alleanza per l`educazione

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alleanza per l`educazione
ISTITUTO COMPRENSIVO
“GOFFREDO PARISE”
di Arzignano e Montorso Vic.no
COMITATO GENITORI
I.C. “G. PARISE”
RETI DI COMUNITÀ
COMUNE DI ARZIGNANO
COMUNE DI MONTORSO
ALLEANZA
SCUOLA-FAMIGLIA-COMUNITÀ
PER L’EDUCAZIONE
La nostra scuola propone un’Alleanza educativa globale aperta alla comunità e
collegata alla società. Essa è un luogo dove alunni, docenti, famiglie e comunità
possono confrontarsi e comunicare per decidere insieme le linee su cui fondare
l’educazione del ragazzo e dividersi consapevolmente la responsabilità
educativa.
Instaurando tale comunicazione vengono così rafforzati i collegamenti tra scuola
e famiglia in un sistema coerente e concreto che riguarda i valori, le pratiche e gli
obiettivi educativi.
Solo tale rapporto collaborativo può far nascere una vera e propria Alleanza
educativa in grado di alimentare una reciprocità di obiettivi, azioni ed impegni
in cui tutti sappiano innescare le motivazioni e le spinte necessarie per la
costruzione del bene comune e per un continuo miglioramento.
Per far crescere questa Alleanza occorre conoscere in profondità i problemi e le
sfide dei nostri ragazzi. Ecco perché abbiamo chiesto l’aiuto di tre grandi esperti
che, in momenti diversi, incontreranno gli adulti per intraprendere un cammino di
consapevolezza.
Ma perché il ragazzo non si senta letteralmente accerchiato è necessario che
l’Alleanza educativa non lo escluda, anzi lo comprenda fin dall’inizio. Deve
essere e sentirsi parte di ciò che lo riguarda, non solo “oggetto” della riflessione e
della accorta pianificazione altrui. Nessun ragazzo potrebbe davvero desiderare
di diventare “oggetto” di una strategia, per quanto amorevole: chiede e pretende
di essere protagonista.
Gli esperti, oltre ad incontrare gli adulti, incontreranno anche i nostri allievi.
Non si tratta più quindi di un’Alleanza sul ragazzo, ma col ragazzo in cui i
diversi soggetti - insegnante, genitore, giovane stesso - collaborano a diverso
titolo al suo diventare grande, partendo dalle sue inclinazioni, dai suoi desideri,
dalle sue difficoltà così come dalle sue passioni. Ossia da un ascolto attivo e
partecipato a ciò che, come persona, ha da dire.
In questo modo si riuscirà a far venire voglia di diventare grandi, perché si
costruirà un patto inscritto all’interno di un rapporto capace di portare
vantaggio e soddisfazione a tutti i soggetti che vi partecipano.
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PROGETTI CURATI DAL DOTT. MARCO MAGGI
1) ADOLESCENTI INQUIETI
(F)attori di protezione e comportamenti a rischio
in adolescenza
PREMESSA
L’adolescenza è un periodo di cambiamento in cui il ragazzo si muove dalla
dipendenza all’indipendenza, una crisi di identità che si esprime attraverso
esperienze che possono portare ad un comportamento conflittuale. In questa fase
i giovani assumono comportamenti a rischio legati alla sessualità, all’abuso di
sostanze e a problemi emotivi come la depressione e altri disturbi del
comportamento. Questa fase evolutiva è anche un momento in cui il ragazzo
desidera “rischiare-osare”: ogni volta che si supera un’esperienza azzardata ci si
sente potenti, accettati, definiti; è un’età in cui correre “rischi calcolati” significa
accettarsi, farsi accettare e trionfare rispetto alle ansie del conflitto adolescenziale.
Quindi il tema del rischio assume maggiore rilevanza quando si considerano i
comportamenti degli adolescenti in relazione alla loro propensione al rischio
connessa proprio con la loro particolare condizione evolutiva. Per prevenire i
comportamenti a rischio e le eventuali conseguenze negative è quindi importante
rafforzare nei ragazzi i fattori di protezione e aiutarli a capire i meccanismi che li
possono indurre ad attivare comportamenti dannosi per la loro vita e salute.
OBIETTIVI
Maggior sensibilizzazione e informazioni su alcuni comportamenti a rischio
Maggior comprensione dei fattori interni ed esterni che condizionano alcune
scelte
Aumento della capacità di comunicazione e di confronto all’interno del
gruppo classe
Aumento della capacità critica
Aumento-potenziamento di alcune abilità sociali
FATTORI DI
PROTEZIONE
ADOLESCENZA
1. Adolescenza: fattori di protezione
2. Autostima e conoscenza della propria identità
3. Resilienza: capacità di saper affrontare e
superare le difficoltà
4. Competenze e abilità emotive, comunicative e
relazionali
5. Gestione dell’aggressività e dello stress
6. Saper gestire l’influenza e il condizionamento
degli altri (gruppo dei pari e media)
7. Saper gestire stress, problemi e conflitti
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MECCANISMI CHE
POSSONO ALIMENTARE
I COMPORTAMENTI A
RISCHIO
Percezione del rischio
Trasgressione
Influenza e il condizionamento dei media
Influenza e il condizionamento del gruppo dei
pari
Noia
”Sensation-seeking”
“Risk-taking”
MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO
In letteratura, il modello teorico di riferimento per la realizzazione di questa
tipologia di intervento risulta essere l’Information Giving Model, che
principalmente si focalizza sul cambiamento di comportamento a livello
individuale. Il ruolo dell’operatore è quello di trasmettere l’informazione in
maniera oggettiva, adeguata alla popolazione target. Inoltre, ulteriormente a
livello informativo, si è aggiunto all’inizio un modulo di base sui fattori di
protezione. Per supportare il lavoro di sensibilizzazione-informazione verranno
predisposte anche delle attività che possono essere realizzate dal singolo docente
durante le tre settimane di attuazione dell’intervento di prevenzione.
