Come essere costruttori di pace
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Come essere costruttori di pace
Come essere costruttori di pace L a storia con i suoi colpi di scena, ha mostrato quanto fossero profetiche le parole di Paolo VI nell'ormai lontano della pace". 1967: "Lo sviluppo è il nome nuovo Crollati i muri fra Est ed Ovest, sono rimasti in piedi con tutta la loro drammatica potenzialità di violenza i muri fra Nord e Sud. E' per questo motivo che, a distanza di 26 anni, Giovanni Paolo Il ha ripreso lo stesso tema per la giornata mondiale della pace del l' gennaio 1993 che ha come titolo: "Se cerchi la pace, va' incontro ai poveri". Lo scenaIio è diverso da quello del 1967, ma l'umanità più di allora si trova imbrigliata nella sofferenza della povertà e della guerra. Ma perché per troppo tempo si è voluto ignorare il legame profondo fra queste due realtà? Perché in alcune regioni del globo ci si è immersi nei beni di consumo in una sorta di ubriacatura collettiva, insensibili ai richiami alla giustizia della restante parte dell'umanità? Questi ed altri interrogativi riecheggiano nel messaggio del Papa che, ancora una volta, vuole scuotere le coscienze e richiamare tutti ai propri doveri; vuole dare conforto e sostegno alle tante, troppe vittime della povertà e della guerra. Egli afferma che non solo la miseria "colpisce al cuore lo sviluppo pacifico della società", ma che, ovviamente, anche la guerra, a sua volta, è fonte di povertà. E quale povertà! C'è miseria degradante per l'uomo? Occorre anzitutto "farsi" poveri, evangelicamente poveri: "Non accumulate tesori sulla terra (... ) accumulate invece tesori nel cielo" (M!. 6, 19-20), ammonisce il vangelo. E in questo vivere il paradosso di farsi povero per lottare contro la povertà, si dà anche il proprio contributo alla costruzione della pace. Anzi, afferma Giovanni Paolo Il, "tale povertà evangelica si pone come fonte di pace, perché grazie ad essa la persona può instaurare un giusto rapporto con Dio, con gli altri e con il creato". Siamo all'inizio di un anno che si presenta denso di incognite, ma che, proprio per questo, pone delle sfide a ciascuno di noi: saremo capaci nello scorrere dei giorni di questo 1993 di "organizzare" la speranza? Sapremo essere portatori di pace nonostante le tante guerre? Avremo il coraggio di andare incontro ai poveri con mani aperte, nonostante la prolungata crisi economica? Noi, qui a Loppiano, insieme a tutti voi, vogliamo raccogliere queste sfide e dare così il nostro piccolo ma insostituibile contributo per far sì che questo splendido messaggio di Giovanni Paolo Il "Se cerchi la pace, va' incontro ai poveri", porti frutti rigogliosi. Matteo Silvi "quel .bambino sono lO... " questo era provvisorio". Giunto a 50 lo fanno essere uno come tutti gli vita di ogni giorno". Matteo sostiene anni pensai che la vita stava perfinire. altri. Spesso è chiamato a raccontare tutti con i suoi incoraggiamenti, il suo Efui preso, allora, da una grave la sua esperienza nelle Mariapoli in affetto, le sue preghiere. Sente il angoscia". Nel '55 viene invitato a Italia e anche negli Stati Uniti, dove la focolare dove vive veramente come la Vigo di Fassa, dove si teneva la figlia Serenella è diventata sua nuova famiglia. Se qualcuno Mariapoli, incontro estivo del responsabile del Movimento. Si deve assentarsi per lavoro, ne avverte Movimento dei Focolari. E' prepara