A Pinerolo: siamo ancora “animali” sociali?

Transcript

A Pinerolo: siamo ancora “animali” sociali?
Maggio 2011
INDIALOGO
n. 51
Supple m e n t o d i I n d i a l o g o . i t , a u t o r i z z . N . 2 d e l 16.6.2010 del Tribunale di Pinerolo
A Pinerolo:
siamo
ancora
“animali” sociali?
Buone News
A cura di Gabriella Bruzzone
22
sempre più progetti a favore delle donne che lavorano
Le mamme fanno impresa
Chi l’ha detto che mamma non va d’accordo con imprenditrice?
Fortunatamente questa dicotomia, che per
anni ha escluso dal mondo del lavoro centinaia di mamme, sta lasciando il posto a
nuovi progetti.
Forse sarà merito delle tante madri-imprenditrici che stanno comparendo sulla
scena
lavorativa
italiana, ma la figura imprenditoriale
femminile è sempre
più ricercata.
Un progetto tutto
italiano, denominato “Mamme fanno
impresa”, è quello
della Preca Brummel, nota marca
di
abbigliamento
per bambini. Il suo
obiettivo è aprire
40 punti vendita a
franchising nei prossimi tre anni, affidandone la gestione proprio alle mamme, le
quali potranno beneficiare di alcuni rilevanti
vantaggi. Innanzitutto, verranno assicurati
ritmi di lavoro compatibili con i ritmi famigliari garantendo inoltre delle “mamme jolly” la cui funzione sarà quella di sostitute in
caso di necessità. Vantaggiosa è anche la
possibilità di avviare un piano di accumulo
per 10 anni a sostegno degli studi dei propri figli e di usufruire i primi tre anni di un
guardaroba, fornito dall’azienda, del valore
annuale di mille euro per ogni figlio.
Si tratta sicuramente di un’iniziativa
all’avanguardia sotto molti punti di vista,
ma non costituisce un unicum in Italia: ricordiamo infatti le proposte della Regione
Sicilia, della Provincia di Rimini e della Provincia di Trento che puntano a reinserire le
mamme nel mondo del lavoro, aiutandole a
far collidere i due aspetti.
La figura della donna nell’imprenditoria,
secondo la prof.ssa Daniela Montemerlo,
docente di Family Business, è fondamentale poiché, rispetto agli uomini, le donne
guardano all’azienda in maniera diversa:
cercano infatti di gestirla in quanto sistema, come se fosse una grande famiglia che
devono far funzionare al meglio, puntando
soprattutto su
collaborazione
e crescita professionale delle
persone con cui
lavorano.
Nonostante il
numero di donne imprenditrici
ammonti al 2030% nelle industrie italiane,
il panorama si
mostra piuttosto positivo e fa
ben sperare per il futuro di donne e madri
lavoratrici.
Rock’n’Wolf
Rock‘n’ Wolf nasce per dare espressione e visibilità ai musicisti del Pinerolese, e in quest’ottica ha
organizzato, insieme alla Pro Loco di Cantalupa,
un concorso musicale. Quest’anno è alla seconda
edizione, con la divisione in due categorie per i
partecipanti alla finale: junior (under 25) e senior
(over 25).
Sono state selezionate 5 band per categoria che
il 28 maggio si esibiranno live per la finale. In una
gara che dalle ore 15 fino alle 20 con un intermezzo musicale dei The Tripals. In serata la premiazione dei vincitori, votati da una giuria popolare.
Conclusione della serata ancora con musica dei
The Tripals (cover dei Beatles).
Il 28 maggio 2011 al centro polivalente “Silvia
Coassolo” di Cantalupa. Tutti sono invitati.
Maggiori informazioni su www.rocknwolf.com
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www
S
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m
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| Editoriale |
Le elezioni sono sempre un momento
di verifica e di messa a punto di una rotta
che si sta percorrendo, di una politica, a
livello nazionale, o di una amministrazione,
a livello locale.
Le elezioni per il prossimo sindaco di Pinerolo sono il punto di partenza per una
nuova generazione di politici e di partiti per
la città. Il numero di liste, ben 15, lo testimonia. Così anche l’alto numero di giovani
candidati. Questo fa ben sperare: i giovani
sono sempre indice di novità, di energia, di
voglia di sperimentare, di tentativi di nuovi
percorsi. Questa presenza di forze giovani
è indice di voglia di cambiamento, di innovazione e di futuro. Bisogna vedere fino a
che punto gli adulti crederanno in loro e
fino a che punto le forze politiche (degli
adulti!) lasceranno loro degli spazi di manovra e non li useranno solo come specchio
per le allodole.
Questo nostro piccolo giornale, fatto di
giovani (con un paio di eccezioni) ha cercato e cercherà anche in futuro di lanciare
nello stagno delle idee qualche proposta,
convinti che il dialogo e il concorso delle
idee è un punto essenziale per creare una
città migliore.
Antonio Denanni
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Buone News
le mamme fanno impresa
4Primo piano
pensieri in piazza
6Eventi
jazz visions
8Lettere al giornale
una città con lo spitito della polis
9Nuvole sopra i 20
10
In lista una pinerolo di giovani
Politica in città
350 candidati alle prossime elezioni
11Pinerolo come la vorrei/6
sogni e idee giovani per la città
12Eventi in città
Maggiolibri
13Visibili & Invisibili
vittorio arrigoni, amico fragile
14Tendenze
le “cornici digitali”
15Giovani@Scuola
alla soglia della maturità: e dopo?
16Appunti di viaggio
alla ricerca del tempio del sole
17Sociale &Volontariato
l’avass
18Personaggi
Pier Andrea martina
19Teatro
PINEROLO INDIALOGO
Direttore Responsabile
Antonio Denanni
Hanno collaborato a questo numero: Fiammetta Bertotto, Michele Barbero, Silvio Ferrero, Emanuele Sacchetto, Valentina Voglino, Gabriella Bruzzone, Francesca Noardo, Maurizio
Allasia, Andrea Obiso, Mario Rivoiro, Massimiliano Granero,
Nadia Fenoglio, Giulia Antonucci, Francesca Costarelli,
Michele F.Barale, Massimiliano Malvicini, Marianna Bertolino
Con la partecipazione di Elvio Fassone
photo
Giacomo Denanni, Irene Lo Bianco
Pinerolo Indialogo, supplemento di Indialogo.it
Autorizzazione del Tribunale di Pinerolo
n. 2 del 16/06/2010
redazione
Tel. 0121397226 - Fax 1782285085
E-mail: [email protected]
la malattia della famiglia m.
20Arte&Architettura
i graffiti
21Musica emergente
tremendamente
22Sport
asdc judo
24Amici di Pinerolo Indialogo
banner
http://www.pineroloindialogo.it
http://www.facebook.com/indialogo.apinerolo
http://www.issuu.com/pineroloindialogo
4
NO
PRIMO PIA
Aprile: “vivere la città”
A cura di Maranna Bertolino e Francesca Costarelli
pensieri in piazza 2011
Siamo ancora animali sociali?
Riflessioni su forme, figure e trasfigurazioni della vita in comune
Il pensiero e la piazza, una relazione profonda che continuamente si rinnova. L’agorà in cui il pensiero discusso e partecipato
mette in moto le azioni. È in piazza che i
pensieri s’incontrano e scontrano, entrano
in relazione. È dalla piazza che i pensieri si
muovono e si diffondono verso altri e nuovi
luoghi di discussione. È così che, nel 2005,
nasce “Pensieri in Piazza”. Ne parliamo con
Emilio Gardiol, che ne è il presidente.
Perchè è nata l’iniziativa “Pensieri in piazza”
e quali sono le finalità e le caratteristiche di
tale impegno?
Il nostro operato si è concentrato, fin da
subito, su due scopi essenziali accomunati
dalla volontà di offrire alla città l’opportunità di ascoltare dei pensatori su questioni
centrali relative alla contemporaneità e alla
vita in comune. Il primo riguarda la partecipazione. L’evento, infatti, non si esaurisce nelle due settimane di maggio con gli
interventi dei relatori ospiti, ma si dispiega
lungo tutto l’arco dell’anno. A tal proposito, si sono creati dei gruppi di lavoro che
approfondiscono alcuni nodi concettuali e
problematiche relative ai temi individuati di
anno in anno. Questo permette di arrivare
alla manifestazione con una discussione
alle spalle e quindi con un maggior coinvolgimento. Il secondo riguarda le relazioni:
uno degli obiettivi, a mio parere ben riuscito, è stato quello di coinvolgere in una rete
parecchie istituzioni culturali della città e del
territorio pinerolese. L’anno scorso siamo
arrivati a contare diciotto Comuni e, oltre
a questi, abbiamo potuto avvalerci del supporto di musei, fondazioni, istituti musicali
ed enti per il turismo.
Oltre alle conferenze, con quali mezzi avete
cercato di includere nuovo pubblico?
In questi anni, ci siamo interrogati molto
sul concetto di cultura e su cosa significa
per un’associazione culturale fare divulgazione e coinvolgere la popolazione locale
nell’iniziativa. Per questo si sono attivati dei
percorsi che usano linguaggi diversi come
il cinema, la musica e l’arte. Inoltre si è
valorizzata la ricchezza del territorio proponendo alcuni itinerari a piedi e in bicicletta
dove, oltre al poter conoscere nuovi luoghi,
si sono offerte tappe di riflessione e di approfondimento culturale.
Le vostre iniziative, dunque, riescono a far
dialogare enti diversi. Qual è il rapporto che
siete riusciti ad instaurare con queste istituzioni e il territorio ospitante?
Siamo riusciti a coinvolgere un ampio numero di istituzioni; questo ha permesso di
superare numerose difficoltà, ma ha anche
significato investire molte energie. La conoscenza del territorio è poi imprescindibile se
si vogliono capire le nuove caratteristiche
che la cultura sta assumendo oggigiorno.
A tal proposito, l’anno passato, abbiamo
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5
proposto un corso di formazione sul rapporto cultura-territorio; gli incontri, decentrati a
Frossasco, a Pinerolo e a Luserna San Giovanni, sono stati indirizzati ai diversi assessori alla cultura e hanno visto gli interventi,
tra gli altri, di Guido Viale e di Ugo Mattei.
