Ottobre - L`ORA VESUVIANA

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Ottobre - L`ORA VESUVIANA
Mensile d’informazione - Ottobre 2010
Fabio al Massimo Sperimentazioni Gusto
LA VOCE LIBERA SOTTO IL VULCANO
In tv
una fiction su
Massimo Troisi
A
PAG. 31
All’Equobar,
la cucina
a km zero
A
Della morte
e
dell’amore
PAG. 40
A
PAG. 39
Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano, Massa, Pollena Trocchia, Cercola, Volla, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Ottaviano
Sommario - 2
ottobre 2010
6
9
11
Siamo cattivi
e contenti
DOPO 42 ANNI A Ottaviano, finalmente, arriva il Piano Urbanistico Comunale
CAMBIO DI PARTITO L’On. Bruno Cesario passa dall’altra parte: “Il centro sinistra ha fallito”
LA CORSA DI RE FERDINANDO A Somma Vesuviana il sindaco Allocca corre da solo e “non teme
concorrenza”
13
UN DOSSIER AL MINISTRO La senatrice pd Annamaria Carloni informa il ministro Maroni, sui “fatti
di Cercola” e chiede lo scioglimento
15
19
26
Non è la libertà
che manca. Mancano
gli uomini liberi.
Leo Longanesi
DA YOU TUBE AL TRIBUNALE A S.Anastasia nello
scontro Esposito-Barone ci finisce anche la Stampa
LA CHIUSURA DELL’APICELLA La fiaccolata e le polemiche, dopo l’assenza del sindaco alla protesta
STRANEZZE DI DIO La Curia sospende don Manganiello, il prete anticamorra e fa dir messa a don
Michelino, quello preso con una quindicenne
A Cercola, alcuni pregiudicati legati al clan Sarno di
Ponticelli (quelli di Ciro il
sindaco, oggi quasi laureato
e collaboratore di giustizia)
sono stati arrestati perché a
seguito di una lite per l’utilizzo delle giostrine, hanno
fatto irruzione in un noto ristorante della zona e pistole e caschi in pugno hanno brutalmente picchiato i
“rivali”. Le scene del raid, riprese dalle telecamere a
circuito chiuso del locale hanno permesso di arrestare gli uomini di Salvatore Romano (“Tore a carogna)
imbestialitosi perché le giostrine non erano state destinate unicamente al figlio. Mio padre (quasi ottanta
anni), tra Massa di Somma e San Sebastiano si è dovuto cimentare in una fuga alla Bullit per scampare a
un tentativo di rapina. A Madonna dell’Arco, di fronte al Santuario un noto imprenditore è stato rapinato
da due ragazzini a bordo di uno scooter grigio con la
targa coperta. Aumentano il numero di furti e rapine
col cavallo di ritorno. A Portici accadano risse un
giorno sì e l’altro pure, a San Giorgio a Cremano e
Somma Vesuviana stanno diventando famosi per
scippi e rapine. Non stiamo in frontiera noi? No! Se
le scriviamo queste cose siamo cattivi. Quasi quanto
se scriviamo di qualche sindaco che affida il patrimonio comunale a privati, senza fare bandi d’appalto,
come se stesse a casa sua. Ma i cattivi, per l’ennesima volta siamo noi. E siamo contenti.
Paolo Perrotta
L’Editoriale
Siamo in continua crescita. I nostri trend, nonostante le crisi (mancano politiche di sviluppo serie che partano dal basso, sentendo in
primis le istanze e le esigenze di chi fa impresa e muove il sistema
economico) sono positivi. Aumentiamo in numero di clienti perché finalmente anche i commercianti e gli imprenditori decidono di investire in pubblicità e non in assistenzialismo “consigliato” da qualche politico a questo o quel giornale o gruppo
editoriale nato ieri (e stanco). Cresciamo perché abbiamo
deciso di investire in comunicazione, senza piangerci addoso oro
nostracryma so pietendo inserzionisti. Offriamo un servizio, abbiamo un
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E lo facciamo da quasi dieci anni.
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Antonio Mengacci
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Verso il Voto
A Massa e San Sebastiano:
dove si vota
A
PAG. 20 E 21
Scuole negate
Al Liceo Urbani si fa
lezione in piazza Troisi
A
PAG. 25
Vesuvio Jazz
Parte a San Giorgio
il Nick La Rocca
A
PAG. 31
Reg. Stampa Trib. Nola
n. 106 del 29/10/2003
Editore:
Edizioni del Vesuvio
Direttore Editoriale:
Antonio Mengacci
Direttore Responsabile:
Paolo Perrotta
Redazione:
Via Cappelli - v.co Ciriello, 4
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Stampa: STIEM - Fisciano (Sa)
Tiratura n. 25.000 copie
Chiuso in stampa il 14 ottobre 2010
Le collaborazioni sono a titolo gratuito
Quotidiano on-line:
www.loravesuviana.it
L’apertura - 3
ottobre 2010
L’OMICIDIO DI TERESA
Due balordi sparano
a una donna che
denunciò gli abusi
su sua figlia
Portici - Avevano provato ad ucciderne l'anima una volta, abusando di sua figlia, la sua bambina, di
appena 6 anni. Non è servito. Ed
allora giù col piombo. Bum, bum.
Quattro colpi, sordi, brutali per
consumare una vendetta, per ripetere l'angoAmmazzata cosciante funme un boss di
camorra. Teresa zione della
Buonocore, però, banalità del
male. Neancon la camorra
che stavolta
non ci ha mai
avuto a che fare. però è bastaL’unica colpa?
to. Di Teresa
Aver denunciato Buonocore,
l’orco arrestato
"mamma coper aver
raggio", ne
violentato
hanno potuto
la sua bambina
cancellare il
corpo, il sorriso e la luce degli occhi, ma non lo spirito. Corpo di
madre, caldo e stretto in un abbraccio alle sue bambine, spirito
d'acciaio che rimbomberà nelle teste e nelle penne ogni qualvolta ci
si dovrà cimentare nel raccontare
del mostro di turno che vìola la sacralità del corpo di un fanciullo.
Mostro, non orco. Gli orchi stanno
nelle favole, o nei cartoni, non ri-
siedono nei pantani bui degli esseri umani, i mostri invece sono ombre spezzate che nei pantani ci
sguazzano. Portici punto e a capo.
Portici con i suoi 54453 abitanti
inscatolati in appena 4,52 kilometri quadri. Portici con la sua Reggia, il Granatello, la sua borghesia
illuminata, Villa d'Elboeuf, l'iniziatrice alla peccaminosa bellezza
delle 122 ville del Miglio d'Oro.
Portici e la sua quotidianità, il suo
disagio,i suo traffici, i suoi sprechi, i suoi riti e le sue bellezze, i
suoi vicoli, il suo cielo plumbeo,
tutto in un martedì d'ottobre. Portici ex regno di Luigi o'Califfo,
capostipite del sanguinario clan
camorristico dei Vollaro. Portici e
la sua società civile che non si piega di fronte ad un omicidio, quello
di "mamma coraggio Teresa Buonocore", nonostante abbia scavato
un solco nelle coscienze di tutti. E
così il primo a scendere in campo
contro la "Portici-Gomorra" è stato Enzo Cuomo, sindaco porticese. Il primo cittadino se l'è presa
con certa classe dirigente e soprattutto con certa stampa tacciata di
utilizzare l'alibi della camorra per
ricacciare, nello scolatoio della
penisola, il Sud. "Questi omicidi e
la violenza sulle donne rappresentano uno stato degenerativo del
paese Italia e non il frutto della camorra che opera in queste zone".
E' vero, ma è anche vero che in
un'area di rimessaggio di auto in
via Madonnelle, la polizia ha trovato un vero e proprio arsenale di
pertinenza di Enrico Perillo, già in
carcere per avere abusato della figlia di Teresa e sospettato di essere il mandante dell'agguato alla
donna. Non sono armi di un clan,
ma di certo non sarebbero state
destinate alla Caritas o a "medici
senza frontiere". Sarebbero state
usate per qualche scopo violento.
E di violenza nella vicenda ce n'è
abbastanza per non riconoscersi
tutti colpevoli di negligenza nei
confronti di chi ha avuto il coraggio di denunciare un abuso, una
sopraffazione. E ci sente soffocare
se si considera l'ambiente in cui è
maturata la vendetta. Cinque persone indagate. Due a piede libero.
Patrizia Nicolino, moglie di Perillo,medico radiologo e Lorenzo
Perillo, fratello di Enrico, imprenditore e candidato alle ultime comunali nel pdl. Non un delitto
quindi nato in contesti di degrado,
ma in ambienti buoni, di quelli insospettabili. A differenziarsi solo i
due killer. Alberto Amendola, pregiudicato per una storiaccia d'armi, faceva il tatuatore.
L’apertura - 4
ottobre 2010
Sarebbe lui, secondo gli inquirenti
ad aver premuto il grilletto. Lui,
difeso a spada tratta sulla sua bacheca del social network facebook,
da amici e parenti. "Ha sbagliato
ed esiste il perdono" è in sintesi il
pensiero degli internauti. Così
qualcuno cita Cristo e la sua Crocifissione ad opera di uomini, mentre
qualcun altro, con
virulenza, invita gli
internauti a non lasciare commenti
negativi su Alberto.
Il suo complice invece è Giuseppe
Avolio, nato nel
1990. Ha un pallino
per Al Capone, tanto da essersi ribattezzato Giuseppe
Capone Avolio.
"Sono cresciuto in
mezzo a gente dura.
E noi dicevamo che
si ottiene di più con
una parola gentile e
una pistola che solo
con una parola gentile" è il suo motto.
Entrambi sono stati
traditi da una denuncia anomala di
un motorino (usato poi per l'agguato) e da alibi poco convincenti. In
particolare Avolio aveva detto agli
inquirenti che lui, a quell'ora stava
facendo jogging. E' caduto sui
tempi ed i percorsi, roba da kenioti
alle olimpiadi e non da giovanotto
da 108 kilogrammi di stazza. Ora
la magistratura continuerà le indagini per mettere le caselle al proprio posto e capire soprattutto chi è
stato il mandante. Enrico Perillo e
Teresa Buonocore erano amici in
gioventù. Quella stessa gioventù
che vive via dell'Università, tra la
reggia, la lunga via di basalto, la
piazza e la chiesa. Quella stessa
gioventù che ricaccia più in là la
"Portici-Gomorra" e che ha partecipato alla fiaccolata in onore di
Teresa Buonocore. Una fiumana di
gente che ha rivendicato il diritto di
mantenere viva la
memoria di questa
donna, madre, che
si è comportata da
donna, da madre. Il
luogo dell'innocenza per eccellenza,
un asilo nido, porterà il nome di Teresa Buonocore
nella città di Pastena (Salerno). Ad
inaugurarlo il presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano. Il Comune di Portici invece, oltre a costituirsi parte civile
nel processo contro
gli imputati dell'omicidio, ha istituito borse di studio per le figlie
della donna. "Ora" ha raccontato
una ragazza del liceo "Quinto Orazio Flacco" di Portici, ferma in attesa dell'autobus "non bisogna restare con le mani in mano. La fiaccolata non deve essere un modo
per lavarci le coscienze. Dobbiamo
pensare a prevenirle certe cose".
Portici punto e capo.
Gaetano Di Matteo
[email protected]
PORTICI NON E’ GOMORRA
Nella città del Granatello
dove la borghesia è
diventata violenta e malata
Portici - A modo loro sono dei gran
conoscitori di luoghi. L'uno, Gennaro Imperatore, quelli bui di certe
anime nelle quali risiedono violenze ancestrali, brutali che "uomininon-uomini" applicano con chirurgica precisione su minori indifesi.
L'altro, Maurizio Cardano, conosce Portici, le sue genti, i suoi umori. L'uno, il primo, traccia un breve
profilo dell'ammucchiata che ha
ammazzato Teresa Buonocore.
