la asl? una situazione disastrosa
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la asl? una situazione disastrosa
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO COPIA OMAGGIO Anno XXXIII N.4 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Presentata la relazione annuale 2016 del Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia “LA ASL? UNA SITUAZIONE DISASTROSA” Il coordinatore Claudio Frollano: “Cittadini costretti a pellegrinaggi della salute” pagina 2 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 L’importante riconoscimento è avvenuto durante l’assemblea di mercoledì 15 febbraio scorso a Pomezia ANTONIO GUIDO DIRETTORE DEGLI ENEA HOTELS ELETTO CAPO DELLA DELEGAZIONE DI POMEZIA DI FEDERALBERGHI ROMA Alla presenza del presidente Giuseppe Roscioli, del direttore Tommaso Tanzilli e del vice direttore Gianluca De Gaetano. di Gianfranco compagno Il direttore Antonio Guido, 55 anni il prossimo ottobre, è stato eletto “capo” della neonata delegazione di Pomezia di Federalberghi Roma, associazione provinciale romana alberghi, federazione di categoria che aderisce alla Confcommercio nazionale. Un riconoscimento importante non solo per il dottor Guido, ma Mengozzi, in rappresentanza della proprietà degli Enea Hotels, orgogliosamente fiera della riconoscimento al “suo” direttore. La ratifica ufficiale avverrà in occasione del prossimo Consiglio Direttivo di Federalberghi Roma,quando si provvederà altresì alla nomina e cooptazione nel Consiglio Direttivo del Capo Delegazione Antonio Guido. Il dottor Antonio Guido ha spalle una Antonio Guido, Giuseppe Roscioli, Ornella Mengozzi, Tommaso Tanzilli, Gianluca De Gaetano anche per il gruppo “Enea Hotels” della Famiglia Mengozzi, presente a Pomezia dal 1987 e ad Aprilia dal 2004, con la quale ha iniziato a collaborare sin dal 1987, quando aveva 25 anni, come maitre lunga carriera, proprio quest’anno festeggerà i 30 anni, una carriera tutta dedicata alla crescita degli Enea Hotes. Dopo gli studi classici, ha conseguito il master di 1°, 2° e 3° livello in “Economia e Mana- aiuto per rappresentare le istanze del territorio in seno alla neonata delegazione di Federalberghi. Abbiamo incontrato il direttore Guido all’indomani del prestigioso incarico presso l’Enea di Aprilia. Un territorio importante, quello di Pomezia, che a dispetto della crisi che negli anni ha inciso negativamente sia sull’affluenza sia sui prezzi delle camere, offre un enorme potenziale ricettivo, contando 21 alberghi di cui 7 a quattro stelle di prima categoria, per un totale di 2.389 posti letto. “Pomezia- spiega il nuovo capo delegazione Antonio Guido- anche per via della vicinanza con Roma offre un enorme potenziale. Al ruolo catalizzatore derivante dalla presenza a pochi passi di Zoomarine e Cinecittà World, si unisce anche l’apertura della Nuvola di Fucksas, che in previsione porterà a Roma in occasione dei congressi circa 6.000 mila persone ogni due giorni. Una parte sostanziosa cercherà alloggio proprio nelle strutture pometine. Di qui l’esigenza, rappresentata da Federalberghi di creare anche a Pomezia una struttura intermedia in grado di rappresentare agli alti livelli dell’associazione di categoria le istanze del territorio”. La nuova delegazione di Pomezia di Federalberghi, cui hanno aderito tutte le strutture ricettive della città, della struttura. Il delegato in seno al direttivo ha un ruolo chiave e a differenza del consigliere ha diritto di voto”. Un’importante novità per la zona di Pomezia, una realtà seconda solo a Fiuggi (Roma esclusa) quanto a presenza di alberghi e strutture ricettive, che tuttavia negli ultimi anni sconta il prezzo della crisi economica. “Nelle nostre strutture- precisa Guido- si riversano l’Enea Hotel convegni o corsi di formazione. Il sabato e la domenica invece sono soprattutto le famiglie a prenotare le camere. Purtroppo il 50% dei posti resta vuoto, un dato negativo cui va unito anche quello legato alla riduzione dei prezzi”. La speranza è che attraverso la presenza capillare nella zona di Federalberghi Roma, si instauri una rete sinergica e una collaborazione due diversi flussi di ospiti. Dal lunedì al venerdì, lavoriamo soprattutto grazie all’arrivo di manager di aziende, soprattutto le multinazionali legate al settore farmaceutico. Alcuni organizzano nella struttura del- tale da incidere positivamente anche su questo dato, che a breve, anche per effetto dell’apertura della Nuvola possa invertire il trend negativo. Foto di Gianfranco Compagno e Federalberghi IL GIORNALE DEL LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 hotel e dal 1994 come direttore. La nomina ufficiale è avvenuta mercoledì 15 febbraio scorso durante l’assemblea di categoria, avvenuta presso l’Enea Hotel di Pomezia di via del mare, alla presenza del presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli, del direttore Tommaso Tanzilli e del vice direttore Gianluca De Gaetano. Presenti gli operatori del settore, che hanno sottoscritto l’atto di costituzione della “Delegazione Federalberghi Roma di Pomezia”. Era presente anche la signora Ornella gement Alberghiero”, superando gli esami con il massimo dei voti (30/30). Dal 20 aprile 1993 è iscritto all’Albo Nazionale (n.906) con la qualifica di “Direttore di albergo”. Potrebbe sembrare una nota banale, ma non tutti i “direttori” hanno la qualifica e sono iscritti all’albo. Inoltre è abilitato all’insegnamento presso gli istituti alberghieri. Una carriera fondata oltre sull’intenso studio, le sue capacità sono basate su una vasta esperienza maturata sul campo, esperienza manageriale che le sarà di si unirà a quelle già operative da anni nei territori di Fiumicino e dei Castelli Romani. “La differenza- spiega Antonio Guido- è che la delegazione nasce ora. Come primo capo delegazione, il mio compito sarà anche quello di instaurare un rapporto con le istituzioni e tracciare le linee guida. Un ruolo che mi riempie di orgoglio e che sono onorato di ricoprire. Ovviamente si tratta anche di un impegno significativo, dal momento che si tratterà di fare da tramite tra le istanze del territorio e i vertici REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] - [email protected] sito: www.giornaledellazio.it DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 pagina 3 La tabella delle dichiarazioni dei redditi dei politici apriliani relative al 2016 APRILIA - “CON LA POLITICA NON CI SI ARRICCHISCE” Una battaglia di trasparenza amministrativa portata avanti da anni da Il Giornale del Lazio di Riccardo Toffoli Anche quest’anno Il Giornale del Lazio pubblica la tabella delle dichiarazioni dei redditi della politica apriliana relative al 2016. Sono anni che Il Giornale del Lazio porta avanti la battaglia della trasparenza delle cariche istituzionali politiche e anche quest’anno l’ha fatta con spirito di trasparenza. Le leggi ci sono ma fino a tre anni fa non erano quasi mai rispettate perché di fronte ad una imposizione di legge, non c’era la sanzione. Fu la legge 441/82 a disciplinare il deposito della dichiarazione dei redditi di sindaco, consiglieri e assessori. Legge quasi sempre inevasa a causa dell’assenza di una sanzione in caso di inottemperanza. E così si è pensato negli anni: “se non mi fanno nulla, perché devo depositare?”. Un primo impulso fu dato dal sindaco Calogero Santangelo che, dando l’esempio, annualmente depositava la sua dichiarazione dei redditi. Quindi il nuovo sindaco Domenico D’Alessio pretese che tutti i consiglieri e i suoi assessori facessero questo atto di trasparenza. Nel programma elettorale del sindaco D’Alessio c’era la costituzione di un’anagrafe degli eletti che però, non è mai giunta a compimento. Anche perché con legge 213 del 2012 è stato introdotto nel Tuel l’articolo 41 bis che prevede che tutte le cariche elettive e di governo sono tenute a depositare non solo la dichiarazione dei redditi, ma anche lo stato patrimoniale, le partecipazioni in società e le azioni possedute. La legge obbliga gli enti locali con popolazione superiore ai 15 mila abitanti a regolamentare questa modalità di trasparenza che deve essere pubblicata sul sito internet del Comune. E finalmente com- minava anche la pena. Per chi non provvede sia completamente o anche sia parzialmente, si commina una sanzione amministrativa che va da due mila a venti mila euro. In aggiunta potrebbe esserci per chi non ottempera anche una comunicazione all’Anac. Con decreto legislativo n.33 del 14 marzo 2013 si rivoluziona anche l’accesso agli atti, net. L’intento della legge del 1982 era civico: sapere se con la politica ci si arricchisse o almeno chi si fosse arricchito. Oggi, con le nuove normative, si prende atto di una situazione di fatto: con la politica non ci si arricchisce. Almeno con la politica locale. I consiglieri comunali non prendono indennità, ma solo un gettone di presenza per le sedute consi- dando ai cittadini la motivazione “civica” per farlo. La nuova normativa regolamenta ulteriormente il deposito anche per i congiunti. Chi non ottempera, avrà una sanzione da 500 a 10 mila euro. Il lavoro viene seguito con molta cura dal dirigente del settore affari generali Rocco Giannini. Sul sito internet del Comune, nella pagina relativa alle istituzioni, è possibile accedere ai redditi di sindaco, giunta e consiglieri comunali, visionare le situazioni patrimoniali e i loro curriculum. Il dirigente del settore Rocco Giannini ha in mano tutte le dichiarazioni dei redditi di tutta la politica apriliana. Nella tabella devono essere ancora inserite alcune dichiarazioni che non sono state visionate dagli uffici e quindi, caricate sul sito inter- liari a cui hanno partecipato. Chi scrive lo ha sempre ritenuto un’assurdità. Una città di 70 mila abitanti ha tanti problemi che meritano la giusta attenzione e il dovuto tempo di approfondimento per chi l’amministra, a tutela dei cittadini ma anche a garanzia che le scelte assunte siano le più funzionali. Un consigliere comunale che lavora con assiduità, darà poco tempo alla gestione della cosa pubblica se non può dedicare ad essa almeno parte del suo tempo lavorativo. Ad Aprilia ci sono politici che non producono reddito o inferiore a 10 mila euro, altri che arrivano ad oltre 140 mila. Rispetto al 2015 ci sono pochissime variazioni, segno che poco è intervenuto in questo anno di determinante nella vita lavorativa dei politici apriliani. pagina 4 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Nata nel 2003 per volontà della giunta Meddi, della quale l’attuale Sindaco era assessore all’urbanistica IL SINDACO TERRA “LIQUIDA” LA MULTISERVIZI LE CRITICHE DEL PD IN UNA CONFERENZA STAMPA Giovannini: L’amministrazione si è dimostrata ancora una volta poco trasparente e inaffidabile” di Gianfranco Compagno Revocare la delibera approvata durante l’ultimo consiglio comunale e approvare un nuovo piano per la messa in liquidazione della Multiservizi, che preservi anche i lavoratori dell’azienda. Un messaggio chiaro, quello lanciato dal PD di Aprilia durante la conferenza stampa di lunedì 13 febbraio scorso. Una conferenza stampa durante la quale il gruppo consigliare, rappresentato dai consiglieri Monica Tomassetti e Vincenzo Giovannini e dal segretario Alessandro Mammucari hanno criticato l’atto votato dalla maggioranza, con la sola astensione del consigliere Renzo Caisutti de L’Altra Faccia della Politica, che a detta dei democratici sembrerebbe celare manovre poco chiare sul futuro della municipalizzata e dei suoi dipendenti. Respinte invece le proposte del PD, sia sulla delibera di indirizzo da adottare a seguito della relazione dell’ispettore del MEF che ha svelato violazioni di legge nella gestione dell’Asam, sia quella per trasformare l’azienda speciale in una srl. “La nostra proposta- ha dichiarato il segretario Alessandro Mammucari - è stata bocciata per ragioni politiche e non perché contenesse irregolarità. L’assessore Roberto Mastrofini infatti ha ammesso che si trattava di un percorso fattibile, a dispetto del parere negativo dei revisori e del dirigente. Quello che più dispiace è che a fare le spese di questa malagestione da parte della politica saranno le 220 famiglie dei lavoratori della Multiservizi, il cui futuro ad oggi è incerto: di fatto verranno licenziati e il futuro è ad oggi un punto interrogativo. La giunta che ha permesso tutto questo invece resterà in sella, nonostante le responsabilità della gestione fallimentare”. “Un atteggiamento scorretto da parte dell’amministrazione- ha proseguito il consigliere Vincenzo Giovannini- che dopo aver inserito il proprio punto nell’ordine del giorno porla al parere tecnico e contabile del dirigente, pervenuto solo la sera precedente al consiglio alle 18.48. Il sindaco inoltre sulle prime aveva affermato di voler votare la delibera sul Mef, che invece poi stranamente ha bocciato. Tutto questo prova grande scorrettezza e poco rispetto per il lavoro svolto dall’opposizione. L’amministrazione si è dimostrata ancora una volta poco trasparente e inaffidabile”. Critiche pesantissime ha raccolto da parte dei tre V.Giovannini - A.Mammucari e M.Tomassetti di un consiglio richiesto dall’opposizione, non ha dato la giusta importanza ai nostri documenti. La proposta di delibera infatti era stata protocollata il 7 febbraio, ma l’amministrazione l’ha sottoposta all’attenzione del collegio dei revisori- che hanno ingiustificatamente bocciato l’atto- senza sotto- esponenti del partito di opposizione l’atto voluto dalla maggioranza, che ai voti ha dovuto rinunciare al consenso dei consiglieri Renzo Caissutti e Michela Biolcati Rinaldi, che direttamente coinvolta nella vicenda in quanto sorella del direttore generale e in polemica con la sua stessa compa- gine politica, non ha partecipato ai lavori. “A nostro avviso- prosegue Giovannini- la delibera è piena di lati oscuri. Come è possibile parlare di liquidazione, se poi i liquidatori saranno chiamati anche a stilare un piano aziendale e per il risanamento dell’Asam? L’impressione è che dietro questa liquidazione si nasconda altro, ma se così fosse i consiglieri che hanno votato e la giunta dovranno assumersi le proprie responsabilità. A pagare purtroppo saranno i lavoratori e i cittadini. Il danno enorme creato da questa azienda alla città, soprattutto negli anni tra il 2003 e il 2005 (giunte Meddi Verzili), quando alle assunzioni fuori controllo non ha corrisposto alcun aumento del budget a disposizione della Multiservizi, è responsabilità diretta di chi ha pensato di sfruttare l’azienda per finalità politiche”. Pesanti perplessità riguardano anche la nomina dell’avvocato Daniele Giuncato per dirimere il contenzioso tra ente e Asam sulla questione delle fatture contestate 39 e 40 per un importo di quasi 4 milioni di euro e il passaggio di una parte dei servizi alla Progetto Ambiente. “La nostra deliberachiarisce la consigliera Monica Tomassetti- è stata bocciata non per salvaguardare direttore generale (Fabio Biolcati Rinaldi) e amministratore unico dell’Asam (Lanfranco Principi), ma l’arbitro incaricato dall’amministrazione, l’avvocato Daniele Giuncato, al quale per risolvere la questione spetteranno 29 mila euro. Noi avevamo proposto di portare il caso all’attenzione di un collegio di arbitri, attraverso Anac o Camera di Commercio. La procedura non avrebbe fatto risparmiare l’ente di piazza Roma, ma avrebbe garantito il Comune non solo sotto il profilo della trasparenza, ma anche dell’esperienza e della competenza di chi era chiamato a decidere sulla questione delicata delle fatture contestate. Il sindaco, per respingere la nostra proposta, aveva detto in consiglio che l’incarico era già stato affidato e che il consulente esterno aveva già quasi terminato. Abbiamo scoperto che invece la procedura è appena all’inizio. Ci chiediamo perché questa amministrazione faccia ricorso a incarichi esterni e non trovi professionisti capaci all’interno del Comune di Aprilia. Segno anche questo della rottura di quel patto di fiducia tra amministrazione ed elettorato. Per quanto riguarda la messa in liquidazione invece, quanto ci costerà questa liquidazione? Quanto lo spostamento di servizi peserà sulla Progetto Ambiente? Chi sarà a decidere quali dipendenti faranno parte della partecipata di via delle Valli e quali invece lavoreranno per i privati? Quali saranno le tutele per questi ultimi? E infine, i trasferimenti si faranno in base all’effettivo incarico ricoperto o in base ai requisiti risultanti solo su carta? In ogni caso alcuni dipendenti saranno meno tutelati di altri, creando una disparità di trattamento”. Foto di Gianfranco Compagno 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 5 pagina 6 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Chi salva il Carnevale 2017 dopo il forfait dato dalle botteghe? I volti di chi si è messo in gioco con impegno e passione SPECIALE CARNEVALE: TRA POLEMICHE E PROPOSTE Intervista in esclusiva all’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia e al consigliere Pasquale De Maio che entra per la prima volta nell’organizzazione degli eventi comunali di Riccardo Toffoli “Abbiamo organizzato quest’anno un Carnevale che abbia come unico scopo quello di salvare la tradizione di Aprilia. Ma l’anno prossimo torneranno i carri”. Un’intervista in esclusiva all’assessore alla pubblica istruzione e cultura Francesca Barbaliscia e al delegato dello sport e del tempo libero Pasquale De Maio, consigliere comunale di Forum, la lista del sindaco. Sono i due personaggi su cui ruota il salvataggio in extremis di quest’edizione del Carnevale apriliano 2017, senza carri. L’accordo con le botteghe artigiane in effetti c’è stato. Ed è stato anch’esso sul filo di lana. L’accordo prevede l’erogazio- spirito di comunità. L’idea premia un tema “come in un giro del mondo in 80 giorni” che riprende il bellissimo viaggio del romanzo di Jules Verne. Un tema ampio che permette di toccare usi e costumi delle tradizioni più diverse. A far quadrare il tutto l’assessore Barbaliscia e il consigliere delegato dal sindaco De Maio che per la prima volta entra nell’organizzazione degli eventi comunali. “La proposta del tema è stata una bella opportunità –ci risponde l’assessore Barbaliscia- per coordinare i gruppi mascherati e le scuole che hanno avuto così un’ampia possibilità di scelta, visto soprattutto il tempo stretto a disposizione per i costumi”. “Il nostro intervento è stato dettato teratura –continua l’assessore Barbaliscia- i gruppi e le scuole cercheranno di rappresentare usi e costumi di un paese piuttosto che un altro. La tradizione indiana sfilerà con la comunità Sikh, ma saranno rappresentati Francia, Cina, Africa, l’antica Roma. Le diverse tradizioni dimostrano anche l’apertura sociale e culturale della città che si fonda appunto sulla coabitazione di diverse etnie. Una coabitazione che ha dato frutti molto positivi”. Si sfilerà giovedì 23 mattina dalle ore 9 con la sfilata dedicata alle scuole con partenza in piazza Nenni e percorso su via Olean- chiusa. Il divieto di sosta sarà temporaneo e rimarrà solo ed esclusivamente per il passaggio dei gruppi mascherati”. Questo sarà il primo ed ultimo Carnevale senza i carri, cioè senza la tradizione portante della festa apriliana. “Attraverso l’accordo assunto con le botteghe –anticipa De Maio- il prossimo anno i carri torneranno e saranno degni della nostra tradizione. Quest’anno si risparmia e il budget avanzato sarà destinato alla prossima edizione. Del resto solo per accendere la macchina, sono serviti 5 mila euro, tra Siae, assicurazione, service e tanto Pasquale De Maio e Francesca Barbaliscia ne da parte del Comune di Aprilia di 20 mila euro per l’edizione del Carnevale 2017 invece che 25 mila. I 5 mila euro risparmiati andranno impegnati come anticipo per l’edizione del 2018. A questa somma, si aggiungerà poi il prossimo anno uno stanziamento maggiore. Questo l’accordo siglato tra amministrazione e Abca per l’edizione del dall’esigenza di mantenere la tradizione del Carnevale –ci spiega il consigliere De Maiouna esigenza dovuta al fatto che i carri non sfileranno per vicende che stiamo cercando di risolvere e in parte abbiamo risolto. Ovviamente nel pochissimo tempo a disposizione, abbiamo fatto il possibile con tutte le associazioni e le scuole che si sono offerte di 2018 a ridosso dal primo appuntamento di giovedì 23 febbraio dove nessun carro sfilerà. E con pochissimi giorni a disposizione, si è messo su un Carnevale per far contenti almeno i bambini dove a sfilare saranno i gruppi mascherati e le scuole. Tutti si augurano che l’amministrazione comunale nel 2018 non deciderà di premiare solo chi ha lasciato quest’anno alla buona volontà dei soliti noti che percepiscono meno di niente e lo fanno per salvare questo Carnevale”. Sfileranno nelle tre giornate di eventi previste 12 gruppi mascherati più l’Ic Matteotti con la primaria Deledda e la secondaria di primo grado, l’Ic Gramsci con la primaria Marconi e l’Elefantino Bianco. Si aggiungerà la comunità indiana Sikh di Aprilia, l’associazione Lo Scrigno che metterà a disposizione una vastissima storia di costumi e di colori. “Il tema è un rimando culturale alla let- Mariachiara Foschini, Robert Sibu e Andrea Virgini dri, piazza Croce, via Galilei, via dei Lauri e arrivo in piazza Roma. Domenica 26 febbraio sarà la volta della sfilata dei gruppi mascherati con partenza dalle ore 15 presso il parco Manaresi e percorso su via altro”. “Vorrei ringraziare per l’impegno tutti i soggetti che si sono voluti far coinvolgere –ci dice Barbaliscia- questo è un evento della città e ci fa piacere che c’è questa importante partecipazione da parte della Lucia Banzato Galilei, via dei Lauri e arrivo sempre in piazza Roma. L’ultimo giorno martedì 28 febbraio sfileranno nuovamente scuole e gruppi mascherati con partenza dalle ore 15 a corso Giovanni XXIII e percorso su via delle Margherite, via Volta, via dei Lauri per arrivare sempre a piazza Roma. “Vorrei sottolineare che per agevolare tutte le attività commerciali –riprende De Maio- la città non sarà comunità apriliana, delle associazioni tutte e delle scuole. Un particolare ringraziamento va al Comitato Grandi Eventi che svolge questo compito con piacere, passione e tanta volontà”. CHI SALVA IL CARNEVALE 2017 Dietro all’assessore Francesca Barbaliscia e al consigliere Pasquale De Maio c’è uno staff che lavora e che ha salvato l’e- dizione 2017 del Carnevale Apriliano. Prima di tutto il Comitato Grandi Eventi che è l’organismo titolato per la promozione di questo tipo di eventi. A seguire la Sensazioni Eventi e Animazione con i due instancabili operatori Andrea Virgini e Robert Sibu, faranno la regia di questa edizione del Carnevale apriliano 2017. Quindi Lucia Banzato presidente di Sport Proevent che ha curato i rapporti con i gruppi mascherati. Sono loro i volti che hanno salvato il Carnevale apriliano 2016, insieme alle associazioni, 12 gruppi mascherati e le scuole. Al di là della polemica dei carristi, deve essere dato il merito anche a chi ha scommesso tutto, prendendosi pure le critiche che non gli riguardano da vicino, per organizzare in pochissimo tempo una festa cittadina per i più piccoli. Sarà questa la scommessa del prossimo anno per l’amministrazione. Tutto si può comprare e si potranno stanziare anche milioni di euro ma il volontariato, la passione, l’idea di una comunità in festa non è quantificabile in denaro. Si costruisce col tempo e, all’inizio, con grande senso di sacrificio. POSSIBILE: “MARCHITTI SI DEVE DIMETTERE” Ad iniziare la polemica politica sul Carnevale è stato Possibile, il gruppo che fa riferimento a Vincenzo Castrillo, Rita Antonelli, Roberto Fiorentini, Daniele Natalizia e Filippo Treiani. I due circoli di Possibile, intitolati a Impastato e Pasolini, hanno preso le mosse dalla situazione del Carnevale 2017 per sferrare un attacco sia al Comitato Grandi Eventi che andrebbe sciolto in favore delle consulte, sia dell’assessore alle attività produttive Vittorio Marchitti. Per tutta risposta l’assessore Marchitti ha fatto un intervento molto duro definendo Possibile un micro partito non uscito dalle urne. La replica non si è fatta attendere. “Vittorio Marchitti –tuonano Natalizia e Fiorentini- definisce l’impegno e le proposte (e a volte le critiche) di Aprilia Possibile “micro-partito”, anziché entrare nel merito della vicenda e delle difficoltà del Carnevale Apriliano e, più in generale, degli eventi cittadini e della loro organizzazione. L’Assessore non conosce la correttezza. Ci risponde a distanza di settimane, solo dopo aver trovato un accordo (?) con i carristi, non citando chiaramente Aprilia Possibile e non rispondendo nel merito delle questioni da noi sollevate, in particolar modo sulla necessità di chiudere il Comitato Grandi Eventi e sostituirlo con le Consulte, previste dallo statuto comunale. Perché ci si ostina a mantenere in piedi questo comitato, che gestisce migliaia di euro dei cittadini senza mai rispondere alle rego- le di amministrazione del bene pubblico, tra cui la trasparenza? Dove sono i verbali e i bilanci? Con quale criterio si è proceduto nell’assegnazione delle nomine e delle cariche? Perché si continua a calare dall’alto le decisioni prese in seno all’amministrazione sugli eventi apriliani, per poi cercare di aggregare le associazioni per attuarle, quando il procedimento dovrebbe essere totalmente l’opposto, e prevedere l’aggregazione delle associazioni nelle Consulte perché fornisca- pagina 7 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 sanità e del 118. Chi fa politica e, in particolare, chi amministra soldi e servizi dei cittadini, è normale che incappi in qualche errore ed è normale che riceva qualche critica. Quello che non è normale è che risponda con arroganza, tipica di chi non solo sbaglia ma non è nemmeno in grado di rendersene conto. La Città, proprio su materie come quelle del commercio, degli eventi, delle attività produttive, meriterebbe politici di alto livello, in grado di avere una visione, di saper fronti, pur nella diversità di opinione”. IL PD DI APRILIA: “URGE DARE AL CARNEVALE APRILIANO UN RUOLO DI AGGREGAZIONE SOCIALE” Ad intervenire il coordinatore del circolo Aprilia Centro del Pd, Tiziano Anderlini: “Grave quanto accaduto con l’edizione 2017 del carnevale apriliano che solo grazie al grande impegno degli Istituti Scolastici Comprensivi verrà festeggiato per le nostre strade. Incomprensibile il trattamento riservato dall’amministrazione comunale e dall’Assessore Marchitti ai carristi apriliani che con la loro attività di volontariato l’anno scorso nevalesco. L’amministrazione è stata sorda a queste richieste senza individuare quei fondi necessari per consentire ai carristi di realizzare le loro idee, Roberto Fiorentini e Daniele Natalizia no idee e progettualità che poi l’amministrazione avrebbe il compito di organizzare e finalizzare? Forse sarebbe meglio che l’assessore si interrogasse sui “micro” risultati del suo Assessorato, sulle difficoltà dei piccoli commercianti della nostra Città, sul “micro-Natale” e sul “micro-Carnevale”, sullo stato di abbandono del centro storico. Forse sarebbe il caso che (insieme ai suoi compagni politici) si ricordasse di risponderci sul tema degli scrutatori, oppure sul tema della “unire” e non di dividere ed irridere tutti. Riteniamo che Marchitti non si sia dimostrato all’altezza ed invitiamo il Sindaco Terra ad individuare un’altra figura in grado di interloquire meno spocchiosamente con le parti produttive di questa Città e con le sue problematiche. Nel frattempo invitiamo l’attuale assessore a risponderci nel merito delle questioni che abbiamo elencato, invitandolo a farlo con lo stesso rispetto ed educazione che abbiamo noi nei suoi con- hanno fatto rivivere i fasti di un passato che vedeva Aprilia tra le comunità più attive nell’organizzazione del carnevale. A gran voce e in tempi non sospetti i carristi hanno chiesto il rimborso delle spese sostenute e la definizione di un budget adeguato per l’edizione odierna accompagnato da una riprogrammazione dell’evento car- fondi che al contrario per altre manifestazioni di dubbia utilità vengono trovati tra le pieghe del bilancio comunale. Come Partito ci chiediamo dove è stato l’Assessore alle