TEMPIO_7feb2016 - Parrocchia di San Nicolò Vescovo

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TEMPIO_7feb2016 - Parrocchia di San Nicolò Vescovo
I NOSTRI MORTI
È deceduto sabato 30 gennaio il sig. Aurelio Riva, di anni 72; i funerali si sono
tenuti il 2 febbraio a San Giorgio Maggiore. Affettuose condoglianze alla
vedova ed alla figlia, con preghiere di suffragio.
CALENDARIO
Parrocchia di S. Nicolò
Tempio Ossario
Borgo Poscolle - Udine
LITURGICO
Lun. 8: S. Gerolamo Emiliani, "patrono universale
degli orfani e della gioventù abbandonata" (1486-1537); è
Udin - Borc di Puscuel
www.tempioudine.it (http://parrocchia.tempioudine.it/)
T
da noi venerato nella chiesa della Pietà in p.le Cella.
Mer. 10 : Mercoledì delle Ceneri / Miàrcus de Cinìse.
T Giov. 11: B. Vergine di Lourdes.
T
Domenica V per annum Domìnica in Quinquagésima
(
)
7 febbraio 2016 (a. C, col. lit.: verde)
PREPARAZIONE CRESIME ADULTI (PARROCCHIA DEL DUOMO)
Sede:Oratorio della Purità - Piazza Duomo, 2; Iscrizioni: Tel 0432-505302
Data di inizio:16 febbraio ore 20.30 - 22.00; Ogni martedì fino al 15 maggio- Solennità di Pentecoste
La Parola detta oggi per noi : «Udii la voce del Signore
PREPARAZIONE AL MATRIMONIO (PARROCCHIA DI S. MARCO, viale Volontari della Libertà, 61)
Iscrizioni: Tel. 0432-470814 Data di inizio: Domenica 14 febbraio 2016 ore 16.30 Ogni domenica
pomeriggio: N° 8 incontri
Ore 18.30: S. Messa
La Peraule nunziade vué a nualtris : «Gjesù i disè a
“NON ESSERE PIÙ SENZA FEDE, MA CREDENTE!” ‫’שׁלּוֹסּ‬
Àλφα
Letture per rincuorarsi
Ωµήγα
‫שׁלּוֹסּ‬
«La vera scuola deve insegnare concetti, abitudini e valori; e quando una
scuola non è capace di fare questo insieme, questa scuola è selettiva ed esclusiva e
per pochi. Credo che la situazione di un patto educativo rotto, come quella di oggi,
sia grave, […] perché porta a selezionare i “super-uomini”, ma soltanto con il criterio
della testa e soltanto con il criterio dell’interesse. Dietro a questo, c’è sempre il
fantasma dei soldi - sempre! - che rovinano la vera umanità. Una cosa che aiuta è
anche una certa e sana informalità rispettosa; e questo fa bene, nell’educazione.
[…] Dove c’è rigidità non c’è umanesimo, e dove non c’è umanesimo, non può
entrare Cristo! […] E il popolo vuole un’altra cosa: e quando dico “popolo” dico la
gente, tutti noi, le famiglie… Vogliono convivenza, vogliono dialogo Un educatore
che non sa rischiare, non serve per educare. Un papà e una mamma che non sanno
rischiare, non educano bene il figlio. Rischiare in modo ragionevole. Cosa significa
questo? Insegnare a camminare. Quando tu insegni a un bambino a camminare, gli
insegni che una gamba deve essere ferma, sul pavimento che conosce; e con
l’altra, cercare di andare avanti. Così se scivola può difendersi. Educare è questo.
Tu sei sicuro in questo punto, ma questo non è definitivo. Devi fare un altro passo.
Forse scivoli, ma ti alzi, e avanti… Il vero educatore dev’essere un maestro di
rischio, ma di rischio ragionevole, si capisce. » [PAPA FRANCESCO, 21 nov. 2015]
che diceva: “Chi manderò e chi andrà per noi?”. E io risposi: “Eccomi,
manda me!”» (Isaia 6,8).
Simon: “No sta vê pôre; di cumò indenant tu sarâs pescjadôr di oms”.
Alore lôr [Jacum e Zuan fîs di Zebedeo ch’a jerin compagns di Simon],
menadis lis barcjis a tiere, a lassarin dut e i lerin daûr. » (Luche 5,1-11)
VOCAZIONE E MISSIONE: “NON TEMERE!”
