KL-TG, KL-ZG e KL-Zentral-CH chiedono la
protezione completa dei minorenni e normative dettagliate per altri gruppi a rischio. Si attendono perciò
disposizioni esecutive vincolanti ed esaustive.
Per Aefu sarebbero necessari un’estensione dell'ORNI volta a includere la protezione preventiva della
salute dalle immissioni di RNI ad alta e bassa frequenza provenienti da impianti a bassa potenza, e un
adeguamento del regime di protezione su due livelli dell'ORNI abbassando i valori limite di pericolosità.
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4
Osservazioni sui singoli articoli
Qui di seguito sono riportate unicamente le osservazioni specifiche, cioè i pareri critici o contrari nonché
le proposte di aggiunta e/o modifica, sulle singole disposizioni della legge.
4.1
Titolo
I Cantoni AI e GR, AWS e ASUT temono che venga confusa la LRNIS, che intende proteggere le persone dalle RNI e dagli stimoli sonori mediante l'ORNI, un'ordinanza fondata sulla LPAmb che disciplina
soprattutto gli impianti fissi e in modo particolare le antenne di telefonia mobile.
DV Esmog CH/FL approva l’ampia protezione dall'esposizione a RNI. La LRNIS non dovrebbe disciplinare soltanto prodotti mobili, ma anche gli impianti fissi (ORNI). Tuttavia, il campo d'applicazione della
presente legge non può entrare in contraddizione con la LPAmb (basata sul principio di precauzione).
4.2
Osservazioni specifiche sui singoli articoli
Art. 1
Scopo e campo d'applicazione
1
La presente legge si prefigge di proteggere le persone dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli
sonori.
2 A tale scopo, contiene disposizioni riguardanti:
a. l’importazione, il transito, la consegna, il possesso e l’utilizzo di prodotti;
b. le misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute a radiazioni non ionizzanti e stimoli
sonori;
c. l’acquisizione di basi scientifiche e l’informazione del pubblico.
3 Sono fatte salve le disposizioni sulla protezione contro le radiazioni e il rumore della legge del 7 ottobre 19831
sulla protezione dell’ambiente.
Approvano senza riserve lo scopo e il campo d'applicazione della legge le leghe contro il cancro (KLCH e in particolare le leghe cantonali KL-TG, KL-ZG e KL-Zentral-CH) e PH CH.
11 Cantoni (AG, AI, BL, BS, LU, NE, SO, SZ, TI, VD e ZG) esprimono riserve sul campo d'applicazione.
Per tutti è importante delimitare chiaramente il confine con altri campi normativi, onde evitare la creazione di doppioni in futuro.
Anche bfu manifesta riserve, adducendo che la suddivisione tra impianti mobili e fissi potrebbe risultare
problematica per esempio in relazione ai prodotti WLAN. DV Esmog CH/FL non è sicura dell’utilità di
riunire in un'unica legge la regolamentazione di emissioni così differenti sotto il profilo fisico come le RNI
e gli stimoli sonori. Swissmem intravede il pericolo di forti sovrapposizioni con la legislazione sulla sicurezza dei prodotti. H+ e santésuisse propongono di escludere dal campo d'applicazione i prodotti per
applicazioni mediche. Per BMPA e AWS il campo d'applicazione va formulato più chiaramente, in particolare sarebbe necessaria una descrizione più completa del termine «prodotti».
Suva, Suissepro e SGARM chiedono che siano fatte salve le disposizioni della LAINF e delle sue ordinanze.
Infine, ASUT avanza la proposta, motivandola, di escludere esplicitamente gli impianti di telecomunicazione dal campo d'applicazione della LRNIS.
Lasershows.ch e SAG presentano proposte concrete di formulazione dell'articolo.
1
RS 814.01
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Art. 2
Definizioni
Nella presente legge s’intende per:
a. radiazioni non ionizzanti: campi elettromagnetici con una lunghezza d’onda superiore a 100 nanometri;
b. stimoli sonori: infrasuono, suono e ultrasuono;
c. prodotto: cosa mobile pronta per l’utilizzo che genera radiazioni non ionizzanti o stimoli sonori, anche se
incorporata in un’altra cosa mobile o immobile.
