ai giovani
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Atleta REGIA S.r.l. Logistica & Recapiti - Viale R.Wagner, 62/L - 84131 - Salerno - tel. 089.33.66.50 - fax 089.20.96.851 www.regiarecapiti.it l www.bccaquara.it · [email protected] AQUARA · CASTEL SAN LORENZO · ROCCADASPIDE · CAPACCIO · EBOLI · OLIVETO CITRA · SALERNO www.bccaquara.it · [email protected] AQUARA · CASTEL SAN LORENZO · ROCCADASPIDE · CAPACCIO · EBOLI · OLIVETO CITRA · SALERNO www.bccaquara.it · [email protected] Conto SPORT Conto SPORT Conto SPORT Conto SPORT Conto SPORT Conto SPORT Anno IV numero 3 www.salernitanasporting.it il quotidiano online di Salerno e Provincia Mensile di cultura e informazione sportiva Un salto verso il futuro Le ragazze fanno grandi sogni. E si sa, i sogni possono far volare in alto. Proprio come Francesca Giocondo, giovane e promettente talento dell'atletica leggera salernitana. Classe 1994, la nuova stella sta già facendo registrare record su record, collezionando successi su successi cercando di emulare il suo grande modello, la campionessa Antonietta Di Martino. La specialità è la stessa, il salto in alto, i risultati, relazionati alla categoria di appartenenza, sono anche migliori. Di strada però la campionessa della Vis Nova Salerno ne ha ancora molta da fare nei prossimi anni. Ma la stoffa c'è e allenandosi, come fa, con grande passione ed entusiasmo può davvero arrivare a realizzare il suo sogno. Il sogno di tutti gli atleti: partecipare un giorno ai Giochi Olimpici. «Partecipare alle Olimpiadi è il mio sogno. Così come laurearmi in medicina». Già perché Francesca coniuga con grande impegno e con ottimi risultati lo sport con lo studio: «Frequento il liceo scientifico a Roccapiemonte e ho una media voto di 9.3. Io spero che l'atletica leggera possa diventare il mio lavoro, in modo da mantenermi e da pagarmi gli studi. In futuro mi vedo come un'atleta dottoressa». Francesca vive a Nocera Superiore ma si allena al Vestuti di Salerno: «Mi alleno quattro o cinque volte a settimana per tre ore. Nel tempo libero mi piace leggere. Sicuramente tra scuola e pista non ne ho molto, cerco di rifarmi d'estate». E il duro lavoro in pista sta già regalando grandi soddisfazioni. Il 2012 si è aperto nel migliore dei modi, dopo un 2011 difficile a causa di un infortunio: «Purtroppo l'anno scorso sono stata ferma e devo dire che in molti credevano che non sarei neppure tornata a saltare. Devo dire che in questi primi mesi del 2012 con la stagione indoor mi sono tolta i classici sassolini dalla scarpa». E il primo risultato è stato strepitoso: record regionale con la misura di 1,61, togliendo il primato proprio ad Antonietta Di Martino: «Per me è stata una gioia immensa, anche perché Antonietta per me è un modello. L'ho conosciuta, mi è stata molto d'aiuto e mi ha dato anche qualche consiglio. Anche lei non è altissima, come me che sono alta 1,61». Inoltre questo è il secondo record tolto alla campionessa europea indoor: «Le avevo già tolto il record nella categoria ragazze: lei aveva saltato 1,46 mentre io ho saltato 1,50». E dopo il record regionale è arrivato anche il titolo regionale: «Una grande gioia. Ora mi sto allenando per l'inizio della stagione outdoor. Il prossimo appuntamento importante sono in campionati nazionali. Quest'anno gareggio nella categoria Juniores. Ho già ottenuto il minimo per partecipare». Ma Francesca spicca sport economy.it anche in altre discipline, quali gli ostacoli e il lancio del giavellotto: «Con la Vis Nova ho vinto il titolo italiano a squadre nelle prove multiple nella categoria Allieve. Sinceramente la disciplina che preferisco è il salto in alto: quella sensazione di volare è fantastica». Ad allenare Francesca c'è il tecnico Giuseppe Oscar Falciano, ex allenatore anche della Di Martino: «Sono in buone mani». Ma un ruolo fondamentale lo riveste anche la famiglia: «I miei genitori hanno un ruolo fondamentale. Mi sostengono sempre e non posso che ringraziarli». E anche grazie alla famiglia che Fran-cesca si è avvicinata all'atletica leggera: «A quattro anni ho iniziato con la ginnastica ritmica. Dopo dieci anni ho smesso e mia cugina, atleta delle Fiamme Azzurre, mi ha portato in pista. E ho iniziato così con il salto in alto». E così ha continuato vincendo gara dopo gara mantenendo vivo il grande sogno di arrivare sempre più in alto. (red.atl.) Marzo 2012 Diamo spazio ai giovani • FABIO SETTA I giovani rappresentano il nostro futuro. Nella vita, ma inevitabilmente anche nello sport. E’ una legge di natura. E proprio per confermare questo messaggio abbiamo scelto di dedicare questo mese la prima pagina del nostro mensile ad un’atleta giovanissima, ma che sta già riscuotendo tanti successi, mettendosi in luce e candidandosi ad un ruolo di primo piano negli anni a venire. Francesca Giocondo può essere il simbolo per le nuove generazioni. Una ragazza compita, seria che coniuga sport e studio. Anche perché il ruolo che ricopre la scuola nella crescita, anche sportiva, è davvero di primaria importanza e non va tralasciato. Lei può essere un simbolo, ma al tempo stesso un messaggio per le vecchie generazioni. Nel nostro Paese, purtroppo, c’è la tendenza ad affidare ruoli e compiti importanti soltanto a chi ha una certa età. Esperienza, si usa dire. Ma invece perché non dare spazio ai giovani che con la loro freschezza, le loro idee possono davvero dare una svolta importante? Nello sport ma non solo. Nel tempo stesso ciò che bisogna fare è dare un’opportunità ai giovani e mettere loro nelle condizioni ideale per crescere. Come Francesca, ma come tante atlete e atleti, che vorrebbero avere l’opportunità di praticare il loro sport nelle migliori condizioni possibili. Non sempre al sud ci riusciamo. Proviamoci, diamo loro un futuro, perché loro, non va dimenticato, sono il nostro futuro. all’interno •Ritmica 2 La giovane atleta della Poseidon, Arianna Solfino, ha conquistato, vincendo le gare regionali disputatesi a Battipaglia, la qualificazione alle finali nazionali in programma ad Arezzo: «Una gioia incredibile e il coronamento di tanti anni di duro allenamento e sacrificio». • Ciclismo 4 Da Polla alla conquista delle strade di tutto il mondo. Il team Meridiana nato da un idea dell'ex ciclista Antonio Giallorenzo è l'unica squadra professionistica del centrosud e punto di riferimento. Prossimi appuntamenti saranno la mitica Parigi-Roubaix e il Giro di Grecia. •Sportemedicina 7 Il personal trainer Andrea Malzone svela i segreti della corretta preparazione atletica e lancia un programma di allenamento che coniuga potenza, velocità e resistenza allo sforzo: «Per migliorare il fisico bisogna aggiungere una dieta corretta che aiuti gradualmente l'organismo». Atleta Standingovationperlanuova“Reginetta” 2 l numero di Salerno e Provincia 