Proposta di lettura statistica del database

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Proposta di lettura statistica del database
Proposta di lettura statistica del database
Giovanni Aiassa
Transiti nel Battaglione dei Cacciatori Franchi dal 1° gennaio 1859 al 31 dicembre 1861
Presentiamo dati e considerazioni che emergono dall’analisi del database relativo ai ruoli
matricolari del Battaglione dei Cacciatori Franchi messo a disposizione da parte dell'Archivio di
Stato di Torino.
Con il termine “Transiti”, ricavato dai documenti dell’epoca, sono indicati i militari che entrarono a
far parte dei Cacciatori Franchi negli anni 1859, 1860 e 1861, quindi non tutti quelli presenti in
quegli anni.
L’utilizzo della parola Transiti nasce presumibilmente dal fatto che in linea generale i militari
venivano inviati ai Cacciatori Franchi per motivi disciplinari e quindi, una volta superata la
situazione di difficoltà, ottenuto il recupero del militare, era previsto che questi, sussistendone le
condizioni, fosse trasferito ad un altro reparto dell’Esercito.
Anche se è un termine un po’ particolare, nell'analisi statistica che qui presentiamo riferendoci ai
Cacciatori Franchi utilizzeremo la parola Transiti; questo è un modo per respirare l’aria delle
antiche carte.
I fogli matricola, gli assenti secondo la terminologia militare del tempo, rappresentati nel database
sono in totale 1570 così suddivisi:
- 93 nel 1859
- 873 nel 1860
- 525 nel 1861
In totale quindi 1491 a cui si devono aggiungere:
- 55 riassentati
Nei ruoli abbiamo individuato 55 assenti di militari entrati nei Cacciatori Franchi anteriormente al
1859 e che sono stati successivamente nuovamente assentati, quindi riassentati nei tre anni di
nostro interesse. Il riassento nei Cacciatori Franchi si verificava quando un militare, regolarmente
assentato nell’anno di arrivo al reparto, si era o veniva successivamente allontanato dal reparto,
ad esempio per diserzione o per scontare una pena di reclusione; al suo rientro a Fenestrelle il
militare doveva però essere nuovamente inserito nei ruoli matricolari del reparto.
- 3 vari
1
Si tratta di due assenti incompleti e senza data e di uno erroneamente riportato nelle registrazioni
del 1861, in realtà di competenza del 1862.
- 21 doppi assenti
Segnaliamo che nei ruoli sono presenti 141 casi di assenti che rinviano ad una successiva
registrazione, con nuovo numero di matricola, per la necessità di apportare modifiche e/o
implementare i dati registrati nell’ assento precedente, o per mancanza, sul registro, dello spazio
fisico necessario ad apporre aggiunte allo scritto preesistente. Per le valutazioni statistiche
abbiamo tenuto conto di ciò, riducendo il numero dei transiti totali delle 21 unità riguardanti
assenti doppi di Cacciatori.
Entriamo ora nel merito degli assenti di nostro interesse, quelli cioè relativi ai Transiti regolari dei
tre anni, in totale 1491 militari che rappresentiamo con il grafico n° 1.
Grafico n° 1. Transiti suddivisi per anno.
Prima di sviluppare considerazioni che si basano sul numero dei Transiti 1859, riteniamo
opportuno riportare i dati di quelli relativi al periodo immediatamente precedente al 1859 stesso.
Ci sono stati 106 Transiti nel 1856, 92 nel 1857 e 74 nel 1858; possiamo pertanto dire che il
numero dei Transiti 1859 è in linea con le medie del periodo. Precisiamo che il calcolo per il 1859,
uno degli anni oggetto della nostra ricerca, è stato fatto in modo analitico e approfondito, per i tre
anni precedenti invece il calcolo è approssimativo.
Possiamo ora ritornare alle considerazioni principali.
Dall’ esame del grafico n° 1 risulta evidente l’incremento percentuale dei Transiti 1860 sul 1859,
pari a + 839%, e del 1861 sempre sul 1859, pari a +465%. Tale fortissimo incremento è causato
2
dagli avvenimenti politico-militari del 1859 e 1860 che hanno determinato annessioni territoriali
da parte del Regno di Sardegna e conseguente potenziamento della struttura militare. Anche i
Cacciatori Franchi hanno subito, quindi, tale incremento di forza.
