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SiEnergia News
SIEnergiaNEWS
Sei
Notiziario di Informazione | 2015
Regione Siciliana
Assessorato regionale dell’energia
e dei servizi di pubblica utilità
SIEnergiaNEWS
Sei.2015
SIEnergia
NEWS
in questo Numero
Notiziario di Informazione
Numero sei
3
l’Editoriale
4 in Primo Piano
• Da petrolchimico a green refinery: la svolta del polo di Gela
• Lo stabilimento di Termini Imerese rinasce scommettendo sulla mobilità verde
5
per Esempio
• è nato a Palermo Paesitalia.it, il portale per le consultazioni preliminari al Paes
6 l’Innovazione
2
• I muri della casa fanno... acqua: dall’Arizona un nuovo sistema di efficienza energetica
• Da un team di giovani palermitani il vetro-mattone energetico
• In Toscana la prima casa “passiva” in canapa e calce d’Italia
• Una mini turbina sul tetto di casa e l’energia eolica arriva a domicilio
• Fieno, canne e concime per energia e acqua calda a Petralia Soprana
8 l’Energia nel Mondo
• A Varese il primo impianto solare termico per teleriscaldamento del sud Europa
• Rete continentale integrata delle rinnovabili, in rampa di lancio il progetto Best Paths
• Focus sulla blue energy: presentato il progetto Med Sea
• Energia pulita dal mare: la Corea del Sud detiene il primato
10 a Scuola di Energia
• Il master Reset nelle tre università siciliane
11 in Agenda
Questo numero di SIEnergia si apre con la
svolta di Gela. Nella rubrica In primo piano
la riconversione “verde” dello stabilimento siciliano dell’Eni in una bioraffineria,
oltre che in un centro di alto livello per la
sicurezza nel settore dei biocarburanti.
Futuro “green” anche per lo stabilimento
Fiat di Termini Imerese (secondo titolo
della rubrica), che in base alle intese per il
rilancio aziendale, siglate a dicembre 2014,
dovrebbe presto diventare un centro di
produzione di auto ibride ed elettriche.
La rubrica Per esempio è dedicata al nuovo
sito internet paesitalia.it, creato a Palermo
per agevolare gli enti italiani firmatari del
Patto dei Sindaci nella fase preparatoria
alla stesura del Piano d’azione per l’energia
sostenibile (Paes): grazie al portale è
possibile effettuare rapidamente per via
telematica le consultazioni con cittadini e
stakeholder necessarie alla pianificazione
partecipata. A margine, il punto sui comuni
siciliani che hanno sottoscritto il Patto dei
Sindaci.
Per L’innovazione parliamo di efficienza
energetica con alcuni esempi: muri ad
acqua piovana sperimentati in Arizona, il
vetro-mattone energetico realizzato da una
start-up siciliana e la prima casa passiva in
canapa, in cantiere in Toscana. Ancora, la
mini turbina eolica domestica realizzata in
Puglia e un esperimento fatto in una casa
di campagna sulle Madonie.
Energia nel mondo racconta l’imminente
nascita, a Varese, del primo impianto solare termico per teleriscaldamento del sud
Europa, mentre in Toscana arriva il primo
impianto ibrido a biomassa mai realizzato
al mondo. Si parla anche di fonti rinnovabili su scala europea con il progetto Best
Paths e di “blue energy”, sia col progetto
Med Sea che con gli esempi mondiali di
produzione di energia dai moti ondosi. Infine, A scuola di energia con i master Reset.
• In arrivo il “bollino verde”, al convegno sul Catasto impianti termici le prime anticipazioni
Notiziario di Informazione a cura del Dipartimento Energia della Regione Siciliana
Responsabile: Dott.ssa Antonina Rappa, Dirigente Servizio IV Dipartimento Energia
Per informazioni: [email protected]
Regione Siciliana
Assessorato regionale dell’energia
e dei servizi di pubblica utilità
Finito di stampare nel mese di luglio 2015
Sei.2015
SIEnergiaNEWS
l’Editoriale
Vania Contrafatto
Assessore regionale dell’energia e
dei servizi di pubblica utilità
SIEnergiaNEWS
La riconversione di un grande complesso produttivo è sempre una
sfida audace e tortuosa ma, spesso, racconta l’evoluzione dei tempi,
apre il cammino verso un orizzonte
nuovo. In qualche caso, può perfino
sancire un “armistizio” tra ambiente
e industria.
