ADUC SALUTE ======================== Articoli, documenti

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Articoli, documenti, notizie e lettere sulla salute, con particolare attenzione alla libertà di cura e di ricerca
scientifica.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
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Archivio settimanale
Dal 14-02-2014 al 20-02-2014
2014-08
COMUNICATI
- Formaldeide nei mangimi
http://salute.aduc.it/comunicato/formaldeide+nei+mangimi_22005.php
- HIV: l'autotest venduto su Internet non e' ancora certificato
http://salute.aduc.it/comunicato/hiv+autotest+venduto+internet+non+ancora_21998.php
- Domeniche ecologiche a Padova, il Comune prima di tutto rispetti la legge che gli impone un piano
strategico di risanamento dell’aria
http://salute.aduc.it/comunicato/domeniche+ecologiche+padova+comune+prima+tutto_21994.php
ARTICOLI
- Le sfide in Usa per avviare un business sulla marijuana
http://salute.aduc.it/articolo/sfide+usa+avviare+business+sulla+marijuana_21992.php
LETTERE
- Assistenza sanitaria
http://salute.aduc.it/lettera/assistenza+sanitaria_263562.php
- Rimborso per ricovero in RSA
http://salute.aduc.it/lettera/rimborso+ricovero+rsa_263474.php
NOTIZIE
- ITALIA/Eutanasia. I parenti la cercano, ma si era fatta praticare l'eutanasia in Svizzera
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+parenti+cercano+ma+si+era+fatta+praticare_129017.php
- USA/Cannabis legalizzata. Colorado: previsti 98 mln Usd di entrate fiscali
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+legalizzata+colorado+previsti+98+mln+usd_129016.php
- ITALIA/Legalizzazione cannabis. Veronesi vuole liberalizzare
http://salute.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+veronesi+vuole_129015.php
- SVIZZERA/Eutanasia. Scelta da donne, single e persone istruite. Indagine
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+scelta+donne+single+persone+istruite_129007.php
- ITALIA/Allerta per nuova sostanza drogante letale. Dpa
http://salute.aduc.it/notizia/allerta+nuova+sostanza+drogante+letale+dpa_129006.php
- ITALIA/Un spinello fa male quanto 20 sigarette. Dpa
http://salute.aduc.it/notizia/spinello+fa+male+quanto+20+sigarette+dpa_129002.php
- USA/Allarme eroina nella East-Coast
http://salute.aduc.it/notizia/allarme+eroina+nella+east+coast_128999.php
- SVIZZERA/Il trasporto di eroina per la politica di prevenzione sanitaria
http://salute.aduc.it/notizia/trasporto+eroina+politica+prevenzione+sanitaria_128997.php
- ITALIA/Fuma il 21% degli italiani. Il 95% di chi smette ricomincia dopo un mese
http://salute.aduc.it/notizia/fuma+21+italiani+95+chi+smette+ricomincia+dopo+mese_128995.php
- USA/Cannabis legalizzata. Guida federale per le banche: apertura conti e cessione del credito
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+legalizzata+guida+federale+banche+apertura_128992.php
- MESSICO/Legalizzazione cannabis. Proposta nel Distretto Federale
http://salute.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+proposta+nel+distretto_128991.php
- ITALIA/Cannabis terapeutica. Mozione al Senato
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+mozione+al+senato_128990.php
- ITALIA/Testamento biologico nella carta sanitaria elettronica della Toscana?
http://salute.aduc.it/notizia/testamento+biologico+nella+carta+sanitaria_128986.php
- FRANCIA/Eutanasia. Consiglio di Stato rinvia decisione su caso Lambert
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+consiglio+stato+rinvia+decisione+caso_128985.php
- /Lotta alle tossicodipendenze. Accordo Italia/Estonia
http://salute.aduc.it/notizia/lotta+alle+tossicodipendenze+accordo+italia+estonia_128984.php
- AUSTRALIA/Allarme 'sextasy', consumo combinato di ecstasy e viagra
http://salute.aduc.it/notizia/allarme+sextasy+consumo+combinato+ecstasy+viagra_128983.php
- ITALIA/Legge droga e Corte Costituzionale. Fabrizio Cinquini: primo passo...
http://salute.aduc.it/notizia/legge+droga+corte+costituzionale+fabrizio+cinquini_128982.php
- ITALIA/Cresce il consumo di cannabis tra i ragazzi. DPA
http://salute.aduc.it/notizia/cresce+consumo+cannabis+ragazzi+dpa_128981.php
- /Cannabis e cocaina sempre piu' diffuse. Italia oltre media comunitaria
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+cocaina+sempre+piu+diffuse+italia+oltre_128978.php
- SPAGNA/Staminali. Trovato processo che fa invecchiare quelle dei muscoli
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+trovato+processo+che+fa+invecchiare_128977.php
- BOLIVIA/Aborto. Corte Costituzionale respinge depenalizzazione
http://salute.aduc.it/notizia/aborto+corte+costituzionale+respinge_128976.php
- CANADA/Leucemia mieloide acuta. Individuate cellule di origine
http://salute.aduc.it/notizia/leucemia+mieloide+acuta+individuate+cellule+origine_128975.php
- /Staminali. Mary Baker: ricerca deve andare di pari passo con senso etico
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+mary+baker+ricerca+deve+andare+pari+passo_128974.php
- ITALIA/Legalizzazione cannabis. L'ok del Sindaco di Roma
http://salute.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+ok+sindaco+roma_128973.php
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20-02-2014 12:41 Formaldeide nei mangimi
La formaldeide e' attualmente impiegata come additivo nei mangimi e come
conservante nel latte scremato destinato ai suini. Molti ricorderanno che la formaldeide veniva utilizzata per
pastiglie contro il mal di gola. La formaldeide e' uno dei più diffusi inquinanti di interni abitativi e viene, infatti,
utilizzata per rivestimenti e schiume isolanti. L'Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC),
sin dal 2004, ha inserito la formaldeide nell'elenco delle sostanze considerate con certezza cancerogene per
la specie umana.
L'utilizzo della formaldeide come additivo non presenta rischi per il consumatore finale, almeno allo stato
attuale delle ricerche, ma puo' provocare il cancro per inalazione per i lavoratori del settore.
Vedremo come si svilupperanno le ricerche in futuro, certo e' che prodotti innocui e largamente utilizzati sono
stati successivamente messi al bando perche' nocivi alla salute, compresi i coloranti che hanno una
semplice funzione estetica.
Primo Mastrantoni
18-02-2014 09:09 HIV: l'autotest venduto su Internet non e' ancora certificato
Attualmente non esiste un auto-test certificato (test effettuato direttamente dai pazienti)
HIV disponibile sul mercato europeo.
Gli autotest per l'HIV sono in corso di valutazione e potrebbero essere disponibili prossimamente. Alcuni siti
Internet commerciali, pero', ne propongono l'acquisto ma non e' stata provata la loro qualita' ed efficacia. Chi
desidera sottoporsi al test HIV puo' farlo seguendo i tradizionali controlli sanitari. Spesso i cittadini, per
imbarazzo, non desiderano sottoporsi a verifiche, cosi' si preferisce ignorare il problema. L'autotest
risolverebbe l'impaccio. Occorre, pero', aspettare che gli autotest siano attendibili, proprio per evitare falsi
positivi, con relativa ansia, o quelli negativi che costituirebbero un pericolo per altre persone.
Primo Mastrantoni
17-02-2014 09:44 Domeniche ecologiche a Padova, il Comune prima di tutto rispetti la legge che gli
impone un piano strategico di risanamento dell’aria
Le chiusure del centro storico alle auto sono una festa per gli
ecologisti della domenica. Ma queste misure ben poco hanno a che fare con una strategia di rientro nei
parametri sanitari degli inquinanti che soffocano la città di Padova, che sono sistematicamente anno dopo
anno fuorilegge per polveri sottili, ozono, biossido di azoto e benzoapirene, tanto che la nostra città svetta in
Europa tra le più inquinate. Che questa amministrazione non abbia un Piano strategico di risanamento
dell’aria di “Padova e dell’Area Metropolitana”, esattamente come da anni la legge impone al sindaco e
all’assessore all’ambiente, è reso chiaramente da un comportamento contraddittorio per cui domani, in una
giornata in cui l’aria della città è pulita per via delle continue piogge, ci sarà la domenica ecologica, mentre,
come è accaduto nell’ultimo mese di dicembre, il Comune organizza marce podistiche nonostante i livelli
delle polveri sottili in città superino di più del doppio il limite sanitario di legge e nel corso di un picco di
inquinamento acuto persistente per 21 giorni consecutivi. Per gli amministratori della nostra città le
cosiddette domeniche ecologiche avrebbero il compito di educare ad uno stile di vita rispettoso
dell’ambiente, ovvero un’educazione impartita da coloro che non rispettano la legge nazionale e le direttive
comunitarie sulla tutela della qualità dell’aria. Che voto gli diamo?
