N.89 aprile (4Mb Pdf)
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Foto Michele Galli Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20 BIMESTRALE DI ATTUALITÁ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN Computer si computer no Tangenziale: i primi passi ANNO XVI N. 89 - APRILE 2010 A maggio con MosaicoScienze 1 sommario sommario 3 4 5 6 8 12 17 18 26 31 32 38 39 41 42 46 49 Editoriale Numeri utili Pro-Loco informa Giancarlo Rizzi: il tamburello, la sua grande passione Continuando a sognare la California Cronaca Quattro bagole L’agricoltura del futuro si studia a Guidizzolo Notizie dall’Amministrazione Comunale A tutta penna Arte & dintorni Ultimi vampiri L’Impero e la mente Giustizia lenta o troppo veloce Teatro Noi e la legge Noi e il fisco Pensioni e dintorni Gruppo Micologico Naturalistico A maggio con MosaicoScienze Tacabanda Marzo, 2010. Un inverno insolitamente lungo. Cascate di Mezzo, Dolomiti del Brenta 2 “Bolle di gioia” Teatro Sociale di Mantova (pag. 46) TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003 I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. editoriale Andrea Dal Prato Riviste, giornali, libri, convegni annunciano al mondo intero che le nuove tecnologie risolveranno i drammatici problemi del vivere quotidiano e dell’istruzione. Un computer per ogni famiglia può risolvere tutto: la spesa quotidiana fatta attraverso internet, senza più viaggi nei negozi e code alle casse; la lettura dei giornali, fatta a qualsiasi ora, avendo a disposizione un numero infinito di testate puoi comparare le notizie ed i punti di vista; puoi scrivere lettere agli amici - anche agli sconosciuti - ed in pochi secondi la missiva viene recapitata e non solo la puoi arricchire con disegnini e ghirigori scaricati da un CD; scarichi la musica ed i film preferiti, senza più accumulare dischi o cassette, e puoi avere il tutto a disposizione in “aggeggini” supertecnologici di pochi centimetri quadrati. Sì è vero: il mondo del computer è affascinante, ci attrae sempre di più, non ci lascia il tempo per pensare e la continua evoluzione è una corsa verso il nuovo, verso quel particolare software che è più veloce, più bello, più… Ma proviamo a pensare: quando andiamo a fare spesa possiamo vedere, toccare, chiedere consiglio al commesso e valutare ciò che ci interessa, possiamo comparare più prodotti simili e fare una scelta su ciò che più ci soddisfa, possiamo leggere tranquillamente le istruzioni e le caratteristiche per vedere qual’è più congeniale per il nostro utilizzo. Quando leggi un giornale, una rivista od un libro lo fai con attenzione, puoi tornare a rileggere un punto per meglio capire il senso della frase, puoi fermarti a riflettere sul significato, puoi trovare intima soddisfazione nello sfogliare e nel conservare il libro in biblioteca per essere facilmente ripreso. Una lettera è sempre un momento di riflessione e richiede concentrazione per esprimere il nostro pensiero. Anche chi ricevere una lettera scritta a mano prova più piacere che non per una lettera spersonalizzata, tutta perfetta scritta con il computer. Alcuni insegnanti lamentano, poi, che oggi è sempre più frequente che i bambini abbiano difficoltà di scrittura, che scambino le lettere, che confondano le maiuscole con le minuscole, fatichino ad allineare le parole una all’altra, non rispettino i margini del foglio, lascino spazi irregolari tra le lettere e le parole. Il fenomeno della brutta scrittura sta aumentando incredibilmente, principalmente a causa dell’uso della tastiera del computer. La scuola fatica ad insegnare la tavola pitagorica, fondamentale per la comprensione dei numeri, l’apprendimento è faticoso ed è molto più facile usare la calcolatrice od il computer, ma la matematica così non si impara. Oggi è molto in voga cercare nuove amicizie attraverso internet. Frequenti i casi, soprattutto per i più giovani, di truffe e adescamenti, dopo alcune lettere o messaggi del tutto innocui ed accattivanti riescono a “lavorare” nella tua mente facendoti credere lecito e normale ciò che non lo è. Citiamo dalla cronaca di questi giorni un tragico esempio: “Internet, l’esca. La sfortuna e l’incoscienza hanno fatto il resto. Avevano seguito le istruzioni in rete. Un video spiegava come costruire una bomba molotov e Francesco, 14 anni, di Cassano d’Adda, insieme a due coetanei, aveva deciso di ripetere l’esperimento. Così, si erano portati dietro l’occorrente... Sembrava tutto facile come su Internet. Ma quando hanno acceso l’innesco, l’esplosione li ha investiti. L’incidente è avvenuto sabato 13 marzo, dopo otto giorni di agonia agli Ospedali Riuniti di Bergamo, Francesco non ce l’ha fatta.” All’essere umano è richiesta capacità di riflessione e capacità di prendere una decisione, di fare una scelta, in sostanza. Il mondo di oggi ci distrae, ci sommerge di accattivanti inviti studiati per fare “presa” immediata e convincerci che non possiamo fare a meno di quel prodotto, di quel libro, di quel film od altro, ci spinge a non pensare! Esperti hanno pensato per noi, hanno deciso e pianificato tutto: a noi non resta che adeguarci. Il nostro futuro è troppo importante per essere affidato ai “fanatici” delle nuove tecnologie, ai fabbricanti di computer e di software, ai loro esperti di marketing. Non dimentichiamo il gusto del dialogo, la possibilità di guardarci negli occhi e di una stretta di mano per condividere emozioni, una stretta di mano che può voler dire molte cose e darci un’intima soddisfazione, ristabilire un rapporto umano così importante per non sentirci soli, per condividere con altri il nostro essere. Riprendiamo la nostra capacità di pensiero ed utilizziamo il computer, anche giornalmente, ma non lasciamoci sopraffare dalle sue infinite possibilità di “annientarci”. Computer si computer no 3 DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Sergio Desiderati Laura Leorati Elodio Perani Giovanni Zangobbi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Francesca Cappa Filippo Cerini Cristina Delmenico Marta Leali Francesca Lugoboni Donatella Lusenti Franco Mondadori Francesca Pesci Francesca Piazza Luca Piazza Mariavittoria Spina Jessica Santi Giulia Stuani Sandra Tosi Davide Truzzi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: [email protected] R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995 MUNICIPIO - tel. 0376 819201 CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112 VIGILI URBANI - tel. 0376 840241 PRO LOCO Guidizzolo - tel. 0376 1620426 GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440 BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999 FONDAZIONE “RIZZINI” onlus - tel. 0376 819120 FONDAZIONE “NonSoloArte” - tel. 0376 840303 ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059 ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326 PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602 PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052 POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 ORARIO DI APERTURA Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13 Sabato: dalle 10 alle 12 • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30) Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS piazzale Alessandro Dal Prato • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30 Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109 Ufficio Tecnico: lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30 sabato dalle 10 alle 12 Pediatra di base • Dr.ssa Stella Schena Riceve su appuntamento tel. 0376 847098 Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30 Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17 Assistente sociale: lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005) Polizia Municipale: mercoledì e sabato dalle 9 alle 11 Su appuntamento tel. 0376 840241 Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713 Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705 Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724 Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737 Servizio medicina del lavoro - tel. 0376 846733 Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738 Segreteria e protocollo: Da lunedì a sabato dalle 9 alle 12.30 APERTURA invernale lun. 9-12 / 14.30-18.30 mar. giov. 14.30-18.30 mer. ven. 9-12 sab. 9-12 estivo 9-12 / 15-19 15-19 9-12 ORARIO DI APERTURA Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30 Stampa: Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) 4 COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 38 E. 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 E. 70,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 E. 110,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 E. 180,00 Pagina intera: mm 277 x 170 E. 340,00 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 Associazione Commercianti - tel. 0376 818715 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Tutti i giorni dalle 8 alle 19 ORARIO DI APERTURA DOMENICALE Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17.30 estivo invernale GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: 8 - 9.30 - 11 - 18 19 7.30 - 18 17 18 17 BIRBESI Festivi: prefestivi Feriali: mart. giov. 9.30 18.30 8.30 18 REBECCOPrefestivi 18 17 Pro-Loco informa A cura di Jessica Santi Un calendario ricco di eventi è quello che attende la nostra Pro-Loco in questo 2010; anche se però il primo appuntamento importante è stato già assolto. Nel 2009, infatti, in concomitanza con il 20° compleanno di questa istituzione, si è anche concluso il mandato del Direttivo eletto nel gennaio del 2006. I soci si sono riuniti per eleggere quello che sarebbe diventato il Direttivo in carica per il triennio 2010-2012; le elezioni si sono tenute la sera del 1° febbraio presso la nuova sede operativa in via Vittorio Veneto. Ci sono state riconferme, nelle persone di Silvio Tarchini, Gianluigi Grandelli, Norberto Badini, Arialdo Bicelli e Giacomo Vivaldini, quattro i “volti nuovi”: Lino Bicelli, Pierino Gobbi, Massimo Grassi e Jessica Santi. È stato anche rinnovato il Collegio dei Revisori dei Conti, confermati Matteo Pasini e Federica Vivaldini, mentre Pietro Gialdini è subentrato a Romina Milani. L’assemblea dei soci, inoltre, non ha avuto dubbi in merito alla scelta della persona che meglio avrebbe potuto rappresentare la Pro-Loco in ogni contesto. È stata infatti riconfermata la fiducia a Silvio Tarchini per la carica di Presidente. Soddisfatto di questa opportunità che gli viene nuovamente offerta, è intervenuto dicendo che: “L’unione fa la forza, e Guidizzolo è un paese che non deve aspettare aiuto dagli altri, dall’esterno, ma ha già al suo interno tutte le potenzialità per esprimere quello che è e che può diventare. Si deve essere sempre in prima linea perché l’unità in un’associazione come la Pro-Loco, che è pensata per il paese e per i suoi abitanti, porta anche ad una maggiore unità del paese stesso.” Il Consiglio Direttivo ha inoltre deliberato l’assegnazione di tre Tessere Onorarie ai soci: Livio Bombana, Franco Marchesini e Remo Stanghellini, per il continuo appoggio finanziario e professionale che hanno apportato alla vita della Pro-Loco. I lavori per le attività che andranno ad animare questo 2010 sono già iniziati, ed il calendario ha già comincia- to a riempirsi. A partire principalmente da quelle manifestazioni che ormai sono entrate a far parte della tradizione guidizzolese: la Camminata della Salute e la Fiera di Luglio su tutte. Il matrimonio tra la maestosa cornice delle Colline Moreniche e l’accoglienza che Guidizzolo riserva ai suoi ospiti fa si che la Camminata del 1° maggio, giunta alla sua XXXVII edizione, si confermi un evento che anno dopo anno porta un numero sempre crescente di partecipanti provenienti dall’Hinterland Gardesano, da tutta la provincia di Mantova e di Verona, e che al termine della giornata lasciano Guidizzolo soddisfatti dell’esperienza fatta e dei premi ricevuti, merito da intendersi anche degli sponsor che ogni anno contribuiscono alla buona riuscita di questo raduno. Ma oltre a questa ricorrenza, altre manifestazioni sono già in fase di preparazione, nella convinzione che la Pro-Loco con le sue attività possa dare un contributo concreto ad una realtà che è quella del paese di Guidizzolo. Silvio Tarchini consegna una targa ad Adriano Roverselli, segretario del Ciclo Club 77, in occasione della manifestazione di presentazione delle squadre giovanili e della premiazione di tre ciclisti che tengono “alto” il nome di Guidizzolo nel mondo. PRO-LOCO GUIDIZZOLO tel. e fax 0376 819455 cell. 339 2444823 sede via Vittorio Veneto ufficio in Municipio - sabato dalle 10,00 alle 11,30 al 2° piano 5 Giancarlo Rizzi: il tamburello, la sua grande passione “Non sono io il protagonista. Se proprio volete un protagonista quello è il tamburello, sono gli oltre 1.000 ragazzini mantovani che lo praticano, i tanti campioni che lo giocano a diversi livelli, i molti appassionati che lo seguono con fedeltà, le società che si impegnano con entusiasmo e non senza difficoltà, gli sportivi che ci seguono: questi sono i veri protagonisti!”. Esordisce così Giancarlo Rizzi, presidente provinciale mantovano della F.I.P.T., la Federazione Italiana Palla Tamburello, carica che ricopre ormai da 12 anni. Lui è un artigiano con un’azienda nel settore degli impianti elettrici che dedica il suo tempo libero (a volte non solo quello) al tamburello. Sport di antichissima origine (una varietà era già praticata dai Romani) si è sviluppato in Italia e da qui diffuso un po’ in tutto il mondo. Giancarlo Rizzi ‘entra’ per così dire nel tamburello nel 1995/96 quando assume la presidenza della società di Sacca, la frazione di Goito. Ha idee innovative e dopo un paio d’anni le società mantovane lo chiamano alla presidenza provinciale. Il tamburello lo conosce molto bene, qualche partita l’ha anche giocata da terzino, ma soprattutto pensa ai più giovani. “In questi anni abbiamo cercato, come Federazione, di incentivare molto questo sport nelle scuole; Paninoteca SISAL, Superenalotto, Ricariche telefoniche 6 Tel. 0376-818420 siamo presenti in quasi tutti gli istituti superiori e quegli oltre 1.000 ragazzi a cui accennavo prima sono per noi la speranza, anzi la certezza, che il tamburello continuerà ad essere praticato. La conferma mi viene soprattutto dall’entusiasmo che vedo nei ragazzi.” Entusiasmo si, ma anche risultati. In questo 2009 la compagine femminile delle scuole medie di Guidizzolo ha vinto il titolo italiano; alcuni giorni fa anche gli Allievi del Malavicina hanno guadagnato il tricolore. Per la serie C sono in lizza per il nazionale la Virtus Guidizzolo ed il Castellaro, mentre per la D alle finali nazionali parteciperà l’Atletica Guidizzolese. L’attività della Federazione provinciale si ferma qui, ma il tamburello mantovano partecipa anche con sue formazioni ai campionati di A e B. Nella serie maggiore quasi la metà delle formazioni è mantovana: Cavrianese, Solferino, Medole, Goitese e Ceresara; in B troviamo invece Sacca, Castiglione delle Siviere, Malavicina e Castellaro, queste ultime con buone probabilità di aggiudicarsi il titolo. A Mantova la crescita di questo sport è avvenuta negli ultimi anni molto più che in tutte le altre province italiane e molte vi si sono avvicinate proprio di recente. Rizzi ne va ovviamente fiero e lo si capisce Gruppo Alpini Guidizzolo tel. 0376 819516 principalmente quando parla dei giovani, dei ragazzi, ma anche quando accenna al lavoro delle società ed alle difficoltà che incontrano, all’opera instancabile dei volontari così come del settore arbitrale virgiliano. “Oggi, ci dice, noi abbiamo diverse società impegnate ma il periodo non è certo dei più floridi, le difficoltà economiche ci sono e tuttavia vedo una grande voglia. Voglia di esserci e di continuare. E non mi stancherò mai di dirlo: soprattutto per i ragazzi; vederli sul campo divertirsi e divertire è la soddisfazione più grande per tutto il Comitato provinciale”. Ora servirebbe una nuova iniezione; servirebbe, ci dice, maggior attenzione da parte ad esempio della Tv. “Il mezzo televisivo è un grande veicolo: aiuta lo sport in quanto lo fa conoscere e poi, cosa non trascurabile, invoglia gli sponsor ad impegnarsi”. Per contribuire a portare questo ulteriore slancio al tamburello Giancarlo Rizzi ha la sua ricetta, peraltro condivisa con altri tecnici e già sperimentata con successo nei campionati studenteschi (il tamburello è la quarta disciplina sportiva inserita di diritto nei Giochi della Gioventù!...) ed utilizzata maggiormente in altri Paesi. “Il futuro del tamburello, sostiene il presidente mantovano della FIPT che è anche consigliere provinciale del Coni, è l’indoor. Ormai palestre adatte a giocare al chiuso ci sono ovunque. I tempi sono cambiati per cui anche il tamburello vi si deve adeguare. In campi all’aperto, lunghi 80 metri, la spettacolarità di questo sport si perde, la Tv fatica a mostrarlo anche per difficoltà tecniche delle riprese che non riescono quasi mai ad essere spettacolari. Giocandolo in campi più corti, adatti quindi anche al chiuso, si può notevolmente rilanciare. Diventerebbe gio- cabile tutto l’anno, tanto indoor che open, Guidizzolo, giugno 2008. certamente molto più spettacolare in quan- Inaugurazione del Campo to la velocità del gioco lo renderebbe molto di Tamburello più appassionante ed anche le Tv avrebbe vita più facile per le riprese e riuscirebbero ad avvicinare un pubblico sempre maggiore oltre che ulteriori sponsorizzazioni. Anche gli incontri credo risulterebbero più brevi e pure questo ritengo sarebbe di aiuto soprattutto ai più giovani, ormai impegnati in tantissime attività”. In questo modo, crediamo di capire, si riuscirebbe a conciliare la tradizione e l’evoluzione di questo sport che molti di noi hanno praticato. “E sappiamo, conclude Giancarlo Rizzi, quanto sia importante che sempre più ragazzi si avvicinano allo sport; non importa quale, purchè si faccia sport. Io, ovviamente, voto per il tamburello. Se si prova, poi è difficile smettere. Girando per la provincia di Mantova vedo tanti ragazzi che alla sera si trovano, accendono due luci ed iniziano a giocare. Ed il campo è sempre corto, è il campo delle nostre palestre, quelle che spero diventino sempre più la sede per gli incontri di palla tamburello”. Sergio Desiderati Per gentile