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Giampiero Sammuri
Presidente Federparchi
Parchi italiani sempre più ecoturistici: nuove opportunità di sviluppo sostenibile
Katmai national park 2200 orsi bruni e Grizzly
ECOTURISMO & GOVERNANCE 1° INTERNATIONAL WORKSHOP
I cittadini europei e la biodiversità
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2007
2010
20
2013
15
10
5
0
Ne ho sentito parlare e so Ne ho sentito parlare ma
di che si tratta
non so cosa significa
Fonte: European's attitudes towards biodiversity, Eurobarometro, 2013
Non ne ho mai sentito
parlare
Da SL&A turismo e territorio
GLI ATTEGGIAMENTI DELLA DOMANDA: l’impegno dei cittadini europei nei
confronti della natura
Fonte: European's attitudes towards biodiversity, Eurobarometro, 2013
Da SL&A turismo e territorio
GLI ATTEGGIAMENTI DELLA DOMANDA: le motivazioni di vacanza nel 2013
Tre Europei su dieci scelgono luoghi di vacanza legati alla natura (+ 4% rispetto al 2012).
Godersi la natura, sebbene non sia il motivo principale, è un valore nettamente sopra la
media nei Paesi Bassi (43%). Mentre la natura è invece un motivo meno importante per
andare in vacanza in Turchia (14%), Irlanda (15%), Portogallo (18%) e Regno Unito (18%).
Fonte: Preferences of Europeans towards Tourism, Eurobarometro, 2014
Da SL&A turismo e territorio
GLI ATTEGGIAMENTI DELLA DOMANDA: i motivi per tornare nella stessa località
di vacanza
Da notare però che se non sono ancora la prima spinta alla scelta, gli aspetti naturalistici
sono il primo motivo per cui si pensa di tornare nella stessa località di vacanza
Fonte: Preferences of Europeans towards Tourism, Eurobarometro, 2014
Da SL&A turismo e territorio
GLI ATTEGGIAMENTI DELLA DOMANDA: una tendenza segnata
Il 90% di Europei e Italiani pensano che acquistare prodotti rispettosi
dell’ambiente possa portare vantaggi reali per l’ambiente.
Per il 35% le considerazioni ambientali giocano un ruolo significativo nella
scelta di vacanza, ma solo il 3,8% afferma che l’ambiente è il fattore più
importante di scelta.
Q u i n d i c ’é c o m e u n i m b u t o t r a c o s c i e n z a e p o r t a f o g l i :
moltissimi pensano le cose giuste, molti ne tengono conto, pochi ne
fanno reale motivo di scelta. Ma la tendenza sembra segnata.
Fonte: indagini Eurobarometro 2012
Da SL&A turismo e territorio
GLI ATTEGGIAMENTI DELLA DOMANDA DI VACANZE
•
cresce l’interesse e la domanda di vacanza attiva in tutte le sue
sfaccettature, dagli sport di nicchia ed estremi al rapporto con la natura,
alla forma fisica, …
•
la ricerca di esperienze vere e uniche da vivere durante la vacanza e da
raccontare una volta tornati a casa
•
la richiesta di servizi sempre più personalizzati
Strumenti vecchi e nuovi: come si organizza la vacanza ?
(più media e canali anche in combinazione tra di loro, per questo il totale è superiore a 100)
La rete è già il principale strumento informativo per chi va in vacanza, e sta
accrescendo via via il suo potenziale commerciale per quanto riguarda l’acquisto di
singoli servizi (albergo, trasporto, ecc.)
Fonte: Preferences of Europeans towards Tourism, Eurobarometro, 2014
Da SL&A turismo e territorio
E L’OFFERTA COME SI ORGANIZZA?