Maria Grazia Lucchiari
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ARTICOLI
14-02-2014 18:53 Le sfide in Usa per avviare un business sulla marijuana
Nel 2010, Jake George provo' ad individuare un mercato che
aspettava di essere considerato e si concentro' tutto su una nuova impresa: insieme a sua moglie Lydia,
venduta la maggior parte dei propri beni, si trasferirono un un appartamento piu' piccolo nello Stato di
Washington e investirono 10.000 Usd per finanziare GreenLink Collective.
L'iniziativa ha dato buoni risultati. Le vendite raddoppiavano ogni anno -dice George- e la sua donna apri'
una succursale. Sarebbe una classica storia di piccoli negozi, se non fosse che Heorge vende marijuana.
L'erba e' legale in meno della meta' del territorio statunitense pur continuando ad essere illegale per la legge
federale. E ammantata di pregiudizi culturali nonche' associata con altro in modo polemico, ma una quantita'
crescente di imprenditori in Usa, come George, stanno trasformando la marijuana in un grande business.
Molti sono stimolati da impulsi missionari sui benefici medici di questa droga o da una passione per il suo
uso ricreativo. Per altri invece e' come una grande opportunita' imprenditoriale, e sono convinti che nel
mercato la domanda crescera' e le preoccupazioni diminuiranno.
I difensori di questa industria stanno gia' facendo previsioni ottime. Il guadagno annuale da marijuana, per il
2018, potrebbe oscillare tra 4.500 e 6.000 milioni di Usd in tutti gli Stati Uniti, un forte aumento rispetto ai
1.300/1.500 milioni di Usd del 2013, secondo alcune proiezioni di MMJ Business Daily, una pubblicazione
online che si occupa delle aziende.
ArcView Group, una rete di investitori con sede in San Francisco e che e' specializzata nell'industria della
cannabis, stima che il mercato statunitense di marijuana legale crescera' del 64% a 2.340 milioni di Usd nel
2014, e nei successivi cinque anni arrivera' a 10.00 milioni di Usd.
“Senza dubbi si puo' guadagnare soldi”, dice Beau Kilmer, codirettore di RAND – Drug Policy Research
Center, un'organizzazione di ricerca senza scopo di lucro che studia temi e tendenze relative alle droghe.
Sommando le vendite legali ed illegali, stima che “l'attuale spesa al dettaglio per la marijuana in Usa e' di
decine di migliaia di milioni di dollari”, e “si prevede che un mercato completamente legale generera' migliaia
di milioni di dollari di introiti”.
Ma Kilmer -e alcuni funzionari statali- sostengono che e' impossibile prevedere un mercato cosi' ancora poco
sperimentato. Gran parte del consumo attuale di marijuana illegale riesce a far guadagnare coltivatori e
venditori pur col rischio di arresto e carcerazione. E scomparira' se si legalizza -dice Kilmer. E se la
marijuana potra' essere coltivata apertamente, come altri prodotti agricoli, i prezzi caleranno di piu' con le
economie di scala. “In questo momento, nessuno sa nulla con certezza”.
Nel frattempo, gli imprenditori della cannabis devono affrontare ostacoli che altri business avviati non
conoscono. Banche, padroni di casa, leader della comunita' -incluse le famiglie degli imprenditori- spesso
disapprovano queste iniziative. E' difficile che questi business trovino i luoghi in cui operare, ottenere il
denaro di cui hanno bisogno nonche' sentirsi completamente sicuri nel business stesso.
Attualmente, 20 Stati e il Distretto di Colombia consentono in Usa l'uso della marijuana a fini medici, e ci
sono iniziative in corso per la legalizzazione in altri luoghi, incluso lo Stato di New York. Ma in Colorado e
Washington sono andati piu' avanti con il progetto di trasformare la cannabis in una industria di massa.
I difensori della marijuana in questi due Stati valutano che ci sara' una gran quantita' di consumatori che
rispondera' agli sforzi del mercato. Molte persone estranee a questo ambiente sono gia' entrate nel
business, sostengono alcuni impresari industriali. “In realta' e' affascinante la quantita' di investitori che oggi
chiedono di esser parte di questo ambito. Molti lo vedono come la prossima grande industria statunitense”,
dice Jay Czarkowski, cofondatore del dispensario di marijuana medica Boulder Kind Care e attualmente
socio e dirigente di Canna Advisors, un ufficio di consulenza di Boulder, nello Stato del Colorado, che aiuta
chi vuole aprire imprese di marijuana.
Brendan Kennedy, cofondatore di Privateer Holdings, un'azienda di investimenti di Seattle che si sta
concentrando sulle imprese di cannabis, sostiene che le proposte che riceve di potenziali investimenti, “sono
sempre molto piu' professionali negli ultimi tre anni”.
Attualmente Privateer ha un'azienda cartiera: la pagina web e le app mobili Leafly sono a disposizione dei
consumatori che possono scegliere tipi e dispensari di marijuana. Quando Privateer compro' Leafly nel 2011,
registrava 180.000 visite al mese ed “essenzialmente con reddito zero”. Ora il fatturato mensile e' di 125.000
Usd, e ad agosto ci sono state tre milioni di visite.
Altri esperti e funzionari consigliano cautela per la speculazione sulle prospettice di questa industria. Brian
White, portavoce del Consiglio di Controllo sulle Bevande Alcooliche dello Stato di Washington, dice che il
proprio Stato spera che la cannabis legale possa convertirsi in una fonte significativa di guadagni. Ma diche
che “non c'e' nessuna certezza di quanto si guadagnera' con la vendita di marijuana legale. La nostra
legislatura non ha registrato guadagni dalle vendite”.
Molti impresari stanno decidendo che anche se il mercato sara' basso, saranno comunque li' a raccoglierne i
frutti. Il caso di George e' un esempio. Originario dello Stato di Washington e rappresentante per la vendita di
elettrodomestici, decise di entrare nel settore dopo la visita, nel 2008, ad un dispensario locale per comprare
marijuana dietro presentazione di una ricetta medica. George sperava di incontrare un ambiente
professionale, ma rimase sorpreso a verificare che “molta gente stava parlando con un medico in un
garage”.
L'esperienza lo spinse ad offrire una alternativa migliore. Il business che avvio' -con un giardino per coltivare
piante, una vetrina e un panificio per trasformare la droga in cibo per i pazienti che non fumano- era lo
stesso di molte piccole imprese. Offriva incentivi come tessere fedelta' e si promuoveva online tramite Leafly.
Ma l'imprenditore affronta ostacoli, soprattutto trovare una banca, un problema che si presenta per chiunque
intende avviare un business di cannabis. George dice che il suo business deve andare avanti solo con un
guadagno. Nessuna banca gli consente di aprire un conto in virtu' del fatto che il suo business e' con la
marijuana -dice- e senza un conto non si possono accettare transazioni con carte di credito o di debito.
Ci sono iniziative politiche in corso che potrebbero rendere meno problematiche le preoccupazioni bancarie.
Per esempio, il procuratore generale degli Usa, Eric Holder, ha detto poco tempo fa che il Governo federale
stabilira' delle linee guida per consentire che le aziende legali di cannabis ottengano accesso al credito
bancario.
Comunque, ci sono molti ostacoli. Riuscire ad avere spazi fisici puo' rappresentare un grande problema:
molti sostengono che le citta' sono ostiche di fronte all'apertura di dispensari per questo prodotto.
Alcuni impresari del settore dicono che le proprie aziende sono trattate come qualunque altro business. Dan
Williams, presidente di Canna Security America, con sede a Denver, che offre servizi di sicurezza per chi
opera con la marijuana, fa sapere che non ha avuto problemi con agenti federali o banche. “Credo perche'
siamo un fornitore di servizi e non maneggiamo la cannabis”.
Nel suo business -dice- l'unico problema reale e' stato “mantenere il ritmo di crescita esponenziale di questa
industria”.
(articolo di Iris Dorbian, pubblicato sul quotidiano The Wall Stret Journal del 14/02/2014)
Redazione
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20-02-2014 00:00 Assistenza sanitaria
Dall'ultima mia mail le cose per mio padre sono cambiate, non so se in meglio o peggio. Attualmente vegeta
presso una clinica; passa i giorni respirando e soffrendo, spesso attaccato ad un respiratore artificiale e
nutrendosi attraverso la peg.
Nel caso in cui sopravviva qualche anno quale sarà il percorso sanitario che potrà seguire? E soprattutto
come dovrò muovermi io ed in che tempi per evitare intoppi? L'assistenza è a carico del SSN fino alla sua
fine?
Cordiali saluti
Luigi, da Napoli (NA)
Risposta:
purtroppo la questione dell'assistenza agli anziani non autosufficienti ha subito negli ultimi anni molti
cambiamenti in negativo e ciò che prima era scontato (quota sanitaria per chi non poteva essere assistito a
casa) oggi non lo è più. Faccia domanda al servizio sociale competente per territorio (secondo la residenza
di suo padre) o segnali l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, chiedendo che i Comune e l'Asl, ciascuno
per le proprie prerogative, se ne prendano carico.