Inoltre questo modello di educazione alla salute viene supportato da alcuni
approcci teorici quali:
A. “Educazione socio-affettiva”: modello di intervento psico-pedagogico che
tende a migliorare nell’individuo la conoscenza di sé e facilita nel gruppo
classe la comunicazione tra i membri. È un efficace strumento di formazione
della personalità secondo valori democratici e un valido mezzo di prevenzione
del disturbo mentale e della devianza.
B. “Media Education”: è una disciplina di studio che si pone
epistemologicamente al confine (oggetto-frontiera) tra le Scienze della
Comunicazione e le Scienze dell’Educazione, finalizzata a sviluppare nei
minori una informazione e comprensione critica circa la natura e le categorie
dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e produrre
senso, generi e linguaggi specifici.
VALUTAZIONE
Quello della valutazione degli interventi di Formazione dell’Educazione alla
Salute è un problema complesso, in quanto è sempre difficile “misurare” gli
effetti di un lavoro che si propone di essere prevalentemente qualitativo. È
importante però che ogni intervento formativo costruito su basi di scientificità
debba predisporsi adeguatamente di strumenti capaci di misurarne l’efficacia.
Tutto ciò sia per togliere all’intervento stesso improvvisazione, sia per ricalibrare
progetti futuri. Le modalità utilizzate saranno questionari di entrata-uscita utili a
rilevare nel modo più attendibile possibile gli eventuali cambiamenti negli alunni.
La verifica sarà inoltre organizzata attraverso un feedback finale al termine di
ogni singolo incontro in cui, attraverso una specifica attività, sarà possibile
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cogliere impressioni, stati d’animo, elementi di gradimento ed utilità da parte
degli insegnanti coinvolti.
DESTINATARI
TEMPI E DI
REALIZZAZIONE E DATE
Alunni classi seconde Scuola sec. I grado
“E. Motterle” e “A. Beltrame”
Il corso (nell’auditorium della nostra sede) sarà
strutturato in 3 mattine di 5 ore ciascuna con
cadenza settimanale per un totale di 15 ore
GRUPPO A (classi 2^A, 2^B, 2^C, 2^E)
ore 8.55-13.55
Martedì 26 gennaio 2016
Giovedì 4 febbraio 2016
Mercoledì 10 febbraio 2016
GRUPPO B (classi 2^D, 2^F, 2^G, 2^AM, 2^BM)
ore 8.40-13.40
Venerdì 5 febbraio 2016
Venerdì 12 febbraio 2016
Giovedì 18 febbraio 2016
METODOLOGIA
STRUMENTI
Il Corso formativo è disegnato in modo da
integrare l’acquisizione di competenze su tre piani
fondamentali:
esperienziale
teorico
della crescita personale
Il corso promuove la partecipazione attiva dei
ragazzi e la creazione di un gruppo di
apprendimento mediante l’applicazione di:
metodi attivi
utilizzazione della “pedagogia dell’innesto”
collegamento teoria-prassi
Si utilizzeranno:
tracce formative
lavoro in gruppo
scambio tra i partecipanti
integrazione dei temi trattati con dispense
giochi interattivi
video e filmati
simulazioni, ecc.
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2) GENITORI IN REGOLA
Percorso formativo di approfondimento per genitori sulla
gestione di regole, disciplina e responsabilità
PROGETTO IN PILLOLE
Il tema delle regole è uno degli argomenti più frequenti nelle richieste di sostegno
alla genitorialità. Sembra che i bambini e i ragazzi di oggi siano “senza regole” e
“non abbiano rispetto” dei codici, delle istituzione e delle generazioni che li
hanno preceduti.
In questo scenario non molto incoraggiante la famiglia è una risorsa importante
per cercare di favorire comportamenti “autoregolativi” e di interiorizzazione
delle norme e dei valori di comportamento nei nostri figli, soprattutto quando
sono in età scolare.
All’interno di questo corso i genitori saranno aiutati a trovare strategie e
potenziare competenze genitoriali nel gestire la dimensione delle regole in
famiglia e creare una maggior sinergia anche nel rispetto delle regole a scuola e
nella società
DATE DEGLI INCONTRI
Martedì 26 gennaio 2016 ore 20.15-22.45
LE REGOLE NELLA VITA SOCIALE E FAMILIARE
Le funzioni genitoriali e la socializzazione normativa in famiglia
Giovedì 4 febbraio 2016 ore 20.15-22.45
LE REGOLE “INDISCUTIBILI” IN FAMIGLIA E A SCUOLA
L’interiorizzazione delle regole: obbedienza e/o responsabilità?
