A Pinerolo: siamo ancora “animali” sociali?
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A Pinerolo: siamo ancora “animali” sociali?
Maggio 2011 INDIALOGO n. 51 Supple m e n t o d i I n d i a l o g o . i t , a u t o r i z z . N . 2 d e l 16.6.2010 del Tribunale di Pinerolo A Pinerolo: siamo ancora “animali” sociali? Buone News A cura di Gabriella Bruzzone 22 sempre più progetti a favore delle donne che lavorano Le mamme fanno impresa Chi l’ha detto che mamma non va d’accordo con imprenditrice? Fortunatamente questa dicotomia, che per anni ha escluso dal mondo del lavoro centinaia di mamme, sta lasciando il posto a nuovi progetti. Forse sarà merito delle tante madri-imprenditrici che stanno comparendo sulla scena lavorativa italiana, ma la figura imprenditoriale femminile è sempre più ricercata. Un progetto tutto italiano, denominato “Mamme fanno impresa”, è quello della Preca Brummel, nota marca di abbigliamento per bambini. Il suo obiettivo è aprire 40 punti vendita a franchising nei prossimi tre anni, affidandone la gestione proprio alle mamme, le quali potranno beneficiare di alcuni rilevanti vantaggi. Innanzitutto, verranno assicurati ritmi di lavoro compatibili con i ritmi famigliari garantendo inoltre delle “mamme jolly” la cui funzione sarà quella di sostitute in caso di necessità. Vantaggiosa è anche la possibilità di avviare un piano di accumulo per 10 anni a sostegno degli studi dei propri figli e di usufruire i primi tre anni di un guardaroba, fornito dall’azienda, del valore annuale di mille euro per ogni figlio. Si tratta sicuramente di un’iniziativa all’avanguardia sotto molti punti di vista, ma non costituisce un unicum in Italia: ricordiamo infatti le proposte della Regione Sicilia, della Provincia di Rimini e della Provincia di Trento che puntano a reinserire le mamme nel mondo del lavoro, aiutandole a far collidere i due aspetti. La figura della donna nell’imprenditoria, secondo la prof.ssa Daniela Montemerlo, docente di Family Business, è fondamentale poiché, rispetto agli uomini, le donne guardano all’azienda in maniera diversa: cercano infatti di gestirla in quanto sistema, come se fosse una grande famiglia che devono far funzionare al meglio, puntando soprattutto su collaborazione e crescita professionale delle persone con cui lavorano. Nonostante il numero di donne imprenditrici ammonti al 2030% nelle industrie italiane, il panorama si mostra piuttosto positivo e fa ben sperare per il futuro di donne e madri lavoratrici. Rock’n’Wolf Rock‘n’ Wolf nasce per dare espressione e visibilità ai musicisti del Pinerolese, e in quest’ottica ha organizzato, insieme alla Pro Loco di Cantalupa, un concorso musicale. Quest’anno è alla seconda edizione, con la divisione in due categorie per i partecipanti alla finale: junior (under 25) e senior (over 25). Sono state selezionate 5 band per categoria che il 28 maggio si esibiranno live per la finale. In una gara che dalle ore 15 fino alle 20 con un intermezzo musicale dei The Tripals. In serata la premiazione dei vincitori, votati da una giuria popolare. Conclusione della serata ancora con musica dei The Tripals (cover dei Beatles). Il 28 maggio 2011 al centro polivalente “Silvia Coassolo” di Cantalupa. Tutti sono invitati. Maggiori informazioni su www.rocknwolf.com 33 www S o m m | Editoriale | Le elezioni sono sempre un momento di verifica e di messa a punto di una rotta che si sta percorrendo, di una politica, a livello nazionale, o di una amministrazione, a livello locale. Le elezioni per il prossimo sindaco di Pinerolo sono il punto di partenza per una nuova generazione di politici e di partiti per la città. Il numero di liste, ben 15, lo testimonia. Così anche l’alto numero di giovani candidati. Questo fa ben sperare: i giovani sono sempre indice di novità, di energia, di voglia di sperimentare, di tentativi di nuovi percorsi. Questa presenza di forze giovani è indice di voglia di cambiamento, di innovazione e di futuro. Bisogna vedere fino a che punto gli adulti crederanno in loro e fino a che punto le forze politiche (degli adulti!) lasceranno loro degli spazi di manovra e non li useranno solo come specchio per le allodole. Questo nostro piccolo giornale, fatto di giovani (con un paio di eccezioni) ha cercato e cercherà anche in futuro di lanciare nello stagno delle idee qualche proposta, convinti che il dialogo e il concorso delle idee è un punto essenziale per creare una città migliore. Antonio Denanni a r 2 i o Buone News le mamme fanno impresa 4Primo piano pensieri in piazza 6Eventi jazz visions 8Lettere al giornale una città con lo spitito della polis 9Nuvole sopra i 20 10 In lista una pinerolo di giovani Politica in città 350 candidati alle prossime elezioni 11Pinerolo come la vorrei/6 sogni e idee giovani per la città 12Eventi in città Maggiolibri 13Visibili & Invisibili vittorio arrigoni, amico fragile 14Tendenze le “cornici digitali” 15Giovani@Scuola alla soglia della maturità: e dopo? 16Appunti di viaggio alla ricerca del tempio del sole 17Sociale &Volontariato l’avass 18Personaggi Pier Andrea martina 19Teatro PINEROLO INDIALOGO Direttore Responsabile Antonio Denanni Hanno collaborato a questo numero: Fiammetta Bertotto, Michele Barbero, Silvio Ferrero, Emanuele Sacchetto, Valentina Voglino, Gabriella Bruzzone, Francesca Noardo, Maurizio Allasia, Andrea Obiso, Mario Rivoiro, Massimiliano Granero, Nadia Fenoglio, Giulia Antonucci, Francesca Costarelli, Michele F.Barale, Massimiliano Malvicini, Marianna Bertolino Con la partecipazione di Elvio Fassone photo Giacomo Denanni, Irene Lo Bianco Pinerolo Indialogo, supplemento di Indialogo.it Autorizzazione del Tribunale di Pinerolo n. 2 del 16/06/2010 redazione Tel. 0121397226 - Fax 1782285085 E-mail: [email protected] la malattia della famiglia m. 20Arte&Architettura i graffiti 21Musica emergente tremendamente 22Sport asdc judo 24Amici di Pinerolo Indialogo banner http://www.pineroloindialogo.it http://www.facebook.com/indialogo.apinerolo http://www.issuu.com/pineroloindialogo 4 NO PRIMO PIA Aprile: “vivere la città” A cura di Maranna Bertolino e Francesca Costarelli pensieri in piazza 2011 Siamo ancora animali sociali? Riflessioni su forme, figure e trasfigurazioni della vita in comune Il pensiero e la piazza, una relazione profonda che continuamente si rinnova. L’agorà in cui il pensiero discusso e partecipato mette in moto le azioni. È in piazza che i pensieri s’incontrano e scontrano, entrano in relazione. È dalla piazza che i pensieri si muovono e si diffondono verso altri e nuovi luoghi di discussione. È così che, nel 2005, nasce “Pensieri in Piazza”. Ne parliamo con Emilio Gardiol, che ne è il presidente. Perchè è nata l’iniziativa “Pensieri in piazza” e quali sono le finalità e le caratteristiche di tale impegno? Il nostro operato si è concentrato, fin da subito, su due scopi essenziali accomunati dalla volontà di offrire alla città l’opportunità di ascoltare dei pensatori su questioni centrali relative alla contemporaneità e alla vita in comune. Il primo riguarda la partecipazione. L’evento, infatti, non si esaurisce nelle due settimane di maggio con gli interventi dei relatori ospiti, ma si dispiega lungo tutto l’arco dell’anno. A tal proposito, si sono creati dei gruppi di lavoro che approfondiscono alcuni nodi concettuali e problematiche relative ai temi individuati di anno in anno. Questo permette di arrivare alla manifestazione con una discussione alle spalle e quindi con un maggior coinvolgimento. Il secondo riguarda le relazioni: uno degli obiettivi, a mio parere ben riuscito, è stato quello di coinvolgere in una rete parecchie istituzioni culturali della città e del territorio pinerolese. L’anno scorso siamo arrivati a contare diciotto Comuni e, oltre a questi, abbiamo potuto avvalerci del supporto di musei, fondazioni, istituti musicali ed enti per il turismo. Oltre alle conferenze, con quali mezzi avete cercato di includere nuovo pubblico? In questi anni, ci siamo interrogati molto sul concetto di cultura e su cosa significa per un’associazione culturale fare divulgazione e coinvolgere la popolazione locale nell’iniziativa. Per questo si sono attivati dei percorsi che usano linguaggi diversi come il cinema, la musica e l’arte. Inoltre si è valorizzata la ricchezza del territorio proponendo alcuni itinerari a piedi e in bicicletta dove, oltre al poter conoscere nuovi luoghi, si sono offerte tappe di riflessione e di approfondimento culturale. Le vostre iniziative, dunque, riescono a far dialogare enti diversi. Qual è il rapporto che siete riusciti ad instaurare con queste istituzioni e il territorio ospitante? Siamo riusciti a coinvolgere un ampio numero di istituzioni; questo ha permesso di superare numerose difficoltà, ma ha anche significato investire molte energie. La conoscenza del territorio è poi imprescindibile se si vogliono capire le nuove caratteristiche che la cultura sta assumendo oggigiorno. A tal proposito, l’anno passato, abbiamo 4 5 proposto un