Raggi di luce - Il Centro Servizi Culturali Santa Chiara

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Raggi di luce - Il Centro Servizi Culturali Santa Chiara
Raggi di luce
Dinamo - Energia in Movimento
I raggi sono le mie gambe. I pedali sono i miei piedi.
Una volta raggiunta, la velocità giusta mi trasporta
come una corrente invisibile, che non si ferma più.
È bello andare in bicicletta tutto il giorno. Ma la notte?
La notte basta accendere la luce!
Il tema
Raggi di luce è uno spettacolo che vuole parlare in modo poetico ai bambini e ai ragazzi dell'importanza del
risparmio energetico.
Uno spettacolo che racconta di un viaggio. Racconta del Viaggio. Quello verso la propria infanzia, trasportati
in quel mondo di ricordi in cui la bicicletta diventa un mezzo per andare, sognare, e per trasportare lontano.
Uno spettacolo che evoca paesaggi notturni, pensieri, sogni, attraversando luoghi interiori e immaginifici.
Un viaggio poetico, suggestivo, sur-reale, divertente, in cui il pedalare accompagna in un mondo pieno di
energia luminosa.
Uno spettacolo-progetto che vuole raccontare, attraverso il linguaggio teatrale, che produrre energia
elettrica non è così semplice. Così attraverso biciclette-generatori i tre protagonisti dimostrano che produrre
energia richiede sforzo: bisogna pedalare, fare fatica, mettersi in movimento. E sentire la fatica dei propri
muscoli aiuta a ricordare di fare un uso oculato e consapevole dell'energia elettrica. Un modo intrigante e
divertente per sensibilizzare i bambini e i ragazzi al tema del risparmio energetico.
L’elogio della bicicletta, la poetica del viaggio, le suggestioni della notte, il risparmio energetico: questi temi
si intrecciano e si combinano offrendo diversi livelli di lettura dello spettacolo. Pedalando infatti si viaggia, si
racconta, si vive… costruendo un mondo migliore.
Dopo aver raccontato storie con lampadine, fari e interruttori, il percorso di ricerca “La Luce e il teatro” de
La Baracca - Testoni Ragazzi compie un nuovo passo: quello verso l’energia sostenibile, continuando a
stupire e a trasmettere il piacere di giocare con la luce.
Lo spettacolo ha debuttato in occasione di M'illumino di meno, giornata mondiale del risparmio
energetico.
L'ombra della notte è l'ora che preferisco per viaggiare in bicicletta,
al raggio delle stelle sulla strada vuota... dove si corre stasera?
Stasera voglio attraversare tutta la città, su pedali di vento…
La struttura
Tre eleganti e visionari personaggi intraprendono un viaggio nella notte. Un viaggio su due ruote per
illuminare il mondo in modo diverso: mettersi in sella e pedalare per accendere una strada, una lampada,
far partire un treno, giocare con l'intensità di luci colorate, attivare una pompa ad acqua, azionare un
ventilatore... I personaggi giocano, creano, danzano, in un caleidoscopio di immagini ed effetti luminosi,
trasformando continuamente la propria energia fisica in luce.
Alla fine il pubblico potrà alzarsi dai posti a sedere e provare a pedalare, cercando di accendere la luce, e
illuminando con la propria forza fisica il palcoscenico... Sentire insomma sulla propria pelle che produrre
“fisicamente” energia non è facile come accendere un interruttore.
Le scenografie
Biciclette bianche di diverse dimensioni montate su piedistalli, con una dinamo integrata nella ruota
posteriore che trasforma il lavoro meccanico (pedalare) in energia elettrica, sotto forma di corrente
continua.
Il palcoscenico si spegne e le biciclette si capovolgono e si uniscono, formando una grande macchina di
trasmissione disegnata da pedali, ruote e catene.
Le dinamo entrano in funzione e accendono luci che si muovono nello spazio sembrando lucciole nella
notte. Come in un sogno si creano ombre in movimento.
Nel corso dello spettacolo la scena si arricchirà di altri oggetti di scena che si trasformeranno grazie alle
azioni e alle coreografie degli attori, regalando un impatto estetico forte.
Le musiche
Le musiche contemporanee, ma pur sempre melodiche – per la maggior parte di Henry Torgue & Sergue
Houppin - accompagnano tutto lo spettacolo, in un'atmosfera magica e suggestiva.
Informazioni tecniche
Cosa sono i bicigeneratori?
Si tratta di biciclette speciali che producono energia elettrica a 220 volt. Sono sprovviste della ruota davanti
e la forcella anteriore è fissata ad un supporto di sostegno in metallo. La ruota posteriore invece è a
contatto con una puleggia collegata ad un generatore di elettricità.
Come funzionano?
Pedalando si produce forza cinetica che viene trasmessa al generatore. Da questo esce una corrente di circa
12 volt la cui intensità e tensione dipende dalla velocità della pedalata e che può essere usata
immediatamente per usi molto semplici come ad esempio accendere una lampadina.
Energia cinetica
È l’energia prodotta dal nostro corpo grazie ai muscoli. L’energia cinetica, grazie a una ruota (o un volano) e
ai relativi meccanismi di trasmissione collegati a un generatore, si trasforma in energia elettrica. Più si
pedala, più energia si produce.
Che fatica l'energia!
I bici-generatori oltre che produrre energia pulita a costo zero hanno un altro importantissimo scopo: far
capire sulla propria “pelle” quanto sforzo sia necessario per produrla. E' anche un modo per riportarci
indietro nel tempo quando tutto era creato dalla fatica degli uomini e degli animali.
Idee in Italia e nel mondo...
