cartella stampa carnevale 2016

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cartella stampa carnevale 2016
07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Un mese di
grandi eventi
SFILATE, FESTE
NOTTURNE,
VEGLIONI, CULTURA
MARTEDÌ GRASSO IN
DIRETTA RAI
IL 9 FEBBRAIO
TRE SPETTACOLI
PIROTECNICI
IN PIAZZA MAZZINI
UN FRANCOBOLLO
PER BURLAMACCO
GRAZIE ALLE POSTE
CARNEVALE DI VIAREGGIO
7 - 14 - 21 - 28 febbraio e 5 marzo 2016
Il più grande spettacolo di carri allegorici
Viareggio, la capitale del Carnevale, festeggia i 143 anni della sua manifestazione e lo fa in
grande stile con cinque straordinari Corsi Mascherati sui Viali a mare. Per un intero mese dal 7
febbraio al 5 marzo la città si trasforma nella fabbrica del divertimento,
tra sfilate di giganti di cartapesta, feste notturne, spettacoli pirotecnici,
Sono cinque veglioni, rassegne teatrali, appuntamenti gastronomici e grandi eventi
le straordinarie
sportivi mondiali.
occasioni per
Ad ogni sfilata dei carri allegorici assistono 200mila spettatori
ammirare le grandi
ammaliati dal gigantismo delle costruzioni, che hanno reso famosi nel
macchine
mondo i Maestri costruttori viareggini, sempre alla ricerca delle migliori
carnevalesche soluzioni tecniche e artistiche per stupire il grande pubblico.
in sfilata Il triplice colpo di cannone è il segnale inequivocabile che a Viareggio
sul Lungomare
inizia la festa. Sparato dal mare dà, ogni volta, il via alla sfilata dei carri.
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Come per magia i giganteschi mascheroni prendono vita tra
movimenti, musica e balli. Uno spettacolo sempre nuovo,
entusiasmante ed affascinante, ma allo stesso tempo una
tradizione artistica e culturale che Viareggio custodisce
gelosamente da 143 anni. Cinque i Grandi Corsi Mascherati,
concentrati in un mese unico di grandi festeggiamenti e la sera
sono i rioni cittadini ad accendersi a festa con i grandi
baccanali notturni.
Il concorso della
cartapesta diviso
in 4 categorie
Domenica 7 febbraio - Ore 15
1° CORSO MASCHERATO di APERTURA
Prima della sfilata Cerimonia di alzabandiera
Al termine Grande Spettacolo pirotecnico di
Inaugurazione - ditta Mazzone di Orbetello
Domenica 14 febbraio - Ore 15
2° CORSO MASCHERATO degli INNAMORATI
Al termine Grande Spettacolo pirotecnico ditta Mazzone di Orbetello
Domenica 21 febbraio - Ore 15
3° CORSO MASCHERATO della PRIMAVERA IN MARE
Domenica 28 febbraio - Ore 15
4° CORSO MASCHERATO di GALA
Sabato 5 marzo - Ore 18,30
5° CORSO MASCHERATO notturno di CHIUSURA
Al termine lettura dei verdetti delle giurie
Grande Spettacolo pirotecnico di Chiusura
ditta Mazzone di Orbetello
FESTE RIONALI NOTTURNE
dal 5 al 9 febbraio CARNEVALDARSENA
dal 12 al 14 febbraio MARCO POLO
dal 19 al 21 febbraio CARNEVALDARSENA
dal 25 al 28 febbraio CARNEVALE STORICO
Sui Viali a Mare si potranno
ammirare opere che
concorrono per il podio
divise in quattro diverse
categorie, in base alla
grandezza e alla tipologia.
Sono dieci i carri di prima
categoria, quattro quelli di
seconda categoria. Nove le
mascherate in gruppo,
portate a piedi da portatori
divise in sei pezzi. Sono
sedici le maschere isolate
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Parla russo il manifesto ufficiale
Il manifesto ufficiale del Carnevale di Viareggio 2016 porta
la firma di Anna Bulycheva, artista, illustratrice e graphic
designer russa iscritta al corso in Graphic Design
dell’Istituto Europeo di Design di Firenze. E’ questo il
risultato del contest interno organizzato dall’Istituto
Europeo di Design di Firenze insieme alla Fondazione
Carnevale di Viareggio con l’obiettivo di realizzare
l’immagine della prossima edizione. Una tradizione, quella
del manifesto ufficiale, iniziata nel 1926 e che negli anni ha
visto le firme di grandi talenti come Lucio Venna, Virginio
Bianchi, Uberto Bonetti, Franco Signorini, Arnaldo
Pomodoro, Sandro Luporini, Serafino Beconi, Jean Michel
Folon, Lorenzo Mattotti, Sergio Staino, Franco Anichini,
Giorgio Michetti, Chiara Rapaccini, Arnaldo Galli, Roberto
Paglianti e Beppe Bertuccelli, solo per citarne alcuni.
“Volevo creare un manifesto moderno e colorato, ma al
tempo stesso riassumere i più di cento anni di storia di
questo evento meraviglioso”, spiega Anna, laureata in
architettura a Mosca con un curriculum che comprende lavori per importanti brand
internazionali quali Nokia, Christian Dior Jewelry e Paco Rabanne, oltre a due mostre personali
tra Mosca e Parigi. “Per la scelta dei colori – prosegue - mi sono basata sul logo del Carnevale, il
Burlamacco. Il rosso, il nero e il bianco creano un contrasto molto forte. Tutte le forme
riconducono al triangolo, come il disegno del costume di Arlecchino. Mi sono ispirata ai lavori di
Fortunato Depero e Picasso per creare un’immagine geometrica e due personaggi statici che
ricordassero degli attori in piedi su un palco. L’insieme di forme, colori e personaggi crea un
immagine potente, perfetta ai fini della comunicazione.”
“La collaborazione con lo IED è stata estremamente positiva – spiega il Commissario della
Fondazione Carnevale di Viareggio Stefano Pozzoli – ed il risultato è la realizzazione di questo
manifesto che unisce la freschezza della genialità creativa di una giovane artista con la tradizione
del nostro Carnevale e che ha prodotto un’interessante reinterpretazione di Burlamacco. Il
manifesto è stato selezionato tra i tanti proposti dagli studenti dell’Istituto Europeo del Design,
tutti di notevole efficacia comunicativa”.
“Il lavoro sul Carnevale di Viareggio – racconta Cosimo Lorenzo Pancini, docente nell’area delle
Arti Visive allo Ied e responsabile del workshop che ha portato alla creazione del manifesto - è
stata l'occasione per studiare nuovamente una tradizione cartellonistica italiana che dal futurismo
al dopoguerra ha annoverato grandi talenti. Gli studenti del master del corso, di provenienza
internazionale così come quelli di comunicazione e forti di una formazione sull'advertising, si
sono confrontati con uno stile di illustrazione ancora efficace e contemporaneo. Molte sono state
le interpretazioni del personaggio dei Burlamacco, storica maschera del Carnevale viareggino, tra
le quali non sono mancate quelle più irriverenti: forse meno attinenti al tema visuale del
carnevale viareggino ma non per questo infedeli allo spirito.”
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Il manifesto ufficiale del Carnevale di Viareggio 2016
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Opere in concorso
Carri di prima categoria
Moby Duck Plastic Planet show di Alessandro Avanzini
52 sfumature di Carnevale di Massimo Breschi
Porca mediocrità, si salvi chi può di Creazioni Lebigre e Roger snc
Io sono Dio di Fratelli Cinquini scenografie srl
Male nostrum di Fantasticarte snc di Simone Politi e Priscilla Borri
Barbarians di Fabrizio Galli
La gabbia di La fabbrica dei sogni snc dei f.lli Bonetti
Work in progress di Carlo Lombardi
In te son nato di Franco Malfatti
Bilderberg l’altro volto del potere di Roberto Vannucci
Carri di seconda categoria
L’alchimista e il potere delle illusioni di Jacopo Allegrucci
La bacchettona di Edoardo Ceragioli
L’insostenibile leggerezza dell’essere di Emilio Cinquini
Naviga il mio profilo di Luciano Tomei
Mascherate in gruppo
In un paese serio di Luca Bertozzi
L’arsenale delle apparizioni di Michele Canova
Il mare in una stanza di Vania Fornaciari e Roberto De Leo
Nuovi mostri o vecchi parassiti? di Marzia Etna
Illusionisti di Giampiero Ghiselli, progetto di Maria Chiara Franceschini
Che cosa sono le nuvole di Libero Maggini
La commedia dell’arte di Giacomo Marsili
Ci stiamo riprendendo di Adolfo Milazzo
Dotti, medici e sapienti di Enrico Vannucci
Maschere isolate
La vedova nera di Silvano Bianchi
Santa Romana spesa di Erica Cerri
The amrican dream di Daniele Chicca
Expo… rtiamoli di Michele Cinquini e Silvia Cirri
Controcorrente di Michele Deledda
La magna Grecia di Michelangelo Francesconi
La corsa di BHillary di Valentina Galli
Il ruspante di Beppe Garone
Uccellacci e uccellini di Pierfrancesco Giunti
Il resto (dal) Carlino di Rodolfo Mazzone
Sbarco in maschera di Lorenzo Paoli
RAS-Putin di Alessandro Pasquinucci e i Burlabomber
C’è supposta per te di Andrea Pucci
Per una pensione completa, onoranze funebri Fornero di Pietro Pulcini
La locomotiva tedesca di Devis Serra
Ecco il corso mascherato di Alessandro e Paolo Vanni
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07 FEBBRAIO 2016
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Carri di prima categoria
Moby Duck Plastic Planet Show
di Alessandro Avanzini
Il carro trae spunto dalla storia di 28.800
paperelle di plastica, disperse in mare nel
1992, nel naufragio del cargo che le stava
trasportando ad un’azienda del nord America
e che ancora oggi vagano in giro per gli Oceani
come fossero vere e proprie armi improprie
puntate sulle fauna marina. La costruzione
vuole essere una denuncia contro l’abuso della
plastica che quasi mai viene smaltita in modo
corretto ed oggi è un pericolo per
l’ecosistema. L’innocente bambola al centro
del carro non narra una storia a lieto fine, ma
è il simbolo della minaccia di un
avvelenamento da plastica che uccide ogni
anno migliaia di pesci e uccelli marini.
52 sfumature di Carnevale
di Massimo Breschi
Un clown brioso e sorridente sfila allegro sulla
costruzione. Pitturato in cartapesta, dirige
spensierato la gran festa. A renderlo gioviale,
sfumature e colori di Carnevale, coriandoli,
stelle filanti, maschere e l’immancabile satira
che interpreta con la bizzarra allegoria i
protagonisti della politica italiana. La morale
del carro è quanto mai semplice e diretta: pur
se cambia chi comanda e con lui tutta la
banda, la gente è un po’ depressa perché la
musica è la stessa. !6
07 FEBBRAIO 2016
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Porca mediocrità, si salvi chi può
di Gilbert Lebigre e Corinne Roger
Raffigurato come un settecentesco pseudo nobile è
Matteo Salvini leader della Lega, il protagonista
della costruzione. In una mano tiene Chucky ovvero
Marine Le Pen, nell’altra una tromba da stadio
ultimo modello, alle sue spalle i ritratti sorridenti
della nuova destra xenofoba di una Europa sempre
più ostaggio di paura di diffidenza. Si Salvi chi può
ammoniscono i due costruttori.
Male nostrum
di Simone Politi e Priscilla Borri
Il gigantesco mostro marino che divora
le vite di migliaia di migranti in fuga è il
simbolo dell’abominio contro l’umanità
che si sta consumando nelle acque del
Mediterraneo davanti all’impotenza e
all’incapacità di far fronte a questa
emergenza. L’Unione europea –
ammoniscono i costruttori – ha lasciato
l’Italia da sola, mentre il mondo della
finanza stritola l’uomo e causa quella
povertà che genera il fenomeno della
migrazione.