bene, ricordando le parole di profondamente la mancanza e al rientro un'esperienza decisiva. Durante una Chiara Lubich: "Dalla vostra piccola manifesta sempre una grande gioia. Messa ha l'impressione di entrare in storia si può capire la grande storia un altro mondo, quasi in Paradiso. del Cristianesimo". " L lunga a mia veram�nte una stona." , : Profondamente toccato dalla grazia, così affermava spesso Matteo Silvi, finì, io ancora turbato rimasifermo al è Matteo racconta: "Quando la Messa deceduto lo scorso 22 dicembre. mio posto. Un sacerdote che Come scrivere in poche righe di una conoscevo, mi venne vicino e subito gli vita ricca come la sua? Nato nel 1904 in Umbria, studia Giurisprudenza. Divenuto prima funzionario e poi Ispettore Generale presso il Ministero del Tesoro, si distingue per la serietà ed onestà con cui svolge il suo lavoro. Negli anni difficili del dopo-guerra, rappresenta il Governo Italiano a Berlino, a Londra e a Parigi, nelle conferenze aprii l'anima: 'E' troppo bello, non è per me. lo sono molto occupato ed ho anche mia moglie efigli; non potrei dedicarmi ad una vita come questa!". Dalle risposte del sacerdote capisce però che anche lui può vivere questa vita, pur continuando a fare tutte le Con gli appunti preparati per assolutamente essere presente queste occasioni, scrive il libro all'incontro al Salone San Benedetto. "Quella violenza di Dio", che ha avuto E' difficile farlo rimanere a casa, tanto successo ed è arrivato alla anche quando non si regge quasi quinta edizione. A questo ne sono seguiti altri due: "L'Amore è più forte" e "Una vita senza età", nei quali ha continuato il racconto della sua esperienza. Nell'SI Matteo sente il desiderio di venire a vivere a Loppiano. Spiegava: cose di prima, ma facendole con "". Non intendo certo andare in amore, per amore: occorreva farsi pensione. Qualcosa potrei semprefare. piccoli, abbandonarsi a Dio come fa La domenica, che ci sia bello o cattivo tempo, Matteo vuole sulle gambe: è un cittadino della Mariapoli e vuole dare il suo contributo attivo! Tanti amici ne approfittano per salutarlo. Per tutti una parola, una battuta, un sorriso. Spesso, quando gli si chiede "Come stai?", risponde: "Adesso sto meglio perché ho visto te!". Quotidianamente si reca nella lo penso a ÙJppiano come ad un cappellina di Campogiallo: è la meta 1"".10 penso a Loppiano come ad un bozzetto di città sul monte dove, tra gli altri, c'è il vecchio Simeone ... che potrebbe dar gloria a Dio anche con la sua semplice testimonianza", scena simile! Mi attirava soprattutto il in cui mi sveglierò e mi accorgerò che all'improvviso... una stretta al cuore e sono morto!". Gli ultimi giorni di un grido dentro: 'Quel bambino sono Matteo sono caratterizzati dalla gioia. bozzetto di città sul monte dove, tra gli abituale delle sue passeggiate. E' altri, c'è il vecchio Simeone ,,, che appunto nella cappellina che il potrebbe dar gloria a Dio anche con la rapporto figlio-Madre che Matteo ha sua semplice testimonianza". Qui a sempre avuto con la Madonna, Loppiano, una delle sue occupazioni è raggiunge una nuova dimensione. la corrispondenza con le innumerevoli Lasciamo che sia lui stesso a primo periodo è di adattamento, ma persone che, avendo letto i suoi libri, raccontare: "Ero andato afare la lui sa cavarsela brillantemente. l gli scrivono per raccontargli le loro visita nella cappellina di Campogiallo, "Avevo tutto -ricorda