Qui potrà approfondire la materia, assai complessa:
http://salute.aduc.it/info/rettersa.php
17-02-2014 00:00 Rimborso per ricovero in RSA
Spett.le ADUC, una mia conoscente ha avuto la mamma ricoverata in una Struttura Residenziale per Anziani
per cinque anni, sino alla morte avvenuta nell'ottobre dello scorso anno. Considerato che con la sua
pensione la mamma non poteva pagare pagare l'intera retta del ricovero, la RSA ha chiesto alla figlia di
coprire la differenza per cui in cinque anni, ha pagato circa 18000 €. Recentemente è stata informata che se
il ricoverato non è in grado di pagare l'intera retta, il comune di appartenenza deve provvedere alla relativa
integrazione, anche se, al limite, i parenti potrebbero permettersi di pagare. Sembra che una legge (del 2000
?) prescriva che mai si debba richiedere denaro ai parenti del ricoverato. Gradirei che mi informaste se ciò
corrisponde al vero e quindi se ritenete possibile che si possa richiedere al comune il rimborso di quanto
pagato. In questo caso, ADUC presterebbe assistenza?
Ringraziando per la cortese attenzione porgo i migliori saluti
Luciano, da Milano (MI)
Risposta:
la questione è molto complessa e purtroppo, dopo anni di battaglie legali, al momento, la legge di cui parla, è
lettera morta. Le copiamo il link alla nostra rubrica dove troverà tutte le informazioni al riguardo:
http://salute.aduc.it/info/rettersa.php
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20-02-2014 16:47 ITALIA/Eutanasia. I parenti la cercano, ma si era fatta praticare l'eutanasia in
Svizzera
I parenti, angosciati, l'avevano cercata per giorni, finendo per denunciarne la scomparsa ai Carabinieri. Ma
lei, O. C., una signora abbiente di 85 anni di Arzignano, aveva scelto di congedarsi dalla vita in silenzio,
recandosi in una clinica in Svizzera dove le è stata praticata l'eutanasia. I familiari, con i quali peraltro era in
ottimi rapporti, hanno appreso del gesto quando martedì sono giunte per posta aerea al notaio le sue ceneri,
dentro un'urna, come da sua volontà. I resti erano accompagnati da una lettera della clinica che spiegava
l'accaduto. La signora, come riporta Il Giornale di Vicenza, ha speso 10 mila euro per una iniezione letale
che le è stata praticata in una clinica di Basilea. Prima di compiere il gesto, si era fatta visitare da uno
specialista che l'ha dichiarata nel pieno delle sue facoltà mentali. All'origine del suicidio non vi sarebbe stata
una malattia ma la solitudine, unita al peso della vecchiaia, che aveva fatto sfiorire inevitabilmente la
bellezza di cui la signora O. andava fiera.
20-02-2014 16:42 USA/Cannabis legalizzata. Colorado: previsti 98 mln Usd di entrate fiscali
La legalizzazione della cannabis portera' nelle casse dello Stato del Colorado 98 milioni di dollari nel
prossimo anno fiscale, ben oltre i 70 milioni di dollari stimati in precedenza. E' quanto emerge - spiega
l'Associated Press - dal disegno di legge di bilancio diffuso ieri dal governatore del Colorado, il democratico
John Hickenlooper. Il 'Centennial State' e' l'unico Stato degli Usa, insieme allo Stato di Washington, che ha
reso legale la vendita di marijuana non solo a scopo medico ma anche a finalita' ricreative, in seguito all'esito
dei referendum tenutisi nel novembre 2012.
Le vendite al dettaglio sono iniziate in Colorado lo scorso 1 gennaio, mentre nello 'Evergreen State'
inizieranno a giugno. Le stime del governatore sono basate quindi sui dati di vendita del mese scorso, che
verranno diffusi a marzo e fanno prevedere per il settore, afferma Hickenlooper, ricavi annuali per 610 milioni
di dollari. La tassa imposta dal Colorado sulle vendite di cannabis ricreativa e' pari al 12,9%, laddove sulla
marijuana per finalita' mediche l'imposta e' solo del 2,9%. Le entrate, ha spiegato il governatore, verranno
utilizzate per prevenire l'uso da parte dei minori e per spese sanitarie. Da un'ulteriore accisa del 15%, non
prevista nel disegno di legge, verranno invece ricavati 40 milioni di dollari all'anno da impiegare per l'edilizia
scolastica. Lo Stato di Washington prevede invece che il mercato della marijuana ricreativa portera' all'erario
190 milioni di dollari nel quadriennio fiscale a partire dal 2015.
20-02-2014 16:36 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Veronesi vuole liberalizzare
''Vorrei che si riaprisse anche in Italia il dibattito per la liberalizzazione delle droghe leggere. Ã arrivato il
momento di superare le barriere ideologiche e ammettere che proibire non serve a ridurre il consumo. La
sentenza della Consulta, che dichiara incostituzionale la legge Fini-Giovanardi, dimostra, ancora una volta,
la visione civilmente più avanzata dei nostri giudici rispetto al Parlamento''. Lo scrive Umberto Veronesi in un
intervento su Repubblica. ''Le esperienze di paesi europei come la Svizzera, l'Olanda e recentemente il
Portogallo, che hanno adottato politiche di liberalizzazione nei confronti della droga, parlano chiaro: se
liberalizziamo la droga, non ne aumentiamo l'uso, riduciamo invece la mortalità da overdose e la criminalità
collegata alla produzione e allo spaccio'', osserva Veronesi. ''Secondo molti esperti la liberalizzazione estesa
metterebbe in ginocchio i grandi trafficanti e le economie che si basano sul narcotraffico come quella
talebana in Afganistan e quella colombiana in Sud America. Da noi, la mafia''. ''Sin dal secondo dopo guerra
sento parlare di lotta alla mafia da parte di tutti i governi, senza aver mai visto un minimo risultato. Io credo
che per togliere potere alla mafia bisogna 'tagliarle gli alimenti' e il suo sostentamento principale è senza
dubbio il traffico illegale di droga'', sottolinea l'ex ministro della Sanità. ''Se proibire è deleterio, legalizzare
non basta. Bisogna educare e trasmettere il principio non che la droga è illegale, ma che ha un valore
socialmente e individualmente negativo, informando tutti, a partire dalle scuole, sui rischi reali per la salute'',
prosegue Veronesi, secondo cui ''è anche il momento per ridare alla cannabis lo spazio che merita nella cura
del dolore''.
"Non sono d'accordo con il professor Veronesi sulla liberalizzazione della cannabis. Per due ragioni. La
prima è legata a dati medico-scientifici e sociali. Gli effetti del consumo di marijuana sono devastanti e inoltre
è molto preoccupante il calo dell'età di chi utilizza stupefacenti. La seconda riguarda la questione criminalità.
Ricordo a Veronesi quanto sostenne un simbolo della lotta alla mafia, il giudice Paolo Borsellino, nel 1989.
Già allora, a chi gli chiedeva se la liberalizzazione della droga aiutasse a combatterne il traffico clandestino,
Borsellino diceva che era da dilettanti di criminologia pensare una cosa del genere. Andiamoci cauti, quindi.
Le posizioni di chi vuole liberalizzare la droga vanno completamente ribaltate. I danni derivanti dal consumo
e la possibilità per la criminalità organizzata di allargare i suoi traffici moltiplicano. Lo diciamo anche a chi
intende guidare il prossimo governo. In Parlamento contrasteremo con determinazione ogni ipotesi di questo
genere". Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).
"Il professor Umberto Veronesi lancia un appello a liberalizzare la cannabis, ma va fuori tema e presenta
argomentazioni superficiali. Dopo la sentenza della Consulta sulla Fini-Giovanardi, la vera priorita' e'
discutere di depenalizzazioni e nel caso di ipotesi di legalizzazione". E' quanto dichiarano i deputati del
Partito democratico Michele Anzaldi e Federico Gelli, componente della commissione Affari Sociali della
Camera. "Invece di discutere di liberalizzazioni - spiegano i due deputati Pd - lo Stato deve risolvere in
maniera rapida i problemi che derivano dalla sentenza della Corte, a partire da coloro che sono stati spediti
in carcere con pene pesantissime per il consumo di droghe leggere, circa 10mila persone detenute
ingiustamente. Deve essere il legislatore a garantire una seria depenalizzazione e, se ci sono le condizioni, a
valutare forme di legalizzazione uguali per tutte le regioni. Parlare di liberalizzazione significa cercare titoli a
effetto, senza pensare a soluzioni concrete e realizzabili". "Veronesi, sensibile ai diritti e alla questione
sociale delle carceri, - aggiungono Gelli e Anzaldi - potrebbe utilizzare la sua grande visibilita' per aiutare a
sensibilizzare l'opinione pubblica per un dibattito serio, invece di alimentare luoghi comuni e facili appelli".
La cannabis è ''una droga pericolosa tutt'altro che leggera". Lo afferma la presidente dell'Associazione
scientifica Gruppo Tossicologi Forensi Italiani (Gtfi), Elisabetto Bertol, commentando le affermazioni di
Umberto Veronesi in merito all'opportunità di liberalizzare le droghe leggere. ''La 'droga' è 'droga' - sottolinea
Bertol in una nota - e non è né pesante né leggera. Ciò soprattutto nei confronti della condotta di cessione a
terzi, sia in minimi che rilevanti quantitativi, come nella condotta di detenzione a fini di cessione. Sono
queste, infatti le sole condotte perseguibili penalmente, essendo l'uso personale o la detenzione ai fini di uso
personale condotte già depenalizzate nel nostro ordinamento e sanzionate solo nella sfera amministrativa''.