«Vocazione profetica e missione sono le parole chiave che riassumono un
mo
otratto essenziale della esperienza cristiana. Il Vangelo oggi proclamato m
Risorto:
sorto: “Non teme
stra Gesù in un atteggiamento che richiama quello del Ri
temeote”!. Infonde coraggio ai suoi discepoli, li invita a non avere paura, affida llo
mo
oro la missione di diventare “pescatori di uomini”. Il potere che Gesù ha m
strato nell’evento della pesca miracolosa diventerà anche quello di Pietro e
della comunità
testiicomunità cristiana nel loro futuro ministero missionario: essere test
moni del Vangelo nella storia dell’umanità. Chi accoglie la chiamata è con
consapevole di essere depositario di una missione: nonostante le sue debolezze
continuare l’opera di evangelizzazione iniziata da Gesù. Il sentimento della
riconoscenza contraddistingue la risposta accogliente a tale chiamata»
chiamata»
(don Plinio)
Vuoi questa “agenda” subito a casa in formato elettronico?
Richiedila a: [email protected]  IL PARROCO ALLE SUE COMUNITÀ
XXXIII GIORNATA PER LA VITA, 6-7 FEBBRAIO 2016
Nella nostra Diocesi di Udine si celebra, sabato 6 febbraio presso
la B.V. delle Grazie , a partire dalle ore 15.30, la Giornata per la
Vita dal titolo: La misericordia fa fiorire la vita.
Nella Chiesa italiana si celebra pure domenica 7 febbraio la
Giornata per la Vita con il tema : Al primo posto il diritto alla
vita!. «Il grado di progresso di una civiltà – afferma il papa Francesco
– si misura proprio dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle
sue fasi più fragili, più che dalla diffusione di strumenti tecnologici».
A S. Giorgio Maggiore sono in vendita le Primule della Vita.
INIZIA GIÀ LA QUARESIMA !
Mercoledì 10 febbraio, Mercoledì delle
Ceneri, inizia il ‘tempo
forte’ della Quaresima.
Fare l’elemosina, pregare, digiunare: il vero
cammino quaresimale
avviene senza formalismi. Sullo scenario quaresimale domina in primo piano la Croce di Cristo, agnello di Dio immolato per noi.La sua
immagine si erge in fondo al cammino quaresimale, come un giorno
attendeva Cristo al termine della sua “via Crucis”. Bisogna guardarlo da
vicino il Cristo crocefisso durante la nostra Quaresima e scoprirlo
anche nei poveri e negli ultimi.
Dunque inizieremo la Quaresima con il digiuno e il rito
dell’Imposizione delle Ceneri (mercoledì 10 febbraio alle ore
18.30 al Tempio, ore 19 a S. Giorgio), quindi le offerte di “Un pane
per amor di Dio” e la Via Crucis settimanale, proseguendo con il
Corso Biblico programmato a cominciare da venerdì 26 febbraio e
partecipando ad altri appuntamenti religiosi e culturali che saranno annunciati.
MA CHE COS’È LA QUARESIMA? Il Vangelo ricorda: «Allora Gesù
fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver
digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame (Mt 4,1ss). La Quaresima, allora, è imitazione di Gesù nel momento decisivo dell’inizio del suo
annuncio del Regno di Dio nel mondo; era quindi il tempo in cui gli aspiranti
si preparavano a ricevere il Battesimo per diventare nuove creature e annunciatori della Buona Notizia. Durante la Quaresima si riafferma l’intimo legame
fra digiuno e conversione della vita, pentimento dei peccati, preghiera umile e
fiduciosa, esercizio della carità fraterna e lotta contro l'ingiustizia. Infatti l'astensione dal cibo va sempre unita all'ascolto e alla meditazione della Parola di
Dio, alla preghiera e all'amore generoso verso coloro che hanno bisogno; il digiuno sarà così l'anima della preghiera e la misericordia la vita del digiuno.
1) La disciplina del digiuno
obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce
di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la
quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.
2) La disciplina dell’astinenza
proibisce l'uso delle carni, come
pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi
particolarmente ricercati e costosi.
3) Il digiuno e l’astinenza devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo; è
consigliato il Sabato Santo sino alla Veglia pasquale.
4) L'astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con una solennità (19 o 25 marzo…). In tutti gli
altri venerdì dell'anno (escluse le solennità) si deve osservare tale astinenza,
oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità.
5) Alla disciplina del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60°
anno iniziato; all'astinenza coloro che hanno compiuto il 14° anno d’età.
«Le comunità ecclesiali, come pure ogni singolo cristiano, sono impegnati a trovare i modi più adatti per praticare il digiuno e l'astinenza secondo l’autentico spirito
della tradizione della Chiesa, nella fedeltà viva alla loro originalità cristiana. Questi modi consistono nella privazione e comunque in una più radicale moderazione non solo del cibo, ma anche di tutto ciò che può essere di qualche ostacolo ad una vita spirituale pronta al rapporto con Dio nella meditazione e nella
preghiera, ricca e feconda di virtù cristiane e disponibile al servizio umile e disinteressato del prossimo»… (Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza, Ed. CEI, cap. 10)