Martedì 9 febbraio 2016 ore 20.15-22.45
TRASGREDIRE ALLE REGOLE: PUNIZIONI E SANZIONI
La relazione educativa come mezzo per veicolare le regole
Martedì 16 febbraio 2016 ore 20.15-22.45
LE REGOLE “DISCREZIONALI” IN FAMIGLIA
Mediare e concordare in una relazione collaborativa in famiglia
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MARCO MAGGI
Consulente educativo, formatore del Metodo Gordon (Gordon Training
International) per docenti, genitori, operatori socio-sanitari e giovani. Ha lavorato
e lavora per diversi enti pubblici e privati all’interno di gruppi appartamento,
comunità alloggio, attività educativa di strada e lavoro di comunità e di
territorio.
Da circa 25 anni opera attivamente e prevalentemente nel realizzare attività
formative ed educative all’interno dell’area della prevenzione del disagio e
promozione della salute sui temi del benessere a scuola, bullismo, affettività e
sessualità, dipendenze, maltrattamento e abuso sessuale, conflitto, motivazione
allo studio, sostegno alla genitorialità, benessere delle organizzazioni aziendali e
sostegno alle professionalità di docenti, operatori-socio-sanitari, volontari,
animatori e catechisti.
È coordinatore di progetti di prevenzione per alcuni comuni, provincie,
enti/agenzie educative e scuole.
Dal 1988 al 1993 è stato presidente dell’Associazione Nuovi Orizzonti di
Piacenza, che si occupava di prevenzione del disagio giovanile.
Dal 1989 sino al 1995 ha promosso e accompagnato gruppi e incontri secondo la
pedagogia dell’Organismo Internazionale di formazione e ricerca P.R.H.
(Personalité et Relations Humaines).
Ha conseguito il diploma di Counseling e Relazione di aiuto presso l’Istituto
“Approccio Centrato sulla Persona” di Roma. Specializzato in Pastorale della
salute attraverso un corso biennale della Conferenza Episcopale Piemontese –
Consulta regionale per la pastorale della salute. Da alcuni anni ha approfondito il
tema del lutto, del trauma e della resilienza, in modo specifico in riferimento ai
bambini e agli adolescenti. È autore e curatore di diverse importanti
pubblicazioni.
È stato membro della Commissione Nazionale sul Bullismo e consulente del
Ministero della Pubblica Istruzione per la realizzazione del sito
www.smontailbullo.it ed è redattore dei siti: www.bullismo.info,
www.emergenzaterromoto.eu, www.edupolis.org e www.marcomaggi.info.
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PROGETTI CURATI DA FEDERICA BASTIANELLO
1) EDUCAZIONE EMOTIVA-AFFETTIVA-SESSUALE
Strumenti per favorire la competenza nella costruzione di sane
relazioni di gruppo, di amicizia e di amore
PREMESSA
Il Progetto di educazione emotiva-affettiva-sessuale è nato dopo un lungo lavoro
di ricerca, dal confronto con tanti ragazzi che hanno accresciuto la convinzione
che parlare di sessualità è importante perché la sessualità, al di là dei presupposti
biologici che ne costituiscono la base, è un fatto culturale e per questo richiede
informazione, conoscenza ed apprendimento.
Contro la consuetudine di alcuni adulti di scegliere il silenzio, i ragazzi invece
manifestano la loro curiosità, le paure, spesso anche le malizie e le provocazioni
che sembrano nascere da informazioni confuse, a volte trasgressive, che cercano
di raccogliere da soli nel confronto tra coetanei, nel “passaparola” oppure
attraverso la Rete, arrivando a trasformare e deformare tutte le informazioni.
Tra gli 12 e i 14 anni si può parlare e confrontarsi con due tipologie di adolescenti
completamente diversi:
A. ragazzi e ragazze che ancora cercano i giochi dell’infanzia e la sicurezza dal
mondo degli adulti;
B. ragazzi e ragazze che hanno completato lo sviluppo sessuale e stanno
vivendo le prime storie affettive e le prime conoscenze sessuali.
Questo periodo è molto difficile per i cambiamenti che accadono continuamente,
perciò si ritiene che i ragazzi e le ragazze siano capaci di seguire un loro
personale percorso alla ricerca di informazioni sulla sessualità.
La sessualità è un bene individuale che richiede per esprimersi due condizioni:
il coinvolgimento di altri esseri umani;
la capacità di viverla inserita all’interno delle proprie scelte ideologiche e di
valore.
Gli incontri, formulati dal semplice al complesso, sono stati strutturati affidando
ai ragazzi/e il compito di costruire il proprio percorso di interesse e di
conoscenza, con un invito a seguire la curiosità, anche se non esiste ancora per
molti un legame tra le informazioni che si daranno e le esperienze che stanno
facendo. Alcune informazioni anticipano i tempi e i bisogni di questa età, perché
si ritiene che l’informazione preventiva agevoli la capacità di compiere scelte
individuali consapevoli.
