Seminario: Musiche popolari contemporanee 2010-11

Transcript

Seminario: Musiche popolari contemporanee 2010-11
Seminario: Musiche popolari
contemporanee 2010-11

Alessandro Bratus

Lezione 1

Presentazione del corso

La popular music
Presentazione del corso - 1

Oggetto: lo studio e l'analisi della popular music
come oggetto culturale e sociale



Riflessione su un oggetto essenziale nel
panorama contemporaneo
Obiettivo: affinare strumenti teorici e tecnici
per avvicinarsi a tali testi in modo più
consapevole
Impostazione musicologica, concentrazione
sulla musica stessa e sulle sue strutture
Presentazione del corso - 2

Argomenti:

Definizione dell'oggetto di studio

Definizione della canzone e della sua analisi



Rapporto tra popular music studies e
musicologia
Panoramica sulle metodologie analitiche
possibili e sui principali approcci
Popular music come oggetto intertestuale: cover,
remix, ri-mediazioni

Analisi che procede da un confronto tra diversi
oggetti e dalle loro diverse ricadiute
comunicative
Presentazione del corso - 3
Rif. bibliografico: Albin Zak, Bob Dylan and Jimi Hendrix: Juxtaposing and Transformation
“All Along the Watchtower”, JAMS 57/3, 2004, pp. 599-644.

Esempio: All Along the Watchtower

Bob Dylan, John Wesley Harding (1967)

Jimi Hendrix, Electric Ladyland (1968)
•
•
•
•
Spostamento del soggetto narrante (cfr.
interpretazione vocale)
Diversa interpretazione giro armonico
Spostamento nel genere musicale
Contrasto nel metodo di produzione
All Along The Watchtower – linea
e ambito melodico
All Along The Watchtower – giro
armonico
Cos'è la popular music? - 3

Dal sito della IASPM italiana (www.iaspmitalia.net):
–
La popular music non è uno stile musicale, ma una
galassia di musiche comprendente un vasto insieme di stili
e generi circolanti attraverso i media e fruiti da un pubblico
di massa.
•

non una, ma tante musiche (soprattutto nel XX
secolo), scomparsa delle distinzioni folk/popular,
colto/popular
Altre definizioni?
–
Musica popolare
–
Musica di consumo
–
Musica leggera
–
etc.
Cos'è la popular music? - 4
Seminario: Musiche popolari
contemporanee 2010-11

Alessandro Bratus

Lezione 2

La canzone

Ripetizione discorsiva e musematica

Moduli e modelli
La canzone
Rif. bibliografico: Franco Fabbri, La canzone, in Enciclopedia della musica, vol. I, Il
Novecento, Torino, Einaudi, 2001, pp. 551-576.

Concetto “universale”, presente nelle più
diverse latitudini ed epoche storiche
– oggetto appartenente alla popular culture,
intesa in senso estensivo (folk vs popular)
– forma legata al disco e alla storia dei
supporti di riproduzione
– struttura: è formata da elementi musicali o
testuali che si ripetono
CB vs. SR

The Beatles, Yesterday

The Beatles, Norwegian Wood
CB vs. SR vs. ?

considerazione marginale del rapporto
dinamico tra i diversi elementi costitutivi di un
pezzo
– (La Via) «Per quanto legittima, e in
sostanza sottoscrivibile, la distinzione [tra
schema CB e SR – nda] risulta un po’
univoca e rigidamente “schematica”, per
l’appunto, anche perché tiene conto
esclusivamente della struttura musicale
della canzone, non del suo interagire con
la forma e i contenuti del testo verbale».
La canzone come ripetizione
Rif. bibliografico: Richard Middleton, Studiare la popular music, Milano, Feltriinelli, 1994, pp.
292/310.

