politiche per l`infanzia: riprendere l`iniziativa alla luce delle
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politiche per l`infanzia: riprendere l`iniziativa alla luce delle
POLITICHE PER L’INFANZIA: RIPRENDERE L’INIZIATIVA ALLA LUCE DELL’ESAME DELLE NORME INTERNAZIONALI, NAZIONALI, REGIONALI. La discussione concernente le politiche per l’infanzia è, di nuovo, entrata in un cono d’ombra, scacciata da altre emergenze. Molte, tuttavia, sono le ragioni che consigliano di produrre uno sforzo per portare-riportare in primo piano le problematiche legate all’infanzia e, tra queste, in particolare il discorso sulla diffusione e sulle caratteristiche degli asili nido, e quella sull’istituzione, con legge, del “garante” dei diritti dei bambini. La riduzione dei trasferimenti monetari agli enti locali per le politiche sociali – fatta con coerente determinazione dai governi di centro-destra - ha creato situazioni di emergenza che hanno avuto particolari ripercussioni nel settore dei servizi educativi gestiti dai comuni; in molte realtà si è avviato un processo di ridimensionamento della presenza pubblica e si sono aperti nuovi spazi all’intervento del “privato”, spesso al di fuori di qualsiasi regolamentazione. Ci sono segni evidenti di ciò; infatti, in questi ultimi anni è lievemente aumentato il numero degli utenti degli asili nido ma questo risultato è quasi esclusivamente avvenuto ad opera del solo “privato”. Il processo è evidente e non è possibile ignorarlo. Bisogna cercare di stabilire, allora, come far convivere queste diverse presenze facendone non più ragione di conflitto bensì di arricchimento e crescita collettiva. La situazione – se non s’interviene – evolve, naturalmente, verso una mutazione del servizio educativo all’infanzia non più come occasione di crescita, sviluppo, apprendimento, bensì come parcheggio per sopperire alle difficoltà della famiglia di custodia dei propri figli. Il centro destra, infatti, ha sviluppato una consapevole scelta con cui ha depotenziato il ruolo dell’ente locale nella gestione delle politiche dell’infanzia e questo ha ridotto l’attenzione agli aspetti della crescita e dello sviluppo evolutivo del bambino. Bisogna rilanciare un progetto complessivo sui diritti dei bambini e sui servizi all’infanzia che ponga grande attenzione ai problemi della crescita e dello sviluppo del bambino e bisogna contrastare culturalmente il modello nel quale l’aspetto essenziale è soltanto la custodia del bambino durante l’orario di lavoro dei genitori. Se è vero, com’è vero, che il successo scolastico, nel nostro sistema dell’istruzione, è ancora strettamente collegato alle differenze, soprattutto culturali e nel livello di istruzione delle famiglie, allora bisogna portare il bambino fuori dai condizionamenti legati al censo. La scelta, quindi, non può che essere che questa: fare degli asili nido il punto di partenza del percorso educativo. Appare necessario, quindi, che le politiche per l’infanzia siano assunte – sia dalle forze politiche di centro sinistra, sia dal governo, sia dagli enti locali guidati da amministrazioni di centro sinistra, sia dalle forze sociali, tra le priorità e con la determinazione necessaria e la visibilità che meritano. In questo contesto due obiettivi meritano di essere perseguiti con la necessaria determinazione: a) una “legge quadro” nazionale sugli asili nido; b) l’istituzione con una legge della figura del “garante” per l’infanzia. Serve una legge che definisca: - i diritti che devono essere affermati su tutto il territorio nazionale (i cosiddetti livelli essenziali, da concepire non come diritti minimi ma come livelli uniformi da assicurare a tutti i bambini); - le