attività produttive responsabile dell’organizzazione del carnevale apriliano in questo periodo? Perché non è stato in grado di dare una risposta adeguata alle richieste dei carristi lasciandoli da soli? Per il Partito Democratico è necessario attivare tutti gli strumenti disponibili per riavviare quel percorso che possa ridare al carnevale apriliano quel ruolo di aggregazione sociale che ha sempre svolto all’interno della nostra comunità e di momento ludico per le nostre famiglie. Inoltre, sarà fondamentale ascoltare le idee provenienti dal mondo della cultura apriliana rivedendo laddove richiesto le caratteristiche, le finalità e le modalità organizzative dell’evento proiettandolo nel prossimo futuro. Programmare significa anche individuare con certezza le risorse necessarie ed indispensabili per svolgere l’attività, all’interno di un quadro che accanto alle sicurezza degli stanziamenti preveda anche forme di controllo sulle mobilità di utilizzo. Solo così si potrà rilanciare il Carnevale Apriliano quale manifestazione culturale e sociale in cui tutta la comunità viva un momento di incontro e condivisione”. pagina 8 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Presentata la relazione annuale 2016 del Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia “LA ASL? UNA SITUAZIONE DISASTROSA” Il coordinatore Claudio Frollano: “cittadini costretti a pellegrinaggi della salute” di Riccardo Toffoli La nostra Asl? “Una situazione disastrosa”. E’ quanto emerge dalla relazione annuale che ha scritto il Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia che da tempo sta denunciando le gravi carenze della sanità pubblica nella città. La relazione annuale è stata presentata alla stampa mercoledì 8 febbraio nella sede del poliambulatorio di via Giustiniano. Il quadro che emerge è drammatico, ma ancor più drammatica la risultanza degli incontri per il potenziamento delle attività. Il coordinatore del Tdm: “del preannunciati rinforzi non c’è traccia”. Nonostante i numerosi incontri con i vertici aziendali e nonostante l’impegno del sindaco Antonio Terra sulla Regione, il potenziamento non arriva e la situazione rimane al collasso, destinata a peggiorare con il sempre crescente numero dei residenti apriliani e soprattutto per colpa del blocco del turnover, ossia l’impossibilità di sostituire medici, infermieri e funzionari che vanno in pensione. La lista d’attesa è solo la punta dell’iceberg di una situazione ormai difficile da gestire. Tempi lunghi e liste bloccate, servizi chiusi e macchinari diagnostici che non arrivano, comunque insufficienti. Una Casa della Salute che rischia di non partire, l’Ucp che è partito ma potrebbe impantanarsi sul- l’assenza di qualsiasi struttura persino un armadietto. Il cardiologo che ancora non c’è dopo il pensionamento del precedente titolare, nonostante un bando e nonostante furono destinate 4 ore di part-time. Il servizio prelievi si regge sullo sforzo del Comune di Aprilia che attraverso un protocollo d’intesa, garantisce un infermiere dell’Avis. Alle carenze della struttura pubblica di via Giustiniano si sono disponibili a causa dei tagli alla spesa pubblica. Continua così il pellegrinaggio degli apriliani, che sono costretti sempre più spesso a rivolgersi al privato, ma solo i più fortunati, quelli cioè che se lo possono permettere anche con grossi sacrifici. Altri rinunciano a curarsi, con tutti i problemi che ne derivano, sia per la salute, che per il costo che poi il servizio sanitario nazionale dovrà sostenere quan- aggiunge il taglio sulle private convenzionate, specialmente riguardo la “Casa di Cura Città di Aprilia” che fino ad oggi ha sopperito all’assenza di un ospedale cittadino. “Il cittadino –si legge nella dura relazione del Tdm- per effettuare visite o esami, deve rivolgersi a strutture convenzionate, che non sempre do si ammalano in forme più gravi o croniche. Altro tasto dolente riguarda i ricoveri. La “Casa di Cura Città di Aprilia” ha visto ridursi il numero di posti letto convenzionati ed i cittadini sono costretti a vagare tra le province di Latina e di Roma. Il Pronto Soccorso è insufficiente. Tutto ciò diventa ancora più Tabella delle liste d’attesa al poliambulatorio Asl di via Giustiniano 23FEBBRAIO FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 23 IL GIORNALE DEL LAZIO inaccettabile per i malati cronici, gli anziani, i portatori di handicap”. Ma luce all’orizzonte non se ne vede. “Purtroppo –confessa Claudio Frollano- non sempre i nostri sforzi, pur essendo essenzialmente collaborativi e propositivi, sono stati premiati con i risultati sperati. Al momento, dei preannunciati rinforzi all’organico della Asl, promessi dalla Regione quali: due infermieri, un Cardiologo a tempo pieno ed un Neuropsichiatra, non c’è traccia. Anzi, il Cardiologo presente per quattro ore alla settimana ha lasciato l’incarico per andare in un’altra struttura. Inoltre, mancando gli infermieri, il Comune dovrà continuare a farsi carico delle spese per un infermiere mandato dall’Avis, per garantire il funzionamento del reparto prelievi. Nel recente colloquio, il Sindaco Terra ci ha comunicato che dagli incontri da lui avuti con i responsabili della Regione e della Provincia non sono emerse possibilità concrete che consentano di trovare soluzioni alle criticità presenti e, in particolare, all’investimento su personale e strumenti diagnostici. Per tale motivo, il Sindaco Terra convocherà il Direttivo dei Sindaci per trovare una linea comune da portare alla attenzione del presidente della Regione Lazio Zingaretti, con la quale affrontare i problemi legati a ai gravissimi ritardi che si ripercuotono drammaticamente sulla salute dei cittadini, i quali sono ormai stanchi di continue promesse non mantenute e si rivolgono quotidianamente alla nostra sede affinché le loro proteste vengano messe in rilievo presso i rappresentanti degli enti preposti”. E la situazione è drammatica: “l progetto della Casa della Salute, per una serie di decisioni da prendere sulla definitiva disposizione ed utilizzo dei locali della ASL di via Giustiniano, rischia di essere rinviato a data da destinarsi. I soldi ci sono: 600 mila euro sono nel cassetto, chissà per quanto tempo ancora. E’partito il progetto degli UCP, nel quale sono coinvolti 18 Medici di Medicina Generale, ma sta incontrando notevoli difficoltà anche per la mancanza di suppellettili, armadi, sgabelli, stampanti, ecc., a causa della mancanza di fondi e dei tempi burocratici per formalizzarne l’acquisto. Per quanto riguarda il dipartimento Dsm (Dipartimento Salute Mentale), al momento sembrano essere orientati a spostare solo il Cim, lasciando Neuropsichiatria Infantile presso la Asl. Un altro grave problema riguarda le liste d’attesa per visite ed esami diagnostici: mesi di attesa o addirittura liste chiuse. Il Tribunale per i Diritti del Malato, dopo monitoraggio della situazione per migliorare le attese, propone di rivedere l’uso dei codici di urgenza per visite ed esami”. pagina 9 E’ venuto a mancare Rocky Moles, storico patron dell’atelier “Radiosa” E’ venuto a mancare all’età di 91 anni, Rocky Moles, storico patron dell’atelier “Radiosa”, importante brand del territorio apriliano, ma soprattutto una realtà presente con le proprie collezioni di abiti da sposa in tutta Italia e in numerosi paesi esteri, come il Medio Oriente, Russia, Europa, America e Giappone. Aprilia perde un personaggio illustre, che per decenni ha portato il nome della città nella moda di tutto il mondo. Rocky Moles si è spento ieri sera attorno alla mezzanotte nella propria abitazione di Lavinio, ad Anzio, tra l’affetto dei suoi cari. Proprio per il suo forte legame con la città di Aprilia, i funerali domani (sabato 18 febbraio) si terranno in città, alle 9.30, presso la chiesa arcipretale di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti, in Piazza Roma. Fu nel ‘66 che Rocky Moles “inventò” un nuovo modo di vestire le spose con abiti classici e al contempo moderni, dai corpini ricamati a mano dalle linee morbide e strutturate che fecero subito moda. E fu prorpio in quell’anno che, a Milano nacque la società RADIOSA S.p.A.. Da piccolo laboratorio con sole sei macchine a cucire in 250 mq di spazio raggiunse subito il successo grazie ll’originalità delle creazioni che coniugava tecnologia industriale e lavorazione artigianale. Gli anni ‘70 sono quelli della grande crescita, con il trasferimento dell’azienda da Milano ad Aprilia e la costruzione del primo stabilimento. Il marchio RADIOSA con due linee per la sposa, RADIOSA e CELESTE, affiancate dalla collezione ROCKY MOLES Radiosa Uomo, ha conquistato nel tempo una clientela sempre più importante e prestigiosa assumendo una dimensione di respiro internazionale. Ed è proprio negli anni ‘90 che Radiosa decide di produrre e distribuire anche l’abito da Sposa d’Alta Moda, nasce così il felice connubio tra la creatività del Maestro Pierre Cardin, dell’omonima masion francese e l’intensa e preziosa arte della produzione made in Italy di Radiosa. Le splendide collezioni prodotte e distribuite dall’azienda sono rese ancor più preziose dai volti e lo charme delle donne più belle del panorama italiano ed estero che sfilano e posano per l’azienda. Ben sei Miss Italia, come Danny Mendez, Federica Moro, Tania Zamparo, Raffaella Baracchi, Patrizia Nanetti, Susanna Huckstep, distintesi per la loro classe e femminilità. E ancora: la prorompende Manuela Arcuri, Anna Maria Rizzoli, Valeria Golino, Antonella Interlenghi, l’attrice Isabella Ferrari, la presentatrice Paola Saluzzi e tante altre hanno iniziato la loro carrira da giovanissime indossando abiti Radiosa, fino ad arrivare alla Charlize Theron famosa per le sue meravigliose interpretazioni di molti film ad Hollywood e addirittura: PREMIO OSCAR. Una donna erudita, da sempre amante della cultura, come ricorda Rocky Moles, Presidente di Radiosa: “Una donna bellissima con un portamento regale, leggeva libri impegnanti tra una sfilata e l’altra”. Ma anche la Collezione dedicata agli sposi, ROCKY MOLES Radiosa uomo, ha avuto testimonials d’eccezione: Ron Moss e Justin Torkildsen, rispettivamente Ridge e Rick della famosa soap opera americana Beautiful, e anche Andrea Bianchi, il più bello d’Italia. Ed ancora sfilate, eventi e manifestazioni a non finire... chilometri di passerelle calcate hanno portato la marcia longa di RADIOSA fino ai nostri giorni, approdando in RAI nella trasmissione “Il treno dei Desideri” e a Mediaset, il 25 Giugno, in prima serata Rete4, nella trasmissione “Sfilata d’Amore e Moda”, riscuotendo un grande successo con le collezioni RADIOSA, Pierre Cardin Sposa e Cerimonia e ROCKY MOLES Radiosa uomo. Un percorso di emozionanti successi lungo 50 anni: questa è la storia del marchio RADIOSA! pagina 10 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Colloquio con il preside della Pascoli Giorgio Giusfredi dopo la bellissima esperienza APRILIA - IL CORO PASCOLI A SANREMO Giusfredi: “la musica è sentita come un’optional ma è sbagliato. La musica è importantissima per la crescita e la formazione dei giovani” di Riccardo Toffoli Il Coro Pascoli va a Sanremo. Una due giorni per i ragazzi dell’istituto diretto da Giorgio Giusfredi che è stata molto formativa. Il Coro Pascoli è diretto dal M° Rita Nuti e a Sanremo si è esibito al Teatro dell’Opera del Casinò all’interno dell’evento “Guardami Oltre... Sanremo per il Sociale” il 7 febbraio. Sono stati presentati due brani musicali: uno tratto dalla celebre tradizione canora napoletana (già presentato in Piazza Plebiscito a Napoli in occasione de “La Piazza Incantata”) e l’altro tratto da un repertorio di musica etnica. L’esibizione del coro è stata scelta dal Ministero dell’Istruzione per questa importante manifestazione parallela al festival della Canzone Italiana. “Guardami oltre….!” è una rassegna di progetti artistici realizzati da categorie sociali fragili e d’iniziative rivolte al sociale. L’evento è stato condotto da Patrizia Del Vasco e Maurizio Ferrini. L’intervento del coro della Pascoli è avvenuto martedì 7 febbraio all’interno della sezione dedicata a “Lapiazzaincantanta”, l’evento che si è svolto a Napoli e ha fatto esibire il coro più grande del mondo composto da 13 mila giovani provenienti da 17 regioni d’Italia. Hanno inoltre relazionato Nino Daniele assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli, l’on. Luigi Berlinguer presidente del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, Annalisa Spadolini coordinatrice del nucleo tecnico operati- vo Cnapm, Renato Parascandolo ideatore e coordinatore del progetto Lapiazzaincantata e il preside dell’istituto Pascoli Giorgio Giusfredi. “L’evento –ci spiega Giorgio Giusfredi- è stato registrato dalla Rai e mandato in onda su Rai3Liguria. La conferenza prendeva le mosse dalla nostra partecipazione a Lapiazzaincantata a cui abbiamo partecipato lo scorso anno. Ne è nata una discussione molto positiva sul ruolo d e l l a musica all’interno della scuola come importante strumento per la crescita e la formazione degli allievi”. La Pascoli, pur non essendo ad indirizzo musicale, ha fatto della musica un suo punto di forza. Il coro Pascoli esiste da circa quattro anni ed è una realtà consolidata dell’istituto. Insieme al coro Pascoli sono stati formati il coro dei docenti, il coro delle elementari e ci annuncia il preside Giusfredi, a breve partirà anche il coro della materna. Ad ottobre l’istituto aveva organizzato un musical “Il buio e l’arcobaleno un ponte verso la speranza” per la raccolta di fondi da destinare ai terremotati. “Questo è solo il primo lavoro che l’istituto ha in programma per quest’anno –ci confessa Giusfredi- stiamo lavoran- do moltissimo per realizzare delle cose che rimarranno nel cuore della città”. Giorgio Giusfredi ama la musica. Insegnante di educazione fisica, ha lavorato in sinergia con l’allora preside Ermenegilda Donati per l’apertura della prima sezione ad indirizzo musicale di Aprilia, la sezione G della Gramsci 25 anni fa. E’ stato vicepreside e poi preside della scuola per tantissimi anni. Ora dirige l’istituto Pascoli che, grazie alla sua spinta e alla sua sempre viva passione per il mondo della scuola, è diventato sicuramente un punto di riferimento importante ad Aprilia. E anche qui ha portato la musica nel curricolo. L’istituzione del coro d’istituto ha dato il via ad un’altra ideazione: il partenariato con l’Arcl, l’associazione regionale cori del Lazio. Ad Aprilia, su suo suggerimento, anche la Matteotti ha seguito l’esempio della Pascoli ed è diventata scuola partner Arcl. “E’ evidente –ci spiega Giusfredi- che la musica è uno degli strumenti attuali più importanti per far avvicinare gli studenti alla scuola e alle materie di studio. In questo campo, i risultati che offre la musica sono eccezionali. Gli studenti, anche quelli più riluttanti o con atteggiamenti non positivi, attraverso le attività musicali riescono ad avere un contatto con la scuola e questo è importantissimo perché li mantiene all’interno dell’ambiente scolastico, li stimola a studiare e soprattutto evita l’abbandono. E’ una cosa che non è molto compresa oggi in Italia eppure è fondamentale specialmente per il settore della secondaria di primo grado, il più delicato per la crescita e la formazione. Le attività musicali impegnano i ragazzi il pomeriggio e li tengono a scuola non solo per l’apprendimento musicale fine a se stesso. Per organizzare gli spettacoli, loro imparano l’italiano, il dialetto e fanno lezioni di dialetto, l’inglese se cantano in inglese o altra lingua comunitaria. E allora vivono anche le altre materie e quando le studiano a scuola, lo fanno con più piacere e sicuramente con motivazione. Oggi si considera la musica come un’optional nella crescita e nella formazione di un giovane. Questo è completamente sbagliato. Vorrei solo prendere ad esempio questa uscita a Sanremo. Ecco per i ragazzi è stata un’esperienza bellissima che rimane indelebile nel loro vissuto. La musica permette delle esperienze di vita che sono positive, sono dei modelli a cui i ragazzi si rifanno per costruire il proprio futuro”. 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 11 pagina 12 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Il Consiglio comunale del 10 febbraio decreta la fine dell’azienda municipalizzata che ha fatto nel bene e nel male la storia politica della città di Aprilia dal 2003 APRILIA - LA MULTISERVIZI VIENE LIQUIDATA Bocciata la richiesta dell’opposizione di trasformazione in srl. Monica Tomassetti (Pd): “invio degli atti alla Corte dei Conti”. Il consigliere di maggioranza Caissutti si astiene. E’ l’atto più significativo della giunta Terra di Riccardo Toffoli La Multiservizi viene liquidata. Il Consiglio comunale del 10 febbraio decreta la fine di una municipalizzata che ha fatto, nel bene e nel male, la storia politica della città di Aprilia. Un’azienda voluta dall’allora giunta Meddi (giunta di centrodestra) per stabilizzare i lavoratori delle cooperative. Negli anni si è trasformata in un “carrozzone” dove la politica ha caricato personale creando un debito stratosferico. Sono state avviate negli anni tantissime iniziative. Sotto la giunta Santangelo, venne istituita una commissione consiliare d’indagine presieduta dall’ex consigliere Ds e poi Pd Iolanda De Quattro che aveva evidenziato molte delle criticità dell’azienda. Nel 2009 l’allora sindaco Domenico D’Alessio aveva avviato un risanamento economico, mantenendo però inalterata la struttura aziendale. L’allora commissario alla spending review Carlo Cottarelli aveva inserito nel suo rapporto di agosto 2014, l’azienda Multiservizi tra le municipalizzate più in rosso d’Italia con un disavanzo di 10 milioni di euro nel 2012. Debiti prima di tutto con l’Agenzia delle Entrate per Iva e altre tasse inevase, poi con l’Inpdap ora Inps per mancati versamenti dei contributi previdenziali ai dipendenti. In ultimo a dare il colpo di grazia, la relazione dell’ispettore del Mef che ha evidenziato ben 23 criticità nella gestione che va dal 2009 ad oggi. Nell’intervista in esclusiva rilasciataci dal direttore generale dell’azienda Fabio Biolcati che guida l’Asam dal 2009, si spiegava come le criticità fossero ormai superate e che l’azienda si avviava non solo al pareggio del bilancio, ma quest’anno il bilancio avrebbe chiuso in utile. Un’intervi- sta ripresa più volte durante il dibattito del Consiglio comunale. La storia della Multiservizi finisce il 10 febbraio. Il Consiglio comunale decide per la messa in liquidazione dell’azienda. E’ forse l’atto politico più significativo della giunta Terra, alcuni attuali attori di questa fine, furono gli stessi che nel 2003 decisero di istituirla. Un fallimento politico. LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO DEL 7 FEBBRAIO La fine della Multiservizi viene di fatto decretata nella conferenza dei capigruppo del 7 febbraio. Sul tavolo sono presenti due proposte di deliberazione: una della minoranza (firmata da tutti i consiglieri di opposizione esclusa Carmen Porcelli) che prevedeva la trasformazione dell’azienda in srl e una della maggioranza che non era stata ancora definita ma che di fatto prevedeva la messa in liquidazione. Durante i lavori il presidente del Consiglio Bruno Di Marcantonio fa presente che se l’opposizione non avesse depositato agli atti la proposta di deliberazione entro la giornata, il consiglio comunale sarebbe potuto saltare. Infatti la proposta doveva essere legata ai pareri tecnici espressi sugli atti. Neanche la delibera della maggioranza era ancora pronta e a mezzogiorno continuavano le riunioni per definirla. Alle 16.30 il Pd invia tramite pec la proposta per il parere dei revisori dei conti. Questo parere, però, arriva solo la mattina prima del Consiglio comunale del 10 febbraio ed è negativo. L’opposizione chiedeva la trasformazione dell’Asam da azienda pubblica in srl. Secondo l’organo di revisione, questa trasformazione non è prevista dalla legge. E’ la fine dell’ultima speranza di salvataggio. L’AVVIO DEI LAVORI: IL PARERE DEL RAGIONIERE CAPO E LA RICHIESTA DI SOSPENSIONE I lavori del Consiglio iniziano alle 9.40 con l’assenza di Michela Biolcati Rinaldi (sorella del direttore generale di Asam Fabio Biolcati e leader del Terzo Polo Aprilia Futura lista dell’ex sindaco Domenico D’Alessio), il forzista Carmelo Terzo e il consigliere di Ncd Albina Galanti. Fugaci le apparizioni del capogruppo Ncd Roberto Boi. L’allora sindaco Luigi Meddi votò l’istituzione della Multiservizi con una maggioranza prevalentemente basata sul sostegno di Forza Italia. Alcuni consiglieri della maggioranza erano assenti alle votazioni. In sala sono presenti molti dipendenti, ma nessuna organizzazione sindacale, anche molti cittadini, segno che il Consiglio è particolarmente sentito. La discussione riprende subito infuocata sul parere dei revisori dei conti che di fatto boccia la proposta dell’opposizione di trasformazione dell’Asam in srl. Secondo l’opposizione il parere dei revisori dei conti non è puntuale perché l’articolo di legge sarebbe dovuto essere interpretato. Il consigliere comunale Pd Monica Tomassetti cita la città di Viareggio dove una Multiservizi come quella apriliana viene trasformata in srl. Anche l’assessore alle finanze Roberto Mastrofini lascia intendere che la trasformazione legalmente è possibile. Ad avvalorare, comunque , la tesi dei revisori dei conti c’è un parere del ragioniere capo Francesco Battista arrivato ai consiglieri la sera del giorno prima del Consiglio, alle ore 19.10 nel quale certifica la non possibilità fornita dalla legge per la trasformazione in srl della Multiservizi. Il parere della maggioranza Terra, è evidente, viene determinato dalle scelte dei tecnici. L’opposizione, comunque, incalza e si appella all’assenza del parere del segretario comunale. Si apre la bagarre sul fatto che risulta agli atti il deposito della delibera proposta dalla maggioranza che, secondo l’opposizione, è incompatibile con il reale svolgimento dei fatti. La delibera della maggioranza, infatti, è stata depositata il 31 gennaio ma l’atto non era completo. Le opposizioni chiedono, quindi, la sospensione del consiglio anche al fine di acquisire il parere del Segretario generale, ma la proposta di sospendere il consiglio comunale per acquisire i pareri viene respinta dalla maggioranza che non commenta. Particolare nervosismo dell’assessore Mastrofini verso i banchi IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 dell’opposizione di destra: spegne il microfono e esordisce con parole alterate, uscendo dall’aula e urlando per i corridoi. L’ISPEZIONE DEL MEF: BOCCIATA LA RICHIESTA DI REVOCA DELLA DIRIGENZA ASAM Il consiglio comunale continua con la discussione sulla relazione dell’ispettore del Mef. Il consigliere Pd Monica Tomassetti relaziona la proposta di delibera dell’opposizione, evidenziando come l’ispezione del Mef si sia concentrata sul periodo 20092014. Sulle 23 irregolarità chiede al consiglio di revocare gli attuali dirigenti della Multiservizi e di deferire al collegio arbitrale della camera di commercio di Latina la contestazione delle fatture 39/40 per circa 5 milioni di euro che la Multiservizi rivendica dal Comune come servizi aggiuntivi e che il Comune non vuole riconoscere. Nella proposta di delibera si chiede che la Multiservizi regolarizzi le posizioni contestate dal Mef, revochi le convenzioni in essere non in linea con le normative, proceda agli acquisti secondo la normativa vigente. Inoltre, veniva richiesta al sindaco la revoca dei dirigenti Fabio Biolcati (direttore generale) e Lanfranco Principi (amministratore unico). La proposta è stata condivisa da tutta l’opposizione ad eccezione di Carmen Porcelli che ha chiesto il mantenimento dello status quo per la Multiservizi. Il sindaco annuncia prima che la maggioranza voterà a favore di questo punto, tranne poi prima della votazione affermare che la maggioranza non potrà votare a favore perché la vicenda è stata deferita ad un tecnico esterno Daniele Giuncato specialmente riguardo la questione dell’arbitrato. Il sindaco ha voluto sottolineare che il lavoro di Giuncato fosse finito. Il cambio di posizione del sindaco spiazza l’opposizione che aveva creduto nell’approvazione del punto da parte della maggioranza. Il punto messo a votazione viene respinto e si va in pausa pranzo. LA RIPRESA DEI LAVORI: BOCCIATA LA TRASFORMAZIONE IN SRL DELL’ASAM Alle 15 il Consiglio riprende i dipendenti in una struttura pubblica ma avrebbe trasformato i loro contratti dal pubblico al privato. Secondo il consigliere Pd Tomassetti, questa soluzione avrebbe permesso “economicità della gestione privata con garanzia del servizio pubblico. Andiamo inoltre, a garantire la gestione della pubblica illuminazione alla società Multiservizi, invece del percorso avviato dall’amministrazione che concederebbe ad un privato per 20 anni la gestio- lavori e si discute sulla proposta dell’opposizione (tranne Carmen Porcelli) di trasformare l’azienda in srl. In base alla proposta dell’opposizione, si cambierebbe molto poco. La Multiservizi sarebbe diventata come la Progetto Ambiente, un’azienda a capitale pubblico ma contratto di lavoro privatistico. Infatti la Multiservizi in base alla votazione del 2003 aveva i contratti di lavoro dei dipendenti come quelli del pubblico impiego. Oneri e vincoli maggiori per un’azienda che si occupa di troppe cose e che necessita di maglie larghe di intervento. La trasformazione in srl avrebbe garantito invece, i ne”. Il consigliere Tomassetti relaziona il punto, evidenziando la necessità della trasformazione in srl per garantire economicità, efficienza, controllo e contenimento dei costi della società. La soluzione avrebbe permesso di mantenere nel pubblico la gestione di tutti i servizi, compresi parcheggi ed illuminazione, garanzia per le fasce deboli dell’assistenza anche in termini di contenimento dei costi a carico dell’utenza, garanzia occupazionale per tutti i dipendenti dell’Asam nonché mancata perdita di un patrimonio di personale e risorse comunali. All’apertura del dibattito cala il silenzio, tant’è che il pagina 13 Presidente passa alle dichiarazioni di voto. A questo punto, pur di avere una minima discussione l’opposizione parla della sua proposta. L’assessore Mastrofini riconosce la legittimità della trasformazione in srl ma si fanno scintille tra l’assessore alle attività produttive Vittorio Marchitti che scarica le responsabilità iguai della Multiservizi alla giunta Santangelo ed il Consigliere Pd Vincenzo Giovannini (ex vicesindaco nella giunta Santangelo) che lo accusa di incapacità amministrative. Il Consigliere Carmen Porcelli comunica la sua astensione poiché ritiene che l’Asam vada solo gestita meglio, senza intaccare l’attuale struttura. Il consigliere Giovanni Bafundi conferma al Consiglio Comunale che se l’Asam verrà messa in liquidazione si dimetterà dal consiglio. Si passa ai voti, dopo un appello accorato ai consiglieri di maggioranza di non buttare tanti anni di attività, ma nulla da fare. La delibera viene bocciata dalla maggioranza Terra. L’ASAM VIENE LIQUIDATA Si passa successivamente alla proposta di liquidazione che è quella voluta dalla maggioranza Terra. Con la proposta di messa in liquidazione saranno nominati tre commissari liquidatori che in pochi anni svuoteranno l’azienda, risaneranno il debito e faranno confluire il personale dall’Asam ai soggetti privati che vinceranno gli appalti. La maggioranza Terra decide quindi, per l’esternalizzazione dei servizi tecnologici in particolare (illuminazione, manutenzione strade, cimitero, interventi sulle scuole ecc.) mentre per il sociale si opta per la costituzione di un consorzio insieme ai Comuni limitrofi. Una parte di personale confluirà alla Progetto Ambiente, parte verrà reintegrata nelle aziende private che vinceranno i bandi di affidamento dei servizi e altra parte andrà nel consorzio. L’assessore alle finanze Roberto Mastrofini espone il punto dicendo che questa è l’unica via percorribile. Il Pd ricorda che solo qualche mese fa, la liquidazione veniva descritta in un atto di giunta come un evento dannoso per la società e per l’amministrazione. Ricorda al sindaco che quando era