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07 FEBBRAIO 2016
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Io sono Dio
di Umberto e Stefano Cinquini
Come ai tempi della Torre di Babele, la possibilità di
comunicare tra gli uomini fallisce sempre di fronte alla
vanità di sentirsi migliore degli altri, così oggi la vanità
trova una nuova vetrina sul mondo dei social. Marc
Zuckerberg ci ha offerto Facebook, una nuova forma di
comunicazione globale, un linguaggio universale dove
tutti possono scambiare opinioni, pensieri, idee e
magari, perché no, migliorare il mondo. Ma l’uomo
continua a sfruttare la possibilità di comunicare alle
masse solo per mettere in mostra i propri super poteri e
sostituirsi a Dio. Chissà se un giorno anche questa torre
crollerà, si domando i costruttori. Barbarians
di Fabrizio Galli
In uno scenario apocalittico e tra le
macerie ancora ardenti, il Barbaro al
centro del carro, calpesta ferocemente
il corpo del David di Michelangelo,
innalza al cielo la sua testa ormai
tagliata, identificando con questo
macabro gesto l’inesorabile degrado
morale, culturale, economico e sociali
dei giorni nostri. Gli esempi recenti
purtroppo non mancano e il
costruttore lascia a tutti noi la scelta,
su la barbarie che più ci ha trafitto nel
corpo e nell’anima. !8
07 FEBBRAIO 2016
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La gabbia
di Luigi e Uberto Bonetti
Il sistema economico globale, ma soprattutto quello
italiano, non funziona. L’incapacità gestionale della
politica e di chi è al potere condiziona il nostro
“status” al punto di farci sentire metaforicamente di
essere in gabbia, ostacolati ormai, ridotti a morti
viventi. Ecco la nostra condizione umana che ci
stritola e ci schiavizza togliendoci ogni speranza di
libertà e riscatto. La costruzione vede al suo centro
una gigantesca figura multibraccia. Il suo aspetto
ostile e feroce vuole simboleggiare la forza politica
che tiene stretto e ingabbiato il mondo e l’uomo.
Work in progress
di Carlo Lombardi
L’Italia è la Nazione che detiene il
primato delle vittime sul lavoro in
Europa. Troppo spesso la vita si
baratta per uno stipendio, talvolta
misero e indecente. Negli ultimi
anni le morti bianche si sono
diffuse largamente, divenendo un
cancro sociale difficile da
sconfiggere, destinato a far
collassare la nostra società. Al
centro del carro una enorme testa
di drago spalanca le fauci fameliche, pronte ad assalire il manichino-lavoratore; le ruspe spazzano
via ogni ambiente malsano, mezzi obsoleti e insicuri e strutture fatiscenti. La costruzione vuole
essere un monito alla nostra società affinchè acquisisca una cultura delle imprese e del lavoro più
consapevole, che sappia rispettare e salvaguardare le risorse più preziose: quelle umane.
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07 FEBBRAIO 2016
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In te son nato
di Franco Malfatti
Senza dubbio Viareggio ha
perso il sapore del tempo
passato. La città – ricorda il
costruttore - non è più quella
di una volta. Certo – ammette
- non bisogna vivere di solo
passato, ma nemmeno perdere
via via sempre più quella
gloriosa identità che ha
contraddistinto negli anni che
furono. Viareggio, la “Perla del
Tirreno” meta amata da molti
artisti, ma anche da gente
comune venuta a godersi il fresco delle nostre pinete, il nostro mare, la nostra Passeggiata, oggi è
una città in difficoltà e schiacciata dal dissesto economico e dalla sfiducia. Eppure la voglia di
rimboccarsi le maniche e recuperare i grandi valori del passato, le tradizioni artistiche e culturali
viareggine, c’è. Una costruzione che ha un messaggio per Viareggio e i viareggini, ma che può
essere esteso metaforicamente a tutti, affinchè tutti ci impegniamo nel valorizzarci e nel costruire.
Bilderberg… l’altro volto del potere
di Roberto Vannucci
Il potere è stato eccezionalmente
abile in molto aspetti e uno di questi
è stato il suo mascheramento. Doveva
rimanere nell’ombra, celato dietro le
quinte del più grande spettacolo del
mondo. Eppure eccolo qui. Il più
trasgressivo, provocante e divertente
spettacolo. In questo circo beffardo e
dissacrante, rappresentato sul carro,
si scherza con la vita, il sesso,
l’eccesso, la crisi di valori, la follia e
l’ipocrisia che caratterizzano il nostro
tempo. Che lo spettacolo abbia inizio.
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07 FEBBRAIO 2016
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Carri di seconda categoria
L’Alchimista
di Jacopo Allegrucci
Magicamente apparso a capo del governo Matteo
Renzi sta incantando gli italiani con le sue magie.
Con il potere delle illusioni il premier riesce, volta a
volta, a conquistare i consensi per ottenere la fiducia
del Parlamento, ammaliando un po’ gli uni, un po’ gli
altri. Ma i nemici, sia dell’opposizione che interni al
PD, però, si fanno sempre più forti ed agguerriti
raccogliendo i malumori degli italiani. Riuscirà
Renzi a trasformare il piombo in oro e mantenere il
suo ruolo fino alle elezioni del 2018? Oppure seguirà
il declino dell’alchimia antica, lasciando di nuovo
l’Italia di fronte ad uno scenario incerto? Ecco il
senso di questo carro di satira politica: l’Alchimista e
il potere delle illusioni.
La bacchettona
di Edoardo Ceragioli
Non esiste famiglia migliore di quella dove ognuno
si sente amato e protetto
Tutto nasce dal prendere atto che la definizione di
“famiglia” ha avuto negli ultimi decenni
un’evoluzione sostanziale e, come tutte le evoluzioni
che si rispettino, c’è quella parte di società che non
accetta il cambiamento. L’opinione pubblica si
divide tra il riconoscimento e la validità delle
famiglie di nuova generazione e la difesa
appassionata di un modello tradizionale. La parte di
collettività intimorita, “bacchetta” rigorosamente
tutto ciò che non è conforme ai dettami conservatori,
autoproclamandosi custode della generazione umana
ignorando, di fatto, che proprio i bambini che oggi
vivono con candida normalità questa “diversità”,
domani saranno quelli che porranno fine a
quest’acceso dibattito.
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L’insostenibile
leggerezza dell’essere
di Emilio Cinquini
Il nostro tempo, la nostra
società sono ossessionati dal
cibo, nel bene e nel male. E
mentre a Milano si è fatta Expo
proprio sul cibo, il mondo
continua ad essere diviso in
due: da una parte i grandi del
mondo, obesi opulenti figure
boteriane (Usa, Francia,
Germania, Giappone) tirano a
sé cibo come accumulatori
seriali; dall’altra parte popoli
affamati, disperati, migranti, si
innalzano al cielo a gridare la loro disperazione, la loro fame. Ricchezza, opulenza, obesità si
contrappongono a povertà, magrezza, fame. E mentre c’è chi pensa alla linea, alla dieta, alla
“leggerezza dell’essere”, tutto ciò appare insostenibile.
Naviga il mio profilo
di Luciano Tomei
Il dilagare della moda del selfie, la
smisurata presenza di profili sui social,
ha portato l’autore del carro a scherzare
con l’arte. E mentre un onnipresente
Sgarbi è intento a selfare la sua
navigata, improbabili barchette di carta
con i simboli dei social più diffusi,
solcano i mari della rete, ospitando a
bordo profili di quadri celebri. Federico
da Montefeltro e la consorte Beatrice
d’Este, effigiati da Piero della Francesca,
rigorosamente di lato; padre Dante del
Botticelli, Lorenzo il Magnifico, ritratto dal Vasari, Savonarola di Fra Bartolomeo, Cosimo il
vecchio di Pontormo, tutti orgogliosamente a mostrare il loro lato migliore. Anche il navigatore
per eccellenza, Cristoforo Colombo, si è lasciato prendere dalla moda del momento. Prendendo
spunto dalle parole di Sgarbi, il messaggio del carro potrebbe essere questo: i nostri profili sui
social ci hanno reso ignoranti come capre, rispolverare un po’ dell’antica sapienza pittorica non ci
farebbe male.
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07 FEBBRAIO 2016
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Mascherate in gruppo
In un paese serio
di Luca Bertozzi
In un paese serio c’è rispetto e si
lavora con coscienza. In un paese
serio – ammonisce il costruttore prima la dignità personale. In un
paese serio si valorizzano i meriti e
le eccellenze, ci sono memoria
storica e partecipazione popolare.
Ma è talmente evidente che non lo
siamo. “Astenuti spettatori” ci
accontentiamo, ora come allora, di
panem et circenses. Un’eterna
pagliacciata che va in scena quotidianamente, con l’entrèe dei pompieri e di un Pierrot che sa solo
lamentarsi, nonostante non faccia più ridere, continua ad abbindolarci come un tempo.
L’arsenale delle
apparizioni
di Michele Canova
Liberamente ispirato a “I giganti
della montagna” di Luigi Pirandello
Ne “I giganti della montagna” Luigi
Pirandello racconta il viaggio di una
compagnia di attori che va di piazza
in piazza alla ricerca di un pubblico.
Persone che abbiano tempo da
perdere per ascoltare storie non ce
ne sono più, i tempi sono cambiati e
chi è più lento è costretto a rifugiarsi
lontano dalla società. Ma i giganti sono i sei poteri che terrorizzano l’uomo e frenano la società: il
potere economico nelle sembianze di un feroce squalo fatto di denaro, una massa di specchi ti
costringe a metterti di fronte a te stesso, l’essere di cavi elettrici e di tubi catodici può farti
diventare suo schiavo della comunicazione interattiva, uno scheletro ricoperto di stracci ci mette
davanti la precarietà della vita, la guerra e la distruzione nelle sembianze di un gerarca nazista, il
dolore beffardo nelle sembianze di un dottore della peste. Un arsenale di maschere che celano le
paure più profonde da affrontare.
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Il mare in una stanza
di Vania Fornaciari e
Roberto De Leo
La stanza di un bambino
rappresenta uno spazio ideale
dove ingenui sogni possono
materializzarsi grazie alla
fanciullesca fantasia, che
riesce ad animare anche gli
oggetti con cui gioca. E’ il caso
di semplici “scaccia pensieri”,
elementi che rimandano al mondo marino e che d’incanto invade la stanza, ora spazio indefinito e
senza confini. Il pescatore, il faro, una scialuppa con pirata, un barcobestia, il veliero della
marineria velica viareggina, il palombaro alla ricerca di tesori sommersi, una sirena, seducente e
ammaliatrice sono gli elementi di quella fanciullesca creatività qui fusa con la magia del
Carnevale di Viareggio.
Nuovi mostri o vecchi parassiti?
di Marzia Etna
Ogni volta che ci si
appresta a eleggere i nostri
rappresentanti politici
tutti i candidati si
propongono come il nuovo
che avanza, ma in realtà
chi è davvero nuovo?
Prendendo spunto dal
titolo di una rubrica del
noto programma tv
“Striscia la Notizia” la
costruttrice rappresenta i nostri politici italiani nel vesti di mostri e parassiti. Ma sono nuovi
mostri che sistemeranno la nostra malandata Italia, o parassiti che finiranno con soffocarla e
distruggerla con nuove tasse e sempre meno servizi? Al popolo sovrano l’ardua sentenza.
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Gli illusionisti
di Giampiero
Ghiselli, progetto di Maria Chiara
Franceschini
Negli ultimi anni si è
registrato un forte
distacco tra il popolo e
la vita politica del paese.
Una delle cause sono le
campagne elettorali in
cui i nostri politici,
vestendo i panni di
illusionisti fanno
comparire, come fossero conigli usciti dal cilindro: posti di lavoro, calo delle tasse, fine della crisi
economica e riforme di ogni genere. Tutte promesse che vengono regolarmente fatte scomparire,
come per magia, dopo lo spoglio delle schede elettorali. Gli ingredienti per far funzionare lItalia
non sono certo i trucchi di maghi illusionisti, ma competenza, onestà, coerenza e soprattutto
promesse realizzabili suggeriscono i costruttori.