Centre Patronal invita a considerare che le definizioni sono estremamente ampie.
Art. 3
Utilizzo di prodotti
1
Chi installa o utilizza un prodotto, oppure si occupa della sua manutenzione, deve attenersi alle norme di
sicurezza del fabbricante e garantire che la salute delle persone non sia messa in pericolo o lo sia soltanto
minimamente.
2 Per l’utilizzo a scopi commerciali o professionali di prodotti potenzialmente pericolosi il Consiglio federale può:
a. prevedere un attestato di competenza;
b. prevedere il ricorso a uno specialista competente in materia.
3 Esso può fissare requisiti riguardanti la formazione per l’attestato di competenza di cui al capoverso 2 lettera
a.
Il Cantone ZH richiama l'attenzione sul fatto che nel settore estetico, come anche in medicina, solitamente si parla di applicazione, non di utilizzo di un prodotto. Per esempio, la definizione di dispositivo
medico presume che esso sia destinato «a essere applicato all'uomo» (art. 1. cpv. 1 lett. a ODmed).
Quindi, analogamente alla legislazione sugli agenti terapeutici, laddove il testo di legge parla di utilizzo
di prodotti andrebbe menzionata anche la loro applicazione.
GDK apprezza esplicitamente che, in futuro, i prodotti potenzialmente pericolosi debbano essere controllati in funzione del rispetto delle norme rilevanti di sicurezza.
Per Lasershows.ch e FS IRPA non è definito abbastanza chiaramente il concetto di «minimamente».
Gigaherz.ch chiede che «soltanto minimamente» sia stralciato senza essere sostituito, o che perlomeno
sia definito cosa si intende con pericolo minimo e a che percentuale della popolazione corrisponde.
PH CH, KL-CH e in particolare le leghe cantonali contro il cancro KL-TG, KL-ZG e KL-Zentral-CH sono
soddisfatte dell'articolo, specialmente della possibilità di prevedere un attestato di competenza e il ricorso a specialisti.
FMCH aggiungerebbe un quarto capoverso in cui è prevista la certificazione di un'assicurazione di responsabilità civile.
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Art. 4
Misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute
1
Il Consiglio federale disciplina le misure da adottare per ridurre i rischi di esposizioni pericolose per la salute a
radiazioni non ionizzanti e stimoli sonori e per prevenirne i danni.
2 Esso può:
a. fissare valori di esposizione e disciplinarne la sorveglianza;
b. prevedere un obbligo d’informazione;
c. prevedere misure di protezione;
d. prevedere un obbligo di annuncio per manifestazioni.
ChiroSuisse, KL-CH e in particolare le leghe cantonali KL-TG, KL-ZG KL-Zentral-CH, nonché PH CH
approvano le misure da adottare in caso di esposizioni pericolose per la salute. BMPA auspica che si
misuri anche l'esposizione a radiazioni. UCS vede con favore l'introduzione di norme in caso di esposizioni a molteplici fonti, come prevede la LPAmb. AefU e DV Esmog CH/FL chiedono di introdurre nella
LPAmb un obbligo di limitazione delle immissioni cumulative da impianti fissi e dispositivi mobili.
Il Cantone TI approva in particolare l'obbligo di annuncio per manifestazioni. Il Cantone UR invoca una
distinzione più chiara dalla LPAmb, poiché anche in quest’ultima legge è possibile definire valori limite
di immissione. Per AWS il disciplinamento deve chiarire meglio chi si assume i costi di queste misure,
oppure prevedere il principio di causalità come la LPAmb. SAG auspica flessibilità nell'obbligo di annunciare manifestazioni programmate a breve termine. UCS è del parere che il rispetto dei valori limite
debba essere dimostrato già al momento dell'annuncio, pertanto chiede di modificare in questo senso
l'articolo 4 capoverso 2 lettera b.
Il Cantone NE, Centre Patronal e Lasershows.ch propongono correzioni concrete dell'articolo 4 capoverso 2.
