Cesana, la pista di bob fa

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Cesana, la pista di bob fa
Cesana, la pista di bob fa acqua- LASTAMPA.it
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cronaca
07/10/2009 - SPORT INVERNALI - I TEST PREOLIMPICI DI UNA VENTINA DI SQUADRE SONO STATI RINVIATI E RISCHIANO DI ESSERE
ANNULLATI
Cesana, la pista di bob fa acqua
+ Cesana e la pista di bob anello debole dei Giochi
Niente ghiaccio artificiale a causa
di un guasto: Nazionali nei guai
DOMENICO LATAGLIATA
cesana
In città pare ancora primavera, viste le temperature. Però a Cesana Sansicario avrebbe già dovuto essere tempo di ghiaccio. Quello artificiale, sia chiaro,
indispensabile per rendere agibile la pista olimpica di bob, quella costruita in occasione dei Giochi di Torino 2006 e da sempre considerata fiore
all'occhiello dell'intero Torino Olympic Park. Invece succedono guasti anche lassù e a patirne le conseguenze sono stati gli atleti di varie nazionali che in
questi giorni avrebbero dovuto svolgere proprio a Cesana alcuni allenamenti in vista dell'inizio della stagione che porterà alla Olimpiadi di Vancouver 2010.
«A causa di un problema tecnico occorso nel fine settimana, tra venerdì 2 e sabato 3 - si legge in un Comunicato del Torino Olympic Park - il Top ha
dovuto rimandare l'apertura della pista di bob, skeleton e slittino di Cesana Pariol, prevista per il 7 ottobre. Le operazioni di messa in ghiaccio erano già
iniziate da diversi giorni, quando sono sorti alcuni problemi dovuti alla presenza di aria nell'impianto di refrigerazione che ne hanno ridotto sensibilmente
l'efficienza. Non riuscendo a risolvere il problema in tempi brevi e ben sapendo che molte nazionali avevano prenotato i primi allenamenti a Cesana, si è
deciso per la temporanea chiusura. Domenica mattina infatti, con la pista ghiacciata al 75%, si è avuta la conferma che non si poteva assicurare il ghiaccio
corretto per gli allenamenti. In pochi minuti tutte le squadre attese a Cesana sono state raggiunte via telefono per comunicare il fermo temporaneo».
Un guasto può sempre capitare, si vuole sottolineare da parte del Comitato post olimpico. Non si tratta però della rottura improvvisa di un compressore,
come si era temuto in un primo momento, che avrebbe addirittura costretto alcune nazionali a girovagare per l'Europa alla ricerca di un impianto
funzionante: «Le rappresentative slovacca e monegasca - precisa ancora il Top - erano già presenti a Cesana perché impegnate in allenamenti sul pistino di
spinta (funzionante già dall'estate, ndr) e in attesa di utilizzare la pista. Anche il tecnico della Gran Bretagna era già arrivato con i bob degli atleti, ma la
squadra non era ancora partita alla volta dell'Italia. Tutte le altre nazionali sono state avvisate prima del loro arrivo a Cesana. Lo staff della pista sta
lavorando per risolvere il problema e assicurare il normale svolgimento delle attività previste per la stagione, compresi gli allenamenti».
Non è pero dato sapere quando la pista sarà nuovamente agibile: si spera di risolvere il tutto nell'arco di poco più di una settimana, forse due, ma certezze
al momento non ce ne sono. Intanto anche in montagna la temperatura resta nettamente al di sopra delle medie stagionali. Tutto però dovrebbe tornare
presto alla normalità, dunque le prime gare - in programma a dicembre - non sembrano in discussione. Così come non è assolutamente in dubbio la volontà
del Top di rendere al più presto operativa la struttura, per non rischiare un grave danno economico oltreché di immagine. «Dovevamo allenarci a Cesana
fino al 18 - precisa Ivo Ferriani, responsabile della squadra azzurra di bob - ma a questo punto diventa tutto più difficile». Stamane verrà presa una
decisione definitiva: non è escluso che l’Italia e le altre Nazionali straniere decidano di rivolgersi altrove.
10/10/2009 13.15