Paesi da cui ''vogliamo trarre l'esempio - rileva - perseguivano penalmente anche il solo 'possesso' e noi
invece siamo ora a proporre questa sorta di confusione giuridica tra legalizzazione, depenalizzazione e
liberalizzazione che denota solo analfabetismo culturale''. Secondo l'esperta, ''il così diffuso uso di cannabis
è fondamentalmente dovuto proprio alla sottostima dei gravi effetti comportamentali a causa del falso mito
della sua presunta innocuità, oggi più che mai da sfatare per la più elevata concentrazione del principio
attivo nelle preparazioni a causa di coltivazioni forzate o geneticamente modificate''. Una elevata
concentrazione, avverte Bertol, ''che può portare anche a irreversibili danni a livello neuronale''. La
presidente dei tossicologi forensi ribadisce, pertanto, la ''pericolosità della cannabis, così come dell'alcol, del
tabacco e di altre sostanze farmacologicamente attive'' ma ''ingannevoli, perché generalmente non uccidono
per overdose bensì, molto più subdolamente - conclude - per patologie correlate e per comportamenti a
rischio anche a danno dell'incolumità altrui''.
19-02-2014 13:19 SVIZZERA/Eutanasia. Scelta da donne, single e persone istruite. Indagine
Sono le donne a scegliere piu' degli uomini il suicidio assistito. E sono soprattutto single e persone con un
grado di istruzione elevato a farvi ricorso. E' l'identikit che emerge dallo studio di un team dell'universita' di
Berna, sostenuto dal Fondo nazionale svizzero (Fns), condotto a partire dai dati (resi anonimi) - messi a
disposizione da Exit Svizzera tedesca, Exit Svizzera romanda e Dignitas - di 1.301 persone domiciliate in
Svizzera accompagnate alla morte tra il 2003 e il 2008. Le informazioni sono state confrontate con i dati
della Swiss National Cohort, una piattaforma di ricerca che si basa sui risultati degli ultimi due censimenti e
sulle statistiche relative ai decessi, permettendo di stabilire ad esempio dove le persone che si sono rivolte
alle organizzazioni specializzate avessero abitato, quanto fossero istruite, se avessero vissuto da sole o se
avessero figli. I risultati hanno indicato che nel 56,9% dei casi le persone che hanno chiesto aiuto a mettere
fine alle proprie sofferenze erano donne, un dato che tiene in considerazione anche il fatto che la
popolazione e' a maggioranza femminile. Le persone divorziate o che vivono sole superano quelle sposate o
ben integrate socialmente, cosi' come quelle giovani senza figli sorpassano quelle con bambini. Per le
persone piu' anziane la prole non gioca piu' alcun ruolo. Da questo punto di vista, secondo i ricercatori
guidati da Matthias Egger esistono effettivamente fasce della popolazione piu' vulnerabili ad essere
sottoposte a pressioni - come temono gli oppositori all'assistenza al suicidio - in particolare le persone
emarginate, come succede anche nel caso dei suicidi non assistiti.
Lo studio, pubblicato sull''International Journal of Epidemiology' online, mostra inoltre che fanno piu' spesso
ricorso al suicidio assistito persone con una buona istruzione e quelle che vivono in zone urbane o in
quartieri benestanti. "Questo dato e' a sfavore della teoria secondo cui la pressione sulle fasce sociali piu'
deboli possa contribuire a un'estensione dell'assistenza al suicidio", spiega Egger. "D'altronde, e' pure vero
che anche persone agiate e colte possono essere sole e isolate". Inoltre e' pure possibile che queste
abbiano miglior accesso all'eutanasia, ad esempio per motivi finanziari. In 1.093 dei 1.301 casi esaminati e'
stato anche possibile determinare la malattia di cui soffrivano le persone che hanno scelto la 'dolce morte': in
quasi la meta' dei casi si e' trattato di una forma di cancro. Particolarmente elevato anche la frequenza di
patologie neurodegenerative come sclerosi multipla, Parkinson e sclerosi laterale amiotrofica.
19-02-2014 13:15 ITALIA/Allerta per nuova sostanza drogante letale. Dpa
Allerta su una nuova sostanza sintetica, sotto forma di polvere, risultata letale. "Il Dipartimento delle politiche
antidroga della presidenza del consiglio dei ministri, con stato di allerta di grado 3, ha inviato a tutti i Ser.D
una comunicazione dell'avvenuto decesso di 15 persone, a seguito dell'uso di una nuova sostanza di
sintesi". Lo comunicano all'Adnkronos Salute gli esperti della Asl di Nuoro. Si tratta "di una molecola
oppioide, non inserita in Italia nelle tabelle delle sostanze stupefacenti, che va diffondendosi in tutta Europa".
L'allerta, riferiscono dal Dipartimento delle politiche antidroga, e' scattata il 12 febbraio ed e' relativa alla
nuova molecola AH-7921. I decessi, segnalati dall'Osservatorio europeo delle dipendenze, sono avvenuti nel
Nord Europa e la sostanza e' stata sequestrata anche in Inghilterra, Germania, Francia. E' recente il caso di
Jason Nock, 41 anni di Birmingham, un tecnico di computer morto dopo l'assunzione di dosi letali della
nuova molecola, acquistata su Internet. "La facile disponibilita' sul mercato, anche italiano", spiegano dalla
Asl, "giustifica lo stato di allerta non soltanto per gli addetti ai lavori in ambito di cura, laboratoristico e delle
Forze dell'ordine, ma anche nella cittadinanza". Infatti si sollecita una "maggiore attenzione nelle famiglie e
nelle scuole, in un ottica di prevenzione e protezione della salute dei cittadini", conclude la Asl di Nuoro.
18-02-2014 15:09 ITALIA/Un spinello fa male quanto 20 sigarette. Dpa
Fumare spinelli comporta un rischio di sviluppare un cancro al polmone 20 volte maggiore rispetto al fumo di
sigaretta: a spiegarlo è l'Osservatorio nazionale dipendenze del Dipartimento politiche antidroga sulla base
dei risultati dello studio pubblicato dalla British Lung Foundation ("The Impact of cannabis on our lungs", di
giugno 2012), da cui emerge anche la bassa percezione di questo grave rischio da parte dei fumatori di
cannabis. Giovanni Serpelloni, capo del Dpa, condivide pienamente non solo la preoccupazione della British
Lung Foundation ma anche l'invito di aumentare la divulgazione di linee di indirizzo per la salute pubblica
riguardo i numerosi danni che l'uso di cannabis e le sostanze stupefacenti possono produrre soprattutto tra i
più giovani. Dallo studio è emerso che il 32% degli intervistati non ritiene che fumare cannabis sia dannoso
per la salute, e il dato sale al 40% nella fascia di età compresa tra i 35 e i 40 anni. "Alla domanda che
spesso mi viene posta - ricorda il prof. Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di Oncologia medica
dell'Istituto Tumori di Aviano - se le droghe leggere e pesanti dovrebbero restare uguali ai fini della legge,
rispondo: ma di quali droghe leggere parliamo? Della cannabis? Ebbene, oggi la quantità di principio attivo
della cannabis è passato dal 5% degli anni '70/'80, al 50/55% fino all'88% negli estrattivi come l'olio di
hashish. Non esistono droghe leggere. Senza contare poi che la cannabis, e parlo di questa cannabis super
potente, è spacciata soprattutto tra i giovani e i giovanissimi che la usano senza conoscere il rischio che
corrono". "Quanto al paragone che spesso viene fatto tra cannabis e l'alcol o il tabacco - aggiunge Tirelli ricordo che fanno malissimo anch'essi. Ma siccome sono legali, allora vogliamo autorizzare anche la
cannabis? Vogliamo il tanto peggio, tanto meglio? Al contrario, dobbiamo incentivare la consapevolezza del
danno dal fumo di tabacco e dall'abuso di alcol e tenere la barra ferma nel far capire ai nostri giovani che
anche la cannabis fa male e continuare a vietarne assolutamente l'uso".
17-02-2014 17:53 USA/Allarme eroina nella East-Coast
E' allarme eroina killer nella costa orientale degli Stati Uniti. Secondo gli ultimi dati rilasciati dalle autorità,
sono oltre 80 le morti per overdose causate da eroina tagliata con fentanyl. Si tratta di un potente sedativo
usato spesso per i malati di cancro terminale ma che diventa altamente mortale quando mischiato con la
potente droga. Anche una piccola dose può causare l'arresto cardiaco. L'impennata di morti si è registrata tra
gli stati del New Jersey, Maryland, Pennsylvania e Rhode Island, e secondo alcune fonti si tratta dello stesso
tipo di droga e della stessa combinazione fatale che qualche settimana fa avrebbe ucciso l'attore Philip
Seymour Hoffman. Le partite di eroina tagliata con fentanyl si riconoscono da alcuni francobolli che gli
spacciatori mettono sulle bustine con le dosi. La domanda di eroina è cresciuta anche dopo la recente stretta
sui farmaci da prescrizione, in particolare su alcuni tipi di antidolorifici.
