Come essere costruttori di pace

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Come essere costruttori di pace
Come essere
costruttori di pace
L
a storia con i suoi colpi di scena, ha mostrato quanto fossero profetiche le
parole di Paolo VI nell'ormai lontano
della pace".
1967:
"Lo sviluppo è il nome nuovo
Crollati i muri fra Est ed Ovest, sono rimasti in piedi con tutta la loro
drammatica potenzialità di violenza i muri fra Nord e Sud.
E' per questo motivo che, a distanza di 26 anni, Giovanni Paolo Il ha ripreso lo
stesso tema per la giornata mondiale della pace del l' gennaio 1993 che ha
come titolo: "Se cerchi la pace, va' incontro ai poveri".
Lo scenaIio è diverso da quello del 1967, ma l'umanità più di allora si trova
imbrigliata nella sofferenza della povertà e della guerra. Ma perché per troppo tempo
si è voluto ignorare il legame profondo fra queste due realtà? Perché in alcune
regioni del globo ci si è immersi nei beni di consumo in una sorta di ubriacatura
collettiva, insensibili ai richiami alla giustizia della restante parte dell'umanità?
Questi ed altri interrogativi riecheggiano nel messaggio del Papa che, ancora
una volta, vuole scuotere le coscienze e richiamare tutti ai propri doveri; vuole
dare conforto e sostegno alle tante, troppe vittime della povertà e della guerra.
Egli afferma che non solo la miseria "colpisce al cuore lo sviluppo pacifico della
società", ma che, ovviamente, anche la guerra, a sua volta, è fonte di povertà. E
quale povertà!
C'è miseria degradante per l'uomo? Occorre anzitutto "farsi" poveri,
evangelicamente poveri: "Non accumulate tesori sulla terra (... ) accumulate
invece tesori nel cielo" (M!. 6, 19-20), ammonisce il vangelo. E in questo vivere
il paradosso di farsi povero per lottare contro la povertà, si dà anche il proprio
contributo alla costruzione della pace.
Anzi, afferma Giovanni Paolo Il, "tale povertà evangelica si pone come fonte di
pace, perché grazie ad essa la persona può instaurare un giusto rapporto con
Dio, con gli altri e con il creato".
Siamo all'inizio di un anno che si presenta denso di incognite, ma che, proprio
per questo, pone delle sfide a ciascuno di noi: saremo capaci nello scorrere dei
giorni di questo 1993 di "organizzare" la speranza?
Sapremo essere portatori di pace nonostante le tante guerre?
Avremo il coraggio di andare incontro ai poveri con mani aperte, nonostante la
prolungata crisi economica?
Noi, qui a Loppiano, insieme a tutti voi, vogliamo raccogliere queste sfide e dare
così il nostro piccolo ma insostituibile contributo per far sì che questo
splendido messaggio di Giovanni Paolo Il "Se cerchi la pace, va' incontro ai
poveri", porti frutti rigogliosi.
Matteo Silvi
"quel .bambino
sono lO...
"
questo era provvisorio". Giunto a 50
lo fanno essere uno come tutti gli
vita di ogni giorno". Matteo sostiene
anni pensai che la vita stava perfinire.
altri. Spesso è chiamato a raccontare
tutti con i suoi incoraggiamenti, il suo
Efui preso, allora, da una grave
la sua esperienza nelle Mariapoli in
affetto, le sue preghiere. Sente il
angoscia". Nel '55 viene invitato a
Italia e anche negli Stati Uniti, dove la
focolare dove vive veramente come la
Vigo di Fassa, dove si teneva la
figlia Serenella è diventata
sua nuova famiglia. Se qualcuno
Mariapoli, incontro estivo del
responsabile del Movimento. Si
deve assentarsi per lavoro, ne avverte
Movimento dei Focolari. E'
prepara bene, ricordando le parole di
profondamente la mancanza e al rientro
un'esperienza decisiva. Durante una
Chiara Lubich: "Dalla vostra piccola
manifesta sempre una grande gioia.