concessione de “IL GAZZETTINO” Ristorante da Fabio Menù della casa: Antipasti di pesce Paella al pescado Tel. 0376 818697 via H. Dunant, 46 Guidizzolo (MN) www.ristorantelacollinetta.it 7 Continuando a sognare la California di Francesca Lugoboni Ricordate come ci siamo lasciati nello scorso numero de “la Notizia”? Con la promessa di raccontarvi la seconda parte di quello straordinario viaggio che mi ha portata in Baja California, uno degli ultimi luoghi al mondo dove la natura è ancora potente, non piegata dall’uomo, dove la solitudine può essere ancora palpabile. Dopo esserci spinti fino a Santa Rosalia, all’estremo nord, imbocchiamo l’interminabile Mexico 1, la prima e unica strada asfaltata che percorre l’intera penisola, con destinazione la capitale La Paz. Giungervi è di fatto un’avventura: un’intera giornata trascorsa a bordo dell’auto, intervallata da poche e brevi soste per il rifornimento di carburante. Attraversiamo infiniti canyon, baie incontaminate, rossi deserti punteggiati da maestosi cactus, territori selvaggi e paesini quasi dimenticati. È incredibile constatare quanto tempo passi tra l’ultima auto incrociata e la successiva…ore! Stanchi e accaldati, alle prime luci del tramonto intravediamo La Paz, situata in un piccola pianura ai piedi della Sierra della Laguna e affacciata su una splendida baia del Mar di Cortéz. La città offre soprattutto un’ottima balneazione lungo le bianche spiagge di Pichilingue, Tecolote e Balandra, quest’ultima inserita nella top ten delle dieci spiagge più belle al mondo: qui l’acqua assume un colore indescrivibile, digra- 8 dando dal turchese allo smeraldo. Famoso è inoltre il “malecòn”, il lungomare di La Paz su cui si affacciano gli hotel più rinomati con tipici ristoranti dove gustare strepitosi gamberi e succulente aragoste. Escursione molto apprezzata è quella alla vicina isola, riserva naturalistica, di El Espiritu Santu, dove è possibile nuotare fra migliaia di leoni marini che qui, indisturbati e tutelati hanno costituito una considerevole colonia. Lasciata alle spalle La Paz ci dirigiamo verso la costa pacifica, a Todos Santos, un pittoresco villaggio di poco al di sotto del Tropico del Cancro e immerso in una vasta piantagione di mango, papaie, avocado e agrumi. Qui risiede una comunità di artisti provenienti da ogni parte del globo che hanno eletto Todos Santos loro residenza. Camminando lungo la via principale si può ammirare il famoso “Hotel California” reso celebre da una nota canzone degli “Eagles” che, racconta la leggenda, qui vi si ispirarono. Allontaniamoci dal centro e dirigiamoci verso la costa: pochi Km fra alte dune di sabbia per trovarci faccia a faccia con l’oceano e per renderci conto che di pacifico possiede solo il nome. Alte e imponenti sono le onde che si infrangono con violenza sulla battigia, il fragore è tanto forte che per parlarsi è necessario urlare: non resta che sedersi e contemplare lo spettacolo di una natura possente. Riprendiamo l’auto, negli occhi ancora la vastità del Pacifico per spingerci a Cabo San Lucas, città più a sud della penisola e l’opposto di quanto fin ora incontrato lungo tutta la Baja California. È infatti una città in pieno sviluppo con ottimi ristoranti, negozi esclusivi e complessi commerciali. Simbolo del Cabo è El Arco, l’enorme roccia a forma di arco considerata la finestra sul Pacifico: qui si incontrano il Mar di Cortéz e l’oceano. Pochi Km più a est ed incontriamo San José del Cabo. Un tempo covo di pirati, oggi è una cittadina in stile coloniale dalle strade strette e da una lussureggiante vegetazione. Il centro è particolarmente grazioso con tipiche botteghe e piccoli ristoranti che spesso nascondono caratteristici cortili interni. La vacanza è ormai giunta al termine, le due settimane volate e la frenetica quotidianità pronta a riprendere il sopravvento, ma questa volta con la consapevolezza che il viaggio si è tradotto in un’autentica ed emozionante esperienza che si radicherà per sempre nella nostra memoria. Francesca Lugoboni 9 Aspettando la gita… Bassano e le terre del Canova Se siete appassionati d’arte neoclassica e amate il paesaggio italiano nella sua complessità, non potete perdervi ciò che propone il “Centro Culturale San Lorenzo”: la visita, prevista per domenica 6 Giugno 2010, alle splendide cittadine di Possagno (terra del Canova), Bassano del Grappa e Marostica, nelle vicine province di Treviso e Vicenza. La prima tappa sarà Possagno, adagiata ai piedi del Monte Grappa e patria del grande scultore neoclassico Antonio Canova. L’artista era solito tornare al paese cui era profondamente legato e dove aveva progettato il grandioso Tempio che domina il dolce paesaggio collinare e che oggi raccoglie le sue spoglie. Di fronte la casa natale del Canova e la Gipsoteca dove, con la guida si potranno ammirare i suoi modelli in gesso, i marmi, i dipinti e i bozzetti di tutte quelle opere che lo hanno reso celebre. Conclusa la visita ci si sposterà a Crosara dove, presso il ristorante “Colle Verde”, si gusteranno le prelibatezze locali accompagnate da una suggestiva vista panoramica. Nel pomeriggio, con l’aiuto di un fascicoletto appositamente preparato, si andrà singolarmente alla scoperta di Bassano del Grappa, città famosa per il suo monumento-simbolo, il Ponte Vecchio, legato all’epopea degli alpini durante la Grande Guerra. Qui si potranno visitare alcuni degli angoli più caratteristici: Piazza della Libertà con la chiesa di San Giovanni Battista, il Museo Civico in Piazza Garibaldi con la sua raccolta di ceramiche, il Ponte Vecchio rifatto ben otto volte ma ancora oggi in legno e strutturato secondo il progetto del Palladio, la storica distilleria Nardini dove apprezzare grappe per tutti i gusti, la Fortezza composta da una doppia cerchia di mura e il Duomo. Sul finire della giornata non mancherà, tempo permettendo, una breve ma suggestiva tappa a Marostica, affascinante borgo murato noto per la partita a scacchi giocata da personaggi in costume sulla celebre piazza a forma di scacchiera. Le iscrizioni, entro il 15 maggio, presso: • Tomasi Giorgio tel. 0376 818455 • Franzini Ermete tel. 0376 840329 • Cartoleria da Nadia tel. 0376 819455 • Centro Culturale San Lorenzo tel. 348 3115232 10 La consulenza psicologica (il counseling) La consulenza psicologica (il counseling psicologico) è un rapporto d’aiuto che si instaura tra uno psicologo e una persona che si trova a dover affrontare un particolare momento di difficoltà. Gli individui possono necessitare di un confronto rispetto a molteplici problematiche; proprio per questo esistono diversi tipi di consulenze. Consulenza di tipo preventivo: propone un’analisi dei fattori di rischio e di protezione rispetto alle situazioni che si stanno vivendo come difficili. L’obiettivo è quello di supportare le persone affinché un problema recuperabile non diventi ingestibile e si ricorra alla consulenza quando la situazione è degenerata ed eccessivamente complessa. Consulenza sul caso: si ha quando una persona, che si trova in una situazione di particolare difficoltà, contatta il consulente per avere un suo parere o per confrontarsi. L’obiettivo diventa quello di supportare l’individuo a gestire l’evento. Consulenza organizzativa: viene chiesta su aspetti di un percorso che non si riesce a prevedere del tutto con le risorse possedute, per cui si ritiene di poter beneficiare di un parere psicologico (es. orientamento scolastico e professionale). L’obiettivo è quello di attivare processi di rielaborazione personale e di valutazione delle proprie risorse. Consulenza clinica: è il lavoro da parte di un clinico specializzato che mira all’individuazione di una strategia ed a un programma d’intervento personalizzato. L’obiettivo è curativo o riabilitativo. Obiettivo generale di tutte le consulenze psicologiche è quello di favorire la maturazione di risorse interne a chi chiede aiuto. Il cambiamento viene favorito dall’interazione e dalla relazione positiva tra lo psicologo e la persona, che diviene così maggiormente consapevole e autonoma nel prendere decisioni. Si parte dal presupposto che l’individuo abbia già in sé le risorse necessarie per affrontare i propri problemi e si lavora, creando le giuste condizioni, nell’ottica di farle emergere. Nel tentativo di riacquistare il proprio equilibrio e di affrontare la sofferenza, si sollecitano le risorse più profonde dell’individuo in modo da sostenere e aumentare la propria autostima e capacità di risolvere positivamente i problemi. È indispensabile quindi riuscire a strutturare relazioni positive con professionisti qualificati che si occupino da tempo di consulenza e sostegno psicologico rivolti alla persona, alla coppia e a gruppi. Elaborare un lutto, un aborto, un pre-pensionamento, la perdita di lavoro, una crisi di coppia, una grave malattia, difficoltà relazionali e di gestione dell’ansia e dello stress, sono solo alcuni esempi delle situazioni in cui è utile rivolgersi alla figura dello psicologo. Le crisi possono accompagnare i cambiamenti presenti nella vita di ciascuno di noi e rappresentano momenti potenzialmente evolutivi, da vivere come opportunità e non come sconfitte. Attraverso percorsi di supporto individualizzati e intervenendo prima che il problema si cronicizzi è possibile riconquistare la propria dimensione di benessere. Sempre più programmi di intervento internazionali, supportati dai risultati di numerose ricerche, stanno investendo risorse economiche e professionali nella prevenzione, al fine di ridurre i rischi e incrementare le risorse, che permettano di diminuire i costi individuali e sociali. Come anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato nel 1946 “La Salute è uno stato di completo benessere fisico psichico e sociale” al quale ogni individuo dovrebbe tendere e al quale dovrebbe essere garantito. La Società può fare molto, ma ancora di più può fare la persona che affronta attivamente gli ostacoli che la vita pone sul suo cammino…anche chiedendo aiuto! Dott.ssa Mandosi Emanuela e Dott.ssa Savi Mara STUDIO DI PSICOLOGIA Consulenze e Sostegno psicologico MARA SAVI Psicologa AUTO SOSTITUTIVA Gratuita EMANUELA MANDOSI Psicologa Ricevono a: Guidizzolo - via Bruno Rodella, 1 333 4698189 333 6848335 SI RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO 11 cronaca Doriana Bertazzo medico di base La disponibilità di medici di base a Guidizzolo si è arricchita recentemente con la Dr.a Doriana Bertazzo, medico di esperienza con alle spalle già diversi anni di servizi sul territorio. La Dottoressa Bertazzo riceve presso l’ambulatorio nella sede Avis di Piazza Alessandro Dal Prato (di fronte all’ingresso del centro sportivo) il martedì dalle 17 alle 18,30 ed il giovedì dalle 8,30 alle 9,30. La Dott.ssa Bertazzo svolge la propria attività anche in altre sedi; a VOLTA MANTOVANA (Via Custoza 6) con il seguente orario: lunedì 10 – 13,30; martedì 8 -11,30; mercoledì 16,30 – 19; giovedì 10 – 13,30; venerdi 8,30 – 12; sabato 8 – 12 (a turno un medico della rete); CERETA DI VOLTA MANTOVANA (Via Avis) mercoledì dalle ore 15 alle 16. Una meritata soddisfazione C’era anche lui, Nazmul Islam, fra le migliaia di studenti presenti al Forum di Assago il 18 gennaio 2010 e in particolare era uno dei 7.000 che sono saliti sul palco per ricevere, dal presidente Formigoni, il diploma di merito al “Talento di Lombardia” riservato agli studenti che hanno superato la media del 9. Un premio dal significato: incoraggiare chi si dà da fare e chi ha dimostrato di raggiungere gli obiettivi, in questo caso i buoni voti, con tenacia e passione. Insomma, riconoscere il merito e l’impegno. Nazmul classe 1993, studente all’Istituto Leo- Legami con la tradizione Non è facile oggi ritrovarsi per commemorare un simbolo che ci lega alla nostra storia. Accade a Guidizzolo con un gruppo di vecchi conoscenti -sarà stato un pretesto?...- ed il festeggiato, l’anziano Trattore LANDINI classe 1932. Il famoso trattore a “testa calda” è custodito come “un’oràcolo” nel giardino del signor Serafino, e quasi tutti i giorni lo accudisce come fosse una parte di sé. Con una cadenza rituale, egli accende il fuoco sotto la “testa” per scaldarla, poi con due o tre colpi di volano quasi d’incanto è l’avvio con il fumoso e cadenzato rumore. Anche noi lo ricordiamo nel tempo passato, con il suo battito ritmato pum…pum…pum analogo ad un cuore pulsante che ci ritornava l’eco lontano portato dal vento mentre avanzava lentamente nella campagna segnando l’aratura, preparando i campi alla semina. Più dell’antica macchina lo si ricorda come un amico che solcando le campagne aveva sollevato da immani fatiche l’uomo e sostituito i buoi al giogo. Il gruppo amici del “Landini” h anno pensato bene di ritrovarsi annualmente per festeggiarlo ovviamente con una merenda e del buon vinello….auguri. nardo da Vinci, lavora (20 ore settimanali) presso un’azienda di Goito e quando è libero aiuta, sempre sorridente e cortese, in un ristorante di Birbesi. Pensiamo che il riconoscimento a questo giovane, residente a Guidizzolo dal 2006 sia più che meritato e gli auguriamo un grosso in bocca al lupo per gli studi e per la futura attività. Nella foto una panoramica del Forum di Assago con nel riquadro il nostro concittadino. Aido in Assemblea 12 Con la relazione sulle attività svolte nel 2009 ed il programma per il 2010 si è aperta nei giorni scorsi l’annuale assemblea della sezione Aido guidizzolese ‘Luigina Corradi’. Alla presenza del sindaco Graziano Pelizzaro, del consigliere regionale Carlo Maccari, del presidente della sezione Avis Maurizio Corradi, il presidente del gruppo Giovanni Milani ha elencato le numerosissime attività a cui il sodalizio si è dedicato, iniziando con la partecipazione ad un corso per dirigenti e proseguendo per la serata informati- cronaca va presso il teatro comunale o gli incontri con i ragazzi delle scuole elementari, medie e istituto d’Arte. Molteplici le partecipazioni ad iniziative in collaborazione con altre associazioni, frutto della creazione di un’importante rete tra diversi operatori della solidarietà. Con un dato finale sul numero dei donatori, aumentati ancora nel 2009 ed attestato a 477: un segno anche questo del valore della donazione. Per il 2010 Giovanni Milani, ricordando la rete della solidarietà, ha iniziato parlando del tavolo tra le associazioni che partecipano al ‘Girotondo Solidale’, la manifestazione che vede impegnati diversi sodalizi a favore del Centro Diurno Disabili di Rebecco. Qui ha ricordato la felice riuscita della recente tombolata del 15 febbraio scorso presso il Circolo Anspi di Birbesi. E da qui via via lungo tutto l’arco dell’anno in diverse e variegate manifestazioni che segnano sempre la presenza di un gruppo molto attivo e ben organizzato. Confetti segretario dell’U.D.C. Lo scorso 21 febbraio a Guidizzolo Saverio Confetti è stato confermato all’unanimità alla guida dell’U.D.C. ‘Ho puntato, dice Confetti, ad avere il partito compatto perché credo nel lavoro di gruppo, un gruppo che dovrà impegnarsi molto perché nell’arco di un anno avremo tre tornate elettorali. Dalla mia prima elezione il partito è cresciuto attestandosi tra il 6 e l’8%. Ciò mi stimola molto ad impegnarmi sempre più per il partito’. Saverio Confetti, davanti agli iscritti e agli organi del partito, ha ribadito la propria convinzione secondo la quale la politica deve essere ora più che mai presente fra la gente, utilizzando lo stesso linguaggio della gente, ascoltandola e concentrandosi sulla soluzione dei problemi reali, senza demagogia. “Auspico, prosegue Confetti, che il nostro partito si faccia garante delle vere radici cristiane , senza strumentalizzazioni, o necessità di avere posizioni di comodo per fini elettorali. Bene facciamo come partito ad essere equidistanti dagli scontri istituzionali credendo che le riforme debbano essere realizzate per il bene comune e nella collaborazione obbligatoria tra maggioranza ed opposizione”. Un’ultima riflessione Confetti la porta sulla crisi economica: “Occorre snellire la burocrazia per le imprese, serve sostenerle; dal canto loro le imprese devono avere sempre più un ruolo sociale: non più insomma furbetti di quartiere e non più aiuti ad aziende che mirano solo al profitto e poi chiudono per investire in altri paesi. La vera sfida del futuro è avere competitività delle imprese ed equilibrio dello stato sociale”. Nuovi uffici per servizi al cittadino “Oggi apriamo ufficialmente questi nuovi uffici dove si situano importanti servizi per il cittadino; un unico punto di contatto per alcune tra le principali necessità degli utenti, in un percorso che poi proseguirà.”