L'altro invece parla di Portici e dei
porticesi che ben conosce, visto
l'enorme carico di esperienza amministrativa che assieme alla sua
famiglia portano sul groppone in
tanti anni di militanza civico-politica. "Partiamo da un presupposto"
ha dichiarato Imperatore dall'Austria, dove si trova per una serie di
conferenze con al centro la legislazione da adottare per arginare il fenomeno della pedofilia nell'Unione
Europea, "questo è un caso molto
delicato e particolare nel quale potrebbe emergere l'elemento del
rancore, da parte di uno degli indagati che si trova in carcere, alla base della vendetta". Il criminologo,
impegnato da quarant'anni a lottare contro disagi, abusi e pedofilia
ha cercato di tracciare anche il profilo dei due killer. "Due sbandati,
L’apertura - 5
ottobre 2010
Nelle foto grandi
il criminologo Gennaro
Imperatore e il sindaco
di Portici Enzo Cuomo,
sotto: Imma Battaglia.
frutto di un sistema malato, ai quali sono bastate poche migliaia di euro per stroncare una vita. Questo
denota" ha proseguito il criminologo, tra gli animatori dell'associazione Paideia "una scarsa coesione
tra lo Stato e la società che sforna
falsi e cattivi modelli". Il professore ha tentato anche
di tracciare una
strada per la prevenzione di "questo
marciume". "Riaffermazione di modelli e valori, una ristrutturazione economica della società
ed un assiduo controllo del territorio". Sull'assenza di
modelli si è soffermato anche Cardano. "Ricordo che da
giovane frequentavo i salesiani di
Portici. Oggi invece a me sembra
che a Portici, e non solo, ci sia una
latenza delle istituzioni a tutti i livelli. Questa storia dimostra che
c'è un antistato che prolifica in tutti gli ambienti,". Ambienti che, nel
caso della Buonocore, non sono
certamente borderline. "Certo che
no, e questo è forse l'aspetto più
sconcertante della vicenda". Uno
spunto di riflessione l'avvocato si
tira fuori anche in merito alla fiaccolata. "Il numero
di partecipanti è stato buono (si parla di
5mila
adesioni
n.d.r.) anche se nella
nostra città vivono
quasi 60 mila persone. Purtroppo questo" ha concluso
Cardano "dimostra
quello che da anni
registriamo: Portici
è divenuta una sorta
di città satellite di
Napoli, usata dalla
borghesia come dormitorio e che
di fronte ai problemi sembra aver
smarrito il senso di compattezza e
di solidarietà".
Gaetano Di Matteo
“Portici è una città
perbene, sono indignata!
"Sono arrabbiata, scioccata e molto
triste per un episodio così vergognoso che non deve infangare la mia città e tutte le persone perbene di Portici". Con queste parole, Imma Battaglia, presidente lesbica dell'associazione
"Di' Gay Project" e
fondatrice del Gay
Village di Roma, interviene sull'omicidio
di Teresa Buonocore
e lancia un appello al
primo cittadino per
non dimenticare il sacrificio di una
mamma che ha avuto il coraggio di
denunciare. "Anche se abito a Roma
- dice Battaglia - sono profondamente legata a Portici dove torno
spesso. Per questo motivo, chiedo al
sindaco Cuomo di intitolare il lungomare a questa donna, emblema di
una forza incredibile. Bisogna com-
piere dei gesti, mettere in campo
delle iniziative per non spegnere i riflettori su una vicenda così assurda".
La leader storica del movimento gay
invita poi a dibattiti pubblici su argomenti delicati come la pedofilia, spesso associata, in modo
superficiale, alla
omosessualità. "La
vera tutela - aggiunge
- è la cultura, è parlare, sensibilizzare, dare una risposta concreta. Spero che ci siano delle pene
esemplari per i colpevoli: è l'unico
modo per stimolare la gente a dire la
verità, a non chiudersi, a non spaventarsi. Bisogna sentirsi protetti da
chi di dovere per far sì che il vero
pericolo non diventi la paura".
Donatella Alonzi
[email protected]
Politica - 6
ottobre 2010
Mastella
si candida
a sindaco
Clemente Mastella è il primo candidato ufficiale alle prossime comunali. E lo è nel senso che non
ha nessuna intenzione di tirarsi
indietro, "neanche se mi chiama
Silvio Berlusconi rinuncio". Insomma nessuna candidatura tattica o figlia (il fenomeno l'ha creato lui) del
partito vagone. E se
venisse
eletto, l'on.
Da Ceppaloni giura
che si dimetterebbe dal Parlamento Europeo e rinuncerebbe all'immunità.
Il leader dei Popolari per il Sud
(ex Udeur) gioca d'anticipo. E ha
già in mente una squadra, come
dice all'Augusteo nell'intervista
con Marco Demarco: Pino Daniele, Cannavaro, Ferrara e Carmela una donna di San Giovanni a
Teduccio, impegnata nel Terzo
Settore.
Dopo quarantadue anni,
finalmente ad Ottaviano arriva il Puc
Ottaviano - Meglio tardi che mai.
Dopo ben 42 anni di attesa qualcosa comincia a muoversi sul
fronte del Puc (piano urbanistico
comunale) nella cittadina ottavianese. Il piano, redatto dall'architetto Diego Dal Piaz e dallo studio
Fedora, infatti ha avuto il via libera dalla giunta comunale guidata
dal sindaco Mario Iervolino. Ora
bisognerà attendere la sua pubblicazione sul Burc, dove resterà per
60 giorni, dopodiché ne serviranno altri 30 di attesa nei quali potranno essere eventuali osservazioni. Poi gli stessi redattori del
Puc potranno recepire tali osservazioni, entro altri 30 giorni. Infine, il documento dovrà essere approvato in consiglio comunale e
poi mandato in Provincia per
l'adozione definitiva. Ma il voto in
giunta resta piuttosto importante
considerato che Ottaviano fa ancora riferimento ad un vecchio
piano di fabbricazione, di 42 anni
fa. Nel 2003 l'allora sindaco Mi-
chele Saviano
approvò
in
giunta un Piano
regolatore generale,
poi
bloccato quando la legge istituì il passaggio
da Prg e Puc.
Nel
2004,
quando Iervolino iniziò il suo
primo mandato,
fu rinnovato
l'incarico all'architetto, ma da Mario Iervolino, il sindaco che ha voluto il PUC
allora sono passati altri sei anni Infine, è prevista la delocalizzaprima dell'approdo in giunta. Il zione delle industrie già presenti
nuovo Puc sembra voler privile- nel centro della città. Se dovesse
giare soprattutto le attività produt- giungere in porto il sindaco Iervotive ed artigianali. Il piano, infatti, lino metterebbe in cascina un nonon prevede alcuna possibilità di tevole quantità di consensi intorno
nuova edilizia residenziale. Lo al suo operato visto che il Puc è
strumento urbanistico individua, stato uno dei cavalli di battaglia
invece, un'area per le industrie, in della sua campagna elettorale.
Gaetano Di Matteo
località Bosco del Gaudio, ed
[email protected]
un'altra per le imprese artigianali.
Politica - 7
ottobre 2010
A San Giorgio in Consiglio esistono
ancora Fi, An e la Margherita
San Giorgio a Cremano - Quindici gruppi consiliari per trenta
consiglieri. È questo il poco invidiabile record detenuto dall'assise
consiliare di
San Giorgio
a Cremano,
dove si vedono cose veramente strane.
La prima è
che sono ancora in vita i
gruppi
di
Anche a siniForza Italia e
stra i vecchi
Alleanza Nasimboli dei vec- zionale, che
chi partiti sono contano un
motivo di conconsigliere
tendere. Giorciascuno, rigio Carcatella,
spettivameninfatti ha viete Alessantato a Rifonda- dro Longozione Comunibardi e Aldo
sta di usare fal- Galdieri, ma
ce e martello
esiste co-
Aquilino Di Marco, Aldo Galdieri e Giuseppe Farina
munque quello del Popolo della
Libertà formato da quattro consiglieri, con Aquilino Di Marco capogruppo. È tornato a esistere,
nonostante la fusione del partito
all'interno del Pd, il gruppo della
Margherita, con un solo componente: si tratta di Giuseppe Farina, eletto nel 2007 in quella lista,
ma poi trasmigrato in Alleanza
per l'Italia con l'onorevole Bruno
Cesario. Ora che Cesario ha detto
addio all'Api, il consigliere Farina
mantiene comunque in piedi La
Margherita con l'incarico di capogruppo. Se a livello nazionale Rifondazione Comunista è praticamente scomparsa, a San Giorgio a
Cremano è rappresentata da Luigi
Battaglia, che però è stato diffidato dall'usare il simbolo dal neocoordinatore cittadino di Federazione della Sinistra, Giorgio Carcatella.
Donatella Alonzi
[email protected]
“Geronimo”
Pomicino
va nell’Udc
- Geronimo, abbandona uno scudo
e ne prende un altro. Paolo Cirino
Pomicino aderirirà all'Udc di Casini. Lascia così la Dca del ministro Rotondi e torna tra i centristi
di Casini. "Dall'implosione del sistema politico- ha detto Pomicinosi esce recuperando la propria
identità e
contrastando qualunque ipotesi
di leaderismo proprietario.
La mia adesione all'Udc di Casini è un ritorno
a casa dietro al simbolo dello Scudo crociato ricordando a tutti che
gran parte dell'Europa comunitaria si riconosce nelle grandi culture politiche, quella democristiana,
quella socialista e quella liberale.
L'attuale caos nasce proprio dalla
scomparsa di queste culture ed è
di lì che bisogna ricominciare".
Politica - 9
ottobre 2010
Bruno Cesario lascia l’Api
“Non opportunismo,
ma opportunità per
il territorio il Pd ha fallito”
San Giorgio a Cremano - E' stato
tra i fondatori del Pd ("Scegliemmo
la sede io e Nicola Tremante, l'attuale commissario provinciale") tra
i più fidati uomini di Ciriaco De
Mita ("l’ho chiamato prima e mi ha
consigliato di non passare con Berlusconi") e oggi dopo aver costruito con Francesco Rutelli l'Alleanza
per l'Italia (Api), dagli scranni del
Parlamento d'opposizione passa a
quelli di maggioranza, nel Gruppo
Misto, anche se c'è chi scommette
in un suo imminente passaggio nel
Pdl. Le male lingue dicono per una
carica da sottosegretario. Bruno
Cesario, tra i più attivi parlamentari vesuviani per i suoi territori, risponde a chi l'ha accusato (i suoi ex
delfini addirittura gli hanno tappezzato la sua San Giorgio di manifesti
contro) di trasformismo e magari
anche di opportunismo. "La mia
non è stata una scelta da opportuni-
sta - dice - ma di opportunità. Opportunità per un territorio abbandonato in cui il centro sinistra purtroppo ha fallito e disatteso le
aspettative della gente. Dimenticati
gli iniziali auspici, il Pd si è trasformato (a livello nazionale ma anche
e soprattutto a San Giorgio a Cremano) in un gruppo di bande in
guerra fra loro per difendere interessi tutt'altro che pubblici". Onorevole, il suo è stato uno dei voti
decisivi nella fiducia al Governo
Berlusconi, quando passerà col
Pdl e soprattutto, veramente le
hanno offerto per il passaggio un
ruolo da sottosegretario? "Ho
scelto in serenità di lasciare il centro sinistra. Io vivo tra la gente e in
Parlamento ci vado per rappresentare le istanze dei cittadini, non le
mie. Sfido chiunque a discutere
della mia onestà e integrità. Non mi
interessano gli incarichi e se dal-
l’On. Bruno Cesario
l'opposizione sono riuscito a far finanziare numerose opere non solo
a San Giorgio a Cremano, ma anche a San Sebastiano al Vesuvio e
nei paesi vicini, se faccio il sottosegretario, a trarne i vantaggi maggiori sarà il territorio". Già il territorio: San Giorgio è piena di manifesti contro di lei. "Finalmente,
dopo tre anni di vacanza nella sua
Isola Felice, il Sindaco dà segni di
vita. Si fa sentire, commissionando
al Pd un manifesto, non per trovare
soluzioni ai problemi che ha causato alla nostra città ma per tentare di
denigrare colui che è riuscito a far-
lo eleggere sindaco dopo tante sue
sconfitte elettorali.Oggi San Giorgio è prima solo per le tasse da pagare: quelle dei commercianti sono
aumentatedel 102%, forse per buttare 700mila euro su un fallimentare premio Troisi. Per il resto, la nostra città è allo sbando, ed è ultima
in tutto: nella raccolta differenziata, per lo sviluppo del commercio,
per la situazione della sicurezza,
per gli strumenti urbanistici, per la
cura delle strutture e per attenzione
alla scuola che deve formare la nostra classe dirigente del domani.