È così che si può rappresentare il
progetto per la virata green dello
stabilimento Eni di Gela, l’argomento al quale dedichiamo l’apertura di
questo numero di SIEnergia News.
La chiave di volta, sì, per salvaguardare un asset fondamentale per l’economia del territorio siciliano e i relativi livelli occupazionali, ma anche
una scommessa forte sul mercato e
sulle tecnologie del futuro nel settore dell’energia. Un futuro di possibilità ampie: quello dell’economia
verde in tutte le sue sfaccettature.
Un futuro in realtà già presente e già
capace, su scala mondiale, di generare posti di lavoro conciliando le
ragioni dell’ecologia e quelle dell’economia.
È un treno già partito sul quale non
si può fare a meno di salire. E anche
i dati relativi ai biocarburanti, finora
tutto sommato una nicchia del mercato, mostrano tanta prospettiva, al
di là della “benedizione” data dall’Unione Europea a questo genere di
metodologie: il consumo di biofuel
in Italia cresce ed è vicino al 5%, ma
la soglia del 20% sul totale dei combustibili utilizzati, programmata per
il 2020, è ancora molto lontana e, di
conseguenza, sono ancora elevate
le quantità importate per soddisfare la domanda interna. Ciò descrive
Sei.2015
l’importanza dell’investimento sulla
bioraffineria di Gela, che dovrebbe,
nelle previsioni, fornire un terzo della dotazione nazionale.
Superfluo dire che analoghe attese
sono riposte nel piano per la trasformazione dell’insediamento di
Termini Imerese in polo per la produzione di auto ibride ed elettriche,
filone di mercato anche questo in
forte sviluppo.
Cambiando argomento, un tributo
al web come strumento sempre più
necessario per abbattere distanze
fisiche e temporali e rendere possibili o comunque più semplici i
processi di condivisione collettiva
su larga scala. È il caso di un nuovo
sito internet creato a Palermo, la cui
applicazione elettiva è il Paes, Piano
d’azione per l’energia sostenibile,
tema caro alla campagna SIEnergia.
La filosofia del Paes porta con sé l’aspettativa di una programmazione
il più possibile concertata con la popolazione e con le varie categorie interessate, ma è un’aspettativa spesso destinata a scontrasi con ostacoli
di natura pratica. Si propone di eliminarli il sito Paesitalia, che offre ai
comuni sottoscrittori del Patto dei
Sindaci una facile guida, una piattaforma attraverso la quale poter
svolgere per via telematica molti
passaggi, in primis quelli legati alla
consultazione dei cittadini.
Un supporto particolarmente utile,
se si pensa alla naturale complessità di una pianificazione e al fatto
che, pur a sei anni dalla sua nascita, il Paes rimane materia ostica per
molti enti.
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in primo Piano
Da petrolchimico a
green refinery: la svolta
ecologica del polo
di Gela
Produrrà biocarburanti partendo da materie
vegetali
Non più polo petrolchimico ma green refinery, la seconda in Italia. Sulla scia di Porto Torres, anche l’impianto di Gela “celebra” la propria
svolta ecologica. Dopo la crisi, un
lieto fine frutto di lunghe trattative
tra Eni, sindacati dei lavoratori, associazioni degli industriali e governi
(nazionale, regionale e locale) culminate in un accordo basato su un
mix di investimenti privati e prestiti
pubblici agevolati.
Posti di lavoro salvi, per le attività
dirette come per l’indotto, grazie a
una riconversione nel solco della
nuova tendenza mondiale, e si pensi al gruppo Rockfeller, per citare
il caso più eclatante: il sito gelese
4
sarà trasformato in
bioraffineria e in centro di alto livello per la sicurezza nel
settore dei biocarburanti, oltre che
in una base logistica per la ricerca
di gas on e offshore.
Addio, dunque, alla vecchia raffinazione del greggio. Il progetto green
refinery, che sarà portato avanti
attraverso la trasformazione dello
stabilimento già esistente, prevede la produzione di biocarburanti,
bioetanolo in primis, partendo da
materie vegetali (soprattutto paglia) per evitare di dover ricorrere a
scarti alimentari o allevamenti.