Matteo-: focolarini con cui vive sono tutti difficoltà, le loro gioie. Tanti gli dove era esposta da poco una icona Matteo sdrammatizzava sempre, salute,jamiglia, denaro, eppure mi molto più giovani, ma la vivacità, scrivono che le sue parole danno loro che rappresentava la Madonna di scherzando umoristicamente. Un sentivo inquieto. Capivo che tutto l'acutezza, e soprattutto la sua carità "uno slancio nuovo per affrontare la Vladimir... Non avevo mai visto una giorno ai focolarini che l'assistono internazionali che si occupano di saldare i conti fra le Nazioni e di un bambino. E' il suo primo sì. La sua vita si trasforma applicare il piano Marshall per la radicalmente e così, di conseguenza ricostruzione dell'Europa. Sposato quella della sua famiglia. con Teresa, ha due figlie: Serenella e Chiara. Ha tanta dedizione per la famiglia. I Matteo entra in focolare a Roma. Il dice: "Come sarà bella quella mattina Bambino, avvinghiato alla Madre. E io!'. Lo scorso febbraio Matteo si ammala seriamente e viene ricoverato in ospedale. Chi l'ha conosciu to bene sa che E in questa gioia s'è spento, proprio come lui si aspettava e aveva confidato l'anno scorso: "Morirò tranquillamente... con tutta la serenità". Giuseppe Arsi I I NI I ella ricorrenza dei cinquecento anni dall'arrivo di Cristoforo Colombo in America si è tenuta a Santo Domingo -nell'isola delle Antille dove iniziò l'evangelizzazione del Continente, che oggi è spartita tra la Repubblica Domenicana e il poverissimo Haitila IV Conferenza generale dei vescovi latino-americani. E' andato di persona Giovanni Paolo Il per il discorso di apertura, Sono state tre 500 anni dall'arrivo di Colombo, 500 anni dall'arrivo del messaggio evangelico, La Conferenza di Santo Domingo è stata una celebrazione o una condanna di questi eventi? lo credo che non sia slala né una celebrazione e neppure una condanna, E' I slalo un momento di linessione sui discendenti dei plimi cinquecento anni per capire cosa c'era abilanli di quelle lerre, cullurali che esislono tra l'America latina e stato di positivo e cosa di negativo In questi quella nera, anivala l'Europa sono enormi. cinque secoli di evangelizzazione, Una dall'Mli" sollo il linessione proiettata verso il futuro: cosa giogo della schia�tù, potremo fare d'ora In poi? Una ricerca quella meticcia, frullo accurata di quelli che erano stati i germi dell'incrocio.., e della buona notizia del Vangelo, di come si fmalmente la cultura della modernità, erano o non sviluppati e che cosa presenle soprallullo dobbiamo fare, nell'ambiente urbano, La Chiesa latino-americana nelle sue anteriori conferenze generali aveva segnato un cammino molto importante (Medellin, Puebla) soprattutto nella opzione preferenziale per i poveri, Santo Domingo segna una continuità in questa scelta? Su queslo aspetto la risposla deve settimane di intenso dibattito sui più urgenti problemi, trattati da 260 partecipanti tra vescovi, religiosi e laici. In qualità di esperta era presente anche la sociologa brasiliana Vera Araujo, da anni insegnante alla scuola internazionale di Loppiano, A lei rivolgiamo alcune domande, "",ho avuto la sensazione di cogliere cos'è la presenza dello Spirito Santo nella Chiesa," (nella foto: la sociologa Vera Araujo viene presentata al Santo Padre in occasione della Co'lferenza di Santo Domingo), essere affermativa al cenlo per cenlo, Nel calarsi nelle cullure, I vescovi sono