La scuola Femminile
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La scuola Femminile
SC U O L A F E M M I N I L E , SC U O L A M ASC H I L E : P E R VA L ORI Z Z AR E L A D I F F E R E N Z A 1. Una possibilità per la differenza /H VFXROH )$(6 KDQQR VFHOWR ILQ GDOO¶LQL]LR GL ULYROJHUVL LQ PRGR PLUDWR DJOL DOXQQL H DOOH alunne, istituendo Centri scolastici distinti per i ragazzi e per le ragazze. Tale scelta è in piena VLQWRQLDFRQO¶HGXFD]LRQHSHUVRQDOL]]DWDFKHVLSUHILJJHGLYHQLUHLQFRQWURDOOHHVLJHQ]HVSHFLILFKH GLRJQLVLQJRORDOXQQRRGLRJQLJUXSSRGLDOXQQL6LFROORFDFRPXQTXHQHOO¶DPELWRGLDlcune delle innovazioni che il sistema educativo FAES ha introdotto nel panorama scolastico italiano, FRPSOHVVLYDPHQWHFDUDWWHUL]]DWRLQYHFHGDJOLDQQL¶LQSRLGDVFXROHPLVWH 1.1 La socializzazione mista e le differenze di genere Le scuole miste si diffondono per ragioni logistiche nel dopoguerra; nello stesso periodo alcune prospettive di ricerca, supportate anche da correnti ideologiche, hanno influito sul modo di orientare i processi educativi. Tuttora alcuni pedagogisti sostengono, a favore della scuola mista, la teoria della coeducazione: gli alunni dei due sessi si aiutano a crescere, uniti nella stessa classe, YDORUL]]DQGRVLHFRPSOHWDQGRVLUHFLSURFDPHQWH6LDIIHUPDFKHDGHVHPSLRO¶HFFHVVLYDYLYDFLWjGHL ragazzi viene bilanciata dalla maggiore riflessività delle ragazze, la capacità di astrazione dei ragazzi è di stimolo per le ragazze che tendono generalmente ad un sapere più concreto, mentre la visione globale delle ragazze spinge i ragazzi a superare una visione specialistica del sapere.Tale teoria, pur essendo persuasiva sul piano concettuale, è poi estremamente difficile da realizzare nella pratica educativa, per vari motivi: in primo luogo perché i ragazzi sono ancora in via di formazione e non sono del tutto consapevoli della loro identità, pertanto non si può chiedere loro di dare un contributo HIILFDFH D SHUVRQH GHOO¶DOWUR VHVVR TXDQGR DQFRUD QRQ VL SRVVLHGRQR DSSLHQR LQ VHFRQGR OXRJR perché i tempi di maturazione delle ragazze sono differenti rispetto a quelli dei ragazzi. Nella società attuale sono presenti tendenze diverse, a volte contrastanti tra loro: una certa SURSHQVLRQHDOODFRQIXVLRQHWUDLJHQHULFRHVLVWHFRQO¶DIIHUPD]LRQHGLXQDSDULWjWUDLVHVVLFKHVLD pure in certa misura tutelata dalla legge, è però spesso smentLWDDOO¶LQWHUQRGHOOHUHDOWjSURIHVVLRQDOLH familiari. La scuola, tenendo conto di tale contesto, può tentare nuove strade educative che contribuiscano sul piano orientativo al superamento di tali difficoltà. In uno studio recente1, favorevole alla coeducazione, si rileva che ³ODSDULWjYLVVXWDVHQWLWDH praticata da giovani donne e uomini nella scuola, la parità come richiesta e come valore ULFRQRVFLXWR DO OXRJR