・ L’energia nei piedi. “Scuola a pedali” è il nome del progetto che è appena partito all’Istituto Tecnico
Industriale Statale Vallauri di Roma: all’interno di una “Sala dell’energia”, 18 postazioni (8 spinbikes, 8
dinamo a manovella, 2 rulli di allenamento) producono energia elettrica grazie a delle dinamo attivate
dalle pedalate degli studenti. La quantità di energia generata da ciascuno viene caricata su una tessera
personale e i crediti accumulati vengono poi convertiti in premi (ingresso gratuito ai cinema, buoni libro,
acquisto dvd, ricariche telefoniche…). L’energia prodotta viene poi utilizzata dalla scuola per uso
collettivo (videoproiettori, lavagne elettroniche, dvd, computer…).
・ Tv a pedali. Al St. Luke’s Roosevelt Hospital Center di New York hanno pensato a un sistema per far
consumare calorie ai bambini che passano ore davanti alla tv: una cyclette collegata allo schermo che si
accende solo pedalando. I bambini sovrappeso fra gli 8 e i 12 anni che hanno aderito al programma
hanno pedalato per un’ora la settimana e guardato la tv per altrettanto tempo. I coetanei a cui è stata
data una cyclette non collegata alla tv, hanno pedalato 8 minuti a settimana e guardato la televisione per
20 ore.
・ Cena gratis a chi pedala. Al Crowne Plaza Towers di Copenhagen, pedalando sei minuti ci si guadagna
una cena. L’hotel mette a disposizione dei clienti un sistema di cyclette, che, con una velocità media di
30 km orari, sono in grado di generare in un’ora 100 Wh di energia elettrica, reinseriti poi
nell’alimentazione principale della struttura. Ogni volta che un ospite raggiunge i 10 Wh riceve un buono
pasto da 200 corone (27 euro).
・ Caffè espresso. Ogni giorno, i bici-bar Kickstand pedalano per il centro di N.Y. in modo da produrre
energia sufficiente a preparare i loro caffè.
・ I cycle-in cinema. A Londra, l’organizzazione Magnificent Revolution sta promuovendo i cycle-in cinema:
si entra in bicicletta e, al posto delle normali poltrone, gli spettatori trovano una rastrelliera alla quale
attaccare il proprio mezzo che, collegato a mini-generatori, fornisce l’energia necessaria a proiettare il
film.
・ Il telefono a pedali. Nokia ha messo a punto un nuovo kit (caricabatteria, dinamo e porta-telefonino da
attaccare al manubrio) per ricaricare il cellulare pedalando. Presentato a Nairobi, in Kenya, il nuovo
sistema potrà aiutare la diffusione dei telefonini nei Paesi africani, dove spesso è difficile accedere
all’energia elettrica.
・ Macina macina. L’energia a pedali, sottovalutata in Occidente, nei paesi in via di sviluppo può rivelarsi
utilissima. La ONG canadese Malnutrition Matters ha messo appunto una macina a pedali, la VitaGoat. Il
congegno, realizzato in alluminio e applicato a qualsiasi bicicletta, permette di macinare grano grazie alle
pedalate. In Guatemala, l’associazione Maya Pedal dal 2001 ha costruito circa 2.000 macchine a pedali
con vecchie parti di biciclette. Queste apparecchiature non creano elettricità, ma utilizzano la meccanica
della bicicletta per far funzionare attrezzi come pompe per l’acqua, macine, trebbiatrici, sgusciatrici… In
Messico, Chocosol usa macchine simili per macinare semi di cacao.
・ Invece della palestra. Perché non pensare a grandi centrali elettriche a pedali? Gruppi di persone che,
invece di andare in palestra, potrebbero pedalare per creare energia, poi distribuita a case o negozi. La
forza umana è disponibile 24 ore al giorno, non è influenzata dai cambiamenti del tempo, è portatile e
non si esaurirà mai. Una società statunitense che realizza macchinari da palestra ha ideato dei
bicigeneratori da spinning: le classiche bike sono munite di un generatore e uno schermo digitale
installato vicino al manubrio che indica in ogni istante quanta energia viene prodotta dall'atleta. Ben 75
centri fitness americani hanno installato queste particolari biciclette per alimentare le varie
apparecchiature. Bristol fa eco con la prima palestra autosufficiente: Cadbury House Gym di
Congresbury, nelle vicinanze di Bristol, ha acquistato cyclette, bici da spinning ed ellittiche per alimentare
i macchinari e il sistema di illuminazione con l'energia generata dagli utenti.
Un progetto simile, sempre di origine britannica, coinvolge la palestra del Sir George Monoux College di
Walthamstow: gli studenti che si allenano possono ricaricare gratuitamente il loro smartphone e
produrre energia per tutta la scuola.
・ Due ore. Se tutto il popolo nepalese potesse pedalare due ore al giorno, il Paese sarebbe del tutto
alimentato a pedali (da www.slow-tech.org).
・ In Italia i bicigeneratori sono stati usati in molti eventi pubblici volti a divulgare informazioni utili
sull'energia pulita e sul risparmio energetico. Sono stati ad esempio utilizzati per l'illuminazione del
Teatro La Scala di Milano durante la prima del Don Giovanni di Mozart nel dicembre 2012 e a inizio 2013
a Milano sono diventati protagonisti di Arte e Scienza in Piazza 2013, una manifestazione per la
diffusione scientifica. Presso lo START-Laboratorio di culture creative dell'evento, la speciale bicicletta è
stata usata per produrre energia elettrica per alimentare un compressore, servito poi per gonfiare dei
palloncini. Un modo veloce e divertente per far appassionare i visitatori all'efficienza energetica.