La tipografia on-line - Advertiser Communication Strategies
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La tipografia on-line - Advertiser Communication Strategies
SODDISFATTI O RIMBORSATI SPEDIZIONE SEMPRE GRATUITA La tipografia on-line Riservata ai Professionisti delle Arti Grafiche e della Comunicazione www.exaprint.it CONTROLLO DEI TUOI FILE GRATUITO SERVIZIO CLIENTI SEMPRE AL TUO ASCOLTO 011 0626806 SOMMARIO SETTEMBRE 2014 BUZZ 8 12 ATTUALITÀ IDEE 14 INCHIESTA HEALTHCARE & WELLNESS COMUNICAZIONE. Belli, sani e (dis)informati PRIMO PIANO. Turismo wellness, l’ultima frontiera? 24 TENDENZE / Real Time Life e Real Time Technology 28 Men (and women…) at work! FOCUS FOCUS 20 PEOPLE COMMUNICATION 56 WORLD 33 INTERNATIONAL NEWS COMMUNICATION 36 40 42 46 50 56 62 NEWS DIGITAL IN THE ROUND / Due miliardi di persone, la metà degli utenti internet globali CHIESA E BRAND / La misericordina di papa Francesco LA PARTITA DELLA PACE / Uomini di buona volontà in campo SECOND SCREEN / L’esercito dei “secondi schermisti” LA SFIDA DELLE AGENDE DI DOMANI / The analog cloud BUZZY SEEDS / Organizzazione & Passione ACADEMY 64 66 NEWS OSSERVATORIO UNICOM / Universi digitali, mondi paralleli e “buchi neri di comunicazione” 68 70 NEWS FIERE / IFA 2014: C’è voglia di ripresa COMMUNICATION 42 RETAIL SOCIAL 74 SOCIAL 74 FACEBOOK UPDATE / Facebook, o come cambiare per il business (ma non solo) APP 78 ACTIVITY TRACKING / In forma con un’app AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 3 Un’eccezionale miscela di creatività. Tecnologia all’avanguardia. Arte straordinaria. Un abbinamento in grado di offrire immagini e video di altissima qualità a creativi di tutto il mondo. 40 milioni di immagini 1.9 milioni di video 40.000 nuovi file aggiunti ogni giorno SOMMARIO SETTEMBRE 2014 NEXT 80 EXPOPPORTUNITY / Expo 2015: l’ora della consapevolezza 84 86 NEWS INSIGHT / Utilizzare i big data nella vendita al dettaglio 88 PMI & DIGITAL / Inizia l’era del web marketing mobile OMAGGIO A DIABOLIK / I mille volti di un brand GREEN THINKING / C’è acqua per 8 miliardi di persone? OPINIONI / V come Valore, una delle 4 V del (non) marketing CULTURA + IMPRESA #1 / Vino & Cultura: è marketing del territorio CULTURA + IMPRESA #2 / Arte contemporanea: il nuovo, urbano e globale BUSINESS TECH MARKETING 90 94 NEXT 80 96 98 100 MEDIA 103 108 RTB & PROGRAMMATIC/ Real Timemachine! DISPLAY ADV / Il futuro è programmatic DOSSIER Out Of Home MEDIA 103 110 116 SCENARIO / La rivoluzione annunciata PROXIMITY & MOBILE / Activation on the go 120 HUMAN RESOURCES / L’importanza (o meno) dei Master 122 SINUOSA / Oltre la misurazione, la comprensione TG|ADV / Carta e Web ineditamente insieme 126 MY ADV MANAGEMENT FILO DIRETTO CON… DOSSIER 110 MARKETING 90 Ci trovi su: AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 5 MARKETING STRATEGICO CREATIVITA’ DIGITAL UFFICIO STAMPA ORGANIZZAZIONE EVENTI ARCHITETTURA + ADV+ + + IL TEMPO DEL TEMPO + zione carta-bit, sul digitale che brucia l’inFacebook rilancia Atlas, la piattaforma per formazione in tempuscoli sempre più brevi. il marketing basato sulle persone acquisita Viene invece da guardare a Facebook come da Microsoft circa un anno fa. Atlas, che epitome di un’impresa che, nonostante integra strumenti per il targeting e la misuuna capitalizzazione “mostruosa” in Borsa, razione, è capace di seguire e raggiungere i una base-utenti di migliaia di milioni di consumatori reali su più dispositivi, piattapersone e utili in crescita esponenziale, forme e attraverso editori differenti. non smette di innovare e tentare strade nuoFosse questa un’altra tipologia di testata, ce ve, procedendo per prove ed errori come ne sarebbe d’avanzo - volendo - per partire una start-up qualsiasi. lancia in resta contro l’ennesima dimostrazione di potere prevaricatorio e di disprezzo Di converso, la nostra industria della codella privacy individuale da parte dei giganti municazione, che ha come ragion d’essere della rete, nel solco del libro “Rete padrona”, quanto di più innovativo possa esistere, la creatività umana, come ha anche ribadito la sbocciato - un po’ a sorpresa - dalla tastiera prima edizione di IF! The Italian Festivals, di Federico Rampini. sembra a volte comportarsi come gli archePiù modestamente, essendo questa rivilogi dell’Impero Galattico descritti da Isaac sta ADV Strategie di Comunicazione, la Asimov nella trilogia della Fondazione: riflessione suggeritaci dalla notizia, quasi espertissimi a decrittare le tesi dei grandi spontaneamente, è stata un’altra. maestri del passato, ma incapaci di mettersi Nelle pagine che seguono abbiamo pubblia scavare reperti per ampliare la loro visione cato un articolo dedicato alle innovazioni e la loro conoscenza con nuove scoperte. che Facebook ha introdotto sulla sua piattaVogliamo qui essere un po’, forse troppo, forma per farne uno strumento di business provocatori, ma quanto è accaduto con il resempre più duttile e potente. L’abbiamo testyling del Corriere della Sera, un’icona tra nuto “aperto” fino all'ultimo momento possibile, eppure ecco che, una volta “congelato” i media, dovrebbe far riflettere. “Accuse” di eccessiva ispirazione (per non usare l’inacper la stampa, arrivano senza soluzione di cettabile termine “copia”) sia nell’impaginacontinuità altri e rilevanti cambiamenti. zione e nel formato, sia nella campagna di Lavorando su un mensile, periodicità che da lancio. Diatribe e sfottò, più o meno pubblici, sempre, anche nella ormai lontana Era Anatra addetti ai lavori di ogni livello. Ma la logica, non ha mai avuto pretese di seguire creatività, la sua forza innovativa, la sua la cronaca, la cosa in sé non ha un impatto capacità di generare revenue e rilanciare diretto sulla rivista. Né è questa la sede per imprese e brand, che fine hanno fatto? tornare ancora una volta sulla contrapposiLa redazione + + + + + + + + + AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 7 FOC U S REAL TIME LIFE E REAL TIME TECHNOLOGY Life tracking, Quantified Self, Self tracking, sono tutti neologismi provenienti dagli Stati Uniti, legati alla crescente passione per strumenti tecnologici che permettono di monitorare alcuni aspetti della propria vita quotidiana. di FRANCESCO MORACE E LUCIA CHROMETZKA www.futureconceptlab.com k Nel 2013, il 33% di possessori di smartphone ha utilizzato almeno un dispositivo di self tracking, e il mercato è pronto a decuplicarsi in 4 anni raggiungendo i 130 milioni di pezzi venduti. Grazie alla miniaturizzazione dei sensori, alla trasmissione wireless dei dati e alla presenza sempre più diffusa degli smartphone, è ora possibile attivare, anche in tempo reale, un’autodiagnosi, producendo l’informazione sulla propria salute e lo stato di benessere. Si tratta 24 di strumenti sempre più friendly, che aiutano a mantenere uno stato di salute equilibrato, proponendo ad esempio semplici obiettivi da raggiungere e spesso spronando esplicitamente l’utente a fare attività fisica. Il mondo della “digital health & beauty” si conferma al centro del paesaggio della comunicazione, per la sua sempre crescente rilevanza e presenza “connessa”, spesso in tempo reale, tanto che nell’ultimo anno gli investimenti in nuove imprese - dalle app ai wearables AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it legati a questa area - sono raddoppiati superando, solo negli Usa, i 1,9 miliardi di dollari. Socializzazione, Esplorazione, Convivialità emergono come parole chiave che indirizzano la comunicazione verso nuovi modi di vivere il rapporto con il proprio corpo con uno sguardo verso il futuro. E, in termini paradigmatici e valoriali, possiamo osservare un nuovo quadro che si sta delineando con chiarezza e che ha una evidente relazione con la comunicazione innovativa. TENDEN Z E/ C OMUNIC AZIO N E C O N N EC TE D H E ALTH & B E AU T Y casi dal mondo IL BRACCIALETTO JAWBONE UP “Se lo provi non lo molli più. Perché si prende cura di te, dal fisico all’umore, persino quando dormi. Meglio di una relazione”, scriveva qualche anno fa Matteo Bordone su Wired Italia per descrivere meglio la sua “simbiosi” con il braccialetto Jawbone Up, il rivoluzionario accessorio, prodotto dalla californiana Jawbone, che attraverso i suoi sensori tiene traccia dell’attività fisica di chi lo indossa durante la giornata. Quando