Altro aspetto importante è la produzione videografica. Ad oggi sono stati prodotti due
lavori con denominatore comune il tema
dell’agricoltura ed è in programma un terzo
sulle energie alternative. Il filo conduttore è
documentare il territorio rispetto ad alcuni fenomeni
poco visibili ma importanti; penso quindi non solo
all’agricoltura ma anche al
rapporto tra donne, istituzioni e potere.
Per concludere, ci può svelare alcune idee per il futuro?
Sentiamo di doverci rinnovare. Vogliamo
trasformare l’evento in qualcosa di più stabile. Il progetto al quale stiamo lavorando,
ovvero la creazione di un centro permanente di divulgazione, riflessione, confronto
e produzione culturale aperto ai cittadini e
collegato al territorio, ha già trovato il supporto dell’amministrazione comunale. Forse
uno dei modi di fare cultura oggi è proprio
quello di garantire un luogo comune, in cui le
persone possano relazionarsi, confrontarsi e
scambiare opinioni.
Pensieri in Piazza live
Tra le attività “extra” previste, visto il successo dello scorso anno, è d’obbligo un accenno a Pensieri in Piazza live. L’attività si
ispira alla Living Library, nata in Danimarca nel
2000, riconosciuta dal Consiglio d’Europa
come buona prassi per il dialogo interculturale e come strumento di promozione dei diritti
umani. A Pinerolo tutto ciò si è trasformato,
la passata edizione, in “Racconti di paure” e,
quest’anno, in “Pensieri in Piazza live”.
Vi aspettiamo, allora, in Piazzetta Verdi a Pinerolo il 7 maggio (9.30/12.30 –
15.00/18.30) per confrontarci sulla domanda proposta: “siamo ancora animali sociali?”
Si avrà la possibilità di dialogare a tu per tu
con persone che fanno parte di una rete (per
citarne alcune: Comitato per l’acqua bene
comune, Fuori di Teatro, Officine Corsare,
L’Onda, Diritto alla salute per tutti, Pinerolo
Indialogo e molti altri). Si cercherà di mettere a fuoco, attraverso l’incontro, attraverso
la genuinità di una chiacchierata faccia a faccia, solitudini e
relazioni e ci si interrogherà sul
dialogo serrato che intercorre
tra le une e le altre.
PENSIERI IN PIAZZA 2011
VII EDIZIONE
SIAMO ANCORA ANIMALI SOCIALI?
Reti, relazioni, solitudini
Pubbliche riflessioni su forme, figure e trasfigurazioni della vita in comune
DAL 2 al 27 MAGGIO
Nel centro storico di Pinerolo ed in numerosi
comuni del Pinerolese un gruppo di pensatori contemporanei “mette in piazza” le proprie riflessioni,
confrontandosi con il tema della vita in comune,
delle sue forme e trasformazioni.
LUNEDì 2 MAGGIO
Museo dell’Emigrazione, Frossasco - ore 21.00
proiezione del documentario “Stranieri si diventa” di
Silvia Formia - cocktail a cura del Museo del Gusto
MARTEDì 3 MAGGIO
Galleria Civica Scroppo, Torre Pellice - ore 21.00
Nuove povertà, nuove solitudini
interverranno Pierluigi Dovis - Caritas Torino
Franco Tagliero - Pastore Valdese di Torino
MERCOLEDì 4 MAGGIO
Aula Magna SUMI, Pinerolo - ore 21.00
I beni comuni e la cultura. Interverranno Benedetto
Vecchi - redattore pagine culturali de Il Manifesto
Antonio Damasco - Direttore Rete Italia di CulturaPopolare, Gian Luigi Bravo - Univerisità di Torino
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EVENTI
Jazz Visions
A cura di Giulia Antonucci
RASSEGNA jazz tra il saluzzese e il pinerolese
Jazz Visions 2011
È partita da Bricherasio
il 9 aprile la 2a rassegna di
Jazz Visions, che approderà a Bagnolo Piemonte
il 14 maggio, ad Osasco
il 18 giugno e a Saluzzo il
16 luglio. Su questa iniziativa, che tanto successo
ha avuto l’anno scorso, abbiamo sentito
il direttore artistico Luigi Martinale, che è
anche anima del suo gruppo Luigi Martinale Sextet
Siamo alla seconda rassegna di JazzVisions. Cosa significa portare il jazz in provincia?
E’ stata una scommessa: il tutto è iniziato un anno fa da un’idea mia e di un mio
amico, che è presidente di un’associazione culturale a Barge.
Abbiamo iniziato a cercare contatti e sostenitori e il successo dello scorso anno è
stato oltre le nostre previsioni: al concerto
di Saluzzo si sono presentate circa 500
persone, a Cavour 350 e nei teatri da 200
a 250 persone.
Nella sessione di JazzVisions vi è anche
un settore fotografia: qual è il significato?
Tutti i concerti sono seguiti da alcuni fotografi, con lo scopo di realizzare una mo-
stra per ogni concerto: questo è stato creato per fare in modo che vi
sia una continuità visiva dei concerti.
Per la realizzazione si sono dovuti unire
più collaboratori, che hanno curato il sito
jazzvision.it con una galleria fotografica.
È il nostro modo di unire le varie arti e lasciare una testimonianza, una traccia.
Le nostre mostre fotografiche in programma sono:
dal 9 al 23 aprile – Salone Polivalente |
Bricherasio
14 maggio Teatro Silvio Pellico / 16 -28
maggio 2011 – Palazzo Comunale | Bagnolo Piemonte
18 giugno Piazza resistenza / 20 giugno –
4 luglio 2011 – Palazzo Comunale | Osasco
dal 16 al 30 luglio 2011 – Fondazione
Amleto Bertoni | Saluzzo
Per organizzare una rassegna come questa occorrono molti fondi? Chi sono i finanziatori?
Purtroppo anche noi abbiamo subito i
“tagli”: le istituzioni pubbliche, dunque
i comuni e la regione, hanno avuto delle difficoltà. Siamo riusciti però a trovare
l’aiuto dei privati.
Il jazz è una musica un po’ marginale ri-
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spetto al grande pubblico, specie giovanile,
perchè?
Il jazz è un genere di musica quasi esoterica, difficile da comprendere specie per i
giovani. I gusti musicali dei giovani sono determinati dal messaggio televisivo, il jazz in
televisione non esiste più.
Vedere il jazz è molto importante, il gesto
del jazz è un’esperienza significativa.
Il pubblico che ha partecipato ai nostri concerti non era esperto, ma è rimasto molto
contento.
Lei, oltre che direttore artistico, è anche jazzista con un suo gruppo. Che cos’è per lei il jazz:
una passione, una professione...?
Io ho iniziato a suonare all’età di 8 anni: per
me ormai la musica jazz è più di una passione: è
esistenza!
Quest’anno c’è qualche novità o qualcosa di particolare?
Quest’anno è stato organizzato un Workshop
fotografico a cura di Pino Ninfa: “Come un racconto chiamato Jazz”, a Saluzzo il 15-16-17 Luglio 2011.
Gli iscritti al workshop si ritrovano il venerdì pomeriggio per stabilire il piano di lavoro e prendere
conoscenza della realtà musicale e urbanistico-
ambientale della città che li ospita. Il sabato è dedicato alle riprese del contesto urbano e del
concerto serale. La domenica
mattina è dedicata al confronto
dei risultati ottenuti.
Pino Ninfa sviluppa progetti, sul territorio nazionale e internazionale, legati allo spettacolo
e al reportage.
Un’altra importante novità è la collaborazione con Enfants du Jazz, Festival che si svolge a Barcelonnette, in Haute Provence, che
quest’anno conta la 17° edizione, legato al
seminario didattico che raduna giovani musicisti da tutta la Francia.
Prossimi incontri
Bagnolo Piemonte 14 maggio ore 21
Stefano “Cocco” Cantini Quartetto
Osasco 18 giugno ore 21.30
Luigi Martinale Sextet
Saluzzo 16 luglio, ore
Ceux Qui Marchent Debout
società
Lettere al giornale
Risponde Elvio Fassone
per pinerolo vorrei...
Una città con lo spirito della polis
D.- … abbiamo ospitato diversi interventi sulle attese dei cittadini dai loro amministratori
. … puoi dirci anche tu che cosa vorresti ...
I desideri sono cento, si sa, ma le risorse
scarse e i litigi della politica faranno sì che se
ne realizzino forse due o tre. Per questo vorrei che il periodo che precede le elezioni segnasse non tanto l’obbligo per i candidati di
presentare dei libri dei sogni zeppi di dubbie
promesse, quanto l’occasione per i cittadini
di vivere una propria rinnovazione pensosa,
un tempo in cui trovare per noi stessi la cifra
che ci lega a una città, la nostra.
Mi piace
pensare
alle
elezioni come
ad una pagina
bianca,
sulla
quale fermarsi
un attimo, e poi
disegnare non
solo le giuste
esigenze della
quotidianità (i
parcheggi, l’accoglienza degli
anziani, il lavoro che non c’è
e la povertà che
c’è, il piano regolatore e il verde), ma lo spirito della polis,
il verzicare delle energie addormentate, il
sapore del progettare senza secondi fini, la
vitalità degli entusiasmi che alla fine contagiano gli amministratori e li rendono animosi e inventivi per virtù di immersione in un
flusso di volontà.
Vorrei che, per virtù di questa sorta di pasqua politica, un alto numero di persone rinascesse alla necessità di affrontare di petto alcuni stili di vita, e di cambiarli: dicesse
che è bella una città nella quale si va più in
bici o a piedi che in macchina; è bella una
città nella quale si producono meno rifiuti;
nella quale si smette di imbrattare i muri;
nella quale anche gli immigrati si sentono a
casa loro, pur nella nostalgia di quella lasciata; nella quale possiamo essere sicuri che
non ci sono favoritismi o incarichi ammiccanti o scelte compiacenti, perché ci piace
respirare aria pulita anche moralmente; nella
quale non ci sono anziani costretti a scegliere tra il giornale e il latte, né giovani costretti ad andare via con tristezza; nella quale
bisogna aiutare il sindaco a non vendere la
collina, e se lui ha bisogno di risorse, come
in effetti ha bisogno, gliele diamo noi con un
supplemento di generosità, perché il bello
non ha prezzo ed è la bellezza che può salvare il mondo.
