Progetto PiCA Roma - descrizione - Marco Aurelio
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Progetto PiCA Roma - descrizione - Marco Aurelio
DIPARTIMENTO RISORSE UMANE Percorsi di Cittadinanza Attiva INDICE 1. Premessa 2. Roma Capitale : volontariato e sussidiarietà orizzontale 3. La valorizzazione delle competenze acquisite : la sperimentazione dell’amministrazione capitolina a favore dei giovani 4. I percorsi di Cittadinanza Attiva 4.1. Obiettivi 4.2 In cosa consistono 5. Requisiti e modalità di accesso 6. Condizione economiche e gestione del servizio Schema progettuale 2 1. Premessa L’anno 2011 è stato proclamato Anno europeo delle attività di volontariato che promuove la cittadinanza attiva, il cui obiettivo generale è quello di incoraggiare e sostenere — in particolare attraverso lo scambio d’esperienze e di buone pratiche — gli sforzi della Comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare a favore della società civile condizioni favorevoli allo sviluppo ed alla visibilità delle attività di volontariato nell’UE. In particolare, gli obiettivi dell’Anno europeo sono: 1) creare condizioni favorevoli al volontariato nell’Unione europea al fine di integrare il volontariato negli sforzi di sviluppo della partecipazione civica e delle attività interpersonali in un contesto europeo; 2) fornire agli organizzatori di attività di volontariato gli strumenti per migliorare la qualità di tali attività al fine di aiutarli ad introdurre nuove forme di volontariato, incoraggiare la collaborazione in rete, la mobilità, la cooperazione e la creazione di sinergie nella società civile nonché tra la società civile e altri settori in un contesto europeo; 3) riconoscere le attività di volontariato al fine di promuovere incentivi appropriati per privati, imprese e organizzazioni che formano e sostengono i volontari ed assicurare un riconoscimento del volontariato a livello europeo da parte dei responsabili politici, delle organizzazioni della società civile, delle istituzioni pubbliche, del settore dell’istruzione formale e non formale e dei datori di lavoro, sotto il profilo delle capacità e delle competenze acquisite nell’ambito di tali attività; 4) sensibilizzare l’opinione pubblica al valore e all’importanza del volontariato, al fine di suscitare una presa di coscienza collettiva della sua importanza in quanto espressione di partecipazione civica che contribuisce alla soluzione di problemi d’interesse comune per tutti gli Stati membri, come lo sviluppo armonioso della società e la coesione sociale. In particolare l’UE per conseguire tali obiettivi intende adottare misure quali: a) scambio di esperienze e di buone pratiche; b) realizzazione di studi e di lavori di ricerca e diffusione dei relativi risultati; c) conferenze ed eventi per promuovere il dibattito, sensibilizzare l’opinione pubblica all’importanza ed al valore delle attività di 3 volontariato che siano in grado di stimolare l’impegno dei cittadini e riconoscano l’azione svolta dai volontari e dalle loro associazioni; d) iniziative concrete negli Stati membri volte a promuovere gli obiettivi dell’Anno europeo; e) campagne d’informazione e di promozione. In ambito locale gli orientamenti delle istituzioni pubbliche (Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio), sono indirizzati a favorire presso i giovani la diffusione di competenze riconducibili alla dimensione del ―saper essere‖, al dominio dei codici d’interpretazione della realtà, ad una visione critica della società e dirette a promuovere processi d’identificazione sociale. La tutela ed il rafforzamento dell’identità socio-culturale dei giovani possono essere favoriti dal ricorso a fondamenti pedagogici in grado di rafforzare le ―competenze trasversali‖ propedeutiche all’esercizio della cittadinanza attiva, quali: - Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri e comprenderne i diversi punti di vista; - Acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro (―imparare ad imparare‖); - Capacità di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici (capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie d’azione, fare progetti e verificarne i risultati); - Rafforzare le competenze comunicative (comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi espressivi); - Promuovere il dialogo interculturale ed agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale, dell’etica sociale, dei comportamenti ―sostenibili‖ rispetto a scenari e contesti relazionali ampi, come il territorio, l’ambiente, l’energia, i processi di globalizzazione. 