indossato, il braccialetto di morbida gomma ipoallergenica consente di comprendere meglio il proprio stato di salute e migliorare il proprio stile di vita, grazie all’analisi dei dati relativi al sonno, al movimento e all’alimentazione. Quanto più si utilizza lo smartband, tanto più sofisticata diventa l’interazione: dagli inviti a perseguire un obiettivo suggerito, alle notifiche accompagnate da una leggera vibrazione. Il sistema UP permette inoltre di collegare le proprie app preferite, come RunKeeper e IFTTT, e integrare tutte le informazioni, in modo da fornire suggerimenti sempre più precisi. Tra le iniziative direttamente legate al mondo della salute spicca il progetto Orange UP: per ogni braccialetto in edizione speciale Orange UP venduto, Jawbone fa una donazione di $ 20 all’associazione Alliance for a Healthier Generation, partner della Fondazione Clinton e l'American Heart Association che sta lavorando per porre fine al problema dell’obesità infantile negli Stati Uniti. IL PROGETTO WELLNESS ON THE GO DI TECHNOGYM Ultima idea rivoluzionaria presentata dall’azienda Technogym durante il Salone Internazionale del Mobile 2014 è il progetto Wellness on the Go, con il quale diventa possibile connettere l’attrezzatura della Personal Line - che comprende tapis roulant, cyclette, ellittica e la parete di design Kinesis - alla console multimediale Unity, con il sistema Android 4. Unity permette l’installazione di applicazioni per il fitness tramite il Technogym App Store e, come si legge nel comunicato stampa dell’azienda, “è compatibile con le principali app di contenuto (social networks, news, libri, giochi), di monitoraggio del movimento (Run Keeper, Mapmyfitness, etc) e con numerosi dispositivi wearable, come ad esempio i Google Glass”. Grazie al nuovo ecosistema sarà possibile gestire e migliorare le proprie performance sportive in modo facile e restando sempre “connessi”. AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 25 FOC U S LESSON LEARNED 1 Inspirare e promuovere abitudini sane e comportamenti salutari anche nei più giovani t CARLITADOLCE E LE ALTRE I blog sono una modalità informativa utilizzata dagli consumatori. Curiose e costantemente alla ricerca di novità del settore, seguono con grande interesse blog e siti che trattano di argomenti beauty, legati anche a temi alimentari, o di moda. Stimate come vere esperte del settore (Carlitadolce vanta circa 35.000 fan su FB contro i 33.000 di Vera Classe), sono apprezzate soprattutto quando, con grande trasparenza, offrono consigli su prodotti testati, u 2 Costruire un’alleanza con istituzioni consolidate del settore health per creare risonanza liberamente o forniti dalle aziende. Il punto di forza della napoletana Carlitadolce, è la creazione di video dalla forte carica umana, in cui spiega come preparare prodotti cosmetici naturali a casa propria. Il sito e il blog di Vera Classe, offrono informazioni e commenti su temi di beauty, stile, alimentazione, design, al pari di un magazine femminile. La makeup artist e blogger americana Katie McBroom, gestisce sito e FB di Martinis & Mascara, finalista al beauty blogger award 2013. VIOLET GREY: LA BELLEZZA A PROVA DI STAR Violet Grey è un sito ecommerce che propone un nuovo modo di acquistare prodotti di bellezza e lo fa attraverso un duplice approccio. Se da un lato gli scaffali virtuali presentano i prodotti, in continua evoluzione, selezionati dai più importanti esperti, specialisti e make-up artist di Hollywood, la rivista digitale Files Violet, documenta e approfondisce la cultura della bellezza a Hollywood, in collaborazione con celebri star e protagonisti della moda e del cinema. t ALFA-BANK: SE CAMMINI TI PAGO Camminare come sistema per guadagnare denaro? Succede in Russia, dove Alfa-Bank ha iniziato a pagare i propri correntisti per ogni passo che fanno. Utilizzando i dati provenienti da apparati di tracking dedicati al fitness come Fitbit e Jawbone UP, la piattaforma Activity controlla i movimenti dei clienti e trasferisce piccole quantità di denaro su un conto di risparmio speciale a interesse maggiorato, in 26 AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it base all’attività fisica effettuata. Notando la crescente popolarità dei dispositivi indossabili, AlfaBank ha collaborato con 42 Agency, società di consulenza di marketing pubblicità moscovita, per collegare il monitoraggio fisico alla finanza personale. I primi test mostrano che gli utenti Activity sono più attivi della media dei clienti e hanno una maggiore propensione al risparmio. TENDEN Z E/ C OMUNIC AZIO N E C O N N EC TE D H E ALTH & B E AU T Y 3 Promuovere i contenuti scientifici e rendere le soluzioni accessibili a tutti IL SERVIZIO DI PRENOTAZIONI BEAUTIFIED x L’app Beautified ideata da Hannah Bronfman con Annie Evans e Peter Hananel, offre una piattaforma online per prenotare un’ampia gamma di servizi beauty, tra cui i massaggi, le cure estetiche, manicure, pedicure, makeup. Attualmente attiva a pieno regime a New York, propone una ampia lista dei saloni di bellezza, parrucchieri, centri estetici e spa tra cui scegliere, con più di 40 possibilità in costante aumento. La specificità e l’originalità della app consiste nell’offrire servizi beauty e wellness prenotabili e fruibili solo all’interno delle 24 ore giornaliere, a partire dalle 6.00 del mattino. Si propone come un partner che valorizza il quotidiano, proponendo una offerta eccellente, garantita da una attenta selezione dei fornitori. Tra gli altri, John Barrett Salon, Warren-Tricomi, Caudalie, Shibui Spa e Tenoverten. Attivo nella città di New York, verrà però esteso anche in altre metropoli come Chicago o Los Angeles. IL SERVIZIO DI MEDICINE A DOMICILIO DI WALGREENS u Con una campagna di comunicazione di sei settimane, nel periodo delle malattie influenzali e da raffreddamento, la catena di farmacie Walgreens ha attivato una collaborazione con TaskRabbit, l’azienda di San Francisco che gestisce il mercato mobile per l’outsourcing nel disbrigo di commissioni, personali o professionali. Ai malati bloccati a casa con il raffreddore o l’influenza, si offre la possibilità di ricevere a domicilio le medicine acquistate da Walgreens, nelle 19 città americane in cui il servizio opera, attraverso l’app mobile TaskRabbit. Il servizio di consegna non è gratuito: dopo aver selezionato un negozio Walgreens e i prodotti desiderati, gli utenti selezionano la modalità di consegna. Per TaskRabbit, Walgreens è il primo rivenditore intergrato nell’app, visibile nel Task Wheel dell’app iOs di TaskRabbit e nel sito web dell’azienda. AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 27 CO MMU N I CAT I ON Laura Carafoli Senior Vice President Content & Programming Discovery Italia Luca di Cesare Managing Director Smartclip Italia L’ESERCITO DEI “SECONDISCHERMISTI” Secondo Audiweb sono circa 13,5 milioni in Italia e privilegiano lo smartphone. Le forme innovative d’interazione sono sempre più ricercate e apprezzate e la comunicazione integrata tra tv, device mobile e social nerwork apre uno scenario appetibile per i brand che possono sfruttarne tutte le potenzialità. di MIMMA SCIGLIANO 50 AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it S ECON D SC RE E N Ω INDAGINE LO SMARTPHONE, SECOND SCREEN PREFERITO I più recenti cambiamenti nelle pratiche di consumo televisivo e sui fenomeni di audience engagement favoriti dall’integrazione tra tv e web sono stati oggetto della ricerca “Rethinking the tv experience”, curata dall’Osservatorio Social Tv nato nell’aprile 2013 presso il Centro Interdipartimentale Digilab (all’Università La Sapienza di Roma), su stimolo del Corecom Lazio e dei maggiori editori televisivi sul mercato italiano, come Rai, Mediaset, Sky, Fox International Channels Italy, Discovery Italia, Viacom e La7. L’indagine è stata svolta con metodo k Cawi su internet users 12-64 anni, attraverso interviste e focus group. Le socially engaged tv audience, che commentano e partecipano on line ai contenuti tv, sono circa il 15% degli internet users italiani attivi nel giorno medio (circa 13,5 milioni di utenti secondo Audiweb 2014). Una tendenza in crescita che si appoggia sull’universalità della tv in termini di fruizione e centralità dei contenuti e sulla disponibilità e accessibilità dei device