Che cosa
sono le nuvole
di Libero
Maggini
Liberamente
tratto dall’Otello
di Pierpaolo
Pasolini
La mascherata
invita a riflettere
sulla bellezza del
creato che,
affamati come
siamo dalla vita di
tutti i giorni, diamo per scontato. Il dramma della gelosia interpretato da uomini marionetta si
conclude in una discarica, dove, a fine carriera, proprio le marionette vengono gettate e qui
vedono per la prima volta il mondo al di fuori del teatro, rimanendo estasiate dalla bellezza del
cielo. Ed è qui che Domenico Modugno nei panni der munnezzaro carica le marionette sul
camion della spazzatura e intona la canzone che cosa sono le nuvole…
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Ci stiamo
riprendendo
di Adolfo Milazzo
Ci stiamo riprendendo è
lo slogan televisivo più
usato in questi ultimi
tempi dai politici più in
vista: la Boschi, la
Giannini, la Serracchiani,
la Boldrini, Renzi e
Alfano. Mentre noi ci
illudiamo che la crisi
economica stia finendo si
scopre che loro giocano
con la tecnologia e sono
sempre nel bel mezzo di una ripresa a suon di selfie, telefonini, telecamere, tablet e quant’altro
ancora. Ma allora di quale ripresa stiamo parlando? Della loro naturalmente e a noi comuni
cittadini non resta altro che immaginaria la ripresa… a colori si spera.
Dotti, medici e sapienti
di Enrico Vannucci
Il nostro Carnevale è malato, è agonizzante. Ognuno cerca la terapia più idonea. Al suo capezzale
tutti si propongono con proprie teorie che purtroppo lasciano la situazione invariata. Ma il
Carnevale non è è affatto malato in realtà. Anzi esibisce fiero e con orgoglio il certificato medico
di sana e robusta costituzione. 143 anni e non sentirli. Gli unici che sono fedeli a Sua Maestà e
credono fortemente in lui sono i suoi fedeli sudditi più carnevalari. La mascherata è la
trasposizione in cartapesta della storica canzone di Edoardo Bennato “Dotti medici e sapienti”.
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07 FEBBRAIO 2016
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Maschere isolate
La vedova nera
di Silvano Bianchi
L’Unione europea e l’euro si stanno sgretolando. L’era della
moneta unica europea è diventata l’era della grande egemonia
tedesca e bancaria, in cui Berlino prospera e gli altri popoli
europei soffrono una recessione senza precedenti. In questa
situazione una figura avida e senza scrupoli, dalle sembianze
di un inquietante ragno malefico, simbolo del potere bancario,
ha il volto di Angela Merkel che, imprigiona nella sua
ragnatela le farfalle, ovvero le Nazioni europee, privandone la
propria libertà politica ed economica.
Santa Romana Spesa
di Erica Cerri
La fuga di documenti riservati della Santa Sede, ad opera di
“corvi” vaticani, ha riportato alla luce gli sprechi e i lussi della
Curia Romana. A finire di nuovo sotto i riflettori il Cardinal
Bertone e le spese folli
The American Dream (Il sogno americano)
di Daniele Chicca
Cercasi un nuovo volto per le prossime elezioni americane. Si
apre già al Carnevale di Viareggio il gioco della “ruota” dei
possibili e improbabili candidati alla presidenza. Chi sarà il
nuovo erede di Washington? Sarà Kermet o Topolino? Hilary o
Trump? E si attendono sempre nuovi candidati
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Expo… rtiamoli
di Michele Cinquini e Silvia Cirri
Dopo aver assistito all’esposizione universale di Milano, che
ha fatto da palcoscenico ai nostri politici, è giunta l’ora di
dare il via all’esportazione universale di questi ultimi. In
primo luogo Matteo Salvini che ha cercato con le sue
appassionate campagne elettorali, di ostacolare in ogni modo
il grande flusso migratorio. Non sono stati da meno, l’illustre
cancelliera tedesca Angela Merkel, il seducente presidente
francese Francois Hollande e il pallido ministro inglese David
Cameron, che invece di trovare una giusta soluzione a questo
problema, hanno deciso di chiudere le frontiere. Mentre
Matteo Renzi ha preferito “rifugiarsi” all’Expo, trascorrendo il
suo prezioso tempo a giocare e a scattarsi gioiosi selfie. La
soluzione potrebbe essere uno scambio alla pari: prendiamoci
gli immigrati e mandiamo i nostri cari politici a capire cosa
sono miseria e povertà.
Contro Corrente
di Michele Deledda
Nel mare dell’Italia il nostro premier Matteo Renzi, nonostante
le molteplici onde della nostra situazione politica nuota contro
corrente sfidando tutti. Mentre i falsi angioletti e protettori non
sono altro che demoni che lavorano con l’intento di sconfiggerlo.
La Magna Grecia
di Michelangelo Francesconi
Nella storia dell’umanità la Grecia è sempre stata una delle
Nazioni più importanti. Nel 2016 però la situazione è
cambiata. L’euro ha divorato la Grecia che, con il suo
guerriero Tzipras, ha provato a ribellarsi a questo
interminabile banchetto. Ma è la cancelliera Merkel a non
smettere di mangiare la Grecia.
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La corsa di Bhillary
di Valentina Galli
Con la fine del mandato di Obama l’America si sta preparando a
scegliere il prossimo presidente Usa. A correre per la Casa
Bianca c’è Hillary Clinton, in groppa al suo ciuchino simbolo del
partito democratico. Con grande forza e coraggio si è fatta
strada ed è diventata la donna più potente della storia
americana. Riuscirà a raggiungere il suo obiettivo? Intanto a
cavallo del ciuchino blu va, in testa ai suoi avversari, con il
sostegno di suo marito. Il sogno di diventare la prima donna
presidente si avvererà? La coppia BHillary vincerà ancora, con
uno scambio di ruoli?
Il ruspante
di Beppe Garone
Un sorridente Salvini, in veste di un galletto ruspante, alza la
cresta e cerca con la sua amata ruspa di sgomberare l’Italia dai
problemi che l’attanagliano … come i Rom, l’euro, le tasse e la
sinistra tutta. Riuscirà nell’intento?
Uccellacci e Uccellini
di Pierfrancesco Giunti
A 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini ben poco è
cambiato e la famosa evangelizzazione invocata dal celebre film,
da cui trae titolo la costruzione, ancora latita e la Chiesa è
sorvolata da colombe della pace e da corvi intimidatori, che ne
impediscono l’operato. L’eterno contrasto fra clericalismo e
laicismo impone ai protagonisti (in questo caso il cardinal Tarcisio
Bertone e Pier Paolo Pasolini) il tentativo di catturare le rispettive
minacce, ma nel Carnevale tutto si ribalta, compresi gli obiettivi. E
noi oggi cosa siamo: Uccellacci o Uccellini?
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Il resto (dal) Carlino
di Rodolfo Mazzone
Un nuovo gioco di parole con protagonista la razza canina più
buffa, divertente e affettuosa che ci sia. Il Carlino Romeo vi da
il benvenuto al più bel Carnevale d’Italia e d’Europa e vi
consegna il vostro resto seduto sul suo registratore di cassa,
parafrasando il famoso quotidiano nazionale. Il suo padrone
lo omaggia con questa mascherata. E voi, guardatevi bene
intorno, spunteranno tanti carlini vestiti nelle maniere più
disparate.
Sbarco in maschera
di Lorenzo Paoli
Chi è là! Chi è là? Che vien dal mare? L’ennesimo barcone della
sofferenza sembra approdare, questa volta, sulle coste
viareggine. Oggi però è Carnevale e a Viareggio e, come
tradizione vuole, sbarca solo l’allegria; non c’è posto per inutili
politiche xenofobe che vengono gettate in mare con un pietoso
salvagente.
RAS-Putin
di Alessandro Pasquinucci e i Burlabomber
A cento anni esatti dalla sua morte il famosissimo monacostregone Rasputin “riappare” sulla scena e, dalla corte dei
Romanov, passa stavolta a quella di Re Carnevale. Lo fa
assumendo magicamente le inconfondibili sembianze dello
zar di ghiaccio Vladimir Putin. Il risultato è degno del dottor
Franknestein: un mistico moderno che influenza, con
operazioni militari e non solo, i destini dell’Europa e del
mondo. Un temibile mostro che non si ferma davanti a
niente e nessuno che incute timore soltanto a nominarlo.
Perché lui è Ras-Putin.
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
C’è supposta per te
di Andrea Pucci
La maschera isolata ironizza sulla
situazione economica e politica dettata
dalla cancelliera tedesca Merkel nei
confronti del premier greco Tzipras e
sulla problematica dei profughi, nella
parte posteriore. La Merkel si trova
davanti i mittenti della busta: proprio il
premier greco Tzipras e i profughi libici, tunisini e siriani. In mano hanno una supposta, simbolo
di ogni problematica europea, unanime è l’intento… “C’è supposta per te”, cara collega “Lady
austerity”.
Per una pensione completa
…onoranze funebri Fornero
di Pietro Pulcini
Era ormai passato giugno 2012, quando
il governo Monti votò la riforma
Fornero con l’innalzamento dei requisiti
anagrafici e contributivi per l’accesso
alla pensione ed è da qui che prende
spunto l’idea del costruttore che ha
immaginato un carro funebre in cui
giace un lavoratore. “Per una pensione
completa, onoranze funebri Fornero”. Uno slogan che racchiude un doppio significato: da un lato
la morte della dignità e dei principi del lavoratore; dall’altro la
questione esodati. A guidare il carro funebre l’ex ministro
Elsa Fornero.
La locomotiva tedesca
di Devis Serra
La maschera ha come soggetto la donna più potente al
mondo: Angela Merkel. Il suo soprannome “La locomotiva
tedesca” conosciuto in tutto il mondo …da spunto
all’allegoria proprio per il suo potere e carattere di donna
forte in grado di poter trascinare l’Europa. E davanti alla
locomotiva un piccolo Matteo Renzi che cerca di stare al
passo della locomotiva sperando di non esserne travolto.
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Ecco il còrso Mascherato
di Alessandro e Paolo Vanni
L’idea prende spunto da un celebre verso di Lelio Maffei, della
canzone “Il Carnevale a Viareggio” ed è un gioco di parole.
Cambiando l’accento alla parola corso che diventa Còrso nel
senso di nativo della Corsica. I due costruttori si sono
immaginati Napoleone Bonaparte …il personaggio dell’isola
più rappresentativo, assiso sul suo cavallo bianco, partecipare
alla parata in alta divisa carnevalesca, brindando a Viareggio
con una coppa di champagne dentro la quale nuota una bella
sirena.
A realizzare le gioiose macchine di cartapesta sono i Maestri costruttori viareggini. Oltre 25 ditte
artigiane, con più di mille persone impegnate nella creazione di veri e propri teatri viaggianti. In
molti casi si tratta di figli d'arte che hanno ereditato da padri e nonni le abilità e i segreti di un
mestiere unico al mondo. Alti oltre 20 metri, larghi dodici, i carri sono creati per stupire il
pubblico e la selezionatissima giuria che ogni anno, alla fine del Carnevale, stila la classifica di
merito, decretando vincitori e vinti.