Messa ha l'impressione di entrare in
storia si può capire la grande storia
un altro mondo, quasi in Paradiso.
del Cristianesimo".
" L lunga
a mia veram�nte una
stona." , :
Profondamente toccato dalla grazia,
così affermava spesso Matteo Silvi,
finì, io ancora turbato rimasifermo al
è
Matteo racconta: "Quando la Messa
deceduto lo scorso 22 dicembre.
mio posto. Un sacerdote che
Come scrivere in poche righe di una
conoscevo, mi venne vicino e subito gli
vita ricca come la sua?
Nato nel 1904 in Umbria, studia
Giurisprudenza. Divenuto prima
funzionario e poi Ispettore Generale
presso il Ministero del Tesoro, si
distingue per la serietà ed onestà con
cui svolge il suo lavoro. Negli anni
difficili del dopo-guerra, rappresenta
il Governo Italiano a Berlino, a
Londra e a Parigi, nelle conferenze
aprii l'anima: 'E' troppo bello, non è
per me. lo sono molto occupato ed ho
anche mia moglie efigli; non potrei
dedicarmi ad una vita come questa!".
Dalle risposte del sacerdote capisce
però che anche lui può vivere questa
vita, pur continuando a fare tutte le
Con gli appunti preparati per
assolutamente essere presente
queste occasioni, scrive il libro
all'incontro al Salone San Benedetto.
"Quella violenza di Dio", che ha avuto
E' difficile farlo rimanere a casa,
tanto successo ed è arrivato alla
anche quando non si regge quasi
quinta edizione.
A questo ne sono seguiti altri due:
"L'Amore è più forte" e "Una vita
senza età", nei quali ha continuato il
racconto della sua esperienza.
Nell'SI Matteo sente il desiderio di
venire a vivere a Loppiano. Spiegava:
cose di prima, ma facendole con
"". Non intendo certo andare in
amore, per amore: occorreva farsi
pensione. Qualcosa potrei semprefare.
piccoli, abbandonarsi a Dio come fa
La domenica, che ci sia bello o
cattivo tempo, Matteo vuole
sulle gambe: è un cittadino della
Mariapoli e vuole dare il suo
contributo attivo! Tanti amici ne
approfittano per salutarlo. Per tutti
una parola, una battuta, un sorriso.
Spesso, quando gli si chiede "Come
stai?", risponde: "Adesso sto meglio
perché ho visto te!".
Quotidianamente si reca nella
lo penso a ÙJppiano come ad un
cappellina di Campogiallo: è la meta
1"".10
penso a Loppiano come ad un bozzetto di città sul monte dove, tra gli altri, c'è il
vecchio Simeone ... che potrebbe dar gloria a Dio anche con la sua semplice testimonianza",
scena simile! Mi attirava soprattutto il
in cui mi sveglierò e mi accorgerò che
all'improvviso... una stretta al cuore e
sono morto!". Gli ultimi giorni di
un grido dentro: 'Quel bambino sono
Matteo sono caratterizzati dalla gioia.
bozzetto di città sul monte dove, tra gli
abituale delle sue passeggiate. E'
altri, c'è il vecchio Simeone ,,, che
appunto nella cappellina che il
potrebbe dar gloria a Dio anche con la
rapporto figlio-Madre che Matteo ha
sua semplice testimonianza". Qui a
sempre avuto con la Madonna,
Loppiano, una delle sue occupazioni è
raggiunge una nuova dimensione.