mobile. Cresce, infatti, il numero di utenti mobile che commenta da smartphone. Il multiscreening simultaneo è ormai una realtà quotidiana per un terzo del campione e le percentuali salgono per l’uso dello smartphone I numeri confermano che sono sempre di più gli spettatori che assistono a un programma televisivo avendo sulle ginocchia un notebook, ma soprattutto nelle mani uno smartphone o un tablet da usare per arricchire la propria esperienza di fruizione. Le ragioni di questo sempre più diffuso atteggiamento sono molteplici: condivisione e commento sui social, approfondimento delle tematiche trattate, utilizzo dei meccanismi di interazione che un numero crescente di trasmissioni mette a disposizione. “L’utilizzo di un second screen, inteso come schermo aggiuntivo a quello della tv sia esso uno schermo di pc o un qualunque altro mobile device, prima, durante e dopo la visione di un programma - spiega Laura Carafoli, Senior Vice President Content & Programming di Discovery Italia - si è sviluppato insieme al fenomeno della Social Tv, per avere maggiori informazioni e interagire con altri utenti”. Un’opportunità di continua conversazione e ascolto con le persone: “fondamentale per comprendere al meglio cosa cercano e cosa vogliono vedere”. Per questa ragione i canali di Discovery Italia sono nati e stanno crescendo insieme a questo nuovo modo di fruizione e interazione. “E per questo - continua - fin da subito, abbiamo svi- come second screen usato soprattutto dai 16-24enni (51,9%), early teen (50%) e 25-34enni (48,9%). Lo smartphone è anche il device più in sintonia con la Social Tv per commenrtare i format visti o che si stanno guardando. La piattaforma ideale per la Social Tv è Twitter rispetto al liveblogging degli eventi, dei talk e dei programmi di intrattenimento. È ironico, fortemente coinvolgente e partecipativo. Ma richiede impegno, velocità, competenza ed è espressione di una nicchia di pubblico particolarmente attiva. Poi c’è Instagram, che si sta affermando come piattaforma in crescita per la Social Tv e che rappresenta una straordinaria occasione per la valorizzazione del luppato attività digital sul web in grado di coinvolgere in prima persona i nostri telespettatori”. “In Discovery Italia siamo convinti che le dinamiche d’interazione con il pubblico siano oggi più che mai imprescindibili perché favoriscono l’affezione al brand dei nostri canali e, allo stesso tempo, costituiscono parte integrante delle campagne di comunicazione a tutto tondo (tv, web e territorio) che mettiamo a punto per e con i nostri clienti nell’ambito dei numerosi progetti speciali che sviluppiamo. Fino ad oggi, abbiamo ottenuto risultati importanti, aggregando sul web bacini di audience più che interessanti”. Le aziende, quindi, non potranno che accogliere e rispondere a queste nuove opportunità, visto che le prospettive future non fanno che confermare la crescita e l’evoluzione di questa tendenza. Ma siamo solo all’inizio… Come pensa Luca Di Cesare, Managing Director di Smartclip Italia. “Oggi la quasi totalità della comunicazione mobile è ancora a performance e gli investitori non includono specifiche strategie legate a questo fenomeno in modo sistematico”. Però i device mobili si stanno imponendo. I dati di Audiweb relativi ai primi mesi del 2014 dimostrano come su base giornaliera siano molti di più gli utenti smartphone che quelli pc. “Nel futuro, quindi - continua product placement televisivo. Grazie a penetrazione di massa e facilità d’uso, Facebook rappresenta una risorsa importante per la Social Tv, ma non live. Su WhatsApp trova immediata traduzione l’idea di Social Tv come interazione spontanea tra audience. Soprattutto tra i più giovani 16-24nni (40,3%). E’ immediato e può essere utilizzato per ricordare o segnalare cosa sta andando in onda ad amici distratti per motivarli alla visione. Ma soprattutto è percepito come un ambiente informale e confidenziale, aperto solo per gli amici e i gruppi di ascolto. In crescita, infine, i servizi Acr (come Shazam), che rispondono al desiderio di conoscenza delle audience e sono predisposti allo sviluppo dell’enhanced product placement, che accomuna il pubblico alle star attraverso il consumo dello stesso brand. Di Cesare - ci aspettiamo una sempre maggiore attenzione verso questi dispositivi anche per comunicazione di brand e per pianificazioni più strutturate”. Le ricerche danno man forte a queste aspettative. Da una ricerca condotta da Smartclip con Nissan, presentata al recente Iab Seminar, sono emerse evidenze a favore della programmazione su device mobili molto incoraggianti. L’esposizione a video su smartphone e tablet ha generato una crescita della brand awareness sollecitata di tre punti percentuali a totale campagna con picchi per i target 18-34enni e 35-44enni. E rispetto all’esposizione televisiva, aumenta anche il ricordo della pubblicità sui dispositivi mobili (+2%) con un 78% di utenti capaci di associare correttamente lo spot di Nissan Qashqai a un formato video. “Pertanto - sottolinea Di Cesare - la combinazione tv-device mobili-second screen ha tutte le potenzialità per consolidarsi come forma di advertising capace di coinvolgere un ampio ed evoluto target”. Ma qual è l’identikit dei “secondischermisti”, quali sono le loro caratteristiche e da quali motivazioni sono spinti nel loro atteggiamento di fruizione? “Chi alimenta il second screen - risponde il Managing Director di Smartclip Italia - è l’utente tipico del web, che segue l’evoluzione AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 51 CO MMU N I CAT I ON LA VISIONE DI Ω WE ARE SOCIAL ITALIA UNA TENDENZA “NATURALE” CHE COINVOLGE TARGET MOLTO DIVERSI Secondo un’indagine GlobalWebIndex oggi l’86% degli italiani utilizza un altro dispositivo mentre guarda la televisione. Il 60% dichiara di interagire con uno smartphone e anche gli over 50 confermano un alto tasso di interazione con un secondo schermo, che si attesta al 69%. Per il second screen, quindi - secondo la squadra di Managing Director di We Are Social Italia, composta da Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava - è più corretto parlare di comportamento delle persone durante la fruizione televisiva piuttosto che di “forma di comunicazione” Si tratta di una tendenza “naturale” di target molto diversi, che rappresenta una grande opportunità per i brand, a diversi livelli. Da una parte ci sono i media, che propongono alle proprie audience esperienze sempre più trasversali e interattive, completando il contenuto broadcast con dinamiche partecipative e contenuti extra. Dall'altra parte i brand di consumo, che sfruttano sempre di più i contenuti televisivi per prendere parte alla conversazione sia offrendo attivazioni e contenuti sotto forma di sponsorizzazione, sia creando contenuti real-time capaci di sfruttare i momenti di hype su tematiche e contenuti e che offrono spunti per un coinvolgimento “extra” su una piattaforma online/mobile. “Crediamo - dicono i manager - che la linea evolutiva sia l’interpretazione da parte di brand e media del comportamento dei diversi target e l’offerta di esperienze in linea con i loro interessi e la loro predisposizione naturale”. Davanti a questo scenario e, soprattutto, di fronte a un futuro che potrebbe aumentare i sistemi e le tecnologie d’interazione, i broadcaster stanno evolvendo il modello dei propri contenuti. Oggi tutti i contenuti televisivi più importanti prevedono una parte dell’esperienza su una piattaforma “altra” rispetto alla televisione. E i grandi eventi, in particolare sportivi, lavorano tantissimo sul live e sull'interazione con il contenuto e il format di produzione dell'evento. I recenti mondiali costituiscono un esempio, ma non solo. Anche altri eventi, come la Serie A, continuano a offrire spunti e novità in questo senso. E poi ci sono le serie tv, che utilizzano le piattaforme online come strumento di comunicazione principale per il proprio lancio, e continuano ad essere accompagnate da contenuti e attivazioni online durante il proprio sviluppo. Secondo Cucinella, Maggi e Nava “i broadcaster stanno pensando a seri investimenti, ma, nello stesso tempo, stanno già cambiando il modello dei propri contenuti, lavorando su interazione, interpretazione dei comportamenti dei propri target e nuove