Cassaforte “ripulita”durante le ferie
Transcript
Cassaforte “ripulita”durante le ferie
Piacenza e Provincia Padre Gherardo,11 anni dopo Boom per il progetto Dune A Centora (Rottofreno) un incidente stradale, senza gravi conseguenze, si è trasformato in un fuggi-fuggi delle persone coinvolte. Circa 400 persone tra residenti e villeggianti hanno assistito all’ultimo atto del progetto Dune che per un mese ha trasformato il paese dell’alta Valnure in un vero e proprio villaggio turistico. Nove sacerdoti e cinque seminaristi, la fraternità sacerdotale fondata dall’ex lefebvriano don Pietro Cantoni si trasferirà in diocesi di Piacenza-Bobbio. Si tratta dell’Opus Mariae Matris Ecclesiae [MOTTA a pag.12] [PARABOSCHI a pag.13] [COLUMELLA a pag.14] [FRIGHI a pag.16] Cassaforte “ripulita”durante le ferie L’amara scoperta di una famiglia che abita in una villetta in via Fulgonio. Nel forziere - aperto dal retro utilizzando la fiamma ossidrica - c’erano 5mila euro in contanti e 20mila euro di gioielli PIACENZA - Colpo grosso dei ladri in via Fulgonio. Mentre i proprietari di una villetta bifamiliare erano in vacanza, i malviventi sono riusciti a mettere le mani su un bottino che tra gioielli e contanti raggiunge i 25mila euro. La famiglia piacentina ha scoperto l’intrusione appena rientrata dalle ferie nel primo pomeriggio di sabato. I ladri sono riusciti a trovare la cassaforte, nascosta da un quadro, al piano superiore della villetta tra via Manfredi e via Boselli, e dopo un lungo lavoro – durato forse più di un giorno - sono riusciti ad aprirla con la fiamma ossidrica. All’interno vi erano circa 5mila euro in contanti e i gioielli di famiglia, il cui valore è stato stimato intorno ai 20mila euro. Per schiudere il forziere i cosiddetti “topi d’appartamento” hanno rotto il muro dietro alla cassaforte e poi, una volta arrivati alla lamiera più “debole”, l’hanno praticamente “squagliata”. Alla famiglia vittima del furto non è rimasto altro da fare che chiamare la polizia. Così in via Fulgonio si sono subito recate le pattuglie della squadra volanti della polizia per un primo sopralluogo di furto. Subito dopo sono entrati in campo gli investigatori della squadra mobile e i colleghi della polizia scientifica. Questi ultimi hanno lavorato a lungo alla ricerca di tracce o impronte lasciate dai ladri che potrebbero essere determinanti per dare un volto e un nome agli autori del maxifurto in abitazione. Se da un lato non appare chiaro quando i ladri sono entrati in azione durante il periodo di assenza della famiglia, la dinamica e i loro spostamenti all’interno della proprietà sarebbero stati definiti. I malviventi sarebbero entrati nelle pertinenze della villetta da un cortile posteriore e avrebbero forzato con un grosso piede di porco una porta di servizio sul retro. Al piano terreno hanno messo a soqquadro tutto alla ricerca di preziosi e contanti senza trovare nulla. Ieri in questu- PIACENZA Una veduta di via Fulgonio dove si è verificato il furto (foto Lunini) ra, dove sono stati resi noti alcuni particolari del furto, è stato spiegato che nei box auto i ladri sono riusciti a trovare alcuni utensili che poi hanno utilizza- to come attrezzi da scasso utili al piano superiore. Al piano superiore della villetta è stato ricavato un secondo appartamento in cui abita la figlia. Qui 11 Don Cantoni torna a Piacenza Sono passati undici anni da quel 26 agosto del 2001 in cui la Casa del Fanciullo e Piacenza tutta sono rimasti orfani di Padre Gherardo Gubertini. Ma il ricordo del frate continua a vivere In fuga dopo l’incidente LIBERTÀ lunedì Lunedì 27 agosto 2012 i ladri hanno utilizzato lo stesso modus operandi riuscendo però a trovare, nascosta da un quadro, la cassaforte. A quel punto hanno cercato di forzar- la con una fiamma ossidrica nella parte frontale. Ma il lungo lavoro dei ladri non ha portato a nulla, quindi si sono spostati nella stanza attigua – dietro al forziere – e