la corrispondenza con le innumerevoli
Lasciamo che sia lui stesso a
primo periodo è di adattamento, ma
persone che, avendo letto i suoi libri,
raccontare: "Ero andato afare la
lui sa cavarsela brillantemente. l
gli scrivono per raccontargli le loro
visita nella cappellina di Campogiallo,
"Avevo tutto -ricorda Matteo-:
focolarini con cui vive sono tutti
difficoltà, le loro gioie. Tanti gli
dove era esposta da poco una icona
Matteo sdrammatizzava sempre,
salute,jamiglia, denaro, eppure mi
molto più giovani, ma la vivacità,
scrivono che le sue parole danno loro
che rappresentava la Madonna di
scherzando umoristicamente. Un
sentivo inquieto. Capivo che tutto
l'acutezza, e soprattutto la sua carità
"uno slancio nuovo per affrontare la
Vladimir... Non avevo mai visto una
giorno ai focolarini che l'assistono
internazionali che si occupano di
saldare i conti fra le Nazioni e di
un bambino. E' il suo primo sì.
La sua vita si trasforma
applicare il piano Marshall per la
radicalmente e così, di conseguenza
ricostruzione dell'Europa. Sposato
quella della sua famiglia.
con Teresa, ha due figlie: Serenella e
Chiara. Ha tanta dedizione per la
famiglia.
I
Matteo entra in focolare a Roma. Il
dice: "Come sarà bella quella mattina
Bambino, avvinghiato alla Madre. E
io!'.
Lo scorso febbraio Matteo si
ammala seriamente e viene ricoverato
in ospedale.
Chi l'ha conosciu to bene sa che
E in questa gioia s'è spento,
proprio come lui si aspettava e aveva
confidato l'anno scorso: "Morirò
tranquillamente... con tutta la
serenità".
Giuseppe Arsi
I
I
NI
I
ella ricorrenza dei
cinquecento anni
dall'arrivo di Cristoforo
Colombo in America si è
tenuta a Santo Domingo
-nell'isola delle Antille dove
iniziò l'evangelizzazione del
Continente, che oggi è spartita
tra la Repubblica Domenicana
e il poverissimo Haitila IV Conferenza generale dei
vescovi latino-americani.
E' andato di persona Giovanni
Paolo Il per il discorso di
apertura, Sono state tre
500 anni dall'arrivo di Colombo,
500
anni dall'arrivo del messaggio
evangelico, La Conferenza di Santo
Domingo è stata una celebrazione o una
condanna di questi eventi?
lo credo che non sia slala né una
celebrazione e neppure una condanna, E'
I
slalo un momento di linessione sui
discendenti dei plimi
cinquecento anni per capire cosa c'era
abilanli di quelle lerre,
cullurali che esislono tra l'America latina e
stato di positivo e cosa di negativo In questi
quella nera, anivala
l'Europa sono enormi.
cinque secoli di evangelizzazione, Una
dall'Mli" sollo il
linessione proiettata verso il futuro: cosa
giogo della schia�tù,
potremo fare d'ora In poi? Una ricerca
quella meticcia, frullo
accurata di quelli che erano stati i germi
dell'incrocio.., e
della buona notizia del Vangelo, di come si
fmalmente la cultura
della modernità,
erano o non sviluppati e che cosa
presenle soprallullo
dobbiamo fare,
nell'ambiente urbano,
La Chiesa latino-americana
nelle sue
anteriori conferenze generali aveva
segnato un cammino molto importante
(Medellin, Puebla) soprattutto nella
opzione preferenziale per i poveri,
Santo Domingo segna una continuità in
questa scelta?
Su queslo aspetto la risposla deve
settimane di intenso dibattito
sui più urgenti problemi,
trattati da 260 partecipanti tra
vescovi, religiosi e laici. In
qualità di esperta era presente
anche la sociologa brasiliana
Vera Araujo, da anni
insegnante alla scuola
internazionale di Loppiano, A
lei rivolgiamo alcune domande,
"",ho avuto la sensazione di cogliere cos'è la presenza dello
Spirito Santo nella Chiesa," (nella foto: la sociologa Vera
Araujo viene presentata al Santo Padre in occasione della
Co'lferenza di Santo Domingo),
essere affermativa al cenlo per cenlo, Nel
calarsi nelle cullure, I vescovi sono molto
silenzio, interrotto soltanto da due
campo della promozione umana, e dunque
consapevoli che un'azione di questo tipo è
applausi: quando ha proposlo l'idea del
dei gravissimi problemi che atlraversano il
impossibile senza il protagonlsmo dei laici.