3 marzo 2012 Arianna Solfino della Poseidon Salerno si è qualificata per le finali nazionali: «Un sogno realizzato, nel mio cuore ho provato un’emozione indescrivibile» ri”. Il 3 marzo 2012 è una data molto speciale per Arianna Solfino. Un giorno che difficilmente potrà dimenticare. “Alla gara regionale di Battipaglia sono riuscita a coronare un sogno. La qualificazione alle finali nazionali è un regalo che questo sport mi ha fatto dopo tanti anni di duro lavoro e sacrificio. – Cosa è cambiato in te dopo quella vittoria? – Io sono rimasta me stessa, come mi dicono sempre le mie maestre, ma nel cuore l’emozione era indescrivibile e il successo lo dedico alla mia famiglia. I miei genitori hanno creduto in me e mi hanno sostenuto e a loro va il mio ringraziamento”. Con la • ANGELO DE NICOLA Nata nel XIX secolo dagli stili ginnici tedesco e svedese la ginnastica ritmica oggi affascina un numero sempre maggiore di sportivi. Entrata a far parte dei Giochi Olimpici nel 1984 questa disciplina è cresciuta sviluppandosi anche in Italia. In pochi minuti di esecuzione l’atleta deve mettere in mostra il meglio di sé costantemente valutato dalla giuria, mentre esegue alla perfezione i movimenti utilizzando i cinque attrezzi: fune, cerchio, palla, clavette e nastro. L’amore per la ginnastica ritmica gonfia il cuore di tante atlete salernitane che, dopo anni di sacrifici e tante rinunce, sono riuscite a ritagliarsi uno spazio importante in questo settore giungendo alla finale nazionale. “La passione per la ginnastica ritmica è nata per caso. Mentre facevo una passeggiata con mia madre vidi una palestra dove si tenevano i corsi di questa disciplina e decisi di provare. – racconta Arianna Solfino, atleta dell’Associazione Poseidon Salerno – Mi ritengo fortunata perché sono costantemente seguita da tre maestre molto brave. Daniela Rinaldi, Elisabetta Boni e Michela Rinaldi sono il mio faro guida in questo difficile settore sportivo, dove è necessario fare grandi sacrifici non solo sotto il profilo atletico”. Ogni gara viene preparata con un rigoroso percorso di allenamento che ha il preciso scopo di far emergere le potenzialità latenti in ogni atleta. “Mi alleno costantemente dalle 4 alle 5 ore al giorno e lo faccio fin da quando ero molto piccola. Ho iniziato all’età di otto anni cominciando gradualmente a capire cosa fosse la ginnastica ritmica, imparando ad amarla giorno dopo giorno”. L’esordio in gara con la prima vittoria. Una pietra miliare di un percorso fatto di successi per la giovane salernitana. “Disputai la mia prima gara ad Avellino. – prosegue Solfino – Non la dimen- ticherò mai perché fu il mio primo successo ed è un ricordo che custodisco gelosamente nel cuore. Mi ero allenata tantissimo per far bene in gara e così è stato. Ho continuato con grande impegno i miei allenamenti proseguendo il mio percorso in quest’affascinante disciplina sportiva”. Una prima esperienza lontano dalla Campania, ma sempre sostenuta dalle maestre. “Giunse poi il momento di partecipare alla gara in Sicilia e andare così lontano fu un ulteriore sacrifico. Decisi comunque di non fermarmi andando avanti sostenuta dai saggi consigli delle mie maestre, che hanno grandi meriti nel corso dei miei primi anni di attività. Prima di ogni gara mi ripetevano di credere in me stessa, di non avere paura e di ricordarmi il duro periodo di allenamento. Quando si gareggia dopo una lunga preparazione non si ha la certezza di vincere, ma te la puoi giocare al pari di tutti gli avversa- passione per la ginnastica nel cuore e l’orgoglio dell’atleta salernitano Arianna Solfino si prepara per la finale di Arezzo. “Gareggerò insieme alle mie colleghe Federica Ragone, Berenice Attardi, Sara Iannicella, Teresa Gargiulo, Giorgia Sammartino e Valentina Zingarelli. Sono determinata a far bene e spero di vincere ancora per i miei genitori e le mie maestre”. Quale consiglio daresti a una ragazza che vuole intraprendere la tua stessa strada? “Di provare la ginnastica ritmica e amarla con tutte le forze. I giovani dovrebbero fare tanto sport – conclude Solfino - stando di meno davanti alla televisione”. «L’amore per la ritmica è nato per caso passeggiando con mia madre. Non dimenticherò mai la mia prima vittoria» Antonietta non tradisce mai: «E adesso Londra» «E’ la medaglia più strana che abbia mai vinto ma sono felicissima, perché proprio non me l’aspettavo. Ora le Olimpiadi» Ai mondiali indoor la Di Martino si conferma la stella dell’atletica leggera italiana conquistando una magnifica medaglia di argento alle spalle dell’americana Lowe • VALENTINA LIGUORI Ormai è una vera e propria garanzia. Anche quando viene fuori una gara strana come quella di Istanbul. Non ci sono dubbi né perplessità: su di lei puoi sempre contare. Antonietta Di Martino ai mondiali indoor disputatisi in Turchia ha conquistato la medaglia d’argento. Ancora una volta è lei a salvare la spedizione azzurra, conquistando l’unico podio della spedizione italiana a Istanbul. Per la campionessa originaria di Cava de’ Tirreni campionessa europea indoor in carica, è la terza medaglia mondiale conquistata nella sua storia di atleta. La scorsa estate, all'aperto, a Deagu era stata di bronzo, mentre nel 2007 ad Osaka aveva vinto un altro argento, in comproprietà con la russa Cicherova. E a Istanbul sono state addirittura in tre a dividersi il secondo posto dopo aver saltato la misura di 1,95: la Di Martino, la russa Anna Chicherova, campionessa del mondo all'aperto e favorita della vigilia, e la svedese Ebba Jungmark. L’oro è finito al collo dell’americana Chaunte Lowe che ha saltato la misura di1,98, una misura diventata a sorpresa fatale per tutte tranne che per la statunitense che al primo tentativo ha saltato questa misura vincendo il primo oro della sua carriera. Una gara particolare, quindi, chiusa a quote basse, condizionata dalla estenuante gara di qualificazione del giorno prima, ma la soddisfazione della Di Martino per la medaglia è incontenibile: “E’ la medaglia più strana che abbia mai vinto – ha racconta la campionessa italiana, al termine della gara - ma sono felicissima, perché proprio non me l’aspettavo, considerate tutte le difficoltà che ho patito nel corso dell’inverno. A un certo punto, in pedana, eravamo tutte come morte dalla stanchezza, e non siamo più riuscite a saltare. Credo che abbia pesato molto la lunghissima qualificazione del giorno prima e anche io alla fine non avevo più molte energie da spendere. Ma più che altro, la differenza, per quanto riguarda la mia prestazione, l’ha fatta la mancanza di gare in stagione. Alla misura di 1,98 è stato davvero molto evidente. Ora devo trovare continuità in allenamento, per stabilizzarmi tecnicamente”. La Di Martino si allenerà a Formia, località in cui ha preparato proprio questi