con un martello hanno rotto il muro fino ad incontrare la parte posteriore della cassaforte. La parte che hanno raggiunto è strutturalmente meno “blindata”, ed è bastato utilizzare una fonte di calore come una fiamma ossidrica per squagliare letteralmente le lamiere e arrivare al bottino. Circa 5mila euro in contanti e 20mila euro tra collane, orologi, anelli e bracciali in oro. Una volta finito il lavoro i ladri se ne sono andati da dove erano venuti, con 25mila euro in più. Sul fronte delle indagini, gli investigatori hanno ascoltato in queste ore i vicini di casa per cercare di capire se qualcuno ha visto qualcosa di strano nei giorni di assenza della famiglia vittima dle furto. Inoltre, gli agenti della mobile della questura di Piacenza hanno preso visione delle immagini delle telecamere a circuito chiuso della zona che potrebbero aver ripreso i ladri o il mezzo utilizzato per la fuga. Stando a quanto si è appreso ieri, nella villetta vittima della visita dei ladri non sarebbero stati installati disposiitivi di sicurezza. Un particolare che, se confermato, ha di certo facilitato la vita dei malviventi. Mattia Motta Protagonista del drammatico episodio a lieto fine,avvenuto ieri pomeriggio alla piscina comunale,un ragazzino di 7 anni che è scivolato nella vasca Podenzano:bimbo rischia di annegare,salvato dai bagnini PODENZANO - “Per fortuna è andato tutto bene, abbiamo applicato il protocollo di salvataggio con massaggio cardiaco e respirazione e dopo poco il bambino ha ripreso conoscenza”. E’ andato tutto per il meglio ieri alla piscina comunale di Podenzano, dove un bambino di circa 7 anni intorno alle 18 è stato visto dai bagnini della struttura terribilmente riverso, immobile, in fondo alla vasca. Nessuno si era accorto di nulla: il bambino stava giocando a bordo vasca quando forse è scivolato e si è adagiato sul fondo proprio a bordo vasca, un punto tra l’altro molto difficile da individuare. Tutto è successo nel giro di pochi secondi ma l’attenzione delgi esperti operatori ha evitato il peggio. “Ci ha aiutato il fatto – hanno spiegato i bagnini, Alberto e Vincenzo, di Podenzano - che non ha bevuto l’acqua della vasca”. L’attenzione dei tre bagnini in servizio come ogni domenica a Podenzano ha evitato quella che poteva trasformarsi in tragedia: Alberto e Vincenzo – questi i nomi dei bagnini della piscina di Podenzano che hanno salvato il bambino – hanno recuperato il piccolo portandolo in sicurezza a bordo vasca. Una volta portato fuori dall’acqua, i due si sono subito accorti che il bimbo non respirava così hanno applicato il protocollo di salvataggio in attesa dei soccorsi, intanto allertati dalla direzione. Dopo massaggio cardiaco e respirazione, quando i sanitari del 118 sono arrivati a Podenzano il piccolo aveva già ripreso conoscenza grazie all’intervento dei due bagnini piacentini. Ad ogni modo, il bambino è stato portato al pronto soccorso per accertamenti. Stando a quanto si è appreso ieri, il bambino di circa 7 anni era in piscina con una cugina. Poco dopo, intorno alle 18, sono arrivati i genitori del piccolo che hanno tirato un sospiro di sollievo come le centinaia di persone che hanno assistito al soccorso. Alla fine il bambino si è ripreso e la prima reazione che ha avuto è stata quella di mettersi a piangere. E’ stato allora che è scrosciato un applauso per i bagnini delle centinaia di persone presenti in piscina A Mucinasso PIACENZA - Una violenta liLa cronaca di ieri parla te famigliare ieri mattina dell’uomo che, non si sa ha avuto luogo nei pressi per quale motivo, è stato di Mucinasso. E’ dovuta lasciato fuori casa dalla intervenire la polizia per moglie. Lui voleva rientrasedare la lite scoppiata re in casa ma lei, per tetra una coppia di stranienerlo fuori dalla porta, lo ri e culminata con un coltello brandito ha minacciato con un coltello preso dalla dalla moglie verso il marito. O almeno cucina. La situazione è ritornata su