molto silenzio, interrotto soltanto da due campo della promozione umana, e dunque consapevoli che un'azione di questo tipo è applausi: quando ha proposlo l'idea del dei gravissimi problemi che atlraversano il impossibile senza il protagonlsmo dei laici. sidono dei vescovi dell'intero continente Continenle, la scella evangelica I laici sono diventati priorità fondamentale americano e quando ha parlato di una preferenziale per I poveli è slala riafferrnala nel documento di Santo Domingo: un economia di comunione e di solidalietà, Ha con grande energia e soprallullo con laicato formato, impegnato, capace di affrontato le più varie tematiche con ampio grande cognizione dell'alluale slluazione promuovere una nuova evangelizzazione respiro e profondità, La sua presenza poi, del Conlinenle, lo ho polulo ascollare delle nella reallà dell'oggi Ialino-americana, nella vicino ai vescovi, ha dalo la sensazione analisi falle con grandissima profondilà e situazione economica che i vescovi non tangibile del suo interessamento e del suo concretezza. hanno esitato a definire angosciosa e nelle amore, Ha dato il tono all'assemblea, Un cullure del continente, lana di ollimismo e di speranza, Cosa ha significato la presenza di Giovanni Paolo n per l'inizio di questa assemblea? Uno dei temi fondamentali di questa conferenza era l'approccio alla cultura nel continente, guale è la sua riflessione a questo proposito? gual'è il posto del laicato, cioè degli uomini e delle donne cristiani, nella cosidetta "nuova evangelizzazione" del Continente? Su queslo mi è sembralo che i vescovi Credo che la presenza del Papa sia slala avessero una grande chiarezza. La nuova molto importante. Lui era venuto in un atto evangelizzazione è slala l'asse centrale di grande disponibilità e considerazione J responsabilità particolari, perchè i legami Spesso viene sottolineata la pietà popolare e mariana come una caratteristica della cultura dei popoli latino-americani. Come viene espressa questa realtà nel documento di Santo Domingo? Numerosi vescovi hanno voluto che si nelle grandi città, facesse presente oon forza nel documenlo portata poi un po' che Malia non è solo madre, ma anche dappertullo allfal'rso modello dei clistiani. E' lei ad indicarci la i mezzi di slrada per l'incullurazione del messaggio comunicazione. E' evangelico, A Guadalupe infalli venuta in rtlievo la !'incullllrazione è già realizzala: la necessità urgente Madonna appare all'indio Juan Diego nelle dell'incutlurazione del semblanze Indigene, Vangelo in queste culture, Quale il messaggio che da questa conferenza viene rivolto all'Europa? La prima cosa da dire è che erano presenti vesco� e rappresentanti di tullo il In fine, cosa è stato per lei a livello personale questa esperienza? Per me è stala una esperienza molto profonda e difficile a dire in poche parole: ho avulo la sensazione di cogliere cos'è la mondo, La Chiesa latino-amelicana era presenza dello Spirito Sanlo nella Chiesa, sollo lo sguardo di tulla la Chiesa In una conferenza così complessa, con tanti universale, Dalle teslimonianze che ho problemi da affrontare, si è sentita la avuto modo di sentire, da parte di presenza dello Spilito nella guida della rappresentanti di altri paesi, c'era Chiesa verso dei traguardi. Quesla l'ammirazione e la meraviglia per la vitalità presenza si manifestava attraverso i di una Chiesa così calata nella realtà, Allo vescovI. I