100 anni sui monti
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100 anni sui monti
100 anni sui monti In occasione del 100° anniversario della fondazione dello Scoutismo a Voltri La comunità capi del Genova 7° ed il pattuglino propongono a scout, ex scout, genitori, parenti, amici, conoscenti ed al popolo tutto una “Camminata Scout” Attività di cammino all’aperto in tradizionale stile scout STANCHI DELLA SOLITA CAMMINATA DOVE L’UNICA COSA CHE CONTA E’ RAGGIUNGERE LA VETTA? VOLETE CONOSCERE MEGLIO IL TERRITORIO CHE CI CIRCONDA? VOLETE PROVARE A CAMMINARE IN GRUPPO, CHIACCHERANDO, OSSERVANDO, CANTANDO…E ALLORA VENITE A FESTEGGIARE I NOSTRI 100 ANNI AL PASSO DELLA GAVA! NEL MERAVIGLIOSO PARCO NATURALE REGIONALE DEL BEIGUA La camminata si sviluppa su 3 percorsi distinti di lunghezza e difficoltà crescente, con raduno finale al PASSO DELLA GAVA m.752 slm. Per esigenze organizzative ogni partecipante deciderà preventivamente quale percorso affrontare e lo comunicherà tramite Internet o telefono (vedi NOTA TECNICA IMPORTANTISSIMA più avanti) Appuntamento in Piazza Lerda dalle ore 7:30, partenza dalla Piazza ore 8:15. I partecipanti dei percorsi Lupetto ed Esploratore dovranno prendere il treno delle 8:30 per Arenzano, quindi dovranno essere già muniti di biglietto Trenitalia Voltri-Arenzano Percorso LUPETTO (facile, per tutti ma proprio tutti) Treno da Stazione di Voltri ore 8:30 per Arenzano, percorso a piedi fino alla località Curlo (con possibilità di navetta dalla stazione FS fino alla località Curlo per le persone con più difficoltà); arrivo a piedi al Passo della Gava Altitudine Percorso Lupetto KM (m) Arenzano FS 0 0 Località Curlo 2,44 321 Riparo Liseu 4,59 593 Passo della Gava 8,1 752 Percorso ESPLORATORE (più diretto ma più grintoso, occorre un po’ di allenamento) Treno da Stazione di Voltri ore 8:30 per Arenzano, percorso fino al Passo della Gava passando per il Bric dell’Olmo. Percorso Esploratore Arenzano FS Bric dell'Olmo P.so Tardia P.so della Gava KM 0 2,6 5,4 6,3 Altitudine (m) 0 301 860 752 Percorso ROVER (lungo e tosto, per gli sprinter della montagna) Voltri – Fabbriche – Sambuco – Rio Gava – Gava Percorso ROVER Voltri Fabbriche Sambuco Passo della Gava Altitudine (m) KM 0 5,1 8 11,5 0 155 416 752 Durante il percorso, per gli appassionati, potranno essere affrontate prove in classico stile SCOUT di : Orientamento Topografia Riconoscimento Tracce E sopra tutto …OSSERVAZIONE della natura e del paesaggio che ci circonda. Al passo della Gava ritrovo di tutti i partecipanti, feste, giochi, canti, discorsi e soprattutto ci sarà la possibilità di gustare una favolosa PASTASCIUTTA AL SUGO! (cucinata dalla Comunità Capi del GE7, anche questa, purtroppo, in classico stile scout) A seguire S.Messa presso il Passo della Gava Ritorno tutti insieme via Passo Tardie – Crevari entro le ore 18,00 Crevari –Voltri bus AMT n.96 ore 18,25 e 19,35 per i più stanchi (ricordare i biglietti!) Ritorno Passo della Gava P.so Tardia Bric Brigna Crevari Voltri KM 0 0,9 4,1 4,9 6,9 Altitudine (m) 752 860 462 217 0 Per chi non se la sente di affrontare la discesa verso Crevari (sentiero) c’è la possibilità di scendere per la strada che porta ad Arenzano passando per il Curlo. E se il tempo mette al brutto? Si va lo stesso, perché N.B.: Tuttavia in caso di condizioni climatiche particolarmente avverse la Camminata potrebbe essere rimandata. NOTA TECNICA IMPORTANTISSIMA La presentazione che state leggendo è stata diffusa tramite Internet (Facebook, e-mails etc) attraverso un passa-parola che speriamo possa raggiungere tutti i potenziali interessati e tra loro quanti nella propria storia hanno almeno una volta partecipato ad attività dello scoutismo voltrese. Vogliamo ritrovarci ma soprattutto vogliamo far conoscere a tanti amici e futuri amici questa bella avventura che portiamo con gioia tra le esperienze di una vita. Per far sì che tutto sia possibile senza spiacevoli