Discorsiva (macroforma)

Musematica (microforma)
– Concetto di autoriflessione (Middleton)
• formale: canzone costituita da unità
discretizzabili che si ripetono
• stilistica: allusione/parodia ad altri stili
e generi
• “audiotattile”: riferimento a specifici
esecutori ed esecuzioni
La canzone: tipologie formali

Strofica
–
blues
•
–
con refrain
•

F. De Andrè, Canzone del maggio
Bipartita: strofa / ritornello
•

Jimi Hendrix, Red House
Bob Dylan, Like a Rolling Stone
Tripartita: il bridge
•
L. Battisti, Elena No
Ripetizione musematica

Musema: unità significativa minima e ricorrente
in cui si può segmentare il discorso musicale
–
–
influenza sia il ritmo, sia la melodia di una
canzone
• composizione popular per lo più
basata su processi di
ripetizione/variazione
D. Bowie, Life on Mars
• motivo base di due battute ripetuto e
alzato di tono
La canzone: moduli e modelli

Strutture ideali soggiacenti alla performance di
una canzone
– azione dei musicisti ascritta al concetto di
Rif. bibliografico: Franco Fabbri,
La canzone, in
estemporizzazione
(Caporaletti,
Momson,
Enciclopedia della musica, vol. I, Il Novecento,
etc.)Torino, Einaudi, 2001, pp. 551-576.
• concetto teorico che permette di
rendere ragione di quanto accade
nella pratica
• varianti della stessa canzone sono in
rapporto rispetto al modello
Seminario: Musiche popolari
contemporanee 2010-11

Alessandro Bratus

Lezione 3

Popular music e musicologia

Storiografia e popular music

Analisi musicale e popular music
Popular music e musicologia - 1
Rif. bibliografico: Richard Middleton, Studiare la popular music, Milano, Feltriinelli, 1994, pp.
151/182.


Musicologia che fino a pochi anni fa ha ignorato il
campo del popular
–
problema terminologico
–
metodologia basata sulla notazione
Ideologia modellata sul concetto di musica assoluta
–
Hamm, Yesterdays: storia come sequenza di
grandi opoere o figure
–
Mellers (Dylan e Beatles): armonia, tonalità
• ricerca dell'originalità
• centralità del parametro verbale
Popular music e musicologia - 2

Critica della musicologia come campo
ideologicamente orientato
–
riorganizzazione della storia della musica
–
uso degli strumenti musicologici e critici che
deve tenere conto delle specificità della materia
–
diversità tra musiche popular e eurocolte più
apparente che reale
• Van Der Merwe, Origins of the Popular
Style
– continuità storiche anche secolari
nella musica occidentale
Popular music e musicologia - 3

Dal passamezzo moderno alla struttura
del blues in 12 battute:
– The Beatles, I Saw Her Standing There
Popular music e musicologia - 4

Dal passacaglio all'uso di riff discendenti
– The Animals, Don't Let Me Be
Misunderstood
Storiografia e popular music - 1

Ricostruzione di un campo musicale unitario per le musiche del
XX secolo
–
musica d'arte: criteri dell'estetica moderna/modernista
–
• storia delle tecniche compositive
popular music: produzione capitalista
•
storia di eventi (biografici o storici)
– ambiti comuni: metodo storiografico,
studio del processo compositivo, indagine
sul rapporto con la tecnologia, etc.
– diverse prospettive possibili: storica,
etnomusicologica, compositiva, etc.
Storiografia e popular music - 2
Rif. bibliografico: Gianmario Borio, Una storia unitaria delle musiche del secolo XX?, Il
Saggiatore Musicale 10/2, 2003, pp. 333/349.