religiosi e i laici che componevano stesso tempo questa Chiesa si è rivolta l'assemblea, soprallullo nei momenti di verso l'eslerno ed ha denuncialo il fallo che intenso lavoro e di preghiera, Quesle l'America latina oggi è un continente persone, pur lavorando loro, lasciavano emarginalo dal consesso internazionale, uno spazio al lrascendente, all'Assoluto, afef rmala Dunque il messaggio che �ene da questa che ha potuto prendere dimora fra di loro, assemblea è qllello di riaprire un canale di La prima cosa interessante che Si è della conferenza, Una evangelizzazione però verso la Chiesa latino-americana, a pochi Continente latino-americano presenta una integrale: allargata su tulla la promozione mesi dall'intervento subito, Il suo lungo realtà multi-culturale, Infalli, valie culture comunicazione col resto del mondo, E in dell'uomo e sull'incullurazione, cioè sul discorso è slalo ascollalo in un profondo la compongono: quella indigena, dei questo senso credo che l'Europa abbia delle intervista di José Maria Poirier I " ra di loro non vi era F nessun indigente", si diceva dei primi cristiani. Era proprio quello che cercavamo "DARE": CATENA INARRESTABILE di vivere con le nuove amiche che avevo incontrato: le gen, Se a Avevo sempre sognato di avere subito una delicata operazione al una mancava un vestito subito una casa in altre condizioni e cuore e si temeva per la sua vita, un'altra dava uno dei suoi, si invece", Quel periodo ha reso più ricco il cercava l'una per l'altra lavoro, Eppure non potevano esistere nostro rapporto familiare: mettevamo in comune i nostri barriere all'unità fra di noi, insieme abbiamo fatto trovare beni e se qualche famiglia era in sentivo che tutto doveva essere alla mamma al ritorno difficoltà facevamo arrivare in comune: gioie e dolori. dall'ospedale un letto nuovo, che quello di cui aveva necessità, Un giorno la mamma si è tanto desiderava, ed una Nella mia famiglia avevamo lamentata che nessuno di noi lavatrice così che non dovesse appena il necessario, eppure la dipingesse le pareti nere per lavare a mano, Tutto questo ha mia mamma, contagiata l'umidità, Ho raccontato questo suscitato intorno a noi reazioni a dall'amore che vedeva fra noi, il alle gen e loro mi hanno catena: uno zio si è offerto di giorno di Pasqua mi ha dato proposto di farlo insieme, installare la lavatrice, una zia ci alcune delle sue galline per la In quel week-end la mia famiglia ha dato una somma ... Una famiglia di un'altra gen, ancora era fuori e quando sono tornati solidarietà inaspettata: è nato un più povera, erano felicissimi. rapporto più forte con ciascuno C'era però per me un ostacolo da Dopo qualche tempo a casa si è che ha prodotto frutti concreti. superare: non volevo invitare le gen a casa mia, mi vergognavo di mostrare loro dove vivevo, I nellafoto: momento di una coreografia durante il programma de! r maggio a wppiano. I presentata una nuova difficile situazione: la mamma aveva , cura di N,da C,ldirol. "Quel dolce stil novo" Ottocentotrentotto abitanti di sessantasei nazioni: questi gli ultimi dati statistici aggiornati al momento in cui scriviamo, Molti giunti negli ultimi mesi, e naturalmente, dai posti più diversi: Lituania, Thailandia, Egitto, Singapore, isole Mauritius, Nigeria e via via, Una popolazione che ogni anno si rinnova. Con i nuovi arrivati, dopo i benvenuti e l'accoglienza in cui sorrisi e gesti possono bastare, nasce una