17-02-2014 16:40 SVIZZERA/Il trasporto di eroina per la politica di prevenzione sanitaria
Lontano dagli scandali legati all'evasione fiscale, le casseforti
delle banche svizzere raccolgono anche beni di qualunque tipo di valore. Tra questi, 250 Kg di diafina, una
derivato della diamorfina (il nome medico dell'eroina) per un valore stimato di 163 milioni di euro. Giunti sotto
alta sorveglianza, gli stock sono preparati una volta all'anno. L'eroina e' importata direttamente dalla Gran
Bretagna, Paese che non ha mai vietato la produzione di questo oppiaceo, a scopo terapeutico ovviamente.
Una volta arrivato sul suolo elvetico, il carico e' trasportato con furgoni blindati nei venti punti di distribuzione.
Stesse condizioni di sicurezza che vengono utilizzate per i biglietti di banca: i contenitori sono piombati ed un
convoglio armato fa da guardia al carico. Condizioni di sicurezza necessarie per attuare la politica sanitaria
pubblica sull'eroina. Dal 1994, la Svizzera ha deciso una politica di prevenzione per le cure ai
tossicodipendenti, il cui numero e' stimato in 1.500 in tutta la confederazione. La Svizzera e' il primo Paese
ad aver adottato una politica pragmatica in materia.
17-02-2014 12:01 ITALIA/Fuma il 21% degli italiani. Il 95% di chi smette ricomincia dopo un mese
Oggi in Italia fuma il 21% della popolazione, poco meno di 11 milioni di persone, dei quali il 26% dei maschi
e il 16% circa delle femmine. L'età media di inizio fumo è 17,7 anni ma circa il 14% dei fumatori inizia prima
dei 15 anni. Tra quelli che provano a smettere senza assistenza medica più del 95% ricomincia entro un
anno. Questi i dati di cui si è discusso durante la seconda e ultima giornata del 17.mo congresso nazionale
sulle malattie respiratorie "Asma Bronchiale e BPCO: nuovi obiettivi, nuovi rimedi, nuove strategie", a
Verona, con 300 specialisti da tutta Italia, organizzato da Roberto W. Dal Negro, responsabile del Centro
nazionale studi di Farmacoeconomia e Farmacoepidemiologia respiratoria. Al centro della discussione anche
l'utilizzo delle sigarette elettroniche. "Non c'è nessuna garanzia sull'efficacia - afferma Dal Negro il quale
sottolinea che nessuno studio clinico sufficientemente ampio è stato realizzato con questo scopo. Non è un
caso che negli Usa è illegale pubblicizzare le sigarette elettroniche come aiuto per smettere. Inoltre, per quel
che concerne la sicurezza, recenti dati provenienti dal Giappone hanno evidenziato che durante il loro
funzionamento alcune di queste sigarette possono generare composti carbonilici dannosi alla salute (aldeidi,
acroleina…), mentre negli Usa la Food and Drug Administration già nel 2009 ha rilevato glicole dietilenico,
nitrosamine, impurità tabacco-specifiche. "Se fossi un consumatore di sigarette elettroniche, mi
preoccuperebbe maggiormente la mancanza di sicurezza e trasparenza sui contenuti del prodotto. E' una
incertezza che nasce da un mercato 'selvaggio', non regolato - spiega il Stefano Nardini, professore della
facoltà di Economia dell'Università di Verona -. Ad oggi risulta impossibile definire le sigarette elettroniche
per il loro contenuto: il fabbricante non è tenuto a dire come la stessa sia costituita. Non c'è
standardizzazione, né regolamentazione, né, di conseguenza, controllo. E pertanto non può esistere una
certezza sull'assenza di tossicità, o sulla efficacia per smettere di fumare. Anche se è verosimile che la
sigaretta elettronica faccia meno male rispetto alle sigarette normali, ancora non esistono prove certe, men
che meno sulla dannosità nel lungo periodo".
Durante il congresso è stato sottolineato che iniziare a fumare molto giovani non solo danneggia i polmoni
(che vedono parzialmente compromesso il loro sviluppo) ma anche il cervello. Le linee guida della Ers,
Società Respiratoria Europea, presentate durante il congresso, sottolineano l'importanza di smettere di
fumare per quelli che soffrono di malattie respiratorie come l'asma o la BPCO (bronco-pneumopatia cronica
ostruttiva) e continuano a fumare. Per aiutare costoro a smettere è necessario un monitoraggio costante una
assistenza psicologica e l'uso di un farmaco scelto tra i tre più efficaci, ossia la terapia sostitutiva della
nicotina (cerotti, gomme da masticare, inalatori), la varenichina o il bupropione. Tra quelli che provano a
smettere senza assistenza medica più del 95% ricomincia entro un anno. Ma smettere non è impossibile:
con i farmaci si raggiungono percentuali di astinenza (cioè guarigione dal fumo) di oltre il 20%. Oltre a
discutere l'impatto devastante della abitudine al fumo su asma e BPCO e il beneficio decisivo che viene alla
evoluzione di queste malattie dalla cessazione del fumo in coloro che fumano pure essendone affetti. Ampio
spazio, durante il congresso, anche ad altre tematiche: le riacutizzazioni virali nell'asma e nella BPCO e le
nuove terapie biologiche nell'asma.
17-02-2014 09:16 USA/Cannabis legalizzata. Guida federale per le banche: apertura conti e cessione
del credito
Un nuovo esempio di come il Governo degli Usa intende avere a che fare con la
legalizzazione del mercato della marijuana, sia essa medica che ricreativa, in vari suoi Stati, viene
dall'Amministrazione di Obama, che ha pubblicato una guida sui servizi finanziari che le banche devono
prestare ai chi fa commercio autorizzato di questa sostanza. Con queste nuove norme si intende superare il
problema che avevano molti titolari di dispensari che erano costretti a fare transazioni in contanti con i propri
impiegati e fornitori, a fronte del rifiuto di molte banche ad aprire loro un conto di credito, in virtu' del fatto che
la cannabis e' illegale per le leggi federali.
Fino ad oggi, le leggi sul lavaggio di denaro impedivano alle banche di accettare denaro proveniente dalla
vendita di marijuana, sia legale che illegale. La nuova guida, redatta dal Dipartimento del Tesoro e quello
della Giustizia, stabilisce i casi in cui gli istituti finanziari possono prestare i propri servizi finanziari ai titolari
di commerci che hanno a che fare con distribuzione e produzione di questo prodotto e le norme che devono
essere rispettate. “Offriamo alle istituzioni finanziarie chiarezza su quanto devono fare ora per avere
operazioni bancarie con le aziende che hanno a che fare con la marijuana e come devono segnalarle alle
autorita'”, ha detto una portavoce della sezione di Lotta contro i Reati Fiscali, che dipende dal Dipartimento
del Tesoro.
A gennaio di quest'anno, in Colorado, hanno cominciato ad aprire i primi negozi di vendita di marijuana a fini
ricreativi e lo Stato di Washington seguira' lo stesso esempio entro la fine dell'anno, mentre la vendita di
marijuana a fini medici e' gia' permessa in 20 Stati, tra cui il Distretto di Colombia. I titolari di questi commerci
hanno avuto problemi nel pagare i propri impiegati e fornitori se non in modo cash, a fronte della
impossibilita' di versare soldi in banca.
Il Procuratore Generale, Eric Holder, alla fine di gennaio aveva gia' evidenziato il rischio per la sicurezza per
la presenza di denaro liquido in questi negozi. La preoccupazione di Holder non era un appoggio esplicito
alla legalizzazione della marijuana, un provvedimento a cui il Dipartimento si oppone, ma metteva in
evidenza come l'Amministrazione si adatta alla realta' di un tipo di mercato che e' regolamentato in vari Stati.
I gestori di questi commerci e i governatori degli Stati di Colorado e Washington avevano domandato
all'Amministrazione una soluzione di questo problema. E anche gli istituti bancari hanno chiesto al Governo
una risposta chiara sui loro margini d'azione. Per l'Associazione Americana delle Banche, una mera guida
senza valore legale non e' una garanzia sufficiente e sperano che il Governo vari una normativa in merito.
La possibilita' che i commercianti di marijuana legale possano aprire conti bancari o ottenere carte di credito,
tra gli altri servizi, e' un problema per la politica del Dipartimento di Giustizia che non si confronta
apertamente con gli Stati che hanno legalizzato la marijuana a fini ricreativi, evitando, cosi', di abbandonare
la dicotomia tra legislazione statale e quella federale, cosi' come e' gia' accaduto per quelli Stati che avevano
gia' autorizzato la vendita di marijuana a fini medici.
Lo scorso mese di agosto, il Procuratore Generale aveva pubblicato un memorandum in cui indicava di
tollerare “gli esperimenti” di Colorado e Washington, a condizione che non contrastassero con le priorita'
federali, come il divieto di vendita a minori o l'invio di marijuana in altri Stati, che' altrimenti avrebbero dato
luogo all'apertura di un procedimento federale.