I 13-14 anni sono in genere gli anni delle prime esperienze, delle prime prove nei
rapporti affettivi, dei colpi di fulmine, delle simpatie, delle cotte, dei primi
approcci con una sessualità che cerca di farsi strada verso le esperienze che si
consolideranno nel proseguo della crescita. Le esperienze piccole della sessualità,
l’attenzione curiosa del proprio corpo e il corpo dell’altro sesso, i primi segnali
delle preferenze sessuali, le prime paure possono iniziare in questo periodo e
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possono essere positive se sono rispettate alcune regole: essere consapevoli,
sicuri, usare la reciprocità e cercare il benessere.
OBIETTIVO
Dare strumenti per favorire la competenza nell’aumento dell’autostima e nella
costruzione di relazioni di gruppo, di amicizia, di amore, capaci di migliorare il
benessere e il piacere della nostra vita.
ORGANIZZAZIONE
Il progetto è suddiviso in 4 incontri di 2 ore circa per classe (per un totale di 8
ore). Ogni argomento si avvale di uno stimolo visivo (le immagini) che stimola
l’attenzione e la discussione, uno stimolo cognitivo (scheda teorica) che fornisce
informazioni di base sia dal punto di vista fisiologico che psicologico, uno stimolo
cinestesico (scheda per l’attivazione) che offre un’occasione di verifica
dell’informazione attraverso il confronto con i destinatari a quanto è già noto con
quanto è stato acquisito. Esso risponde esattamente alle direttive
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, fin dal 1974, ha suggerito di
affrontare la sessualità umana in una prospettiva positiva, non solo
incoraggiando la prevenzione delle malattie, ma promuovendo lo sviluppo della
salute sessuale.
Il Progetto di educazione emotiva-affettiva-sessuale segue le indicazioni del
Ministero della Pubblica Istruzione per l’educazione alla salute e la prevenzione
dei comportamenti a rischio dei minori.
DESTINATARI
Il Progetto di educazione emotiva-affettiva-sessuale viene proposto agli alunni
delle classi terze della Scuole secondarie di I grado “E. Motterle” e “A. Beltrame”.
Durante gli incontri è sempre presente un docente di classe.
PROGRAMMA
a) Primo incontro (2 h)
Viene trattata la differenziazione sessuale dal punto vista socioculturale. Si
esamina il processo che porta all’assunzione di ruoli sessuali stabiliti dalla
società e trasmessi dalla famiglia.
b) Secondo incontro (2 h)
Vengono esaminate le trasformazioni e i cambiamenti che lo sviluppo
puberale comporta. È dedicato ai cambiamenti del corpo: è qualcosa che è già
iniziato e che diventa sempre più significativo.
c) Terzo incontro (2 h)
La sessualità viene vista come scelta da inserire in un progetto di vita
individuale, come modo per esprimere l’affettività, per comunicare e per porsi
in relazione con l’altro. In questo incontro sono inserite anche alcune
informazioni sulla violenza sessuale e sulle molestie sessuali compiute dagli
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adulti, ma anche dal gruppo di pari. È importante affermare che ci si debba
imparare a difendersi e a proteggere la nostra crescita sana.
d) Quarto incontro (2 h)
Viene trattato l’aspetto riproduttivo della sessualità. Vengono inoltre affrontati
i temi della contraccezione e delle malattie sessualmente trasmesse.
DATE INCONTRI
Classe 3AM: 10/02 ore 8.00-10.00; 15/02 ore 8.00-10.00; 16/02 ore 12.00-14.00;
24/02 ore 8.00-10.00.
Classe 3BM: 16/02 ore 10.00-12.00; 17/02 ore 10.00-12.00; 23/02 ore 8.00-10.00;
24/02 ore 10.00-12.00.
Classe 3CM: 10/02 ore 10.00-12.00; 15/02 ore11.00-13.00; 17/02 ore 8.00-10.00;
23/02 ore 10.00-12.00.
Classe 3A: 14/03 ore 8.00-10.00; 17/03 ore 8.00-10.00; 23/03 ore 8.00-10.00;
31/03 ore 12.00-14.00.
Classe 3B: 15/03 ore 10.00-12.00; 22/03 ore 12.00-14.00; 30/03 ore 11.00-13.00;
01/04 ore 8.00-10.00.
Classe 3C: 17/03 ore 11.00-13.00; 18/03 ore 10.00-12.00; 21/03 ore 11.00-13.00;
04/04 ore 12.00-14.00.
Classe 3D: 14/03 ore 10.00-12.00; 18/03 ore 8.00-10.00; 22/03 ore 9.00-11.00;
01/04 ore 12.00-14.00.
Classe 3E: 16/03 ore 10.00-12.00; 21/03 ore 9.00-11.00; 30/03 ore 9.00-11.00;
31/03 ore 9.00-11.00.
Classe 3F: 15/03 ore 8.00-10.00; 16/03 ore 8.00-10.00; 23/03 ore 10.00-12.00;
04/04 ore 9.00-11.00.
