Campagna “18 anni… in Comune!” Testimonianze dal Forum della

Transcript

Campagna “18 anni… in Comune!” Testimonianze dal Forum della
Campagna “18 anni… in Comune!”
Testimonianze dal Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni
www.secondegenerazioni.it
Jasmina: ho 19 anni e sono italiana ma le mie origini sono peruviane. Da circa un anno faccio parte della G2Seconde Generazioni, un'organizzazione nazionale di figli di immigrati, che come me sono nati e/o cresciuti in Italia.
Come molti altri ragazzi e ragazze nati e cresciuti in Italia da genitori stranieri ho acquisito la cittadinanza italiana a
diciotto anni, dopo circa sei mesi dalla richiesta. Tuttavia, se non fosse stato per gli amici della Rete G2 oggi
probabilmente non sarei italiana, perché non sapevo proprio che avrei dovuto fare domanda entro i diciannove anni di età.
Se fosse stato per me, chissà quando mi sarei mossa! Diventare italiana era così scontato per me…
Prima dei ragazzi della Rete G2 non conoscevo altre seconde generazioni e non avevo modo di confrontarmi con qualcuno,
che come me fosse nato in Italia genitori stranieri. Mi sono sempre sentita italiana in tutto e per tutto e non mi
preoccupavo molto della mia situazione, più di tanto non la percepivo. Quando poi mi sono confrontata con altri, con le
loro esperienze personali, ho realizzato che formalmente noi seconde generazioni siamo molto meno italiane per la legge e
per la società, rispetto a quanto ci percepiamo invece noi stessi.
L’ho capito appena compiuti i diciotto anni, quando per fare domanda per ottenere la cittadinanza ho dovuto portare
tutti quei documenti oltre alla carta d’identità: dall’ atto di nascita al certificato di residenza, fino a certificazioni
scolastiche che attestassero la mia presenza continuativa nel territorio. Inoltre , ho dovuto pagare anche una quota di 200
euro!
Ogni tanto penso a tutti quei ragazzi e a tutte quelle ragazze che magari come me non sapevano che potevano fare
richiesta solo entro i diciannove anni: italiani mancati per l’assenza d’informazioni….e quanti problemi poi persa questa
opportunità...non ci resta che seguire gli stessi iter dei nostri genitori, anche se questo è il nostro Paese.
Claudia: sono nata in Italia da genitori albanesi, però a circa 1 anno sono tornata in Albania con mia madre (mio
padre è rimasto qui per lavorare). Siamo tornate in Italia quando avevo 5 anni e da quel momento in poi ho sempre
risieduto regolarmente in Italia. Se io facessi richiesta di cittadinanza al comune, loro che documenti chiederebbero?
Purtroppo il fatto dell’articolo che afferma la residenza legale ininterrotta mi ha un po’ scombussolata.. in tutto questo
tempo ho sempre creduto di dover aspettare i 18 anni e poi sarebbe stato più semplice vivere qui e invece non c’è ancora
chiarezza…
Natalia: Salve, sono una ragazza peruviana, sono arrivata in Italia nel 2003 ho fato le superiori e l’università a
Milano, sono tornata nel mio paese per motivi familiari nel 2010 e devo rimanere per un paio d’anni qui, i miei genitori
entrambi peruviani hanno ottenuto la cittadinanza quando io avevo 21 anni, non c’e nessun percorso per ottenere la
cittadinanza per me?
Qui a Lima ho una mia amica che aveva la bisnonna italiana e ha avuto la cittadinanza per ius sanguinis; la mia amica
non é mai stata neanche una settimana in Italia, non parla italiano, non sa del referendum ecc..insomma non mi sembra
giusto che non esista un modo per avere anch’io la cittadinanza
Aymen: Sono un ragazzo tunisino ma nato in Italia. Ho 28 anni e ho risieduto in Italia dalla nascita fino al
raggiungimento della maggiore età, pero non ho fatto la dichiarazione di volerla acquisire dato che ero in Tunisia per
motivi di studi. Ora dopo circa 6 anni sono ritornato in Italia. Mi chiedo: posso fare la richiesta della cittadinanza
italiana e quando tempo ci metto?
Kiara: Ciao sono una ragazza nata in Italia con genitori peruviani. Ho compiuto da due mesi 18 anni e ho fatto
richiesta per la cittadinanza per nascita nel mio comune di residenza ma non hanno accolto la mia richiesta perché
purtroppo i miei genitori dal ‘92 al ‘97 non erano in regola e quindi senza residenza e senza permesso di soggiorno
ottenuto solo nel ‘95. di conseguenza ho i primi anni scoperti, e quindi non me la vogliono dare anche se io ho vissuto qua
da quando sono nata e ho portato il certificato con le vaccinazioni.
Purtroppo ora non so cosa fare, volevo sapere se avevi qualche consiglio da darmi o dirmi a chi mi posso rivolgermi, perché
comunque ripeto io ho sempre vissuto in Italia e non mi sembra giusto che per un errore dei miei genitori io non debba
essere riconosciuta come cittadina Italia!!!!
La storia di Domenica Canchano giornalista cresciuta in Italia che senza cittadinanza non può
dirigere una testata
Domenica Canchano, giornalista di origine peruviana cresciuta in Italia e residente da anni nel
capoluogo ligure, a giugno dell'anno in corso si è recata al Tribunale di Genova per registrare una
testata sul web dai contenuti giornalistici. Le è stato risposto che pur essendo lei iscritta regolarmente
all'Ordine giornalisti regionale non poteva rivestire il ruolo di direttrice responsabile di una testata
giornalistica italiana perché cittadina non comunitaria. Canchano lavora da anni in Italia come
giornalista riconosciuta, oggi è una collaboratrice della cronaca locale del quotidiano la Repubblica e il
divieto di registrare una testata rappresenta un'evidente barriera nell'evoluzione del suo percorso
professionale. Il suo non è il primo caso di questo tipo che segnala l’Ansi, Associazione stampa
interculturale, e che in questo caso riguarda una giovane giornalista cresciuta in Italia, che non avendo
tuttavia la cittadinanza italiana ed essendo non comunitaria, non può dirigere una testata italiana. Come
spiega l’Ansi infatti, secondo l’art. 3 della legge 8 febbraio 1948 n° 47 non viene permesso a giornalisti
di passaporto straniero di registrare un giornale o altro periodico come direttori responsabili, limitando
fortemente le aspettative lavorative anche degli stessi ragazzi e ragazze nati e cresciuti in Italia che non
acquiscono la cittadinanza da maggiorenni così come coloro che sono in Italia sin da bambini e in Italia
sono cresciuti e si sono formati.