Il nuovo processo industriale comporterà un consistente abbattimen-
E lo stabilimento di Termini Imerese rinasce
scommettendo sulla mobilità verde: produrrà
auto ibride dotate di motori elettrico e termico
S
i tinge di verde anche la rinascita dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Il progetto per il rilancio del polo siciliano, fermo ormai dal 2011,
prevede la produzione di componentistica per auto in una prima fase e, successivamente, la progettazione e la realizzazione di due modelli di auto ibrida
(uno di segmento alto e l’altro di segmento medio) con doppio propulsore,
elettrico e termico.
La riconversione del processo produttivo, scommettendo sulla mobilità del
futuro, consentirà il rientro in fabbrica entro il 2018 degli operai cassaintegrati. L’accordo è stato firmato a dicembre da Metec, la newco titolare del nuovo
piano industriale, Fca/Fiat, rappresentanze sindacali dei lavoratori, governo
nazionale, Regione Siciliana, amministrazione comunale e Invitalia (l’agenzia
per gli investimenti).
to delle emissioni di CO2 rispetto al
metodo di produzione dei combustibili tradizionali. Una metodologia importante e innovativa che si
coniuga perfettamente con la politica ambientale dell’Unione Europea,
volta alla riduzione delle emissioni
di gas serra. E, secondo le stime, la
nuova bioraffineria dovrebbe fornire alla dotazione nazionale un terzo della quota di combustibili verdi
necessaria per scongiurare la minaccia di sanzioni da Bruxelles, che
incomberà a partire dal 2018.
L’importanza della nascita della
nuova bioraffineria si coglie anche
alla luce dei dati diffusi da Assocostieri, l’associazione nazionale dei
depositi costieri di oli minerali: il
Bel Paese produce annualmente
circa 2,5 milioni di tonnellate di biocarburante ma, pur trattandosi di
una cifra importante, ciò non basta
ancora per soddisfare il fabbisogno
interno, tanto che continuano ad
essere elevate le quantità importate sia di prodotto già raffinato, sia di
materie prime da raffinare.
Quanto al consumo di biocarburanti, il trend nazionale è in lenta ma
costante crescita. Dal 3,8% di biofuel sul totale dei carburanti utilizzati nel 2009 si è passati al 4,5% nel
2012. L’obiettivo è quota 20% entro
il 2020.
(fonti: www.ansa.it, www.repubblica.it, tg24.sky.it)
Sei.2015
(fonti: Giornale di Sicilia, La Sicilia)
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per Esempio
È nato a Palermo Paesitalia.it, il portale per le
consultazioni preliminari al Paes
Per le proposte c’è un’intera sezione dedicata. Poi
spazio alle azioni dei singoli comuni e agli energy
manager. Tutto in un unico sito internet, quello per la
consultazione pubblica preliminare alla stesura del
Paes, il piano d’azione per l’energia sostenibile.
Si tratta di www.paesitalia.it, il nuovo portale creato
a Palermo con l’obiettivo di far scambiare esperienze e facilitare la condivisione delle informazioni in
modo semplice e veloce. Proprio perché redigere il
Paes implica una fase di raccordo, di scambio di idee
tra tutti gli attori coinvolti, dalle amministrazioni
agli stakeholder, e l’opzione telematica consente di
abbattere i tempi lunghi degli incontri allargati e dei
tavoli tecnici.
Così le amministrazioni o le organizzazioni di tutta
Italia che ritengano utile adoperare il mezzo informatico allo scopo di permettere a tutte le parti interessate e ai cittadini di dare il proprio contributo e far
conoscere le proprie osservazioni, possono attivare
il Forum per la concertazione del PAES attraverso il
sito, seguendo l’apposito regolamento.
Il portale offre diverse notizie, a partire dal numero di azioni svolte nelle varie realtà. Ci sono poi il
monitoraggio e la verifica del raggiungimento degli
obiettivi per il capoluogo siciliano, accreditato di
oltre quaranta azioni. E la promozione del green
public procurement negli acquisti pubblici. Il Piano
d’azione per l’energia sostenibile, che i firmatari del
Patto dei Sindaci si impegnano a sviluppare entro
l’anno successivo alla data di adesione all’iniziativa,
è certamente un’opportunità per gli enti locali di consolidare gli sforzi di riduzione di CO2 messi in campo
sul territorio, beneficiando del sostegno economico
reso disponibile dalla Regione e del riconoscimento
europeo.
