Recupero in... Grammatica

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Recupero in... Grammatica
RECUPERO IN...
Collana diretta da Dario Ianes e Carlo Scataglini
Daniela Buffoni e Beatrice Pontalti
RECUPERO IN...
GRAMMATICA
Percorsi e attività per la scuola primaria
Erickson
Indice
7 Prefazione
Un approccio inclusivo al recupero delle difficoltà di apprendimento
(di Dario Ianes e Carlo Scataglini)
17 Introduzione
Il programma Recupero in... Grammatica
(di Daniela Buffoni)
25 Prima parte – La frase
29 Una parola chiama l’altra: scopriamo e giochiamo con la frase
51 Seconda parte – La struttura sintattica della frase
55 Tanti pezzi, tanti significati: i sintagmi (schede da 1 a 8)
63 Amici a braccetto: il predicato e il soggetto (schede da 9 a 17)
73 Amplia, amplia, metti, metti: le espansioni (schede da 18 a 36)
97 Terza parte – Gli elementi morfologici della frase
101 Se cambio io, cambi anche tu: le parti variabili della frase
(schede da 1 a 125)
• il nome
• l’articolo
• l’aggettivo qualificativo
• il pronome
• aggettivi e pronomi a confronto
• il verbo
245 Noi restiamo sempre uguali: le parti invariabili della frase
(schede da 126 a 140)
• le preposizioni e le congiunzioni
• l’avverbio
261 Appendice – Tabelle e schemi che aiutano a ricordare
La frase: l’analisi logica
Parti variabili e parti invariabili del discorso: l’analisi grammaticale
Introduzione
Il programma
Recupero in... Grammatica
Non è mai troppo tardi!
Questo libro raccoglie il materiale didattico sperimentato in diversi anni di
insegnamento e rappresenta il risultato di una ricerca personale spesso condivisa con
colleghi «compagni di viaggio» tra le diverse indicazioni metodologiche riguardanti
l’insegnamento della grammatica. Nasce dal desiderio di trovare strategie che rendano
motivante il fare grammatica, nel tentativo di mantenere vivo il legame tra la lingua
vissuta, spontanea, parlata e la lingua intesa come insieme di strutture grammaticali.
Il titolo della famosa trasmissione televisiva degli anni Sessanta curata dal
maestro Alberto Manzi, Non è mai troppo tardi, racchiude il senso del lavoro:
l’insegnante è un ricercatore che nella pratica quotidiana sperimenta, inventa,
elabora strategie. Non è mai troppo tardi per tentare vie nuove, approcci diversi.
Non è mai troppo tardi anche per ogni bambino per crescere nella conoscenza
e quindi un recupero pensato, progettato, diventa un atto di fiducia nelle possibilità
di ogni alunno.
Perché Recupero in… Grammatica?
Fare grammatica a scuola non è facile, progettare un percorso di recupero in
grammatica diventa una sfida, soprattutto se si vuole conciliare motivazione con
divertimento come deve essere quando si parla di bambini. Quando fa grammatica,
l’insegnante è impegnato nella ricerca non solo dei contenuti, ma piuttosto delle
modalità di trasmissione dei contenuti, non tanto nel definire cosa insegnare, ma
piuttosto come insegnare. Cerca cioè di attuare percorsi di scoperta linguistica
coniugando la necessità di trasmettere regole con la spontaneità del parlare vivo
sperimentato dagli alunni.
Che cosa accade a scuola che rende faticoso l’apprendimento della grammatica, provocando la distinzione tra lingua e grammatica?
Per anni nella pratica è prevalso un approccio fortemente normativo (Lo Duca,
2004) in base al quale insegnare la lingua italiana ha significato essenzialmente
insegnare la sua grammatica, cioè le sue regole morfosintattiche.
La conseguenza di ciò è stato che per molti anni l’analisi grammaticale e
l’analisi logica hanno rappresentato spesso l’unica modalità di riflessione sulla
lingua, come se una competenza linguistica si misurasse unicamente dalla capacità
dell’alunno di classificare parole.
Gli alunni erano così portati a credere che vi fossero due lingue: una usata
comunemente per comunicare, con la quale esprimere le proprie idee, l’altra insegnata a scuola fatta di regole, di eccezioni, di categorie di parole.
Questo approccio ha determinato un vissuto spesso negativo del fare grammatica, richiamando in insegnanti, alunni e genitori esperienze noiose di memorizzazione di elenchi di verbi, di infiniti esercizi di analisi grammaticale e logica. Ha
contribuito a creare la convinzione che la grammatica fosse un qualcosa a sé, ben
distinto dalla lingua, un insieme di norme prescrittive, che prima vanno studiate
e solo dopo possono essere applicate alla lingua.