tecnologie, soprattutto in una logica d’integrazione e collaborazione con le piattaforme social. Il futuro, quindi, delle tecnologie. È una persona che sa che non esiste più una comunicazione unilaterale dal brand al consumatore e che può interagire online con le aziende che propongono la loro pubblicità in tv. Questa interazione assume diverse forme: il second screen è una di queste. Inoltre smartphone e tablet sono di facile utilizzo e molto intuitivi: anche queste sono caratteristiche che favoriscono la penetrazione del second screen”. Secondo Audiweb in Italia i “secondischermisti” sono circa 13,5 milioni, sono rappresentati da un pubblico eterogeneo che va dai 16 ai 64 anni e che fa multi screening con motivazioni tra di loro 52 Da sinistra: Gabriele Cucinella, Ottavio Nava e Stefano Maggi è ancora una volta più che prossimo. “La sfida è e sarà - concludono i manager - quella di ragionare su dinamiche in linea con i brand, creando differenti: chi lo fa solo per interazione, chi per la raccolta di nuove informazioni sui programmi, chi desidera partecipare alla dimensione “game” dei programmi, ad esempio votando un concorrente o interagendo con i protagonisti dei reality sulle pagine social. Laura Carafoli parla dell’esperienza di Discovery Italia e del target dei suoi canali: “i nostri secondischermisti utilizzano come device principale lo smartphone e la piattaforma più immediata e semplice da utilizzare è Twitter seguita da Facebook. Nella stagione appena conclusa abbiamo ottenuto importanti risultati durante la visione di alcuni nostri AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it un link naturale che offra un’esperienza sempre più integrata e armonica, allontanandosi dalla logica di interruzione della pubblicità tradizionale”. programmi come Amici di Maria De Filippi e Unti e Bisunti con chef Rubio. Grandissima soddisfazione anche per il recente esordio della seconda edizione di Bake Off Italia, dove la partecipazione del pubblico anche sui social media è esplosa con 11 mila messaggi totali tra Facebook e Twitter, 9,6 mila tweet e, durante la messa in onda della prima puntata del programma, il 5 settembre scorso, l’hashtag ufficiale #bakeoffitalia ha raggiunto la prima posizione nei trend topic italiani”. Gli esperimenti più interessanti, secondo Di Cesare, però, arrivano più dagli operatori mobili o da altre realtà piuttosto che dai bro- S ECON D SC RE E N NEL PROSSIMO FUTURO IL SECOND SCREEN POTREBBE ASSUMERE UN RUOLO NELLE PIANIFICAZIONI PUBBLICITARIE IN DIVERSE VESTI. PER ESEMPIO COME STRUMENTO PER ALLARGARE LA COPERTURA A TARGET “DIFFICILI” adcaster. “La vera rivoluzione sarà la disponibilità dei contenuti televisivi in mobilità, che aprirà un nuovo scenario dal punto di vista pubblicitario. Come Smartclip stiamo già lavorando su scenari di convergenza tra le varie piattaforme di trasmissione contenuti e, infatti, abbiamo annunciato recentemente un accordo con Fraunhofer Fokus per l’integrazione dinamica di video advertising digitale nella tv lineare”. Per Laura Carofoli è fondamentale rispondere alla tendenza che si sta sviluppando con il second screen, soddisfacendo la volontà crescente delle persone di utilizzare in modo integrato lo schermo della tv con i dispositivi mobili, attraverso modalità di interazione sempre più innovative. “In Discovery Italia crediamo fortemente in questa nuova sfida tanto che, prima dell’estate, abbiamo costituito al nostro interno una Digital Hub che ha l’obiettivo di gestire e ottimizzare tutte le nostre attività digital al fine di ridefinire, assieme ai nostri spettatori, nuovi confini e individuare opportunità future”. Nel prossimo futuro, inoltre, il second screen potrebbe assumere un ruolo nelle pianificazioni pubblicitarie in diverse vesti. Per esempio come strumento per allargare la copertura a target “difficili” o come occasione per proseguire la comunicazione con il consumatore su base interattiva fornendo ulteriori contenuti informativi a corredo del classico spot o come opportunità di generare ulteriore share of voice attraverso i social media. Ma prima ci sono problemi non trascurabili da risolvere. Li elenca il Managing Director di Smartclip. Uno, tra questi, è quello che in Italia ancora poche aziende offrono siti mobile ottimizzati per i device mobili. “È un limite che è necessario superare se le aziende vogliono davvero raggiungere questi utenti che si muovono tra pc, smartphone, tablet, console, connected tv, e che inevitabil- mente visitano, prima o poi, le property digitali del brand”. L’elemento principale che può contribuire fortemente al passaggio di allocazione del tempo speso tra tv e altre piattaforme, però, è la copertura. “Noi stiamo già ricevendo numerosi segnali di interesse per pianificazioni di campagne branding precisa Di Cesare - che sappiano far fronte a consumatori che guardano un programma televisivo e nello stesso tempo hanno tra le mani uno smartphone o tablet”. Dai dati delle ricerche e dalle osservazioni degli addetti ai lavori non c’è dubbio che l’era sia quella dell’interazione e che le forme innovative d’interazione, come può essere il secon screen, siano ricercate e apprezzate. E a maggior ragione l’integrazione tv-device mobile-second screen apre una relazione continua con i target, appetibile per i brand che attraverso queste interazioni possono avere un osservatorio privilegiato in grado di carpirne esigenze e preferenze. Potenzialità che aprono uno scenario futuro di opportunità in grado di arrivare sempre più vicino a target trasversali. AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 53 CO MMU N I CAT I ON IL SECOND SCREEN Ω E L’ADV CRONACA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO Esistono investitori più sensibili all’interazione innovativa, che iniziano a sperimentare e a cogliere le opportunità offerte da un’audience particolarmente attiva, durante la fruizione televisiva, e multiscreen. Ci sono già degli esempi di comunicazione sincronizzata tra on air televisivo e pianificazione online. Come quello di GlaxoSmithkline Consumer Healthcare con Sensodyne, leader nel segmento dei dentifrici per i denti sensibili, che, lo scorso marzo, ha veicolato una campagna digital sugli smartphone, tablet e laptop, esattamente in corrispondenza dei punti ora televisivi reali, per andare a colpire in tempo reale chi utilizza un second screen mentre guarda la televisione. La pianificazione è stata curata da MediaCom, in 2W collaborazione con Xaxis SYNC, che ha messo a dispo- 54 sizione una piattaforma tecnologica avanzata. Gli spot Sensodyne da 15” e 30”, firmati da GreyUnited, sono stati pianificati su una selezione di canali televisivi, intercettando le donne dai 35 ai 54 anni. Sul versante digital, Xaxis SYNC ha individuato i passaggi dello spot in tv durante la fascia oraria 19-24 e ha richiamato in tempo reale la campagna online, veicolandola sul second screen (mobile, tablet, laptop). Questo tipo di pianificazione mette l'utente al centro della comunicazione, focalizzata proprio su quei dispositivi con cui si interagisce in continuità mentre si guarda la televisione, e crea un picco di comunicazione complementare e integrata a quella televisiva. Nella campagna sono stati sfruttati diversi formati standard banner animati su network Xaxis e sui principali siti social network. Il messaggio online ripreso è stato quello televisivo, che enfatizza in modo grafico e interattivo tutte le cause delle fitte ai denti e invita gli utenti a scoprire maggiori informazioni su Sensodyne Protezione Completa. AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it Beck's, una delle aziende più importanti per la produzione e commercializzazione della birra in Italia, invece, ha scelto di utilizzare la soluzione Shazam for tv per i propri spot audio e video durante l’Arezzo Wave, svoltosi lo scorso luglio, e il Gusto Dopa Al Sole, programmato a Torre Dell’Orso - Melendugno (Lecce). Per i due eventi musicali, Mobvious - spin off di HiMedia Group e concessionaria in esclusiva di Shazam per l’Italia - ha realizzato una campagna second screen, integrando le strategie del digital advertising con gli eventi sul territorio e cancellando sempre di più il netto confine tra online e offline. L’innovativa iniziativa di cross media engagement è stata progettata