L’obiettivo è ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni
di gas serra nocivi, così come previsto dalla cosiddetta strategia 20-20-20 dell’Unione Europea. Il Patto dei
Sindaci per l’energia è ormai una realtà. Dai piccoli
paesi alle maggiori aree metropolitane, sono oltre
1600 le città che vi hanno aderito, tra cui molte capitali europee, per una popolazione complessiva
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Sei.2015
pari a oltre 140 milioni di cittadini. È il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali
e regionali nell’impegno per aumentare l’efficienza
energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili
nei territori di competenza.
Patto dei Sindaci,
presenti all’appello
331 comuni siciliani
su 390
In provincia di Messina il maggior
numero di adesioni
S
ono 331, su un totale di 390, le città siciliane che
hanno sottoscritto il Patto dei Sindaci al censimento
del 14 maggio 2015 pubblicato nel sito web del Patto
dei Sindaci pattodeisindaci.eu.
Ci sono tutti e nove i capoluoghi dell’Isola: Agrigento,
Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani e Messina. La provincia peloritana detiene
il maggior numero di amministrazioni aderenti (70) ma
anche quello di enti ancora mancanti all’appello (38).
Appena dietro sta il comprensorio palermitano, con 68
comuni aderenti su 82. Segue l’area etnea con 51 su 58.
Quasi en plein, invece, nelle rimanenti province, che
sono però quelle col minor numero di comuni. Con i suoi
222 abitanti, Roccafiorita (Me) è il centro non capoluogo
più piccolo (e anche meno esteso: 1,17 chilometri quadrati) ad avere aderito all’iniziativa.
Il più grande è invece Marsala (Tp) con 82.923 abitanti.
Il territorio comunale più vasto è quello di Noto (Sr), con
circa 555 chilometri quadrati di superficie.
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l’Innovazione
I muri della casa fanno…
acqua: dall’Arizona il nuovo
sistema che migliora
l’efficienza energetica
raccogliendo la pioggia
nelle pareti
Una tecnica innovativa che sfrutta una risorsa preziosa, l’acqua, coniugando efficienza energetica e
rispetto per l’ambiente. Questa la ricetta di Walls 2.0,
un sistema capace di recuperare l’acqua piovana,
immagazzinarla nei muri e utilizzarla per migliorare
il rendimento energetico dell’intero edificio, con un
notevole risparmio idrico.
Ma come funziona Walls 2.0? In pratica, le pareti
perimetrali in cemento vengono costruite aggiungendo
al calcestruzzo liquido una speciale membrana sintetica che all’interno, producendo dei micro-cristalli,
va a colmare le porosità del materiale cementizio,
rendendolo impermeabile e duraturo.
Grazie a questo accorgimento, lo strato d’acqua che
si insinua nell’intercapedine delle pareti permette di
migliorare le prestazioni del fabbricato, aumentando
l’isolamento termico tra interno ed esterno.
6
Secondo l’inventore Randy Young, che l’ha sperimentato a Tucson in Arizona (Usa), con una pioggia
di circa 2,5 cm e una copertura di 100 mq, Walls 2.0 è
in grado di immagazzinare fino a 2.300 litri d’acqua
piovana utilizzabili per il riscaldamento e il raffrescamento “passivo”.
L’acqua, infatti, ha una massa termica tripla rispetto
a quella dei materiali da costruzione classici. Inoltre,
a differenza dei normali serbatoi d’acqua piovana,
cioè quelli in metallo (soggetti a ruggine dopo circa
30-50 anni) o in plastica (che durano una decina
d’anni), questo può resistere quattro volte di più nel
tempo.
La raccolta e il riutilizzo dell’acqua piovana anche
in chiave energetica sono importanti soprattutto là
dove le risorse idriche sono più scarse.
(fonte: www.rinnovabili.it)
Da un team di giovani palermitani il
vetro-mattone energetico dotato di
un circuito fotovoltaico interno
In Toscana la prima casa “passiva” in
canapa e calce d’Italia: non avrà bisogno
di impianto per il riscaldamento
I
S
l vetro-mattone si evolve e diventa energetico.