16-02-2014 19:56 MESSICO/Legalizzazione cannabis. Proposta nel Distretto Federale
Alcuni deputati della sinistra della capitale messicana hanno
proposto di depenalizzare il consumo di marijuana in alcuni casi specifici e consentirne la vendita in negozi
specifici, iniziativa che comunque non coinvolge tutta la sinistra.
L'iniziativa e' stata presentata nell'Assemblea legislativa del Distretto Federale (ALDF), in contemporanea ad
un progetto dell'organo legislativo locale che sollecita' il Congresso nazionale a modificare le leggi federali in
materia di droga.
“Non pretendiamo che sia legalizzata la marijuana”, ha spiegato alla stampa la deputata Esthela Damiàn del
Partito de la Rivolucion Democratica (PRD).
Nel progetto si chiede da una parte che sia consentito l'uso terapeutico della marijuana, dall'altra che il
Congresso federale regolamenti la coltivazione dell'erba per facilitarne la vendita in luoghi specifici, nonche'
che si aumenti da 5 a 30 grammi la quantita' che il consumatore possa detenere per il proprio uso.
La proposta dovrebbe essere discussa gia' dal prossimo marzo nella specifica commissione.
15-02-2014 17:21 ITALIA/Cannabis terapeutica. Mozione al Senato
Il sen. Maurizio Romani (M5S) e altri, hanno presentato al Senato una
mozione che chiede di impegnare il Governo:
1) a regolamentare l'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati;
2) a semplificare le procedure sui mezzi di importazione dei farmaci contenenti derivati della cannabis e
risolvere il problema dei costi eccessivi per la loro importazione al fine di consentire ai pazienti affetti da
patologie gravi di accedere all'uso di tali farmaci indipendentemente dai loro livelli di reddito;
3) a stabilire, per i soggetti affetti da patologie croniche che devono essere sottoposti a un trattamento
terapeutico lungo con un medicinale importato da un Paese estero, procedure burocratiche semplificate per
ottenere il rinnovo dello stesso medicinale;
4) a dare il via alla produzione nazionale di farmaci cannabinoidi (in modo da risolvere in maniera definitiva il
problema delle spese di importazione) tramite gli enti pubblici sopra menzionati (Istituto chimico farmaceutico
militare e CRA-CIN) o altri centri pubblici e/o privati eventualmente interessati, o attraverso la coltivazione da
parte di produttori controllati (e certificati dall'AIFA), similmente a quanto avviene ad esempio nel Canada;
5) a definire, in riferimento alla disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, un principio di
individuazione e di graduazione del diverso livello di pericolosità dei comportamenti illeciti e, dunque, ad
assicurare, conformemente alla giurisprudenza costituzionale, il ripristino della distinzione del trattamento
sanzionatorio tra droghe leggere e droghe pesanti, con una riduzione delle pene per le prime;
6) a concentrare altresì l'azione di contrasto sulle sostanze e sulle condotte di maggiore pericolosità,
stabilendo al contempo regole certe circa la produzione ed il consumo delle sostanze meno pericolose.
Qui la mozione completa
15-02-2014 09:53 ITALIA/Testamento biologico nella carta sanitaria elettronica della Toscana?
Nel piano sanitario regionale della Toscana, grazie ad un emendamento di Sinistra Ecologia e LIberta' (Sel),
è stato previsto esplicitamente l'inserimento delle Volontà di fine vita e il Testamento Biologico nella Carta
Sanitaria Elettronica. Adesso il Piano inizia il percorso nelle Commissioni Consiliari prima di giungere
all'approvazione finale.
Lo fa sapere il consigliere regionale del medesimo partito, Mauro Romanelli, in un comunicato.
14-02-2014 19:22 FRANCIA/Eutanasia. Consiglio di Stato rinvia decisione su caso Lambert
Nel caso di Vincent Lambert il Consiglio di Stato francese ha richiesto che venga effettuata una nuova
perizia medica. L'uomo di 38 anni, tetraplegico, vive in stato vegetativo cronico da quando è rimasto vittima
di un grave incidente stradale cinque anni fa. La vicenda di Vincent Lambert sta spaccando medici e
famiglia, e alimenta il dibattito sull'eutanasia in Francia. La nuova perizia richiederà alcune settimane. Essa
servirà a stabilire se le condizioni di Vincent sono "irreversibili" o se, nel caso in cui il paziente "sia in misura
di comunicare", si possono comprendere le sue volontà. Si dovrà stabilire cioè se Vincent "rigetta le cure" o
se invece "desidera che vengano prolungate". La decisione definitiva del Consiglio di stato è attesa "entro
l'estate". A fare appello alla più alta giurisdizione amministrativa di Francia è stato lo staff medico
dell'ospedale di Reims che, in accordo con la moglie di Vincent, vorrebbe smettere di alimentare e idratare
artificialmente il paziente, tenuto in vita dalle macchine. Per i medici Vincent "soffre di lesioni cerebrali
irreversibili" e non ha alcuna speranza di guarire. Tenerlo in vita in questo modo significa dunque per loro
mettere in pratica quell'"accanimento terapeutico" che la legge Leonetti, in vigore dal 2005, vieta. La
pensano diversamente i genitori di Vincent, cattolici praticanti, contrari all'idea che i medici mettano in pratica
un' "eutanasia passiva" sul figlio. La ministra della Sanità, Marisol Touraine, ha promesso un nuovo progetto
di legge "prima della fine dell'estate". La riforma del testo sul fine vita è una delle scadenze messe in
programma da Francois Hollande per il 2014. Finora il presidente non ha mai parlato apertamente di
eutanasia o di suicidio assistito, ma piuttosto di "aiuto attivo a morire con dignità".
14-02-2014 19:18 /Lotta alle tossicodipendenze. Accordo Italia/Estonia
Creare un sistema condiviso e capillare di prevenzione, attivare centri di cura e riabilitazione orientati al
recupero delle persone, definire un piano di azione nazionale, istituire gli Osservatori Nazionali, elaborare un
sistema di screening per il monitoraggio del fenomeno delle dipendenze, attivare contemporaneamente
interventi per la riduzione del rischio e la prevenzione delle patologie droga correlate e avere formazione in
materia di strategia generale, prevenzione trattamento e recupero. Questi tra i principali argomenti affrontati
durante l'incontro bilaterale che si è svolto questa mattina presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, in
occasione della vista della delegazione dell'Estonia, guidata Ministro dell'Interno Ken-Marti Vaher. Per
quanto riguarda l'Italia è stato particolarmente apprezzato dalla delegazione la strategia generale al
problema delle droghe e al fatto che il modello italiano sia basato a livello nazionale su una struttura di
coordinamento interministeriale come quella del DPA che fa da collante tra tutti i ministeri in materia di droga.
L'Italia inoltre è il partner principale del Gruppo Pompidou nel promuovere politiche coerenti sulle droghe nel
sud del Mediterraneo per la creazione di Osservatori nazionali antidroga Il DPA è infatti impegnato da ormai
quattro anni a questa parte nel sostenere le rete Mednet del Consiglio d'Europa (Gruppo Pompidou) per
sviluppare programmi di supporto e di riorganizzazione territoriale e formazione. Secondo il Ministro
dell'Interno Vaher è "estremamente importante studiare le buone prassi messe in campo dal DPA sulla
prevenzione dall' uso di stupefacenti e gli interventi innovativi anche a livello europeo, finalizzati non solo al
recupero e alla cura dei tossicodipendenti da parte del sistema sanitario, ma anche per la ricerca e per un
migliore e più efficace coordinamento delle politiche a livello nazionale". Sempre secondo il ministro,
nonostante in Estonia sia in vigore una legge più restrittiva rispetto a quella italiana e nonostante dal 2002
sia stato depenalizzato il consumo di droghe, il consumo di cannabis è raddoppiato soprattutto nei giovani.
E' stato inoltre creato su richiesta dell'Estonia un gruppo di lavoro comune. "Registriamo con soddisfazione
che in questi ultimi anni il nostro Paese - ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del DPA - sta suscitando
molto interesse con i vari modelli esistenti di trattamento, cura e riabilitazione dei tossicodipendenti sia in
Europa che nell' area del bacino Mediterraneo. Siamo convinti che solo attraverso le cooperazioni
internazionali di questo livello, saremo in grado di fare realmente fronte comune nella prevenzione, cura e
recupero dalle tossicodipendenze a livello globale, con un approccio globale e senza frontiere che mai come
in questo momento sta unendo i popoli di tutto il mondo in una visione coordinata e sostenibile di risposta
bilanciata ed efficace alla diffusione e contro l'uso di tutte le droghe".
Per Serpelloni, "in particolare questo incontro bilaterale testimonia come le attività mondiali in materia di
contenimento del fenomeno droga debbano necessariamente abbandonare i principi ideologici per lasciare
spazio alle evidenze scientifiche basate sul concetto che la dipendenza è una malattia del cervello
prevenibile, curabile e guaribile e come tale necessita di una adeguata informazione per prevenirla e curarla
evitando discriminazione e stigma per le persone tossicodipendenti".