GHOO¶LVWUX]LRQH GL IDWWR QRQ SURGXFH SDULWj 1RQ SURGXFH SDULWj QHO ODYRUR non la produce, ancora, nel privato e nello scambio tra donne e uomini nel chiuso delle case o nel SXEEOLFRQHOODVRFLHWjQHOODUDSSUHVHQWDQ]DFLYLOHRSROLWLFD´. Il testo prosegue parlando di giovani GRQQHFKHYLYRQR QHOOD VFXROD³ la grande illusione della SDULWj´ e poi sono costrette a scontrarsi, dopo una cultura e una pratica del neutro favorita dalla scuola, con una realtà professionale e IDPLOLDUHFKHQHJDLORURGHVLGHULGLHVVHUHHGLGLYHQLUHFKH³ULEXWWDORURDGGRVVRXQDGLIIHUHQ]DGL genere che non avevano QHSSXUHORQWDQDPHQWHSHUFHSLWRRHODERUDWR´2. /DVWHVVDULFHUFDUHJLVWUDLOGLIIRQGHUVLGHOO¶HVLJHQ]DFKHODVFXRODPRGLILFKLLVXRLSHUFRUVLGL IRUPD]LRQH H VXSHUL ³LO PRGHOOR GL VFXROD PDVFKLOH´ LO TXDOH VL q SRL HVWHVR DOOH UDJD]]H FRQ XQD sorta di omologazione culturale che nega la loro peculiarità. La scuola, alla quale ormai hanno DFFHVVROHUDJD]]H³KDRSHUDWRODSUHWHVDLQGLIIHUHQ]LDWDQHXWUDOLWjGHOVDSHUHVFRODVWLFRFKHLQUHDOWj conserva la connotazione maschile, sia nei contenuti sia nelle forme di trasmissione, i cui nodi 1 MAPELLI B., BOZZI TARIZZO G., DE MARCHI D., Orienta mento e identità di genere. Crescere donne e uomini, Milano, 2001, pag. 39 2 Ibid. pag. 41 strutturali si collocano negli statuti delle discipline della tradizione universitaria europea, nella quale le ragazze, che a lungo ne sono rimaste escluse, hanno stentato a riconoscere un luogo per la loro identità, un posVLELOHFRQIURQWRFRQLOORURLPPDJLQDULR´3. 6FXRODIHPPLQLOHVFXRODPDVFKLOHSHUYDORUL]]DUHO¶LGHQWLWj-differenza Di parere diverso rispetto ai fautori della coeducazione sono altri pedagogisti, tra i quali 9LFWRU *DUFLD +R] WHRULFR GHOO¶HGXFD]Lone personalizzata. Essi sostengono che, in particolare QHOO¶HWjGHOODSXEHUWjH GHOO¶DGROHVFHQ]DL UDJD]]L DEELDQRELVRJQRGL XQ¶HGXFD]LRQH FKHOL DLXWL D scoprire il valore della loro identità per accettarsi ed elaborare la giusta autostima, che consentirà ORURLQDOWULFRQWHVWLGLVWDELOLUHUHOD]LRQLSRVLWLYHHVHUHQHFRQSHUVRQHGHOO¶DOWURVHVVR In ambito nordeuropeo tale orientamento ha ispirato vari progetti, grazie ai quali si è arrivati ad DIIHUPDUH FKH ³D OLYHOOR SHUVRQDOH OH FODVVL VHSDUDWH GDQQR VXSSRUWR DOO¶LGHQWLWj SHUVRQDOH GL JHQHUH´«³/¶LQWHQ]LRQHqTXHOODGL FDSLUHOH SHUVRQH HLOORUR JHQHUHO¶RELHWWLYR qSDULGLULWWL H pari valore per ragazzi e ragazze, così che possano trovare e provare mutuo apprezzamento e pari ULVSHWWR«8QD SHrsona è meglio qualificata a partecipare su un livello paritetico con il sesso RSSRVWRVHKDDYXWRODSRVVLELOLWjGLVYLOXSSDUVLVHFRQGROHSURSULHDWWLWXGLQL´4. 