Adolescenza e comportamenti a rischio

Transcript

Adolescenza e comportamenti a rischio
Dott.ssa Paola Izzo
Adolescenza e comportamenti a rischio
Il primo modo per prevenire qualunque forma di disagio è quello di diffondere informazioni utili che
permettano agli individui di conoscere ciò con cui si ha a che fare ed altrettanto importante è
“contestualizzare” il disagio e pertanto conoscere il particolare momento di vita che un individuo
attraversa allo scopo di attribuire il giusto significato a un determinato comportamento .
Nonostante sia stato scritto e detto tanto sull’assunzione di comportamenti devianti durante
l’adolescenza non ritengo questa una “buona giustificazione” per non scrivere ancora, pertanto la
domanda che ha mosso la stesura del presente contributo è stata: perché non unire la propria voce alle
altre del coro? E questo articolo vuole essere proprio questo , una voce tra le tante!
Tra le numerose informazioni circolanti in merito all’adolescenza e ai suoi possibili comportamenti a
rischio, si configura come ulteriore strumento che genitori, insegnanti e giovani possono utilizzare per
arricchire le loro conoscenze in merito ad un così largo fenomeno e/o svolgere un’opera di
sensibilizzazione a riguardo. Ad esempio potrebbe essere letto e commentato, unitamente alle tabelle
informative, a scuola (in classi di terza media o al biennio delle superiori) o in famiglia.
L'adolescenza è sempre stata considerata una fase di transizione del ciclo di vita caratterizzata da
molteplici trasformazioni che riguardano l'individuo nella sua totalità. Parlare di adolescenza è sempre
stato difficile; in primo luogo perché non è possibile stabilire i limiti della durata di tale fase, ossia il suo
inizio e la sua fine, se non in modo approssimativo, in secondo luogo perché è un territorio in cui si
intrecciano molteplici eventi che vanno dalla sfera biologica a quella psicologica e sociale.
L'adolescenza rappresenta un “passaggio” cruciale non solo per il giovane, ma anche per
l'organizzazione familiare intesa come un'unità; sancisce il passaggio dall'infanzia all'età adulta con i suoi
peculiari mutamenti, le sue ambivalenze rispetto alla voglia e paura di “appartenere ed individuarsi”.
Essa rappresenta, da un lato, l'occasione per sviluppare nuove capacità relazionali e personali, dall'altro
un momento di forte vulnerabilità caratterizzato dalla messa in discussione degli equilibri personali. Si
configura come un banco di prova per le aspirazioni, le abilità e competenze che ogni giovane possiede
e che risultano essenziali per affrontare le separazioni, le scelte e le sfide che il passaggio al mondo degli
adulti comporta. Famiglia, scuola e gruppo dei pari rappresentano gli ambiti con cui un adolescente
quotidianamente si rapporta; il suo futuro, il suo "quando sarò grande" si realizza in parte dentro la
famiglia, in parte fuori all'interno della scuola e tra gli amici. Questi sono gli “spazi” in cui ogni giovane
misura se stesso e da cui provengono richieste che deve essere in grado di saper coordinare. Non è
semplice valutare quanto sia difficile il passaggio all'età adulta perché la maggior parte degli adolescenti
affronta e supera positivamente questa fase di transizione.
Si può affermare però che i rischi che essa comporta sono più ardui per quei giovani che dispongono di
capacità personali e relazionali povere. Se non affrontati nel modo adeguato tali rischi possono
1
determinare l'instaurarsi di stili di vita pericolosi. Oggi molteplici sono i comportamenti adolescenziali
problematici o a rischio, che a livello sociale rappresentano una crescente fonte di preoccupazione.
Sono definiti comportamenti a rischio quei comportamenti che mettono in pericolo sia a breve che a
lungo termine la sfera fisica, psicologica e sociale dell’individuo; essi si presentano soprattutto durante
l'adolescenza. Alcuni giovani mettono in atto comportamenti devianti di trasgressione sociale che
possono dar luogo, in futuro, a disagi più gravi; altri ancora assumendo comportamenti alimentari
disfunzionali, utilizzano il corpo come strumento di ribellione, mentre altri adolescenti molto spesso
fanno dell'uso dell'ecstasy, degli spinelli e dell'alcool un modo per sentirsi in sintonia con il contesto
culturale del gruppo di riferimento, per essere “uno di loro” e per “sballarsi un pò”. Strettamente
correlato all'assunzione di tali sostanze è l'elevato numero di incidenti stradali che vede protagonisti i
giovani che, specie il sabato sera, nel rientrare nelle proprie abitazioni, dopo una lunga serata “immersi”
in luoghi affollatissimi, con musica assordante dove consumano bevande super alcoliche abbinate a
qualche sostanza eccitante, lasciano lungo la strada una vita piena di sogni, aspettative e desideri.