A livello didattico questo atteggiamento ha mortificato la partecipazione degli
alunni alla scoperta della lingua, lasciandoli passivi di fronte alla spiegazione delle
regole grammaticali.
Da dove partire? Dalla teoria alla pratica
Da dove partire dunque per creare a scuola un clima facilitante, atteggiamenti
di curiosità, di interesse verso la lingua italiana?
Un alunno motivato è uno studente che ha capito che determinate conoscenze
gli servono e quindi prova piacere e desiderio ad apprenderle. È uno studente curioso.
Se si vuole che la lingua rappresenti un’occasione di osservazione e di scoperta è necessario far riferimento alla competenza linguistica innata degli alunni.
Essi quando giungono a scuola conoscono cose della lingua italiana che nessuno
ha mai insegnato loro, non sbagliano nella concordanza morfologica, si fanno
capire senza che nessuno abbia dato loro delle indicazioni o delle regole per unire
le parole in modo che formino frasi.
Al momento dell’ingresso nella scuola primaria possiedono già una competenza d’uso della lingua, possiedono una grammatica induttiva (Chomsky, 1991)
basata sulla creazione spontanea di ipotesi e di regole sul funzionamento della
nostra lingua. Alcuni si esprimono in modo più chiaro, più evoluto, altri meno,
ma nella comunicazione di tutti è implicita la grammatica, che essi ne abbiano o
meno la consapevolezza. L’insegnante deve partire da questa conoscenza che c’è
già, che non deve essere insegnata, e su questa innestare percorsi di riflessione
sulla lingua parlata.
Nella pratica quotidiana ciò si traduce in una didattica della grammatica che
parte dall’alunno e non dalla lingua: l’insegnante fa grammatica aiutando gli alunni
a ritrovare questa conoscenza linguistica innata per poi osservarla nei suoi legami
logici, nella regolarità di alcune connessioni. Non c’è più l’ora di grammatica o il
momento in cui l’insegnante «fa» l’articolo, ma c’è la frase letta nel libro di lettura,
18 ◆ Recupero in… Grammatica
detta da un compagno, scritta su un avviso che diventa occasione per fare grammatica, per riflettere insieme. La classe è coinvolta in una discussione collettiva,
in cui si pensa insieme e insieme si arriva a individuare la regolarità. Gli alunni
giungono così a comprendere che l’articolo in quella frase è necessario e a questa
consapevolezza giungono non con le spiegazioni o con le regole, ma parlando.
Ogni contesto comunicativo può diventare occasione per rilevare un problema grammaticale sul quale riflettere. Gli alunni costruiscono insieme e sviluppano
conoscenza recuperando e portando alla consapevolezza quello che già possiedono,
vivono la grammatica incontrando i compagni e comunicando con loro. Con naturalità comprendono che le parole che loro usano per comunicare possono essere
raccontate da altre parole che ne descrivono la forma e in questo modo giungono alla
grammatica. L’insegnante facilita la conquista, pone domande, recupera contributi,
rilancia soluzioni. Non si sostituisce agli alunni nella ricerca di ipotesi per scoprire
cosa cambia e cosa permane nel fatto linguistico: costruisce insieme a loro strumenti
che aiutino a vedere la lingua nella forma delle parole e nei nessi logici tra le parole.
Può rivelarsi utile, ad esempio, costruire con i bambini dei cassetti usando
delle scatole, nei quali riporre le parole secondo un criterio di classificazione («a
che cosa servono?»). Un cassetto speciale potrebbe essere quello in cui inserire
le parole che gli alunni non sanno ancora classificare. Con questo strumento è
interessante notare come gli alunni colgono facilmente i diversi usi che la medesima parola può avere in contesti diversi: la parola porta, ad esempio, è stata
classificata dai bambini sia come verbo che come nome di cosa, in modo molto
naturale e spontaneo.
In questo modo la sistematizzazione delle conoscenze rimane un momento
importante, ma conclusivo di un percorso di scoperta e di costruzione del sapere
in cui tutti gli alunni sono coinvolti, in cui si pensa insieme e insieme si arriva a
individuare la regola grammaticale. Mentre l’alunno fa grammatica in un contesto
laboratoriale, attiva processi di pensiero (Altieri Biagi, 1978). Osserva, riconosce
le analogie e le differenze, classifica. La riflessione linguistica diventa terreno
adatto sul quale esercitare le capacità logiche.