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Il Martedì Grasso in diretta tv su RaiTre
Anche per il prossimo Carnevale la telecronaca in diretta televisiva nazionale su RaiTre il giorno
di Martedì Grasso in collegamento da piazza Mazzini. E’ il risultato dell’impegno del Commissario
straordinario della Fondazione Stefano Pozzoli - di concerto con l’Amministrazione comunale di
Viareggio che ha lavorato per garantire alla Rai le condizioni migliori a rappresentare al meglio
sul grande schermo lo straordinario spettacolo del Carnevale - e del caporedattore del TgR di
RaiTre Paolo Pardini che, con con lo staff della testata regionale, Federico Monechi, Marco
Hagge e Alberto Severi che da anni curano la diretta, per la messa a punto dei dettagli tecnici della
telecronaca a cui è affidato anche quest’anno il compito di entusiasmare gli spettatori di tutt’Italia
con le immagini della manifestazione. Un grande spettacolo che gode - lo ricordiamo - di una
altissima notorietà ed interesse presso il pubblico italiano. L’82,7% della popolazione italiana
tra i 14 ed i 64 anni, oltre 32,4 milioni di persone, dichiara infatti di seguirlo con interesse,
mentre l’indice di notorietà dell’evento raggiunge addirittura il 96,5% della popolazione: 37,9
milioni di persone dichiarano di conoscere l’evento. Le telecamere si collegheranno con piazza
Mazzini martedì 9 febbraio alle ore 14,50 e riprenderanno i carri nel momento del loro passaggio
sul Belvedere delle Maschere. Le costruzioni resteranno poi in piazza per animare la festa che
celebrerà il Martedì Grasso nella capitale del Carnevale.
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
“Il Carnevale di Viareggio
avrà per l’undicesimo anno
consecutivo un’ora di diretta
televisiva sulla Rai – spiega il
Commissario Stefano
Pozzoli -, una trasmissione
prestigiosa e particolarmente
importante per l’effetto traino
che potrà avere quest’anno
per le quattro sfilate
successive al Martedì Grasso.
La sinergia con la Rai dunque
si conferma e si rafforza
permettendoci di creare un
evento speciale”.
“A nome della Città - dice il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro - ringrazio il direttore
della testata regionale della Rai Vincenzo Morgante e lo staff di Rai 3 Toscana per l’impegno,
appassionato che ogni anno mettono per salvaguardare questa prestigiosa vetrina nazionale per il
Carnevale di Viareggio”.
L’impegno di Rai3 Toscana
non si esaurirà con la diretta
del martedì grasso poiché
numerosi saranno i servizi e gli
approfondimenti che saranno
realizzati per raccontare i
grandi carri allegorici del
Carnevale di Viareggio.
Il caporedattore del Tg3
Toscana Paolo Pardini :
“Voglio ringraziare in primo
luogo il mio
direttore ,Vincenzo Morgante ,
che a nome della Rai ha voluto
confermare , ancora una volta ,
lo stretto rapporto che lega il
servizio pubblico e la nostra
testata , la Tgr, ad uno degli
appuntamenti più seguiti e amati non solo in Toscana ma in tutta Italia. Il Carnevale di Viareggio,
la sua vocazione popolare, sono in qualche modo lo specchio dello stretto rapporto che lega
l’informazione regionale della Rai con il suo territorio . Non è un caso che lo stesso giorno, lungo
la stessa costa a un centinaio di chilometri di distanza , inizi il festival di Sanremo, altro
appuntamento che lega strettamente la Rai agli italiani. Anche la nostra trasmissione, curata dalla
redazione e dai tecnici della sede di Firenze, si collegherà in diretta con il festival per creare un
collegamento ideale con questi due appuntamenti così amati dagli italiani”.
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Viareggio è il Carnevale da 143 anni
Arte, storia, cultura e tradizioni sono patrimonio della Città dal 1873
Il Carnevale di Viareggio ha, dal 1873, nelle sfilate dei grandi carri allegorici in cartapesta il
momento principale del proprio progetto storico, culturale, artistico e tradizionale. Attorno ad
esse è costruito un programma di manifestazioni collaterali, di larga partecipazione popolare, che
arricchiscono e completano il programma della manifestazione ogni anno. In 143 anni di storia
della manifestazione sono state effettuate 405 sfilate, in origine nel centro storico cittadino, poi
dal 1905 sul Lungomare Liberty e sono state costruite più di 2.800 opere in carta a calco, materia
prima caratteristica dei carri allegorici, inventata dai Maestri costruttori viareggini nel 1925.
UN EVENTO NAZIONALE TRA I PIÙ AMATI DAGLI ITALIANI
Oggi il Carnevale di Viareggio è un evento popolare, culturale e di spettacolo seguito con interesse
da oltre 32,4 milioni di persone, l’82,7% della popolazione italiana, tra i 14 ed i 64 anni, come
emerge dalla ricerca di mercato “Sponsor Value® Cultura e Spettacolo”, condotta da StageUp –
Sport & Leisure Business e Ipsos a novembre 2013, che evidenzia come la manifestazione
raggiunga livelli di notorietà e di seguito considerevoli, collocandosi tra i maggiori eventi
nazionali. Anche la notorietà è altissima: 37,9 milioni di persone (il 96,5% della popolazione)
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dichiarano di conoscere l’evento. La manifestazione ogni anno richiama centinaia di migliaia di
spettatori in occasione delle cinque sfilate domenicali e degli eventi collaterali ed attualmente ha
un bilancio annuale di quasi 4 milioni di euro, che investe nella città e nel territorio limitrofo,
attraverso l’indotto che il Sole 24Ore ha calcolato nel 2010 in una ventina di milioni di euro
annui. Questo porta indubbi benefici all’economia della città di Viareggio e del comprensorio
versiliese in un periodo dell’anno, febbraio, che altrimenti non sarebbe turistico per località di
mare.
LE ORIGINI DELLA TRADIZIONE
La tradizione del
Carnevale di Viareggio,
intesa come sfilata di
carri e carrozze, ha
una sua data di inizio:
il 24 febbraio 1873
giorno di Martedì
Grasso. Prima di
quella data il
Carnevale a Viareggio
era festeggiato, senza
sfilate in strada, ma
con serate danzanti e
ricevimenti nel teatro
cittadino (come
documentato dal
cartellone del
programma del Regio
Teatro nel 1836) e
piccole feste popolari, chiamate “vegliette”. In particolare, queste, duravano una o più sere e
consistevano in grandi mangiate tra vicini e gruppi amicali, seguiti da balli nelle aie.
Testimonianze di queste feste sono le deliberazioni delle autorità cittadine, datate già 1818,
sull’ammissione dell’uso della maschera in certi giorni dell’anno. Il successo della prima sfilata di
carrozze addobbate con fiori e piccoli carri agricoli, nel cuore storico della città: Via Regia, da cui
il nome di Viareggio, fu il motivo della nascita, fin dal 1874 di un Ente stabile organizzatore delle
manifestazioni carnevalesche: la Società del Carnevale che subito estese il programma delle sfilate
in due giornate: per domenica 15 e martedì 17 febbraio, Martedì Grasso. Sul finire dell’Ottocento
comparvero in sfilata i carri trionfali, monumenti costruiti in legno, scagliola e juta, modellati da
scultori locali ed allestiti da carpentieri e fabbri che, in Darsena, sugli scali dei cantieri navali,
costruivano imbarcazioni famose in tutte il mondo. Grazie al trasferimento del circuito delle
sfilate dalla Via Regia alla Passeggiata a mare, nel 1905, lo spettacolo del Carnevale di Viareggio
poté godere di un palcoscenico straordinario, quanto spazioso, che stimolò la fantasia e la
creatività dei costruttori che negli anni avevano abbandonato il lavoro di carpentieri navali, per
dedicarsi, tutto l’anno, nella costruzione dei carri allegorici, diventando veri e propri artigiani
professionisti del settore. Al lavoro dei “carristi” si affiancano anche collaborazioni importanti
come quella del pittore viareggino Lorenzo Viani.
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
DALLA CARTAPESTA ALLA NASCITA DI BURLAMACCO, MASCHERA SIMBOLO
La fama del Corsi Mascherati di Viareggio è cresciuta – proprio in questi decenni - di pari passo
con l’evoluzione dei carri allegorici, vere e proprie macchine teatrali, grazie all’incrociarsi di due
fattori: la professionalizzazione dei costruttori, unici in tutto il mondo e l’invenzione, tutta
viareggina, della tecnica della carta a calco, comunemente chiamata della cartapesta. Dopo
l’interruzione per la prima guerra mondiale il Carnevale di Viareggio ha saputo intraprendere un
percorso artistico e culturale moderno e rapido, tanto da permettergli il balzo in avanti rispetto
alle altre tradizioni carnevalesche. Anno spartiacque è il 1921. La manifestazione si dotò di una
rivista ufficiale, Viareggio in maschera, con lo scopo - ancora oggi - di “raccontare”, attraverso
servizi e fotocronache, il Corso mascherato e i carri, ma soprattutto quello di fare promozione
all’evento. Nello stesso anno un carro divenne vero e proprio teatro viaggiante, ospitando a bordo
un’orchestrina. Sempre del 1921 è la composizione di una canzone per la manifestazione, dal
titolo “Il Carnevale a Viareggio” di Sadun Maffei, elevata a rango di inno ufficiale della
manifestazione, per la quale fu interpellato anche il Maestro Giacomo Puccini che a Viareggio
aveva scelto di vivere. Dal 1926 viene istituito un concorso nazionale tra artisti e disegnatori per la
realizzazione di un manifesto ufficiale del Carnevale per reclamizzare l’evento. La tradizione è in
vigore ancora oggi e negli anni si sono cimentati artisti come Lucio Venna, Virginio Bianchi, o ai
più recenti Jean Michel Folon, Sergio Staino. Nel 1923 il carro dedicato al “Pierrot”, nostalgica e
romantica figura del Carnevale, fu la prima maschera a muovere la testa e gli occhi. Ma la vera
rivoluzione fu nel 1925. Per iniziativa di alcuni costruttori, venne inventata la tecnica della carta a
calco, da tutti conosciuta come cartapesta, per realizzare i carri. Questo materiale, estremamente
leggero, quanto povero, ha consentito costruzioni colossali e sempre più ardite nella scenografia e
nella movimentazione. Nel 1930 Uberto Bonetti, pittore e grafico futurista, ideò Burlamacco: la
maschera simbolo di Viareggio, che nel manifesto del 1931, sullo sfondo dei moli, protesi sul
mare, apparve in compagnia di Ondina, bagnante simbolo della stagione estiva.
LA TRASFORMAZIONE IN EVENTO NAZIONALE
Dopo la seconda guerra mondiale, il Carnevale di Viareggio rinacque di nuovo sulla spinta
popolare di una città che si mobilitò per rialzarsi, anche attraverso la sua principale
manifestazione. Era il 1946.
Nel 1954 la sfilata dei carri venne scelta come evento speciale da meritare la prima diretta
televisiva in esterna della neonata Rai. Quattro anni dopo la telecronaca fu in Eurovisione. Nel
1960 il rogo dei baracconi in cui erano custoditi i carri non fermò la tradizione che proseguì
regolarmente grazie ad una collaborazione tra Enti pubblici del territorio per la costruzione di
nuovi e confortevoli hangar per la costruzione dei carri.
Nel corso degli anni Ottanta la fama del Carnevale si consolidò a livello italiano, oltre che
internazionale, grazie alla lotteria nazionale che il Ministero delle Finanze istituì abbinandola al
concorso dei carri e ai grandi show televisivi della Rai dedicati alla manifestazione. Oggi il
programma del Carnevale si è arricchito di rassegne teatrali, mostre d’arte, esposizioni, serate
gastronomiche, organizzate anche in collaborazione con gli enti, le associazioni sportive e
culturali del territorio di Viareggio e dei Comuni limitrofi oltre che feste notturne dei quartieri.
