In viaggio 8/16 PDF
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In viaggio 8/16 PDF
La rivista per il personale delle FFS – 08 | 2016 Pronti a partire Ivan Contino e i colleghi si rallegrano: il periodo di prova nel Gottardo è ter minato. Cresce la tensione in vista dell’11 dicembre. Da pagina 6 Passione: Remo Kurt, illustratore. A pagina 20 Con RailFit20/30 verso il futuro: un dibattito. A pagina 22 Indice e editoriale 3 Inserzione Arrivederci! Visiti il nostro nuovo sito web: atupri.ch 14 22 SI PROCEDE IN SALUTE. Informando Riflettendo 05 Premessa Prima apparizione del Giruno. 19Premessa Kayo, segugio che fiuta gli esplosivi. 06Il Gottardo poco prima dell’entrata in esercizio Urs Tschümperlin, Ivan Contino e Luca Orsega sono pronti. 20Passione Remo Kurt, illustratore e fumettista. 12Cura di giovinezza sulla linea del San Gottardo Stazioni ticinesi ammodernate. 13I prezzi FFS aumentano Jeannine Pilloud sui motivi. Foto: Daniel Winkler (copertina), Miriam Barton, Diego Saldiva Come ex cassa malati delle FFS, anche in futuro continueremo ad essere l’assicuratore della salute ideale per lei – con soluzioni assicurative flessibili e moderne. E in qualità di collaboratrice/collaboratore delle FFS, con Atupri riceverà fino al 20% di sconto sul premio sulle assicurazioni complementari. Si informi subito: atupri.ch 06 14Nuovo traffico a carri completi La posizione forte della ferrovia e l’eccezione svizzera. 17 Questo mese App FFS Mobile, meno rumore. 22Il dibattito RailFit Il responsabile del programma Markus Geyer e il sindacalista Manuel Avallone. 26 Moment i / La parola ai capi 27Foto dei lettori, CoPe e sondaggio 28La posta dei lettori Curiosando 29Premessa 50 percento di sconto sui bagagli Samsonite. 30Servizio Tutti sulle piste, ma in sicurezza! 32Personale 39Fumetto e Colophon «In viaggio» è disponibile anche online durante i vostri spostamenti: www.ffs.ch/inviaggio In viaggio 08 | 2016 Ho conservato tre orari in tre decadi e mezzo. Il primo risale all’inverno 1981/82 e conta 422 pagine di collegamenti ferroviari. Quello del 1984 ne contiene già 802. Il terzo, per l’anno in corso 2016, arriva addirittura a 1706 pagine. Nulla può meglio rendere chiara l’evoluzione della ferrovia. Per me è stato un piacere seguire le FFS lungo il loro cammino per ben 32 anni, osservare come si orientava sempre più ai clienti invece che ai regolamenti. E in veste di «eterno caporedattore», come amava definirmi il mio capo, prestare il mio piccolo contributo personale, con il Corriere FFS e più tardi con «In viaggio», per una cultura aziendale e un’informazione aperta. A volte, il cambiamento è stato doloroso. Ci sono state battute d’arresto, tensioni, carenze ed esuberi di personale. La costante: diventare più efficienti, automatizzare, riorganizzare. Questo ci ha tenuti e ci tiene tuttora in movimento. Ma par fortuna in 32 anni sono rimasti costanti anche gli incontri con persone piene di passione – dal manovratore al macchinista fino ai padri dell’orario cadenzato che ha dato il via al boom dei TP. Tutto questo resta. La digitalizzazione rivoluziona ancora una volta la ferrovia. L’orario sotto forma di libro è un modello destinato a uscire di produzione, proprio come me. «In viaggio» si avvia verso un’era interamente digitalizzata (a pagina 28) – io verso la pensione. Ciò che deve tuttavia restare è il piacere della lettura e dello scambio di idee. Ruedi Eichenberger Caporedattore di «In viaggio» Informando Anzeige Manovri il finanziamento della propria abitazione… 5 Foto: Val Müstair Copyright: Andrea Badrutt, Coira oé mot terre ! e n o te zi cura uitamen i s s ‘a grat ità: l Nov inclusa … con un partner forte e affidabile. Sci di fondo: Per movimento e molto altro ancora! Ipoteca a tasso fisso 0.95 % Operare a favore del personale. Per il (ri)finanziamento dell’ abitazione dei suoi sogni, le offriamo una soluzione adeguata con una consulenza competente e dei tassi d’interesse attrativi con una durata dai 3 ai 10 anni. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.pksbb.ch/hypo o il numero gratuito 0800 555 030. Corso di sci di fondo gratuito di prova realizzato in collaborazione con l’Associazione Svizzera Scuole Sci di fondo e la Loipen Schweiz. Famiglie e bambini sono benvenuti. Luoghi di gennaio/febbraio 2017: Gantrisch, Ebnat-Kappel, Flumserberg, Langis, Les Mosses, Campra, Les Prés d’Orvin, Davos, Klosters, Einsiedeln/Bolzberg e Kandersteg. Vi abbiamo motivati? Informazioni e iscrizione: pefo.ch Fondazione Fondo per il Personale FFS, Bollwerk 4, 3000 Berna 65, 051 220 41 95, [email protected] Cassa pensioni FFS Qual è l’apprendistato che fa per te? Foto: màd Durata di 5 anni (stato al 4.10.2016) Il primo treno Giruno delle FFS sta per spiccare il volo Il futuro treno del San Gottardo prodotto dalla Stadler ha fatto la sua prima apparizione all’Innotrans di Berlino. Ha rubato la scena a tutti: nessun altro pezzo esposto alla fiera ferroviaria più importante al mondo ha destato altrettanto interesse del Giruno, anche se contava solo cinque invece di undici carrozze e gli interni non erano ancora del tutto definitivi. Il treno è dotato di accesso a pianale ribassa- Presentazione del treno a Berlino (al finestrino della cabina di guida: Nadine Wünsch) to (una novità sugli elettrotreni ad alta velocità), prese elettriche per tutti i posti a sedere e di WC separati per genere. Il Giruno è stato preso letteralmente d’assalto. «In certi momenti non si riusciva a passare», spiega Nadine Wünsch. Alle FFS l’ingegnere meccanico è responsabile delle esigenze dei clienti riguardo al treno e dei test di omologazione ed era presente a Berlino. «Il treno è ancora un pulcino», sorride. Ma a maggio 2017 il «Giruno», che deriva dal nome romancio della poiana, spiccherà il volo: iniziano infatti le corse di immatricolazione. Testo: Ruedi Eichenberger → Domanda del mese Madre, chi sono le tue figlie? Scoprilo su: future.login.org/it Le FFS hanno delle figlie, e pure tante: 23 società affiliate, come risultava dall’elenco delle partecipazioni di FFS SA a fine 2015. Sono attive ad esempio nella gastronomia ferroviaria (Elvetino), nel traffico regionale (ad es. zb Zentralbahn AG o RegionAlps SA) o nella produzione energetica (Etzelwerk AG o Kraftwerk Amsteg AG e altri). Diversamente dalla vita privata, per la maternità è sufficiente una quota superiore al 50 percento. All’affiliata per il In viaggio 08 | 2016 traffico regionale Thurbo AG, ad esempio, partecipa al 10 percento anche il Canton Turgovia quale committente, alla centrale elettrica Ritom SA il Canton Ticino con un 25 percento. Con una partecipazione pari o inferiore al 50 percento la società perde però lo status di affiliata. È il caso di Tilo SA (Trenord/FFS), Transferis SAS (SNCF/FFS) o della società di commercializzazione Rheinalp GmbH (DB/FFS), partecipate per metà. Le FFS sono però proprieta- rie esclusive di 8 delle 23 affiliate. È il caso della SBB GmbH di Costanza, che gestisce il traffico regionale nel sud della Germania e necessita dunque di una sede in Germania. O della ChemOil Logistics AG, che come affiliata può operare in modo più flessibile sul mercato dei trasporti chimici e di olio rispetto che all’interno di FFS Cargo. Sapevate che FFS Cargo è anch’essa una SA e un’affiliata di FFS SA? Esistono dunque anche doppie figlie. Testo: Ruedi Eichenberger Gottardo Informando Ivan Contino, agente del treno Sprint finale nella galleria Maggiori dettagli su: www.ffs.ch/inviaggio Poco prima della messa in esercizio della galleria di base del San Gottardo, «In viaggio» ha accompagnato tre ferrovieri per un giorno. Luca Orsega, Urs Tschümperlin e Ivan Contino hanno una missione comune: assicurare un esordio perfetto il prossimo 11 dicembre. Testo: Stefan Boss, Ruedi Eichenberger Foto: Anne Gabriel-Juergens, Daniel Winkler, Claudio Bader Ore 13.20 a Bellinzona. Il sole splende sulla ferrovia merci di San Paolo. All’improvviso arriva il lunghissimo treno da Cadenazzo. Dalla cabina di guida Luca Orsega, macchinista presso SBB Cargo International, ci fa un cenno e scende dal treno. Una stretta di mano e poi effettua una manovra di smistamento. Ora lo attendono compiti più interessanti: una corsa attraverso la galleria di base del San Gottardo, lunga 57 chilometri, sul treno merci diretto a nord. Non è un semplice test, ma un treno commerciale. Il treno colorato del traffico a carri completi nella stazione di smistamento di Limmattal è lungo 601 metri, come un giro e mezzo della pista di atletica da 400 metri. Per la linea di montagna sarebbe già troppo lungo. Ha caricato anche un semirimorchio carico di frutta e verdura dal Ticino. Nella cabina di guida della Re 620 Luca Orsega afferra il telefono e comunica al caposervizio della centrale d’esercizio di Pollegio lo stato di circola- Luca Orsega, macchinista Cargo Urs Tschümperlin, responsabile circolazione treni In viaggio 08 | 2016 «Non sono nervoso. Durante i cinque viaggi in galleria non ci sono mai stati problemi.» Luca Orsega zione. Parla in dialetto ticinese. Pochi istanti dopo, alle 13.44, il convoglio con i 35 carri si mette in movimento. «Nervoso?» Il macchinista scuote la testa abbronzata, ridendo. È già sfrecciato ben cinque volte attraverso la nuova canna e non ha mai avuto problemi. Costeggiamo un vigneto con piante cariche di grappoli d’uva. Presso Biasca, lungo le imponenti fiancate del Rheinwaldhorn, raggiungiamo la nuova linea ferroviaria. Ora che non 7 8 Informando Gottardo Gottardo Informando L’11 dicembre 2016 entrerà in esercizio la nuova galleria di base del San Gottardo Urs Tschümperlin: 5000 «veri» treni prima del via. ci sono più segnali esterni, Orsega si affida al monitor che gli mostra i segnali ETCS. Alle 14.05 il viaggio ha inizio. Dapprima lentamente, poi sempre più velocemente, il treno punta verso l’agile portale in calcestruzzo. Il buio ci avvolge. Di fianco al binario, illuminati dai fari, lampeggiano solo i segnali delle uscite d’emergenza e i cartelli delle distanze. Luca Orsega ruota il graduatore