Non più soltanto mattoni che lasciano passare la
luce, ma mattoni in grado anche di produrre energia elettrica. A realizzarli è stato un gruppo di giovani ricercatori palermitani fondatori della Smart
Building Skin (SBSkin), che sviluppa prodotti edilizi innovativi per l’architettura sostenibile. Si tratta
di un modello di vetro-mattone per installazioni
esterne che accumula corrente elettrica sfruttando
i raggi solari grazie ad un circuito fotovoltaico interno. Ma il team ha brevettato anche un sistema innovativo di assemblaggio dei vetro-mattoni che
consente di ottenere veri e propri pannelli prefabbricati per facciate e coperture di edifici. Il tutto
completamente a secco, per una notevole riduzione di tempi e costi di installazione.
(fonte: Giornale di Sicilia)
orgerà a San Prospero, in provincia di Pisa, la prima
casa “passiva” in canapa e calce d’Italia.
Lo speciale biocomposto nella struttura garantisce risparmio energetico, isolamento termico e acustico, abbattimento
dell’impatto ambientale.
Progettata dallo studio di architetti associati QuiQuoQua, la casa non avrà bisogno di impianti di climatizzazione né di riscaldamento: sarà sufficiente
un unico sistema di ventilazione meccanica.
La canapa è tra i materiali da costruzione più ecosostenibili perché può immagazzinare molta più anidride carbonica di quella emessa in atmosfera.
(fonte: www.rinnovabili.it)
Sei.2015
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l’Innovazione
Una mini turbina sul tetto di casa e
l’energia eolica arriva a domicilio
L’invenzione
di uno studente
pugliese che seduce
il mercato
Cinque kilowatt di potenza massima, circa tre metri di altezza,
uno e mezzo di circonferenza e un
basamento di sette metri quadrati.
Niente distese di pale eoliche, ma
un mini impianto su ogni tetto e il
vento diventa energia anche a domicilio. Una soluzione per rendere
le case quasi del tutto indipendenti
dagli allacci alle attuali piattaforme
elettriche.
La mini turbina eolica domestica è stata ideata e realizzata da
uno studente ventenne pugliese,
Antonio Parrotto, che oggi produce
l’impianto con grande successo:
(fonti: la Repubblica e www.corriere.it)
Compostare fieno,
canne e concime per
ottenere energia e
acqua calda:
esperimento riuscito
in una casa rurale a
Petralia Soprana
Q
ui il vento non c’entra, ma il risultato è ugualmente intrigante. Il tema è riscaldare casa a costo zero con energia prodotta da biomassa: possibile, come ha dimostrato a novembre a Casadesalici,
nei pressi di Petralia Soprana, il signor Calogero D’Alberti, che ha realizzato l’esperimento nella propria
casa rurale.
Rivisitando in chiave semplificata il metodo Jean
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riesce a “piazzarne” circa cento
esemplari all’anno, tutti in Italia,
quasi tutti al sud. La sua impresa,
la Gp-Renewable con sede a Casarano, fondata poco più di un anno
fa con un capitale sociale di appena
cinquemila euro, ha già raggiunto i
700 mila euro di fatturato.
E all’orizzonte c’è l’ampliamento con
l’apporto di investitori americani
e nuovi avanzamenti tecnologici
del prodotto. Obiettivo dichiarato
dell’inventore è favorirne la diffusione come se fosse un qualunque
elettrodomestico.
I pregi che hanno fatto la fortuna di
questa mini turbina sono l’ingombro
limitato, la bassa rumorosità e il fatto che riesca a mettersi in movimento anche con poco vento, grazie alla
corta distanza tra l’albero e le vele.
La direzione del vento è irrilevante.
Il sistema in funzione può raggiungere i sei kilowatt di potenza con 130
rotazioni al minuto.
Altro vantaggio non trascurabile è la
manutenzione ridotta.
Sei.2015
Pain, il francese secondo il quale per ottenere cinque
volte più energia dalla legna non bisogna bruciarla
ma compostarla, D’Alberti ha ricavato energia da un
cumulo di materiali di circa 20 metri cubi: fieno grosso, fascine-canne e concime di cavalli. Risultato: acqua calda (anche per il riscaldamento) e alla fine del
processo il compost ottenuto dal materiale organico
è buono anche come fertilizzante per il giardino o la
campagna.