4 2. Roma Capitale : volontariato e sussidiarietà orizzontale L’Amministrazione capitolina, già dal 2001 promuove ―occasioni di cittadinanza attiva‖ per giovani attraverso la partecipazione a progetti (Servizio Civile Nazionale, Tirocini formativi ―attivi‖…) sui temi dell’assistenza, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, sviluppo e tutela del territorio che hanno coinvolto più di 400 giovani. Tali occasioni rappresentano per l’Amministrazione e per i ragazzi, una fonte di grandi opportunità in quanto si basano sulla condivisione reciproca di valori comuni e fondanti l’ordinamento democratico. I giovani coinvolti si arricchiscono della straordinaria esperienza che il contatto diretto con la Capitale fornisce loro, nel frattempo portano i frutti della loro formazione al servizio della Città. Svolgendo un’esperienza qualificante e socialmente utile offrono a loro stessi ed a tutti gli altri cittadini opportunità di confronto e conoscenza dei settori più marginali e problematici della società, stabilendo così un patto di cittadinanza fra giovani ed istituzioni. L’Amministrazione Comunale, da settembre 2010 Roma Città Capitale, ha già attivato collaborazioni a livello nazionale con Istituzioni pubbliche ed Agenzie formative sulle tematiche giovanili e si appresta ad implementare occasioni di scambio e di buone pratiche a livello europeo sia attraverso servizi interni all’Amministrazione (Agenzia EuropeChantier del Comune di Roma) 1 che attraverso collaborazioni con Agenzie nazionali. Le attività di volontariato e di tirocinio ―attivo‖ rappresentano, inoltre, un esempio d’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale 2 con 1 L’Agenzia Europe-Chantier, costituita il 2 aprile 2009 a seguito la sottoscrizione del protocollo tra il Dipartimento Attività Economico –Produttive , Formazione, Lavoro del Comune di Roma e l’Associazione francese Crisalys, promuove la cittadinanza europea attiva e la realizzazione di stage formativi europei denominati “Euro-Chantier” tra cittadini appartenenti alla Comunità Europea . L’Euro-Chantier è uno stage transazionale tra cittadini di differenti paesi europei che, nel corso di alcune settimane, realizzano insieme un’opera comune; lo stage si compone di due momenti, la formazione professionale, che costituisce la parte prevalente e operativa del cantiere e la formazione all’Europa che ha l’obiettivo di sensibilizzare alla storia dell’Europa, ai suoi valori e formare alla cittadinanza europea. 2 L’articolo 118 della Costituzione italiana, dopo la riforma del 2001 introduce all'ultimo comma il principio di sussidiarietà orizzontale così recita: "Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per 5 il quale la P.A. si avvale di organismi di volontariato e di cittadini singoli ed associati per realizzare servizi di interesse generale, riconfigurando il rapporto tra Stato e cittadini, tra pubblico e privato. Secondo il principio di sussidiarietà, i servizi della P.A. devono essere forniti dal livello territoriale di governo situato il più vicino possibile al cittadino; inoltre, secondo tale principio l’Ente pubblico deve valorizzare e supportare le iniziative che i cittadini, singoli o associati, hanno attuato attivandosi solo qualora tali iniziative siano assenti o insufficienti a rispondere ai bisogni. La sussidiarietà, che mira a riconfigurare il rapporto tra Stato e cittadini, tra pubblico e privato, è destinata anche ad avere un impatto effettivo sui modi in cui il potere pubblico, ovunque esso s’incardini, si mette in relazione con i propri cittadini e con le realtà associative che essi costruiscono. Il Comune, che rappresenta il livello di governo più vicino ai cittadini, nel progettare i servizi alla collettività si deve muovere mettendo al centro la persona e, secondo principi "sussidiari", quali fiducia e responsabilità. Sostenere in senso sussidiario e non assistenzialista i cittadini significa aver a cuore primariamente la loro libertà di scelta. 