Per la prima volta il liceo Urbani
inizia l'anno scolastico senza aule.
E io dovrei vergognarmi? Mimmo
Giorgiano ha cambiato 5 Giunte dividendo le deleghe secondo criteri
assurdi e io sarei quello che fa
scandalo politicamente? Ma per
cortesia. Io ho sempre lavorato nell'interesse della città. Lo dicono i
fatti, e circa 1,4 milioni di euro arrivati a San Giorgio dalla commissione Bilancio della Camera grazie
a risoluzioni firmate da meper finanziare opere pubbliche e aiutare
le parrocchie, a differenza di altri
che finanziano associazioni, magari
intestate alle amiche”
l’Ora
[email protected]
Politica - 10
ottobre 2010
Da S.O.F.I.A.
il galà della
beneficenza
Nella Meravigliosa location di
"Villa Egea" a Massa di Somma,
Anna Maione, titolare del complesso metterà a disposizione
gratuitamente la propria struttura per
realizzare
il 20 ottobre
uno
spettacolo
con numerosi artisti
il cui ricavato verrà
devoluto
ai
bisognosi
dell'A.I.S.A. (Associazione Italiana Sindrome Atassiche ). Dopo il successo della presentazione dell'associazione S.O.F.I.A.
(le testimonial ufficiali sono Anna Calemme e Ida Rendano) della presidente Sofia Bianco, le attività per favorire la vita degli
affetti da atassia vanno alla
grande e la cena spettacolo del
prossimo 20 ottobre sarà l'ennesimo successo.
Adele Scarano, la quota
rosa del Pd porticese
Portici - Quando a luglio 2009 è en- territorio. Un grazie va all'Asl Napoli
trata per surroga in consiglio comuna- 1 e alle componenti dell'Udi". A dile come seconda dei non eletti, erano stanza di tempo, Scarano continua a
quattordici anni che a Portici, fra i sostenere uno dei principi su cui ha
banchi di maggioranza e opposizione, basato la sua campagna elettorale: la
non sedeva una donna. Dopo più di solidarietà fra donne. "Non c'è solo
dodici mesi dal
suo ingresso nel
palazzo di via
Portici - Il nome ufficiale mo debba far concorrenCampitelli, Adele
non c’è ancora (anche se za a quelli dei magazine
Stefania Scarano,
sembra si tratti di un col- patinati. 2.380 euro al
esponente del Pd,
lega pubblicista ex colla- mese che il neo direttore
traccia un bilanboratore de Il Mattino del bollettino informaticio della sua attimolto vicino alvo (tanto è prevività. "Il resoconto
l’area di Tonino
sto dal bando che
- spiega la Scara- Sangiovanni del
scadeva il 16 setno - è soddisfa- Pd, rientrato poi
tembre scorso)
cente, poiché so- nei ranghi) ma il
contro i 705,00
no stati realizzati compenso mensieuro imposti dal
numerosi progetti le lascia pensare che il tariffario dell’Ordine dei
a favore dei citta- nuovo direttore del pe- giornalisti del 2007, l’uldini. In particola- riodico “Informacomu- timo in vigore.
re, quello che ha ne” edito da Enzo Cuop.p.
riscosso molto
successo è stata la campagna di pre- una persona in aula consiliare - contivenzione ginecologica e senologica, nua - ma un gruppo di donne che rapun modo efficiente per sensibilizzare presento. In questo periodo ho solo
la gente e far conoscere i servizi sul cercato di dare una visione al femmi-
Cuomo fa l’editore
Adele Stefania Scarano (Pd)
nile di tematiche affrontate in un ambiente fatto di soli uomini". Fra gli
obiettivi, quello della istituzione e regolamentazione della Consulta femminile, impegno preso insieme con il
sindaco Vincenzo Cuomo. Non mancano, poi, parole per Teresa Buonocore, la madre coraggio di Portici uccisa
nelle scorse settimane. "Attualmente conclude - la tutela dell'integrità fisica
riguarda solo i pentiti. Spero che dalla
nostra città parta una proposta referendaria per ottenere la protezione di
coloro che sono minacciati perché
hanno avuto la forza di denunciare.
Confido nel sostegno di tutte quelle
associazioni italiane che hanno appoggiato le iniziative fatte dal Comune per non dimenticare Teresa".
Donatella Alonzi
[email protected]
Politica - 11
ottobre 2010
“Re Ferdinando”
corre da solo e traccia
il bilancio (positivo)
del suo mandato
Somma Vesuviana - One man, one
show. L'uomo è il sindaco Raffaele
Allocca e lo show è stata la festa della Libertà tenutasi presso la sala del
Cenacolo
del complesso monumentale
di Santa
Maria del
Pozzo. Un
uomo solo
al comando che accoglie gli
Grinta e simpaospiti, sale
tia da vendere:
sul palco e
Paola Raia è diventata il “nemi- parla per
un'ora buoco numero uno”
na di ciò
del sindaco
cha ha fatto
e di ciò che farà per la cittadina che
sta guidando a mò di "missione". Il
tutto nel solco della migliore tradizione berlusconiana. Così giù con
parcheggi sotterranei, potenziamento del corpo dei vigili urbani che saranno dotati di cellulari Gps con i
quali poterne controllare operato e
posizione, riqualificazioni delle periferie, P.I.P., villaggio Augusteo, palazzetto dello sport nell'ex area Simmons di Santa Maria del Pozzo, cittadelle scolastiche per grandi e piccini. Ancora: Recupero del Castello
D'Alagno, costruzione dei parcheggi
di via Casaraia e via Dietro le Torri,
contratto di quartiere per il rilancio
dell'Antico Borgo Casamale, soluzione all'annosa questione della casa
di riposo di via Circumvallazione,
rivisitazione delle arcate dei ponti
della circumvesuviana di via don
Minzoni. In ultimo, ma non per ordine d'importanza, la municipalizzazione della rete del metanodotto e la
Il sindaco Raffaele Allocca (Pdl)
richiesta di un sito di compostaggio.
In mezzo scroscianti applausi al Capo, alcune facce tirate e qualche lacrima di emozione quando egli ha ricordato il fratello scomparso. Prima
però c'era stata la carrellata delle
azioni svolte dal governo di "Re Ferdinando" (la citazione è dello stesso
sindaco che sa del titolo affibbiatogli
da opposizione e da qualche suo
consigliere). Fiore all'occhiello la
raccolta differenziata e l'isola ecologica che rendono Somma tra le città
più pulite della provincia. "Questo
incontro" ha annunciato Allocca co-
minciando il suo comizio-autocelebrativo "nasce dall'esigenza di dialogare con i cittadini". Anche se il dialogo vero e proprio non c'è stato visto il monologo del premier sommese. In platea, ad applaudirlo ed a
condividerne le emozioni buona parte dell'amministrazione da lui guidata. Mancava Paola Raia, consigliere
regionale del Pdl, snobbata per l'ennesima volta da questa maggioranza, nonostante capeggiasse il simbolo del popolo delle libertà sui manifesti cittadini di presentazione della
manifestazione. Ed è proprio a lei e
a Carmine Mocerino che Allocca
lancia una succulenta stoccata. "Non
sono rancoroso" ha sottolineato il
sindaco "Io auguro loro lunga vita,
non solo politica. E spero che possano, in base al ruolo che occupano,
dare un contributo alla crescita di
questa collettività". Letto in filigrana
suonerebbe come: "Sono accerchiato, ma resto in sella fino a fine mandato ed oltre. Con e soprattutto senza di voi". Interpellata sulla vicenda
la Raia ha tranciato ogni tentativo di
polemica:"Non ne sapevo niente, altrimenti avrei volentieri portato il
mio contributo alla manifestazione".
Gaetano Di Matteo
[email protected]
Politica - 13
ottobre 2010
Giunta Tammaro nel ciclone: inviato
al Ministro Maroni un “dossier Cercola”
Cercola - L'amministrazione comunale nell'occhio del ciclone. Lo scorso 6 ottobre è stata depositata un'interrogazione urgente al Ministro dell'interno Roberto Maroni sul governo
cercolese. Direttore generale, progressioni verticali di alcuni funzionari comunali in contrasto con la normativa, l'affidamento dell'incarico di
responsabile del personale al comandante dei vigili urbani Luigi Maiello
"pur sapendo che lo stesso è un soggetto impossibilitato ad assumere tale
incarico", deliberazione di una variante semplificata alle norme tecniche del Piano Regolatore non a norma, l'indisponibilità di uno dei revisori dei conti su cui grava un procedimento penale, sono i principali punti
che compongono le sei pagine di presunte illecità commesse dall'amministrazione di Pasquale Tammaro. Anna Maria Carloni, senatrice Pd che ha
presentato l'interrogazione, conclude
chiedendo di verificare la veridicità
dei fatti, avviando, qualora ve ne siano le condizioni, la procedura di
commissariamento. "Sono stata sol-
lecitata dal Pd
locale a seguire
la situazione"
ha detto la Carloni durante la
conferenza
stampa tenutasi
il 7 ottobre nella sede del Pd
cercolese "l'amministrazione
non è stata attenta alla spesa
e al riguardo vi
è un procedi- Luigi Di Dato, Cacciola, Annamaria Carloni e Grillo
mento in atto alla Corte dei Conti. Picione ed i consiglieri comunali Pd
Sono stati riscontrati profili di illecito Salvatore Grillo ed Enzo Barone. A
dal punto di vista amministrativo sorpresa il sindaco Tammaro, accomnonché la presenza di figure apparte- pagnato dall'assessore al personale
nute all'amministrazione vicine alla Nicola Campanile, ha fatto irruzione
criminalità organizzata". Accanto alla a conferenza stampa iniziata e si è sisenatrice si è schierato il centro-sini- stemato tra il pubblico. Lo scorso 12
stra cercolese al completo: il segreta- ottobre la senatrice Carloni ha fatto
rio del Pd Agostino Cacciola, il con- un sollecito al ministro Maroni affinsigliere di Sinistra e Libertà Luigi di ché si dichiari al più presto sulla queDato, il coordinatore provinciale del- stione cercolese.
Ilaria Campanile
l'Api Peppe Gallo, la segretaria di [email protected]
fondazione Comunista Enza de Luca
Cambio di guardia
a San Sebastiano
San Sebastiano al Vesuvio - Il maresciallo comandante della stazione dei carabinieri della cittadina
vesuviana, è stato promosso e andrà a ricoprire un ruolo di comando all’interno del Nucleo Operativo di Salerno città. “Il comandante Di Mauro - dice Giorgio Gallo,
assessore alla polizia municipale e
alla sicurezza - è stato un pezzo
importante per la tutela dei nostri
cittadini. Ha
fatto un ottimo lavoro che
sommato a
quello del comandante dei
vigili urbani
Alberto Baldissarre e dei
suoi uomini ha
permesso a San Sebastiano al Vesuvio di non vivere in frontiera come purtroppo accade in comuni limitrofi. Di sicuro il neo comandante Tamburrano saprà seguire
le orme di Di Mauro e collaborare
alla vita tranquilla della nostra
cittadina”.
