- Audioprotesisti

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TARGET
LINGUISTICI
SPECIFICI:
IL SISTEMA
AUTOMATICO,
DEDICATO AI
PAZIENTI NON
ANGLOFONI,
NATO PER
MIGLIORARE LE
IMPOSTAZIONI
DEGLI
APPARECCHI
ACUSTICI
MARSHALL CHASIN, AuD
NEIL S. HOCKLEY, MSc
MARZO 2015
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta su
The Hearing Review nell’Aprile 2013 e viene ora riproposto qui con il permesso degli autori. Titolo originale:
Chasin M, Hockley, N. S. An automated system to
improve hearing aid settings for non-English s­ peakers.
Hearing Review. 2013; 20(4) 28 – 32.
Le lingue parlate in tutto il mondo presentano aspetti
fonetici decisamente diversi tra loro, a volte con differenze
molto sottili, che non vengono considerate né dai parametri
linguistici specifici SII, né da quelli LTASS. Per questo
motivo Bernafon, nel suo software di fitting Oasis, ha
implementato una nuova funzionalità: i Target Linguistici
Specifici, studiati proprio per risolvere le implicazioni che
riguardano i fattori linguistici in fase di fitting. Questo
approccio consente di applicare parametri che in genere non
vengono rappresentati dal LTASS. Lo scopo è quello di
differenziare i riferimenti del parlato, adattandoli alle peculiarità delle diverse lingue, così da renderli accessibili alle
persone non anglofone o a coloro che parlano più lingue.
Alcuni dei temi in campo audiologico più salienti e meno
approfonditi, almeno finora, vedono al primo posto le
implicazioni che riguardano i pazienti che non sono madrelingua inglese o che lo parlano come seconda o terza lingua.
Da un punto di vista clinico ci si chiede infatti se, in fase di
programmazione, un apparecchio acustico destinato ad un
paziente non anglofono debba avere regolazioni diverse.
Recenti studi suggeriscono che, in effetti, alcuni aspetti
linguistici devono essere presi in considerazione nella
procedura di prescrizione degli apparecchi acustici.1 – 7 Un
esempio per tutti riguarda la modifica per le lingue tonali,
come il cinese, prevista dall’algoritmo della logica di fitting
NAL NL2. Tale modifica è necessaria in quanto, in questa
lingua, piccole variazioni di timbro nelle vocali a bassa
frequenza producono significati diversi.8,9
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NATO PER MIGLIORARE LE IMPOSTAZIONI DEGLI APPARECCHI ACUSTICI
In genere, il fitting degli apparecchi acustici si basa per lo più sui parametri
LTASS (Long Term Average Speech Spectrum).10 – 12 Il LTASS è la rappresentazione del livello e delle componenti frequenziali del parlato. Le lingue
parlate nel mondo hanno un valore LTASS similare. Byrne et al.12 hanno
esaminato il LTASS di 12 lingue e dialetti diversi ed hanno concluso che:
Il valore LTASS è simile per tutte le lingue. Si può applicare il LTASS
“universale” per molte lingue e con vari obiettivi, incluso le procedure per
la prescrizione delle protesi acustiche…[p 2108]12
Questa affermazione non sorprende, dal momento che tutte le lingue nel
mondo vengono pronunciate da esseri umani con un tratto vocale di
dimensioni simili e con produzioni acustiche simili. Tuttavia, come
­dimostreremo in queste pagine, non sono questi i parametri da prendere in
esame per stabilire la risposta frequenziale più idonea e le modifiche di
compressione necessarie rispetto all’inglese.
Le proprietà
fonemiche o
linguistiche sono più
importanti del
LTASS, in quanto
sono proprio loro a
rendere il significato
di una lingua
comprensibile a chi
ascolta.