3. La valorizzazione delle competenze acquisite: sperimentazione del Comune di Roma a favore dei giovani la I percorsi d’apprendimento che gli individui realizzano nell’iter scolastico e formativo, all’interno di istituti scolastici o di agenzie di formazione professionale, sono intenzionali, consapevoli, e articolati in modo da supportare e agevolare il processo d’acquisizione delle conoscenze e delle capacità che costituiscono obiettivo d’apprendimento. assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. La legge statale disciplina forme di coordinamento fra Stato e Regioni nelle materie di cui alle lettere b) e h) del secondo comma dell'articolo 117, e disciplina inoltre forme di intesa e coordinamento nella materia della tutela dei beni culturali. Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà".) 6 I sistemi dell’education, infatti, per loro stessa natura, pianificano, promuovono e verificano i processi d’acquisizione di competenze da parte degli allievi, sia presidiando tali processi attraverso i classici strumenti didattici e pedagogici, sia comprovandone formalmente l’avvenuto completamento, attraverso prove ed esami di verifica, e favorendo il passaggio a livelli d’istruzione superiori. Il valore istituzionale dei processi di apprendimento attuati nel sistema dell’Education, rende le competenze acquisite riconoscibili all’interno di sistemi analoghi o limitrofi (agenzie del mercato del lavoro, pubbliche amministrazioni ecc.), nonché dagli altri contesti sociali (sistema produttivo, culturale). I processi d’apprendimento che si sviluppano nell’ambito di contesti diversi da quello dell’education, siano essi imprese private/pubbliche, ambito familiare, associazioni culturali o di volontariato, risultano invece aleatori e non immediatamente riconoscibili. Le modalità d’apprendimento, non essendo del tutto intenzionali e strutturate per obiettivi e output cognitivi, possono differenziarsi in base al tipo di contesto e alle caratteristiche del soggetto e sfuggono da qualsiasi tipo di controllo o di valutazione strutturata. Le competenze acquisite in contesti extrascolastici ed extraformativi sono difficili da valutare e da validare tanto che spesso il soggetto non è neppure consapevole d’averle acquisite. L’ Amministrazione capitolina è consapevole che dell’ importanza di ―mettere in trasparenza‖ gli apprendimenti informali e non formali e pertanto ha avviato attraverso un progetto - di cui il Dipartimento Risorse Umane è capofila - lo studio e la sperimentazione di un percorso di valorizzazione/emersione di tali apprendimenti al proprio interno. Difatti, nel’ambito del progetto denominato RAP-VPL ―Raising Awareness of Potential Benefit Provided by VPL Model‖ finanziato dall’EACEA della Commissione Europea che si propone obiettivi di promozione e diffusione di un modello di validazione delle competenze 7 ispirato al dispositivo VPL (Validation of Prior Learning)3, tale dispositivo sarà sperimentato – con il supporto scientifico dell’ISFOL4 per la validazione delle competenze formali, non formali ed informali acquisite dai giovani nel corso delle loro esperienze all’interno dell’Amministrazione Capitolina. Tale modello sarà utilizzato all’interno dei percorsi di cittadinanza attiva che il Comune si appresta a realizzare. La metodologia che sarà utilizzata è elaborata a partire dagli elementi comuni delle pratiche europee, nazionali e regionali più rilevanti realizzate in questi anni in materia e si sviluppa in quattro fasi: 1° FASE : Accoglienza/orientamento, 2° FASE : Identificazione/formalizzazione competenze 3° FASE : Valutazione e composizione dossier 4°FASE : Validazione delle competenze con il rilascio di una dichiarazione di competenza da parte di Roma Capitale e dell’ISFOL che comprovi l’acquisizione delle competenze sviluppate durante le esperienze realizzate presso gli uffici e le strutture dell’Amministrazione. 4. I percorsi di Cittadinanza Attiva Il Comune di Roma ha maturato in questi anni una notevole esperienza nei confronti dei giovani sia attraverso la partecipazione ai bandi del 3 Il modello VPL (Validation of Prior Learning) messo a punto in Olanda e già sperimentato in una Pubblica Amministrazione italiana (Provincia di Macerata) nell’ambito del progetto EQUAL ―Investing in people‖ consente di far emergere le competenze ―inespresse‖ e ―silenti‖ degli individui attraverso un percorso di ricostruzione della biografia formativa e lavorativa della persona, il loro riconoscimento ed una successiva ―validazione‖ da parte dell’ente/organizzazione di appartenenza e di partner scientifici accrediti. 