Studiare Matematica è molto diverso dall`imparare altri argomenti

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Studiare Matematica è molto diverso dall`imparare altri argomenti
Benvenuti a Matematica
Nell’accogliervi al vostro ingresso all’Università credo utile preavvisarvi che studiare matematica è molto
diverso dall’imparare altri argomenti, come può facilmente constatare chiunque tenti di leggere un testo di
matematica. Inoltre studiare matematica all’Università è molto diverso dal farlo alle scuole superiori.
Ciascuno di voi, molto probabilmente, è stato con poca fatica, tra i migliori studenti della sua classe. Spesso
alle superiori vi siete accontentati dei risultati ottenibili con la vostra intuizione senza dover fare ulteriori
sforzi visto che altri incontravano difficoltà dove voi riuscivate facilmente. Ora la situazione cambia: siete
insieme a compagni del vostro livello e voi tutti volete costruire il vostro futuro sulla matematica. Questo vi
richiederà una serietà d’impegno fin dai primi giorni dell’anno accademico.
E’ vero, all’Università nessuno vi controlla, potreste non frequentare le lezioni e presentarvi all’esame.
Potreste frequentare passivamente, senza riguardare, riordinare e studiare il materiale e nessuno vi
rimprovererà. Ormai siete adulti e potete organizzarvi come volete. Ricordatevi però che se non lavorate
seriamente fin dai primi giorni, nel giro di un paio di settimane faticherete a comprendere bene le lezioni e
nel giro di poco rimarrete indietro, col rischio di impiegare più dei tre anni necessari per conseguire il titolo
di primo livello. Dipende da voi mantenere la regolarità nello studio ma facendolo vi risulterà facile
raggiungere nei tempi previsti le mete che vi siete proposti.
Il ritardo nella laurea è purtroppo un male nazionale. Cercate quindi di evitarlo impegnandovi subito nello
studio senza lasciare accumulare il materiale per poi trovarvi affannati a dover scegliere se sostenere un
esame o un altro.
I corsi che dovrete seguire non sono unità isolate, ciascun corso successivo utilizzerà parte delle conoscenze
che avrete acquisito in precedenza. Così lacune relative ai contenuti dei primi corsi potrebbero riemergere
negli anni successivi creandovi difficoltà nello studio e nel superamento degli esami. Vi conviene perciò
sforzarvi, impadronendovi di tutti i concetti che vi verranno presentati, rispettando per quanto possibile
l’ordine degli esami perché quest’organizzazione è stata pensata per presentarvi in modo coerente i diversi
contenuti.
Naturalmente non si può nascondere che la matematica è difficile ma, se ci pensate, non è più difficile di
molte cose che dovranno studiare i vostri compagni di liceo iscritti in altri corsi di laurea. E’ diverso:
probabilmente, per molti di voi è più facile imparare la matematica, che una volta capita si ricorda facilmente,
che non memorizzare pagine di leggi o di date come dovranno fare alcuni vostri amici. Quindi non
scoraggiatevi quando non capirete qualcosa, chiedete se necessario, e sforzatevi di capire tutto senza
collezionare argomenti non interamente compresi. Una volta compreso un argomento non lo si dimentica più,
diviene una parte di voi.
Ricordatevi che non si può pensare di leggere un capitolo di un libro matematico capendolo immediatamente;
occorre riflettere riga dopo riga, talvolta spendendo molto tempo per capire prima di riuscire a procedere
oltre. Non ci si deve però scoraggiare, è un modo diverso di studiare ma esistono poche soddisfazioni
accademiche confrontabili con la gioia di aver finalmente capito come dimostrare una difficile proposizione.
L’organizzazione del corso di laurea, soprattutto al primo anno è stata pensata per cercare di aiutarvi il più
possibile a capire e ad apprendere seguendo i ritmi richiesti. Ogni corso del primo anno è composto da
lezioni e esercitazioni, che non sono forme di didattica slegate ma si completano a vicenda. Per
comprendere le lezioni è utile affrontare esercizi, provare a dimostrare risultati collegati. Non cadete
nell’errore di memorizzare i teoremi che vi vengono presentati senza porvi anche l’obiettivo di imparare a
dimostrare altri risultati in modo autonomo. Tenete presente che, anche se alcuni argomenti non vi sono del
tutto ignoti, non dovrete impigrirvi supponendo di sapere già tutto. Il livello di padronanza, la precisione di
linguaggio e il rigore che vi viene richiesto all’Università è diverso. Inoltre, presto, comincerete a studiare
argomenti totalmente nuovi e, solo con uno studio regolare, riuscirete a mantenere il giusto ritmo di
apprendimento.