Progressive rock come momento di
convergenza tra problemi compositivi
–
cfr. The Beatles, Sgt. Pepper's Lonely
Hearts Club Band
• concept album (ricerca formale)
• struttura delle canzoni che si
allontana dall'elaborazione del blues
• utilizzo creativo delle tecnologie
elettroniche
Storiografia e popular music - 3


Influenza dal surrealismo e
dadaismo (pop art)
17 pezzi diversi per durata,
metro, tempo e strumentazione
–
sezioni imparentate
per materiale tematico
o altre caratteristiche
–
simmetrie nella
costruzione della prima
parte del disco
–
da Pig alla fine del
disco, forma ABA'A''
Storiografia e popular music - 4

Uso della strumentazione
funzionale (composizione
contemporanea)
–
organico di base
composto da batteria,
basso e tastiere
–
uso di effetti elettronici
per modificare il timbro
degli strumenti o globale
–
aggiunta di un quartetto di
fiati
•
timbro come
istanza
determinante a
livello formale

Soft Machine, Hibou, Anemone
and Baer
– centro di simmetria del primo
lato del disco
– forma del brano tripartita
(ABA')
– ciclo di variazioni in 7/8
Analisi musicale e popular music - 1
Rif. bibliografico: Richard Middleton, Analisi della popular music e musicologia: gettare un
ponte?, Rivista di Analisi e Teoria Musicale 2, 2002, pp. 115-131.

Problema del confronto tra musicologia e
popular music è la preminenza della forma
o del significato
– approcci semiotici o interepretativi
(Laing, Tagg, Grossberg, etc.)
– approcci sociologici (Hebdige,
Sheperd, etc.)
– Middleton: importanza del gesto nella
popular music come elemento chiave
per ascoltatori e per l'analisi
Analisi musicale e popular music - 2
Seminario: Musiche popolari
contemporanee 2010-11

Alessandro Bratus

Lezione 4

Etnomusicologia e popular music

Musica e società

Comunicazione e popular music: il metodo di Philip
Tagg
Etnomusicologia e popular music - 1
Rif. bibliografico: Richard Middleton, Studiare la popular music, Milano, Feltriinelli, 1994, pp.
182/235.

Popular music come parte di una cultura,
appocci culturalisti/etnologici
–
3 approccio alla definizione di folk (C. Seeger)
•
tipologie musicali colto/folk/popular
•
processi di trasmissione orale / scittori
•
variabilità delle pratiche musicali
–
Ricerca sul folk e popular music:
•
•
•
•
oggetto di studio simile
metodo di studio
politica del folk: autenticità
sociologia del folk
Etnomusicologia e popular music - 2

Modello di ricerca culturale simile
–
ricerca di dei valori simbolici della musica
all'interno di un determinato gruppo sociale
•
•
•
processi di continuità/variazione
classificazione
mito culturale del folk come “età dell'oro”
–
–
–
teorie dell'omologia (Blacking)
Lomax e la cantometrica
Keil: omologie associative tra prodotti culturali e
società
Etnomusicologia e popular music - 2

Modello di ricerca culturale simile
–
ricerca di dei valori simbolici della musica
all'interno di un determinato gruppo sociale
•
•
•
processi di continuità/variazione
classificazione
mito culturale del folk come “età dell'oro”
–
–
–
teorie dell'omologia (Blacking)
Lomax e la cantometrica
Keil: omologie associative tra prodotti culturali e
società
Etnomusicologia e popular music - 3

Jimi Hendrix,
Gipsy Eyes
–
5 idee
musicali
primarie
da cui si
genera
tutta la
canzone
Musica e società - 1

Teoria delle sottoculture
–

Sociologia dell'adolescenza, collegamento tra
giovani e popular music
•
Frith → interpreta i bisogni dei giovani
•
Chabers, legame tra la nascita della popular
music e la figura del teenager
Sottocultura: nuovo assemblaggio di materiali della
cultura-madre tramite il bricolage
–
Willis, Hebdige: relazioni di omologia tra stile di
vita e manifestazioni legate alla musica
Comunicazione e popular music:
Philip Tagg -1
http://www.tagg.org/teaching/analys/SemioMus.ppt