Procediamo ora a un esame dettagliato, anno per anno, dei Transiti sopra ricordati disaggregando,
ove possibile, i dati generali al fine di conoscere la storia militare dei nostri Cacciatori.
Registriamo in prima battuta l’esercito di primo assento, cioè quello della loro prima esperienza
militare, e poi l’esercito del reparto di appartenenza nel momento in cui arrivano ai Cacciatori
Franchi; in questo modo possiamo avere un’ idea più completa dell’ esperienza militare acquisita
al momento del loro arrivo. Poi indicheremo il loro grado militare al momento dell’ingresso nei
Cacciatori Franchi, un dato che ci è utile per conoscere la loro storia militare e comprendere anche
alcune problematiche particolari che affronteremo, ad esempio il tema dei militari Volontari nei
Cacciatori Franchi.
In definitiva quindi ricostruiremo il passaggio dei Cacciatori Franchi da reparto dell’Esercito del
Regno di Sardegna a reparto dell’Esercito del Regno d’Italia.
3
Anno 1859
Transiti n.° 93
Esercito di primo assento
Procediamo ora ad una suddivisione del numero dei Transiti in valore assoluto, in base all’esercito
di primo assento e con il relativo peso percentuale
Esercito
N.° Transiti
Peso %
Sardo
89
95.7%
Austriaco
4
4,3%
Totale
93
100%
Tabella n°1.
Grafico n° 2. Ripartizione dei Transiti in base all’esercito di primo assento.
Il grafico evidenzia come la prima esperienza militare (primo assento) dei Transiti ai Cacciatori
Franchi è nel 1859 ancora quasi esclusivamente legata all’Esercito Sardo, con una piccola parte
proveniente da quello Austriaco (a seguito dell’acquisizione della Lombardia). Si vedono i
primissimi riflessi della seconda guerra d’Indipendenza.
Esercito di appartenenza del reparto di provenienza
Da dove provengono, dal punto di vista militare, gli uomini che arrivano al Battaglione dei
Cacciatori Franchi? Analizzando l’esercito del reparto di provenienza della maggioranza dei
Transiti, per alcuni vedremo che non si tratta di un esercito bensì di un Corpo di Pubblica
Sicurezza, per altri, che essi sono entrati nel Cacciatori Franchi non per punizione ma in qualità di
4
volontari, cioè per una scelta personale.
Esercito di appartenenza
N.° Transiti
Peso %
Esercito Sardo
89
95,70%
Volontario
3
3,30%
Corpo Guardie di P.S.
1
1,00%
Tabella n° 2.
Grafico n° 3. Ripartizione dei Transiti in base all’esercito di appartenenza del reparto di provenienza al momento
dell’arrivo ai Cacciatori Franchi.
Grado d’ingresso
I 93 transiti si suddividono in 92 soldati e 1 sottoufficiale (capo armaiolo)
Grafico n° 4. Ripartizione dei Transiti in base al grado d’ingresso nei Cacciatori Franchi.
5
Volontari
Nel 1859 abbiamo n° 3 volontari, un sottoufficiale capo armaiolo e due soldati.
Grafico n° 5. Ripartizione dei 93 Transiti totali in volontari e non volontari.
6
Anno 1860
Transiti n.° 873
Esercito di primo assento
Procediamo ora, come abbiamo fatto per il 1859, a una suddivisione del numero dei Transiti in
valore assoluto in base all’Esercito di primo assento e con il relativo peso percentuale.
Esercito
N.° Transiti
Peso %
Emiliano
648
74,4%
Sardo
123
14,0%
Toscano
44
5,0%
Austriaco
36
4,1%
Parmense
11
1,3%
Pontificio
7
0,8%
Modenese
2
0,2%
Napoletano
2
0,2%
Totale
873
100,00%
Tabella n° 2.
Grafico n° 6. Ripartizione dei Transiti in base all’esercito di primo assento.
Il 1860 è un anno di guerra con annessioni territoriali e con una forte tensione politica. I dati
indicati riflettono questa situazione, in particolare si nota che il primo assento (cioè la prima
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esperienza militare) dei Cacciatori non è più stato realizzato nell’Esercito Sardo come nel 1859,
bensì nell’Esercito Emiliano con 648 uomini pari al 74,4%, seguito dall’Esercito Sardo con 123
transiti pari al 14,0%. Seguono poi altri eserciti con percentuali pari o inferiori al 5%.