6HLQTXHVWLXOWLPLWUHQW¶DQQLDOFXQHSURVSHWWLYHGLULFHUFDDYHYDQRLQIOXLWRVXOPRGRGLLPSostare L SURFHVVL HGXFDWLYL LQWHQGHQGR FKH GLIIHUHQ]LDUH PDVFKL H IHPPLQH QHOO¶DSSURFFLR HGXFDWLYR avrebbe favorito forme di disuguaglianza, oggigiorno la questione si fa più complessa. La domanda FKHFLVLSRQHqVHSHUFRUUHUHRUDODVWUDGDGHOO¶DEEDWWLPento delle differenze tra maschi e femmine si possa ancora considerare la via migliore. Un sociologo della famiglia, come Pierpaolo Donati, studioso attento della sua evoluzione e dei VXRL GLVDJL QHOO¶HWj FRQWHPSRUDQHD DWWULEXLVFH QRQ SRFKH UHVSRQVabilità alla scuola italiana, dove PDQFDQRSURSRVWHHGXFDWLYHYDOLGHULJXDUGRODVRFLDOL]]D]LRQHDOJHQHUH³/HDJHQ]LHHGXFDWLYHQRQ WHPDWL]]DQR SL XQD VRFLDOL]]D]LRQH GLIIHUHQ]LDWD /D VFXROD LWDOLDQD EULOOD SHU O¶DVVHQ]D GL XQD propria tematizzazione sXOO¶DUJRPHQWRGHOODGLIIHUHQ]LD]LRQHGLJHQHUHODVRODLGHDFKHVLSRVVDQR DYHUH IRUPH SHGDJRJLFKH GLVWLQWH SHU VHVVR DO ILQH GL SHUVRQDOL]]DUH O¶HGXFD]LRQH DO ³JHQGHU´ ID impazzire. Da tempo, ormai,la scuola italiana si è votata ad un modello - detto di co-educazione fra maschi e femmine - FKHLQSUDWLFDVLJQLILFDPDQFDQ]DGLRULHQWDPHQWRHGLUHJROHGLGLVWLQ]LRQH´5. Lo psicanalista Tony Anatrella, i cui studi affrontano il disagio delle giovani coppie e, in genere, la situazione giovanile conWHPSRUDQHDVRVWLHQHFKHODFRHGXFD]LRQH³QRQFRQWULEXLVFHFRPHVLHUD sperato, a sviluppare un rapporto paritario e qualitativamente migliore tra uomini e donne, ma al FRQWUDULR KD IDYRULWR OD FRQIXVLRQH GHOOH LGHQWLWj VHVVXDOL H O¶HVLWD]LRQH UHOD]LRQDOH´6. A ciò si potrebbe aggiungere che le ricerche IARD sui giovani collocano al terzo o quarto posto il desiderio di essere genitori, superato dal desiderio di affermazione professionale e da quello di incontro VHVVXDOH LQWHVR FRPH ³HVWDVL D GXH´ FLRq QRQ un incontro che contiene in sé la prospettiva della costituzione di una nuova famiglia. &¶q FKL VRVWLHQH LQIDWWL FKH OD VFXROD PLVWD DEELD RJJL XQ VLJQLILFDWR VLPEROLFR PROWR IRUWH HVVD GLFHDOO¶DGROHVFHQWHFKHO¶HVSHULHQ]DDIIHWWLYDqIRQGDPHQWDOHSHUla crescita, anzi è la prova decisiva del proprio valore e della propria forza. La scuola mista sarebbe il risultato di un modo di concepire O¶DGROHVFHQ]D QRQ FRPH O¶HWj GHOOD SURLH]LRQH LGHDOH LQ FXL OD SHUVRQDOLWj VL IRUJLD VXOOD VFRUWD GL esempi grandi H GL DPSLR UHVSLUR PD FRPH O¶HWj LQ FXL VL GHYH SURGXUUH QHFHVVDULDPHQWH H DQFKH IRU]DWDPHQWHO¶LQFRQWURVHVVXDOHSHQDLOVHQVRGLVFRQILWWDHGLIUXVWUD]LRQH6DUHEEHXQDVRFLHWjFKH riconosce a questo genere di incontro una valenza assoluta, cioè slegata o comunque superiore a qualsiasi altro valore personale.Viene da chiedersi se un soggetto ancora magmatico e informe sia 3 Ibid., p.246 Ibid. p 252, 253 5 DONATI P., in Uomo e donna in fa miglia, Quinto rapporto CI S F sulla F a miglia in Italia , San Paolo, Cinisello Balsamo 1997, pag. 73 6 ANATRELLA T., Il mondo dei giovani:chi sono? Che cosa cercano? , in sito web: www.vatican.va 4 DOO¶DOWH]]D GL UHJJHUH XQD UHOD]LRQH DIIHWWLYD FDULFD GL XQ VLJQLILFDWR FRVu UDGLFDOH H VH FLz QRQ comprometta proprio la crescita armonica della persona. Non sarà che, forse, bisognerà tornare a YHGHUHO¶DGROHVFHQ]DFRPHWHPSRGHOODIRUPD]LRQHGHJOLLGHDOLDQFKHGHOO¶LGHDOHDIIHWWLYRGLTXHOOD LGHDOL]]D]LRQHGHOODGRQQDHGHOO¶XRPRFKHLPSHGLVFHDOODOXQJDO¶LPSRYHULPHQWRGHOODUHOazione? 