Maschere venezia Pieghevole - Comune di Cassina de` Pecchi

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Maschere venezia Pieghevole - Comune di Cassina de` Pecchi
Comune di
MOSTRA
Cassina de’Pecchi
Il Carnevale è una delle più antiche tradizioni in Italia. La prima
documentazione scritta su di esso è datata 1094, dove la parola
Carnevale viene utilizzata per la prima volta. È stato dichiarato
festa pubblica nel 1296 e ha cambiato le sue forme e costumi
attraverso i secoli. Sotto il dominio austriaco, ed esattamente nel
1797 per paura di ribellioni, il Carnevale venne bandito e l’uso di
maschere venne severamente proibito. Nel 1979 i veneziani
ripresero la loro celebrazione e oggi le celebrazioni durano una
settimana fino a Martedì Grasso.
Dal 18 al 25 febbraio 2017
Orari apertura mostra
Sabato 18 - ore 16.30 inaugurazione
domenica 19 - ore 10.00/12.30 - 15.00/18.00
da martedì 21 a venerdì 24 - ore 15.00/18.00
sabato 25 - ore 10.00/12.30 - 15.00/18.00
Viale Trieste, 3 - Cassina de’ Pecchi (MI)
Le maschere di Venezia
di Flora Marcella Cusi
L’idea di fare questa mostra è nata dal
desiderio di raccontare la mia Italia,
quella in cui mi sento rappresentata,
nella Svezia dove risiedo e dove l’ho
scoperta quasi sconosciuta. Il
progetto nasce nel 2013 e viene
esposto a Lund, in Svezia alla galleria
Närbild nel 2014.
Ne esce un libro indipendente in
copie limitate che va esaurito
nell’arco di pochi mesi. La mostra
viene ora presentata per la prima volta
in Italia a Cassina de’ Pecchi, in una
versione arricchita di foto in prima
esibizione assoluta.
Si tratta di ritratti ottenuti per lo più
con teleobiettivo, e che quindi
presentano le maschere dal busto in
su, con alcune eccezioni per volontà
artistica di dare all’osservatore un
margine di varietà per riposare lo
sguardo.
Il Carnevale di Venezia è oggi una festa
lunga sette giorni ed è una delle più
antiche tradizioni d’Italia,
sopravvissuta a più di mille anni di
storia. La sua durata e le sue forme sono
cambiate negli anni, ma una cosa è
rimasta da sempre simbolo di
riconoscimento di questa festa
veneziana e la rappresenta in tutto il
mondo: le sue maschere.
L’obiettivo è stato cercare il ritratto,
creare intimità con la maschera, il ritratto
che racconta il personaggio. Ho scelto di
raccogliere le mie foto in un arco di sole
48 ore, a cominciare dal giorno prima di
Martedì Grasso, per non darmi il tempo di
familiarizzare con la gestualità e per
andare a cercare il mio racconto.
È una missione complessa: sfidando la
fiumana di turisti ho voluto raccontare le
maschere alla fine della settimana del
carnevale, cercando di raccogliere una
storia dietro ognuna, di creare il
personaggio guardandolo in viso,
animando l’immobilità dei dipinti sulle
maschere studiando i loro sguardi, i
piccoli movimenti e le luci.
Le maschere per tradizione non parlano
ma ancora oggi se le si saluta con il
tradizionale "buongiorno signora
maschera" si inchineranno per
rispondere. Le persone mascherate
assumono anche gli atteggiamenti tipici
della loro maschera, creando una
tensione festosa che le rende non solo
belle ma anche non scontate.
Nata a Milano, per molti anni
residente a Cassina de’ Pecchi e dal
2006 trasferita a Malmö in Svezia,
Flora ha intrapreso la carriera
fotografica nel 2009/2010.
Laureata in mediazione linguistica e
culturale alla Statale e con un diploma
in affari europei dell’ISPI di Milano,
ha poi studiato fotografia,
comunicazione visuale design per il
web e ritocco digitale in Svezia.
Nel 2009 una sua foto partecipa ad una
mostra ad Amsterdam della Lee Jeans
dedicata agli story tellers nel mondo,
mostra in concomitanza con un
concorso fotografico internazionale.
Ha studiato fotografia commerciale
con il pluripremiato fotografo Donald
Giannatti e lavora sia come ritrattista
che nel settore della moda. Da anni
sostiene il progetto di una stilista
svedese di origini bulgare, creatrice
dello stile Made by Sändi.
Insegna fotografia e ritocco digitale in
diverse scuole e accademie svedesi,
lavora come direttore creativo ed è
stata giornalista prima e co-redattore
poi di fotoföralla.se, un sito dedicato
all’educazione alla fotografia e al
ritocco fotografico.
Dal 2013 è Adobe influencer e si
occupa della divulgazione e
comprensione del ritocco digitale
come parte integrante dell’arte
grafica. Ha esposto diverse volte in
Svezia, anche in un progetto comune
con Christel Brost, sua insegnante di
fotografia all’università di Malmö e
storico foto-redattore del magazine
Rolling Stones.