per proiettare sia lo spot video del brand sui maxi schermi presenti nelle venues durante i momenti di cambio palco che lo spot audio diffuso attraverso gli amplificatori. Grazie a Shazam for TV, il pubblico ha potuto visualizzare sugli schermi l’icona di Shazam, ascoltare l'audio dello spot e, dopo aver aperto l’applicazione sul proprio smartphone, senza digitare nulla, “shazammare” uno dei due spot, atterrando cosi all’interno dell’app su una landing page dedicata. In quest’area il pubblico ha potuto trovare informazioni relative sia al concerto che ai prossimi eventi organizzati da Beck’s. La soluzione Shazam for tv permette di massimizzare e ottimizzare gli investimenti televisivi, utilizzando un’app come second screen ed è inoltre un ottimo strumento per supportare la call to action e, quindi, invogliare il pubblico dei concerti a guardare tutte le informazioni sui festival e sugli eventi organizzati dal brand. Anche Wind ha deciso di arricchire un suo spot tv affidandosi a Mobvious che ha realizzato per l’operatore di tlc una campagna second screen, sempre attraverso la soluzione Shazam for TV, in grado di accompagnare il telespettatore direttamente al contenuto extra ideato da Wind sull’app di Shazam. Durante la messa in onda dello spot televisivo di Wind, con protagonisti Fiorello e Flavia Pennetta, i telespettatori hanno potuto visualizzare sullo schermo l’icona di Shazam e, dopo aver aperto l’applicazione sul cellulare, senza digitare nulla, “shazammare” lo spot e atterrare all’interno dell’app di Shazam, su una landing page dedicata. Su questa pagina è stato possibile guardare un video tutorial, realizzato ad hoc per l’iniziativa, su come attivare la nuova promozione estiva di Wind “Porta un amico”, al centro della comunicazione dello spot. Media Italia S.p.a. Agenzia media a servizio completo Torino, Via Luisa del Carretto, 58 Tel. 011/8109311 [email protected] Milano, Via Washington, 17 Tel. 02/480821 Roma, Via Abruzzi, 25 Tel. 06/58334027 Bologna, Via della Zecca, 1 Tel. 051/273080 CO MMU N I CAT I ON Maria Sebregondi Direttore Brand Equity e Comunicazione Moleskine Nico Colonna Direttore Smemoranda THE ANALOG CLOUD Le agende sopravvivono ai tempi del tablet, compagne inseparabili della nuova creative class che le utilizza sin da quando li ha incontrate sui banchi di scuola. La nuova vita di Moleskine, Smemoranda e Comix. La sfida delle agende di domani si gioca in quello che il Direttore Brand Equity e Comunicazione di Moleskine chiama il “continuum analogico-digitale”. Davide Gastaldi Direttore Generale Franco Cosimo Panini Guarda qui lo spot Comix 2015 Guarda su Televisionet l’intervista a Nico Colonna, Gino & Michele "Smemoranda 2015: vivi, ama, ridi" di ANTONINO PINTACUDA k Ripensate al momento in cui le avete incontrate per la prima volta. Forse avevate ancora il grembiule, gli smartbook, le agende “intelligenti” allora si chiamavano semplicemente diari e segnavano inequivocabilmente la linea di demarcazione tra l’infanzia spensierata e l’età in cui si incominciava a progettare e pianificare. Le liste di pensierini e addizioni da segnare direttamente sul quaderno a righe e quadretti cedevano il passo ai compiti, spalmati già su tutta la settimana. Un salto nel buio in cui non esiste più solo un generico domani 56 ma si inizia già a organizzare il tempo. C’era chi aveva il diario del Vittorioso, quello di Hello Spank o del Giornalino. Ma quelli non erano ancora “né carne né pesce”. Il punto di non ritorno erano le agende. I “diari dei grandi”, con la Smemo e l’agenda Comix a far da capofila a tutta la folta schiera delle loro malriuscite imitazioni. E poi c’era lei, la Moleskine. Ultima stazione prima dell’età adulta vera e propria. Non è un’operazione nostalgia questo nostro dossier, perché le agende ci sono ancora e anzi, paradossalmente, sono più vive e AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it battagliere che mai. Perché, anche se la concorrenza dei social network è spietata, le agende sono già sopravvissute a MySpace e Friendster e sopravvivranno anche al social in blu e ai passerotti sintetici. La Smemo e le sue sorelle sono pronte a conquistare sempre nuove fette di pubblico che, difficilmente, poi le abbandona. Qual è il segreto di questa alchimia? Com’è possibile che accanto agli onnipresenti tablet e smartphone ci sia ancora spazio per carta e parole? Abbiamo cercato di capirlo analizzando proprio i top di gamma. L A S FI DA DELLE AG E N D E D I D OMAN I IN PRINCIPIO ERA LA SMEMO La veterana è lei, la Smemoranda, affettuosamente chiamata da tutti semplicemente “Smemo”. Diretta da Nico Colonna e da Gino & Michele,, nasce sul finire degli anni Settanta dalla passione di un gruppo di giovani milanesi legati all’allora movimento studentesco che voleva creare una nuova proposta editoriale senza l’ausilio di uffici marketing e capitali. Nasce così quella che da sempre è “l’agenda un po’ libro un po’ diario”, che accompagna per sedici mesi tra i suoi quadretti, alternando a compiti, note, dediche, citazioni una carrellata di articoli, opinioni, saggi, notizie, poesie, canzoni, quiz, disegni e vignette. A far due conti, la Smemo ha AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 57 CO MMU N I CAT I ON Ω COMIX UNA COMPAGNA FEDELE E ALLA MODA INTERVISTA A DAVIDE GASTALDI DIRETTORE GENERALE FRANCO COSIMO PANINI Qual è il segreto del successo di Comix? Un ottimo prodotto, una buona comunicazione mediatica, una distribuzione molto capillare, una formula editoriale sempre coerente e una comunità che nel tempo si è formata e in cui i ragazzi si riconoscono: questi gli ingredienti che hanno permesso a Comix di aggiudicarsi la leadership del mercato con 1.300.000 copie vendute nel 2013. Comix è stata la prima ad aver capito la necessità di realizzare un prodotto sempre riconoscibile ma capace di indossare di anno in anno un vestito nuovo e innovativo. Ricercare le tendenze più glamour è infatti un elemento decisivo del nostro lavoro, per questo frequentiamo costantemente i luoghi della moda e le indicazioni di chi la moda la detta. Se un tempo ci si affidava unicamente al verbo degli stilisti, oggi gran peso hanno anche le fashion blogger. Incrociamo inoltre questi elementi con la ricerca di materiali innovativi, capaci di produrre uno scarto inatteso agli occhi del cliente quando il prodotto si presenta sullo scaffale della libreria. Scegliamo con molta attenzione le varianti colore, ben 12 nella nuova edizione, che comprende, fra l’atro, 3 58 varianti Special affidate all’estro creativo di altrettanti talentuosi artisti Neo Pop: GGT, TVBoy e Willow. Ideare un’agenda trendy e innovativa è il nostro primo obiettivo. Spettacolare fuori dunque, ma anche incredibilmente ricca e divertente dentro. Sulle pagine dell’agenda sfilano per 16 mesi le più amate celebrità del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport e da quest’anno, per la prima volta, dei social media: cerchiamo infatti di coprire tutti gli ambiti che interessano i teenager. Se sul “chi” siamo molto flessibili, sul “come” siamo rigidi: chiunque sia il personaggio, noi di Comix lo “costringiamo” amichevolmente a sfoderare il suo lato umoristico Come riesce un’agenda di carta a resistere alle speronate di tablet, smartphone e social network? Nonostante l’era digitale, le agende continuano a vendere. Sebbene la concorrenza di tablet e computer sia aggressiva e crescente l’agenda è un oggetto che piace perché per i ragazzi non è semplicemente un oggetto utile, è molto di più. Sull’agenda si trascrivono pensieri, si prendono appunti, si scarabocchia, si conservano foto e biglietti, all’agenda i ragazzi affidano i propri segreti. È un oggetto di culto a cui si affezionano e che spesso conservano come ricordo di un anno. Proprio per questo l’agenda non può o essere semplicemente pratica, deve essere bella, piacere, rispecchiare gusti e passioni di chi la compra, per lo stesso motivo la nostra ambizione è quella di soddisfare target diversi per gusti ed esigenze, creando agende AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it belle, funzionali e dai contenuti sempre nuovi e interessanti. Lo spot con l’alce protagonista rappresenta la migliore espressione del dna del vostro brand e la campagna continua con successo anche sul web. Che risultati state avendo? Per quanto riguarda la comunicazione, già da diversi anni guidiamo la classifica dei top spender nel segmento dei diari e delle agende scolastiche. Anche quest’anno il lancio della Comix è stato affidato a una campagna pubblicitaria in grande stile che prevedeva investimenti per oltre 1,8 milioni di euro, con una diffusione capillare in TV, al cinema, sul web e nelle stazioni ferroviarie di tutta Italia. Una scelta coraggiosa, specie di questi tempi, ma ampiamente ripagata dai risultati. Squadra che vince non si cambia e ancora una volta per promuovere la 16 mesi, Franco Cosimo Panini Editore si è affidata all’agenzia PicNic che ha rispettato le attese realizzando un divertentissimo spot in perfetto stile Comix: il protagonista è uno splendido trofeo di caccia e più precisamente una bellissima testa di alce (ovviamente finta) contesa a un’asta da un giovane aristocratico e da un anziano collezionista. Ma nessuno dei due “litiganti” riuscirà ad aggiudicarsi il trofeo, perché un terzo inaspettato acquirente, uno splendido esemplare di Alce, riuscirà ad avere la meglio, d’altra parte “Se non te l’aspetti è Comix!”