SCATTO FISSO Storie di uomini, di biciclette e di
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SCATTO FISSO Storie di uomini, di biciclette e di
SCATTO FISSO Storie di uomini, di biciclette e di artisti 6 luglio – 6 ottobre 2013 Palazzo Assessorile di Cles (Tn) Sabato 6 luglio, alle ore 18.00, viene inaugurata presso i prestigiosi spazi del cinquecentesco Palazzo Assessorile di Cles (Tn) la mostra ‘Scatto Fisso’. L’esposizione, curata da Pietro Weber, Marcello Nebl ed Emanuele Lomello, è promossa dal Comune di Cles, dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Comunità della Val di Non. ‘Scatto Fisso – Storie di uomini, di biciclette e di artisti’ mette in mostra oltre quaranta biciclette di eccezionale valore che hanno fatto la storia della tecnologia, della società e dello sport, associate a trenta opere d’arte dedicate a questo popolare mezzo di trasporto, firmate dai massimi artisti italiani contemporanei. Fra le biciclette esposte, provenienti in buona parte dalla collezione Walter Chiattone di Torino, vi sono pezzi unici e singolari: biciclette da corsa, biciclette da passeggio e biciclette da trasporto; dalle prime scatto fisso ai primi cambi, dalla bicicletta per il trasporto del ghiaccio a quella del bersagliere, dalla bicicletta di Fausto Coppi a quella mondiale del clesiano Maurizio Fondriest. Alle bicilette sono associate le opere d’arte, quasi tutte realizzate appositamente per l’occasione: il visitatore potrà perciò veder dialogare la Bianchi utilizzata da Coppi nella Paris Roubaix del 1949 con opere originali di Ugo Nespolo e Mario Schifano, oppure la bici artigianale in dotazione ai vigili del fuoco nel 1917 con una coeva opera del futurista ‘Iras’ Baldessari o con un’installazione di Nicola Maria Martino. I grandi artisti contemporanei presenti in mostra si confrontano con la bicicletta, con la sua forza iconica, con la sua leggera e giocosa eleganza. Un mezzo di trasporto pulito, mosso dall’energia dell’uomo e quasi fuso in simbiosi con l’uomo stesso, non solo metafora del viaggio ma soprattutto simbolo di una sostenibilità ambientale e sociale che è un imperativo per il futuro. Nella storia contemporanea, dalla metà dell’Ottocento in poi, la bicicletta rappresenta del resto un filo conduttore tra progresso tecnologico e umanità. Nuovi materiali, nuove ideazioni e nuove forme, confluiscono in questo mezzo di trasporto, capace di diventare il simbolo stesso della mobilità e strumento di conquista ed indipendenza. Come esposto nella mostra ‘Scatto Fisso’, l’arte è affascinata dalla bicicletta tanto che, in due distinti momenti, agli inizi del secolo ventesimo e ventunesimo, questo mezzo assurge a simbolo di civiltà in fermento prima ed a simbolo del viaggio e della sostenibilità poi. La bicicletta è anche simbolo di riscatto e metafora di vita: con questo spirito è stata invitata a partecipare all’evento anche la Comunità di San Patrignano con due prototipi di biciclette realizzate nei propri laboratori di Pergine che si contraddistinguono per l’altissimo livello tecnologico e l’alta qualità artigianale.