necessità: capirsi. Lingua ufficiale dovrebbe essere l'italiano e in reallà la grande maggioranza ne conosce le basi e qualche volla... perfino il condizionale! E poi qui lo si studia con impegno con metodi collaudati ed insegnanti più che espertI. E' assodato, e lo sostengono i maggiori studiosi del lessico che una lingua subisce evoluzioni e cambiamenti, ad opera di chi ne fa uso, adattandosi alle reallà storiche onde paterne costantemente esprimere le peculiarità... Loppiano ne è un esempio: qui la lingua è viva, Neanche gli spunti umoristici mancano mai: è successo più volle che qualcuno di noi, guida improvvisata per qualche gruppo di visitatori, abbia preso, a causa dell'italiano un po' stentato, qualche clamoroso granchio, Alla cooperativa, M.L. spiega con grande disinvollura, fra lo stupore generale, che il grosso carro parcheggiato fuori dalle cantine serve per buttare via gli acini, mentre i rospi verranno pigiati per la produzione del Chianti DOC, Oppure tra i filari qualcuno segnala giganteschi grappoli di uova mature, Nel laboratorio di ceramica, è già stato spiegato più volle agli ospiti stupefatti che alcuni vasi sono prodotti con il rqffreddore E' rimasto negli annali della recezione un episodio di qualche lempo fa. Nella hall giunge la fulminante notizia che è arrivato imprevisto un gruppo di Ventimiglia: "Ventimiglia?!! esclama qualcuno- impossibile dar da mangiare a lutti. Speriamo che almeno diecimiglia abbiano portato il pranzo al sacco!!!". I due giovane non italiane nei laboratori della "Fantasy", E i verbi irregolari? Che tragedia il verbo andare che alla prima persona del presente diventa "io vado" mentre logica vorrebbe che si dicesse "io ando", Anche l'Europa dell'est sta dando un contributo notevole all'evoluzione della lingua viva: aboliti gli articoli, considerala parte superflua del discorso. anche le preposizioni articolate sono ormai una categoria quasi estinta. Nessuna delle lettere dell'alfabeto si senle però emarginata a Loppiano: se la "L'è stata abolita dagli slavi compare abbondantemente quando a ·porlale' è un 'ropplesentante" delle "tetle" del Sol Levante. E athibuendo il suo giuslo genere a qualche finale di parola si capisce perfettamenle cosa inlende un olandese che ti chiede unafoglia e una birra per prendere appunti o nnvita a visitare i moslri dei lavori e si attarda per innaffiare i pianti. Potrebbero essere mille le battute scherzose ma sotto tutto queslo c'è l'impegno, lo sforzo e la fatica di arrivare a parlare con l'allro, a capirlo, a comunicare, La lingua diveata quasi un'ascetica a sé: "una volla sentivi che le parole nel luo idioma ti uscivano belle, roloade, espressive, ed ora balbetti lullo all'infinito e con uno scarslssimo vocabolario. Ma questi lunghi silenzi ai quali sei coslretto. quel cerchio alla lesta che ti prende la sera dopo esserti concenlrato tullo il giorno per capire suoni così diversi e ordinarli nella lua mente con un senso compiuto ti arricchiscono in umanilà. Perdi un po' della lua autosufficienza davanti all'altro ed impari il vero senso delle parole ed anche qualcosa che va al di là della parola stessa: la comunicazione dell'amore", Luisa Colombo IN LIBRERIA storia della mia vita "'iiiCiWMGò7!r;;Tì;;;;7i;;-,-J Quella "Violenza di Dio" Una vita senza età L'Amore è più forte vicenda spirituale ed umana di Matteo Silvi: l'incontro con Dio Amore, attraverso l'esperienza del