Le proprietà linguistiche e fonemiche, infatti, sono di maggior importanza
rispetto al LTASS, in quanto hanno un impatto diretto sul significato e la
comprensione delle parole. Facciamo un esempio: in russo tutti i suoni
possono essere palatalizzati oppure no, e questo genera un cambiamento,
a volte radicale, del significato delle parole. Questo, in inglese, non si
verifica. Si dice palatalizzazione il fenomeno per cui le consonanti velari si
trasformano nelle corrispondenti consonanti palatali: Questo ha un riferimento fonetico nella regione dei 3000 Hz (in prossimità della terza
­formante). Le persone che parlano russo, dunque, avrebbero bisogno di
maggior guadagno sui 3000 Hz quando ascoltano questa lingua, diversamente da quanto accadrebbe se ascoltassero l’inglese. Alcuni di questi
riferimenti sono visibili tramite l’indice SII Speech Intelligibility Index (SII)13,
mentre altri non lo sono. L’indice SII produrrà cambiamenti soltanto nella
risposta in frequenza, ma non fornirà alcuna informazione sulle costanti del
tempo di compressione, né sulla quantità di guadagno richiesto per i livelli
in ingresso deboli, pur trattandosi, in entrambi i casi, di elementi suscettibili a varazioni anche drastiche, a seconda della lingua.
Le modifiche specifiche in funzione del linguaggio sono state descritte, in
passato, da Chasin1,3 – 6 e possono essere riassunte nelle tre categorie
seguenti:
1) Lingue tonali, con temporizzazione delle quantità moraiche
oppure con nasali/vocali a bassa frequenza
Nello specifico le lingue tonali, come ad esempio il cinese, sono anche
moraiche (come il giapponese), oppure presentano una proliferazione di
consonanti nasali a bassa frequenza e di vocali (come il portoghese) che,
rispetto all’inglese, richiedono maggior guadagno proprio sui bassi. Modifiche nella risposta in frequenza sono evidenti anche nelle lingue semitiche
(per es. arabo ed ebraico). In questi casi, però, a differenza dell’inglese, c’e
la necessità di avere maggiore guadagno sulle alte frequenze, poiché in
queste lingue la presenza di consonanti ad alta frequenza è decisamente
più rilevante.
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Tali peculiarità del linguaggio sono visibili soltanto nelle modifiche della
risposta in frequenza e possono essere osservate tramite i valori SSI
specifici. Nella Tabella 1 abbiamo riportato le informazioni tratte dallo
studio di Chasin1 che mostrano alcuni casi in cui è necessario apportare
delle variazioni alle varie regioni frequenziali, proprio in funzione dei diversi
idiomi.
GUADAGNO SULLE
GUADAGNO SULLE
GUADAGNO SULLE
ALTE FREQUENZE
FREQUENZE MEDIE
BASSE FREQUENZE
(sopra 3000 Hz)
(centrato intorno ai 3000 Hz)
(sotto 2000 Hz)
Tonale (per es. cinese)
Palatale (per es. russo)
Pause uvulari (per es. arabo)
Moraica (per es. giapponese) Retroflessa /r/ (per es. cinese) Fricative (per es. ebraico)
Tabella 1: Esempi di amplificazione aggiuntiva sulle frequenze basse, medie e alte richiesta
per alcune lingue non anglofone. Queste modifiche sono visibili nelle misurazioni SII
specifiche.
2) Lingue aventi una struttura morfologica rigida, tale da richiedere
alterazioni consonante-vocale-consonante (CVC)
Gli idiomi come il giapponese e, in minor misura, anche il vietnamita,
richiedono un tempo di rilascio più rapido da parte del circuito di compressione, rispetto a quanto invece è necessario per una persona anglofona
con configurazione audiometrica simile. Le consonanti intervocaliche a
bassa intensità, per poter essere udibili, hanno bisogno di un guadagno
adeguato e può essere necessario gestirle con un tipo di elaborazione più
lineare. Questo cambiamento nei tempi di rilascio, rispetto a quanto
accade per la lingua inglese, non compare nei valori linguistici specifici SII.
Dall’avvento della tecnologia con compressione multi-canale allo sviluppo
di soluzioni innovative come il ChannelFree™ 14–17 va riconosciuto che
queste tematiche hanno assunto un’enorme importanza rispetto al
passato.
Gli elementi
conclusivi delle frasi
di ogni idioma SOV
richiedono maggiore
amplificazione sui
livelli deboli (finale di
frase) rispetto a
quanto avviene per
l’inglese e per le altre
lingue che seguono
un ordine SVO.
