Dal Belgio
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Dal Belgio
DAL BELGIO Mattia: La scuola che mi ha ospitato era la scuola PIVA. Lo stage lo sto effettuando presso l’ Hotel Hof van Aragon, via Aragonstraat 3 (2500); Lier (Anversa). Il mio orario di lavoro settimanale è dalle 9.00 alle 17.00, e ho 2 giorni liberi a settimana, principalmente sono il lunedì e mercoledì ma possono variare in base al lavoro settimanale. La località dove sto effettuando lo stage è diversa da quella dov’era ubicata la scuola. Sono abbastanza soddisfatto della sistemazione, ognuno ha la sua stanza, abbiamo in comune le docce, le toilette e la cucina. Dal mio appartamento all’ azienda ci impiego circa 5-10 min a piedi. Quindi non uso alcun mezzo. L’azienda si trova a Lier (Anversa), un piccolo paese dove c’è una via principale di nome Via Anversa, molto conosciusta per i numerosi negozi. L’ Hotel è molto grande e qui a Lier l’Hotel Hof Van Aragon è il più prestigioso della zona; è molto particolare in quanto è specializzato solo ed esclusivamente in banchetti; e solo alla domenica diventa un normale ristorante. La clientela è molto varia, in quanto i prezzi non sono molto elevati, perciò accessibili a tutti. La cucina dell’ hotel è divisa in: cucina fredda e cucina calda, io e il pasticcere principalmente ci dedichiamo alla preparazione di piatti freddi, antipasti, dessert. La lingua locale anche se pur “studiata” il primo mese, è molto difficile, troppo!! perciò al lavoro comunico con molti in inglese e con pochi in francese. Sono soddisfatto dell’azienda a cui sono stato assegnato, in quanto essendo un’azienda specializzata in banchetti, viene dedicato più tempo alla preparazione dei piatti e nello stesso tempo ho più occasione di chiedere informazioni su una determinata preparazione; perciò. anche un maggior dialogo con i colleghi. Ovviamente ho imparato alcuni piatti nuovi, molto interessanti di cui sono estremamente felice e che rappresentano i miei progressi professionali. Questa esperienza mi sarà utile in futuro perché mi sta facendo capire molte cose, soprattutto mi ha aperto gli occhi, in quanto quello che per me era normale, quotidiano, agli occhi di molti altri è tutto sconosciuto! Un giudizio generale? Ancora molto positivo! E ancora un bell’8! Sara: L’hotel Ter Elst ( presso cui svolgo lo stage) si trova a Edegem, è un hotel a 4 stelle, la sua clientela è prevalentemente d’affari, infatti è dotato di molte sale congressi e nel ristorante effettuiamo prevalentemente pranzi e cene per seminari. Io lavoro nel ristorante couvert classique, situato appunto all’interno del suddetto hotel, e svolgo la mansione di cameriera. Il mio orario settimanale è il seguente: dalle 10.00 alle 15.30 e poi dalle 18.30 alle 23.30 più o meno. L’orario può variare a seconda del numero di coperti che abbiamo al giorno, infatti se finiamo prima mi lasciano andare anche alle 14.30 o appena finito. Come giorni liberi ho sempre la domenica perché il ristorante è chiuso, e poi solitamente il lunedì. Personalmente ritengo di essere decisamente migliorata nell’uso dell’inglese rispetto a quando sono partita, o addirittura rispetto al primo mese in cui sono stata qui. Quest’azienda mi piace molto, tutti sono molto gentili e disponibili per qualsiasi cosa, però non sono molto seguita. Avendo studiato ricevimento a scuola, tutto ciò che ho imparato qui erano cose nuove per me, ma devo dire che sono molto soddisfatta dei progressi che ho fatto. L’indirizzo del mio alloggio è lo stesso dell’hotel, infatti sono in una struttura adiacente allo stesso. Si tratta di una casa a uso degli stagisti, composta da una cucina e un bagno ad uso comune, e poi 4 stanze singole. La mia stanza ( come tutte le altre) è molto spartana e contiene il minimo indispensabile, ossia