(fonte: www.madoniepress.it)
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l’Energia nel Mondo
Nasce a Varese il primo impianto solare termico
per teleriscaldamento del sud Europa
Nascerà in Italia il primo impianto
solare termico per teleriscaldamento
del sud Europa. Sarà costruito a Varese dal gruppo societario A2A, multi
utility nata nel 2008, quotata nella
Borsa italiana e con un fatturato di
oltre cinque miliardi di euro registrato nel 2013.
stoccaggio dell’acqua prima dell’erogazione in cisterne da oltre quattrocento metri cubi.
Oltre ad un sostanzioso risparmio
economico, l’opera consentirà la salvaguardia dell’ambiente grazie alla
riduzione delle emissioni di anidride
carbonica in atmosfera. Si stimano
che viene adottata nell’Europa meridionale, proprio dove c’è più sole.
Gli impianti solari termici permettono di catturare l’energia solare e di
immagazzinarla per poi utilizzarla
nelle maniere più svariate. Ma, in
particolare, viene utilizzata per il riscaldamento dell’acqua corrente, in
sostituzione delle più note caldaie
che sono alimentate tramite gas naturale. L’innovativo impianto varesino, invece, produrrà calore da fonte
completamente rinnovabile. Entro il
2030 l’Unione Europea prevede un
incremento dell’utilizzo di questo
strumento pari al 2,1%.
In Toscana “rilanciano” col primo
ibrido a biomassa del mondo
8
L’impianto, costituito da 73 collettori
solari termici di circa 13 metri quadrati l’uno, garantirà il calore agli edifici attraverso la rete di distribuzione
cittadina. L’investimento, stimato in
400 mila euro, frutterà all’anno 450
megawatt/ora di energia termica,
pari al fabbisogno di acqua calda sanitaria di 150 appartamenti. Previsti
il raccordo con la rete cittadina e lo
Rete continentale
integrata delle
rinnovabili,
in rampa di lancio
il progetto
Best Paths.
L’Italia c’è.
un abbattimento dell’inquinamento
da Co2 pari a 108 tonnellate all’anno e una minore combustione fossile pari a 43 tonnellate equivalenti di
petrolio.
Nato a New York a fine Ottocento, il
teleriscaldamento solare è oggi una
tecnologia molto diffusa in Nord
America, Nord Europa, Cina, Giappone e Russia. Ma è la prima volta
Italia in prima fila nel programma europeo per le reti
di trasmissione di energia
elettrica. Parte Best Paths,
il progetto presentato a
fine ottobre e cofinanziato
dall’UE che dovrà realizzare un’integrazione su ampia scala delle reti e delle
È una prima (mondiale, in questo
caso) anche il primo impianto ibrido
a biomassa mai realizzato, che entro
la prossima estate arriverà in Toscana, a Castelnuovo Val di Cecina, in
provincia di Pisa.
Enel Green Power ha avviato il cantiere dell’innovativa centrale per
produrre elettricità. Il calore prodotto dalla biomassa sarà utilizzato per
surriscaldare il vapore geotermico,
che avrà come effetto quello di incrementare la potenza netta per la produzione di elettricità.
(fonti: www.a2a.eu, www.ecodallecittà.it,
www.rinnovabili.it)
fonti rinnovabili attraverso
i paesi comunitari per una
gestione intelligente del
mix dell’energia prodotta.
Il nostro paese sarà presente con Terna, gestore
del sistema elettrico.
Le reti dovranno in parte essere realizzate ex
Sei.2015
novo, mentre in parte
sarà possibile riconvertire e modernizzare quelle
esistenti. L’obiettivo? Un
trasporto efficace ed efficiente dell’energia, diminuendo le dispersioni e
con costi contenuti.