e accelera fino a circa 100 chilometri all’ora. «Guido con calma, ma concentrato», spiega il padre di tre figli, che abita con la famiglia a Giornico. Dopo 40 minuti, scomparse le luci delle fermate d’emergenza di Faido e Sedrun, all’orizzonte appare una luce fioca, che ben presto diventa più luminosa. E poi ci abbaglia: oggi anche Erstfeld, nel Canton Uri, è un angolo soleggiato della Svizzera. Più tardi, lungo il lago turchese di Uri, Luca Orsega si fa più loquace. Come cambia il suo lavoro con la nuova opera? «Nutro sentimenti contrastanti», spiega. Ama le montagne e possiede anche una piccola casa di vacanza ai monti, per questo un po’ gli spiace di non percorrere più la linea di montagna, in futuro. D’altro canto si rallegra per il nuovo asso nella manica delle FFS. La nuova galleria consente di trainare con una locomotiva treni fino a 750 metri di lunghezza e 1600 tonnellate di peso e di aumentare notevolmente la capacità nel traffico nord-sud. I trasporti ecologici sono un’esigenza condivisa da Ortega. In fondo è per questo che il meccanico di formazione è passato alla ferrovia. Apprezza la maggiore sicurezza nella nuova galleria: «Non devi più temere di incontrare improvivsamente un ostacolo sulla linea, come un sasso o un animale.» Dopo circa due ore arriviamo ad Arth-Goldau. Luca Orsega ferma la sua locomotiva poco prima della Rigibahn, «Abbiamo fatto abbastanza pratica. Il vero esercizio è un’altra cosa.» una grande opera ingegneristica del XIX secolo. Christoph Roth attende già sul marciapiedi e apre un cancello per aprirsi un varco verso il nostro binario. Condurrà il treno nella valle della Limmat. Ore 16.15 a Pollegio. Nella centrale d’esercizio Sud di Pollegio, Urs Tschümperlin potrebbe osservare il traffico ferroviario al portale sud della galleria di base da un’apertura del finestrino. Non soltanto la forma, ma anche il grande oblò dell’imponente costruzione in calcestruzzo ne giustificano il nome: «Periscopio». Dal punto di vista funzionale, però, l’apertura è solo un accessorio; per il responsabile circolazione treni la vera vita lavorativa ha luogo sui dieci monitor. Oggi, 64 treni percorrono questa grande opera del XXI secolo. L’intero esercizio è guidato da Arth-Goldau fino al confine meridionale svizzero a Pollegio. Prima della messa in esercizio, l’11 dicembre, 5000 «veri» treni commerciali (circa 4500 treni merci e 500 treni viaggiatori) dovranno percorrere la galleria di base. Le FFS matureranno così la necessaria esperienza d’esercizio e i collaboratori, tra cui Tschümperlin, avranno modo di fare pratica. Per ora i conti tornano. Sebbene in galleria siano ancora in corso singoli lavori e anche i colleghi dell’organizzazione della manutenzione a Erstfeld e Biasca necessitino delle prime finestre temporali, già oggi un treno merci su due passa da sotto. Tschümperlin: «Sono contento di aver iniziato. Abbiamo fatto abbastanza pratica, ma il vero esercizio è un’altra cosa.» I disponenti e i responsabili circolazione treni sono supportati da molta tecnica, tra cui il raffinato automatismo della galleria. Ma sono sempre pronti a intervenire nell’esercizio programmato con le proprie decisioni. Tschümperlin è l’unico svizzero tedesco a lavorare fisso nel team di cento persone a Pollegio. Lavora qui già da due anni; prima era attivo nel servizio movimento a Göschenen. Tra il suo luogo di domicilio, Schattdorf, e il portale «Mi assumo volentieri maggiori responsabilità in galleria.» Ivan Contino I passeggeri di singoli InterCity beneficiano inaspettatamente di una corsa nella galleria. Urs Tschümperlin Ultime fasi prima dell’entrata in esercizio Apertura Evento ufficiale (1.6.2016)/festa popolare (4./5.6.) Montaggio della «traversa d’oro» La galleria è percorribile in modo continuo Esercizio di prova Faido-Bodio Primi risultati, fase preliminare per l’esercizio di prova 2014 Esercizio di prova sull’intera tratta Comportamento dei singoli tipi di treni, interazione fra sistemi 2015 2016 A 365 giorni dall’apertura La ministra dei trasporti Doris Leuthard inizia il countdown In viaggio 08 | 2016 Esercizio di prova Esercizio, potenziamento sistema Messa in esercizio 11 dicembre 2016 2017 9 10 Informando Gottardo Gottardo Informando Al via secondo l’orario: le FFS sono pronte, dichiara il nuovo «Mister Gottardo». Testo: Ruedi Eichenberger sud della galleria ci sono quasi due ore di tragitto in autobus e in treno; con la nuova galleria gli basterebbero appena 20 minuti. «Sarebbe bello poter fermare un treno», afferma trasognato. Ore 17.44, prima di Arth-Goldau. «Il nostro treno verrà deviato attraverso la nuova galleria di base del San Gottardo. Il tempo di percorrenza si riduce così di 30 minuti circa.» Dando l’annuncio dagli altoparlanti del treno, la voce di Ivan Contino tradisce una punta di orgoglio. L’ICN Zurigo–Lugano – più precisamente un ETR 610 – è uno di due treni regolari che percorrono la galleria a titolo di prova. Altri seguiranno. I viaggiatori beneficiano così di una sorpresa inattesa. Una giovane donna dubbiosa chiede all’agente del treno Contino se l’annuncio trasmesso sia vero, mentre una signora ottantottenne quasi si commuove: «Che sorpresa! Peccato che mio marito non possa vivere questo momento, era molto interessato alla nuova galleria.» Il cinquantasettenne Ivan Contino, un uomo aperto e socievole con radici nel Sud Italia, si lascia contagiare dall’atmosfera ricca di attesa. Ma non dimentica gli obblighi assunti durante la formazione: si assicura che i passaggi siano liberi da bagagli, compie un passaggio di servizio alla ricerca di clienti impauriti dalla lunga galleria. «In galleria ho maggiori responsabilità, ma le assumo volentieri», spiega. Ivan Contino è assolutamente convinto delle misure adottate. «La sicurezza è garantita in modo ottimale, non avremmo potuto fare di più.» All’interno del treno non si percepisce che l’ETR 610 ha ormai accelerato fino a 200 km/h. I passeggeri sono sgomenti quando l’informazione giunge loro dagli altoparlanti. Ma l’esperienza vissuta diventa davvero credibile solo mezz’ora dopo, quando il treno di Contino si ferma sul marciapiedi a Bellinzona: con 34 minuti di anticipo rispetto all’orario. Il 7 ottobre avete chiesto l’autorizzazione d’esercizio alla Confederazione. Siete sicuri che i treni potranno circolare, l’11 dicembre? Daniel Salzmann: Quasi. Lavoriamo a stretto contatto con l’UFT e conosciamo i requisiti. L’autorizzazione implicherà come previsto delle condizioni, che non mettono però in discussione la partenza. Ivan Contino si rallegra: il San Gottardo presto al «via» ufficiale. La galleria verrà aperta ai viaggi commerciali. Vivere la galleria Esistono due possibilità per percorrere la più lunga galleria ferroviaria al mondo già prima della messa in esercizio dell’11 dicembre: Gottardino: treno speciale con fermata nella centrale multifunzionale di Sedrun, nel cuore del massiccio del Gottardo. Ogni giorno tranne il lunedì da Flüelen a Biasca o viceversa fino al 27 novembre. A fronte della grande richiesta il numero di corse è stato nuovamente aumentato in settembre. www.ffs.ch/gottardino Baseliner: nome interno dei treni regolari che durante l’esercizio di prova possono transitare dalla galleria di base. Finora ciò riguardava i treni ICN 10869 (partenza da ZH, ore 11.09) e 10881 (partenza da ZH, ore 17.09), da metà ottobre si è arrivati fino a 16 treni in entrambe le direzioni. «Fare tantissima pratica»: così il suo predecessore sintetizzava l’obiettivo dell’esercizio di prova. Quanta pratica hanno acquisito i ferrovieri? A fine ottobre dalla galleria erano già passati 2000 treni. Numerosi macchinisti, responsabili circolazione treni e agenti del treno hanno così potuto fare pratica con la galleria. Gli specialisti della manutenzione si recano già in galleria tre volte alla settimana per gli interventi. La routine aumenta ogni giorno. Finita la teoria, possiamo ora esercitare tutto nella pratica – fino alla gestione degli annunci di guasto dei sistemi della galleria. Ci sono punti deboli? I ritardi nella consegna di 13 veicoli di manuten zione che hanno richiesto misure temporanee sono stati spiacevoli. Ora il primo veicolo è operativo. Un altro tema sono i guasti ETCS su singole locomotive. Ma nel complesso la moderna segnala zione in cabina di guida è affidabile e causa meno minuti di guasti dei vecchi impianti di sicurezza. Vi sono dubbi riguardo alla capacità dei treni di raggiungere le velocità e, con esse, anche le capacità delle tratte previste. L’esercizio di prova soddisfa chiaramente i requisiti: il materiale rotabile previsto per il traffico viaggiatori (ICN, ETR 610, treni con dieci CU IV) circola senza problemi a 200 km/h, un’unica locomotiva di nuova costruzione traina treni merci da 1600 tonnellate (nord-sud), rispettivamente da In viaggio 08 | 2016 «La routine aumenta ogni giorno»: Daniel Salzmann, responsabile Organizzazione di progetto asse nord– sud (PONS). 