mondiali, in vista dei prossimi appuntamenti. Uno su tutti: Londra 2012: “ I Giochi Olimpici sono il mio primo obiettivo, e devo ammettere che esco dal Mondiale indoor con più fiducia. Ma ora si ricomincia. Andrò due settimane a Tenerife, in aprile, per avere condizioni climatiche più favorevoli, poi penso che esordirò in giugno, vediamo in quale meeting internazionale”. Prima di far rotta sugli Europei di Helsinki, e sui Giochi di Londra, in cerca di altre medaglie e per regalare grandi soddisfazioni a tutti gli italiani. La campionessa metelliana Antonietta Di Martino mostra l’argento conquistato a Istanbul. Per lei si tratta della terza medaglia iridata l Atleta Un sogno involo su ali di carta numero di Salerno e Provincia 3 marzo 2012 3 I partecipanti si sono sfidati in tre specialità: lunghezza del volo, permanenza in aria e volata più acrobatica Che successo per la tappa all’Università di Salerno del “Red bull paper wings”, vero e proprio campionato del mondo di aeroplanini, giunto alla terza edizione • GIORGIA MENNUNI Chissà se i nostri genitori, e i genitori dei nostri genitori e i genitori dei genitori dei nostri genitori, quando erano tra i banchi di scuola si immaginavano che le loro “tecniche di copiatura” (perché di vere e proprie “tecniche” si tratta, oggi ancor più di ieri) avrebbero ispirato la nascita di un vero e proprio sport. Alt. Non i pizzini. Che, tra l’altro, hanno avuto una sorte ben diversa e molto molto più fortunata. E neanche i suggeritori, figure “must” nelle classi scolastiche di ogni era. Individui che per tutto l’anno sono scherniti e derisi ma che, nel momento opportuno, possono diventare i paladini della giustizia; ovviamente dietro modi persuasivi e poco inclini allo sfogo del libero arbitrio del suggeritore. Ad aver aperto le porte a una nuova pratica sportiva è stata la buon vecchia abitudine degli studenti di altro aerolanciare da un banco a un planini di carta, spesso contenenti preziosi suggerimenti. Una formula matematica, il nominativo di un indecifrabile dativo greco o una data importante della storia moderna. Basta un fogliettino di carta, un pizzico di talento e voilà…il gioco è fatto. “Red bull paper wings”, primo e unico campionato mondiale di aeroplanini di carta, è giunto alla sua terza edizione. Partito il 15 febbraio dall’Università di Roma La Sapienza, sta facendo tappa in diciotto atenei italiani per poi arrivare alla finale nazionale che si terrà il 30 marzo ad Alzano Lombardo (Bergamo) nella sede di “Cartiere Paolo Pigna Spa”. Il campionato si svolge ogni tre anni e possono parteciparvi tutti gli studenti universitari provenienti da ogni parte del mondo. Il 5 marzo è stata la volta del Campus di Fisciano: l’atrio della facoltà di ingegneria si è trasformato in una pista di decollo piuttosto singolare e ad averci messo lo zampino (ben contente di farlo) sono state le associazioni studentesche “StudentIngegneria” e “Asp”, con il supporto della redazione sportiva di Unis@und che ha anche trasmesso in diretta la divertente competizione. Gli sfidanti si sono cimentati in tre diverse gare: lunghezza del volo, maggiore permanenza in aria e volata più acrobatica. Nelle prime due sfide ha trionfato Josè Manuel Barea, uno studente spagnolo: il suo piccolo aeroplanino di carta è rimasto in volo 9,2 secondi e ha percorso 27,3 metri. Ad aver volato una distanza di nel modo più acrobatico è stata invece la creatura di Raffaele Longobardi, con 27 punti. Saranno questi due studenti a portare alto il nome delSalerno quando si l’Università di presenteranno alla competizione a Bergamo e poi, nel caso in cui dovessero superare questo step, quando parteciperanno alla finalissima che si terrà a Salisburgo mondiale ( n e l celebre Hangar7) nei giorni 4 e 5 maggio. Costruire un aeroplanino con la carta sembra facile ma non lo è affatto. E farlo volare è ancora meno agevole. Bisogna essere piloti provetti, maestri d’origami e magari anche talentuosi ingegneri. La cosa non guasterebbe. Il web “pupula” di video tutorial che spiegano come si fa a metter su con la carta una creaturina che spicchi il volo nei tempi e nei modi possibili. Si parte da un semplice e comune fogli di carta, si piega dalla parte del lato minore e di divide il foglio in due porzioni uguali (nei video gli esperti lo fanno con il righello, ogni dettaglio è importante). A questo punto, una della due parti si butta mentre l’altra si conserva: ora il momento più delicato è creare le due “orecchiette” (a forma di vele) e arrivare all’impugnatura finale. I gesti con cui si fanno le piegature della carta vanno compiuti più volte perché così il materiale si forgia più docilmente alla dinamicità dell’aeroplanino. L’opera è pronta, un pizzico di manualità nel lancio e…via al decollo! La finalissima a maggio all’Hangar7 di Salisburgo, vedrà sfidarsi i vincitori di ogni Nazione Un solo foglio per realizzare il modello Quando il Red Bull paper wings si presenta in una città la invade totalmente. È come se fosse un esercito di comandanti addestrati che costruisce meticolosamente le proprie armi e poi le testa nella gara contro gli avversari. Nel video teaser del tour italiano 2012 alcuni piloti (sullo stile Top Gun) vengono chiamati dai propri ufficiali per partecipare a un progetto “top secret che rappresenta la punta di diamante della tecnologia aeronautica”. Si tratta, dice il sergente, di “aerei semplici” ma sono “i più leggeri e i più veloci”, “le unità di aviazione più agili che l’uomo conosca”. A questo punto ai piloti vengono spiegate le regole: un solo foglio di carta a ciascun partecipante e il divieto di utilizzare materiale aggiuntivo. “Ti ho visto in allenamento, ti piegherò” grida minaccioso uno degli sfidanti all’altro che, come da miglior copione di colossal americani, dice: “Sono nato per piegare”. Comincia la gara e il sergente non manca di ricordare allo spettatore che ora vuole vedere “cosa sai fare tu!”