Politica - 15
ottobre 2010
Barone-Esposito, lo
scontro da Youtube
passa in Tribunale
Sant'Anastasia - L'aria è ancora elettrica dopo il durissimo scontro, finito in
mondo visione su YouTube, tra il sindaco Carmine Esposito, e Giovanni Barone, leader del Pd durante l'ultima assise
consiliare. E che ci fosse aria di tempesta lo si è
subito intuito nella
conferenza
stampa organizzata
dalla stessa
amministrazione di
Solidarietà alla
centrodecollega di Metrostra a Papolis e direttore
lazzo Siade La Provincia
no. Due
On line, Gabriella
nel mirino
Bellini per come è
del primo
stata trattata dal
cittadino:
sindaco Esposito
Giovanni
Barone con il suo ostruzionismo durante
i lavori dell'assise e la stampa, rea di
"rincorrere il gossip" (nella fattispecie il
litigio n.d.r.) e di non mettere in eviden-
za ciò che di buono il suo governo ha
fatto in quattro mesi. Non solo, ad essere
colpito dalla furia di Esposito è anche
qualche esponente della sua maggioranza. "Io i problemi li aggredisco, mentre
qualche consigliere della mia maggioranza non lo fa. A breve ci saranno novità nel mio gruppo consiliare". A ciò va
aggiunto che sarà, con molta probabilità,
cambiato il regolamento comunale. Si
perché a Sant'Anastasia le domande su
fatti amministrativi vengono presentate
in aula durante i lavori del consesso. Da
qui il rallentamento ed il pantano che ha
portato al match frontale tra Barone ed
Esposito. "La minoranza non si è comportata bene riguardo le interrogazioni
consiliari, salvo Sabatino Di Marzo che
l'ha presentata per iscritto. Hanno fatto
due ore di discussione facendo slittare
così gli argomenti che erano all'ordine
del giorno. I dibattiti politici si fanno in
mezzo alla strada, se poi vogliono un
confronto pubblico lo organizzeremo
ma non possiamo togliere spazio ai problemi in consiglio comunale" è stato il
commento del primo cittadino. E poi ri-
Il sindaco Carmine Esposito e il capo gruppo del Pd GIovanni Barone
ferito al video in cui viene ripreso durante la lite con il capogruppo del Pd, Giovanni Barone. "Sono caduto nella trappola". E ancora a chi gli ha ricordato il
suo ruolo: "Chi mi dice che devo rispettare la sacralità delle istituzioni non mi
interessa, è una cosa che non mi passa
neanche per la testa. Non si può far passare sotto la parola Istituzioni tutto e il
contrario di tutto. A me interessa la sicurezza del territorio. Abbiamo pulito da
cumuli di rifiuti e di amianto via Dante
Alighieri, via Luca Giordano, via Casaliciello, via Ciliegio, via Marra Costanzi,
abbiamo fatto un lavoro incessante, chi
non lo vede vuol dire che è fazioso. Come fanno a non accorgersi che il verde
pubblico prima era invaso da rifiuti tossici, abbiamo fatto decine di interventi
che sono passati inosservati. Nella zona
167 c'era un'area di 7mila metri quadrati
coperta da rifiuti, sotto ai quali abbiamo
trovato un campetto di calcio". Altra patata bollente la questione Amav, carrozzone creato dal centrosinistra che Esposito sta tentando di mettere in piedi.
"L'Amav 'scoppia' per la gestione allegra
che è stata fatta, per le clientele, per il
permissivismo sulle spese. Con i soldi
che toglievano all'Amav hanno fatto feste e sagre, hanno commesso un reato".
Ed ancora su Barone. "Riguardo l'Amav,
se persistono situazioni strumentali di
Barone, io mi stufo e porto davvero i libri contabili in tribunale. Se però" ha
tuonato l'ex capogabinetto di Cesaro alla
provincia "al suo posto mettono una persona più responsabile, potremo discutere, Barone non può sedersi con noi al tavolo perché non è in buona fede. Non
possiamo più tollerare la sua demagogia,
falsità ed ignoranza".
Gaetano Di Matteo
[email protected]
Politica - 16
ottobre 2010
E’ scomparso
il registro
dei tumori
Sui veleni della discarica di Pianura - al centro della rivolta anti-rifiuti del 2008 - non ci sarà né
un'indagine né una class action.
Questo perché in Campania non
c'è praticamente traccia del registro dei tumori istituito all'inizio del 2007, a causa dell'aumento esponenziale delle malattie in alcune aree del napoletano
e del casertano, maglie nere per
lo smaltimento illecito dei rifiuti
tossici. Nonostante la delibera
regionale del 17 luglio di quell'anno, e l'ok unanime della
giunta per stanziare 2,5 milioni
di euro, quel registro non esiste.
Non è possibile, quindi, istituire
procedimenti penali per disastro ambientale o epidemia colposa. Il registro ufficiale dei tumori in Campania è istituito solo in provincia di Salerno e presso la ex Asl Napoli4. C'è Acerra,
ma restano fuori i comuni a rischio, e soprattutto Napoli.
Ecological Service, il sindaco dopo
le denunce recide il contratto
Volla - "Da giugno non percepiamo
busta paga e contributi, abbiamo avuto solo un acconto di 1.000 euro. Non
abbiamo firmato un contratto, si può
dire perciò che stiamo lavorando a
nero. Facciamo continuamente straordinari dato che c'è carenza di personale". È una denuncia scottante
quella che fa al nostro giornale un
gruppo di lavoratori socialmente utili
di "Ecological Service", la ditta che
da giugno gestisce il servizio di nettezza urbana a Volla. "Ecological
Service" ha sede a Boscoreale ed ha a
capo un professionista del mondo
della sanità, il quale, stando al racconto, violerebbe sistematicamente i
diritti elementari dei suoi lavoratori.
"Il titolare ci obbliga a fare il doppio
turno minacciando di licenziarci"
continuano gli Lsu che per ovvi motivi chiedono di restare anonimi "Lavoriamo con automezzi non assicurati e senza fari e se si verifica un danno lo paghiamo di tasca nostra. Per
sopperire alla mancanza di personale
lavorano extracomunitari che come
noi sono abusivi e non vengono pagati". Se fossero vere le accuse, sa-
rebbe l’ennesimo
scandalo nel mondo
dei rifiuti. Secondo i
calcoli dei lavoratori,
la percentuale di raccolta differenziata a
Volla si è abbassata
del 20% (nel 2009 era
del 42%) anche perché i rifiuti non vengono separati al momento del recupero in
strada. I trentaquattro
Il sindaco di Volla Salvatore Ricci
Lsu minacciano uno
sciopero se la situazione non cambie- senza prolungata dell'assessore ad
rà. Il sindaco Salvatore Ricci ha reso ecologia e nettezza urbana. Ricci ha
noto che è stata avviata la procedura fatto sapere che ha mantenuto per un
di rescissione del contratto nei con- anno la delega in quanto sapeva che
fronti di "Ecological Service", ma era in corso un'indagine della Magiche non è possibile indire una nuova stratura. Come già scritto sullo scorgara d'appalto, perciò ha chiesto la so numero, alla giunta comunale sodisponibilità di una ditta pubblica. no stati notificati degli avvisi di gaDurante il consiglio comunale dello ranzia in merito alla presunta manscorso 8 ottobre maggioranza ed op- canza di trasparenza nell'appalto di
posizione si sono a lungo confrontate gara che assegnò il servizio dei rifiuti
sulla questione. Il centro-sinistra vol- alla ditta Saba, colpita da interdittiva
lese ha lamentato lo stato di degrado antimafia.
Ilaria Campanile
e di sporcizia in cui è sprofondato il
[email protected]
paese e chiesto spiegazioni circa l'as-
Politica - 17
ottobre 2010
Una città per il sociale,
la sfida vinta di Fornaro
Sant'Anastasia - Sono diversi anni
ormai che i cittadini anastasiani, disabili e non, hanno a disposizione
una rappresentanza dell'U.I.C.
(l'Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti) nel proprio paese, situata presso il Centro Polifunzionale "Liguori", in via S.Giuseppe 12,
dove da sempre il presidente Giuseppe Fornaro, assieme alla collaborazione di amici e assistenti, offre con molta disponibilità consulenza ed aiuto per tutte le questioni
e le problematiche che riguardano i
minorati della vista, avvia iniziative a cui possono partecipare tutte le
fasce d'età, e suggerisce proposte ai
vari Enti responsabili per tentare di
abbattere gli ostacoli a cui quotidianamente un disabile visivo và
incontro. A breve, infatti, saranno
attivati dei corsi per chi volesse imparare la scrittura Braille e la scrittura Malossi, saranno messi a disposizione insegnanti di sostegno e
operatrici per l'assistenza post-scolastica e proseguirà l'avventura
sportiva grazie allo sponsor del
commerciante Michele Piccolo.
Con la nuova amministrazione di
Carmine Esposito poi, sembra che
"la situazione disabili" stia percorrendo la via del miglioramento,
"dopo anni di richieste grazie alla
disponibilità del sindaco Esposito e
della consigliera Annarita De Simone - afferma il presidente - siamo riusciti ad ottenere le chiavi del
centro e la palestra dell'Istituto
Comprensivo M. De Rosa per gli
allenamenti della squadra di Torball senza dover pagare il
fitto."Dunque, la speranza di Fornaro è che la collaborazione con gli
Enti non si limiti soltanto a ciò, visto che c'è bisogno del loro sostegno per questioni più complesse,
un esempio è l'assenza sul territorio
del C.U.P. (Centro Unico di Prenotazione), l'attivazione di quest'ultimo o almeno l'assegnazione di un
percorso preferenziale, come quello stabilito nell'anno 2008/2009, risolverebbe un fastidioso problema
che affligge sia disabili che anziani
che per prenotare una visita ambu-
Beni pubblici
affidati
ai privati
Salvatore Fornaro
latoriale e/o domiciliare sono soggetti a numerosi spostamenti e a
servizi telefonici inefficienti.
Giovanna Terracciano
[email protected]
Antonio Mengacci, Paolo
Perrotta e la redazione de
l’Ora Vesuviana sono vicini
al sindaco di Pollena
Trocchia Francesco Pinto
e a suo fratello Nicola per
la perdita del papà Raffaele.
Antonio Mengacci e Paolo
Perrotta si stringono al dolore di Pasquale, Luigi e Mena Di Tuoro per la perdita di
Agostino, papà esemplare e
fratello eccezionale.
Il rilancio del turismo in Campania passa attraverso una inversione di rotta che coinvolga sempre di più i privati, affidando loro
la gestione dei beni siti per dieci
anni: è la proposta lanciata da
Capri dall'assessore regionale
Giuseppe De Mita. Questi ha criticato il modello seguito finora
nei finanziamenti dei Pit, i piani
territoriali: invece di spalmare i
fondi in tutto il territorio senza
una logica che non fosse solo il
finanziamento a pioggia, ha osservato, occorreva individuare
proiorità e punti di forza su cui
puntare per sviluppare gli attrattori turistici. E di qui l'invito a
spingere per la presenza dei privati all'interno dei grandi attrattori in quanto - ha sottolineato
l'assessore - il privato non deve
essere visto in maniera negativa
ma va coinvolto in un corretto
rapporto che miri allo sviluppo.
Politica - 19
ottobre 2010
“Scissioni” e
alleanze in
casa Pinto
Pollena Trocchia - Qualche mese
fa Giovanni Onore non firmava il
documento di fiducia al sindaco
Francesco Pinto e veniva fatto fuori dall'amministrazione. Al suo posto entrava a fine settembre l'ex
sindaco Giacomo Scognamiglio.
Ma non solo: facevano il loro ingresso anche
Giuseppe De
Siena e Luigi
Esposito. "Abbiamo avuto dei
problemi - afferma il capogruppo di maggioranza Pasquale Fiorillo - quindi le
nuove deleghe non sono state ancora ridistribuite. Possiamo dire però che tutti saranno coinvolti e che
assessorati come pubblica istruzione, cultura ed edilizia scolastica
ora nelle mani del sindaco, saranno presto riassegnati". Su www.loravesuviana.it l'intervento completo del consigliere Onore che
chiarisce i motivi della "scissione"
Roberta Migliaccio
[email protected]
Pd, Scopino si dimette scoppia la
guerra nel partito per il successore
San Sebastiano al Vesuvio - Alle
telecamere de LoraTv (www.loratv.it) il sindaco Capassso è stato
chiaro: "Poiché faccio parte di un
partito che si definisce democratico la mia ricandidatura va discussa
con tutto il partito". In attesa della
discussione però la calma interna
al Pd sansebastianese è solo apparente. Secondo voci di corridoio
sembrerebbe che per motivi personali il coordinatore riconfermato
all'unanimità dall'assemblea democratica, Dario Scopino, sarebbe
prossimo a consegnare le sue dimissione. Su questa ipotesi il partito potrebbe spaccarsi. Da un lato
il sindaco Capasso, il capogruppo
Addeo e il consigliere Panico che
spingerebbero per un "congelamento" della carica di coordinatore fino alla fine dell'anno per garantire una pausa temporanea e poi
un rientro di Scopino. Nettamente
contrari a questa ipotesi il vice sindaco Pizzo, il presidente del consiglio comunale Aratro e l'ex segre-
Il sindaco Pino Capasso e Peppe Panico
tario Ds Mondini. Per questi ultimi
l'unica soluzione praticabile in caso di dimissioni di Scopino potrebbe essere la nomina a coordinatore
dell'attuale vice Benvenuto oppure
il ricorso a un nuovo congresso. Se
lo scontro dovesse concretizzarsi
questi i possibili scenari: o un
commissariamento del partito fino
alle elezioni (soluzione che arre-
cherebbe un forte danno di immagine al Pd sansebastianese) oppure
un nuovo congresso per eleggere
un nuovo coordinatore. In città intanto i papabili che potrebbero ricoprire questa carica potrebbero
essere Addeo o Panico, ovviamente in assenza di nomi alternativi.