2. Identità personale e reciprocità 2.1 Il livello della reciprocità , UDJD]]L D VFXROD VRQR FKLDPDWL D PHWWHUH OH EDVL GL XQ¶LGHQWLWj SHUVRQDOH FRQVDSHYROH FKH q anche il frutto della progressiva scoperta e riflessione sulla propria specificità sessuale, assunta QHOO¶XQLWj GL XQ LR FDSDFH GL SRVVHGHUVL LQ WXWWH OH GLPHQVLRQL 4XHVWD VFRSHUWD q IDYRULWD GDOOD possibilità di confrontarsi con persone dello stesso sesso in un dialogo culturale specifico, che crea le premesse per un rapporto di aXWHQWLFD UHFLSURFLWj FRQ SHUVRQH GHOO¶DOWUR VHVVR /D VFXROD LQ XQ FRQWHVWR GL SURPLVFXLWj JHQHUDOL]]DWD FRPH TXHOOR DWWXDOH SXz HVVHUH O¶DPELWR SULYLOHJLDWR LQ FXL coltivare in modo differenziato lo sviluppo dei valori e delle attitudini femminili o maschili e il ULVSHWWRSHUO¶DOWURVHVVR,QSDUWLFRODUPRGRQHOODSXEHUWjODIRUPD]LRQHDOO¶DXWRGRPLQLRWUDO¶DOWUR QRQqIDYRULWDGDXQFRQWDWWRLPPHGLDWRFRQSHUVRQHGHOO¶DOWURVHVVR Rispetto ai modelli del passato ±FKHRVFLOODYDQRIUDODULFHUFDGHOO¶uguaglianza e della parità IUDLVHVVLGDXQODWRHO¶DFFHQWXD]LRQHHVDVSHUDWDGHOOHGLIIHUHQ]HGDOO¶DOWURODWR- emerge oggi una GLUHWWULFH FXOWXUDOH UDSSUHVHQWDWD GDOO¶LQWHJUD]LRQH WUD PDVFKLOH H IHPPLQLOH LO OLYHOOR GHOOD reciprocità. ³,Q SDUWLFRODUH le donne -come afferma C. Gilligan- si definiscono nel contesto dei rapporti umani e si giudicano in base alla capacità di prendersi cura delle cose e delle persone; O¶LPSRUWDQ]D GHOO¶LQWLPLWj H GHOO¶DFFXGLPHQWR ULVXOWD XQ¶HVSHULHQ]D HVVHQ]LDOH GHOO¶LGHQW ità femminile, perché è attraverso la dimensione affettiva e relazionale che la donna scopre la propria GLPHQVLRQHH³YRFD]LRQH´SURIRQGD/¶LGHQWLWjPDVFKLOHDOFRQWUDULRVLGHILQLVFHLQEDVHDFULWHUL TXDOL OD ULFHUFD GHOO¶DXWRQRPLD OD VHSDUDWH]]D OD capacità di prendere decisioni, la riuscita LQGLYLGXDOH FDUDWWHULVWLFKH WXWWH FKH SRUWDQR D IDU FRLQFLGHUH OD PDWXULWj GHOO¶LQGLYLGXR FRQ OD capacità di essere autonomo e indipendente ´7. Da ciò consegue che una scuola femminile o maschile può orientare meglio alla definizione della propria identità, rispetto alla scuola mista, anche tramite una scelta opportuna degli argomenti di studio, del modo e dei tempi in cui questi vengono proposti. 