disguidi organizzativi Vi preghiamo di PRENOTARVI lasciando sul portale http://www.facebook.com/GruppoGE7 (la pagina ufficiale del centenario: "100 anni si scautismo a Voltri") oppure con un SMS al numero di cellulare: 3496032616 1) 2) 3) Il vostro nome e cognome il numero delle persone che partecipano con voi (famiglia, compagnia di ragazzi, nonni al seguito, etc) – numero totale incluso chi prenota Il tipo di percoso scelto tra i tre, e soprattutto nel caso del percorso “lupetto” se avete bisogno del trasporto dalla stazione di Arenzano al Curlo Ciò ci permetterà di adeguare le risorse al numero dei partecipanti e dare, per quanto possiamo, un buon servizio di accoglienza. Cento (più o meno) righe di riflessione Perché la “Camminata Scout” per i 100 anni e non solo riunioni, conferenze, dibattiti, festeggiamenti, documentazione, pranzi, stand, costruzioni etc etc etc? Perché… “LO SCOUTISMO ENTRA DAI PIEDI” Da dove si comincia? I muscoli si tendono. Una gamba e' il pilastro che sostiene il corpo eretto tra cielo e terra. L'altra, un pendolo che oscilla da dietro. Il tallone tocca terra. Tutto il peso del corpo rolla in avanti sull'avampiede. L'alluce prende il largo, ed ecco, il peso del corpo, in delicato equilibrio, si sposta di nuovo. Le gambe si danno il cambio. Si parte con un passo, poi un altro e un altro ancora che, sommandosi come lievi colpi su un tamburo, formano un ritmo: il ritmo del camminare. La cosa piu' ovvia e piu' oscura del mondo e' questo camminare, che si smarrisce cosi' facilmente nella religione, la filosofia, il paesaggio, la politica urbana, l'anatomia, l'allegoria e il crepacuore. CAMMINARE Camminare e', idealmente, uno stato in cui la mente, il corpo e il mondo sono allineati come se fossero tre personaggi che finiscono per dialogare tra loro, tre note che improvvisamente formano un accordo. Camminare ci permette di essere nel nostro corpo e nel mondo senza esserne sopraffatti. Ci lascia liberi di pensare senza perderci totalmente nei pensieri. Camminare è fare un passo e poi un passo e ripetere questo semplice passo. Camminare è un atto profondamente umano e carico di dignità, riflesso della bellezza di Dio sul comportamento umano. Fino a quando gattona, il bambino rimane ancora di peso ai suoi genitori e sotto la loro stretta sorveglianza. Non è libero! Imparando a camminare, il fanciullo si raddrizza per conquistare la sua autonomia, e un po’ alla volta fa le sue scelte per diventare un adulto. Camminare è dunque un’attitudine grandemente umana... camminare è vitale per essere uomo! L’uomo, nei secoli passati o semplicemente nel secolo scorso, camminava. Era il suo unico o quasi esclusivo mezzo di trasporto. Camminava il pellegrino..., camminava il contadino..., camminava il cittadino. L’uomo moderno non cammina più! Le macchine, i mezzi pubblici, il traffico intenso in città popolose e immense, la continua accelerazione dei ritmi di vita, senza dimenticare la naturale pigrizia, tutto ciò ha cancellato il camminare. E’ un dramma, ma pochi se ne accorgono perché tanti hanno dimenticato che a forza di perdere contatti con la natura, l’uomo perde i contatti con se stesso. IL SENSO DEL CAMMINO NELLO SCAUTISMO Una monaca di clausura che fu capo fuoco dell’AGI prima di entrare in monastero, ha scritto con semplicità che la strada fa acquisire spirito di servizio perché ti metti a disposizione di chi ha bisogno di te; spirito di avventura per-ché il camminare impegnativo è pieno di incognite; spirito di austerità perché insegna ad accontentarsi di poco; spirito di povertà, semplicità, gioia, essenzialità: lo zaino deve essere il meno pesante possibile, la giornata trascorsa nel camminare è ricca di piccole gioie; spirito di comunità, perché si fa strada insieme ad altri. La strada, nel metodo scout, è fondamentale per la branca Rover/Scolte, ma lo stile del cammino e della strada caratterizza anche le altre branche. Nel complesso