. il Red Bull paper wings è arrivato alla sua terza edizione e ogni anno riesce a reclutare sempre più partecipanti: nel 2006 erano 10mila (48 paesi), nel 2009 37mila (83 Stati) e quest’anno le nazioni che hanno aderito sono 85. Un pool crescente di ammiratori che sembrano rimanere sempre più affascinanti dalla divertente e stimolante competizione. La finalissima, che si terrà il 4 e 5 maggio all’Hangar7 di Salisburgo, vedrà sfidarsi i vincitori di ogni Paese. Nel 2009 non è riuscito a salire sul podio nessun italiano, chissà che quest’anno le mani e le menti nostrane non riescano a farsi valere a colpi di carta e olio di gomito. «Giusta dose di forza e tecnica di costruzione» « I segreti del lancio» Lo scafatese Raffaele Longobardi ha vinto la gara di volo acrobatico Raffaele Longobardi ha vinto la gara di volo acrobatico nella sfida del 5 marzo che si è tenuta nel Campus di Fisciano. Ha 21 anni, è di Scafati e studia ingegneria meccanica. Raffaele, come è strutturata la competizione a cui a partecipato? E la tua gara in particolare? Ci sono tre categorie: lunghezza del volo, permanenza in aria e volata più acrobatica. Io ho partecipato a due categorie e ho vinto nella terza. Nella gara di volo acrobatico le regole sono diverse dalle altre due competizioni perché la carta può essere modellata e strappata a proprio planino o farlo volare? Costruirlo. Semplicemente perché se non è costruito bene non volerà mai. È anche molto importante il momento del lancio: non deve essere né troppo forte né troppo lento. Per far gravitare l’aeroplanino ci vuole la giusta dose di forza e l’adeguata tecnica di costruzione. Costruisci modellini solo per passione e nel tempo libero? Sì per ora lo faccio solo per passione. È un mio pallino. A Scafati, la città dove abito, sono riuscito a portare avanti un progetto. Da una mia idea e dalla collaborazione con l’associazione piacimento e l’aeroplanino può essere portato da casa. Quindi la tua “creatura” è nata a casa? Sì. Io sono un appassionato di modellismo. È un mondo che mi ha fatto scoprire mio padre, è una passione che ci lega e unisce. Facciamo tutto: modellismo navale, ferroviario, automobilistico e ovviamente aeronautico. Per creare il mio aeroplanino con cui ho gareggiato mi sono ispirato a un modellino che posseggo (un F14) e ho in scala più grande (1 metro e mezzo di apertura alare). L’ho preso, l’ho copiato e ho creato quello in scala più piccola ma l’ho tinto color militare per renderlo più particolare. In questa gara i punti sono assegnati in base a tre indicatori: volo, creatività e originalità del modello. Ho vinto grazie alla mia passione. È più difficile costruire un aero- “Amici di Cappelle” è nata a Scafati una “piazzetta” molto particolare. Ogni sabato pomeriggio bambini, appassionati e curiosi si recano nella piazzola dove è stata costruita una pista di macchinette e tutti gratuitamente possono fare prove con i propri modellini dinamici. La domenica invece organizziamo vere e proprie gare. Sei pronto per la gara a Bergamo? Sì, prontissimo. Porterò lo stesso aeroplanino che mi ha condotto alla vittoria perché porta fortuna. Poi ne creerò un secondo, prendendo spunto da un altro mio modellino. La finalissima si terrà a Salisburgo. Voglio partecipare alla stessa competizione, quella sul volo acrobatico, perché il mio punto forte è creare modellini e nelle altre gare non si può fare. Speriamo bene! 4 l Atleta di Salerno e Provincia Passionea due ruote numero 3 marzo 2012 Il progetto da Polla a riferimento per il centrosud Il team Meridiana fondato da Antonio Giallorenzo tra i protagonisti del circuito mondiale di ciclismo • CARLA POLVERINO Il ciclismo con passione e per passione. La sfida del Team Meridiana nasce così, dalla passione del team manager Antonio Giallorenzo, ciclista anche lui fino all'età di 22 anni, che ci racconta, con un pizzico di emozione la nascita del team made in Salerno: "Il team Meridiana è il primo del Sud Italia - esordisce Giallorenzo - l'unica società professionistica centro meridionale che gareggia a certi livelli. Oggi, dopo qualche anno di ini- ziale difficoltà oggettiva, possiamo contare su un gruppo di grosso livello composto da 14 atleti, tra cui spicca, tra gli altri, il nome di Riccardo Riccò, ciclista importante vincitore di una Tappa al “Tour” e classificatosi secondo al “Giro d'Italia” del 2008. Altro nome di spicco nella società pollese è Totò Commesso, ciclista di fama mondiale e detentore di tre titoli italiani. soprattutto sul fatto che la Meridiana è diventata la società di riferimento di tutto il Centro- «Ci attende la mitica Parigi-Roubaix e poi il Giro di Grecia: vogliamo migliorarci » Sud". La storia del Team Meridiana ruota tutta intorno ad Antonio Giallorenzo, deus ex machina del progetto ciclistico che nasce a Polla, e che si pone come obiettivo primario, quello di un sogno che si è realizzato, e che ha trasmesso la passione per il ciclismo al figlio Mariano, che in passato ha vinto il giro del Senegal. "Una competizione impegnativa - dice Antonio Giallorenzo sulla traccia del nostro Giro D'Italia, che si snoda in nove tappe ed attraversa tutto il territorio africano". Non è questo l'unico appuntamento che ha visto in pista le furie rosse della Meridiana. La società pollese è infatti reduce da un altra gara, il “Giro della Croazia”, dove Mariano Giallorenzo si è piazzato all'ottavo posto. E poi gli appuntamenti Cresh,obiettivopromozione La rinnovata formazione di coach Gallotta punta alla serie A2: «Sarebbe un motivo di orgoglio per l’intera provincia di Salerno» Con tre vittorie un pareggio e due sconfitte, la Cresh Eboli ha ottenuto la qualificazione alla seconda fase del campionato di seri B di hockey su pista. Ad aprile davanti al pubblico amico è in programma il concentramento con Viareggio, Follonica e Matera. Le prime due classificate si qualificheranno alla final eight che mette in palio tre pro- L'Hippobasket protagonista in I Divisione via Diaz - trav. Guglielmi 14/18 84122 -Salerno www.centrostudishen.it [email protected] Ettore Parrucchiere m ediazione psicosom atica m usicoterapia danzadel ventre “Quest'anno siamo un bel gruppo, abbiamo grandi potenzialità che dobbiamo ancora esprimere. Siamo tutti amici, in campo ma anche fuori. Il nucleo portante è formato da me altre quattro o cinque amici: condividiamo tanto, anche fuori dal campo di basket”. Ironia della sorte quest'anno la Enzo Raso e l'Hippobasket si ritrovano nello stesso raggruppamento. Un girone in cui la squadra granata, che ha come stemma il tanto discusso, calcisticamente parlando cavalluccio, vuole essere protagonista. Fin qui dopo il girone di andata la squadra ha conquistato sei vito 0% lid l 2 va de on to up on co o s c rl pe yoga pilates shiatsu chikung tai ji quan rebirthing smesso in mondovisione sulla piattaforma Sky. Ci arriviamo preparati e contiamo di fare un buon risultato nonostante l'impegno non sia agevolissimo, come tutti d'altronde... In questo mese ci aspetta un vero e proprio tour de force, a metà aprile siamo sull'Appennino a Genova, poi il Giro della Grecia. Calendarizziamo i nostri appuntamenti volta per volta, questo è chiaro, e nonostante le difficoltà andiamo avanti cercando sempre di migliorarci". Hockey su pista: brillano anche le formazioni giovanili del sodalizio ebolitano Amici a canestro Un gruppo di amici, unito dalla passione per la palla a spicchi. Così l'anno scorso è nato il progetto Hippobasket Salerno che partecipa quest´anno per il secondo anno consecutivo al campionato di Prima Divisione maschile. Fondatore e ideatore della squadra è Aurelio De Sio: “L'idea è nata insieme ad alcuni