corso di formazione sul rapporto cultura-territorio; gli incontri, decentrati a Frossasco, a Pinerolo e a Luserna San Giovanni, sono stati indirizzati ai diversi assessori alla cultura e hanno visto gli interventi, tra gli altri, di Guido Viale e di Ugo Mattei. Altro aspetto importante è la produzione videografica. Ad oggi sono stati prodotti due lavori con denominatore comune il tema dell’agricoltura ed è in programma un terzo sulle energie alternative. Il filo conduttore è documentare il territorio rispetto ad alcuni fenomeni poco visibili ma importanti; penso quindi non solo all’agricoltura ma anche al rapporto tra donne, istituzioni e potere. Per concludere, ci può svelare alcune idee per il futuro? Sentiamo di doverci rinnovare. Vogliamo trasformare l’evento in qualcosa di più stabile. Il progetto al quale stiamo lavorando, ovvero la creazione di un centro permanente di divulgazione, riflessione, confronto e produzione culturale aperto ai cittadini e collegato al territorio, ha già trovato il supporto dell’amministrazione comunale. Forse uno dei modi di fare cultura oggi è proprio quello di garantire un luogo comune, in cui le persone possano relazionarsi, confrontarsi e scambiare opinioni. Pensieri in Piazza live Tra le attività “extra” previste, visto il successo dello scorso anno, è d’obbligo un accenno a Pensieri in Piazza live. L’attività si ispira alla Living Library, nata in Danimarca nel 2000, riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona prassi per il dialogo interculturale e come strumento di promozione dei diritti umani. A Pinerolo tutto ciò si è trasformato, la passata edizione, in “Racconti di paure” e, quest’anno, in “Pensieri in Piazza live”. Vi aspettiamo, allora, in Piazzetta Verdi a Pinerolo il 7 maggio (9.30/12.30 – 15.00/18.30) per confrontarci sulla domanda proposta: “siamo ancora animali sociali?” Si avrà la possibilità di dialogare a tu per tu con persone che fanno parte di una rete (per citarne alcune: Comitato per l’acqua bene comune, Fuori di Teatro, Officine Corsare, L’Onda, Diritto alla salute per tutti, Pinerolo Indialogo e molti altri). Si cercherà di mettere a fuoco, attraverso l’incontro, attraverso la genuinità di una chiacchierata faccia a faccia, solitudini e relazioni e ci si interrogherà sul dialogo serrato che intercorre tra le une e le altre. PENSIERI IN PIAZZA 2011 VII EDIZIONE SIAMO ANCORA ANIMALI SOCIALI? Reti, relazioni, solitudini Pubbliche riflessioni su forme, figure e trasfigurazioni della vita in comune DAL 2 al 27 MAGGIO Nel centro storico di Pinerolo ed in numerosi comuni del Pinerolese un gruppo di pensatori contemporanei “mette in piazza” le proprie riflessioni, confrontandosi con il tema della vita in comune, delle sue forme e trasformazioni. LUNEDì 2 MAGGIO Museo dell’Emigrazione, Frossasco - ore 21.00 proiezione del documentario “Stranieri si diventa” di Silvia Formia - cocktail a cura del Museo del Gusto MARTEDì 3 MAGGIO Galleria Civica Scroppo, Torre Pellice - ore 21.00 Nuove povertà, nuove solitudini interverranno Pierluigi Dovis - Caritas Torino Franco Tagliero - Pastore Valdese di Torino MERCOLEDì 4 MAGGIO Aula Magna SUMI, Pinerolo - ore 21.00 I beni comuni e la cultura. Interverranno Benedetto Vecchi - redattore pagine culturali de Il Manifesto Antonio Damasco - Direttore Rete Italia di CulturaPopolare, Gian Luigi Bravo - Univerisità di Torino 6 EVENTI Jazz Visions A cura di Giulia Antonucci RASSEGNA jazz tra il saluzzese e il pinerolese Jazz Visions 2011 È partita da Bricherasio il 9 aprile la 2a rassegna di Jazz Visions, che approderà a Bagnolo Piemonte il 14 maggio, ad Osasco il 18 giugno e a Saluzzo il 16 luglio. Su questa iniziativa, che tanto successo ha avuto l’anno scorso, abbiamo sentito il direttore artistico Luigi Martinale, che è anche anima del suo gruppo Luigi Martinale Sextet Siamo alla seconda rassegna di JazzVisions. Cosa significa portare il jazz in provincia? E’ stata una scommessa: il tutto è iniziato un anno fa da un’idea mia e di un mio amico, che è presidente di un’associazione culturale a Barge. Abbiamo iniziato a cercare contatti e sostenitori e il successo dello scorso anno è stato oltre le nostre previsioni: al concerto di Saluzzo si sono presentate circa 500 persone, a Cavour 350 e nei teatri da 200 a 250 persone. Nella sessione di JazzVisions vi è anche un settore fotografia: qual è il significato? Tutti i concerti sono seguiti da alcuni fotografi, con lo scopo di realizzare una mo- stra per ogni concerto: questo è stato creato per fare in modo che vi sia una continuità visiva dei concerti. Per la realizzazione si sono dovuti unire più collaboratori, che hanno curato il sito jazzvision.it con una galleria fotografica. È il nostro modo di unire le varie arti e lasciare una testimonianza, una traccia. Le nostre mostre fotografiche in programma sono: dal 9 al 23 aprile – Salone Polivalente | Bricherasio 14 maggio Teatro Silvio Pellico / 16 -28 maggio 2011 – Palazzo Comunale | Bagnolo Piemonte 18 giugno Piazza resistenza / 20 giugno – 4 luglio 2011 – Palazzo Comunale | Osasco dal 16 al 30 luglio 2011 – Fondazione Amleto Bertoni | Saluzzo Per organizzare una rassegna come questa occorrono molti fondi? Chi sono i finanziatori? Purtroppo anche noi abbiamo subito i “tagli”: le istituzioni pubbliche, dunque i comuni e la regione, hanno avuto delle difficoltà. Siamo riusciti però a trovare l’aiuto dei privati. Il jazz è una musica un po’ marginale ri- 6 7 spetto al grande pubblico, specie giovanile, perchè? Il jazz è un genere di musica quasi esoterica, difficile da comprendere specie per i giovani. I gusti musicali dei giovani sono determinati dal messaggio televisivo, il jazz in televisione non esiste più. Vedere il jazz è molto importante, il gesto del jazz è un’esperienza significativa. Il pubblico che ha partecipato ai nostri concerti non era esperto, ma è rimasto molto contento. Lei, oltre che direttore artistico, è anche jazzista con un suo gruppo. Che cos’è per lei il jazz: una passione, una professione...? Io ho iniziato a suonare all’età di 8 anni: per me ormai la musica jazz è più di una passione: è esistenza! Quest’anno c’è qualche novità o qualcosa di particolare? Quest’anno è stato organizzato un Workshop fotografico a cura di Pino Ninfa: “Come un racconto chiamato Jazz”, a Saluzzo il 15-16-17 Luglio 2011. Gli iscritti al workshop si ritrovano il venerdì pomeriggio per stabilire il piano di lavoro e prendere conoscenza della realtà musicale e urbanistico- ambientale della città che li ospita. Il sabato è dedicato alle riprese del contesto urbano e del concerto serale. La domenica mattina è dedicata al confronto dei risultati ottenuti. Pino Ninfa sviluppa progetti, sul territorio nazionale e internazionale, legati allo spettacolo e al reportage. Un’altra importante novità è la collaborazione con Enfants du Jazz, Festival che si svolge a Barcelonnette, in Haute Provence, che quest’anno conta la 17° edizione, legato al seminario didattico che raduna giovani musicisti da tutta la Francia. Prossimi incontri Bagnolo Piemonte 14 maggio ore 21 Stefano “Cocco” Cantini Quartetto Osasco 18 giugno ore 21.30 Luigi Martinale Sextet Saluzzo 16 luglio, ore Ceux Qui Marchent Debout società Lettere al giornale Risponde Elvio Fassone per pinerolo vorrei... Una città con lo spirito della polis D.- … abbiamo ospitato diversi interventi sulle attese dei cittadini dai loro amministratori . … puoi dirci anche tu che cosa vorresti ... I desideri sono cento, si sa, ma le risorse scarse e i litigi della politica faranno sì che se ne realizzino forse due o tre. Per questo vorrei che il periodo che precede le elezioni segnasse non tanto l’obbligo per i candidati di presentare dei libri dei sogni zeppi di dubbie promesse, quanto l’occasione per i cittadini di vivere una propria rinnovazione pensosa, un tempo in cui trovare per noi stessi la cifra che ci lega a una città, la nostra. Mi piace pensare alle elezioni come ad una pagina bianca, sulla quale fermarsi un attimo, e poi disegnare non solo le giuste esigenze della quotidianità (i parcheggi, l’accoglienza degli anziani, il lavoro che non c’è e la povertà che c’è, il piano regolatore e il verde), ma lo spirito della polis, il verzicare delle energie addormentate, il sapore del progettare senza secondi fini, la vitalità degli entusiasmi che alla fine contagiano gli amministratori e li rendono animosi e inventivi per virtù di immersione in un flusso di volontà. Vorrei che, per virtù di questa sorta di pasqua politica, un alto numero di persone rinascesse alla necessità di affrontare di petto alcuni stili di vita, e di cambiarli: dicesse che è bella una città nella quale si va più in bici o a piedi che in macchina; è bella una città nella quale si producono meno rifiuti; nella quale si smette di imbrattare i muri; nella quale anche gli immigrati si sentono a casa loro, pur nella nostalgia di quella lasciata; nella quale possiamo essere sicuri che non ci sono favoritismi o incarichi ammiccanti o scelte compiacenti, perché ci piace respirare aria pulita anche moralmente; nella quale non ci sono anziani costretti a scegliere tra il giornale e il latte, né giovani costretti ad andare via con tristezza; nella quale bisogna aiutare il sindaco a non vendere la collina, e se lui ha bisogno di risorse, come in effetti ha bisogno, gliele diamo noi con un supplemento di generosità, perché il bello non ha prezzo ed è la bellezza che può salvare il mondo. Se noi viviamo l’attesa elettorale con questa tensione, sono persuaso che la trasmettiamo a quelli che saranno i nostri rappresentanti: ed essi premieranno gli esercizi commerciali che ridurranno gli involucri, stanzieranno il necessario per le rette dei non autosufficienti, avranno disagio ad assecondare il partito degli affari, metteranno qualche tassa di scopo e parleranno col cuore ai cittadini per farla accettare, promuoveranno luoghi di incontro permanente con gli immigrati, difenderanno l’ambiente dalle speculazioni, perché sanno, e ancor più sapranno che un Comune ha due sole ricchezze, il territorio ed i cittadini, ed ogni danno arrecato all’uno o agli altri è un danno irrecuperabile. Poi può darsi che sarà tutta una lunga baruffa e una sequenza stonata di manifesti dalle parole roboanti. Ma per intanto proviamoci. 