Se noi viviamo l’attesa
elettorale con
questa tensione, sono persuaso che la
trasmettiamo
a quelli che saranno i nostri
rappresentanti:
ed essi premieranno gli esercizi commerciali
che ridurranno
gli
involucri,
stanzieranno il
necessario per le rette dei non autosufficienti, avranno disagio ad assecondare il partito degli affari, metteranno qualche tassa
di scopo e parleranno col cuore ai cittadini
per farla accettare, promuoveranno luoghi
di incontro permanente con gli immigrati,
difenderanno l’ambiente dalle speculazioni,
perché sanno, e ancor più sapranno che un
Comune ha due sole ricchezze, il territorio
ed i cittadini, ed ogni danno arrecato all’uno
o agli altri è un danno irrecuperabile.
Poi può darsi che sarà tutta una lunga
baruffa e una sequenza stonata di manifesti
dalle parole roboanti. Ma per intanto proviamoci.
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società
Nuvole sopra i 20
A cura di Fiammetta Bertotto
Elezioni amministrative 2011
In lista una Pinerolo di giovani
Come Pinerolo InDialogo annuncia da
qualche articolo a questa parte, il 15 e il 16
maggio si terranno le elezioni amministrative, mentre l’eventuale turno di ballottaggio
è previsto per il 29 e 30 maggio; ballottaggio
che, per Pinerolo nello specifico, pare scontato. Infatti, la cittadina piemontese partecipa quest’anno alla chiamata alle urne con un
numero importante di candidati, facendo prevedere una notevole confusione: ci saranno
ben quindici liste a supporto di nove aspiranti
sindaci. Dopo la rottura tra Covato e il Pd (il
quale ha scelto di sostenere l’ex assessore
Buttiero, insieme ai Moderati, a UDC e ad Italia dei Valori), il sindaco uscente si presenta
a capo delle liste d’Ecologisti per Pinerolo e
Sinistra Ecologia e Libertà. Il Movimento 5
Stelle propone Luca Salvai, mentre Clement
si mostra a capo della Federazione della Sinistra. Sul fronte opposto, si affacciano invece
Andrea Chiabrando per il Popolo della Libertà,
e Piera Bessone, capolista della Lega Nord.
A completare il ventaglio di possibilità, s’aggiungono Francesco Baù, sostenuto dalla lista
civica Giovani Italiani; Gremmo, supportato
da Piemont Libertà, e Francesco Camusso (lista civica Pinerolo per Camusso).
Al di là, ora, degli infiniti nomi e partiti,
mi ha stuzzicato l’idea d’indagare tra i vari
probabili sindaci e consiglieri comunali, per
scoprire, almeno un po’, in che direzione si
muove il fermento politico pinerolese. Ho
perciò riflettuto sulla mescolanza tra i sessi,
chiedendomi quante donne fossero coinvolte
nelle liste elettorali di quest’anno, scoprendo
(purtroppo) che la maggioranza dei candidati
è ancora fortemente sostenuta dalla presenza
maschile. Infatti, su una media di una ventina
circa di candidati per ciascuna delle varie liste,
per la maggior parte di esse si arriva a sei, sette
candidate femminili. Fa eccezione la lista Covato, che vede ben quattordici donne nel suo
elenco; mentre il Movimento 5 Stelle ne conta
solo tre su diciannove, così come Pinerolo per
Camusso che ne conta tre su ventiquattro. Anche tra i nomi degli aspiranti sindaci, emerge
solitario il nome di Piera Bessone.
Non contenta di ciò, mi sono domandata quali età fossero protagoniste nelle liste elettorali,
scoprendo con piacere candidati molto giovani;
per citarne alcuni: Omar El Hamdani, del 1992,
nella lista Clement, Daniele Zuccarello, 1990,
con i Giovani Italiani, Cristina Depuro, del
1991, con i Moderati, o William Tourn dell’88
con il PdL. Tra i pretendenti alla poltrona di sindaco emergono Baù dell’81 e Salvai del 1980.
Per il resto, vi è un amalgama piuttosto ben
riuscito, che dà l’idea di un’attenzione all’universo politico assolutamente intergenerazionale, escludendo così, tra l’altro, il noioso pregiudizio sui “giovani bamboccioni” senza ideali o
voglia di cambiare le cose. La maggior parte
dei candidati, infatti, si aggira intorno alla quarantina d’anni, il che fa ben sperare che Pinerolo possa esser guidata, al di là delle particolari
posizioni di partito, da una gestione fresca ed
uno sguardo al futuro ottimista. Non resta, allora, che aspettare i risultati.
9
politica
I 350 candidati al prossimo consiglio comunale
LEGA NORD, candidato a sindaco Piera Bessone
Romano Alberto, Maurizio Bianchi, Andrea Bugin, Valentina Camusso, Luciana Castellano, Giulia Chiappero, Lucio Frau, Giorgio Friggerio,
Francesco Garnero, Maria Nella Giordano, Mario Gontier, Andrea Latino, Felice Librera, Giovanni Mancuso, Amalia Porta, Christian Pezzato, Pietro Ras, Rosalba Revello, Stefania Rivoira, Giuseppe Spidalieri,
Laura Maria Smeriglio, Flavio Sanmartino.
PROGETTO PER PINEROLO, candidato a sindaco Andrea Chiabrando
Patrick Rostagno, Andrea Trombetto, Alessio Biscardi, Marcello
Bruera, Ornar Antonio Brun, Giuliana Brunetto, Lidia Caffaro, Francesca Camardo, Paolo Chabert, Giovanni Chiomio, Claudio Crosetti, Luca Dalla Costa, Giuseppe Dieni, Stefano Galoppo, Elena
Gennero, Luca Griot, Daniele Marinelli, Roberto Mazzetta, Claudio
Mullineris, Elisabetta Nasi, Omar Negro, Luisa Pollo, Roberto Travet, Giorgio Torazza.
IL POPOLO DELLA LIBERTÀ, candidato a sindaco Andrea Chiabrando
Ezio Bagnus, Biagio Salvatore Ganci, Salvatore Passerò, Maria Patrizia
Argento, Alessia Arrnand, Natale Ubaldo Cacciola, Ivo Carle, Giuseppe Chirico, Deborah Cimbelli, Sergio Cuceli, Sergio D’Aversa, Filomena De Carlo, Denise Fornero, Matteo Crella, Sabrina Mammoliti, Annetta Palazzo, Carrnela Palmigiano, Andrea Palombella, Massimiliano
Puca, Elio Riba, Mauro Savino, Laura Simeoli, William Tourn.
PINEROLO PER CAMUSSO, candidato a sindaco Francesco Camusso
Mauro Martina, Giuseppe Manganiello, Filippo Azzolina, Renato Bardella, Ezio Berrino, Andrea Bonansea, Luca Bosso, Cesare Fagiano,
Rocco Iasevoli, Juri La Monica, Andrea Musco, Massimiliano Pagetto, Giuseppe Pignocco detto Beppe, Giovanni Portuesi, Lara Primo,
Patrizia Quaranta, Cristiano Richaud, Domenico Scocozza, Giorgio
Sergnese, Ryan Spolidoro, Davide Stefani, Francesca Tomassini,
Lorenzo Triberti, Fabio Zega.
PIEMONT LIBERTÀ, candidato a sindaco Roberto Gremmo
Fausto Bianciotto, Ezio Ciardossino, Oscar Sibille, Silvio Momblano,
Wilma Avanzato, Daniela Bianciotto, Fabrizio Bissacco, Attilio Cappa,
Silvana Cavagliato, Fabrizio Cena, Franco Cerutti, Stefano Curti, Luigi
Felician, Giada Fazzari, Gabriele Gremmo, Luciano Nocera, Anna Sartoris Gremmo, Rodolfo Stievano, Andrea Vay, Anna Maria Vallone.
GIOVANI ITALIANI PER PINE, candidato a sindaco Francesco Baù
Michel Mosso, Antonella Latronico, Mauro Pinna, Vito Bonanno,
Domenico Vivacqua, Giuseppe Sorra, Margherita Di Dio, Rosa Maria Colace, Patrizia Pisani, Cosimo Pizzolla, Ezio Bianco, Giuseppe
Musso, Dario Buffa, Diego Murgioni, Gennaro Papa, Luigi Salerno
detto Gino, Daniele Zuccarello, Roberta De Pace, Roberto Gallo.
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ candidato a sindaco Paolo Covato
Enrica Pazè, Luca Tumminello, Riccardo Vercelli, Raffaele Magri
(detto Roberto), Giuseppe Acquachiara, Silvia Airaudo, Luca Beltramone, Lia Bianco, Anna Carena, Danilo Cataldo, Fabio Chessa, Maria Soccorsa Crispino, Salvatore D’Alò, Antonio De Lorenzis, Gisella
Fossat, Luciano Griso, Antonio Isaia, Aldo Martignoni, Ivana Mina,
Matteo Mosca, Dario Prone, Emanuele Sacchetto, Giuseppe Scali,
Franco Stano.
ECOLOGISTI PER PINEROLO, candidato sindaco Paolo Covato
Matteo Valente, Giuseppe Bari (detto Pino), Luca Lombardo, Mirca
Vola, Walter Spagnuolo, Claudio Grangetto, Enrico Rodin, Marco Giar-
10
russo, Olga Marino, Jimmy Colina, Stefano Garnero, Luigi Massa, Maurizio Lombardo, Michele Moroni, Giulia Menna, Mario Infantino, Barbara Lerda, Maria Menna, Fabrizio Meneghini, Renato Spilla.
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA, Cand. sindaco: Gian P. Clement
Mariangela Gili, Tiziana Alchera, Luca Prola, Piero Zanello, Elena Salvai, Alberto Bassani, Antonio Bruno, Samanta Chiarolanza, Diego
Cossotto, Omar El Hamdani, Francesco Fratta, Paolo Gay, Salvatore
Inghes, Federico Magrì, Piero Malano, Maria Magna, Franco Milanesi,
Davide Moffa, Paola Moriena, Matthew Noffke, Alessandra Passerò,
Matteo Salvai, Valentina Voglino, Marco Zenatti.