Art. 5
Divieti
Se la salute delle persone non può essere protetta a sufficienza da nessun’altra misura, il Consiglio federale
può:
a. vietare l’importazione, il transito, la consegna o il possesso di prodotti potenzialmente molto pericolosi;
b. vietare l’utilizzo a scopi commerciali o professionali di prodotti potenzialmente molto pericolosi.
4 Cantoni (AI, LU, SO, SZ), PLR, KL-CH e in particolare le leghe cantonali contro il cancro KL-TG, KLZG e KL-Zentral-CH, nonché PHCH e FS IRPA apprezzano che sia stata colmata la lacuna relativa alle
prescrizioni sui prodotti e la possibilità di vietare prodotti potenzialmente molto pericolosi per la salute e
la sicurezza delle persone.
SAG chiede l'esclusione generale degli osservatori astronomici da questi divieti.
USAM critica la delega della competenza al Consiglio federale, che in futuro potrà vietare illimitatamente
molti prodotti.
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Art. 6
Acquisizione di basi scientifiche
La Confederazione acquisisce le basi scientifiche necessarie per l’esecuzione della presente legge. Per l’attribuzione o il sostegno di lavori di ricerca si applicano le disposizioni della legge federale del 14 dicembre 20122
sulla promozione della ricerca e dell’innovazione.
L'articolo è salutato da KL-CH e in particolare dalle leghe cantonali contro il cancro KL-TG, KL-ZG e KLZentral-CH, nonché da PHCH.
Anche AWS esprime la sua soddisfazione, tuttavia auspica che nella legge siano formulati in modo più
concreto gli obiettivi e la forma di acquisizione delle basi scientifiche, ricordando che queste ultime sono
importanti sia per l'attuazione della legge sia per comprendere a livello generale i rischi delle RNI e degli
stimoli sonori. Per FMH è importante che siano approvati fondi per finanziare un'attività di ricerca continua e una valutazione indipendente delle basi scientifiche. BMPA auspica misurazioni e studi clinici
sugli effetti delle RNI, DV Esmog CH/FL una ricerca sui rischi indipendente e imparziale. Kf sostiene
che nell'acquisizione delle basi scientifiche vanno necessariamente ascoltati specialisti della ricerca e
dell'economia, mentre Gigaherz.ch esige il diritto di partecipazione per le organizzazioni critiche. VSIG
ritiene che l'acquisizione di basi scientifiche sia un aspetto centrale, ma teme un eccessivo attivismo
dell'amministrazione. AefU propone un'acquisizione delle basi scientifiche a livello interdipartimentale,
integrando gli aspetti della prevenzione. Il Cantone ZG si domanda se non fosse stato più sensato
acquisire le basi scientifiche prima di elaborare la legge. USAM respinge l'acquisizione delle basi scientifiche da parte della Confederazione, poiché l'UFSP non ne avrebbe la competenza. UDC è sostanzialmente contraria all'acquisizione di basi scientifiche.
Art. 7
Informazione del pubblico
L’Ufficio federale della sanità pubblica informa il pubblico sulle ripercussioni e i rischi rilevanti per la salute delle
radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori.
L'articolo è accolto con favore da SGML, da KL-CH e in particolare dalle leghe cantonali contro il cancro
KL-TG, KL-ZG e KL-Zentral-CH, nonché da PH CH.
I Cantoni AG e GR e VKCS sono del parere che l'informazione dei frequentatori e dei gestori di solarium
sia decisiva per minimizzare l'esposizione alle radiazioni. Anche per i Cantoni JU e ZH è importante
informare il pubblico e i gestori di prodotti che generano RNI e stimoli sonori. Riferendosi all'OSLa, il
Cantone NE auspica che la Confederazione elabori strategie informative.
Art. 8
Esecuzione da parte della Confederazione
1
La Confederazione è responsabile dell’esecuzione della presente legge, sempre che, in virtù dell’articolo 9, i
controlli non siano trasferiti ai Cantoni.
2 Essa controlla il rispetto dei divieti di importazione e di transito di cui all’articolo 5 lettera a.
Le osservazioni inerenti all'esecuzione sono riassunte nel capitolo «Esecuzione».