2.2 Un contesto alla ricerca della differenza Il raggiungimentRGHOO¶LGHQWLWjPDVFKLOHHIHPPLQLOHKDRJJLELVRJQRGLPRGHOOLVLJQLILFDWLYL HGHOORVWHVVRVHVVRQHOO¶HWjHYROXWLYDDPRWLYRGHOO¶DVVHQ]DSUROXQJDWDGHLJHQLWRULGDFDVDHGHOOD frequentazione da parte dei ragazzi di ambienti spesso promiscui e massificati; certe forme antiquate di femminismo, inoltre, hanno spinto le donne non solo a rivendicare i propri diritti, ma a voler cancellare ogni differenza tra uomo e donna. Oggi è in crisi soprattutto la figura maschile a motivo GL XQ¶LSHUWURILD GHOOD ILJXra femminile in famiglia e nella società. In un articolo recente dal titolo ³4XDQWD PDHVWUD´ DSSDUVR VX ³3VLFRORJLD FRQWHPSRUDQHD´GL OXJOLR-agosto 2004, Tilde Giani Gallino illustra i risultati di una ricerca dalla quale emerge il desiderio dei bambini maschi di avere un maestro alla scuola elementare, perché così si sentirebbero più a loro agio, potrebbero parlare di cose per loro più interessanti, fare giochi diversi. Pertanto in un contesto alla ricerca della differenza assume un particolare valore il tutorato RPRJHQHR /¶D]LRQHWXWRULDOHLQ XQDVFXRODIHPPLQLOHRPDVFKLOHVLSUHILJJHWUDPLWHL FROORTXLGL RULHQWDPHQWR LQGLYLGXDOH OD FUHVFLWD GL WXWWD OD SHUVRQD TXHVW¶XOWLPD YLHQH DLXWDWD LQIDWWL DG elaborare personalmente i contenuti didattici e ad applicarli alla propria esperienza. Dal momento che la dimensione sessuale è una qualità fondamentale della persona, che caratterizza tutto il suo 7 SCABINI E., in Uomo e donna in fa miglia, Quinto rapporto CI S F sulla F a miglia in Italia, (a cura di Pierpaolo Donati), San Paolo, Cinisello Balsamo 1997, pagg. 201-202 essere, il modo di rapportarsi, di apprendere e di riflettere sulle esperienze, è opportuno che O¶LQVHJQDQte tutor, che segue il processo di crescita e che entra in un rapporto più personale con O¶DOXQQRVLDXQLQVHJQDQWHGHOORVWHVVRVHVVR 2.3 Identità personale e amore umano La maturità per un amore veramente umano si ottiene attraverso la piena consapevolezza della verità della propria identità sessuale, una padronanza serena della propria dimensione affettiva HXQDSURIRQGDHVSHULHQ]DFKHQRQF¶qDPRUHVHQ]DGRQRGLVpHDSHUWXUDDOODYLWD Tale percorso di crescita, così importante per il futuro dei giovani di oggi, può essere affrontato IUDQFDPHQWH GDOOD VFXROD RPRJHQHD QHOOD FRQYLQ]LRQH FKH O¶RS]LRQH HGRQLVWD H VHQWLPHQWDOH dominante, in tema di amore e di sesso, degradi progressivamente la persona e non renda felici. 3. F amiglia e relazioni sociali La scuola non ha come fine prevalente o esclusivo la socializzazione in genere, e tanto meno TXHOOD WUD L VHVVL DQFKH VH LO WHPD GHOO¶DSHUWXUD DOO¶DOWUR H GHOOD UHOD]LRQDOLWj VRQR GLPHQVLRQL educative fondamentali e perciò ben curate. I ragazzi hanno ormai molte possibilità di incontrarsi e socializzare. Le famiglie degli alunni favoriscono, pertanto, la partecipazione dei loro figli ad attività extra-VFRODVWLFKH VSRUWLYH FXOWXUDOL GL YRORQWDULDWR« H D TXHOOH UHOD]LRQL VRFLDOL FKH FRQVHQWDQR loro di