8 società Nuvole sopra i 20 A cura di Fiammetta Bertotto Elezioni amministrative 2011 In lista una Pinerolo di giovani Come Pinerolo InDialogo annuncia da qualche articolo a questa parte, il 15 e il 16 maggio si terranno le elezioni amministrative, mentre l’eventuale turno di ballottaggio è previsto per il 29 e 30 maggio; ballottaggio che, per Pinerolo nello specifico, pare scontato. Infatti, la cittadina piemontese partecipa quest’anno alla chiamata alle urne con un numero importante di candidati, facendo prevedere una notevole confusione: ci saranno ben quindici liste a supporto di nove aspiranti sindaci. Dopo la rottura tra Covato e il Pd (il quale ha scelto di sostenere l’ex assessore Buttiero, insieme ai Moderati, a UDC e ad Italia dei Valori), il sindaco uscente si presenta a capo delle liste d’Ecologisti per Pinerolo e Sinistra Ecologia e Libertà. Il Movimento 5 Stelle propone Luca Salvai, mentre Clement si mostra a capo della Federazione della Sinistra. Sul fronte opposto, si affacciano invece Andrea Chiabrando per il Popolo della Libertà, e Piera Bessone, capolista della Lega Nord. A completare il ventaglio di possibilità, s’aggiungono Francesco Baù, sostenuto dalla lista civica Giovani Italiani; Gremmo, supportato da Piemont Libertà, e Francesco Camusso (lista civica Pinerolo per Camusso). Al di là, ora, degli infiniti nomi e partiti, mi ha stuzzicato l’idea d’indagare tra i vari probabili sindaci e consiglieri comunali, per scoprire, almeno un po’, in che direzione si muove il fermento politico pinerolese. Ho perciò riflettuto sulla mescolanza tra i sessi, chiedendomi quante donne fossero coinvolte nelle liste elettorali di quest’anno, scoprendo (purtroppo) che la maggioranza dei candidati è ancora fortemente sostenuta dalla presenza maschile. Infatti, su una media di una ventina circa di candidati per ciascuna delle varie liste, per la maggior parte di esse si arriva a sei, sette candidate femminili. Fa eccezione la lista Covato, che vede ben quattordici donne nel suo elenco; mentre il Movimento 5 Stelle ne conta solo tre su diciannove, così come Pinerolo per Camusso che ne conta tre su ventiquattro. Anche tra i nomi degli aspiranti sindaci, emerge solitario il nome di Piera Bessone. Non contenta di ciò, mi sono domandata quali età fossero protagoniste nelle liste elettorali, scoprendo con piacere candidati molto giovani; per citarne alcuni: Omar El Hamdani, del 1992, nella lista Clement, Daniele Zuccarello, 1990, con i Giovani Italiani, Cristina Depuro, del 1991, con i Moderati, o William Tourn dell’88 con il PdL. Tra i pretendenti alla poltrona di sindaco emergono Baù dell’81 e Salvai del 1980. Per il resto, vi è un amalgama piuttosto ben riuscito, che dà l’idea di un’attenzione all’universo politico assolutamente intergenerazionale, escludendo così, tra l’altro, il noioso pregiudizio sui “giovani bamboccioni” senza ideali o voglia di cambiare le cose. La maggior parte dei candidati, infatti, si aggira intorno alla quarantina d’anni, il che fa ben sperare che Pinerolo possa esser guidata, al di là delle particolari posizioni di partito, da una gestione fresca ed uno sguardo al futuro ottimista. Non resta, allora, che aspettare i risultati. 9 politica I 350 candidati al prossimo consiglio comunale LEGA NORD, candidato a sindaco Piera Bessone Romano Alberto, Maurizio Bianchi, Andrea Bugin, Valentina Camusso, Luciana Castellano, Giulia Chiappero, Lucio Frau, Giorgio Friggerio, Francesco Garnero, Maria Nella Giordano, Mario Gontier, Andrea Latino, Felice Librera, Giovanni Mancuso, Amalia Porta, Christian Pezzato, Pietro Ras, Rosalba Revello, Stefania Rivoira, Giuseppe Spidalieri, Laura Maria Smeriglio, Flavio Sanmartino. PROGETTO PER PINEROLO, candidato a sindaco Andrea Chiabrando Patrick Rostagno, Andrea Trombetto, Alessio Biscardi, Marcello Bruera, Ornar Antonio Brun, Giuliana Brunetto, Lidia Caffaro, Francesca Camardo, Paolo Chabert, Giovanni Chiomio, Claudio Crosetti, Luca Dalla Costa, Giuseppe Dieni, Stefano Galoppo, Elena Gennero, Luca Griot, Daniele Marinelli, Roberto Mazzetta, Claudio Mullineris, Elisabetta Nasi, Omar Negro, Luisa Pollo, Roberto Travet, Giorgio Torazza. IL POPOLO DELLA LIBERTÀ, candidato a sindaco Andrea Chiabrando Ezio Bagnus, Biagio Salvatore Ganci, Salvatore Passerò, Maria Patrizia Argento, Alessia Arrnand, Natale Ubaldo Cacciola, Ivo Carle, Giuseppe Chirico, Deborah Cimbelli, Sergio Cuceli, Sergio D’Aversa, Filomena De Carlo, Denise Fornero, Matteo Crella, Sabrina Mammoliti, Annetta Palazzo, Carrnela Palmigiano, Andrea Palombella, Massimiliano Puca, Elio Riba, Mauro Savino, Laura Simeoli, William Tourn. PINEROLO PER CAMUSSO, candidato a sindaco Francesco Camusso Mauro Martina, Giuseppe Manganiello, Filippo Azzolina, Renato Bardella, Ezio Berrino, Andrea Bonansea, Luca Bosso, Cesare Fagiano, Rocco Iasevoli, Juri La Monica, Andrea Musco, Massimiliano Pagetto, Giuseppe Pignocco detto Beppe, Giovanni Portuesi, Lara Primo, Patrizia Quaranta, Cristiano Richaud, Domenico Scocozza, Giorgio Sergnese, Ryan Spolidoro, Davide Stefani, Francesca Tomassini, Lorenzo Triberti, Fabio Zega. PIEMONT LIBERTÀ, candidato a sindaco Roberto Gremmo Fausto Bianciotto, Ezio Ciardossino, Oscar Sibille, Silvio Momblano, Wilma Avanzato, Daniela Bianciotto, Fabrizio Bissacco, Attilio Cappa, Silvana Cavagliato, Fabrizio Cena, Franco Cerutti, Stefano Curti, Luigi Felician, Giada Fazzari, Gabriele Gremmo, Luciano Nocera, Anna Sartoris Gremmo, Rodolfo Stievano, Andrea Vay, Anna Maria Vallone. GIOVANI ITALIANI PER PINE, candidato a sindaco Francesco Baù Michel Mosso, Antonella Latronico, Mauro Pinna, Vito Bonanno, Domenico Vivacqua, Giuseppe Sorra, Margherita Di Dio, Rosa Maria Colace, Patrizia Pisani, Cosimo Pizzolla, Ezio Bianco, Giuseppe Musso, Dario Buffa, Diego Murgioni, Gennaro Papa, Luigi Salerno detto Gino, Daniele Zuccarello, Roberta De Pace, Roberto Gallo. SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ candidato a sindaco Paolo Covato Enrica Pazè, Luca Tumminello, Riccardo Vercelli, Raffaele Magri (detto Roberto), Giuseppe Acquachiara, Silvia Airaudo, Luca Beltramone, Lia Bianco, Anna Carena, Danilo Cataldo, Fabio Chessa, Maria Soccorsa Crispino, Salvatore D’Alò, Antonio De Lorenzis, Gisella Fossat, Luciano Griso, Antonio Isaia, Aldo Martignoni, Ivana Mina, Matteo Mosca, Dario Prone, Emanuele Sacchetto, Giuseppe Scali, Franco Stano. ECOLOGISTI PER PINEROLO, candidato sindaco Paolo Covato Matteo Valente, Giuseppe Bari (detto Pino), Luca Lombardo, Mirca Vola, Walter Spagnuolo, Claudio Grangetto, Enrico Rodin, Marco Giar- 10 russo, Olga Marino, Jimmy Colina, Stefano Garnero, Luigi Massa, Maurizio Lombardo, Michele Moroni, Giulia Menna, Mario Infantino, Barbara Lerda, Maria Menna, Fabrizio Meneghini, Renato Spilla. FEDERAZIONE DELLA SINISTRA, Cand. sindaco: Gian P. Clement Mariangela Gili, Tiziana Alchera, Luca Prola, Piero Zanello, Elena Salvai, Alberto Bassani, Antonio Bruno, Samanta Chiarolanza, Diego Cossotto, Omar El Hamdani, Francesco Fratta, Paolo Gay, Salvatore Inghes, Federico Magrì, Piero Malano, Maria Magna, Franco Milanesi, Davide Moffa, Paola Moriena, Matthew Noffke, Alessandra Passerò, Matteo Salvai, Valentina Voglino, Marco Zenatti. MOVIMENTO 5 STELLE PINEROLO, candidato a sindaco: Luca Salvai Massimo Aymar, Giovanni Bergoglio (detto Tino), Luigi Carignano (detto Gigi), Sergio Giachero, Luca Gibello, Irene Gilli, Federica Guido, Gian Mario Murra, Giuseppe Nigro (detto Geppy), Alberto Carlo Perrone, Giorgio Pittau, Franco Rossetto, Daniele Salengo, Graziano Tecco, Pier Giorgio Tomatis, Alessio Toscano, Federico Valetti, Stefano Valinotti, Elena Vallaro. COVATO PER PINEROLQ candidato sindaco