risorse, a carico del bilancio dello Stato, per assicurare i cosiddetti livelli essenziali; - le finalità psico- pedagogiche del servizio; - la formazione – a livello universitario - delle educatrici e degli educatori. Nel quadro della ripartizione delle competenze fissate dalla riforma del titolo V della Costituzione spetterà poi alle Regioni definire: a) la programmazione e lo sviluppo del sistema integrato dei servizi per l'infanzia; b) la determinazione degli standard relativi le modalità organizzative e di funzionamento dei nidi; e) la definizione dei requisiti qualitativi per l'accreditamento del privato; f) l'indicazione degli indirizzi per l'attuazione di iniziative di formazione del personale. Spetterà ai comuni, invece: a) l'attuazione del sistema integrato per l'infanzia, anche mediante la piena valorizzazione delle risorse presenti nel territorio; b) l'accreditamento, l'autorizzazione e il controllo dei soggetti privati. Bisogna istituire – per una maggiore tutela dei diritti dei bambini affermati nella “CONVENZIONE SUI DIRITTI DEL FANCIULLO” – (NEW YORK IL 20 NOVEMBRE 1989) – con legge dello Stato - la figura del “Garante” dell’infanzia. (in Parlamento è stata presentata – per ora è l’unica - una proposta di legge in tal senso. Primo firmatario è Piero Fassino). Al fine di riprendere l’iniziativa politica è quasi sempre utile conoscere la situazione da cui si parte e analizzarla in tutti i suoi aspetti. Potrebbe venir fuori l’opportunità, è questo quel che penso, di aggiornare le precedenti elaborazioni. Chi condivide quest’approccio (cioè l’utilità di conoscere meglio la situazione di partenza) - ma anche il semplice curioso – troverà di seguito tutti (almeno credo e, salvo smentite) i provvedimenti aventi valore di legge di livello internazionale, nazionale, regionale. Di seguito, sono indicati, nell’ordine: a) le disposizioni internazionali relative la tutela dell’infanzia ed i diritti dei bambini; b) le leggi nazionali relative la tutela dell’infanzia e gli asili nidi; c) le leggi regionali che riguardano gli asili nido; d) le leggi regionali che riguardano l’istituzione del garante/difensore dell’infanzia; e) le leggi regionali che riguardano la protezione/valorizzazione dell’infanzia; f) l’elenco delle proposte di legge della XV legislatura che riguardano l’infanzia e gli asili nido. ELENCO DELLE LEGGI INTERNAZIONALI DI TUTELA DELL’INFANZIA. ONU 23.09.1986 Accordo tra il governo della repubblica italiana e il fondo delle nazioni unite per l'infanzia per l'istituzione di un centro per l'assistenza all'infanzia in Firenze. ONU 20.11.1989. Convenzione sui diritti del fanciullo ONU 30.09.1990. Dichiarazione mondiale sulla sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dell'infanzia. PARLAMENTO EUROPEO Risoluzione A30172/ Del 08.07.92 . Risoluzione su una carta europea dei diritti del fanciullo. ELENCO DELLE LEGGI NAZIONALI SUGLI ASILI NIDO E SULLA TUTELA DELL’INFANZIA. Legge n. 2277 del 10.12.1925. Protezione e assistenza della maternità e dell'infanzia. Legge n. 860 del 26.08.1950. Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri. Legge n. 1044 del 06.12.1971. Piano quinquennale per l'istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato. Legge n. 176 del 27.05.1991. Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989. Legge n. 285 del 28.08.1997. Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza. Legge n. 451 del 23.12.1997. Istituzione della commissione parlamentare per l'infanzia e dell'osservatorio nazionale per l'infanzia. Legge n. 312 del 19.07.1988. Ratifica ed esecuzione dell'accordo tra il governo della Repubblica Italiana e il fondo delle nazioni unite per l’infanzia per l'istituzione di un centro per l'assistenza all’infanzia in Firenze. Legge n. 328 del 08.11.2000. Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Legge n. 77 del 20.03.2003. Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli, fatta a Strasburgo il 25 gennaio 1996. LEGGI REGIONALI RELATIVE AGLI ASILI NIDO ABRUZZO Legge regionale n. 76 del 28.04.2000. Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia. (1) BASILICATA Legge regionale n. 6 del 04.05.1973. Determinazione dei criteri generali per la costruzione, la gestione e il controllo degli asili – nido. (2) CALABRIA Legge regionale n. 12 del 27.08.1973. Disciplina degli asili nido.(3) CAMPANIA Legge regionale n. 12 del 27.08.1973. Costruzione, gestione e controllo degli asili - nido comunali. (4). EMILIA ROMAGNA Legge regionale n. 1 del 10.01.2000. Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia. (5). FRIULI - VENEZIA GIULIA Legge regionale n. 20 del 18/08/2005. Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia (6) LAZIO Legge regionale n. 59 del 16.06.1980 Norme sugli asili nido (7) Legge regionale n. 42 del 24.12.2003. Interventi a sostegno della famiglia concernenti l'accesso ai servizi educativi e formativi della prima infanzia. (7) LIGURIA Legge regionale n. 64 del 05.12.1994. Disciplina degli asili-nido e dei servizi integrativi. (8) LOMBARDIA Legge regionale n. 1 del 07.01.1986. Riorganizzazione e programmazione dei servizi socio-assistenziali della regione Lombardia.(9) Legge regionale n. 23 del 06.12.1999. Politiche regionali per la famiglia .(9) MARCHE Legge regionale n. 9 del 13.05.2003. Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l'infanzia, per l'adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie (10) MOLISE Legge regionale n. 18 del 22.08 1973. Norme per la costruzione, la gestione ed il controllo del servizio sociale degli AsiliNido.(11) PIEMONTE Legge regionale n. 3 del 15.01.1973. Criteri generali per la costruzione, l'impianto, la gestione ed il controllo degli asilinido comunali. (12). PUGLIA Legge regionale n. 6 del 03.03.1973. Programmazione e finanziamento del piano di costruzione degli asili – nido . (13) SARDEGNA Regolamento di attuazione della legge regionale 25 gennaio 1988, n. 4, recante:"Norme per il riordino delle funzioni socio – assistenziali. (14) SICILIA Legge regionale n. 39 del 22.07.1972 Istituzione di asili - nido nei comuni della Regione, in applicazione della legge 6 dicembre 1971, n. 1044. (15) TOSCANA Legge regionale n. 32 del 26.07.2002. Testo unico della normativa in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro. (16) TRENTINO ALTO ADIGE Legge Provinciale – Bolzano - n. 26 del 08.11. 1974 Asili nido. (17) Legge Provinciale – Trento - n. 4 del 12.03.2002 .Nuovo ordinamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. (17a) UMBRIA Legge regionale n. 30 del 22.12.2005. Sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. (18) VALLE D’AOSTA Legge regionale n. 11 del 19.05.2006. Disciplina del sistema regionale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.(19) VENETO Legge regionale n. 32 del 23.04.1990. Disciplina degli interventi regionali per i servizi EDUCATIVI alla prima infanzia: asili nido e servizi innovativi. (20) (1) Testo coordinato vigente. (2) Testo storico vigente. (3) Testo coordinato vigente. (4) Testo storico modificato da L. R. n. 21 del 16.11.1973). (5) Testo coordinato vigente. (6) Testo storico vigente. (7) Testo coordinato vigente. (8) Testo coordinato vigente. (9) Testo coordinato vigente. (10) Testo coordinato vigente. (11) Testo storico vigente. (12) Testo coordinato vigente. (13) Testo coordinato vigente. (14) Con legge 23 