I 23 Parchi Nazionali e la loro presenza sui social network*
* collegamenti presenti nelle home page dei siti istituzionali dei 23 Parchi Nazionali
Fonte: elaborazioni: SL&A per Federparchi, 2014
IL TURISMO TRENTINO
IL TURISMO TRENTINO
•
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•
•
•
5 mln arrivi/anno
30 mln presenze/anno (di cui 15,5 mln “certificate”)
500.000 posti letto (di cui 200.000 “gestiti”)
fatturato annuo: 2,8 mld
Incidenza sul PIL della spesa turistica: 15,1%
• 1 società di marketing territoriale
• 14 ApT e 5 Consorzi pro loco
• Per molti anni oltre 100 mln di investimenti pubblici nel
settore (di cui 50 in promozione)
I turisti nei Parchi del Trentino (2011)
Influenza del Parco per la scelta della località di vacanza
13,8%
Principalmente
per il Parco
10,9%
Anche per il
Parco
50,0%
Esclusivamente
per il Parco
2,9%
Anche senza il
Parco
36,2%
I turisti nei Parchi del Trentino
Per il 13,8% degli intervistati la presenza del Parco è stata determinante nella scelta
della vacanza.
Spesa media dei turisti 72€//giorno)
-
numero di turisti degli ambiti comprendenti i 3 parchi che non sarebbero venuti in
vacanza in Trentino senza la presenza dei parchi: 100.000 ca (su oltre 900.000
arrivi negli stessi ambiti)
numero di pernottamenti: 860.000 su 8,3 mln
Considerando anche i turisti che sono stati influenzati positivamente nella scelta dalla
presenza del parco:
- arrivi: 420.000 su 900.000
- presenze: 3,7 mln su 8,3 mln.
I turisti nei Parchi del Trentino
Considerando la spesa media giornaliera del turista fatturato turistico “determinato”
dai parchi:
= ca. 70 mln € da turisti con motivazione esclusiva “parco”
= ca. 300 mln € da turisti con motivazione “parco” non esclusiva, ma influente.
Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il file. Se viene visualizzata di nuovo la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuovo.
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I turisti nei Parchi del Trentino
In particolare:
in Primiero (Paneveggio): oltre € 6 mln aggiuntivi (Parco come motivazione
“esclusiva”) 14%
in Val di Sole (Stelvio): ca. € 16 mln. aggiuntivi (Parco come motivazione “esclusiva”)
35%
in Rendena (Adamello Brenta): ca. € 23 mln. aggiuntivi (Parco come motivazione
“esclusiva”) 51%
Senza contare i ritorni in termini di immagine complessiva per tutto il Trentino dovuti a
valenze distintive dei parchi (la foresta di Paneveggio, l’orso del Brenta, ecc.)
I turisti nei Parchi del Trentino
IVA prodotta dalle spese dei turisti con motivazione “esclusiva”
nelle tre valli investigate e finanziamenti pubblici ai tre parchi
6
4,83
5
4
3,36
2,7
3
2
2,5
Finanziamento pubblico
1,26 1,4
1
0
Primiero
IVA
Val dI Sole
Rendena
I turisti nei Parchi del Trentino
9,45 ml € di IVA solo in tre valli a fronte di 6,7 mil € di
finanziamento pubblico per il funzionamento dei tre parchi
E il resto IRPEF? Contributi vari? Altre imposte?
La Carta Europea per il
Turismo Sostenibile nelle Aree
Protette
Straordinario strumento di coinvolgimento
dell’imprenditoria locale in chiave di
sostenibilità
Le politiche e le iniziative sul turismo sul
territorio spesso rischiano di essere così:
Con la CETS
si cerca di renderle così:
Gli scopi dei parchi
sono contraddittori?
E’ possibile conciliare
conservazione e
sviluppo?
Riflessioni di un
gruppo di lavoro
sugli effetti del
turismo nelle aree
protette (EUROPARC
1993)
Necessario creare
uno strumento!
LOVING THEM
TO DEATH?