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l’Energia nel Mondo
Focus sulla blue energy:
presentato il progetto
Med Sea
Un’alleanza mediterranea per la
diffusione delle rinnovabili: al via
il progetto Med Sea, piattaforma di
cooperazione tra ricercatori,
operatori e autorità
Da maggio 2015 operativo il progetto Med Sea (Mediterranean Sustainable Energy Alliance), una nuova iniziativa
per la diffusione delle energie rinnovabili. È un’alleanza
multidisciplinare che riunisce rappresentanti di entrambe
le sponde del Mediterraneo, volta a diffondere le energie
rinnovabili e l’efficienza energetica nei paesi del Mare
Nostrum attraverso lo scambio di esperienze, know-how
tecnologico e best practice.
A lanciare la piattaforma di cooperazione per accelerare la
transizione verso sistemi energetici basati sulle rinnovabili
è RES4MED (Renewable Solutions for the Mediterranean),
organizzazione di compagnie energetiche quasi tutte
italiane.
Med Sea coinvolge non solo le istituzioni e le autorità, ma
anche i gestori dei sistemi di trasmissione, gli operatori industriali, gli enti, i centri di ricerca ed il mondo accademico. Il loro coinvolgimento per una maggiore comprensione
dei bisogni energetici locali, che risulti nella promozione
di soluzioni appropriate per la generazione rinnovabile
distribuita e l’efficienza, è la chiave per una strategia di cooperazione di successo. L’alleanza è aperta ad altri soggetti
che possano dare uno specifico valore aggiunto alla sua
missione globale.
Il progetto punta a facilitare il dialogo politico e istituzionale, a promuovere la competitività delle piccole e medie
imprese, lo sviluppo delle capacità e delle qualifiche professionali, ad attivare progetti pilota e modelli di business
innovativi.
Le attività di Med Sea verranno condotte in stretta collaborazione con l’Unione per il Mediterraneo e saranno
poste all’attenzione della Lega Araba, della Commissione
Europea e del Parlamento Europeo. La sua piena operatività è prevista già nel 2015, con la presentazione di un
programma delle attività alle istituzioni comunitarie e del
Mediterraneo.
(fonte: rinnovabili.it)
Energia pulita dal mare, nel mondo già molti progetti per lo
sfruttamento dei moti ondosi. La Corea del Sud detiene il primato
C’è il mare nel futuro dell’energia. Anzi,
dell’energia pulita. E in tutto il mondo
sono già diversi i paesi che guardano
ai moti ondosi per produrre elettricità.
A farla da padrone è la Corea del Sud,
dove non solo ha sede il più grande
impianto di energia delle maree che
ci sia attualmente al mondo (la Power
station di Sihwa Lake Tidal, con una
capacità di 254 megawatt, che abbatte le emissioni di Co2 di oltre 300 mila
tonnellate all’anno), ma dove sono in
cantiere altri grandi progetti.
SIEnergiaNEWS
Come quello di Incheon Bay, che dovrebbe essere completato entro il
2017 e che, una volta ultimato diven-
Sei.2015
terebbe il più grande del mondo. Anche il Regno Unito si prepara ad accogliere un impianto di energia delle
maree (Swansea Tidal Lagoon, in Galles) che, se ottenuta l’approvazione di
pianificazione, potrebbe alimentare
120 mila abitazioni per i prossimi 120
anni.
E poi la Francia, la Russia, il Canada,
la Cina e l’India che ha già firmato accordi per installare la prima centrale
elettrica di questo tipo.
(fonte: www.greenbiz.it)
9
a Scuola di Energia
Esperti in energie rinnovabili, efficienza
energetica e normativa di settore:
il master Reset nelle tre università siciliane
10
In piena fase di svolgimento i master Reset,
master universitari di secondo livello, associati
all’anno accademico 2014-2015, finalizzati a sviluppare competenze multidisciplinari nei settori
della ricerca, della produzione e della gestione
delle risorse energetiche, con particolare attenzione agli aspetti economici, normativi e tecnologici.
Teatro delle azioni didattiche ciascuna delle tre
università statali siciliane, quelle di Palermo, Catania e Messina. Destinatari sono i laureati (laurea
vecchio ordinamento oppure laurea specialistica
nuovo ordinamento) in discipline tecnico-scientifiche o economico-giuridiche che vogliono qualificarsi in ambiti innovativi della produzione e del
consumo di energia.
Sono stati ammessi a ciascun master trenta allievi.