2
RS 420.1
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Art. 9
Controlli da parte dei Cantoni
1
I Cantoni controllano con prove a campione il rispetto:
a. delle norme di sicurezza del fabbricante di cui all’articolo 3 capoverso 1 nell’istallazione, nell’utilizzo o
nella manutenzione a scopi commerciali o professionali;
b. dell’obbligo di produrre un attestato di competenza o di ricorrere a uno specialista di cui all’articolo 3
capoverso 2;
c. delle misure stabilite dal Consiglio federale in virtù dell’articolo 4;
d. dei divieti di consegna e possesso di cui all’articolo 5 lettera a;
e. dei divieti di utilizzo di cui all’articolo 5 lettera b.
2 Il Consiglio federale può dichiarare competente la Confederazione per parti dei controlli di cui al capoverso 1
lettere a e c.
Le osservazioni inerenti all'esecuzione sono riassunte nel capitolo «Esecuzione».
Il Cantone SO presenta proposte concrete relative alla strategia di esecuzione.
Il Cantone BS chiede di stralciare il capoverso 2.
Art. 10
Delega di compiti
1
Il Consiglio federale può delegare a terzi il controllo del rispetto delle misure stabilite dal Consiglio federale in
virtù dell’articolo 4. Questi possono ordinare misure secondo l’articolo 11 capoverso 3 lettera d.
2 Esso sorveglia l’operato dei terzi incaricati.
3 I terzi incaricati possono riscuotere emolumenti per i controlli di cui al capoverso 1.
4 Sempre che le spese dei terzi incaricati per adempiere ai compiti loro delegati non siano coperte da emolumenti
di cui al capoverso 3, la Confederazione accorda una remunerazione.
Il Cantone SZ approva la possibilità di delegare compiti a terzi. Il Cantone BS chiede che la possibilità
di incaricare terzi sia conferita anche ai Cantoni e auspica che l'articolo venga corretto in tal senso.
Per PSS è necessario che i terzi incaricati dispongano delle necessarie conoscenze e competenze.
DV Esmog CH/FL e gigaherz.ch sono contrarie alla delega dell'esecuzione a terzi.
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Art. 11
Provvedimenti amministrativi
1
L’organo di controllo può controllare sul posto l’istallazione, l’utilizzo e la manutenzione di prodotti nonché
l’attuazione delle misure di cui all’articolo 4.
2 Può disporre provvedimenti appropriati oppure ordinarli sul posto se dal controllo risulta che non sono rispettate
le prescrizioni o le norme di sicurezza del fabbricante.
3 Se è necessario per tutelare la salute dell’utente o di terzi, l’organo di controllo può in particolare:
a. ordinare un avvertimento al pubblico sui pericoli dell’utilizzo;
b. sequestrare e distruggere il prodotto o renderlo inutilizzabile nel caso di mancato rispetto di un divieto di
possesso, di consegna o di utilizzo;
c. sequestrare e distruggere il prodotto o renderlo inutilizzabile nel caso di mancato rispetto delle norme di
sicurezza nell’istallazione, nell’utilizzo o nella manutenzione a scopi commerciali o professionali;
d. ordinare l’immediata cessazione di esposizioni pericolose per la salute.
4 L’organo di controllo avverte il pubblico sugli utilizzi pericolosi se l’utente non adotta provvedimenti efficaci o
non li adotta tempestivamente.
Il Cantone AG ritiene che l'articolo 11 capoverso 3 lettera b debba essere applicato anche all'utilizzo
abusivo di prodotti (per esempio l'abbagliamento con un puntatore laser).
Per SGML le pene di cui all'articolo 14 sono indispensabili, tuttavia in caso di violazioni intenzionali
ripetute sarebbe più sensato ricorrere a sanzioni come, per esempio, la revoca dell'attestato di competenza.
SAG non potrebbe assumersi questo compito, tuttavia singoli esperti potrebbero richiamare al rispetto
delle prescrizioni e all'occorrenza informare le autorità.