Nei Piani di Studio provinciali della Provincia di Trento si definisce la riflessione linguistica come attività intelligente di esplorazione, e l’insegnamento
della grammatica un insegnamento scientifico: quale contesto migliore quindi per
intraprendere un percorso di recupero?
Quale percorso? Una pista di lavoro
Le parole si può mangiarle, adoperarle
ma soprattutto rimescolarle
come fossero mazzi di carte.
C. Castellaneta
Nel programma proposto nel kit Recupero in… Grammatica i riferimenti
teorici esposti trovano concretezza e forma. La successione delle parti infatti
ripercorre l’approccio teorico presentato, che intende partire dalla competenza
linguistica immagazzinata dall’alunno per giungere alla definizione della regola.
Introduzione ◆ 19
Il libro
Il libro è diviso in tre sezioni.
Nella prima parte gli alunni sono guidati alla scoperta del valore semantico
della frase: la frase serve per dire delle cose. Le frasi possono essere di tipo diverso,
con vari registri comunicativi. Gli esercizi proposti in questa sezione esercitano
gli alunni a cogliere il significato della frase soprattutto attraverso la modulazione
della voce, per cogliere l’intenzione comunicativa di chi parla.
Nella seconda parte gli alunni sono messi nella condizione di scoprire com’è
costruita una frase e quali sono gli elementi sintattici che la compongono. Manipolano la frase attraverso esercizi di spostamento e di assemblaggio e giungono
alla scoperta della coppia minima e delle espansioni.
Nella terza parte gli alunni sono guidati a valutare il ruolo che ogni singola
parola svolge nella costruzione della frase, si chiedono «a che cosa serve» una certa
parola in quella determinata frase per descriverne poi le caratteristiche e classificarla.
L’itinerario proposto prevede che ogni argomento nuovo venga presentato
sotto forma di situazione-problema, alla cui soluzione l’alunno è guidato con una
serie di domande. La regola diventa il momento conclusivo di un apprendimento
consapevole, di un percorso metacognivo attraverso il quale l’alunno recupera i
passaggi che lo hanno guidato alla scoperta.
Il contenuto di ogni scheda è indicato con due modalità di titolazione diverse.
La prima, pensata per l’insegnante, indica l’argomento affrontato nella scheda
stessa e stabilisce l’obiettivo dell’attività di recupero. Questo titoletto è riportato
all’interno di uno dei due cartelli tenuti dal fantasmino Gigione (protagonista
del software assieme al ragnetto Titano e all’antenata Titulla), mentre, nell’altro
cartello, è segnalato il numero della scheda.
La seconda modalità, più giocosa, è presentata nella scheda come titolo
principale e invita l’alunno a immaginare il tipo di attività che gli verrà proposta,
lo stimola a pre-vedere l’esercizio nel quale dovrà impegnarsi.
Nei riquadri posti sopra quest’ultimo titolo vengono invece proposti dei
simboli che richiamano le modalità di esecuzione: «con chi lavoro?» (da solo, in
coppia o in gruppo) e «come lavoro?» (svolgo un esercizio di compilazione, rifletto
su come ho fatto a svolgere il lavoro).
Le schede che prevedono uno svolgimento individuale hanno lo scopo di
aiutare l’alunno a lavorare in modo autonomo sui contenuti appresi; quelle invece
che presuppongono un lavoro a coppie o di gruppo vogliono portare l’alunno più
debole, con una modalità inclusiva, a costruire insieme ai compagni conoscenze
nuove, attraverso la collaborazione e il confronto nell’esecuzione.
Le schede proposte come opportunità di esercitazione possono essere usate
sia come consolidamento delle abilità che come verifica.
Diverse schede inoltre propongono giochi di parole, cruciverba, tabelle con
incastri, filastrocche che rappresentano un contesto significativo e motivante per
costruire sapere attraverso il divertimento: gli alunni sono chiamati a compiere
delle operazioni con gli elementi della lingua sotto forma di gioco-ricerca. In
diverse schede l’alunno deve tagliare, incollare, fare in modo di sperimentare con
operazioni concrete varie situazioni linguistiche.
20 ◆ Recupero in… Grammatica
ESEMPIO DI TESTATINA DELLE SCHEDE
Simboli delle modalità
di esecuzione
Numero di scheda
2
La struttura della frase:
i sintagmi
A caccia di informazioni!
Indicazioni per
l’insegnante
Titolo per l’alunno
Legenda dei simboli utilizzati
Indicazioni metodologiche
Attività individuale
Attività in coppia
Attività di gruppo
Tipologia di attività
Attività di consolidamento, esercizio, verifica
Attività di metariflessione
Introduzione ◆ 21
In fondo al volume trovano spazio delle tabelle riepilogative strutturate di
facile e immediata consultazione, fornite come sussidio per individuare velocemente le regole grammaticali.
