Bretagna

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Bretagna
© Lonely Planet Publications
Bretagna
Saint-Malo . . . . . . . . . . 219
Dinard . . . . . . . . . . . . . 226
Roscoff . . . . . . . . . . . . 233
Île d’Ouessant . . . . . . 238
Presqu’île .
de Crozon. . . . . . . . . . 240
Quimper . . . . . . . . . . . 242
Concarneau . . . . . . . . 246
Carnac. . . . . . . . . . . . . 248
Belle Île. . . . . . . . . . . . 252
Josselin. . . . . . . . . . . . 256
Rennes. . . . . . . . . . . . . . 257
I migliori
ristoranti
»»Le Chalut (p224)
»»Restaurant
Delaunay (p224)
Perché andare?
La Bretagna è una meta ideale per chi ha spirito da esploratore. Le sue coste selvagge e suggestive, le cittadine
medievali e le fitte foreste meritano una deviazione dagli
itinerari più battuti. Questa è la terra del misticismo preistorico, delle tradizioni orgogliosamente tramandate e di una
grande varietà culinaria, dove la gente del posto è rimasta
fieramente indipendente e dove si celebra la cultura bretone.
Oltre ai siti più famosi, troverete la straordinaria SaintMalo, la regale Dinard e l’incantevole Dinan. Le gemme che
la Bretagna offre al viaggiatore – comprese le località poco
conosciute di Roscoff, Quimper e Vannes, i megaliti di Carnac, il selvaggio litorale del Finistère, la Presqu’île de Crozon
e la costa del Morbihan – dimostrano che in questa regione
c’è ben altro delle deliziose crêpes e del sidro di produzione
locale. Le isole bretoni sono altrettanto frequentate: non
perdete le due più belle, la suggestiva Île d’Ouessant e la
Belle Île, dal nome decisamente appropriato.
Quando andare
»»Le Coquillage (p230)
»»L’Ambroisie (p244)
»»Villa Margot (p252)
I migliori hotel
»»Hôtel Printania (p227)
»»Hôtel du Centre (p234)
»»Grand Hôtel
Barrière (p227)
»»Hôtel de Nemours (p258)
»»Hôtel Manoir des Indes
(p243)
Giugno e inizio
luglio Le spiagge,
le attività
all’aperto e il
sole senza troppi
turisti.
Fine luglio Musica tradizionale
celtica al Festival
de Cornouaille di
Quimper.
Fine novembre
Rennes, in
inverno, per il
festival notturno
di Yaouank.
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LOIREATLANTIQUE
Belle Île
Il meglio della Bretagna
Bretagna 
1 Le crêpes, il sidro e la
4 Una passeggiata sui
2 La visita del turrito
5 La cittadina bretone
bretone e l’insolita chiesa .
di Roscoff (p233),
un’incantevole cittadina
portuale
6 Il sidro bretone e la sua
suggestiva Île d’Ouessant
(p238), con bei panorami .
del Finistère
compagnia degli studenti
nell’incantevole centro
storico di Rennes (p257)
castello medievale di
Josselin (p256), un fiabesco
villaggio nella foresta
3 Un giro in bicicletta tra i
campi punteggiati di megaliti
(p251) nei pressi di Carnac
Storia
bastioni (p220) al tramonto
per ammirare il panorama di
Saint-Malo
di Quimper (p242), con una
magnifica cattedrale e un bel
centro storico
7 La rilassante atmosfera
8 Il litorale della
storia narrata nel Musée du
Cidre (p240) di Argol
I primi abitanti della Bretagna di cui si abbia
notizia furono le tribù neolitiche, che lasciarono ai posteri menhir e dolmen tuttora
alquanto misteriosi agli occhi degli storici. I
celti giunsero nella regione nel VI secolo a.C.
e battezzarono la loro nuova patria Armor
(Terra sul mare). Nel 56 a.C. la Bretagna fu
conquistata da Giulio Cesare, e quando i
romani si ritirarono nel V secolo d.C. giunse
una seconda ondata di celti – in fuga dai
territori corrispondenti alle odierne Gran
Bretagna e Irlanda a causa delle invasioni
degli angli e dei sassoni – che introdussero
il cristianesimo nella regione.