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Burlamacco la maschera di Viareggio
Ondina è il simbolo dell’estate e lo accompagna dal 1930
Il suo sorriso accoglie gli automobilisti
sull’autostrada. Con la sua posa classica invece
balza in piazza Mazzini, come se arrivasse dal
mare e accoglie i visitatori alla Cittadella. La
sua figura stilizzata invece campeggia sul
“vessillo del buonumore” quando viene issato
sul pennone più alto del Carnevale. Simbolo
della manifestazione e icona della città di
Viareggio Burlamacco è l'ultima nata tra le
maschere della commedia dell'arte. Al suo
fianco Ondina, simbolo dell'estate. Sono loro gli
ambasciatori di Viareggio e del suo carnevale in
tutto il mondo. Burlamacco apparve per la
prima volta sul manifesto del carnevale di
Viareggio 1931. Non aveva ancora un nome; lo
ottenne soltanto otto anni dopo. Ideatore della
maschera e del suo nome fu Uberto Bonetti.La
inventò nel 1930 creandola da un puzzle di
indumenti presi a prestito dalle maschere
italiane della commedia dell'arte. La tuta a
scacchi di Burlamacco trai origine dal vestito a
pezzi di Arlecchino. I colori bianco e rosso
invece traggono ispirazione dagli ombrelloni
della spiaggia viareggina degli anni Trenta. Il
ponpon da cipria rubato dal camicione di Pierrot, la gorgiera bianca e ampia da capitan spaventa,
il copricapo rosso a imitazione di quello in testa a Rugantino. Il mantello nero svolazzante è
invece tipico di Balanzone. Insieme a Burlamacco Bonetti disegnò ondina, una figurina di
bagnante con costume castigato, come d'uso negli anni Trenta, per comunicare che Viareggio era
la città del Carnevale e dell'estate. Entrambi apparvero per la prima volta sul manifesto del 1931.
Era stato l'allora Comitato Carnevale a sollecitare l'invenzione di una maschera per il Carnevale di
Viareggio. Fu sempre il comitato a sollecitare Bonetti a dare un nome alla maschera e alla
bagnante. Bonetti, che perseguiva il progetto di un giornale umoristico quale avrebbe fornito le
vignette firmandole Burlamacco, trasferì lo pseudonimo alla maschera. Per la bagnante inventò il
nome di Ondina. Il nome Burlamacco fu suggerito a Bonetti Buffalmacco, pittore fiorentino e
personaggio del Decamerone. Bonetti sostituì la radice buffa con burla; ma un contributo di
arrivo anche dal cognome lucchese Burlamacchi, già utilizzato per il canale del parto: il
Burlamacca. Nel 1939 la maschera venne battezzata con un atto ufficiale trasferito su pergamena,
firmata da Uberto Bonetti e controfirmata dai rappresentanti del Comitato Carnevale,
dell'azienda turismo e del Dopolavoro. Nella stessa occasione fu dato il nome di Ondina alla
bagnante. Il 21 dicembre del 1988 burla Marco entro, come maschera ufficiale del carnevale di
Viareggio, al museo delle arti e delle tradizioni popolari di Roma.
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La tradizione viareggina della cartapesta
Carta di giornale, creta, gesso e colla di acqua e farina sono la materia prima delle grandi macchine carnevalesche
La tecnica della carta a calco per la realizzazione dei carri allegorici e delle mascherate è
tipicamente viareggina. Fu inventata nel 1924 nei capannoni utilizzati per la costruzione e il
ricovero delle opere destinate a sfilare nel circuito del Carnevale.
Carta di giornale, gesso, creta, colla di acqua e farina. Sono questi gli elementi essenziali della
tradizione che ancora oggi rende i carri allegorici di Viareggio unici al mondo per dimensioni,
struttura scenografica e dinamicità di movimento.
Fu il pittore e scultore viareggino Antonio D'Arliano, nel 1924, ad inventare la tecnica della carta a
calco, da tutti conosciuta come cartapesta. Una tecnica che ancora oggi, grazie ad una precisa
sequenza di passaggi che permette di passare dalla scultura in creta ad una copia esatta in carta.
Con il vantaggio di avere, alla fine della lavorazione, una figura leggera e vuota all'interno, in cui
alloggiare gli ingranaggi dei movimenti.
Se i primi carri, tra il finire dell'Ottocento e la metà degli anni Venti, erano pesanti, statici e ridotti
nelle dimensioni, con l'invenzione della carta a calco, i costruttori poterono dare libero sfogo alla
loro creatività azzardando carri sempre più grandi e arditi, in grado di sfidare le leggi della fisica e
stupire le centinaia di migliaia di spettatori che ogni anno assistono alle sfilate sul Lungomare. Un
tempo l'ossatura del carro era di legno, oggi è in ferro. Un tempo sul carro i figuranti erano pochi
e le carrette le fornivano le vicine aziende del marmo, oggi le maschere a bordo sono fino 30.
Il punto di partenza è sempre l’armatura in ferro sulla quale si “cuciono” con del fil di ferro
piccole canne di vimini. L’intelaiatura viene poi ricoperta di creta. Inizia ora la fase più creativa.
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
La creta assume la forma immaginata dal costruttore sotto i “colpi” delle sue abili mani. La
scultura viene poi sezionata, ad esempio la faccia dalla nuca, e su ogni spicchio viene colato del
gesso liquido, per ottenere il calco in negativo della figura. A questo punto inizia la lavorazione
con la carta di giornale, impastata con la colla di acqua e farina, pigiati all’interno del calco. Per
differenziare uno strato già lavorato da quello ancora da completare si usano i fogli di giornale
colorati. Ad esempio un primo strato può essere fatto con carta bianca, il secondo rosa, il terzo di
nuovo bianca, il quarto magari gialla. Quando le varie parti della maschera in carta saranno
pronte, cioè secche, verranno staccate dal calco in gesso. Si avrà così la forma in cartapesta della
figura modellata in creta. Punti di “sutura”, con ago e filo da imballaggi delle varie parti, una
ritintura generale e poi il bagno di colore sono il tocco finale della lavorazione.
E’ la satira… bellezza!
Sui carri del Carnevale di Viareggio sono stati ritratti tutti i più grandi leader mondiali dell’ultimo secolo
Fin dalle sue origini il carro del Carnevale di Viareggio ha sempre avuto un tema satirico e un
titolo ed è sempre stato giudicato da una giuria, in alcuni anni popolare, in altri tecnica, composta
cioè da esponenti dell’arte, della cultura, dello spettacolo. E tra i temi scelti ed affrontati dai
costruttori i vizi e le virtù della vita quotidiana, i grandi problemi del mondo come la guerra,
l’inquinamento, la droga, la violenza, satira di costume come lo sport, lo spettacolo, la televisione.
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Ma ciò che ha contribuito a rendere famoso a livello nazionale e internazionale il Carnevale di
Viareggio è stata la satira politica con cui i costruttori hanno saputo interpretare e leggere gli
avvenimenti politici del Palazzo con occhi critici, trasformando la satira in una notizia, spesso in
grado di far parlare della manifestazione sui giornali e in tv.
Eppure la satira politica irrompe sui carri relativamente tardi. L’apparizione delle prime
caricature risale solo al 1960, quando il Carnevale a Viareggio era già iniziato da 87 anni.
L’impulso si deve a Silvano Avanzini che nel 1960 portò sul suo carro i leader della scena
internazionale del momento, sapientemente caricaturati. Il carro si intitolava "Carnevale al
vertice". Dopo quell'allegoria diretta e forte: via allo sberleffo.
Prima del 1960 non è che non ci fossero riferimenti alla politica. Già nel 1874, una maschera
interpretò l'insofferenza verso le tasse prendendo di mira un esattore di Camaiore. Tra la fine
dell'Ottocento e l'inizio del Novecento i carristi ridicolizzarono l'alleanza italo francese e le guerre
coloniali in Africa. Nel 1921 il carro "La trappola e i topi" subì una censura preventiva in sede di
presentazione del bozzetto. Alla satira, che prendeva di mira i topi-deputati, scacciati dagli
scranni del Parlamento da gatti neri, furono mozzati gli artigli. Nel ventennio fascista la satira
venne evitata. I costruttori optarono per soggetti più di evasione e di fantasia. Solo una
canzonetta riuscì a sfuggire al controllo del regime. Venne composta per il carro "Circo equestre"
realizzato per il Carnevale 1924 da Guido Baroni. Nel testo del ritornello si ripeteva più volte: "...
è inutile picchiare se il ciuco non vuole andare". L'allusione era chiaramente all'uso del
manganello sul proletariato, rappresentato dal ciuco.
La fine del ventennio fascista, però, non coincise con la ripresa della satira politica. Per tutti gli
anni Quaranta e Cinquanta non ci furono carri di satira politica, ma solo di pura evasione, senza
alcun intento satirico. Sono gli anni della trasformazione dell'Italia da nazione tradizionalmente
agricola a uno dei paesi più industrializzati; gli anni del miracolo economico. Si diffondono le
riviste femminili, i rotocalchi, i juke-box, la sale da ballo, i cinema, ma soprattutto la televisione.
Di tutto questo clima ne ha risentito anche il Carnevale, che diventa occasione di divertimento,
non di ammonimento. I carristi realizzano carri di fantasia, che celebravano il mondo degli
animali, che inneggiavano alla festa e tralasciano ogni allusione alla situazione nazionale o
internazionale. Il Carnevale di Viareggio racconta del cosmo, della bellezza della primavera, del
viaggiatore Gulliver, degli indiani come il carro "Toro seduto" primo premio di Sergio Baroni nel
1958.
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E' con il carro di Silvano Avanzini, per di più premiato dalla giuria, che la politica irrompe su ogni
tipologia di costruzione. Ne è la prova il soggetto del complesso mascherato di Arnaldo Galli dal
titolo "Mercato comune" in cui Fanfani svende i disoccupati (1961).
L'avanzata della satira politica, tuttavia, non fu pacifica e la televisione di Stato, nella telecronaca
del corso mascherato in diretta, ignorò numerose costruzioni "irriverenti". Per limitare la satira si
intervenne in due modi: da un lato con un controllo preventivo dei bozzetti, dall'altro ideando dei
corsi mascherati a soggetto, come avvenne nel 1964. Esperimento che durò pochissimo. E così tra
censura preventiva, al momento della presentazione dei bozzetti, e censura successiva, al
momento della sfilata e delle riprese della televisione di Stato, il Carnevale trovò un altro fronte per
far parlare di sé.
Tra i carri che più hanno fatto discutere sono emblematici il Fanfani chioccia, dalla cui covata
nasce un pulcino nero (1974) o il Giovanni Agnelli imperatore con i senatori suoi sottoposti in
"Fiat volontà tua" (1980). Come non citare il Craxi Superman di "Il Sol dell'Avvenire" (1983) o lo
Spadolini nudo che faceva pipì sul pubblico (1986). Fino ad arrivare alla morte della Balena
bianca, la Dc, (1994) di Verlanti e Lazzarini. Sul carro appare per la prima volta Silvio Berlusconi
come mina vagante. Solo l'anno prima tutta la vecchia classe politica era raffigurata come tanti
vampiri intenti a succhiare il sangue ad un emaciato contribuente. Mentre due anni dopo la nuova
Seconda Repubblica affiora da un grande gabinetto, in mezzo ad una coltre di rumorosi sederi
femminili. Ma il Carnevale deve stare al passo con i tempi e spesso inseguire la notizia. Come nel
2014 quando la caduta del governo Letta e l’arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi ha costretto
più di un costruttore ad intervenire in corso d’opera.
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07 FEBBRAIO 2016
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La Cittadella del Carnevale
La struttura moderna accoglie i laboratori per i costruttori, gli spazi
museali, aree ristorazione e uffici su una piazza arena per grandi eventi
La Cittadella del Carnevale di Viareggio, inaugurata il 15 dicembre 2001 è il più grande ed importante
centro tematico italiano dedicato alle maschere. Non esistono, per dimensioni, spazi, servizi, altri grandi
poli incentrati sul Carnevale. Qui sono concentrati i laboratori per i costruttori, gli hangar in cui vengono
costruiti e conservati i giganteschi carri, due Musei, un Centro documentario storico. Tutto affacciato su
una enorme piazza ellittica che in estate si trasforma in arena per grandi spettacoli. Questo insieme,
immediatamente percepibile anche dall'Aurelia, che costeggia l'area in posizione elevata è disposto intorno
ad una piazza ellittica. Questa è la forma che meglio evidenzia il carattere di fondale e nello stesso tempo
sottolinea la volontà di porsi come emergenza del territorio, fulcro di future addizioni. Anche di notte
l'insieme delle costruzioni costituirà un segnale guida, manifesto di un'attività e di una città famosa nel
mondo.