sidono dei vescovi dell'intero continente
Continenle, la scella evangelica
I laici sono diventati priorità fondamentale
americano e quando ha parlato di una
preferenziale per I poveli è slala riafferrnala
nel documento di Santo Domingo: un
economia di comunione e di solidalietà, Ha
con grande energia e soprallullo con
laicato formato, impegnato, capace di
affrontato le più varie tematiche con ampio
grande cognizione dell'alluale slluazione
promuovere una nuova evangelizzazione
respiro e profondità, La sua presenza poi,
del Conlinenle, lo ho polulo ascollare delle
nella reallà dell'oggi Ialino-americana, nella
vicino ai vescovi, ha dalo la sensazione
analisi falle con grandissima profondilà e
situazione economica che i vescovi non
tangibile del suo interessamento e del suo
concretezza.
hanno esitato a definire angosciosa e nelle
amore, Ha dato il tono all'assemblea, Un
cullure del continente,
lana di ollimismo e di speranza,
Cosa ha significato la presenza di
Giovanni Paolo n per l'inizio di questa
assemblea?
Uno dei temi fondamentali di questa
conferenza era l'approccio alla cultura
nel continente, guale è la sua
riflessione a questo proposito?
gual'è il posto del laicato, cioè degli
uomini e delle donne cristiani, nella
cosidetta "nuova evangelizzazione" del
Continente?
Su queslo mi è sembralo che i vescovi
Credo che la presenza del Papa sia slala
avessero una grande chiarezza. La nuova
molto importante. Lui era venuto in un atto
evangelizzazione è slala l'asse centrale
di grande disponibilità e considerazione
J
responsabilità particolari, perchè i legami
Spesso viene sottolineata la pietà
popolare e mariana come una
caratteristica della cultura dei popoli
latino-americani. Come viene espressa
questa realtà nel documento di Santo
Domingo?
Numerosi vescovi hanno voluto che si
nelle grandi città,
facesse presente oon forza nel documenlo
portata poi un po'
che Malia non è solo madre, ma anche
dappertullo allfal'rso
modello dei clistiani. E' lei ad indicarci la
i mezzi di
slrada per l'incullurazione del messaggio
comunicazione. E'
evangelico, A Guadalupe infalli
venuta in rtlievo la
!'incullllrazione è già realizzala: la
necessità urgente
Madonna appare all'indio Juan Diego nelle
dell'incutlurazione del
semblanze Indigene,
Vangelo in queste culture,
Quale il messaggio che da questa
conferenza viene rivolto all'Europa?
La prima cosa da dire è che erano
presenti vesco� e rappresentanti di tullo il
In fine, cosa è stato per lei a livello
personale questa esperienza?
Per me è stala una esperienza molto
profonda e difficile a dire in poche parole:
ho avulo la sensazione di cogliere cos'è la
mondo, La Chiesa latino-amelicana era
presenza dello Spirito Sanlo nella Chiesa,
sollo lo sguardo di tulla la Chiesa
In una conferenza così complessa, con tanti
universale, Dalle teslimonianze che ho
problemi da affrontare, si è sentita la
avuto modo di sentire, da parte di
presenza dello Spilito nella guida della
rappresentanti di altri paesi, c'era
Chiesa verso dei traguardi. Quesla
l'ammirazione e la meraviglia per la vitalità
presenza si manifestava attraverso i
di una Chiesa così calata nella realtà, Allo
vescovI. I religiosi e i laici che componevano
stesso tempo questa Chiesa si è rivolta
l'assemblea, soprallullo nei momenti di
verso l'eslerno ed ha denuncialo il fallo che
intenso lavoro e di preghiera, Quesle
l'America latina oggi è un continente
persone, pur lavorando loro, lasciavano
emarginalo dal consesso internazionale,
uno spazio al lrascendente, all'Assoluto,
afef rmala
Dunque il messaggio che �ene da questa
che ha potuto prendere dimora fra di loro,
assemblea è qllello di riaprire un canale di
La prima cosa interessante che Si è
della conferenza, Una evangelizzazione però
verso la Chiesa latino-americana, a pochi
Continente latino-americano presenta una
integrale: allargata su tulla la promozione
mesi dall'intervento subito, Il suo lungo
realtà multi-culturale, Infalli, valie culture
comunicazione col resto del mondo, E in
dell'uomo e sull'incullurazione, cioè sul
discorso è slalo ascollalo in un profondo
la compongono: quella indigena, dei
questo senso credo che l'Europa abbia delle
intervista di José Maria Poirier
I
"
ra di loro non vi era
F nessun indigente",
si diceva dei primi cristiani.