MOVIMENTO 5 STELLE PINEROLO, candidato a sindaco: Luca Salvai
Massimo Aymar, Giovanni Bergoglio (detto Tino), Luigi Carignano (detto Gigi), Sergio Giachero, Luca Gibello, Irene Gilli, Federica Guido, Gian
Mario Murra, Giuseppe Nigro (detto Geppy), Alberto Carlo Perrone,
Giorgio Pittau, Franco Rossetto, Daniele Salengo, Graziano Tecco, Pier
Giorgio Tomatis, Alessio Toscano, Federico Valetti, Stefano Valinotti,
Elena Vallaro.
COVATO PER PINEROLQ candidato sindaco Paolo Covato
Giorgio Canal, Deborah Aghemo, Silvia Arseni, Emanuela Bigoni,
Ada D’Onofrio, Roberta Fagiano, Daniela Maresa Filippi, Manuela
Latino, Silvia Minolfi, Giuseppa Pennisi, Elena Privitera, Ida Scapinello, Maria Chiara Sibiriu, Anna Maria Valsania, Teresa Vigna, Claudio
Cantele, Aldo Cuda, Salvatore D’Asaro, Paul Imani, Ettore Lezza,
Leonardo Megliola, Stefano Mereu, Antonio Spinelli, Giulio Vollaro.
PARTITO DEMOCRATICO candidato a sindaco Eugenio Buttiero
Luca Barbero, Agnese Boni, Alberto Abate, Marta Borea, Carlo
Bianco, Donatella Bosio, Corrado Bordignon, Rosella Buffa, Giacomo Borlizzi, Cristina Falco, Riccardo Chiabrando, Roberta Falzoni,
Goffredo Le Donne, Maddalena detta Magda Ferrero, Franco Michele Magnano, Donatella Francia, Stefano Maniscalco, Angelo Masciotta, Luca Milana, Pierangelo detto Ginger Negro, Paolo Pivaro,
Stefano Ricchiardi, Luigi Rossetto, Francesco Sciannameo.
ITALIA DEI VALORI candidato a sindaco Eugenio Buttiero
Elena Boiero, Giovanna Cagnasso, Antonio D’Arienzo, Silvia
Dell’Amico, Michele Di Chiaro, Elena Domina, Silvia Dompé, Marco
Gaido, Carlo Gay, Marina Imberti, Daniele Militello, Valter Moriena,
Norman Storello, Rami Musleh, Sandro Ribet, Andrea Roggia, Piervaldo Rostan, Antonio Russo, Simone Russo, Danilo Salvai, Daniele
Tene, Graziana Zaccaria, Erica Putzulu, Chiara Lamonaca.
MODERATI candidato a sindaco Eugenio Buttiero
Giuseppino Berti, Loris Forgia, Raju Mensa, Angelo Pisaniello, Federico Tedde, Walter Amadori, Franco Bonino, Ugo Caglio, Paolo Cardone, Fulvio Crivello, Cristina Demuro, Aniello Errico, Lallo Gambrioli,
Elena Imbriani, Larisa Lupascu, Rocco Mamone, Felice Morisco, Giovanni Puglisi, Amedeo Scalesse, Salvatore Scanu, Giuseppe Scarlata, Graziella Squecco, Cataldo Vivacqua, Cristina Zaniolo.
UDC-UNIONE DI CENTRO candidato a sindaco Eugenio Buttiero
Danilo Ainardi, Ferruccio Beltramone, Martino Capitani, Tullio Cirri,
Mauro Coalova, Diego Cogno, Raffaele D’Amato, Antonella Dessì,
Patrizia Di Donato, Dafne Fornaro, Claudio Galetto, Andrea Gilardo,
Mario Incardona, Antonino Lattuca, Stella Bruna Manavella, Massimo Merlo, Gualtiero Mina, Edoardo Prot, Valdemir Rizzon, Salvatore Sorrentino, Alberto Steri, Italo Tomassini, Orlando Tron.
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Pinerolo come la vorrei /6
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della redazione di Pinerolo Indialogo
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I 20
11
Sogni e idee giovani per la città
«Anche dai sogni attraverso una sana scelta nasce la progettualità»
“Pinerolo come la vorrei” è il titolo che abbiamo dato a
questa rubrica sei mesi fa in previsione delle elezioni comunali di maggio. Abbiamo interpellato persone del mondo
produttivo e del commercio, e osservatori dei fenomeni sociali. In questo numero riportiamo l’opinione dei venti giovani
redattori di questo giornale.
Innanzitutto vorremmo esprimere una nota positiva sulla nostra città: “sembra promettere poco,
ma mantiene tutto. È affidabile, incapace di riservare brutte sorprese”. Insomma una città dove tutto
sommato si vive bene, da dove si può progettare e
partire per altre mete e poi magari tornare. Che unisce le comodità cittadine (cinema e iniziative culturali
degne di nota) con il fascino dell’atmosfera valligiana
e con i rassicuranti sanpietrini del centro storico. Una
città dove convivono gusti e stili di vita diversi, che
acquistano valore proprio nel loro intrecciarsi.
A questo giudizio globale positivo vorremmo però
aggiungere delle osservazioni di “miglioramento”. Dei
“desiderata” per arricchire ulteriormente questa nostra
realtà. Vorremmo innanzitutto una città “più viva”,
nella quale al pomeriggio, la sera, nei weekend ci fosse
più gente in giro, attirata magari da qualche manifestazione o iniziativa promossa in qualche locale. Vorremmo che le iniziative presenti si pubblicizzassero meglio
e di più, così anche quello che di bello Pinerolo ha.
Vorremmo una città che non punta tanto alla costruzione di nuovi edifici, ma a recuperare quelli esistenti con una rivalutazione del centro storico, abbellito con negozietti di artigianato e con l’incentivazione
del turismo. Vorremmo che le zone dimenticate o
abbandonate (Parco Olimpico, merlettificio Turck, ex
area Beloit) venissero sfruttate meglio e che gli interventi di nuova architettura si integrassero nel modo
migliore con la realtà esistente, aggiungendo bellezza
alla città e non sottraendola. Vorremmo che Pinerolo
fosse capofila di progetti di co-housing e di energie
rinnovabili; capofila nel dotare gli edifici pubblici e le
scuole di pannelli fotovoltaici. Vorremmo una città
dove la gente affolla i teatri e questi fossero aperti a
tutti (Sociale come è il nome del teatro della nostra
città) e non solo ad una élite già privilegiata. Una città dove il dibattito culturale è vivo e crea reti di conoscenze e occasioni di turismo di respiro mondiale. Un
turismo continuo e non solo occasionale legato alle
solite e stantie rassegne (artigianato, maschera di ferro...) che non hanno la forza di aggiungere ricchezza
e lavoro. Vorremmo una Pinerolo bella, pulita, amata dai cittadini che la abitano, accogliente, ciclabile,
pedonale, culturale, artistica, storica e moderna allo
stesso tempo... che va in piazza anche il 25 aprile e
non solo alla fiera.
Vorremmo che si valorizzasse il dialogo tra generazioni ad esempio attraverso le energie del volontariato, che è molto forte in città e nel territorio, attraverso una grande azione di servizio civico che valorizzi
le esperienze e le competenze di tante persone per il
bene comune. A incominciare dalle persone andate
in pensione, le cui esperienza lavorative si salderebbero col volontariato giovanile, ricco di energie e di
entusiasmo. Ci piacerebbe che i futuri amministratori, in particolare il primo cittadino, creassero le condizioni per evitare l’incomunicabilità tra i gruppi sociali
del Pinerolese e ove è possibile anche tra i gruppi
politici, per puntare insieme nonostante tutto al bene
della città.
Ci piacerebbe infine che si varassero politiche giovanili a lungo termine, dove non si punta solo all’effimero o alla notte bianca, ma al protagonismo giovanile, alle prospettive di lavoro, di studio, di cultura,
di solidarietà sociale e di mobilità verso tutti i territori
d’Europa...
I desideri e i sogni sono tanti, ce ne rendiamo conto, per di più sono sogni giovanili. Ma è dai sogni e
da un po’ di utopia, insieme ad un sano realismo, che
sorge attraverso le scelte la progettualità.
à
eventi in citt
Pinerolo
rassegna
Maggiolibri
Incontri
Martedì 3 maggio ore 21.00
Salone dei Cavalieri – Viale Giolitti 7
Presentazione della rivista
La Beidana. Cultura e storia nelle valli valdesi.
Intervengono Sara Rivoira e Sara Tourn
Mercoledì 4 maggio ore 21.15
Atrio Uffici del CeSMAP – Via Brignone 9
Conferenza Partenze dal Pinerolese: i ricordi degli emigranti
Relatori M.G. Alliaudi e Silvio Genero. Introducono Dario Seglie ed Enrico Comba - A cura del CeSMAP – Centro Studi e Museo d’arte preistorica
Sabato 7 maggio ore 17.00
Museo Diocesano – Via del Pino 49
Presentazione del libro
Il sacro nell’arte di Alessandro Nastasio. A cura
di Mario Marchiando Pacchiola. Intervengono
Paola Molino e Piero Viotto
Sabato 28 maggio ore 10.00
Circolo Dragons Jaunes del Rgt. Nizza Cavalleria
- Viale Cavalieri d’Italia
Premiazione del concorso «Pinerolo risorgimentale
nei 150 anni dell’Unità d’Italia», riservato agli studenti del triennio delle Scuole superiori pinerolesi.
