eurocons INforma IL BUSINESS PLAN 2

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eurocons INforma IL BUSINESS PLAN 2
eurocons INforma
informazione agile per il business
collana ebook
IL BUSINESS PLAN
Lo strumento di gestione e pianificazione aziendale per eccellenza
2
indice
Pag 4: Chi siamo
Pag 5: Prefazione
Pag 6: Utilità del business plan
Pag 7: Il business plan in breve
Pag 8: CAPITOLO 1
Uno strumento fondamentale per le pmi
Perché è importante avere un business plan?
A chi serve il business plan
I vantaggi per l’imprenditore
Pag 13: CAPITOLO 2
Utilità
Gli elementi fondamentali del business plan
Pag 19: CAPITOLO 3
Principi Generali
Pag 21: Curiosità
Pag 22: Conclusioni
Pag 23: Il business plan di Eurocons
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chi siamo
Da oltre vent'anni Eurocons rappresenta una qualificata realtà di consulenza aziendale
specializzata in attività rivolte per le piccole e medie imprese.
Attraverso i servizi offerti dalle Aree Finanza agevolata, Consulenza gestionale, Sistemi
per la Qualità, Consulenza direzionale e strategica e Consulenza Energia fornisce risposte
concrete ed efficaci per ogni esigenza delle imprese.
Operativa dal 1994, Eurocons nasce con l’obiettivo di fornire alle piccole e medie imprese
una consulenza professionale e completa sul complesso mondo delle agevolazioni
finanziarie. Negli anni successivi, accogliendo le sempre maggiori richieste per attività di
consulenza anche in altri ambiti, la struttura amplia il numero di servizi proposti,
trasformandosi in una vera e propria “consulting a misura di Pmi”.
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contrastare la crisi e realizzare strategie di sviluppo! La Consulenza Gestionale offre un
supporto concreto per rendere più efficiente l’esposizione dei dati economici delle aziende,
definire dinamicamente i dati attesi, redigere il business plan, agevolare i processi
decisionali e valorizzare l’attività aziendale.
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prefazione
La pianificazione strategica aziendale, indispensabile per gestire qualsiasi tipo di iniziativa
economica, trova la sua più efficace rappresentazione nel business plan: uno strumento
necessario per valutare la fattibilità tecnica ed economico-finanziaria di un progetto di
investimento.
Il business plan è uno strumento utile per pianificare l’attività di impresa, per presentare le
strategie di sviluppo e le prospettive di crescita future. Consente di rappresentare in modo
organico ed efficace un’idea imprenditoriale e di definire i fattori di successo sul mercato. Nel
business plan vengono presentate le informazioni principali relative all’attività di un’azienda, gli
obiettivi, le politiche e i programmi aziendali.
La pianificazione strategica aziendale, indispensabile per gestire qualsiasi tipo di iniziativa eco-
nomica, trova la sua più efficace rappresentazione proprio nel business plan, che è uno strumen-
to necessario per valutare la fattibilità tecnica ed economico-finanziaria di un progetto di investimento.
La predisposizione del Business Plan, o piano aziendale, è un momento fondamentale, sia per
aziende in fase di start-up o in rapida crescita che per aziende giunte ad un livello di sviluppo più
avanzato.
Il Business Plan consente all’imprenditore di raggiungere diversi obiettivi, come ad esempio, fornire una guida strategica, capitalizzare sui punti di forza e gestire al meglio i punti di debolezza
dell’azienda, individuare i fattori chiave per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, aiutare a
reperire mezzi finanziari necessari per la crescita (Private Equity, IPO, Business Angels ed altri
finanziamenti) ma anche stabilire importanti accordi commerciali con partners (clienti, fornitori,
distributori).
Buona lettura!
Monica Dalla Bona
Responsabile settore Consulenza Gestionale Eurocons
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Utilità del Business Plan
Molte istituzioni nell’ambito della concessione di un finanziamento o contributo richiedono
necessariamente la stesura di un piano industriale contribuendo così alla sua diffusione ed
al suo utilizzo. Anche l’approccio del mondo finanziario sta favorendo la diffusione della
cultura del business plan: mentre in passato la valutazione dell’affidabilità del cliente per gli
Istituti di Credito era molto concentrata sui dati consuntivi, oggi i finanziamenti delle
iniziative imprenditoriali partono da una valutazione analitica del progetto che tenga conto
della sua economicità e sostenibilità finanziaria.
Sono gli stessi Istituti di Credito a richiedere la presentazione di un piano finanziario per
consentire di stabilire a priori la possibilità di restituire il finanziamento da parte del cliente e
di ottenere una redditività congrua con il costo dell’indebitamento contratto.
Sempre di più le banche promuovono il business plan come strumento di relazione evoluta
con i propri partner finanziari non limitato ai soli momenti di discontinuità aziendale, ma
visto come efficace guida per gli imprenditori per gestire l’azienda e comunicare
contestualmente agli Istituti di credito l’efficacia del percorso intrapreso (obiettivi e
strategie).
Il business plan, quindi, rappresenta un passaporto informativo per migliorare le relazioni
con le banche, prevalente fonte di supporto finanziario della realtà imprenditoriale italiana.
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Il Business plan in breve
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Capitolo 1
Uno strumento fondamentale per le pmi
Il business plan è utile sia per le nuove iniziative sia per le attività imprenditoriali già
esistenti. Soprattutto l’avvio di una nuova impresa non è una fase semplice e solo tramite
una guida che possa definire un percorso logico e congruente è possibile limitare i casi di
insuccesso.
Quasi sempre la soluzione sta nell’accurata preparazione di un business plan. Nel corso
della stesura del piano, l’imprenditore è costretto a esaminare a fondo ogni singolo aspetto
della futura impresa: è probabile che, così facendo, l’imprenditore individui numerose
pecche e carenze e cerchi di porvi rimedio.
Qualora certi problemi non si possano risolvere o presentino delle implicazioni rilevanti, il
fatto di averli individuati permette comunque all’imprenditore di rinunciare all’impresa
prima di prendere impegni finanziari”
Per l’imprenditore redigere da solo un business plan è un’attività complessa e spesso gli
mancano le competenze tecniche. In questo caso deve rivolgersi a consulenti affidabili e
qualificati, perché il business plan è un documento indispensabile per qualsiasi tipologia di
impresa.
Parallelamente l’ampliamento, la diversificazione, la ristrutturazione rappresentano momenti di discontinuità aziendale che richiedono un approccio particolare che può trovare
un’adeguata risposta solo attraverso un processo di pianificazione industriale.
In sintesi tutti quei momenti della vita aziendale che comportano il compimento di atti “non
ordinari” possono rappresentare le situazioni ottimali per la stesura di un business plan.
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Per le iniziative imprenditoriali, specialmente se in rapido sviluppo, il Business Plan è uno
strumento di gestione fondamentale, che si può utilizzare per diverse finalità.