amici. Giocavamo ai salesiani, nella Enzo Raso e siccome eravamo in tanti, abbiamo deciso di separarci e di creare una nuova squadra”. Alla pattuglia dei riconfermati (composta da Aurelio De Sio, Sergio Martin, Antonio Mogavero, Stefano Somma, Michele Masturzo, Giosafat Frascino, Domenico Indinnimeo, Fabrizio Genghi, Andrea De Marco) si sono aggiunti giovani estremamente interessanti, come Alessandro Somma, Pietro Mastrandrea, Roberto Cataldo ed elementi affidabili come Dario Pecora, Fabio Martin e Francesco Sica. La squadra disputa le proprie gare interne al Palasilvestri di matierno. sono fittissimi, per quello che riguarda le competizioni agonistiche. Ad inizio aprile il Team Meridiana si trasferirà a Parigi, dove si corre la Parigi-Roubaix una corsa in linea su strada, una delle cinque cosiddette classiche monumento, che si svolge nel nord della Francia, in prossimità della frontiera belga ogni anno. Questa competizione dal 1989 è stata inserita nel calendario della Coppa del Mondo. "La gara di Parigi è un appuntamento prestigioso che sarà tra- uomo - donna Via Posidonia, 22 84100 Salerno Prenotazioni al 089. 750614 mozioni in serie A2. Perché l’obiettivo del club di coach Gallotta è proprio centrare la promozione: “Soprattutto dopo l’amara retrocessione della Roller in serie B, conquistare l’A2 sarebbe un motivo di vanto e di orgoglio per ‘intera provincia. L’anno scorso ci siamo fermati in semifinale, quest’anno vogliamo migliorarci”. Molto torie in nove partite: “Siamo partiti abbastanza bene, anche se potevamo fare di più. Qualche limite caratteriale fin qui ci ha penalizzato. Siamo partiti con l'obiettivo e l'ambizione di essere protagonisti. Adesso il nostro obiettivo è di classificarci ai primi due posti che valgono la qualificazione ai play off, ma in questo momento bisogna pensare gara dopo gara”. Il calendario sembra comunque poter dare una mano a Masturzo e soci: “Dobbiamo recuperare quattro punti e abbiamo tutti gli scontri diretti in casa, mancano otto gare”- conferma De Sio. (red.atl.) positivo fin qui il cammino della squadra ebolitana. E pensare che sulla carta, senza avere più a disposizione due bomber Martino e Casaburi, la squadra sembrava indebolita. Ma il ritorno in campo dopo due anni di stop del forte difensore De Bonis e gli acquisti di Melillo e Franzoni hanno fornito importanti garanzie: “E soprattutto” – continua coach Gallotta – “quest’anno abbiamo anche cambiato modo di giocare, puntando molto sulla difesa”: E i risultati stanno dando pienamente ragione al club ebolitano. Risultati che stanno ottenendo anche le formazioni giovanili della Cresh: “Siamo tra le poche società in Italia ad essere al via di tutti i campionati giovanili, under 13,15, 1 e 20 e ad avere un importante attività promozionale con i più piccoli. Siamo in corsa sia con l’under 15 che con l’under 17 per la qualificazione alla fasi nazionali”. E sono tanti i giovai interessanti cresciuti nel vivaio della Cresh che potrebbero entrare nel giro delle Nazionali giovanili: “Ciro Martino, quest’anno in prestito al Giovinazzo, è già nel giro azzurro. E ci sono altri nostri giovani atleti che sono seguiti e che prossimamente potrebbero essere convocati”. In attesa di riprendere l’attività anche la squadra femminile, fiore all’occhiello della Cresh: “Quest’anno a causa della crisi economica si è fermata l’attività nazionale. Adesso sembra che stia ripartendo: ci faremo trovare senz’altro prontissimi”. (red.atl.) Bentisdelle meraviglie Il prossimo appuntamento è il mondiale in Egitto La società ha conquistato il titolo italiano juniores grazie agli ottimi risultati di Sollai, Botta e Pecoraro • JOSÈ ASTARITA Un percorso in costante ascesa quello intrapreso dalla ASD Bentis che dieci anni fa gettava le basi per diventare una palestra conosciuta in tutto l’am- biente italiano del taekwondo. Disciplina olimpica da Sidney 2000, il taekwondo nasce come arte marziale in Corea del Sud dove è sport nazionale a livello del calcio in Italia. Tutto succede e si sviluppa dal Giovane e forte In Spagna ha gareggiato nella categoria 90 kg L'atleta picentino Emanuele Magazzeno vince il bronzo alla European Cadet Cup Medaglia di bronzo per Emanuele Magazzeno alla tappa di Fuengirola (Spagna) della European Cadet Cup di Judo. Un ottimo risultato per il campione picentino, davvero dal futuro assicurato. L´atleta, ha rappresentato all´importante competizione europea, uno degli eventi più importanti della stagione agonistica, la Città di Pontecagnano Faiano indossando lo stemma del Comune picentino durante gli incontri nella categoria +90, kg. Magazzeno ha disputato un ottimo torneo e ha raggiunto in questo modo un nuovo ed importate risultato sfiorando l´accesso alla gara finale. Questo ottenuto in Spagna è soltanto l'ultimo di tanti successi già collezionati in questi primi anni di carriera agonistica. La carriera di Emanuele vanta già risultati importanti. Il giovane è, infatti, entrato a far parte della Nazionale Cadetti under 15 nel 2011 e solo un infortunio ha fermato le convocazioni agli Europei 2011 ed i Mondiali. E’ stato qualificato di diritto alle finali 2012 Campionati italiani Cadetti under 15, in data 11 e 12 febbraio, poi rinviati a giugno per le nevicate che colpirono la regione Lazio nei giorni scorsi determinando problematiche a raggiungere la sede centro Olimpico Ostia. Il 18 febbraio, invece, nella manifestazione a Ponticelli, Emanuele Magazzeno si è classificato al primo posto nella categoria +100 juniores, conquistando la finale ai Campionati italiani Juniores under 20 a Genova in cui l'atleta picentino, il più giovane della categoria con i suoi appena 15 anni ed 8 mesi, ha raggiunto il podio con determinazione ed umiltà perdendo in finale soltanto per pochi punti. Per lui, dunque, una prestigiosa medaglia d’argento nei +100 Juniores 2012. Ha ottenuto così la convocazione nella squadra nazionale di Judo under 20. Grandi risultati per un grande sportivo grazie a duri e costanti allenamenti, con i tecnici Antonio Marino e Luigi Marino, l’intera squadra e gli altri atleti, e la forte passione che lo spinge verso nuovi successi. (red.atl.) 2002 quando nasce l’associazione che si affilia alla FITA (Federazione Italiana Taekwondo) e con cura certosina aumenta gradualmente il numero degli iscritti e la qualità del lavoro di istruttori e allievi. Iniziano a giungere le prime affermazioni a livello Regionale e Interregionale sino a ottenere riconoscimenti prestigiosi in Italia e varcare le porte della Nazionale. Lo scorso 4 marzo a Verona la conferma che la Bentis ha raggiunto un livello importante. La società salernitana grazie alle affermazioni di Sollai e Botta, nelle categorie 73 kg e 78 kg e al terzo posto di Pecoraro si laurea Campione d’Italia Juniores. «Un piccolo