cartella stampa - Laurana Editore
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LAURANA EDITORE via Carlo Tenca, 7 20124 Milano Continuano a ripeterti: “Non dimenticare il tuo corpo”. E tu ti sforzi di non farlo. Il piede. Sì, è lì. Il polpaccio, il ginocchio, la coscia, il ventre. Sì, non lo dimentichi e ti pare di sentirlo, anche se a sfiorarlo è come se non fosse tuo. “Concentrati sul piede e prova a muoverlo”, ti dicono. Ci provi qualche volta, poi capisci che è un’idiozia. Tentativi che alimentano illusioni e consumano energia. Meglio concentrarsi sul reale. E il reale è un’immobilità esplosiva e una strada nuova tutta da percorrere. Che si fa? Si va, naturalmente. IL LIBRO Ci sono libri la cui vicenda – sugli scaffali e oltre gli scaffali – merita di essere raccontata. È il caso di Sirena (mezzo pesante in movimento), il romanzo in cui Barbara Garlaschelli fa memoria di quello che le accadde all’età di 16 anni: un giorno d’agosto si tuffò in mare e uno sfortunato incidente determinò la lesione della quinta vertebra cervicale. Seguirono dieci mesi di riabilitazione, dieci mesi di dolore e rinascita in cui “divenne una sirena”. Costretta sulla carrozzella, con un uso imperfetto delle mani, non perse neanche per un attimo la sua gioia di vivere. Il libro, pubblicato dal piccolo editore faentino Mobydick nel 2001, vinse il Premio Fenice Europa. Nel 2004 lo ristampò Salani e vinse il Premio Desenzano Libro Giovani. Nel 2007 uscì infine da TEA. E ogni edizione fu accompagnata da un successo di pubblico e di critica davvero entusiasmanti, con decine di migliaia di copie che come altrettanti messaggi di speranza arrivavano a scaldare il cuore dei lettori. A questo si aggiunse una strepitosa circolazione anche tra i più giovani, nelle scuole. Tutto bene quindi, almeno fino a inizio estate 2014, quando l’ultimo editore ha deciso di mandare al macero le copie che aveva ancora in magazzino. Barbara Garlaschelli si è opposta nell’unico modo possibile: comprandole tutte. Il salotto di casa le si è riempito di scatoloni. E lei l’ha annunciato in rete con l’hastag #salvateunasirenadalmaccero. Così quelle copie – quasi 600: un’enormità – sono andate via tutte in meno di un mese, rifondendola di quanto anticipato per salvare il libro. Un mese paticolare, tra l’altro: agosto 2014, trentatré anni dopo l’agosto 1981 in cui tutto è cominciato. Di fronte al “piccolo miracolo laico” che questo libro rappresenta, Laurana Editore ha deciso di accoglierlo. In una versione rinnovata, che speriamo non cessi di far innamorare i lettori. Perché leggere Sirena (mezzo pesante in movimento)? Perché si tratta di un libro in cui la bellezza letteraria e l’alto valore di testimonianza umana gareggiano senza riuscire a prevalere l’una sull’altra. Consegnandoci così un testo memorabile. Perché, come lettori, possiamo prendere parte all’ulteriore vita di questo romanzo. Vita che è, a modo suo, un vero e proprio “romanzo a ridosso del romanzo”. Perché si tratta, in fin dei conti, di un romanzo splendidamente sensuale. Dove la gioia di stare al mondo è testimoniata da un amore grande per il proprio corpo, che sa essere bello nonostante tutto e anche conquistare gli altri, con la sua bellezza. L’AUTRICE Barbara Garlaschelli (Milano, 1965) ha esordito con O ridere o morire (Marcos y Marcos, 1995). Tra le sue opere: Alice nell’ombra (Frassinelli, 2002; Ottolibri, 2014), Sorelle (Frassinelli, 2004; Premio Scerbanenco), Lettere dall’orlo del mondo (Ad Est dell’Equatore, 2012), Carola (Frassinelli, 2013) e Davì (Camelozampa editore, 2013). Non ti voglio vicino (Frassinelli, 2010) è stato finalista al Premio Strega nel 2010 e ha vinto numerosi premi. Tradotta in molti paesi d’Europa, è presidente di Tessere Trame (www.tesseretrame.com). Attiva in rete su fb e con il blog Sdiario (sdiario.com), ha creato la linea di quaderni e di grafica Bagar. Sirena, proposto nel 2001 dall’editore Mobydick (Premio Fenice Europa), nel 2004 da Salani (Premio Desenzano Libro Giovani) e nel 2007 da TEA, torna disponibile in una versione rinnovata. COME COMINCIA Prima è l’acqua, poi lo schianto, poi il dolore. Poi è di nuovo l’acqua. È come se corrente ad alta tensione ti stesse attraversando il corpo che non riesci più a dominare. Galleggi come una bottiglia con dentro il messaggio. Se è un sogno, è un brutto sogno. Se è la realtà, pensi, sono morta, perché attorno continua a essere solo acqua. Voci, risate, movimenti ti arrivano attutiti. Sono vicini, molto vicini, ma è come se fossero un altro mondo. Sono un altro mondo. Tu ancora non lo sai, ma hai attraversato una soglia e ora sei da un’altra parte. Non respiri, sei lucida. Senti sapore di sangue, ma non respiri. L’aria nei polmoni si sta esaurendo, ma non respiri. Se respiri, sei morta. Ascolti il tuo corpo. Sta urlando. Non respiri. Da ora in poi quando qualcuno dirà che in pochi secondi la vita può passarti davanti agli occhi, ci crederai. Mentre galleggi a pancia in giù, senti con assoluta certezza che stai morendo. Ti pervade una strana calma, come se non fossi immobile in mezzo al mare con la faccia sott’acqua, ma alla fermata dell’autobus, in attesa. Nella tua testa saluti tutti, ma continui a non respirare. Non si sa mai. Attorno senti le persone che ridono e parlano. Prima o poi, pensi, qualcuno mi vedrà. Qualcuno mi vedrà? All’improvviso, delle mani e ti ritrovi il cielo davanti. Spalanchi la bocca e bevi l’aria. Barbara Garlaschelli Sirena (mezzo pesante in movimento) pp. 144, euro 12,00 collana: Rimmel data di uscita: 6 novembre 2014 info e contatti Gabriele Dadati [email protected] 02.23002405