binaquesto è quanto comunicato alla centra- ri di normalità solo con l’arrivo della pole operativa del 113 intorno alle 10 di do- lizia, che ha cercato di ricomporre le inmenica mattina. comprensioni. L’uomo, alla fine, è riusciAlla fine la lite si è ricomposta, ma non to a ritornare a casa e nel pomeriggio non essendo la prima volta che si registrano sono arrivate altre richieste di intervento episodi di questo genere tra le quattro per liti famigliari a Mucinasso. mura abitate anche da un bambino, il Tuttavia, proprio per la presenza di un fatto è stato segnalato ai servizi sociali piccolo, i servizi sociali del Comune sono del Comune di Piacenza, affinchè si ten- stati attivati e si prenderanno carico della ga monitorata la famiglia, nell’interesse situazione nelle prossime ore. matmot anche del minore. Minacciato dalla moglie con un coltello chiede aiuto alla polizia MatMot “Truffa dello specchietto”alla Farnesiana Vittima un anziano che ha consegnato 300 euro a due italiani su una Fiat Punto PIACENZA - Non sono bastati i mo- niti delle forze dell’ordine. Il trucco del finto incidente con lo specchietto rotto ha fatto un’altra vittima ieri in zona Farnesiana. I truffatori sono riusciti a raggirare in mattinata un anziano piacentino che ha consegnato loro 300 euro in contanti per un finto incidente. Secondo le prime descrizioni fornite sarebbero stati due giovani, probabilmente italiani, che su una Fiat Punto hanno fermato un anziano piacentino facendogli credere che con la sua auto aveva urtato il loro specchietto. Dopo aver dato i soldi ai truffatori l’uomo si è accorto di esser stato vittima di una truffa e con l’aiuto di una passante ha dato l’allarme chiamando il 113. Il “colpo” è stato messo a segno nei pressi del quartiere Farnesiana, mentre in seguito un’automobile che corrispondeva alla descrizione data dal truffato e dai testimoni è stata vista nella zona dello stradone Farnese intorno alle 12 di ieri. Ma purtroppo i malviventi sono riusciti a far perdere le loro tracce. Come sempre accade in questo genere di truffe, il malcapitato sta guidando la sua auto quando sente un “botto” mentre incrocia un’altra vettura, come se avesse urtato qualcosa. A quel punto l’ignaro automobilista scende dalla sua auto per sincerarsi da dove provenisse quel rumore inconsulto, ed è allora che inizia la pantomima, sempre uguale, dei truffatori. “Ha urtato lo specchietto dell’auto, ha sentito che botto? Invece di fare la constatazione amichevole o chiamare la polizia, se ci mettiamo d’accordo con qualche centinaio di euro in contanti evita che l’assicurazione le metta la franchigia”. Ed è così che anche ieri i truffatori sono riusciti a convincere l’anziano piacentino a consegnare 300 euro in contanti, tutto ciò che aveva nel portafogli. Con ogni probabilità, i due hanno anche “rilanciato” dicendo che il “botto” aveva provocato un movimento inconsulto e che sarebbero andati a farsi refertare all’ospedale. Così, pensando di evitare guai ben più grossi, l’anziano automobilista piacentino ha deciso di saldare subito la questione con i contanti. In realtà, come abbiamo avuto modo più volte di ricordare anche sulle colonne di questo giornale, non avviene nessun urto tra le vetture dei malviventi e quelle degli ignari automobilisti. Semplicemente i truffatori lanciano un oggetto, a volte anche solo un sasso, e poi sostengono PIACENZA - A destra Filippo Sordi Arcelli Fontana (f. Lunini) che quel rumore sia lo specchietto (in realtà già rotto), della loro auto che va in frantumi. Il consiglio che viene fornito da polizia e carabinieri è questo: innanzitutto chiamare il 112 o il 113 per sincerarsi che chi si ha di fronte non sia un truffatore. E, comunque, è sempre consigliabile compilare il modello di “constatazione amichevole” che tutte le compagnie assicurative mettono a disposizione dei loro clienti. Solo così si può evitare di cadere nella truffa dello specchietto. Mat. Mot.