Paolo Covato Giorgio Canal, Deborah Aghemo, Silvia Arseni, Emanuela Bigoni, Ada D’Onofrio, Roberta Fagiano, Daniela Maresa Filippi, Manuela Latino, Silvia Minolfi, Giuseppa Pennisi, Elena Privitera, Ida Scapinello, Maria Chiara Sibiriu, Anna Maria Valsania, Teresa Vigna, Claudio Cantele, Aldo Cuda, Salvatore D’Asaro, Paul Imani, Ettore Lezza, Leonardo Megliola, Stefano Mereu, Antonio Spinelli, Giulio Vollaro. PARTITO DEMOCRATICO candidato a sindaco Eugenio Buttiero Luca Barbero, Agnese Boni, Alberto Abate, Marta Borea, Carlo Bianco, Donatella Bosio, Corrado Bordignon, Rosella Buffa, Giacomo Borlizzi, Cristina Falco, Riccardo Chiabrando, Roberta Falzoni, Goffredo Le Donne, Maddalena detta Magda Ferrero, Franco Michele Magnano, Donatella Francia, Stefano Maniscalco, Angelo Masciotta, Luca Milana, Pierangelo detto Ginger Negro, Paolo Pivaro, Stefano Ricchiardi, Luigi Rossetto, Francesco Sciannameo. ITALIA DEI VALORI candidato a sindaco Eugenio Buttiero Elena Boiero, Giovanna Cagnasso, Antonio D’Arienzo, Silvia Dell’Amico, Michele Di Chiaro, Elena Domina, Silvia Dompé, Marco Gaido, Carlo Gay, Marina Imberti, Daniele Militello, Valter Moriena, Norman Storello, Rami Musleh, Sandro Ribet, Andrea Roggia, Piervaldo Rostan, Antonio Russo, Simone Russo, Danilo Salvai, Daniele Tene, Graziana Zaccaria, Erica Putzulu, Chiara Lamonaca. MODERATI candidato a sindaco Eugenio Buttiero Giuseppino Berti, Loris Forgia, Raju Mensa, Angelo Pisaniello, Federico Tedde, Walter Amadori, Franco Bonino, Ugo Caglio, Paolo Cardone, Fulvio Crivello, Cristina Demuro, Aniello Errico, Lallo Gambrioli, Elena Imbriani, Larisa Lupascu, Rocco Mamone, Felice Morisco, Giovanni Puglisi, Amedeo Scalesse, Salvatore Scanu, Giuseppe Scarlata, Graziella Squecco, Cataldo Vivacqua, Cristina Zaniolo. UDC-UNIONE DI CENTRO candidato a sindaco Eugenio Buttiero Danilo Ainardi, Ferruccio Beltramone, Martino Capitani, Tullio Cirri, Mauro Coalova, Diego Cogno, Raffaele D’Amato, Antonella Dessì, Patrizia Di Donato, Dafne Fornaro, Claudio Galetto, Andrea Gilardo, Mario Incardona, Antonino Lattuca, Stella Bruna Manavella, Massimo Merlo, Gualtiero Mina, Edoardo Prot, Valdemir Rizzon, Salvatore Sorrentino, Alberto Steri, Italo Tomassini, Orlando Tron. EL EZ ION IC 11 OM Pinerolo come la vorrei /6 UN della redazione di Pinerolo Indialogo AL I 20 11 Sogni e idee giovani per la città «Anche dai sogni attraverso una sana scelta nasce la progettualità» “Pinerolo come la vorrei” è il titolo che abbiamo dato a questa rubrica sei mesi fa in previsione delle elezioni comunali di maggio. Abbiamo interpellato persone del mondo produttivo e del commercio, e osservatori dei fenomeni sociali. In questo numero riportiamo l’opinione dei venti giovani redattori di questo giornale. Innanzitutto vorremmo esprimere una nota positiva sulla nostra città: “sembra promettere poco, ma mantiene tutto. È affidabile, incapace di riservare brutte sorprese”. Insomma una città dove tutto sommato si vive bene, da dove si può progettare e partire per altre mete e poi magari tornare. Che unisce le comodità cittadine (cinema e iniziative culturali degne di nota) con il fascino dell’atmosfera valligiana e con i rassicuranti sanpietrini del centro storico. Una città dove convivono gusti e stili di vita diversi, che acquistano valore proprio nel loro intrecciarsi. A questo giudizio globale positivo vorremmo però aggiungere delle osservazioni di “miglioramento”. Dei “desiderata” per arricchire ulteriormente questa nostra realtà. Vorremmo innanzitutto una città “più viva”, nella quale al pomeriggio, la sera, nei weekend ci fosse più gente in giro, attirata magari da qualche manifestazione o iniziativa promossa in qualche locale. Vorremmo che le iniziative presenti si pubblicizzassero meglio e di più, così anche quello che di bello Pinerolo ha. Vorremmo una città che non punta tanto alla costruzione di nuovi edifici, ma a recuperare quelli esistenti con una rivalutazione del centro storico, abbellito con negozietti di artigianato e con l’incentivazione del turismo. Vorremmo che le zone dimenticate o abbandonate (Parco Olimpico, merlettificio Turck, ex area Beloit) venissero sfruttate meglio e che gli interventi di nuova architettura si integrassero nel modo migliore con la realtà esistente, aggiungendo bellezza alla città e non sottraendola. Vorremmo che Pinerolo fosse capofila di progetti di co-housing e di energie rinnovabili; capofila nel dotare gli edifici pubblici e le scuole di pannelli fotovoltaici. Vorremmo una città dove la gente affolla i teatri e questi fossero aperti a tutti (Sociale come è il nome del teatro della nostra città) e non solo ad una élite già privilegiata. Una città dove il dibattito culturale è vivo e crea reti di conoscenze e occasioni di turismo di respiro mondiale. Un turismo continuo e non solo occasionale legato alle solite e stantie rassegne (artigianato, maschera di ferro...) che non hanno la forza di aggiungere ricchezza e lavoro. Vorremmo una Pinerolo bella, pulita, amata dai cittadini che la abitano, accogliente, ciclabile, pedonale, culturale, artistica, storica e moderna allo stesso tempo... che va in piazza anche il 25 aprile e non solo alla fiera. Vorremmo che si valorizzasse il dialogo tra generazioni ad esempio attraverso le energie del volontariato, che è molto forte in città e nel territorio, attraverso una grande azione di servizio civico che valorizzi le esperienze e le competenze di tante persone per il bene comune. A incominciare dalle persone andate in pensione, le cui esperienza lavorative si salderebbero col volontariato giovanile, ricco di energie e di entusiasmo. Ci piacerebbe che i futuri amministratori, in particolare il primo cittadino, creassero le condizioni per evitare l’incomunicabilità tra i gruppi sociali del Pinerolese e ove è possibile anche tra i gruppi politici, per puntare insieme nonostante tutto al bene della città. Ci piacerebbe infine che si varassero politiche giovanili a lungo termine, dove non si punta solo all’effimero o alla notte bianca, ma al protagonismo giovanile, alle prospettive di lavoro, di studio, di cultura, di solidarietà sociale e di mobilità verso tutti i territori d’Europa... I desideri e i sogni sono tanti, ce ne rendiamo conto, per di più sono sogni giovanili. Ma è dai sogni e da un po’ di utopia, insieme ad un sano realismo, che sorge attraverso le scelte la progettualità. à eventi in citt Pinerolo rassegna Maggiolibri Incontri Martedì 3 maggio ore 21.00 Salone dei Cavalieri – Viale Giolitti 7 Presentazione della rivista La Beidana. Cultura e storia nelle valli valdesi. Intervengono Sara Rivoira e Sara Tourn Mercoledì 4 maggio ore 21.15 Atrio Uffici del CeSMAP – Via Brignone 9 Conferenza Partenze dal Pinerolese: i ricordi degli emigranti Relatori M.G. Alliaudi e Silvio Genero. Introducono Dario Seglie ed Enrico Comba - A cura del CeSMAP – Centro Studi e Museo d’arte preistorica Sabato 7 maggio ore 17.00 Museo Diocesano – Via del Pino 49 Presentazione del libro Il sacro nell’arte di Alessandro Nastasio. A cura di Mario Marchiando Pacchiola. Intervengono Paola Molino e Piero Viotto Sabato 28 maggio ore 10.00 Circolo Dragons Jaunes del Rgt. Nizza Cavalleria - Viale Cavalieri d’Italia Premiazione del concorso «Pinerolo risorgimentale nei 150 anni dell’Unità d’Italia», riservato agli studenti del triennio delle Scuole superiori pinerolesi. Sabato 28 maggio ore 18.00 Sala Pacem in terris del Museo Diocesano – Via del Pino 49 Presentazione del libro Figli della sconfitta di Tullio Contino. Ricordano l’autore Andrea Balbo, Francesco Contino, Mario Marchiando Pacchiola Venerdì 3 giugno ore 21.00 Poeteca della Biblioteca Alliaudi – Via C.Battisti 11 Presentazione del libro Gente di montagna di Gian Vittorio Avondo. Interviene l’autore Eventi DAL TRICOLORE ALL’ARCOBALENO-INCONTRO CON SCRITTORI DIVERSAMENTE ITALIANI A cura di Bruna Ricca e Karim Metref. Biblioteca Interculturale ADLIS in collaborazione con la Biblioteca civica «Alliaudi» di Pinerolo Lunedì 2 maggio ore 21.00 Biblioteca Alliaudi – Via C. Battisti 11 Incontro con ABDEL QADER Sumaya Autrice del libro Porto il velo e adoro i Queen Introduce Gianpiero Casagrande Martedì 10 maggio ore 21.00 Biblioteca Interculturale ADLIS – Via Rocchietta 10 Incontro con TOE Marie Reine Autrice del libro Il mio nome è Regina. Introduce Nicoletta Gorgerino Lunedì 16 maggio ore 21.00 Biblioteca Alliaudi – Via C. Battisti 11 Incontro con Lia LEVI Autrice del libro La sposa gentile Introduce Bruna Laudi Martedì 17 maggio ore 21.00 Biblioteca Interculturale ADLIS – Via Rocchietta 10 Incontro con ADEN Kaha Mohammed Autrice del libro Fra-intendimenti. Introduce Karim Metref Venerdì 27 maggio ore 21.00 Biblioteca Alliaudi – Via C. Battisti 11 Incontro con KHOUMA Pap Autore del libro Noi Italiani Neri Introduce Giorgio Canal Martedì 31 maggio ore 21.00 Biblioteca Interculturale ADLIS – Via Rocchietta 10 Incontro con Sergio Velluto e Claudio Pasquet Introduce Bruna Ricca Gli autori incontreranno, in mattinata, gli alunni e le alunne della Scuola Secondaria di I Grado “Lidia Poet” e della Scuola Primaria Statale “F. Parri” KULTURANDA 2011. Incontro con libri e autori del Pinerolese- A cura della PRO LOCO Pinerolo Domenica 29 maggio ore 15.00 Salëtta dël Borg. Corso Torino 27 Presentazione dei volumi Le rume del tempo di Jamila Bertero; Goblet of Moon – L’erede di Emiliana Grasso; Frammenti di un Dio perduto di Fabrizio Legger A seguire recital di poesie a cura del Gruppo letterario ARCI di Pinerolo «Ji Crajon Aùss» Musica e Cultura nell’Italia post- risorgimentale. Salotto musicale e culturale A cura di Stefania Salvai e Paolo Cavallo. In collaborazione con la Società Storica Pinerolese Biblioteca civica «Alliaudi», via C. Battisti 11 Venerdì 20 maggio, ore 21.00 La produzione musicale (1785-1910). Concerto per violoncello e pianoforte. Con Massimo Barrera e Stefania Salvai Domenica 22 maggio, ore 17.00 Musica, letteratura e percezione artistica nel tardo ‘800 italiano. Relatore Paolo Cavallo; interventi musicali di Giovanna De Liso e Stefania Salvai. 