dell’itinerario educativo scout, l’uomo che cammina è una metafora performativa dell’esistenza umana. E’ in questo senso che il cammino (o l’uomo camminatore) domina l’intero progetto educativo scout. Le esperienze della famiglia felice (lupetti/coccinelle) e dell’avventura (esploratori/guide) sono per così dire cicli di “passaggio”, destinate a lasciare il campo al “più completo” vissuto della strada (o dell’uomo camminatore). Quest’uomo camminatore trarrà dal passaggio attraverso i cicli della famiglia felice e dell’avventura un più spiccato senso della fraternità e dell’esplorazione, ma non resterà un comunità-dipendente, né un sognatore di esplorazioni impossibili. Sarà un lento camminatore che farà strada con tutti e incontrerà tutti, e che gusterà il nuovo che incontra, ma che nessuno e nessun nuovo distrarrà da quel Regno e dal quel mondo più giusto che sono le uniche mete del suo andare. IL CAMMINO COME METAFORA DELLA VITA: VINCERE LA PIGRIZIA, LA PAURA DELL’IGNOTO, LA PRECARIETÀ DEL FUTURO E RIMETTERSI IN GIOCO Il cammino e la strada, non sono soltanto delle metafore, sono scuola di vita. Quando si è piccoli si fa fatica a capire del perché si deve andare a fare una passeggiata, perché si deve far fatica, percorrere sentieri in salita con la promessa che manca poco per giungere alla meta, i piedi che fanno male, la pioggia o il troppo sole…insomma un supplizio. L’equipaggiamento, l’itinerario, i tempi, sono pensati, preparati e voluti dai genitori e dai loro amici. È un cammino imposto, costretto, che abbisogna di tempi lunghi, di attenzioni ed animazioni che diano al bambino la gioia della scoperta, il desiderio di ripetere l’esperienza, di provare a programmare da soli nuovi itinerari. A poco a poco cresce l’amore per la strada, per il percorrere itinerari nuovi, per scoprire nuovi orizzonti, per trovare nuovi spazi. Nasce così una sensibilità nuova per coltivare e crescere l’esperienza formativa del cammino. L’educazione scout e molte delle attività vissute soprattutto in clan, sono volte ad aiutare l’adolescente prima, e il ragazzo e la ragazza poi, ad imparare dalla strada, a gestire le molteplici situazioni che questa offre di continuo. Lo scout è un uomo di frontiera. Ma dove sono oggi le nuove frontiere, in un mondo globalizzato? Credo che le vere frontiere, oggi le troviamo dentro di noi, quasi come barriere da abbattere, da riconoscere per andare oltre. Il silenzio, la solitudine, la preghiera, la riflessione che viviamo sulla strada, ci permettono di vedere meglio anche dentro di noi, per meglio conoscere gli uomini e le cose che ci circondano. (Mons. Lucio Sembrano, AGESCI, 2010) A volte, coltiviamo l’illusione di poter possedere tutti i paesaggi della terra, vedendoli, magari sul pc con Google Earth. Non sarà mai la stessa cosa che percorrerli a piedi. Che la strada si apra al tuo arrivo, che il vento soffi sempre alle tue spalle, che il sole inondi e riscaldi il tuo volto, e che Dio ti custodisca nel palmo delle Sue mani! Benedizione irlandese Il messaggio di B.P. Al termine del suo cammino, il fondatore dello Scoutismo Lord Robert Baden Powell of Gilwell ci ha lasciato questo messaggio "Io ho trascorso una vita molto felice, e desidero che ciascuno di voi abbia una vita altrettanto felice: il Signore ci ha messo in questo mondo meraviglioso per essere felici. La felicità non è data dalla ricchezza, nè dal cedere alle nostre voglie; il vero modo per essere felici è quello di procurare un pò di felicità agli altri". MA PERCHE CI SONO 40-50-60ENNI EX SCOUT CHE HANNO ANCORA VOGLIA DI METTERSI IN GIOCO? Molti giovani si accorgono a ventidue anni di sapere praticamente tutto quel che c'è da sapere e vogliono che tutti sappiano che essi sanno. Quando raggiungono i trentadue anni si accorgono di aver ancora due o tre cosette da imparare; a quarantadue anni si gettano a capofitto ad imparare, cosa che io faccio ancora a settantatrè Baden Powell