3) Lingue con un ordine soggetto-oggetto-verbo (SOV)
Alcune lingue, quali l’hindi, l’urdu, l’iraniano (farsi), il turco, il giapponese, il
somalo e il coreano ad esempio, richiedono maggiore amplificazione sui
livelli in ingresso deboli, rispetto all’inglese. Si tratta, infatti, di idiomi aventi
come caratteristica quella di concludere le frasi con finali a bassa intensità,
in sostanza hanno una carenza di sostantivi in chiusura di frase, cosa che
invece prevale nelle lingue come l’inglese che seguono un ordine
­soggetto-verbo-oggetto (SVO).
I sostantivi possiedono un livello sonoro maggiore rispetto agli altri elementi sintattici, quali verbi, aggettivi e altre parole funzionali al linguaggio.
Questo significa che gli elementi conclusivi delle frasi di ogni idioma SOV
richiedono maggiore amplificazione sui livelli deboli (finale di frase) rispetto
a quanto avviene, invece, sia per l’inglese che per le altre lingue che
seguono un ordine SVO. Come abbiamo visto nel caso delle lingue con
vincoli morfologici (struttura delle parole CVC), questa richiesta di guadagno aggiuntivo per i livelli in ingresso deboli non si osserva nei valori SII,
come specifica linguistica.
Nella Tabella 2, anch’essa tratta da Chasin1, mostriamo alcuni casi correlati
ad esempi in cui sono necessari tempi di rilascio più rapidi, oppure
­maggior guadagno – rispetto all’inglese – sui livelli più deboli in ingresso.
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STRUTTURE
SINTATTICHE
Struttura morfologica CVC
Ordine parole SOV
MODIFICA RISPETTO
ALL’INGLESE
Tempo di rilascio più
veloce*
Più guadagno per i segnali
deboli
ESEMPI DI LINGUE
Giapponese, vietnamita
Turco, iraniano (farsi), hindi
e urdu
Tabella 2: Esempi di lingue che, rispetto all’inglese, richiedono quantità di guadagno
diverse per i livelli in ingresso deboli. Queste lingue, infatti, seguono un ordine sintattico SOV (soggetto-oggetto-verbo) e sono caratterizzate da finali di frasi a bassa
intensità. Per questo richiedono tempi di rilascio più rapidi rispetto alle lingue con uno
schema morfologico vincolante, in cui la frapposizione della consonante è sufficientemente udibile.
* Tempi di rilascio più rapidi con gli apparecchi acustici ad un solo canale sarebbero stati
problematici, mentre oggi sono gestibili grazie alle protesi digitali moderne a più canali.
Come semplificare?
Applicare le
regolazioni del
guadagno più
idonee, grazie ai
Target Linguistici
Specifici, durante la
procedura di fitting,
permette di
rendere udibili quei
riferimenti del
parlato che in
genere non
vengono presi in
considerazione dal
LTASS.
Dover considerare tutte queste informazioni circa le differenze linguistiche
nell’ambito del fitting audioprotesico può essere molto complesso. Per
questo, Bernafon ha implementato all’interno del software di fitting Oasis
la funzione dei Target Linguistici Specifici. Essi regolano il guadagno e la
compressione in funzione delle peculiarità linguistiche (fonetiche, fonemiche, morfologiche e sintattiche) che abbiamo illustrato in precedenza.
Applicare le regolazioni del guadagno più idonee, grazie ai Target Linguistici Specifici, durante la procedura di fitting, permette di rendere udibili
quei riferimenti del parlato che in genere non vengono presi in considerazione dal LTASS. Sulla base degli studi illustrati in questo articolo, sono
stati messi a punto nove diversi gruppi linguistici. In questo modo, il
coreano, ad esempio, ottiene più guadagno sui target in ingresso a 50 dB
e 65 dB, tra i 2000 Hz e gli 8000 Hz, in modo da migliorare l’udibilità delle
consonanti deboli ad alta frequenza in chiusura di frase.