. Ha esordito così lo scorso 6 marzo il sindaco Graziano Pelizzaro nel salutare gli intervenuti e prima del taglio del nastro. In pratica, come poi ha precisato il primo cittadino alla presenza di assessori e consiglieri, del consigliere provinciale Zangobbi, del presidente e direttore della Fondazione Rizzini Claudio Delmenico e Andreina Piccardi, del presidente della Pro-Loco Silvio Tarchini, dell’artista Edoardo Bassoli che ha lasciato in mostra due sue opere a tecnica mista, sono stati realizzate tre postazioni di lavoro dove han trovato posto i servizi di anagrafe e stato civile e, a breve ed in giorni stabiliti, uno sportello polifunzionale; separato da questi poi è stato collocato l’ufficio elettorale. Tutto nel rispetto delle nuove normative e garantendo la privacy degli utenti i quali accedono singolarmente agli uffici. Gli spazi lasciati liberi dall’anagrafe verranno ora adeguatamente sistemati per la collocazione di Servizi sociali e Segretariato sociale. Dopo il taglio del nastro la visita ai nuovi uffici è stata guidata dalla responsabile del servizio Marianna Conchieri e dal funzionario Laura Trevini. Da tutti consenso e apprezzamento. Corso di micologia 2010 E’ giunto alla 13ª edizione e anno dopo anno ha acquisito sempre maggior successo nell’Alto Mantovano. Parliamo del Corso di micologia che anche in questo 2010 è stato promosso dal Gruppo Micologico-Naturalistico ‘Colli Morenici’. Otto lezioni, ogni lunedì alle ore 21 dal prossimo 22 marzo presso la Galleria civica di Piazzale Marconi. Otto lezioni durante le quali verranno toccati diversi temi legati ai funghi, alla tossicologia, ai modi per cucinarli. La prima lezione, il 22 marzo, avrà quale tema ‘Cenni di micologia generale: lo studio dei fungi?; 29 marzo: ‘Guida al riconoscimento dei generi’; 12 aprile: ‘Rassegna dei principali generi - 1ª parte’; 19 aprile: ‘Rassegna dei principali generi 2ª parte’; 26 aprile: ‘Elementi di micotossicologiaprincipali sindromi e intossicazioni da funghi 13 cronaca alterati’; 3 maggio: ‘Funghi a confronto - funghi commestibili e loro sosia tossici’; 10 maggio: ‘I funghi secchi e conservati - aspetti micologici, analitici e commerciali’; 17 maggio: ‘Paesaggio vegetale e principali specie arboree con accenno alla coltivazione dei funghi e dei funghi cinesi’. Continua la fortuna Sull’ultimo numero abbiamo scritto “Natale fortunato all’Arco Bar di Guidizzolo. Con un gratta e vinci da 5 euro un ragazzo ne ha vinti ben 10.000.” Oggi, siamo vicini alla Pasqua, altro colpo di fortuna, con una schedina precompilata da 2 euro un cliente del bar ne ha vinti ben 23.800. Un grande cartello ne annuncia l’evento. Continuiamo così, dicono soddisfatti, i clienti e anche chi non è abituato a giocare, un paio di euro li “impegna” volentieri con la speranza di una vincita. Infatti le giocate sono aumentate , in particolare molti tentano la fortuna con pochi euro, non con l’impegno di grosse cifre, e forse anche a Guidizzolo, con l’aiuto della dea bendata avremo una vincita milionaria. Nuovo presidente della P.C. Pietro Malcangi, 44 anni, una laurea in scienze della comunicazione, educatore all’OPG di Castiglione delle Stiviere, è il nuovo presidente della Protezione Civile Guidizzolo. Succede a Riccarda Gandolfi che rimane comunque nel direttivo con Roberto Ongari e Raffaello Vicari. Vice presidente è Emanuele Palagiano, e revisore dei Conti Franco Marchesini. Imme- diatamente dopo la nomina il neo-presidente ha ringraziato colei che lo ha preceduto ricordandone l’impegno profuso a servizio del gruppo guidizzolese il quale, nel periodo della sua presidenza, ha preso parte attivamente all’Aquila all’indomani del sisma che ha sconvolto il capoluogo abruzzese. Qui ha svolto importanti servizi ricevendo dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Mantova significativi riconoscimenti. Per il mandato che si apre, il presidente Malcangi ha elencato alcune priorità: riorganizzazione dei settori operativi, organizzazione di nuovi corsi per la formazione dei soccorritori, rinnovo del parco mezzi per il trasporto di persone allettate; acquisto di una nuova ambulanza grazie al contributo del Comune. Una particolare attenzione meriterà l’inserimento del gruppo guidizzolese nelle Colonne Mobili provinciale e regionale con la disponibilità 24 ore su 24 per affiancamento di vigili del fuoco e altre formazioni di soccorso in eventuali situazioni richiedenti la massiccia presenza di personale qualificato e adeguatamente preparato. Aggiornamento per Polizia Locale Presente il sindaco Graziano Pelizzaro si è svolta presso la Sala consiliare la cerimonia conclusiva del ‘Corso basico di aggiornamento teorico-tecnico-giuridico’ sull’uso delle armi promosso dall’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. Vi hanno partecipato, in forma volontaria, 11 agenti della Polizia Locale dei co- REALIZZAZIONE D’INTERNI BANCHE- UFFICI - ABITAZIONI www.ceriniluciano.it 14 MOBILIFICIO Luciano Cerini Tel. 0376 819068 Fax 0376 840360 via G. Galilei 14/16 - 46040 Guidizzolo (MN) cronaca muni di Guidizzolo; Mantova, Castiglione delle Stiviere, Castel Goffredo, Roncoferraro e Villimpenta con alcuni agenti. Relatore del corso, i cui esami si sono tenuti presso i locali del Circolo Unificato dell’Esercito a Mantova, l’Ispettore Capo della Polizia di Stato Daniele Bellotto, specializzato istruttore di tiro. Durante le lezioni sono state toccate le tematiche tecnico-pratiche inerenti le armi da fuoco in generale, le norme di sicurezza nel maneggio delle armi, i principali fondamenti nel tiro da difesa e alcune posizioni nel tiro di Polizia. Ampio spazio è stato riservato alla parte giuridica; in particolare è stata esaminata la normativa che regola la legittima difesa e l’uso legittimo delle armi, le norme che disciplinano il porto delle armi su aerei o mezzi pubblici, nelle pubbliche riunioni e nelle sezioni elettorali. Questa attività si combina con altre iniziative poste in essere dall’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, quale presenza sempre più attiva nel tessuto sociale, dando spazio agli associati di poter sfruttare l’esperienza acquisita nell’attività di Polizia mettendola al servizio della collettività anche al di fuori del servizio d’istituto. Soddisfazione per il corso è stata espressa dai comandanti delle polizie locali di Guidizzolo Ramona Tarchini, di Castel Goffredo Daniele Pisciotta e Roncoferraro Cristiana Fortunati i quali hanno giudicato utilissime le nozioni apprese sia che gli agenti siano o meno armati. Ha consegnato i diplomi il Cav. Uff. Lino Peretti, presidente dell’Associazione Polizia di Stato. Sono stati inoltre portati i saluti del Questore Dr. Antonino D’Aleo il quale si è compiaciuto per l’iniziativa. Il bilancio di previsione 2010 Conferma e miglioramento del livello dei servizi e mantenimento delle aliquote tributarie senza rinunciare agli investimenti necessari finalizzati alla crescita del territorio. Sono queste le linee guida del bilancio di previsione 2010 illustrate dal sindaco Graziano Pelizzaro durante la seduta consiliare. Un bilancio che pareggia in 7.265.370,00 euro e che è frutto, oltre che di scelte politiche, anche di concertazione con le organizzazioni sindacali con le quali l’Amministrazione ha sottoscritto un preciso accordo. Sul versante delle opere a cui l’Amministrazione intende dare avvio nel 2010 troviamo la nuova scuola materna, sistemazione ed ampliamento del plesso di elementari e medie, costruzione struttura polivalente a servizio di associazioni quale centro di promozione, sistemazione di Piazza Falcone e Borsellino; posa di pannelli fotovoltaici su strutture pubbliche; conversione di buona parte dell’impianto di illuminazione pubblica verso tecnologie a basso consumo; ampliamento della videosorveglianza; proseguimento dell’iter di realizzazione della nuova Caserma Carabinieri da parte di privati con la concessione dell’area da parte del Comune; avvio della sistemazione di Palazzo Vergani (ex sede del Comune) con il previsto arrivo di un contributo di 160.000 da parte della Fondazione Cariplo. Sul versante degli interventi sociali l’impegno economico previsto è di 575.400 euro a cui si aggiungeranno i fondi stanziati in sede di Piano di Zona; 304.872 euro è la somma per il diritto allo studio; 140.950 per il funzionamento del teatro e San Lorenzo (con la stagione teatrale che si autofinanzia); 81.900 per l’attività sempre crescente della biblioteca comunale. Dopo la risposte ad alcune richieste della minoranza il bilancio è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dei gruppi di Guidizzolo al Centro e L’Unione. 15 cronaca Giovanissimi del Ciclo Club ‘Voi del Ciclo Club 77 avete un difetto: in tutto ciò che fate non sbagliate mai’. Ha esordito così l’altra sera nell’ampio salone conferenze della Idromeccanica Lucchini di Guidizzolo l’assessore allo sport Cesare Maccari (il sindaco era assente per precedenti impegni) nel portare il saluto ai numerosissimi presenti alla serata di presentazione della formazione giovanissimi che difenderà i colori del sodalizio guidizzolesi in questo 2010 nelle gare che inizieranno in aprile. Una serata importante non solo per Guidizzolo ma per il ciclismo e lo sport mantovani. Cesare Maccari arrivava da Mantova dove al Coni aveva appena ricevuto la croce al merito sportivo ‘…consegnata a me, ha ricordato, ma a tutto lo sport guidizzolese ed al nostro centro sportivo definito un –gioiellino- per il quale io mi impegno ma che è stato pensato e realizzato in maniera lungimirante dall’allora sindaco Giuliano Fontanesi’. E per la lungimiranza nei riguardi dello sport e del ciclismo in particolare è stato più volte citato Franco Bombana ed il G.S. che portava il suo nome, vera fucina di campioni. Tre di questi, Dino Porrini, Ruggero Gialdini e Valerio Piva erano presenti in sala, chiamati dal Ciclo Club e premiati per le loro imprese: Porrini per i dirompenti successi di un tempo; Gialdini per tutta la sua vita agonistica ancora florida nonostante i suoi quasi sessant’anni; Piva come esempio di una carriera da agonista prima ed ora da Direttore Sportivo, premiato recentemente quale miglior DS a livello inter- 16 nazionale, uomo che ha saputo efficacemente coniugare sport e vita. Concetto questo ripreso da tutti gli interventi ufficiali introdotti dal presentatore Alfio Montagnoli: Massimo Lucchini per la sua azienda, Claudio Cervi presidente del Ciclo Club, Carlo Maccari consigliere regionale ; Corrado Lodi presidente provinciale FCI (qui a Guidizzolo c’è una grande tradizione ciclistica e qui si lavora con i più giovani guardando al futuro), Bruno Righetti responsabile sicurezza FCI; Patrizia Spadaccini responsabile della nazionale paralimpica; Adriano Roverselli segretario del CC 77 e vice presidente provinciale FCI (sono momenti non facili; ringrazio l’amministrazione comunale, gli sponsor, le famiglie; noi mettiamo tutto l’impegno possibile). E poi loro, i ragazzini che vestiranno la maglia bianco-arancione del Ciclo Club, orgogliosi nella loro divisa sono andati singolarmente a ricevere l’applauso e la medaglia di bronzo opera di Franco Bassignani, coniata nel 1991 ricorrendo il 400° anniversario della morte di San Luigi Gonzaga, patrono della gioventù, e in occasione della visita a Castiglione di Giovanni Paolo II. - Ciao - Uè, ciao.. - Hai visto che magra figura hanno fatto le squadre italiane… - Beh, sai, mi dispiace, ma non è che la cosa mi tolga il sonno… - Eh, ma se va così avremo meno squadre in Europa… - Quanto risparmiamo? - Cosa vuol dire? Vuoi mettere il prestigio? - Mah… io penso a quello che prendono questi calciatori per correre dietro a un pallone.. - Ma tu non capisci… è il sistema che funziona così! O ti adegui, o sei fuori… - Si, ma vai a spiegarlo a chi deve fare i conti con la rata del mutuo, con le bollette, con l’affitto… - Certo, però alla gente piace così… - Tu credi? - Perché no? - Intanto, se invece di spendere tanti soldi per comprare ragazzini stranieri, dovessero far crescere i nostri… - Ma guarda che anche da noi ci sono centinaia di ragazzini che giocano a calcio... - Perché, secondo te, i nostri hanno voglia di correre, di sudare, di sacrificarsi? - In effetti… sai che hanno fatto un’indagine e hanno chiesto ai ragazzi qual è la loro massima aspirazione? - E qual è? Laurearsi? - No, partecipare a un reality show… - Mah, stento a crederci… - Eh, cosa vuoi, la televisione… - Però di quello che succede da noi la televisione non parla mai… - Come no, hanno parlato anche di noi in televisione, per la faccenda dei nomadi.. - Ci sono novità? - Non so, ma la vedo dura per loro, per venire qui… mi hanno detto che l’Enel gli ha anche sfilato i cavi della corrente… - E hai saputo della nostra tangenziale? - Si, ho visto che hanno preso possesso dei terreni… sarà la volta buona? - Mah, quanto meno sarà un altro passo avanti, no? - Speriamo davvero di assistere presto al primo colpo di ruspa… - Ci saranno altri ostacoli? - Dicono che non dovrebbero più essercene, adesso… - Si, perché, guarda, anche ieri c’era la coda che arrivava alla curva di San Giovanni… - Un quarto d’ora per superare il paese… - Il semaforo serve, però… - Lo sai che in una città della Danimarca hanno eliminato tutti i semafori e i segnali stradali in città? - Cioè? - Si, hanno pensato che andando piano e senza segnaletica, sei costretto a stare più attento e così diminuiscono gli incidenti… - Ma va là… e chi ci va piano da noi? - Beh, là hanno messo il limite dei trenta all’ora in città… - Posso ridere? - Ma dicono che funziona… - Però, se non ci sono nè segnali né limiti, come fanno a dare le multe? - Si vede che non le danno… - Allora potremmo licenziare tutti gli ausiliari del traffico !? - Magari… - Allora comincia a piacermi questo sistema… Dove hai detto che lo fanno? - In Danimarca…. - Da che parte si va? - Te salude! Agenzia Ghedi Tel. 030 9031225 Dal Lunedì al Venerdì 8,30 - 12,30 15,30 - 18,30 Sub Agenzia di Guidizzolo via don Luigi Sturzo, 5 Agente procuratore Montemagno Snc di Montemagno Franco Eleonora e Floriana (ex Amico Giò) Apertura: Lunedì e Mercoledì dalle 9,30 alle 12 - Tel. 0376 1818240 17 L’agricoltura del futuro si studia a Guidizzolo Organizzata principalmente dalla Ferrari Costruzioni Meccaniche si è svolta la dodicesima edizione della manifestazione “Orticultura-tecnica in campo”. Più di mille operatori da tutto il mondo a Mantova per una manifestazione unica nel suo genere. Grazie a due tra le più importanti nostre aziende che operano nel settore e per il settore agricolo, la ‘Ferrari costruzione meccaniche’ e la ‘Idromeccanica Lucchini’, Guidizzolo ha ospitato nel gennaio scorso la 12ª edizione di ‘Orticoltura in campo’. Una manifestazione unica nel suo genere che anche in questa occasione ha richiamato più di mille operatori da tutto il mondo. Tre giorni durante i quali si sono svolti una decina di seminari tematici destinati agli operatori del settore e che hanno visto la partecipazione di qualificati relatori del mondo dell’Università e dei professionisti dell’agricoltura. Difesa, innovazione e competitività i titoli dati alle tre giornate che hanno visto la parte più interessante nelle dimostrazioni e prove in campo. Perché è questo ciò che rende il settore della meccanizzazione agricola un modello LA CONCHIGLIA EDI LUN IUSO IL CH 18 Pizza da asporto Consegna a domicilio via Fabio Filzi, 63 Guidizzolo - Tel. 0376 819614 da imitare soprattutto in quel rapporto forte e continuo tra gli utilizzatori finali, i produttori di macchine agricole e gli inventori di nuove tecniche e modalità di coltivazione. Le dimostrazioni si sono svolte all’interno delle serre realizzate dall’azienda Idromeccanica Lucchini con la partecipazione della Ferrari costruzioni meccaniche e di altre aziende mantovane. “La soddisfazione è grande – dichiara Francesco Ferrari della Ferrari costruzioni meccaniche di Guidizzolo, azienda da 40 anni sul mercato e leader a livello mondiale nella produzione di macchine operatrici – questa manifestazione è il coronamento di anni di impegno e il riconoscimento che la qualità alla fine paga sempre”. “Quando si dice che l’agricoltura è fatta di tradizione si dice una cosa vera – aggiunge Massimo Lucchini della Idromeccanica Lucchini, azienda leader nel settore delle serre di alta tecnologia – ma oggi agricoltura è anche sinonimo di tecniche nuove, attenzione all’ambiente e competitività”. Le macchine, punto centrale della manifestazione, sono il mezzo che si offre all’agricoltore per essere sempre più competitivo e all’altezza degli standard di qualità richiesti dal mercato: i mezzi devono essere non solo rapidi ma anche in grado di operare secondo i principi più avanzati dell’agronomia. E vederli al lavoro ha consentito a tutti i partecipanti di rendersi conto di quanti passi avanti ha fatto il settore della meccanizzazione agricola, con un’attenzione non solo alla funzionalità ma anche, perché no, al design e alla qualità italiana che rendono queste aziende leader dei settori di mercato. “Il successo di questi tre giorni è anche la dimostrazione che le aziende mantovane hanno voglia di aggregazione e di creare collaborazioni che coinvolgono tutta la filiera di produzione – conclude Francesco Ferrari che riveste anche la carica di vicepresidente di Api Mantova e presidente di Promoimpresa-azienda speciale della Camera di Commercio – non si vince più da soli. Serve trovare il modo di collaborare per continuare a crescere, rimanendo flessibili e mantenendo quell’autonomia di operare che consente di essere competitivi e sempre un passo avanti agli altri”. In un periodo difficile come quello attuale è straordinario vedere come alcuni settori e soprattutto le piccole e medie imprese continuino ad investire in ricerca e sviluppo e in promozione sui mercati. La qualità vince sempre: è questa la chiave del successo di manifestazioni come ‘Orticultura-tecnica in campo’ la quale rappresenta il più grande evento italiano dedicato all’orticultura e questo anche grazie all’originalità della sua impostazione; un’originalità che risiede soprattutto nel giusto mix tra esigenze di promozione commerciale, prove di funzionamento delle macchine e aggiornamento professionale degli operatori. In una parola: fare rete. Alcuni momenti della manifestazione, con le macchine in funzione e Francesco Ferrari, che accoglie gli ospiti. I fiori di Casali BOMBONIERE e IDEE REGALO o Onoranze funebri Casali e Pezzini servizio 24 ore Tel. 0376-818266 Via Dunant, 4 - Guidizzolo (Mn) FORNITURA E POSA DI LATTONERIE PER PRIVATI E IMPRESE - TAGLIO E PIEGATURA LAMIERE CAMINI SU VOSTRO DISEGNO VASTO ASSORTIMENTO ACCESSORI EDILI PARTNER DI “ALBATECH” PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI 19 Un girotondo solidale Percorsi di animazione di una rete comunitaria Nel mese di ottobre 2009, presso il CDD, Centro Diurno Disabili, di Rebecco, si sono incontrati i rappresentanti delle seguenti Associazioni di volontariato: GVG, ANFFAS, AIDO, AVIS, PRO LOCO, PROTEZIONE CIVILE, ANSPI, CARITAS, CROCE ROSSA, ORIZZONTI, ALTRI MONDI, AMICI DI REBECCO,e di altri Enti e Istituzioni del territorio: l’Istituto d’Arte “Alessandro Dal Prato” , la Casa di Riposo “Fondazione Rizzini”, l’Assessorato alle politiche sociali del Comune, per dare operatività ad un progetto finalizzato ad implementare la “coesione sociale“ nel territorio di Guidizzolo. La Fondazione Cariplo, con il Bando 2008, ha dato mandato, al GVG (Gruppo Volontari Guidizzolesi) in qualità di ente promotore, di coinvolgere coloro che da sempre sono impegnati volontariamente nella comunità, a creare occasioni d’incontro per favorire le relazioni. Il Progetto ha come finalità di vivere “diversamente” dove si abita, sia dal punto di vista degli spazi che della rete delle relazioni, attraverso la progettazione di eventi ricreativi, a tema, dedicati alle “diverse età“ e “alle diverse culture“. Lo scopo è di far incontrare e interagire esperienze di vita diverse, in una piccola comunità, con l’intento di “stare insieme“ e far uscire dalla