L'insieme dei sedici capannoni e degli altri edifici disposti, costituisce una piazza, ambiente ideale per feste
e rappresentazioni. Sulla piazza si aprono le porte da dove escono i carri, quando sono chiuse costituiscono
il sipario abbassato di un particolare teatro che al suo aprirsi lascia comparire sulla scena, in una magica
visione contemporanea, i sedici straordinari attori, i carri del carnevale.
Ma se la piazza è il luogo delle feste, la strada ellittica perimetrale esterna, la strada degli artisti, è il luogo
degli incontri tra i visitatori del parco e gli artigiani al lavoro, che su essa hanno le loro botteghe.
La Cittadella è costituita dai capannoni-laboratorio, da due nuclei di servizi e dall'edificio Museo. Tutti gli
spazi esterni sono pavimentati con materiali permeabili, divisi per colore e per forma, articolati intorno ad
un disegno complessivo. Particolare attenzione è stata posta per realizzare condizioni di lavoro all'interno
dei capannoni, sicure ed agevoli, accogliendo suggerimenti ed osservazioni dai carristi.
La Cittadella del Carnevale è tutelata da un triplo anello antincendio, uno per la piazza interna, uno per i
sedici capannoni e il Museo, uno per la strada esterna. Ciascun capannone ha poi un impianto di
spegnimento automatico, evacuatori di fumo automatici e strutture protette. Ogni capannone ha un impianto
diffuso ad aria compressa, impianto di essiccazione a pompa di calore, un impianto idrico ed elettrico ricco
di leve e di corpi illuminanti. Un sollevatore mobile che interessa l'intera area del capannone, che può
sollevare carichi fino ad una tonnellata. Un tempo i carri nascevano in vari luoghi della città: sotto le logge
del mercato, nel teatro Politeama, tra una casa e l’altra. Ogni luogo era buono per impiantare una palizzata,
alcuni teli e sfidare il clima rigido dell’inverno per modellare creta, gesso e carta. Poi, nel dopoguerra,
vennero costruiti i baracconi di via Cairoli distrutti in un terribile incendio nell’estate del 1960. A tempo di
record furono costruiti gli hangar di via Marco Polo che hanno custodito il Carnevale per quarant’anni.
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Il sistema museale del Carnevale di Viareggio
Due percorsi espositivi per testimoniare la storia della manifestazione e il suo naturale collegamento con l’arte contemporanea internazionale
Al Museo del Carnevale della Cittadella è possibile scoprire tutti i segreti e i trucchi della
cartapesta. Presso la Cittadella del Carnevale, il complesso che accoglie gli atelier dove i
costruttori viareggini realizzano i carri allegorici, il Museo del Carnevale racconta attraverso
documenti originali, bozzetti, manifesti e modellini, la gloriosa storia della manifestazione.
All’interno del Museo è presente anche uno stand didattico che illustra le diverse fasi della
realizzazione di un’opera in cartapesta, mentre al piano terra dell’edificio museale sono allestiti
laboratori didattici dove è possibile cimentarsi nella manipolazione della creta e della carta per
fare esperienza di modellazione e lavorazione di un manufatto in cartapesta. La statua di
Burlamacco creata dalla fantasia di Uberto Bonetti nel 1930 accoglie con il sorriso i visitatori per
guidarli nel fantastico mondo del Carnevale.
Il percorso inizia con un ideale corteo di modellini di carri allegorici di prima categoria, che
offrono la possibilità di osservare la struttura e le diverse soluzioni compositive, cromatiche ed in
particolare la traduzione in chiave satirica dei vari temi affrontati.
Una serie di bacheche in legno, come una sorta di banchi da lavoro artigianali contengono opere
originali di alcuni noti artisti che hanno lavorato per il nostro Carnevale fra cui: Enrico
Pranpolini, Lucio Venna, Moses Levy e Uberto Bonetti, al quale è dedicato ampio spazio a
testimonianza del suo lungo e intenso rapporto con il Carnevale di Viareggio. In un tavolobacheca si possono ammirare le cartoline riproducenti i manifesti ufficiali del Carnevale di
Viareggio dal 1925 ad oggi.
La società dei consumi produce grandi quantità di rifiuti che stanno sommergendo, inquinando e
degradando ambienti naturali, città e paesi provocando danni all'economia ed alla salute dei
cittadini, a costi sociali altissimi.
Il Carnevale di Viareggio, fin dal 1925 con l'uso della cartapesta o carta a calco, ha fatto propria la
filosofia del recupero e del riciclaggio attraverso una tecnica manuale ed un modo originale e
creativo, utilizzando un materiale usato e gettato via. La povertà dei mezzi utilizzati nella lavorazione come la carta di giornale, la colla di farina, la
creta, il gesso, i giunchi, costituisce la caratteristica della tecnica viareggina che si esprime in
modo esplosivo nella costruzione dei grandi carri allegorici.
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Questa tecnica artigianale, applicata dai nostri artisti anche in altri settori, come la scenografia, la
museografia, l'arredamento e l’oggettistica, è di facile impiego e può essere usata nelle scuole,
dalla materna alle superiori, come linguaggio espressivo autonomo. Essa permette l'unione di più
tematiche, dall'ideazione dei soggetti alla struttura portante, dalla modellatura in creta alla
formatura in gesso, dall'applicazione della carta alla colorazione. Al piano terra l’edificio museale
su una superficie di oltre 300 mq. sono allestiti i laboratori didattici dove le scolaresche hanno la
possibilità di praticare le più elementari tecniche di manipolazione della carta a calco.
Il Museo Arte Contemporanea CARNEVALOTTO
Il 28 gennaio 2012 la Fondazione Carnevale di Viareggio e lo Studio Saudino inaugurano a
Viareggio il Museo Arte Contemporanea “Carnevalotto”. Il museo dedicato al Premio
“Carnevalotto” presenta opere di pittura, scultura e grafica che, dal 1987 ad oggi, hanno
appositamente realizzato alcuni fra i più importanti artisti italiani e stranieri. Il Premio, con
cadenza annuale, è stato istituito dalla Fondazione Carnevale e dalla Galleria d’Arte
Contemporanea Studio Saudino per premiare il carro e il carrista primo classificato di ogni
edizione. Il Premio, oltre a voler mettere in atto un fecondo incontro fra il rigoroso mondo
dell’Arte e quello fantasioso del Carnevale, si è posto l’obiettivo, fin dalla sua istituzione, di creare
una originale e importante collezione di opere d’arte contemporanea la cui fonte di ispirazione
fosse proprio il carnevale, che ha dato a Viareggio notorietà internazionale. Le opere degli artisti
che di anno in anno si sono avvicendati, ai quali va gratitudine ed ammirazione, rappresentano
linguaggi espressivi differenti nel contesto del panorama artistico internazionale.
Il Premio “Carnevalotto”, che sottolinea la partecipazione attiva degli artisti al Carnevale, ha
inteso trasformare la ricerca artistica in festa gioiosa, dove la riflessione sull’arte si intreccia alle
pratiche manuali e artigianali, in modo da creare legami e collaborazioni capaci di un vicendevole
arricchimento.Il Premio è rivolto a coniugare la sofisticata autonomia dell’arte con la popolarità
dei carri realizzati dai Maestri della cartapesta, ai quali la Città ha dedicato una grandiosa e
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
operosa “Cittadella”, dotata di una sezione
espositiva e museale.
Il Centro Studi del Carnevale, istituito
dalla Fondazione Carnevale nel 2006 con
sede in un locale al primo piano al centro
della Cittadella, allo scopo di raccogliere,
conservare ed organizzare materiali che
documentano la storia più che centenaria
del Carnevale di Viareggio, dispone di un
archivio di tutti i progetti delle costruzioni
carnevalesche che hanno sfilato negli ultimi
50 anni sui viali a mare, di un cospicuo archivio fotografico e di una biblioteca specializzata che
raccoglie libri e riviste. Questo Centro, che non ha solo il compito di illustrare la storia del Carnevale ma costituisce,
insieme al Museo, una struttura indispensabile per il presente ed il futuro della manifestazione
per favorire momenti di ricerca e di studio sulla realtà storica, culturale ed artistica del Carnevale
di Viareggio che in oltre cento anni ha acquisito una dimensione ed una risonanza nazionale ed
internazionale.
Visite guidate ai Musei e al Laboratorio della cartapesta
Scoprire i segreti dell’arte della cartapesta, lavorando direttamente la materia prima dei grandi
carri allegorici del Carnevale di Viareggio. Ammirare la storia della manifestazione attraverso i
bozzetti originali e i modellini delle più belle costruzioni del passato. In attesa dell’inizio della
manifestazione, il Museo e i laboratori della cartapesta, alla Cittadella, propongono un calendario
speciale di appuntamenti. Le domeniche 17, 24 e 31 gennaio l'Associazione Culturale H.Ar.T., in
collaborazione con la Fondazione Carnevale, organizza visite guidate gratuite al Museo del
Carnevale, dalle ore 16,30 alle 17,30. Per partecipare basta presentarsi al Museo pochi minuti
prima. Il 6, 8, 13, 20, 27 febbraio e 4 marzo sono in programma i laboratori della cartapesta. Si
svolgeranno in due turni: dalle ore 15 alle 16 e dalle ore 16,30 alle 17,30. Ci sono posti per 15
partecipanti per ciascun turno. Ogni partecipante realizzerà dei piccoli oggetti con la tecnica della
carta a calco. Il costo è di 4 euro per persona. E’ gradita la prenotazione. Lunedì 8 febbraio e
venerdì 4 marzo dalle ore 15,30 alle 16,30 sono in programma visite guidate di un’ora, senza
prenotazione. Il costo è di 4 euro per persona ed ogni visita potrà essere seguita da un massimo di
30 persone.
Ufficio prenotazioni visite/didattica:
lunedì, mercoledì e venerdì 10:00-12:00
Tel. 0584-53048/580730 Fax 0584-51176/580742
[email protected]
http://museodelcarnevale.blogspot.it/
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1° Simposio internazionale
Dialogo tra culture
Carnevali nel Mondo
proposto da
FONDAZIONE ROMUALDO DEL BIANCO ISTITUTO INTERNAZIONALE LIFE BEYOND TOURISM FIRENZE, ITALIA
UNIVERSITA’ DI NARIÑO PASTO, COLOMBIA in collaborazione con
FONDAZIONE CARNEVALE DI VIAREGGIO VIAREGGIO, ITALIA
Firenze, 3-4 febbraio Centro Congressi al Duomo
Viareggio, 5-6 febbraio Sala Congressi Palace Hotel e la Cittadella del Carnevale, Viareggio
Viareggio 7 febbraio Corso Mascherato di Apertura, Viali a mare
COORDINAMENTO SCIENTIFICO DEL SIMPOSIO INTERNAZIONALE Claudia Afanador,
Università di Nariño, Pasto, Colombia
Olimpia Niglio, International Institute Life Beyond Tourism de la Fundación Romualdo Del
Bianco, Firenze, Italia; Università di Bogotá Jorge Tadeo Lozano, Bogotá, Colombia.
SEDE E DATI DEL SIMPOSIO INTERNAZIONALE Firenze Centro Congressi al Duomo, Via
Cerretani 54/5, Firenze Viareggio Palace Hotel via Gioia 2 e Cittadella del Carnevale
PRINCIPALI LINGUE DEL SIMPOSIO: Italiano, Spagnolo ed Inglese.
I caratteri della celebrazione di molte tradizioni rituali basate su travestimenti hanno origini in
festività antiche molto differenti tra loro ed appartenenti al mondo delle tradizioni popolari. In
queste manifestazioni artistiche vi è un’ampia apertura ai sentimenti ed ai pensieri umani; sono
espressione di incontri in cui convergono tutti i popoli nelle loro differenze sociali, etniche,
economiche, politiche e religiose; dove la vita quotidiana è costruita dalla fantasia, spesso dal
gioco, e tutto questo consente un continuo arricchimento e scambio di conoscenze culturali.