Movimento dei Focolari, fa di un noto ed affermato economista cinquantenne un "bambino" evangelico, capace di cominciare una vita completamente nuova, Dal desiderio di partecipare agli altri il dono ricevuto nasce questa narrazione sincera ed awincente, di impatto immediato, che sa esprimere in uno stile semplice e vivace, spesso venato di arguzia e di poesia, il senso profondo di una ricca esperienza di vita, "Confessioni moderne di un'anima agostiniana" (I.GiordaniJ, "testimonianza autentica di un credente e di uno scrittore nobilissimo" (F.Tomizza); pagine sempre pervase da una visione sapienziale dell'esistenza e della storia, alla luce della spiritualità dell'unità. lo voglio - scriveva l'Autore - che questi libri siano un colloquio con i miei lettori, che amo uno ad uno, pur senza conoscerli". Un autobiografia scritta dunque, paradossalmente, non per parlare di sé, ma per mettere in luce e comunicare a tanti "il filo di Dio che conduce una storia", luminoso e affascinante mistero nella vita dell'uomo, Chiara Bernasconi , Amministrazione. Redazione In Lopplano -If,(055)8335094-8335169 -INCISA V AI DARNO {fii d irettore responsabile Gugl ielmo &selll- Aut. Trlb. Firellle n. 2622 d e l 09.12.1977 c.c.p. n. 21038500 Inlestato a Loppiano· c.p. 64 -Incisa Vald arn o Recezlone della Mariapoli· 1f.(055) 8335169 Stampa Baldesi - Firenze ALBANO LAZIAIJ: (RO�IA) Via l'almi. 207 - tI,I(6)9320317 -F.M. ANCONA Via fazioli. 10 - tf.r0711201�0 l· n. Via Ta�liamcnto. 19·IL(071)32285·Hl. ARlì7to Via �larconl, 18 -11.[0575128431· F,r. ASCOU P1CEtiO Via FI. Croce. 79 se.B Int.12 - 11107361342058 -1',1'. Via B. Croce. 44 . lf.[0736j342060 -r.M. BARI Via IlotlaJtro. 44 -tf.[08O)221982 -F,F. Via Melo. 1513· lf.(OBOI 5212493 - Hl. BOLOGNA Via Baracca, 2· lf.(05113BS55J -n. Via San Donalo. 156 -1[(051) 503493 -F.M. BRESCIA Via Diill. 9· 1f.1030)291011 - 1'.1'. Via l. Gambara. 3 -1f.(030)290005 -r.M CAGLIARI Via Tigellio. 24 -IL(070)665940·1'.1'. Via CavaUlno Guanllno. snc·tf.I0701501337 - F,M. CATANIA Via CIl'Caglione. 9 -If.(095)436235 -f.r. Via Wnro, Il . 11.(095)441292 - DI. CUNEO Via Carlo Emannutle. l I n.I01711630809 F,M. F!GWllì VAWARNO [l'I) Via Petrarca, 129· tf,(0551 9155028 -H. F!RENZr: Via Aldo Romagnosi. 6 ·lf.(055) 499684 -F.F. Via del'escionl. 3 - If.(0551219692 -F.M FOGGIA Viale Mirhelangrlo. 159 V pJn1.9 -tf.(0881)661182 - r.r. Via Molfetta 42 -tLI0881)87339 -F.M GENOVA Corso Armtllinl. 10/4 -tf.(OIO) 877935 -1'.1'. Via al Capo di S,Chiara. 16/a ·lf.(0101383431 ·F,M . MARINO IRmlAI Via Vecchia di GroUafcrrata. 91nl6· lf.I(6)9386387 . F.r . In tre volumi (giunti a più edizioni e tradotti in altre lingue) la Direzione, ALCUNI CENTRI DEL �10VIME�'fO DE! FOCOLARI IN ITALIA . M1I.ANO Via A. Cosla. 11 - 1f.(02) 2871211 f.F. Via raruffini. 16· If.(02)4984375 -1'.1'. Via Pastorelli. 19 -tf.(02)8358267 -n1. Viale Fulvio Testi. 190· C. Balsamo· tf.{0212409996· F .M . MOtl'TEVARCHIIAIl) Via Fonte Moschetla. 54 . lf.(055)900860 . F.M, NAPOLI Via B, Caracclolo. 34 -lf.(08I)5491571 -H Salita S. Antonio ai Monli. 13fl6 -1f.108115496269·Hl PADOVA Via Palladio. 26 ·tf.!0491618477 P.F. Via 55. TriIIltà. 1 -lf,(0491600382 - F,M. PALERMO Via Joung. 12 -IL(0911546793 -F-F. Via Sammarlino, 22 -lf.(091)331730 -F.M. PARMA Via Balestra. 4 . lf,(0521) 272729 -H. Via Stallngrado , B -tf.(0521j2409�·F.M. PERUGIA Via dei Pilo50fi. 45 - 1(,(075)34087· f.F. Via ruli. 70123 -lf.