Nel IX secolo Nominoë, l’eroe nazionale
bretone, si ribellò al dominio francese, ma
il ducato di Bretagna, schiacciato tra due
regni più potenti, fu conteso tra Francia e
Inghilterra fino a quando, dopo una serie
di matrimoni dettati dalla ragion di stato,
nel 1532 la regione fu infine annessa alla
Francia.
Nel corso dei secoli la Bretagna è riuscita
a conservare una propria identità regionale,
e oggi vi si avverte una forte tendenza al rinnovamento culturale e linguistico, nonché la
consapevolezza, da parte dei suoi abitanti, di
far parte di una grande comunità culturale
celtica che comprende l’Irlanda, il Galles, la
Scozia, la Cornovaglia e la Galizia in Spagna.
8Per/dalla Bretagna
e trasporti locali
I traghetti collegano Saint-Malo con le Isole .
del Canale e i porti inglesi di Portsmouth, Poole
e Weymouth. Da Roscoff partono dei traghetti
per Plymouth (Regno Unito) e Cork (Irlanda). .
In alternativa, gli aeroporti di Brest, Dinard,
Lorient e, a sud, Nantes, servono .
il Regno Unito, l’Irlanda e altre destinazioni
francesi ed europee.
ITINERARI COSTIERI IN BRETAGNA CATHERINE LE NEVEZ
219
Sillon de Talbert Le più belle strade costiere della Bretagna vi permetteranno di
scoprire tradizioni ancora vive. A ovest di Paimpol, sulla costa settentrionale, vi capiterà magari di vedere i raccoglitori di alghe che trainano i caratteristici carretti.
Côte de Granit Rose Questo tratto di litorale, abitato dalle lontre, è chiamato
‘Costa di granito rosa’ e vanta appunto scogliere, affioramenti e massi di questa
roccia, modellati nel corso dei millenni dal vento e dalle onde. I colori intensi delle
rocce sembrano ancora più suggestivi lungo il percorso di 5 km, detto sentier des
douaniers (sentiero dei doganieri), che parte dal principale centro abitato della
zona, la località balneare di Perros-Guirec. I pescatori locali vendono il pescato
tutte le mattine al Marché des Pêcheurs in place du Marché a Peros. Al largo della
costa, fate una gita in barca alle Sept-Îles (Sette Isole), popolate da oltre 20.000
uccelli marini tra cui pulcinella di mare, gazze marine e fulmari. Visitate il sito
www.armor-decouverte.fr per informazioni sulle barche.
Pays Bigouden Se siete abbastanza fortunati da partecipare a una delle manifesta-
Côte Sauvage All’estremità occidentale della penisola, sulla strada per Quiberon,
la cosiddetta ‘costa selvaggia’ rende onore al suo nome scendendo precipitosamente
tra brulli promontori e scogliere a picco sul mare. Inoltre, seguendo questo percorso
potrete evitare il traffico caotico della strada principale – in parte grazie al fatto che
la strada costiera (D186a) non è ben segnalata. Dirigendovi a sud, svoltate subito
prima di raggiungere Saint-Pierre-Quiberon, in direzione di Kemiscob e Kervozès.
Golfe du Morbihan (Costa del Morbihan) La maggior parte dei turisti che visitano
i megaliti di Morbihan non esplora affatto questa zona del golfo. Dirigendovi a sudovest di Vannes fino a Port Navalo potrete ammirare splendide vedute del golfo e
delle isole. Sulla punta di Port Navalo troverete delle panchine ideali per un picnic,
perciò portatevi un cesto di leccornie e una bottiglia di sidro bretone.
Le principali città e cittadine della Bretagna
sono collegate da linee ferroviarie, mentre l’entroterra è mal servito. La rete degli autobus è
molto estesa, ma le corse sono poco frequenti,
per cui il modo migliore per visitare la zona è
disporre di un veicolo proprio, soprattutto se si
vogliono raggiungere località fuori mano. Grazie alle strade generalmente pianeggianti e
ben tenute, all’assenza di pedaggi e al traffico relativamente scarso al di fuori delle grandi città,
guidare in Bretagna è un vero piacere. Anche la
bicicletta è un mezzo di trasporto molto popolare, ed è facile trovare dei noleggi. COSTA SETTENTRIONALE
Punteggiata di località balneari della belle
époque, villaggi di pescatori e promontori
sinuosi, la parte centrale della costa set-
tentrionale della Bretagna è suddivisa tra
i départements di Ille-et-Vilaine e Côtes
d’Armor. Ai bassi fondali dalle acque verdi si
deve il nome della Côte d’Émeraude (Costa di
Smeraldo) situata a est, mentre a ovest i massi dalle sfumature rosse caratterizzano la
Côte de Granit Rose (Costa di Granito Rosa).