solitudine e da un vissuto di emarginazione anche chi non ha risorse per far sentire la propria voce o per prendere iniziative. Si creano occasioni per favorire un sentimento di cittadinanza e di appartenenza alla collettività, soprattutto da parte di quelle fasce deboli della comunità che, o per poche risorse, o per una diversità culturale, necessitano di una rete relazionale, di supporto umano, che alimenti le loro possibilità di coinvolgimento nel sociale. Con una logica diversa rispetto alla missione del volontariato finora intesa come erogazione di un intervento in risposta al bisogno della persona. In questo caso si vuole condividere il bisogno d’ incontrarsi e di sentirsi efficaci nella relazione, mettendo in campo, ciascuno, le proprie risorse personali per “fare qualcosa”, non solo per sé stessi ma anche 20 per qualcun altro, nel luogo dove si vive. I focus del progetto sono nella cura delle partnership fra le associazioni di volontariato e i diversi Enti e Istituzioni presenti nel Comune di Guidizzolo, nell’organizzazione d’interventi finalizzati alla gestione del tempo libero per persone con fragilità, e non solo, attraverso l’attivazione della rete costituita dalle istituzioni locali, dalla famiglia, dal volontariato e dai servizi di gestione dell’utenza, già a partire dalla fase progettuale. Questi mesi di progettazione delle attività, sono serviti ad unire le nostre forze e ad ampliare il tavolo, facendo conoscere il percorso all’interno di riunioni pubbliche organizzate dalla Pro Loco, e accogliendo altri gruppi, come l’Associazione ARCA. Il risultato è stato sorprendente: il paese si è animato, la rete d’interventi è molto estesa e gli appuntamenti programmati sono tanti e diversi . Ogni mese ci vede attivi nella realizzazione di eventi aperti alla cittadinanza, alcuni anche di spessore culturale e sociale. Per il momento comunico le occasioni d’incontro più vicine, nei prossimi numeri della “ Notizia” sarà riportato il calendario delle successive iniziative: Il 16 e il 27 Aprile , in “ Sala Consigliare” si svolgeranno due serate dedicate al “ Viaggio della vita”: la prima sarà animata dall’Associazione ARCA, con la testimonianza di una famiglia che ci racconterà la propria esperienza nell’ambito della dipendenza , e dalla Comunità “ Don Vareschi” di Sacca di Goito che ci parlerà , attraverso diapositive e la testimonianza di utenti e operatori ,della vita in una Comunità per persone con disabilità. La seconda serata sarà dedicata al racconto di due famiglie di culture diverse, provenienti dalla Costa D’Avorio e dal Bangladesh. Per stare insieme, per conoscerci, solitamente non ci sono tante occasioni: venite ad unirvi a questo girotondo. Maria Cristina Butti (Coordinatrice del progetto) Games area a cura di Davide Truzzi I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale Heavy Rain “Cosa sareste disposti a fare per salvare la vita di qualcuno che amate?” Questo è l’interrogativo che gli sviluppatori degli studi Quantic Dream ci pongono in Heavy Rain, nuova creazione video ludica in esclusiva su Ps3 ed esempio lampante di come con il trascorrere degli anni, grazie ad una costante e progressiva crescita tecnologica, l’industria videoludica internazionale sia in grado di creare prodotti sempre più innovativi e qualitativamente straordinari, avvicinandosi alle grandi produzioni cinematografiche holliwoodiane. Heavy Rain infatti non può essere considerato come un semplice videogame ma come una vera e propria esperienza virtuale, un film interrativo, in cui il livello di coinvolgimento è tale da creare emozioni che solo un film e la vita reale posso concorrere a ricreare. In questa avvincente esperienza a tinte noir il giocatore è chiamato ad impersonare quattro differenti personaggi: Scott Shelby, investigatore privato, Ethan Mars, architetto a cui è stato rapito il figlio, Madison Paige, giornalista, e Norman Jaiden, agente dell’ FBI, accomunati dalla ricerca, anche se con modalità e scopi leggermente differenti, di un efferato assassino: Il killer dell’origami. Sa- remo così trasportati in una serie di eventi tanto drammatici quanto realistici, in una disperata corsa contro il tempo dove ogni decisione presa, ogni strada imboccata, porta a continui e differenti evoluzioni nella trama di questo innovativo film interrativo. Il giocatore avrà dunque la possibilità di ripercorrere l’avventura dopo la sua conclusione, compiendo azioni diverse e prendendo decisioni differenti, così da giungere a nuove evoluzioni nella trama. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico-qualitativo, Heavy Rain si attesta su livelli audiovisivi di estrema eccellenza, grazie ad un livello grafico rasente il fotorealismo, una direzione artistica straordinaria ed una coinvolgente quanto emozionante colonna sonora, in grado di rendere unici e memorabili i passi salienti di questa innovativa esperienza video ludica. Unico neo di questa produzione è rappresentato dal particolare tipo di controlli utilizzati, tesi a creare un maggior livello di impersonificazione con i personaggi ma penalizzanti a fini prettamente ludici. Un’esperienza quindi consigliatissima, ma dedicata, per gli argomenti e per i contenuti trattati , ad un pubblico adulto. Davide Truzzi Cliniche dentistiche in Croazia Giorgio Viaggi, specializzata nel campo del trasporto di persone, con i sempre richiesti transfer da e per i principali aeroporti, le gite e il servizio taxi privato, ha recentemente ampliato la gamma dei servizi offerti alla clientela con il nuovo transfer da e per le più note cliniche odontoiatriche operanti in Croazia, visto il considerevole aumento della domanda di interventi odontoiatrici a prezzi competitivi svolti presso le migliori strutture croate, celebri per l’alto standard qualitativo e la professionalità garantita. Come segnalatoci, a parità di risultati le tariffe sono mediamente ridotte di oltre il 50% (incluso il trasporto privato) rispetto a quanto richiesto in Italia. Giorgio Viaggi si rende quindi disponibile ad effettuare questo servizio anche per i cittadini di Guidizzolo e, se richiesto, a mettere in contatto i potenziali clienti con i vari studi dentistici per approfondimenti e preventivi gratuiti, proponendo l’eventuale transfer nel totale relax di un Mercedes Viano dotato di ogni comfort desideriate. Info: Giorgio - Tel 347-3591257 - Transfer per studi dentistici in Croazia Transfer da e per tutti gli aereoporti Trasferimenti per fiere ed eventi Servizio trasferimento da e per stazioni ferroviarie, marittime, hotels - Cene aziendali, direzionali e private I transfer fino a 6 persone vengono effettuati con Mercedes Viano, per garantire il massimo comfort: - frigo bar - presa R.C.A. - possibilità di noleggio PC con connessione internet - lettore DVD tivo r un preven Contattateci pe senza impegno. GIORGIO VIAGGI - Puegnago s/G. (BS) tel. +39-347-3591257 - e-mail [email protected] 21 Istituto Statale d’Arte Alessandro Dal Prato A cura del dirigente scolastico Prof.ssa Franca Damico L’Istituto d’Arte va al Museo Il Centro Pastorale Giovanile della Diocesi di Mantova, per avvicinare le nuove generazioni alle problematiche bibliche ed alla riflessione critica sui fenomeni del mondo contemporaneo ha bandito un concorso artistico finalizzato ad una mostra, sul tema storicoreligioso: “Babilonia e Gerusalemme: la città del caos o la città delle relazioni”. L’argomento, particolarmente stimolante, è stato accolto con grande entusiasmo e disponibilità dagli alunni delle classi IV AM, IV B, V B e V C dell’Istituto Statale d’Arte “A. Dal Prato” di Guidizzolo, che lo hanno approfondito con l’aiuto dei propri docenti e di don Giampaolo Ferri, responsabile del centro pastorale giovanile. Gli studenti si sono cimentati in multiformi interpretazioni del tema, producendo circa 50 opere di livello qualitativo tecnico- artistico particolarmente elevato, dalle quali è emersa una lucida analisi interpretativa dei fenomeni problematici della nostra società, vissuta come frammentazione dell’uomo, rottura dell’equilibrio, buio, disordine, assenza di dialogo e di fede, ma allo stesso tempo, anche un’ostinata ricerca della ricomposizione delle parti e dell’armonia. Una bella lezione di vita per tutti noi adulti. La Commissione giudicatrice, composta dal prof. Antonio Piazza, ex dirigente dell’Istituto, dalla prof.ssa Rosamaria Smetana, da don Gianpaolo Ferri e dal dott. Marco Rebuzzi, conservatore del museo diocesano, ha assegnato il 1° premio all’opera “Les Fleurs du Mal” realizzata da Ghisleri Matteo, Compagnoni Marika, Arvati Valentina, Zuanetti Giada, Pea Valentina, della classe IVB, il 2° premio all’opera “Dark & Bright” 22 realizzata da Pjetri Alma, Maknaoui Hanane, Salandini Annalisa, Alessia Oberti, Arianna Bertani, della classe IV B, ed il 3° premio all’opera “Armonia Impossibile?” realizzata da Gervasi Ileana, della classe V B. Alla premiazione, avvenuta presso la sede del Museo Diocesano, era presente un folto pubblico: giornalisti, studenti, genitori, docenti dell’Istituto d’Arte, nonché la Commissione giudicatrice e il direttore dello stesso Museo Mons. Roberto Brunelli. Al momento della proclamazione dei vincitori e dell’assegnazione del premio, un viaggio a Berlino, nelle maestose sale dello storico palazzo, una ventata di incontenibile entusiasmo ha scosso l’austero silenzio che abitualmente regna nell’ambiente, entusiasmo che ha reso particolarmente felici gli organizzatori. Un’occasione importante per l’Istituto A. dal Prato, un grande riconoscimento alla sua opera formativa umana e sociale, vedere esposte presso il Museo più prestigioso di Mantova, accanto a raccolte note, i significativi lavori prodotti dalla riflessione dei suoi promettenti studenti. In difesa dello scarabocchio Ho deciso di scrivere questa breve relazione per difendere la mia regolare attività espressiva dall’incomprensione di alcune persone. Va precisato che le parole qui scritte non hanno alcun scopo provocatorio, al contrario sto esprimendo le mie idee e così facendo, metto in pratica gli insegnamenti a me sempre dati da insegnanti ben intenzionati ad educarmi. Quindi raccomando ed in un certo senso richiedo, la massima serietà e comprensione da parte di qualunque destinatario di questo tema. Dopo questa tanto rapida quanto pratica premessa, inizio con l’esporre ciò che viene chiamato disegno. In realtà l’argomento “disegno” potrebbe essere talmente vasto e complicato che potrebbe diventare difficile circoscriverlo in un unico ambito. Cercherò tuttavia di essere sintetico e riassumere il più possibile la dinamica del discorso. Realizzare un disegno richiede la valutazione di diversi canoni e tecniche: tralasciando il segno grafico, i primi elementi da tracciare sono le linee guida (linee adibite alla creazione di un basamento del disegno stesso). Senza di esse l’opera rischia fortemente l’incoerenza rispetto l’intenzione iniziale. Superato questo primo ostacolo, la sfida successiva consiste nella selezione più o meno scrupolosa delle linee guida che tracciano concretamente il profilo dell’immagine; tale processo è accompagnato dall’eventuale inserimento di nuovi segni più marcati i quali portano al completamento del disegno. Tengo presente che l’azione del disegnare che ho appena descritto è molto generalizzata, trattasi infatti della forma di disegno maggiormente conosciuta ed applicata. Almeno personalmente parlando, io uso quasi esclusivamente questa. Sempre rimanendo sull’opinione di me medesimo, sono quasi totalmente convinto che vi siano infinite tecniche e metodi di disegno: l’ampio numero di materiali, attrezzi e stili, crea innumerevoli combinazioni che possono essere lievemente o fortemente le une diverse dalle altre. Non dobbiamo comunque dimenticarci del vero protagonista della relazione: lo scarabocchio! Ma allora perché avrei dovuto parlare del disegno? Per l’appunto, scarabocchiare e disegnare sono due cose ben distinte. L’unico motivo per cui ho parlato del secondo è far conoscere, o meglio ricordare, le differenze tra i due. Inizierò quindi a parlare del segno aniconico. Questo segno è perfetta espressione della volontà della mente che lo crea. Si tratta della forma d’arte più semplice da riprodurre, ciò non toglie il fatto che può essere estremamente carica di significato e il risultato è quasi sempre apprezzabile. Teniamo comunque ben presente che se questi segni sono semplici da riprodurre, non sempre sono facili da interpretare. Sorvolando l’analisi critica e volendo poetica di questi segni, guardiamone il lato tecnico: il segno aniconico, definito più comunemente scarabocchio, lo si ottiene con gesti puramente naturali della mano, creato spesso distrattamente, senza un precedente progetto mentale. Il segno ottenuto può risultare semplice o articolato, può perfino rispecchiare nel suo stile e nella sua forma lo stato d’animo o i pensieri subconsci di chi lo crea. Mi pare giusto ed opportuno a questo punto dare esempi concreti su come lo scarabocchio possa essere considerato una forma d’arte più che qualificata. Consideriamo due tra i tanti artisti: Kandinsky e Picasso. Per il primo dei due, alcune opere sono state definite come aniconiche, specialmente i suoi lavori su carta. E per chi ha modo di visitare il museo di “Reina Margherita” a Madrid, potrà accedere alla sala dedicata interamente agli studi di Picasso per i suoi dipinti e a quei lavori su carta creati da linee semplici e continue le quali creano figure più articolate. Per concludere, è risaputo che dedicarsi a questa forma d’Arte può essere incredibilmente liberatorio. Ci tengo inoltre a precisare che scarabocchiare accresce costantemente la confidenza dell’artista con gli attrezzi che utilizza, si imparano nuove tecniche e si esercita il proprio segno grafico. Insomma, dedicarsi all’aniconismo fa maturare enormemente l’esperienza artistica. Io lo consiglio a tutti. Alessandro Antonini cl.IV AM 23 Anima e cuore A cura di Sandra Tosi Zanichelli, Garzanti e Treccani stanno litigando per avere i miei aggiornamenti ai loro dizionari! Scherzo, naturalmente, ma ho provato a dare spiegazioni, sia pure discutibili e personali, ad alcuni termini di uso comune. Il mio vocabolario semiserio. Prima parte AMICIZIA: il sorriso che cancella le lacrime lasciate da un amore finito. AMORE: quando non pensi ad una persona in particolare, ma vedi il mondo con gli occhi del cuore. ANGOSCIA: un pugno che ti spacca il petto e non ti lascia nemmeno respirare ANSIA: quando la lancetta dell’orologio non ne vuole proprio sapere di andare avanti, anche se hai appena cambiato la pila. BONTÁ: non rifiutare mai un aiuto e lasciare che gli altri ti credano un poco citrullo! COLPA: l’amarezza di capire che potevi fare qualcosa, ma che non ci hai nemmeno provato. CONFIDENZA: comunicazione segreta, meglio se solo … con te stesso!!! DOLCEZZA: un babà al rum che non tutti apprezzano, per l’alto tasso alcolico. EMOZIONE: la sensazione di camminare sull’acqua e vivere ad una spanna dal cielo. FELICITÁ: apprezzare ogni minuto della tua giornata, anche quando non hai tempo da perdere. FIDUCIA: trovare il meglio di te stesso, nei tuoi simili. GIOIA: un arcobaleno dopo il temporale, tanto breve quanto incantevole, che nemmeno il tempo potrà cancellare. INDECISIONE : una scelta tra ciò che desideri e quello che ti sembra più giusto. INTERESSE: guardare una corolla in boccio e chiedersi il colore che avrà, domani. INTUIZIONE: quando il tuo cuore fa un salto nel futuro ma non ci rimane per molto, poi torna. LUNGIMIRANZA: un vestito troppo bello, conservato nell’armadio, per i dì di festa e … scoprire troppo tardi che si è tarmato. MALAUGURIO: boomerang che molto spesso, non ha nemmeno lunghe traiettorie da percorrere. VITA: TUTTO QUESTO INSIEME ED ALTRO ANCORA… [email protected] 24 Il Collegio Convitto Municipale di Desenzano del Garda Fra gli allievi molti professionisti di Guidizzolo Venne fondato alla fine del ‘700 dal sacerdote Girolamo Bagatta, insigne studioso di teologia e filosofia, sulle ceneri di un ginnasio comunale dove era docente insieme al poeta concittadino Angelo Anelli. Successivamente si aggiunse il triennio liceale classico, affiancato al convitto, e nel 1815 l’imperatore Francesco I°, Re del Lombardo – Veneto, d’Ungheria e di Boemia, ne riconobbe il diploma valido per l’accesso a tutte le università dell’impero asburgico. Ben presto il collegio si trovò classificato insieme ai più insigni della Lombardia, dell’Emilia e del Piemonte, in generale gestiti da Gesuiti, Barnabiti e Scolopi. Possiamo annoverare: il Convitto Nazionale MariaLuigia di Parma, il Collegio San Carlo di Modena, il Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, il Collegio Zucchi di Monza e il Collegio San Francesco di Lodi. In tutte queste realtà, oltre allo studio inteso come approfondimento principale, venivano affiancate altre attività come il teatro, la musica e gli sport d’epoca; ed era norma, sin dalle origini, di perpetuare la memoria dei migliori allievi attraverso i loro ritratti, conservati negli stessi istituti come veri e propri “exempla virtutis”. Dal 1882 al 1885 per quattro anni Giosuè Carducci vi ricoprì l’incarico di regio commissario per la maturità classica definendo il Collegio Convitto e l’attiguo liceo classico”uno dei migliori binomi d’Italia per serietà ed organizzazione, dove si alimenta la fiamma delle virtù e del sapere”. Alloggiava all’albergo “Tre corone” con annesso stallo, sito tra via Roma e via Gramsci, e spesso frequentava la trattoria Torazzina dove fece apporre un’epigrafe muraria: “Per sedare l’ardore dello spirito, per sciogliere l’amaro degli affanni, per temprare il vigore e la grazia, per attingere dai carmi e dai vini benacensi ilarità e buon umore”. Altri regi commissari poeti e letterati furono Guido Mazzoni, dell’università di Padova, Vittorio Bellio dell’università di Pavia e Ettore Stampini dell’università di Torino. Questo ambiente culturale ebbe anche come interlocutori Ippolito Pindemonte, poeta veronese, Silvio Pellico scrittore e patriota torinese, Cesare Arici poeta bresciano e il conte Treccani degli Alfieri, artefice della classica enciclopedia. Facendo un lungo salto troviamo fra gli insegnanti il contemporaneo cantautore Roberto Vecchioni, professore di latino e greco. Con il primo ‘900 si aggiunsero la scuola tecnica