Incontro ad alta tensione
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Incontro ad alta tensione
2211_Latina_22112016_34.pdf - Latina - Stampato da: grafico08_lt - 22/11/2016 09:11:21 34 Latina Il giornale di MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2016 Priverno INCIDENTE DI CACCIA Maenza Walter Lauretti risponderà di omicidio colposo per la morte di Pietro Rossi Sparò e uccise l’amico, a giudizio Fu la stessa vittima a condurlo nel luogo in cui diceva di aver trovato i cinghiali di SILVIA COLASANTI È stato rinviato a giudizio per omicidio colposo l’uomo che ha ucciso un suo amico durante una battuta di caccia nelle montagne tra Maenza, Priverno e Prossedi. Ieri mattina si è tenuta l’udienza preliminareper WalterLauretti.Il giudice Giuseppe Cario, dopo aver ascoltato la ricostruzione del pubblico ministero, ha deciso per il processo e ne ha fissato l’inizio per il 23 marzo del prossimo anno, davanti al giudice monocratico del tribunale di Latina, Fabio Velardi. Prima l’avvocato Angelo Palmieri aveva presentato una eccezione, sostenendo che gli atti andavano rimessi al pm perché prima della chiusura delle indagini l’imputato aveva chiesto di essere ascoltato e il gip aveva disposto l’interrogatorio davanti ai carabinieri di Priverno. Secondo il legale i militari però non sarebbero stati adeguati a rac- L’imputato prese la mira su un cespuglio che si muoveva cogliere le sue dichiarazioni. Cario ha respinto l’eccezione disponendo il processo. Il 15 novembre del 2012 Lauretti, insieme alla vittima, Pietro Rossi, 49 anni di Priverno, e altri amici andarono a caccia. Armati di fucile e di ricetrasmittenti erano alla ricerca di cinghiali quando Rossi disse agli altri di averli trovati. Segnalò la presenza degli animali in località Costarella e gli altri, con estrema caute- A PRIVERNO D’ARCANGELI SULLA VERTENZA SANITÀ la si avvicinarono. Lauretti ad un tratto sentì un rumore dietro a un cespuglio e pensando che fosse un cinghiale prese la mira e sparò. L’urlo che sentì immediatamente dopo però fu rivelatore: die- tro a quella pianta c’era l’amico di sempre, colpito al cuore. Il pubblico ministero chiese ai carabinieri che avevano sentito l’imputato, di non lasciarlo andare, ma di interrogarloper capiresepo- tesse esserci un movente dietro al gesto o se si fosse trattato soltanto di una tragedia. L’uomo fu ascoltato, alla presenza del suo difensore, per quasi quattro ore, nonostante fosse sconvolto dopo aver ferito Rossi. Nulla però portò i militari al fermo dell’uomo. A distanza di 5 anni dall’incidente Lauretti risponderà di omicidio colposo. Sarà necessario valutare infatti se ci siano state responsabilità o se sia trattato di una circostanza assolutamente imprevedibile. IN VISTA DEL REFERENDUM NASCE UN GRUPPO DI CITTADINI Incontro ad alta tensione Priverno dice ancora Sì A margine della riunione sul tema sanità convocata dall’Amministrazione Bilancia sabato scorso, quando le novità erano state già date alla platea (sia sul rifinanziamento dei lavori al centro ASL di Madonna delle Grazie, sia sulle difficoltà a reperire i ginecologi con cui rimpiazzare presso la ASL Latina le assenze per maternità attingendo dalle graduatorie di Roma), si è passati ad una fase di interazione con la stessa platea che è però degenerata. Tra domande ed allusioni, rimbrotti e offese più o meno velate, anche il sindaco Bilancia ha perso le staffe, lasciandosi andare ad esclamazioni ‘fuori luogo’ per cui ha prontamente chiesto scusa. Il triste sipario ha visto protagonisti consiglieri della maggioranza e dell’opposizione e personaggi politici rimasti fuori dall’assise all’ultima tornata elettorale. Uno di questi, Federico D’Arcangeli giudica così l’accaduto: “Una scena sgradevole come poche volte ci era accaduto di assistere, una riunione che poteva essere l'inizio di un confronto urgente e necessario su un tema che dovrebbe unire anziché dividere, è stato rovinato dalla palese incapacità g Federico D’Arcangeli Con il sindaco e Asl un confronto dai toni scomposti di chi aveva il dovere istituzionale di governare quella assemblea a mantenere un comportamento equilibrato”. D’Arcangeli entra poi nel merito di quanto appreso: “La definitiva croce sulla Casa della Salute ci fa capire che fino ad ora ci hanno solo fatto perdere tempo prezioso; è ormai chiaro che non era nella disponibilità del vecchio Direttore Generale della ASL promettere, o anche solo far balenare l'idea, che si potesse realizzare a Madonna delle Grazie una tale struttura. Abbiamo perso tre anni a ragionare su un progetto che non esisteva più; o meglio che aveva perso il finanziamento dopo che erano scaduti i termini (cinque anni) entro i quali doveva essere realizzato; ora si parla di rifinanziamento ma il nuovo Direttore Generale ha affermato qualche giorno fa che quei locali, se ristrutturati con il vecchio progetto, avrebbero difficoltà ad essere accreditati come struttura sanitaria perché carenti di un requisito importante, l'altezza dei solai. A mio parere, la situazione, è per alcuni versi drammatica (senza tirare in ballo l’ex Regina Elena). C'è da mettere insieme una forza d'urto che vada al confronto (e anche allo scontro, se necessario) con la Regione perché la promessa di nuovi finanziamenti per Madonna delle Grazie non abbia tempi biblici; e c'è da aprire una vertenza con la Asl perché intanto quel poco che ci è rimasto venga messo in condizioni di funzionare al meglio e possa dare alle nostre comunità servizi dignitosi”. Dopo le adesioni a Punto democratico per la campagna “Basta un si”, la posizione a favore della riforma costituzionale proposta nel referendum del prossimo 4 dicembre a Priverno si arricchisce ancora. E’ nata infatti “Priverno dice si”, una lista di cittadini larga e trasversale che in vista del Referendum del 4 Dicembre sceglie di prendere posizione. Il loro si è un si legato al “bisogno di cambiare”: “Bisogna sforzarsi di cambiare superando il bicameralismo paritario, diminuendo il numero di Senatori, abolendo il CNEL, contenendo alcuni costi della politica e modificando il titolo V”. La lista è com- posta da studenti, pensionati, liberi professionisti, dipendenti pubblici e dipendenti privati hanno scelto di schierarsi a favore di questa Riforma Costituzionale, semplicemente a favore della rifor- Studenti, pensionati, impiegati e professionisti ma proposta dal governo Renzi . Fanno parte della lista 3° nomi che sono quelli di: Cesare Bove (Presidente Onorario), Daniel Predoi, Mauro Porcelli, Sandro Trani, Franco Cardinali, Matteo Politano, Carolina Altobelli, Gianluca Pucci, Marco Valle, Ignazio De Angelis, Luisella Fanelli, Daniele Monti, Marco Codastefano, Andrea Schiavi, Chiara Delli Cicchi, Pino Di Legge, Antonio Di Giorgio, Dolores Capodilupo, Rosella Tacconi, Luca Visca, Noemi Pasquarelli, Mirella Carinci, Arianna Fantozzi, Ezio Carfagna, Massimiliano Monti, Giuseppe Ronci, Enza Grenga, Mauro Mariani, Mariangela Drogu, Filippo Iacoacci. L.M.