. Non solo carta: Comix continua sul web con un portale che integra e completa l’offerta. Come convivono i due versanti fisico e digitale? La comix community ha superato il milione di fan su facebook, come valorizzate questi numeri di tutto rispetto? Inaugurata nel 2009, la pagina facebook di Comix è cresciuta costantemente e ha da tempo superato il traguardo del milione di fan, posizionandosi così al vertice nel ranking nazionale fra i brand per teenager e raggiungendo un target di utenti perfettamente in linea con il brand: il 60% è costituito da adolescenti con età compresa fra i 13 e i 17 anni, il restante 40% da ragazzi fra i 18 e 24 anni. Un successo da ricercare nella ricca offerta di contributi proposti: video e foto divertenti in perfetto stile Comix, anticipazioni e presentazione di prodotti, contest a premi. Un mix di creatività e umorismo che stimola la curiosità e l’engagement dei ragazzi che rispondono sempre positivamente: 1 su 10 dei fan di Comix partecipa attivamente alla community. Un risultato straordinario che, anche in questo caso, assicura un primato a Comix: fra i primi trenta brand per numero di fan in Italia, Comix vanta il pubblico più attivo. L A S FI DA DELLE AG E N D E D I D OMAN I COMIX Ω E I GRANDI BRAND IL CONCORSO FOTOGRAFICO SPONSORIZZATO DA SAMSUNG Per il terzo anno torna Vita da Comix, il fortunato contest per giovani creativi indetto da Comix in collaborazione con la multinazionale dell’Hi Tech: fino al 22 ottobre inviando una foto divertente si possono vincere centinaia di Game Pad, smartphone e dispositivi mobile indossabili di ultima generazione. Per partecipare è sufficiente essere in possesso dell’agenda Comix 2015, registrarsi al sito www. accompagnato da allora più di 20 milioni di studenti. Anche quest’anno i collaboratori sono più di 100 e il tema è un invito all’ottimismo, quanto mai necessario sotto le nubi che gravano sull’Italia da troppo tempo: “Live Well! Laugh often! Love much!” è la tag-line, presa da un verso del poeta britannico John Mac Leod. La Smemo è paradigmatica, perché, come ha annotato un tweet arrivato alla redazione della Smemo: “Prima dei social e dopo gli 8mm c’era lei: la Smemo. C’era e c’è. Carta canta (e non passa mai di moda) @SmemoOfficial”. E la Smemo spinge a “Vivere, Amare, Ridere!” in compagnia di Checco Zalone e degli altri della Smemobanda: Fedez, Moreno, Mika, Malika Ayane, i Boiler, La Pina e Diego, Skuola.net, Cristina Chirichella e Noemi Signorile (Nazionale volley), Luigi Datome, Marco Pellegrini, Don Ciotti e Don Gino Rigoldi... E poi c’è un saluto, molto speciale, a un amico che non c’è più: un ricordo del prete di strada Don Andrea Gallo. Oltre alle classiche coloratissime copertine, quest’anno ci sono due edizioni speciali: “The photo I like” e “Just for me”. Una permette di inserire in copertina una propria foto, come nella bacheca dei social network, l’altra ha per copertina una lavagna per scrivere, cancellare e riscrivere. E la Smemo continua in rete con contenuti extra a tema Vivi, Ama, Ridi! Video, curiosità e approfondimenti su www.smemoranda.it, un seguitissimo portale pieno di musica, video, giochi, amore, sesso, battute, vignette, pensieri, “nerdate”. I temi di sempre che conquistano anche su Facebook con 520mila fan e 7mila follower su Twitter. Insieme all’indispensabile App per smartphone. La Smemo 2015 ha siglato inoltre un’operazione di co-marketing con la penna per antonomasia: la Bic. Per ogni copia di Smemo 2015 acquistata infatti c’è in regalo la nuova penna Bic Cristal Soft. comix2014.it e inviare lo scatto che meglio interpreta lo spirito graffiante e scanzonato della Comix, seguendo le indicazioni online. Sarà inoltre possibile spedire la proprio foto direttamente dal telefonino scaricando gratuitamente l’app dedicata al concorso da Samsung Apps, dall’App Store, e da Google Play. La Smemoranda è infine partner di Expo Milano 2015 a cui dedica contenuti informativi all’interno del diario e news periodiche online nella sezione dedicata al programma e al Tema: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. MOLESKINE, IL TACCUINO SENZA TEMPO Inizia invece nella seconda metà degli anni Novanta la nuova vita di Moleskine, erede del leggendario taccuino degli artisti e intellettuali degli ultimi due secoli, da Vincent Van Gogh a Pablo Picasso, da Ernest Hemingway a Bruce Chatwin. Essenziale: un semplice rettangolo nero con gli angoli arrotondati, i risguardi trattenuti da un elastico, la tasca interna. Compagno di viaggio tascabile e fidato, ha custodito schizzi, appunti, storie e suggestioni prima che diventassero immagini famose o pagine di libri amati. Proprio nel 1997, un piccolo editore milanese riporta in vita il leggendario taccuino, scegliendo questo nome letterario per rinnovare una straordinari a tradizione. Era stato proprio Chatwin a battezzarlo Moleskine (letteralmente “pelle di talpa”). E oggi questo “quaderno” è l’indispensabile complemento della nuova tecnologia portatile, compagno fedele di quelli che Maria Sebregondi - Direttore Brand Equity e Comunicazione di Moleskine e co-Fondatrice del brand e della sua filosofia - definisce “nomadi digitali”. In una recente intervista a Market Revolution è lei stessa a ricordare le nuove origini del taccuino più famoso al mondo: “L’avventura di Moleskine nasce nel 1997 in una piccola azienda che si chiamava “Modo e Modo” e si occupava della distribuzione di piccoli oggetti di design acquistati in giro AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 59 CO MMU N I CAT I ON per il mondo. All’epoca ero una libera professionista, con il mio studio di concept design e comunicazione strategica, ed ero amica del proprietario di “Modo e Modo”, Francesco Franceschi, e del già allora responsabile commerciale dell’azienda, Fabio Rosciglione. Insieme condividevamo la passione per i viaggi e durante un ormai leggendario viaggio in barca, ci ritrovammo a interrogarci sui nuovi comportamenti che stavano nascendo intorno a noi. Alcune nostre caratteristiche personali e professionali sembravano renderci persone sensibili a certi segnali, a certe manifestazioni che s’iniziavano a osservare. Stava nascendo e crescendo il fenomeno del “nomadismo contemporaneo”, si stava sviluppando un nuovo stretto legame tra lavoro e interessi personali, un nuovo modo di viaggiare più permeabile al cambiamento. Si assisteva alla nascita di una nicchia globale che definirei come i nuovi nomadi. Con Francesco e Fabio cominciammo a pensare all’idea di un insieme di oggetti necessari a questi nuovi contemporanei. Mi chiesero di pensare a una proposta, a un concept di oggetti e una volta rientrati, nell’autunno, mi misi al lavoro per costruire una sorta di kit del nomade contemporaneo. Al centro di questo kit c’era un oggetto che in quel momento mi sembrò particolarmente significativo: un piccolo taccuino nero da 60 tempo scomparso”. E il resto è già storia... Proprio in quegli anni i computer diventavano sempre più piccoli e portatili, come ricorda proprio Maria Sebregondi nella stessa intervista, quella “era l’epoca dei palmari, dei primi telefoni cellulari portatili, dei primi