grande risultato – commenta l’istruttore Michele Senatore -. Il gruppo di ragazzi continua a crescere bene. Ora non resta che confrontarci e vincere anche a livello Elite con i gruppi sportivi delle forze dell’ordine. Cosa di per se non semplice». Dal 2010 al 2012 tra Cadetti e Juniores il sodalizio di Mercato San Severino ha fatto salire agli onori delle cronache ragazzi che a livello italiano vengono tenuti in considerazione anche dai tecnici della nazionale. Infatti, lo scorso anno Sollai e Botta hanno fatto parte della rappresentativa azzurra che è stata protagonista agli europei di Cipro dopo aver sfiorato il titolo nazionale Juniores. Senatore lo dice sottovoce, ma con l’orgoglio di chi sa che le porte della nazionale per i suoi allievi sono ormai un dato di fatto. l numero Atleta di Salerno e Provincia 3 marzo 2012 5 «Un grande risultato: è la conferma che questo gruppo sta crescendo bene e può regalarci grandi soddisfazioni» «Sollai e Botta hanno sostenuto un collegiale con l’Italia e il primo prenderà parte ai mondiali Juniores che si terranno a Sharm el Sheik. Il piazzamento? Ci saranno circa 70 atleti nella sua categoria e molto dipenderà dai sorteggi, ma avvicinarsi al podio potrebbe essere fattibile». Il futuro è sempre più roseo e per puntare a raggiungere i vertici nazionali anche nella elite alle porte dopo il mondiale Juniores il team sanseverinese ha in programma dei tornei internazionali a Innsbruck e Parigi. «Il percorso di ottimo livello di Elia De Chiara nella categoria Elite sicuramente potrà essere migliorato – conclude Senatore - . Confrontarsi con i gruppi sportivi delle forze dell’ordine è sempre di stimolo e nei tornei Europei cercheremo di migliorarci sempre». Gli appuntamenti a lungo termine dicono dei viaggi oltralpe prima agli Austrian Open torneo di categoria A e successivamente al Parigi Open nella capitale transalpina con gli atleti De Chiara, Sollai e Sessa che pur essendo ancora Juniores potranno prendere parte alle rassegne europee. L’obiettivo è la crescita costante sempre che Sollai non sorprenda tutti e si possa festeggiare un piazzamento importante dopo i mondiali in Egitto. « E’ una tecnica difficile da apprendere ma per un allievo paziente niente è impossibile» Antonucci,ilsignoredell’Aikido Lo Shihan salernitano da oltre quaranta anni insegna e diffonde l’arte di Kobayashi Una vita spesa per l’insegnamento delle arti marziali e un profondo amore per l’Oriente nel cuore, che batte sotto il kimono dell’Aikido. Lo Shihan (maestro) Ezio Antonucci ha iniziato a praticare l’antica tecnica marziale giapponese nella palestra del Donato Vestuti nel 1969 sotto la guida del maestro Ikeda. A soli vent’anni conseguì la cintura nera, il 24 agosto 1974, e l’Aikikai lo riconobbe come il più giovane Sho-dan italiano fino a quel momento. La vita del maestro salernitano cambiò nel corso di uno stage. “Nel 1978, durante lo stage a Segrate presso la palestra del maestro Filippini, ho avuto l’onore di incontrare il maestro Kobayashi che iniziò a diffondere il suo stile di Aikido in Italia. – Dice il maestro Antonucci – Kobayashi ci insegnò una tecnica completamente diversa che introduceva variazioni trasformando la disciplina stessa. L’introduzione di posizioni più efficaci la migliorava e per noi era una novità assoluta”. L’amore per l’Aikido spinse Antonucci verso un traguardo ambizioso: diffondere la nuova tecnica nella città di Salerno. “Dai primi anni Ottanta a oggi continuo a seguire gli allievi che vogliono imparare l’antica disciplina marziale giapponese. Rammento ancora con gioia Italo Taddeo, Giovanni Desiderio e Gerardo Procida che furono tra i miei primi allievi e amici in allenamento e nella vita. Al Vestuti, per tre giorni la settimana, insegno con la stessa passione di un tempo le tecniche del-l’Aikido. – Come possono iscriversi i ragazzi? – Io insegno a tutti quelli che desiderano imparare. Al mio indirizzo email, ezioantonucci @tiscali.it, i ragazzi potranno inviarmi adesioni e iniziare a capire cosa sia l’Aikido. E’ una tecnica difficile da apprendere, ma per un allievo paziente e disposto a sacrificarsi nulla risulta impossibile”. Una grande famiglia nell’Accademia dell’Aikido del maestro Kobayashi. “Io considero tutti i miei allievi dei figli. Molti ragazzi che ho seguito adesso si trovano in America e uno anche in Messico a un passo dal diventare 3°Dan di cintura nera. Ho due figlie meravigliose, Asja e Ambra, alle quali ho trasmesso l’amore per l’Oriente e le arti marziali. Passando oltre quarant’anni ad insegnare l’Aikido la mia vita è cambiata, poiché è la disciplina stessa a mutare lo stile di vita. L’esperto di arti marziali, infatti, è alla continua ricerca del miglioramento di sé stesso. Tutto quello che mi ha insegnato il maestro Kobayashi – conclude Antonucci – continuerò a trasmetterlo ai futuri atleti”. Seguendo le orme degli antichi maestri i nuovi allievi si preparano per l’iscrizione all’Accademia Aikido Buikukai Hirokazu Kobayashi. (red.atl.) Il Maestro salernitano Ezio Antonucci. Ha iniziato a praticare arti marziali nella palestra del Vestuti nel 1969 sotto la guida del Maestro Ikeda, conseguendo a 20 anni la cintura nera 6 l Atleta numero di Salerno e Provincia 3 marzo 2012 I TEEN-nistididomani Pollice in su per il lavoro del nuovo Consiglio Direttivo Centoquaranta soci in tre categorie: D1 D2 e D3, più 70 giovani iscritti alla School salernitana • IVAN COSTA Questi i numeri del noto Circolo Tennis Salerno. “Noto” in quanto per noi salernitani amanti o meno dello sport tra luci, casu- pole pastello dei lidi balneari e la splendida piscina, risulta impossibile percorrere, magari in auto o in pullman, il lungomare che attraversa quasi per intero la nostra cittadina, Da sx: tecnico federale Massimo Cierro, Giancarlo Palumbo responsabile del centro Rita Grande (campionessa napoletana, oggi responsabile del settore femminile) e ultimo a destra, il Maestro Sergio Alfinito Con la Nedo Nadi partecipa alle gare Master Amore mai spento Anna Renna: «Dopo aver smesso sognavo di tornare e adesso rieccomi in pedana» • CARLA POLVERINO La prima volta che Anna Renna ha calcato la pedana per partecipare ad una gara di scherma, risale ad oltre trent'anni fa e lei, ricorda quel momento senza nascondere un velo di emozione: "Avevo dodici anni - mi racconta Anna - la mia prima gara risale al periodo della scuola media quando per un anno mi sono cimentata nella specialità del fioretto...Ero poco più che una bambina ma la passione per la scherma era già forte. Poi però ho smesso anche se dentro di me ho sempre aspettato il momento in cui poter ricominciare e questa opportunità mi si è presentata cinque anni fa, quando ho scoperto che alla Nedo Nadi (l'attuale società di cui Anna Renna fa parte n.d.a.) si poteva