Modo per avvicinarsi alla relazione musica
e società, ma passando dalla musica
stessa
– comunicazione musicale come
processo che avvien tramite un
codice
– segno in musica = musema
• legato alle convenzioni socioculturali
• sostituzione ipotetiche
Comunicazione e popular music:
Philip Tagg -2 http://www.youtube.com/watch?v=cKHiWgeWDyY
http://uk.youtube.com/watch?v=u3LRFTRhyOI


Scomposizione
dell'oggetto in musemi
Selezione di pezzi con
caratteristiche simili
–

connotazioni
extramusicali
• verso il
significato?
Fernando (Abba)
Seminario: Musiche popolari
contemporanee 2010-11

Alessandro Bratus

Lezione 5

I concetti di modello e di estemporizzazione

Significazione primaria e secondaria

Strati e scatola sonora
Modello ed estemporizzazione - 1

Strutture ideali soggiacenti alla performance di
una canzone
– azione dei musicisti ascritta al concetto di
estemporizzazione (Caporaletti)
• concetto teorico che permette di
rendere ragione di quanto accade
nella pratica
• varianti della stessa canzone sono in
rapporto rispetto al modello
Modello ed estemporizzazione - 2
Rif. bibliografico: Richard Middleton, Studiare la popular music, Milano, Feltriinelli, 1994, pp.
243/344.

Analisi paradigmatica (Ruwet)
–

ripetizione come base del metodo
•
priorità dei parametri che è possibile scrivere e
vedere sulla pagina
•
metodo paradigmatico e commutativo (cfr. Tagg)
Analisi generativa
–
interazione tra strutture profonde e di superficie di un
brano
–
The Who,
My Generation
Significazione primaria e
secondaria - 1

Teoria dell'informazione: stimoli percepiti
nella dialettica tra elementi ridondanti e
nuovi
–
musica come linguaggio temporale
(sintagmatico)
– musica: non è un vero sistema
linguistico
• significato “interno”
(grammaticale) vs. “esterno”
(culturale)
Significazione primaria e
secondaria - 2


Significazione primaria: il significato della
musica risiede nella musica stessa
– denotazione
Significazione secondaria: valore
culturale/semiotico della musica legato ad essa
in modo indiretto
–
connotazione
• connessione con le strutture
profonde del comportamento e della
cultura (mito, fisiologia, etc.)
Strati compositivi e popular music
Rif. bibliografico: Allan F. Moore, Come si ascolta la popular music, in Enciclopedia della
musica, vol. I, Il Novecento, Torino, Einaudi, 2001, pp. 701-718

4 livelli strutturali comuni a gran parte delle canzoni
popular
–
basso (ritmo)
–
batteria (scansione del tempo, groove)
–
melodia (figura)
–
riempitivo (stile)
• Propellerheads feat. Shirley Bassey,
History Repeating
(Decksandrumandrockandroll, 1998)
Scatola sonora

Analisi del sound
– gerarchia strutturale delle parti che
corrisponde alla loro presentazione
nello spazio stereo
• rappresentazione
tridimensionale:
– distribuzione stereofonica
destra/sinistra
– altezza/ambito delle parti
– profondità = volume
Seminario: Musiche popolari
contemporanee 2010-11

Alessandro Bratus

Lezione 6


Cover e popular music: parabola storica e tipologie
di cover
Intertestualità e popular music
Cover: storia e tipologia - 1
Rif. bibliografico: Luca Marconi, Per una tipologia e una storia delle cover, in Remix/Remake.
Pratiche di replicabilità, Roma, Meltemi, 2006, pp. 209/228.