di avviamento professionale e le elementari, fino al 1934 frequentate anche pubblicamente come scuola d’élite, e con la metà del ‘900 il liceo scientifico, la ragioneria ed il liceo linguistico. Dal 1960 il comune di Desenzano ha la proprietà dei ritratti di don Girolamo Bagatta (1772 – 1830) e di don Felice Deder (1783 – 1848), principale collaboratore, nonché di cinque allievi eletti, considerati principi della gioventù. All’inizio del ‘900 gli “exempla virtutis” avevano spento il loro significato nobiliare e non venivano più additati come tali, restava però sempre il giudizio di merito in abiti borghesi. Nell’era postbellica della 2ª guerra mondiale Il fondatore del Liceo don gli allievi guidizzolesi si sono Girolamo Bagatta nel 1812 sempre fatti onore, anche se possedevano un altro tipo di esplosivo. Il Collegio da loro frequentato non portava più il segno dell’atavica esclusività ma i fondamenti principali, adeguati ai tempi, in quell’ambiente sono sempre rimasti vivi e dai risultati, ancora palesi, si vede che essi hanno fatta propria la scritta latina che incombe sul maestoso ingresso: “Si melior aliquando exiturus, puer, ingredi, sin peior, recede” (“Ragazzo, se sarai migliore quando uscirai, entra, se peggiore, torna indietro”) L’orgoglio dell’appartenenza, in qualsiasi campo postiva, rimane sempre vivo. Elodio Perani 25 Notizie dall’Amministrazione A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO Partita l’occupazione dei terreni per i lavori della tangenziale “Questo è un sogno che si realizza”. Ha esordito così lo scorso 22 marzo, nella sala consiliare di Guidizzolo, il sindaco Graziano Pelizzaro nel salutare gli intervenuti all’affollata conferenza stampa convocata da Provincia e Comune per illustrare lo stato dell’arte relativamente ai lavori per la costruzione della tangenziale di Guidizzolo. Accanto a Pelizzaro il vice presi- 26 dente della Provincia Claudio Camocardi, i sindaci di Cavriana e Medole Giambattista Ruzzenenti e BenHur Tondini, l’Ing. Antonio Covino progettista dell’opera, il dr. Andrea Flora e la dr.a Gloria Vanz responsabili dei settori Espropri e Patrimonio della Provincia. Del resto la giornata è effettivamente di quelle ‘storiche’: iniziava infatti la fase relativa all’occupazione dei terreni necessari alla costruzione dell’arteria che si pone, come ha ricordato Camocardi, “…quale secondo intervento di sempre in Provincia dopo l’asse interurbano, ma primo per flussi di traffico, inquinamento e disagi alla popolazione”. In sala l’on.le Carra, la giunta e numerosi consiglieri comunali; il consigliere regionale ed ex sindaco Carlo Maccari e il suo predecessore Giovanni Zangobbi. “A loro due, ha sottolineato Pelizzaro, va il nostro ringraziamento in quanto proprio durante le amministrazioni che hanno retto si sono concretizzate le condizioni per poter procedere”. In pratica è dal 2004, quando la Regione Lombardia ha messo a disposizione i fondi necessari, che si è effettivamente potuto parlare di tangenziale per Guidizzolo. “Non siamo qui oggi perché è l’ultima settimana di campagna elettorale, ha sottolineato Camocardi, (del resto le forze politiche qui ci sono tutte) ma perché oggi si inizia questa attività di verifica dei suoli la quale andrà a concludersi nel mese di maggio”. Da allora sarà possibile procedere alla gara la quale dovrebbe concludersi entro l’anno. Poi toccherà alle ruspe. E i tre anni successivi per completare l’opra. “Partendo dai due imbocchi, ha precisato l’Ing. Covino, con priorità al crocevia di Medole, in quanto funzionali al resto dei lavori”. Soddisfazione è stata espressa dai sindaci di Medole e Cavriana: un’opera questa che darà fiato anche a nuove viabilità. Un plauso per la collaborazione istituzionale tra Enti (Comuni, Provincia, Regione e Stato) è venuto da Camocardi il quale ha ricordato come dei 42 milioni di euro necessari 38 sono disponili e gli altri 4 deriveranno dalla valorizzazione di materiali di cava recuperati nei chilometri in cui la nuova arteria viaggerà in trincea. “Questa è la svolta decisiva, ha concluso il sindaco: ora si passa alla fase operativa”. E per chiudere l’incontro la ‘simbolica’ presa di possesso di una delle aree interessate, in Via Tomasina. Due momenti della cerimonia del 22 marzo 2010 La Strada della Memoria e del Futuro La storia recente della sicurezza stradale ha un inizio infausto con la fine della Mille Miglia. L’incidente di Guidizzolo, ma avvenuto in territorio di Cavriana il 12 maggio 1957, costituisce il punto di partenza sul tema della sicurezza nelle strade. Quegli anni non erano così segnati dal traffico. Circolavano circa 8 milioni di autovetture, per lo più Fiat, ed i modelli più diffusi erano la 1100 e la Topolino. Cilindrate basse, motori asmatici che inducevano ad una naturale prudenza. Guidate dai Papà per lo più in gita domenicale, non superavano mai i 40 Km/h in città e gli 80 nel tracciato extraurbano. I motori che rombavano erano invece quelli delle competizioni, Ferrari, Mercedes, Maserati e dominavano le competizioni dell’epoca: Mille Miglia, Targa Florio e corse locali. La F1, senza la pubblicità attuale, era confinata ad un ruolo di alta competizione ma poco seguita. Quindi non era incentivata la ricerca motoristica o sulla struttura veicolare per quel settore. Più vivace la produzione di vetture sport come la Ferrari 335 S, 4 litri di cilindrata , 390 CV, la stessa con cui si schiantò Alfonso De Portago a Guidizzolo. Chiusa la Mille Miglia e relegate in pista le competizioni, non si assistè comunque alla riduzione degli incidenti. Eugenio Castellotti nel 1957 in prova, Luigi Musso nella gara di Reims (1958),Von Trips a Monza nel 1961, Lorenzo Bandini a Montecarlo sei anni dopo, sono alcuni esempi eroici di uomini che sfidarono tutto pur di arrivare primi. Privi di tutto: dalle cinture alle tute ignifughe, dai sistemi elettronici di controllo della frenata e dell’assetto, alle stesse strutture che assorbono le forze d’urto. Da allora crash e fuoco furono i totem da abbattere. In parte ci siamo riusciti, almeno nelle gare. L’ultimo decesso in gara è stato quello di Ayrton Senna ad Imola il 1° maggio 1994. Ma questo altissimo grado di sicurezza sulle piste non si è del tutto trasferito sulle strade. Certo, le vetture sono più dotate di quelle degli anni passati ma guida chiunque e non sempre la patente è rilasciata con accuratezza. Le cause e concause degli incidenti appesantiscono la lista tanto da risultare incomprensibile che il problema sia limitato solo ad una mera statistica numerica di decessi e feriti. I provvedimenti sono spesso impopolari e per questa ragione abbiamo chiamato alcuni Sindaci di Comuni posti sul tracciato delle Mille Miglia per confrontarci con loro su questo tema. L’OMS ha calcolato che nel 2020 gli incidenti stradali saranno la terza causa di mortalità nel mondo, dopo cardiopatie e tumori. Spaventa in particolar modo l’elevato numero dei morti, circa 500 mila persone ogni anno. La percentuale maggiore riguarda l’Africa sub-sahariana ed i Paesi dell’Est Europeo. La tendenza costante di crescita degli incidenti stradali di alcune nazioni è del 3-6% all’anno. Il trend attuale indica una media di circa 15 milioni di incidenti stradali per il decennio 2004 -2014 che potrebbero causare ben 15 milioni di feriti e mezzo milione di decessi. Si calcola, altresì, che questa continua escalation potrebbe costare,a conti fatti, circa 775 miliardi di Euro. Ma la società d’oggi non è più stanziale come quella del 1957, la movimentazione di merci materiali ed immateriali è una componente essenziale di sviluppo. Sembra quasi di dover quadrare il cerchio e l’obiettivo europeo “ 2020 morti zero” appare molto molto lontano. (Prof. Aldo Ferrara) Quando la strada ti ruba i sogni Dal Prato” e l’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, con la proiezione di filmati e dibattito. Ai giovani utenti della strada verranno distribuiti campioni di alcooltest per l’autocontrollo. Nell’ambito delle iniziative per incentivare la sicurezza stradale, il Comune di Guidizzolo promuove un incontro tra gli studenti dell’Istituto d’Arte “Alessandro Giornata della Memoria e della sicurezza stradale Teatro Comunale di Guidizzolo 15 maggio 2010 Ore 10 IL 53° ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLE MILLA MIGLIA ED IL RICORDO DI ALTRE STRAGI NELLE COMPETIZIONI SPORTIVE Moderatori: Ezio Zermiani, Aldo Ferrara.Partecipano: Paolo Artemi, Francesco Asirelli, Margherita Bandini, Luca Colajanni,Prisca Taruffi, Nino Vaccarella, Denise Annovazzi Presentazione del Volume “ Lorenzo Bandini, il Re di Cuori” a cura di Aldo Ferrara e Filippo Bellantoni Ore 11 FATTORI E CONCAUSE DELLA SICUREZZA STRADALE IN TERRITORIO URBANO ED EXTRAURBANO Partecipano i Sindaci di alcuni Comuni del tracciato delle Mille Miglia Moderatore: Graziano Pelizzaro, Sindaco di Guidizzolo Introduce: Paolo Pettinari, Segr. Gen. CE.S.I.S.S. - Sono stati invitati: Gianni Alemanno Sindaco di Roma, Adriano Paroli Sindaco di Brescia, Giorgio Pighi Sindaco di Modena, Fabrizio Matteucci Sindaco di Ravenna,Massimo Magrini Sindaco di Radicofani, Giorgio Rebuschi Ass. Prov. Mantova, Sen. Irene Aderenti Senato della Repubblica, Filippo Moscarini, ISAM; Maria Giovanna Missaggia, Scuola Normale di Pisa; Aldo Ferrara Università di Siena. Conclusioni di Ezio Zermiani 27 Giovani agricoltori C’è ricambio se c’è innova- zione Il ricambio generazionale nella conduzione delle aziende agricole è uno dei principali indicatori dello stato di salute del settore. Non necessariamente i figli ai padri o i nipoti ai nonni , ma comunque generazioni di nuovi conduttori che subentrano a quelle precedenti, attratte da un sistema di valori che distingue questa attività da tutte le altre: la naturalità dei cicli vegetativi ed animali, l’interazione con le stagioni, il forte richiamo alle tradizioni rurali, contadine ed alimentari, l’interdisciplinarietà dei saperi, la costante evoluzione delle competenze tecniche e gestionali, il lavoro autonomo e, infine, il raccolto che ogni anno, a conclusione dell’annata agraria, corona l’impegno dell’agricoltore, misurandone, senza trucchi e possibilità dell’appello, competenza, saggezza e fortuna. Questo, purtroppo, da un paio di decenni succede raramente. Le cause sono molteplici. Alla quale si aggiungono due ulteriori aggravanti:l’elevato costo dei terreni agricoli e dei canoni d’affitto, assolutamente sproporzionati rispetto al valore economico della produzione agricola realizzabile, e la difficoltà di accesso al credito bancario. Se questi sono i problemi, ma cosa si fa per risolverli? Molto poco per quanto riguarda l’accesso a proprietà, all’affitto e al credito. Diverso è il discorso relativo ai sostegni econo- mici pubblici ai progetti imprenditoriali di giovani agricoltori. Le opportunità ci sono. Quelle del P.S.R ( piano di sviluppo rurale). Finanziamento a cui possono accedere giovani agricoltori che assumono la titolarità dell’azienda di famiglia o di un’altra azienda; priorità ai giovani per il cofinanziamento degli investimenti per l’ammodernamento delle imprese agricole, per incentivare la partecipazione a corsi di formazione e di aggiornamento professionale, per l’acquisto di servizi di consulenza tecnica e professionale e, inoltre finanziare tutti i progetti con lo scopo della salvaguardia dell’ambiente ( ad es. il risparmio idrico oppure investimenti in energie alternative). Gli aiuti, tuttavia, da soli non cambiano la situazione se non c’è un “progetto”. Ciò che fa la differenza è la visione imprenditoriale, l’ottimizzazione dei fattori produttivi aziendali, la istintività e la qualità dei prodotti, la loro valorizzazione commerciale, capacità di aggiungere servizi al prodotto agricolo, di organizzarsi in nuove filiera alimentari. Questo è ciò che occorre per fare reddito in un mercato che non è più quello dei nonni o dei padri. Questa è la sfida. Lavoriamo insieme per innovare l’agricoltura,perché solo così si potrà generare reddito, ricambio generazionale e dare un futuro al settore Franzini P. A. Sandro Coldiretti Giovani Impresa STOP AND GO F.lli Turini BAR - TAVOLA CALDA SELF SERVICE RICEVITORIA SUPER ENALOTTO 28 VIA. GALILEO, 4 GUIDIZZOLO - TEL. 0376 847054 Gloria in excelsis Deo Gloria in excelsis Deo Gloria in Associazione Culturale Pietro Pomponazzo Mantova Antonio Vivaldi: Gloria rv 588 per soli, coro ed organo Antonella Antonioli: soprano Alessandra Perbellini: contralto Angelo Goffredi: tenore Alexander Nurulaev: basso Schola Cantorum “Pietro Pomponazzo” direttore: M° Roberto Fabiano Domenica 2 maggio 2010 ore 18,30 Chiesa Parrocchiale di Birbesi ingresso libero Trattoria Birbesi 29 I Capunsei a cura di Donatella Lusenti Ingredienti per 6 persone 400 gr di pane grattugiato 200 gr di formaggio grana 1 lt circa di brodo di carne con aggiunta di circa 100 gr di burro 3 uova Noce moscata Pepe un pizzico Preparazione Vini consigliati - Lambrusco mantovano - Bardolino Macinare e passare al setaccio il pane raffermo, metterlo in una zuppiera capiente e versarvi del buon brodo di carne bollente, nel quale è stato aggiunto circa un ettogrammo di burro, lavorare con un cucchiaio di legno e lasciare intiepidire. Al composto tiepido incorporiamo tre uova, il formaggio, la noce moscata e un pizzico di pepe. Amalgamare bene gli ingredienti fino ad ottenere un composto compatto ma non troppo umido che consenta di essere lavorato con il palmo delle mani per dare la tradizionale forma di un gnocchetto allungato e più sottile alle estremità. Disporre i “capunsei” su vassoi cosparsi di pane grattugiato e a parte portare ad ebollizione il brodo per essere lessati. Quando affiorano dal brodo, bastano pochi minuti, raccoglierli con un mestolo forato disporli nei piatti e condirli a piacere. La signora del Ristorante consiglia burro fuso e salvia con una manciatina di parmigiano, ma sono ottimi anche con ragù di salsiccia. Questa ricetta viene proposta dalla Trattoria “ALLA TORRE” di Guidizzolo in via Fabio Filzi, 53. É il frutto di una lunga e consolidata esperienza che vanta più di mezzo secolo e che si tramanda da alcune generazioni con capostipite la nonna materna delle attuali cuoche “nonna Antonia” Piatto considerato tipico della cucina “contadina” che non è più possibile annoverare come piatto “povero” perché l’interpretazione attuale è quella di un piatto gustoso e sostanzioso. Il dosaggio degli ingredienti è abbastanza approssimativo, per chi è abituato a cucinare l’esperienza porta a non pesare ma sentire l’umidità dell’impasto con le mani, la sapidità viene regolata assaggiando, quindi le cuoche meno esperte, dovranno acquisire una serie di competenze esercitandosi più volte nell’eseguirla, ricordiamo che in cucina la passione e il tempo servono in abbondanza. TRATTORIA “ALLA TORRE” CHIUSO LA DOMENICA Piatti tipici della cucina mantovana Tel. 0376 819151 30 via Fabio Filzi, 31 Guidizzolo (MN) A tutta penna Lettere al direttore Gentilissimo direttore, ho ricevuto e ti ringrazio il bimestrale la Notizia e dire che ne sono rimasto colpito piacevolmente è riduttivo. Dalla qualità della carta alla scelta della impaginazione e i contenuti davvero significativi mi hanno davvero stupito dato che per mia ignoranza, sulle perle della Val Padana, non sapevo neanche che ci fosse un centro come quello così bene rappresentato dal tuo giornale. Certamente verrò prestissimo a visitare un’altra delle splendide fette d’Italia che non conosco e mi auguro in quella occasione di poterti stringere la mano. Sono rimasto anche particolarmente colpito, ma non sorpreso, dalle qualità espresse da una tua redattrica Sandra Tosi che avevo avuto modo di conoscere solo in atteggiamenti scherzosi e non come provetta scrittrice pervasa da poesia vera e sensibilità che viene fuori prepotentemente dalle righe da lei vergate. Non sono parole buttate lì ma una vera valutazione professionale (sono Neuropsichiatra) della capacità nell’esprimere sentimenti, descrivere e trasmettere sensazioni così difficilmente trasmissibili perchè eviscerate e dilaniate da un animo sensibile e ricco di amore da elargire a piene mani. Non mi dilungo ulteriormente, ci sarebbero nolte cose da dire ma è sufficiente dire ad entrambi e a tutta la redazione “bravi”, proseguite su questo solco che avete già tracciato e che spero possa accompagnarci per tantissimi anni continuando a regalarci emozioni, sentimenti e ovviamente amore, senza attendersi un grazie, ma per me è doveroso inviarvi il mio e delle persone a cui ho mostrato il vostro lavoro “Grazie di vero cuore“. Antonio Florino Napoli Carlo Tomasi, 1913 - 2009. Si è spento, ci ha lasciati più soli. Vecchiaia e stanchezza hanno portato via per sempre un uomo che ha destato in me ammirazione e stu- pore. Dal volto scavato ma composto, ancora traspare la fierezza di chi ha attraversato con coraggio un secolo, segnato dalle tragedie belliche ma ricco di valori e ideali che l’hanno guidato fino all’ultimo. Mi lasciavo spesso trasportare, ascoltando le sue memorie di alpino, la “campagna di Russia”, la voce a volte ferma e tagliente, altre tremante e rotta dall’emozione. Raccontava della guerra contro l’armata sovietica, con i compagni durante le interminabili soste nelle trincee, le sortite nottetempo alla ricerca di qualsiasi cosa commestibile, per vincere la fame, il rischio di impazzire vedendo la morte ogni momento in agguato. Sfuggito al sacco del fiume Don, durante le marce forzate resiste al tremendo gelo, alla tentazione di lasciarsi andare allo sconforto, agli stenti, pur vedendo dietro se molti soldati cadere senza la speranza di rivedere i cari. Altre volte ricordava, quando, di ritorno dall’Albania, sulla nave in fiamme, non si gettò, come molti in mare, salvando così anche un compaesano che avrebbe voluto tentare quella sciagurata via di salvezza. La vita non gli risparmia purtroppo l’immenso dolore dell’assistere alla lunga agonia del figlio Sergio, infine l’improvvisa scomparsa dell’amata moglie Bruna, qui spegne i suoi racconti, lasciando spazio ai gesti e ai silenzi. Pochi mesi fa mi disse: “ sento troppo male al pensiero di tutti quei compagni morti, non ho più la forza per raccontare”. Provo dolore per l’amico, ricordo con affetto le sue storie intrise d’umanità e di valori. Ernesto Vignali 31 recensioni arte & dintorni Marta Leali 32 Ultimi vampiri