all’opposizione diceva che la Multiservizi andava garantita proprio perché i servizi dovevano essere gestiti dal Comune. Per la maggioranza interviene solo il consigliere di Forum Pasquale De Maio per chiedere la revoca delle delibere di Consiglio del 22 dicembre scorso, nelle quali venivano affidate all’azienda il giardino dei sorrisi e la sede al Tulipano. Delibere che, comunque, non sono mai state pubblicate e quindi, mai rese operative. Il resto della maggioranza tace tranne il consigliere Renzo Caissutti che dichiara la sua astensione perché non coinvolto nelle decisioni e perché non le condivide. Il Pd chieda di mettere a verbale il richiamo alla recente normativa “Decreto Madia” sulle municipalizzate, che prevede la responsabilità per danno erariale a carico dei consiglieri comunali che votano la messa in liquidazione delle partecipate pubbliche. Ad avvalorare l’articolo del decreto, il fatto che l’azienda è stata completamente risanata e che chiude quest’anno in utile. Secondo il Pd sono stati buttati via soldi dei cittadini inutilmente. Ma la maggioranza va avanti e vota per la liquidazione. Il consiglio finisce alle 20.00 pagina 14 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Bullismo e cyberbullismo, dibattiti e flash mob degli studenti nella prima giornata nazionale promossa dal Ministero per l’Istruzione APRILIA - Si è tenuta il 7 febbraio, in contemporanea in migliaia di istituti scolastici di tutta Italia, la prima giornata nazionale contro il bullismo a scuola, manifestazione promossa dal Ministero per l’Istruzione Università e Ricerca nell’ambito della campagna del “Nodo blu contro il bullismo”. In particolare, la finestra aperta delle nuove tecnologie cui i giovani sono quotidianamente affacciati, ha rilevato il nuovo preoccupante fenomeno del cyberbullismo che, statistiche alla mano, ha causato nel 2016 anche episodi di autolesionismo o addirittura suicidio di studenti vittime. Di tutto ciò si è parlato nei giorni scorsi nelle classi e, oggi, presso l’Aula Magna dell’istituto comprensivo Matteotti (nel corso di una manifestazione cui hanno preso parte anche studenti dell’istituto Toscanini) e in Piazza Roma al termine della marcia cittadina contro il bullismo organizzata dall’istituto comprensivo Gramsci.Alle iniziative scolastiche hanno preso parte, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, il Sindaco Antonio Terra e gli Assessori Francesca Barbaliscia, Alessandra Lombardi e Vittorio Marchitti. “Lo smartphone, i social network e i metodi di comunicazione diretta di ultima generazione – ha commentato il Sindaco di Aprilia Antonio Terra – sono uno strumento importante, a beneficio soprattutto dei giovani. Tuttavia, possono nascondere dei problemi, anzi dei veri reati per punire i quali il Parlamento sta emanando leggi specifiche. Tutti sono esposti ai rischi del web ed è opportuno che le vittime trovino il coraggio di denunciare le angherie subite, confidandosi con gli insegnanti, gli amici, la famiglia”. EROGAZIONE DEL GAS NATURALE, SOSTITUZIONE DEI CONTATORI DI TIPO TRADIZIONALE CON NUOVI CONTATORI ELETTRONICI Si rende noto che la società 2i Rete Gas ha comunicato all’Amministrazione comunale il piano di sostituzione dei contatori del gas sul territorio comunale.In rappresentanza della stessa società, operatore italiano nella distribuzione di gas naturale, il procuratore Aristide Proietti ha fatto presente che, a seguito dei provvedimenti dell’Autorità per l’energia elettrica, i contatori tradizionali sia del gas, come d’altronde quelli dell’acqua, verranno progressivamente sostituiti con nuovi misuratori elettronici. Lo scopo di tale innovazione tecnologica è di favorire una maggiore consapevolezza dei consumi da parte dell’utenza e lo sviluppo di un sistema di mercato del gas naturale avanzato. Con questo ammodernamento saranno introdotte nuove funzionalità, tra cui la telelettura dei dati di prelievo e la telegestione del contatore per sua diagnostica e per gestione da remoto dell’utenza. La telelettura dei nuovi contatori permetterà una contabilizzazione dei volumi più aderente al loro andamento effettivo nel tempo, riducendo l’impiego di stime per la fatturazione dei consumi e la necessità dei conguagli. La normativa prevede che gli utenti vengano anticipatamente informati dell’intervento mediante una comunicazione scritta, come già avvenuto. In prossimità dell’effettiva esecuzione dell’intervento di sostituzione del contatore, la società contatterà l’utente per informarlo sulla data prevista. Ogni operazione sarà eseguita senza costi a carico del cliente.Il personale incaricato per la sostituzione del contatore sarà munito di un tesserino di riconoscimento che riporta la foto, i dati personali e, nel caso di affidamento a ditte esterne, il nome dell’impresa appaltatrice incaricata da 2i Rete Gas. 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 15 pagina 16 IL GIORNALE DEL LAZIO Trasporto scolastico per alunni diversamente abili, un fondo di 80 mila euro a sostegno delle famiglie L’Amministrazione Comunale di Aprilia rende note le modalità di rimborso delle spese di trasporto pubblico scolastico per gli alunni diversamente abili. Ciò, vista la deliberazione di Giunta Regionale n. 525 del 13 settembre 2016 che, nell’ambito del Piano annuale degli interventi per il diritto allo studio, assegna al Comune di Aprilia la somma di 80.684 euro. Ritenuto fondamentale favorire il pieno e puntuale raggiungimento dell’autonomia delle persone con disabilità e rispondere alle reali esigenze degli studenti diversamente abili e delle loro famiglie, con deliberazione di Giunta n. 41 del 3 febbraio 2017, l’Amministrazione Comunale ha organizzato il servizio di trasporto scolastico agli alunni portato di handicap come di seguito specificato: 1.Per i ragazzi disabili in grado di fruire autonomamente dei servizi pubblici: rimborso alle famiglie delle spese sostenute per l’abbonamento mensile ai mezzi pubblici di trasporto utilizzati 2.Per le famiglie che accompagnano il figlio disabile attraverso un proprio autoveicolo: rimborso delle spese sostenute in base ai km percorsi; 3. Per gli alunni diversamente abili frequentanti istituti scolastici superiori sul territorio comunale: trasporto garantito direttamente dall’Ufficio Trasporti dell’ente pubblico. “Il cittadino disabile – ha commentato l’Assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli – necessita, oltre che di cure, anche di servizi. La condizione di disabilità è determinata non solo dagli specifici fattori patologici del soggetto, ma anche dalla sua interazione con il contesto ambientale e culturale che lo circonda e, pertanto, occorre spostare l’attenzione da un’ottica puramente individuale ad una sociale. Una persona affetta da disturbi fisici o mentali, quanto più è nelle condizioni di esprimersi nel pieno delle sue capacità e potenzialità, tanto più perde la connotazione stessa di disabile 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 “Diario di Viaggio: blogger per un giorno” C’è ancora un mese di tempo per partecipare al Concorso di Scrittura Creativa “Diario di viaggio: blogger per un giorno” indetto dal Comune di Aprilia, con cui si chiede agli studenti degli istituti comprensivi e superiori della Città di raccontare una storia di fantasia o ispirata ad una esperienza di viaggio realmente vissuta in cui possano affiorare tratti culturali, abitudini e scenari diversi dal nostro vivere. Questa la traccia del concorso: “Viviamo tutti sotto lo stesso cielo. Siamo cittadini del mondo. Sono un esploratore, sono un viaggiatore, sono un semplice sognatore. Quando sono a scuola, l’altra parte del mondo sta dormendo; mentre io vado a dormire, dall’altra parte del mondo splende il sole. Viviamo nel mondo della globalizzazione e dell’integrazione; la nostra residenza è il mondo stesso”. Gli studenti potranno confrontarsi con la versione moderna della forma narrativa del diario segreto: il blog. In questo caso, tuttavia, il blog non dovrà tradursi nella creazione di un vero e proprio sito web, ma nella trasposizione cartacea di un “diario di rete”, che ha come ideale destinatario ogni individuo. A differenza del diario segreto propriamente detto, in cui autore e destinatario sono sostanzialmente la stessa persona, infatti, il blog ha lo scopo di condividere esperienze e diffondere pensieri senza destinatari certi e predefiniti. Utente del blog è chiunque vi presti attenzione. Le scuole avranno tempo sino al 31 marzo per protocollare i 6 elaborati più interessanti per ciascuna categoria (A – B – C – D). Nel mese di aprile i testi saranno esaminati da una giuria qualificata, che sarà in numero dispari e con un massimo di 7 componenti, compreso il Presidente, composta da personalità di spicco, tra cui esperti dell’educazione, della letteratura e di giornalismo. Al 1° classificato per ciascuna categoria sarà consegnato un buono acquisto del valore di 150,00 euro da spendere presso la Libreria “Mondadori”. Agli studenti del biennio e del triennio delle scuole superiori sarà, inoltre, conferito un premio speciale da una giuria composta da esperti nel settore dei viaggi. La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 19 maggio presso il Teatro Europa di Aprilia alla presenza delle rappresentanze studentesche. Il testo integrale del bando può essere consultato e scaricato dal sito istituzionale dell’ente comunale nella sezione dedicata all’iniziativa. “Mi auguro che la partecipazione sia massiccia – riferisce l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Francesca Barbaliscia, (nella foto) – e che i nostri studenti possano essere spronati, non solamente dagli insegnanti, anche dalle loro famiglie a mettersi in gioco con questa opportunità”. pagina 17 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Il convegno organizzato da Stefania Gatta family banker Mediolanum sabato 18 febbraio presso l’Enea Hotel di Aprilia PIANI INDIVIDUALI DI RISPARMIO (PIR) UNICA OPPORTUNITÀ Introdotti con la Legge di Bilancio (DL 232/2016) saranno in vigore da marzo 2017 Tamara Petrini e Stefano Parise hanno informato la clientela su iniziative e vantaggi per i risparmiatori di Gianfranco Compagno “Piani Individuali di Risparmio (PIR), Unica Opportunità”. Niente tasse sugli utili se si investe su piccole e medie imprese principalmente italiane, dando il proprio contributo per almeno cinque anni, al fine di dare nuova linfa vitale al settore. I PIR, sono stati introdotti attraverso la manovra finanziaria del 2016, proprio allo scopo di dare fiducia ai risparmiatori e stimolare nuovi investimenti a vantaggio delle imprese in crisi. Ad illustrare i piani ad una platea composta da clienti e potenziali clienti, in occasione del convegno organizzato sabato 18 febbraio presso l’Enea Hotel di Aprilia, il team della Banca Mediolanum, che dopo uno studio approfondito effettuato dagli esperti del settore, ha reso noti i vantaggi derivanti dall’adesione ai Piani. A introdurre il tema in una sala Minerva gremita di persone, Tamara Petrini, senior executive manager di Banca Mediolanum. “L’obiettivo di questo convegno- ha spiegato Tamara Petrini- è quello di informare la clientela su iniziative e vantaggi derivanti dalla legge di stabilità per i risparmiatori. Il Piano Individuale di risparmio infatti, introdotto nel 2016 ed effettivo da marzo 2017, rappresenta una opportunità da cogliere. Gli esperti della banca Mediolanum hanno approfondito il tema per avere risposte certe a vantaggio dei clienti. Oggi, con le nuove regole e con tutte le difficoltà, non è più tempo per il fai da te, che rischia di rivelarsi controproducente. É importante affidarsi a un esperto, che saprà indicare le giuste opportunità e il modo in cui poterle cogliere. La nostra banca è l’operatore giusto, trattandosi di una delle realtà più solide sul mercato finanziario”. A parlare dei PIR durante il spiegato Stefano Parise- è quello di dare nuovo impulso alle piccole e medie imprese. Per farlo è stato creato un investimento sicuro e delle agevolazioni per i risparmiatori. Il cliente decide la somma da investire, denaro che verrà tradotto in un investimento da parte della banca per innovazione e sviluppo di piccole e medie imprese, che poi dovranno restituire gradualmente il prestito con gli meeting, Stefano Parise Family Banker relatore unico dell’incontro organizzato dalle colleghe Stefania Gatta e Stefania Vaccaro, al quale ha preso parte anche il manager Vanni Condoluci e l’area manager Giuseppe Petronzio. “L’obiettivo finale del provvedimento- ha interessi. Al consumatore ogni anno verrà riconosciuto un rendimento al netto delle tasse, soldi che potranno essere reinvestiti oppure riversati sul conto corrente”. Una grande opportunità dunque per i risparmiatori ma anche per i beneficiari, che potranno fruire di forme di inve- stimento orientate alla ripresa e allo sviluppo nei vari settori. “Questo incontro- ha chiarito Stefania Gatta- nasce dalla volontà di promuovere un pro- dotto di punta della nostra banca, dando ai potenziali investitori tutte le informazioni necessarie”. Foto di Giorgia Ferrari pagina 18 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 È diretto dal professor Sergio Amadori, direttore della UOC di Ematologia del Policlinico Tor Vergata IL NUOVO AMBULATORIO DI EMATOLOGIA PRESSO LA CASA DI CURA “VILLA SILVANA” Dalle malattie del sangue, anche quelle maligne come la leucemia, comunque se ne si può uscire Rivolgersi al medico se ci si sente stanchi, spossati oppure con febbri frequenti anche se leggère di Nicola Gilardi “La Casa di Cura Villa Silvana, eccellenza nel panorama sanitario del nostro territorio, sia per l’implementazione continua dei servizi di Analisi Cliniche e di Radiologia (che ormai possono dare risposte alle richieste più esigenti) che per la costante ricerca di referenziati Professionisti che possano mettere le proprie professionalità a disposizione dell’utenza del nostro territorio da oggi può fregiarsi di un altro nome di eccellenza: il professor Sergio Amadori. ll professor Amadori, direttore della Unità Operativa Complessa di Ematologia del Policlinico Tor Vergata, è ampiamente riconosciuto tra i massimi esperti italiani nella diagnosi e terapia delle malattie del sangue”. Ad annunciare il nuovo “acquisto” sono stati i verti- ci della casa di cura apriliana, che sta ampliando sempre di più un’offerta sanitaria importante a livello locale con servizi di grande qualità professionale. Noi siamo andati a trovarlo presso il suo studio medico del Policlinico Tor Vergata a Roma. In bella vista, alle sue spalle, affisso alla parete, l’attestato di specializzazione presso “St. Jude Children’s Research Hospital” di Memphis ( Tennessee – USA) dal 1°agosto 1975 al 31 luglio 1976 ottenendo la qualifica: “Postdoctoral Fellowship in P e d i a t r i c Hematology/Oncology” Il curriculum del professor Amadori parla da se, con decenni lavoro ed insegnamento presso l’Università La Sapienza di Roma prima e Tor Vergata poi. All’attivo ha circa 300 pubblicazioni scientifiche e dal 2004 al 2009 è stato presidente della Società Italiana di Ematologia. L’ematologia è una branca medica è molto importante, perché si occupa del sangue e di tutte le patologie che questo può presentare al paziente. Il suo compito specifico è quello di garantire percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali appropriati ed in continuo aggiornamento, con risultati clinici in linea con quelli documentati dalla letteratura scientifica e dalle linee guida nazionali ed internazionali. Diversi possono essere i motivi per cui il Medico Curante suggerisce di consultare un ematologo. Alla base di giungere ad una diagnosi il più precisa possibile con l’impostazione di un piano terapeutico personalizzato per il quale il paziente potrà essere seguito con visite ambulatoriali periodiche. Classe 1946 il professor Amadori ha compiuto 70 anni, lo scorso 7 settembre, concludendo la sua carriera di docente universitario per raggiunti limiti di età. Dal 1° novembre di fatto ha dismesso i panni di direttore della Ematologia del Policlinico di Tor Vergata, anche se occupa ancora il suo ufficio, per non lasciare nulla in sospeso. «L’ematologo è lo specialista delle malattie del sangue, che sono numerose - dice Amadori - alcune sono benigne come le anemie, altre sono maligne che sono quelle tumorali come la leucemia, dalla quale comunque si può uscire». questa richiesta di consulenza, c’è il sospetto o una diagnosi pregressa di patologia ematologica (anemia; alterazioni della conta dei leucociti e/o delle piastrine; sindromi emorragiche ed alterazioni della coagulazione del sangue; malattie neoplastiche, leucemie acute e croniche, linfomi maligni, mieloma multiplo) ovvero il riscontro di alterazioni negli esami del sangue prescritti spesso come controlli di routine. In questo caso l’ematologo prescrive, a seconda della situazione, approfondimenti ematochimici e strumentali di primo livello, ed eventualmente indagini più sofisticate per Ad oggi non esiste un atteggiamento di prevenzione per queste malattie, ma il dottore ha comunque sottolineato l’importanza dei controlli: «È importante che un paziente che presenta dei sintomi particolari si rivolga ad un ematologo specialista per avere una diagnostica precisa, per inviare il paziente presso centri che possono somministrare terapie specifiche. Un soggetto che sta sviluppando una malattia maligna, come un mieloma, non si sente bene, magari ha una febbre lieve, presentazione di lividi o sangue dal naso. Con gli esami del sangue si può capire il quadro clinico ed Prof. Sergio Amadori intervenire». Quindi il messaggio da recepire è quello di rivolgersi al medico se ci si sente stanchi, spossati oppure con febbri frequenti anche se leggeri. L’importanza dell’apertura dell’ambulatorio di ematologia a Villa Silvana sta nel fatto che si presenta come un presidio per poi intavolare una terapia efficace in altre strutture: «Avere uno specialista ematologo che visita il paziente e da una inter- predisposizione ad alcune malattie particolari. Come in molti altri settori medici, anche nell’ematologia lo sviluppo tecnologico ha portato ad un innalzamento importante della qualità della diagnostica e delle terapie. «Sono stati fatti dei passi avanti enormi, per questo è importante avere una diagnosi veloce - prosegue il dottor Amadori -. Anche nei casi più gravi come la leucemia, si può Prof. Sergio Amadori pretazione diagnostica è fondamentale - dice Amadori -. Con il policlinico di Tor Vergata ho una collaborazione importante, è uno dei più grandi centri d’Italia, ma anche a livello europeo. L’Ematologia italiana è una delle migliori del mondo. Anche al Santa Maria Goretti di Latina c’è un reparto di ematologia molto valido». Le malattie del sangue, soprattutto a livello maligno, non sono malattie ereditarie e la familiarità ha poco a che fare. Il dottore però ha sottolineato come il profilo genetico familiare influisca nella fare qualcosa e guarire. I mielomi hanno percorsi più lenti ed anche in questo caso si possono avere ottimi risultati intervenendo per tempo». Sebbene non esista una prevenzione in questo campo, quindi, risulta fondamentale interpretare per tempo i segnale che il corpo ci invia. La presenza dell’ambulatorio di ematologia a Villa Silvana, inoltre, permette a tutti i pazienti di bypassare i lunghi tempi di attesa della sanità pubblica per avere un parere specialistico a costi accessibili http://www.villa-silvana.it 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 19 pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Il punto è stato fatto dal Direttore Generale, dott. Narciso Mostarda e dall’ing. Aldo Cella in una conferenza stampa OSPEDALE DEI CASTELLI TERMINATE LE OPERE MURARIE Ing. Cella: “il nosocomio sarà operativo nei primi mesi del 2018, i posti letto sono 344 (285 H24 + 59 DH), lo renderemo funzionante con i 120 milioni stanziati nel 2007. La nuova struttura sanitaria sarà l’ospedale di Aprilia, dista 10 chilometri da piazza Roma, di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno Il Nuovo Ospedale dei Castelli Romani è quasi pronto, lo “Scatolone” (opere murarie) è terminato. Questo è quanto annunciato alla conferenza stampa di lunedì 6 febbraio scorso presso la Direzione Generale di Borgo Garibaldi ad Albano, sede della “ASL ROMA 6”. Sebbene l’iter sia partito nel 2007, ad oggi i lavori sono molto avanzati, tanto che la struttura interna è ad ottimo punto. Secondo i dati ufficiali molte delle realizzazioni sono attorno al 99% e presto saranno terminate per poi iniziare ad ospitare la strumentazione operativa sanitaria per seguire i primi pazienti. Soddisfatto il lineato l’importanza strategica della nuova struttura che servirà un bacino di utenza enorme e che darà servizi ad un territorio da molti anni in difficoltà da questo punto di vista. «I dati ufficiali ci dicono che laddove siamo più indietro siamo al 79.8% - dice Mostarda -. Siamo in una fase molto avanzata dal punto di vista del manufatto e degli impianti. A breve procederemo con l’acquisto della strumentazione operativa». Il dottor Mostarda ha poi illustrato come sia già in fase di progettazione la messa in funzione dell’opera stessa, con l’esempio di quelle strutture territoriali più efficienti. «Non si tratta solo dell’opera intesa come scatolone - prosegue il direttore - e nemmeno il riempimento di questo scatolo- Il dottor Narciso Mostarda e ingegnere Aldo Cella direttore generale, dottor Narciso Mostarda, che ha presentato i dati non potendo portare i giornalisti all’interno del cantiere per motivi metereologici impossibili da prevedere. «Quest’opera ridisegna la rete dei servizi ospedalieri di questo territorio e non solo» ha detto il dottor Narciso Mostarda., che ha poi sotto- ne. Ma si tratta di un lavoro che comprende una riqualificazione delle competenze. Dovremo rivedere quello che di prassi già si fa in altri ospedali, con una concezione ed una dimensione scientifica e culturale diversa». In fase di elaborazione anche l’approvvigionamento idrico della struttura che coinvolge almeno tre amministrazioni comunali. C’è poi la questione della viabilità sulla Nettunense, che veicola un numero enorme di auto ogni giorno. In questa situazione molto attivo si è dimostrato il comune di Ariccia. La parola è poi passata all’ingegnere Aldo Cella, direttore dei lavori, che sta curando la realizzazione pratica della struttu- ra. «Molto presto si realizzeranno le opere di urbanizzazione esterna della struttura. Questo perché con un comportamento virtuoso abbiamo risparmiato 7 milioni di Euro e possiamo realizzare queste opere». Sebbene sia in ritardo la realizzazione dell’impianto sta seguendo un iter prestabilito «Abbiamo deciso di fare prima l’area di alta tecnologia, quella impiantata nella struttura, per evitare incompatibilità - ha detto l’ingegnere -. Non si tratta di stare indietro, ma abbiamo deciso di operare così per evitare gli sprechi fatti nel passato». Dalla Regione comunque arrivano buone notizie. Sono previste, infatti, ulteriori risorse fino a 25 milioni di euro, attualmente al vaglio del ministero della Salute. «Se arriveranno per tempo questi soldi avvieremo l’urbanizzazione di altre due aree rispetto a quelle già comprese. Abbiamo un sedime di 15 ettari» ha spiegato l’ingegner Cella. Per chiarire la questione abbiamo posto all’ingegnere due domande precise, per non dire banali: quanto sarà il costo effettivo dell’opera e quando inizieranno ad entrare i primi pazienti. «Renderemo funzionante l’ospedale con i 120 milioni stanziati nel 2007. Avremo 344 posti letto, dei quali 289 disponibili 24 ore su 24. Se ci danno altri soldi sono bene accetti, ma comunque non sono essenziali per la realizzazione dell’opera. Nei primi mesi del 2018 la struttura sarà operativa». Sebbene questo traguardo lo si insegua da molto tempo, questo si avvicina sempre di più. I tempi burocratici sono sempre più lunghi di quanto ci si aspetterebbe, ma l’importanza dell’opera e gli effettivi avanzamenti dei lavori ci fanno ben sperare. Foto di Gianfranco Compagno Originari di Roccagorga vivono ad Aprilia dal 1973 NOZZE DI DIAMANTE PER ERASMO DE MEIS E ROSALINDA CIOTTI Venerdì 17 febbraio hanno festeggiato 60 anni di matrimonio con la loro famiglia di Noemi Reali “Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una va bene. Se le avete tutte e due siete invincibili”. A dirlo è uno scrittore indiano, Tarun Tejpal. 