partecipare ad un circuito dedicato agli adulti, un master, e non mi sono lasciata sfuggire l'occasione...mi sono iscritta immediatamente..." Il passo dall'iscrizione alla pedana di gara è stato brevissimo. Il talento di Anna Renna è innato, l'atleta della Nedo Nadi, è diventata ben presto un punto di riferimento importante:"Mi alleno tre volte alla settimana, dopo il lavoro ovviamente e non senza qualche oggettiva difficoltà...Se dovessi ringraziare qualcuno in questo momento? Senza alcun dubbio... Mio marito che non è un atleta ma rispetta la mia passione per lo sport e mi aiuta in tutto, dandomi anche una mano in casa e sopportando anche le mie assenze giacchè parecchie gare si disputano lontano dalla Campania e siamo costretti a restare fuori per diversi giorni..." Le soddisfazioni, però, nonostante i continui sacrifici non mancano. Anna Renna infatti nell'ultimo week end del mese di marzo è stata impegnata al Palacus di Fisciano nella prova di Sciabola del Circuito Master piazzandosi al secondo posto. "E' stata una gara impegnativadichiara la Renna - ma sono riuscita ad ottenere un buon piazzamento nella specialità della sciabola”. Il prossimo appuntamento agonistico è previsto per aprile a Piombino, una sorta di volano in vista del campionato italiano in programma a giugno. senza soffermarsi ad ammirare come fosse la prima volta la bellezza del circolo col suo verde, ed i suoi quattro campi da tennis. Comodità che consente agli amanti della disciplina di poter “dare quattro colpi di racchetta” senza dover obbligatoriamente espatriare, e che, da due anni a questa parte, presenta un nuovo consiglio direttivo. Per l’occasione, abbiamo intervistato Alfonso Liguori, Direttore Sportivo che ha subito tenuto a chiarire la sua ideologia, raccontandoci di come fu sua premura aumentare sin da subito il numero di ore fruibili per i ragazzi iscritti alla “Scuola di tennis”, che solo due anni fa era di 2 ore settimanali, a fronte delle attuali dieci, nominando per giunta un Preparatore Atletico, Remo Chiappa, al fine di seguire tutti i ragazzi. Accorgimenti che hanno reso possibile la certificazione da parte della F.I.T. quale Standard School (Centro Federale di Perfezionamento). Insomma, un chiaro segnale di quanto la nuova gestione creda e voglia investire sull’allenamento, la qual cosa ebbe un pronto riscontro già l’anno scorso, in occasione dei risultati ottenuti nei tornei giovanili, arrivando in semi-finale nel torneo “Master Kinder U12” disputatosi a Castel di Sangro, ma soprattutto arrivando a giocarsi l’accesso per le fasi nazionali contro la fortissima squadra di Napoli nella “Coppa delle Province”. Discorso a parte merita invece la “Sixteen Cup città di Salerno”, manifestazione sportiva U16 maschile e femminile che ha avuto nel mese di marzo un note- «Il più grande insegnamento è di fare sport, quale che sia, e il nostro compito è di creare stimoli gettando legna fra i fuochi della passione, alimentandoli» vole risalto mediatico e giornalistico, portando nella nostra città i 16 migliori atleti della graduatoria F.I.T, i quali hanno alloggiato qui con i propri maestri, dando luogo ad una competizione a dir poco spettacolare. Prendendo poi spunto da una riunione del CONI nella quale i delegati F.I.T. provinciali e regionali chiesero ai vari circoli di organizzare incontri tra le ‘scuole’ per consentire ai giovani di relazionarsi con realtà differenti e di migliorarsi vicendevolmente, «noi ci ha dichiarato il DS Liguori abbiamo accolto l’idea, svolgendo delle amichevoli con altre realtà della Provincia di Salerno e oltre. Le squadre che abbiamo incontrato ci sono quelli di Potenza, il CUS Università di Fisciano e il Villaggio del Sole. Proseguendo anche con l’anno nuovo queste iniziative, così da rinsaldare le relazioni tra Circoli e promuovere sempre più uno spirito di gruppo che abbia come fattore comune quello della crescita dei ragazzi sotto diversi aspetti, sia agonistici che di vita sociale.» Bracciatefortie vincenti Il tecnico Notabella: «E’ un ragazzo serio, disciplinato, può raggiungere ottimi risultati» Pierpaolo Vicinanza, promettente baby della Polisportiva Balnaea vola alla conquista del circuito regionale” Campioni Campani” • BARBARA TROTTA Nuotare. Sentire solo il rumore delle bracciate, un suono che copre ogni altro, mentre nella mente permane il pensiero della meta, la gioia e la libertà di muoversi nell’elemento primordiale. Questo è forse quello che ha provato il giovane atleta della Polisportiva Balnaea, il quindicenne Pierpaolo Vicinanza, che sta trionfando nel circuito regionale “Campioni campani” della Fin (Federazione italiana nuoto). L’ultimo successo l’ha ottenuto il 18 marzo a Scampia, quartiere di Napoli, con l’oro nei 50 m farfalla. Il risultato ricalca quello raggiunto nella seconda tappa, il 22 gennaio, che si è tenuta a Battipaglia ed è stata organizzata con la collaborazione della stessa Polisportiva Balnaea. Vicinanza, in quest’occasione, ha realizzato anche un altro primo posto, nei 50 stile libero. «Sono proprio queste le specialità in cui riesce meglio» ha affermato il responsabile tecnico del settore nuoto della Balnaea, Gabriele Notabella. «Pierpaolo – ha continuato - ha cominciato a dedicarsi al nuoto da quando aveva nove anni. Ha compiuto tutto il percorso didattico con noi, dalla vasca dei principianti all’avvio dell’attività agonistica. I genitori sono degli appassionati, e la sua famiglia lo segue e lo accompagna alle gare». Da quest’anno anche il fra- tellino del 2002 si è iscritto e ha intrapreso la strada avviata dal maggiore. «In questo sport – ha spiegato Notabella – sono importanti la passione e lo spirito di sacrificio. Bisogna crearsi le giuste motivazioni. Pierpaolo è un ragazzo serio, disciplinato, che ascolta i consigli e si impegna moltissimo. Con questo suo carattere riesce anche a conciliare diligentemente lo studio e il nuoto, pur allenandosi quattro giorni a settimana, per due ore». Vicinanza è solo uno dei campioni della Polisportiva Balnaea, che è nata nel 2004, partendo da zero e ora ha tra i propri tesserati circa 95 atleti nelle varie categorie, con un’età compresa tra i sette e i vent’anni. «Abbiamo una scuola nuoto fede- rale – ha precisato il responsabile tecnico – ma il nostro fiore all’occhiello è il settore agonistico. Parte-cipiamo a competizioni provinciali, regionali e nazionali. La passione per il nuoto a Battipaglia sta aumentano, ed è migliorata anche la mentalità dei ragazzi. Sono maturati. Lo sport del resto aiuta a crescere come persone, gli esami a cui sottopone chi lo pratica aiutano a preparasi per quelli della vita». Le prossime gare che terranno impegnati la Polisportiva Balnaea e Pierpaolo Vicinanza saranno la fase finale del circuito, la competizione “Nuoto per