Era proprio quello che cercavamo
"DARE":
CATENA INARRESTABILE
di vivere con le nuove amiche che
avevo incontrato: le gen, Se a
Avevo sempre sognato di avere
subito una delicata operazione al
una mancava un vestito subito
una casa in altre condizioni e
cuore e si temeva per la sua vita,
un'altra dava uno dei suoi, si
invece",
Quel periodo ha reso più ricco il
cercava l'una per l'altra lavoro,
Eppure non potevano esistere
nostro rapporto familiare:
mettevamo in comune i nostri
barriere all'unità fra di noi,
insieme abbiamo fatto trovare
beni e se qualche famiglia era in
sentivo che tutto doveva essere
alla mamma al ritorno
difficoltà facevamo arrivare
in comune: gioie e dolori.
dall'ospedale un letto nuovo, che
quello di cui aveva necessità,
Un giorno la mamma si è
tanto desiderava, ed una
Nella mia famiglia avevamo
lamentata che nessuno di noi
lavatrice così che non dovesse
appena il necessario, eppure la
dipingesse le pareti nere per
lavare a mano, Tutto questo ha
mia mamma, contagiata
l'umidità, Ho raccontato questo
suscitato intorno a noi reazioni a
dall'amore che vedeva fra noi, il
alle gen e loro mi hanno
catena: uno zio si è offerto di
giorno di Pasqua mi ha dato
proposto di farlo insieme,
installare la lavatrice, una zia ci
alcune delle sue galline per la
In quel week-end la mia famiglia
ha dato una somma ... Una
famiglia di un'altra gen, ancora
era fuori e quando sono tornati
solidarietà inaspettata: è nato un
più povera,
erano felicissimi.
rapporto più forte con ciascuno
C'era però per me un ostacolo da
Dopo qualche tempo a casa si è
che ha prodotto frutti concreti.
superare: non volevo invitare le
gen a casa mia,
mi vergognavo di
mostrare loro
dove vivevo,
I
nellafoto: momento
di una coreografia
durante il
programma de! r
maggio a wppiano.
I
presentata una nuova difficile
situazione: la mamma aveva
, cura di N,da C,ldirol.
"Quel dolce
stil novo"
Ottocentotrentotto abitanti di
sessantasei nazioni: questi gli ultimi
dati statistici aggiornati al momento
in cui scriviamo, Molti giunti negli
ultimi mesi, e naturalmente, dai
posti più diversi: Lituania,
Thailandia, Egitto, Singapore, isole
Mauritius, Nigeria e via via, Una
popolazione che ogni anno si
rinnova.
Con i nuovi arrivati, dopo i benvenuti e
l'accoglienza in cui sorrisi e gesti possono
bastare, nasce una necessità: capirsi.
Lingua ufficiale dovrebbe essere l'italiano e in reallà la grande
maggioranza ne conosce le basi e qualche volla... perfino il
condizionale! E poi qui lo si studia con impegno con metodi
collaudati ed insegnanti più che espertI.
