Chat hard col 13enne, maestra nei guai rapporto

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Chat hard col 13enne, maestra nei guai rapporto
Chat hard col 13enne, maestra nei guai
rapporto consumato in un parcheggio
13 aprile 2013
ROMA - Si era invaghita di un ragazzino conosciuto in Rete. E alla fine lo aveva coinvolto
in giochi sessuali davanti alla webcam Lei, un’educatrice scolastica in un asilo, ha
trent’anni. Lui solo tredici. Una storia inquietante che è partita dal sesso virtuale ed è
finita con un vero rapporto consumato in un parcheggio, in macchina, in pieno giorno, a
dispetto dell'età. La vicenda, scoperta per caso dalla madre del ragazzo, è finita in
procura, dove la presunta pedofila, B.D., dipendente in un asilo nido, è stata rinviata a
giudizio per atti sessuali con un minorenne di anni 14 e per detenzione di materiale
pedopornografico. Il caso denunciato ai carabinieri di Tor Bella Monaca nell'inverno del
2011 era finito sulla scrivania del pm Maria Bice Barborini. La denuncia della madre era
dettagliatissima.
LA MAMMA «Mio figlio ha 13 anni e frequenta il secondo anno della scuola media - aveva
spiegato la madre terrorizzata - Abbiamo un buon rapporto e spesso si confida con me.
A giugno mi ha raccontato di aver avuto contatti su Facebook insieme ad altri amichetti
con una donna di circa trent'anni, dedita a rapporti completi con minorenni. Poi ho
saputo che la donna era arrivata a spogliarsi e a masturbarsi davanti alla web cam mentre
loro ridevano e giocherellavano». Scatta l'allarme. La donna comincia a controllare il pc
del figlio e soprattutto il telefonino, dove legge messaggi per accordarsi per
appuntamenti, fino a quel momento saltati: «Ti verrò a prendere in un altro momento,
ora non posso», oppure «Ci vediamo un altro giorno».
L'APPUNTAMENTO - Fino a quando arriva l'appuntamento chiave, per una mattinata di
ottobre: «Ci vediamo alle 11 davanti alla chiesa, a Tor Bella Monaca». L'allarme è ormai
scattato. E la mamma del tredicenne si spazientisce: «Dimmi che stai combinando. Chi è
questa donna che ti assilla?». Il ragazzino spiega: «E' una educatrice scolastica. Finora ci
siamo visti sul web. Solo una volta ci siamo incontrati davanti alla chiesa di via Grotta
Celoni, io ho marinato la scuola, poi lei mi ha portato con la sua auto nel parcheggio Atac
di Grotta Celoni, dove abbiamo fatto sesso». Nella denuncia si parla di rapporti orali e
completi. «Ho un po' paura che qualcuno ci veda», avrebbe detto la donna. E poi: «Non ti
preoccupare, se si avvicina qualcuno gli dico che ti sto violentando».
FILMATI - Il minore viene convocato a palazzo di giustizia e conferma i contatti via web e
l'incontro. L'educatrice viene interrogata dal pm Barborini. Ma lei nega i contatti sessuali.
A tradirla però il riscontro sui tabulati e la sua passione per le foto pedopornografiche.
Fonte: IL MATTINO