La grande maggioranza dei transiti del 1860 ha realizzato la prima esperienza militare in un
contesto di guerra e in eserciti con situazioni governative di riferimento fluide e incerte, all’interno
di un momento politico contrassegnato da una consistente generale indeterminatezza. Pensiamo
alla situazione dell’Emilia e dell’area centrale dell’ Italia.
Esercito di appartenenza del reparto di provenienza
Vediamo i dati in valore assoluto e percentuale:
Esercito
N.° Transiti
Peso %
Emiliano
614
70,33%
Sardo
239
27,40%
Toscano
14
1,60%
Volontari
3
0,34%
Napoletano
2
0,22%
Corpo Guardie di P.S.
1
0,11%
Totale
873
100,00%
Tabella n° 3.
Grafico n° 7. Ripartizione dei Transiti in base all’esercito di appartenenza del reparto di provenienza al momento
dell’arrivo ai Cacciatori Franchi.
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Il primo dato che balza evidente è il fatto che confluiscono nei Cacciatori Franchi 634 militari,
72,6% del totale Transiti, con provenienza diversa dall’Esercito Sardo; di questi 614 (70,33% del
totale) provengono da reparti dell’Esercito Emiliano, mentre quelli provenienti dall’Esercito Sardo
sono 239 pari al 27,40%. Questo ultimo dato comprende un numero consistente di soldati che in
origine arrivano da altri eserciti e hanno solo un breve passaggio nell’Esercito Sardo prima di
transitare ai Cacciatori Franchi. Nel 1859 abbiamo visto l’inizio del cambiamento, nel 1860 il
cambiamento è molto più consistente.
Il forte aumento di Transiti da reparti dell’esercito Emiliano è generato, di fatto, dal passaggio ai
Cacciatori Franchi del corrispondente reparto di punizione dell’Esercito Emiliano, il Battaglione dei
Cacciatori di Comacchio. Per l’approfondimento di questo aspetto che, un po’ arditamente
definiamo come emilianizzazione dei Cacciatori Franchi, rimandiamo ai testi presentati (LINK).
Oltre al reparto disciplinare dell’Esercito Emiliano, arriva ai Cacciatori Franchi anche una piccola
parte della Compagnia di Correzione Toscana, il reparto disciplinare dell’Esercito Toscano; in
questo caso però si tratta di pochi soldati e di alcuni quadri del reparto (14 in tutto), più due
ufficiali.
Dalle tabelle e grafici precedenti ricaviamo una notizia particolare. Sono indicati 2 Transiti in arrivo
dall’Esercito Napoletano, si tratta di due sottoufficiali (sergenti) che arrivano in qualità di
prigionieri a Fenestrelle nel novembre del 1860 e decidono pochi giorni dopo di arruolarsi nel
Battaglione dei Cacciatori Franchi mantenendo il grado di sergente. E’ uno dei primi segnali di un
problema molto interessante da analizzare, il rapporto degli ex soldati dell’Esercito Napoletano
con l’Esercito Sardo, su cui il dibattito storiografico in corso offre notevoli squarci di luce. Pare
opportuno seguire a grandi linee la storia di questi due soldati negli anni successivi; uno di essi
diventerà sottotenente nei Cacciatori Franchi nel 1863, l’altro diserterà nel 1861, ritornando poi
come soldato semplice ai Cacciatori Franchi nel 1862 (dopo essere stato in carcere per diserzione),
e riprenderà la carriera diventando caporale furiere sempre nel 1862 e poi sergente
d’amministrazione e quindi furiere nel 1863
Altro aspetto che segnaliamo è la presenza di 3 volontari: 2 sottoufficiali (1 capo calzolaio e 1 capo
sarto) e 1 caporale proveniente dall’Esercito Pontificio. Il caporale non è un ex prigioniero
pontificio; egli risulta infatti Congedato d’ufficio d’ordine superiore in data 16 maggio 1860 dalla
Gendarmeria Pontificia, con successivo arruolamento volontario nei Cacciatori Franchi il 5 luglio
1860.
Anche per il 1860 come per il 1859 registriamo un transito in arrivo dal Corpo Guardie di P.S.
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Grado d’ingresso nel Battaglione dei Cacciatori Franchi
Vediamo i dati in valore assoluto e percentuale:
Grado
N.° Transiti
Peso %
Soldato
782
89,6%
Caporale
51
5,85%
Tamburino
5
0,57%
Sergente
23
2,63%
Furiere
8
0,9%
Vari
4
0,45%
Totale
873
100,00%
Tabella n° 4.