E' assodato, e lo sostengono i maggiori studiosi del lessico
che una lingua subisce evoluzioni e cambiamenti, ad opera di
chi ne fa uso, adattandosi alle reallà storiche onde paterne
costantemente esprimere le peculiarità... Loppiano ne è un
esempio: qui la lingua è viva, Neanche gli spunti umoristici
mancano mai: è successo più volle che qualcuno di noi, guida
improvvisata per qualche gruppo di visitatori, abbia preso, a
causa dell'italiano un po' stentato, qualche clamoroso
granchio,
Alla cooperativa, M.L. spiega con grande disinvollura, fra lo
stupore generale, che il grosso carro parcheggiato fuori dalle
cantine serve per buttare via gli acini, mentre i rospi verranno
pigiati per la produzione del Chianti DOC, Oppure tra i filari
qualcuno segnala giganteschi grappoli di uova mature,
Nel laboratorio di ceramica, è già stato spiegato più volle agli
ospiti stupefatti che alcuni vasi sono prodotti con il
rqffreddore
E' rimasto negli annali della recezione un episodio di qualche
lempo fa. Nella hall giunge la fulminante notizia che è
arrivato imprevisto un gruppo di Ventimiglia: "Ventimiglia?!! esclama qualcuno- impossibile dar da mangiare a lutti.
Speriamo che almeno diecimiglia abbiano portato il pranzo al
sacco!!!".
I
due giovane non italiane nei laboratori
della "Fantasy",
E i verbi irregolari? Che tragedia il
verbo andare che alla prima persona
del presente diventa "io vado" mentre
logica vorrebbe che si dicesse "io
ando",
Anche l'Europa dell'est sta dando un
contributo notevole all'evoluzione
della lingua viva: aboliti gli articoli,
considerala parte superflua del
discorso. anche le preposizioni
articolate sono ormai una categoria
quasi estinta.
Nessuna delle lettere dell'alfabeto si
senle però emarginata a Loppiano: se
la "L'è stata abolita dagli slavi compare abbondantemente
quando a ·porlale' è un 'ropplesentante" delle "tetle" del Sol
Levante.
E athibuendo il suo giuslo genere a qualche finale di parola
si capisce perfettamenle cosa inlende un olandese che ti
chiede unafoglia e una birra per prendere appunti o nnvita
a visitare i moslri dei lavori e si attarda per innaffiare i pianti.
Potrebbero essere mille le battute scherzose ma sotto tutto
queslo c'è l'impegno, lo sforzo e la fatica di arrivare a parlare
con l'allro, a capirlo, a comunicare, La lingua diveata quasi
un'ascetica a sé: "una volla sentivi che le parole nel luo
idioma ti uscivano belle, roloade, espressive, ed ora balbetti
lullo all'infinito e con uno scarslssimo vocabolario. Ma
questi lunghi silenzi ai quali sei coslretto. quel cerchio alla
lesta che ti prende la sera dopo esserti concenlrato tullo il
giorno per capire suoni così diversi e ordinarli nella lua
mente con un senso compiuto ti
arricchiscono in umanilà. Perdi un
po' della lua autosufficienza
davanti all'altro ed impari il vero
senso delle parole ed anche
qualcosa che va al di là della
parola stessa: la comunicazione
dell'amore",
Luisa Colombo
IN LIBRERIA
storia della mia vita
"'iiiCiWMGò7!r;;Tì;;;;7i;;-,-J
Quella "Violenza di Dio"
Una vita senza età
L'Amore è più forte
vicenda spirituale ed umana di Matteo Silvi: l'incontro con Dio
Amore, attraverso l'esperienza del Movimento dei Focolari, fa di
un noto ed affermato economista cinquantenne un "bambino"
evangelico, capace di cominciare una vita completamente nuova,
Dal desiderio di partecipare agli altri il dono ricevuto nasce questa
narrazione sincera ed awincente, di impatto immediato, che sa
esprimere in uno stile semplice e vivace, spesso venato di arguzia e di
poesia, il senso profondo di una ricca esperienza di vita,
"Confessioni moderne di un'anima agostiniana" (I.GiordaniJ,
"testimonianza autentica di un credente e di uno scrittore nobilissimo"
(F.Tomizza); pagine sempre pervase da una visione sapienziale
dell'esistenza e della storia, alla luce della spiritualità dell'unità.