Sabato 28 maggio ore 18.00
Sala Pacem in terris del Museo Diocesano – Via
del Pino 49
Presentazione del libro Figli della sconfitta di Tullio Contino. Ricordano l’autore Andrea Balbo,
Francesco Contino, Mario Marchiando Pacchiola
Venerdì 3 giugno ore 21.00
Poeteca della Biblioteca Alliaudi – Via C.Battisti 11
Presentazione del libro Gente di montagna di
Gian Vittorio Avondo. Interviene l’autore
Eventi
DAL TRICOLORE ALL’ARCOBALENO-INCONTRO
CON SCRITTORI DIVERSAMENTE ITALIANI
A cura di Bruna Ricca e Karim Metref. Biblioteca
Interculturale ADLIS in collaborazione con la Biblioteca civica «Alliaudi» di Pinerolo
Lunedì 2 maggio ore 21.00
Biblioteca Alliaudi – Via C. Battisti 11
Incontro con ABDEL QADER Sumaya
Autrice del libro Porto il velo e adoro i Queen
Introduce Gianpiero Casagrande
Martedì 10 maggio ore 21.00
Biblioteca Interculturale ADLIS – Via Rocchietta 10
Incontro con TOE Marie Reine
Autrice del libro Il mio nome è Regina. Introduce
Nicoletta Gorgerino
Lunedì 16 maggio ore 21.00
Biblioteca Alliaudi – Via C. Battisti 11
Incontro con Lia LEVI
Autrice del libro La sposa gentile
Introduce Bruna Laudi
Martedì 17 maggio ore 21.00
Biblioteca Interculturale ADLIS – Via Rocchietta 10
Incontro con ADEN Kaha Mohammed
Autrice del libro Fra-intendimenti. Introduce Karim Metref
Venerdì 27 maggio ore 21.00
Biblioteca Alliaudi – Via C. Battisti 11
Incontro con KHOUMA Pap
Autore del libro Noi Italiani Neri
Introduce Giorgio Canal
Martedì 31 maggio ore 21.00
Biblioteca Interculturale ADLIS – Via Rocchietta 10
Incontro con Sergio Velluto e Claudio Pasquet
Introduce Bruna Ricca
Gli autori incontreranno, in mattinata, gli alunni e
le alunne della Scuola Secondaria di I Grado “Lidia
Poet” e della Scuola Primaria Statale “F. Parri”
KULTURANDA 2011. Incontro con libri e autori
del Pinerolese- A cura della PRO LOCO Pinerolo
Domenica 29 maggio ore 15.00
Salëtta dël Borg. Corso Torino 27
Presentazione dei volumi Le rume del tempo
di Jamila Bertero; Goblet of Moon – L’erede di
Emiliana Grasso; Frammenti di un Dio perduto di
Fabrizio Legger
A seguire recital di poesie a cura del Gruppo letterario ARCI di Pinerolo «Ji Crajon Aùss»
Musica e Cultura nell’Italia post- risorgimentale.
Salotto musicale e culturale
A cura di Stefania Salvai e Paolo Cavallo. In collaborazione con la Società Storica Pinerolese
Biblioteca civica «Alliaudi», via C. Battisti 11
Venerdì 20 maggio, ore 21.00
La produzione musicale (1785-1910). Concerto
per violoncello e pianoforte. Con Massimo Barrera e Stefania Salvai
Domenica 22 maggio, ore 17.00
Musica, letteratura e percezione artistica nel tardo
‘800 italiano. Relatore Paolo Cavallo; interventi
musicali di Giovanna De Liso e Stefania Salvai.
12
ani
diritti um
Visibili & Invisibili
Di Massimiliano Granero
vissuto nel silenzio e morto nel clamore
Vittorio Arrigoni, amico fragile
Ei fu. In vita uno sconosciuto, una star da morto. Questo
il destino di Vittorio Arrigoni.
Assassinato tra il 14 e il 15
Aprile, tra il rapimento la mattina del 14 da parte di un gruppo
terroristico salafita chiamato
“Tawhid wal-Jihad” e il ritrovamento del suo corpo il giorno dopo da
parte della polizia di Hamas. Rapito mentre
camminava per le strade di Gaza, la sua seconda (o forse prima) patria. Ritrovato in un
appartamento vuoto se non per quel cadavere con al collo i segni del fil di ferro, dello
strangolamento e del tradimento. Un cadavere scomodo, così come era stato scomodo Vittorio in vita. Tanti i nemici da quando,
nel lontano luglio 2004, crea il suo blog dal
titolo Guerrilla Radio, “Guerriglia alla prigionia dell’Informazione. Contro la corruzione
dell’industria mediatica, il bigottismo dei
ceti medi, l’imperdonabile assopimento della coscienza civile. La brama di Verità prima
di ogni anelito, l’abrasiva denuncia, verso
la dissoluzione di ogni soluzione precostituita, L’infanticidio di ogni certezza indotta. La polvere nera della coercizione entro
le narici di una crisi di
rigetto. L’abbuffata di
un pasto nudo, crudo
amaro quanto basta per
non poter esser digerito.” il sottotitolo. Tanto
da essere inserito nella
lista nera delle persone sgradite ad Israele
appena un anno dopo.
Dal 2008 vive a Gaza,
dove vede e vive gli
orrori che tutti i giorni
subiscono gli abitanti
della striscia. Continua
a scrivere sul suo blog,
ma è anche collaboratore di Peace Reporter,
del Manifesto, di Radio 2 e di varie altre
testate giornalistiche e non.
C’era, e questo ancora c’è, qualcosa di invidiabile nella forza di volontà, nello sprezzo,
eroico direbbe qualcuno, da sciocco altri,
del pericolo quotidiano che la sua situazione comportava. Ma questo significa essere attivisti, questo significa essere uomini.
Membro infatti dell’associazione International Solidarity Movement Vittorio, o Vik
Utopia, informava il mondo della situazione
degli umili, degli ultimi. Donne, bambini, palestinesi, libici, iracheni iraniani, tutti trovavano posto nei suoi pezzi. E a contraltare i
politici di tutto il mondo che voltano le spalle alla Verità, i signori della guerra, i signori dell’ignoranza, noi che ci preoccupiamo
solo del nostro orticello.
Ma non era solo: aveva una famiglia qui
in Italia, degli amici, italiani e palestinesi, e
poi una rete di solidarietà fatta da associazioni, nomi e numeri, e soprattutto persone,
che seguivano la sua vita giornalistica attraverso il web.
Ma non era solo anche perché come lui
erano e sono tanti i giovani con la voglia ancora forte di dare una mano, con le speranze non ancora disattese di cambiare almeno
un po’ questo mondo.
Ed infine non è il solo
dei “morti ammazzati”,
in Palestina ed in Italia, alla luce del sole o
all’ombra di una luna
lontana. Lo accomuna
ad altre persone, gente
comune, che non meritava di morire. Quindi
interrogandoci su cosa
voglia dire, e quali responsabilità comporti,
chiamarci uomini: restiamo umani.
13
società
Tendenze
A cura di Massimiliano Malvicini
cultura giovanile e nuove tecnologie
Le “cornici digitali”
Svegliarsi la mattina e avere sempre la
stessa immagine di fronte agli occhi può,
giorno dopo giorno, diventare noioso,
così come poter vedere soltanto una foto
nella cornice sullo scaffale, quando vorremmo vederne tante altre, è frustrante.
Proprio per questi motivi sono state introdotte nel mercato dell’hi-tech, già da
qualche anno, le cosiddette “cornici digitali”.
Questo tipo di
prodotto è divenuto quasi una
moda, e addirittura si ipotizza
che si avrà una
vera e propria
esplosione di
domanda nei
prossimi due
anni.
Questi
dispositivi sono
i n
grado di
riprodurre
veri e propri “Slideshow” accompagnati da canzoni che puoi caricare direttamente tu.
Si possono visualizzare immagini e filmati
in modo casuale o in sequenza, scegliere
il tempo di esposizione di ogni foto e l’effetto con cui una si sussegue all’altra.
Il vantaggio principale delle cornici digitali è la possibilità di poter vedere sempre
le proprie fotografie digitali, senza dover
usare il computer.
Piccole, pratiche e facili da trasportare, le
cornici digitali sono anche molto semplici
da usare inoltre esse si integrano molte
volte in modo perfetto ed armonico con
l’arredamento circostante, proprio come
le cornici “tradizionali” (alcuni modelli
hanno anche delle cover intercambiabili
per meglio adattarsi alle diverse esigenze
estetiche di ogni casa).
Gli ultimi modelli di cornici digitali accompagnano alla visualizzazione delle immagini anche l’ascolto di brani musicali,
che possono essere riprodotti in formato
MP3 o altri formati.
L’inserimento dei file nel dispositivo è
immediato ed avviene con l’inserimento
di schede di memoria o tramite trasferimento USB. Tutte le cornici digitali sono
provviste di una porta
USB per collegarsi al
PC, alle fotocamere o
alla videocamera digitale.
Le cornici digitali
più recenti sono
anche dotate di
connessione WiFi, che facilita
e velocizza il
trasferimento
dati e permette anche
di collegarsi
ad Internet
tramite rete wireless.
Grazie a queste proprietà si possono
così scaricare immagini dagli archivi online
più popolari, come AOL pictures, Flickr,
Gallery ed inviare fotografie tramite mail o
condividere file con altri utenti.
14
società
Giovani@Scuola
A cura di Nadia Fenoglio
Orientamento post-diploma per le superiori di Pinerolo
Alla soglia della maturità: e dopo?
Dopo, inizia l’estate. E d’estate, come si dice,
si colgono i frutti. Ma che farsene, poi, di questi frutti; dove incamminarsi con quel bagaglio di
esperienza e formazione che si è riempito negli
ultimi cinque anni; quale futuro scolastico (e lavorativo) progettare, questo è il problema.
Negli ultimi mesi, infatti, le iniziative di orientamento indirizzate alle classi terminali delle scuole
superiori hanno già coinvolto e accolto gli studenti
pinerolesi nelle rispettive sedi, situate principalmente a Torino, permettendo in tal modo un primo
accostamento al mondo dell’università. Ma pensa
che ti ripensa, la scelta è tutt’altro che agevole.
In questa prospettiva, la giornata di orientamento
che ha interessato le superiori di Pinerolo il 14
aprile scorso è stata, anch’essa, occasione di riflessione e approfondimento. Tuttavia, gli appuntamenti con le diverse facoltà, proposti dall’iniziativa, sono stati dislocati tra tutti gli istituti
superiori della città, in modo tale da assicurare al
maggior numero possibile di studenti, pur restando a scuola, informazioni e chiarimenti. Questa
volta è l’università, quindi, che va a scuola.
L’istituto turistico alberghiero Prever è stato
il naturale luogo d’incontro con i rappresentanti
dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Inoltre, alcune delle facoltà dell’Università degli Studi di Torino ospitate
dall’istituto sono state Agraria, Scienze Politiche,
Lingue e Letterature Straniere ed Economia.