Salvatore Esposito
[email protected]
Politica - 20
ottobre 2010
L’opposizione dorme, Zeno sfida i
vertici del Pd per ricandidare Nocerino
Massa di Somma - In attesa delle prossime elezioni comunali
che si terranno in primavera un
dato pare sicuro: tutta la partita
si gioca fondamentalmente nel
centro sinistra. Questo dato è anche il frutto dello stato di profonda amnesia in cui versano le
opposizioni all'amministrazione
Zeno. Vicedomini e Ciano sembrano negli ultimi tempi molto
scarichi e sono sempre meno
presenti in città. Discorso a parte
per Boccarusso, che sempre più
vicino al neo partito di Fini, oggi
è corteggiatissimo un po' da tutti. Proprio l'ex An è stato beccato in dolce compagnia del democratico Savarese, i due negano
ogni trattativa spiegando che
"discutono solo di calcio". C'è
qualcuno disposto a crederci?
Intanto nel Pd le acque sono
sempre agitate nonostante sia intervenuta di recente anche la federazione a sondare le diverse
anime. Se infatti il coordinatore
mms all’ORA
338.2279922
Mimmo Criscito con Nello Montanino, all’inaugurazione del
Sottosopra: siete bellissimi!
by Imma
Antonio Zeno, l’assessore Nocerino e il conteso Ciro Boccarusso
Pd Paparo promette per il suo
partito solo coalizioni di partito
e senza la presenza di candidati
indipendenti (che fine farà se
questa ipotesi dovesse passare
l'assessore Nocerino?), il primo
cittadino Zeno è irremovibile nel
sostenere che la squadra vincente non si cambia, al più la si migliora. "Il secondo mandato - ha
affermato il sindaco - è un diritto
politico per una squadra che ha
ben governato senza i chiacchericci che hanno caratterizzato le
passate amministrazioni. Si deve
guardare ai contenuti e ai risultati e non far prevalere i personalismi, percui - ha concluso Zeno la prossima squadra di governo
sarà la riconferma, magari il miglioramento, della squadra
uscente".
Salvatore Esposito
[email protected]
Antonella e Angelo Tabellini: gli
sposi più chic del mondo.
by le amichette della marchesa
I sogni son desideri! In bocca al
lupo per la nuova avventura.
by Nando Ariano
Politica - 21
ottobre 2010
Ricordando Ale,
tra musica e arte
San Giorgio a Cremano - Dopo una
serata di esibizioni musicali, il verdetto della giuria è stato unanime:
ad aggiudicarsi la settima edizione di
"Suonando per Alessandra" sono i
"Cassa integrale" e Monica Riccio.
Il concorso organizzato dall'associazione "La casa di Alessandra" si è
svolto nella fonderia Righetti di villa
Bruno, dove i due vincitori hanno
sfidato altri giovani talenti, portando
sul palco i loro brani inediti. "Siamo
più che soddisfatti - spiega Enrico
Cosentini, vicepresidente di "La casa di Alessandra" - per la qualità e la
originalità dei lavori che sono stati
presentati. Il maltempo che il mese
scorso non ha permesso ai concorrenti di salire sul palco dell'arena Nino Taranto non è stato un male. Poiché gli ospiti si erano già esibiti in
quella occasione, in questa seconda
parte della iniziativa abbiamo concentrato la nostra attenzione solo
sulle performance dei ragazzi. È stato un vero successo e la massiccia
presenza del pubblico in sala ne è
stata la dimostrazione".
Donatella Alonzi
[email protected]
Fernando Farroni dopo gli scontri
entra nella Giunta di Enzo Cuomo
Portici - Popolare doc, ventottenne da marzo dottore commercialista e da questo mese assessore con
delega al Personale e al rapporto
con i cittadini. Dopo più di sei mesi di poltrona
Il Giudice Marvuota Ferrone si dimise a nando Farroseguito degli
ni succede al
avvisi di garan- m a g i s t r a t o
zia di Rosario
Marrone diFrosina (ex vice messosi dalsindaco e attuala
giunta
le assessori ai
Cuomo. Alla
lavori pubblici
fine della
e del capo della
prima consegreteria del
sindaco Pierino s i l i a t u r a
targata
Piro). Marrone
Cuomo, lei
scrisse una letha rappretera “privata”
sentato un
a Cuomo, in
forte dissencui spiegava
so interno
i motivi delle
soprattutto
dimissioni
in polemica
con Cuomo. "Non nego momenti
in passato di disaccordo su alcuni
punti con il sindaco Cuomo. Tutto
è stato superato
con un aperto e
leale confronto
interno al Pd,
inoltre ricordo
che dalle elezioni comunali in
poi ho sempre
dato un importante e sincero
contributo ai
successi di Cuomo". La sua
nuova poltrona
è una di quelle Il neo assessore al personale Farroni
davvero bollenti. "La delega è a tempo indeterminato. Gli altri 10
molto delicata. Ma la sfida è sicu- Lsu saranno esternalizzati. Lavoreramente affascinante. Per questo rò affinché il lavoro utile diventi
motivo sono ancora più grato al lavoro stabile". Per quanto risindaco Cuomo e al Pd per avermi guarda la delega al Rapporto
affidato questa importante sfida". con i cittadini, cosa farà? "LavoPoltrona bollente soprattutto rerò per rafforzare l'Urp e gli struper la questione Lsu. Come sarà menti di comunicazione in dotagestita? "Per la prossima metà del zione all'ente comunale. Cercherò
mese di dicembre siamo sicuri di di garantire maggiore ascolto alle
far firmare a 55 dei 65 Lsu portice- esigenze dei cittadini".
Salvatore Esposito
si un contratto di lavoro di tre anni
[email protected]
che poi sarà convertito in contratto
Fatti - 22
ottobre 2010
Contro la chiusura
dell’Apicella, tra
fiaccole e polemiche
Pollena Trocchia - L'appuntamento è
all'ingresso dell'ospedale Apicella dove
accorrono tanti cittadini del comune e
dei paesi limitrofi. Ognuno viene fornito di un lumino e così inizia il corteo, la
"fiaccolata" che si fermerà a piazza Donizzetti dove avrà luogo un dibattito. Ci
sono proprio tutti a manifestare contro
la chiusura del nosocomio: Cittadinanza Attiva, il Pd, l'Udc, Rifondazione
Comunista
ma
anche
Tommaso Sodano, Rosanna Olimpo,
vicesindaco
di Massa di
Somma, Pino
Capasso, sindaco di San
Sebastiano al
Giovani e anziani alla fiaccolata V e s u v i o .
Mancano però i membri dell'amministrazione Pinto: "Il Pdl e La Destra non parteciperanno alla fiaccolata di sabato 9 ottobre,
perché non vogliono sfilare al fianco
dei corresponsabili del disastro sanitario campano e dell'agonia dell'ospedale", scrive la destra in un manifesto dal
titolo "la grande farsa" riferendosi a
quella che definisce "mala gestione
bassoliniana". E a questo proposito, l'8
ottobre scorso, Vincenzo Sannino di
Cittadinanza Attiva scriveva una lettera
al Presidente regionale Caldoro: "siamo tutti d'accordo che i mali della nostra Regione siano da addebitarsi alla
cattiva gestione dell'ex presidente Bassolino. Neanche lui, però, avrebbe osato tanto…addirittura mettere la tassa di
5 euro per ogni dialisi". "L'ospedale
non chiuderà, - afferma Pasquale Fiorillo, capogruppo di maggioranza a
Pollena Trocchia - ma offrirà un servizio diverso". L'Apicella verrà infatti riconvertito: secondo il nuovo piano
ospedaliero (decreto regionale n. 49),
che coinvolge anche il Maresca di Torre del Greco, il nosocomio diventerà un
centro di riabilitazione con ottanta posti
letto e un day surgery, una modalità per
cui il paziente resta nella struttura solo
nel tempo necessario per accertamenti
Troppi misteri sulla “dismissione” dell’ospedale
e terapie e viene dimesso nella stessa
giornata di ammissione. "Sarebbe stato
bellissimo non vedere nessun partito o
vederli tutti. - ammette il dott. Barone Il diritto alla salute non ha colore. Non
stiamo difendendo una visione politica
ma la salute nostra e dei nostri figli".
"L'Apicella è un ospedale strategico,
un'esigenza del territorio, una necessità
per tutti", dichiara il dott. Umberto Maione. "Non bisogna essere stupidamente ottimisti - aggiunge Tommaso Sodano - ma stasera si è accesa una luce". “Il
problema dell’ospedale Apicella è sentito a livello territoriale. La dismissione
del nosocomio pollenese, infatti - dice
Raffaele Di Fiore , commissario cittadino dell’Udc - mette in ginocchio il vesuviano. Rispetto all’utilità di un polo
riabilitativo che sostituisce il necessario
Prontio Soccorso Attivo, provocatoriamente posso dire che sraebbe più utile
una discoteca. Non è coi tagli ai pronti
soccorso e basta che si risolve il problema della sanità, ma è assurdo che la
maggioranza di governo pollenese non
solo diserti la fiaccolata, ma ne prenda
le distanze e ci accusi di strumentalizzarla. La fiaccolata, a differenza di
quello che pensa il sindaco Pinto troppo abituato all’ultizzo della fascia tricolore per le manifestazioni mondane, è
sì strumentale ma alla tutela di un presidio necessario come il pronto soccorso
dell’ospedale Apicella che serve per
territorialità quasi tutto il vesuviano e
per numero di utenti centinaia di migliaia di persone”.
Roberta Migliaccio
[email protected]
Fatti - 23
ottobre 2010
Fermo il cantiere delle ex Officine
Fiore, a rischio decine di operai
Ercolano - Ancora proteste nel comune degli Scavi. A scatenare il malumore questa volta sono gli operai licenziati dal cantiere gestito dalla società Costruire spa. “Questo improvviso licenziamento - spiega uno dei
protestanti Raffaele Nocerino- è una
vera ingiustizia noi vogliamo solo che
il nostro contratto dove è espressamente specificato che siano assunti a
tempo indeterminato venga rispettato.
Come me tutti i miei colleghi hanno
una famigli da sfamare e un mutuo a
carico. Siamo stati messi per strada da
un giorno all'altro, e non percepiremo
neanche la cassa integrazione, su questa vicenda- conclude Nocerino vogliamo - vederci chiaro, quello che
stanno mettendo in atto è una cosa
vergognosa. Gli operai hanno chiesto
di essere ascoltati dal primo cittadino
ercolanese Vincenzo Strazzullo, incontro che non ha potuto avere luogo
a causa degli innumerevoli incontri
istituzionali che riempivano l'agenda
del sindaco. Nei prossimi giorni, però,
le parti si incontreranno per discutere
della vicenda. "Abbiamo
fissato un incontro a breve
con i lavoratori di una delle
società che lavorano nel
cantiere". A rendere pressoché ufficiale la notizia è
l'assessore esperto di pianificazione urbanistica, Salvatore Solaro. A spingere i
lavoratori sino alle stanze
della casa comunale di Corso Resina sono state alcune
voci riguardanti la possibile
cessione, da parte dei diriIl progetto del Polo della ricerca
genti dell'azienda, del ramo
d'impresa. Una pratica molto diffusa zione comunale, "Noi non abbiamo
nell'edilizia, un sintomo chiaro di dif- voce in capitolo in questa vicenda.
ficoltà economiche. Che i lavori per la Possiamo solo attivarci per rendere
costruzione del polo universitario an- noto al Ministero tale situazione.
dassero a rilento è una realtà che non L'amministrazione precedente, infatti,
è sfuggita agli occhi di cittadini e am- ha soltanto approvato il PUA (Piano
ministratori che amministratori hanno urbanistico attuativo), con il quale la
iniziato ad insospettirsi dinanzi al zona industriale nella quale erano site
mancato completamento della struttu- le ex offcine Fiore, è stata convertita a
ra, ma purtroppo tale opera come ha polo d'istruzione e ricerca".