lo voglio - scriveva l'Autore - che questi libri siano un colloquio con i
miei lettori, che amo uno ad uno, pur senza conoscerli".
Un autobiografia scritta dunque, paradossalmente, non per parlare di
sé, ma per mettere in luce e comunicare a tanti "il filo di Dio che
conduce una storia", luminoso e affascinante mistero nella vita
dell'uomo,
Chiara Bernasconi
,
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d irettore responsabile Gugl ielmo &selll- Aut. Trlb. Firellle n. 2622 d e l 09.12.1977
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F.M.' Focolare Masehile
notizie dalla
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Come essere
costruttori di pace
L
a storia con i suoi colpi di scena, ha mostrato quanto fossero profetiche le
parole di Paolo VJ nell'ormai lontano 1967: "Lo sviluppo è il nome nuovo
della pace".
Crollati i muri fra Est ed Ovest, sono rimasti in piedi con tutta la loro
drammatica potenzialità di violenza i muri fra Nord e Sud.
E' per questo motivo che, a distanza di
26 anni,
Giovanni Paolo Il ha ripreso lo
stesso tema per la giornata mondiale della pace del l' gennaio 1993 che ha
come titolo: "Se cerchi la pace, va' incontro ai poveri".
Lo scenano è diverso da quello del 1967, ma l'umanità più di allora si trova
imbrigliata nella sofferenza della povertà e della guerra. Ma perché per troppo tempo
si è voluto ignorare il legame profondo fra queste due realtà? Perché in alcune
regioni del globo ci si è immersi nei beni di consumo in una sorta di ubriacatura
collettiva, insensibili ai richiami alla giustizia della restante parte dell'umanità?
Questi ed altri interrogativi riecheggiano nel messaggio del Papa che, ancora
una volta, vuole scuotere le coscienze e richiamare tutti ai propri doveri; vuole
dare conforto e sostegno alle tante, troppe vittime della povertà e della guerra.
Egli afferma che non solo la miseria "colpisce al cuore lo sviluppo pacifico della
società", ma che, owiamente, anche la guerra, a sua volta, è fonte di povertà. E
quale povertà!
C'è miseria degradante per l'uomo? Occorre anzitutto "farsi" poveri,
evangelicamente poveri: "Non accumulate tesori sulla terra (... ) accumulate
invece tesori nel cielo" (MI. 6, 19-20), ammonisce il vangelo. E in questo vivere
il paradosso di farsi povero per lottare contro la povertà, si dà anche il proprio
contributo alla costruzione della pace.
Anzi, afferma Giovanni Paolo Il, "tale povertà evangelica si pone come fonte di
pace, perché grazie ad essa la persona può instaurare un giusto rapporto con
Dio, con gli altri e con il creato".
Siamo all'inizio di un anno che si presenta denso di incognite, ma che, proprio
per questo, pone delle sfide a ciascuno di noi: saremo capaci nello scorrere dei
giorni di questo 1993 di "organizzare" la speranza?
Sapremo essere portatori di pace nonostante le tante guerre?
Avremo il coraggio di andare incontro ai poveri con mani aperte, nonostante la
prolungata crisi economica?
Noi, qui a Loppiano, insieme a tutti voi, vogliamo raccogliere queste sfide e dare
cosÌ il nostro piccolo ma insostituibile contributo per far sÌ che questo
splendido messaggio di Giovanni Paolo Il "Se cerchi la pace, va' incontro ai
poveri", porti frutti rigogliosi.