Sono anche previste ore di tutoraggio destinate soprattutto a quanti tra voi abbiano difficoltà nel seguire le
lezioni o nello svolgere gli esercizi fatti durante le esercitazioni o a casa. Cercate di utilizzare proficuamente
le ore di tutoraggio presentandovi con esercizi svolti o lasciati a metà per incapacità nel terminarli. Non
scaricatevi la coscienza frequentando passivamente, ma autovalutate con onestà quanto avete capito. Per
facilitarvi in quest’attività di autovalutazione vi verranno assegnati esercizi che alcuni vostri colleghi di anni
successivi correggeranno anticipatamente. Nelle ore di tutoraggio, potrete così capire dove avete sbagliato,
se vi saranno segnalati errori. Naturalmente se i vostri esercizi risulteranno ben fatti non sarà necessario
frequentare il tutoraggio. In questo caso potrete godervi il successo del vostro studio dedicandovi ad altre
attività: dallo sport al cinema all’uscita con gli amici. Anche queste cose sono importanti per la vita di uno
studente!
Per rendere proficua la partecipazione alle lezioni, dovrete ascoltare e partecipare, facendo domande al
docente e confrontandovi con i vostri colleghi. Utilizzate al massimo le tecnologie, che vi aiutano con
visualizzazioni grafiche e strumenti di calcolo esplicativi potenti per la comprensione di molti argomenti.
Inizialmente il ritmo sarà più tranquillo per permettervi di abituarvi allo stile universitario ma di anno in
anno le lezioni avranno un contenuto più intenso. Non sempre uscirete da lezione avendo compreso tutti gli
argomenti nel dettaglio. Non spaventatevi: è normale. L’importante è che dedichiate subito un po’ di tempo
per ripensare ai nuovi contenuti, cercando anche di colmare eventuali lacune della vostra preparazione
precedente che possono aver aumentato la difficoltà per l’argomento. L’importante è sforzarsi di capire
quanto più possibile durante la lezione, riordinando regolarmente gli appunti con l’ausilio del testo e/o del
materiale didattico che vi verrà fornito. Imparate ad essere ordinati, a numerare le pagine degli appunti, la
matematica non perdona facilmente il disordine. Per eventuali ulteriori spiegazioni ricordatevi che docenti
ed esercitatori hanno un orario di ricevimento.
Per rendere proficua la frequenza delle esercitazioni vi conviene studiare la teoria da utilizzare per la
soluzione di esercizi. Il matematico non si limita a studiare risultati altrui ma cerca di dimostrare nuovi
teoremi. Il cammino per arrivare a fare un lavoro autonomo passa necessariamente dalla soluzione di
problemi e dalla dimostrazione autonoma di proprietà. Durante le esercitazioni non limitatevi a capire le
metodologie che vi vengono proposte dagli esercitatori: cercate invece di prevenire quanto verrà detto con un
vostro ragionamento autonomo e interagite anche con gli esercitatori Se avete fatto bene l’esercitatore ve lo
confermerà e vi sentirete più sicuri della vostre capacità. Alternativamente fornirete all’esercitatore una
buona occasione per chiarire concetti che anche altri potrebbero aver frainteso.
Il materiale relativo alle esercitazioni sarà disponibile in rete e questo vi permetterà di ripensare al lavoro
svolto in aula. Inoltre gli esercitatori, con l’aiuto di alcuni studenti più esperti di voi, metteranno
regolarmente degli esercizi in rete utilizzando la piattaforma Moodle. Tali esercizi saranno spesso dello
stesso tipo di quelli svolti ad esercitazioni (e di quelli che vi verranno proposti agli esami). Vi consigliamo di
svolgere questi esercizi e di consegnarli al vostro esercitatore entro 5 giorni dalla data in cui vi verranno
proposti. Gli esercizi verranno rapidamente corretti e vi verranno resi prima del tutorato relativo a questi
argomenti.
Come scoprirete presto, a Palazzo Campana esiste un’aula studio in cui potete studiare da soli o in gruppo.
Se lavorate con altri ricordatevi che siete in uno spazio comune: non parlate ad alta voce e rispettate lo studio
degli altri. Si tratta di uno spazio autogestito dagli studenti, ma non si tratta di un luogo per riunioni
rumorose o di una sala gioco. Non perdete il vantaggio di avere uno spazio vostro con un uso improprio.
Ricordatevi che molti vostri compagni sono pendolari e hanno bisogno di un luogo dove lavorare
tranquillamente.
Nel Palazzo vedrete aule informatizzate: alcune sono chiuse altre possono destinate all’uso autonomo da
parte degli studenti. Utilizzatele liberamente ma, per favore, trattate i computer come se fossero i vostri. Li
paghiamo anche con le vostre tasse e se li rovinate difficilmente avremo i soldi per sostituirli rapidamente.
Palazzo Campana ospita anche un’ottima biblioteca, con piacevoli spazi di lettura. La sua capienza è però
limitata e il suo scopo è la lettura del materiale ivi conservato. Non costringete che debba studiare i suoi
appunti e riparare in biblioteca per avere un po’ di silenzio. Porterebbe via spazio a utenti veri della
biblioteca quando potrebbe tranquillamente stare in aula studio se altri non la usassero impropriamente.
Infine esiste un cortile, un po’ malconcio ma piacevole nelle giornate di sole. E’ vicino alle aule e quindi
anche lì occorre evitare di fare troppo rumore ma può essere un piacevole luogo di incontro con amici di anni
diversi e magari, con i vostri docenti.
Buon lavoro a tutti
Laura Sacerdote
Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Matematica
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