Oltre a rendere udibili molti riferimenti specifici del linguaggio, i Target
Linguistici Specifici di Bernafon riducono sensibilmente le sessioni di
regolazione fine successive, prima indispensabili per assicurare la comprensione del parlato alle persone non anglofone. E’ possibile applicare la
gamma completa di regolazioni, relative ai target di fitting, solo tramite le
logiche di fitting BernaFit Comfort e BernaFit NL, a brevetto Bernafon, che
si basano su NAL NL1.18
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Come utilizzare i Target Linguistici Specifici
Facile ed intuitivo, l’utilizzo dei Target Linguistici Specifici richiede
all’Audio­protesista di scegliere semplicemente la lingua dal menu a tendina
che si trova nella schermata Dati Personali di Oasis (vedi Figura 1). Questo
elenco si basa sulla certificazione ISO 639-1 (2002) Codice 19, riguardante
appunto la rappresentazione dei nomi delle varie lingue.
Figura 1. Elenco delle lingue, basato sulla lista ISO 639-1, all’interno della schermata
Dati Personali di Oasis.
Dopo aver selezionato la lingua adatta, i Target Linguistici Specifici
vengono applicati automaticamente a ciascun programma di ascolto.
L’intelligibilità del parlato è l’obiettivo primario, come mostrato nella
Figura 2. In questo esempio, i target della lingua giapponese vengono
applicati sia al Programma 1 Multi-Ambiente che al Programma 2 Telefono.
Non si applicano, invece, al Programma 3 Comfort nel rumore forte, non
essendo concepito per il parlato, ma soltanto per ridurre il fastidio dei
rumori di forte intensità. Non si applicano neppure al Programma 4 Live
Music, dal momento che lo scopo di questo programma di ascolto non è la
comprensione della voce, quanto fornire un guadagno complessivo più
basso, adatto dunque alla maggiore intensità dei livelli in ingresso, peculiarità, questa, che contraddistingue appunto la musica.
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Figura 2. Un esempio di assegnazione di Target Linguistici Specifici atttribuiti ai
programmi di ascolto.
L’elenco ISO 639-1 delle lingue è piuttosto lungo, per questo può essere
preferibile abbreviarlo, limitandolo alle lingue più parlate dai pazienti e
nell’ambito della propria area geografica. Per visualizzare tutte le lingue
disponibili in Oasis, basta cliccare sul menu a discesa situato sotto l’intestazione della schermata e, quindi, scorrere l’elenco.
Apponendo il segno di spunta, la lingua appare nell’elenco dei preferiti,
utile per i fitting seguenti (Figura 3). Se si sceglie la lingua, senza però
applicare il segno di spunta, sarà disponibile soltanto per la sessione di
fitting in corso. Se si clicca su “Altro...”, dopo aver creato la lista abbreviata
dei preferiti, qualsiasi lingua selezionata in precedenza avrà un segno di
spunta accanto. Per eliminare una lingua dall’elenco dei preferiti, togliere il
segno di spunta.
Figura 3. Esempio di un elenco abbreviato, comprendente le lingue selezionate tramite
la lista completa ISO 639-1.
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Ulteriori considerazioni per il fitting
La procedura di fitting richiede sempre qualche compromesso tra
l’applicazione del guadagno e la riduzione degli effetti occlusivi. In effetti, il
problema dell’occlusione può riguardare una vasta gamma di persone e di
perdite uditive.20,21 Per la maggior parte dei pazienti ricorrere al fitting di
tipo aperto consente di ridurre la sensazione di occlusione, in quanto
diminuisce l’accumulo di energia a bassa frequenza. Tuttavia, il fitting
aperto consente ai suoni a bassa frequenza di entrare naturalmente nel
condotto uditivo. Molte delle regolazioni effettuate dai Target Linguistici
Specifici di Bernafon – come quelle per le lingue tonali (cinese) e moraiche
(giapponese) – tendono ad aumentare l’amplificazione sulle basse frequenze, risultato che, con un fitting aperto potrebbe essere in parte ridotto.
Questo approccio
è studiato per
rendere accessibili
i riferimenti del
parlato, che
differenziano le
varie lingue, alle
persone non
anglofone o a
coloro che parlano
più lingue.