1400 tonnellate (sud–nord) a 100 km/h. È noto da tempo che nelle canne monobinario della galleria il consumo energetico aumenta molto. I veicoli necessitano della loro piena potenza. Cosa accadrà da qui all’11 dicembre? Il numero di treni si avvicinerà progressivamente all’esercizio normale. Ancora più collaboratori potranno così acquisire la pratica necessaria in molte situazioni. Alcune centinaia di partecipanti al progetto continueranno a lavorare con impegno in tutte le FFS. La via verso l’entrata in esercizio è molto complessa. Nella galleria del 1882 è stato praticato un foro con l’esplosivo, sono stati posati due binari e un cavo del telegrafo, e questo fu tutto. Noi invece ci esercitiamo e facciamo prove da un anno e mezzo in una galleria già ultimata. Foto: Severin Nowacki 11 12 Informando Prezzi Quando si arresterà l’aumento dei prezzi, signora Pilloud? Nel 2017 i prezzi nei TP aumenteranno nuovamente del 3 percento, lievemente tamponati da un pacchetto di misure. Abbiamo discusso della spirale dei prezzi con la responsabile di Viaggiatori. Testo: Stephan Wehrle | Foto: François Gribi ecologico imbattibile e la forza della ferrovia come mezzo di trasporto di massa capace di portare rapidamente i clienti da un centro città all’altro. Jeannine Pilloud, a cosa dobbiamo questo nuovo aumento dei prezzi? Dal 2017 i prezzi delle tracce aumentano di 100 milioni l’anno. Questi costi devono essere sostenuti anche dagli utenti, come deciso nel referendum sul FAIF. L’anno scorso il settore ha respinto un aumento dei prezzi, soprattutto per via della forza del franco. A ciò si aggiungono l’ampliamento dell’offerta nei TP e la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria che hanno causato costi maggiori. Viaggiare in auto è diventato più economico, i TP più costosi. La ferrovia è ancora competitiva? Se la forbice dei costi tra ferrovia e auto si allarga ancora, rischiamo davvero di perdere quote di mercato. È dunque molto importante ridurre i costi e diventare più efficienti, ad esempio con «RailFit20/30». Altri sistemi di trasporto diventeranno decisamente meno costosi a medio e lungo termine, nuovi operatori entreranno nel mercato della mobilità e nuove tecnologie offriranno nuove opportunità. Dobbiamo preservare la nostra posizione a lungo termine quale importante anello della catena della mobilità e anche vendere meglio i nostri vantaggi competitivi, come il bilancio Quando sarà raggiunta la fine della spirale? Spero che a medio e lungo termine i prezzi restino stabili e che la ferrovia diventi ancora più appetibile rispetto ad altri mezzi di trasporto. Ci stiamo lavorando. Il risanamento dei sistemi di distribuzione del settore dei TP, ma anche una maggiore efficienza nella manutenzione o l’attuazione prioritaria di fasi di ampliamento possono ridurre a più lungo termine i costi del sistema generale. I prezzi degli AG aumentano più della media. Ma così non allontaniamo i nostri clienti migliori? È chiaro che a nessun cliente fa piacere che il suo AG aumenti in media del 4,2 percento. Ma l’AG, già fortemente scontato, rimarrà anche in futuro un prodotto molto appetibile in termini di prezzo e prestazioni. Per arginare leggermente questo aumento e ringraziare i nostri clienti con AG per la loro lealtà, d’intesa con il sorvegliante dei prezzi da febbraio 2017 concederemo uno sconto fino a un massimo di 180 franchi. A partire dal cambiamento d’orario a dicembre 2016 introdurremo inoltre altre offerte appetibili, come l’abbonamento modulare che si rivolge ai pendolari che valicano i confini di una comunità tariffaria e che possono così ottimizzare i costi della loro mobilità adattandoli alle loro esigenze di viaggio. ← Gottardo Informando Coesistenza di nuovo e antico e un ampio atrio all’interno: la stazione di Bellinzona. Un rinnovo che passa dal cuore: l’atrio A Sud delle Alpi le due principali stazioni si sono trasformate per far posto ai treni e ai viaggiatori che varceranno la galleria di base del San Gottardo. Testo: Katia Guerra | Foto: Heiko Meyer, Claudio Bader È stata battezzata simbolicamente la «porta del Ticino»: Bellinzona sarà infatti la prima stazione che i viaggiatori diretti a sud vedranno dal finestrino una volta attraversata la galleria di base del San Gottardo. Nel capoluogo del Ticino non ci si è fatti trovare impreparati ed ecco allora spiegato il fermento cantieristico di questi ultimi anni. L’area e l’infrastruttura della stazione sono state ammodernate per far fronte alla maggiore capacità di transito sull’asse nord–sud e per facilitare l’accesso ai treni. I due edifici sono stati ristrutturati prendendo in considerazione gli attuali standard energetici e di sicurezza, ottimizzando gli spazi e, nel contempo, dando risalto alle caratteristiche storiche. Oggi la rinnovata stazione di Bellinzona, inaugurata lo scorso 14 ottobre, non è più solo uno scalo ferroviario, ma un moderno centro multiservizi: una piccola città nella città, con, insieme al nuovo e moderno Centro viaggiatori, anche un punto informativo per i turisti, ristorazione, noleggio auto, vendita al dettaglio, cibo da asporto, uno studio dentistico, uffici. Il nuovo ampio atrio che collega i due edifici storici, è il cuore della stazione. «È idealmente una piazza coperta, crocevia dal quale accedere senza ostacoli ai treni e ai vari servizi», evidenzia il capoprogetto di Immobili Eduard Zuro. Prende forma anche la «terrazza del Ticino» Anche a Lugano non si è restati con le mani in mano. Il cantiere del nuovo atrio della stazione è stato paragonato a un’operazione a cuore aperto, In viaggio 08 | 2016 perché realizzato mantenendo in esercizio la stazione e per la necessità di scavare con precisione millimetrica. Presto anch’esso tornerà a pulsare con vigore e sarà in grado di meglio indirizzare, senza barriere architettoniche, gli aumentati flussi di viaggiatori attesi con l’apertura delle galleria di base del San Gottardo e del Monte Ceneri. La messa in esercizio dell’atrio e della nuova fermata della funicolare che collega la stazione al centro città è prevista per il cambio orario di dicembre. «Una delle funzioni dell’atrio è quella di fungere da efficace piattaforma di smistamento verso i vari servizi, gli accessi pedonali alla città e ai trasporti pubblici», ci spiega Mauro Beltrami, capoprogetto di Infrastruttura, a cui i numerosi committenti coinvolti nella riqualificazione in più tappe di tutta l’area attorno alla stazione hanno affidato il mandato per il coordinamento dell’esecuzione dei lavori. Nell’atrio troveranno posto una farmacia, negozi e takeaway, che si aggiungeranno ai numerosi servizi offerti alla clientela presenti nell’edificio storico, la cui ristrutturazione è terminata nel 2014. La «terrazza del Ticino», così è stata simbolicamente rinominata la stazione di Lugano, racchiude in sé un’offerta ferroviaria orientata al cliente e al futuro con un importante ammodernamento dell’infrastruttura. Piattaforma cruciale: la nuova stazione di Lugano. 13 14 Informando FFS Cargo L’eccezione svizzera La Svizzera, un’eccezione dal punto di vista della tecnica dei trasporti: il traffico a carri completi di nuova concezione di FFS Cargo ne è la prova. Esso intende consolidare ancora una volta la posi zione di forza della ferrovia. Testo: Pirmin Schilliger (dalla Rivista Cargo 2/2016) | Illustrazione: Miriam Barton Con oltre 5124 km di lunghezza e su una superficie di 41 285 km², la rete ferroviaria svizzera è la più densa del mondo, oltre che una delle più moderne, essendo quasi interamente elettrificata. Un dato ancora più sorprendente se confrontato con una topografia poco adatta allo scopo, con montagne ripide, valli profonde e gole strette. «Non esiste un altro paese con un’offerta di trasporti su rotaia così varia», afferma Daniel Bürgy, responsabile Vendita di FFS Cargo. Generi alimentari freschi o congelati, bevande, cereali, cemento, acciaio, spazzatura: quasi tutto ciò che l’economia produce e trasporta viene anche trasportato su rotaia. Parte dell’identità nazionale La Svizzera ha conquistato il titolo di unicum nel panorama ferroviario nel corso del XX secolo. In controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri paesi europei che nel corso dei decenni hanno chiuso molte tratte, la Svizzera non ha ridotto la rete ferroviaria. Tuttavia, in passato è stata data in questo senso maggiore priorità al traffico viaggiatori sulla rete ferroviaria rispetto al traffico merci, al quale venivano riservate le ore serali e notturne. La revisione della Legge sul trasporto di merci, in vigore dal 1° luglio 2016, modificherà questo aspetto. Grazie infatti a piani ben definiti di sfruttamento della rete e all’assegnazione di determinate capacità, il traffico viaggiatori e il traffico merci giocheranno ad armi pari. Il progetto «TCC 2017» è un primo, importante passo, e ha costituito una grande sfida per i pianificatori dell’orario delle FFS: approntare a breve, su una rete evolutasi spontaneamente nel corso del tempo, il 30 percento in più di capacità per il traffico a carri completi (TCC), soltanto sfruttando in modo ottimale l’infrastruttura esistente. Ma ormai non funziona tutto per algoritmi? «Magari», afferma Heidrun Buttler. I pianificatori lavorano naturalmente con i più moderni software in circolazione, ma il sistema non risolve i problemi automaticamente. Il responsabile dell'orario Buttler opera con un team di 120 specialisti che ogni giorno effettuano fino a 500 modifiche degli orari. A queste attività si affiancano progetti come il «TCC 2017». «Il progetto di una produzione continua 24 ore su 24 e il principio di lavorazione articolato in tre fasi consentono di evitare sovrapposizioni con il traffico viaggiatori e di liberare maggiori capacità di trasporto per le merci», afferma Buttler. Il nuovo motto è «operazioni di smistamento nelle ore di punta del traffico viaggiatori, trasporto merci nelle ore restanti.» Così è possibile far procedere in parallelo nel modo migliore sia il traffico a carri completi che quello viaggiatori su una rete già intensamente sfruttata. Il ruolo pionieristico della Svizzera Affinché il sistema funzioni, tutti gli attori coinvolti devono collaborare in modo ancora più incisivo. «La produzione del TCC diventa sempre più impegnativa», precisa Buttler. E il nuovo sistema di prenotazione determina nuovi requisiti per tutte le parti coinvolte nella catena logistica. La gestione del TCC 2017 richiede precisione, affi- «Praticamente nessun altro paese vanta un’offerta di trasporto su rotaia altrettanto varia.» Daniel Bürgy, responsabile distribuzione FFS Cargo dabilità e puntualità, tutte qualità considerate virtù tipicamente svizzere. A trarre benefici dalle nuove possibilità saranno gli utenti del trasporto merci e lo stesso TCC. «I nostri clienti desiderano che il trasporto dei propri prodotti sia sempre di elevata qualità», dice Bürgy. La solida posizione che il TCC raggiungerà grazie al nuovo progetto, è da considerarsi un’altra eccezione. Le imprese ferroviarie di altri paesi infatti hanno abbandonato già da tempo questo segmento dei