tutti” e il Trofeo delle Regioni. «Speriamo ancora in buoni risultati» ha concluso Notabella. l numero Atleta di Salerno e Provincia 3 marzo 2012 L'allenamento è la base Una nuova sfida 7 F.P.V.R. un protocollo innovativo per l’atleta Il personal trainer Andrea Malzone svela i segreti di una corretta preparazione atletica • ANGELO DE NICOLA Ha imparato ad amare lo sport in anni di duro allenamento che forgiano mente e corpo. Senza una disciplina preferita, poiché un po’ tutte lo affascinavano per le loro potenzialità, si è impegnato costantemente per migliorare il proprio fisico e alla fine ha deciso di indossare per sempre la tuta di allenatore e di trasmettere tutto ciò che aveva imparato agli atleti del futuro. Andrea Malzone, personal trainer e arbitro di rugby, ha speso una vita per la preparazione di chiunque volesse raggiungere importanti risultati in campo agonistico o soltanto migliorare il proprio corpo risolvendo problemi di sovrappeso. “Il mio sogno era quello di creare uno studio e palestra personalizzata per accogliere gli appassionati dello sport e aiutarli nel loro percorso agonistico. – dice coach Malzone – Ho iniziato giovanissimo a cimentarmi nel Triathlon, uno sport multidisciplinare e individuale che mette a dura prova l’atleta. Poi ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla preparazione. Allenarsi all’interno di un vero e proprio studio specializzato, in un ambiente rilassante con tutti i mezzi ideali per lavorare nel migliore dei modi, significa ottenere risultati soddisfacenti a prescindere da quali siano gli obiettivi”. Nel 2011 Malzone crea la sua casa per gli atleti. “Nello Studio Elite, in via dei Principati 57, seguo con costanza un gran numero di atleti che hanno fatto richiesta di un programma personalizzato. Sul sito internet www.studioelite.eu è possibile iscriversi compilando una scheda con i propri dati. Questi permetteranno una prima analisi del soggetto che ha deciso di intra- prendere il percorso sportivo”. Quali sono gli atleti con cui ha ottenuto i migliori risultati? “Ricordo ancora con grande piacere il lavoro svolto al servizio della Salerno Rugby, del presidente Fabrizio Senatore, che grazie alla forza di volontà e al costante allenamento riuscì nell’impresa della promozione nel girone Elite di serie C”. E’ più difficile allenare un uomo o una donna? “Sono due soggetti completamente diversi e richiedono entrambi particolare attenzione. Il miglioramento fisico avviene grazie al costante allenamento, ma non è sufficiente. Bisogna anche ag-giungere una dieta corretta che aiuti l’organismo gradualmente. Ieri come oggi sono pronto a discutere con tutti gli atleti – conclude Malzone - che mi chiederanno consigli”. Prosegue il lungo lavoro del coach Malzone che assiste gli atleti del futuro. Un domani un nuovo campione salernitano riuscirà a raggiungere nuovi traguardi grazie alla costanza nell’allenamento. « Per migliorare il fisico bisogna aggiungere una dieta corretta che aiuti l’organismo gradualmente» io sostengo l Atleta «Un metodo di lavoro che abbina forza potenza, velocità e resistenza allo sforzo» A un atleta che ha sperimentato ogni genere di allenamento, seguito ogni consiglio e osservato scrupolosamente una dieta bilanciata potrebbe essere di stimolo una nuova sfida in palestra. L’idea viene suggerita dal F.p.v.r, un innovativo protocollo di allenamento creato dal personal trainer Andrea Malzone. “Essere atletici non significa solo avere una grande massa muscolare, ma saper anche esprimere forza, potenza e velocità unite alla non trascurabile capacità - commenta il coach Andrea Malzone - di resistenza allo sforzo”. Per chi è studiato il protocollo F.p.v.r? E’ ideale per gli atleti che vogliono migliorare la loro prestazione, per tutti gli amanti della pesistica che desiderano modificare il loro allenamento e anche per gli sportivi. Pur non avendo ambizioni agonistiche anche le persone che intendono solo mettersi alla prova potranno usufruire del nuovo metodo di allenamento. Restare chiuso in palestra continuando a lavorare sulle fasce muscolari non sempre è la soluzione ideale. Molto spesso uscire all’aria aperta potrebbe essere un interessante esperimento per creare alternative. “Gli allenamenti che svolgeranno coloro i quali ne faranno richiesta, potranno essere effettuati sia in un luogo chiuso come la palestra sia all’aperto senza utilizzare macchine o attrezzatura sofisticate. – prosegue coach Malzone - Anche cambiare luogo d’allenamento ha la sua importanza e questo è uno dei piccoli segreti del nuovo protocollo sperimentato dopo anni di esperienza sul campo. Ho perfe- Mensile di cultura e informazione sportiva l Atleta di Salerno e Provincia Gianpiero Scafuri Direttore editoriale Fabio Setta Direttore responsabile Angelo De Nicola Caporedattore Progetto grafico red.atl. Direzione via Giulio Pastore, 17 84100 Salerno A.S.D. Taekwondo Vietri sul mare info 347/0922453 G.Linguadoca c/n 5°DAN le nostre sedi - Vietri sul mare scuola elementare via Mazzini - Salerno via E. Castelluccio, 3 c/o polisportiva Nicodemi www.editorialeatleta.it e-mail [email protected] Autorizzazione del tribunale di Salerno n. 20/2009 del 29-04-2009 www.cmso.it Stampa Arti Grafiche Capozzoli via Irno, snc loc. Sardone 84098 Pontecagnano Faiano Salerno tel.089 382 647 .centro antidiabetico .endocrinologia .sindrome metabolica .prevenzione zionato tre livelli differenti difficoltà suddividendoli in principiante, intermedio e avanzato. Le ore di allenamento e le sedute variano a seconda delle esigenze, ma in tutti i casi è possibile osservare i primi risultati positivi in tempi ragionevoli. I principianti, ad esempio, potranno in breve tempo eliminare il classico affaticamento da scale che indica appunto una mancanza di costante allenamento. La frequenza ottimale di allenamento che consente di raggiungere soddisfacenti risultati è di 3 volte a settimana. Tuttavia è possibile ottenere un miglioramento anche con 2 sessioni di allenamento, ma non di meno”. Un allenamento personalizzato insieme al tecnico. “Nella maggior parte dei casi alleno una sola persona alla volta. Nella routine dello studio Elite non capiterà mai di allenarsi con uno sconosciuto o di trovare un collega ancora in sala al termine della seduta. Questo aiuta lo sportivo eliminando le fastidiose file e le attese che dilatano i tempi di recupero vanificando il programma stesso d’allenamento”. Dietro la conquista di ogni medaglia c’è un lento e duro lavoro di preparazione dell’atleta. Non resta altro che trovare il giusto metodo di allenamento. è online il nuovo sito web www.editorialeatleta.it La vostra passione sportiva in rete Invia le tue foto e i tuo video alla redazione e saranno pubblicate [email protected] Mensile di cultura e informazione sportiva