Non sempre però gli individui, e soprattutto i più giovani, conoscono cosa sono le sostanze che
consumano per "sballarsi", per evadere o per trovare un modo alternativo di affrontare e risolvere le
difficoltà che incontrano, nè quali sono in primo luogo le dirette conseguenze psico-fisiche e in
secondo luogo quelle legali, così spesso ignorate.
Le informazioni che seguono (lungi dall'essere esaustive) vogliono essere uno strumento di facile
utilizzazione al fine di sensibilizzare ed informare proprio su questi due aspetti, ovvero le caratteristiche
principali delle sostanze stupefacenti ed alcuni aspetti legali connessi all’uso di tali sostanze.
Tipologie di droghe
Marijuana Cos'è? Rientra tra le droghe "leggere"Cosa determina? tale sostanza produce un calo della
concentrazione, danneggia le registrazioni mentali ed il ricordo di immagini precedentemente registrate.
Agisce sul senso di timidezza, ovvero disinibisce la persona inibita e fa sentire "forte" la persona che si
percepisce come debole, soprattutto nei confronti del sesso. L'adolescente che fa uso abituale di tale
sostanza si trova completamente immerso in tali stati di benessere rinunciando a qualsiasi altro interesse
come lettura, sport, hobbies vari; anche la stanchezza è una conseguenza diretta. La marijuana come
l'hashisc "interiorizzano" l'attenzione di una persona che pertanto arriva ad una sorta di disattenzione
verso l'ambiente e le persone che la circondano trovandosi ad avere "la testa fra le nuvole"; tale
condizione determina calo di concentrazione con le inevitabili ripercussioni sul sistema di memoria.
Ectasy Cos'è? Rientra tra le droghe eccitanti. La cocaina viene consumata per via endovenosa, per
inalazione o fumandola. Cosa determina? Ha effetti afrodisiaci, la persona che ne fa uso si sente bella e
2
forte, al "centro del mondo". In realtà, però, le conseguenze possono essere dannose: il cervello subisce
gravi danni, l'individuo può perdere la ragione, può sviluppare manie ed idee fisse che lo portano a
vivere in una condizione irreale, e sviluppare sintomi paranoici. Poichè i suoi effetti hanno breve durata
la persona tende a farne un uso ripetuto durante la giornata e quando l'effetto della sostanza termina si
presentano irritabilità e depressione.
Eroina Cos'è? E' un derivato della morfina, nata inizialmente per curare le crisi d'astinenza della
morfina. Può essere consumata per via endovenosa, per inalazione o fumandola anche se nella
maggioranza dei casa l' individuo sceglie la prima modalità. Cosa determina? l'eroina, tra le droghe "di
strada", è la più mortale. Quando l'uso è saltuario, l'intossicazione fisica sopraggiunge dopo alcuni mesi,
quando invece l'uso è abituale l'intossicazione fisica e la dipendenza arrivano già dopo poche settimane.
La persona deve continuamente aumentare la dose per sentirne gli effetti che sono devastanti portando,
nei casi peggiori, all'overdose e alla morte, pertanto passa le sue giornate a cercare un modo per
"racimolare" il denaro che gli permetterà di comprare la droga.
Cocaina Cos'è? Si tratta di una sostanza stimolante del sistema nervoso centrale.Cosa
determina?inizialmente la cocaina sembra aumentare le capacità di lavoro, le performance sessuali e la
concretezza, rende apparentemente loquaci ed espansivi.; con il tempo però induce aggressività,
malumore, perdita del controllo, disturbi psichici. Chi la usa tende poi a sopravvalutare se stesso, le sue
capacità e a sottovalutare le conseguenze, magari rischiose, di ciò che fa. Chi fa un uso cronico di tale
sostanza si sente stressato, insonne, mangia male e, alla lunga, può avere problemi con le sue prestazioni
sessuali: scompare il desiderio e si può arrivare all'impotenza. Spesso l’individuo diventa ansioso,
irritabile, sospettoso e suscettibile. In casi estremi può arrivare alla paranoia, al delirio e avere
allucinazioni che sfociano in psicosi vere e proprie.