trasporti o ne stanno riducendo l’offerta. La Francia, grande ben più di 15 volte rispetto alla Svizzera, ha attualmente meno punti di servizio nel TCC rispetto a quest’ultima. Un primo passo Visto il trend internazionale, bisogna chiedersi se la Svizzera non stia forse puntando su un sistema considerato superato nel resto d’Europa. In un’e- In viaggio 08 | 2016 conomia sempre più globale, una soluzione di trasporto limitata solo alla Svizzera potrebbe rivelarsi una scelta poco opportuna. Bürgy relativizza: «Circa due terzi di tutti i carri singoli circolano all’interno della Svizzera.» Ammette però che un rilancio europeo del TCC sarebbe ben accolto dalla Svizzera. Gli esperti concordano nel dire che il TCC 2017 sia un passo nella direzione giusta. «È uno strumento importante per rendere il traffico merci più competitivo», afferma Dirk Bruckmann, docente di logistica dei trasporti alla Hochschule Rhein-Waal. Le parti coinvolte sanno però che servono altre innovazioni. Più intelligenza Lo stesso carro merci deve evolversi ed essere dotato di tecnologie dell’Industria 4.0 che consentano di comunicare in modo intelligente e offrire ai clienti vantaggi aggiuntivi. FFS Cargo ha in corso diversi progetti pilota. Altri approcci riguardano soluzioni intelligenti applicate nelle operazioni di manovra e guida, quali impianti automatici di controllo, accoppiamenti automatici o prove dei freni automatiche. Inoltre, un carro merci in grado di separare telaio e allestimento rivoluzionerebbe letteralmente il trasbordo merci. In ogni caso sul medio-lungo periodo occorrerà evitare colli di bottiglia sulla rete ferroviaria. «La situazione concorrenziale tra il traffico viaggiatori e merci negli agglomerati urbani, dove sulla rete si 16 Informando FFS Cargo accalcano S-Bahn, traffico a lunga percorrenza e traffico merci, resterà invariata anche in futuro», sottolinea Bürgy. Per le stazioni di smistamento, attraversate con una frequenza fino a tre volte maggiore di quella normale, la rete ferroviaria si scontra con i propri limiti di capacità: particolarmente stretti tra Basilea e il Mittelland, alle pendici Collaboratori: cosa cambia sud del Giura e nella zona di Zurigo e Losanna. In ogni caso sul lungo periodo la costruzione di nuove infrastrutture è realizzabile solo su un orizzonte più lungo. La revisione della legge sul trasporto di merci contribuisce tra le altre cose a creare i presupposti per avviare entro i termini previsti la pianificazione a medio e lungo termine. Secondo Dirk Bruckmann, la Svizzera svolge un ruolo pionieristico. «Mi auguro che FFS Cargo, in qualità di pioniera di un TCC moderno, possa smuovere e incentivare altri paesi a seguirne l’esempio.» Bürgy è fiducioso che ciò sarà possibile e ritiene che dopo una fase di riorganizzazione, il traffico a carri completi verrà rilanciato anche in altri paesi europei e non resterà un’eccezione svizzera. Il nuovo sistema di produzione nel traffico a carri completi ha conseguenze anche per i collaboratori della superficie. Così, vi sono team di Cargo Produzione regionale (RCP) che passeranno a un servizio a turni attivo 24 ore su 24. «Questo soprattutto nei grandi centri», afferma Urs Gähwiler, responsabile RCP presso FFS Cargo. Il cambiamento comporterà un aumento dei servizi notturni. Dall’11 dicembre il personale di RCP dovrà solo ancora ritirare i carri prenotati dal rispettivo treno. Il nuovo sistema di prenotazione sarà più vincolante – sia per FFS Cargo che per i clienti. Il controllo mobile dei carri, ossia la notifica dell’avvenuto recapito dei carri, ha luogo via tablet già da agosto di quest’anno (mentre in precedenza avveniva con il dispositivo di immissione Wobo). Al contempo il personale controllerà d’ora in poi la composizione del treno con un’app. Mentre presso Cargo Produzione regionale con il nuovo traffico a carri completi l’organico rimarrà più o meno invariato, tra i macchinisti la situazione sarà diversa. In seguito alla produzione attiva 24 ore su 24, il numero di locomotive utilizzate è infatti destinato a diminuire, rendendo necessario anche meno personale. Per la maggior parte dei collaboratori coinvolti è stato però possibile trovare una soluzione, sia presso SBB Cargo International che presso Viaggiatori. Stefan Boss Questo mese Informando → FFS Mobile A destinazione con un touch Dall’app dell’orario all’assistente di viaggio digitale: «FFS Mobile» torna completamente rielaborata e in una nuova veste. Dal 1° novembre l’app, una delle più utilizzate in Svizzera, sarà disponibile sia per iOS (Apple) che per Android. Il cambiamento più evidente è l’orario touch: basta toccare il tassello con la località di partenza, spostare il dito nella località di destinazione e prontamente FFS Mobile indica il collegamento. Per tutte le destinazioni salvate sul monitor dello smartphone non occorre più inserire il testo. Inoltre, il biglietto può essere ora acquistato con soli due clic – e tutti gli acquisti sono sincronizzati tra smartphone e ffs.ch e quindi anche stampabili. L’assistente di viaggio integrato informa sui ritardi, i cambi di binario e le sospensioni di treni. Più di 12 000 utenti della preview hanno partecipato al nuovo sviluppo. www.ffs.ch/mobile → 1a classe → Il numero Addio lounge nelle stazioni Con passi felpati A fine anno chiuderanno per scarso utilizzo le due lounge di 1a classe nelle stazioni di Zurigo e Ginevra. Le due lounge esistono rispettivamente già dal 2009 e dal 2014. Le FFS le aveva realizzate per chi era costretto a trascorrere in stazione periodi di coincidenza prolungati, soprattutto tra i viaggiatori internazionali. Sono aperte anche ai clienti dotati di AG di 1a classe. L’offerta ha tuttavia riscosso meno successo del previsto per via dell’orario fitto e di molteplici altre alternative di sosta nelle grandi stazioni. L’ideale è contrastare il rumore dove viene generato. Le FFS puntano pertanto su un materiale rotabile silenzioso. Oggi il 97,2 percento della loro flotta per il traffico viaggiatori e il 92,6 percento di quella per il traffico merci è silenziosa. Dal 2005 FFS Cargo ha recuperato parecchio terreno. E dove tutto questo non basta ancora, ripari fonici offrono ulteriore protezione. Nello stesso periodo, la loro lunghezza è triplicata infatti a 348 chilometri. 2015 97,2 % Quota silenziosa FFS Viaggiatori 2005 90,6 % → Treni notturni Arriva il «Nightjet» delle ÖBB Dopo l’11 dicembre ci si potrà ancora recare a Berlino, Amburgo e Praga di notte. Deutsche Bahn si ritira dal settore dei treni notturni, ma le Österreichische Bundesbahnen garantiranno con l’«ÖBB Nightjet» – e in collaborazione con le FFS – senza interruzioni alcuni importanti collegamenti ferroviari. Solo Amsterdam e Dresda non saranno più servite dai treni notturni da e per la Svizzera. www.ffs.ch, www.nightjet.com In viaggio 08 | 2016 Quota silenziosa FFS Cargo Lunghezza di tutti i ripari fonici 2015 92,6 % 2005 24,7 % 2015 348 km 2005 114 km 17 vita montanara Fotografie di Peter Ammon Foto: Severin Nowacki Riflettendo Inserzione 19 Per osservare il segugio Kayo durante l’allenamento: www.ffs.ch/inviaggio. Cane detective per fiutare esplosivi «Cerca, Kayo, cerca!» Il maschio di Labrador mostra cosa sa fare: fiuta in giro sul treno, attorno al contenitore dei rifiuti, tra i sedili. Il suo padrone, l’agente di polizia dei trasporti bernese e conduttore cinofilo Christian Zingg, lo guida lungo i punti critici. Questa volta si tratta solo di un’esercitazione. Nell’ultimo anno e mezzo Zingg ha addestrato il cane a fiutare esplosivi. Oggi Kayo è in grado di riconoscere 25 componenti esplosive; altre seguiranno. Se il team trova un oggetto sospetto, Zingg deve valutare il ritrovamento e avviare opportune misure. Da qui alla prossima primavera continuerà pertanto a formarsi come «specialista tecnico sostanze esplosive». Ma già adesso i due «colleghi» prestano servizio insieme. Ad esempio quando controllano un treno prima di un viaggio del Consiglio federale, ma anche in stazione o sui treni, nell’ambito dei normali compiti della polizia dei trasporti. Durante le ronde sul comprensorio della stazione, la coppia è spesso al centro dell’attenzione. «Sono in molti a intenerirsi», spiega Zingg, «la gente mi chiede quali compiti svolge Kayo.» Il cane non è coinvolto nelle situazioni pericolose, come ad esempio una rissa. «Non è addestrato per queste eventualità», spiega Zingg. In quel caso intervengono i colleghi, mentre Kayo e il suo padrone osservano la situazione e garantiscono la sicurezza. E poi? È il momento di un po’ di meritato riposo: presso il punto d’appoggio Kayo riceve un biscotto e può riposare sulla sua coperta. Testo: Sarah Mischler → Viaggio nel tempo Accadeva 75 anni fa: le FFS circolano con il turbogas 29.10.2016 – 12.03.2017 www.bergleben.forumschwyz.ch La prima locomotiva a turbina a gas del mondo fece la sua comparsa nel 1941 alle FFS, sulle tratte Basilea–Delsberg e Basilea–Winterthur. La novità era un prodotto svizzero: Brown Boveri & Cie. (BBC) aveva sviluppato la locomotiva; la parte meccanica proveniva invece dalla Schweizerische Lokomotiv- und Maschinenfabrik (SLM). Il modello Am 4/6 1101 restò un pezzo unico alle FFS e fu trasformato nel 1961 nella locomotiva tritensione Ae 4/6 III 10851. Nel 1941 erano già state elettrificate ampie parti della In viaggio 08 | 2016 rete ferroviaria svizzera. Gli ingegneri di BBC avevano sviluppato la tecnologia delle turbine a gas soprattutto per paesi con grandi giacimenti di gasolio, ma con poca acqua e dunque con poca elettricità. Alle locomotive e automotrici, che trainavano soprattutto treni su lunghe distanze e ad alte velocità, bastava infatti dell’olio pesante poco costoso. Più tardi nuove tecnologie misero in discussione i vantaggi delle turbine a gas rispetto alle locomotive diesel. In Siberia esse trainano però ancora oggi treni Novità mondiale nel 1941: l’Am 4/6 1101. merci su tratte non elettrificate, anche se adesso viaggiano con gas naturale liquefatto. Testo: David Kunz, FFS Historic 20 Riflettendo