Città corsara - Office de Tourisme de Saint-Malo

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Città corsara - Office de Tourisme de Saint-Malo
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10 Statua di René Duguay-Trouin
2 Bastione Saint-Louis (1714-1721)
11 Statua di Jacques Cartier
3 Bastione Saint-Philippe (1714)
12 Statua di Bertrand-François Mahé
de la Bourdonnais
4 Cattedrale Saint-Vincent (sec. XI - XVIII)
5 Casa André Désilles (sec. XVII)
6 Casa dell’ armatore Magon de la Lande
« Hôtel d’Asfeld »
7 Casa dei Poeti e degli Scritorri
8 Residencia della Duchessa Anna
9 Statua di François-René de Chateaubriand
13 Statua di Robert Surcouf
14 Tomba di François-René de Chateaubriand
Esplanade Saint-Vincent - 35400 Saint-Malo
00 33 825 135 200
saint-malo-tourisme.com
Crédits photos : F. Buxin •D. Torchut • W. Berré •NG Hernout •Saint-Malo Tourisme
L’Explograf cartographie - LM Y&R charte graphique
1 Castello della Duchessa Anna
di Bretagna
Museo storico
Gran Torrione (1424)
Torre « La Générale » (1475)
Torre « des Moulins » (1500)
Torre « Quic-en-Groigne » (1498)
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Saint-Malo deve il suo nome al monaco gallese Mac Low che, verso il VI secolo, diventò vescovo di Alet, culla
dell’attuale città, fondata verso la metà del XII secolo su un isolotto roccioso vicino, e nata dalla fusione
effettuata nel 1967 con Saint-Servan e Paramé. Fin dal XIII secolo, gli abitanti di Saint-Malo predavano le navi
nemiche. Nel 1308, ebbero una comune giurata, poi dal 1395 al 1415 si misero sotto la protezione del Re di
Francia, Carlo VI, che concesse loro delle franchigie portuali.
Ed è per conservare meglio queste franchigie che i duchi di Bretagna fecero costruire il castello che gli
abitanti di Saint-Malo assediarono nel 1590 per dischiararsi poi «Repubblica indipendente » per 4 anni.
Ma già tra il 1534 e il 1542 Jacques Cartier aveva doppiato la rotta di Terranova e scoperto il
Canada.
La città chiamata un tempo « Saint-Malo de l’Isle », rinchiusa in uno spazio ristretto (16
ettari) intorno alla cattedrale, bruciò soprattutto durante un primo incendio scoppiato nel
1661. Negli anni successivi, Vauban e Garangeau la trasformarono ingrandendola
4 volte, fino a raggiungere i 24 ettari.
Grazie ai suoi navigatori e ai suoi mercanti che effettuarono spedizioni nelle Indie,
in Cina, in Africa e nelle Americhe, la prosperità della cittadella divenne prodigiosa
nel XVII e nel XVIII secoli : Chateaubriand, Lamennais, e soprattutto i corsari
Duguay-Trouin che conquistò Rio de Janeiro nel 1711 e Surcouf, dettero alla città
un prestigio notevole. Dopo la fine della « guerra di corsa » nel 1815, Saint-Malo
conserverà ancora i suoi armamenti per Terranova e continuerà la sistemazione
del porto.
Ma i combattimenti del 1944 devastarono la città e distrussero all’80% la parte
intra-muros. E’ su queste rovine conservate e restaurate che Saint-Malo si è
risollevata grazie ad una ricostruzione fedele alla sua storia.
Una citta di granito ricostruita
nel suo antico stile
A causa degli incendi, Saint-Malo ha conservato
soltanto 2 o 3 esempi di edifici in legno, come il cortile
interno della casa natale di Chateaubriand, le case a
pannelli di legno della Rue du Pélicot o l’arcata dei
Recollets che scavalca la Rue des Vieux Remparts. La
Casa dei Poeti e degli Scrittori, inizio del XVII secolo,
è stata probabilmente costruita dagli architetti della
marina che riutilizzarono in parte materiali provenienti
dalle navi.
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Fin dalla fine del XVI secolo e soprattutto durante i due
secoli successivi, la pietra è stata sempre più utilizzata,
modificando notevolmente l’aspetto della città.
Anche se le mura e il castello sono sfuggiti alla
distruzione del 1944, la città è stata ricostruita per
tre quarti. Alcune facciate poste vicino alle mura sono
state riedificate « identiche a quelle di un tempo » dai
Monumenti Storici.
Fin dal Medio Evo, Saint-Malo è una fortezza marittima. Il Petit Donjon (Piccolo
Torrione) del castello Intra-Muros e la Torre Solidor, a Saint-Servan, sono gli esempi
più antichi. Il Grand Donjon (Gran Torrione) del XV secolo, a forma di ferro di cavallo, le 4 enormi torri d’angolo,
con muri molto spessi, annunciano la fortificazione a bastioni che Vauban adotterà alla fine del XVII secolo.
Garangeau edificò, secondo i propri piani, i forti delle isole del largo (Fort National, Fort du Petit Bé, Fort de
la Conchée) rendendo in tal modo inespugnabili le entrate del porto. I tre quarti delle mura furono ricostruite
guadagnando nuovi quartieri sul porto. Vicino alle Porte Saint-Vincent e di Dinan furono costruite all’inizio del
XVII secolo le belle case dei corsari.
Se le case a pannelli di legno con vetrate dipinte, simili a castelli di poppa di navi, sono quasi tutte scomparse
le antiche costruzioni in pietra sono ancora abbastanza numerose per testimoniare la Saint-Malo di una volta
(per esempio, l’Hôtel d’Asfeld).
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