Grafico n° 8. Ripartizione dei Transiti in base al grado d’ingresso nei Cacciatori Franchi.
Alcune precisazioni: nei 782 Soldati è compreso un Soldato Scelto, nei Caporali troviamo anche un
Caporale Maggiore e un Caporale Tamburino, negli 8 Furieri è indicato anche un Furiere Maggiore.
Nei quattro Vari, accorpati per esigenze di visibilità grafica, sono indicati un Capo Sarto, un Capo
Calzolaio, un Trombettiere e, infine, un Vivandiere.
Volontari con reparto/esercito di provenienza
Per il 1859 abbiamo parlato di tre Transiti volontari, si tratta di casi ove l’assento non segnala un
reparto/esercito di provenienza e precisa essere volontari.
Abbiamo però anche dei volontari di altro tipo, che hanno cioè un reparto/esercito di provenienza
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nel momento in cui arrivano ai Cacciatori Franchi con lo status di volontario. Per tale motivo sono
compresi nei grafici precedenti all’interno di un esercito del reparto di provenienza; nell’assento
però sono anche indicati con il termine volontario.
Vediamo ora i numeri di questa nuova tipologia di volontari che compare nei dati relativi al 1860.
Totale volontari n.° 57
Presentiamo prima i valori assoluti con l’esercito di provenienza e poi il loro peso percentuale.
Esercito
Volontari
Peso %
Emiliano
48
84,20%
Sardo
4
7,02%
Toscano
3
5,30%
Napoletano
2
3,50%
Totale
57
100,00%
Tabella n° 5.
Grafico n° 9. Ripartizione dei Transiti volontari in base all’esercito del reparto di provenienza.
E’ interessante vedere ora la suddivisione dei volontari per il grado d’ingresso ai Cacciatori
Franchi:
11
Grafico n° 10. Ripartizione dei Transiti volontari per grado d’ingresso nei Cacciatori Franchi.
Ai militari che sono o potranno essere in futuro i quadri delle varie compagnie del Battaglione dei
Cacciatori Franchi, riteniamo che l’Esercito proponga un arruolamento volontario che li impegni
per un certo numero di anni. Nel 1860 si tratta però sostanzialmente di individui che in larga
misura (84,2%) provengono dall’Esercito Emiliano (Battaglione Cacciatori di Comacchio) dove già
erano inseriti nei quadri.
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Anno 1861
Transiti n.° 525
Esercito di primo assento
Procediamo ora, come abbiamo fatto per i due anni precedenti , a una suddivisione del numero
dei transiti in valore assoluto in base all’Esercito di primo assento e con il relativo peso
percentuale.
Esercito
N° Transiti Peso %
Sardo
243
46,30%
Napoletano
105
20,00%
Emiliano
60
11,40%
Austriaco
46
8,78%
Toscano
35
6,66%
Meridionale
14
2,66%
Italiano
11
2,09%
Parmense
6
1,14%
Pontificio
3
0,57%
Modenese
2
0,38%
525
100%
Totale
Tabella n° 6.
Grafico n° 11. Ripartizione dei Transiti in base all’esercito di primo assento.
Il processo di unificazione avanza e i transiti ai Cacciatori Franchi ne sono una dimostrazione,
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anche come primo assento. Compaiono gli eserciti che abbiamo già conosciuto nei precedenti
anni, a questi si aggiungono l’Esercito Napoletano, l’Esercito Meridionale (cioè quello garibaldino)
e l’Esercito Italiano.
Ricordiamo che nei Transiti con primo assento nell’Esercito Sardo o nell’Esercito Italiano sono già
presenti numerosi giovani che provengono dalle regioni dell’Italia Meridionale e che hanno
firmato in tali eserciti il loro primo arruolamento.
Esercito di appartenenza del reparto di provenienza
Come già fatto per gli anni precedenti, vediamo i dati in valore assoluto e con il loro peso
percentuale.
N°
Esercito
Transiti
Peso %
Italiano
362
68,97%
Sardo
119
22,67%
Corpo Guardie P.S.
18
3,42%
Meridionale
15
2,85%
Emiliano
10
1,90%
1
0,19%
Napoletano
Totale
525 100,00%
Tabella n° 7.
