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La Gazzett
Dell
Scuol
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTEL DI SANGRO
Dirigente Scolastico
Prof.Vincenzo Di Lauro
GIUGNO 2014
anno scolastico 2013/2014
N.2-2014
UN NUMERO STRAORDINARIO, CON GLI EVENTI PIU’ SIGNIFICATIVI DELL’ANNO!!
PAPA FRANCESCO INCONTRA LA SCUOLA E IL NOSTRO ISTITUTO
NON E’ MANCATO ALL’APPUNTAMENTO.
Articolo pag.2 di Simona La Gatta
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INCONTRO CON PAPA FRANCESCO:”LA CHIESA PER LA SCUOLA”.
Di Simona La Gatta
Ieri l’Istituto Comprensivo di Castel di Sangro ha partecipato al grande evento “La Chiesa per la scuola”.
Gli alunni con il Dirigente Scolastico, gli insegnanti ed alcuni genitori, erano tra le 300mila persone radunate in
Piazza San Pietro attorno a Papa Francesco.
Ad aprire l’incontro il Presidente della CEI Card. Angelo Bagnasco e il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. A seguire la testimonianza di vari artisti appartenenti al mondo dello spettacolo che hanno arricchito
l’incontro.
Infine il discorso di Papa Francesco a tutta la scuola italiana : “ Andare a scuola, significa aprire la mente alla
realtà. Gli insegnanti sono i primi che devono rimanere con la mente sempre aperta ad imparare”, con queste
parole cita il grande educatore Don Lorenzo Milani.
Poi afferma che: “La scuola è un luogo d’incontro, non un parcheggio”.
Ai 300mila presenti ha fatto ripetere più volte un detto africano: “Per educare un figlio ci vuole un villaggio”,
per sottolineare la necessità di una collaborazione fattiva tra la comunità scolastica e la famiglia, affinché il
percorso educativo dei ragazzi si arricchisca e si completi seguendo dei valori comuni.
Sostiene inoltre che:”L’educazione è positiva o negativa, non può essere neutra, perché o ti arricchisce o ti im-
poverisce….per questo la missione della scuola è quella di educare al vero, al bene e al bello. Queste tre dimensione non devono mai separarsi”.
Poi ha aggiunto che :”Una persona deve parlare tre lingue : la lingua del cuore, quella
delle mani e quella della mente.
Copertina
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La Chiesa incontra la scuola
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Le parole di Papa Francesco sono entrate nel cuore di tutti.
Questo incontro ha gettato semi di riflessione nella mente e nel cuore di grandi e
piccoli con la speranza che ognuno dia il proprio contributo affinché possano germogliare.
Papa Francesco ci fa tornare a casa carichi di nuove consapevolezze e grandi speranze con le sue parole conclusive: “Non lasciatevi rubare l’amore per la scuola”.
Di Simona La Gat- 2-3
ta
Premio Letterario
Di Erika Rocci e
Elisa Di Filippi
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Arte e Territorio
Maria Mapelli
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BACHECA
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Momenti della giornata
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LA GAZZETTA DELLA SCUOLA n.2-2014
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Riceviamo e pubblichiamo alucni testi vincitori del
Premio Letterario 2014
Di Erika Rocci classe 2B della Scuola Secondaria di
Ricordo bene quando successe, un tardo Giovedì pomeriggio di non molto
tempo fa. Ero seduta su una panchina, stava per piovere e sembrava già buio.
In città regnava il silenzio, la strada desolata e le vetrine sbiadite, non il rumore di un’auto. Mi avvolgeva il vuoto.
Attraversai la strada e andai due isolati più avanti senza una meta precisa.
Non sapevo per quanto avrei camminato e tantomeno dove sarei andata. Volevo solo scacciare i pensieri, quei pensieri neri che mi occupavano la testa.
Sentivo il bisogno di staccare, di prendermi una pausa da tutto e tutti.
Strano che una sedicenne possa perdersi in
questi momenti di riflessione, eppure mi
sembrava di conoscere già ogni aspetto della vita, che fin li mi aveva riservato solo il
peggio. Un padre violento e alcolista, i guai
con la scuola e il fantasma della droga.
Un’adolescenza segnata dalle critiche della
gente e dalla perdita di speranza.
Continuando a camminare, mi accorsi di trovarmi alla mia vecchia scuola elementare, ormai distrutta dal terremoto; era passato davvero molto tempo
dall’ ultima volta che l’avevo vista. Girai tutto l’edificio e riconobbi la mia
classe, mi affacciai alla finestra per vedere meglio: vidi il mio banco, era in
seconda fila, tutto impolverato con sopra ancora i miei adesivi rosa ed una
dedica a penna fatta da un mio compagno. Appena lo vidi sentii un calore addosso, nonostante fossimo in autunno inoltrato; mi si strinse un nodo alla gola e una lacrima mi scivolò lungo il viso.
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Mi sedetti su un gradino vicino il cancello ed improvvisamente sentii delle voci sottili e innocenti, mi sporsi in avanti con la testa e notai un vecchio cortile nel quale stavano giocando dei bambini; mi sentivo in un certo senso attratta da
quelle minute vocine, così andai a sedermi su un muretto poco in vista in fondo
al cortile. Stavano giocando a nascondino.
Una bambina dagli occhi azzurri e i capelli castani, leggermente mossi, stava
contando e gli altri si nascondevano tra gli alberi e i cespugli.
Rimasi a guardarli per molto tempo, quasi ammirata da quei bambini che riuscivano a divertirsi ed immaginare, ad apprezzare le semplici cose; loro riuscivano
a vivere ancora con spensieratezza.
Gli vidi sorridere, quei sorrisi talmente spontanei e sinceri mi illuminarono il
cuore. Erano riusciti a far sorridere anche me, era un’emozione che non provavo
ormai da molto tempo. Ed è lì che successe, una consapevolezza improvvisa mi
liberò la mente. Avevo ritrovato me stessa nel sorriso di un bambino, mi sentivo
finalmente bene. Da quel giorno mi ripromisi di vivere ogni attimo della mia vita
come quando si è piccoli, quando il mondo ci sembrava una cosa fantastica tutta
da scoprire; eroi delle fiabe sempre in cerca di avventure. E nonostante le ginocchia sbucciate andavamo sempre avanti, nessuno poteva fermarci. Eravamo
liberi.
Questa riscoperta mi ha dato speranza, un motivo per andare avanti e credere
ancora nelle cose belle della vita.
Si ha una visione grigia e nera, se
non si osserva più con gli occhi da
bambino.
Io, ora, guardo il mondo a colori.
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Elisa Di Filippi IIID
Guardatela quella ragazza che ogni giorno attraversa il corridoio della scuola sospirando. Guardatela e chiedetevi perchè
la sua schiena non è piegata dal peso dei
libri. Guardatela, non squadratela, e capirete che ha un peso ancor maggiore da
sopportare.
A 16 anni si ritrova sul tetto di casa sua
pronta a buttarsi nel vuoto, pronta a volare verso il basso, perchè sente che le
ali per arrivare in alto gliele sta tagliando, quel mondo crudele. Uno schiaffo, un
soffio di vento gelido per svegliarla. Un
bacio dal mondo, un fiocco di neve per
rassicurarla.
Apre gli occhi, a quello schiaffo, accenna
un sorriso a quel bacio. E si rende conto
da sola che sarebbe stata in grado di fare invidia al sole con due meravigliosi occhi felici. Inizia allora a scrivere una lista: “le cose belle per far invidia al sole”.
Inizia allora a scrivere di cose che erano
belle, ma che non aveva mai vissuto davvero.
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Numero 1. La mia famiglia; Gli abbracci dei
miei genitori, mia sorella, le litigate e i
pianti, le risa con la mia famiglia.
Numero 2. Il mare, quella grande distesa
d’acqua così immensa, così misteriosa, così
infinita .Doveva essere davvero bello, il mare. Doveva essere davvero magnifico il lasciarsi andare nelle sue onde.
Numero 3. La scuola. La scuola con i bei voti, con i libri e con le penne colorate.
Numero 4. I messaggi al mattino presto.
Numero 5. I complimenti improvvisi.
Numero 6. Le notti passate in bianco, passate a crescere.
Numero 7. I ricordi.
Numero 8. Le scritte sui muri.
Numero 9. La mia città. Quella città che
vede dal tetto, piena di luci e di vita; oggi,
bella come non mai.
Numero 10. I sorrisi strappati da tutte le
cose belle. In fondo alla lista ha messo la
prima cosa bella che le è capitata da quando ha iniziato a scrivere. Sorride e i suoi
denti imperfetti fanno capolino maestosi
tra le fiammeggianti labbra rovinate dal
freddo. Non avrebbe strappato quella lista
come tante altre liste di buoni propositi.
L’avrebbe lasciata lì e aggiornata, perchè,
aveva deciso, quella sarebbe stata la sua
forza per non buttarsi giù, l’inizio della sua
felicità.
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Di Maria R.Mapelli
In questo anno scolastico, per la disciplina di Arte e immagine ho puntato molto alla conoscenza dell’arte sul territorio. Abbiamo la fortuna di strutture collaborazioni eccellenti che
consentono ai nostri alunni di conoscere e approfondire le realtà artistiche appartenenti
alla storia locale.
Lo studio della disciplina inoltre va inteso come contributo alla formazione culturale generale dello studente, ponendosi delle finalità:

Sviluppare la conoscenza critica di opere,situazioni e linguaggi artistici;inseriti nel contesto storico-culturale

Consentire la comprensione del linguaggio artistico organizzandone l’aspetto comunicativo;

Conoscere i beni culturali del territorio e la loro valorizzazione anche in funzione di
prospettive professionali.
A questo scopo abbiamo visitato La Pinacoteca e conosciuto le opere di Teofilo Patini;il Museo Archeologico e compreso il lavoro e la conservazione dei beni archeologici e soprattutto
il lavoro dell’Archeologo.
Abbiamo visitato la Biblioteca Comunale e apprezzato il lavoro del Bibliotecario e con la collaborazione della
signora Maria Santucci abbiamo avuto
la
possibilità di ammirare i numerosi libri
antichi conservati presso il nostro Comune.
Gli alunni della 3D in visita alla Pinacoteca Patiniana.
ARTE E TERRITORIO
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Un particolare ringraziamento alla
Dottoressa Cinzia Mattamira per la visita in Pinacoteca e al Direttore Lino Alviani.
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Leggere è………….
UNO SPAZIO PER
CHI HA VOGLIA
di PARLARE DI
LIBRI
REDAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO DI
67031 Castel di Sangro (AQ)
Tel.0864.845904-FAX 0864847474
www.mediacastello.it
PROGETTO GIORNALINO ONLINE
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
A cura di
Grafica e Impaginazione
Prof.ssa Maria Rosaria Mapelli
Cura della Pubblicazioni sul sito
Prof.Fabrizio Tronca
Hanno collaborato a questo numero:
La Segreteria
Dott.ssa Stefania Celli
Rosalba Trilli
Daniela Massetti
Docenti che hanno collaborato a
questo numero:
Prof.sse Ivana
Giunta E Simona
La Gatta
Clara Fraini
Ida Forchetti
Il Personale ATA
IL Dirigente Scolastico
Prof. Vincenzo Di Lauro
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