12 ani diritti um Visibili & Invisibili Di Massimiliano Granero vissuto nel silenzio e morto nel clamore Vittorio Arrigoni, amico fragile Ei fu. In vita uno sconosciuto, una star da morto. Questo il destino di Vittorio Arrigoni. Assassinato tra il 14 e il 15 Aprile, tra il rapimento la mattina del 14 da parte di un gruppo terroristico salafita chiamato “Tawhid wal-Jihad” e il ritrovamento del suo corpo il giorno dopo da parte della polizia di Hamas. Rapito mentre camminava per le strade di Gaza, la sua seconda (o forse prima) patria. Ritrovato in un appartamento vuoto se non per quel cadavere con al collo i segni del fil di ferro, dello strangolamento e del tradimento. Un cadavere scomodo, così come era stato scomodo Vittorio in vita. Tanti i nemici da quando, nel lontano luglio 2004, crea il suo blog dal titolo Guerrilla Radio, “Guerriglia alla prigionia dell’Informazione. Contro la corruzione dell’industria mediatica, il bigottismo dei ceti medi, l’imperdonabile assopimento della coscienza civile. La brama di Verità prima di ogni anelito, l’abrasiva denuncia, verso la dissoluzione di ogni soluzione precostituita, L’infanticidio di ogni certezza indotta. La polvere nera della coercizione entro le narici di una crisi di rigetto. L’abbuffata di un pasto nudo, crudo amaro quanto basta per non poter esser digerito.” il sottotitolo. Tanto da essere inserito nella lista nera delle persone sgradite ad Israele appena un anno dopo. Dal 2008 vive a Gaza, dove vede e vive gli orrori che tutti i giorni subiscono gli abitanti della striscia. Continua a scrivere sul suo blog, ma è anche collaboratore di Peace Reporter, del Manifesto, di Radio 2 e di varie altre testate giornalistiche e non. C’era, e questo ancora c’è, qualcosa di invidiabile nella forza di volontà, nello sprezzo, eroico direbbe qualcuno, da sciocco altri, del pericolo quotidiano che la sua situazione comportava. Ma questo significa essere attivisti, questo significa essere uomini. Membro infatti dell’associazione International Solidarity Movement Vittorio, o Vik Utopia, informava il mondo della situazione degli umili, degli ultimi. Donne, bambini, palestinesi, libici, iracheni iraniani, tutti trovavano posto nei suoi pezzi. E a contraltare i politici di tutto il mondo che voltano le spalle alla Verità, i signori della guerra, i signori dell’ignoranza, noi che ci preoccupiamo solo del nostro orticello. Ma non era solo: aveva una famiglia qui in Italia, degli amici, italiani e palestinesi, e poi una rete di solidarietà fatta da associazioni, nomi e numeri, e soprattutto persone, che seguivano la sua vita giornalistica attraverso il web. Ma non era solo anche perché come lui erano e sono tanti i giovani con la voglia ancora forte di dare una mano, con le speranze non ancora disattese di cambiare almeno un po’ questo mondo. Ed infine non è il solo dei “morti ammazzati”, in Palestina ed in Italia, alla luce del sole o all’ombra di una luna lontana. Lo accomuna ad altre persone, gente comune, che non meritava di morire. Quindi interrogandoci su cosa voglia dire, e quali responsabilità comporti, chiamarci uomini: restiamo umani. 13 società Tendenze A cura di Massimiliano Malvicini cultura giovanile e nuove tecnologie Le “cornici digitali” Svegliarsi la mattina e avere sempre la stessa immagine di fronte agli occhi può, giorno dopo giorno, diventare noioso, così come poter vedere soltanto una foto nella cornice sullo scaffale, quando vorremmo vederne tante altre, è frustrante. Proprio per questi motivi sono state introdotte nel mercato dell’hi-tech, già da qualche anno, le cosiddette “cornici digitali”. Questo tipo di prodotto è divenuto quasi una moda, e addirittura si ipotizza che si avrà una vera e propria esplosione di domanda nei prossimi due anni. Questi dispositivi sono i n grado di riprodurre veri e propri “Slideshow” accompagnati da canzoni che puoi caricare direttamente tu. Si possono visualizzare immagini e filmati in modo casuale o in sequenza, scegliere il tempo di esposizione di ogni foto e l’effetto con cui una si sussegue all’altra. Il vantaggio principale delle cornici digitali è la possibilità di poter vedere sempre le proprie fotografie digitali, senza dover usare il computer. Piccole, pratiche e facili da trasportare, le cornici digitali sono anche molto semplici da usare inoltre esse si integrano molte volte in modo perfetto ed armonico con l’arredamento circostante, proprio come le cornici “tradizionali” (alcuni modelli hanno anche delle cover intercambiabili per meglio adattarsi alle diverse esigenze estetiche di ogni casa). Gli ultimi modelli di cornici digitali accompagnano alla visualizzazione delle immagini anche l’ascolto di brani musicali, che possono essere riprodotti in formato MP3 o altri formati. L’inserimento dei file nel dispositivo è immediato ed avviene con l’inserimento di schede di memoria o tramite trasferimento USB. Tutte le cornici digitali sono provviste di una porta USB per collegarsi al PC, alle fotocamere o alla videocamera digitale. Le cornici digitali più recenti sono anche dotate di connessione WiFi, che facilita e velocizza il trasferimento dati e permette anche di collegarsi ad Internet tramite rete wireless. Grazie a queste proprietà si possono così scaricare immagini dagli archivi online più popolari, come AOL pictures, Flickr, Gallery ed inviare fotografie tramite mail o condividere file con altri utenti. 14 società Giovani@Scuola A cura di Nadia Fenoglio Orientamento post-diploma per le superiori di Pinerolo Alla soglia della maturità: e dopo? Dopo, inizia l’estate. E d’estate, come si dice, si colgono i frutti. Ma che farsene, poi, di questi frutti; dove incamminarsi con quel bagaglio di esperienza e formazione che si è riempito negli ultimi cinque anni; quale futuro scolastico (e lavorativo) progettare, questo è il problema. Negli ultimi mesi, infatti, le iniziative di orientamento indirizzate alle classi terminali delle scuole superiori hanno già coinvolto e accolto gli studenti pinerolesi nelle rispettive sedi, situate principalmente a Torino, permettendo in tal modo un primo accostamento al mondo dell’università. Ma pensa che ti ripensa, la scelta è tutt’altro che agevole. In questa prospettiva, la giornata di orientamento che ha interessato le superiori di Pinerolo il 14 aprile scorso è stata, anch’essa, occasione di riflessione e approfondimento. Tuttavia, gli appuntamenti con le diverse facoltà, proposti dall’iniziativa, sono stati dislocati tra tutti gli istituti superiori della città, in modo tale da assicurare al maggior numero possibile di studenti, pur restando a scuola, informazioni e chiarimenti. Questa volta è l’università, quindi, che va a scuola. L’istituto turistico alberghiero Prever è stato il naturale luogo d’incontro con i rappresentanti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Inoltre, alcune delle facoltà dell’Università degli Studi di Torino ospitate dall’istituto sono state Agraria, Scienze Politiche, Lingue e Letterature Straniere ed Economia. Per parte sua il liceo scientifico Curie ha organizzato, tra gli altri, gli incontri con le facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, di Medicina, Farmacia e Veterinaria. Il liceo Porporato è invece stato protagonista degli appuntamenti riguardanti la facoltà di Architettura, Ingegneria, Scienze della Formazione, Lettere e Filosofia e del corso interfacoltà in Educazione professionale. Ancora, incontri con i rappresentanti delle forze armate, dell’Accademia di Belle Arti delle città di Cuneo e Torino e della facoltà di Psicologia sono stati quelli organizzati dall’istituto Buniva. Inoltre, nella medesima sede si sono tenute le relazioni di istituti privati come IAAD (Istituto d’Arte Applicata e Design), IULM (Istituto Universitario di Lingue Moderne) e IED (Istituto Europeo di Design). Infine, l’istituto Porro ha ospitato i relatori dei corsi di formazione CFIQ (Consorzio Formazione Innovazione e Qualità), della facoltà di Giurisprudenza e della Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie. “E’ vero, le lezioni sono state ferme un giorno intero; ma il momento di maturazione della scelta è importante quanto la decisione definitiva. Per questo non va trascurato” è la sostanza delle parole di alcuni professori. Importante, senza dubbio, buttare l’occhio al di là di uno steccato, si legga maturità, che ancora è da scavalcare, ma di cui già possiamo intravedere ciò che sta oltre. E quel che verrà dopo, è estate. Augurandosi che, di frutti, ce ne siano anche per noi. Festa dei 100 giorni delle 5A-BL 15 società Appunti di viaggio di Angelica Pons L u n g o i l camino r e al . . Alla ricerca del Tempio del Sole Ecuador non è solo Galapagos. In bus da Riobamba, nell’entroterra ecuadoregno, si va a Cuenca, ma a El Tambo si devia per un sito inca incastonato come una gemma nel Panamo andino: Ingapirca (in quechua = muro inca). Fuori dal finestrino si aprono voragini alternate a colline di mais, orzo, luppolo viola e patate rosa. Risaliamo pinete e boschi odorosi di eucalipto; sussurrano, mosse dal vento, le foglie dal dorso azzurro, lunghe punte di lance pendenti dai rami ruggine. Agavi centenarie fioriscono in lontananza. La discesa dall’altopiano attraversa villaggetti, casine sparse di mattoni e paglia; speroni di fil di ferro che fuoriescono dai pilastri; insegne incerte dipinte a mano sui muri scrostati delle tiendas dai tetti di lamiera; muretti a secco, filo spinato; famiglie di maialini ai lati della strada. Bancarelle con donne in scialli verde muschio, bimbi sulle spalle, gonne imbottite fucsia bordate di passamanerie. Uomini in poncho a righe. I paesi sorgono a fianco di una collinetta su cui si erge una statua protettrice: Quito aveva la Viergen, Baños la croce, Alausi il Gesù benedicente. Incapirca: poche case intorno ad una piazzola, ed un hostal dove siamo gli unici ospiti. Ma ecco laggiù come brilla il Tempio del Sole! Girovaghiamo tutto il dì nell’osservatorio, tra resti di edifici sacri, abitazioni di preti e ancelle, perimetri di negozi, bagni di purificazione ed alloggi dei messaggeri reali in viaggio da Quito a Cuenca. Sul passaggio centrale ruminano immobili alcuni lama bruni. Al solstizio si celebrava la festa del Sole, l’Inti Raymi. La maschera del sacerdote in platino e oro (cultura Tolita 500 aC-500 dC) è esposta al museo del Banco Central di Quito. Il tempio, el Castillo, è una fortezza con base ellittica, alto 3,70 m, con accesso da una scalinata laterale e, mentre le nuvole si aprono regalandoci un tardo pomeriggio assolato, le pietre luccicano dorate al sole. Che illusi i conquistadores a cercare la città d’oro, El Dorado! La creta, con cui sono impastati questi mattoni, senza collante, contiene microcristalli di pirite, che con il sole in lontananza splende come oro! Percorriamo tutto il colle alla ricerca di vestigia passate, di pietre sacre rappresentanti gli astri e la tortuga ed infine ammiriamo la formazione rocciosa che pare proprio il profilo di un Inca. Al ritorno un’anziana donna quechua cerca di venderci i suoi tesori, ciondoli e cocci, raccolti vicino al sito. Il tramonto, alle 18, è rosso fuoco, e la notte cala improvvisa e gelida. Tutto chiuso. Per fortuna la bimba che accudisce il nostro hostal ci prepara una zuppa di verdura calda in cui intingere il nostro pane. Cerco di tappare i buchi nella finestra con pezzi di carta e dormiamo imbacuccati! Il mattino seguente osserviamo speranzosi il bus delle 6 attraverso le inferriate dell’ostello: siamo chiusi dentro, con tanto di saracinesche e chiavistelli. Cerchiamo di farci sentire, e la solita bimba, assonnata, la treccia sciolta, ci apre con tante scuse. Ripartiamo con nubi dentro e fuori. La nostra casa è una reggia. 16 società Sociale&Volontariato 17 A cura di Valentina Voglino Avass Ass.Volontariato Assistenza S.Sanitaria Nel cuore di Pinerolo, dove le strade del centro storico cominciano a diventare in salita, si trova un luogo segreto, una sorta di miscela tra un suk marocchino e un giardino pensile, tra uno scorcio dell’Italia degli anni 20 e un posto da favola con panorama mozzafiato. Al numero 16 di via Ortensia di Piossasco si trova la sede dell’AVASS, Associazione di Volontari per l’Assistenza Socio Sanitaria; nome che non ha bisogno di particolare pubblicità, dato l’ottimo lavoro che svolge sul territorio da ormai molti anni. Il luogo, meravigliosamente incorniciato dalle bellezze della città, che da il meglio di se all’ora del tramonto, ospita i volontari dell’Associazione, che si occupa di molti servizi dal 1982, quando un gruppo di persone si è riunito per cercare in qualche modo di migliorare le condizioni di persone svantaggiate, per motivi fisici, psichici, economici o famigliari. La prima attività dell’Associazione è stata quella del recupero e del sostegno ad alcuni alcolisti. Da lì si è poi passati a soddisfare altri bisogni del territorio. L’associazione si ispira a valori molto alti, quali la giustizia sociale, la legalità, la non violenza, la crescita del patrimonio comune, la qualità della vita; ed ha come principio base quello di donare sicurezza materiale e psicologica alle persone con disagio permanente o temporaneo. Si passa dal Volontariato Ospedaliero presso l’Agnelli di Pinerolo, dove i volontari offrono sostegno ai malati, soprattutto durante i pasti e nel reparto di Pediatria offrono momenti di svago e di gioco ai bambini ricoverati; all’assistenza degli anziani ricoverati presso le Case di Riposo del territorio pinerolese, ove ci si dedica alla compagnia e all’intrattenimento. Vi sono poi gli interventi domiciliari, servizi rivolti agli anziani o alle persone con difficoltà motorie, a cui si offre compagnia e aiuto nella vita quotidiana: dalla prenotazione degli esami all’assistenza e al trasporto. Particolare attenzione per due servizi. Il CAN, Centro di Accoglienza Notturna, che accoglie e ospita uomini senza fissa dimora, e che li coinvolge nella gestione della struttura per incrementare le autonomie e incentivare il reinserimento sociale e Casa Betania, casa di accoglienza per donne in difficoltà, centro che collabora con i servizi del territorio e in cui i volontari lavorano per il reinserimento sociale e lavorativo delle ospiti. L’AVASS organizza anche molti corsi di formazione al volontariato, istruendo e seguendo in corso d’opera i volontari, al fine di conoscerne le particolari attitudini e inserirli nei settori di maggiore competenza. AVASS è pure Centro di documentazione: insieme all’AMA, gestisce la biblioteca Help, presso la Casa di Riposo “Fer” di Pinerolo, in Piazza Marconi 8, raccogliendo documentazioni sui temi della solidarietà e del volontariato. Le attività dell’A.V.A.S.S. si reggono sul lavoro meticoloso e articolato della segreteria che è a servizio dell’associazione, dei volontari e di chi cerca informazioni; organizza la formazione e le manifestazioni, collabora con Enti e Istituzioni e si occupa dell’amministrazione. Contatti A.V.A.S.S. Pinerolo - www.avasspinerolo.it Via Ortensia di Piossasco, 16 - 10064 Pinerolo (TO) tel/fax 0121 323779 Orario di apertura della sede: dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 18.00 pinerolese Personaggi A cura di Michele Barbero Piero Andrea Martina Quanto è difficile fare teatro! Intervista a Piero Andrea Martina, della compagnia teatrale pinerolese “I Fuori di Teatro”. Com’è nata l’idea di mettere su una compagnia teatrale? Tutto è cominciato in terza superiore. La mia classe, del liceo classico Porporato di Pinerolo, ha messo in piedi e proposto alla scuola un rifacimento dei “Fratelli” di Terenzio. Negli anni successivi abbiamo continuato con questa attività, e nel 2008 ci siamo costituiti come compagnia amatoriale. Nel frattempo abbiamo frequentato (e frequentiamo periodicamente tuttora) alcuni corsi di recitazione, indispensabili per migliorare in maniera significativa dal punto di vista tecnico. Quant’è difficile la vita di una compagnia come la vostra? Parecchio. In generale, il teatro non sta certo attraversando una stagione di floridezza in Italia. Più nello specifico, al di là delle grandi compagnie, quelle amatoriali come la nostra hanno qualche possibilità solo se ripropongono i grandi classici, come Goldoni e Pirandello, o se puntano sul folkloristico: è il caso delle filodrammatiche che recitano in dialetto. Al di fuori di questi due ambiti, lo spazio è davvero poco. Inoltre, affittare i teatri per le serate costa moltissimo. La tariffa del Sociale di Pinerolo, per esempio, è di 1600 euro al giorno. Di fronte a tutte queste difficoltà pratiche ed economiche, le attività culturali giovanili faticano a restare in piedi, e si ha a volte la sensazione di essere lasciati un po’ da soli. Per questo motivo abbiamo accolto con grande piacere, due anni fa, l’invito a partecipare alla nota iniziativa culturale pinerolese “Pensieri in Piazza”: in quell’occasione abbiamo potuto recitare proprio al Teatro Sociale, struttura altrimenti al di sopra delle nostre disponibilità finanziarie, e al Selve di Vigone. Altra risorsa importante è la sala “Italo Tajo”, dove infatti abbiamo già recitato, e in cui torneremo a metà maggio con lo spettacolo “Congedando Godò”. Anzi, chiederemo al Comune di poter avere in futuro un ruolo più esteso nella gestione della struttura. Ci sono altri appuntamenti in programma? A parte lo spettacolo cui accennavo, non c’è per il momento nulla di definitivo. È probabile però che a partire da settembre proporremo un’antologia del nostro repertorio (“Famiglia Bastarda”, “A Teatro è diverso”, “Chi ha paura dell’ispettore” e “Congedando Godò”) al teatro “Il Mulino” di Piossasco. Nonostante tutto, qualcosa si sta quindi muovendo: speriamo davvero che nei prossimi mesi troveremo con un po’ più di facilità i canali per offrire al pubblico il frutto del nostro lavoro (duro) e della nostra passione. 