Grafico n.° 1. Ripartizione dei Transiti in base all’esercito di appartenenza del reparto di provenienza al momento
dell’arrivo ai Cacciatori Franchi.
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Evidentemente la maggior parte dei Transiti (362) viene effettuata da parte dell'Esercito Italiano,
istituito il 4 maggio 1861. Prima di tale data abbiamo ancora l’Esercito Sardo con un consistente
numero di transiti, 119. Segnaliamo i 15 Transiti che provengono dall’Esercito Meridionale,
residuali e per motivi particolari quelli provenienti dai restanti eserciti. Ricordiamo i 18 Transiti che
provengono dal Corpo Guardie di P.S. che confermano e incrementano una presenza marginale nel
1859 e 1860.
Grado d’ingresso nel Battaglione dei Cacciatori Franchi
I 525 transiti si suddividono in 446 soldati e 79 caporali.
Grado
Transiti
Peso %
Soldati
446
85,00%
Caporali
79
15%
Totale
525
100,00%
Tabella n° 8.
Grafico n.° 13. Ripartizione dei Transiti in base al grado d’ingresso nei Cacciatori Franchi.
Nel punto seguente valuteremo questo consistente inserimento di caporali, il 15% dei transiti del
1861.
Volontari con reparto/esercito di provenienza
Per il 1861 non risulta il problema dei Transiti volontari senza reparto/esercito di provenienza. Si
pone invece il dilemma dei volontari con esercito e reparto di provenienza, tema che abbiamo già
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affrontato per il 1860.
Vediamo i numeri di questa nuova tipologia di volontari nei dati relativi al 1861: essi sono 79.
Provengono tutti dall’Esercito Italiano e arrivano ai Cacciatori Franchi con il grado di caporale.
Poiché l’Esercito Italiano racchiude ormai il tutto, può essere interessante, come nota
complementare, vedere in quale esercito i volontari hanno avuto il primo assento.
Vediamo i dati in valore assoluto e con il loro peso percentuale:
Esercito
N.° Transiti
Peso %
Sardo
53
67,1%
Austriaco
19
24,1%
Napoletano
3
3,8%
Emiliano
2
2,5%
2
2,5%
79
100,00%
Toscano
Totale
Tabella n° 9.
Grafico n° 14. Ripartizione dei Transiti volontari in base all’esercito di primo assento.
E’ interessante notare che per la scelta dei futuri sottufficiali dei Cacciatori Franchi, l’Esercito
Italiano si affida per un 67,1% a volontari con primo assento nell’Esercito Sardo, per un 24,1% con
primo assento nell’ Esercito Austriaco e poi per percentuali inferiori al 4% con primo assento nell’
Esercito Napoletano, Toscano ed Emiliano. Ricordiamo però che nel 1860 i Cacciatori avevano
ricevuto dall’Esercito Emiliano tutti i quadri del Battaglione dei Cacciatori di Comacchio e
dall’Esercito Toscano alcuni quadri della Compagnia di Correzione Toscana.
I volontari del 1861 sono tutti caporali, pare quindi che la selezione dei quadri dell’Esercito Italiano
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tenda a inserire uomini di grado inferiore, per meglio valutarli.
Vediamo ora tabella e grafico riassuntivi per i tre anni di nostro interesse del fenomeno Volontari.
Transiti Volontari
Transiti Volontari
Transiti
senza esercito di
con esercito di
Volontari
provenienza
provenienza
totali
Transiti
Anno
totali
1859
93
3
0
3
1860
873
3
57
60
1861
525
0
79
79
Totale
1491
6
136
142
Tabella n° 10.
Grafico n° 15. Numero dei Transiti totali e numero dei Transiti volontari ripartiti per anno.
Il peso percentuale dei Transiti Volontari totali sul numero dei Transiti totali è del 3,2% nel 1859,
del 6,9% nel 1860 e del 15% nel 1861.
Verificando, sia pure in modo superficiale, gli assenti dei volontari dei tre anni in questione si nota
che la grande maggioranza di essi procederà nella carriera come sottoufficiale nei Cacciatori
Franchi e/o in altri reparti dell’ Esercito Italiano.
La proposta di lettura statistica termina qui. Abbiamo iniziato parlando dei militari transitati nei
Cacciatori Franchi per motivi disciplinari e terminato parlando dei militari entrati volontariamente
nel Corpo per motivi di carriera.
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