Carla Cataldo
spiegato l'assessore Solaro non è di
[email protected]
diretta competenza dell'amministra-
La fede ai tempi
di Facebook
Portici - L'evangelizzazione e la
preghiera al tempo dei social net
work. Grazie all'impegno dei fedeli della Chiesa della Salute infatti (in primis il dottore Leonardo Di Maggio), anche attraverso
Facebook è possibile essere informati delle celebrazioni e della
evangelizzazione. Dal 12 ottobre
2010, ogni Martedì e Venerdì,
dalle ore 20.30, nella sala Parrocchiale, alcuni "testimoni" della
risurrezione di Gesù, annunzieranno il Vangelo. "La Buona Notizia che cambia la Vita - ha detto
monisignor Mimmo Noviello Fatti questo regalo. Vieni, ascolta, rifletti... e vedrai anche tu, che
solo Gesù, può darti una risposta
veramente soddisfacente agli interrogativi della vita"
Fatti - 24
ottobre 2010
Centro le Botteghe,
finalmente si parte
Si corre, per non
dimenticare Vincenzo
Volla -Prosegue la graduale
apertura del centro le Botteghe in Via Salvatore Di Giacomo, mesi prima denominata una struttura fantasma.Una catena di negozi,in
totale diciassette realizzati e
terminati oramai dal 2004
ed ancora in aspettativa per
quanto riguarda l'apertura
globale della struttura."Il
condominio è fatto dai condomini non dall'amministratore,
ed è volontà dei singoli l'apertura
complessiva", aveva a suo tempo
spiegato il Dottor De Luca, amministratore condominiale del Centro. Ma qualcosa,nei mesi a seguire dall'apertura se non riapertura
del caso, sembra cambiare. Il borgo pare essere in via di evoluzione
e giorno dopo giorno perfeziona e
mette a termine, quella che a breve sarà l'inaugurazione complessiva di una delle strutture che riesce,in piccoli spazi modulabili,a
dare soluzioni ottimali per ogni
Somma Vesuviana - Si svolgerà domenica 17 ottobre 2010 il "IV Memorial Vincenzo Esposito", gara podistica di 10 Km che si correrà per le
strade cittadine, lungo un percorso di
saliscendi su basolato e asfalto.
L'evento è legato al nome di un maratoneta sommese, Vincenzo Esposito, prematuramente scomparso a
31 anni proprio mentre
eseguiva uno dei suoi
allenamenti. Dopo il
crescente successo degli scorsi anni, alla
quarta edizione sono
attesi circa 700 atleti
provenienti dalle principali società sportive della Campania. La partenza è fissata alle ore 9,30
da via Aldo Moro 1° tratto con arrivo
in piazza Vittorio Emanuele III nelle
vicinanze del Palazzo Comunale, dove saranno allestiti stands per il ristoro e un palco per la premiazione degli
atleti. Gli amici di Vincenzo Esposito
quest'anno per la prima volta hanno
voluto costituire un'associazione
sportiva dilettantistica al fine di assi-
genere di richiesta. Le innumerevoli soluzioni vanno dalla gastronomia, alla vendita di strumenti
musicali, un'accademia di danza,
mercerie, cartolibrerie, un locale
interamente realizzato per richiamare i giovani e molte altre attività finalizzate alla comodità del cittadino che non vuole immergersi
nel caos di un centro commerciale. Non ci resta che aspettare ed
auspicare ad un'apertura celere e
promiscua.
Luana Paparo
[email protected]
curare un punto di riferimento a tutti
quelli che volessero avvicinarsi a
questo nobile sport. Il nome è A.S.D.
Somma Vesuviana e presidente n' è
Ciro Secondulfo. "L'idea nasce principalmente per ricordare questo ragazzo, Vincenzo Esposito scomparso
cinque anni fa, a soli 31
anni, per un malore
mentre si allenava per
partecipare a delle gare
podistiche. Da questo
spunto abbiamo preso
consapevolezza del fatto che a Somma Vesuviana ci sono tanti appassionati di questo
sport che non hanno
una vera e propria gara cittadina". A
patrocinare l'evento il Comune di
Somma Vesuviana, il gruppo podistico della International security service
e l'Ente Parco nazionale del Vesuvio.
Alla gara potranno partecipare i tesserati FIDAL, enti di promozione
sportiva e liberi atleti in possesso di
certificato medico agonistico.
Gaetano Di Matteo
redazione@loravesuviana
Fatti - 25
ottobre 2010
Liceo Urbani, mancano le aule e
le lezioni si fanno in Piazza Troisi
San Giorgio a Cremano - Lezioni
in piazza, cortei, volantinaggio e
una serie di iniziative per vedere riconosciuto un sacrosanto diritto,
quello allo studio. Continua la protesta degli studenti del liceo scientifico "Carlo Urbani" di San Giorgio a Cremano, costretti ad affrontare quattro giornate con orario
prolungato fra i banchi di scuola
per poi fare due giorni di rotazione.
L'edificio di via Buongiovanni non
ha, infatti, un numero di aule in
grado di ospitare tutti gli iscritti, e
se in passato alcuni istituti del territorio hanno dato in prestito i propri
spazi, quest'anno non c'è stata la
stessa disponibilità. I giovani "senzatetto" dell'Urbani non ci stanno e
chiedono alle istituzioni comunali
e provinciali una risposta concreta.
"Sostenere sette ore consecutive in
un liceo scientifico - spiega Stefano
Scala, uno dei rappresentanti d'istituto - è un qualcosa di troppo impegnativo. Vogliamo avere le stesse
opportunità degli altri, entrare in
classe tutti i giorni con un orario ri-
dotto rispetto a quello attuale, perché una situazione del genere penalizza la nostra preparazione e rischiamo di non
essere competitivi". Accanto a lui c'è Vincenzo
De Luca, anche lui portavoce dei suoi compagni:
"Ogni anno - dice - ci ritroviamo a fare i conti
con la carenza di aule.
Siamo allibiti perché a
ottobre non si è ancora
riusciti a trovare una soluzione a un
problema che ci portiamo dietro da
tempo, perciò recriminiamo la poca previdenza di chi ci governa".
Donatella Alonzi
[email protected]
Reagisce alla
rapina, ferito
in centro
Somma Vesuviana - Reagisce al
tentativo di rapina della sua auto
e viene ferito con almeno quattro
colpi di arma da fuoco. Secondo
quanto raccontato dai carabinieri
dalla vittima, un commerciante di
24 anni, poco dopo la mezzanotte,
mentre stava parcheggiando la
sua auto, una Mini Cooper, all'interno della propria abitazione, in
due si sono avvicinati. A bordo di
uno scooter, e con il volto coperto
da casco integrale, gli hanno intimato, minacciandolo con una pistola, di consegnare l'automobile.
Il commerciante si è rifiutato, ha
reagito e uno dei due malviventi
gli ha sparato contro diversi colpi
di arma da fuoco: sul posto sono
stati trovati quattro bossoli di pistola semi automatica calibro 9. I
due sono poi fuggiti; la versione
del 24enne è al vaglio degli inquirenti. La vittima è stata trasportata all'ospedale di Nola; riscontrate ferite agli arti inferiori giudicate guaribili in venti giorni.
Fatti - 26
ottobre 2010
Entrano al Mav,
si cercano
i balordi
Ercolano - Una guardia giurata in servizio di vigilanza al
Museo Archeologico Virtuale di
Ercolano (Napoli) è rimasta ferita in maniera lieve nel corso
di una colluttazione con due
sconosciuti all'interno della
struttura. L'episodio è stato denunciato alla polizia. Secondo
la ricostruzione degli agenti un
gruppo di giovani non ancora
identificato, si è introdotto nell'atrio della struttura museale
dal portone laterale di via Mercato, senza alcun permesso nè
motivo plausibile. A qual punto
la guardia avrebbe intimato loro di uscire immediatamente
ma all'ordine si sono opposti
due giovani che, risentiti per il
rimprovero, sono passati dalle
parole ai fatti colpendola a calci
e pugni. La vittima è stata medicata all'ospedale "Maresca"
di Torre del Greco dove i sanitari lo hanno giudicato guaribile in sette giorni.
La Curia trasferisce padre Aniello
e fa dire messa a don Michele
Don Antonio Manganiello, il prete anti camorra di Scampia, viene
allontanato da Napoli e don Michele De Masi, il prete sorpreso
da una pattuglia della stradale
della Polizia sul raccordo per Capodimonte mentre consumava all'interno della sua auto un rapporto orale con una quindicenne
(adescata in chat dove il sacerdote
si era finto un insegnante) l'hanno
solo spostato dalla parrocchia dove diceva messa a San Giorgio a
Cremano (Maria Santissima Addolorata) e l'hanno trasferito in
una chiesetta nel cuore di Napoli
che guarda il mare di Santa Lucia.
Dalla denuncia (in molti si chiedono perché non sia scattato l'arresto) di don Michele si erano
perse le tracce. Qualche giorno fa
è stato avvistatoa dire messa a
Santa Lucia e le denunce del leader dei Verdi Francesco Emilio
Borrelli, hanno risollevato il polverone. Come sempre accade in
questi casi, don Michele è stato
C’è un prete che lotta in frontiera e un altro che “no”
inviato dalla Curia in un posto riservato, lontano da occhi indiscreti. Si chiama percorso di approfondimento, è un itinerario canonico e serve per ritrovare la spiritualità. In attesa della sentenza.
"Aspettiamo le decisioni della
magistratura, a cui abbiamo già
garantito la massima disponibilità", spiega don Gennaro Matino,
vicario delle comunicazioni della
Chiesa di Napoli, che a Paolo
Russo l'inviato de Il Mattino ha
detto in un'intervista: "La chiesa e
il suo arcivescovo sono rimasti
turbati per l'accaduto". Dai messaggi rimbalzati nella Rete, anche
molti credenti e praticanti indignati per l’accaduto, anche alla
luce dello spostamento del prete
anticamorra dalla sua Sscampia,
si sono indignati. E non poco.
l’Ora
[email protected]
Fatti - 27
ottobre 2010
I ritardi dell’isola ecologica e i sogni di Busiello
Pollena Trocchia - Lo scorso
marzo veniva posata la prima pietra dell'isola ecologica a via Guindazzi, ex area P.I.P. "A breve partirà la gara per la realizzazione
della strada di accesso ed entro
180 giorni tutto il lavoro verrà
completato", affermava allora
l'assessore all'ambiente Pasquale
Busiello. E, facendo un rapido
calcolo, entro lo scorso mese i cittadini del comune avrebbero già
dovuto iniziare ad usufruire del
servizio finanziato dalla Regione
Campania per 300 mila euro. "È
sorto un problema: - ci spiega oggi l'assessore - l'ufficio tecnico
non riusciva ad individuare la
proprietà della strada adiacente
l'autostrada". Era di proprietà del
comune e "la prossima settimana
sarà pronto il progetto definitivo
della strada di accesso che verrà
appaltata quanto prima". Attualmente i cittadini pollenatrocchiesi
si appoggiano all'isola ecologica
Pasquale Busiello (Pdl)
del comune di Cercola mostrando
l'apposito tesserino ma l'assessore
promette: "entro la fine dell'anno
l'isola sarà completata". Ma non è
finita qua: "il mio sogno - conclude il dott. Busiello - sarebbe quello di vedere la realizzazione della
prima isola ecologica ad impatto
0 e quindi una piccola produttrice
di energia pulita".
