Prima... Ecco un esempio di prospetto settimanale: prova a

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Prima... Ecco un esempio di prospetto settimanale: prova a
Prima... Ecco un esempio di prospetto settimanale: prova a compilarlo con i tuoi orari e impegni, per organizzare i momenti di studio. Ti può aiutare a capire che, contando le ore disponibili, non manca così tanto alla verifica! Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 8 Lezione Lezione Lezione 9 Lezione Lezione Lezione 10 Lezione Lezione Lezione 11 Lezione Lezione Lezione 12 Lezione Lezione ... ... ... 13 Pausa pranzo Pausa pranzo 14 Studio Studio 15 Studio Sport 16 Studio ... 17 Studio ...durante... Per sintetizzare i concetti principali, vi consigliamo la metafora con un albero: il testo iniziale contiene il tronco, i rami e i fiori; poi, sottolineando, lo sfrondate e togliete i fiori. Trasformando poi questa prima sintesi in una serie di “etichette” corrispondenti alle idee­chiave presenti nel testo, togliete anche i rami e, al termine, vi rimane solo il tronco, ovvero l’essenza di ciò che state studiando. Ecco un esempio: IL TESTO (= IL TRONCO + I RAMI + I FIORI) de: La battaglia di Lepanto​
(260 parole) All’arrivo di don Giovanni ​
a Messina​
, il morale degli alleati era abbastanza basso, ​
le galere raccolte ​
non erano in perfette condizioni​
. Ma ​
l’arrivo delle galere di don Giovanni​
, dalla mirabile tenuta, fece grande ​
impressione​
. Più ancora, l’incontro tra il principe e i suoi immediati dipendenti, Sebastiano Venier e il Colonna, fu eccellente. Don Giovanni sapeva essere affascinante al primo incontro. (...) Egli seppe anche agire e ​
fare​
, con il suo dinamismo, ​
un tutto omogeneo di una flotta navale disparata​
. (...) ​
La flotta lasciò Messina il 16 di settembre​
. Il suo ​
primo obiettivo fu l’isola di Corfù​
, dove si sperava di avere notizie precise sulla posizione della flotta nemica. Vi ​
si apprese infatti, e navi esploratrici lo confermarono, ​
che il nemico​
si trovava nel ​
lungo golfo di Lepanto​
. Le due flotte, che si cercarono reciprocamente, si scontrarono all’improvviso il 7 ottobre, al sorgere del sole, all’entrata del golfo di Lepanto dove la flotta cristiana subito riuscì (e fu un grande successo tattico) a chiudere l’avversario. (...) Sei galeazze ben munite di artiglieria rinforzavano le galere di don Giovanni, che erano complessivamente meglio dotate di cannoni e archibugi delle galere turche, su cui i soldati combattevano ancora sovente con gli archi. (...) Il trionfo cristiano fu immenso. Soltanto trenta galere turche scamparono, tutte le altre furono prese e ripartite tra i vincitori o affondate. Nella battaglia i Turchi avevano perduto più di 30 mila morti e feriti e 3 mila prigionieri, oltre 15 mila forzati, che furono liberati. Dal canto loro i Cristiani perdettero 10 galere, 8 mila morti, 21 mila feriti. (F. Braudel, ​
Civiltà e imperi nel Mediterraneo nell’età di Filippo II​
, Einaudi, Torino, 1986, voll. II, pp. 1178­1181) Ora prova a sottolineare, a fare una sintesi e un elenco di concetti, noi ad esempio abbiamo iniziato così: LA SINTESI DEI CONCETTI PRINCIPALI (TRONCO + RAMI) A Messina le galere raccolte non erano in perfette condizioni. Ma l’arrivo delle galere di don Giovanni, dalla mirabile tenuta, fece grande impressione. Riusci a rendere compatta una flotta disorganizzata. La flotta lasciò Messina il 16 di settembre. Il suo primo obiettivo l’isola di Corfù. Lì appresero che il nemico era nel golfo di Lepanto….. CONCETTI (TRONCO) Importanza dell’arrivo di don Giovanni Verso Corfù … ...dopo Dopo aver studiato, provate a verificare ciò che ricordate e cercate di rielaborare e analizzare i contenuti appresi. Partiamo ad esempio da un brano de “I Promessi Sposi”, su cui si potrebbe lavorare in questo modo: stendete la trama e provate a fare contemporaneamente delle considerazioni sullo stile dell’autore e su ciò che altri studiosi hanno pensato riguardo il brano. Proponiamo di seguito un esempio di analisi, che potete fare in modo più discorsivo, come segue, oppure schematico compilando una griglia come quella sottostante: “Abbiamo letto insieme le pagine conclusive del capitolo VIII, quelle che si riferiscono al famoso”Addio monti…” in esse è contenuta la vicenda della fuga di Renzo, Lucia e Agnese, minacciati da don Rodrigo, dal loro paese natale. Questa fuga si svolge di notte e la luna che illumina il paese fa intravedere il castello di don Rodrigo e lo fa assomigliare ad un rapace in atto di avventarsi sulla preda. Mentre la barca attraversa il lago, sfilano poi davanti agli occhi di Lucia, le montagne che circondano il lago e tutti i luoghi della sua infanzia. La scrittura del Manzoni si colora qui di un intenso lirismo che taluni critici hanno visto addirittura come eccessivo, specie se riferito ai pensieri di una donna semplice come Lucia. Ad altri, come ad esempio il Sapegno, la pausa lirica sembra un momento necessario per il passaggio da una trama di fatti ad una di sentimenti che meglio si adatta alla collocazione del motivo religioso”. trama stile critica Gabriella e Federica