groomer si diventa

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groomer si diventa
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VIMAX MAGAZINE MAGGIO 2013
groomer
si diventa
di Monique van de Ven
insegnante di toelettatura
esperta in cosmesi animale
[email protected]
A SCUOLA DI TOELETTATURA
SPAZZOLA E RICCIOLI
La spazzolatura è un’operazione importantissima che aiuta a distribuire il grasso
naturale lungo tutta la lunghezza del pelo, dalla cute verso la punta.
Non solo: ha anche un effetto tonificante, quasi come un massaggio, tanto che il
pelo diventa subito brillante, il cane si scrolla e prova un’immediata sensazione
di benessere… Insomma; si sente benissimo nella sua “pelliccia”!
Ma la spazzolatura è altresì una fase fondamentale della preparazione al bagno,
perché permette di rimuovere il pelo morto e le squame dell’epidermide.
In caso siano presenti nodi, poi, è necessario districarli prima di bagnare l’animale, soprattutto se il soggetto è a pelo lungo.
Anche il pelo corto ha bisogno di essere spazzolato prima del bagno, perché
comunque l’epidermide produce squame anche se non rimangono incastrate nel
pelo.
Una volta spazzolato, il manto è più facile da bagnare e i prodotti che si usano
funzionano meglio, portando a un risultato finale decisamente migliore.
Se si ha un cane a pelo medio (tipo il pastore tedesco), si deve prima “slanare”,
ovvero riportare il pelo secondario al di sotto di quello di copertura affinché la
cheratina possa svolgere il proprio lavoro correttamente.
OGNI RICCIO… NON È UN CAPRICCIO. La faccenda si fa più complessa quando ci si trova a trattare un pelo medio riccioluto molto comune nei meticci, ma
anche in alcune razze come il lagotto romagnolo e il perro de agua spagnolo.
Questo tipo di manto è caratterizzato da pelo primario sotto al quale vi sono molti
peli non formati che, insieme, determinano il ricciolo.
Occorre prestare molta attenzione quando si slana un manto del genere, e non
bisogna commettere l’errore di spazzolare come si opererebbe con un barbone:
né prima del bagno, né dopo l’asciugatura.
È utile servirsi di pettini a denti grossi e pettinare sempre dalla cute verso la
punta, ma senza mai arrivare a disfare il riccio, perché in questi cani il taglio si
esegue sopra al volume dei riccioli, mantenendo visibile la differenza di struttura
di pelo primario e sottopelo.
Questo genere di manto è stato selezionato per proteggere dall’acqua e, allo
scopo, la densità del ricciolo è fondamentale.
IGIENE, SALUTE, BELLEZZA. Ma spazzolare bene non basta. Spesso, nonostante una spazzolatura corretta, ci troviamo ad avere la cute irritata, troppo
secca o che prude: avviene perché queste razze hanno bisogno di più grassi che
devono essere miscelati nello shampoo e, soprattutto, nel balsamo.
Il flusso d’aria del phon, poi, non deve essere troppo forte e deve essere indirizzato con movimenti circolari, sollevando i riccioli con un pettine a denti larghi o
con una spazzola a denti dritti (ovvero con i denti ben spaziati fra loro).
I cani a pelo riccio hanno, e devono avere, un aspetto rustico: secondo alcuni
allevatori non avrebbero bisogno di altro se non di essere tosati corti due volte
l’anno, ma è sbagliato: resterebbero per tutto il resto del tempo sporchi e pieni di
nodi, cioè in una condizione non di certo piacevole per un cane che vive in casa.
Del resto si sa: l’igiene è salute e la salute è bellezza.
UN TAGLIO ALLA MODA. Dopo l’asciugatura si passa al taglio, usando una forbice dritta o curva si ammorbidiscono il volume delle spalle e l’entrata verso la
coscia, mentre le guance e le zone accanto e sopra alle orecchie si lavorano con
la forbice per scolpire.
Si interviene anche sullo stop e sul pelo davanti agli occhi, che deve essere
lasciato abbondante per proteggerli, ma tagliato in modo tale da migliorare la
visione e anche l’espressione: in genere, infatti, questo tipo di cane ha lo sguardo dolce, con occhi che vanno dal marrone al miele o al verde, ed è un vero peccato nasconderli.
La testa deve avere una forma rotondeggiante e questo effetto si ottiene lasciando più riccioli sopra il cranio, da padiglione a padiglione.
I ricci delle orecchie devono dare l’impressione di avere la stessa lunghezza di
quelli della testa, mentre i baffi devono essere abbondanti, appena stondati, e il
ciuffo del mento lungo. Anche i piedi hanno forma tonda (i cosiddetti “piedi di
gatto”).
Si vaporizza quindi tutto il manto con una miscela di acqua calda e olio (di avocado, di argan o alle proteine della seta) e si procede a dare forma ai ricci.
Infine, si controlla che la muscolatura sia ben sottolineata e si dà uno sguardo
d’insieme alla silhouette.
Il lagotto e il suo cugino spagnolo, il perro de agua, sono cani molto divertenti da
toelettare e, tagliato a forbice, il loro manto si mantiene più sano e non si formano nodi. E poi la rifinitura: scolpire i riccioli è davvero uno spasso.