Per parte sua il liceo scientifico Curie ha organizzato, tra gli altri, gli incontri con le facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, di Medicina,
Farmacia e Veterinaria.
Il liceo Porporato è invece stato protagonista degli appuntamenti riguardanti la facoltà di Architettura, Ingegneria, Scienze
della Formazione, Lettere e Filosofia e del corso
interfacoltà in Educazione professionale. Ancora,
incontri con i rappresentanti delle forze armate,
dell’Accademia di Belle Arti delle città di Cuneo e
Torino e della facoltà di Psicologia sono stati quelli
organizzati dall’istituto Buniva. Inoltre, nella medesima sede si sono tenute le relazioni di istituti privati come IAAD (Istituto d’Arte Applicata e Design),
IULM (Istituto Universitario di Lingue Moderne) e
IED (Istituto Europeo di Design).
Infine, l’istituto Porro ha ospitato i relatori dei corsi di
formazione CFIQ (Consorzio Formazione Innovazione e Qualità), della facoltà di Giurisprudenza e della
Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie.
“E’ vero, le lezioni sono state ferme un giorno
intero; ma il momento di maturazione della scelta è
importante quanto la decisione definitiva. Per questo non va trascurato” è la sostanza delle parole di
alcuni professori. Importante, senza dubbio, buttare
l’occhio al di là di uno steccato, si legga maturità,
che ancora è da scavalcare, ma di cui già possiamo
intravedere ciò che sta oltre. E quel che verrà dopo,
è estate. Augurandosi che, di frutti, ce ne siano anche per noi.
Festa dei 100 giorni delle 5A-BL
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società
Appunti di viaggio
di Angelica Pons
L u n g o i l camino r e al . .
Alla ricerca del Tempio del Sole
Ecuador non è solo Galapagos. In bus da
Riobamba, nell’entroterra ecuadoregno, si va a
Cuenca, ma a El Tambo si devia per un sito
inca incastonato come una gemma nel Panamo
andino: Ingapirca (in quechua = muro inca).
Fuori dal finestrino si aprono voragini alternate a colline di mais, orzo, luppolo viola e
patate rosa. Risaliamo pinete e boschi odorosi
di eucalipto; sussurrano, mosse dal vento, le
foglie dal dorso azzurro, lunghe punte di lance
pendenti dai rami ruggine. Agavi centenarie fioriscono in lontananza. La discesa dall’altopiano
attraversa villaggetti, casine sparse di mattoni
e paglia; speroni di fil di ferro che fuoriescono
dai pilastri; insegne incerte dipinte a mano sui
muri scrostati delle tiendas dai tetti di lamiera;
muretti a secco, filo spinato; famiglie di maialini ai lati della strada. Bancarelle con donne in
scialli verde muschio, bimbi sulle spalle, gonne
imbottite fucsia bordate di passamanerie. Uomini in poncho a righe.
I paesi sorgono a fianco di una collinetta su cui
si erge una statua protettrice: Quito aveva la
Viergen, Baños la croce, Alausi il Gesù benedicente.
Incapirca: poche case intorno ad una piazzola, ed un hostal dove siamo gli unici ospiti. Ma
ecco laggiù come brilla il Tempio del Sole!
Girovaghiamo tutto il dì nell’osservatorio, tra
resti di edifici sacri, abitazioni di preti e ancelle, perimetri di negozi, bagni di purificazione ed
alloggi dei messaggeri reali in viaggio da Quito
a Cuenca. Sul passaggio centrale ruminano immobili alcuni lama bruni.
Al solstizio si celebrava la festa del Sole, l’Inti
Raymi. La maschera del sacerdote in platino e
oro (cultura Tolita 500 aC-500 dC) è esposta
al museo del Banco Central di Quito.
Il tempio, el Castillo, è una fortezza con base
ellittica, alto 3,70 m, con accesso da una scalinata laterale e, mentre le nuvole si aprono
regalandoci un tardo pomeriggio assolato, le
pietre luccicano dorate al sole.
Che illusi i conquistadores a cercare la città
d’oro, El Dorado! La creta, con cui sono impastati questi mattoni, senza collante, contiene
microcristalli di pirite, che con il sole in lontananza splende come oro!
Percorriamo tutto il colle alla ricerca di vestigia passate, di pietre sacre rappresentanti gli
astri e la tortuga ed infine ammiriamo la formazione rocciosa che pare proprio il profilo di
un Inca.
Al ritorno un’anziana donna quechua cerca di
venderci i suoi tesori, ciondoli e cocci, raccolti
vicino al sito. Il tramonto, alle 18, è rosso fuoco, e la notte cala improvvisa e gelida.
Tutto chiuso. Per fortuna la bimba che accudisce il nostro hostal ci prepara una zuppa di
verdura calda in cui intingere il nostro pane.
Cerco di tappare i buchi nella finestra con pezzi
di carta e dormiamo imbacuccati!
Il mattino seguente osserviamo speranzosi il
bus delle 6 attraverso le inferriate dell’ostello:
siamo chiusi dentro, con tanto di saracinesche
e chiavistelli. Cerchiamo di farci sentire, e la
solita bimba, assonnata, la treccia sciolta, ci
apre con tante scuse.
Ripartiamo con nubi dentro e fuori. La nostra
casa è una reggia.
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società
Sociale&Volontariato
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A cura di Valentina Voglino
Avass
Ass.Volontariato Assistenza S.Sanitaria
Nel cuore di Pinerolo, dove le strade del centro storico cominciano a diventare in salita, si
trova un luogo segreto, una sorta di miscela tra
un suk marocchino e un giardino pensile, tra
uno scorcio dell’Italia degli anni 20 e un posto
da favola con panorama mozzafiato.
Al numero 16 di via Ortensia di Piossasco si
trova la sede dell’AVASS, Associazione di Volontari per l’Assistenza Socio Sanitaria; nome
che non ha bisogno di particolare pubblicità,
dato l’ottimo lavoro che
svolge sul territorio da ormai molti anni.
Il luogo, meravigliosamente incorniciato dalle
bellezze della città, che da
il meglio di se all’ora del
tramonto, ospita i volontari dell’Associazione, che si
occupa di molti servizi dal
1982, quando un gruppo
di persone si è riunito per
cercare in qualche modo di
migliorare le condizioni di
persone svantaggiate, per motivi fisici, psichici,
economici o famigliari.
La prima attività dell’Associazione è stata
quella del recupero e del sostegno ad alcuni alcolisti. Da lì si è poi passati a soddisfare altri
bisogni del territorio.
L’associazione si ispira a valori molto alti, quali
la giustizia sociale, la legalità, la non violenza, la
crescita del patrimonio comune, la qualità della
vita; ed ha come principio base quello di donare
sicurezza materiale e psicologica alle persone
con disagio permanente o temporaneo.
Si passa dal Volontariato Ospedaliero presso l’Agnelli di Pinerolo, dove i volontari offrono
sostegno ai malati, soprattutto durante i pasti
e nel reparto di Pediatria offrono momenti di
svago e di gioco ai bambini ricoverati; all’assistenza degli anziani ricoverati presso le Case di
Riposo del territorio pinerolese, ove ci si dedica
alla compagnia e all’intrattenimento.
Vi sono poi gli interventi domiciliari, servizi
rivolti agli anziani o alle persone con difficoltà
motorie, a cui si offre compagnia e aiuto nella
vita quotidiana: dalla prenotazione degli esami
all’assistenza e al trasporto.
Particolare attenzione per due servizi. Il CAN,
Centro di Accoglienza Notturna, che accoglie
e ospita uomini senza fissa dimora, e che li
coinvolge nella gestione della struttura per incrementare le autonomie e incentivare il reinserimento sociale e Casa
Betania, casa di accoglienza per donne in difficoltà,
centro che collabora con i
servizi del territorio e in cui
i volontari lavorano per il
reinserimento sociale e lavorativo delle ospiti.
L’AVASS organizza anche molti corsi di formazione al volontariato, istruendo e seguendo in corso
d’opera i volontari, al fine
di conoscerne le particolari
attitudini e inserirli nei settori di maggiore competenza. AVASS è pure Centro di documentazione: insieme all’AMA, gestisce la biblioteca
Help, presso la Casa di Riposo “Fer” di Pinerolo,
in Piazza Marconi 8, raccogliendo documentazioni sui temi della solidarietà e del volontariato.
Le attività dell’A.V.A.S.S. si reggono sul lavoro meticoloso e articolato della segreteria che
è a servizio dell’associazione, dei volontari e di
chi cerca informazioni; organizza la formazione
e le manifestazioni, collabora con Enti e Istituzioni e si occupa dell’amministrazione.
Contatti
A.V.A.S.S. Pinerolo - www.avasspinerolo.it
Via Ortensia di Piossasco, 16 - 10064 Pinerolo (TO)
tel/fax 0121 323779
Orario di apertura della sede:
dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 18.00
pinerolese
Personaggi
A cura di Michele Barbero
Piero Andrea Martina
Quanto è difficile fare teatro!
Intervista a Piero Andrea Martina, della
compagnia teatrale pinerolese “I Fuori di Teatro”.
Com’è nata l’idea di mettere su una compagnia teatrale?
Tutto è cominciato in terza superiore. La
mia classe, del liceo classico Porporato di Pinerolo, ha messo in
piedi e proposto alla scuola un rifacimento dei “Fratelli” di Terenzio. Negli anni successivi abbiamo
continuato con questa attività, e
nel 2008 ci siamo costituiti come
compagnia amatoriale. Nel frattempo abbiamo frequentato (e
frequentiamo periodicamente tuttora) alcuni corsi di recitazione, indispensabili per migliorare in maniera significativa dal punto di vista tecnico.
Quant’è difficile la vita di una compagnia
come la vostra?
Parecchio. In generale, il teatro non sta
certo attraversando una stagione di floridezza in Italia. Più nello specifico, al di là delle
grandi compagnie, quelle amatoriali come la
nostra hanno qualche possibilità solo se ripropongono i grandi classici, come Goldoni
e Pirandello, o se puntano sul folkloristico:
è il caso delle filodrammatiche che recitano
in dialetto. Al di fuori di questi due ambiti,
lo spazio è davvero poco. Inoltre, affittare i
teatri per le serate costa moltissimo. La tariffa del Sociale di Pinerolo, per esempio, è di
1600 euro al giorno.