In alcuni casi, quindi, può essere preferibile chiudere leggermente il fitting,
utilizzando, ad esempio, una dome con ventilazione al fine di ridurre gli
effetti negativi dell’amplificazione sulle basse frequenze. Sono decisioni
che si basano sulle preferenze e sugli obiettivi del fitting che l’Audioprotesista avrà individuato, per soddisfare le esigenze del cliente.
Conclusioni
Le lingue parlate in tutto il mondo presentano aspetti fonetici decisamente
diversi tra loro, a volte con differenze molto sottili, che non vengono
considerate né dai parametri linguistici specifici SII, né da quelli LTASS.
Per questo motivo Bernafon, nel suo software di fitting Oasis, ha implementato una nuova funzionalità: i Target Linguistici Specifici, studiati
proprio per risolvere le implicazioni che riguardano i fattori linguistici in fase
di fitting. Questo approccio consente di applicare dei parametri che in
genere non vengono rappresentati dal LTASS. Lo scopo è quello di differenziare i riferimenti del parlato, adattandoli alle peculiarità delle diverse
lingue, così da renderli accessibili alle persone non anglofone e a coloro
che parlano più lingue.
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Riferimenti
technology, and our commitment
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every
representatives
and employees
  1.Chasin
How hearing
aidsday.
mayBernafon
be set for different
languages. Hearing
Review.
2008;15(11):16-20.
Available
at:
http://www.hearingreview.com/practicein over 70 countries fulfill our vision to help people with impaired hearing communicate again without
management/16780-how-hearing-aids-may-be-set-for-different-languages
limitations.
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10_UK - 12.03.2014_ah
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6.Chasin
Sentence
final hearing
aid gain
requirements
of some
non-English
languages/
Since 1946, we have been passionate M.
about
developing
quality
hearing
systems
that enable
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with hearing difficulties to enjoy certaines
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listening experiences. With Swiss Engineering, precision
langues autres que l’anglais. Can J Speech-Lang Pathol Audiol. 2012;36(3):
technology, and our commitment196-203.
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long term averageand
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between two languages. Ear Hear. 2012;33(3):441-443.
limitations.
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Lui C, Kiessling J, Kotby MN, Nasser NHA, El Kholy WAH, Nakanishi Y, Oyer H, Powell R,
Stephens D, Meredith R, Sirimanna T, Tavartkiladze G, Frolenkov GI, Westermann S,
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com/practice-management/16882-enhancing-temporal-resolution-and-sound-quality-aSwitzerland
United Kingdom
Australia
New Zealand
Bernafon AG
Bernafon UK
Bernafon
Australia Pty Ltd.
Bernafon New Zealand Ltd.
novel-approach-to-compression
Morgenstrasse 131
Industrial
Estate
629 17.Plyler
Nudgee Road
LevelA,1,Galloway
Building F E, Humphrey E. Cadzow
PN, Reber MB, Kovach
Comparison
of multichannel
3018 Bern
Off Low Waters Road
Nundah QLD 4012
27-29 William Pickering Drive
wide dynamic range compression and channelfree processing in open canal hearing
Phone +41 31 998 15 15
Hamilton
Freecall 1800 809 111
Albany, Auckland 0632
instruments.
J Am Acad Audiol.
2013;24(2),126-137.
Fax +41 31 998 15 90
ML3 7QE Scotland
Phone +61
7 3250 0300
Toll Free
0800 44 22 57
NAL NL1: A newPhone
prescriptive
fitting
procedure forPhone
non-linear
hearing
+44 1698
285 aids.
968 Hear
Fax 18.Dillon
+61 7 3250H.0372
+64 9 415
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Jour. 1999;52(4):10-16. Fax +64 9 415 7916
Fax +44 1698 421 456
19.International Organization for Standardization (ISO). ISO 639-1 (2002). Code for the
representation of names of languages. Geneva, Switzerland: ISO; 2002.
20.Carle R, Laugesen S, Nielsen C. Observations on the relations among occlusion effect,
compliance and vent size. J Am Acad Audiol. 2002;13:25-37.
21.Kiessling J, Brenner B, Jespersen CT, Groth J, Jensen OD. Occlusion effect of earmolds
with different venting systems. J Am Acad Audiol. 2005;16:237-249.
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Switzerland ∙ Turkey ∙ UK ∙ USA
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