2) EDUCAZIONE EMOTIVA-AFFETTIVA-SESSUALE
RIVOLTO AI GENITORI DEGLI ALUNNI
CHE PARTECIPANO AL PROGETTO
Informazioni sull’attività proposta ai ragazzi
e confronto sulle problematiche emerse
PROGRAMMA E DATE INCONTRI
L’esperta incontrerà i genitori:
prima dell’avvio del progetto: mercoledì 3 febbraio ore 20.30-22.00
a conclusione del progetto: giovedì 14 aprile alle ore 20.30-22.00
La sessualità delle ragazze e dei ragazzi rappresenta per il mondo adulto un
territorio ancora poco conosciuto, circondato da silenzio e disagio. Nonostante un
processo di modernizzazione della cultura, dell’etica sociale, del costume, che ha
intaccato la logica tradizionale repressiva e colpevolizzante, il tema della
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sessualità e dell’affettività dei minori continua ad essere circondato nella
comunità adulta da un rilevante cordone di imbarazzo.
In famiglia, le ragazze e i ragazzi sono spesso lasciati soli con le loro difficoltà,
con i loro interrogativi, con i loro desideri e con le loro paure concernenti gli
affetti e la sessualità. Se gli educatori disertano il campo della comunicazione
franca e diretta con le problematiche sessuali dei preadolescenti, a questi ultimi
resta pertanto, come unica possibilità di confronto, la comunicazione tra coetanei,
spesso confusa e distorta. La negata educazione affettiva e sessuale diventa così
un’occasione sprecata di dialogo, rappresenta un handicap nel processo di
crescita del minore, può lasciare le ragazze e i ragazzi maggiormente indifesi di
fronte al pericolo di approcci manipolatori o seduttivi. Ecco quindi l’importanza
per l’esperta da una parte di informare i genitori sull’attività proposta ai ragazzi e
dall’altra di confrontarsi con loro sulle problematiche emerse e sugli aspetti da
condividere con i propri figli.
BASTIANELLO FEDERICA
Diplomata Infermiera e Ostetrica, si è specializzata in Consulenza in sessuologia
di 1° e 2° livello e integrazione del 2° livello e in Esperto in educazione sessuale
di 1° e di 2° livello presso l’Istituto Internazionale di Sessuologia - Istituto di
Ricerca e Formazione - di Firenze (entrambe le specializzazioni sono riconosciute
dalla FISS - Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica e le hanno permesso
di accedere all’Albo FISS come esperto in educazione sessuale e consulente
sessuale.
È iscritta all’Associazione Italiani Sessuologi (A.S.I.).
Ha inoltre conseguito il master di Istruttore in Psicologia del benessere presso
l’Istituto di psicologia del benessere di Ferrara, direttore dott. Leonardo Milani
(mental trainer delle Frecce tricolori).
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PROGETTI CURATI DAL DOTT. PIETRO LOMBARDO
FAVORIRE IL DESIDERIO DI APPRENDERE
Potenziare la fiducia in se stessi per apprendere più facilmente
VISION
Perché tanti adolescenti trovano difficoltà ad apprendere? Come sostenere gli
studenti nei loro processi emotivi e cognitivi nelle diverse fasi di studio? Quanto
incide la percezione di sé o autoefficacia nel successo scolastico? E perché si
inceppa il motore del desiderio ad apprendere?
Questo progetto introduce ai principali concetti legati alle dinamiche
dell’apprendimento scolastico, ove il desiderio di studiare sia debole o venuto
meno.
Un incontro ricca di spunti e di riflessioni, condita da una giusta dose d’humour
che non guasta mai.
Spesso chi mostra un atteggiamento di difficoltà verso l’apprendimento è
caratterizzato da cicatrici emotive che ledono il senso dell’autoefficacia e che
ostruiscono i canali cognitivi, limitando così le possibilità di proseguire un sereno
e fecondo cammino di formazione personale.
MISSION
Conoscere le proprie reali potenzialità autorealizzative ed evolvere attraverso
l’acquisizione di nuove abilità, strategie e metodi volti a migliorare la costruzione
della propria identità, la competenza relazionale-sociale, l’autostima e la
motivazione all’impegno scolastico.
OBIETTIVO
L’obiettivo di tale progetto è di offrire ai giovani adolescenti una serie di stimoli
che li aiutino ad acquisire una più positiva percezione di sé, a rivalutare il motivo
reale delle loro difficoltà di relazione e d’apprendimento, nonché a riscoprire il
valore dell’educazione socioaffettiva e della cultura come strumenti di benessere
interiore e sociale.
GRAZIE A QUESTO CORSO IL RAGAZZO/A POTRÀ
Rivedere se stesso sotto una prospettiva di maggiore consapevolezza e
profonda conoscenza
Osservare i suoi comportamenti in termini di significato psicoesistenziale
Apprendere nuove modalità di comunicazione intrapersonale ed interpersonale
Scoprire il valore dell’autostima e la presenza delle ferite narcisistiche
Imparare a costruire un’identità di sé più solida e creativa
Utilizzare nuove strategie d’apprendimento per rimuovere blocchi o specifiche difficoltà
Costruire una visione di sé proiettata nel futuro
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Riconoscere l’importanza dell’educazione affettiva
Sviluppare una maggiore coscienza nei confronti della dimensione morale ed
etica
DESTINATARI
Gli alunni delle classi prime della Scuole secondarie di I grado “E. Motterle” e
“A. Beltrame”.
DATA INCONTRO
Il progetto (nell’auditorium della nostra sede) sarà strutturato in un unico giorno:
Venerdì 19 febbraio 2016 ore 11.00-13.00.