laptop. Abbiamo avuto la fortuna di crescere insieme al mondo di internet e la nostra intuizione, che sta alla base del nostro successo, è stata di lanciare questo oggetto, ponendolo già nella prima immagine accanto a un laptop, come assolutamente complementare e compatibile in termini estetici e funzionali con la nuova tecnologia portatile”. Il segreto è proprio quella “continuità e complementarità tra le attività analogiche e quelle digitali perché la nostra vita naturale, e ancor più quella delle generazioni più giovani, è fatta di questo intreccio. Passiamo continuamente da uno strumento a un altro, da un dialogo analogico a una comunicazione completamente digitale, non c’è contrap- AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it posizione tra i due mondi, semmai un intervallo da percorrere. Oggi le tecnologie si stanno evolvendo per rendere questo passaggio sempre più facile e anche noi lavoriamo molto in questo campo, ci riteniamo degli interpreti di questo cantiere attivo che sta tra i due mondi e siamo sempre cresciuti su questo territorio. Le nostre partnership con Evernote e con Paper53 si inseriscono in questo contesto e sono i primi mattoncini di questo cantiere”. La Moleskine è proprio questa cerniera tra analogico e digitale, il taccuino diventa contiguo e complementare alla tecnologia, libero però da fili, corrente, batteria, aggiornamenti. Servono solo una matita, una penna e le idee da inchiodare sulla carta per poi svilupparle magari su uno schermo lucido e touch. “un’idea, un progetto possono venire in mente quando sei in aeroporto, mentre stai scendendo da un treno, e per non perderli è necessario avere sempre qualcosa a disposizione per poterli catturare”. Solo nel 2013 nel mondo sono stati venduti 14 milioni di taccuini. Un fascino che conquista i più giovani, come nota la co-fondatrice del brand Moleskine: “proprio la generazione sotto i 35 anni è sempre più appassionata del bello analogico, della fisicità dell’esperienza. Questo non significa dire no alla tecnologia, tutt’altro, dimostra come la tecnologia debba tendere a essere sempre più soddisfacente anche sul piano della gestualità fisica, dell’estetica dell’oggetto e del gesto, perché siamo esseri fisici, con mani, gambe, pelle, sensi…”. Il legame tra mondo analogico e digitale è nel DNA di Moleskine: “Dobbiamo riuscire davvero a coltivare bene questo continuum analogico-digitale, questa circolarità. Continuare a nutrirla, a innovare in questo campo. Dobbiamo avere l’intelligenza di saper creare oggi il pubblico di domani, attraverso lo sviluppo e la condivisione dei saperi e della cultura, per dare profondità alle esperienze che la tecnologia rende possibili”. GET NOTICED EPICA AWA R D S A DIFFERENT ANGLE O N C R E AT I V I T Y Founded in 1987, Epica is the only creative prize awarded by journalists working for marketing and communications magazines around the world. It offers an independent jury and global press coverage. Launched as the first European advertising competition, today it is an international celebration of creativity, attracting thousands of entries from more than 60 countries. Our Jury: +Design (GR) • AdAsia (SG) • Adobo Magazine (PH) • Anuncios (ES) • ArabAd (LB) • Best Marketing (EE) • Brand News (IT) • Briefing (PT) • Campaign Brief (AU) • Creative Review (GB) • exchange4media (IN) • Extradienst (AT) • IMJ (IE) • Kampanje (NO) • Kreativ (HU) • Lürzer’s Int’l Archive (AT) • Markedsføring (DK) • Marketing Magazin (SI) • Marketing Magazine (MY) • Marketing Tribune (NL) • Marketing Türkiye (TR) • Marketing Week (GR) • M&M (FI) • Modern Advertising (CN) • NC Nuova Comunicazione (IT) • New Moment (RS) • Persönlich (CH) • Press (PL) • Pub (BE) • Pubblicità Italia (IT) • Reporte Publicidad (AR) • Resumé (SE) • Sendenkaigi (JP) • Sign Café (BG) • sostav.ru (RU) • Strategie (CZ) • Stratégie (SK) • Stratégies (FR) • Strategy (CA) • The Drum (GB) • Werbe Woche (CH) • W&V (DE) Enter now at epica-awards.com M ARK E T I N G I MILLE VOLTI DI UN BRAND Due mostre, una collana con copertine inedite allegata al principale quotidiano italiano e una serie tv in arrivo su Sky con le scenografie del premio Oscar Dante Ferretti. Diabolik ha superato i 50 anni ed è più forte e spietato che mai. Inquadra per vedere il video sul primo numero di "Diabolik Nero su Nero" su Televisionet.tv di ANTONINO PINTACUDA Inquadra per vedere il video sulle mostre di Diabolik su Televisionet.tv Diabolik © Astorina 90 AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it O MAG G I O A D I ABOLI K UN PERSONAGGIO, Ω MILLE SFACCETTATURE NON CHIAMATELO SEMPLICEMENTE “FUMETTO” INTERVISTA A MARIO GOMBOLI DIRETTORE GENERALE ASTORINA Diabolik ha più volte superato i limiti del fumetto. Sin dagli esordi si è imposto come un brand riconoscibilissimo. Un legame più volte celebrato proprio nella pubblicità... È uno dei nostri punti di forza: anche se Diabolik è il terzo fumetto più venduto in Italia, dopo Tex Willer e Dylan Dog, è quello più conosciuto. Anche chi non l’ha mai letto, sa che Diabolik è un ladro, ha una compagna che si chiama Eva, guida una Jaguar e il suo nemico si chiama Ginko. La carta stampata gli è sempre andata stretta, è stato il primo fumetto a diventare un film nel 1 con Mario Bava, poi ci sono stati gli sceneggiati radiofonici, le canzoni con Betty Curtis. Ed è presente con successo anche in campo pubblicitario, soprattutto da dieci anni a questa parte. Con gli spot del Crodino, poi con i cancelli automatici Corti. Noi siamo una piccola casa editrice, pubblichiamo solo Diabolik. Abbiamo però un personaggio così noto e così caratterizzato, pensato involontariamente come un logo, come un marchio registrato. Basta vederne gli occhi, ma neanche, ne basta uno solo, una silhouette nera, è lui. È la figura ideale da smerciare al di là del fumetto. In pratica tutti gli oggetti griffati Diabolik hanno un valore aggiunto. Negli ultimi 15 anni è stato fatto di tutto. Qual è il segreto del successo dell’assassino col pugnale? Diabolik è un “criminale tutto d’un pezzo”. Dal punto di vista narrativo, uno dei punti di forza è la quantità incredibile di sfaccettature che caratterizzano i personaggi creati dalle Giussani: sono umani, hanno delle contraddizioni, hanno scatti d’ira, ci sono momenti in cui sforano. Diabolik è l’uomo dei mille volti, non perché possa cambiare il suo con le maschere ma perché la sua personalità ha mille sfaccettature. Noi oggi, dopo più di 800 episodi, riusciamo a scrivere storie originali perché la psiche di Diabolik è ricca e complessa. Ci sono però dei punti fermi che non possono essere messi in discussione: Diabolik non può salvarsi per un colpo di fortuna, ma vince sempre per la sua intelligenza. Quest’anno allegato al Corriere della Sera e alla Gazzetta dello Sport ha debuttato la collana “Diabolik Nero su ero” con copertine inedite e un filo rosso a legare le storie. Ce la racconta? Per la prima volta la selezione delle storie di Diabolik che vengono riproposte è basata sul loro rapporto con la cronaca nera. Partendo da un fatto di cronaca, o da una categoria Diabolik © Astorina Diabolik © Astorina di fatti di cronaca, che sia la violenza sulle donne o la polizia corrotta (poco cambia), sono state selezionate le storie in cui si verificavano fatti analoghi, simili o comunque confrontabili, e questa mi piace molto come idea, anche perché conferma una volta di più la forza di Diabolik, che è proprio quella di essere legato alla realtà. film o una serie televisiva. Ma nessuno garantiva il rispetto del personaggio, c’era chi voleva diventasse Zorro, chi il Giustiziere della notte, qualcuno ha pensato perfino un supereroe con la tuta antiproiettile. Noi abbiamo le spalle larghe. Non abbiamo bisogno di quei quattrini per sopravvivere. La serie tv ci serve per rilanciare il personaggio soprattutto al di fuori dell’Italia. Com’è successo con i cartoni animati di Diabolik. Repubblica scrisse che erano una bufala e chi voleva incontrare il vero Diabolik doveva leggere il fumetto. Che era quello che volevamo. Un quarto dei nostri lettori ha meno di 25 anni. Molti sono proprio i figli dei nostri storici lettori. Come sarà la serie su Sky? Con la serie Sky la fama di Diabolik crescerà ancora di più, anche al di là dell’Oceano. Soprattutto grazie all’investimento