1957 Ad essere invincibili sono Erasmo De Meis e Rosalinda Ciotti, una coppia di Aprilia che venerdì 7 febbraio ha festeggiato 60 anni di matrimonio. Erasmo De Meis è nato il 14 marzo 1935 a Roccagorga (LT), Rosalinda Ciotti il 17 ottobre 1939 sempre a Roccagorga. “ Quando ci siamo conosciuti avevamo 18 anni io e 14 lei. Ci siamo sposati che ne avevamo 21 e 17” racconta Erasmo. Il 17 febbraio 1957 i due diventavano marito e moglie nella Chiesa dei Santi Leonardo ed Erasmo di Roccagorga. Hanno avuto tre figli, la prima nata il primo gennaio 1958. Erasmo faceva il muratore, lei l’aiutava come manovale. Sono venuti ad Aprilia per la prima volta nel 1973. Erasmo costruì la prima casa ad Aprilia come ditta individuale in via della Valletta (casa di Antonio Ronconi – ora Quartiere Primavera) e poi la casa dei Lombardi. Ha lavorato diversi anni anche a Roma. É Rosalinda a ricordare che la banca Monte dei Paschi di Siena a Latina è uno dei lavori svolti dal marito. “Ho restaurato una palestra a Via Sannio, vicino al mercato e il poligono Umberto I; mentre Rosalinda ha lavorato al Risparmio Carne e fatto la casalinga” continua Erasmo con gli interventi della moglie. Venerdì 17 febbraio hanno deciso di festeggiare in famiglia i 60 anni di matrimonio, con i propri figli. Le cose migliori sono quelle semplici. IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 pagina 21 Don Ruggero Ciuffetti ha illustrato la basilica e le sue opere d’arte ad un gruppo di architetti (e non) di Aprilia e Latina ROMA, IL TEMPIO DI DON BOSCO,UNO SCRIGNO DI ARTE E DI FEDE Tra gli artisti presenti: Venanzo Crocetti, Federigo Papi e Alessandro Monteleone, che nel 1937, avevano realizzato ad Aprilia alcune opere: san Michele, Aregario, fonte battesimale e via crucis di Ugo De Angelis* Certo che quando un mese fa il nostro caro ed eclettico amico e giornalista Gianfranco Compagno appena reduce da una visita al Museo Venanzo Crocetti, ci propose di organizzare una visita guidata presso la basilica di San Giovanni Bosco in Roma dove, tra l’altro, sono presenti alcune opere dell’artista, non pensavamo che poi ne potesse scaturire una così utile e interessante esperienza. Anche se non è facile accendere gli entusiasmi e uscire da quel torpore o anche da quella pigrizia che spesso avvolge il nostro contesto di provincia, alcuni di noi, forse più attenti o meno disillusi architetti, si sono lasciati piacevolmente coinvolgere. Così nel primo pomeriggio di mercoledì 15 febbraio, l’amico Gianfranco e Giorgia Ferrari (sua moglie), insieme ai nostri “eroi” colleghi architetti: Anna Civita Pieretti, Elisabetta Casoni, Giovanni Brilli, Michele Magliocchetti, Ugo De Angelis e Roberto Farri (cultore d’arte), arrivati alla spicciolata davanti al sagrato della chiesa hanno trovato delle 14 cappelle laterali. Il “Tempio” consacrato nel 1959 è ricco di opere d’arte di tanti artisti tra i migliori del ‘900, oltre ai citati: Primo Conti, Paolo Giovanni Crida, Luigi Montanarini, Ercole Drei, Attilio Selva, Pericle Fazzini, Lyda Preti, Francesco Messina, Emilio Greco, Michele Gorrisi, Giovanni Amoroso, Francesco Nagni, Luigi Venturini, Eugenio De Courten , Alessandro Monteleone (autore della fonte battesimale e della via crucis della chiesa di San Michele di Aprilia) e tanti altri ancora. La visita nella Basilica di San Giovanni Bosco nell’omonimo quartiere sulla via Tuscolana a due passi da Cinecittà, è stata un’esperienza unica che consigliamo vivamente a tutti gli amanti dell’arte e dell’architettura contemporanea. http://www.parrocchiadonbosco.it/ . Foto di Gianfranco Compagno e Giorgia Ferrari *architetto e scrittore ad accoglierli il gentile Vicario Parroco don Ruggero Ciuffetti (autore di una serie di guide e brochure del “Tempio”) rivelatosi ovviamente ottimo conoscitore e preziosa guida. Da lì, già da un primo sguardo verso la profonda piazza si nota che quell’effetto metafisico dechirichiano che fece innamorare il nostro Fellini,tanto che volle inserirlo nella sceneggiatura del suo film “La dolce vita”, ora appare inibito dalla presenza delle alte quercus ilex e dal caotico formicaio di autovetture, così sfuma anche alla vista quello spazio unitario contenuto da due linee di costruzioni e quella prospettiva urbanistica in cui la chiesa costituisce il fondale monumentale voluto dal progettista architetto Gaetano Rapisardi.Al nostro fianco l’imponente basamento rettangolare della Basilica sostiene due cupole, la maggiore al centro alta circa 47 mt per un diametro di quasi 40 metri primeggia su quella più piccola posta dietro in corrispondenza dell’altare sui cui lati si innalzano due torri campanarie.La facciata e i suoi grandi portali contengono sei statue marmoree mentre al centro spicca l’alto rilievo di Arturo Dazzi raffigurante l’apoteosi di San Giovanni Bosco. Sostiamo nel pronao e anche qui fanno mostra di se statue bronzee e il portone centralerivestito da grandi pannelli con i bassorilievi di Federigo Papi (autore del rilievo dell’arengario della torre civica di Aprilia) . L’interno presenta un impianto basilicale a tre navate dove su quella centrale sovrasta solenne la grande cupola che inonda l’intero organismo di luce, anche se a seguito dei recenti episodi di distacco di frammenti di cemento della copertura lo spazio è stato pesantemente compromesso dauna ingombrante, si spera provvisoria,impalcatura di protezione che comunque non spegne la spettacolare luce delle vetrate policrome di Marcello Avenali e di Lorenzo Gigotti poste nei tamburi delle due cupole. Più in là il transetto,in una delle tribune laterali, contiene un grande organo, mentre sull’altare centrale la cupola minore illumina lo splendido mosaico di Giovanni Brancaccio che raffigura la gloria del Santo. I pilastri delle navate ospitano 14 splendide formelle di bronzo della Via Crucis, opera di Venanzo Crocetti (autore del San Michele di Aprilia) così anche il grande crocifisso collocato nella prima pagina 22 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 METTICI il CUORE Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO IGNAZIO COLAGROSSI “Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” di Cinzia De Angelis C’è qualcosa di sacro nel tocco di uno scultore. Qualcosa che affiora, come una percezione indefinita e sottile, mentre sei lì, di fronte a lui. E che ritrovi nei suoi gesti leggeri, nell’atto di accarezzare, quello che per noi è soltanto un blocco di gesso. Un pezzo bianco, informe e freddo che tramite le sue mani inizia a respirare. È come se qualcosa che è dentro quel blocco fermo cominciasse a dimenarsi per affiorare alla vita. Una nascita … l’opera d’arte. Un nulla imperfetto che zampilla e che prepotente viene alla luce soltanto perché occhi nuovi ne avvertono la vita, la sentono da quel profondo masso di niente. Giorno dopo giorno un continuo scalpellare per tirare via materia inutile e andare a fondo, più giù, oltre la superficie, una scorza che nulla fa vedere se non l’apparenza e trovarci un Cristo umano e sofferente: il viso dell’autore. È la sofferenza di un uomo, di un poeta e di un artista che guarda la società da una purezza che viene da una angolazione a molti sconosciuta. Le sue le. Non è rassegnazione. È pudore. Forse si sente fuori luogo, fuori tempo nel manifestare il suo pensiero così profondamente semplice. Lo dice tra sé … la mia forse è un’utopia. No. Non lo è. È soltanto un uomo contro corrente, un rivoluzionario scalzo che difende la sua verità e con il suo vivere la rende manifesta agli altri. Non si piega ai potenti. Non si lascia accarezzare dalle lusinghe facili, dai nomi illustri che si lasciano comprare in un mondo dove tutto è in vendita. Sembra, piuttosto, un gatto selvatico con i suoi occhi con le pagliuzze giallo ambra. Un anima che si muove nel mondo con la leggerezza della sua poesia, della bellezza delle sue opere, come quando da piccolo viveva libero nelle campagne romane. Era un bambino ribelle, mi dice. Quel bambino c’è ancora e io lo vedo, anche se dei fili bianchi e sottili gli coprono il viso. Ma gli occhi no. Rimangono accesi pure nel ricordo di un dolore lontano. Sa lasciare andare. Con il tempo ha capito che le cose ti vengono a cercare. Non serve affannarsi, accanirsi. Bruciare il tempo. Sono scultura San Giovanni Paolo I scultura mani di Manzù scultura Fermento del Cristo parole escono fuori come sassi, sembrano delle grida quando mi racconta lo sdegno che prova per un mondo che sa solo costruire muri e confini e inneggiare alla morte, alla guerra, alla violenza e poi … come un bambino colto in fallo … le sue parole lentamente sfumano, si fanno impercettibili. Mi devo accostare a lui per sentir- lì e se ci appartengono prima o poi faranno un passo verso di noi. È la filosofia di un uomo che conosce profondamente la sua vita, i suoi tempi, il modo per nutrirla. E lui … la nutre con i silenzi del mare. La solitudine che ci priva del rumore e ci mette in contatto con il nostro essere autentico. Solo così lui può creare. Fondersi con la materia, andare in profondità, cogliendo i segnali di un qualcosa che si muove per poi donarlo al mondo, come fa una madre con il proprio figlio. Le sue Opere sono esposte nei luoghi più importanti e sacri del mondo. Dove c’è il silenzio e la preghiera. Dove c’è il mare e il cielo. Se c’è qualcosa che desidera non è il successo, gli impegni in agenda, gli incontri convenienti. Lui vorrebbe rintanarsi nella sua casa, quella che ha costruito, pezzo dopo pezzo, da solo. Ritrovare un’alba. Il sapore e l’incanto di un giorno nuovo che nasce e assaporarla come si fa con un frutto dolce appena colto. E lasciare su un foglio i suoi pensieri nudi e disordinati. Tracce di vita, senza correzioni, come le sue poesie. Quello che mi colpisce di lui è in una sua opera dove non si vede soltanto la grandezza di un artista ma quella più nobile e nascosta di un uomo: la dignità che lui scorge negli ultimi. Gli invisibili: persone che girano, come le lumache, con una casa sulle spalle e che ripetono di “non aver bisogno di niente” mentre invece hanno bisogno di un amico. Ecco cosa c’è dietro il lavoro dell’artista Ignazio Colagrossi: la fatica e la bellezza di raccontare la vita e l’umanità con il tocco leggero delle dita. 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 23 pagina 24 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 A cura dell’ Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Latina (ANVGD) LATINA, CELEBRATO IL GIORNO DEL RICORDO Dopo la cerimonia religiosa al Quartiete Trieste, è stata deposta una corona , presso il Monumento ai Martiri delle foibe Toccanti testimonianze di Ottavio Sicconi, esule istriano e Arduino Copettari di Isola d’Istria nell’aula magna dell’ IC Vittorio Veneto - Salvemini gremita di studenti con i loro insegnanti di Noemi Reali “Vi ringrazio della presenza a nome di tutti gli Esuli; siamo qui oggi, come espressamente dettato dalla Legge 92 del 2004, che ha fissato la memoria delle Vittime delle foibe e il ricordo dell’esodo dei giuliano dalmati.” Si apre così l’intervento di Piero Simoneschi, vicepresidente ANVGD, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Latina , in occasione del convegno “Il Giorno del Ricordo” che si è tenuto venerdì 10 febbraio presso l’aula magna dell’IC Vittorio Veneto-Salvemini di Latina. In questa giornata si è voluto rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le Vittime delle foibe, dell’esodo dei giuliano-dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra, nella complessa e tragica vicenda del confine orientale. “Il Giorno del Ricordo assume quindi un grande valore non solo per il necessario tributo alle Vittime dell’odio politico e della repressione sanguinaria operata dal regime jugoslavo, ma anche come occasione preziosa per approfondire le ragioni di quei cittadini italiani, costretti ad abbandonare la propria terra e i propri beni. Le foibe rappresentano un esempio di come la guerra generi odio, violenze e morte. Lo Shoah è stata la più spietata espressione, insieme alle stragi nazifasciste, ai gulag sovietici e a tanti stermini indiscriminati che la nostra storia del novecento ha purtroppo consegnato.”ha continuato Simoneschi. Oltre a lui sono intervenuti, il presidente provinciale ANVGD Benito Pavazza, l’avvocato Cesare Bruni è l’esule Ottavio Sicconi. A concludere il convegno è stato il professor Fausto Orsini, già preside del V.Veneto, che ha ricordato il 70° anno dal Trattato di Parigi, 10 febbraio 1947. Nel suo intervento Ottavio Sicconi racconta di essere stato uno dei trecentocinquantamila esuli che lasciavano Dalmazia. “Io e la mia famiglia siamo stati fortunati perché a Latina la popolazione ci ha accolto bene”. Continua ricordando di aver conosciuto una ragazza laureanda in Lettere e Filosofia. Si chiamava Norma Cossetto. Questa ragazza girava per la città di Istria in bici per poter raccogliere testimonianze sui maltrattamenti che gli italiani subivano. Fu arrestata e portata in varie prigioni. “Rabbrividisco al pensiero di cosa ha subito”. Arduino Copettari è un altro testimone, nato all’ Isola d’Istria, che ricorda del padre portato in carcere. Prosegue spiegando come la Dalmazia fosse italiana: “I nomi della cittadina di Dalmazia hanno tutte origine latina. Le Casitas ad Istria sono simili ai trulli pugliesi.” Presenti circa 200 studenti: 5A turistica, 5A, 5B e 5C AFM (amministrazione , finanza e marketing), la 5A SIA (sistemi informativi aziendali) dell’IC Vittorio Veneto-Salvemini, le classi 3A e 3B della scuola A.Volta e la 3G del liceo classico Dante Alighieri. Nella giornata del ricordo don Edmondo ha celebrato la messa alle ore 10,15 presso la chiesa dell’Immacolata, a cui è seguita il corteo con l’omaggio floreale davanti al Monumento presso il Villaggio Trieste da parte del prefetto Pierluigi Faloni e dal presidente Pavazza. Presente il sindaco di Latina Damiano Coletta, autorità civili e militari e associazione combattentistiche e d’arma . “Il Giorno del Ricordo”, è una manifestazione civile nazionale di grande importanza storica e culturale che permette di commemorare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, nell’impegno morale per rinnovare la memoria di questa tragedia. È necessario diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. Foto di Gianfranco Compagno pagina 25 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Le ragioni e conseguenze della sentenza sono state illustrate in un’assemblea molto partecipata Giovedì 9 febbraio 2017 a partire dalle 11,30, nell’aula della Corte di Assise del Tribunale di Latina ANNULLATE LE LE ELEZIONI DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LATINA L’ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza 2481/2017 de 31 gennaio 2017 Ha relazionato l’avvocato Dino Lucchetti della lista dei candidati che partecipò alle elezioni del 2015 senza ottenere alcun seggio di Veronica Alessandrini e Gianfranco Compagno La Corte di Cassazione ha annullato le elezioni del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina Con sentenza 2481/2017 de 31 gennaio 2017. Si tratta di una battaglia legale sostenuta dall’avvocato Dino Lucchetti e dagli altri candidati della lista che partecipò alle elezioni del 2015 senza ottenere alcun seggio in Consiglio per effetto del Regolamento elettorale dichiarato illegittimo. Durata circa 2 anni attraverso ricorsi al Tar, al Consiglio di Stato e, infine, alla Cassazione, l’iniziativa è servita a stabilire l’illegittimità del regolamento elettorale che non garantiva una rappresentanza corrispondente al voto espresso. La Corte, dunque, ha stabilito che “le operazioni elettorali si sono svolte in applicazione di norme regolamentari illegittime” e ha annullato “tutti gli atti relativi al procedimento elettorale”. Lo scorso giovedì 9 febbraio, nell’aula della Corte di Assise del Tribunale di Latina, intitolata all’avvocato Giorgio Zeppieri è stato organizzato dall’avvocato Lucchetti e dagli altri esponenti della lista, un incontro aperto a tutti gli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Latina per analizzare e spiegare i motivi dell’annullamento. L’assemblea era aperta anche alla stampa. Si è trattato di un’assemblea molto partecipata, anche da parte degli esponenti del Consiglio ritenuto illegittimo. «Non c’è stata nessuna contrapposizione con i consiglieri uscenti, nessuna questione personale. Anzi, ringrazio coloro che oggi sono qui e stanno partecipando all’Assemblea» ha sottolineato l’avvocato Lucchetti. L’antefatto: nel 2015 si sono svolte le elezioni per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, con una lista sostanzialmente unica. «Non è stata una novità, Latina già da anni si era appiattita su una lista monolitica - ha spiegato bilmente, se in quell’occasione votarono 1.200 colleghi, è stato dovuto anche all’interesse che suscitò la presenza di una lista alternativa. Nessuno di noi è riuscito ad entrare in Consiglio. Abbiamo avuto solo 10 giorni per impugnare il risultato delle elezioni, ma ci abbiamo riflettuto molto perché era praticamente la prima volta che ciò accadeva in un foro piccolo, in cui ci cono- Avv Dino Lucchetti e avv. Gianni Lauretti Lucchetti- Il che non è mai un bene, in democrazia: mostra un distacco e una certa rassegnazione della classe forense. Abbiamo deciso così di candidarci, uscendo dal torpore in cui ci trovavamo, per vivacizzare un Foro che a noi sembrava, obiettivamente, tendente alla sonnolenza. Proba- sciamo tutti e abbiamo stima reciproca l’uno per l’altro: un reclamo, in questo senso, poteva apparire un contrasto con i Consiglieri eletti. Ma ne abbiamo fatto una questione di principio: un regolamento del genere impediva di creare un Consiglio frutto della reale volontà dell’elettora- to». «Abbiamo ottenuto un successo- prosegue poi LucchettiCon lo scenario che si apre per effetto di questa sentenza, la rappresentatività in seno non al solo Consiglio dell’ordine di Latina, ma ai Consigli degli Ordini di tutta Italia, dovrà modificarsi radicalmente, con una composizione che includa anche quella parte dei candidati che non riesce a prendere il maggior numero di voti, ma ottiene comunque un numero di voti degno da comportare una rappresentanza». Adesso Lucchetti preme affinché venga nominato subito un Commissario e si vada alle elezioni nel più breve tempo possibile. Proprio per evitare eventuali lungaggini, l’Avvocato ha diffidato il Ministero della Giustizia e il Consiglio Nazionale Forense a procedere immediatamente alla nomina del Commissario, che spetta al Ministero sull’indicazione del CNF (Consiglio nazionale Forense). «Il nostro augurio è che si vada a nuove elezioni presto e che, da queste nuove elezioni, esca un Consiglio composito. A nostro avviso la categoria ha bisogno, in questo momento, di grande unità ma anche di un dialogo serio e vivo che non può che derivare dalle diverse situazioni e condizioni dei singoli consiglieri» ha concluso Lucchetti. È stato poi dedicato uno spazio agli interventi, nell’ambito del quale ha preso parola il presidente del Consiglio dell’Ordine uscente avvocato Gianni Lauretti, che non si è detto molto positivo circa le tempistiche delle prossi- me elezioni: «Il mio pronostico è che, forse, voteremo tra 2 anni, anche se mi auguro che tutto fili liscio e vengano indette elezioni per giugnoluglio. Ma è probabile che il Commissario resti fino alla scadenza naturale della consiliatura. Il regolamento è stato fatto male e ora, le conseguenze di ciò, le stanno vivendo esclusivamente i Fori in cui si è votato perché il CNF ci ha fatto votare». A margine dell’Assemblea, abbiamo chiesto un commento all’avvocato Lucchetti: «Una volta tanto Latina arriva per prima, abbiamo avuto un successo anche professionale ragguardevole. L’aspetto più triste della vicenda è che abbiamo impiegato un anno e 4 mesi per ottenere una sentenza, tra l’altro annullata, dal Consiglio Nazionale Forense che dovrebbe essere la massima espressione dell’avvocatura nazionale». Parlando di Aprilia, poi, Lucchetti ha commentato: «Ad Aprilia c’è un’altissima presenza di avvocati, la città avrebbe a buon diritto titolo per aspirare ad una sede della sezione del Giudice di Pace». Foto di Gianfranco Compagno Il presidente Paolo Puccini ha incontrato la dirigenza della ASD Olympia domenica 12 febbraio scorso in occasione di un evento sportivo IL ROTARY CLUB A SOSTEGNO DELLO SPORT E DEL SOCIALE I soci dottor Franco Caprio e dottor Arturo Cianciosi daranno l’assistenza medica agli eventi agonistici L’impegno preso da parte del Club Aprilia-Cisterna donare un defibrillatore alla società sportiva di Noemi Reali IL ROTARY CLUB 2080 APRILIA-CISTERNA, presieduto dall’ingegner Paolo Puccini, a sostegno dello sport e dell’impegno sociale. Il Club intercomunale supporterà per l’anno in corso le attività della Polisportiva Olympia con la donazione di un apparecchio defibrillatore adeguato alle necessità ludico-sportive della polisportiva e garantendo l’assistenza medica durante gli incontri di campionato della squadra giovanile di pallamano. L’occasione per suggellare l’impegno è arrivata domenica 12 febbraio,presso la palestra dell’Istituto comprensivo “Arturo Toscanini” ad Aprilia, nell’intervallo tra l’incontro del campionato regionale di pallamano giovanile e la partita del campionato provinciale CSI di pallavolo. Nell’intervento di “consegna” il presi- dente Paolo Puccini, coadiuvato da una rappresentanza del Club, ha ricordato l’attenzione che il Rotary Club da sempre rivolge verso il territorio e il sociale, e nello specifico, ha ufficializzato l’intervento di supporto ad Olympia deliberato pochi giorni prima. Per concludere, dopo l’esecuzione dell’inno nazionale foto di gruppo intorno al gonfalone del Rotary, con atleti e dirigenti d’ambo le organizzazioni. L’ASD OLYMPIA opera da vari anni per l’incremento dell’offerta sportiva sul territorio e per la riduzione delle barriere di accesso per tutti i segmenti della comunità. L’associazione sportiva è attualmente presente nella pallamano giovanile ed amatoriale, nella pallavolo amatoriale, nei balli di gruppo e nei giochi da tavolo (board games) ma è aperta a sostenere l’avvio di nuove discipline sportive e non. Si ricorda l’impegno del Rotary International anche sul progetto di eradi- cazione della Polio dal mondo proprio in occasione della ricorrenza del centenario di istituzione della Rotary Foundation (progetto End Polio Now); l’impegno di tutti gli 88 Club del Distretto 2080 (Lazio e Sardegna) per la raccolta fondi da destinare alla ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2016; e come già detto precedentemente l’impegno a consentire, attraverso il volontariato dei propri medici (dottor Franco Caprio e dottor Arturo Cianciosi), all’ASD Olympia lo svolgimento degli eventi sportivi under 14 di pallamano dover sostenere spese aggiuntive per l’assistenza medica. All’evento hanno preso parte anche la signora Maria Ferrante Puccini, il dottor Franco Caprio, l’avvocato Cinzia Bersani (presidente del R.C. designato per l’anno 2018-2019) e il dottor Marco Romano Baffoni pagina 26 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Evento organizzato dal gen. Rino De Vito comandante Militare Esercito “Abruzzo” CELEBRATO IL 33° ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DI SAN GIOVANNI DA CAPESTRANO A PATRONO DEI CAPPELLANI MILITARI DI TUTTO IL MONDO Ha celebrato il Vespro solenne monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare dei cappellani d’Italia, presso la città militare della Cecchignola – Roma di Nicola Gilardi Celebrato il 33° anniversario della proclamazione di San Giovanni da Capestrano a patrono dei cappellani militari di tutto il mondo. Il vespro solenne è stato celebrato da monsignor Santo Marcianò, ordinario militare dei cappellani d’Italia, presso la Scuola Allievi Cappellani Militari, che ha sede all’interno della “Città Militare della Cecchignola – Roma”, giovedì 9 febbraio scorso L’evento è stato voluto dal gene- gheria, ma anche, come riportato nella Proposta formulata da Padre Costantino Vico «confessore, sacerdote, giurista, soldato, condottiero, esempio mirabile di fedeltà al Papato, fulgido eroe delle più sante battaglie, invitto trionfatore nel Nome di Gesù contro il turco minacciante la Civiltà Cristiana e dell’Europa». Una figura completa, quella di San Giovanni, dalla quale trarre utili insegnamenti, ancora validi e attuali. Il generale De Vito ha anche sottolineato l’attività realizzata in Abruzzo il 23 ottobre don Maurizio Ferri, monsignor Santo Marcianò, gen.Rino De Vito, sindaco Antonio D’Alfonso rale di brigata “Apriliano” Rino 2016, in occasione dell’ “AperDe Vito, Comandante Militare tura della Porta della Misericordell’Esercito “Abruzzo”, che ha dia e Giubileo dei Cappellani, avuto un valido spunto di medi- dei Militari e del personale del tazione sulla straordinaria figura Comparto Sicurezza”. Tale religiosa e militare di San Gio- occasione si è rivelata propizia vanni da Capestrano, patrono per rafforzare i rapporti che dei cappellani militari di tutto il intercorrono tra la popolazione e mondo e Santo Patrono dell’Un- le Autorità Religiose, Militari e Civili della Regione. All’evento, che riguardava la 11a Zona Pastorale “Abruzzo e Molise”, hanno presenziato i relativi Comandanti territoriali dell’Esercito e dei Corpi Armati dello Stato. Tutti i presenti sono stati invitati, dal generale De Vito e dal sindaco di Capestrano (AQ), Antonio D’Alfonso, a fare una visita in Abruzzo quanto prima e, comunque, il 23 ottobre prossimo alla festa di Capestrano (AQ) e del suo patrono San Giovanni. Alla cerimonia partecipato tra gli altri mister Francisco Luotenente Maurizio Carluccio, Mr Francisco Marin, Colonnello Roberto Guiannice, Maggiore Jan Litwiniuk, Generale di Brigata Rino De Vito Colonnello Peter Til Tenente Colonnello Luigi Di Pardo Marin funzionario civile spagnolo della NATO, il maggiore Jan Litwiniuk dell’esercito Polacco, il colonnello Peter Til esercito ungherese, con i relativi familiari ai quali il generale De Vito ha fatto dono del CalendEsercito 2017. Presenti anche alcuni cittadini apriliani, invitati direttamente dal “concittadino” Mons. Santo Marcianò dal Comandante De Vito. Infine il generale De Vito ha donato al Rettore del Seminario Militare, don Maurizio Ferri, il Crest del proprio Comando, una riproduzione del soffitto ligneo settecentesco della Basilica di San Bernardino di L’Aquila, recentemente ristrutturata, e un libro dal titolo “L’Aquila. Una città d’arte da salvare”, finalizzato a far comprendere il perché è importante ricostruire quanto prima la città e i suoi splendidi dintorni. Entrambe le opere sono edite dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. Con questo contributo attivo alla ricostruzione, intesa nella sua accezione più ampia, dell’ Abruzzo in generale e dell’Aquila in particolare, il generale De Vito ha ringraziato i presenti e ha concluso il suo intervento. Foto di Gianfranco Compagno LA PSICOLOGA RISPONDE delle abitudini dei suoi genitori, ma forse neanche lei sa bene il motivo di questo suo comportamento. Allora cerchi di parlare con sua madre, ma soprattutto inizi ad abbracciarla, per farle capire che un abbraccio le può riempire la vita. Appena si sarà abituata ai suoi abbracci, non le sembrerà poi così strano quando la vedrà abbracciare suo padre, perché è tutta questione di abitudini. Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) GLI ABBRACCI PROIBITI Fin da bambina mia madre mi ha sempre costretta a non abbracciare mio fratello più grande di me, perché i maschi non si debbono abbracciare. Neanche con mio padre ho potuto farlo. Una volta mi capitò, di stare in braccio a mio padre che sedeva sul divano e giocavo con lui, avevo solo otto anni, ma mia madre si infuriò molto strattonandomi e dandomi un ceffone. Io, ancora oggi, non capisco questo atteggiamento di mia madre, ma sta di fatto che non riesco ad abbracciare neanche il mio fidanzato, tanto che spesso litighiamo per questo mio modo di fare. Io mi vergogno ad abbracciarlo in pubblico, perché è come se sentissi il rimprovero di mia madre. E’ più forte di me, e già anni prima sono stata lasciata dal mio precedente ragazzo. Cosa fare con questo mio comportamento? Come posso venirne fuori, senza dover rinunciare alla mia vita affettiva? Io amo il mio ragazzo attuale, ma ho paura che se continuo a comportarmi così mi lascerà anche lui. VALENTINA Gli abbracci fra genitori e figli contribuiscono a rendere i rapporti interpersonali più spontanei e meno problematici. Ogni figlio dovrebbe ricevere abbracci dai genitori anche quando si dice che oramai è troppo grande per certe cose. Sono gli stessi genitori che se ne vergognano per poi spingere i figli a vergognarsene. Ogni abbraccio che dura 20 secondi, produce un effetto terapeutico sul corpo e la mente. La ragione è che un abbraccio sincero produce un ormone chiamato “ossitocina”, noto anche come l’ormone dell’amore. Questa sostanza ha molti benefici sulla nostra salute fisica e mentale, ci aiuta, tra l’altro, a rilassarci, a sentirci al sicuro, e a calmare le nostre ansie e le nostre paure. Questo meraviglioso tranquillante è offerto gratuitamente ogni volta che si prende una persona tra le nostre braccia, che si culla un bambino, che si accarezza un cane o un gatto, che si balla con il nostro partner, che ci si avvicina a qualcuno o che si tiene semplicemente un amico per le spalle. La mancanza dell’abbraccio rende la persona vulnerabile ed insicura, che la spingerà a creare situazioni imbarazzanti ed infantili. La sua paura, Valentina, l’ha portata a non creare nessuna forma di confidenza con il suo fidanzato, innescando, involontariamente, il rifiuto della persona stessa. L’abbraccio è l’accoglienza per antonomasia, è l’accettazione dell’altro, ma imparare a farlo comporta il rinnegare quello che sua madre le ha insegnato. Cerchi, se ci riesce, di avvicinarsi piano, piano a sua madre abbracciandola e spiegandole che non può fare a meno di farlo. Le faccia capire che abbracciare i genitori e le persone della famiglia a cui si vuole bene, non è riprovevole o peccaminoso. Forse, lei, nella sua stessa famiglia ha ricevuto questa educazione per via pagina 27 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 IL POTERE DELLE IMMAGINI MENTALI Sono una imprenditrice che, purtroppo, non riesce a pagare nei giusti tempi gli operai. Ci sono sempre spese più urgenti che non mi permettono di ottemperare in modo puntuale alle altre scadenze. Porto avanti il mio lavoro da anni, ma con questa crisi le cose sono diventate molto più difficili, diciamo che sopravvivo. Vorrei tanto capire se esiste un modo per dare alla mia mente una minima soluzione al problema. Chissà, forse può aiutarmi. Grazie LIDIA E’ risaputo che ognuno di noi voglia raggiungere la serenità, la felicità e la ricchezza, ma cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire rimanere relegati in una situazione emotiva e senza via di uscita, allora cosa fare? Ogniqualvolta che pensiamo di voler uscire da situazioni difficili, la questione si complica. Perché ci accade questo? Ci accade perché il tutto è già contenuto nella nostra mente. E allora, senza accorgercene, usiamo quei dati specifici a creare il problema, ma non usiamo quei dati specifici a risolvere il problema, credendo di non possederli. Di conseguenza ripetiamo sempre gli stessi errori, credendo che siano la soluzione al problema. La sua situazione, signora Lidia, consiste nel non avere altri dati oltre a quelli che già usa per risolvere il suo problema di soldi. Cosa vuol dire? Vuol dire che ogni mese lei già sa che non riuscirà a pagare tutti gli operai, ma continua con lo stesso metodo di ritardo nei pagamenti, perché è l’unica soluzione che conosce. Nel senso che: gli operai vengono sì pagati, ma in ritardo. Questo accade perché nella sua mente ogni volta viene creata l’immagine del pagamento, ma in ritardo. Cerchi invece di immaginare la