Queste feste, prevalentemente di carattere urbano, portano con sé una condivisione sociale in cui,
attraverso varie forme di espressione artistica è possibile rivivere, ma anche dare vita, a forme ed
immagini le cui caratteristiche spesso sono uniche ed irripetibili.
Tra queste manifestazioni artistiche individuiamo il Carnevale, una festa urbana che in Occidente
trova origine in antiche cerimonie di epoca greca e romana e solitamente si manifesta con balli e
mascherate. Le usanze sono in genere sopravvivenze di antichi rituali connessi al rito della
purificazione. Tali finalità trovano riscontro anche in altre manifestazioni proprie dell’area
Orientale. Tuttavia con specifico riferimento alla festa del Carnevale questa è oggi divenuta
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
simbolo di riunioni festose che si realizzano negli spazi pubblici della città dove queste espressioni
culturali costituiscono occasioni in cui partecipare con persone provenienti da diversi background
culturali. Tutto questo consente di apprezzare e condividere, all’interno di una grande festa
caratterizzata da interessanti diversità, le particolari espressioni artistiche e tradizionali di coloro
che vivono queste opportunità per creare spazi di dialogo interculturale, di integrazione e di
rispetto per le differenze.
Con riferimento a questa premessa il 1° Simposio Internazionale, Dialogo tra culture. Il Carnevale
nel mondo, che si svolge nelle città di Firenze e di Viareggio (Italia) tra il 3 e il 7 febbraio 2016,
propone di iniziare a strutturare una riflessione internazionale sul Valore del Patrimonio
Intangibile così come definito dall'UNESCO, ossia pratiche, rappresentazioni, conoscenze e
tecniche che favoriscono tra le comunità, i gruppi e gli individui un forte sentimento di identità
culturale (UNESCO, Dichiarazione del 2003). Questo Patrimonio si manifesta in diversi settori
delle attività umane così come per le tradizioni, le espressioni orali o altre pratiche sociali, riti e
feste.
Tra questi ultimi il Carnevale riveste un ruolo importante nel mondo della cultura in quanto si
propone di tutelare un importante patrimonio tradizionale nonché di rafforzare l'integrazione
culturale e sociale che si manifesta in modi diversi nei paesi di tutto il mondo, da Oriente ad
Occidente. A tutto ciò si aggiunge un altro aspetto molto importante che è quello dell’educazione
alla cultura popolare, un processo educativo fondamentale per le nuove generazioni, al fine di
favorire la conoscenza della storia nonché del valore del proprio patrimonio locale. È pertanto
molto importante analizzare, anche dal punto di vista scientifico, i processi che influenzano e
consentono lo sviluppo culturale di queste manifestazioni folcloristiche nonché la loro
conservazione e valorizzazione. Pertanto saranno studiate ed approfondite nuove tematiche
relative a queste manifestazioni culturali urbane e dato così ampio spazio a nuove proposte e
opportunità di dialogo interculturale (UNESCO, Dichiarazione del 2005).
Così il 1° Simposio Internazionale sul Carnevale nasce con il fine di approfondire la conoscenza
delle diverse e multiculturali espressioni che si verificano in questi spazi pubblici per il dialogo
culturale, l'integrazione e il rispetto delle differenze, nonché di promuovere uno spazio di dialogo
accademico tra i ricercatori di tutto il mondo ed appartenenti a diverse discipline al fine di
analizzare, discutere, condividere, in questo caso specifico, il tema del Carnevale ed intendere
forme di questo patrimonio culturale che allo stesso tempo ha un valore tangibile e intangibile.
Infine il Simposio Internazionale intende anche promuovere uno spazio di dialogo interculturale
tra la comunità scientifica, la comunità locale e le generazioni future, al fine di condividere le
diverse modalità di intendere la tradizione del Carnevale come risorsa culturale del luogo, nonché
aprire un dibattito internazionale sul Carnevale come strumento di dialogo interculturale e per il
recupero delle tradizioni locali dei popoli di tutto il mondo.
INTERNATIONAL SYMPOSIUM «DIALOGUE AMONG CULTURES. CARNIVALS IN THE WORLD»
FLORENCE, VIAREGGIO. FEBRUARY 3-7, 2016
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COMMITTEES
HONORARY COMMITTEE
Luigi Dei, Rector, University of Florence, Italy
P. Gino Alberto Faccioli, Istituto Superiore di Scienze Religiose “Santa Maria di Monte Berico”, Vicenza, Italy
Carlos Solarte Portilla, Rector, University of Nariño, Pasto, Colombia
Cecilia Maria Vélez White, Rector, University of Bogotá Jorge Tadeo Lozano, Bogotá, Colombia Gildo Zuccarini, Cámara de Comercio
Italiana para Colombia, Bogotá, Colombia
ADVISORY COMMITTEE
Claudia Afanador, University of Nariño, Pasto, Colombia
Olimpia Niglio, University of Bogotá Jorge Tadeo Lozano, Bogotá, Colombia, Colombia; Kyoto University, Graduate School of Human
and Environmental Studies, Kyoto, Japan; International Institute LBT, Florence, Italy
SCIENTIFIC PROMOTERS
Centro Congressi al Duomo, Fondazione Romualdo Del Bianco – Life Beyond Tourism, Florence, Italy; University of Nariño, Pasto,
Colombia; University of Bogotá Jorge Tadeo Lozano, Colombia; Fondazione Carnevale Viareggio, Italy.
ORGANIZING INTERNATIONAL COMMITTEE
Claudia Afanador, University of Nariño, Pasto, Colombia
Maurizio Bossi, Board Member Fondazione Romualdo Del Bianco, Italy
Paolo Del Bianco, President, Romualdo Del Bianco Foundation, Florence, Italy
Emma Mandelli, University of Florence and International Institute Life Beyond Tourism by Romualdo del Bianco Foundation,
Florence, Italy
Olimpia Niglio, University of Bogotá Jorge Tadeo Lozano, Bogotá, Colombia, Colombia; Kyoto University, Graduate School of Human
andEnvironmental Studies, Kyoto, Japan; International Institute LBT, Florence, Italy
Marc Laenen, ICCROM Director General Emeritus, Belgium; Board Member Fondazione Romualdo Del Bianco
Gerardo Sanchez, University of Nariño, Pasto, Colombia
INTERNATIONAL SCIENTIFIC COMMITTEE
Luca Baraldi, Istituto Superiore di Scienze Religiose “Santa Maria di Monte Berico”, Vicenza, Italy
Mirtha Buelvas, University of Atlántico, Colombia
Alberto Escovar Wilson White, Ministery of Culture, Colombia
Vincenzo Esposito, University of Salerno, Italy
Fabrizio Galli, President, Associazione Costruttori Carnevale Viareggio, Italy
Marcos Gonzalez Perez, Intercultura Colombia
Riccardo Gionata Gheri, President, Rotary Club Firenze “Amerigo Vespucci”, Italy
Susan McIntyre-Tamwoy, President, ICOMOS Scientific Committee for Intangible Cultural Heritage, Australia
Eliyahu Eduardo Muñoz, Fundación Organización Carnaval Nacional de Carnavales, Colombia Stefano Pozzoli, University Parthenope
of Naples, Italy
Francesca Sbardella, University of Bologna, Italy
Javier Tobar, University of Cauca, Colombia
Isabel Tort, UNESCO Chair UPV Forum UNESCO University and Heritage Universitat Politècnica de Valéncia, Spain
INTERNATIONAL SYMPOSIUM «DIALOGUE AMONG CULTURES. CARNIVALS IN THE WORLD»
FLORENCE, VIAREGGIO. FEBRUARY 3-7, 2016
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Il francobollo del Carnevale di Viareggio
Per la seconda volta nella storia della
manifestazione, il Carnevale di Viareggio avrà
un suo francobollo celebrativo: il solo
precedente risale al 1973 in occasione del
centenario.
Uno speciale francobollo ordinario
appartenente alla serie tematica ‘le
Ricorrenze’ dedicato al Carnevale di
Viareggio. Lo speciale valore bollato
raffigurerà le maschere ufficiali del Carnevale
di Viareggio, Burlamacco e Ondina, nella
classica rappresentazione che ci ha lasciato il
suo ideatore Uberto Bonetti nel manifesto del
1931.
Le maschere sono raffigurate mentre arrivano
dal mare percorrendo i due molti viareggini.
Sotto la scritta “Carnevale di Viareggio” nei
caratteri che proprio lo stesso Bonetti inventò
per il primo manifesto con Burlamacco e
Ondina.
“Un riconoscimento dal profondo valore simbolico – dichiara il Sindaco di Viareggio Giorgio Del
Ghingaro – che sottolinea ancora una volta la grande attenzione alla manifestazione da parte del
Ministero dello Sviluppo Economico e attesta la volontà condivisa di valorizzare e salvaguardare il
patrimonio artistico e culturale di Viareggio”.
A corredo dell’emissione verrà realizzato il bollettino illustrativo con un articolo che ripercorre la
storia del Carnevale di Viareggio e per la gioia dei tanti collezionisti sarà realizzato da Poste
Italiane un folder speciale, una cartellina che oltre al francobollo conterrà la cartolina postale.
Alla realizzazione di questo speciale francobollo è stato determinante l’impegno del Circolo
Filatelico Giacomo Puccini da anni attivo nel mondo del Carnevale con la realizzazione di
speciali giri filatelici che hanno valorizzato le tradizioni viareggine e la loro storia. La proposta del
Circolo è stata accolta ed è diventata una realtà. Il francobollo sarà emesso sabato 20 febbraio e
diventerà uno straordinario veicolo di promozione del Carnevale, oltre che testimone
dell’importanza che la storia della manifestazione, lunga 143 anni, ha ormai assunto da tempo a
livello nazionale e internazionale
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Miss Italia inaugura il Carnevale 2016
E’ Miss Italia Agnese Sabatini la madrina del Carnevale di Viareggio 2016. Sarà lei domenica 7
febbraio, pochi minuti prima dell’inizio del Corso Mascherato d’apertura ad issare sul pennone
più alto di piazza Mazzini il vessillo del Carnevale, la Burlamacca. Sarà il momento solenne che
precederà il triplice colpo di cannone che darà il via alla sfilata dei grandi carri allegorici, al
termine della quale il grande spettacolo pirotecnico inaugurale chiuderà la prima lunga giornata
di festa.
“Quanto di più bello c’è nel basket” (e questa è già una
curiosità inedita), ha i capelli corti (cosa rara in questo
concorso), ha vinto cinque titoli (record!), tra cui Miss
Lazio e Miss Cinema. E’ un bel tipo, molto pratica,
disinvolta, brillante e simpatica, ed era tra le favorite:
dopo tre ragazze siciliane, ecco la nuova Miss Italia,
Alice Sabatini, 19 anni (compiuti il 12 ottobre). Arriva
da Montalto di Castro, nell’alto Lazio, provincia di
Viterbo, ed è nata ad Orbetello (Grosseto). E’ alta 1,78,
è diplomata in Biotecnologie sanitarie e vorrebbe
laurearsi in chimica farmaceutica. Ma ora, con la
corona in testa, pensa soprattutto a fare l’attrice: i
primi provini sono promettenti. Nella Finale, trasmessa da La7 e condotta da Simona
Ventura, Alice ha vinto sia con i voti del pubblico, sia
con quelli dei giurati; ha superato la trevigiana Letizia
Moschin e la salernitana Vincenza Botti, una curvy,
termine coniato per identificare bellezze dalle forme
generose. Nell’edizione di Miss Italia contraddistinta
dai temi sociali, come l’integrazione degli stranieri, il
rispetto di ogni religione, la lotta contro l’anoressia
nella moda, la Miss eletta sembra il volto ideale di
questo concorso che si ripete da 76 anni ma che è
sempre attuale.
Figlia unica, vive con i genitori. “Non ho pregiudizi, mi
piacciono i rapporti sociali e credo molto nell’amicizia.
Ho infatti tanti amici e la maggior parte sono maschi.