Art. 12
Emolumenti
1
Gli organi d’esecuzione riscuotono emolumenti per i controlli di cui agli articoli 8 capoverso 2, 9, 10 capoverso
1 e 11 capoverso 1.
2 Il Consiglio federale disciplina la riscossione degli emolumenti, in particolare:
a. il loro ammontare;
b. le modalità della riscossione;
c. la responsabilità nel caso in cui più persone siano tenute a versare gli emolumenti;
d. la prescrizione del diritto di riscuotere gli emolumenti.
3 Al riguardo, tiene conto del principio di equivalenza e di copertura dei costi.
4 Il Consiglio federale può prevedere deroghe alla riscossione degli emolumenti se un interesse pubblico preponderante lo giustifica.
Il Cantone VD chiede che ai Cantoni sia lasciato un ragionevole margine di manovra nella definizione
degli emolumenti. Il Cantone BS approva che gli emolumenti siano riscossi solo in caso di violazione
della legge, ma ricorda che così non sarebbe possibile coprire l'onere dell'esecuzione.
Il Cantone SZ propone una correzione dell'articolo.
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Art. 14
Delitti
Chiunque importa, fa transitare, consegna, possiede o utilizza intenzionalmente un prodotto soggetto a un divieto
di cui all’articolo 5 è punito con una pena detentiva fino a un anno o con una pena pecuniaria.
I Cantoni SO, BS, ZH, nonché KKPKS e Swissmem sostengono esplicitamente l'inserimento di disposizioni penali legate all'utilizzo di puntatori laser, talvolta insistendo sulla loro urgenza. SGML ritiene che
le sanzioni previste nell'articolo 14 siano indispensabili.
Easyjet propone di introdurre anche una multa minima di 20 000 franchi nonché la possibilità di detenzione per 24 ore. Inoltre, andrebbe ripensato l'importo della multa massima di 40 000 franchi alla luce
del pericolo per la vita del personale di volo, dei passeggeri e di terzi.
Il Cantone SZ sottolinea l'importanza che la violazione intenzionale di un divieto di possesso di cui
all'articolo 5 sia punita come un delitto e chiede che tale violazione sia sanzionata con una pena detentiva fino a tre anni (invece di un anno).
Il Cantone SO domanda esplicitamente che l'articolo 14 renda punibile anche chiunque fabbrichi, venda
o trasporti un prodotto soggetto a un divieto di cui all'articolo 5; in questo modo non ci sarebbe più la
necessità di punire l'utilizzo intenzionale.
Art. 15
Contravvenzioni
1
È punito con una multa fino a 40 000 franchi chiunque intenzionalmente:
a. non si attiene alle norme di sicurezza del fabbricante nell’istallazione, nell’utilizzo o nella manutenzione
a scopi commerciali o professionali;
b. contravviene all’obbligo di produrre un attestato di competenza o di ricorrere a uno specialista di cui
all’articolo 3 capoverso 2;
c. contravviene alle misure stabilite dal Consiglio federale in virtù dell’articolo 4 capoverso 2;
d. viola una prescrizione esecutiva la cui inosservanza è dichiarata punibile o non si conforma a una decisione che gli è stata notificata sotto la comminatoria della pena prevista dal presente articolo.
2 Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è una multa fino a 20 000 franchi.
3 È punito con una multa fino a 40 000 franchi chiunque importa, fa transitare, smercia, possiede o utilizza per
negligenza un prodotto soggetto a un divieto di cui all’articolo 5.
4 Sono applicabili gli articoli 6 e 7 della legge federale del 22 marzo 19743 sul diritto penale amministrativo.
Il Cantone SO non vuole che sia fissata una multa massima speciale nella LRNIS né per reati intenzionali né per negligenza. A meritare la multa sarebbe infatti chiunque fabbrica, vende o trasporta per
negligenza un prodotto soggetto a un divieto di cui all'articolo 5.
Gigaherz.ch precisa che le multe previste funzionerebbero come deterrente per gli adolescenti che abusano dei puntatori laser, ma sarebbero irrisorie agli occhi dei gruppi industriali responsabili delle RNI,
che le interpreterebbero piuttosto come un invito alla trasgressione. Esse dovrebbero ammontare almeno al 25 per cento della cifra d'affari annua del gruppo o al 50 per cento del guadagno annuale
dell'amministratore delegato.