Radici storiche del fenomeno delle cover tra
anni Venti e Cinquanta
–

momento spartiacque: cambiamento nel
modello industriale editoriale/discografico
Anni Venti: diffusione del jazz e della radio
–
–
–
1914 → ASCAP, diritti di riproduzione
fonomeccanica
1939 → BMI, alternativa all'ASCAP
1940, rinnovo dell'accordo tra radio ed
editori
Cover: storia e tipologia - 2

ASCAP vs. BMI
–
conflitto tra associazioni che è anche un
confronto tra musiche diverse
• mainstream: Tin Pan Alley (cover da un
testo scritto)
– privilegia l'esecuzione dal vivo
• generi di nicchia: country, blues, musica
caraibica, etc. (cover da un'incisione)
– West End Blues: Louis Armstrong e
King Oliver
Cover: storia e tipologia - 3

Pratica delle cover legata a un discorso di tipo
commerciale: ci si rivolge a un pubblico simile
cercando di emulare lo stesso successo
– repliche concorrenti in reperibilità
– repliche concorrenti in appetibilità:
tentativo di modificare la canzone per
renderla maggiormente appetibile a un
pubblico diverso dall'originale (crossover)
• dinamiche anche razziali
Cover: storia e tipologia - 4

Anni Cinquanta:
–
–
–
–
–
pubblico dei teen-ager
supporti a 33 e 45 giri
nuovi strumenti musicali
nascita della radio a transistor
nascita delle top forty
• centralità del parametro sonoro
rispetto a quello compositivo
Cover: storia e tipologia - 5

Cover come operazione rifunzionalizzante:
nuova funzione per un nuovo contesto
– sia a livello generazionale/sociale, sia
razziale/etnico (crossover)
• ripresa della stessa canzone (cover)
• disco-risposta: dialogo tra la canzone
e la nuova creazione
– See You Later, Alligator (B.
Haley)
– See You Later, Allen Ginsberg
(B. Dylan & The Band)
Cover: storia e tipologia - 6

Anni Sessanta: canzoni che vengono riprese con un
fine divulgativo (tradizionali)
–
folk-rock: nuova funzionalizzazione che fa
passare le canzone da un genere (e da un
pubblico) a un'altro
•
–
B. Dylan e The Animals, The House of the
Rising Sun
con la fine del decennio la cover come pratica
massiccia smette di essere significativa dal
punto di vista commerciale
•
cover come omaggio o come critica
– Devo, (I Can't Get No) Satisfaction
Intertestualità e popular music - 1
Rif. bibliografico: Serge Lacasse, Intertextuality and Hypertextuality in Recorded Popular
Music, in Critical Essays in Popular Musicology, Aldershot, Ashgate, 2007, pp. 147/170.

Approccio mutuato dagli studi letterari (Genette)
–
transtestualità come relazione di compresenza tra due o
più testi (fenomeno multiplo):
•
•
•
•
•
intertestualità: allusione, citazione, plagio
(rapporto 1:1)
paratestualità: rapporto tra il testo e le sue parti
accessorie (titoli, capitoli, introduzione,
illustrazioni, etc.)
metatestualità: critiche, recensioni (testi che
parlano di altri testi)
architestualità: testi che appartegono allo stesso
genere
ipertestualità: elaborazione di un testo B
(ipertesto) a partire da un testo A (ipotesto)
Intertestualità e popular music - 2

Pratiche intertestuali nella popular music
–
plagio: copia
–
citazione: inserimento di un frammento di testo
in un'altro
–
•
allosonica: citazione parametri
melodici/ritmici
•
autosonica: ripresa del suono (sampling) e
sua deformazione
allusione: inserzione di frammento di testo che
rimandano ad altre musice e canzoni
•
The Beatles, Glass Onion
Intertestualità e popular music - 3

Pratiche ipertestuali nella popular music
–
parodia: lo stile rimane invariato, cambia il soggetto
–
travestimento: testo originale invariato, si lavora sullo stile musicale
–
pastiche: diversità tra testo originale e variante, ricollocazione a
livello di stile musicale
–
copia
–
cover: reinterpretazione di una canzone che riprende le
caratteristiche stilistiche del suo autore
–
remix:
•
autosonico: brano originale + elementi nuovi
•
configurazione di un nuovo brano dall'originale
rinconfigurando gli elementi originali
–
Aphex Twin, Heroes (D. Bowie)
Intertestualità e popular music - 4
Seminario: Musiche popolari
contemporanee 2010-11

Alessandro Bratus

Lezione 7

Intermusicalità
Intermusicalità - 1
Rif. bibliografico: Ingrid Monsom, Saying Something. Jazz Improvisation and Interaction,
Chicago, Unviersity of Chicago Press, 1996, pp. 97/132.

