i fattori di rischio

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i fattori di rischio
Incidenti Stradali nelle Province della Costa
emiliano-romagnola: i fattori di rischio
Il Consumo di alcol a rischio e la guida
Il consumo di alcol rappresenta uno dei principali fattori
di rischio per gli Incidenti stradali: anche in modeste
quantità, riduce diverse abilità connesse alla guida (tempi
di reazione, visione, capacità cognitive) e aumenta
comportamenti pericolosi (eccesso di velocità).
In Emilia-Romagna si stima che circa un quarto (23%)
della popolazione adulta sia definibile come consumatore
a rischio; non sono presenti differenze tra le Ausl delle
Province della Costa.
Il consumo di alcol a rischio è più diffuso tra i giovani
(circa un giovane su due nella fascia 18-24 anni), in
particolare il binge drinking, ossia il consumo smodato di
bevande alcoliche in particolare nel fine settimana, riferita
dal 15% dei giovani.
La guida sotto effetto dell’alcol viene riferita dall’11%
degli intervistati.
Poco meno della metà (43%) dei conducenti di auto o
moto ha riferito un controllo da parte delle Forze
dell’Ordine.
La frequenza del ricorso all’Etilotest in occasione di un
controllo da parte delle Forze dell’ordine in EmiliaRomagna è risultata del 15%, valore superiore alla media
nazionale (11%), ma potenzialmente migliorabile,
soprattutto in considerazione del fatto che è una misura
di provata efficacia.
Guida sotto l’effetto dall’alcol (%)
PASSI 2008-11
PASSI 2008-11
Controlli da parte delle Forze dell’Ordine (%)
PASSI 2008-11
Il controllo con Etilotest è più frequente nei giovani (dal
31% dei 18-24enni si passa al 7% dei 50-69enni).
La velocità eccessiva
Una delle principali “cause finali” di Incidenti stradali
riportate nei verbali delle Forze dell’Ordine è l’eccesso di
velocità.
La velocità aumenta non solo il rischio di Incidente, ma
anche la gravità delle sue conseguenze: una variazione
del 10% della velocità comporta un aumento (o una
diminuzione) del 45% del numero di morti. Secondo
l'Unione Europea una riduzione della velocità di guida di
soli 3 km/h salverebbe circa 5.000-6.000 vite ogni anno e
preverrebbe circa 120.000-140.000 Incidenti.
È bene ricordare che, per un pedone o per un ciclista, un
impatto a 30 km/h ha conseguenze limitate (equivale a
una caduta dal 1° piano di un’abitazione), a 50 km/h la
probabilità di morire è pari al 50% (equivale a una caduta
dal 3° piano), mentre a 70 km/h sale al 90%
(equivalente a una caduta dal 5° piano).
Velocità e rischi per un pedone
o un ciclista
Velocità
veicolo
Rischio
decesso
Corrispondenza a
una caduta da
30 km/h
10%
1° piano
50 km/h
50%
3° piano
70 km/h
90%
5° piano
Fonte: Commissione Europea
Uso dei dispositivi di sicurezza (%)
PASSI 2008-11
Uso dei dispositivi di sicurezza
L’utilizzo dei dispositivi di sicurezza è un elemento di
provata efficacia per ridurre le conseguenze dell’Incidente
stradale. Nel periodo 2008-11 in Emilia-Romagna la quasi
totalità (99%) dei motociclisti ha riferito di utilizzare
sempre il casco e la maggior parte dei conducenti di auto
(91%) di usare sempre la cintura di sicurezza anteriore; è
invece ancora poco diffuso l’utilizzo della cintura tra chi
viaggia sul sedile posteriore (24%).
Uso del casco (%)
PASSI 2008-11
Cintura
anteriore
93%
87%
90%
89%
91%
91%
83%
Casco
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
Emilia-Romagna
Italia
Uso della cintura anteriore (%)
PASSI 2008-11
99%
99%
99%
99%
100%
99%
94%
Cintura
posteriore
30%
23%
23%
26%
18%
24%
19%
Uso della cintura posteriore (%)
PASSI 2008-11
Introduzione di normative in tema di Sicurezza stradale: quale impatto?
L’entrata in vigore della Legge 472 relativa all’obbligo di
uso del casco e della legge 214 sulla patente a punti ha
aumentato in maniera stabile l’utilizzo del casco tra i
motociclisti e quello della cintura anteriore.
Confrontando la mortalità da Incidente stradale nei
motociclisti prima e dopo l’introduzione della Legge
sull’obbligatorietà nel casco, il numero di decessi è
significativamente diminuito. Dopo l’introduzione della
Legge 214/2003 si osserva un calo significativo dei decessi
in ogni classe di utente della strada.
I risultati suggeriscono l’impatto positivo sulla mortalità
determinato dall’introduzione delle Leggi.
Percentuale di uso del casco e delle cinture
(ULISSE, Cesena 1999-2012)
100%
80%
60%
40%
20%
legge
472/99
legge
241/03
0%
s et-99
s et-01
set-03
cinture
set-05
set-07
set-09
s et-11
casco
Uso dei cellulari
La prevalenza stimata di uso del cellulare mentre si guida è di circa il 9% dei guidatori. L’uso del telefono cellulare
durante la guida influenza il comportamento del conducente e aumenta di 4 volte del rischio di incorrere in Incidente
stradale. Inoltre in caso di un impatto l’uso del telefonino riduce del 35% i tempi di reazione, percentuale più elevata
rispetto a chi si mette alla guida ubriaco (12%) o dopo aver fumato cannabis (21%); chi spedisce o scrive
messaggini mentre guida quasi raddoppia la probabilità di sbandare con l'auto e riduce significativamente la capacità
di mantenere una distanza di sicurezza. Secondo alcuni studi anche l’utilizzo alla guida di telefoni cellulari con
auricolare o dispositivi di viva voce può aumentare il rischio di incorrere in Incidente stradale.
A fronte delle evidenze emerse, in numerosi Stati (nella maggior parte dell’Unione Europea, in tutta l’Australia, in
alcune province canadesi e in alcuni Stati degli Stati Uniti d’America) è stato vietato l’uso del telefono cellulare alla
guida senza i dispositivi di viva voce o l’auricolare.
In Italia l’Art. 173 del Nuovo Codice della Strada (Art. 173) prevede, in caso di uso di telefono cellulare alla guida
senza auricolare o sistema di viva voce, la detrazione di 5 punti sulla patente di guida, oltre ad una sanzione
pecuniaria.
a cura di: Nicoletta Bertozzi, Patrizia Vitali, Laura Sardonini, Giampiero Battistini (Ausl Cesena), Aldo De Togni
(Ausl Ferrara), Giuliano Silvi, Cristina Raineri, Valeria Frassineti (Ausl Ravenna), Oscar Mingozzi (Ausl Forlì),
Michela Morri, Elisabeth Bakken (Ausl Rimini)
per approfondimenti: scarica il Rapporto completo “Sicurezza stradale nelle Province della Costa emilianoromagnola: risultati raggiunti e nuove sfide” dal sito www.ausl-cesena.emr.it