4 Il Comune di Roma ha attivato una collaborazione con l’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) – Area Sistemi e Metodologie per l’apprendimento - che fornirà assistenza tecnica per la sperimentazione del dispositivo di Validazione delle Competenze ai giovani coinvolti in progetti all’interno dell’Amministrazione. 8 Servizio Civile Nazionale che attraverso l’attivazione di tirocini formativi. Queste esperienze potranno essere valorizzate mediante la promozione di iniziative progettuali ed innovative forme di crescita umana e professionale. In questa ottica l’amministrazione capitolina intende proporre percorsi di cittadinanza attiva (P.I.C.A.) che si ispirano ai valori di partecipazione, attivismo, sussidiarietà orizzontale… ed alle più recenti esperienze di leva civica sperimentate in Italia. I percorsi proposti sono diretti all’impiego di giovani nelle aree tematiche riconducibili ai settori dell’assistenza, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, sviluppo e tutela del territorio e rappresentano un'importante esperienza di cittadinanza attiva e di educazione alla solidarietà aperta ai giovani disponibili a prestare attività nell'ambito dei servizi che l’ente organizza/eroga istituzionalmente. E’ intenzione dell’Amministrazione sperimentare tali percorsi anche in una dimensione europea favorendo, attraverso scambi ed opportunità di mobilità, la promozione nei giovani della cittadinanza europea attiva 5 (rappresentanza e partecipazione civica, contributo dell'UE allo sviluppo delle politiche sociali, culturali ed ambientali, coinvolgimento dei cittadini nella costruzione di un rapporto innovativo con le istituzioni europee…). La relazione tra la dimensione valoriale, il portato culturale che sottende all’idea di cittadinanza attiva e l’esperienza pratica sul campo rappresentano l’architettura concettuale e organizzativa dei percorsi di cittadinanza attiva. Spesso, infatti, ai giovani manca la possibilità di vivere una ―prima esperienza‖ che li aiuti a tracciare un proprio progetto di vita, ovvero la possibilità di acquisire consapevolezza e, con essa, la motivazione necessaria a fare scelte importanti per il proprio futuro. In tal senso i percorsi di cittadinanza attiva rappresentano, al tempo stesso un’esperienza di solidarietà civica ed un momento di crescita 5 Vedi art. 47 e art. 72, parte seconda della Costituzione europea, dove viene menzionato il concetto di "Partecipazione civica". 9 personale, sul piano umano e culturale, ma anche sul piano delle competenze e delle abilità spendibili sul mercato del lavoro. Nella loro struttura i percorsi si ispirano allo strumento del tirocinio formativo ed al principio di sussidiarietà. Innanzitutto, il progetto nasce da una domanda da parte di molti giovani - solo in parte esplicita - di partecipare e crescere nella società, quindi l’amministrazione individua all’interno dei propri uffici quegli ambiti che potenzialmente possono offrire a tale domanda una possibile risposta qualificata. Nell’esperienza che si vuole sperimentare nel territorio di Roma Capitale la struttura dei Percorsi di Cittadinanza Attiva si sostiene attraverso l’analisi dei seguenti elementi: 1) ogni anno il numero di richieste di giovani che inoltrano presso l’amministrazione la loro domanda di partecipazione a progetti che li coinvolgano attivamente è significativamente superiore rispetto alle possibilità offerte; 2) allo stesso modo la richiesta di tirocinanti da tutte le strutture che compongono l’amministrazione capitolina (circa 57 unità tra Municipi, Dipartimenti ed uffici di diretta collaborazione del Sindaco), è in numero significatamene superiore ai tirocini effettivamente attivati; 3) inoltre, la domanda di partecipazione a progetti da parte dei giovani è diretta e non mediata da enti esterni. Sono gli stessi ragazzi che individuano il settore e l’ambito al quale candidarsi; 4) la validazione delle competenze acquisite durante il percorso, avviene attraverso l’utilizzo di un modello ispirato al VPL, già collaudato in ambito europeo. 