Casa della salute, Consiglio ad hoc

Transcript

Casa della salute, Consiglio ad hoc
28
Latina
Il giornale di
MERCOLEDÌ 22 LUGLIO 2015
Sezze
Priverno
NORMA
Norma
Ultimatum del sindaco al gestore del servizio idrico
Penuria d’acqua, scatta la diffida
Si aggiunge Norma alla lista dei comuni scontenti
della gestione idrica di Acqualatina in questa torrida estate 2015.
Il sindaco Sergio Mancini
ha infatti inviato una lettera di diffida alla società
che gestisce il servizio idrico dei comuni di Ato 4
ad attivarsi immediatamente per risolvere i disservizi segnalati. Nel caso
in cui Acqualatina non dovesse adempiere alla richiesta, l’Amministrazio-
SEZZE
ne comunale sarà costretta a ricorrere alle autorità
competenti per tutelare
gli interessi dei cittadini/utenti di un servizio
per il quale
pagano
senza però
potersene
giovare.
Sono infatti circa due mesi (ovvero
da inizio giugno) che
l’Amministrazione
sta
raccogliendo
numerose
segnalazioni di disservizi
nell’erogazione dell’acqua.
In particolare, cercando di
riassumere le casistiche
delle segnalazioni pervenute, l’erogazione avviene
ad
intermittenze di orario
e
spesso con una pressione
idrica insufficiente a raggiungere le zone alte del
paese o i piani superiori
delle abitazioni. Il cattivo
Acqualatina,
il Comune
insoddisfatto
funzionamento della rete
idrica ha causato molti disagi a gran parte della popolazione normense che
continua a lamentarsi. Lamentele che si sono tramutate anche in una petizione con tanto di raccolta
firme che ancora sta girando alla ricerca di ulteriori adesioni tra la cittadinanza e che conferiscono suffragio all’azione intrapresa dall’amministrazione.
L.M.
Il crollo del solaio e il timore delle ripercussioni sui servizi alla comunità
Casa della salute, Consiglio ad hoc
La convocazione di una seduta d’urgenza approda in commissione Servizi sociali
di LUCA MORAZZANO
S
i muove la politica setina (finalmente) per affrontare la situazione
Casa della Salute. Il rischio
concreto che vengano spostati dei servizi (in via temporanea) per porre riparo al crollo
del solaio avvenuto lo scorso 1
luglio, ha indotto i tanti medici presenti nel consiglio comunale a trattare il problema
in una commissione servizi
Chiesta la
presenza
dei vertici Asl
sociali straordinaria. Ordine
del giorno della commissione:
richiedere un consiglio comunale d’urgenza per venerdì nel
quale invitare il direttore generale dell’Asl Michele Caporossi, il direttore di distretto
Luigi Ardia e un esponente
della Regione Lazio per discutere delle sorti della Casa della
Salute. Nell’area transennata,
in venti giorni, si sono susseguiti i controlli di tecnici e Vigili del Fuoco. I risultati però
non sono stati ancora diffusi e
soprattutto non sono stati
condotti controlli esaustivi
per stabilire la tenuta dell’intera struttura storica dell’ex
Ospedale San Carlo (l’ala vecchia, che per decenni è stata adibita a nosocomio, è costruita su un’antica frateria la cui
storia affonda nei secoli). Dal
piano di riordino approntato
dopo il crollo, con lo spostamento di quasi tutti i servizi
nell’ala nuova (la cui costruzione risale agli anni ’90),
sembrano destinati a restare
fuoridue servizifondamentali
che sono il centro Dialisi e il
Centro Salute Mentale. Le ipotesi che circolano piacciono
poco e soprattutto innescano
tumori. Per non spostare i delicati macchinari della dialisi,
si è pensato di dirottare gli oltre dieci pazienti setini a Priverno (che a sua volta lamentava il timore di uno spostamento a Terracina). Resta da
verificare se la struttura privernate, capace di assorbire
sei pazienti al giorno, riuscirà
asoddisfaretutti. PerilCentro
di salute mentale invece la soluzione è ancora in fase di stu-
dio. Dalle stanze di piazza De
Magistris fanno sapere che se
serve, il Comune è pronto a
mettere a disposizione degli
altri locali in suo possesso. Come soluzione temporanea sarebbe ideale; ma il timore è che
il temporaneo della Regione
possa rappresentare il primo
passo per una razionalizzazione delle risorse che, ancora
una volta, impoverirebbe di
servizi i nostri territori.
PRIVERNO, LE DETRAZIONI SARANNO AFFIDATE AD UN SUCCESSIVO ATTO. ECCO LO SCHEMA DI POLICHETTI
Arriva la Tari, date e modalità di pagamento
Tari, bisogna pagare. Il Comune ha infatti
reso note date e modalità per mettersi in
regola con la componente dell’Imu (Imposta Unica Comunale) che riguarda i rifiuti
(la vecchia Tares). E lo fa con una schema
chiaro predisposto dal Commissario Andrea Polichetti e dal segretario generale Alessandro Izzi. Per l’anno 2015 a Priverno
la Tari si paga in quattro rate. La prima rata
di acconto scade il 10 agosto. La seconda il
20 settembre; la terza il 30 ottobre. Completata la fase degli acconti, con tre rate
che corrispondono ognuna ad un quarto di
quanto dovuto applicando alle superfici
occupate le tariffe vigenti al 31 dicembre
dello scorso anno, la quarta ed ultima rata
di conguaglio scadrà il 31 dicembre 2015.
Questa rata verrà calcolata sulla base
dell’importo annuo dovuto a titolo di Tari
2015 tenuto conto delle tariffe definitive
stabilite con apposita delibera Commissariale, dal quale saranno sottratti i pagamenti delle rate versate in acconto. Il tributo Tari 2015 è versato direttamente al
Comune di Priverno mediante bollettino
di conto corrente postale tramite il pagamento del modello F24. Nella delibera emanata non ci sono riferimenti a possibile
ed eventuali detrazioni (che però non sono
escluse in quanto potrebbero essere ema-
nate tramite un atto successivo). Lo scorso
anno, proprio il discorso legato alle detrazioni, accese il dibattito politico tra maggioranza ed opposizione. Priverno Città,
capitanata da Martellucci, notò come nella
determinazione dell’Amministrazione Delogu non fossero previste detrazioni per i
portatori di handicap ed anzi, un emendamento presentato dalla minoranza non
venne accolto. Qualche tempo dopo il Comune emanò comunque un bando per l’erogazione di contributi assistenziali
straordinari a favore dei cittadini residenti
nel territorio comunale che versavano in
condizioni di disagio economico, intesta-
tari di una posizione Tari relativa all’alloggio ad uso abitativo in cui risiedono, documentata con l’ultima bolletta pagata. Nel
regolamento era poi prevista una detrazione del 15% per i cittadini in possesso della
compostiera che quindi rinunciavano al
conferimento dell’umido.
L.M.