un letto, l’armadio e una cassettiera. Credo che questa esperienza mi sarà utile sia da un punto di vista umano che lavorativo. Ho imparato a vivere da sola e a badare a me stessa, a comunicare con persone di nazionalità diversa, a parlare un discreto inglese e a svolgere un lavoro che mi piace. Prima di questo stage l’idea di lavorare in un ristorante non mi era mai venuta in mente, ma ora non mi dispiacerebbe per nulla. Fino a questo momento mi sono trovata bene tutto sommato, e anche se alcune cose potrebbero essere migliorate, il mio giudizio è positivo. Giulia: L’azienda dove lavoro è situata leggermente fuori dal centro di Anversa ma è molto vicina al mio alloggio. L’edificio è grandissimo, è una casa dell’ 1860 divisa in tre parti: al primo piano la cucina, il magazzino/garage e la segreteria, al secondo piano il salone per i ricevimenti e i banchetti arredato in stile super lusso e al terzo piano c’è la parte privata del padrone dell’azienda. La clientela che frequenta l’azienda è di livello elevato, molto spesso banche (KBC, BNP paribas, Dexia…etc.) baroni nei loro castelli, matrimoni lussuosi, in provincia per il governatore, banchetti al parlamento di Bruxelles e anche qui ad Anversa con il presidente dell’Europa. IL mio orario è molto flessibile in base alla quantità di lavoro, però inizio tutte le mattine alle 8 e finisco quando tutto è pronto per il banchetto del giorno o del giorno dopo, dipende dallo chef e questo vale anche per il mio giorno libero, che è a scelta dello chef. Le mie mansioni sono legate alla preparazione degli antipasti e sono anche un po’ il jolly perché aiuto un po’ tutti quanti nella cucina. Dal punto di vista dell’inglese ho fatto grandi progressi, ormai mi viene spontaneo parlarlo con i miei colleghi e anche fuori in città e sto imparando a piccoli passi anche un po’ di olandese, tanto per imparare un’altra lingua. Sono molto soddisfatta dell’azienda e del modo in cui sono seguita così amorevolmente da tutti i colleghi in cucina e non; ho imparato varie ricette tipiche del Belgio e nuovi metodi di cucinare con ingredienti diversi come il burro di cacao e delle strane radici che non ho mai visto in Italia; i miei progressi sono tantissimi sia dal punto di vista professionale e sia dal punto di vista personale. Nel professionale ho assunto un certa responsabilità nell’organizzazione di un banchetto/ricevimento con tutto quello che ne deriva, cura dei dettagli nei minimi particolari per tenere alta la qualità del servizio. Dal punto di vista personale, posso dire che la mia pazienza e comprensione sono aumentate notevolmente e soprattutto riesco a cavarmela da sola tra tenere pulita la casa e dosare le mie forze per il lavoro e soprattutto nel fare economia per la spesa e le lavatrici del laundry service! Il mio tutor aziendale è il mio chef è sono sempre seguita da lui anche se lavoro insieme ad un altro cuoco, ma comunque è molto disponibile per qualsiasi problema o altro di cui io abbia bisogno. Il mio alloggio è in una casa presso una famiglia composta da due persone anziane. La casa è divisa in piani: dal primo al terzo piano abita la famiglia e dal terzo al quarto abito io, al terzo piano ho la cucina con la doccia e il bagno e una piccola sala da pranzo mentre al quarto ho la stanza da letto. Sono soddisfatta del mio alloggio: attualmente non lo divido con nessun altro ma credo che sarà così fino alla fine dello stage. L’esperienza che sto svolgendo penso che sia veramente utile per me sotto il punto di vista professionale perché ho visto una cucina e dei metodi di cottura diversi da quelli che conosco tipici italiani. Anche la possibilità di poter parlare l’inglese per comunicare con i miei colleghi la trovo utilissima per il mio futuro nel mondo della cucina e della pasticceria.