dicembre 2005, n. 23 sono state abrogate tutte le disposizioni riguardo gli asili nido, in attesa di nuove, ed è stato disposto che la materia sia – nel frattempo – disciplinata da un regolamento che applicava norme di una legge che è stata abrogata. (15) Testo storico modificato da L. R. n. 17 del 05.07.1974. (16) Testo coordinato vigente. (17) Testo storico modificato da L. P. n. 24 del 07-06-1975. (17a) Testo storico vigente. (18) Testo storico vigente. (19) Testo storico vigente. (20) Testo coordinato vigente. ELENCO DELLE LEGGI REGIONALI ISTITUTIVE DEL GARANTE/DIFENSORE INFANZIA. ABRUZZO Legge regionale n. 46 del 02-06-1988. Convenzione con l’UNICEF per l’istituzione del difensore dell’infanzia. BASILICATA Legge regionale n. 15 del 17-04-1990. Convenzione con l’UNICEF per l’istituzione del difensore dell’infanzia. Legge regionale n. 1 del 02-01-2003. Costituzione consulta regionale di protezione e pubblica tutela dei minori. CALABRIA Legge Regionale n. 28 del 12-11-2004. Garante per l'infanzia e l'adolescenza. EMILIA ROMAGNA Legge regionale n. 9 del 17.02.2005. Istituzione del garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza. FRIULI – VENEZIA GIULIA Legge Regionale n. 49 del 24.06.1993. Norme per il sostegno delle famiglie e per la tutela dei minori. LAZIO Legge regionale n. 38 del 28.10-2002. Istituzione del garante dell'infanzia e dell'adolescenza. LOMBARDIA Legge regionale n. 34 del 14 dicembre 2004 n. 34. Politiche regionali per i minori. MARCHE Legge regionale n. 18 del 15.10. 2002 .Istituzione del garante per l'infanzia e l'adolescenza. REGIONE VENETO Legge regionale n. 42 del 09.08. 1988. Istituzione dell’ufficio di protezione e pubblica tutela dei minori. ELENCO DELLE LEGGI REGIONALI CHE PROMUOVONO L’INFANZIA. ABRUZZO Legge regionale n. 140 del 23-12-1999. Promozione delle città dei bambini e delle bambine BASILICATA Legge regionale n. 10 del 16-02-2005. Interventi per la promozione di diritti ed opportunità per l'infanzia e l'adolescenza e per lo sviluppo di progetti per città dei bambini e delle bambine". EMILIA ROMAGNA Legge regionale n. 40 del 28-12-1999. Promozione delle città dei bambini e delle bambine. Legge regionale n. 10 del 24.05.2004. Partecipazione della regione Emilia - Romagna alla costituzione dell’associazione nazionale italiana "città amiche dell'infanzia e dell'adolescenza (CAMINA) ELENCO PROGETTI DI LEGGE PRESENTATI IN PALAMENTO RIGUARDANTI L’ISTITUZIONE DEL GARANTE PER L’INFANZIA E GLI ASILI NIDO. Alla Camera sono stati presentati 6 progetti di legge (5 dai partiti di centro sinistra, 1 dal centro destra): On. Teodoro Buontempo (AN). ISTITUZIONE DEL GARANTE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA. On. Sandra Cioffi (Pop-Udeur) ISTITUZIONE DEL GARANTE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA On. Piero Fassino (Ulivo). ISTITUZIONE DEL GARANTE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA. On. Federico Palomba (IdV). ISTITUZIONE DEL GARANTE NAZIONALE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA On. Pino Pisicchio (IdV). ISTITUZIONE DEL TUTORE PUBBLICO DELL’INFANZIA . On. Katia Zanotti (Ulivo). DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PERSONALE PER GLI ASILI NIDO E I SERVIZI INTEGRATIVI. Al Senato sono stati presentati 2 progetti di legge ( 1 dal centro sinistra, 1 dal centro destra): On. Anna Maria Serafini (Ulivo). ISTITUZIONE DEL GARANTE PER I DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA On. Maria Burani Procaccini (FI). ISTITUZIONE DEL GARANTE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA. Antonio Luongo A seguire la descrizione sintetica (non oltre 10 righe) del contenuto dei provvedimenti elencati.