14-02-2014 19:16 AUSTRALIA/Allarme 'sextasy', consumo combinato di ecstasy e viagra
Si chiama "sextasy" il nuovo fenomeno che preoccupa i medici e che consiste in un mix di Viagra ed
pastiglie di ecstasy che provoca euforia ma può essere pericolosissimo per la salute. A lanciare l'allarme gli
studiosi della New South Wales University di Sidney, in Australia. Mischiare le due sostanze, come sempre
più spesso si fa nelle feste private o nelle discoteche- spiegano gli studiosi- può portare alla cosiddetta
"sindrome da seratonina", cioè a una presenza eccessiva di questo "ormone del benessere" nell'organismo,
che può portare confusione, disorientamento, allucinazioni e tremori. In alcuni casi possono verificarsi effetti
ancora più gravi, come irregolarità del battito cardiaco e persino coma. Il Viagra- ricordano gli studiosi- e' un
importante aiuto farmacologico nei casi in cui ce ne sia effettivo bisogno, ma abusarne combinandolo magari
con droghe o narcotici può essere letale sul lungo periodo per la salute mentale, mentre a livello fisico può
avere conseguenze gravi anche immediate.
14-02-2014 19:11 ITALIA/Legge droga e Corte Costituzionale. Fabrizio Cinquini: primo passo...
''La bocciatura della Fini-Giovanardi è un primo passo, quello successivo sarà legato a cosa succederà in
America''. Lo ha detto Fabrizio Cinquini, il medico di Pietrasanta (Lu) condannato a sei anni per coltivazione
di canapa e che da sempre si batte per l'uso terapeutico della cannabis e per la sua coltivazione a uso
medico. Cinquini, sottoposto tuttora all'obbligo di dimora ma che ha ottenuto la possibilità di partecipare
all'iniziativa, è intervenuto oggi in Consiglio regionale alla presentazione del libro 'Canapa medica - Viaggio
nel pianeta del farmaco 'proibito'' di Fabrizio Dentini, organizzata dal consigliere regionale Pd Enzo Brogi,
che è tra i promotori della legge toscana sull'utilizzo dei farmaci cannabinoidi. In America, ha spiegato
Cinquini, anche ''la conservatrice Florida ha fatto richiesta per diventare il 20mo stato americano ad avere la
licenza per la cannabis terapeutica e quella voluttuaria''. Per il medico ''quando tutta la costa est americana
avrà fatto richiesta della licenza, ovvero più della metà degli stati, anche il parlamento italiano e quelli
europei faranno una volata'' per adeguarsi.
A proposito della legge toscana sull'uso dei farmaci cannabinoidi, Cinquini ha sottolineato che la bozza del
regolamento di attuazione della norma ''apre una finestra troppo stretta, le indicazioni sono troppo limitate. Si
prevede la fornitura solo per i malati di cancro che non rispondono a terapie antidolorifiche con oppiodi e per
i malati di sclerosi multipla''. Secondo Cinquini nella normativa toscana ''si lasciano fuori tutte le epilessie, i
cancri cerebrali giovanili, i glaucomi o l'epatite C''. Inoltre, ha detto ancora, ''si crea una situazione per cui
conviene di più autocoltivarsi la canapa, con il rischio di finire in prigione, piuttosto che spendere cifre come
quelle che si chiede nelle Asl'' toscane. La richiesta delle Asl infatti, ha spiegato, ''è di circa 16-30 euro al
grammo, giustificando il prezzo per le spese di sdoganamento, quando sul mercato nero la qualità migliore è
di 10 euro al grammo''. Per il consigliere regionale Pd Enzo Brogi, tra i promotori della legge toscana,
''questa ha avuto il grandissimo merito di legittimare un dibattito che ha permesso di capire che si parla di
medicina e salute. Ed ha avuto lo spirito di accelerare l'approvvigionamento del farmaco e di informare
medici e pazienti''. Il decreto di attuazione predisposto dalla Giunta, ha concluso, ''non ha lo stesso spirito
della legge e quindi è un po' debole''.
14-02-2014 19:09 ITALIA/Cresce il consumo di cannabis tra i ragazzi. DPA
Cresce in Italia il consumo delle principali droghe tra i ragazzi tra i 15 e 19 anni. La cannabis, in particolare,
e' la piu' diffusa in Italia ed Europa, seguita da cocaina e, a distanza, ecstasy, anfetamine e allucinogeni.
Sono i dati del Dipartimento politiche antidroga e gia' pubblicati nella Relazione al Parlamento che fanno
riferimento al 2012 - 2013 . Lo studio condotto dal Dpa si basa su su un campione di 34.385 studenti ed
evidenzia un aumento dei consumi (una o piu' volte negli ultimi 12 mesi) delle principali sostanze psicotrope
In particolare si registra un aumento di uso di cannabis utilizzata dal 19% dei ragazzi nel 2012 e dal 21.5%
nel 2013. Per quanto riguarda la cocaina si passa dal 1,86% del 2012 al 2,05% nel 2013, segue ecstasy
(0.82% nel 2012 vs 0.97% nel 2013), anfetamine (0.58% nel 2012 vs 0.75% nel 2013) e allucinogeni (1.72%
nel 2012 vs 2.13% nel 2013). Stabile la prevalenza di consumatori di eroina (0.32% nel 2012 vs 0.36% nel
2013) e di alcol (76.9% nel 2012 vs 76.4% nel 2013).
Il nostro Paese registra livelli di consumo inferiori pero' alla media europea. Circa 12 milioni di europei, il
3,6% dei 15-64enni (platea piu' ampia), hanno fatto uso di cannabis nell'ultimo mese e circa 22,5 milioni
nell'ultimo anno, pari al 6,7%. L'Italia resta sotto la media: nel 2012 sono circa 700 mila (1,8%) coloro che ne
hanno assunta nell'ultimo mese e oltre 1,5 milioni (4%) nell'anno. Dalla fine degli anni `90". La fascia di
popolazione italiana piu' coinvolta e' quella dei giovani, i 15-34enni, sempre nel 2012 . Per quanto riguarda la
cocaina, in Europa, ne hanno fatto uso nel corso dell'anno quasi 4 milioni di cittadini (circa 1,2%) e l'Italia,
anche in questo caso, riporta livelli di consumo - lo 0,6% della popolazione (circa 200mila persone) - inferiori
alla media europea. I consumi di eroina nell'ultimo anno decrescono leggermente (come peraltro gia' dagli
anni precedenti) e riguardano in Italia circa 50mila persone (0,12%), Sono circa 40mila gli italiani di 15-64
anni che hanno fatto uso di anfetamine nell'anno (0,1%), altrettanti hanno assunto ecstasy. I consumi di
allucinogeni nell'ultimo anno restano stabili e riguardano in Italia circa 80mila persone (0,2%). In totale in
Europa lo stesso fenomeno riguarda circa 2 milioni di persone per le anfemtamine (0,5%) e 2,5 milioni per
l`ecstasy (0,7%).
14-02-2014 13:09 /Cannabis e cocaina sempre piu' diffuse. Italia oltre media comunitaria
La cannabis resta - alcol a parte - la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia e in Europa, seguita dalla
cocaina. Ma anche l`eroina non è affatto sulla via del tramonto e aumentano gli adulti che scelgono sostanze
sintetiche. Sono alcuni flash dal libro `In dipendenza. 121 risposte sulle dipendenze in Italia`, che raccoglie i
dati dello studio Ipsad (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs), condotto dalla sezione di
epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell`Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle
ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa. "Il nostro Paese registra livelli di consumo superiori alla media europea", spiega
Sabrina Molinaro dell`Ifc-Cnr: "Circa 12 milioni di europei, il 3,6% dei 15-64enni, hanno fatto uso di cannabis
nell`ultimo mese e circa 22,5 milioni nell`ultimo anno, pari al 6,7%. L`Italia va oltre la media: nel 2011 sono
oltre 1,5 milioni (3,9%) coloro che ne hanno assunta nell`ultimo mese e circa 3,5 milioni (8,7%) nell`anno.
Dalla fine degli anni `90". La fascia di popolazione italiana più coinvolta è quella dei giovani, i 15-34enni. Per
quanto riguarda la cocaina, in Europa, ne hanno fatto uso nel corso dell`anno quasi 4 milioni di cittadini
(circa 1,2%) e l`Italia, anche in questo caso, riporta livelli di consumo - l`1,3% della popolazione (circa
520mila persone) - superiori alla media europea, insieme con Irlanda, Spagna, Cipro e Regno Unito.
"Rispetto al passato, il `consumatore-tipo` è però molto cambiato", spiega ancora Molinaro. "Se negli anni
ottanta la cocaina era la droga degli yuppies, adesso tra i consumatori si trovano persone che svolgono una
vita `normale`, spesso operai".