Lasershows.ch vorrebbe infliggere una multa ai sensi dell'articolo 15 capoverso 3 anche a chi importa
un prodotto per negligenza o senza annuncio.
3
RS 313.0
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
5
Rapporto esplicativo
Sul rapporto esplicativo si sono espressi segnatamente i Cantoni AG, BL, TG e ZG e altre 14 organizzazioni (Aefu, easyjet, FS IRPA, BMPA, KL-CH, KL-TG, KL-ZG, KL-Zentral-CH, Photomed, SVMTRA,
SUVA, SGARM, SGMK, VSPB). Le osservazioni sostanziali sono riportate dettagliatamente nei capitoli 3 e 4. Le formulazioni proposte per le singole spiegazioni si possono leggere nei pareri originali.
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6
Allegati
6.1
Elenco dei destinatari e abbreviazioni
Cantoni
Abkürzung
Begrüsst
Stellungnahme
Cancelleria dello Stato del Cantone di Argovia
AG
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Appenzello
Interno
AI
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Appenzello
Esterno
AR
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Basilea
Campagna
BL
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Basilea Città
BS
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Berna
BE
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Friburgo
FR
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Ginevra
GE
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Glarona
GL
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone dei Grigioni
GR
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone del Giura
JU
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Lucerna
LU
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Neuchâtel
NE
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Nidvaldo
NW
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Obvaldo
OW
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di San Gallo
SG
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Sciaffusa
SH
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Svitto
SZ
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Soletta
SO
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Turgovia
TG
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone Ticino
TI
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Uri
UR
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Vaud
VD
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone del Vallese
VS
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Zugo
ZG
X
X
Cancelleria dello Stato del Cantone di Zurigo
ZH
X
X
conferenza die governi cantonali
KDK
X
Regierung des Fürstentums Liechtenstein
LI
X
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Partiti rappresentati nell’Assemblea federale
Abkürzung
Begrüsst
Partito borghese-democratico Svizzero
PBD
X
Partito popolare democratico
PPD
X
Christlich-soziale Partei Obwalden
csp-ow
X
Christlichsoziale Volkspartei Oberwallis
Stellungnahme
X
X
Partito evangelico svizzero
PEV
X
PLR. I Liberali Radicali
PLR
X
X
Partito ecologista svizzero
PES
X
X
Partito verde liberale
PVL
X
Lega dei Ticinesi
Lega
X
Mouvement Citoyens Romand
MCR
X
Unione Democratica di Centro
UDC
X
X
Partito socialista svizzero
PSS
X
X
Associazioni mantello nazionali dei Comuni,
delle città e delle regioni di montagna
Abkürzung
Begrüsst
Stellungnahme
Associazione dei Comuni Svizzeri
ACS
X
Unione delle città svizzere
UCS
X
Gruppo svizzero per le regioni di montagna
X
X
Associazioni mantello nazionali dell'economia
Abkürzung
Begrüsst
Stellungnahme
Federazione delle imprese svizzere
economiesuisse
X
X
Unione svizzera delle arti e mestieri
USAM
X
X
Unione svizzera degli imprenditori
USI
X
Unione svizzera dei contadini
USC
X
Associazione svizzera dei banchieri
ASB
X
Unione sindacale svizzera
USS
X
Società svizzera degli impiegati di commercio
SIC Svizzera
X
Travail.Suisse
X
Altre organizzazioni
Abkürzung
Begrüsst
Accademie svizzere delle scienze
AWS
Medici per la protezione dell'ambiente
AefU
X
Association Suisse des Esthéticiennes
ASE CFC
X
Stellungnahme
X
X
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Associazione consumatrici e consumatori della
Svizzera italiana
ACSI
X
Associazione estetiste della Svizzera italiana
AESI
X
Beratungsstelle für Unfallverhütung
bfu
X
X
Berufsverband Medizinischer Praxis-Assistentinnen
BMPA
X
X
Centre Patronal
Centre Patronal
Dachverband der Fachgesellschaften für Sicherheit
und Gesundheitsschutz am Arbeitsplatz
suissepro
X
Dachverband der Schweizerischen Handels- und
Industrievereinigung der Medizintechnik
fasmed
X
Dachverband der schweizerischen Luft- und Raumfahrt
aeroswiss
X
X
Dachverband Elektrosmog Schweiz und Liechtenstein
DV Esmog
CH/FL
X
X
Dachverband Komplementärmedizin
dakomed
X
Die Schweizer Maschinen-, Elektro- und Metall-Industrie
swissmem
X
Die Schweizerische Gesellschaft für Radiologie
SGR
X
Easyjet Switzerland
Easyjet
Electrosuisse - Verband für Elektro-, Energie- und
Informationstechnik
SEV
X
Fachverband Elektroapparate für Haushalt und Gewerbe Schweiz
FEA
X
Fachverband Strahlenschutz e.V.