DEFINIZIONE DI TURISMO SOSTENIBILE:
Deriva dai principi dello sviluppo sostenibile
(Rio de Janeiro 1992) applicati al turismo
nelle aree protette
« Ogni forma di sviluppo turistico che
rispetta e preserva a lungo termine le
risorse naturali, culturali e sociali, e
contribuisce in modo positivo e equo allo
sviluppo economico e al miglioramento
della qualità di vita delle persone che
vivono, lavorano o soggiornano nelle aree
protette”
Un progetto LIFE (1996-1999) sviluppato a
nome della Federazione EUROPARC dalla
Federazione dei Parchi Regionali Francesi,
attraverso un Comitato di coordinamento
composto da:
• 10 parchi pilota in 6 paesi europei
• Rappresentanti del Settore Turistico a livello
nazionale e locale
• Rappresentanti a livello globale delle
Organizzazioni Turistiche e di Protezione
dell’Ambiente
Nasce la Carta Europea per il Turismo
Sostenibile nelle Aree Protette
Cos’è ?
Strumento metodologico
!!!!!
e
Certificazione (non di qualità, ma di processo)
che permette una migliore
e collaborativa gestione
del turismo nelle aree protette
La CETS è coordinata da
EUROPARC Federation
che, col supporto delle sezioni nazionali
della federazione
(come Federparchi-Europarc Italia),
gestisce la procedura
di conferimento della Carta
e coordina la rete delle aree certificate
Gli obiettivi fondamentali della Carta sono:
• Aumentare la conoscenza e il sostegno
per le aree protette europee come parte
fondamentale del nostro patrimonio, da
preservare per la fruizione delle
generazioni attuali e quelle a venire.
• Migliorare lo sviluppo sostenibile e la
gestione del turismo nelle aree protette,
rispettando i bisogni dell’ambiente, dei
residenti, delle imprese locali e dei
visitatori.
Elementi centrali:
La collaborazione tra tutte le parti
interessate (Forum)
per sviluppare una Strategia comune
ed un Piano d’Azione quinquennale
di cui tutti sono responsabili,
sulla base di una analisi condivisa della
realtà locale (Rapporto Diagnostico),
nel rispetto dei 10 principi CETS sulla
sostenibilità
La Carta enuncia
10 PRINCIPI
che tutti i partecipanti al
processo sottoscrivono
Ad ogni principio
corrisponderanno alcune azioni
promosse dal parco o dagli altri
soggetti del processo
1. Lavorare in partnership
Coinvolgere tutti coloro che sono implicati
nel settore turistico dell’area protetta, nel
suo sviluppo e nella sua gestione (Forum
permanente, o una struttura equivalente).
2. Elaborare e realizzare una strategia
La strategia dovrà basarsi su attente
valutazioni ed essere approvata e
condivisa dai soggetti locali
coinvolti
3. Tutelare e migliorare il patrimonio
naturale e culturale dell’area,
attraverso il turismo, ma al contempo
proteggere l’area da uno sviluppo
turistico inappropriato
Azioni di monitoraggio su flora e fauna,
di riduzione di impatto, di promozione
attività turistiche legate a cultura e
natura, ecc…
4. Garantire ai visitatori un elevato
livello di qualità in tutte le fasi della
loro visita
Analisi di soddisfazione dei visitatori,
miglioramento qualità, visitatori
svantaggiati (disabilità), ecc…
5. Comunicare efficacemente ai
visitatori le caratteristiche proprie ed
uniche dell’area
Promozione, Centri visita, web, ecc…
6. Incoraggiare prodotti turistici
specifici che aiutino a conoscere e
scoprire il territorio locale
Eventi, pacchetti, prodotti tipici,