data puntuale dei pagamenti con questo semplice esercizio. Quando avrà almeno mezz’ora di tempo a sua disposizione e sicura che nessuno la venga disturbare, si metta comodamente sdraiata, o seduta su di una sedia o una poltrona, cercando di rilassare il corpo con gli occhi chiusi dicendo: LE BRACCIA E LE GAMBE SONO RILASSATE. TUTTO IL CORPO E’ COMPLETAMENTE RILASSATO. IO SONO CALMA, CALMA, CALMA… Ripeta il tutto un po’ di volte. Poi, in questo stato di calma, immagini la data precisa dei pagamenti e la consegna dei soldi agli operai. Le immagini che vedrà, a mano a mano che farà l’esercizio, diventeranno sempre più chiare e vere. Questo esercizio vale anche per altre situazioni che si vogliono raggiungere, perché l’inconscio recepisce solo le immagini. In questo modo riuscirà, signora Lidia, ad imprimere nella sua mente un dato emotivo non condizionabile dalla coscienza. Si eser- citi tutti i giorni e più volte al giorno se può, vedrà che la costanza le farà raggiungere tutti i suoi obiettivi. Una cosa importante da sottolineare è che non si deve avere fretta di raggiungere l’obiettivo, perché così facendo la tensione bloccherebbe il normale flusso energetico della nostra mente. Più si ha fretta e più si avranno ritardi, più si è rilassati e più si raggiungerà l’obiettivo in minor tempo. Sembra assurdo, ma funzioniamo così. Buon allenamento! Scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 50 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una email al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] pagina 28 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Polizza vita su Mutuo, solo con la banca che concede il mutuo ..FALSO Il broker Marcello Lo Pinto Nei giorni scorsi dialogando con un amico, mi diceva di aver finalmente ottenuto il mutuo e di aver acquistato la casa tanto desiderata. Parlando mi evidenziava le condizioni del mutuo, è con un po’ di amarezza si lamentava del costo della polizza caso morte, invalidità permanente e perdita impiego, che aveva dovuto finanziare. Capendo cosa fosse accaduto ho chiesto copia della polizza è in seguito ho potuto eviden- ziargli, che poteva fare disdetta alla compagnia assicurativa, aveva 60 giorni di tempo per esercitare il diritto al ripensamento, con relativo rimborso della parte di premio non goduto (praticamente tutto visto che aveva appena pagato.), inoltre avevo reperito una copertura equivalente con un risparmio del 40% (circa € 6.000 in meno.)Ho voluto raccontare questo accadimento, poiché nel mercato dei mutui, per le polizze offerte in abbinamento, sono emerse diverse criticità tanto che dopo i reclami delle associazioni dei consumatori IVASS e BANCA D’ITALIA oltre a intervenire sui singoli casi ha invitato gli Intermediari ( Banche, Intermediari finanziari e Imprese di Assicurazioni) a seguire le indicazioni contenute nella “Lettera congiunta al mercato di IVASS e Banca d’Italia del 26 Agosto 2015 Polizze abbinate finanziamenti - Misure a tutela dei clienti.” Fra i tanti rilievi il più importante, a mio giudizio è: la richiesta di sostituzione della dichiarazione di buono stato di salute prestampata con un questionario sanitario che consenta all’assicurando di rappresentare in maniera consapevole il suo stato di salute e di indicare eventuali malattie pregresse, nonché l’adozione di specifici presidi per evitare che la compilazione del questionario avvenga in forma automatizzata da parte del distributore durante il processo di collocamento. Tale aspetto è fondamentale il rischio è il rifiuto al risarcimento per dichiarazioni mendace, Quando si stipula un mutuo avere una copertura caso morte e invalidità permanente totale (sia da infortuni che da malattia) è un libera scelta auspicabile a protezione dei propri congiunti, ma troppo spesso si è così concentrati sull’ottenimento del mutuo che non si pone in essere la stessa attenzione sulla copertura assicurativa o forse ,si può erroneamente ritenere che la polizza debba essere esclusivamente stipulata con la banca questo sicuramente è un malinteso in quanto è vietato dalla legge. Nel caso in cui si stia o si sia stipulato da poco un mutuo, anche per surroga e/o sostituzione, consultateci potreste risparmiare qualche migliaio di Euro, e FACILE ma avete al massimo 60 giorni dalla stipula. 0683776510 dal Lunedi al Giovedì 9:30 – 12:30 /15:30 – 18:30 il Venerdì 9:30 – 12: 30 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI Diritto alla vita… per tutti a cura di Sihem Zrelli Cari lettori e lettrici, il mio articolo di oggi è dedicato a tutte quelle persone che ogni giorno fanno fatica a trovare da mangiare, a quelle persone che soffrono e vivono in un paese di guerra o scappano da questa, a chi vive la dittatura nella sua patria, a chi è costretto a lasciare il paese e i suoi affetti per cercare un futuro migliore. Immaginate una donna su un barcone, che ha sofferto la fame e la sete, che ha visto morire tra le sue braccia il suo bambino e ha lasciato nella sua terra i suoi genitori. Immaginatela arrivare in un Paese dove non conosce la lingua, le usanze, le persone. Cosa la avrà spinta a tuffarsi nell’ignoto, soffrendo dolori per noi inimmaginabili, se non la paura? Avreste voi il coraggio di chiuderle la porta in faccia? Di dirle: “No, tu qui non puoi entrare”? Immaginate una persona che fatica a trovare lavoro, che non ha una casa, costretta ogni giorno a lottare per un tozzo di pane, fino ad arrivare a rovistare tra i rifiuti. Avreste il coraggio di rifiutarle un aiuto? In alcune scuole di Aprilia, in occasione della Giornate Della Memoria, i bambini hanno visto il film “La Chiave di Sara”. Sara, bimba ebrea che cerca disperatamente di tornare dal fratellino, è aiutata e accolta da una coppia di anziani francesi che, nonostante il pericolo di ospitare un fuggitivo ebreo, anche se bambino, non esitano ad aprire la loro porta, dimostrando un coraggio e un’umanità che a molti manca. Chiudere le porte in faccia è negare il diritto alla vita. Questo significa che sono per vedere tanti disperati abbandonati per strada perché “l’Italia deve accogliere tutti”? Assolutamente no. Io sono per la regolamentazione e il controllo delle leggi. Leggi che devono non solo essere rispettate ma tenute sotto controllo. Sono per un’accoglienza fruttuosa che sia in grado di dare all’Italia cittadini in grado di donare qualche cosa al Paese che li ospita, che li arricchisca con il loro lavoro. Sono per gli aiuti per i centri che si occupano dell’accoglienza ai minori, alle donne che subiscono violenza, l’aiuto alle associazioni che si occupano di volontariato. Sono per la forza, la nostra forza, che può fare davvero qualcosa per chi ha bisogno e trasformare queste persone da persone che ricevono a persone che sono in grado di dare. “Dai a un uomo un pesce e lo sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo sfamerai per sempre”, raccontava un detto italiano e non posso fare a meno di pensare che sia vero. Aprilia è una città che mi ha sempre fatta sentire accolta. Io vengo da un paese caldo e meraviglioso, con il suo deserto, le sue palme e i suoi profumi e, nonostante nessun luogo al mondo può prendere nel mio cuore il posto delle mie radici, ad Aprilia sono riuscita a costruire me stessa: una casa, un lavoro che am, un compagno di vita e degli affetti sinceri. Per questo motivo non posso fare a meno di sorridere e sentirmi orgogliosa delle varie associazioni di volontariato presenti sul territorio, non solo la mia, destinate ad aiutare il prossimo. Penso che tutti, e mi ripeto per non essere fraintesa nel rispetto delle leggi, hanno diritto ad una vita dignitosa, a prescindere dalla loro razza o ceto sociale. Tutti hanno diritto ad un tetto sopra la testa che ripara dalle intemperie, a delle mura che riparano dal freddo, a del cibo per riempire lo stomaco e a degli affetti. Credo non solo che le istituzioni debbano fare in modo che ogni singolo cittadino abbia una vita decorosa ma che anche il singolo cittadino debba lottare per garantirsi questa vita, lavorando e dandosi da fare. Cercando di essere sempre positivi e mai negativi. Io sono convinta, dopo il mio articolo, che avrò la replica dell’1% di Aprilia ma questa è la mia opinione e ognuno di noi ha il diritto di esprimere il proprio pensiero, soprattutto quando questo non nuoce alla libertà del prossimo. Il mio ultimo pensiero va a chi soffre ed è costretto ad affrontare mille difficoltà. Non arrendetevi. Dopo la tempesta, c’è sempre l’arcobaleno. pagina 29 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 SOS CRESCITA EDUCAZIONE FAMIGLIA SCUOLA Aiuto … la pagella! Dott.ssa Cinzia De Angelis Per porre domande alla dott.ssa Cinzia De Angelis inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] Matteo ha undici anni. Ha iniziato la prima media quest’anno. All’inizio non conosceva nessuno mentre i suoi compagni già erano amici dalle elementari. Alcuni di loro si frequentavano anche dopo la scuola: giocavano a calcio insieme e qualche volta si incontravano per andare al cinema. Lui no. Si sentiva un po’ solo nell’ora della ricreazione. Poi il tempo è passato e ora Matteo si è fatto degli amici. Ha imparato a non chiamare “maestra” l’insegnante di geografia e a dare del “lei” alla professoressa di storia che ci tiene tanto. Non dimentica più la cartellina di arte e mette la t-shirt bianca nello zaino per l’ora di ginnastica. La mattina sceglie con cura la felpa da indossare e, anche se non ha tempo, passa almeno un quarto d’ora davanti allo specchio per sistemare i capelli. Vorrebbe tanto che Silvia, la sua compagna di banco lo guardasse un po’. E mentre pensa a lei, si dimentica la formula inversa da scrivere sul compito di matematica. Di sicuro è un cinque in pagella. E le gambe iniziano a tremare. Già se li immagina i suoi genitori. Lui in piedi, in procinto di scappare, mentre consegna la pagella alla madre intanto che il padre si infila gli occhiali. Sarà dura. Musica gli ha messo sei perché ancora non sa solfeggiare abbastanza e a matematica di sicuro non avrà la sufficienza piena. Ma nelle altre materie Matteo eccelle: otto in italiano, nove in geografia, addirittura dieci a storia. A lui la storia piace. Lo diverte. Eppure i suoi genitori neppure li vedranno quei voti. Vedranno solo che Matteo ha un cinque in matematica. Gli diranno che non si è impegnato abbastanza. Gli toglieranno gli amici e la play station. E forse la speranza di incontrare Silvia fuori scuola. Matteo vorrebbe dire ai suoi genitori che affrontare la prima media non è stato facile. Non è visto e incoraggiato dai suoi genitori. A lui la scuola piace ma non ce la fa. Neppure se si impegna. Eppure anche a lui verrà tolta prima la play station e poi gli amici. Ah vero. Filippo gli amici non ce l’ha. Ma i genitori non lo sanno. Non lo sanno che Filippo non viene invitato mai alle feste dei compagni e che con certezza ripeterà l’anno. Lo ripeterà talmente tante volte fino a sentirsi perso. La chiamano “dispersione scolastica”. Io in un Asilo “serale” per migliorare il rapporto di coppia dei genitori stato facile attraversare l’androne della scuola coi bulletti che commentavano le sue scarpe verdi che aveva acquistato a Madrid l’estate scorsa, il brufolo sul mento che lo faceva sentire impacciato con le ragazze, le interrogazioni senza il libro davanti. Le materie nuove. Eppure non lo dice. Resta in silenzio e pieno di rabbia di fronte a delle punizioni che non sente sue. Pensa al suo compagno Filippo. Quello che si siede all’ultimo banco e non parla mai con nessuno. Ha tutti cinque e quattro e vorrebbe tanto essere altro modo ma non lo dico. Considerare i limiti dei nostri figli non significa soffermarsi solo sui limiti. Vanno considerati i loro sforzi. Le loro risorse. La scuola, come la vita, non è un paradiso terrestre. Ci sono prove continue da affrontare e disagi che possono emergere. I ragazzi non vanno lasciati soli. Un voto è un numero, una misera valutazione che ci dice solo qualcosa dell’universo sommerso dei nostri figli. L’altro dobbiamo carpirlo con fatica. Perché i ragazzi, molto spesso, per parlare non usano le parole. Sempre più spesso, purtroppo, le coppie con figli piccoli non riescono a ritagliarsi tempo per ritrovare quell’intimità venuta meno con la nascita di un bambino. Si corre e si dedicano tutte le energie solo per i figli, spesso a discapito del rapporto di coppia.Da questa consapevolezza nasce l’iniziativa dell’asilo nido Il Mondo dei Sogni di via Aldo Moro ad Aprilia, di effettuare aperture straordinarie ogni primo sabato sera del mese, dalle 19 alle 23, consentendo ai genitori dei bambini iscritti all’asilo, e agli amici di iscritti, di concedersi qualche ora di svago, per migliorare la qualità del tempo trascorso in coppia e soprattutto per recuperare un rapporto che, con l’arrivo dei figli, viene messo necessariamente in secondo piano. È la prima iniziativa di questo tipo in tutta la provincia di Latina e risponde all’obiettivo di contribuire al benessere di coppia, benessere che si ripercuote di conseguenza anche sul rapporto genitori-figli. I bambini possono comunque essere tenuti sotto controllo grazie alle telecamere installate all’interno della struttura: i genitori dei bambini iscritti, collegandosi al sito della struttura ed inserendo username e password personalizzata assegnata al momento dell’iscrizione, possono vedere in ogni momento le attività svolte all’interno dell’asilo. L’iniziativa, partita quasi per gioco a gennaio, ha subito riscosso un grande successo ed al secondo appuntamento sono stati ben 20 i bambini che hanno trascorso un sabato sera alternativo presso l’asilo, così da lasciare liberi i genitori di ritrovarsi. Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 4 marzo. pagina 30 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 TRE ANNI FA ROGER WATERS AD APRILIA PER L’INAUGURAZIONE DEI MONUMENTI IN MEMORIA DEL PADRE E DEI DISPERSI NEL 1944 ANTEFATTI E RETROSCENA DELL’EVENTO di Elisa Bonacini [email protected] unricordoperlapace.blogspot.it Nel terzo anniversario dell’inaugurazione dei memoriali ai Caduti senza sepoltura del 1944 cui partecipò eccezionalmente la rock star Roger Waters voglio ricordare come si è realizzato l’evento che ha unito il nome dei Pink Floyd alla Città di Aprilia. Nell’aprile 2012 arrivò in redazione del Giornale del Lazio la telefonata di una anziana signora di Anzio (R.C.) che suggeriva un sopralluogo in un punto del litorale anziate dove sosteneva potessero trovarsi i resti del Sottotenente dei Fucilieri Reali Britannici Eric Fletcher Waters, padre di Roger Waters fondatore del gruppo musicale dei Pink Floyd. Come noto, il padre del cantante risulta tra i soldati dispersi nei cruenti combattimenti che seguirono allo sbarco degli Alleati sul litorale di Anzio e Nettuno. Fu così che il direttore Bruno Jorillo, seppur con qualche perplessità, mi incaricò di incontrarla per un’intervista. Difatti ci incontrammo dopo qualche giorno e ne registrai la testimonianza. Avvisai telefonicamente il mio amico Harry Shindler che da anni si impegna nelle ricerche dei soldati dispersi durante la seconda guerra mondiale. Shindler giudicò l’indicazione della signora anziate priva di fondamento, ma io volli tentare comunque un contatto con Roger Waters per comunicargli la segnalazione. Il 20 aprile 2012 scrissi un messaggio su Twitter e inviai una email sul forum di Waters “all’attenzione di Mr. Roger Waters”. La risposta arrivò presto, il 22 aprile alle ore 15:04 : un certo Jim Durning, che si qualificò essere parte dello staff di Roger Waters comunicava di avere ricevuto la mia nota relativa al padre di Roger e di volere i miei contatti telefonici per maggiori informazioni. Dopo avere verificato l’attendibilità di quella e- mail e conoscendo le mie lacune nell’inglese parlato, pensai che una buona soluzione sarebbe stata quella di fargli spiegare tutto da Harry. E così feci. “Jim - scrissi- ho informato Harry Shindler, veterano inglese di 91 anni che si impegna nella ricerca di informazioni sui soldati dispersi. Aspetta la tua telefonata”. Sebbene la motivazione fosse solo un pretesto, quella telefonata avvenne. Ero soddisfatta di essere riuscita nel mio intento di mettere in contatto le due parti ed ero sicura che Harry, che non conosceva affatto le canzoni di quegli strani “FLUIDI ROSA”, come li aveva definiti, sarebbe entrato presto in simpatia con Roger, cosa che avvenne subito, sin dalle prime telefonate. Roger diede subito il consenso ad avviare le ricerche sul padre Eric e così Harry cominciò a fare le sue richieste presso gli Enti Britannici competenti. Cassino: Cimitero del Commonwealth. Dopo pochi mesi Harry riesce a dare la prima indicazione. Waters vi si reca il 29 marzo 2013, ma può solo leggere il nome del padre in una fredda lapide sulla quale compaiono più di 4000 soldati dispersi nella campagna d’Italia. E’ qui che pronuncia la frase che dallo schermo televisivo entra nel cuore di Harry Shindler: “Il mio viaggio finisce qui”. A quel punto Harry vuole andare avanti, perché anche Roger lo vuole, vuole sapere. Così nei primi giorni di ottobre 2013 mi squilla il cellulare. E’ Harry. “Elisa”, mi dice, “ è’ arrivata la documentazione dall’Inghilterra. Sono le mappe e il diario di guerra del 18 febbraio 1944, quando morì Eric, ma ancora tutto da interpretare”. La notizia fu poi riportata sulla Repubblica il 9 ottobre ; la foto della famiglia Waters con Roger di pochi mesi commosse tutti e fece il giro del mondo. Unico neo: nella cronologia dei fatti il mio nome non compariva, ma non diedi troppa importanza; la mia felicità era tanta, immensa. Dal 10 ottobre 2013 volli mettere al corrente il Sindaco Terra e l’Amministrazione tutta, considerando che l’evoluzione del “caso Waters 18 febbraio 1944” sin dalle prime fasi di accertamento sembrava evidenziare il pieno coinvolgimento del territorio di Aprilia. In molti ci mobilitammo per fornire informazioni affinché Harry che vive ad Ascoli Piceno, con il supporto di alcuni amici, riuscisse a trovare la soluzione dell’enigma. In contatto giornaliero con Harry, coordinavo le ricerche e gli invii del materiale cartografico fornitomi dagli uffici comunali. L’11 novembre arrivò la conferma ufficiale del punto esatto dove morì Eric Fletcher Waters. Il luogo X era in territorio apriliano, nei pressi del fosso della Moletta. Ricordo l’emozione quando per prima mi recai in via dei Pontoni e scattai alcune foto che vennero inviate a Roger. Waters poi ringraziò Shindler inviandogli una poesia inedita scritta in ricordo del padre “Un solo fiume”. Anche Harry volle ringraziarmi a mezzo stampa per il mio impegno (Messaggero.it del 27 novembre 2013). Sin dai primi giorni di novembre, Harry Shindler mi aveva parlato dell’idea di realizzare un memoriale; idea che condivisi e che mi impegnai a portare avanti. Il 21 novembre 2013 protocollai negli uffici comunali di Aprilia la nostra proposta, che venne accettata e poi realizzata dal Comune di Aprilia. Vennero realizzati due monumenti, considerando di piazzarne il più prestigioso (l’obelisco) nel centro di Aprilia, pensando che quello “in campagna” (ai Pontoni) nei pressi del luogo di morte di Eric Fletcher Waters avrebbe potuto subire nel tempo atti di vandalismo. La mia felicità fu immensa quando Roger approvò di collocare l’obelisco nel piazzale antistante l’Istituto “Rosselli”, ora Liceo “Meucci”, dove si trova l’esposizione”Un ricordo per la pace” sulla Battaglia di Aprilia con i reperti storici collezionati da mio fratello Ostilio Bonacini (la mostra incredibilmente sta per essere dismessa da quella sede per esigenza di spazi del Liceo). In quei giorni il Comune di Anzio con la notizia del conferimento della cittadinanza onoraria a Waters creò una notevole confusione mediatica sull’evento. Il ruolo di Aprilia divenne quasi “a servizio” del Comune di Anzio e dei festeggiamenti del 70esimo dello Sbarco. Il monumento stesso nei comunicati divenne “monumento ai Caduti dello Sbarco rimasti senza sepoltura”. E la battaglia/e di Aprilia? Dopo tanti anni di impegno per dare rilievo storico agli avvenimenti bellici che segnarono tragicamente Aprilia nel 1944, non nascondo la delusione provata in quei giorni. Arrivò il grande giorno. Lunedi 17 febbraio 2014, in Via dei Pontoni Roger si ricongiunge alla figura del padre. Sono presente a quella che Roger ha desiderato fosse una cerimonia privata e vivo con emozione quegli attimi per cui tanto ho lavorato nei mesi di preparazione dell’evento. Ed è un piccolo albero d’ulivo, simbolo di pace, che Roger pianta al centro del memoriale, per scrivere forse la parola FINE al suo lungo e tormentato viaggio. Il giorno seguente 18 febbraio seguì la cerimonia dell’inaugurazione dell’obelisco presso l’Istituto Rosselli in via Carroceto. Mi è stato “concesso” intervenire per un paio di minuti e proiettare un mio breve video che ha commosso Roger fino alle lacrime. Il giorno seguente ho rivisto Roger all’Ambasciata britannica, durante una cerimonia in cui Harry ha ricevuto l’onorificenza MBE. Gli ho consegnato il dvd del filmato, chiedendogli se gli fosse piaciuto. E lui, che di persona è estremamente gentile e composto, mi ha risposto : “davvero un bel lavoro !” 18.2.2014 E questo naturalmente mi ha riempito il cuore di gioia... Questo volevo raccontarvi, cari lettori del Giornale del Lazio, semplicemente la verità… A distanza di tre anni poco devo dire è rimasto di quell’evento a favore di Aprilia e molto non è stato ancora messo in atto come era stato programmato: tra tutto spicca la mancata realizzazione di un aiuola di sosta in via dei Pontoni e la carenza in internet di indicazioni per raggiungere i memoriali, impresa assai ardua per i turisti, come mi è stato più volte segnalato. Speriamo tuttavia che Roger non ci abbia dimenticato e che ritorni tra noi magari per partecipare ad un grande concerto di beneficenza per aiutare anche chi ancora oggi soffre a causa della guerra. Un progetto su cui si dovrebbe lavorare. Presto Roger! Aprilia ti attende! CERIMONIA 18 FEBBRAIO I FIORI DELL’ASSOCIAZIONE UN RICORDO PER LA PACE E IL MESSAGGIO DI HARRY SHINDLER Nella mattinata del 18 febbraio, presso il comprensorio studentesco “Meucci-Rosselli” di Via Carroceto si è tenuta la cerimonia organizzata dal Comune di Aprilia nel terzo anniversario dell’inaugurazione del monumento in memoria di Eric Fletcher Waters e di tutti i Caduti rimasti senza sepoltura. A termine della cerimonia Elisa Bonacini, presidente dell’Associazione “Un Ricordo per la pace” ha deposto un omaggio floreale anche a nome del veterano britannico Harry Shindler, rappresentante della ITALY S T A R ASSOCIATION 1 9 4 3 1945. Shindler e la Bonacini nel 2 0 1 3 sono stati i promotori dell’iniziativa dei memoriali in ricordo di Eric Fletcher Waters e di tutti i Caduti dispersi nei combattimenti nel 1944. Le ricerche di Shindler hanno permesso di individuare il punto esatto di Aprilia in cui il 18 febbraio 1944 perse la vita il giovane Waters, padre del cantante Roger Waters. Shindler ha fatto pervenire un comunicato che è stato letto durante la cerimonia : “Mantenere la memoria del passato – si legge nella nota- è importante per non commettere ancora gli stessi errori. I giovani devono comprendere che la guerra che abbiamo combattuto noi con tanta sofferenza era giusta. Prima che cominciasse l’Europa era coperta da dittature, c’erano i campi di concentramento e di sterminio. Dopo la guerra l’Europa è diventata democratica, i campi di concentramento non c’erano più! Se tutto ciò verrà ricordato ci saranno meno possibilità di replica e la morte dei miei compagni, le sofferenze della popolazione non saranno state invano”. pagina 31 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 Non possiamo permetterci di fallire di Salvatore Lonoce Cari amici lettori, la vita mi ha dato molti schiaffoni eppure se tornassi indietro chiederei di riviverla, anche se le sofferenze sono state molte; Perchè non conosco paradiso migliore. Non sono d’accordo con chi dice che questa vita è una valle di lacrime che dobbiamo attraversare in attesa di un paradisiaco aldilà. Cari amici, il paradiso e l’inferno sono qui e ora, e la preponderanza dell’uno o dell’altro dipende da noi, la felicità sta nella nostra testa e di certo non abbiamo bisogno di cose per ottenerla, non abbiamo bisogno di cambiare il cellulare ogni tot mesi per poi pagarlo a rate, non abbiamo bisogno di sentirci schiavi del nostro lavoro solo per accumulare più soldi né di evitare di fare figli con la scusa che non ce lo possiamo permettere. Ci diciamo “non voglio che a mio figlio manchi niente”, e alla fine l’unica cosa che gli manca siamo noi stessi, i loro genitori, cari amici dobbiamo avere il coraggio di affrontare la vita e i suoi cambiamenti, e non parlo solo della lotta politica cittadina, ma anche dell’amore e delle nostre relazioni con gli apriliani che ci circondano. Mobilitiamoci contro questo pessimismo. Smettiamola di etichettare gli altri concittadini in uomini e donne, extracomuntari ed apriliani doc, giovani e vecchi: ci sono solo due categorie di apriliani, coloro che si impegnano per cercare di cambiare in meglio la loro vita e quella degli altri, e coloro che scelgono di non farlo. In questo inizio d’anno mi corre l’obbligo di fare alcune riflessioni che spero possano trovare terreno fertile nell’ambito della politica locale. Cari amici lettori io ho un “sogno”, quello di avere una nuova classe di politici apriliani che si impegni nella nostra vita pubblica testimoniando i valori in cui credono. Cari amici ve lo voglio confidare questo mio sogno, è uno di quelli che si fanno ad occhi aperti, e che mi indica una direzione verso cui andare. Mentre incoraggio questi miei concittadini, impegnati in politica ad essere sempre coerenti con la loro fede che include ed eleva ogni loro istanza e valore, vorrei che con questo articolo contribuissi a far sorgere questa generazione nuova di apriliani che, pur nel travaglio della politica odierna e attrezzandosi a stare sensatamente dentro ad essa, sentono la cosa pubblica come importante e alta, in quanto capace di segna- re il destino di tutti noi, e per essa sono disposti a dare il meglio dei loro pensieri, dei loro progetti, dei loro giorni; Apriliani che avvertono la responsabilità davanti alla città come decisiva per il loro agire politico. Si parla sempre di buona politica e di cattiva politica, ma in verità sono gli uomini che nel loro agire si comportano bene o male. La politica non è mai cattiva: essa tende a tutelare gli interessi collettivi e a stimolare le energie dei singoli perché possano esprimersi a favore di tutti. Cari amici, quando un apriliano si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire la città ma, non come un atto di privilegio ma, come una ricompensa al merito. Mi piacerebbe che ad Aprilia si facesse così, che ci fosse più senso civico e responsabilità nella gestione del bene pubblico. Cari amici amministrare Aprilia significa confrontarsi giornalmente con tutti e poi prendere decisioni che incideranno sulla vita di tutti noi: è un’enorme responsabilità e un grande privilegio. Non si può prendere alla leggera un compito come questo. Sappiamo tutti che quando ci si dedica a qualcosa occorre farlo al massimo delle proprie capacità e questo è ancora più vero quando si fa politica. Il tempo dei professionisti della politica è finito, non possiamo più permetterci altri politici che non siano in grado di essere anche apriliani. Apriliani che si confrontino ogni giorno con i problemi quotidiani del vivere, lavorare e crescere nella nostra città. Quando parliamo dei nostri politici presumiamo che tutti coloro i quali sanno conquistarsi i voti, sappiano anche amministrare la città ma, quando siamo ammalati chiamiamo un medico provetto, che ci dia garanzia di una preparazione specifica e di competenza tecnica. Non ci fidiamo del medico più bello o più eloquente.Quindi il nostro politico non può solamente dimostrare capacità nel racimolare voti, ma deve avere anche un alto senso dell’amministrazione cittadina e una moralità specchiata. Deve offrire un esempio di rettitudine e senso di responsabilità maggiore di chiunque altro. Cari