Passione Osservate Remo Kurt mentre disegna: www.ffs.ch/inviaggio Le sue figure sono note ai più: Remo Kurt crea illustrazioni per le FFS – e non solo. Testo: Evelyne Reber | Foto: Valentina Verdesca La matita scorre leggera sulla carta. Quando Remo Kurt ha un foglio davanti a sé, non resta imma colato a lungo. Con pochi tratti traccia i contorni di un volto. Seguono i capelli, gli occhi, il naso, la bocca e poi il corpo. In meno di dieci minuti lo schizzo è finito: mostra un collaboratore in abiti di protezione. La stragrande maggioranza dei collaboratori ha già avuto modo di incontrare le figure di Remo Kurt. Da anni infatti il cinquantunenne illustra per le FFS diversi opuscoli e materiale di formazione, una volta persino un intero calendario. A volte crea anche cartelloni o trasforma temi in immagini per Internet. Spesso si tratta della sicurezza. Anche le illustrazioni per il workshop sicurezza e qualità (SQ) sono scaturite dalla sua penna. Non è un caso: Kurt dirige infatti la sicurezza nel tempo libero nel team Sicurezza e qualità ed è anche capoprogetto del workshop SQ. «Grazie ai disegni possiamo trasmettere il nostro messaggio in modo incisivo anche a livello visivo», spiega. Spesso le idee concrete per farlo gli vengono mentre fa sport, spiega Kurt, che pratica regolarmente jogging, bicicletta e canoa o si libra per aria con il suo deltaplano. Il repertorio del dirigente d’esercizio ferroviario di formazione comprende però anche i ritratti. Riceve continuamente richieste per ritrarre collaboratori uscenti, un gradito regalo di addio da parte dei colleghi. Messaggio d’amore disegnato I ritratti – disegnati, ad olio o con l’acrilico – caratterizzano anche le opere private di Kurt. «Ho già ritratto tutta la mia famiglia, persino il nostro defunto cane», racconta indicando un’immagine nel suo salotto. Un incrocio di Golden Retriever e Labrador guarda teneramente l’osservatore. Recentemente ha regalato alla figlia Rani per il suo ventiseiesimo compleanno una delle sue opere letteralmente più grandi, un teschio su tela alta quanto un uomo. Sotto gli abili tratti di Remo Kurt il foglio di carta bianca prende rapidamente vita. La maggior parte delle sue illustrazioni, anche di quelle che realizza per le FFS, nascono nel tempo libero, a casa sua a Deitingen, nel Canton Soletta. Quando disegna, Remo Kurt si rilassa. La sera si siede al tavolo da disegno: con il pennello o la matita in mano spesso dimentica il tempo che passa e torna a guardare l’orologio solo molto dopo mezzanotte. Ma non si scorda date importanti, come quella del suo anniversario di matrimonio. Per il 25° anniversario ha sorpreso la moglie con un messaggio d’amore – disegnato, naturalmente. «Ho già ritratto tutta la mia famiglia, anche il nostro defunto cane» Con la matita in mano si rilassa. In viaggio 08 | 2016 Remo Kurt 22 Informando Dibattito Dibattito Informando RailFit20/30: un bene o un male? Il SEV è critico verso RailFit. Ma è d’accordo sul fatto che le FFS sono sottoposte a crescenti pressioni concorrenziali e sui costi? Manuel Avallone: Certamente. Le pressioni sono anche di natura politica. Per questo in Parlamento siamo in prima fila nella lotta per una ferrovia forte. Ma non approviamo tutte le misure con cui il management intende affrontare queste pressioni. comprano i biglietti al cellulare. I miei genitori quasi novantenni si sono abituati al distributore di biglietti; fanno fatica solo quando un cambio di release modifica il servizio. I clienti confrontano prezzi e orari ferroviari su Internet con quelli dell’auto, dell’aereo o dell’autobus. Possono acquistare i biglietti subito. Dovremmo erigere un muro o partecipare a questa tendenza? Avallone: Non vogliamo fermare il tempo, ma i salti tecnologici creeranno sempre problemi a una parte dei clienti. La ferrovia non deve perderli. Anche i giovani di oggi un giorno saranno anziani. Si tratta di ridimensionare o di ristrutturare? Geyer: Manteniamo le debite proporzioni. Dal 2007 abbiamo creato 5600 nuovi posti – perché anche Per quali ragioni secondo il SEV si tratterebbe il traffico è aumentato. Ora è la volta di una corredella «strategia sbagliata»? Avallone: Le prestazioni dei TP aumenteranno sen- zione. Si tratta più di una ristrutturazione che di un ridimensionamento: cambiano le esigenze e così sibilmente. Questo è in contrasto con i 1400 posti anche le professioni. Se vent’anni fa avessi detto di lavoro a rischio, con cui andrebbe perso anche che oggi Winterthur non sarebbe più stata occuun grande know-how. pata a livello di esercizio sarei stato preso per matto. Avallone: Andreas Meyer giustifica l’aumento di Le FFS vogliono ridurre i costi per restare finanziabili per la committente e i clienti. Ma è davvero personale intervenuto dal 2007 con il fatto che aveva bisogno di specialisti, come controller, inpossibile senza misure a livello del personale? formatici ecc. Invece di formare la propria gente, si Markus Geyer: Le FFS non sono un caso acuto da è preferito reclutare all’esterno. I diplomi valgono risanare, ma i nostri costi aumentano, altri mezzi più del grande know-how dei collaboratori delle ex di trasporto diventano più economici. Dobbiamo contrastare questo trend. Anche l’onere finanziario professioni monopolistiche. Geyer: Come ferroviere che viene dalla gavetta dello Stato sta raggiungendo un limite. Non deve sono un controesempio. Nell’area progetti di Inaccadere come con la liberalizzazione del traffico frastruttura, che ho diretto fino all’inizio dell’anno, merci, che è stata prima a lungo rimossa e ha poi avuto come conseguenza la perdita di ingenti quo- lavorano per metà collaboratori con una formazione superiore per l’altra metà persone formatesi sul te di mercato e la riduzione del personale. Vogliamo innanzi tutto risparmiare 1,2 miliardi di franchi, campo. Certo, il cambiamento nel panorama della formazione ha raggiunto anche le FFS, ma queste non tagliare posti. Ma non possiamo ignorare il costo del personale. Avallone: All’epoca della liberalizzazione del traffico merci le FFS hanno iniziato a intaccare la sostanza Manuel Avallone critica i tagli di dell’infrastruttura. Hanno continuato a costruire personale perché avrebbero trascurando la manutenzione. I campanelli d’allarme sono stati ignorati. ripercussioni negative per le FFS. Geyer: Su questo ha ragione. È stato un errore. E con il rapporto sullo stato della rete – il primo è del 2010 – è stato anche riconosciuto. Costi più bassi e prestazioni superiori, meno personale e più traffico: il responsabile del programma alle FFS Markus Geyer (destra) e il vicepresidente del SEV Manuel Avallone discutono su RailFit20/30. Testo: Ruedi Eichenberger | Foto: Diego Saldiva Cosa la disturba in sostanza dei tagli di posti? Avallone: Nella manutenzione hanno avuto effetti negativi. Nella gestione del traffico ferroviario possono condizionare la sicurezza e la qualità. La chiusura di sportelli ferroviari trasforma le stazioni in luoghi fantasma. I clienti si sentono meno sicuri. Preferiscono avere come interlocutori delle persone al posto di distributori di biglietti. Geyer: Un contatto elettronico non ha la stessa qualità di un contatto umano, lo ammetto. Ma la società sta cambiando. Anche gli anziani oggi In viaggio 08 | 2016 23 Werner Oertle Con RailFit Markus Geyer vuole controllare l’aumento dei costi: per il futuro delle FFS in un mercato sempre più difficile. offrono ancora enormi opportunità di aggiornamento professionale. Avallone: Bisogna però anche coinvolgere i collaboratori. Spiegare loro perché devono cambiare. Per i collaboratori affidabili provenienti dalla pratica dev’esserci posto anche nelle FFS da 30 000 persone. Geyer: Sono assolutamente d’accordo. Ci sono molte opportunità. Solo chi non vuole evolvere affatto avrà problemi sempre maggiori. Avallone: Non intendo queste persone, ma ferrovieri come lo è stato lei stesso che oggi senza un master si vedono svantaggiati. Non è facile riconoscere dove inizia e dove finisce RailFit. Non ne fa parte forse tutto ciò che dal 2014 fa risparmiare e costa posti di lavoro? Geyer: Dal 2014 RailFit20/30 comprende tutti i progetti nuovi e già in corso. Avallone: Ma il taglio di 1400 posti entro il 2020 si riferisce al periodo a partire da oggi e non dal 2014. In effetti ci sono molti aspetti poco chiari. Geyer: Alcuni programmi sono iniziati già da tempo, l’attuazione segue dopo – come le misure nell’Intervento e nella gestione del traffico del programma «Effort@Betrieb». Ai collaboratori interessano i fatti concreti, non le cifre di ieri. Avallone: La cosa più concreta è l’aumento dello 0,8 percento delle deduzioni salariali perché le FFS vogliono addossare al personale parte dei contributi di rischio della Cassa pensioni. E il taglio dell’invalidità professionale. Questo irrita il personale, considerato anche il fatto che queste decisioni spettano al Consiglio di fondazione della CP FFS e non unilateralmente alle FFS. Geyer: Si corregge qui un'eccessiva generosità, che oggi non possiamo più permetterci. Per questo vogliamo ora una suddivisione paritetica dei contributi. I 1400 posti sono finiti al centro dell’attenzione. Questo la irrita? Geyer: Era prevedibile. Ma da qui al 2020 possono ancora cambiare molte cose nell’attuazione. I tagli di personale non sono l’essenza né l’obiettivo. Affrontare i cambiamenti del mercato della mobilità e trarne le debite conseguenze, invece, è il dovere prioritario della direzione aziendale. Avallone: Se si tratta di un normale processo di management, perché annunciare un simile programma e mettere paura ai collaboratori? Geyer: Perché si preparino al cambiamento e sappiano cosa cambierà. E per motivarli a sostenere la nostra strategia. Abbiamo alle spalle una fase piuttosto stabile. L’idea che «ci penserà la Confederazione» è ancora molto diffusa da noi. Ma la Confederazione risolverà sempre meno i nostri problemi. Cambieranno molte cose, anche in termini di mobilità. RailFit20/30 aiuta ad avanzare in modo intelligente in