Fornire una guida strategica.

Valutare i punti di forza e debolezza e quindi individuare le strategie alternative praticabili.

Stabilire un benchmark sulla base del quale poter valutare le decisioni ed i risultati aziendali
futuri.

Fornire le informazioni di base per costruire la struttura finanziaria di operazioni
d’acquisizione.

Reperire finanziamenti sotto forma di credito o di capitale di rischio (Private Equity, IPO, altri
Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione fondamentale
per tutte le imprese.
Dati i diversi obiettivi che possono caratterizzare un Business Plan e le innumerevoli
circostanze esterne che possono presentarsi, non è possibile proporre un modello standard.
E’ comunque possibile illustrare quali aspetti debbano essere considerati nel prepararlo.
Nel corso della sua esistenza, un’azienda attraversa normalmente varie fasi. Anche se il
numero ed il nome con cui gli studiosi di economia aziendale definiscono tali fasi variano, la
letteratura concorda nel fissare almeno tre passaggi rilevanti: l’avvio, lo sviluppo e la
maturità. Il passaggio ad una nuova fase rappresenta sempre un momento cruciale nella vita
di un’azienda. In genere, ad ogni fase della vita di un’azienda corrisponde un incremento dei
ricavi e del numero dei dipendenti (e forse anche delle linee di prodotto, dei beni aziendali,
ecc.) ed è richiesta una maggiore delega dei compiti di gestione.
Questo passaggio, insieme ai cambiamenti collegati alle mutevoli condizioni del mercato, alle
strategie aziendali in costante evoluzione ed ai risultati finanziari raggiunti, impone la
necessità di aggiornare il Business Plan, facendone un documento dinamico.
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Perché è importante avere un bp?
Il business plan aiuta a delineare il quadro di un’azienda in un determinato arco temporale,
in genere in un periodo di 3-5 anni.
Dal punto di vista dell’imprenditore preparare con cura il proprio business plan consente di:

Analizzare gli aspetti gestionali del lancio di una nuova impresa o di un nuovo
prodotto sul mercato;



Definire gli obiettivi e la strategia più efficace per perseguirli;
Pianificare le tempistiche di realizzazione del progetto;
Verificare la fattibilità del progetto sotto tutti i punti di vista: gestionale, economica,
finanziaria, patrimoniale;


Trovare le risorse necessarie per realizzare concretamente un’idea imprenditoriale;
Presentarsi in modo qualificato e affidabile con un piano organico e un concreto
progetto imprenditoriale di fronte ai potenziali finanziatori e investitori.
10
A chi serve il Business Plan
I destinatari del business plan possono essere diversi:

l’imprenditore per cui è utile avere un documento che riveli in modo oggettivo quali
sono le prospettive di crescita della sua azienda o gli elementi critici da migliorare;

i potenziali futuri soci: chi si appresta a investire capitale in un’impresa acquistando
quote societarie ha l’esigenza di conoscere prima di tutto le stime di redditività e i rischi
a cui va incontro nel prossimo futuro;


i fondi di venture capital o private equity;
gli istituti di credito che prima di concedere un finanziamento vogliono determinare con
sicurezza quale è la reale situazione patrimoniale, economica e finanziaria di un’azienda;

gli enti locali e le istituzioni a cui un’azienda presenta una domanda per ottenere un
contributo o un’agevolazione finanziaria.
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I vantaggi per l’imprenditore
Il business plan è utile in diverse situazioni: per valutare startup e imprese in fase di
costituzione, nel caso di organizzazioni aziendali già esistenti, per realizzare operazioni
straordinarie (come fusioni, acquisizioni, ristrutturazioni), nelle fasi di espansione che
prevedono il lancio di nuovi prodotti sul mercato, la riconversione produttiva o la
diversificazione dei servizi offerti ai clienti, nelle situazioni di crisi, congiunturali o momentanee
che siano.
Serve non solo nella fase di avvio di un’azienda, ma anche come strumento di gestione, perché
consente di tenere sotto controllo in ogni momento quali sono gli obiettivi aziendali e di
verificare continuamente se vengono perseguiti correttamente.
Il business plan consente di presentare in modo esaustivo:

le caratteristiche tecniche di un prodotto da promuovere e lanciare sul mercato;

gli impianti, le attrezzature e i componenti necessari per la produzione;

il target e il mercato di riferimento; le politiche di prezzo e l’analisi dei concorrenti;

il capitale necessario per avviare e gestire l’impresa;

i soci coinvolti nella gestione aziendale e il management;

la forma giuridica più adeguata nel caso si costituisca una nuova impresa.
Un aspetto importante da tenere presente è che il business plan non deve essere inteso come
uno strumento statico di previsione, ma al contrario è un elaborato dinamico che deve evolversi
e mutare insieme ai cambiamenti che attraversa un’azienda nel proprio ciclo di vita. Si tratta di
uno strumento che deve essere il più possibile attendibile e veritiero e deve consentire di fare
conoscere a tutti i potenziali destinatari quali sono le reali direttive strategiche, economiche,
finanziarie e patrimoniali di un’azienda.
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Capitolo 2
Utilità
Il business plan è lo strumento di base di un processo di pianificazione e controllo
sistematico ed efficace; è un metodo di analisi e di lavoro, estremamente utile sia nella
determinazione della fattibilità di un investimento, sia nella gestione dell'impresa, che
nella ricerca di finanziamenti. Il business plan deve esplicitare e chiarire tutti i principali
aspetti dell'idea. Deve essere sviluppato e articolato in ogni sezione, con relativi
approfondimenti su singoli punti chiave, e può essere corredato da elementi utili per
completare il quadro informativo, quali interrogativi sul futuri, obiettivi, valutazioni sulla
validità dell’iniziativa.
Il business plan è fondamentale per tutti i tipi di attività: un imprenditore deve essere
sempre in grado di sapere e di dimostrare cosa vuol fare e come e deve avere uno
strumento che possa aiutarlo nella valutazione dell'idea. Il testo del business plan deve
essere chiaro e conciso, ma contenere il maggior numero di informazioni possibili; deve
porre subito in evidenza il settore di attività e i promotori; specificare le fonti dei dati ed
essere corredato di efficaci tabelle e grafici. Può essere considerato come un trampolino
di lancio per l'impresa nascente perché serve per pianificare tutta l'attività. Infine, deve
seguire le vicende dell'impresa stessa ed essere costantemente aggiornato.
Il business plan può avere una funzione interna e una esterna.