Studi sul jazz che coniano il termine per
spiegare il passaggio di frasi, riff e melodie da
un esecutore all'altro
– connessione con il passato
• consapevolezza rispetto quello che si
sta citando, dialogo con il passato
– modo per intendere la pratica musicale
all'interno del proprio contesto sociale
• metafora della conversazione nel
jazz (I. Monson, Saying Something)
Intermusicalità - 2

Bakhtin: musica come sistema linguistico
– eteroglossia: presenza di diversi stili
all'interno di ogni lingua, risultato di forze
• centripete: verso la
standardizzazione, unificazione,
egemonia
• centrifughe: decentralizzazione,
competizione)
– musica afroamericana: nuovo
livello di complessità data dalla
”doppia coscienza” (Du Bois)
Intermusicalità - 3

J. Coltrane, My Favourite Things
Intermusicalità - 4

Intermusicalità
– mette alla prova la competenza musicale
degli ascoltatori e dei musicisti stessi
– mette al centro non solo elementi
melodici, accordali o formali, ma anche
dettagli legati alle qualità aurali del suono
• citazione da fonte scritta, dalla memoria
o da fonte registrata
– messa in dialogo di due oggetti sia a
livello di significati, sia a livello storico
Seminario: Musiche popolari
contemporanee 2010-11

Alessandro Bratus

Lezione 8

I Basement Tapes come aggregato stilistico

Il caso di Ode to Billie Joe e Clothesline Saga
The Basement Tapes - 1
Rif. bibliografico: Alessandro Bratus, `Guardate qui, mucchio di casinari da cantina': Bob Dylan
al lavoro sottoterra, IASPM@Journal 1/1, 2010,
http://www.iaspmjournal.net/index.php/IASPM_Journal/article/view/539/505.

104 brani registrati da Dylan & The Band tra l’estate e
l'autunno del 1967 a Woodstock
–
“nastri della cantina”, registrazioni realizzate
negli studi improvvisati nelle cantine (o in altre
sale) delle case dei musicisti a Woodstock
–
rimangono per molti anni una sorta di “segreto
pubblico” nella discografia di Dylan, contengono
molte canzoni inedite
–
periodo particolare della carriera di Dylan,
legato alla recente “svolta elettrica” dopo
Newport 1965 (cfr. I'm Not There, No Direction
Home)
The Basement Tapes - 2

formati in maniera praticamente paritaria da cover e
brani originali
–
concetto di autoriflessione (R. Middleton) come
forza propulsiva della composizione popular
• elementi costitutivi tratti dalle diverse fonti
trattati, selezionati, rielaborati secondo
logiche analoghe, senza riguardo per la
loro provenienza
• cover come riserva di materiali stilistici
eterogenei
• messa a punto di uno stile originale,
profonda rielaborazione dei modelli
The Basement Tapes - cover
Rock’n’roll
I Forgot To Remember To Forget (1955)
Confidential (1956)
Silhouettes (1957)
All American Boy (1959)
Baby Ain't That Fine (1966)
Country
Be Careful Of The Stones That You Throw (1949)
You Win Again (1952)
(Now And Then There's) A Fool Such as I (1953)
I Don't Hurt Anymore (1954)
Folsom Prison Blues (1956)
Belshazar (1957)
Big River (1958)
Cool Water (1959)
Waltzing With Sin 1 & 2 (1963)
Still In Town
Blues
You Gotta Kickin' My Dog Around (1916)
See That My Grave Is Kept Clean (1928)
I'm In The Mood (1951)
Flight Of The Bumble Bee
Soul
People Get Ready (1965)
Folk-revival
Joshua Gone Barbados (1963)
The Bells Of Rhymney (1965)
Rock Salt And Nails (1965)
Traditional
Bonnie Ship The Diamond
Come All Ye Far And Tender Ladies
Coming Round The Mountain
Down On Me
Going Down The Road
Hills Of Mexico
Johnny Todd
900 Miles
Ol' Roisin The Beau
Wildwood Flower
Young but Daily Growing
Classic (opera)
The Royal Canal (1954)
Clothesline Saga e Ode to Billie Joe - 1