interpretazione, ecc…
7. Migliorare la conoscenza dell’area
protetta e dei temi della sostenibilità
tra tutti gli attori coinvolti nel settore
turistico
Attività di formazione, ecc…
8. Assicurare che il sostegno al turismo
non comporti costi per la qualità della
vita delle comunità locali residenti
Coinvolgimento comunità locali, gestione
conflitti, ecc…
9. Accrescere i benefici provenienti dal
turismo per l’economia locale
Prodotti e servizi locali, personale
locale, ecc…
10. Monitorare i flussi di visitatori
indirizzandoli verso una riduzione
degli impatti negativi
Monitoraggio e controllo flussi
turistici, mobilità sostenibile, ecc…
La CETS prevede tre fasi:
I. Certificazione per l’area protetta
II. Certificazione per imprese turistiche locali
III. Certificazione per i tour operator
Per ottenere la Carta, l’AP deve:
Presentare la candidatura ad Europarc -Federation
Creare e gestire dei Forum (Tavoli di lavoro) con i
diversi attori dell’area (imprese, amministratori
locali, associazioni…) che partecipano a tutto il
processo
Realizzare un Rapporto Diagnostico del mercato
turistico, delle opportunità ma anche dell’impatto
ambientale, economico e sociale
Elaborare con il Forum una Strategia e un Piano
d’Azione quinquennale
Ottenere la valutazione positiva da Europarc
Federation sul processo in atto e sul Piano
d’Azione
Una volta ottenuta la Carta, l’area protetta
e tutti gli attori che si sono impegnati
devono mettere in pratica
il Piano d’Azione: corresponsabilità
La Carta ha validità cinque anni,
rinnovabile
Ogni CETS è un percorso
locale
inserito in un quadro
nazionale
ed
internazionale
In Europa, 119 aree
protette in 13 paesi hanno
ottenuto la Carta (2013)
LA CETS IN ITALIA – 20 CETS (per 30 aree protette)
1. Parco Reg. Alpi Marittime (primo 11. Parco Reg. Dune Costiere 2012
parco italiano CETS) 2001
12. Riserva Reg. Monte Rufeno
2. Parco Naz. Monti Sibillini 2002
(100 Parco CETS!) 2012
3. Parco reg. Adamello Brenta 2006 13. Sistema Parchi del Salento
2012
4. Aree Protette Alpi Lepontine
2008
14. Parco Naz. Val Grande 2013
Dal 2008 Federparchi
5. Sistema AP Oltrepò Mantovano
15. Parco Naz. Appennino Lucano
diventa sezione
2008
2013
italiana di Europarc
6. Parco Reg. Alto Garda Bresciano 16. Parco Reg. Sasso Simone
2008
Simoncello 2013
7. Parco Reg. dell'Adamello 2008
17. Parco Reg. del Conero 2013
8. Parco Naz. della Sila 2011
18. Parco Reg. Gola Rossa
Frasassi 2013
9. Parco Naz. d’Abruzzo, Lazio e
Molise 2011
19. Parco Reg. San Bartolo 2013
10. Parco Reg. Colli Euganei 2012
20. Aree Protette dell’Ossola 2013
LA CETS IN ITALIA – candidature in corso
(Tutte a cura di Federparchi)
1. Parco Naz. Pollino
2. Parco Naz. Gran Sasso
3. Parco Naz. Alta Murgia
4. Parco Naz. App. Tosco-Emiliano
5. Parco Naz. Cinque Terre
6. Parco Naz. Dolomiti Bellunesi
7. Parco Naz. Foreste Casentinesi
8. Parco Reg. Alpi Apuane
9. Parco minerario Colline Metallifere grossetane
10. Area Marina Torre Cerrano
11. Riserva statale Gole del Furlo
Le aree protette che hanno ottenuto la Carta (FASE I)
possono, a loro volta, decidere di implementare le
FASI II e III
(accordi di partenariato e specifici piani d’azione con
singole imprese che hanno partecipato attivamente
alla I fase e con tour operator )
Centinaia di operatori sono già certificati in Francia e
Spagna.