di Sky che ha deciso di coinvolgere un nome di prestigio come quello dello scenografo Dante Ferretti per ricreare Clerville, la città di Diabolik. Il trailer era già bellissimo. Noi supervisioneremo soggetti e sceneggiature. Una schiera di cineasti s’è presentata negli anni per fare un altro Non si può parlare di Diabolik dimenticando la sua compagna, la bellissima Eva Kant. Chi è l’attrice che potrebbe interpretarla? La prima interprete di Eva Kant è stata sicuramente Marisa Mell, nel , accanto a ohn Phillip Law. Era una strana Eva Kant, forse più sexy di quanto non l’avrebbero voluta le sorelle Giussani, e soprattutto senza lo chignon, cosa che offese moltissimo Angela Giussani. Più avanti l’han fatta un po’, non dico tutte, ma moltissime attrici: la Gerini nel videoclip di Tiromancino, Sara Nastasia nella pubblicità della Twingo; ma c’è chi poi l’ha anche presa in giro, come la Hunziker, o addirittura Anna Falchi. Sinceramente io l’Eva Kant giusta non l’ho mai vista, non ho ancora trovato quella che è la mia immagine, il mio “noumeno” di Eva Kant. Diabolik © Astorina AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 91 M ARK E T I N G Diabolik © Astorina k Diabolik © Astorina 92 In un’immagine in bianco e nero, leggermente sfocata, ecco l’attore John Phillip Law con indosso la prima maglietta di Diabolik. È il 1967, l’anno delle riprese di uno dei primissimi cinecomics: “Danger Diabolik”. Sono gli anni della contestazione giovanile e dell’indimenticabile 007 di Sean Connery e Mario Bava firma un film psichedelico e coloratissimo in cui il re del terrore creato appena cinque anni prima dalle sorelle Giussani tra i salotti della Milano del boom - sbarca sul grande schermo. Sin da subito l’assassino dai mille volti con gli occhi di ghiaccio ha conquistato gli altri media, sino a diventare esso stesso logo, declinato con successo in ogni oggetto possibile. Bottiglie in edizione limitata, scacchiere, accendini, magliette, quadri, poster, repliche in scala del pugnale che non perdona. Un merchandising che non ha pari in Italia, secondo forse solo al topo antropomorfo della Disney e ai suoi paciosi amici paperi. Il legame con Milano è stato celebrato più volte, la sede della storica casa editrice Astorina è ancora in via Boccaccio, nel cuore della città della Madonnina. Proprio la città dell’Expo 2015 non dimenti- AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it ca uno dei suoi “figli” di carta e inchiostro più famosi e lo ha celebrato con due mostre a ridosso dell’estate. Un doppio appuntamento che celebra il mito di Diabolik, il ladro col pugnale è stato infatti protagonista al museo Fermo Immagine con una mostra dedicata proprio al film di Mario Bava del 1968, con tanto di Jaguar E-Type a troneggiare tra foto e materiali mai usciti dal caveau dell’Astorina. E la festa è continuata al WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano dove sono stati esposti tutti i gadget dedicati all’antieroe creato dalle sorelle Giussani. E Sky - sulla scia del successo di “Gomorra-La Serie” - ha confermato la serie tv dedicata al ladro che si avvarrà del talento del tre volte Premio Oscar Dante Ferretti, che ha accettato di realizzare le scenografie di Clerville, la città immaginaria in cui sono ambientate le gesta di Diabolik. La serie verrà prodotta interamente a Cinecittà. Per circa un anno, i principali teatri di posa del centro di produzione più prestigioso del cinema italiano, e i suoi set esterni, saranno il teatro delle riprese di Diabolik-La Serie. Si tratterà della più grande produzione tv girata negli ultimi O MAG G I O A D I ABOLI K Ω INFOBOX NELLA RETE DI DIABOLIK Diabolik esce ancora nello storico formato da “romanzo per adulti” con cui ha debuttato in edicola n el 1 2. Un albetto riconoscibilissimo da leggere in treno o in tram mentre si andava al lavoro. Da allora alla testata principale si sono affiancate le due ristampe e il Grande Diabolik, storie che ne ricostruiscono il passato o alcuni degli snodi narrativi fondamentali, riproponendoli in remake ad hoc che riempiono gli inevitabili buchi narrativi accumulati nei primi anni, quando non si poteva certo immaginare che l’universo diaboliko sarebbe diventato oggetto di culto per migliaia e migliaia di amatori. Esiste anche il Diabolik Club ufficiale, nato da un’idea di tre amici modenesi (Lorenzo Altariva, Roberto Roli e Cristian Miani) nel 1 , per permettere ai soci di conoscersi, scambiarsi e diffondere materiale legato a Diabolik. Il club ha sede a Sassuolo, in via Filzi 53. Per informazioni www.diabolikclub. it. Il Diabolik Club cura la newsletter Clerville News, con tutte le diabolike novità. Il sito ufficiale dell’Astorina è invece www.diabolik.it e su Facebook la pagina ufficiale https: it-it.facebook. com DiabolikUfficiale ha superato gli 11mila fan, a cui vanno sommati quelli di tutte le altre pagine frutto della passione senza limiti dei suoi fan. Diabolik © Astorina 30 anni negli studi in cui è nato il grande cinema italiano, oltre che di una scommessa di valenza strategica per il grande centro di produzione, impegnato a contrastare un preoccupante calo di utilizzo degli studi, attraendo grandi produzioni internazionali cinematografiche e televisive. E quest’anno, come da tradizione, anche i quotidiani Rcs hanno celebrato Diabolik con una collana ad hoc. Un’antologia ragionata che lega alle storie del Re del Terrore “agganciate” a una selezione legata a temi e fatti di cronaca nera realmente accaduti, un’appendice in cui sono ristampati gli articoli originali del Corriere della Sera. Gli stessi che campeggiano nelle bellissime copertine progettate da Gabrielle Dell’Otto, fumettista e illustratore italiano famoso nel mondo che ha curato il progetto grafico, affiancato da Corrado Mastantuono e da Manlio Truscia. Questa originale chiave di lettura nasce dalla suggestiva idea che Diabolik viva e agisca in un mondo molto vicino al nostro, concezione suffragata dalle creatrici del personaggio, le sorelle Angela e Luciana Giussani, che non hanno mai nascosto di trarre spunto per le loro storie da fatti realmente accaduti. Parliamo di tutte queste “diabolike novità” con Mario Gomboli, Direttore Generale dell’Astorina e sceneggiatore di punta della testata sin dai tempi delle Giussani. Proprio lui è l’artefice della rinascita del personaggio, iniziata nel 1996. Proprio lui ha intuito le potenzialità del nemico dell’ispettore Ginko che aspettavano solo di essere riattizzate (vedi box). AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 93 AdV Strategie di Comunicazione N°7 - SETTEMBRE ���4 www.advertiser.it Direttore Editoriale Monica Bozzellini [email protected] Direttore Responsabile Massimo Bolchi [email protected] Coordinamento Redazionale Monica Gianotti [email protected] Redazione Antonino Pintacuda, Fabio Sarpa [email protected] Art Director Lorenzo Previati [email protected] Progettazione grafica Marco Arcangeli [email protected] Paolo Ottavian [email protected] Valentina Raffaelli [email protected] Samantha Santoni [email protected] Editore TVN srl Corso Magenta, 85 20123- Milano (MI) Italy phone +39 02 430000.1 Registrazione roc: 17898 Registrazione Tribunale di Milano nr. 886 del 14/12/1989 Stampa Prontostampa srl Strada Provinciale Francesca 52 - 24040 CISERANO (BG) Hanno collaborato a questo numero: Gessica Bicego, Dario Bodrato, Roberto Bonin, Andrea Boscaro, Lucia Chrometzka, Laura Franconi, Nino Fricano, Brian Gentile, Giulio Mazzetti, Francesco Moneta, Francesco Morace, Vittoria Morganti, Clelia Palmese, Patrizia Pastore, Albino Ponchio, Mimma Scigliano, Antonio Sonzini. General Manager Davide Catalano [email protected] Area Eventi e Promozione Maria Stella Gallo - Responsabile [email protected] Chiara Bagalà Responsabile area marketing Maria Grazia Drago [email protected] TVN MEDIA GROUP È ASSOCIATA A: INFORMATIVA DELL’EDITORE AL PUBBLICO AI SENSI DELL’ART. 13, D. LGS 196/2003. Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e dell’art. 2, comma 2 del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, TVN S.r.l.- titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Milano (MI), Vle Gian Battista Vico 42, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimentodella stessa. 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