Di fronte a tutte queste difficoltà pratiche
ed economiche, le attività culturali giovanili
faticano a restare in piedi, e si ha a volte
la sensazione di essere lasciati un po’ da
soli. Per questo motivo abbiamo accolto con
grande piacere, due anni fa, l’invito a partecipare alla nota iniziativa culturale
pinerolese “Pensieri in Piazza”: in
quell’occasione abbiamo potuto
recitare proprio al Teatro Sociale,
struttura altrimenti al di sopra delle nostre disponibilità finanziarie,
e al Selve di Vigone. Altra risorsa
importante è la sala “Italo Tajo”,
dove infatti abbiamo già recitato,
e in cui torneremo a metà maggio
con lo spettacolo “Congedando
Godò”. Anzi, chiederemo al Comune di poter avere in futuro un ruolo più
esteso nella gestione della struttura.
Ci sono altri appuntamenti in programma?
A parte lo spettacolo cui accennavo, non c’è
per il momento nulla di definitivo. È probabile
però che a partire da settembre proporremo
un’antologia del nostro repertorio (“Famiglia
Bastarda”, “A Teatro è diverso”, “Chi ha
paura dell’ispettore” e “Congedando Godò”)
al teatro “Il Mulino” di Piossasco. Nonostante tutto, qualcosa si sta quindi muovendo:
speriamo davvero che nei prossimi mesi troveremo con un po’ più di facilità i canali per
offrire al pubblico il frutto del nostro lavoro
(duro) e della nostra passione.
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arte& colo
spetta
Teatro
A cura di Maurizio Allasia
Fotografie M.A.
A teatro nel pinerolese
La malattia della famiglia M.
Se purtroppo come Italiani ci stiamo abituando ad essere etichettati, tra le altre cose,
come pessimi lettori, forse non siamo ancora consapevoli di essere anche un pessimo
pubblico. Secondo l’ultimo rapporto Eurostat
(2011) sui consumi culturali degli Europei, appena il 46% degli Italiani è andato al cinema
almeno una volta nell’ultimo anno (in testa gli
Islandesi con il 70%) e solamente il 30% ha
assistito a uno spettacolo dal vivo (contro il
76% degli Islandesi), dato in
cui sono compresi anche gli
spettacoli teatrali.
Abbiamo notato in passato su queste pagine come
talvolta spettacoli meritevoli
non riescano a coinvolgere
un grande pubblico, spesso a
causa di debolezze pubblicitarie o strutturali legate al profilo amatoriale dell’iniziativa.
Quando però “si fa forno” (nel
gergo teatrale è quando si recita a sala praticamente vuota) in una serata del Circuito
Teatrale Piemontese, il discorso cambia e si
sposta sul piano culturale.
È il caso recente de “La malattia della famiglia M.”, scritto e diretto dal genovese Fausto
Paravidino, in scena lo scorso 11 aprile al Teatro Il Mulino di Piossasco. Un testo scritto nel
2000 e rappresentato prima all’estero (Francia, Germania, Inghilterra) e solo dal 2009 anche in Italia. Un’opera di un drammaturgo di
trent’anni che scrive opere teatrali da quando
ne aveva venti e che ha ricevuto apprezzamenti e critiche positive in tutta Europa, arricchiti dalla pubblicazione dei propri testi nella
prestigiosa casa editrice specializzata Ubulibri,
con il sostegno del suo fondatore, il grande
“critico militante” Franco Quadri, recentemente scomparso.
La famiglia di Paravidino, malata nelle fondamenta di una dimensione provinciale e post-
rurale, è costruita su personaggi contrastanti
(su tutti il padre interpretato dal sempre eccellente Paolo Pierobon) che cercano di uscire
da una situazione di stallo esistenziale causato da una morte inspiegabile. Il medico condotto, nella figura di narratore esterno, non
ha altra cura che la parola per tenere insieme
le storie di questa famiglia, “uggiosa” come
l’ambientazione scelta, tra pioggia e neve reali
sulla scena, tra l’essenziale arredamento in legno e l’albero del giardino che
si fondono nello spazio aperto scenografico. La scrittura
di Paravidino è stata spesso
definita “inglese”: veloce, tagliente, spesso dura e asciutta, alterna momenti minimalisti
ad altri classicamente teatrali
e distensivi, creando un teatro complesso e problematico,
agrodolce nel suo essere irrisolto, potente nell’avere le idee
chiare sui rapporti interpersonali. Quel “volersi bene” astratto e spiazzante che attraversa
la commedia è il sintomo più evidente della
malattia della famiglia senza nome, dove un
telefono squilla e nessuno risponde, nell’immobilismo di non sapere chi c’è dall’altra parte
della comunicazione.
Cinquanta persone (a essere generosi) hanno approfittato della presenza di un autore
così interessante. Il pubblico non si fida perché non conosce abbastanza il panorama teatrale e le nuove generazioni di scrittori teatrali?
Perché è sempre meglio andare sul sicuro, sul
comico senza pretese, sul dialettale? La gente
preferisce andare al cinema, si sarebbe affermato in tempi più ottimistici (o meglio senza
statistiche alla mano). La gente non sente il
bisogno di una cultura che non può essere
di massa, si preferisce affermare oggi, con il
pessimismo della ragione e una sensazione di
sconfitta che rimbomba nella sala vuota.
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arte
Arte&Architettura
A cura di Francesca Noardo
anche i comuni hanno imparato a trarne vantaggio
I graffiti, più arte che vandalismo
Realtà dibattuta, spesso al confine tra
arte e vandalismo, tra chi sostiene, come
Dacia Maraini: “I graffiti urbani? Molto
meglio i lavavetri che, salvo qualche maleducato, chiedono il permesso prima di pulirti il parabrezza e fanno spesso un buon
lavoro” e chi li sdogana e ne conferma la
dignità di Arte, come Sgarbi e Veltroni.
Non si confondano i graffiti d’Arte con
i vandalismi di stupide, scialbe ed inutili
scritte (come gli abusati non molto tempo
fa “tre metri sopra il cielo”) e con le vernici su edifici pubblici, o di alto valore storico o architettonico. Duplice condanna a
chi continua ad imbrattare i muri esterni
del Porporato [N.d.a.].
I graffiti come arte nascono negli USA
negli anni ’70, per arrivare nelle grandi
città,
in
Italia, solo
alla
fine
degli ’80.
Gli obiettivi
dei
writers
originari
consistevano prima di tutto nella fama legata al loro nome, oggetto
primario delle loro opere, a cui man mano
si aggiungono simboli, grafismi e loghi,
per perfezionare l’espressione personale
che cercavano. Non raramente si includono messaggi di contestazione.
Oggi quest’arte si è evoluta: da una
parte invade design e grafica; dall’altra resta sulla strada, diventa “Street Art”, arricchendosi di tecniche (stencil, stickers,
poster, etc.), col fine di produrre un’opera
d’arte contestualizzata, a disposizione di
un pubblico che non sceglie di visitarla.
I comuni hanno imparato a trarre vantaggio da queste espressioni artistiche
spontanee, che ridanno colore agli angoli grigi delle nostre città di cemento. Per
questo mettono sempre più spesso a disposizione dei writers pareti e spazi in cui
sfogarsi e creare.
A Torino nasce nel ’99 il progetto “Murarte”, per dare opportunità d’espressione
ai graffitisti. Si assegna loro uno spazio
in cui operare liberamente, sottostando
ad un semplice regolamento. E il Comune risolve “la necessità di attivare nuove
iniziative a basso costo per combattere il
degrado fisico di alcune parti della nostra
città, migliorandone la percezione”.
Più recente, del 2010, è il Pic-Turin Festival, mirante alla riqualificazione di alcune
aree di Torino. Da questo nascono i graffiti – murales sui lati di Palazzo Nuovo, così
come tanti
altri.
A Pinerolo non
mancano
esempi in
cui i graffiti vanno
a rendere
meno tristi alcuni
angoli di città. Primo fra tutti il sottopassaggio della stazione Olimpica, in cui sono
stati realizzati murales (anche se non perfettamente rientranti nella definizione di
“Graffiti”) che ravvivano il grigiore della
ferrovia. Lo stesso vale per i graffiti più
spontanei che compaiono per lo più sui
muri di stazioni, passaggi o muri di cemento di vario genere.
“Visto che i muri parlano e raccontano
le storie di chi abita la città, che non si
rassegna al binomio di colori grigio/giallo Piemonte, è giusto dargli lo spazio che
merita”.
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musica
Officine del suono
A cura di Mario Rivoiro
Blind Luck Records
m u s i c a emergente
Tremendamente
Vi parlo di un cantautore spagnolo,
il cui nome è Dani Rifa, ma che ha un
nome artistico un po’ particolare: TREMENDAMENTE.
Il significato deriva dall’unione di due parole che sono mente e tremenda, cioè un
qualcosa che va al di là delle cose.
Dani non vuole etichettarsi in un solo
genere musicale, infatti tocca un po’ di
tutto nei suoi dischi, come la rumba catalana, il rock e il reggae passando pure
per l’hiphop.
Il suo primo disco è uscito nel 2003 col
titolo “22 22”, dopo un lungo viaggio
in Sudamerica insieme alla sua chitarra, approdando dopo mille vicissitudini
in Minorca per registrare appunto le sue
avventure.
Ora é al terzo disco dal titolo Soniar bien
despierto.
L’altra settimana l’abbiamo visto esibirsi
allo Sbarco in Torino, così ho pensato di
fargli alcune domande.
Trovi una differenza nel modo di vivere
la musica tra l’Italia e la Spagna?
Dal punto di vista del pubblico no;
anzi è bello vedere un Italiano cantare le
mie canzoni In Spagna invece è più facile
suonare e vendere dischi, poichè vi è ancora la cultura di comprare i cd e i locali
non hanno mille permessi da fare o vari
costi aggiuntivi come la SIAE.
Hai in mente un nuovo disco?
Sì, per la precisione altri due dischi
che già sono scritti. Dovrei iniziare a registrare dopo l’estate, quando sarò più
tranquillo.