2) EDUCARE CON EQUILIBRIO E COMPETENZA
Allenare alla professione genitore/educatore
VISION
L’educazione è ciò che permette ad un essere umano di svilupparsi in modo
armonico, integrale e reale.
Una società che non coltiva il valore dell’opera educativa genera caos,
distruttività e degrado etico, ovverosia una vita infelice dove regna il disordine
morale e l’inciviltà.
Come ci ricorda Maria Montessori: “Il bambino è il padre dell’uomo”. Gli incontri
forniranno la consapevolezza e gli strumenti per formare delle persone dal
carattere nobile, dall’animo generoso, coscienti dei loro talenti e desiderose di una
vita piena, colma di bellezza, di bontà, di operosità e di una spiritualità autentica,
fondata sul valore del rispetto e dell’amore per il prossimo.
MISSION
Conoscere il potere delle leve educative che sollevano dalla dipendenza e
orientano verso l’autonomia, l’autostima, la maturità psicoaffettiva e
l‘autorealizzazione.
OBIETTIVO DEL CORSO
Il corso è stato ideato e progettato per allenare alla professione genitoreeducatore, grazie alla trasmissione di contenuti che possono essere applicati nella
realtà quotidiana.
Questo corso, unico del suo genere per contenuti e metodologie proposte,
permette di apprendere delle strategie relazionali ed educative, secondo il
principio della “leaderschip situazionale”.
GRAZIE A QUESTO CORSO POTRAI
Riconoscere i bisogni delle diverse tappe evolutive e come vanno soddisfatti
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Imparare con quali stili educativi è possibile sostenere la crescita
dell’educando verso l’autonomia, la maturità e la realizzazione delle sue
potenzialità
Scoprire come utilizzare il potere dell’assertività e dell’empatia per migliorare
la tua capacità di sintonia comunicativa
Gestire i momenti di conflitto in modo creativo
Individuare con quali comportamenti puoi favorire la costruzione della
preziosa vitamina autostima
Comprendere come creare un clima psicoaffettivo famigliare sano, nutriente e
rigenerante per tutti i componenti
Imparare a prenderti cura di chi ami in modo onesto, maturo, sano, etico e
responsabile
DESTINATARI
Genitori, Nonne/i, Educatori, Insegnanti scuola infanzia, primaria e secondaria di
primo grado e tutti coloro interessati a scoprire il grande potenziale di un
educazione amorevole, autorevole ed etica.
DATE DEGLI INCONTRI
Giovedì 3 marzo 2016 ore 20.30-22.30
COME ASCOLTARE GLI ADOLESCENTI: L’ATTEGGIAMENTO EMPATICO
Giovedì 17 marzo 2016 ore 20.30-22.30
COME COMUNICARE CON GLI ADOLESCENTI E OTTENERE UN
ASCOLTO EFFICACE
Giovedì 7 aprile 2016 ore 20.30-22.30
INTERNET, SMARTPHONE E VIDEOGIOCHI: VANTAGGI E RISCHI.
ISTRUZIONI PER L’USO
Giovedì 21 aprile 2016 ore 20.30-22.30
CONOSCO MIO FIGLIO? L’ALLEANZA EDUCATIVA TRA GENITORI,
SCUOLA E FAMIGLIA PER UN’EDUCAZIONE ETICA
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PIETRO LOMBARDO
Pedagogista con studi a indirizzo psicologico, giornalista pubblicista, fondatore e
direttore del Centro Studi Evolution, opera come consulente pedagogico, relatore
di conferenze, docente di corsi di formazione, docente di seminari e workshop,
autore di Libri e Dvd. La sua esperienza - unita alla conoscenza e a un costante
aggiornamento per aiutare le persone a conoscere se stesse e migliorare la qualità
della vita - gli ha permesso di ideare e sviluppare percorsi tematici riguardanti
l’educazione, l’evoluzione personale, l’orientamento psico-esistenziale e
l’apprendimento scolastico. Da questa opera di codificazione e razionalizzazione,
è nata anche una serie di pubblicazioni disponibili al pubblico come piccoli
strumenti di riflessione. Tali libri diventano pretesto per iniziare un cammino di
approfondimento, per altri la possibilità di continuare un viaggio di
consapevolezza stimolato dai temi trattati tra questi.
Per un ulteriore supporto “alla persona” fa nascere e affianca al CSE Radio
Evolution, una radio web dove è conduttore delle rubriche “Crescere per
educare” in onda ogni mercoledì alle ore 21.00, “Volersi bene” in onda ogni
domenica alle ore 21.00 e “I’m your coach” ogni martedì e mercoledì alle ore
14.30 su Radio Evolution.
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PROGETTO CURATO DAL DOTT. DIEGO GIRON
SPORTELLO D’ASCOLTO PSICOLOGICO
Uno spazio per pensare, per essere, per diventare
INTRODUZIONE
La scuola e la famiglia rappresentano gli ambiti privilegiati in cui avvengono la
crescita, la formazione e la socializzazione del ragazzo.
La scuola è investita da sempre di una grande responsabilità che è quella di
formare gli adulti di domani non solo in quanto persone, ma anche in quanto
cittadini e lavoratori.
L’attuale scenario economico, le trasformazioni degli ambienti sociali e
organizzativi, rendono il percorso da intraprendere ancora più difficile e
impegnativo e per vivere nella società contemporanea si chiede ai ragazzi
autonomia, senso di responsabilità e di coerenza, creatività per affrontare
l’incertezza del futuro.
La scuola, inoltre, non è solo un luogo in cui avviene l’apprendimento e in cui si
trasferiscono conoscenze, ma è uno spazio di relazione, di incontro; un
laboratorio in cui sperimentarsi, mettersi alla prova in un ambiente protetto e
regolato, per imparare a comunicare e convivere civilmente con i propri coetanei
ma anche con gli adulti.
La proposta di uno Sportello d’Ascolto Psicologico all’interno del nostro Istituto, che
accoglie i ragazzi in un momento evolutivamente molto delicato e controverso,
quale l’adolescenza, è una buona occasione per affrontare e risolvere
problematiche inerenti la crescita, la dispersione scolastica, l’insuccesso, il
bullismo, ma anche uno spazio in cui fare prevenzione rispetto alle situazioni di
disagio e sofferenza (fobie scolastiche, disturbi psicosomatici che creano disagio
non altrimenti classificato, disturbi alimentari, ecc.) e alle situazioni di rischio
(dipendenze, anche da video-games, ecc.).
IL RUOLO DELLO PSICOLOGO NELLA SCUOLA
È importante definire quali competenze possiede lo psicologo, e che tipo di
attività svolge: “In base all’art. 1 della Legge 56/89 la professione di psicologo
comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la
diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito
psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.
Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale
ambito”.
Le principali funzioni di uno psicologo impegnato all’interno della scuola
possono essere individuate nelle seguenti attività:
costituire un’opportunità per favorire delle riflessioni
costituire un momento qualificante di educazione alla salute e prevenzione del
disagio, per il benessere psicofisico degli studenti e degli insegnanti
promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in se stessi
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costituire un momento qualificante di ascolto e di sviluppo di una relazione di
aiuto
costituire un momento qualificante per la prevenzione del disagio evolutivo
collaborare con le famiglie per la prevenzione del disagio scolastico
rappresentare uno strumento per la formazione e la riqualificazione del
personale docente
rappresentare uno strumento, una modalità ed un’occasione per la formazione
dei genitori.
DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA
Lo Sportello d’Ascolto Psicologico offrirà a tutti gli studenti l’opportunità di
usufruire della consulenza psicologica all’interno dell’istituto. Lo spazio sarà
dedicato prima di tutto ai ragazzi, ai loro problemi, alle loro difficoltà con il
mondo della scuola, della famiglia, dei pari e fornirà agli studenti la possibilità di
prevenire o affrontare il disagio che fisiologicamente l’adolescenza porta con sé.
Il progetto nasce all’interno della scuola stessa, in modo da costruire in sinergia
strategie di promozione del benessere e di prevenzione del disagio. L’obiettivo è
far si che lo sportello diventi un punto di riferimento e uno spazio che offra
accoglienza e ascolto e che come tale non si occupi solo del disagio, ma anche
dell’aumento delle risorse e delle competenze personali dei ragazzi, aiutandoli ad
attenuare i pregiudizi rispetto alla richiesta di aiuto.
Un primo passo previsto è la presentazione e la conoscenza di questa figura
professionale la cui identità viene spesso deformata e confusa. Lo psicologo è un
professionista che si occupa e quindi promuove il benessere e la salute delle
persone in tutte le fasi del loro ciclo di vita e chiedergli un aiuto per migliorare è
segno di maturità e responsabilità personale.
Lo psicologo potrà sostenere lo sviluppo dell’identità personale degli allievi,
favorendo il miglioramento dell’autostima, la percezione dell’autoefficacia e la
capacità di tollerare fatiche, insuccessi; tramite degli interventi non solo
individuali ma anche di gruppo-classe, potrà operare interventi al fine di
migliorare la comunicazione, favorendo la maturazione di competenze relazionali
adeguate, migliorando la gestione dell’aggressività, aumentando la capacità di
regolare l’attivazione e la disattivazione del sistema motivazionale agonistico, a
favore del sistema motivazionale cooperativo, favorendo in questo modo il senso
di appartenenza a partire dai compagni di classe all’intera scuola.
Lo sportello si costituirà anche come spazio di incontro e confronto per i genitori
che lo desiderano, per aiutarli a comprendere ed affrontare le difficoltà che
possono sorgere nel rapporto con un figlio che cresce. Lo psicologo sarà
naturalmente a disposizione di tutti gli insegnanti che richiederanno la sua
collaborazione nel confrontarsi con problematiche vissute a scuola nel rapporto
con gli allievi, sia a livello individuale che di gruppo-classe.
DESTINATARI
Tutti gli studenti del nostro Istituto, i genitori, gli insegnanti.
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FINALITÀ
La finalità del progetto è quella di migliorare la qualità della vita degli studenti (e
a sua volta di insegnanti e genitori) favorendo nella scuola benessere, successo e
piacere e promuovendo quelle capacità relazionali che portano ad una
comunicazione assertiva e collaborativa.