Il basket era ed è la mia grande passione. Un mio
sogno: girare il mondo, ma ciò che desidero di più
nella vita è fare l’attrice”: così Alice. In sintesi: è una ragazza dei nostri anni, la Miss Italia
al passo dei tempi che si è fatta subito apprezzare da
tutti: “Alice, una meraviglia”, scrive a tutto schermo il programma ‘UnoMattina’ della Rai che l’ha
ospitata; “Una Miss Italia così ve la sognavate”: è il titolo su un’intera pagina di un quotidiano
della Capitale; “è spiritosa, spontanea, si nutre di franchezza, di comportamenti diretti e non
atteggiati, di cameratismo senza distanza”, come dice Vittorio Sgarbi. “Una ragazza con valori
importanti”; oppure: “mai vista una Miss così rock” e via dicendo …
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GRANDI CORSI MASCHERATI
I giganteschi carri allegorici in cartapesta sfilano sui Viali a Mare
Domenica 7 febbraio – ore 15
In apertura Cerimonia di alzabandiera
1° CORSO MASCHERATO di APERTURA
Al termine della sfilata
Grande Spettacolo pirotecnico di Inaugurazione – ditta Mazzone di Orbetello
Domenica 14 febbraio – ore 15
2° CORSO MASCHERATO degli INNAMORATI
Al termine della sfilata
Grande Spettacolo pirotecnico – ditta Mazzone di Orbetello
Domenica 21 febbraio – ore 15
3° CORSO MASCHERATO della PRIMAVERA IN MARE
Domenica 28 febbraio – ore 15
4° CORSO MASCHERATO di GALA
Sabato 5 marzo – ore 18,30
5° CORSO MASCHERATO NOTTURNO di CHIUSURA
Al termine lettura dei verdetti delle giurie
Grande Spettacolo pirotecnico di Chiusura – ditta Mazzone di Orbetello
Eventi collaterali
Domeniche 17 – 24 – 31 gennaio Cittadella del Carnevale
Visite guidate gratuite al Museo del Carnevale (dalle ore 16,30 alle ore 17,30)
Domenica 31 gennaio
- Viali a Mare ore 9.30
6° Trofeo T.I.A.M.O. Carnevale
Maratona
Giovedì 4 febbraio - Teatro Politeama ore 21,15
I Carnevalari presentano
10° Festival di Burlamacco
Proclamazione canzone ufficiale 2016
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Mercoledì 3 e giovedì 4 febbraio – Firenze Centro Congressi Duomo
Venerdì 5 e sabato 6 febbraio – Viareggio Centro Congressi Palace Hotel
“Carnevali nel mondo” 1° Simposio internazionale
Giovedì 4 febbraio - Circolo Tennis Viareggio, Pineta di Ponente
Ore 15 Torneo in maschera
Ore 21 Festa di Carnevale
Da venerdì 5 a domenica 7 febbraio – Palazzetto dello Sport
Carnival Cup 17° Torneo internazionale di Hockey su prato indoor categoria 10-12 e 14
Venerdì 5 febbraio CARNEVALDARSENA
Venerdì 5 e sabato 6 febbraio - Una Hotel Lido di Camaiore
18° Torneo nazionale di Burraco a coppie libere
Venerdì 5 febbraio – Capannina di Franceschi Forte dei Marmi
Il grande Gatsby
Veglione in maschera organizzato da Lions Club Viareggio Versilia Host
Sabato 6 febbraio – Cittadella del Carnevale ore 12
Presentazione Carnevalotto 2016 opera di Lorenzo D’Andrea
Da sabato 6 febbraio a giovedì 3 marzo – Factory 291 in via Vittorio Veneto 202
Dipinti in Maschera Mostra collettiva di pittura
Sabato 6 febbraio - Cittadella del Carnevale ore 15
Pomeriggio della cartapesta
Laboratori creativi
Sabato 6 febbraio – Viale Margherita ore 16
Star Mask Festa in maschera
Sabato 6 febbraio – Palace Hotel, ore 21
“Metti la maschera del tuo Carnevale”
Veglione
Sabato 6 febbraio CARNEVALDARSENA
Domenica 7 febbraio – Cittadella, dalle ore 9,30 alle ore 11,30
Apertura straordinaria Musei del Carnevale e di Arte Contemporanea “Carnevalotto”
Domenica 7 febbraio – Palazzo delle Muse
Annullo Postale figurato a cura del Circolo filatelico Apuano
Domenica 7 febbraio – piazza Mazzini ore 11,30
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
L’aperitivo del Carnevale di Viareggio conduce Fabrizio Diolaiuti
Domenica 7 febbraio CARNEVALDARSENA
Lunedì 8 febbraio - Cittadella del Carnevale ore 15
Pomeriggio della cartapesta
Laboratori creativi
Lunedì 8 febbraio CARNEVALDARSENA
Martedì 9 febbraio – piazza Mazzini ore 14
IL MARTEDI’ GRASSO DEL CARNEVALE DI VIAREGGIO
in diretta su RaiTre
Martedì 9 febbraio CARNEVALDARSENA
Venerdì 12 febbraio RIONE MARCO POLO
Sabato 13 febbraio – Caffè Margherita ore 11
“La storia del Carnevale di Viareggio raccontata dalle sue riviste”
Presentazione del libro a cura del Circolo Filatelico Giacomo Puccini
Da sabato 13 a domenica 28 febbraio – Museo del Carnevale, Cittadella
Carnival Mostra fotografica di Salvatore Matarazzo
Sabato 13 febbraio - Cittadella del Carnevale ore 15
Pomeriggio della cartapesta
Laboratori creativi
Sabato 13 febbraio – piazza Mazzini ore 16
flash mob One Billion Rising
organizzato da Casa delle Donne
Sabato 13 febbraio – Viali a Mare ore 16
Sfilata dei carri di Carnevale in miniatura
Sabato 13 febbraio RIONE MARCO POLO
Sabato 13 febbraio – Palace Hotel ore 21
12° Giarrettiera Piccante Club italiano del peperoncino
Sabato 13 febbraio – Hotel Esplanade ore 21
Veglione di colore rosso e nero
Domenica 14 febbraio – Viali a Mare
Estemporanea fotografica digitale di Carnevale
www.f-8.it
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Domenica 14 febbraio – Palazzo delle Muse, piazza Mazzini
Annullo Postale figurato
a cura del Circolo filatelico Apuano
Domenica 14 febbraio – Cittadella, dalle ore 9,30 alle ore 11,30
Apertura straordinaria Musei del Carnevale e di Arte Contemporanea “Carnevalotto”
Domenica 14 febbraio
12° Puccini Marathon
Maratonina di Carnevale
Domenica 14 febbraio – piazza Mazzini ore 11,30
L’aperitivo del Carnevale di Viareggio conduce Fabrizio Diolaiuti
Domenica 14 febbraio RIONE MARCO POLO
Lunedì 15 e martedì 16 febbraio – Gran Caffè Margherita ore 21,15
Canzonissima di Carnevale
Martedì 16 febbraio – Palazzo delle Muse ore 17
Carristi in erba
Inaugurazione mostra dei carri progettati dai bambini
Venerdì 19 e sabato 20 febbraio - Teatro Politeama ore 21,15
La Compagnia Burlamacco 81 presenta
“Al peggio non c’è mai fine”
Spettacolo di teatro dialettale
Sabato 20 febbraio – Palazzo delle Muse ore 10
Speciale Annullo con emissione del francobollo dedicato al Carnevale di Viareggio
Ministero dello Sviluppo Economico e Poste italiane
Sabato 20 febbraio - Cittadella del Carnevale ore 15
Pomeriggio della cartapesta
Laboratori creativi
Sabato 20 febbraio – Centro città ora 15,30
CarnevalCentro Festa di musica, animazione e maschere
Sabato 20 febbraio – Viali a Mare ore 16
Sfilata dei carri di Carnevale in miniatura
Sabato 20 febbraio – Villa Argentina ore 16,30
Presentazione del libro di Paolo Apolito
“Ritmi di feste”
Antropologo, docente all’Università di Roma
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UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Dal 20 al 28 febbraio - Sala congressi Palace Hotel
“I maghi della cartapesta”
Mostra antologica a cura del Circolo Filatelico “Giacomo Puccini”
Sabato 20 e domenica 21 febbraio
Carneval Trophy
Gara internazionale e campionato italiano di Motonautica radiocomandata
Domenica 21 febbraio – Palazzo delle Muse, piazza Mazzini
Annullo Postale figurato a cura del Circolo filatelico Apuano
Domenica 21 febbraio – piazza Mazzini ore 11,30
L’aperitivo del Carnevale di Viareggio conduce Fabrizio Diolaiuti
Lunedì 22 e martedì 23 febbraio – Gran Caffè Margherita ore 21,15
Canzonissima di Carnevale
Giovedì 25 febbraio CARNEVALE STORICO
Venerdì 26 febbraio CARNEVALE STORICO
Venerdì 26 e sabato 27 febbraio - Teatro Politeama ore 21,15
La Compagnia Burlamacco 81 presenta
“Al peggio non c’è mai fine”
Spettacolo di teatro dialettale
Sabato 27 febbraio – Cittadella, dalle ore 9
1° Jam session di Bodypainting
Corso di formazione
Sabato 27 febbraio - Cittadella del Carnevale ore 15
Pomeriggio della cartapesta
Laboratori creativi
Sabato 27 febbraio – Viali a Mare ore 16
Sfilata dei carri di Carnevale in miniatura
Sabato 27 febbraio – piazza Mazzini ore15
Carristi in erba
Premiazione dei vincitori
Sabato 27 febbraio – Auditorium Caruso Torre del Lago ore 21,15
La Compagnia CarnevalDarsena Sciò presenta
“Di teatri ‘un ce n’è più… recitamo alla barù”
Spettacolo di teatro dialettale
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Sabato 27 e domenica 28 febbraio - Villa Borbone
20° Straviareggio Corsa podistica
Sabato 27 febbraio CARNEVALE STORICO
Domenica 28 febbraio – piazza Mazzini ore 11,30
L’aperitivo del Carnevale di Viareggio conduce Fabrizio Diolaiuti
Domenica 28 febbraio – Piazza Mazzini ore 13
Drag Queen Show con live DJ
Finali nono concorso Regina d’Inverno 2016 e Principessa d’Inverno 2015
a cura di La Wanda Gastrica
Domenica 28 febbraio CARNEVALE STORICO
Lunedì 29 febbraio – Gran Caffè Margherita
La Canzonetta dei bambini
“Questa è Viareggio” di Antonio Tomei e Mario Bindi
Interpretata dal cast del CarnevalDarsena Sciò Junior
Lunedì 29 e martedì 1 marzo – Gran Caffè Margherita ore 21,15
Canzonissima di Carnevale
Venerdì 4 marzo - Cittadella del Carnevale ore 15
Pomeriggio della cartapesta
Laboratori creativi
Venerdì 4 marzo – Caffè Liberty, ore 15
Veglione di Piccoli
Venerdì 4 marzo – Villa Paolina a Compignano di Massarosa
Gran Ballo in Maschera in Villa
a cura Associazione Culturale Ville Borbone
Da venerdì 4 a domenica 6 marzo - Piazza Maria Luisa Principe di Piemonte
27° Motoraduno nazionale “Viareggio Città del Carnevale”
Sabato 5 marzo – Viali a Mare ore 15,30
Spettacolo di canzoni e maschere presso la pedana aggregativa Grease del gruppo Arcobaleno e
Bagno Aretusa
Domenica 6 marzo - Cittadella del Carnevale
Carnival Run
Domenica 6 marzo - Piazza Mazzini ore 16
PREMIAZIONE DEI VINCITORI del CARNEVALE DI VIAREGGIO 2016
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07 FEBBRAIO 2016
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE CARNEVALE
Lunedì 7 marzo – Gran Caffè Margherita ore 21,15
Canzonissima di Carnevale
Dal 14 al 30 marzo
Viareggio Cup
World Football Tournament
Coppa Carnevale – Cgc Viareggio
Domenica 13 marzo
Ciclo pedalata biciclette d’epoca Rapidus Città di Viareggio
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