Vampiri, figure che nella letteratura dal “Dracula”di Bram Stoker alla fortunata ed elegante serie di Anne Rice, a quella adolescenziale presentata da Stephenie Meyer e a quella intrigante e, decisamente, non per bambini di Lisa Jane Smith, ci sono state presentate come affascinanti ammaliatori, che sprizzano classe, potere e sensualità da ogni poro del corpo di marmo che si ritrovano dopo la trasformazione in creature ultraterrene. Ebbene, in questo libro, in questi racconti, troverete vampiri che nulla c’entrano con le suddette figure decadenti e fatiscenti. Troverete lo spaccato di una società in continua evoluzione, di alcuni uomini che fanno di tutto per adattarvisi e se non vi riescono trovano la morte, rappresentata da una trasformazione obbligata, un’imposizione o una scoperta. Ma come descrivere la mia grande sorpresa quando, abituata a leggere storie di vampiri giovani e affascinanti, mi sono ritrovata tra le mani non creature lontane da me, bensì solo uomini diversi? Uomini adulti, uomini con una storia alle spalle, con desideri terreni, alcuni senza remore nel mostrarsi e nel voler essere al centro dell’attenzione, altri altrettanto umanamente cauti. Racconti di persone, prima d’essere trasformati in vampiri. Sì, le storie non vengono raccontate in terza persona, bensì dagli stessi protagonisti e questo ci catapulta nel loro mondo, che varia da pagina a pagina in un lungo filo rosso di storie d’uomini che intrecciano il loro cammino con i vampiri, che ne diventano succubi, schiavi o protetti a seconda delle occasioni. Uomini che lottano al fianco di alcuni vampiri, oppure che li avversano fino alla fine. Ma le figure presentate sono sempre forti, lottatori che non aspettano che qualcuno dia loro una mano. Troviamo presentati vari mondi: dalla Spagna sotto il ferreo e corrotto controllo del Sant’Uffizio alla San Francisco hippie e minacciata dal serial killer Manson. Un mondo in evoluzione quindi, in cui Gianfranco Manfredi ha saputo abilmente destreggiarsi. In questo volume troviamo le figure più disparate: bikers (motociclisti), hippies, uomini d’affari e killer, anche umani appunto. Come descrivere il sollievo nel leggere e poter quindi immaginare finalmente qualcosa in parte documentata dalla storia? In quanti racconti sui vampiri troviamo trattata la frenesia con cui in Europa, alla riscoperta delle leggende sui vampiri (attestate nell’antica Grecia come nella Bibbia del resto…) riportate in auge anche grazie al suddetto Bram Stoker, alcune persone abbiano iniziato a disturbare i cadaveri? A tagliarne il capo? A trafiggerle con un paletto? Per quanto mi riguarda questa è stata la prima volta che in un racconto di fantasia ho potuto trovarne traccia. La prima versione di questo libro è uscita nel 1987, ma questa ristampa non ripropone solo quel fortunato volume, ha infatti interessanti aggiunte, due racconti in più: Consunzione e Summer of Love, più tre brevi saggi. E’ un libro creato tramite immagini e suoni. Immagini di boschi, di case, di praterie, di zone aride… Un aspetto che si evolve in continuazione. I suoni presenti variano dai cavalli che sbuffano, dal rumore dei loro zoccoli sulla terra arida della Spagna, al suono delle musiche degli anni ’60 a San Francisco. Un libro molto più intenso e complesso di quello che potrebbe apparire a una prima e superficiale lettura. Ve lo consiglio. Marta Leali via Carlo Alberto Della Chiesa, 2 - Tel. 0376 847038 Pochi sanno che a Mantova esiste un piccolo circolo cinematografico dal nome quantomai evocativo: “Il cinema del Carbone”. Il circolo utilizza, per le sue proiezioni, il Teatreno di piazza Don Leoni, situato proprio di fronte alla stazione dei treni. Sempre pochi sanno che a Mantova, nei freddi giovedì di gennaio, febbraio e marzo, si è svolto un evento culturale molto importante. Per intenderci, uno di quegli eventi che in una città grande (e in una grande città) avrebbe avuto ben altro risalto e ben altro riscontro di pubblico. Se vi state chiedendo che cosa vi siete persi, ebbene, al Teatreno di Mantova si è svolta una rassegna cinematografica dedicata ad uno di registi più ambigui e visionari della storia del cinema: David Lynch. Molti i titoli presenti, anche se non tutti. “Eraserhead” - La mente che cancella (1977) Racconta la storia di un tipo stralunato che vive nei pressi di un impianto industriale e la cui fidanzata partorisce un essere mostruoso (pare che il regista abbia usato un feto di mucca imbalsamato). Lynch lo ha definito “un sogno di cose oscure e inquietanti” e in realtà la trama è inenarrabile. “The Elephant man” (1980) Il film è basato sulla storia di John C. Merrick, vissuto in epoca vittoriana e affetto da una grave malattia deformante, la neurofibromatosi. Il tema principale è la solitudine di chi, come l’uomo elefante, ha l’unica colpa di essere diverso dagli altri. “Dune” (1984) Siamo nell’anno 10.191. La famiglia Atreides, abitante del pianeta Dune, deve difendersi dal malvagio e pustoloso barone Arkonnen che vuole impossessarsi del “melange”, una droga nascosta nel sottosuolo e in grado di rendere immortali. “Velluto blu” (1986) Il film inizia da un idea molto originale e macabra: il ritrovamento di un orecchio mozzato da parte di un giovane studente, in un campo vicino a casa. Il giovane, spinto dalla curiosità, finirà per immischiarsi in faccende che non lo riguar- dano... Straordinaria la prova di Isabella Rossellini, nel ruolo di una tormentata cantante di Club e di Dennis Hopper, nei panni di un pericoloso psicopatico. “Cuore Selvaggio” (1990) Due giovani squinternati, Sailor (Nicolas Cage), fresco di galera e Lula (Laura Dern), sempre in preda agli incubi, in seguito ad uno stupro subito da adolescente, fuggono verso il Texas per sottrarsi alla madre di lei, despota e alcolizzata. La perfida madre allora assolda due killer per recuperare la figlia ed eliminare Sailor. Memorabile Nicolas Cage agghindato con una giacca di finto serpente. “Inland Empire” - L’impero della mente (2005) Lynch lo descrive così: “Un mistero su una donna in pericolo”. La donna in questione è l’attrice Nikki Grace, che ottiene una parte in un film, mai concluso per l’improvvisa scomparsa dei due protagonisti. Si tratta di un nuovo esperimento girato senza la presenza di un copione, costruendo le scene una dopo l’altra in base alle precedenti. “Inland Empire” non è un film organico e lineare, con un inizio e una fine, ma è innanzitutto un’ esperienza sensoriale e visiva. Nel 2006, quando David Lynch venne a Venezia a presentarlo (e per ricevere il “Leone d’oro” alla carriera), io ero al Festival. Ricordo benissimo le sue parole a commento del film: “Una delle cose più belle degli esseri umani è avere l’intuizione: la usiamo tutti i giorni nella vita, ma nel cinema questo sentimento non riceve più alcun affidamento. Il pubblico sa le cose, le capisce. Non servo certo io a spiegarle. La spiegazione dei miei film è lì davanti agli occhi di tutti. La spiegazione di chiunque lo veda non sarà forse simile alla mia ma non importa”. Luca Piazza cinema L’Impero e la mente arte & dintorni Luca Piazza 33 la nostra storia arte & dintorni Franco Mondadori 34 Giustizia lenta o troppo veloce ? Nel Lombardo-Veneto da taluni rimpianto, si pensi alla buona amministrazione, alla promozione della cultura con la Biblioteca Teresiana a Mantova per fare un solo esempio, esisteva in materia di giustizia il processo “statario”, in base al quale si era mandati a morte nel giro di 48 ore da una corte marziale senza neppure uno straccio di avvocato. La Gazzetta di Mantova del 3 marzo 1852 riporta in apertura la cronaca di rapina, furto e sentenza. Nella notte dal 7 all’otto febbraio c. a. un’orda di sei assassini armati chi di pistola, e chi di coltello, costrinse il bifolco Sante Monti Cilloni con minaccie a bussare alla porta del possidente Antonio Dompieri, ed essendo questi assente da casa, lo forzarono a battere a quella della signora Giuditta Bacchi, abitante al Guà sotto Goito; aperta la quale, due dei malandrini armati invasero l’abitazione, ed ivi sotto minaccia di morte chiesero dalla suddetta Bacchi cento Napoleoni d’argento, mentre due dei compagni guardavano l’ingresso della casa, e due altri stavano in sentinella per avvertire in caso di una sorpresa. La signora Bacchi con molta presenza di spirito ebbe a dichiarare ai ribaldi che tutto il di lei avere consisteva in dieci Napoleoni d’oro e li consegnò ai malfattori, avuti i quali si allontanarono dal luogo del misfatto, ma fatti pochi passi ritornarono a bussare chiedendo cibi e bevande che vennero loro somministrate fuori da una finestra, e poi partirono e divisero tra loro il bottino. Caduti per questo fatto in potere della Giustizia: 1° Zaccagni Domenico detto Romanin, di Giacomo, nato e domiciliato in Castelgrimaldo sotto Volta, d’anni 21, contadino, ammogliato senza figli, cattolico; 2° Aguzzi Giovanni detto Pariset, del vivente Giovanni, nativo di Cavriana e domiciliato in Guidizzolo sotto Castiglione delle Stiviere, d’anni 21, nubile, boaro, cattolico; 3° Danesi Gaetano detto il Moro, del vivente Giuseppe, nato a Sarginesco sotto Marcaria, e domiciliato al Corbello di Castelgrimaldo, Distretto di Volta, d’anni 26, nubile, cattolico. 4° Beretta Giovanni detto Garani, fu Agostino, nativo di Asola e domiciliato alla Casanuova sotto Castelgrimaldo, d’anni 27, bifolco, nubile, cattolico; 5° Ghidini Massimiliano detto Cajola, fu Luigi, contadino, d’anni 24, nato in Volta e domiciliato in Castelgrimaldo, nubile, cattolico; e 6° Bertoletti Geremia detto Brul, fu Luigi, venditore di generi di privativa, d’anni 26, nato e domiciliato a Castelgrimaldo, nubile, cattolico e chiamati a discolpa dinnanzi al Giudizio Statario, previa legale constatazione del fatto, emersero convinti per la propria confessione tutti i sunnominati sei inquisiti del delitto di rapina armata mano loro imputato, aggravato inoltre in quanto alli Zaccagni, Ghidini e Bertoletti del titolo di furto pure e come tali a tenore dell’ART. 35 di guerra, e del Proclama 10 marzo 1849 di S. E. il Sig. Feld-Maresciallo conte Radetzky, furono, oltre la confisca delle armi, condannati a voti unanimi tutti e sei alla pena di morte, da eseguirsi mediante fucilazione, non che al risarcimento “in solidum” del residuo danno verso li rispettivi danneggiati. Rassegnata detta sentenza al sottoscritto Preside dell’I.R. Commissione stataria, trovò di pienamente confermarla, e fu perciò eseguita oggi stesso alle ore 1 e mezzo pomeridiane nel paese di Goito, mediante fucilazione, per la tranquillità dei buoni, ed a freno dei malvagi. Goito, 2 marzo 1852 Imper. R. Colonnello Reznicek Così volle la legge in vigore, che alla sensibilità di oggi appare eccessivamente crudele. Ma occorre ricordare che, benché fallita, la rivoluzione del 1848 costituiva per l’Austria un campanello d’allarme e la costringeva ad adottare la legge marziale anche per i delitti comuni. E nello stesso anno 1852 era in corso il processo politico contro i mazziniani guidati da don Enrico Tazzoli. A dicembre a Belfiore la pena capitale per impiccagione. A Guidizzolo vivevano i genitori di Aguzzi, Giovanni e Speranzini Vincenza, a Goito l’esecuzione dei sei giovani malfattori avvenne nel campo della famiglia Menegari, fuori le mura del paese. E nello stesso giorno, verso sera, la sepoltura nel cimitero, senza alcun accompagnamento. Franco Mondadori La peste del 1630 nel Milanese è un evento storico e Manzoni, quale autore di romanzo storico, non trascura di indagarne cause e responsabilità, come già detto nello scorso numero. Manzoni tuttavia è anche autore dalla parola lirica ed ecco allora che il medesimo tema della peste diventa anche motivo narrativo. Siamo al XXXIV capitolo, e precisamente alla indimenticabile scena della madre di Cecilia. L’episodio si colloca poco dopo l’arrivo di Renzo a Milano e la narrazione, nel suo procedere, ci immerge nelle scene, nei rumori e negli odori della città appestata. Poi, inaspettatamente, in mezzo a tanta lordura si apre uno spiraglio, qualcosa scintilla, quasi abbaglia con la luce della purezza. “Scendeva dalla soglia d’uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna”. Con questa solennità quasi liturgica Manzoni ci fa ascoltare il passo dignitoso di quella madre che consegna ai monatti la sua figlioletta “di forse nov’anni, morta, ma tutta ben accomodata, co’ capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l’avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio”. È Renzo che assiste a questa scena e Manzoni la narra attraverso il suo sguardo. Così noi ci commuoviamo di fronte ad una scena già intrisa della commozione del giovane protagonista e dell’autore. Proprio mentre Renzo cercava di distogliere gli occhi dai monatti che caricavano sui carri i corpi dei morti di peste come fossero sacchi in un mercato di granaglie, il suo sguardo incontra “un oggetto singolare di pietà, d’una pietà che invogliava l’animo a contemplarlo” (saggezza di Manzoni che, tra le righe della narrazione, ricorda ai nostri sguardi, oggi così avidi di dettagli macabri e scene di cronaca nera, cosa è veramente degno di essere contemplato). La donna appare su una soglia, varca un limite, passaggio metaforico tra disperazione e speranza. Il suo volto parla di un dolore profondo ma composto: “Il [suo] aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi tra- spariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale”. Ancora prima di parlare, la donna, con la sua sola apparizione, diffonde intorno a sé un senso di rispetto e regalità. Tanto che, anche quel turpe monatto che le si avvicina per levarle la bambina dalle braccia, lo fa con “una specie di insolito rispetto”. E lei, la madre, regina del dolore e dell’amore materno, non riesce nemmeno a disprezzare quell’uomo: “senza mostrare sdegno né disprezzo, «no!» disse: «non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro. […] Promettetemi di non levarle un filo d’intorno, né di lasciar che altri ardisca di farlo e di metterla sotto terra così». Quindi ella stessa sistema Cecilia sul carro come se fosse un letto, le dà un bacio in fronte e poi le rivolge le ultime parole, nei toni espliciti di una preghiera: “«Addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch’io pregherò per te e per gli altri». Poi, voltatasi di nuovo al monatto, «voi», disse, «passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola». Così detto, rientrò in casa, e, un momento dopo, s’affacciò alla finestra, tenendo in collo un’altra bambina più piccola, viva, ma coi segni della morte in volto. Stette a contemplare quelle così indegne esequie della prima, finché il carro non si mosse, finché lo poté vedere; poi disparve.” La fonte di Manzoni per questo episodio è il De Pestilentia di Federigo Borromeo, il quale però presentava la stessa scena senza suscitare nel lettore alcuna commozione. Nelle mani di Manzoni, invece, l’episodio è trasfigurato, acquista una forza interiore e si riempie di senso. Nella disperazione generale c’è chi, con la propria persona e la propria storia si fa speranza palpabile. L’autore apre in questo scorcio il motivo religioso dell’aldilà, ma ancor prima il motivo laico, prettamente umano della dignità. Due declinazioni di una stessa voce tanto cara al Manzoni: il libero arbitrio. Francesca Pesci letteratura Manzoni: dal dolore alla dignità arte & dintorni Francesca Pesci Autotrasporti SIMIONI GIANCARLO Tel. 0376 819035 - 348 3957060 via Ceresara, 11 46040 Guidizzolo - MN 35 arte & dintorni Teatro... teatro “teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male” Mariavittoria Spina 36 Una sedia contrapposta ad una poltrona assistita da un tavolinetto sopra un prato verde, emblemi di quel gioco di confronti e scontri che andrà in scena durante lo spettacolo. Così il regista e poeta Cesare Lievi ci presenta La badante, attualissimo dramma borghese vincitore nel 2008 del premio Ubu, il più importante riconoscimento italiano di teatro. Si tratta di una produzione del CTB, Teatro stabile di Brescia, del quale Lievi è direttore artistico dal 1996. Il testo chiude la trilogia iniziata con Fotografia di una stanza e Il mio amico Baggio, nella quale Lievi esplora i modi e i tempi con i quali il fenomeno della nuova immigrazione si innesta nella società italiana. Un’anziana signora dal carattere dominante, incapace di rassegnarsi allo scorrere del tempo, due figli dal cuore intorpidito, presi nel vortice dei propri interessi, una nuora cinica ed una badante chiamata a supplire a quelle attenzioni che la famiglia non vuole concedere alla ricca vedova un po’ svanita, in definitiva il ritratto di una famiglia borghese, irrigidita nei suoi gretti schemi comportamentali e messa in discussione dall’arrivo di un’estranea. Sembra un copione scontato, tant’è che “È una ladra” sarà la battuta favorita dall’instancabile vecchietta, intenta a rampognare la badante per sfogare l’asprezza di una vecchiaia dalla solitudine irrimediabile; ma il colpo di scena, dal sapore giallesco, rovescia ogni paradigma. L’altera signora scompare, lasciando in eredità ai figli un fardello di piccoli enigmi, che lo spettatore troverà risolti nel flash back finale. In quest’opera limpida e sottile, Lievi ci presenta uno spaccato verosimile di vita a Salò, peraltro non molto distante da Gargnano, città natale del regista, dove egli fondò, insieme al fratello scenografo, il Teatro dell’Acqua. La prosa snella e fibrillante comprime in tre scene una storia che si snoda in diciotto mesi, tra grigi fantasmi di un passato pesante, con il suo strascico di rancori e recriminazioni, e gli accesi contrasti della modernità: la crisi degli affetti, l’integrazione di forze migranti in una società opulenta che invecchia. Ottima la performance degli attori, ognuno calato con estrema precisione nella propria parte. In particolare, si distinguono Ludovica Modugno, dispotica e sorprendente padrona di casa, e Giuseppina Turra, nei panni di una badante ucraina più che convincente. Meritano un applauso a scena aperta anche la realistica scenografia di Josef Frommwieser ed i costumi di Marina Luxardo, il cui lavoro ci ricorda l’importanza della cura dei particolari. Straniera e angelo custode, La badante ci presenta il volto amico della nuova immigrazione, di quella parte di umanità che tenta di riscattarsi