4.1.Obiettivi Gli obiettivi dei percorsi di cittadinanza attiva sono: - coinvolgere i giovani in attività a favore della comunità in cui vivono, anche per una loro futura partecipazione al mondo del volontariato legato al territorio nazionale ed alla cooperazione in ambito europeo ed internazionale; 10 - stimolare la partecipazione dei giovani in attività concrete che favoriscano lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio; - fornire ai giovani opportunità formative di educazione civica e nei settori d’interesse della comunità in cui vivono; - sperimentare ―occasioni di cittadinanza attiva‖ in ambito locale ed internazionale partecipando in prima persona ad iniziative a favore della comunità; - offrire, al termine del percorso, un'occasione di riconoscimento di competenze acquisite finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro. 4.2. In cosa consistono I percorsi sono una opportunità messa a disposizione dei giovani tra i 18 ed i 28 anni, che vivono nel territorio del Comune di Roma e verranno realizzati attraverso lo strumento del tirocinio disciplinato dalle norme del Regolamento Comunale deliberato attraverso apposito atto N.932 del 22 dicembre 2004. Il tirocinio avrà una durata massima di sei mesi ed un impegno settimanale di 25 ore durante il quale il tirocinante sarà affiancato da un tutor messo a disposizione dalla struttura comunale che lo ospiterà. Le attività saranno definite puntualmente nei singoli progetti che includeranno attività formative dirette sia ad acquisire competenze tecnico-professionali inerenti al tema del percorso che ad acquisire conoscenze sugli aspetti amministrativi relativi al funzionamento del Comune di Roma. La formazione verrà erogata direttamente dall’Amministrazione con professionalità interne o esterne con adeguato profilo di competenze. Gli ambiti di interesse per la realizzazione dei percorsi sono: - assistenza e solidarietà ambiente patrimonio artistico e culturale educazione e promozione culturale sviluppo e tutela del territorio 11 - cooperazione e sviluppo locale informatica protezione civile sicurezza A titolo esemplificativo l’Amministrazione intende proporre percorsi di cittadinanza nell’area dell’abbattimento delle barriere architettoniche (attraverso la segnalazione e rimozione diretta di tali ostacoli per i soggetti disabili) nell’area della promozione, prevenzione e tutela della salute (attraverso una corretta informazione ai cittadini sulle malattie genetiche ed invalidanti)… 5. Requisiti e modalità d’accesso Possono partecipare ai percorsi di cittadinanza attiva i giovani dai 18 ai 28 anni residenti o domiciliati nel Comune di Roma. La domanda di partecipazione potrà essere presentata nei modi e nei termini specificati in un apposito avviso che sarà pubblicato annualmente a cura dell’Amministrazione. I candidati saranno selezionati sulla base dei criteri di valutazione già adottati e sperimentati dal Servizio Civile Nazionale. La partecipazione ad un percorso di cittadinanza attiva, così come strutturato ed illustrato nel presente progetto, non può essere ripetuta dal medesimo tirocinante, anche in diverso progetto. I cittadini che prestano la propria opera attraverso un percorso di Cittadinanza sono assicurati a cura dell’Amministrazione Comunale, sia per gli infortuni che dovessero subire durante la loro attività, sia per la responsabilità civile verso terzi. 12 6. Condizioni economiche e gestione del servizio Per i partecipanti è previsto un rimborso mensile pari a € 206,00 più € 144,00 di spese generali. Il finanziamento dell’iniziativa è a carico di Roma Capitale. L’Amministrazione capitolina si impegna ad individuare ulteriori forme di finanziamento attraverso fondi nazionali, regionali e comunitari. La gestione dell’intero servizio è devoluto a Roma Capitale, Dipartimento Risorse Umane, Unità Organizzativa Formazione e Servizio Civile. L’amministrazione potrà avvalersi di collaborazioni e professionalità esterne secondo quanto disposto dalle leggi e dalle norme regolamentari ad oggi in vigore. 13 Allegato tecnico. Metodologia progettuale Il progetto viene elaborato attraverso la metodologia PCM. Per l’ulteriore esplicazione del sistema si può far ricorso al seguente schema. Schema fasi della Progettazione Progettazione sistema informativoformat ivi annuali FASE 1 Analisi Coordinamento Controllo Monitoraggio Comunicazione VALUTAZIONE FASE 3 Attuazione FASE 2 Individuazione Progetti finanziabili Secondo il processo illustrato ogni programma può essere visto come un ciclo all’interno del quale si seguono obiettivi quali: la pianificazione; la realizzazione, il controllo ed infine la correzione ed il riavvio del ciclo.