Alcool Cos'è? Si tratta di una sostanza con proprietà psico-attive a concentrazioni differenti in diversi
tipi di bevande. E' considerato farmacologicamente una droga che, in base alle dosi, ha effetti
euforizzanti, disinibitori, stimolanti, calmanti. Cosa determina? un uso prolungato di tale sostanza
genera dipendenza. L'intossicazione da alcool (ubriachezza) determina mancata coordinazione dei
movimenti, difficoltà a parlare, lentezza dei riflessi, tendenza all'aggressività.La sindrome d'astinenza,
peggiore rispetto a quella dell'eroina, si manifesta nei casi minori con tremore delle mani e nei casi
peggiori con convulsioni e delirio (delirium tremens).Tale sostanza si ripercuote negativamente su quasi
tutti gli organi e tessuti del corpo generando: cirrosi epatica, epatiti alcoliche, varici esofagee anche
sanguinanti, gastriti e ulcere, polinevriti a carico degli arti, infarto cardiaco e ipertensione, danni al
pancreas e alle ghiandole endocrine, gravi ripercussioni sulla memoria (sindrome di Korsakoff).
3
Le conseguenze di un uso costante di sostanze alcoliche e l'alcool-dipendenza sono frequenti e uguali in
entrambi i sessi e in tutte le fasce d'età.
Il codice penale.
Indichiamo a seguire le varie ipotesi previste dal codice penale in materia di stato di ubriachezza e sotto
l'azione di sostanze stupefacenti in presenza di commissione di reati e non .
Art.91-Ubriachezza derivata da caso fortuito o da forza maggiore. non è imputabile chi, nel momento
in cui ha commesso il fatto, non aveva le capacità di intendere e volere, a cagiona di piena ubriachezza
derivata da caso fortuito o da forza maggiore (613-690). Se l'ubriachezza non era piena, ma era tuttavia
tale da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere e di volere, la pena è diminuita
(65-69-70).
Art.92- Ubriachezza volontaria o colposa ovvero preordinata.L'ubriachezza non derivata da caso
fortuito o da forza maggiore non esclude nè diminuisce l'imputabilità (688). Se l'ubriachezza era
preordinata al fine di commettere il reato, o di prepararsi una (87), la pena è aumentata (64-69-70).
Art.93- Fatto commesso sotto l'azione di sostanze stupefacenti.Le disposizioni dei due articoli
precedenti si applicano anche quendo il fatto è stato commesso sotto l'azione di sostanze stupefacenti.
Art.94- Ubriachezza abituale .Quando il reato è commesso in stato di ubriachezza, e questa è abituale, la
pena è aumentata (64-69-70-206-221-234-688).Agli effetti della legge penale, è considerato ubriaco
abituale chi è dedito all'uso di bevande alcooliche e in stato frequente di ubriachezza. L'aggravamento di
pena stabilito nella prima parte di questo articolo si applica anche quando il reato è commesso sotto
l'azione di sostanze stupefacenti (93) da chi è dedito all'uso di tali sostanze.
Art.95- Cronica intossicazione da alcool o da sostanze stupefacenti. Per i fatti commessi in stato di
cronica intossicazione prodotta da alcool ovvero da sostanze stupefacenti, si applicano le disposizioni
contenute negli artt.88 e 89 (141-206-219-221-222).
Molteplici possono essere le ragioni che spingono i giovani e non ad assumere sostanze dannose per
l’organismo, ragioni che possono avere la loro radice in vissuti di malessere che trovano origine in
problemi familiari, personali e d'emarginazione sociale. La mancanza di una rete sociale di riferimento o
l'incapacità di costruirsi un ruolo sociale o una propria identità all'interno del proprio ambiente può
portare spesso all'esasperazione di comportamenti adolescenziali e tradursi in fenomeni di abbandono
4
scolastico, apatia sociale e devianza sociale. Pertanto ogni iniziativa di prevenzione con adolescenti deve
avere come obiettivo il sostegno in una fase di crescita e di passaggio al mondo adulto.
Bibliografia
Caprara Gian Vittorio, Ada Fonzi, L'età sospesa: itinerari del viaggio adolescenziale, Firenze Giunti , 2000.
Izzo Fulvio, La Polizia Municipale: con i cittadini e per i cittadini, patrocinato dal Comune di Pagani (SA). Ed. Terra
del Sole , 2005.
5