Ogni percorso formativo ha la durata di 1.500
ore, suddivise in ore d’aula (distribuite fra lezioni, esercitazioni e seminari), ore di stage e ore di
studio individuale.
Prevista la possibilità per gli studenti partecipanti
di acquisire 60 crediti formativi universitari.
La fase d’aula è articolata in moduli formativi
che approfondiscono il quadro di riferimento
internazionale, europeo, nazionale e regionale;
la cogenerazione; le fonti di energia rinnovabili;
l’efficienza e la certificazione energetica; il ruolo e
i compiti degli enti locali.
A conclusione della fase in aula è in programma uno
stage in qualificate realtà imprenditoriali, scientifiche
e istituzionali operanti nel settore energetico.
Gli allievi che avranno superato positivamente le
prove intermedie e finali conseguiranno il diploma di
master universitario di secondo livello.
I master universitari su energia, ambiente e territorio
sono un’occasione importante per formare futuri
esperti in materie di grande attualità.
Master
universitario di II livello
RESET
Risparmio, Efficienza e Sostenibilità
Energetica dei Territori
Il Master intende fornire le competenze per
elaborare, implementare e gestire piani,
strategie e interventi di efficienza energetica
attraverso lo sviluppo di competenze
multidisciplinari nei settori della gestione
delle risorse energetiche rinnovabili
e della sostenibilità ambientale.
Regione Siciliana
La partecipazione è gratuita
Posti disponibili: 30
Scadenza: venerdì 23 gennaio 2015
Durata: 1.500 ore
a. a. 2014/2015
Per maggiori informazioni:
Università degli Studi di Palermo
Segreteria Master
Viale delle Scienze, Edificio 3
tel. 091 23890618
oppure ORSA
Segreteria Reset
tel. 091 5074684
www.unipa.it | www.reset.sicilia.it
Nel corso degli ultimi anni il mondo ha subito profonde trasformazioni. L’attenzione ai temi dell’energia,
dell’ambiente, della sostenibilità e della responsabilità sociale è cresciuta in modo significativo. Imprese,
istituzioni nazionali ed internazionali, organizzazioni,
manifestano un crescente fabbisogno di nuove figure
professionali capaci di affrontare queste sfide.
I master hanno avuto inizio a marzo 2015 e si prevede
abbiano termine a dicembre 2015.
Sei.2015
SIEnergiaNEWS
in Agenda
In arrivo il “bollino verde”, al convegno sul
Catasto impianti termici le prime anticipazioni
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Un viaggio nel nuovo Cite, acronimo per Catasto impianti termici
(http://cite.energia.sicilia.it), ma
anche una corposa anticipazione
sul “bollino verde”, l’etichetta
alla quale presto il Dipartimento
Energia della Regione Siciliana affiderà il compito di attestare l’efficienza energetica degli impianti
termici, requisito essenziale per
una maggiore sicurezza in casa e
per una bolletta più leggera.
Sono i temi del convegno intitolato
SIEnergiaNEWS
Il catasto degli impianti termici: il
ruolo della Regione e delle autorità
competenti. Verso il nuovo regolamento regionale, prima uscita
pubblica della campagna SiEnergia, che si è svolto il 18 dicembre
presso la Camera di Commercio di
Palermo.
Al tavolo dei relatori Domenico
Santacolomba, responsabile
dell’Osservatorio regionale e ufficio statistico per l’energia, Giacomo Guglielmo, project manager
Sei.2015
del Cite, Filippo Ribisi, presidente
di Confartigianato Imprese Sicilia,
Tonino Spada, presidente regionale di CNA Installazione Impianti, Maurizio Pucceri, coordinatore
regionale di Casartigiani Sicilia,
Maurizio Sebbio del Comune di
Messina, Giuseppe Lo Giudice
(organismo esterno dello stesso
Comune) e i funzionari di Finlombarda, Stefania Ghidorzi e Francesca Baragiola.
Hai una caldaia?
Regione Siciliana
Assessorato Regionale
dell’Energia e dei servizi
di pubblica utilità
Hai registrato
il tuo impianto di riscaldamento
al Catasto Regionale CITE?
È un adempimento obbligatorio per legge.
Rivolgiti al tuo tecnico di fiducia.
Campagna di informazione per la registrazione
degli impianti termiCi
www.cite.energia.sicilia.it
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