Nel 2014: priorità italiana lanciare la II fase e la fase
III (Adamello Brenta, Dune Costiere, Appennino
Lucano, Monte Rufeno, Marche)
La CETS in Europa (dati Europarc Federation,
2008-2012)
7 milioni di ettari di Siti Natura 2000 sono
situati all’interno di parchi CETS
4 milioni di persone vivono in parchi CETS
3206 partner (tra privati e associazioni)
73 milioni di persone visitano i parchi CETS ogni
anno
441 milioni di Euro è il giro di investimenti
pubblici e privati CETS
Stretta collaborazione tra Europarc Federation,
Commissione Europea (DG Impresa e DG
Ambiente) e Parlamento Europeo per:
- riconoscimento della CETS come strumento di
applicazione delle politiche comunitarie in
materia di turismo
- inserimento della CETS nei programmi e nei
bandi per finanziamenti
Incontro CETS al Parlamento Europeo 6.11.13
L’impegno di Federparchi-Europarc Italia
In Italia:
- Diffusione della CETS in Italia
- Coordinamento della rete italiana parchi CETS e
di gruppi di lavoro tecnico-scientifici
- Accordi con il Ministero dell’Ambiente e con
Regioni per l’applicazione della Carta nelle aree
protette
- Servizio di consulenza e supporto ai parchi per
il processo di candidatura
-Visibilità e valorizzazione delle aree protette
certificate e alle aziende turistiche coinvolte
L’impegno di Federparchi-Europarc Italia
In Europa:
- Partecipazione a gruppi di lavoro europei sulla
turismo sostenibile e la CETS (Sustainable
Tourism Working Group)
- Supporto a Europarc Federation nel lavoro di
lobby e promozione della CETS
-Lavoro in rete con le altre sezioni nazionali di
Europarc (in particolare Francia e Spagna) per
il rafforzamento della rete dei parchi europei
certificati fase I e per lo sviluppo della fase II
(operatori locali) e III (tour operator)
L’impegno di Federparchi-Europarc Italia
Nei paesi extraeuropei:
- Diffusione del i principi e del metodo CETS nei
paesi partner in progetti di cooperazione
internazionale (MEET, Brasile)
- Formazione ai parchi interessati e supporto
nelle relazioni con Europarc Federation
- Assistenza tecnica
PREMIO SPECIALE DI EUROPARC FEDERATION A FEDERPARCHI PER IL SUO
IMPEGNO A SUPPORTO
DELLE AREE PROTETTE ITALIANE PER LA CETS
- PARLAMENTO EUROPEO, BRUXELLES, 6.11.2013
-
Il Ministero dell’Ambiente, Federparchi
e la CETS
Accordo Quadro “Per una più organica
collaborazione in tema di conservazione
della biodiversità”
tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare e Federparchi
Tra le azioni: lo sviluppo della Carta
Europea del Turismo Sostenibile nei
parchi nazionali, in quanto strumento di
governance, di gestione, di dialogo e
collaborazione col territorio.
Accordo Ministero dell’Ambiente e Federparchi per
la CETS
•Supporto alla candidatura (Gran Sasso,
Appennino Tosco-Emiliano, Alta Murgia, Cinque
Terre, Dolomiti Bellunesi, Foreste Casentinesi,
Arcipelago Toscano)
•Supporto al monitoraggio
•Programmi formativi/informativi sulla
sostenibilità e l’innovazione ambientale per gli
operatori turistici
•Studi: Analisi su Rete Natura 2000 e obiettivi
della CETS; Analisi su tipologie di turismi e
strumenti di comunicazione e marketing
•Seminari di approfondimento per la rete dei
parchi CETS
I Vantaggi della CETS
• Strumento volontario e flessibile ,
adattabile a diverse realtà e diversi
contesti ambientali e socio-economici
• Base per rafforzare le relazioni con le
comunità locali, gli attori del turismo
locale e con l’industria turistica.
• Opportunità di influenzare lo sviluppo
turistico ed economico dell’area
• Alto profilo nel panorama europeo in
quanto area impegnata nel turismo
sostenibile
• Pubbliche relazioni ed aumento delle
opportunità di sensibilizzazione dei
visitatori e dei media locali e nazionali
sui temi dello sviluppo sostenibile
• Opportunità di lavorare con, ed
apprendere da, altri parchi europei in
rete
• Utile valutazione interna ed esterna
che induce nuove idee e miglioramenti
• Una maggiore credibilità
potenziali finanziatori
tra
i
ciò che rende veramente utile
uno strumento è la nostra
volontà e capacità di usarlo
La CETS è un processo…
Per saperne di più:
http://www.federparchi.it/cets.html
http://www.european-charter.org
Grazie per l’attenzione