(075) 72925 - F.M. PESCARA Vla S.Eufemia Maiella, 8 -tf.{(85) 4217280 -1'.1'. Via Liri, 8·lf.{085j4311052 P.M. REGGIO CALABRIA Via Cappuccinelli. 9·lf,[0965127587 f.F. Vla Stlllal'one, II -lf.(r065)97J67 -F.M, ROMA Via �ladOlma del Riposo, 46:!O,tf,(06)6224517· FJ, Via V. �lazzola, no se.A -lf.(0615030075 -f.r. Via M. Dionigi. 16/8 -tf,(0613219574 . F.M. Viale Manzoni, 24/B·lf,I(6)735336 -f.M. TERENZANO IUDI Vìa G,Ltopardi. 30 ·lf.(0432)550785 - f,M. TORIi':O P.za Ptyron. 7 . 1f.10II) 4374505 -F,F. Via R Sineo, 12{B·ti.IOII)837440· F.M. TRENTO Via Vicenza, IO· 1f.[0461) 933567 1'.1'. Via Graziati. 43/7 -1f.l046Ij237664 -F.M. . - TREVISO . . Viale Repu�bllea, 100/E - tf,(04221430049·H. Via C�ryellini. l / A -lf.[0422) 402769 -HL UDINE: Via AmpellO. 14 . tI.{0432)482529·f.F. F.F.-: Focoi.irt'FemniiriiJ;: F.M.' Focolare Masehile notizie dalla �� � Come essere costruttori di pace L a storia con i suoi colpi di scena, ha mostrato quanto fossero profetiche le parole di Paolo VJ nell'ormai lontano 1967: "Lo sviluppo è il nome nuovo della pace". Crollati i muri fra Est ed Ovest, sono rimasti in piedi con tutta la loro drammatica potenzialità di violenza i muri fra Nord e Sud. E' per questo motivo che, a distanza di 26 anni, Giovanni Paolo Il ha ripreso lo stesso tema per la giornata mondiale della pace del l' gennaio 1993 che ha come titolo: "Se cerchi la pace, va' incontro ai poveri". Lo scenano è diverso da quello del 1967, ma l'umanità più di allora si trova imbrigliata nella sofferenza della povertà e della guerra. Ma perché per troppo tempo si è voluto ignorare il legame profondo fra queste due realtà? Perché in alcune regioni del globo ci si è immersi nei beni di consumo in una sorta di ubriacatura collettiva, insensibili ai richiami alla giustizia della restante parte dell'umanità? Questi ed altri interrogativi riecheggiano nel messaggio del Papa che, ancora una volta, vuole scuotere le coscienze e richiamare tutti ai propri doveri; vuole dare conforto e sostegno alle tante, troppe vittime della povertà e della guerra. Egli afferma che non solo la miseria "colpisce al cuore lo sviluppo pacifico della società", ma che, owiamente, anche la guerra, a sua volta, è fonte di povertà. E quale povertà! C'è miseria degradante per l'uomo? Occorre anzitutto "farsi" poveri, evangelicamente poveri: "Non accumulate tesori sulla terra (... ) accumulate invece tesori nel cielo" (MI. 6, 19-20), ammonisce il vangelo. E in questo vivere il paradosso di farsi povero per lottare contro la povertà, si dà anche il proprio contributo alla costruzione della pace. Anzi, afferma Giovanni Paolo Il, "tale povertà evangelica si pone come fonte di pace, perché grazie ad essa la persona può instaurare un giusto rapporto con Dio, con gli altri e con il creato". Siamo all'inizio di un anno che si presenta denso di incognite, ma che, proprio per questo, pone delle sfide a ciascuno di noi: saremo capaci nello scorrere dei giorni di questo 1993 di "organizzare" la speranza? Sapremo essere portatori di pace nonostante le tante guerre? Avremo il coraggio di andare incontro ai poveri con mani aperte, nonostante la prolungata crisi economica? Noi, qui a Loppiano, insieme a tutti voi, vogliamo raccogliere queste sfide e dare cosÌ il nostro piccolo ma insostituibile contributo per far sÌ che questo splendido messaggio di Giovanni Paolo Il "Se cerchi la pace, va' incontro ai poveri", porti frutti rigogliosi.