attraverso il lavoro e la speranza; ma non solo questo, poiché quella sedia e quella poltrona sono posti davanti al sipario, oltre il limite della finzione. Chiediamoci quindi il senso più ampio di quest’opera e del teatro, un po’ come fa Eduardo de Filippo nella citazione che apre questo articolo. Mariavittoria Spina Dott.ssa in Lingue e Letterature straniere [email protected] Psicologia a cura della Dott.ssa Giulia Stuani I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale L’aviofobia L’aviofobia, letteralmente “la paura di volare in aereo”, dato l’avvicinarsi delle prossime vacanze estive, per chi se le potrà permettere, potrebbe essere di estremo interesse pubblico. La persona che viene colpita da questa paura si ritrova a dover affrontare la sensazione che la gola si chiuda, una respirazione che diventa più affannata, le mani che iniziano a sudare e spesso un senso di paralisi alle gambe, la testa che inizia a girare e il cuore che inizia a battere più forte della norma; queste sensazioni corporee, assimilabili ad una reazione d’ansia, possono essere scambiate per un attacco di panico e sono determinate spesso dalla chiusura dei portelloni dell’aereo, quando ormai si ha la sensazione che nulla si possa più fare. Infatti, come spesso accade quando si ha a che fare con l’ansia, il sentimento che maggiormente ci si trova ad esperire è l’impotenza, l’incapacità di poter controllare la situazione. Oggi come oggi, con tutte le situazioni che le persone devono affrontare, in un clima sempre più incerto e fragile, in cui l’anticiparsi positivamente il domani diventa sempre più difficile, la reazione istintiva dell’uomo è quella di aumentare tutti i comportamenti di controllo, avendo l’illusione di poter sbrogliare la ma- tassa; il problema nasce però quando, spesso inevitabilmente, ci si scontra con la non validità di questi comportamenti, poiché essi, per definizione, debbono tendere ad una rigidità che, in quanto tale, si dimostra inefficace di fronte ad imprevisti o situazioni nuove che non si aveva considerato. E quindi ci si ritrova nella situazione del cane che si morde la coda: più ho paura delle imprevedibilità, più mi controllo, ma più mi controllo meno anticipo nuove situazioni e nuove soluzioni. Pertanto, come sempre, anche nel caso dell’aviofobia, siamo di fronte ad un meccanismo di sopravvivenza che si esaspera e quindi diventa motivo di sofferenza, perché non più funzionale alla sopravvivenza; inoltre, come spessissimo si nota nell’incontro clinico, il sintomo che si riporta ben poco ha a che fare con la reale sofferenza psicologica di cui le persone soffrono. Anche in questo caso dovremmo forse tutti imparare a lasciarci andare un po’ di più, che, date le premesse pocanzi espresse, non è un paradosso, ma un tentativo di mantenere la nostra vita il più anticipabile e comprendibile possibile. Giulia Stuani visita il SITO rinnovato www.tomasiauto.com via Salvo d’Acquisto, 2 Tel. 0376 819213 - Guidizzolo - Mantova 37 Noi e la legge A cura di Laura Leorati, avvocato I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Novità per i ricorsi al Giudice di Pace Dal primo gennaio 2010, anche per chi presenterà ricorso al Giudice di Pace avverso il verbale di accertamento di violazione amministrativa (multa) dovrà pagare 30 euro di contributo unificato (70 euro per le cause di valore superiore a 1.100 euro e fino a 5.200 euro) oltre ad 8 euro di spese forfetizzate per diritti e spese di notifica. Ipotizzando che la sanzione inflitta, ad esempio per sosta vietata, sia di 48 euro, si dovrà in ogni caso investire 38 euro per tentare l’annullamento della prima. Il versamento si effettua acquistando, dietro consegna di modello di “comunicazione di versamento del contributo unificato per le spese degli atti giudiziari”, contrassegni telematici da apporre sui ricorsi. L’obbligo di pagare il contributo unificato, originariamente introdotto dalla legge 115/2002, viene ora esteso anche alle cause in materia di lavoro e diritto di famiglia, sino ad ora esenti. Si profilano risvolti di incostituzionalità connessi alla limitazione, di fatto, del diritto alla difesa sancito dalla Costituzione. Come ebbe già occasione di pronunciare la Corte Costituzionale, tale onere appare “irragionevole in rapporto alle caratteristiche del procedimento, improntato a gratuità e massima semplificazione per le parti”. E’altresì disincentivata anche l’autotutela, ossia la difesa del ricorrente in proprio senza l’ausilio del patrocinio di un legale. Ciò perché il ricorrente che agisce in prima persona non ha titolo, in quanto non iscritto all’albo degli avvocati, di richiedere, in caso di accoglimento del riscorso, la rifusione delle spese legali sostenute. Ai sensi dell’art. 203 C.d.S. è possibile, in alternativa, esperire il ricorso avanti il Prefetto. In tal caso, il ricorrente non dovrà pagare il contributo unificato e le spese di giustizia, come invece avviene per i ricorsi avanti il G.d.P. Se da un lato questa esenzione può favorire i ricorsi prefettizi, anche in considerazione del principio amministrativo del silenzio-assenso che consente di ritenere accolti i ricorsi per decorrenza dei termini di emissione dell’ordinanza; dall’altro bisogna ricordare che, in caso di rigetto del ricorso prefettizio, la misura della sanzione amministrativa è automaticamente raddoppiata. Un’altra novità in tema di risorsi avanti il G.d.P. è data dalla possibilità, limitata ad alcune regioni tra le quali non figura ancora la Lombardia, di compilare ed inoltrare telematicamente il ricorso in opposizione alle sanzioni amministrative e contro le cartelle esattoriali “pazze”. Accedendo al portale dei servizi on line del Giudice di Pace, dal sito del Ministero della Giustizia, è possibile compilare il ricorso in tutti i suoi campi vedendosi, al termine, assegnare un numero di protocollo con il quale si potrà verificare, sul medesimo sito o al proprio indirizzo e-mail, le varie fasi del ricorso e l’esito finale. I ricorsi telematici generano un “diritto di prelazione” per una trattazione e definizione più celere rispetto a quelli presentati nel modo ordinario. Oltre al ricorso deve essere effettuata anche l’iscrizione a ruolo della procedura. L’evoluzione di questo sistema dovrebbe condurre all’utilizzo generalizzato della posta elettronica certificata in sostituzione della raccomandata a/r. Sono piccoli passi verso la digitalizzazione prevista dal protocollo d’intesa e voluta per razionalizzare e rendere efficiente il sistema giustizia. SI ESEGUONO NUMERI CIVICI PRONTA CONSEGNA via Rodella 34 - telefono e fax 0376 819726 38 Peltro 2000 di Boscaini Matteo Noi e il fisco A cura della dott.ssa Giulia Avanzi, commercialista I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Si avvicina la scadenza delle dichiarazioni di redditi In questo periodo ci si prepara a predisporre la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2009, raccogliendo tutta la documentazione necessaria. Anche quest’anno è possibile scegliere tra diversi modelli di dichiarazione a secondo della tipologia dei contribuenti interessati e dei redditi che si è tenuti a comunicare. Modello 730 Modello di dichiarazione che presenta sicuramente alcuni vantaggi, tra cui la compilazione abbastanza semplice (non richiede calcoli, che verranno effettuati direttamente dal soggetto che provvederà ad effettuare la liquidazione) e la possibilità di ottenere gli eventuali rimborsi direttamente in busta paga o con la pensione. Anche gli eventuali debiti d’imposta verranno regolati mediante trattenute in busta paga o con la pensione. Tale modello però, proprio per le sue caratteristiche non può essere utilizzato da tutti i contribuenti, ma solo da coloro che rispettano precise condizioni, tra cui, ad esempio, avere un sostituto d’imposta, almeno nel periodo da aprile a luglio 2010 ed aver percepito uno o più redditi derivanti da lavoro dipendente o assimilati a quelli da lavoro dipendente (es. co.co.co.), o redditi di capitale; così come elencato nelle istruzioni. Attenzione alla tempistica: il modello 730 può essere presentato al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente che eroga la pensione) entro il 30 aprile, oppure può essere presentato entro il 31 maggio ad un caf od ad un professionista abilitato. Chi non riuscisse a rispettare i sopraindicati termini, ma dovesse o volesse fare la dichiarazione dei redditi (per recuperare un credito, ad esempio) potrà utilizzare il Modello Unico o il Modello Unico Mini. Modello Unico Mini E’ la versione semplificata del modello Unico persone fisiche, ideata per facilitare il compito di redigere la dichiarazione dei redditi a quei contribuenti che si trovano nelle situazioni meno complesse. Tra i soggetti che possono utilizzare tale modello vi sono coloro che, non hanno variato il domicilio fiscale (dal novembre 2008 alla data di presentazione), non sono titolari di una partita Iva, non devono presentare la dichiarazione per conto di altri (defunti o incapaci) o che intendono fruire delle detrazioni e delle deduzioni per gli oneri sostenuti o delle detrazioni per i carichi di famiglia. Il modello può essere presentato dal 2 maggio al 30 giugno, se si decide di presentarlo in forma cartacea tramite l’ufficio postale, oppure entro il 30 settembre prossimo se si decide di optare per la presentazione in forma telematica , tramite un intermediario abilitato od un ufficio dell’agenzia delle entrate. Modello Unico Persone Fisiche Può essere utilizzato da tutte le persone tenute all’obbligo di presentazione della dichiarazione per i redditi conseguiti nel 2009. L a dichiarazione è articolata e composta da molti quadri, ciascun contribuente è tenuto ad utilizzare esclusivamente i quadri relativi ai redditi posseduti. Può essere usato anche per rettificare od integrare un’altra dichiarazione già presentata. Il modello va trasmesso in via telematica, entro il 30 settembre prossimo. Se si rientra tra coloro per i quali è consentita la presentazione su supporto cartaceo, tramite un ufficio postale, il termine è anticipato al 30 giugno. Oltre alle detrazioni ed alle deduzioni già previste da molti anni (es. per spese mediche sostenute, per interessi su mutui prima casa pagati, ecc), si segnala la possibilità di avere un credito d’imposta del 20% per l’acquisto di mobili, apparecchi televisivi e computer finalizzati all’arredo di immobili ristrutturati. Sono state inoltre prorogate numerose detrazioni tra cui: - del 19% per le spese di acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, regionale, locale ed interregionale; - del 19% per le spese sostenute dai genitori per l frequenza degli asili nido; - del 36% per le spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio; - del 20% per la sostituzione di frigoriferi e congelatori e per l’acquisto di motori ad elevata efficienza e e variatori di velocità: - del 55% per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico. Dott.ssa Giulia Avanzi - In Shape Srl - società di formazione e consulenza in Desenzano del Garda (BS) 39 A casa di Beniamino per S. Giovanni Bosco Una comunità di più di 200 persone è accorsa domenica 31 gennaio ore 12.00 a Casa di Beniamino, Casa della Fondazione Exodus a Cavriana, per seguire la S.Messa celebrata dal Vescovo di Mantova, Mons. Roberto Busti, e da Don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus. Molti fedeli sono arrivati da Cavriana, dall’alto mantovano e anche dal veronese: famiglie, fidanzati, volontari, amici, sindaci e amministratori pubblici. Altri cinque i concelebranti: Don Giampaolo Ferri responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi di Mantova, Don Dino Mezzani parroco di Cavriana, Padre Agostino Panelli parroco di Volta Mantovana, don Libero Zilia parroco di Guidizzolo e Don Angelo De Angelis amico di Exodus a Cavriana e insegnante di religione a Desenzano. Il coro di Solarolo ha allietato la messa con canti gioiosi e moderni, aprendo la celebrazione con l’inno della Diocesi di Mantova. Durante l’offertorio si sono portati all’altare alcuni simboli cari ad Exodus insieme ai doni per la celebrazione eucaristica: l’agenda Tremenda e il Messale per saper parlare ai giovani, la chitarra e il pallone che rappresentano la musica e lo sport due pilastri educativi per Exodus, una bicicletta e le scarpe da trekking per ricordare che Exodus è nata come carovana e come movimento itinerante (un ragazzo ha percorso più di 8000 km su quella bici l’estate scorsa) e infine lo slogan “Tremenda voglia di vivere” che rappresenta per Exodus il messaggio che si vuole lasciare ai giovani. L’omelia del Vescovo ha approfondito in modo toccante e in massimo raccoglimento il Vangelo del giorno su Dio Amore, mentre Don Antonio Mazzi ha aggiunto solo in conclusione il suo pensiero sul fatto che “i padri devono essere più presenti oggi nella famiglia, senza delegare alla madre o alla scuola il compito educativo dei figli”. “Don Bosco è moderno e si ricorda sempre perché ha saputo intuire e prevenire i danni che toccano l’età dell’adolescenza. Un tempo erano le persone povere di mezzi che bisognava aiutare, oggi sono le persone con povertà morali e spirituali - dice il Vescovo Mons. Busti, che continua - Exodus prende l’uomo così com’è e cerca di ridargli dignità e oggi, dopo 25 anni, punta sulla prevenzione. E’ quello che ci vuole”. Don Mazzi sottolinea che “La spiritualità di Exodus viene da S. Francesco d’Assisi e dal metodo di Don Bosco. La stessa idea per Casa di Beniamino è sempre stata quella di creare un oratorio del 2000 che riuscisse ad accogliere il normale e il poco normale, i ragazzi e i genitori e che, soprattutto attraverso lo sport si possano unire centinaia e centinaia di giovani.” COMBUSTIBILI CARBURANTI LUBRIFICANTI Da oltre quarant’anni al servizio della clientela 40 via Goito, 2 - Tel 0376 819135 Fax 0376 840264 Claudia Faccioli Pensioni e dintorni... A cura di Paolo Zani, Consulente previdenziale I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Invalidità civile: nuove procedure Dal primo gennaio 2010 sono cambiate le procedure per la richiesta di accertamento e di concessione dell’invalidità civile. Infatti, l’articolo 20 della legge 3 agosto 2009 n. 102 ha introdotto importanti novità nel processo di riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, con l’obiettivo di realizzare la gestione coordinata delle fasi amministrative e sanitarie finalizzata ad una generale contrazione dei tempi di erogazione delle prestazioni. L’INPS, in capo al quale è stata posta tutta la responsabilità della gestione della nuova procedura - dal ricevimento della domanda fino alla fase concessiva - si è posta l’ambizioso obiettivo di contenere in un massimo di 120 giorni la durata di tutto il procedimento; vale a dire che dalla data della domanda alla concessione delle eventuali indennità non potranno trascorrere più di quattro mesi. Innanzitutto la domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica (via internet, per intenderci) all’INPS competente per territorio. In che modo? O col “fai da te”, ed in questo caso l’interessato dovrà richiedere all’INPS il PIN (Numero Personale di Identificazione, che è un codice personale ed univoco simile a quello del bancomat) col quale accedere alla procedura di inoltro delle domande oppure, più semplicemente, rivolgendosi ad un Ente di Patronato che dovrà fornire l’assistenza in modo gratuito. Con questa nuova procedura sarà possibile seguire, collegandosi al sito INPS appositamente predisposto, tutte le fasi del procedimento. La domanda deve essere corredata da certificato medico contenente le patologie cui si è affetti e per le quali si richiede il riconoscimento dell’invalidità civile; anche il certificato deve essere compilato ed inviato all’INPS per via telematica ed in questo caso, sarà il medico curante o certificatore che dovrà farsi autorizzare dall’INPS ad accedere alla procedura informatica e inviarlo telematicamente. Il medico, una volta trasmesso all’INPS il certificato “telematico” rilascerà, al proprio paziente una ricevuta cartacea contenente il “codice di trasmissione” da utilizzare per l’inoltro vero e proprio della domanda. Per la verità nei primi giorni di gennaio c’è stata da parte dei medici una certa resistenza ad utilizzare questa procedura, ma oggi le cose si stanno normalizzando; a titolo di esempio a Guidizzolo alla fine di febbraio i medici accreditati erano tre. Una volta trasmessa la domanda all’INPS verrà fissata la data della vista medica entro 30 giorni per le visite ordinarie ed entro 15 giorni per le patologie oncologiche. Al fine di accelerare l’iter, nelle Commissioni di accertamento è obbligatoriamente presente un medico dell’INPS al fine di evitare, come succedeva prima, la trasmissione dei verbali di accertamento alla Commissione di seconda istanza istituita - appunto - presso l’INPS, che aveva sessanta giorni di tempo per esprimere il suo parere di conferma. L’accertamento definitivo è in ogni caso effettuato dal medico legale dell’INPS che può accettare o no il giudizio espresso dalla Commissione; in ogni caso eventuali ulteriori accertamenti vanno disposti in tempi strettissimi (massimo un mese). A conclusione dell’iter sanitario si provvede all’inoltro del verbale all’interessato con lettera a firma del Direttore dell’INPS competente. Il verbale inviato è in duplice esemplare: una versione integrale contenente tutti i dati sensibili e una versione contenente solo il giudizio finale, a tutela della privacy, per un eventuale uso amministrativo da parte del destinatario. L’invio del verbale di invalidità civile, cecità o sordità, attiva il processo amministrativo nel caso in cui il riconoscimento preveda un beneficio economico. Nulla è cambiato per quanto attiene ai ricorsi che il richiedente può attivare in caso di negato riconoscimento dell’invalidità civile: l’unica possibilità è quella del ricorso giudiziario da inoltrare entro e non oltre centoottanta giorni dal ricevimento del verbale. [email protected] 41 GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO “COLLI MORENICI” Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti Il popolo dei fungaioli Quello dei “fungaioli” è un popolo taciturno, guardingo, prudente. Escono di casa in gran segreto, nottetempo, per arrivare primi all’obiettivo. Compiono