amici, non esiste una moralità pubblica e una moralità privata. La moralità è una sola, perbacco e, vale per tutte le manifestazioni della vita. E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico. È un affarista, un disonesto. Cari amici, la reputazione di un uomo può essere la sua salvezza come la sua rovina; essa si costruisce giorno per giorno e non si può basare su ciò che si intende fare, ma su quello che si è fatto e sul come lo si è fatto.I nostri futuri amministratori devono essere degni della fiducia dei propri concittadini, di saper interpretare i desideri di molti e di sostenere le ragioni dei pochi, di essere in grado di creare le condizioni per una crescita economica ma anche morale e civile della nostra società cittadina. Cari amici, la politica è l’arte del confronto, della sintesi, della capacità di ascolto e di elaborazione. Ci sono sfide che la nostra generazione non può perdere: l’ambiente, il lavoro, la salute, la sicurezza. Sono questi i capisaldi sui quali costruire il futuro dei nostri figli. Non possiamo permetterci di fallire. pagina 32 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 RUBRICA TERZO SETTORE E NUOVI MONDI “APRILIA noi ci siamo: Nonviolenza Educazione Solidarietà e Legalità” - Convegno venerdì 3 marzo ore 18,00 presso la Sala polivalente del Comitato di Quartiere Aprilia Nord a cura del Comitato femminile Valore Persona e Farereteonlus A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazione sociale. Per scrivermi: [email protected] Care lettrici e lettori, il tema della legalità rappresenta una questione centrale per il futuro esistere delle organizzazioni sociali, a partire da quelle più semplici come “la famiglia” fino a quelle più complesse come lo “Stato” : in ballo c’è la vita di tutti, il bene comune. La legalità è un’esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune. “Un’esigenza fondamentale”: fondamentale diventa allora educare ed educarci alla legalità, o meglio alla responsabilità. La legalità non è infatti un valore in quanto tale ma è l’anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale, l’io ed il “noi”. Per questo non bastano solo le regole. Le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti con quelle scelte. Il rapporto con le regole non può essere solo di adeguamento, tanto meno di convenienza o paura L’educazione alla legalità si colloca allora nel più ampio orizzonte dell’educarci insieme ai rapporti umani, con tutto ciò che questo comporta: capacità di riconoscimento, di ascolto, di reciprocità, d’incontro, di accoglienza. Già Giovanni Paolo II, parlando a Napoli nel 1990, rileva- va la grave crisi di legalità dell’ Italia. «Non c’è chi non veda disse - l’urgenza di un grande recupero di moralità personale e sociale, di legalità. Sì: urge un recupero di legalità». Sono passati più di 20 anni, ma quelle parole restano fortemente attuali. E non solo pensando al crimine organizzato ma a tutti quei reati diventati costume - o meglio malcostume - espressioni di un’illegalità che è stata “depenalizzata” nelle coscienze e da lì si è insediata nelle pieghe della vita sociale. Forme di corruzione e abusi che sono espressione dell’esercizio dell’autoritarismo che è il viatico del malaffare. Da che cosa nasce tutto questo? Fattori determinanti dell’”eclissi” di legalità sono certo la crescita dell’individualismo, della tendenza a “fare i propri comodi”, di una libertà individuale che s’afferma a scapito di quella collettiva. A questi fattori va però aggiunto l’effetto negativo di certi comportamenti pubblici. Chi riveste un ruolo pubblico ha di fronte a sé una doppia istanza etica, individuale e sociale, perché deve rendere conto anche alla comunità. Per questo, quando arriva dall’alto, il cattivo esempio ha ricadute particolarmente gravi sul senso di legalità. Da un lato rischia di innescare l’imitazione di chi si auto-giustifica “perché così fan tutti”. Dall’altro genera sfiducia, lascia credere che “le cose non cambieranno mai”. La legalità va difesa e si riconquista con la responsabilità, con il dire “io ci sono” e “rispetto le regole”. Non basta “predicare” la legalità, bisogna praticarla. Presentare la legalità solo in un’ottica formale, come un sistema di prescrizioni e divieti è sbagliato, bisogna presentare il suo lato informale di sistema regolatore dei rapporti sociali . La legge viene dopo le persone e deve essere per tutte le persone. Solo così, riconoscendole e responsabilizzandole, essa diviene anche voce della loro coscienza. Il fine ultimo della legalità è la giustizia sociale. La legalità si coltiva costruendo una società viva, accogliente, eterogenea, formata da persone che sappiano vedere negli altri non un potenziale nemico ma un possibile amico. Una società ospitale, aperta alle differenze e cementata da diritti e doveri condivisi. Ecco perché non possiamo parlare di legalità senza porre prima la questione dell’uguaglianza. Una legalità senza uguaglianza - dei diritti e dei doveri, dei cittadini di fronte alla legge - mina il legame sociale e accentua le distanze culturali ed economiche. È l’uguaglianza il fondamento della legge, non viceversa. Educazione e legalità sono due modi di pronunciare la parola “noi”. Nell’educazione il “noi” ha il volto della reciprocità: io e te siamo diversi, ma è proprio sul terreno di questa comune diversità che possiamo incontrarci, riconoscerci, rispettarci. La relazione e la prossimità sono allora i fondamenti della giustizia: non possiamo davvero capire il linguaggio delle leggi se prima non abbiamo imparato quello dei rapporti umani. Una società dove l’io e il noi non sono contrapposti e la vita delle persone sia custodita e alimentata, non impiegata come strumento di potere, di sfruttamento, di profitto. Il convegno organizzato dal Comitato Femminile “Valore Persona” in collaborazione con Farereteonlus vuole promuovere la cultura dell’uguaglianza, della reciprocità, della solidarietà e della legalità. Il Convegno si incentra su un dibattito aperto con il mondo dei giovani e dell’associazionismo sullo spunto della presentazione della quarta ed ultima “fatica letteraria” dello scrittore siciliano Antonio de Lieto Vollaro “RIVOLUZIONE SILENTE”. L’autore ha deciso di dire la sua sul sistema criminale e la mafia. “Avendo, oramai, attraversato oltre mezzo secolo di storia moderna e avendo vissuto quasi in prima persona vicende per molti versi drammatiche, sia da un punto di vista sociale che per le tragiche vicende umane che li hanno caratterizzati - racconta De Lieto Vollaro - ho sentito dentro di me emergere prepotente e irrefrenabile l’obbligo di dire la mia sul sistema criminale che si è intessuto nella società in cui viviamo e che è difficile, ma non impossibile, da sradicare”. Il volume, infatti, rappresenta un accorato appello-denuncia ai giovani affinché attuino con i fatti, e non solo sulla rete, una forte, decisa e irrefrenabile “rivoluzione silente” che possa spazzare via le mafie dal tessuto sociale italiano e non solo. Un giovane, e prima ancora un bambino, devono essere accompagnati a capire il senso del vivere insieme, e quindi la ragione di regole che consentono una convivenza rispettosa dei diritti e della libertà di ciascuno. Per questo è importante puntare sulla responsabilità, far capire ad un giovane che il modo più alto di realizzarsi è quello di impegnare la propria libertà per un fine più alto dell’io. Fargli capire che “responsabilità” significa vita libera dai calcoli e dalle paure; vita che costruisce la strada dei propri sogni. E che i cambiamenti partono anche dalle piccole cose, dall’impegno quotidiano, dal rifiuto delle scorciatoie e delle sempli- ficazioni, dalla coerenza e dalla fedeltà ai propri ideali. Ecco allora ritornare alla mente le parole di chi queste dimensioni - legalità e responsabilità, educazione e presenza concreta accanto ai giovani le ha sapute saldare e declinare nella fedeltà al Vangelo ed ai valori civili della Costituzione come Don Luigi Ciotti. “La speranza mia e di tanti altri, che la pensano come me, - spiega infine l’autore - è quella che un bel giorno i nostri figli e i nostri nipoti possano, con la forza dell’amore e dell’ironia, sconfiggere quella che Giovanni Falcone ha definito “il cancro della società italiana (La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.)”. L’obiettivo del Convegno è dare vita ad una sentita e vibrante discussione nel corso della tavola rotonda, che ne scaturisce, avente come tema centrale proprio la legalità e il vivere civile, la responsabilità e la solidarietà con l’ausilio di esperti Avvocati e Giuristi, che hanno aderito all’iniziativa. Il convegno vuole anche essere un momento di riflessione e condivisione con le Istituzioni, le Scuole, le Associazioni, le Parrocchie, e tutti gli attori sociali coinvolti sul tema della lotta contro le disuguaglianze, della solidarietà e legalità. Astrologia Umanistica Evolutiva: I TRANSITI ATROLOGICI: come si muovono le energie nel nostro mondo collettivo ed individuale..? La Rivoluzione di Urano e Marte Il Giardino dei Cristalli associazione culturale di discipline umanistiche tel. 3477329631 – [email protected] siamo su Facebook [email protected] 3477329631 di Laura Bendoni rivoluzione?… questo termine spaventa un po’.. ma se ci pensiamo un attimo forse la “rivoluzione” proposta da Urano e da Marte diventa davvero interessante..!! già di per se Urano rappresenta il cambiamento per eccellenza e di conseguenza la trasformazione dei modelli di vita sia personale che collettiva espandendosi poi anche al sistema sociale.. è proprio Urano in Astrologia evolutiva, a metterci davanti all’esigenza di evolvere qualsiasi sistema affinché possa davvero “nascere il nuovo” ed “il nuovo” diventa necessario per poter cambiare un paradigma ed affermare in un tempo ancora non stabilito ovviamente, quel senso di libertà personale che parla di autenticità e di creatività.. certo, in un tempo come il nostro dove la parola “crisi” non riesce più nemmeno a rappresentare tutte le difficoltà che la nostra umanità incontra nel sistema lavorativo, economico e di conseguenza personale.. pensare alla possibilità che tutto possa cambiare e finalmente si possa “respirare l’aria della libertà” semplicemente nel “poter essere” ciò che siamo per poter di conseguenza ascoltare i propri bisogni ed affermare i propri desideri, appare come un sogno oggettivamente improbabile da realizzare nella realtà perché al momento l’entusiasmo è attaccato da mille pensieri contrastanti e la stanchezza è tanta e anche mal sostenuta da parte di molti che non vedono certo un futuro roseo.. anzi..!! ma Urano insiste e Marte lo sostiene.. mi sembra quasi di sentire la sua voce: “..Cari Figli della Terra.. aprite la porta alla speranza.. guardate in alto!! Guardate verso il mio cielo..!! Io Sono Urano! Il Cielo stellato!! Rappresento e vi offro la possibilità di cambiare ogni cosa ma dovete crederci! Dovete essere convinti che il mio sostegno è certo! Recuperate le vostre energie e ricordatevi che in voi c’è tutta la forza del mio cielo.. lasciate che l’entusiasmo del nuovo crei in voi la possibilità di dar vita ai vostri desideri.. spostate l’attenzione dalla mente al cuore e preparatevi ad accogliere i germogli di Vita nuova che un giorno si trasformeranno in frutti..” in realtà il rivoluzionario Urano cambia e trasforma ogni cosa.. il suo transito nel segno dell’ariete promette nuove realtà.. l’ariete è il primo segno zodiacale per questo non è difficile pensare che ci troviamo sul finire di un ciclo che deve obbligatoriamente lasciare spazio al nuovo ripartendo da uno.. ripartendo dal primo segno che rappresenta appunto l’inizio del nuovo.. un segno di fuoco che crea azione e reazione.. che si avvale della forza per affermare lo sforzo che ogni nuova nascita richiede.. e Marte pianeta guida del segno dell’ariete, scortato oltretutto da venere, e con la metà di marzo anche da Mercurio e dal Sole, va ad alimentare la natura esplosiva del segnoarchetipo che non può assolutamente essere chiusa in un barattolo.. l’energia arietina è un’energia esplosiva, fortemente attiva che non conosce ostacoli e parla di autoaffermazione e di raggiungimento degli scopi.. la varietà dei pianeti, ma soprattutto di Urano e di Marte in questo segno, accendono a dismisura questo “fuoco rosso” proprio del segno e di Marte che ha come finalità lo scopo di attivare le “qualità del guerriero”.. ma verso quale scopo si muove il guerriero..? cosa deve proteggere..? e come sostiene Urano e qual è la sua più alta peculiarità..? il guerriero non brandisce la spada ma grida per affermare con il potere creativo della sua volontà, una frase che ogni essere riconosce come propria: “Io posso e voglio essere semplicemente ciò che sono!! Sono Io con la mia forza d’animo a difendere e a proteggere i miei desideri e gli intenti che nascono da un pensiero creativo..! mi batto contro la mancanza di speranza affinché la depressione non attecchisca nella terra del mio giardino.. io porto il profumo della primavera.. la stagione dell’inizio di tutte le cose.. la stagione dell’amore..” è questo che ci racconta Marte che sostiene Urano nel raggiungimento del suo scopo.. e qual è il suo scopo..? eccolo: permettere a quel frammento di vita che siamo, di diventare sempre più forte affinché si possa manifestare attraverso l’espressione creativa che nasce dal cuore.. un cuore che non conosce contrasti, limiti, tristezze.. ma solo gioia per il solo motivo di esistere. Certo, Urano e Marte insieme sono davvero una forza.. forse troppo grande o quantomeno poco contenibile se non si riesce a trovare un canale di espressione per questa energia immensa necessaria per dar vita a nuove cose.. è sempre questa forza che può essere utile e necessaria per sciogliere i nodi che ci legano al passato.. così in termini individuali potremo sentir vacillare dentro di noi, quelle “false sicurezze” che non hanno radici.. che non servono proprio a niente.. false sicurezze attraverso le quali potremmo aver creato castelli immaginari e ruoli privi di potere.. condizioni di grandi limiti dove certe dipendenze ed abitudini ormai sfoggiano i loro colori derubandoci dei nostri.. e così rischiamo di incappare nella “Paura” che sinceramente non sappiamo neanche perché sia li, proprio davanti a noi a sbarrarci la strada.. e allora ecco che i “RIVOLUZIONARI” intervengono parlandoci con grande amore esattamente come si fa con i bambini.. la frase che mi sembra di sentire è questa: “la paura non esiste..!! è solo la proiezione di un’immagine che si è nascosta in te..!! non temere, percepisci la forza della Vita che in te si traduce nei termini che già conosci e che rappresentano le tue grandi risorse interiori: volontà.. azione.. creatività.. affermazione degli intenti.. apprezzamento del tuo stesso essere per il solo motivo di esistere..” Ecco.. è tutto.. il Cielo di Urano è già sopra di noi.. sapremo noi accogliere quel cielo nel nostro cuore..?? pagina 33 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 L’AVVOCATO RISPONDE Conto bancario cointestato Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Mi chiamo Luisa e vivo ad Aprilia, pochi mesi fa è deceduto un mio anziano zio, vedovo e senza figli, che viveva con me da circa dieci anni e che ho accudito sempre io in quanto invalido. Data la sua difficoltà di movimento aveva cointestato a me il suo conto corrente dove confluiva la pensione e sono depositati i suoi risparmi. Vorrei sapere se posso legittimamente pretendere la metà delle somme depositate su detto conto anche considerando che in tutti questi anni non ho mai preteso nulla dallo zio per le spese di casa, vestiario e medicine che ho sempre sostenuto in prima persona e che gli altri nipoti (in tutto siamo cinque), che oggi si affrettano a rivendicare diritti sui beni dello zio, non lo hanno mai nemmeno invitato ad una cena. Grazie. Luisa Gentile Luisa, capisco dalle sue parole che i rapporti con i cugini non sono dei migliori e le illustro pertanto la disciplina dei conti correnti cointestati che dovrà essere applicata nel suo caso. Le dico subito che, trattandosi di un conto corrente cointestato, è caduta in successione la sola quota di danaro appartenente al cointestatario defunto e cioè a suo zio. Per quanto riguarda la misura di detta quota va detto che, a seguito della stipula di un contratto di conto corrente bancario, si presume che titolari dell’intera provvista siano, in parti uguali, tutti i cointestatari del conto compreso, naturalmente, il contitolare defunto. Nel suo caso, dunque, essendo un conto intestato a due persone si presume che la quota di ciascuno sia pari al 50%. Mi preme sottolineare come a lei, Signora Luisa, spetti per legge il 50% dell’importo oltre ad una quota sulla parte dello zio in quanto erede di questo. Una volta accettata l’eredità, gli eredi del contitolare defunto acquisteranno pro parte la titolarità della predetta quota subentrando in questo modo nell’originario rapporto bancario del correntista estinto. Al fine però di meglio disciplinare i rapporti tra il cointestatario del conto superstite e gli eredi del cointestatario defunto è necessario chiarire, in primo luogo, se alla morte di uno dei cointestatari del conto, i suoi eredi o il contitolare superstite possano immediatamente esigere dalla banca l’intera provvista e, in secondo luogo, quali poteri di disposizione vengano riconosciuti ai successori del contitolare estinto. E’ fondamentale, per questo, verificare se all’atto della sottoscrizione del conto è stata prevista una clausola di “firma congiunta” oppure di “firma disgiunta”. Vediamo che in presenza della prima, così come il defunto non poteva disporre in vita delle somme depositate senza la collaborazione dell’altro cointestatario, analogamente quest’ultimo perderà ogni potere di disposizione sulle giacenze del conto corrente. In altri termini, né il cointestatario superstite né gli eredi nuovi cointestatari potranno autonomamente disporre del danaro presente sul conto bancario. Per quanto invece concerne le liquidazioni parziali spettanti a ciascun coerede, la Cassazione ha più volte chiarito che, in tale ipotesi, ognuno di essi avrà diritto alla propria quota indipendentemente dal consenso o dalla contestuale presenza di altri soggetti in quanto, infatti l’esistenza di una pluralità di eredi determinerebbe il sorgere di autonomi rapporti obbligatori con l’istituto di credito ove sono depositate le somme . Tuttavia è dato registrare dalla prassi bancaria che gli istituti di credito usino, in siffatte ipotesi, procedere ad un temporaneo blocco del conto corrente interessato al fine di consentire la preventiva identificazione degli eredi del cointestatario defunto. Soltanto all’esito di tali adempimenti questi ultimi potranno operare sul conto bancario ancorché congiuntamente al contitolare superstite. Molte più problematiche solleva invece la presenza di una clausola di firma disgiunta. In presenza di tale clausola infatti la capacità operativa del cointestatario superstite sarà caratterizzata dalla medesima ampiezza che presentava prima del decesso dell’altro cointestatario. Difatti così come originariamente ciascun contitolare poteva disporre liberamente di tutte le somme del conto bancario, similmente il cointestatario superstite continuerà a godere di tale potere anche sulla quota astrattamente riferibile al defunto, salvo il diritto degli eredi nuovi cointestatari al rimborso delle quote di rispettiva competenza. Rimborso da pretendere esclusivamente nei confronti del cointestatario superstite e non nei confronti dell’istituto bancario che lecitamente ha consentito qualsivoglia operazione. Le considerazioni esposte valgono naturalmente anche per gli eredi del contitolare defunto dal momento che essi, continuando la personalitá giuridica del proprio de cuius, analogamente a quanto accadeva prima dell’evento morte, avranno il potere di disporre dell’intera giacenza del conto. L’unica particolarità risiede nella circostanza per la quale detto potere deve essere esercitato dai coeredi in qualità di “gruppo” ossia soltanto congiuntamente non potendo trovare esplicazione in forma individuale. Ciononostante generalmente, la circostanza or ora descritta non è di buon grado accettata da banche o istituti di credito, i quali, temendo di essere trascinati in lunghe diatribe tra coeredi e cointestatari viventi, richiedono sempre la compresenza di tutti i contitolari paralizzano in tal modo l’operatività del conto bancario. A ciò va peraltro aggiunto che qualora uno degli eredi comunichi con lettera raccomandata alla banca un atto stragiudiziale di opposizione all’utilizzo disgiunto del conto bancario, non solo nessuno dei coeredi potrà più disporre delle somme sul conto medesimo, ma neppure l’originario cointestatario potrà fare altrettanto. Quest’ultimo punto tuttavia si presenta particolarmente dubbio, in quanto tale limitazione andrebbe ad incidere su un autonomo diritto di disposizione. In ogni caso, deve necessariamente escludersi che il potere di disposizione del cointestatario superstite o degli eredi del contitolare defunto possa estendersi fino a ricomprendere la facoltà di appro- priarsi definitivamente del danaro del conto cointestato, impedendo la liquidazione delle quote di spettanza degli altri contitolari. È evidente dunque che il cointestatario di un conto bancario a firma disgiunta, nonostante sia abilitato ad operare autonomamente su tutte le somme del conto medesimo, non potrà beneficiare delle stesse in misura eccedente la propria quota e tale limitazione sarà operante con riferimento all’intero svolgimento del rapporto bancario. Non si ravvede infatti alcuna valida ragione per circoscrivere il principio di solidarietà al solo momento della chiusura del rapporto bancario . Chiarito questo primo aspetto, vediamo invece cosa potrebbe accadere se vi fossero contestazioni sulla reale titolarità delle somme depositate sul conto corrente. Come abbiamo detto, per legge si presuppone la titolarità in parti uguali, ma è sempre possibile, fornendone una adeguata prova, dimostrare una situazione difforme da quella derivante dalla cointestazione del conto corrente. Ben potrebbe quindi capitare che, anche in presenza di una clausola di firma disgiunta in ordine agli atti dispositivi, l’intera provvista del conto possa appartenere esclusivamente ad uno solo dei cointestatari. Per tali ragioni alla morte di uno di essi, una volta indentificati gli eredi della vicenda successoria, si rende opportuno individuare in che percentuale le somme appartenevano al cointestatario estinto poiché soltanto in tale misura cadranno in successione. In altri termini, in assenza di espresse pattuizioni contrattuali in merito, uno dei cointestatari o gli eredi del contitolare defunto potrebbero agire in giudizio per rivendicare le somme presenti sul conto corrente cointestato dimostrando che il saldo attivo del rapporto bancario sarebbe costituito esclusivamente da versamenti di somme non riferibili agli altri contitolari o addirittura derivanti da alienazioni di beni personali di un singolo contitolare. L’azione in tal caso intentata sarà, l’azione di rinvendicazione, caratterizzata dal preventivo accertamento da parte del giudice del diritto di proprietà sulle somme richieste e dalla consequenziale restituzione del bene. La prova delle circostanze descritte potrà essere inoltre fornita dal contitolare interessato o dagli eredi del contitolare deceduto mediante la ricostruzione di tutte le attività bancaria inerenti al conto medesimo offrendo in produzione una comprovante documentazione bancaria relativa alle attività inerenti al conto cointestato. pagina 34 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 INTERVISTA DOTT. GIUSEPPE GRECH FINALMENTE E’ ARRIVATO IL COLLUTORIO CHE ASPETTAVI: GENGI G Dott Giuseppe Grech perfezionato in chirurgia orale, endodonzia, protesi paradontologia, implantologia Master 2 livello chirurgia orale università la Sapienza. Master 2 livello in Paradontologia UNiverità La Sapienza Per porre le domande al dott Grech Giuseppe scrivi a: [email protected] Info: 06.9276800 - 333.3949769 Abbianmo il piacere di intervistare il Dott Giuseppe Grech odontoiatra di Aprilia già noto ai nostri lettori per l’interessante Rubrica tenuta sul nostro giornale e seguita ormai da diversi anni. Buongiorno Dott Giuseppe Grech, grazie per la sua disponibilità. Buongiorno a Lei e un saluto affettuoso a tutti i lettori de “il giornale del Lazio”. Che dire, Lei non si ferma mai. L’abbiamo conosciuta non solo per la sua Rubrica ma soprattutto per la sua lotta contro il FLUORO, noto infatti è il libro da Lei pubblicato nel 2012 “Fluoro? No Grazie!”, nel quale denunciava i danni provocati alla salute da questo agente tossico. Oggi invece parliamo di una ricerca da Lei condotta sui benefici dell’aloe nel cavo orale che l’ha portata a creare il suo Collutorio GENGI G. si in questi giorni è entrato in commercio il mio COLLUTORIO GENGI G e lo stiamo distribuendo nelle migliori farmacie, parafarmacie ed erboristerie. Ho avuto il piacere di provarlo e le posso dire che ha un gusto piacevole. Il suo collutorio è con ALOE VERA PURA 100% ALLA CONCENTRAZIONE DEL 95% E CON SODIO CLORURO 0,9% Ma mi parli prima di tutto di questa pianta. L‘ALOE VERA è una pianta dalle infinite sorprese, viene spesso chiamata la pianta del miracolo oppure il guaritore naturale, appartiene alla famiglia delle liliacee. Era già nota fin dall’antichità. Medici Greci e Romani l’usavano con effetti eccezionali come erba curativa e riparatrice delle ferite da taglio che si contraevano contro le guerre. Noi invece la conosciamo come il rimedio della nonna, eppure oggigiorno molti consumatori e scienziati stanno tornando a prendere in considerazione le più tradizionali e naturali terapie. Da questa pianta quindi si possono avere benefici per la salute e per il benessere. Ci parli delle sue proprietà. L’ALOE VERA è una pianta perenne dalle foglie carnose e di color verde chiaro. Immagazzinando acqua , l’Aloe riesce a sopravvivere anche negli ambienti più ostili e racchiude in sé un mondo vasto ed infinitamente benefico che inizia dai suoi componenti chimici (polisaccaridi, monosaccaridi, antrachinoni) e sostanze nutritive che donano alla pianta le seguenti proprietà: ANTIBIOTICA , ANTIBATTERICA, ANTIDOLORIFICA, A N T I N F I A M M AT O R I A , ANTIOSSIDANTE, ANTITUMORALE, ANTIVIRALE, NUTRITIVA, CICATRIZZANTE, IMMUNOMODULANTE, RADIOPROTETTIVA. Niente male per una sola pianta! Nei giorni passati ho appro- fondito la sua storia professionale, il suo curriculum e ho letto, tra i numerosi master e corsi di aggiornamento, della ricerca (appunto sull’ aloe) da Lei condotta e pubblicata su “ID - RIVISTA ITALIANA DI IGIENE DENTALE”, pochi mesi fa. È stata, pertanto, condotta prima una ricerca scientifica? Si tutto è nato perché dovevo presentare uno studio clinico per il master di II livello parodontologia che stavo facendo all’Università la Sapienza di Roma. Ho condotto uno studio clinico controllato per valutare l’efficacia antiplacca, antibatterica e antisanguinamento di sciacqui orali con Aloe Vera pura 100% a doppia concentrazione. Qual è stato l’obiettivo di questo studio clinico? Cosa ha utilizzato e cosa ha voluto dimostrare ? Il controllo della placca e la prevenzione della gengivite è l’obiettivo principale per poter prevenire la MALATTIA PARODONTALE. A tal fine vengono utilizzati per l’igiene vari presidi, quali ausili meccanici (spazzolino elettrico) e collutorio a base di clorexidina. È noto che quest’ultima, pur essendo efficace, presenta effetti collaterali come l’alterazione del gusto e la pigmentazione dei denti e della lingua, che ne precludono l’utilizzo per periodi prolungati; a ciò vanno poi aggiungi anche i costi. D’altro canto esistono studi che hanno dimostrato che l’ALOE VERA è efficace come antisettico e antinfiammatorio, ha azione antiplacca, è in grado di aiutare a migliorare la guarigione delle ferite, è priva di effetti collaterali e ha costi contenuti. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’effetto dell’Aloe Vera 100% a doppia concentrazione contro la placca, il sanguinamento e i batteri parodontopatogeni. E’ stato uno studio clinico attento e accurato. Ho avuto modo di leggere nell’articolo pubblicato appunto su “rivista igiene dentale” le procedure cliniche adottate che ci ha appena esposto. Un bel lavoro complimenti a Lei e ai suoi pazienti che vi hanno partecipato. I nostri lettori potranno trovarlo nei prossimi giorni sul sito dello suo studio. Cosa ha dimostrato, quindi, il suo studio? In conclusione possiamo dire che lo studio effettuato ha permesso di valutare l’azione dell’ALOE VERA 100% a doppia concentrazione sulla riduzione della placca, sull’entità del sanguinamento e sulla presenza di batteri parodontopatogeni. A chi sceglie di utilizzare il suo COLLUTORIO il GENGI G cosa vuole dire. Il mio COLLUTORIO GENGI G con ALOE VERA 100% alla concentrazione del 95% e con sodio cloruro 0,9% può essere utilizzato due volte al giorno, uno sciacquo la mattina e uno la sera, riduce l’indice di sanguinamento, riduce l’indice di placca ed esplica azione battericida. È un ottimo agente anti-placca e anti-sanguinamento e può essere un sostituto molto valido e naturale rispetto alla clorexidina 0,20%. Si può utilizzare subito dopo aver lavato i denti. Si può utilizzare tutti i giorni, nessuna controindicazione, antidolorifico, antisettico, antibatterico, antivirale, antibiotico, antinfiammatorio, antimicotico, antiossidante e soprattutto nessuna alterazione del gusto e della pigmentazione. Aiuta a combattere i problemi parodontali, carie, placca, tartaro, irritazione gengivali e del cavo orale. Altre caratteristiche del mio collutorio GENGI GI sono : NO FLUORO, NO BIOSSIDO DI TITANIO, NO PARAFFINA LIQUIDA, NO SLS, NO SLES, NO ALCOOL, NO PARABENI, NO MENTA, SENZA ACQUA AGGIUNTA. COMPATIBILE CON TRATTAMENTI OMEOPATICI. Molto importante può essere utilizzato da tutti anche dai bambini e le gestanti essendo privo di alonina. Dott. Grech siamo arrivati al termine di questa intervista, la ringrazio per il tempo che ha dedicato e che dirLe continuerò ad utilizzare il suo favoloso collutorio GENGI G. grazie a Lei è stato un piacere come sempre e grazie a tutti i lettori. Mi raccomando utilizzate GENGI G Red. pagina 35 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 dalla Regione di Bruno Jorillo SVILUPPO: LA REGIONE SOSTIENE LE AZIENDE CHE VENDONO ALL'ESTERO 1330 imprese sostenute nei programmi di internazionalizzazione; oltre 30 iniziative realizzate all’estero e oltre 4.000 le imprese iscritte al portale dedicato, e non ci fermiamo qui, ma andiamo avanti. La Regione investe 11 milioni per i nuovi bandi. Una mano importante per rendere il Lazio più forte, più competitivo nel mondo e più utile alla crescita del Paese Imprese e sviluppo. Nei primi 9 mesi del 2016 le imprese del Lazio hanno esportato beni per un valore di 14,3 miliardi di euro, 150 milioni di euro in più rispetto ai primi 9 mesi del 2015, pari a un aumento dell’1,1% (cfr. Italia +0,5%). rispetto ai primi 9 mesi del 2013 l’export del Lazio è aumentato di 1,1 miliardi, pari a un aumento dell’8,3%, a fronte di una media nazionale del +6,1%. La Regione scommette sull’innovazione e sull’apertura ai mercati stranieri. Con il primo programma “Lazio international” per il 2014/2015 la Regione ha stanziato 11,4mln a fronte degli “zero” euro ereditati dalla precedente amministrazione. Al via la seconda fase del programma “Lazio International”, nuovi bandi per 11mln. L’obiettivo che la Regione si propone di raggiungere attraverso i bandi presentati oggi è proprio quello di rafforzare questa diposizione del tessuto produttivo del Lazio verso l’esterno e allargare allo stesso tempo la platea delle imprese che internazionalizzano. Sul totale delle risorse, 10 milioni provengono dai Por Fesr, e 1 milione dal bilancio regionale. In particolare: - Il bando da 5 milioni rivolto ad imprese che hanno già esperienze di internazionalizzazione - Il bando da 6 milioni per “progetti strutturati di promozione dell’export (prospex)”: questo bando è rivolto ad imprese che non hanno ancora una esperienza consolidata in questo campo e che, quindi, hanno la necessità di acquistare all’esterno servizi specialistici per l’internazionalizzazione. Gli interessati potranno presentare la loro proposta progettuale a partire dalle ore 12 del 14 febbraio 2017, esclusivamente per via telematica, tramite la piattaforma GeCoWeb di Lazio Innova SpA (www.lazioinnova.it), con successivo invio a mezzo Pec del dossier di domanda, entro 10 giorni dalla compilazione on line, all’indirizzo [email protected]. “Questo appuntamento è un altro tassello della rinascita regionale. Noi produciamo l'11% del Pil italiano ma esportiamo il 4% -parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: abbiamo finalmente aperto una politica che è partita da zero, perché nel 2013 non c'era un centesimo, arrivando a diversi milioni di euro di investimento e i risultati si possono vedere. Già 150 milioni in più un anno nel 2016 e poi queste nuove banditure, pensate con le imprese, secondo me saranno un altro ulteriore stimolo per il sostegno e l'uscita dalla crisi”- ha detto ancora Zingaretti. “Sull'internazionalizzazione avevamo già investito dieci milioni in bandi precedenti, dal 2014 a oggi. Oggi siamo in continuità, perché abbiamo rilevato che questa nostra azione sta avendo risultati positivi. – il commento di Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico, che ha aggiunto: il Lazio di fatto ha i tassi più alti di crescita a livello nazionale per quanto riguarda l'incremento delle esportazioni e il loro ammontare. Esiste un tessuto produttivo che sta rispondendo bene, al quale, tra l'altro, stiamo dando risorse perché proceda sul piano dell'innovazione. Internazionalizzazione e innovazione: questo è il nostro binario”- ha detto ancora Fabiani. SANITA': ELISOCCORSO OPERATIVO DI NOTTE IN TUTTA LA REGIONE Nel corso del 2016 i voli notturni sono cresciuti del 64% rispetto al 2015 e questo grazie all’aumento, in tutta la regione, delle piazzole d’atterraggio abilitate ad operare anche dopo il tramonto. L’incremento positivo ha riguardato tutte le province, a partire dagli ospedali dei capoluoghi. Attivata per il volo notturno anche la base elisoccorso di Viterbo Positivo il bilancio del servizio di elisoccorso attivo di notte in tutto il Lazio. Nel corso del 2016 i voli notturni sono cresciuti del 64% rispetto al 2015 e questo grazie all’aumento, in tutta la regione, delle piazzole d’atterraggio abilitate ad operare anche dopo il tramonto. L’incremento positivo ha riguardato tutte le province, a partire dagli ospedali dei capoluoghi. Un servizio di fondamentale importanza, come dimostra il terremoto del 24 agosto: in occasione del tragico evento, l’eliambulanza con medici e infermieri è atterrata 40 minuti dopo l’evento, prima che facesse luce, sulla piazzola illuminata dell’ospedale. Così i soccorsi sono partiti a tempo di record e l’elicottero del 118 ha iniziato subito a trasportare i feriti più gravi negli ospedali romani Attivata per il volo notturno anche la base elisoccorso di Viterbo. La base offre copertura anche alla provincia reatina e si va ad aggiungere a quelle di Roma e Latina già attive da tempo sull’arco delle 24h. Così l’intero territorio regionale dispone del servizio di elisoccorso notte e giorno. Ed è proprio la base del capoluogo pon- tino quella che ha fatto registrare il numero più alto di interventi superando per la prima volta quelli partiti dalla base di Roma. I dati dell’attività svolta nel 2016 parlano chiaro: i voli sono stati complessivamente 2.139, i trasferimenti da ospedale a ospedale, i cosiddetti trasporti secondari, sono passati dai 382 del 2015 ai 525 dell’anno appena passato e ormai rappresentano il 25% del totale. Vuol dire che l’utilizzo dell’eliambulanza per spostamenti da un ospedale ad un altro più attrezzato sta diventando norma a tutto vantaggio dei cittadini. Simile anche il numero degli interventi sulle isole: 81 contro i 79 del 2015. Considerevole invece l'aumento dei notturni, 348 contro 212, reso possibile dall'apertura H24 della base di Latina che ha registrato 874 missioni , quasi 100 in più della base di Roma che è ferma a 779, mentre quella di Viterbo ha contato 484 missioni di cui 24 con l’utilizzo del verricello per il recupero di feriti in zone impervie. Oltre all’incentivo una tantum per il lavoratore che decide di abbandonare il bacino, per permetter la stabilizzazione, è previsto un bonus di 30mila euro ai comuni utilizzatori che provvederanno a assumere Lsu a tempo indeterminato. L’obiettivo è lo svuotamento completo del bacino al 31 Dicembre del 2018. "Grazie alla fuoriuscita volontaria finanziata con fondi regionali il bacino dei LSU passerà dalle attuali 686 a 599 unità – parole di Lucia Valente, assessore al Lavoro, Pari opportunità e Personale, che ha aggiunto: quando ci siamo insediati, erano 1.344 i lavoratori in attività negli enti locali del Lazio che rischiavano di perdere qualsiasi sostegno al reddito in seguito alle anomalie riscontrate dalla Corte dei Conti nelle convenzioni stipulate tra la precedente Amministrazione regionale e gli enti locali”. RIFIUTI: TARIFFAZIONE PUNTUALE APPROVATA ALL’UNANIMITA’ IN COMMISSIONE AMBIENTE Approvato all'unanimità lo schema di deliberazione sulle linee guida regionali per l'applicazione della tariffazione puntuale dei rifiuti da parte dei Comuni. Il documento torna ora in Giunta per il via libera definitivo.La promozione della tariffazione puntuale, correlata ad una raccolta differenziata efficace. Verrà così applicato il principio 'chi inquina paga' sancito dall'Unione Europea, in modo da attribuire i costi laddove vengono generati. La Tari si chiamerà Tarip e diventerà così una tariffa di natura corrispettiva: verranno infatti premiati i cittadini maggiormente virtuosi in grado di differenziare correttamente i rifiuti e di ridurre così al minimo quelli non riciclabili, con ripercussioni positive sull'efficienza del servizio, nonché sull'importo da corrispondere al Comune di appartenenza. I principi alla base del documento sono quelli della trasparenza e della premialità. In applicazione del principio della trasparenza, il cittadino ha la sicurezza di pagare solo per il numero di conferimenti realmente operati, oltre al numero di quelli già inclusi nella parte fissa della tariffa. Vedrà quindi premiati i propri sforzi finalizzati all'aumento della differenziata grazie a un riconoscimento monetario immediato. I nuovi regolamenti comunali di gestione dei rifiuti urbani, infatti, dovranno prevedere una serie di misure volte a consentire una corretta quantificazione dei rifiuti prodotti dalle singole utenze, anche attraverso la pesatura, l'utilizzo di contenitori dedicati, di sacchi o lacci preacquistati e di etichette con codici a barre che permettano la corretta associazione del numero di scarichi effettuati dall'utente. "In Europa siamo rimasti gli unici ormai a pagare ancora il servizio di raccolta dei propri rifiuti in base ai metri quadri di proprietà dell'immobile, senza prevedere alcuna modulazione della tariffa in base ai reali conferimenti effettuati dai cittadini -parole di Mauro Buschini, Assessore Rapporti con il Consiglio, Ambiente e Rifiuti, che ha aggiunto: sono moltissimi i Comuni che stanno rinnovando gli appalti per l'affidamento del servizio di gestione rifiuti a livello locale e che attendono gli esiti di questa delibera. Ovviamente non vogliamo lasciarli soli nella fase di startup e intendiamo affiancarli attraverso specifici bandi tarati sugli investimenti sostenuti per l'acquisto di strumentazioni utili a tracciare l'intero ciclo dei rifiuti" LAVORO: NUOVE MISURE A TUTELA DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI Garantito anche per il 2017 il sostegno al reddito mensile ai lavoratori inseriti nel bacino regionale, la Regione ha firmato la convenzione con il Ministero del Lavoro. L’altra importante novità riguarda i lavoratori che hanno presentato la domanda per la fuoriuscita volontaria dal bacino della laziale, beneficiando di un incentivo pari a 40mila euro: si tratta di 87 lavoratori 13/02/2017 - Lavoratori socialmente utili, garantito anche per il 2017 il sostegno al reddito mensile ai lavoratori inseriti nel bacino regionale, la Regione ha firmato la convenzione con il Ministero del Lavoro. La novità interessa 686 persone ed è supportata con una copertura finanziaria di oltre 5milioni di euro, di cui il 60% messi a disposizione dalla Regione e il 40% dal Ministero. L’altra importante novità riguarda i lavoratori che hanno presentato la domanda per la fuoriuscita volontaria dal bacino della laziariceve per appuntamento le, beneficiando di un incentivo Aprilia - Via Venezia 14 Tel 3391513020. pari a 40mila euro: si tratta di 87 lavoratori. Si eseguono controllo nei, asportazione verruche Bonus per i comuni che assumono Lsu a tempo indeterminato. mesoterapia della cellulite Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia e pagina 36 IL GIORNALE DEL LAZIO ARDEA 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 E’ NATO IL IL MOVIMENTO CIVICO “MAURO PORCELLI PER ARDEA” Con l’avvicinarsi delle elezioni comunali del prossimo giugno, stanno nascendo tanti movimenti civici, di cui molti ancora in embrione. Ufficializzata attualmente soltanto la lista civica dall’ex dirigente comunale dell’era Farneti. Il dott. Ing. Mauro Porcelli. La denominazione del neonato movimento che ha già stabilito chi sarà il candidato a sindaco è: Il movimento civico “Mauro Porcelli per Ardea” tra i candidati e coofondatori il consigliere uscente di maggioranza Rag. Luca Fanco eletto nella lista civica “elCon Eufemi per Ardea”, oltre ai ragionieri Adolfo Biamonte e Alessio Addezi. Una lista che certamente darà filo da torcere considerando i personaggi che già in passato hanno ottenuto durante le precedenti campagne elettorali suffragi invidiabili. La lista si prefigge di riportare legalità e buon governo oltre che verificare l’operato dell’amministrazione guidata dal sindaco Luca Di Fiori. A dichiararlo è il consigliere uscente Fanco che scrive: “SAREMO LA PRIMA LISTA AD ARDEA, NON PRENDETE IMPEGNI CON ALTRI, LAVOREREMO IL DOPPIO PERCHE’ Mauro Porcelli Luca Fanco Adolfo Biamonte Alessio Addezi OLTRE A REALIZZARE OPERE E SERVIZI ATTESI DA ANNI, PASSEREMO SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO TUTTI GLI ATTI DI QUESTA MAGGIORANZA PER FARLI CONDANNARE AL FINE DI FAR RESTITUIRE AI CITTADINI (CASSE COMUNALI), TRAMITE LE AUTORITA’ COMPETENTI, I SOLDI SPERPERATI”. Blitz della municipale sul conferimento dei rifiuti Nasce il primo Controllo del vicinato con la benedizione del sindaco di Ardea Luca Di Fiori Blitz della municipale a Tor San Lorenzo per il controllo del giusto conferimento. Questa mattina una squadra della municipale ha controllato insieme agli operatori dell’Igiene Urbana i secchioni carrellati dei negozi di Viale San Lorenzo, super visionare l’operazione il vice sindaco con delega all’ambiente Lucia Anna Estero. Gli agenti hanno potuto constatare, rovistando insieme al personale dell’Igiene Urbana nelle buste dei rifiuti depositate nei carrellati, le inadempienze di molti commercianti e condomini i quali non collaborano A seguito della disastrosa situazione della sicurezza del territorio specialmente nella frazione di Tor San Lorenzo dove sono situate diverse “Pantanelle”, agglomerati di rom di ogni etnie e stranieri vari di cui molti clandestini, il comitato di quartiere della Nuova California martoriata da furti di ogni genere hanno deciso di creare il primo Ardea: nasce a Nuova California. La giunta comunale ha infatti approvato il progetto presentato dall’associazione Nuova California 2004. Il programma prevede l’individuazione delle vulnerabilità strutturali, ambientali e comportamentali che rappresentano opportunità per gli autori dei furti nelle case. Tutto ciò, partendo da un principio nità è un qualcosa che parte dal basso ed è questione complessa e articolata. Ecco perché mi sento orgoglioso di vedere come una associazione come il Comitato di quartiere di Nuova California abbia deciso di promuovere questa iniziativa. E’ il segno di come chi ha scelto questi luoghi dove vivere vuole fare comunità. Il mio con l’amministrazione nel fare il porta a porta. Numerose sono state le attività commerciali generalizzate per l’elevazione di un futuro verbale, come altrettanti sono stati i condomini dei palazzi della stessa via. L’operazione voluta dall’Assessore all’Ambiente è stata coordinata dal comandante della municipale Col. Giuseppe Sciaudone che più volte ha potuto notare durante i suoi giri di controllo che i rifiuti venivano conferiti male, ovvero venivano gettati tutti come indifferenziato. Durante i controlli gli agenti operanti Massimiliano Canino e Alessandro Iotti con uno slancio di zelo hanno anche segnalato alla squadra commercio delle anomalie di alcune attività commerciali e alla squadra ambiente delle discariche abusive all’interno di un terreno. E’ iniziata con questa operazione di controllo del territorio da parte della municipale la verifica del giusto conferimento dei rifiuti. Soddisfazione di Lucia Anna Estero, vicesindaco con delega all’ambiente che si è complimentata con il personale operante e con lo stesso comandante. Le verifiche da parte della municipale continueranno anche in futuro e verranno ispezionati i cassonetti di tutte le zone di Ardea. Luigi Centore Controllo del vicinato con la benedizione del sindaco di Ardea Luca Di Fiori che ormai si è convinto che Ardea è sempre più in preda a malviventi di ogni specie. Criminali che hanno addirittura la sfrontatezza di rapinare un centro analisi della ASL per ben due volte in sei giorni razziando a mano armata un bottino di 600 euro. Di Fiori ormai arresosi all’evidenza malgrado l’impegno profuso dai militi di zona soli nel contrastare ad Ardea la sempre più invadente criminalità ed a sopperire alle carenze della municipale ha dichiarato: “ “Prendiamo esempio dall’associazione Nuova California “parte il primo Controllo del vicinato”” Arriva a conclusione il primo percorso del “Controllo del vicinato” del Comune di che è quello dell’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area della propria abitazione anche attraverso i social network e whatsapp. Le aree coinvolte saranno quelle di Tor San Lorenzo e California. Nuova “La sicurezza delle nostre comunità è fondamentale – ha detto il sindaco di Ardea Luca Di Fiori – E’ essenziale oggi lavorare in questo senso, partendo dal concetto di rete. Le istituzioni non sono niente senza i propri cittadini. Ecco perché per parlare di sicurezza bisogna abbandonare il concetto di quartieri dormitorio. Per farlo gli enti locali hanno le loro responsabilità, ma non si può passare attraverso quel senso di comunità che molte realtà delle periferie delle metropoli sembra abbiano dimenticato. Fare una comu- auspicio è vedere come anche altre frazioni possano fare altrettanto”. Ovviamente va considerato che quando il cittadino è costretto da solo a tutelare i propri bene e spesso la propria vita vuol dire che lo Stato ha fallito. Purtroppo Ardea con due caserme dell’Arma, con personale sotto organico, con strade disastrate, zone impervie ed abbandonate, un paese dove la pubblica illuminazione è su poche strade, con l’aumento di clandestini, rom, ed il crescere di numerose “Pantanelle” , un comando della municipale che fa orario dalle 07.30 alle 19.30 con personale sotto organico e diviso per due comandi, vanificano l’impegno ed il sacrificio di quanti delle forze dell’ordine operano nel territorio. Luigi Centore ARDEA Aree archeologiche aperte e fruibili: al via bando per assegnazione con la benedizione del sovrintendente l’archeologo Francesco Di Mario, colui che ha portato alla luce il Castrum Inui ritenuta la scoperta del secolo Da questa primavera le aree archeologiche saranno fruibili e visitabili. Tutto ciò è possibile grazie a un avviso pubblicato sul sito www.ardea.gov.it (sezione Bandi di gara e avvisi) grazie al quale si apre alla loro gestione alle associazioni culturali. Nel dettaglio, vengono coinvolte le aree di Colle della Noce, Casarinaccio, Castrum Inui e dell’Oratorio Cristiano Ipogeo ed avranno orari minimi di apertura durante la settimana. “E’ un passaggio storico per la città di Ardea. Dalla nascita del Comune mai si è provveduto a un bando del genere per la gestione delle aree archeologiche della città. E’ un lavoro che l’amministrazione stava concertato da diverso tempo con la Sovrintendenza ai Beni Archeologici e ora siamo riusciti a raggiungere la meta”, ha detto il sindaco di Ardea Luca Di Fiori. “Da ardeatino mi sento particolarmente orgoglioso di poter mettere a disposizione non solo dei miei concittadini ma dei turisti di tutto il mondo un patrimonio unico, straordinario, alle origini della civiltà classica”. Diversi sono i progetti che dovranno essere presentati in Comune entro il prossimo 9 marzo: oltre al piano delle aperture (che in estate dovranno come minimo essere aperti dal venerdì alla domenica), anche un piano di assistenza per i visitatori e un piano per la pulizia e la manutenzione, oltre che una previsione degli eventi culturali che si hanno intenzione di effettuare durante l’arco dell’anno e un piano di bigliettazione che preveda convenzionamenti e agevolazioni. Ad avere particolare rilievo, anche i percorsi legati alla didattica e ai progetti che rendono inclusiva la gestione delle aree archeologiche stesse. Il servizio viene affidato a titolo gratuito per quattro anni e dovrà prevedere un piano di investimenti applicato alle manutenzioni dei percorsi di visita. “Abbiamo lavorato sodo per arrivare a questo risultato – ha spiegato il sindaco – E’ il frutto di un lavoro che ha portato il Comune firmare una convenzione con la Sovrintendente Alfonsina Russo e che ha visto la fondamentale collaborazione del responsabile della sovrintendenza sul territorio, Francesco Di Mario. Per anni si è parlato di aprire le aree archeologiche. Noi l’abbiamo fatto. E aggiungo: finalmente”. Disponibili loculi nel cimitero di via Strampelli Dopo anni di attesa finalmente con l’insediamento del vice sindaco con delega all’ambiente e cimiteri Lucia Anna Estero (nella foto), disponibili loculi nel cimitero di via Strampelli Ad Ardea nel cimitero comunale di Via Nazareno Strampelli sono disponibili alcuni loculi liberi da assegnare in concessione. I familiari dei defunti posti in loculi provvisori possono ottenere la concessione definitiva dei nuovi loculi presentando o rinnovando (in caso di richiesta già inoltrata precedentemente) una apposita istanza entro il prossimo 31 marzo. Il modulo – da presentare pagina 37 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 all’ufficio protocollo comunale – è disponibile oltre che sul sito www.ardea. gov.it anche nei cimiteri comunali di via Nazareno Strampelli e via Santa Marina e nell’ufficio servizi cimiteriali di via Crispi. Le istanze presentate saranno evase nel limite dei posti disponibili e seguendo rigorosamente l’ordine cronologico in base alla data di decesso. Le operazioni di traslazione dovranno essere effettuate a cura e spese del richiedente con una ditta idonea a farlo. Sarà possibile anche presentare domanda per la richiesta di concessione definitiva dei loculi finora occupati in via provvisoria di proprietà del Comune, con esclusione, pertanto, di quelli già oggetto di concessione in favore di altri soggetti. Le concessioni definitive decorreranno dalla data di decesso del defunto. Per informazioni o chiarimenti gli interessati potranno prendere contatto con l’Ufficio servizi cimiteriali al n. 06 913801620, nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13. L’ufficio è invece aperto il lunedì dalle 9.30 alle 13 e il giovedì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 17. pagina 38 IL GIORNALE DEL LAZIO CISTERNA Sala consiliare piena, domenica scorsa, per la premiazione del concorso letterario “Una poesia per Giulia” giunto alla quarta edizione e ormai un punto di riferimento nel calendario degli eventi artistici cisternesi. Una mattinata trascorsa tra danze, musica, canzoni, poesie e riconoscimenti letterari per mantenere vivo il ricordo di Giulia Brignone, alla quale è intitolata l’Accademia che ogni due anni si occupa dell’organizzazione del concorso e della premiazione. Confermato per la presentazione il trio della scorsa edizione composto da Elisa Astri, Giorgia Pellorca e Paolo Fiorito con il coordinamento di Marcello Brignone e la grafica e console di Angelo De Camillis e Andrea Turetta. A Brignone sono spettati gli “onori di casa”, ad iniziare dal Sindaco Eleonora Della Penna che nel suo saluto ha sottolineato l’importanza che il concetto di Ricordo assume per una comunità, anche grazie a una manifestazione del genere e l’eccezionale livello culturale raggiunto dal Concorso. E’ seguito poi l’intervento della Dirigente Scolastica Patrizia Pochesci dell’Istituto comprensivo Leone Caetani dove è situata la Biblioteca intitolata a Giulia Brignone. In un tripudio di giallo (colore ufficiale della manifestazione, nonché il preferito di Giulia) si è passati poi alle esecuzioni musicali e canore di Roberto Bartoli “Una Poesia per Giulia”, Gino Rago vince il primo premio ed Eleonora Santoro Cipolla, seguite dall’emozionante momento nel quale è stata diffusa una registrazione della voce della giovane rimasta vittima di un tragico incidente stradale nel 2009. Il compito della giuria, presieduta da Umberto Pichi, non è stato affatto semplice visti i 3300 scritti pervenuti. Tra i riconoscimenti particolari sono stati menzionati: Sara Daif (Treviso), Vanessa Caponi (Pistoia), la scuola dell’infanzia Deledda di Bologna, gli alunni della 2° B della scuola secondaria di primo grado di Tiggiano (Lecce), Laura De Marco (Lecce). Tra i finalisti Maria Grazia Noia (Cosenza), Emma Cardillo (Roma), Marta Formisano (Roma). Per sottolineare il carattere internazionale che anche quest’anno ha contraddistinto il concorso, sono state nominate le dieci opere più significative giunte dall’estero (Francia, Libano, Argentina, Emirati Arabi Uniti, Svizzera, Thailandia, Brasile, Germania, Polonia, Canada). Una menzione speciale è stata data alla poesia “Memorie di Cisterna” di Fiorella Brasili, scritta in dialetto cisternese ed interpretata dall’ex Sindaco Antonello Merolla, ampio promotore e sostenitore delle scorse edizioni del concorso. Tra i 14 finalisti sono state lette Dalla Stazione di Cisterna a Ninfa, attivata la navetta bus A salutare la riapertura del magnifico Giardino di Ninfa, fissata per il prossimo 1° aprile, una bella iniziativa che consolida le sperimentazioni avviate anni or sono dal Comune di Cisterna di Latina. Attraverso l’intesa tra operatori privati nel settore dei trasporti pubblici e della ricettività, sarà attivo un bus navetta dell’Autoservizi Cisterna s.r.l. di Prori che partirà dalla stazione ferroviaria di Cisterna per raggiungere Ninfa con fermate su richiesta agli hotel aderenti all’iniziativa ovvero Ali e Radici, Green Line, Oasi degli Aranci, Villa Laura. Le corse partiranno da Piazza Salvo D’acquisto, di fronte la stazione ferroviaria, alle ore 9:15, 11:20 e 14:15 per raggiungere il Giardino con rientro da Ninfa alle ore 10:50, 12, 16:30 con sosta a Cisterna centro di mezz’ora. Previste anche partenze da Ninfa per Sermoneta (ore 10:00 e 15:00 - ritorno 10:20 e 16:00). “Quando i privati riescono a fare rete per creare servizi e dare uno stimolo all’economia turistica locale – afferma il Sindaco Eleonora Della Penna – è sempre un segnale positivo. Evidentemente le buone pratiche che negli anni il Comune ha attivato in forma sperimentale, oggi stanno dando i loro frutti. Mi riferisco tra gli altri al bus navetta dalla stazione ferroviaria attivata negli anni scorsi sia per Ninfa che per alcune 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 manifestazioni di richiamo turistico come il Palio dell’Anello. Un impulso che la nostra amministrazione continua a dare, sempre con l’intento di promuovere i nostri beni storico monumentali e paesaggistici in funzione turistica e valorizzando la posizione strategica della stazione ferroviaria rispetto all’asse Roma – Napoli. Ad esempio – rivela Della Penna – in questi giorni stiamo predisponendo un progetto in risposta ad un bando regionale che punta proprio ad intercettare i turisti delle grandi mete ed attrarli per una o due giornate nel territorio di Cisterna. Sono sicura – conclude il sindaco – che se tutti i portatori di interesse sapranno fare la loro parte, in un prossimo futuro la nostra città svilupperà un settore turistico rilevante”. Ricordiamo le date di apertura al pubblico del Giardino di Ninfa: 1, 2, 9, 17, 23, 25, 30 Aprile; 1, 6, 7, 14, 21, 29 Maggio; 2, 3, 4, 18 Giugno; 1, 2 Luglio; 5, 6, 15 Agosto; 2, 3 Settembre; 7, 8 Ottobre; 5 Novembre. le poesie di Emanuela Gizzi (Roma), Flavia Beccia (Roma), Paolo Archimede Ianiri (Cisterna di Latina), anche questa in dialetto cisternese. In fine la proclamazione dei vincitori: Francesco Di Ruggiero (Monza) si è aggiudicato la quarta posizione con la sua evocativa “Cercarti”; terzo posto per “La Felicità” di Luciano Gentiletti (Rocca Priora), scritta in un romanesco; seconda posizione per Federica Sanguineti (Fondi) con l’attuale e profonda “In questo campo abbandonato”; e primo posto per Gino Rago (Trebisacce) con la vitale ed eloquente “Fatelo sapere alla Regina”. Ad animare la cerimonia con le loro performance artistiche, oltre a Roberto Bartoli (musica e voce) e Eleonora Santoro Cipolla (voce) anche Valentina Stredini (attrice e doppiatrice) che ha incantato interpretando alcuni scritti di Giulia; Fabio Ramiccia (attore e regista) che ha prestato la sua calda voce per dare forma ai pensieri di Giulia; Martina Zago (ballerina) che ha saputo coniugare la gestualità della danza orientale con la canzone “Always” di Bon Jovi; la giovane Francesca Cortina promettente ballerina di danza classica proveniente dalla scuola Fit Dance 2001 di Maria Grazia Angeletti. “Le emozioni, come sempre, non sono mancate – commentano gli organizzatori - è impossibile non rimanere affascinati da uno spettacolo artistico del genere, unico e fondamentale nel panorama provinciale e non solo. Non è possibile non rimanere coinvolti emotivamente da Giulia Brignone, dalla sua storia, dalla sua personalità che riesce ad apparire chiara e ammirevole anche a chi non ha avuto il privilegio di conoscerla. Non è possibile non ammirare profondamente i suoi genitori, Marcello Brignone e Geltrude Di Nucci, che fanno così tanto per ricordarla, per farla conoscere, per farla vivere. Sì, vivere: perché nessuno muore finché vive nel ricordo costante e poetico; nessuno muore finché vive nei cuori che ha saputo scaldare e impreziosire”. Bonus Elettrico e Gas, il Comune apre a nuovi CAF E’ stata pubblicata delibera di Giunta che indirizza l’Ente verso la riapertura del bando riservato ai CAF operanti sul territorio comunale e relativo alla stipula di una Convenzione con gli stessi per la gestione delle richieste di Bonus Elettrico e Gas (anni 20162017). Un impulso arrivato direttamente dall’assessorato al Welfare che intende garantire al cittadino massima pluralità di scelta rispetto all’offerta territoriale relativa ai CAF, in riferimento allo svolgimento delle pratiche di assistenza fiscale. Pertanto, l’amministrazione comunale intende conferire anche ai centri di nuova costituzione o che hanno, nel corso del 2016, provveduto ad ottenere i requisiti richiesti dalla norma, la possibilità di convenzionarsi con il Comune di Cisterna di Latina. Il proposito è quello di allargare il più possibile la rete con i CAF operativi sul territorio – ha spiegato l’assessore al Welfare, Pierluigi Ianiri (nella foto )- al fine di sviluppare la collaborazione tra l’Ente e i Centri di assistenza anche di nuova costituzione. L’esperienza di convenzionamento con i CAF sino ad oggi, ha dato risultati proficui, consentendo di offrire ai cittadini servizi sempre più integrati soprattutto in ambito sociale. A breve, non appena gli uffici avranno predisposto tutti gli atti necessari, il nuovo bando sarà pubblicato sul sito web comunale. Dunque - conclude Ianiri – i CAF ad oggi non convenzionati, potranno farlo a breve”. IL GIORNALE DEL LAZIO Il quindicinale che puoi leggere e sfogliare con un clic interamente sul sito: www.giornaledellazio.it Per la pubblicità sul Il Giornale del Lazio Tel. 06.9275019 335.8059019 pagina 39 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 La palestra da sempre “monopolizzata” ora si apre ad altri POMEZIA Botta e risposta tra il Torvaianica Basket e il Comune È una questione che affonda le radici nella notte dei tempi. Quando si parla di strutture sportive a Pomezia scoppia sempre il finimondo. Questo perché non di rado delle associazioni pensano di poter avere un diritto “inalienabile” su strutture pubbliche così che le usano a proprio piacimento mettendo sotto il “cappello” le altre che, sprezzanti, guardano dall’alto in basso. È storia vecchia trita e ritrita, ma, per dirla parafrasando il titolo di un celebre film è “dura a morire”. Lo stadio, la cupola (il palazzetto), il campo di via Varrone, di via Fratelli Bandiera, della Macchiozza, di Torvaianica, l’ex Selva dei Pini - tanto per citarne alcuni - sono stati al centro per anni in furiosi bracci di ferro tra chi li voleva solo per sé (solo perché già presenti o anche perché ritenevano di aver maggior valenza). Ne sanno qualcosa società di tennis, di calcio e di altre discipline sportive. Quando agli inizi del 2000 si iniziò a parlare di riqualificare la palestra della scuola di Martin Pescatore per farne un centro sportivo polivalente… apriti cielo. C’era già all’epoca una società di basket (neanche dirne il nome… tanto è cosa risaputa) ovviamente da subito mise le carte in chiaro dicendo che lì ci avrebbe giocato lei e solo lei perché era la società più prestigiosa e importante di Pomezia. A nulla valsero le comprendibili rimostran- ze fatte da chi, con altrettanto orgoglio, teneva alto il nome di Pomezia in altre discipline sportive. Al risposta fu perentoria: si rovina il campo in parquet se lo usano altri al di fuori di noi. E il Comune? Rimaneva a fare il pesce in barile amministrazione dopo amministrazione. Ora si deve dare atto alla Giunta Fucci di voler in effetti contrapporsi al “potere forte” di chi vuole avere l’esclusività di un bene pubblico impedendo ad altri, anche a chi fa danza (disciplina non certo nota per usare ramponi che massacrano un parquet) e a chi fa calcio a5 (anche in questo caso, alcun danno, visto che si usano scarpe da ginnastica in gomma e non tacchetti in metallo) di usare il palazzetto pagato con i soldi di tutti i cittadini e non certo con quelli della società di basket. Esiste da sempre un Regolamento Comunale e finalmente la Giunta a 5 Stelle ci ha rimesso mano e deciso di attuarne il contenuto. Apriti cielo! La squadra di basket il 31 gennaio scorso ha inviato una lettera al Sindaco per protestare duramente contro la determina dirigenziale n. 117 del 31/01/17 con cui si definiscono gli orari di utilizzo della palestra scolastica dell’Istituto comprensivo Enea di Martin Pescatore per le associazioni che avevano partecipato al bando. Il Comune, diversamente dalle sbiadite amministrazioni precedenti, ha fatto spallucce e sta dimostrando di non aver alcuna intenzione di farsi tirare la giacchetta. Tira avanti per la sua strada ed ha messo nero su bianco che non solo il basket, ma anche altre due associazioni hanno il pieno diritto di utilizzo dell’impianto. “E’ importante dare una spiegazione alle squadre spor- tive interessate e all’intera cittadinanza – dice l’Assessore Lorenzo Sbizzera – Come da regolamento (Regolamento per la concessione in uso degli impianti sportivi e dei locali annessi agli istituti scolastici, n. 60 del 21/11/2013, ndr), le associazioni sportive partecipano a un avviso pubblico per la concessione degli spazi. Nel caso della palestra scolastica di Martin Pescatore, la graduatoria 2016/2017 si è delineata con 3 associazioni: 1° classificata Torvaianica Basket; 2° posto pari merito Mirafin e Universo Danza. Ad ogni associazione vengono garantite 4 ore settimanali, a cui se ne aggiungono altre, se richieste, facendo scegliere in primo luogo la prima classificata e a seguire le altre. Da settembre 2016 a oggi si è venuta a creare una situazione spiacevole: a una delle 3 associazioni - Uni- Ecco le associazioni che possono usare la palestra La determina dirigenziale n. 117 del 31/01/17 con cui si definiscono gli orari di utilizzo della palestra scolastica dell’Istituto comprensivo Enea di Martin Pescatore per le associazioni che avevano partecipato al bando assegna gli spazi di utilizzo della palestra nei giorni infrasettimanali (oltre al sabato e alla domenica garantiti per lo svolgimento delle gare) come di seguito indicato: 1) A.S.D. UNIVERSO DANZA:mercoledì dalle ore 16:30 alle ore 18:30; venerdì dalle ore 16:30 alle ore 18:30 2) A.S. MIRAFIN: martedì dalle ore 18:00 alle ore 22:00; giovedì dalle ore 18:00 alle ore 22:00 3) G.S.D. BASKET TORVAIANICA: lunedì dalle ore 16:00 alle ore 22:00; mercoledì dalle ore 18:30 alle ore 22:00; venerdì dalle ore 18:30 alle ore 22:00 F.C.. CRONACHE POMETINE (a cura di Fosca Colli) ECCELLENZE DEL TERRITORIO, INTERCARTA Il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci e l’Assessore Lorenzo Sbizzera si sono recati in visita presso la società di servizi Intercarta S.p.A., specializzata da oltre 50 anni nel settore della carta da macero. Tale azienda è diventata, nel tempo, una delle più importanti realtà italiane che operano a livello nazionale ed europeo nel settore del recupero e commercializzazione dei rifiuti. Intercarta, con sede operativa negli stabilimenti di via Naro e via di Valle Caia, collabora con la Città di Pomezia per lo smaltimento della plastica. Qui finisce e viene riutilizzata la plastica che differenziano anche i pometini. Il sindaco ha dichiarato che “investire nel riciclo e recupero dei rifiuti si traduce in una tutela dell’ambiente, nel decoro urbano, nell’abbattimento dei costi di gestione e, di conseguenza, nella riduzione della tassa sui rifiuti per la cittadinanza. Una strada che Pomezia sta percorrendo a gonfie vele”. MESSA IN SICUREZZA PER VIA FELLINI Avviati i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale in via Fellini. Un intervento necessario in quanto si tratta di una strada molto trafficata, in un quartiere densamente abitato. I lavori, finanziati con fondi comunali per un valore di circa 5mila euro, si dovrebbero concludere entro il 25 febbraio. Erano stati i residenti a segnalare la criticità dell’attraversamento pedonale su si va ora ad intervenire con i lavori in modo che si possa garantire l’incolumità dei pedoni e anche degli automobilisti in transito. UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER LA MATERNA DI VIA DALLA CHIESA Presto un impianto fotovoltaico sorgerà sull’edificio della scuola dell’infanzia di via Carlo Alberto Dalla Chiesa a Torvaianica. I lavori, appena partiti, per un importo di 62mila euro sono stati cofinanziati dal Comune di Pomezia e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale e dovrebbero concludersi ai primi di marzo. È stato assicurato che verranno svolti in massima sicurezza per i bimbi, le maestre e il personale scolastico. “Un intervento importante – ha spiegato l’Assessore Federica Castagnacci – che ci consentirà di alimentare la scuola con energia rinnovabile tutelando l’ambiente. Questi lavori si vanno ad aggiungere a quelli già avviati e conclusi lo scorso anno sugli edifici scolastici del territorio”. MENETTE A 2 GIOVANI RAPINATORI I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 18enne italiano, incensurato, ed un 17enne romeno, con precedenti, con l’accusa di rapina e lesioni personali in concorso. I due giovani si erano, poco prima, resi responsabili di una rapina ai danni di un ragazzo di 20 anni, commessa a Pomezia, in via Filippo Re. Avevano avvicinato la vittima che si trovava da sola davanti ad un distributore automatico di sigarette e, dopo averlo picchiato con una stampella, si sono fatti consegnare 20 euro in contanti ed un anello in oro. Subito è scattato il piano di ricerche dei militari dell’Arma, allertati da una chiamata al 112, che ha permesso di rintracciare i rapinatori in via Varrone, mentre stavano fuggendo a piedi. Il giovane rapinato è stato trasportato al pronto soccorso della clinica Sant’Anna di Pomezia dove è stato medicato per le contusioni riportate. — verso Danza - è stato impedito l’ingresso in palestra e quindi la possibilità di allenarsi. Mirafin occupava la palestra 8 ore a settimana, mentre tutte le altre ore erano coperte dal Torvaianica Basket. Abbiamo provato, come Amministrazione, più e più volte a trovare un accordo tra le associazioni coinvolte, per permettere a tutte di allenarsi secondo le proprie necessità, garantendo però il minimo di 4 ore settimanali previste dal regolamento. Nonostante i numerosi incontri, non è stato possibile giungere ad un accordo e i responsabili del Torvaianica Basket sapevano perfettamente che avremmo dovuto procedere d’ufficio per garantire le 4 ore legittime di Universo Danza”. “Il Regolamento prevede che a tutte le associazioni sportive in graduatoria siano garantiti gli spazi in concessione – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – Non stiamo cacciando nessuno e le squadre sportive sanno bene quanto la mia Amministrazione sia vicina allo sport e alle associazioni che lo praticano con passione, come il Torvaianica Basket. Sono certo che i responsabili della squadra troveranno il modo per continuare ad allenare tutti i ragazzi con la passione e la serenità che li caratterizzano”. Fosca Colli [email protected] Testamento Biologico all’attenzione della Commissione Affari Generali Ad un anno esatto dal deposito delle firme per chiedere l’istituzione del registro dei testamenti biologici nel Comune di Pomezia, l’Associazione Luca Coscioni è stata audita in Commissione Permanente Affari Sociali per discutere della delibera che dovrebbe essere portata al prossimo Consiglio Comunale. “È stato un lavoro lungo e di grande cautela vista la delicatezza dell’argomento – fa sapere Giuseppe Di Bella Consigliere Generale dell’ALC – e si è giunti alla fine a un testo di grande respiro che garantisce a ogni cittadino, anche e soprattutto a chi non può permettersi di pagare un notaio, la possibilità di depositare il proprio testamento biologico nel quale indicare a quali trattamenti sanitari vorrebbe essere sottoposto nell’eventualità si trovasse in situazione di incapacità di intendere e di volere. Abbiamo cercato di coinvolgere tutte le principali realtà del territorio, partiti politici, associazioni, comitati di quartiere, in alcuni casi riuscendoci, in altri no, in altri solo in parte. Ora attendiamo il prossimo voto del Consiglio Comunale per poi lanciare una campagna informativa che spero possa coinvolgere in primo luogo i medici di base.”. Fosca Colli [email protected] pagina 40 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 ANZIO - NETTUNO ANZIO “ ROTTAMAZIONE “ INGIUNZIONI FISCALI Il Comune di Anzio ha introdotto con Delibera Comunale n° 3/2017 “APPROVAZIONE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE INGIUNZIONI DI PAGAMENTO EX DECRETO LEGGE N. 193 DEL 2016”, la cosiddetta “rottamazione” delle ingiunzioni fiscali, per consentire al contribuente di definire in maniera agevolata i debiti tributari ottenendo l’esenzione delle sanzioni. L’ingiunzione fiscale è un ordine di pagamento emesso da un Ente Locale per la riscossione coattiva dei propri tributi ed entrate patrimoniali e gode della stessa forza coattiva del ruolo. L’ingiunzione fiscale, come la cartella esattoriale, è stata preceduta da un avviso di accertamento. Si precisa che la “rottamazione” non è applicabile agli avvisi di accertamento. La definizione agevolata è una modalità di estinzione del debito nei confronti del Comu- ne, oggetto di ingiunzione fiscale notificata nel periodo dal 2000 al 2016, per i contribuenti che ne faranno richiesta facendo domanda entro e non oltre il 02 maggio 2017. La richiesta dovrà essere presenta o inviando una mail a [email protected] o direttamente all’ Ufficio Protocollo sito in p.zza C. Battisti 25 utilizzando il modello di definizione predisposto dall’ Ente. L’istanza deve contenere: · i dati identificativi del soggetto; · il numero e l’ oggetto dell’ ingiunzione fiscale; · il numero delle rate per un massimo di cinque (5) rate con ultima scadenza il 30 settembre 2018; · la rinuncia ad eventuali pendenze di giudizio aventi ad oggetto i debiti cui si riferisce l’ istanza e la dichiarazione a non attivarne dei nuovi. Il Comune accoglie o rigetta l’ istanza entro 60 giorni dal ricevimento della stessa. Qualora l’ istanza venga accolta, il Cimitero Comunale di Anzio: con la realizzazione dei nuovi vialetti sono state eliminate le barriere architettoniche. Il Delegato, Giusy Piccolo:“Nei prossimi giorni dislocheremo, nell’ara cimiteriale, trenta nuove scale” Sono stati ultimati, in questi giorni, i lavori per la realizzazione dei nuovi vialetti all’interno dell’area cimiteriale del Comune di Anzio. “Con l’importante intervento - afferma il Delegato ai servizi cimiteriali, cons. Giusy Piccolo - abbiamo finalmente eliminato le barriere architettoniche all’interno del cimitero. Con la realizzazione delle discese e dei corrimano, paralleli ai gradini presenti, i diversamente abili e le mamme con i passeggini potranno circolare in sicurezza per visitare i propri cari. Inoltre, nei prossimi giorni, dislocheremo all’interno del cimitero ulteriori trenta scale, in alluminio leggero e dotate di pratiche rotelle, che consentiranno di raggiungere facilmente le lapidi poste in piani diversi”. Il Delegato ai servizi cimiteriali, Giusy Piccolo, prosegue: “Ringrazio il Dirigente, Walter Dell’Accio ed il Funzionario, Elena Ceccarini, unitamente al personale in servizio presso il cimitero comunale, per aver prontamente accolto il mio indirizzo rispetto all’importanza di realizzare l’intervento per abbattere le barriere architettoniche”. Comune comunica entro il 30 giugno ai debitori l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, le modalità di pagamento, l’ importo complessivo delle singole rate, il giorno e il mese di scadenza di esse attenendosi ai seguenti criteri: · Versamento unico: entro il mese di luglio 2017; · Versamento in due (2) rate di pari importo : entro i mesi di luglio 2017 e aprile 2018; · Versamento in tre (3) rate di pari importo : entro i mesi di luglio e novembre 2017 ed entro il mese di aprile 2018 ; · Versamento in quattro (4) rate di pari importo: entro i mesi di luglio e novembre 2017 ed entro i mesi di aprile e settembre 2018; · Versamento in cinque (5) rate di pari importo : entro i mesi di luglio, settembre e dicembre 2017 ed entro i mesi di aprile e settembre 2018. I debitori possono estinguere quanto dovuto senza corrispondere le sanzioni versando le somme ingiunte a titolo di capitale, interessi moratori, eventuale aggio di riscossione, eventuali spese per procedure esecutive e/o cautelari e le spese relative alla notifica dell’ ingiunzione di pagamento. Nel caso di versamento dilazionato in rate, si applicano gli interessi previsti dal tasso d‘ interesse legale. A seguito del pagamento prima rata sono sospesi i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero delle somme oggetto di richiesta di agevolazione. In caso di omesso, parziale o tardivo versamento anche di una sola rata dell’ importo comunicato e dovuto, il contribuente perde le agevolazioni e i benefici connessi alla definizione con conseguente ripresa delle azioni cautelari/esecutive e i versamenti eventualmente effettuati saranno acquisiti a titolo di acconto dell’ importo complessivamente dovuto. RED. Anzio - Al via il bando per i contributi economici assistenziali “una tantum” Con decorrenza dal 8 febbraio e fino al 24 marzo 2017 sarà possibile presentare domanda di accesso per il contributo economico “una tantum” disciplinato dal Regolamento degli “Interventi economici di assistenza: misure a contrasto della povertà e della marginalità sociale: criteri per l’assegnazione di provvidenze economiche” integrato e modificato con Delibera di Consiglio Comunale n° 48/16. Il testo integrale dell’avviso, il modulo per la presentazione delle richieste ed il testo regolamento sono disponibili sul sito istituzionale, www.comune.anzio.roma.it. Di seguito i requisiti per accedere al contributo: - singoli e nuclei familiari residenti nel Comune di Anzio da almeno sei mesi; - cittadini italiani, comunitari, neocomunitari ed extra-comunitari (in possesso di carta o permesso di soggiorno, in corso di validità); - ISEE 2017 del nucleo familiare inferiore o uguale ad € 6.000,00; - I componenti del nucleo familiare non devono possedere automobili con potenza superiore a 70 Kw e di anzianità inferiore a cinque anni e/o più autovetture; - I componenti del nucleo familiare non devono possedere motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc e di anzianità inferiore a cinque anni e/o più motoveicoli - I componenti del nucleo familiare non devono possedere beni immobili ad eccezione della casa di abitazione. “Rispetto agli anni precedenti - sottolinea Roberta Cafà, Assessore alle Politiche Sociali - abbiamo preferito snellire i tempi di lavorazione delle pratiche imponendo una corretta compilazione del modulo e l’impossibilità di procedere all’integrazione dei documenti e delle informazioni mancanti. Sarà cura della commissione provvedere alla valutazione delle istanze e lavorarle secondo l’ordine di arrivo”. Al modulo, debitamente compilato in ogni sua parte, dovranno essere obbligatoriamente allegati, a pena di immediata esclusione, i seguenti documenti: - Attestazione ISEE dell’anno in corso (senza annotazioni) corredata dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) sottoscritta in ogni sua parte dal Dichiarante; - Fotocopia di un documento di identità sottoscritto ed in corso di validità del richiedente e del dichiarante dell’attestazione ISEE; - Eventuale fotocopia della carta di soggiorno o del permesso di soggiorno in corso di validità per i cittadini extracomunitari; - Fotocopia del libretto circolazione del veicolo intestato ad uno dei componenti del nucleo familiare; - Eventuale certificazione di disabilità di uno o più componenti del nucleo familiare. Le richieste, con tutta la documentazione allegata, dovranno essere presentate all’Ufficio del Protocollo del Comune, entro e non oltre il 24 marzo 2017. Per informazioni e chiarimenti: Sportello di Segretariato Sociale martedì 9.00-12.00 e giovedì 15.00-17.30 Uffici Amministrativi: lunedì, mercoledì e venerdì 9.00-12.00; distribuzione modulistica presso la portineria di Villa Adele dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00. SPORT di Dario Battisti L’Aprilia liquida al termine di un incontro nervoso l’Arce (Frosinone) e continua la rincora al secondo posto della classifica del girone B del campionato di Eccellenza. L’1-0 in favore dei pontini è maturato in una partita spigolosa caratterizzata da numerosi interventi scorretti e da una manciata di occasioni da rete gettate al vento dall’Aprilia per l’imperizia e la scarsa precisione dei suoi componenti. L’Aprilia è immediatamente pericolosa con un’azione veloce che mette in condizione Monteforte di battere a rete ma l’avanti biancoceleste sbaglia il contatto con la sfera e questa termina mestamente fuori. Il cronometro ha appena superato il quinto minuto di gioco che l’Aprilia spezza l’equilibrio del match. Scibilia lavora un ottimo pallone sulla fascia sinistra e con un passaggio pennellato pesca Bussi in area, il centravanti dopo aver stoppato con freddezza deposita la palla alle spalle del portiere ciociaro Del Duca. Nella parte centrale della prima frazione l’Arce cerca di spostare il proprio baricentro in avanti ma non crea seri grattacapi alla difesa pontina che anzi un paio di volte innesta delle ripartenze che non si concretizzano positivamente per errori di passaggio o di soluzione proposta. Sul finire del tempo Scibilia, servito da Bussi, si trova solo davanti al portiere che visto il tentennamento dell’a- pagina 41 IL GIORNALE DEL LAZIO 23 FEBBRAIO - 9 MARZO 2017 L’Aprilia continua la rincora al secondo posto della classifica del girone B del campionato di Eccellenza vanti apriliano riesce a salvarsi dalla seconda capitolazione. Nel primo periodo del secondo atto della sfida si contano numerosi falli che innervosiscono i 22 atleti in campo con l’arbitro che per riprendere in mano il match sventola diversi cartellini gialli ed un rosso. Al 13’ espelle il giocatore dell’Arce Lembo. Il team ciociaro spinge alla ricerca del pareggio ma la migliore occasione capita al 37’sui piedi di Scibi- per la seconda posizione sono in lotta quattro formazione: Colleferro, 45 punti, Audace 44, Aprilia 43 e Vis Artena 41.<<Ad inizio stagione avevamo dichiarato che era nostra intenzione svolgere un campionato da protagonisti. In questo momento c’è una quaterna di squadre che segue il lontano Cassino. Queste formazioni lotteranno fino alla fine per piazzarsi al secondo posto- commenta il presidente Il goal di Bussi lia, che servito da Casimirri, da pochi metri manda incredibilmente sopra la traversa. Negli ultimi minuti l’Aprilia sbaglia il raddoppio con Tshimanga e Caruso salva in uscita, la propria porta e il risultato, in uscita su Buonanno. Attualmente il club delle cinque rondini con 43 punti è al quarto posto della graduatoria. Classifica che vede la capolista Cassino a 54 punti mentre dell’Aprilia Ivano Tassinari – alcune di queste squadre le incontreremo in casa e dobbiamo sperare di far bene in quelle partite>>. APRILIA: Caruso, Tassinari, Bencivenga, Fortunato, Maola, Incitti, Zeccolella (25’ st Bispuri), Cioè, Bussi, Monteforte (17’ Casimirri), Scibilia (43’ st Tshimanga) A disp. Ceraldi, Ranucci, Rallo, Benvenuti All. Venturi SPORT e CULTURA: UNIRE NELLE DIVERSITA’ Presentazione del libro “Una Magica Sfida” alla Palestra Selciatella Sport e Cultura alla Palestra ANASPOL-Selciatella, scelta per la presentazione del libro per ragazzi “Una magica sfida”, scritto dalla sedicenne ta fosse caduta proprio su di noi, ma è stato un grande onore esibirci con l’Aerobica Marziale, l’Aerodance e la Kick Boxing per un evento cosi importante, e male: due maghi, con le famiglie da sempre avversarie, uno che rappresenta la magia bianca e l’altro la magia nera, sono costretti ad unirsi per sconfigge- Ilaria Occhionero ed edito da “Il Calamaio” ed al quale ha partecipato l’editrice Eugenia Scarino e che si è tenuto presso la Sala Redini, ambientata a tema con il libro. “Quando ci ha contattati la casa editrice per rappresentare gli ideali del mondo dello sport, non riuscivamo a credere che la scel- che unisce i valori dello sport, della cultura e dell’integrazione, proprio come in una magica sfida.” ha dichiarato la Maestra Maria Grazia Di Cataldo, direttore sportivo della Palestra ANASPOL-Selciatella. “La storia” ha spiegato la giovane scrittrice Ilaria Occhionero “si basa sulla lotta tra bene re un mago ancora più cattivo e diventeranno amici per salvare il loro mondo. Questo libro vuole parlare soprattutto ai giovani, noi rappresentiamo ciò che sarà l’umanità e vuole far capire che anche nelle diversità si può trovare del buono ed andare d’accordo per il bene comune.” Mister Mauro Venturi ARCE: Del Duca, Cardazzi, Gennari, Pommella (43’ pt Courrier), Zazza, De Angelis, Lembo, Lillo, Veloccia (33’ st. Spila), Buonanno, Iacob A disp. Gori, Guglietta, De Santis, Gentile, Di Stefano All. Mizzoni Arbitro: Andriambelo di Roma 1 Marcatori: 5’ pt Bussi (A) Note. Ammoniti. Zeccolella, Tassinari, Cardazzi, Incitti, Lillo. Espulso al 13 st’ Lembo (A). Calci d’angolo 6-3 per l’Arce. Spettatori 100. pagina 42 IL GIORNALE DEL LAZIO CON UN PICCOLO CONTRIBUTO posso dare 5 pappagallini parrocchetti colore grigio Tel. 06/5401733 VENDO ATTIVITA’ COMMERCIALE (Bar) Ardea via del Tempio n°15 Trattative riservate. Tel. 389/1913014 NETTUNO PRIVATO VENDE Appartamento in palazzo prestigioso composto da tre stanze cucina bagno, 6° piano con grande terrazzo, garage. 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