Funzione interna: verifica possibili modifiche in un’impresa già esistente;

Funzione esterna: analisi e valutazione di una nuova iniziativa imprenditoriale.
È ovvio che il primo destinatario del business plan è l'aspirante imprenditore, che ha la
necessità di dotarsi di uno strumento di pianificazione e valutazione per realizzare il suo
progetto d'impresa.
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Ma il business plan riveste anche la funzione di documento di presentazione, in quanto
un'impresa per nascere ha bisogno di diversi interlocutori, quali:

possibili soci;

possibili partner;

finanziatori e istituti di credito;

amministrazioni nazionali e locali;

organismi pubblici.
Il business plan ha quindi tre funzioni principali:

formalizza le idee di gestione dell'impresa;

è uno strumento di verifica a consuntivo per valutare le performance dell'impresa in
un determinato arco temporale;

serve per la ricerca e l'ottenimento di finanziamenti.
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Pianificazione e gestione di impresa
Uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione è che un business plan è un
documento che deve sempre essere aggiornato. Deve costantemente essere sottoposto a
revisione perché lo scenario interno all’azienda, così come le condizioni esterne, può mutare da un
momento all’altro. Nella sua funzione di pianificazione e gestione di impresa il business plan serve
soprattutto per stabilire una linea di orientamento unitaria e coerente con tutti i livelli
dell’impresa. Naturalmente, nella stesura del business plan sono avvantaggiate le imprese già
avviate, in quanto possono basare le loro analisi su serie storiche ed esperienze ben consolidate; i
dati utilizzati provengono da tutte le aree funzionali dell’impresa, il che fa comprendere come
esso sia un utilissimo strumento per far emergere i problemi e le idee già in sede di pianificazione
strategica.
Strumento di verifica
La costante opera di verifica e aggiornamento del business plan è il presupposto indispensabile
per la verifica dello scostamento tra i risultati attesi e quelli effettivamente raggiunti dall’azienda.
In questo senso, sicuramente è fondamentale la sezione del business plan dedicata al piano
finanziario: analizzando e misurando gli scostamenti per ciascuna business unit, il management
può trarre fondamentali informazioni non solo sul semplice aggiornamento del business plan
stesso, ma anche sulle linee operative dell’impresa. Proprio per questi motivi risulta
fondamentale fare delle proiezioni il più possibile realistiche, in modo da non deludere le
aspettative. I possibili finanziatori, infatti, sono sicuramente più convincibili da risultati in linea con
le previsioni o addirittura superiori alle previsioni rispetto a risultati distanti dalle performance
previste.
Strumento finanziario
La necessità del reperimento delle risorse finanziarie è forse quella più importante che spinge le
imprese alla redazione di un business plan. Come già accennato, infatti, esso fornisce una
fotografia dell’impresa nel suo complesso, sia dal punto di vista organizzativo e gestionale, sia dal
punto di vista strategico, consentendo ai potenziali finanziatori di avere un quadro esaustivo delle
possibilità di business. Proprio per questo motivo spesso le aziende si rivolgono a professionisti
esterni per la stesura del business plan; infatti, può essere buona norma chiedere consiglio a
persone esperte, main grado di esprimere un giudizio oggettivo, al di fuori dagli interessi
dell’azienda. Inoltre, un professionista può essere di aiuto per mettere in evidenza gli aspetti più
particolari, i problemi che magari all’imprenditore possono sembrare insignificanti, per
ridimensionare affermazioni esagerate, per mettere maggiormente in evidenza particolari aspetti
a discapito di altri. Dal punto di vista del contenuto, il business plan deve rispettare dei requisiti
minimi in termini di informazioni, mentre la sua forma è strettamente legata alla finalità per cui è
redatto e, al tempo stesso, alla tipologia di idea alla quale ci si riferisce. Per questo esistono sul
mercato molti format di business plan, ma tutti rispettano la sua imprescindibile logica di
costruzione e di lavoro, e pertanto si articolano in genere secondo la seguente struttura.
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Gli elementi fondamentali per il bp
Ci sono alcuni elementi importanti che dovrebbero essere sempre presenti all’interno del
business plan per fornire un quadro completo e dettagliato dell’attività di un’impresa:
Descrizione dell’azienda e dei suoi prodotti
Prima di tutto è importante presentare i dati dell’azienda, la forma giuridica, la sede
dell’attività, la compagine sociale, gli eventuali legami con altri aziende nel caso si faccia parte
di un gruppo, il profilo dei soci e del top management evidenziando le qualifiche professionali e
le loro esperienze precedenti. Inoltre bisogna descrivere l’idea imprenditoriale, presentando i
prodotti che si intendono offrire sul mercato, gli aspetti innovativi, il prezzo, i punti di forza e di
debolezza rispetto ai competitor. Può essere utile indicare le tecnologie, il know how, i brevetti
industriali di cui si è in possesso.
Analisi del mercato e della concorrenza
Prima di avviare una nuova attività imprenditoriale o prima di lanciare un nuovo prodotto sarebbe utile realizzare una dettagliata ricerca di mercato. L’obiettivo è di definire il target dei
clienti, il posizionamento dell’azienda o di uno specifico prodotto e di analizzare i principali
mercati di riferimento. Bisogna analizzare i concorrenti leader del mercato e quelli diretti e
precisare quali sono le quote di mercato detenute.
Piano di marketing
Sulla base dei risultati ottenuti da un’accurata analisi del mercato e della concorrenza si può
procedere a redigere il piano di marketing. Il piano di marketing rappresenta il documento utile
in primo luogo a comprendere la validità dell’idea imprenditoriale su cui si basa il progetto
d’impresa che si intende porre in essere, dal punto di vista della sua capacità di soddisfare i
bisogni rinvenibili sul mercato, anche tenendo conto dell’offerta concorrente e in secondo
luogo a pianificare e controllare l’attività commerciale dell’azienda. Quindi il piano di marketing
non si risolve semplicemente nella previsione delle iniziative operative di pubblicità,
promozione e vendita, ma è orientato preliminarmente all’individuazione dei bisogni e dei
desideri insoddisfatti dei potenziali clienti ed a sviluppare, promuovere e distribuire prodotti in
grado di appagarli. Nel piano, infatti, deve essere presentata la strategia di marketing con la
pianificazione delle attività commerciali che l’azienda intende attuare per incrementare i propri
mercati di riferimento.
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Piano operativo
Nel business plan è fondamentale descrivere tutte le strategie di sviluppo pianificate da
un’azienda. Devono essere dettagliati gli investimenti previsti in tecnologie, impianti, nuovi
stabilimenti per la produzione insieme agli obiettivi e ai volumi di fatturato che si intende
raggiungere. Occorre specificare anche se l’impresa ha in programma di usufruire di incentivi e
agevolazioni pubbliche per finanziare gli investimenti e quali sono le tempistiche di
realizzazione.
Management e organizzazione
È importante anche presentare il neo imprenditore o il titolare di un’azienda bene avviata
evidenziandone il titolo di studio e soprattutto le qualifiche professionali e le sue precedenti
esperienze lavorative. Inoltre occorre definire i ruoli e le mansioni di ciascun elemento del
management, in particolare delle figure dirigenziali dei soci o titolari; stabilire il piano di
gestione delle risorse umane, il numero dei dipendenti e le assunzioni previste; definire
percorsi di carriera, piani di formazione e programmi di assunzione di nuove risorse.
Conto economico
Insieme al business plan dovrebbe essere predisposto con attenzione anche il bilancio di
previsione che preveda la previsione del conto economico, del piano finanziario e della
situazione patrimoniale dell’azienda. La formulazione del conto economico di previsione risulta
essenziale, in quanto consente di pervenire alla determinazione e misurazione del risultato
economico netto. Quest’ultimo è un riferimento fondamentale per i finanziatori a titolo sia di
capitale di rischio sia di capitale di prestito, in quanto esprime, per i primi, la possibilità di
distribuzione di dividendi e per i secondi la capacità di assorbimento del servizio del debito dal
punto di vista economico. Inoltre l’individuazione periodica dei risultati economici attesi
consente di stimare la capacità di autofinanziamento dell’impresa, contribuendo alla
successiva pianificazione finanziaria. Il conto economico mette in evidenza i principali dati
economico-finanziari dell’impresa. Nel caso si tratti di un’azienda di nuova costituzione
bisogna indicare il piano di start-up, con le fonti di finanziamento, i metodi e tempi di rimborso.
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Piano finanziario
Nel piano finanziario è utile indicare:

l’evoluzione puntuale dei ricavi, con gli obiettivi e le strategie esposte, con un’analisi dei
fattori che ne determinano le dinamiche attese;

una previsione dei costi di gestione del business, a fronte della struttura aziendale allestita
e dei volumi stimati;

un esame analitico delle condizioni di incasso e pagamento dei crediti e dei debiti operativi,

una valutazione dell’andamento stagionale dei costi e dei ricavi, che consenta una
mensilizzazione del budget economico e soprattutto finanziario, in presenza degli altri dati
evidenziati;

gli investimenti da attivare (iniziali e successivi), con definizione delle tempistiche degli
stessi e valutazione del processo di ammortamento, in considerazione delle dinamiche
operative attese;

le fonti di finanziamento interne ed esterne a copertura delle necessità strutturali e
operative derivanti dal progetto imprenditoriale esposto;

le variabili esogene all’azienda che possono influenzarne gli andamenti.
Questi elementi vanno sintetizzati in un bilancio previsionale triennale, preferibilmente con un
dettaglio mensile per il primo esercizio (in particolare con riferimento ai flussi di cassa attesi):
le analisi e valutazioni svolte devono quindi concretizzarsi operativamente in un conto
economico, in uno stato patrimoniale e un prospetto dei flussi di cassa (rendiconto finanziario
per liquidità) triennale o quinquennale.
Infine il business plan, oltre a contenere i principali dati economici, patrimoniali e finanziari
dell’impresa, deve mostrare anche il grado di effettiva e concreta possibilità di realizzazione
delle strategie che sono state pianificate e dei risultati attesi dall’imprenditore e dai soci
finanziatori. Rendimento e rischio sono due elementi utili per valutare il progetto d’impresa.
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Capitolo 3
I principi generali
Esistono alcuni “principi generali” che dovrebbero essere seguiti nella stesura del documento.
Un Business Plan completo dovrebbe comprendere i seguenti argomenti:

Executive Summary

La società

I prodotti

L’analisi del settore

L’analisi di mercato

La strategia di marketing

La struttura del management

Il piano di realizzazione

I capitali necessari

Le informazioni finanziarie
L’Executive Summary è fondamentale in quanto è il primo elemento esaminato dagli
investitori che spesso, anche in base al suo contenuto, decidono se completare o no la lettura
del documento. L’Executive Summary deve contenere gli elementi più rilevanti del piano e deve
spiegare in poche pagine quali sono i motivi principali che lo rendono “unico”.
Chiarire le caratteristiche fondamentali del piano. Il piano deve indicare con chiarezza i
prodotti da sviluppare ed i mercati cui l’azienda si rivolge. La chiarezza strategica è rilevante
così come il processo di formazione del valore. Inoltre, nel preparare il Business Plan non si
dovrà dimenticare che gli obiettivi devono essere congruenti con le risorse a disposizione:
ambizione e ragionevolezza devono trovare un compromesso.
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Spiegare le variazioni dei trends di crescita. Le aziende provenienti da periodi poco dinamici
devono fornire un’accurata analisi del trend. Si deve soprattutto descrivere con chiarezza cosa
è cambiato nell’azienda e la ragione di tali cambiamenti. Eventi che presumibilmente cambie-
ranno o che hanno già cambiato il quadro di riferimento esterno o interno, quali: rinnovato in-
teresse per i prodotti del settore, innovazione tecnologica, riacquistata leadership sul mercato,
cambiamenti di management, etc.
Evitare gli slogan. La scuola di
pensiero del "fidatevi di noi" non
funziona in un Business Plan. Se si
ritiene che il prodotto presentato
sarà il migliore sul mercato, si dovrà spiegarne il motivo.
La quantità non è sinonimo di
qualità. Un piano ben scritto deve
essere sintetico e pertinente ed
avere una lunghezza compresa fra
le 30 e le 50 pagine.
La prima impressione è quella che
conta. Sono molti gli elementi che
possono compromettere un Business Plan: affermazioni non sup-
portate, l’uso di uno stile non pro-
fessionale, numeri che non quadrano, una non efficace organizzazione del testo, errori ortografici, grammaticali o di punteggiatura.
I piani "appariscenti" sono controproducenti. I piani troppo "appariscenti" spesso vengono
percepiti come "tutta forma e niente sostanza", un qualcosa di futile, uno spreco di risorse fi-
nanziarie. È consigliabile servirsi di fonti esterne ed indipendenti per sostenere quanto si afferma. Le dichiarazioni relative al mercato target e alla concorrenza devono essere supportate,
nei limiti del possibile, da informazioni di terzi indipendenti: ciò conferisce maggiore credibilità
alle previsioni. Evitare l’uso di un linguaggio ambiguo. Termini vaghi come "può darsi",
"probabilmente", "forse" possono avere un effetto negativo su chi legge. È preferibile un tono
deciso.
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Curiosità
“I nostri obiettivi possono
essere raggiunti solamente attraverso una buona
pianificazione nella quale dobbiamo assolutamente credere e in base alla
quale dobbiamo agire“.
Si trattava di Pablo Picasso. Questo significa che la razionalizzazione delle idee e la
loro pianificazione su carta è un passo fondamentale anche per chi vive di pura creatività.
Quando lo spirito imprenditoriale pulsa, il desiderio d’indipendenza arde, la voglia di mettersi in
gioco impelle e la fede cieca verso la bontà della propria idea imprenditoriale prevale, ci si
sente invincibili. Ma è proprio in queste situazioni che si può cadere vittima
dell’improvvisazione e della scarsa competenza imprenditoriale.
Il primo vero passo operativo verso la creazione d’impresa è la sua simulazione su carta, per
verificarne la coerenza e la bontà nel suo insieme, per valutare nel dettaglio i valori economici
ed umani in gioco e per analizzare le reali potenzialità di sviluppo nel breve, medio e lungo periodo.
In due parole: business plan.
Il business plan, o piano d’impresa, è un condensato dell’idea imprenditoriale, il luogo dove si
opera la sintesi tra la creatività e la razionalizzazione del progetto.
La realizzazione del business plan permette di simulare la creazione della propria azienda,
valutandone preventivamente non solo le potenzialità e i punti di forza, ma anche i pericoli e le
eventuali debolezze. L’analisi dettagliata del progetto imprenditoriale potrebbe essere
determinante per far scoprire delle falle e quindi dare in tempo la possibilità di modificare parte
della propria idea, che altrimenti risulterebbe destinata all’insuccesso.
L’idea imprenditoriale va inserita in un contesto di relazioni ambientali, di tempo e spazio
precisi, che permetta di stabilire obiettivi strategici e tattiche operative, di cui dobbiamo
verificarne la fattibilità e controllarne il realismo.
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Conclusioni
Il Business Plan non è un documento statico il quale una volta redatto verrà
accantonato e mai più guardato. Ogni impresa tendenzialmente attraversa 3 fasi
nella sua vita: l’avvio detto anche start-up, lo sviluppo e la maturità. In genere il
passaggio ad ogni nuova fase della vita di un’azienda corrisponde ad un
incremento dei ricavi e del numero dei dipendenti (magari delle linee di prodotto,
dei beni aziendali, dei settori di investimento ecc.) ed è richiesta una maggiore
delega dei compiti di gestione. Questi passaggi imporranno necessariamente un
aggiornamento del Business Plan, facendone un documento dinamico e un punto
di riferimento essenziale per la gestione aziendale.
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Il
business
plan
di
Eurocons
capitolo 2
Perché affidarsi a Eurocons?
Perché abbiamo elevata competenza nel settore finanziario ed elevata riconoscibilità sul
sistema bancario.
La consulenza di Eurocons permette di valutare la convenienza economica e la fattibilità
finanziaria del progetto d'impresa e migliora il dialogo con le banche:
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Pianificazione coerente con le caratteristiche del contesto dell’azienda e degli obiettivi
attesi;
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bancarie prospettiche e analisi di quelle storiche tramite i dati della Centrale Rischi.
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23
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rendono conto di quanto
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