Attraverso colloqui motivazionali e di sostegno i ragazzi avranno la possibilità di
apprendere modalità di funzionamento più vantaggiose per il proprio benessere
quali ad esempio:
imparare ad attribuire costantemente un senso ed una motivazione a ciò che
fanno
sviluppare senso di responsabilità rispetto alle azioni e alle scelte che decidono
di compiere
sviluppare le capacità progettuali, apprendere la comunicazione cooperativa
migliorare il senso di efficacia personale e di autostima
migliorare le capacità esplorative, aumentare il senso di autonomia.
Allo stesso tempo questi interventi permettono di effettuare prevenzione rispetto
alle situazioni di rischio per la salute.
METODOLOGIE
Le attività di ascolto vengono realizzate attraverso colloqui individuali di
consulenza e non hanno carattere terapeutico. L’allievo viene accolto nelle
proprie richieste attraverso una modalità empatica, non giudicante, con
l’obiettivo di aiutarlo nell’analisi del problema e nella comprensione del proprio
vissuto.
Lo sportello diventa per i ragazzi un’occasione di:
ascolto
accoglienza
sostegno alla crescita
orientamento
informazione
gestione e risoluzione di problemi/conflitti.
Per i genitori che desiderano confrontarsi sulle problematiche dei figli a scuola
sono previsti colloqui di consulenza ma anche incontri di gruppo, in base alle
esigenze degli utenti. Uno degli obiettivi principali del sostegno ai genitori è il
miglioramento delle abilità comunicative e relazionali con i figli.
Su richiesta degli insegnanti è possibile organizzare incontri e/o interventi anche
nelle classi, non solo in base alle necessità o alle problematiche che i docenti
rilevano (conflitti, emarginazione, bullismo, ecc.) ma anche in un’ottica
preventiva.
OBIETTIVI
Gli obiettivi che si prefigge il progetto sono:
migliorare la qualità della vita a scuola con risvolti positivi anche in famiglia
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aumentare la motivazione dei ragazzi allo studio
aumentare il benessere psicofisico
aumentare le capacità meta-cognitive
migliorare il senso di efficacia personale e di autostima
migliorare le capacità esplorative e progettuali
migliorare l’attenzione
aumentare l’ascolto
prevenire situazioni di disagio e sofferenza (fobie scolastiche, malattie
psicosomatiche, disturbi del comportamento, ecc.)
aumentare il senso di autonomia
aumentare il livello di responsabilità delle proprie scelte
migliorare la capacità di organizzare il proprio tempo
migliorare le capacità di distinguere l’effettiva competenza (il saper fare)
dall’intenzionalità (il voler fare)
aumentare le capacità relazionali e affettive che favoriscono una buona
costruzione dell’identità
migliorare il rapporto e il dialogo con gli insegnanti
TEMPI
Tutti i mercoledì presso il plesso “A. Beltrame” ore 8.00-9.30
Tutti i mercoledì presso il plesso “E. Motterle” ore 10.00-12.00
Il progetto sarà realizzato dal 27 gennaio al 25 maggio 2016.
Altri tempi e orari si possono concordare in base alle esigenze.
PRIVACY
I contenuti di ogni colloquio sono strettamente coperti dal segreto professionale.
Tuttavia, dovessero emergere delle aree-problema su cui fosse importante
intervenire dal punto di vista educativo preventivo, lo psicologo fornirà alla
Scuola opportune indicazioni per promuovere in seguito nuove iniziative di
prevenzione e /o intervento.
Gli adolescenti che vogliono accedere individualmente al Servizio devono
presentare il previsto modulo di consenso informato debitamente compilato e
firmato da un genitore/affidatario.
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DIEGO GIRON
Psicologo e psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-comportamentale. Lavora
da oltre vent’anni nell’ambito dell’adolescenza sia in contesti scolastici che extra
scolastici alternando interventi educativi e psicologici. Collabora con diverse
cooperative sociali della provincia nella gestione di percorsi con minori (dal
Nido alla Scuola secondaria di II grado), con genitori ed insegnanti.
Da diversi anni svolge il servizio di Sportello d’Ascolto presso le scuole di
Arzignano. Svolge attività privata in diverse sedi operando con minori, adulti e
coppie e realizza percorsi di supervisione in diversi contesti educativi.
Un ambito di interesse e di formazione riguarda l’area dei Disturbi
dell’apprendimento e i Disturbi del comportamento, intervenendo con minori,
genitori e scuola, in percorsi individuali e di classe.
TUTTI GLI INCONTRI SI TERRANNO
PRESSO L’AUDITORIUM DELLA NOSTRA SEDE
(IN VIA IV MARTIRI, 71 - ARZIGNANO VI).
I CORSI SONO GRATUITI SIA PER GLI ALUNNI
CHE PER I GENITORI/EDUCATORI
(soltanto per il corso adulti del dott. M. Maggi si chiede
un rimborso di € 10 per spese materiale fornito).
NON È NECESSARIA ALCUNA ISCRIZIONE
(tranne che per il corso adulti del dott. M. Maggi a cui bisogna iscriversi
telefonando o inviando un sms al 340.8796318 oppure
inviando una mail a [email protected]).
INFO: 0444.670400 - [email protected]
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