un contesto di incertezza. Come vorrebbe che fossero le FFS tra dieci anni? Avallone: Una ferrovia tra le migliori al mondo, come oggi. Non dovrà necessariamente gestire veicoli autonomi. La sua buona reputazione è il prodotto dei suoi eccellenti collaboratori. Geyer: Vedo una ferrovia che anche nel 2030 rivestirà un ruolo chiave nella mobilità svizzera. Chi integra i vettori di mobilità, vince, sia che possieda propri veicoli stradali o meno. Avallone: Per vincere le FFS devono restare anche un ottimo datore di lavoro. Questo crea collaboratori motivati e, con essi, clienti entusiasti che utilizzano l’ottimo sistema e lo difendono dagli attacchi. I clienti vogliono un buon sistema che sia però anche pagabile senza aumenti di prezzo regolari. Avallone: Collaboratori motivati sanno persuadere i clienti del valore e del peso di un buon sistema. Geyer: Se le FFS rimarranno la spina dorsale della mobilità, avranno un buon futuro. Dobbiamo offrire la mobilità richiesta dai clienti. Sono loro a decidere se le FFS ci saranno ancora tra trent’anni. Dopo il duello verbale: Manuel Avallone raccoglie le sue cose. Un’accesa discussione 1115 collaboratori hanno preso parte a una chat sul tema RailFit20/30. Qui un estratto di sette domande e risposte. I tagli di posti di lavoro e i risparmi non dovranno toccare la qualità e il servizio. Se è possibile operare con meno personale e in modo più economico, significa che sono state create «scorte» di posti di lavoro e che è stato speso del denaro inutilmente. Se abbiamo più elettrotreni abbiamo bisogno di meno manovratori, se automatizziamo abbiamo bisogno di meno responsabili circolazione treni. Ogni azienda deve verificare di quando in quando come può ridurre i costi e affrontare la concorrenza. Andreas Meyer Daniela Cipriano Volpe Stefan Bächtold Noi della vendita assistita siamo stati addestrati a promuovere i canali di vendita a libero servizio. I nostri obiettivi sono orientati ad essi al 70 percento. Al’inizio dell’anno si diceva ancora che questo non sarebbe costato posti di lavoro. Dunque anch’io posso decidere: mantenere il mio posto di lavoro e ignorare la «vendita assistita» oppure perdere il posto. Come si concilia tutto questo con la motivazione del personale? Il comportamento dei clienti sta cambiando, la componente digitale aumenta. Dove l’utilizzo della vendita assistita diminuisce drasticamente dovremo intervenire. Ma riteniamo che questo non accadrà prima del 2018. Markus Geyer Alexandre Desponds Buongiorno Signor Meyer, in che misura RailFit si ripercuoterà sugli agenti del treno nel traffico a lunga percorrenza? È previsto l’outsourcing delle HR come già avviene in molte aziende dell’economia privata? No, abbiamo accantonato l’idea di un outsourcing. Ma anche le HR come fornitrici di servizi interni dovranno snellirsi. Andreas Meyer Martin Glatz Negli ultimi anni FFS Cargo è già stata coinvolta in vari programmi di risparmio e li ha attuati, l’ultimo l’anno scorso. Non occorre poi una fase di consolidamento per sapere se la via imboccata porta davvero al successo? Siamo consapevoli del fatto che FFS Cargo è esposta a forti pressioni competitive. E RailFit20/30 comprende tutti i programmi di risparmio 20152020. Cargo ha sviluppato questi programmi in larga misura autonomamente. Markus Geyer Buongiorno Signor Desponds, avremo ancora più treni a lunga percorrenza e, per questo, anche più agenti del treno. Andreas Meyer Claudia Heer Nell’amministrazione e nella gestione verranno tagliati 500 posti. Ne saranno toccati tutti i livelli? Anche i quadri di altissimo livello? Sarina Kübler La trovo una cosa giusta. In qualche modo dobbiamo pur competere e restare «in forma». L’innovazione è pur sempre un elemento importante della nostra cultura aziendale. Certo, i tagli di posti non sono mai una bella cosa, ma la trovo una buona soluzione. Grazie del suo sostegno. Andreas Meyer Sì, è così. Tutta la chat nell’Intranet: Andreas Meyer In viaggio 08 | 2016 RailFit 25 26 Riflettendo Opinioni → Foto del mese Ralph Haltinner è riuscito a scattare quest’insolita foto con la luna e il treno la sera tardi alla stazione di Wankdorf. La fotografia è la passione di Haltinner, che è attivo nell’associazione dei ferrovieri cine-video dilettanti svizzeri (EFFVAS) e ne presiede la direzione centrale. Inviateci foto tratte dal vostro lavoro quotidiano! All’indirizzo: [email protected]. La migliore sarà pubblicata sull’edizione stampata di «In viaggio» e premiata con un piccolo omaggio. → Sondaggio 1400 posti in meno: inevitabile? «RailFit20/30» accende gli animi, come dimostra la discussione tra il vicepresidente del Sindacato del personale dei trasporti (SEV) Manuel Avallone e il responsabile del programma alle FFS Markus Geyer (a pagina 20). Da qui al 2020 occorrerà risparmiare 1,2 miliardi di franchi e tagliare 1400 posti. Ma è davvero necessario? → CoPe Un riconoscimento meritato a)RailFit è un male inevitabile: la ferrovia deve tenere sotto controllo i suoi costi e i suoi prezzi in aumento; solo così potrà affermarsi rispetto alla concorrenza. E senza cambiamenti non è possibile. b)RailFit è superfluo. La ferrovia continua la sua ascesa, si espande ulteriormente in tutta la Svizzera e anche la Confederazione esige di più da lei. c)La verità sta nel mezzo. Certo, la ferrovia non può diventare sempre più cara. E le FFS dovrebbero Liliana Staub, presidente della procedere con più lentezza verso l’automatizzazione, CoPe Settori la digitalizzazione e la riduzione del personale. centrali / Immobili Il ritmo è troppo veloce. Potete votare fino al 10 novembre. → via SMS: inserire la parola chiave FFS e la possibilità di risposta desiderata al 880 (gratuito). → www.ffs.ch/inviaggio o [email protected] → Ultimo sondaggio Come vi proteggete dai raffreddori? (193 partecipanti) a)Non faccio assolutamente niente. Se ho fortuna non mi ammalo, altrimenti pace. 37 % b)Cerco di vivere nel modo più salutare possibile e seguo alcune regole igieniche. 61 % c)Faccio di tutto, come rifiutarmi di stringere la mano o disinfettare le superfici lisce sul posto di lavoro. 2 % a b c Ricordo con piacere i grandiosi festeggiamenti in occasione dell’inaugurazione della galleria di base del San Gottardo all’inizio di giugno. Manca ormai poco tempo alla messa in esercizio ufficiale della più lunga galleria ferroviaria del mondo. Dall’11 dicembre treni merci e viaggiatori circoleranno secondo l’orario attraverso le canne lunghe 57 chilometri. I clienti beneficeranno di tempi di percorrenza più brevi, il traffico merci di guadagni di produttività. Per assicurare tutto questo, i collaboratori devono impegnarsi a fondo «dietro le quinte». In futuro soprattutto i nostri colleghi dell’esercizio, della manutenzione e dell’intervento dovranno prestare servizio in condizioni di lavoro più difficili, ad esempio in galleria con temperature fino a 40 gradi e spesso la notte o nei fine settimana. I nuovi compiti hanno trasformato intere figure professionali. Più di 3200 collaboratori interni ed esterni sono stati formati a questo scopo. Per la formazione di base, la «formazione NFTA» ha lavorato in collaborazione con rappresentanti della CoPe. Questo enorme fabbisogno di formazione si è reso necessario affinché le FFS potessero ottenere l’autorizzazione d’esercizio dall’UFT. Il nostro personale è ben preparato per garantire un esercizio ineccepibile. I clienti possono rallegrarsene – e il personale merita per questo il dovuto apprezzamento. Opinioni Riflettendo 27 La parola ai capi – Nicolas Perrin, CEO FFS Cargo → Momenti A caccia di prese elettriche Stazione di Losanna, binario 5, un venerdì mattina. Daniel Rausis scende dall’InterRegio proveniente dal Vallese per recarsi alla RTS, dove preparerà una trasmissione radiofonica. Prende spesso il treno? Faccio la spola tra Martigny e Losanna. Amo viaggiare in treno e chiacchierare con i conduttori. Di recente ho chiesto a uno di loro se nella carrozza successiva c’erano delle prese elettriche per poter caricare il mio telefono. Non riuscivo a trovarne una dov’ero seduto. Il conduttore ha prontamente estratto il suo smartphone e mi ha risposto molto velocemente: «Ebbene, non solo ce ne sono nella carrozza successiva, ma anche in questa.» Alla fine abbiamo trovato le prese elettriche non in alto, ma di fianco ai sedili! È impressionante come l’elettronica possa cambiare il modo in cui cerchiamo le informazioni. E poi mi chiedo sempre: come fanno i conduttori che, diversamente da me, hanno sempre con sé uno smartphone carico? Che cosa si potrebbe migliorare? Circa un anno fa ho ricevuto un buono per delle bevande valido per la carrozza ristorante o il minibar. Ce l’ho ancora in tasca, perché sul mio treno il minibar non è ancora passato tra Martigny e Losanna. Potrebbe fare qualcosa al riguardo? ← Testo e foto: Jean-Philippe Schmidt Il cinquantasettenne Daniel Rausis è umorista e moderatore radiofonico. Possiede un abbonamento generale e fa la spola tra Martigny e Losanna. In viaggio 08 | 2016 Più frequente e affidabile Avete già provato a comprare abiti o scarpe nuovi da un portale online? Io l’ho fatto recentemente. Avrei voluto ricevere il pacchetto il più presto possibile per poter fare una corsa con le mie nuove scarpe da ginnastica. Lo stesso discorso vale per i nostri clienti e per tutta la logistica: vogliono ricevere le merci il più spesso possibile e nel modo più veloce e affidabile possibile. Con «Traffico a carri completi 2017» compiamo ora un grande passo in questa direzione: il progetto cambierà infatti l’intera produzione e l’offerta di FFS Cargo. Ci adattiamo alla crescente velocità della logistica e riforniamo le grandi ubicazioni non più una sola volta, bensì tre volte al giorno. Creiamo un orario fisso per le merci e i nostri clienti possono prenotare collegamenti concreti. Come per il traffico viaggiatori, anche per noi un orario appetibile è di vitale importanza. E anche per voi, affinché gli scaffali della Migros siano sempre riforniti o la vostra corrispondenza possa