Roberta Migliaccio
[email protected]
Nasce il “Sole” sulla
periferia di Ponte di Ferro
Sant'Anastasia - Nasce sul territorio anastasiano una nuova associazione socio-culturale No Profit, "Il Sole per Sant'Anastasia",
composta da un gruppo di 20 giovani cittadini che hanno deciso di
unirsi con lo scopo di rilanciare i
vari aspetti della vita
sociale ed economica
anastasiana. "L'idea afferma Agostino Castiello, presidente dell'associazione - è nata
da un gruppo di amici
che avevano come
obiettivo fare qualcosa
di buono per il paese". Il primo
evento organizzato dai membri de
"Il Sole per Sant'Anastasia" e che
ha permesso loro di presentarsi
alla comunità è stata la manifestazione "Arrivederci Estate" svoltasi nella piazzetta antistante la
chiesa di Ponte di Ferro. Infine,
per quanto riguarda le iniziative
future, l'associazione ha in cantie-
re un piccolo progetto e qualche
manifestazione di tipo sportivo,
ma in particolare, uno dei grandi
traguardi a cui mira è la creazione
di un "Centro Giovani" che possa
aiutare e consigliare tutti i giovani
sotto vari aspetti. Insomma, più
fatti e meno parole,
questa è la promessa
di Agostino Castiello, assieme a quella
di rilanciare le dormienti periferie, promuovere eventi non
solo nel centro di
Sant'Anastasia ma
anche nelle periferie. "La scelta
del posto Ponte di Ferro è stata
fortemente voluta, perché era da
tempo che non si aveva una manifestazione pubblica di carattere
associativo, e una cosa che coinvolgesse in tal modo il quartiere
non c'era da almeno 5 anni."
Giovanna Terracciano
[email protected]
Fatti - 29
ottobre 2010
In via Italia, acquistano
le case, ma non risultano
di loro proprietà
Pollena Trocchia - Nel dicembre
2006 la coop Regione Campania
Napoli Camaldoli 258 assegnava,
con atti notarili, al signor Pietro
Picardi delle unità immobiliari a
viale Italia, Pollena Trocchia. "Il
Picardi - ci spiega l'avvocato Rocco Migliaccio del Foro di Napoli prometteva di vendere, con un atto notarile del 2/10/2009, regolarmente trascritto, una di queste
unità". Lo scorso aprile però avviene il colpo di scena: "l'acquirente del sig. Picardi, nel richiedere un certificato catastale, rilevava
che la Corte di Appello di Napoli
(sent.n. 1590/2010) aveva trasferito all'ATA s.r.l. di Napoli il bene
di proprietà del Picardi e a lui promesso in vendita", prosegue l'avvocato. “Con la detta sentenza venivano trasferiti dalla coop alla
COSVEIT S.c.r.l. e all'ATA s.r.l.
oltre 20 unità immobiliari tra eser-
cizi commerciali, sottotetti, unità
abitative e locali ai piani seminterrati”. "Gran parte di questi beni aggiunge l'avvocato - erano stati,
precedentemente alla sentenza,
assegnati dalla coop ai singoli soci
e, in alcuni casi, da questi ultimi a
terzi non soci della coop". Dalla
sentenza emerge che vi era stato
un primo contratto di appalto tra
la coop e la COSVEIT, con il quale la coop aveva affidato in appalto alla COSVEIT la realizzazione
dell'edificio in cui si trovano oggi
le unità immobiliari del sig. Picardi e, per ridurre i costi di costruzione, si prevedeva che la coop
avrebbe poi trasferito alla società
COSVEIT i locali al piano sottotetto, al piano terra e al piano interrato. Con successivo contratto,
la COSVEIT concedeva in subappalto all'ATA s.r.l., la stessa costruzione dell'edificio e anche in
L’avvocato Migliaccio che tutela gli inquilini
questo caso, per abbattere i costi,
la COSVEIT avrebbe, a sua volta,
trasferito all'ATA quelle stesse
unità immobiliari oggetto del contratto tra la coop e la COSVEIT.
Ultimato l'edificio, la coop non
mantiene la promessa: non trasferisce gli immobili alla COSVEIT
(e quest'ultima all'ATA). Le due,
pertanto, citano in giudizio la coop e la Corte di Appello trasferisce le unità immobiliari dalla coop
ad ATA e COSVEIT. "Resta un
dato oggettivo: sebbene avesse
promesso in vendita alla CO-
SVEIT (e questa all'ATA) le unità
immobiliari, la coop, successivamente, trasferiva ai soci i beni tenendoli all'oscuro dell'accordo
con la COSVEIT. Nonostante il
fatto che gli sventurati assegnatari
della coop e i terzi acquirenti si
trovino una sentenza trascritta all'Agenzia del Territorio, tra questi,
il sig. Picardi - conclude l'avv. Migliaccio - non può ritenersi privato
di ciò che ha acquistato secondo
legge".
Roberta Migliaccio
[email protected]
Blog - 31
ottobre 2010
Al via l’ottava
edizione del
Nick La Rocca
BLOG
culture, spettacoli, sport, società
Fabio al Massimo
San Giorgio a Cremano - Al via
l'ottava edizione del "Nick La
Rocca Jazz Festival" che si svolgerà nella fonderia Righetti di
villa Bruno dal 20 al 24 ottobre.
Ad aprire i quattro giorni di festival, quest'anno dedicato essenzialmente al blues italiano,
sarà il batterista Carmine Finizio con il suo progetto "Benchmark_49", seguito dalla performance del giovane chitarrista
Gennaro Porcelli. Venerdì 22 ottobre toccherà ai Sud Express
con "L'ultimo Apache", e alla
Treves Blues Band, gruppo storico del blues made in Italy. Ad
accompagnare il pubblico in un
viaggio musicale all'insegna dell'improvvisazione, sabato 23 ottobre, Battisti 6 in Jazz, il sestetto salernitano interprete dei
grandi successi di Lucio Battisti
in chiave jazzistica. Sul palco saliranno, poi, i Blue Stuff con Daniele Sepe. Domenica 24 ottobre,
Lino Volpe porterà in scena lo
spettacolo "Fuori standard", un
viaggio tra l'America e l'Italia
che ha come filo rosso la canzone
e il jazz. A chiudere la kermesse
2010, Ivano Leva Trio con uno
show accattivante impreziosito
dall'innesto di proiezioni filmate
e giochi di luce.
Donatella Alonxi
[email protected]
Troiano sarà
Troisi
per Mediaset
prodotto da Pietro
Valsecchi e scritto
dalla Pavignano
I sogni del sud: partono le riprese
della fiction su Massimo Troisi
San Giorgio a Cremano - Mediaset e Taodue stanno preparando una
miniserie su Massimo Troisi, indimenticabile comico sangiorgese
scomparso nel giugno 1994 a soli 41
anni, pochi giorni dopo la fine delle
riprese del suo ultimo film, Il Postino. A interpretarlo ci penserà Fabio
Troiano, volto ormai noto delle fiction prodotte da Pietro Valsecchi.
"Racconteremo il sogno di un ragazzo del Sud che va alla conquista
del cinema dice il produttore Pietro
Valsecchi a Silvia Fumarola di Repubblica - il sogno realizzato di un
grande attore, che avrebbe potuto
ancora dare tanto" e che si è spento
a 41 anni, 'tradito' dal suo cuore malato, messo a dura prova dalle fatiche de Il Postino, l'ultimo film da lui
realizzato in veste di attore e regista.
A ricostruire il vulcanico artista, che
ha segnato più di una generazione di
comici non solo partenopei e la cui
foto campeggia oggi nei bar di Napoli insieme alle immagini di Totò e
di Maradona, ci penserà Anna Pavignano, per anni compagna dell'attore e suo fedele braccio destro, che
curerà la sceneggiatura della fiction.
"L'Italia è un paese che dimentica in
fretta - dice ancora Valsecchi - oggi
ci sono i dvd dei film di Massimo,
ma i giovani, penso a
mio figlio adolescente,
non l'hanno conosciuto. Era tempo che stavo pensando al progetto di un film sulla storia umana e professionale di Troisi, e credo
che finalmente i tempi
siano maturi". "Massimo era una
persona speciale, un uomo ironico
ma dotato di grande sensibilità continua il produttore che ha avuto
la fortuna di annoverarlo tra i suoi
amici - Era intelligente e molto spiritoso, abbiamo passato insieme una
settimana indimenticabile in un centro benessere. Mi sfidava a biliardo
e vinceva sempre lui".
l’Ora
[email protected]
Blog - 33
ottobre 2010
Art/Beat tra musica e
installazione l’arte migrante
di Luca e Massimo
Se ultimamente avete trascorso qualche
sabato tra musica ed arte allora siete stati ad una serata organizzata da Art/Beat.
Concerti non convenzionali, fuori dai
soliti schemi (e giri), e tanta arte intorno,
come body painting e photo expo. Con
un faccione simpatico come mascotte
(che cambia di volta in volta il look) e
tante location, dal Vesuvio ai Camaldoli
(anche se spesso cambiate per forza
maggiore). "Art Beat nasce nel lontano
giugno 2009- racconta Luca Fiorentino,
fondatore del progetto insieme a Massimo Loffredo- con un'idea semplice:
combattere i paradossi di una città come
Napoli dove i ragazzi
e le ragazze "che vogliono solo divertirsi
un pò" sono costretti a
pascolare in centro per
mancanza di proposte
culturali/artistiche degne di nota e soprattutto accessibili economicamente". L'obiettivo- continua- è quello
di avvicinare l'arte a tutti, senza annoiare. Non siamo mica Vittorio Sgarbi".
Concerti rock, serate acustiche, one-man
band show. Bene la prima serata. Eremo
ai Camaldoli, affollato il Capodanno con
il trio elettronico napoletano dei Silicon
Dust. Poi qualche problema "logistico":
Hanno provato ad affossarci più volte
con pretesti ridicoli- ricorda con amarezza Luca. Si rifersice infatti ad alcune lamentele da parte dei pochissimi residenti dell'Eremo ai Camaldoli. Poi ci si trasferisce baracca e burattini al Diva, in
pieno Vomero, ma anche lì la musica da
fastidio a qualcuno. Dopo una parentesi
all'Havana Club, si
passa alla location definitiva: il sentiero al
Vesuvio, proprio sul
nostro vulcano. Ultima serata estiva, lo
scorso settembre con i
Silicon Dust, fu un
successone: "Insieme
a quella del Teatro Instabile con il concerto
secreto dei Marta Sui Tubi- ricorda Fiorentino- è per me quella più bella". Art
Beat non si ferma e per l'autunno ha già
calato i suoi assi: cureranno, infatti, la
direzione artistica (insieme a Freakout)
del noto locale di Agnano Duel Beat,
con concerti e tante altre iniziative in sala 3. Qualche nome: Buzzcocks, Perturbazione, Nesli, Immanuel Casto (a proposito, la serata di inaugurazione sarà il
16 ottobre). Ma uno dei maggiori punti
di forza di questi ragazzi è l'ironia, che
usano specialmente su Facebook e sulle
loro locandine, come il claim "La vita è
troppo breve per i latino-americani".
"La mia è semplicemente una provocazione- fa sapere Luca-. I latino-americani sono un genere usa-e-getta, un prodotto commerciale a tutti gli effetti che proprio non sopporto. L'omologazione culturale, che sta uccidendo la nostra città,
ha origine soprattutto da scelte fatte per
pigrizia o per ignoranza". Infine due progetti importanti: "sfruttando la potenza
di uno strumento come Facebook, mi
piacerebbe creare eventi quasi ad impatto zero, evitando lo spreco di carta per
volantini. Tanto basta il passaparola.".
Infine una chiosa sul suo talento ironico
(nella sua pagina Luca ogni giorno regala una massima veramente ironica e tagliente): Nella vita voglio fare sempre e
solo quello che mi piace: scrivere aforismi stupidamente intelligenti, suonare e
ascoltare musica, "fare cose, vedere gente" e godere dei sorrisi degli amici ai nostri eventi. Cose che non mi faranno mai
diventare milionario, ma che mi consacreranno sicuramente tra le persone più
felici della Terra.
Luigi Ferraro
[email protected]
Blog - 35
ottobre 2010
Doppio Taglio, pop rock melodico
che strizza l’occhio ai Dhamm
Sant'Anastasia - Lei è giovanissima
e bella, lui potrebbe essere suo padre.