FS IRPA
Fédération romande des consommateurs
FRC
X
Gesundheitsförderung Schweiz
GF CH
X
Gigaherz.ch
Gigaherz.ch
H+ Die Spitäler der Schweiz
H+
X
X
Handel Schweiz
VSIG
X
X
ICTSwitzerland
ICT
X
Konferenz der kantonalen Justiz- und Polizeidirektorinnen und -direktoren
KKJPD
X
X
Konferenz der kantonalen Polizeikommandanten
der Schweiz
KKPKS
X
X
Konsumentenforum
kf
X
X
Krebsliga Schweiz
KL-CH
X
X
Krebsliga Thurgau
KL-TG
X
Krebsliga Zentralschweiz
KL-Zentral-CH
X
Krebsliga Zug
KL-ZG
X
X
X
X
X
X
X
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LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Laserkommission
FMCH
Lasershows.ch
Lasershows.ch
X
Luzerner IG für weniger Elektrosmog
LUWE Luzern
X
Photomed Schweiz
Photomed
Privatkliniken Schweiz
X
X
X
X
X
Privatperson B. Gerber
Privatperson
Public Health Schweiz
PH CH
X
X
Santésuisse
santésuisse
X
X
Schweiz. Ingenieur- u. Architekten-Verein
SIA
X
Schweizer Berufsverband der Pflegefachfrauen und
Pflegefachmänner
SBK
X
Schweizer Blasmusikverband
SBV
X
Schweizer Detaillistenverband
SDV
X
Schweizer Fachverband für Kosmetik
SFK
X
Schweizer Verband technischer Bühnen- und Veranstaltungsberufe
SVTB
X
Schweizerische Akademie der Medizinischen Wissenschaften
SAMW
X
Schweizerische Astronomische Gesellschaft
SAG
X
Schweizerische Gesellschaft für Akustik
SGA
X
Schweizerische Gesellschaft für Arbeitshygiene
SGDV
Schweizerische Gesellschaft für Dermatologie und
Venerologie
SGDV
X
Schweizerische Gesellschaft für Ernährung
SGE
X
Schweizerische Gesellschaft für Gesundheitspolitik
SGGP
X
Schweizerische Gesellschaft für Kardiologie
SGK
X
Schweizerische Gesellschaft für medizinische Kosmetik
SGMK
X
X
Schweizerische Gesellschaft für medizinische Laseranwendungen
SGML
X
X
Schweizerische Gesellschaft für Strahlenbiologie
und Medizinische Physik
SGSMP
X
Schweizerische Gesellschaftfür Arbeitsmedizin
SGARM
Schweizerische Kantonsapothekervereinigung
KAV
X
Schweizerische Konferenz der kantonalen Gesundheitsdirektorinnen und Gesundheitsdirektoren
GDK
X
Schweizerische Lichtgesellschaft
SLG
X
Schweizerische Normen-Vereinigung
SNV
X
X
X
X
X
X
X
27/29
LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Schweizerische Tinnitus-Liga
STL
X
Schweizerische Unfallversicherungsanstalt
SUVA
X
X
Schweizerische Vereinigung der Fachleute für medizinisch technische Radiologie
SVMTRA
X
X
Schweizerischen Chiropraktoren-Gesellschaft
ChiroSuisse
X
X
Schweizerischer Apothekerverband
pharmaSuisse
X
Schweizerischer Fussballverband
SFV
X
Schweizerischer KMU-Verband
SKV
X
Schweizerischer Physiotherapie-Verband
Physioswiss
X
Schweizerischer Verband der Berufsorganisationen
im Gesundheitswesen
SVBG
X
Schweizerischer Verband der Direktverkaufsfirmen