Dove si possono trovare i tuoi brani?
Tranquillamente su internet.
Ti rivederemo a breve in Italia?
Sì, molto probabilmente in estate capiterò ancora qui. Mi sono trovato molto
bene e quindi è un posto in cui mi fa
piacere venire.
Allora speriamo di poterti sentire prossimamente qui in Italia intanto ti facciamo
i nostri migliori auguri per i tuoi nuovi
progetti.
Grazie TREMENDAMENTE
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sport
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Judo
A cura di Andrea Obiso
L userna san giovanni
A S D C Judo
Questo mese ci occuperemo di uno
sport individuale, il judo.
Per farlo abbiamo incontrato Claudio Costa, insegnante
di educazione fisica al Liceo
Porporato di Pinerolo, che insegna la disciplina del Judo
nella palestra di Luserna.
Cominciamo col capire che
cosa è di preciso ASDC e in
cosa consiste.
ASDC è l’acronimo di Associazione Dilettantistica e Culturale, all’interno della quale
vi sono diversi ambiti: l’insegnamento della disciplina del Judo (di cui mi
occupo io), l’analisi corporea della relazione,
la psicomotricità ed altre iniziative.
E’ comunque tutto ben spiegato nel sito
www.associazionechiaroscuro.it
Che fasce di età riuscite a coprire nell’ambito
del Judo e in che modo sono suddivisi gli
iscritti?
Ci sono tre distinte fasce d’età. La prima
comprende i bambini dai sei agli undici anni.
La seconda
è più omogenea, perché i ragazzi
che ne fanno parte hanno tutti
undici o dodici anni; ho appositamente voluto questa
suddivisione in quanto su
un totale di quaranta iscritti
ben dodici sono in questa
ristretta fascia d’età e questo mi ha consentito di creare un gruppo di coetanei.
La terza fascia, invece, è
molto più eterogenea, perché
abbiamo anche persone adulte che desiderano praticare il
judo.
A quale Federazione fate riferimento come
società?
Noi siamo nell’ambito della FILCAM. Quindi le gare che affrontano i miei ragazzi sono
quelle gestite da questa Federazione, ciononostante partecipiamo anche a gare organizzate dal CONI e, ovviamente, organizziamo
noi stessi incontri con altre palestre.
Che risultati ot-
tengo-
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no i tuoi ragazzi in genere?
Preferisco non parlare di questo ambito
per rispetto ai miei ragazzi: il Judo è innanzi
tutto una disciplina didattica ed educativa e
per questo adatta a tutte le età.
Il Judo porta colui che lo pratica a conoscere
i propri limiti, non è solo un’arte marziale ma
una disciplina che ti pone nella condizione di
confrontarti con te stesso, senza attenuanti.
Per spiegare meglio questa idea basti pensare al concetto di squadra; in caso di sconfitta o di prestazione negativa la squadra ti
giustifica, ti aiuta a superare la delusione; si
usa dire “abbiamo giocato male”, “abbiamo
perso”.
Nel caso del Judo queste attenuanti non esistono: “ho combattuto male”, “ho perso”,
questo è quello che un atleta dice a se stesso, perché quando affronti un avversario sei
solo e non hai scuse in caso di sconfitta.
Questo concetto è importante nel cammino
della disciplina per conoscere se stessi ed i
propri limiti.
Il Judo, oltre che uno sport, è soprattutto una
disciplina di autodifesa e combattimento, per
tanto diverse palestre mettono in guardia ed
ammoniscono i ragazzi dallo scontrarsi al di
fuori degli allenamenti e degli incontri.
E’ anche il vostro caso? Avete ragazzi più
indisciplinati di altri?
No, io preferisco parlare ai miei ragazzi,
soprattutto ai più piccoli, spiego loro che il
solo fatto di conoscere i proprio limiti li mette
al riparo da situazioni di pericolo.
Il Judo è una disciplina di autodifesa non di
attacco, non sono previsti pugni e calci ma
solo atterramenti, non insegno ai bambini a
dare pugni semplicemente perché la mia disciplina non li contempla, non sarebbe educativo e quindi contrario al mio intento.
Il Judo aiuta a crescere consapevoli dei propri mezzi e questo, molte volte, è sufficiente per sapere come difendersi senza arrivare
alle mani.
E’ interessante osservare come reagiscono i
bambini rispetto al contatto fisico, che è la
natura stessa del judo; ragazzi molto timidi
nella vita quotidiana trovano sfogo in questa
disciplina, mentre altri più propensi all’uso
della violenza, si sentono spiazzati e intimoriti
da questa legittimazione del contatto fisico.
Un’altra cosa importante nel judo è il rispetto
per l’avversario, significativo è l’inchino che
viene fatto all’inizio e alla fine dell’incontro, è
un ringraziamento verso l’avversario per aver
giocato con te; è un gioco in fondo e va vissuto come tale.
Sei stato molto esaustivo, finisco l’intervista
chiedendoti dove e quando si può prendere
parte agli allenamenti.
La sede della società è a Torre Pellice ma gli
allenamenti si tengono alla palestra di Luserna San Giovanni il Lunedì, dalle 17 e 30 alle
20 e 30 e il Venerdì dalle 17 alle 20, gli allenamenti sono di un’ora per ciascun gruppo.
Grazie ed in bocca al lupo a te e ai tuoi ragazzi!
zione
amministra
Pinerolo
A cura di Silvio Ferrero
Mese di aprile 2011
Delibere della Giunta comunale
Delibera 114 del 06/04/2011 Lavori di rifacimento segnaletica orizzontale e verticale - anno
2011. Approvazione progetto preliminare.
Delibera 115 del 06/04/2011 Lavori di realizzazione nuovo ponte su torrente Lemina all’altezza
di via Tabona - approvazione progetto definitivo.
Delibera 116 del 06/04/2011 Regolamento del corpo di polizia municipale: integrazioni e modificazioni.
Delibera 117 del 06/04/2011 Progetto “Pinerolese Terre della Cavalleria”. Riapprovazione
progetto definitivo relativo all’intervento di realizzazione dei percorsi equituristici.
Delibera 118 del 06/04/2011 Approvazione
bozza atto di impegno unilaterale per asservimento a pubblico uso area destinata a parcheggio in via Città di Traunstein.
Delibera 119 del 06/04/2011 Edilizia residenziale pubblica legge 448/98, art. 31 dal comma
45 al comma 50 - Cessione in proprietà di aree
concesse in diritto di superficie - Lotto L 2/1 della zona C21.1 ora CP2.
Delibera 120 del 06/04/2011 Edilizia residenziale
pubblica legge 448/98, art. 31 dal comma 45 al
comma 50 - Sostituzione convenzione stipulata per
la cessione del diritto di proprietà - zona CP1 lotto L9.
Delibera 121 del 06/04/2011 Zona CP2 lotto
L9 - Accoglimento rinuncia agli atti del giudizio
n. 1961/03 del TAR Piemonte.
Delibera 122 del 06/04/2011 Manifestazione
d’interesse relativamente alla proposta di riqualificazione urbanistica per l’area di PMT Italia in
via Martiri del XXI.
Delibera 123 del 06/04/2011 Lavori di costruzione nuova scuola Nazionale Federale di Equitazione - 1^ lotto - risoluzione bonaria contenzioso.
Delibera 124 del 13/04/2011 Adeguamento
ISTAT rette asili nido comunali a.s. 2011-2012.
Delibera 125 del 13/04/2011 Elezioni amministrative comunali del 15 e 16 maggio 2011.
Determinazione degli spazi da destinare alla propaganda elettorale diretta.
Delibera 126 del 13/04/2011 Elezioni amministrative comunali del 15 e 16 maggio 2011.
Determinazione e delimitazione degli spazi da
destinare alla propaganda elettorale indiretta.
Delibera 127 del 13/04/2011 Approvazione
bozza di convenzione tra il comune di Pinerolo
ed il CPI di Pinerolo per l’inserimento in tirocinio
formativo presso l’ufficio personale.
Delibera 128 del 13/04/2011 Aggiornamento
annuale ISTAT per la determinazione tariffe delle iniziative estive per minori - anno 2011.
Delibera 129 del 20/04/2011 Elezioni comunali
del 15 e 16 maggio 2011. Delimitazione, ripartizione ed assegnazione degli spazi per la propaganda diretta.
Delibera 130 del 20/04/2011 Elezioni comunali del
15 e 16 maggio 2011. Ripartizione ed assegnazione degli spazi da destinare alla propaganda indiretta.
Delibera 131 del 20/04/2011 Adesione del comune di Pinerolo all’Accordo di collaborazione,
ai sensi della legge 241/1990 art. 15 (Accordi
fra pubbliche amministrazioni) - MUDE Piemonte
Delibera 132 del 20/04/2011 L.R. n. 19/2004 approvazione tariffe spese per attività istruttorie
relative al rilascio di autorizzazioni per installazione e/o modifica impianti teleradiocomunicazioni,
nonché rettifica
ed integrazione applicazione diritti di segreteria
di cui alla delibera G.C. n. 48/2005.
Delibera 133 del 20/04/2011 Approvazione della relazione illustrativa al rendiconto della gestione 2010
ai sensi e per gli effetti dell’art. 151 D.Lgs. 267/2000
e dello schema di rendiconto anno 2010.
Delibera 134 del 20/04/2011 Collaborazione
con Associazione Nazionale Alpini per l’84°
Adunanza Nazionale.
Delibera 135 del 20/04/2011 Concessione patrocinio all’Associazione Italiana per la Ricerca
sul Cancro per l’Azalea della Ricerca.
Delibera 136 del 20/04/2011Rappresentazione
del 27 aprile 2011 presso la sala Tajo di Via S.
Giuseppe - affidamento incarico.
Delibera 137 del 20/04/2011 Manifestazione
fieristica enogastronomica “Saporidivini 2011”
9^ edizione – provvedimenti
Delibera 138 del 20/04/2011 Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi: integrazione.
Delibera 139 del 20/04/2011 Proroga alla società
Equitalia Nomos SPA della concessione del servizio di riscossione del servizio di riscossione ICI e del
servizio di riscossione TARSU fino al 31.12.2011.
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Sono a m i c i d i P i n e r o l o I n D i a l o g o
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