18 arte& colo spetta Teatro A cura di Maurizio Allasia Fotografie M.A. A teatro nel pinerolese La malattia della famiglia M. Se purtroppo come Italiani ci stiamo abituando ad essere etichettati, tra le altre cose, come pessimi lettori, forse non siamo ancora consapevoli di essere anche un pessimo pubblico. Secondo l’ultimo rapporto Eurostat (2011) sui consumi culturali degli Europei, appena il 46% degli Italiani è andato al cinema almeno una volta nell’ultimo anno (in testa gli Islandesi con il 70%) e solamente il 30% ha assistito a uno spettacolo dal vivo (contro il 76% degli Islandesi), dato in cui sono compresi anche gli spettacoli teatrali. Abbiamo notato in passato su queste pagine come talvolta spettacoli meritevoli non riescano a coinvolgere un grande pubblico, spesso a causa di debolezze pubblicitarie o strutturali legate al profilo amatoriale dell’iniziativa. Quando però “si fa forno” (nel gergo teatrale è quando si recita a sala praticamente vuota) in una serata del Circuito Teatrale Piemontese, il discorso cambia e si sposta sul piano culturale. È il caso recente de “La malattia della famiglia M.”, scritto e diretto dal genovese Fausto Paravidino, in scena lo scorso 11 aprile al Teatro Il Mulino di Piossasco. Un testo scritto nel 2000 e rappresentato prima all’estero (Francia, Germania, Inghilterra) e solo dal 2009 anche in Italia. Un’opera di un drammaturgo di trent’anni che scrive opere teatrali da quando ne aveva venti e che ha ricevuto apprezzamenti e critiche positive in tutta Europa, arricchiti dalla pubblicazione dei propri testi nella prestigiosa casa editrice specializzata Ubulibri, con il sostegno del suo fondatore, il grande “critico militante” Franco Quadri, recentemente scomparso. La famiglia di Paravidino, malata nelle fondamenta di una dimensione provinciale e post- rurale, è costruita su personaggi contrastanti (su tutti il padre interpretato dal sempre eccellente Paolo Pierobon) che cercano di uscire da una situazione di stallo esistenziale causato da una morte inspiegabile. Il medico condotto, nella figura di narratore esterno, non ha altra cura che la parola per tenere insieme le storie di questa famiglia, “uggiosa” come l’ambientazione scelta, tra pioggia e neve reali sulla scena, tra l’essenziale arredamento in legno e l’albero del giardino che si fondono nello spazio aperto scenografico. La scrittura di Paravidino è stata spesso definita “inglese”: veloce, tagliente, spesso dura e asciutta, alterna momenti minimalisti ad altri classicamente teatrali e distensivi, creando un teatro complesso e problematico, agrodolce nel suo essere irrisolto, potente nell’avere le idee chiare sui rapporti interpersonali. Quel “volersi bene” astratto e spiazzante che attraversa la commedia è il sintomo più evidente della malattia della famiglia senza nome, dove un telefono squilla e nessuno risponde, nell’immobilismo di non sapere chi c’è dall’altra parte della comunicazione. Cinquanta persone (a essere generosi) hanno approfittato della presenza di un autore così interessante. Il pubblico non si fida perché non conosce abbastanza il panorama teatrale e le nuove generazioni di scrittori teatrali? Perché è sempre meglio andare sul sicuro, sul comico senza pretese, sul dialettale? La gente preferisce andare al cinema, si sarebbe affermato in tempi più ottimistici (o meglio senza statistiche alla mano). La gente non sente il bisogno di una cultura che non può essere di massa, si preferisce affermare oggi, con il pessimismo della ragione e una sensazione di sconfitta che rimbomba nella sala vuota. 19 arte Arte&Architettura A cura di Francesca Noardo anche i comuni hanno imparato a trarne vantaggio I graffiti, più arte che vandalismo Realtà dibattuta, spesso al confine tra arte e vandalismo, tra chi sostiene, come Dacia Maraini: “I graffiti urbani? Molto meglio i lavavetri che, salvo qualche maleducato, chiedono il permesso prima di pulirti il parabrezza e fanno spesso un buon lavoro” e chi li sdogana e ne conferma la dignità di Arte, come Sgarbi e Veltroni. Non si confondano i graffiti d’Arte con i vandalismi di stupide, scialbe ed inutili scritte (come gli abusati non molto tempo fa “tre metri sopra il cielo”) e con le vernici su edifici pubblici, o di alto valore storico o architettonico. Duplice condanna a chi continua ad imbrattare i muri esterni del Porporato [N.d.a.]. I graffiti come arte nascono negli USA negli anni ’70, per arrivare nelle grandi città, in Italia, solo alla fine degli ’80. Gli obiettivi dei writers originari consistevano prima di tutto nella fama legata al loro nome, oggetto primario delle loro opere, a cui man mano si aggiungono simboli, grafismi e loghi, per perfezionare l’espressione personale che cercavano. Non raramente si includono messaggi di contestazione. Oggi quest’arte si è evoluta: da una parte invade design e grafica; dall’altra resta sulla strada, diventa “Street Art”, arricchendosi di tecniche (stencil, stickers, poster, etc.), col fine di produrre un’opera d’arte contestualizzata, a disposizione di un pubblico che non sceglie di visitarla. I comuni hanno imparato a trarre vantaggio da queste espressioni artistiche spontanee, che ridanno colore agli angoli grigi delle nostre città di cemento. Per questo mettono sempre più spesso a disposizione dei writers pareti e spazi in cui sfogarsi e creare. A Torino nasce nel ’99 il progetto “Murarte”, per dare opportunità d’espressione ai graffitisti. Si assegna loro uno spazio in cui operare liberamente, sottostando ad un semplice regolamento. E il Comune risolve “la necessità di attivare nuove iniziative a basso costo per combattere il degrado fisico di alcune parti della nostra città, migliorandone la percezione”. Più recente, del 2010, è il Pic-Turin Festival, mirante alla riqualificazione di alcune aree di Torino. Da questo nascono i graffiti – murales sui lati di Palazzo Nuovo, così come tanti altri. A Pinerolo non mancano esempi in cui i graffiti vanno a rendere meno tristi alcuni angoli di città. Primo fra tutti il sottopassaggio della stazione Olimpica, in cui sono stati realizzati murales (anche se non perfettamente rientranti nella definizione di “Graffiti”) che ravvivano il grigiore della ferrovia. Lo stesso vale per i graffiti più spontanei che compaiono per lo più sui muri di stazioni, passaggi o muri di cemento di vario genere. “Visto che i muri parlano e raccontano le storie di chi abita la città, che non si rassegna al binomio di colori grigio/giallo Piemonte, è giusto dargli lo spazio che merita”. 20 musica Officine del suono A cura di Mario Rivoiro Blind Luck Records m u s i c a emergente Tremendamente Vi parlo di un cantautore spagnolo, il cui nome è Dani Rifa, ma che ha un nome artistico un po’ particolare: TREMENDAMENTE. Il significato deriva dall’unione di due parole che sono mente e tremenda, cioè un qualcosa che va al di là delle cose. Dani non vuole etichettarsi in un solo genere musicale, infatti tocca un po’ di tutto nei suoi dischi, come la rumba catalana, il rock e il reggae passando pure per l’hiphop. Il suo primo disco è uscito nel 2003 col titolo “22 22”, dopo un lungo viaggio in Sudamerica insieme alla sua chitarra, approdando dopo mille vicissitudini in Minorca per registrare appunto le sue avventure. Ora é al terzo disco dal titolo Soniar bien despierto. L’altra settimana l’abbiamo visto esibirsi allo Sbarco in Torino, così ho pensato di fargli alcune domande. Trovi una differenza nel modo di vivere la musica tra l’Italia e la Spagna? Dal punto di vista del pubblico no; anzi è bello vedere un Italiano cantare le mie canzoni In Spagna invece è più facile suonare e vendere dischi, poichè vi è ancora la cultura di comprare i cd e i locali non hanno mille permessi da fare o vari costi aggiuntivi come la SIAE. Hai in mente un nuovo disco? Sì, per la precisione altri due dischi che già sono scritti. Dovrei iniziare a registrare dopo l’estate, quando sarò più tranquillo. Dove si possono trovare i tuoi brani? Tranquillamente su internet. Ti