Il testo, naturalmente, non contiene formule magiche in grado di suscitare
negli alunni forti motivazioni all’apprendimento della grammatica. Ci piace però
pensare questo lavoro come una palestra nella quale proprio gli alunni più deboli
possano, attraverso l’apprendimento della lingua-grammatica, allenare l’uso del
pensiero logico e aumentare la loro possibilità di pensare e di capire, in un percorso
di costruzione condivisa del sapere, dal quale nessuno deve sentirsi escluso.
Il software1
Il CD-ROM è organizzato in quattro sezioni:
•sezione 1 – La frase: presenta attività di ascolto, finalizzate al riconoscimento del
senso della frase in base al contesto, e attività di ricomposizione di frasi partendo
dai sintagmi o dalle singole parole che le compongono;
•sezione 2 – La struttura della frase: suggerisce giochi finalizzati a comprendere
la struttura della frase attraverso l’individuazione, il riconoscimento, l’analisi
e la classificazione dei sintagmi che la costituiscono. La ricerca del predicato,
del soggetto e delle espansioni avviene in testi che presentano gradi diversi di
complessità, al fine di permettere ad ogni alunno e alunna del gruppo classe di
accedere all’attività proposta;
•sezione 3 – L’analisi della frase: guida alla scoperta delle singole parole che
creano la frase, partendo sempre dalla frase nella sua globalità. Dalla concordanza
morfologica tra le parole, dettata dal genere (maschile o femminile) e dal numero
(singolare o plurale), si passa alla ricerca delle parti variabili (l’articolo, il nome,
il verbo, il pronome e l’aggettivo) e delle parti invariabili (la congiunzione,
l’esclamazione, l’avverbio, la preposizione): l’analisi di ogni parola è facilitata
da uno schema che accompagna gli alunni nell’individuazione delle singole
caratteristiche;
•Personalizzati: questa sezione raccoglie una serie di maschere grafiche compilate dall’insegnante nell’area gestionale che permettono al singolo alunno o al
gruppo-classe di allenarsi con nuovi esercizi.
Le prime tre sezioni propongono tre diversi livelli di difficoltà che consistono in una maggiore ricchezza delle frasi proposte e/o in una serie più articolata
di richieste. Un aiuto è rappresentato dal tasto «Ti spiego» che collega le diverse
attività ad alcune videate che forniscono un ripasso, sintetizzando le principali
regole di analisi logica e grammaticale.
La quarta sezione può essere utilizzata con la lavagna interattiva multimediale (LIM) sia per l’esecuzione dei materiali elaborati dagli alunni, sia per una
riflessione a livello metacognitivo sulle regole che sottostanno all’organizzazione
di frasi complete e significative.
1
Per una spiegazione più approfondita relativa all’utilizzo del software si rimanda alla guida allegata
al Cd-Rom.
22 ◆ Recupero in… Grammatica
4
Treno di parole
La frase: ordine delle parole
Riordina le parole e forma le frasi.
nel ho computer un nuovo inserito gioco >
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
l’ domenica amico Gianni incontreremo di parco al >
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
una cioccolato fetta di vorrei torta al >
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
in supermercato lavora di Sara mamma un la >
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
strada percorreva un’ velocemente automobile sportiva la >
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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© 2011, D. Buffoni e B. Pontalti, Recupero in… Grammatica, Trento, Erickson
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La frase: frasi interrogative
Chi dice cosa?
ed esclamative
Scrivete vicino al fumetto il numero del personaggio che pronuncia la frase:
1
2
3
4
5
6
Chi vuole
ancora
minestra?
__________
__________
Vi è piaciuto
lo spettacolo?
Ha visto il
semaforo?
__________
__________
Spavento
tutti!
Aiutoooo!
__________
__________
Goal!
Adesso interpretate i personaggi della scheda e leggete le frasi con il tono di voce che vi
suggerisce la punteggiatura.
Le frasi INTERROGATIVE terminano con il ________________________________________________________________________________________________.
Le frasi ESCLAMATIVE terminano con il ____________________________________________________________________________________________________.
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© 2011, D. Buffoni e B. Pontalti, Recupero in… Grammatica, Trento, Erickson
11
La struttura della frase:
Chi saràà?
il soggetto sottinteso
Nelle seguenti frasi il soggetto è sottinteso. Scrivilo tu!
Alla fine dell’anno sarai promosso.
➙ ________________________________________
Al parco giocheremo sull’altalena.