VDF
X
Schweizerischer Verband der Telekommunikation
ASUT
X
Schweizerischer Verband für Gehörlosen- und Hörgeschädigten – Organisation
Sonos
X
Schweizerischer Verband für Sportphysiotherapie
SVSP
X
Schweizerischer Verband Kosmetikerinnen
SVSK
X
Schweizerischer Verband selbstständiger Kosmetikerinnen und Kosmetiker
SVSK
X
Societe Medicale Suisse de Laser Therapie
SMSLT
X
Stiftung für Konsumentenschutz
SKS
X
Stiftung Patientenschutz
SPO
X
Storzmedical
Storzmedical
Swiss Hockey Federation
SHF
Swiss International Airports Association
SIAA
Swiss Music Promotors Association
SMPA
X
Swiss Retail Federation
SRF
X
Swiss Technology Network – swissT.net
X
X
X
X
X
X
Umweltfreisinnige SG
ufs
Unternehmerverband der Schweizer Hotellerie
Hotelleriesuisse
X
Verband der Kantonschemiker der Schweiz
VKCS
X
Verband der Kantonschemiker der Schweiz
VKCS
Verband Elektrogrosshandel Schweiz
VES
X
Verband für Hotellerie und Restauration in der
Schweiz
gastroSuisse
X
Verband Schweizer Berufstätowierer
VST
X
Verband Schweizer Coiffeurgeschäfte
coiffureSuisse
X
X
X
28/29
LRNIS - Rapporto sull'esito della procedura di consultazione
Verband Schweizer Lokomotivführer und Anwärter
VSLA
Verband Schweizer Musikclubs
PETZI
X
Verband Schweizerischer Elektrizitätsunternehmen
VSE
X
Verband Schweizerischer Elektroinstallationsfirmen
VSEI
X
Verband schweizerischer Konzertlokale, Cabarets,
Dancings und Diskotheken
ASCO
X
Verband Schweizerischer Polizei-Beamter
VSPB
X
X
Verbindung der Schweizer Ärztinnen und Ärzte
FMH
X
X
Vereinigung der kantonalen Lärmschutzfachleute
Cercle Bruit
Schweiz
X
Vereinigung der Kantonsärztinnen und Kantonsärzte der Schweiz
VKS
X
6.2
X
Altre abbreviazioni
Abbreviazione
Organizzazione
LATer
Legge federale del 15 dicembre 2000 sui medicamenti e i dispositivi medici (RS 812.21)
ODmed
Ordinanza del 17 ottobre 2001 relativa ai dispositivi medici (RS 812.213)
ORNI
Ordinanza del 23 dicembre 1999 sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (RS
814.710)
LSPro
Legge federale del 12 giugno 2009 sulla sicurezza dei prodotti (RS 930.11)
OSLa
Ordinanza del 28 febbraio 2007 concernente la protezione del pubblico delle manifestazioni dagli effetti nocivi degli stimoli sonori e dei raggi laser (ordinanza sugli stimoli sonori e i raggi laser; RS 814.49)
LRaP
Legge federale del 22 marzo 1991 sulla radioprotezione (RS 814.50)
LPAmb
Legge federale del 7 ottobre 1983 sulla protezione dell’ambiente (legge sulla protezione
dell’ambiente; RS 814.01)
LAInf
Legge federale del 20 marzo 1981 sull’assicurazione contro gli infortuni (RS 832.20)
LArm
Legge federale del 20 giugno 1997 sulle armi, gli accessori di armi e le munizioni (legge
sulle armi; RS 514.54)
29/29