Canzone-risposta
–
Billie Gentry arriva al primo posto delle
classifiche americane il 26 agosto 1967, dopo
essere entrata per la prima volta due settimane
prima
–
canzone-risposta?
• ignora le “regole” non scritte sul modello di
partenza e sull'aderenza della canzonerisposta al modello
• caso particolare di appropeiazione di un
universo stilistico associato a un'intera
nazione
Clothesline Saga e Ode to Billie Joe - 2
After a while we took in the clothes / And nobody said very much
Just some old wild shirts and a couple pairs of pants / Which nobody really wanted
to touch
Mama come in and picked up a book / An' Papa asked her what it was
Someone else asked, "What do you care?" / Papa said, "Well, just because”
Then they started to take back their clothes / Hang 'em on the line
It was January the thirtieth / And everybody was feelin' fine
A
A
It was the third of June, another sleepy, dusty Delta day
I was out choppin' cotton and my brother was balin' hay
And at dinner time we stopped, and we walked back to the house to eat
And mama hollered at the back door "y'all remember to wipe your feet"
And then she said she got some news this mornin' from Choctaw Ridge
Today Billy Joe MacAllister jumped off the Tallahatchie Bridge
A
A
B
B
C
C
B
B
C
C
Clothesline Saga e Ode to Billie Joe - 3

Similarità nel testo verbale:
–
–
–
–
–
struttura strofica
costruzione AAB (blues)
feeling “documentario”
scelte narrative di tipo didascalico
bozzetti archetipici di vita quotidiana
Clothesline Saga e Ode to Billie Joe - 4
║: Mi (I)
Mi
Mi
Mi :║
║: Re (V)
Re
Re
Re :║
La (IV)
La
La
La
Sol (I)
Sol
Sol
Sol
Mi (I)
Mi
Mi
Mi
Re (V)
Re
Re
Re
Si (V)
Si
Si
Si
Sol (I)
Sol
Sol
Sol
Mi (I)
Mi
Mi
Mi
Re (V)
Do (IV)
Re (V)
Re
Clothesline Saga e Ode to Billie Joe - 5
Clothesline Saga e Ode to Billie Joe - 6
Crash on the Leeve (Down in the Flood) – strofa 1
Clotheline Saga: arrangiamento (I
strofa)
Battute 1 (1)
2/11 (10)
12/35 (24)
2/6 7 8/10 11 12/14 15 16 17/ 19 20 21/23 24 25/ 27 28 29/31 32 33 34 35
18
26
Giro arm.
A
Sezione Intro Str. 1 (false start)
Str. 1
Chitarra 2
Chitarra 1
Voce
Basso
Organo
Piano
Ode To Billie Joe: arrangiamento
Battute
Giro Arm.
Sezione
Basso
Archi
Voce
Chitarra
1/4 (4) 5/28 (24)
29/52 (24) 53/76 (24) 77/100 (24)
1/3 4 5/24 25/28
A
A
A
A
Intro Str. 1
Str. 2
Str. 3
Str. 4
101/124 (24)
125/128 (4)
101/108 109/124
A
Str. 5
Coda