approdare puntuale nella buca delle lettere. Perché FFS Cargo è di gran lunga la più grande azienda logistica della Svizzera, con una percentuale del 25 percento dell’intera prestazione di trasporto del nostro paese. Con «Traffico a carri completi 2017» le FFS creano una base per l’ulteriore sviluppo del traffico a carri completi. Anche grazie ai colleghi di Infrastruttura e Viaggiatori siamo sulla buona strada e ci rallegriamo per il prossimo cambiamento d’orario. I nostri clienti mi confermano che l’affidabilità e la velocità svolgono un ruolo sempre più importante nella logistica. Proprio per questo essi investono anche a lungo termine nel traffico a carri completi. Sono lieto di questo aumento della velocità – se non nelle mie performance di corsa, quanto meno nella nostra attività. ← Foto: Christian Aeberhard Riflettendo Riflettendo Opinioni Il «treno da record mondiale» australiano Servizio sui superlativi nel mondo Heinz Studer, pensionato, Australia a nutrire la fiducia che avevo nell’azienda 28 anni fa. Ewald Baechler, capotreno, Berna Nel rinnovo sono confluiti anche alcuni spunti e miglioramenti suggeriti dai collaboratori. A fine anno andrà in produzione una nuova pietra miliare per questa ubicazione. Tutti noi facciamo del nostro meglio per far «decollare» il tutto. Senza «se» né «ma». Marcel Sägesser, collaboratore riparazioni, Zurigo Altstetten Il team di «In viaggio» è lieto di ricevere posta dai suoi lettori. E-mail: [email protected] Posta: FFS, «In viaggio», Comunicazione integrata, Hilfikerstrasse 1, 3000 Berna ferroviario, «In viaggio» 6/16 Il 21 giugno 2001 il treno citato, del peso di 99 732 tonnellate, ha circolato tra Newman e Port Hedland, in Australia occidentale. Qui in Australia il treno è stato definito un «treno da record mondiale». Newman si trova a 544 metri Pietra miliare per le ex officine principali delle FFS Compagni di viaggio affidabili Servizio sul ridimensionamento del Centro di riparazione Zurigo Altstetten, «In viaggio» 7/16 (commentato nell’edizione online) Il padiglione ristrutturato ad Altstetten merita una visita. Commentate anche su: www.ffs.ch/inviaggio → La vostra rivista «In viaggio»: dal formato cartaceo a quello digitale «In viaggio» è per voi importante, come dimostra anche l’ultimo sondaggio fra i lettori. Ma la rivista sta a cuore anche a noi della redazione e così sarà anche in futuro. Tuttavia, dal 2017, la rivista «In viaggio» non sarà più pubblicata in versione cartacea e diventerà una rivista digitale. Già oggi oltre all’edizione stampata è disponibile anche una versione online (www.ffs. ch/inviaggio). Nel nuovo anno questa sarà ulteriormente perfezionata. I servizi non saranno più raccolti in un’unica edizione, ma pubblicati nel momento in cui saranno di attualità. Con questa novità vogliamo reagire al cambiamento nelle abitudini di lettura. I collaboratori vogliono essere informati rapidamente e accedere a testi, immagini e video tramite i dispositivi che hanno in genere sempre con sé: smartphone e tablet. Quattro volte all’anno i collaboratori pensionati riceveranno a casa una rivista in formato cartaceo a misura delle loro esigenze. Troverete ulteriori dettagli su questa novità nell’ultimo numero stampato di «In viaggio» all’inizio di dicembre. Siamo convinti che l’edizione digitale di «In viaggio» saprà stimolare ancor meglio il dialogo in azienda. Commentare, condividere e mettere «mi piace» ai servizi saranno aspetti essenziali. Esprimete il vostro parere, fate domande o forniteci nuove idee per futuri articoli. La redazione, [email protected] Samsonite offre ai collaboratori e ai pensionati fino al 50 percento di sconto sui bagagli. La gamma comprende il pezzo ideale per qualsiasi viaggio. Chi sta cercando l’accompagnatore ideale per il prossimo viaggio con Samsonite è in buone mani: lo specialista delle valigie offre una vasta gamma di borse per laptop e valigie. Le collezioni colpiscono inoltre con il loro design. I prodotti Samsonite godono da anni di un’ottima reputazione in termini di qualità. L’assortimento copre tutte le esigenze, dal viaggio in una capitale alle vacanze al mare. I collaboratori e i pensionati delle FFS beneficiano ora di prezzi unici – ad esempio per la valigia «Cosmolite», disponibile in diverse misure. L’esemplare da 55 cm costa ora solo 290 franchi invece di 430. Per il «Cosmolite» nella misura da 81 cm pagate invece soltanto 370 franchi invece di 550. Assicuratevi ora il vostro bagaglio a un prezzo privilegiato. L’offerta Samsonite è valida fino a esaurimento scorte. Tutti i prodotti sono disponibili su: www.sid-swiss.ch. Ulteriori informazioni su Benefit FFS: www.ffs.ch/benefit (nome utente ffs, password benefit). L’offerta è valida anche per i collaboratori delle società affiliate delle FFS. → Telecamera di sicurezza → Fondo per il personale Con la telecamera di sicurezza Circle di Logitech potete monitorare la vostra casa a distanza. La telecamera funziona tramite WLAN e invia le immagini sullo smartphone. Tramite lo shop di Benefit FFS i collaboratori possono acquistare la telecamera al prezzo privilegiato di 179 franchi. www.ffs.ch/benefit (nome utente ffs, password benefit). ← Sia che desideriate contare i vostri passi o misurare una qualsiasi attività fisica, la fondazione Fondo per il personale FFS sconta ora i prodotti Fitbit di 30 o più franchi. Perché le persone attive sono più sane, corrono meno rischi di infortunio e sono più resistenti allo stress. Potete acquistare il Fitbit Zip Activity Tracker per 20 franchi o l’orologio Fitbit Surge La casa sotto controllo In viaggio 08 | 2016 Misurare l’attività fisica e contare i passi Foto: mad → Posta dei lettori Una questione di fiducia Da quando ho iniziato a lavorare per le FFS, il conteggio del tempo e del salario è sempre stato gestito in modo preciso e senza lacune. Anche quando i disponenti erano costretti ad apportare modifiche dei turni con gomma e matita alla fine il conteggio coincideva sempre con il lavoro effettivamente svolto. La mia fiducia era tale che non verificavo neppure tutti i mesi. Quando è stato introdotto il sistema PIPER per il conteggio del tempo e del salario, le cose divennero ancora ancora più perfette. Non so perché ora si sia passati a questo SOPRE. È stato detto che è più economico. Questa affermazione non mi sorprende, dato che il sistema sottrae uno o due minuti a collaboratore. Ogni mese vediamo così defraudati di circa 30 o 40 minuti. A fine mese può persino accadere che il sistema dichiari che il collaboratore era «assente», anche se magari ha già lavorato dieci ore. Per consolarci, ci dicono che queste differenze vengono appianate il mese seguente. Ma ho riscontrato che il mese dopo il problema non era ancora stato eliminato e che gli importi dovuti non erano ancora stati pagati. Mi piacerebbe tornare sul livello del mare e la città di Port Hedland, sull’Oceano Indiano, dista 480 chilometri. Il treno era lungo 7,4 chilometri ed era guidato da un totale di otto locomotive diesel. Le locomotive erano incolonnate a due a due in trazione doppia. Due macchinisti gestivano l’intera composizione dalla prima locomotiva. Gli altri sette veicoli motore erano guidati a distanza via radio. Ogni locomotiva aveva dai 3700 ai 4000 cavalli vapore. Il treno comprendeva 682 carri merci a quattro assi carichi di minerale di ferro, per un totale di ben 2728 assi! Il minerale di ferro veniva e viene imbarcato a Port Headland e spedito in Giappone. 29 Foto: mad 28 per 179 franchi (incluso porto). Anche l’app Fitbit è disponibile online. Per ordini online: http://pefo.myfitbit.ch, digitare il codice promozionale: pefo2016. ← Sport invernali Curiosando Offerte speciali per i lettori di «In viaggio» Tutti sulle piste! Per gli sportivi: con questi consigli trascorrerete un ottimo inverno. Testo: Sarah Mischler «Sci o snowboard, escursioni con le racchette da neve, sci di fondo, passeggiate o slittate: il movimento all’aria aperta è salutare, dà soddisfazione e mantiene in forma», spiega Remo Kurt della sicurezza nel tempo libero delle FFS. Ma gli sport invernali si sono evoluti: materiale e preparazione delle piste sono migliorati, consentendo agli sportivi di correre più velocemente. Ciò ha aumentato purtroppo il rischio di infortuni. Alcuni consigli degli esperti per divertirsi in sicurezza. Prima di partire Mantenetevi in forma Gli sport invernali sollecitano molto il fisico. Solo chi si tiene in forma tutto l’anno è ben preparato. Ben equipaggiati sulle piste Fate esaminare il vostro equipaggiamento dallo specialista (spigoli e fondo) prima dell’inizio della stagione e fate regolare gli attacchi dei vostri sci e snowboard. Ochsner Sport 30 percento di sconto su caschi per sport invernali, occhiali da sci e protezioni per la schiena nonché 50 percento di sconto sul servizio sport invernali e sul test dell’upi. L’iniziativa inizia il 1° novembre e termina il 30 novembre 2016. Sulla neve Mai senza casco Quando sciate o praticate snowboard, indossate un casco per sport invernali a norma EN 1077 adatto alla vostra conformazione e un equipaggiamento funzionale per gli sport invernali. Durante il freeride e negli snowpark dovreste essere inoltre muniti di protezione per la schiena. Zaino sicuro Riempite il vostro zaino in modo intelligente: gli oggetti morbidi vicino alla schiena, quelli più duri all’esterno. Oppure utilizzate zaini provvisti di inserti protettivi. Attenzione alla nebbia e alle valanghe! Informatevi sulle condizioni meteo. In caso di maltempo o di tempo incerto, piuttosto, rinunciate. Se praticate freeriding o effettuate escursioni con le racchette da neve dovete disporre di conoscenze sulle valanghe, che potete acquisire con un’apposita formazione. Riscaldamento Riscaldatevi prima della prima discesa. Praticate semplici esercizi come l’oscillazione delle gambe, i movimenti circolari delle braccia e i piegamenti. Non sopravvalutatevi Adeguate la vostra velocità e il vostro modo di sciare alle vostre capacità nonché alle condizioni delle piste. Rallentate