I consumi di eroina restano stabili e riguardano in Italia circa 160mila persone (0,4%), soprattutto
giovanissimi (15-24 anni: 0,6%). Sono 120mila gli italiani di 15-64 anni che hanno fatto uso di anfetamine
nell`anno (0,3%), altrettanti hanno assunto ecstasy e allucinogeni: tra questi ultimi, solo l`Lsd ne ha
interessati circa 40mila (0,1%). "Tra i consumatori di sostanze sintetiche aumentano gli adulti (35-44 anni) e
invece sono in leggero calo gli under 35", specifica la ricercatrice. "In totale in Europa lo stesso fenomeno
riguarda circa 2 milioni di persone per le anfetamine (0,5%) e 2,5 milioni per l`ecstasy (0,7%)". Secondo i
dati riportati nello studio, sono quasi 32 milioni (80%) gli italiani di 15-64 anni che hanno bevuto almeno una
bevanda alcolica nell`anno e 27 milioni (67%) lo hanno fatto recentemente: quasi 1,5 milioni (5,4%) ha
assunto sei o più bevande alcoliche in una sola occasione (binge drinking) nell`ultimo mese e tra questi gli
uomini sono circa il triplo delle donne (8,8% contro 2,9%). Il consumo di tabacco, invece, nel nostro Paese è
in diminuzione ma ancora diffuso: sono 12,5 milioni (31,4%) coloro che non hanno rinunciato alla sigaretta
nel 2011. "Le sostanze che negli anni hanno registrato un discreto incremento sono gli psicofarmaci che, se
prescritti da uno specialista, fanno parte di un percorso terapeutico, altrimenti si trasformano in sostanze
illegali a tutti gli effetti", conclude la ricercatrice Ifc-Cnr. "Tranquillanti e ansiolitici sono i più diffusi: oltre 5
milioni gli italiani che nel 2011 vi hanno fatto ricorso (12,8%) e di questi più di 3 milioni sono donne. I
sonniferi sono al secondo posto: li hanno utilizzati in 4 milioni (10%) senza differenze sostanziali tra i due
sessi. Il consumo di antidepressivi, invece, rimarca una prevalenza femminile sul totale di 2,2 milioni (5,5%)
di assuntori". A creare una vera e propria emergenza socio-sanitaria, infine, il gioco d`azzardo. In Italia, quasi
la metà (47%) della popolazione tra 15 e 64 anni, circa 19 milioni di persone, nel 2011 ha giocato almeno
una volta: circa 2 milioni (11%) sono classificabili a basso rischio, 800mila (4,3%) a rischio moderato e
250mila a rischio problematico.
14-02-2014 12:18 SPAGNA/Staminali. Trovato processo che fa invecchiare quelle dei muscoli
Identificato un processo di invecchiamento irreversibile nelle cellule staminali dei muscoli piu' 'anziane' che
fa loro perdere la capacita' di rigenerazione. Lo studio di Pura Munoz-Canoves e colleghi della Pompeu
Fabra University di Barcellona, Spagna, e' stato pubblicato sulla rivista Nature.
Gli scienziati hanno scoperto che, nei topi in eta' geriatrica, le cellule staminali dei muscoli perdono la loro
capacita' di rigenerazione in seguito a un segnale associato alla senescenza cellulare, attraverso il quale le
cellule perdono la loro capacita' di dividersi. Processi simili potrebbero verificarsi nella perdita degenerativa
di muscolo associata a uno stadio avanzato dell'invecchiamento negli uomini. In particolare, i ricercatori
hanno scoperto che questi cambiamenti sono irreversibili, e causano il passaggio della cellula da uno stato
quiescente a uno in cui crescita e espansione non avvengono piu'.
14-02-2014 10:37 BOLIVIA/Aborto. Corte Costituzionale respinge depenalizzazione
La Corte Costituzionale della Bolivia ha respinto la richiesta di depenalizzazione dell'aborto presentata da
alcuni gruppi femministi, riconoscendo il diritto alla vita fin dal concepimento. Il governo del presidente Evo
Morales (dal cui partito proviene la prima firmataria della petizione, la deputata Patricia Mancilla) ha
mantenuto una posizione neutrale durante il dibattito, e si è limitato ad affermare di voler "discutere in seno
al Consiglio dei Ministri le questioni che agitano l'opinione pubblica". Attualmente il Codice penale boliviano
prevede una pena da due a sei anni di carcere per qualsiasi medico o altra persona che pratichi
un'interruzione di gravidanza; l'aborto è di fatto permesso solo in caso di stupro o di grave pericolo per la vita
della madre, ma solo dopo l'autorizzazione di un giudice.
14-02-2014 10:24 CANADA/Leucemia mieloide acuta. Individuate cellule di origine
Un gruppo di scienziati della University of Toronto ha identificato le cellule dalle quali nasce la leucemia
mieloide acuta (Lma). La ricerca e' stata pubblicata sulla rivista Nature. Queste cellule pre-leucemiche hanno
proprieta' funzionali e genetiche ben definite, e possono persistere dopo la remissione che segue alla
chemioterapia. In questo senso, potrebbero servire come "riserva" per l'accumulo di ulteriori mutazioni e
indurre resistenza alle terapie.
Questa ricerca e' molto importante per la comprensione dei processi che portano allo sviluppo della
leucemia. John Dick e colleghi hanno scoperto che le cellule staminali ematopoietiche pre-leucemiche (Hsc)
esistono in una larga proporzione di pazienti che hanno la Lma. Gli autori sottolineano che una possibile
implicazione clinica di questo studio potrebbe essere quella di eradicare le cellule pre-leucemiche prima che
queste acquisiscano ulteriori mutazioni che le rendano resistenti alla terapia.
14-02-2014 10:20 /Staminali. Mary Baker: ricerca deve andare di pari passo con senso etico
"La scienza deve andare sempre di pari passo con il senso etico. E,
ultimamente, l'etica e' stata un po' dimenticata". A dirlo, commentando il caso Stamina, e' Mary Baker, past
president dell'European Brain Council, intervenuta a Barcellona a un media briefing organizzato da Novartis
in occasione del convegno 'Brai.Ns 2014'. Baker precisa di "conoscere" questo caso, ma non i contorni
precisi. Ad ogni modo, ci tiene a sottolineare che, "soprattutto in questo momento, la scienza e la ricerca
devono godere della fiducia della societa'. A cosa possono servire, se non e' cosi'? I pazienti a volte sono
talmente disperati che fanno scelte non informate, ecco perche' l'etica deve essere sempre presente nel
lavoro di un ricercatore. In Svezia, all'universita' di Lund, ad esempio, gli scienziati lavorano in tandem con
gli eticisti, che sollevano dubbi e fanno notare eventuali rischi".
14-02-2014 10:16 ITALIA/Legalizzazione cannabis. L'ok del Sindaco di Roma
"La liberalizzazione delle droghe leggere è molto più
sicura dello spaccio. Se avessi un figlio adolescente che vuole utilizzare marijuana trovo molto più sicuro che
abbia una piantina a casa che andare a cercare un prodotto contaminato". Il sindaco di Roma, Ignazio
Marino, ribadisce il suo sostegno alle droghe leggere "come hashish e marijuana" scatenando l'inevitabile
polemica politica, con il centrodestra che passa all'attacco definendo "massimaliste" le posizioni prese dal
primo cittadino. Parole, quelle di Marino, che arrivano il giorno dopo il pronunciamento della Consulta che ha
dichiarato incostituzionale la Fini-Giovanardi approvata nel 2006 che equiparava le droghe pesanti a quelle
leggere. Durante la presentazione in Campidoglio di un libro sui consumatori di stupefacenti, Marino ha
ribadito quello che già in campagna elettorale aveva detto a chiare lettere, sostenendo tra l'altro la vendita di
prodotti derivati dalla cannabis. "Penso che dovremmo andare verso una liberalizzazione importante delle
droghe leggere - ha sottolineato -. Questo non significa incoraggiare uno stile di vita che porta all'uso delle
droghe leggere, che certamente va fortemente scoraggiato così come l'utilizzo dell'alcool e delle sigarette. Io
questo l'ho sempre pensato, anche se dicendo ciò so che offro cibo ghiotto per chi vuole criticarmi". E,
puntuali, le polemiche non si fanno attendere. "Un sindaco - dice l'ex inquilino di Palazzo Senatorio - non
dovrebbe mai prendere delle posizioni così massimaliste soprattutto su argomenti tanto delicati e che
interessano i nostri ragazzi". "Amici, questo è matto", è il commento laconico dell'ex assessore alla Famiglia
e ora consigliere comunale per la lista civica di Alemanno, Gianluigi De Palo. "Marino lasci perdere le droghe
leggere e pensi ai servizi sulle tossicodipendenze di Roma Capitale", afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia
in Assemblea Capitolina, Fabrizio Ghera. Dal Nuovo Centrodestra, arrivano gli affondi dei consiglieri
regionali Pietro Di Paolo e Giuseppe Cangemi. "Togliere il 'fumo' a Marino, non gli fa bene", ironizza Di Paolo
che consiglia al sindaco di preoccuparsi "di tappare le buche, tenere i maiali nei recinti, ed evitare che con la
prossima pioggia i romani si trovino di nuovo con l'acqua alla gola". Stesso invito quello del suo collega di
partito, Cangemi. "Mettersi la pianta a casa - dice - non suona come disincentivo al fumo degli spinelli.
Strano che un illuminato professore di cotale risma non abbia colto questo particolare risvolto della vicenda
droga".
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