Saint-Malo
POP. 50,200
Il porto di Saint-Malo, in cui svetta una moltitudine di alberi maestri, offre un paesaggio
scenografico e mutevole. Questa località è
infatti caratterizzata da una delle più forti
escursioni di marea al mondo, nonché da
violenti temporali che si addensano sotto
cieli carichi di nuvole scure mentre le onde
si infrangono sulla sommità dei bastioni
Bretagna S ain t- M alo
zioni culturali che si svolgono nel sud-ovest del Finistère, forse vi capiterà di vedere
donne che indossano il coiffe bigoudène, la tradizionale cuffia di pizzo della zona
che può essere alta anche 30 cm. Se siete sufficientemente coraggiosi, poi, potete
unirvi agli intrepidi surfisti che cavalcano ‘l’ascensore’ – un break mozzafiato al
largo di Pointe de la Torche. Alcuni negozi, vicino al parcheggio, affittano l’attrezzatura e forniscono informazioni; potrete tuttavia accontentarvi di ascoltare
i racconti dei surfisti che hanno portato a compimento questa impresa in uno dei
caffè locali.
Saint-Malo
e Saint-Servan
220
æ Da non perdere
Mémorial 39–45...........................................A5
æ Che cosa vedere
1 Fort de la Cité........................................ A5
2 Fort National..........................................B1
3 Musée International du Long
Cours Cap-Hornier.......................... A5
ÿ S Pernottamento
4 Camping Aleth...................................... A5
5 Hôtel d’Aleth......................................... B5
6 Manoir du Cunningham....................... B5
ú Pasti
7 Côté Jardin............................................ B4
û Locali
Le Cunningham................................ (v. 5)
Bretagna cos ta s e t t e n t rional e
estiva e la raggiungono con una breve traversata in traghetto dalle Isole del Canale.
1Che cosa vedere e fare
INTRA MUROS
della cittadella fortificata. Nell’arco di poche
ore, però, il cielo blu ritorna a fondersi con il
colore intenso del mare, e le ampie spiagge
piatte creano ponti di terra tra gli isolotti
di granito.
La costruzione delle fortificazioni ebbe
inizio nel XII secolo. La città divenne un
porto strategico durante il Seicento e il
Settecento, costituendo una base sia per le
navi mercantili sia per i corsari (in pratica
dei pirati) autorizzati dalla Corona ad agire
contro la costante minaccia degli inglesi.
Oggi gli abitanti del Regno Unito considerano Saint-Malo una meta di villeggiatura
I primi abitanti di Saint-Malo si trasferirono
da Saint-Servan in questa zona, che un tempo era un’isola e fu collegata alla terraferma
nel XIII secolo mediante l’istmo sabbioso di
Le Sillon. Per ammirare i panorami più suggestivi della città fortificata passeggiate in
cima ai bastioni lunghi 1,8 km, che furono
costruiti alla fine del XVII secolo su progetto
dell’ingegnere militare Vauban.
Anche se osservando le strade acciottolate e i monumenti ricostruiti nello stile
del XVII e XVIII secolo vi sembrerà quasi
incredibile, nell’agosto del 1944 la battaglia
combattuta per cacciare le forze tedesche
da Saint-Malo distrusse all’incirca l’80% del
centro storico, in seguito meticolosamente
restaurato.
Cathédrale Saint-Vincent
CATTEDRALE
(cartina p222; place Jean de Châtillon; h9.30-18 eccetto durante la messa) Il monumento simbolo
della città fu costruito tra il XII e il XVIII
secolo, ma subì gravi danni durante la seconda guerra mondiale. Una targa in mosaico
posta sul pavimento della navata indica il
luogo in cui Jacques Cartier ricevette la benedizione del vescovo di Saint-Malo prima di
intraprendere il suo ‘viaggio di scoperta’ in
Canada nel 1535. La tomba di Cartier – dopo