➙ ________________________________________
In estate andranno in vacanza con i nonni. ➙ ________________________________________
Multeranno gli autisti indisciplinati.
➙ ________________________________________
In autunno hanno raccolto le mele.
➙ ________________________________________
Porterete il compito al compagno assente. ➙ ________________________________________
Inventa tu con un tuo compagno delle frasi sottintendendo il soggetto che ti viene indicato.
(VOI) _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
(IO) _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
(NOI) _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
(I MEDICI) _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
(I CONTADINI) ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
(LE FOGLIE) _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
(GLI AMICI) _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Sono mescolati soggetti e predicati: fai tu ordine, scrivendo delle coppie minime (soggetto
+ predicato)
vedrai tu essi voi noi
leggeranno lavora mangiate
egli io preparammo leggo
>
>
>
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
>
>
>
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
© 2011, D. Buffoni e B. Pontalti, Recupero in… Grammatica, Trento, Erickson
65
27
La struttura della frase:
l’espansione diretta
Pronti... in linea diretta
Arricchite le frasi minime con le espansioni dirette più adatte.
Gli alunni ascoltano ___________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
La bambina accarezza __________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
Il medico cura _________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
Io ascolto ___________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
Osserva:
•Il vento sibila.
•Il sole sorge.
•Luca ritornerà.
Puoi arricchire queste frasi minime con un’espansione diretta? £ Sì £ No
Il verbo ha bisogno di un oggetto per completarsi? Perché?
___________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Che caratteristica hanno i verbi «sibila», «sorge», «ritornerà»? Sono tutti
_______________________________
Parlane con i tuoi compagni e poi scrivi le osservazioni che avete fatto.
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
© 2011, D. Buffoni e B. Pontalti, Recupero in… Grammatica, Trento, Erickson
85
33
Le parti variabili della frase:
classificarexxx
il nome (nomi
primitivi, derivati e alterati)
Lo sai?
Classifica i seguenti nomi, scrivendo una X nella casella giusta.
nome primitivo
nome derivato
nome alterato
foglietto
porcellino
limone
burrone
campana
scimmia
armadietto
acquerugiola
farmacista
mandarino
libreria
foglio
micetto
boschetto
bagnino
© 2011, D. Buffoni e B. Pontalti, Recupero in… Grammatica, Trento, Erickson
135
94
Le parti variabili della frase:
Quanti?
gli aggettivi e i pronomi
numerali
Leggi con attenzione e scopri se le parole scritte in maiuscolo sono AGGETTIVI o PRONOMI.
Ho partecipato a TRE gare di nuoto.
Dove si trova? Vicino a un _________________________________________________________________.
A che cosa serve? Indica con precisione _________________________________________________________________.
È un _________________________________________________________________.
Quanti anni hai? TRE
Dove si trova? Al posto di _________________________________________________________________.
A che cosa serve? Sostituisce _________________________________________________________________.
È un _________________________________________________________________.
Scrivi tu la regola!
UNO, DUE, TRE... possono essere ______________________________________________________________________________
o _________________________________________________________________.
Indicano in modo preciso la quantità numerica del nome a cui si riferiscono.
Si chiamano AGGETTIVI e PRONOMI NUMERALI CARDINALI.
È il SECONDO libro che ti presto e che non mi restituisci!
Dove si trova? Vicino a un _________________________________________________________________.
A che cosa serve? Indica _________________________________________________________________.
È un _________________________________________________________________.
Che banco occupi in aula? Il SECONDO vicino alla porta.
Dove si trova? Al posto di _________________________________________________________________.
A che cosa serve? Sostituisce _________________________________________________________________.
È un _________________________________________________________________.
Scrivi tu la regola!
PRIMO, SECONDO, TERZO, ... possono essere ____________________________________________________
o _________________________________________________________________.
Indicano la posizione di una persona, di un animale, di una cosa in una
serie numerica. Si chiamano AGGETTIVI e PRONOMI NUMERALI ORDINALI.
© 2011, D. Buffoni e B. Pontalti, Recupero in… Grammatica, Trento, Erickson
203
120
Le parti variabili della frase:
A caccia di informazioni
il verbo
numero
persona
tempo
modo
coniugazione
voce del verbo
Completate la tabella:
camminavo
avevamo mangiato
ebbero dormito
lavò
leggerà
avranno suonato
eravamo
Colorate di rosso i tempi semplici; colorate di verde i tempi transitivi.
Con ogni verbo scrivete una frase:
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
234
© 2011, D. Buffoni e B. Pontalti, Recupero in… Grammatica, Trento, Erickson