La porta in giro per Sant'Anastasia,
tra regali, borse, profumi viaggi e cene. Ed intanto un gruppo di ragazzi li
"spia" e fa facce assurde. E' il videoclip ufficiale di "Amore monouso",
brano di punta della rock band vesuviana dei Doppio Taglio, che racconta l'amore usa e getta, di tanto in voga
in questi ultimi anni (ci siamo ispirati
a Briatore, confidano). Un videoclip
che su Facebook e su Youtube ha fatto già migliaia di visualizzazioni, permettendo ai Doppio Taglio di essere
prodotti dalla Ghiro Records, etichetta romana (addirittura a Perugia ci conoscono, fanno sapere). Un formato
video amatoriale ma girato bene, divertente e con in più la location vesuviana, che lega fortemente la band al
territorio. Antonio Gifuni, Marco Bove, Vincenzo Iervolino e Luca Muneretto, tutti di Sant'Anastasia e Pollena
Trocchia, formano il nucleo originario della band nel 2007, che si completa lo scorso anno. Provengono da
diverse esperienze musicali, dal
pop al rock fino a
passare per il metal. E si sente,
perchè la band
propone un poprock con forte impatto chitarristico,
che ricorda i vecchi Litfiba, i Timoria e se qualDal Vesuvio alla vendita del clip su ITunes
cuno se li ricorda,
i Dhamm. Doppio Taglio perchè sono va (Libero, prossimo videoclip che
nati all'interno del negozio del chitar- sarà girato nel boschetto di Sant'Anarista Vincenzo, parrucchiere, dove stasia). Dopo aver spedito demo un
c'era una chitarra dalla quale sono tut- po' a tutti, sono stati messi sotto l'ala
ti passati. "E' nata così la band- rac- protettiva da David Marchetti della
contano Marco e Antonio. "La nostra Ghiro Records (Anna Tatangelo) che
è una bella alchimia. I brani sono cu- già li ha fatti conoscere ad alcune raciti addosso ai testi, nascono così in dio e realtà fuori dalla Campania. Somaniera naturale, come le melodie, a no poi arrivati ottavi al contest New
cui ci teniamo tantissimo". Forti e Generation di MTV e presto "Amore
personali anche le tematiche, che spa- Monouso" sarà scaricabile su Itunes.
ziano dalla dipendenza (Vivo), al- Faranno strada.
Luigi Ferraro
l'amore a distanza (Vorrei averti qui),
[email protected]
dall'attualità fino all'ipocrisia colletti-
E’ sempre
festa ai cast
di Village
Dopo Milano e Roma, finalmente
Napoli. Mancano ormai pochissimi giorni per l’ultimo casting. Village Channel, il canale satellitare
di Savio Panico il prossimo 18 ottobre a bordo della Msc crociera,
ha organizzato l’ultima tappa del
tour per la scoperta dei volti nuovi
per le inviate della seguitissima
trasmissione sui viaggi. “Sono
soddisfatto dei casting fatti fino ad
oggi - dice Savio Panico - e i nuovi
volti delle nostre inviate, rappresenteranno il programma: fresco,
bello e soprattutto interessante
per viaggiatori e non”.
Blog - 37
ottobre 2010
GSTR - I Guns’n Roses, i Doors e
i Rolling Stones sotto il Vesuvio
Ercolano- A quattro mesi da distanza dalla piccola "Woodstock"
vesuviana, ritorna "God Save The
Rock Festival", per chi ama il
rock e le grandi band degli anni
70. Sabato 13 novembre, presso il
complesso Zeno di Ercolano, dalle
18 in poi, i ragazzi dell'Associazione Culturale God Save
The Rock, cercheranno di bissare il successo
della prima edizione, tenutasi
lo scorso luglio.
Sabato 13
Si parte alle 18,
novembre,
ed il programma
si parte: al
è già fitto: sul
complesso
palco tante coZeno
ver band, come i
Morrison Hotel, che propone un
tributo davvero fedele ai Doors e a
Jim Morrison. Poi tocca ai Kingstones, cover band dei mitici Rolling Stones, difficili da interpretare
Una Woodstock sotto il Vesuvio: the return
ma non per loro. Si passa poi all'hardrock: i Garden Of Heaven
proporranno i maggiori successi
dei Guns'n'Roses, gli assoli di
Slash e gi urli di Axl Rose. Infine,
sul palco, due band campane che
proporranno brani inediti: The Female Troubles, tra punk e chitarre
elettriche, colori e suoni forsennati, e The Fireyed, dalle parti dell'-
hardrock americano anni 80, come
Gotthard, Skid Row, Motley Crue
e gli stessi Guns'n'Roses. Prima e
dopo la band, selezione rock con il
djset di "God Save The Rock Made In House". Per una serata senza
camicia e polo, ma con t-shirt e
birra.
Luigi Ferraro
[email protected]
“Io esisto”,
la presentazione
a Ottaviano
Ottaviano - Il 30 ottobre alle ore
17.30 2010 La UILDM sez.Ottaviano presso I Circolo didattico
M.Beneventano plesso Lucci in via
Lucci, Ottaviano, si svolgerà la
presentazione del libro di poesie
IO ESISTO. Coordinatore della
serata il giornalista de il Mattino
Francesco Gravetti. Inoltre,saranno presenti autorità comunali Ottaviano e San. Giuseppe vesuviano, esponenti della cultura e dello
spettacolo e il presidente dell'associazione Francesco Prisco.
Blog - 38
ottobre 2010
Tra nuovo e vecchio, ecco
la Neapolitan Orchestra
una band di professionisti
San Giorgio a Cremano - Con il sogno di conquistare "il mondo" e la tradizione nel cuore. Dieci elementi
compongono la Neapolitan Orchestra, band (ma è riduttivo chiamarla
così) nata nel 2009, che porta avanti
la tradizione della musica napoletana
con arrangiamenti in chiave moderna,
il tutto ispirato dall'Orchestra Italiana
di Renzo Arbore (dei quali sono anche amici). Combo variegato, dai 22
ai 55 anni, tutti professionisti della
musica, la maggior parte dei quali
provenienti dalla zona vesuviana. Ne
discutiamo con Giuseppe Nocerino
(chitarre) e Giuseppe Cioffi (piano),
membri del gruppo assieme ad Antonello Viviani (voce), Rosa Cioffi (voce), Antonio Rodia (voce), Filidei Catalano (mandolino), Fabio Cozzolino
(basso e cori), Davide Izzo (batteria),
Giovanni Pacenza (percussioni) e Danilo De Luca (flauto traverso). Il nostro intento-spiegano- è quello di unire la tradizione partenopea alla modernità. Ci piace riarrangiare i classici
con strumenti anche rock e pop, come
la chitarra elettrica e le tastiere". In
effetti il loro repertorio non si basa
solamente sui classici, quale "Funiculì Funiculà" e " Luna Rossa", ma sul
palco ripropongono brani di Peppe
Barra, Nuova Compagnia di Canto
Popolare e tanto Carosone, il re dello
swing napoletano. Guardando a Renzo Arbore però: si perchè la maggiore
ispirazione dei Neapolitan Orchestra
è il progetto del cantante-showmen
pugliese, ovvero quell'Orchestra Italiana che in tutto il mondo ha riportato in auge la tradizione partenopea.
"Alcuni membri dell'orchestra sono
nostri amici e ci spingono ad andare
avanti- fanno sapere. "Nonostante
qualche benpensante detesti Renzo
Arbore, accusandolo di aver usurpato
la musica partenopea essendo comunque pugliese, è stato l'unico che ha
portato la nostra tradizione sino in Cina e Giappone". Il loro show dura oltre le due ore, con una teatralità che
ha strappato applausi nelle loro ultimi
serate in feste e sagre: "Indossiamo
tutti la divisa ufficiale, ovvero panta-
dieci elementi tra vecchie e nuove sopnorità napoletane
lone nero, camicia bianca e gilet rosso. Poi, ad ogni brano, il cantante propone una maschera diversa, come il
cappello a guappo o quello da arabo".
E' forte la concorrenza qui a Napoli,
suggerisco loro: "Ci sono tante orchestre popolari- rispondono - ma senza
falsa modestia siamo in pochi ad essere professionali, a metterci la qualità". Dopo la demo "Voci, suoni e sogni di Napoli" ed i concerti in giro per
la zona vesuviana, il sogno è quello di
suonare in Italia, ma soprattutto raggiungere i tanti connazionali che vivono all'estero. Un progetto che, dovrebbe essere finanziato dalla Regio-
ne Campania. "Facciamo le corna, intanto"- concludono.
Luigi Ferraro
[email protected]
Per info
http://www.myspace.com/neapolitanorchestramusic
per segnalarci
la tua band o la tua
compagnia teatrale:
338.2279922
[email protected]
Gusto - 39
ottobre 2010
Della morte e dell’amore
Sta arrivando la notte delle streghe e siccome a
quasi trentaquattro anni Halloween non l’ho mai
festeggiato, ho deciso che quest’anno organizzo
una gran bella cenetta. Intima, per pochi. Sarebbe
bello farla a lume di candela, con le zucche svuotate e i profumi delle streghe. Perchè un po’ di magia,
assieme a mestire e passione ci vuole. Mi mmagino l’atmosfera: nero e arancio in dissolvenza e tanta bella musica in sottofondo. E poi, tutti di corsa in
strada a bussare ai citofoni... senza scappare.
Paolo Perrotta
Gnocchi stregati alla zucca
Tagliate la polpa di zucca a fette piuttosto grossolane e mettetela a cuocere
in una teglia con acqua un filo d'olio e
un pizzico di sale. Quando la polpa
sarà cotta, fatela raffreddare e fatene
una crema con l'ausilio del frullatore.
Lessate le patate con tutta la buccia in
acqua salata, e quando saranno cotte,
scolatele, lasciatele intiepidire e poi
sbucciatele e passate anch'esse al passaverdure. Unite la crema di zucca e
quella di patate in un'unica terrina dove aggiungerete anche la farina, l'uovo, la cannella, la noce moscata, il sale e il peperoncino. Impastate bene gli
ingredienti fino a che il composto risulti omogeneo, liscio ma non duro.
Su una spianatoia, passate a formare
dei lunghi bastoncini che taglierete a
pezzetti delle dimensioni di una nocciolina. Una volta ottenuti gli gnocchi, passateli uno a uno con una forchetta per conferigli la rigatura caratteristica. Infarinate gli gnocchi per
dargli corpo e calateli pochi per volta
nell’acqua bollente, attendendo che
risalgano in superficie: appena riaffioreranno, prendeteli con una schiumarola Versate gli gnocchi e fateli mantecare nel soffritto fatto in precedenza
con crema di zucca, peperoncino, olio
extravergine di oliva, aglio, una carota tritata, prezzemolo, sedano e la polpa di zucca. Servite con foglioline di
salvia e a chi piace una grattugiata di
formaggio.
GLI INGREDIENTI
IL DISCO
Cannella - farina (200 gr) - noce
moscata - patate (400 gr) - uova
81) - zucca (350 gr) - foglioline di
salvia - aglio - peperoncino
“Ti amo anche se non so chi sei”
pe ascoltare Dalla, la Mannoia,
Ivano Fossati, Battiato e Massimo
Ranieri e fare della beneficenza.
Ricordando Gregory Lemarchal,
morto a 23 anni mentre aspettava
un trapianto di polmone
IL VINO
Profumato, intenso, adatto ad una
bella cena: vermentino di Gallura,
per intenditore.
IL DRINK
Desaparacidos: gin, tequila e succo d’arancia. On the road again,
con sale al bordo del bicchiere e
ghiaccio tritato
IL DVD
Regia di Renzo Arbore, cast d’eccezione, scritto da Luciano De Crescenzo: Il pap’occhio come l’occhio del Papa e assieme un gran bel
pasticcio. Fa ridere e pensare
All’Equobar
la cucina è
a km zero
e solidale
L’interno dell’EquoBar
San Sebastiano al Vesuvio Parte dalla cittadina vesuviana il primo esempio di ristorazione a kilometro zero
della Provincia di Napoli. La
prima cooperativa (tutta al
femminile, per proseguire il
progetto "mani in pasta" che
forniva alle donne disoccupate e con percorsi di vita
difficile, un'alternativa) si
chiama SottenCoop, figlia di
un progetto più ampio che
Giovanni Russo e Raffaele
Capasso da anni portano
avanti, sfociato nella nascita
(da zero) dell'Equobar (24
grana, almamegretta, le foto
di Fabio Miracolo, per intenderci). La coop che acquisterà direttamente dai produttori farà una bella cucina
(soprattutto buona) con prodotti biologici buoni per chi
li mangia e per chi li produce. Una novità? Nel ristobar,
non ci sono frigoriferi per
conservare vivande: è tutto
freschissimo.
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