entUDUHLQFRQWDWWRQHOWHPSROLEHURFRQFRHWDQHLGHOO¶DOWURVHVVRHGLVWULQJHUHDPLFL]LHDOGL fuori della scuola. *OL LQVHJQDQWL WXWRU WHQJRQR FRQWR GL WDOH GLPHQVLRQH QHOO¶RULHQWDPHQWR LQGLYLGXDOH H promuovono negli alunni la capacità di entrare in relazione con gli altri nel tempo libero, incoraggiano inoltre un atteggiamento favorevole alla reciprocità nei rapporti tra ragazzi e ragazze. Un alunno o una alunna non si considerano ben orientati se non coltivano una ricca rete di relazioni con coetanei di entrambi i sessi, in quanto la maturità personale si manifesta proprio nella capacità di uscire da sé stessi condividendo con gli amici la ricchezza delle proprie conquiste personali LQWHOOHWWXDOLDIIHWWLYHFXOWXUDOLVSRUWLYH«/DULSURYDFKHLOSURFesso di elaborazione della propria identità è stato interiorizzato è costituita dalla scioltezza e dalla naturalezza con cui gli alunni delle VFXROH FKH DGRWWDQR TXHVWR VLVWHPD HGXFDWLYR VL UDSSRUWDQR FRQ L FRHWDQHL GHOO¶DOWUR VHVVR DO riguardo genitori e docenti collaborano affinché questo aspetto della crescita dei ragazzi sia tenuto nella giusta considerazione e sia ben armonizzato con gli altri. /¶HVSHULHQ]D GHL SULPL DQQL FL FRQIHUPD QHOOD OLQHD JLj LQWUDSUHVD JOL VWXGHQWL GHOOH VFXROH FAES, in genere, non vivono con disagio la scuola maschile o femminile e maturano una visione HTXLOLEUDWD H SRVLWLYD GHOOH SHUVRQH GHOO¶DOWUR VHVVR VRQR VSLQWL D FHUFDUH IXRUL GDOOD VFXROD TXHVWH amicizie e ciò li responsabilizza maggiormente sul piano delle scelte.In molti casi creano famiglie in età giovane mostrando in tal modo una certa fiducia e un ottimismo nei confronti della vita . /¶DPELHQWHVFRODVWLFRDGRJQLPRGRFRQOHVXHVROOHFLWD]LRQLFXOWXUDOLHOHVXHUHOD]LRQLSXUHVVHQGR una delle esperienze SL VLJQLILFDWLYH QRQ GHYH ULGXUVL DG HVVHUH O¶XQLFD HVSHULHQ]D YLVVXWD H SHU questo ha bisogno di essere messa a confronto con altri ambienti, altre conoscenze, altre realtà. Bibliografia: 1) FIZE M., Les pièges de la mixité, Presses de la Renaissance, Paris, 2003. 2) POLACEK K., La scuola mista o con separazione per sesso: la ricerca internazionale , Annali della Pubblica Istruzione, novembre 1999. 3) DONATI P., in Uomo e donna in famiglia, Quinto rapporto CIS F sulla F amiglia in Italia , San Paolo, Cinisello Balsamo 1997. 4) SCABINI E., in Uomo e donna in famiglia, Quinto rapporto CIS F sulla F amiglia in Italia, (a cura di Pierpaolo Donati), San Paolo, Cinisello Balsamo 1997. (5) SALOMONE R., Sa me, equal, difference Rethinking single-sex school , Yale University Press 2003, New York. (6) MAPELLI B., BOZZI TARIZZO G., DE MARCHI D., Orientamento e identità di genere. Crescere donne e uomini , Milano, 2001. (7) ANATRELLA T., Il mondo dei giovani: chi sono? Che cosa cercano?, in sito web: www.vatican.va