nel corso della giornata. Anche se siete sportivi esperti, frequentate ogni tanto un corso della scuola di sport invernali. Giornate dedicate agli sport invernali La sicurezza nel tempo libero FFS propone a gennaio cinque giornate dedicate agli sport invernali per 100 collaboratori delle FFS e di Login ciascuna: training di discesa, sensibilizzazione per un comportamento sicuro, misurazione della velocità. Numero di posti limitato. Corso di sci di fondo In collaborazione con la federazione svizzera delle scuole di sci di fondo e Loipen Schweiz, la Fondazione Fondo per il personale FFS offre corsi di prova di sci di fondo della durata di due ore. Ulteriori informazioni e iscrizioni nell’Intranet. Intranet: inserire la parola di ricerca Sport invernali Dopo le piste Imparare dagli errori Ripercorrete mentalmente la vostra giornata sulla neve e traete le debite conseguenze da eventuali mancati incidenti. Ulteriore controllo Chi pratica spesso lo sci o lo snowboard dovrebbe far controllare la propria attrezzatura dallo specialista anche durante la stagione invernale, far molare gli spigoli e far sciolinare il fondo. Sostituzione dei caschi I caschi per gli sport invernali andrebbero sostituiti ogni tre-cinque anni o dopo un urto forte. Pause Effettuare pause regolari previene gli incidenti. Sulle piste fermatevi tuttavia soltanto in posti ben visibili e ai bordi delle piste. Regole della FIS Seguite le regole di condotta per sciatori e snowboarder della Federazione Internazionale di Sci FIS. Il casco come salva vita: Sandro Battilana, vittima di infortunio, ricorda. Le statistiche lo dimostrano: la maggior parte degli infortuni non professionali capita quando si pratica sport, soprattutto sport invernali o calcio. Lo scorso anno alle FFS gli sport invernali hanno causato 5000 giornate di assenze, il 90 percento delle quali in seguito a infortuni sugli sci o sullo snowboard. Una delle vittime è il capotreno Sandro Battilana. Nonostante il forte vento e la scarsa visibilità aveva deciso di affrontare le piste. A 20 metri dallo skilift è rimasto bloccato in una tormenta di neve ed è caduto di testa nella neve. «Da quando, più di trent’anni fa, ho subito un pesante incidente sugli sci, uso sempre il casco. Grazie a quest’ultimo la mia testa è rimasta protetta», ricorda Battilana, «ma avevo forti dolori alla mano sinistra.» Lo specialista che lo ha visitato ha rilevato uno strappo ai legamenti e un danno alle cartilagini. Sono seguite un’operazione di tre ore e mezza, ergoterapia e quasi tre mesi di «malattia». Anche se a casa Sandro Battilana riusciva a muoversi liberamente, già dopo poche settimane non ne poteva più di stare al chiuso. «Ero costretto a fare affidamento sul sostegno di Spitex e le mie giornate non avevano più una struttura.» Questo logorava i suoi nervi. Ma la pazienza e la terapia regolare sono risultate premianti; oggi la lesione è curata – e la passione per gli sport invernali gli è rimasta. Con una limitazione: «In caso di maltempo preferisco rinunciare a una giornata sugli sci.» ← Foto: François Gribi Ulteriori consigli di sicurezza e le regole della FIS su: www.ffs.ch/inviaggio In viaggio 08 | 2016 31 codi ce sc onto 20% » FFS « Benefit FFS e magando.ch offrono il 20% di sconto natalizio ai COLLABORATORI e ai PENSIONATI FFS. Per un Natale bello e profumato Natale si avvicina e non avete ancora pensato a tutti i regali? magando.ch offre eccellenti idee regalo per i vostri cari a prezzi super convenienti. Ordinate comodamente online il profumo preferito della vostra ragazza o le ultime novità della stagione ed evitate così lo stress nei negozi affollati. X-Mas Shopping ORDINARE ORA online! SPEDIZIONE GRATUITA magando.ch – Profumeria online con la più ampia scelta di marche in Svizzera magando.ch è il nuovo indirizzo di riferimento per acquistare prodotti di bellezza. Con un semplice clic, avete a disposizione oltre 70 000 articoli di marca. 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Illustrazione: Tom Künzli → In viaggio → Premi Pubblicazione delle FFS: Andreas Stuber, responsabile Comunicazione integrata, Pascal Lorenzini, responsabile Crossmedia → La pubblicazione appare nove volte all’anno in tedesco, francese e italiano → Tiratura 42 810 esemplari (autenticato da WEMF) → Redazione (SBB) Ruedi Eichenberger (caporedattore), Evelyne Reber, Sarah Mischler, Doris Wyssmann, Jean-Philippe Schmidt (Svizzera romanda), Katia Guerra (Svizzera italiana), Beat Bolliger (Viaggiatori), Stefan Boss (Cargo), Gabriela Vrecko (Infrastruttura), Urs Schmid (Immobili) → Realizzazione (Infel AG) Katharina Rilling (direzione), Bruno Habegger (redazione), David Jordi (art director), Sebastian Mutti (poligrafo) → Traduzioni UGZ, Übersetzer Gruppe Zürich GmbH, su incarico del servizio linguistico FFS (direzione: Jean-Claude Genilloud) → Indirizzo di redazione Redazione «In viaggio», Hilfikerstrasse 1, 3000 Berna 65, tel. 079 584 62 70, [email protected] → Inserzioni/Marketing degli annunci Zürichsee Werbe AG, Cornelia Koroma, casella postale, 8712 Stäfa, tel. 044 928 56 11, www.zs-werbeag.ch → Recapito sul posto di lavoro LogistikCenter, PrintMediaService, [email protected]. Modifiche in caso di recapito sul posto di lavoro via Intranet (parola di ricerca «LIDI») → Recapito ai pensionati Cambiamenti di indirizzo a Cassa pensioni FFS, Zieglerstrasse 29, 3000 Berna 65, tel. 031 555 18 11, [email protected] → Stampa Stämpfli SA, Berna, ISSN 2296-1852 → In viaggio digitale: www.ffs.ch/in viaggio BCP Award Argento 2015, 2014 nella categoria pubblicazione aziendale per i collaboratori, digitale Fox Awards Oro 2014 Fox Visuals Oro 2014 ASCI 1° posto nella categoria migliore copertina 2014 3° posto nella categoria rivista per i collaboratori 2015 FEIEA (Federation of European Industrial Editors Association) 3° posto nella categoria copertina 2014 In viaggio 08 | 2016 39 La costruzione svizzera del secolo nell‘edizione speciale GOTTHARD 2016 Edizione limitataLassen e distribuita tutto il Sie dieinhistorische Gotthard-Lokomotive hochleben Der Bierkrugdel „Ein Prosit auf die C 5/6 Elefant“ mondo in omaggio all‘inaugurazione tunnel del San Gottardo • Aus hochwertigem Preciso movimentoSteinzeug al quarzo • • Von Hand gefertigt Pe rs GR on AT al IS isi er un g Con funzione cronometro • Deckel aus Zinkguss • Pregiato Vetro Zaffi ro Deckel • Dampflok-Modell auf dem • • Griff in Form einer Impermeabile finoKuppelstange a 5 bar • • Weltweit limitiert In pregiato acciaio inox 1917 wurde die legendäre • C 5/6 in Betrieb genommen, die wegen ihrer Leistungsfähigkeit Ogni orologio è numerato sul retro schon bald den Beinamen „Elefant“ bekam. Sie • bekannteste Dampfgilt als die grösste und wohl Bracciale sportivo in metallo lokomotive in der Schweiz und verrichtete vor 100 Jahren treu ihren • Dienst. So liegt es nahe, die wohl schönste Dampfeisenbahn der Schweiz Garanzia Soddisfatti o Rimborsati mit diesem besonderen Bierkrug zu feiern: Prosit! valida 120 giorni Der Krug „Ein Prosit auf die C 5/6 Elefant“ wird aus hochwertigem Steinzeug von Hand gefertigt und ist verziert mit einem Gemälde der C 5/6, wie sie unter Volldampf Richtung Gotthard fährt. Die Rückseite ist dekoriert mit einer malerischen Impression der Kirche von Wassen. Die Sockeldekoration zeigt eine Dampfeisenbahn-Zuggarnitur. Aber das Beste ist: auf dem Sockel steht auf Wunsch ein Name Ihrer Wahl! Bestellen Sie jetzt gleich Ihren eigenen Bierkrug und erleben Sie Sul retro viene incisa la raffinata Gotthard-Geschichte zum Inclusi anfassen undscatola ge- di numerazione presentazione e certificato niessen. di autenticità Produktpreis: Fr. 129.90 oder 2 Raten à Fr. 64.95 (zzgl. Fr. 11.90 Versand und Service) Con incisione della data d‘inaugurazione sul lato della cassa dell‘orologio EXKLUSIV-BESTELLSCHEIN Füllmenge: 0,7 l Grösse: 17,2 x 12,3 x 19,9 cm (B x T x H) ✃ ✃ Reservierungsschluss 31. Oktober 2016 ❒ Ja, ich bestelle den Bierkrug Diametro: 4 cm „Ein Prosit auf die C 5/6 Elefant“ 56036 Gravieren Sie folgenden Namen: BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO (Name mit max. Termine di ordinazione: 5 dicembre 2016 10 Zeichen) Bitte gewünschte Zahlungsart ankreuzen Ich wünsche ❒ eine Gesamtrechnung ❒ Monatsraten „GOTTHARD 2016” • Edizione speciale ❒ Ich bezahle per MasterCard oder Visa ❒ Sì, ordino l'orologio In omaggio alla galleria ferroviaria GRATIS più lunga del mondo nach Ihren Wünschen Desidero ❒ fattura unica ❒ rate mensili ❒ Pagherò con MasterCard oppure Visa Gültig bis: Valida fino: (MMJJ) (MMAA) Vorname/Name Bitte in Druckbuchstaben ausfüllen Strasse/Nummer PLZ/Ort Nome/Cognome Per cortesia, scrivere in stampatello erhältlich. E-mail Via/N. Unterschrift Telefon Cap/Città E-mail Firma personalisiert Grazie al forte dinamismo collettivo, dopo 17 anni di lavori, è nato un monumento lungo 57 chilometri, del quale noi svizzeri dobbiamo essere orgogliosi e che, nel cuore del nostro paese, Personalisierte Produkte sind unisce tutt‘Europa : si tratta del tunnel ferroviario più lungo del mondo - la galleria di base del San vom Umtausch ausgeschlossen Gottardo, inaugurata il primo giugno 2016. Con l‘orologio da polso „GOTTHARD 2016“ vogliamo Der Bierkrug ist auch ohne straordinaria costruzione svizzera del secolo. Il quadranrendere debitamente omaggio a questa Personalisierung mit einer Rückseite verziert mit mentre sulla te mostra un moderno trenound rapido con la grafica delle Die diverse tappe ist di costruzione, 365-Tage-Rücknahme-Garantie cassa dell‘orologio è incisa la data dell‘inaugurazione. einer malerischen Impression 55881 www.bradford.ch Approfitti di questa straordinaria occasione per assicurarsi un Online-Bestellung: esemplare di questa speciale ediziFür one limitata e distribuita in tutto il mondo. fb.com/BradfordExchangeSchweiz Bitte einsenden an: The Bradford Exchange, Ltd. Jöchlerweg 2 • 6340 Baar Telefono BRADFORD-21-09-2016-SBBUNTERWEGS-D.indd 1 Spedire subito a: The Bradford Exchange, Ltd. 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