giri viziosi per non essere pedinati, da soli o in piccoli gruppi. Un esercito agguerrito, privo di scrupoli, addestrato alla guerriglia nella macchia. Quando la stagione è propizia il bosco è attraversato da una sorta di mobilitazione collettiva: si comincia a controllare quando la luna è buona, si calcola la quantità di pioggia caduta e quanta ne può aver assorbito il terreno, si guarda se c’è stata presenza di vento e, cosa più importante di tutte, inizia un vero e proprio “spionaggio” tenendo d’occhio i “fungaioli” più famosi, quei personaggi che si recano nei boschi soltanto quando tutte le condizioni ideali per la nascita del porcino si sono verificate e che vanno a colpo sicuro soltanto nei posti dove sanno che il prezioso fungo nascerà. Quello che “va sul monte” E’ la persona più invidiata dai villeggianti. Perché non tutti possono andare sul monte e lo sventurato cercatore che non è del posto che vi si avventura è destinato a rimanere a bocca asciutta dopo avere scarpinato per ore e ore. Sul monte i funghi non si cercano, si prendono. I porcini nascono nelle fungaie conosciute soltanto ai pochi eletti del paese, in mezzo all’erba alta, per trovarli bisogna tastare il terreno con le mani o con il bastone nei punti dove si sa per certo che ci devono essere. Il funghi del monte per i villeggianti sono quasi una leggenda perché da loro non si fanno vedere, sono sempre molto più grossi e in maggiore quantità di quelli dei boschi. Il cercatore del monte raramente va a funghi nei boschi perchè la ritiene una ricerca troppo poco produttiva e la sua unica preoccupazione è quella di arrivare nella fungaia prima degli altri della sua “casta” per cui adotta vere tattiche da guerrigliero sia per uscire di casa alle 4 del mattino sia per arrivare sul monte prima del “nemico”. Il corridore Normalmente è una persona che il fungo lo ha visto soltanto in fotografia e che di fronte ad un porcino ha bisogno di confrontarlo con tutte le guide micologiche in suo possesso per essere certo della sua bontà. Si avvia per i boschi a passo sostenuto, attraversa foreste, risale torrenti, valica montagne inaccessibili. Il suo scopo è allontanarsi quanto più possibile dalla massa, alla ricerca di foreste vergini che non hanno mai conosciuto la presenza umana. Normalmente il suo bottino si riduce a qualche vecchio fungo scartato persino dagli animali; nel caso in cui riesca a catturare qualche preda rientra a casa passando per il centro del paese con aria indifferente con la speranza che qualcuno gli chieda di far vedere il suo bottino; se questo accade pronuncia frasi del tipo “Non sono andato a funghi, ho fatto solo due passi nei boschi” oppure “Non nasce niente, il terreno è troppo asciutto”. Lo stanziale E’ l’opposto del corridore. Generalmente è una Ristorante La Baita di PAROLINI FRANCO & C. s.n.c. SELF 24 ORE LAVAGGIO OFFICINA 42 TENEDINI RICCARDO VIA H.DUNANT tel. 0376 819715 Chiuso il lunedì sera e il martedì 46040 CAMPAGNOLO DI CAVRIANA (MN) via Monte Pagano, 4 - tel. 0376 82006 Fax 0376 806372 www.labaitaristorante.it - È gradita la prenotazione ELETTRO RIZZI Impianti elettrici civili e industriali Quadri - Cabine MT BT Tel. 0376 653423 Pronta assistenza: 335 453334 335 7636225 335 7636226 335 7636227 via Settefrati, 44 - Rivalta S/M e-mail: [email protected] persona che non è del posto ma che ha acquisito una buona esperienza e una buona conoscenza dei boschi. Si reca per funghi in qualsiasi stagione, a dispetto di chi gli dice che non nasce niente. Fidando sull’imprevedibilità della sorte e del porcino sostiene che cento persone passano vicino ad un fungo e il centounesimo lo trova. Si aggira in ogni angolo del bosco ispezionando ogni singolo cespuglio e raccoglie qualsiasi tipo di fungo di cui sia sicura la sua commestibilità. L’opportunista Non elabora strategie particolari : utilizza quelle degli altri. Segue i cercatori più esperti e tenta di sottrargli la preda all’ultimo istante. Naturalmente cerca di seguire “quelli del posto”, che gli ga- rantiscono una più alta possibilità di successo e che segue accanitamente. Ovviamente è riconosciuto a sua volta e condotto in lunghi, inutili giri. L’esperto Ha contato i giorni passati dall’ultima pioggia, ha valutato a lungo orografia dei luoghi ed esposizione al sole, temperatura notturna e diurna, direzione e intensità del vento. Solo dopo avere elaborato tutti questi dati sceglie con cura l’area da battere. Normalmente lo si incontra mentre tasta il terreno sospirando: “E’ ancora troppo asciutto” oppure “E’ troppo bagnato, è un posto da galletti”. Quello del posto E’ l’unico che trova i funghi. Perchè lui non li va a cercare. Lui sa con la massima precisione dove si trovano, a che ora, in che punto, quanti sono e di che qualità. Quando all’alba esce di casa sa perfettamente quanti e quali funghi porterà a casa. Lui non dice “Vado per funghi” ma “Vado per porcini” o “Vado per finferli”. Quello del posto detesta i fungaioli in genere ma soprattutto quelli che sconfinano nelle sue fungaie e possibilmente li depista; per questo motivo, quando lui va a funghi, nessuno lo vede né uscire né rientrare salvo poi scoprire nella sua aia distese di cassette piene di funghi tagliati e messi ad essiccare. Conclusioni Raccogliere i funghi è una operazione importantissima che forse molti sottovalutano. Pertanto se ogni raccoglitore dovesse identificarsi in uno dei profili sopradescritti si raccomanda agli stessi di raccogliere si i funghi, ma nel più assoluto rispetto del bosco e della natura. Grazie. AUTOCARROZZERIA - AUTOSOCCORSO - Convenzionato EUROP ASSISTANCE VAI Riparazione e sostituzione cristalli - Carica climatizzatori - Lavaggio interni AUTO SOSTITUTIVA GRATUITA Strada Zanina, 28/30 - BIRBESI di Guidizzolo (Mn) - Tel. 0376-849525 - 347-4565347 - [email protected] MACCHINE ORTOFLOROVIVAISTICHE angelo marani - SEVENTY T AV I A N I - roccobarocco Tel. 0376 819048 - via Vittorio Veneto, 54 - Guidizzolo (MN) Tecnologia d’avanguardia in agricoltura tel. 0376 819342 fax 0376 840205 www.ferraricostruzioni.com E-mail: info@ ferraricostruzioni.com Guidizzolo (MN) via Valletta, 1/A 43 L’uomo è Il risultato dei suoi pensieri delle sue azioni di quello di cui si nutre dell’ambiente in cui vive e lavora dell’influenza che hanno avuto su di lui altri uomini da quando è nato e che hanno tutt’ora. L’uomo diventa un’insieme di abitudini consolidate nel tempo, derivate dalle sue paure, dalle sue insicurezze e dalle costrizioni che la vita gli riserva. 44 Due guidizzolesi d’eccezione sul sito web di Carlo Maccari “La politica che ti rende conto” per il Consigliere Regionale Carlo Maccari non è solo uno slogan. Da oggi, infatti, sul suo sito web www.carlomaccari.it è possibile guardare alcuni video girati in diversi paesi della provincia mantovana nei quali, attraverso il racconto diretto e senza filtri dei protagonisti, si racconta di cosa il Consigliere abbia fatto in questi primi anni di mandato regionale. La farmacista di Medole Maria Luisa Azzali, i sindaci di Cavriana e di Virgilio Ben Hur Tondini e Alessandro Beduschi, l’imprenditore agricolo guidizzolese Franco Dolfini, il primo cittadino di Castel Goffredo Mauro Falchetti, il presidente provinciale del Tamburello Giancarlo Rizzi, il proprietario dell’ Hotel Cristallo di Cerese Eugenio Gallina, e l’avvocato Guido Benedini, presidente del Teatro Sociale di Mantova, hanno raccontato alle telecamere di come Carlo Maccari non abbia mai dimenticato la sua mission in Regione, ossia quella di stringere la mano ai suoi concittadini per fare in modo che il Pirellone si avvicinasse sempre di più ai mantovani e alle loro esigenze primarie. Con grande spontaneità i protagonisti dei video clip hanno raccontato di come il Consigliere Maccari si sia sempre speso per fare in modo che Mantova non restasse mai indietro a causa dei talvolta complicati iter di ottenimento di fondi e contributi. Ben due guidizzolesi tra i protagonisti delle video testimonianze: l’imprenditore agricolo Franco Dolfini che ha raccontato: “La tromba d’aria che nel 2007 ha colpito l’alto mantovano ci ha distrutto tutto. Dallo Stato non avremmo avuto nulla. Poi, grazie all’aiuto e all’interessamento del nostro Consigliere Regionale Carlo Maccari siamo riusciti ad ottenere un rimborso”, ed il presidente provinciale del tamburello Giancarlo Rizzi che ha spiegato: “Guidizzolo ha sempre potuto contare sulla grande sensibilità politica e amministrativa verso questo sport , fin da quando Carlo Maccari era ancora il sindaco del paese. Quando poi è andato in Regione le cose non sono cambiate: penso ad esempio alla sua proposta di legge a tutela degli sport minori”. Troppo spesso si tende a dimenticare che la politica deve stare con la gente, e non solo a banchetti e festicciole davanti alle telecamere, ma nelle sale riunioni dei comuni per essere davvero utili ai cittadini. Per questione di spazio le interviste fatte sono state ridotte a otto, potevano essere molte ma molte di più. Rendicontare l’attività svolta a seguito di una preferenza è cosa buona, soprattutto se si parla di ciò che si è fatto in prima persona. Laura Negri AUTOFFICINA FERRI MAURIZIO Calze e Collant Via Quagliara, 28 - Guidizzolo Tel. 0376 818052 Vendita diretta al pubblico via H. Dunant, 26 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 818621 45 A maggio con MosaicoScienze A cura di Claudia Morselli A Guidizzolo e negli altri otto comuni dell’Associazione Colline Moreniche del Garda (Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Solferino, Volta Mantovana) dal 26 al 30 maggio torna il festival Scientifico MosaicoScienze, un ciclo di conferenze che quest’anno vedrà coinvolti i più importanti esperti italiani di tematiche agroalimentari. In un ciclo di quattro giornate di conferenze aperte al pubblico - per le quali è stato previsto un percorso che abbinerà agli incontri la scoperta dello splendido e storico territorio collinare morenico - si svilupperanno e approfondiranno le varie sfaccettature dei problemi alimentari mondiali, tra abusi e carenze, nel contesto di un pianeta in difficoltà e di una popolazione ancora molto disinformata. La partecipazione alle conferenze è libera e gratuita L’Associazione Colline Moreniche del Garda ha programmato “Proposte di Scienza e accoglienza”, ovvero escursioni e pacchetti turistici di diverse soluzioni, per residenti e non, comprensivi di sistemazione alberghiera, ristorazione, trasporto in pullman per i vari spostamenti e visite al territorio collinare morenico, alla scoperta delle bellezze paesaggistiche e dei sapori locali. La parola al Curatore Scientifico: Galeazzo Sciarretta I caratteri distintivi delle precedenti edizioni di Mosaicoscienze, giunto felicemente al suo undicesimo anno di vita, sono sempre stati da un lato il livello e il rigore delle comunicazioni scientifiche e dall’altro la piacevolezza degli intermezzi turistici ed enogastronomici. In una equilibrata alternanza, che ne ha fatto un evento unico nel suo genere, i partecipanti vengono infatti impegnati in stimolanti incontri di alto contenuto culturale e insieme rilassati dal soggiorno in un territorio ricco di ameni paesaggi e storici monumenti, ma anche di una antica e varia cultura alimentare. Essendo il tema a cui è dedicata l’edizione 2010 proprio “L’Alimentazione”, per la prima volta queste due componenti si fondono, diventando le due facce della stessa medaglia: infatti, se l’argomento “cibo” evoca problematiche gravi e planetarie come la fame nel mondo, la sostenibilità della produzione agroalimentare, i “cattivi rapporti” con la tavola di anoressici e bulimici o il preoccupante diffondersi dell’alcoolismo giovanile, il “momento convivale” è da sempre anche occasione di gratificazione, gaiezza e socializzazione.. Un’edizione quindi assai particolare, qualificata dagli interventi di illustri esperti, studiosi, scrittori e divulgatori di altissima competenza specifica e grande comunicatività. Galeazzo Sciarretta ADOLFO NEGRI Vendita e assistenza Impianti a gas 46 tel. 0376 847016 Via H. Dunant - Guidizzolo (MN) PROGRAMMA mercoledì 26 maggio - ore 15:30 Location: GOITO - Sala Verde Titolo: “Alta qualità: ristorazioni a confronto” Conferenza a cura del Prof. Costantino Cipolla mercoledì 26 maggio - ore 19 Cerimonia ufficiale di apertura Location: MONZAMBANO - Villa Conti Cipolla giovedì 27 maggio - ore 10:00 Location: CASTIGLIONE - Auditorium Istituto Statale Francesco Gonzaga Titolo: “… quando il bere si fa duro, i duri smettono di bere” Argomento: L’alcool e i giovani: un problema che interessa la società di oggi e quella di domani Relatore : Enrico Tempesta (Roma) direttore scientifico dell’Osservatorio permanente giovani e alcol giovedì 27 maggio - ore 21:00 Location: MEDOLE -Teatro Comunale Titolo: “Approc ci problematici al cibo” Argomento: Anoressia, bulimia ed altro Relatore : Riccardo Dalle Grave (Verona) Responsabile dell’Unità funzionale di Riabilitazione Nutrizionale della Casa di Cura Villa Garda e presidente dell’AIDAP venerdì 28 maggio - ore 10:00 Location: GUIDIZZOLO - Teatro Comunale Titolo: “… quando il bere si fa duro, i duri smettono di bere” Relatore : Enrico Tempesta (Roma) venerdi 28 maggio - ore 17:00 Location: PONTI SUL MINCIO - Aula del refettorio delle scuole Titolo: “La sfida del terzo millennio” Argomento: La crisi alimentare mondiale tra miopie, interessi e disinformazione Relatore : Gabriele Canali (Piacenza) Docente presso la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona venerdì 28 maggio - ore 21:00 Location: GUIDIZZOLO - Teatro Comunale Titolo: “Scienza in cucina” Argomento: Due secoli di scienziati ai fornelli, dal Conte Informazioni al pubblico: Colline Moreniche del Garda – Assciazione per la Promozione Turistica Piazza Torelli, 1 46040 Solferino (MN) Tel. 0376 893160 [email protected] www.collinemoreniche.it di Parmeggiani Romi IMPIANTI ELETTRICI CIVILE ED INDUSTRIALI Rumford alla gastronomia molecolare Relatore : Dario Bressanini (Como) Ricercatore universitario nel Dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Como. sabato 29 maggio - ore 10:00 Location: SOLFERINO – Teatro Parrocchiale Titolo: “Cosa bolle in pentola?” Argomento: Vizi e virtù degli italiani a tavola Relatore : Marina Cepeda-Fuentes (Roma) Giornalista specializzata in gastronomia. Responsabile della rubrica di Radio Rai Due “Che bolle in pentola”. sabato 29 maggio - ore 17:00 Location: CAVRIANA - Sala Civica Titolo: “OGM in agricoltura: minaccia o opportunità?” Argomento: Un tema assai oggi dibattuto e perlopiù a sproposito! Relatore : Antonio Pascale (Napoli) Agronomo, giornalista e scrittore. Autore di libri e saggi sull’alimentazione e le biotecnologie sabato 29 maggio - ore 21:00 Location: VOLTA MANTOVANA – Salone delle scuderie di Palazzo Gonzaga Titolo : “Alimentazione e salute” Argomento: L’uomo è ciò che mangia (almeno da questo punto di vista) Relatore: Carlo Cannella (Roma) professore ordinario di Scienza dell’Alimentazione presso Ia Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma domenica 30 maggio - ore 10:30 Location: POZZOLENGO – Plesso Scolastico Titolo: “ Il primo nutrimento” Argomento: Perché preferire l’allattamento al seno Relatori: Marina Repola (biologa e Nutrizionista esperta in problematiche alimentari del Terzo Mondo) e Gregorio Monasta (Consulente, già Responsabile Sud-America, Unicef) domenica 30 maggio - ore 15 Location: CASTIGLIONE – Teatro Sociale Titolo : “Anni guadagnati” Argomento: Alimentazione e incremento di vita Relatore: Mariangela Rondanelli (Pavia) professore associato in Scienze e Tecniche Dietetiche presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia. Si occupa delle correlazioni fra nutrizione e longevità. Informazioni sulle “Proposte di Scienza e accoglienza”: Iat Alto Mantovano Via Marta Tana, 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) Tel. 0376-944061 [email protected] Montaggio assistenza e vendita cicli QUADRI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE ED AUTOMAZIONE di Sergio Revenoldi Tel. 0376 818696 Cell. 338 9734184 Guidizzolo MN via C. Benso conte di Cavour, 5 tel. 0376 847178 via Tomasina, 23/1 46040 Guidizzolo MN 47 Tendaggi Materassi Tende da sole Veneziane Zanzariere Divani Vendita promozionale Prenota ora la tua tenda da sole GIBUS avrai lo sconto del 15% sul prezzo finale Promozione valida fino al 15 maggio 2010 FRACCARO FRANCO ALESSANDRO e MICHELE Negozio 0376 847007 - Franco 331 6083428 - Alessandro 333 5410713 - Michele 349 4139784 Piazza Pezzati, 25 - Guidizzolo MN 48 Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa Teatro Sociale di Mantova Sabato 30 gennaio 2010 sarà una data da ricordare per molti bambini e ragazzi di Guidizzolo e Cavriana che si sono esibiti durante la serata “Bolle di gioia” in favore di ABEO al Teatro Sociale di Mantova. I ragazzi fanno parte di due splendide formazioni musicali del nostro territorio, la “Diapason Young Bang”, composta da una sessantina di elementi, e il “Coro di voci candide dei Colli Morenici” costituito da quaranta giovanissimi musicisti tra i 6 e i 7 anni, entrambi diretti dal magistrale Maestro Nicola Ferraresi. La loro presenza a questa serata di beneficenza ha portato in teatro circa trecento persone da entrambi i paesi, i ragazzi sono stati eccezionali, non è facile aspettare ore dietro le quinte di un palco come quello del Sociale in attesa del proprio turno, soprattutto quando si è molto piccoli, e poi saper dare il proprio meglio di fronte ad una platea gremita da oltre novecento persone. Il loro programma era costituito da brani originali per banda e da canti scritti appositamente per coro di bimbi, i più piccoli si sono letteralmente scatenati in balli e canti, dimenticando la stanchezza nei camerini. La serata, sotto la direzione artistica di Francesca Ponti, è stata composta anche di numerosi balli dove i protagonisti assoluti erano sempre i più piccoli. Si ringraziano di cuore tutti i nostri bambini del coro, i ragazzi della Young Band, le famiglie dei partecipanti per la disponibilità e la pazienza, le maestre delle classi Prime della Scuola Primaria di Guidizzolo e delle Classi Prime e Seconde della Scuola Primaria di Cavriana per la carica che danno e la fiducia che dimostrano ai loro alunni ed al corso di musica proposto all’interno dell’attività didattica. 49 50 51 52