rivederemo a breve in Italia? Sì, molto probabilmente in estate capiterò ancora qui. Mi sono trovato molto bene e quindi è un posto in cui mi fa piacere venire. Allora speriamo di poterti sentire prossimamente qui in Italia intanto ti facciamo i nostri migliori auguri per i tuoi nuovi progetti. Grazie TREMENDAMENTE 21 sport 22 Judo A cura di Andrea Obiso L userna san giovanni A S D C Judo Questo mese ci occuperemo di uno sport individuale, il judo. Per farlo abbiamo incontrato Claudio Costa, insegnante di educazione fisica al Liceo Porporato di Pinerolo, che insegna la disciplina del Judo nella palestra di Luserna. Cominciamo col capire che cosa è di preciso ASDC e in cosa consiste. ASDC è l’acronimo di Associazione Dilettantistica e Culturale, all’interno della quale vi sono diversi ambiti: l’insegnamento della disciplina del Judo (di cui mi occupo io), l’analisi corporea della relazione, la psicomotricità ed altre iniziative. E’ comunque tutto ben spiegato nel sito www.associazionechiaroscuro.it Che fasce di età riuscite a coprire nell’ambito del Judo e in che modo sono suddivisi gli iscritti? Ci sono tre distinte fasce d’età. La prima comprende i bambini dai sei agli undici anni. La seconda è più omogenea, perché i ragazzi che ne fanno parte hanno tutti undici o dodici anni; ho appositamente voluto questa suddivisione in quanto su un totale di quaranta iscritti ben dodici sono in questa ristretta fascia d’età e questo mi ha consentito di creare un gruppo di coetanei. La terza fascia, invece, è molto più eterogenea, perché abbiamo anche persone adulte che desiderano praticare il judo. A quale Federazione fate riferimento come società? Noi siamo nell’ambito della FILCAM. Quindi le gare che affrontano i miei ragazzi sono quelle gestite da questa Federazione, ciononostante partecipiamo anche a gare organizzate dal CONI e, ovviamente, organizziamo noi stessi incontri con altre palestre. Che risultati ot- tengo- 23 no i tuoi ragazzi in genere? Preferisco non parlare di questo ambito per rispetto ai miei ragazzi: il Judo è innanzi tutto una disciplina didattica ed educativa e per questo adatta a tutte le età. Il Judo porta colui che lo pratica a conoscere i propri limiti, non è solo un’arte marziale ma una disciplina che ti pone nella condizione di confrontarti con te stesso, senza attenuanti. Per spiegare meglio questa idea basti pensare al concetto di squadra; in caso di sconfitta o di prestazione negativa la squadra ti giustifica, ti aiuta a superare la delusione; si usa dire “abbiamo giocato male”, “abbiamo perso”. Nel caso del Judo queste attenuanti non esistono: “ho combattuto male”, “ho perso”, questo è quello che un atleta dice a se stesso, perché quando affronti un avversario sei solo e non hai scuse in caso di sconfitta. Questo concetto è importante nel cammino della disciplina per conoscere se stessi ed i propri limiti. Il Judo, oltre che uno sport, è soprattutto una disciplina di autodifesa e combattimento, per tanto diverse palestre mettono in guardia ed ammoniscono i ragazzi dallo scontrarsi al di fuori degli allenamenti e degli incontri. E’ anche il vostro caso? Avete ragazzi più indisciplinati di altri? No, io preferisco parlare ai miei ragazzi, soprattutto ai più piccoli, spiego loro che il solo fatto di conoscere i proprio limiti li mette al riparo da situazioni di pericolo. Il Judo è una disciplina di autodifesa non di attacco, non sono previsti pugni e calci ma solo atterramenti, non insegno ai bambini a dare pugni semplicemente perché la mia disciplina non li contempla, non sarebbe educativo e quindi contrario al mio intento. Il Judo aiuta a crescere consapevoli dei propri mezzi e questo, molte volte, è sufficiente per sapere come difendersi senza arrivare alle mani. E’ interessante osservare come reagiscono i bambini rispetto al contatto fisico, che è la natura stessa del judo; ragazzi molto timidi nella vita quotidiana trovano sfogo in questa disciplina, mentre altri più propensi all’uso della violenza, si sentono spiazzati e intimoriti da questa legittimazione del contatto fisico. Un’altra cosa importante nel judo è il rispetto per l’avversario, significativo è l’inchino che viene fatto all’inizio e alla fine dell’incontro, è un ringraziamento verso l’avversario per aver giocato con te; è un gioco in fondo e va vissuto come tale. Sei stato molto esaustivo, finisco l’intervista chiedendoti dove e quando si può prendere parte agli allenamenti. La sede della società è a Torre Pellice ma gli allenamenti si tengono alla palestra di Luserna San Giovanni il Lunedì, dalle 17 e 30 alle 20 e 30 e il Venerdì dalle 17 alle 20, gli allenamenti sono di un’ora per ciascun gruppo. Grazie ed in bocca al lupo a te e ai tuoi ragazzi! zione amministra Pinerolo A cura di Silvio Ferrero Mese di aprile 2011 Delibere della Giunta comunale Delibera 114 del 06/04/2011 Lavori di rifacimento segnaletica orizzontale e verticale - anno 2011. Approvazione progetto preliminare. Delibera 115 del 06/04/2011 Lavori di realizzazione nuovo ponte su torrente Lemina all’altezza di via Tabona - approvazione progetto definitivo. Delibera 116 del 06/04/2011 Regolamento del corpo di polizia municipale: integrazioni e modificazioni. Delibera 117 del 06/04/2011 Progetto “Pinerolese Terre della Cavalleria”. Riapprovazione progetto definitivo relativo all’intervento di realizzazione dei percorsi equituristici. Delibera 118 del 06/04/2011 Approvazione bozza atto di impegno unilaterale per asservimento a pubblico uso area destinata a parcheggio in via Città di Traunstein. Delibera 119 del 06/04/2011 Edilizia residenziale pubblica legge 448/98, art. 31 dal comma 45 al comma 50 - Cessione in proprietà di aree concesse in diritto di superficie - Lotto L 2/1 della zona C21.1 ora CP2. Delibera 120 del 06/04/2011 Edilizia residenziale pubblica legge 448/98, art. 31 dal comma 45 al comma 50 - Sostituzione convenzione stipulata per la cessione del diritto di proprietà - zona CP1 lotto L9. Delibera 121 del 06/04/2011 Zona CP2 lotto L9 - Accoglimento rinuncia agli atti del giudizio n. 1961/03 del TAR Piemonte. Delibera 122 del 06/04/2011 Manifestazione d’interesse relativamente alla proposta di riqualificazione urbanistica per l’area di PMT Italia in via Martiri del XXI. Delibera 123 del 06/04/2011 Lavori di costruzione nuova scuola Nazionale Federale di Equitazione - 1^ lotto - risoluzione bonaria contenzioso. Delibera 124 del 13/04/2011 Adeguamento ISTAT rette asili nido comunali a.s. 2011-2012. Delibera 125 del 13/04/2011 Elezioni amministrative comunali del 15 e 16 maggio 2011. Determinazione degli spazi da destinare alla propaganda elettorale diretta. Delibera 126 del 13/04/2011 Elezioni amministrative comunali del 15 e 16 maggio 2011. Determinazione e delimitazione degli spazi da destinare alla propaganda elettorale indiretta. Delibera 127 del 13/04/2011 Approvazione bozza di convenzione tra il comune di Pinerolo ed il CPI di Pinerolo per l’inserimento in tirocinio formativo presso l’ufficio personale. Delibera 128 del 13/04/2011 Aggiornamento annuale ISTAT per la determinazione tariffe delle iniziative estive per minori - anno 2011. Delibera 129 del 20/04/2011 Elezioni comunali del 15 e 16 maggio 2011. Delimitazione, ripartizione ed assegnazione degli spazi per la propaganda diretta. Delibera 130 del 20/04/2011 Elezioni comunali del 15 e 16 maggio 2011. Ripartizione ed assegnazione degli spazi da destinare alla propaganda indiretta. Delibera 131 del 20/04/2011 Adesione del comune di Pinerolo all’Accordo di collaborazione, ai sensi della legge 241/1990 art. 15 (Accordi fra pubbliche amministrazioni) - MUDE Piemonte Delibera 132 del 20/04/2011 L.R. n. 19/2004 approvazione tariffe spese per attività istruttorie relative al rilascio di autorizzazioni per installazione e/o modifica impianti teleradiocomunicazioni, nonché rettifica ed integrazione applicazione diritti di segreteria di cui alla delibera G.C. n. 48/2005. Delibera 133 del 20/04/2011 Approvazione della relazione illustrativa al rendiconto della gestione 2010 ai sensi e per gli effetti dell’art. 151 D.Lgs. 267/2000 e dello schema di rendiconto anno 2010. Delibera 134 del 20/04/2011 Collaborazione con Associazione Nazionale Alpini per l’84° Adunanza Nazionale. Delibera 135 del 20/04/2011 Concessione patrocinio all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro per l’Azalea della Ricerca. Delibera 136 del 20/04/2011Rappresentazione del 27 aprile 2011 presso la sala Tajo di Via S. Giuseppe - affidamento incarico. Delibera 137 del 20/04/2011 Manifestazione fieristica enogastronomica “Saporidivini 2011” 9^ edizione – provvedimenti Delibera 138 del 20/04/2011 Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi: integrazione. Delibera 139 del 20/04/2011 Proroga alla società Equitalia Nomos SPA della concessione del servizio di riscossione del servizio di riscossione ICI e del servizio di riscossione TARSU fino al 31.12.2011. 24 Sono a m i c i d i P i n e r o l o I n D i a l o g o 25