Archivio_2011_files/Cavalli ext

Transcript

Archivio_2011_files/Cavalli ext
48
ENOGEA - II SERIE - N. 38
GLI IMPORTATORI
SETTIMA TAPPA: MAURIZIO CAVALLI
di Francesco Falcone
Apprezzato
per il suo entusiasmo e per la sua
grande passione,
Maurizio Cavalli è anche uno
Champagne in Italia.
dei più meticolosi conoscitori di
Una
conoscenza che traspare in modo evidente
dallo spessore e dalla personalità del suo listino.
Prima droghiere affascinato dal mondo
del vino, poi gestore di un enoteca di
successo nella frizzante Parma degli
anni Ottanta e Novanta, ora “giovane”
importatore apprezzato da un numero
sempre più consistente di appassionati e di operatori del settore,
Maurizio Cavalli è anche il più meticoloso conoscitore della Champagne
che io conosca. Una denominazione
che frequenta assiduamente da almeno quindici anni e che oggi, dopo un
lungo e accurato lavoro di selezione,
rappresenta il cuore pulsante del suo
catalogo commerciale. Assaggiatore
onesto, curioso, capace di interpretare le tendenze del mercato e della
critica conservando in ogni caso una
propria, consapevole, idea della tipologia, ha articolato una proposta ricca
e stimolante, in grado di toccare tutti
i principali distretti del comprensorio
champenois. Le aziende inserite nel
listino sono selezionate in base a
quattro principi cardine: cura e fedeltà
tipologica delle singole cuvée proposte, solido rapporto prezzo/qualità,
costanza nel rendimento e soprattutto
rigoroso rispetto dei caratteri peculiari
dei rispettivi terroir di origine. Fedele
a queste premesse, l'entusiasmante
risultato della degustazione ha messo
in luce il talento di giovani outsider del calibro di Raphäel Bereche,
Hubert Paulet, Emmanuel Brochet,
confermando al contempo le capacità
interpretative di vignaioli già noti agli
amatori come Marie Noëlle Ledru,
Gatinois, Jachy Charpentier, Jean
Vesselle, Lamiable e Bonnet Gilmert.
Ma non è finita: se è vero che le
fondamenta del listino sono rappresentate delle bollicine, non mancano
alcuni vini di valore “pescati” nel resto
della Francia, tra cui merita tutte
le vostre attenzioni un emozionante
Arbois prodotto da Jacques Puffeney
nelle aspre e antiche colline del Jura.
In ogni caso, per saperne di più, date
un'occhiata al sito aziendale, semplice nella grafica ma davvero generoso
di informazioni: www.mauriziocavallidistribuzione.com.
BREVE PROFILO
Legato al mondo del vino da ormai un
quarto di secolo in qualità di enotecario, Maurizio Cavalli ha fondato la
distribuzione che porta il suo nome
solo nel 2004, sebbene le prime
importazioni di Champagne risalgano
a metà degli anni novanta (in quel
periodo le bottiglie importate erano
però vendute solo nella sua enoteca
oppure distribuite personalmente ai
migliori ristoratori della provincia di
Parma). Nell'ultimo lustro la Cavalli
Distribuzione ha consolidato i rapporti
commerciali con una cinquantina di
aziende francesi (alcune delle quali
in esclusiva su gran parte del territorio nazionale) e il suo catalogo è
nelle mani di una quarantina di agenti
presenti in Emilia Romagna, Veneto,
Toscana, Lombardia e nelle principali
città italiane (sud compreso). La sede
dell'attività (uffici, depositi e punto
vendita) è a Parma, poco distante dal
centro storico della città.
CHAMPAGNE
Ben 24 aziende selezionate (gran parte
delle quali R.M), 170 referenze e una
varietà di stili davvero rara da trovare
in un unico listino, in grado di spaziare
dalle cuvée più quotidiane alle selezioni di prestigio, dalle interpretazioni
più classiche a quelle più innovative
e cerebrali: questa, in sintesi, l'offerta
della Cavalli Distribuzione. Visto il
numero consistente di Champagne
degustati ho inserito ciascuna delle
LA MONTAGNE DE REIMS
Situata tra Reims ed Epernay, su un
altopiano che non supera i 280 metri
di quota, nel dipartimento della Marna,
la regione viticola de la Montagne
de Reims raccoglie 8000 ettari vitati e il maggior numero di comuni
classificati Grand Cru: Ambonnay,
Beamont-sur-Vesle, Bouzy, Louvois,
Mailly-Champagne, Puisieulx, Sillery,
Verzenay e Verzy. Qui domina il pinot
nero (60% della superficie vitata),
seguito dallo chardonnay (che trova
nei comuni di Sillery, Trépail, VillersMarmery una qualità accertata da
secoli) e solo di rado dal pinot meunier. Gli Champagne migliori, in particolare quelli di Ambonnay e Bouzy
(nei quali la presenza di pinot nero
è prevalente) sono vinosi, vigorosi
e in grado di evolvere con energia
e armonia nel tempo, mentre nelle
zone più fresche di Verzenay e Verzy
si ottengono cuvée di temperamento,
92G
Il punto di partenza di questo articolo
è anche il punto più alto da cui partire
nel catalogo di Maurizio Cavalli, almeno tra le cuvée assaggiate in questa
occasione. Uno Champagne di personalità gratificante, che compensa
un naso ancora un po' segnato dalle
tostature del rovere (e da un lieve
tono vegetale) con una carbonica
raffinata e una struttura vinosa e agile
allo stesso tempo, trainata nell'allungo da un'acidità ficcante, saporita e perfettamente integrata. Chiude
con una lunghissima persistenza che
abbraccia sensazioni minerali e agrumate. Merita un calice ampio, una
temperatura di servizio piuttosto alta
e un piatto elaborato. Assemblaggio:
47% chardonnay, 33% pinot meunier,
20% pinot nero; dosaggio: 7,5 gr./l.;
annate di base: 2001.
Jean Vesselle
Champagne Brut
Grand Cru Prestige 2001 91F
Se amate lo Champagne maturo,
generoso, adatto più a un banchetto
sontuoso che a un frugale aperitivo, allora questo 2001 di Delphine
Vesselle rappresenta una delle più
belle opportunità del listino. Dopo
otto anni di affinamento sui lieviti si
presenta con un colore caldo, profumi di matrice terziaria (tostature,
nocciola, terra, radice, cedro) e una
tempra acida in tipico stile “Bouzy”
(ovvero incisiva e vigorosa) ben foderata da una materia carnosa e felicemente emulsionata dalla carbonica.
Non smette di crescere e di rifinirsi
per quattro giorni a bottiglia aperta.
Carattere, sostanza e longevità a un
prezzo competitivo. Assemblaggio:
70% pinot nero, 30% chardonnay;
dosaggio: 7,5 gr./l.
Bérêche & Fils
Champagne Extra Brut Premier
Cru Instant Le Cran 2004 90+F
Una viticoltura naturale, fermentazioni
spontanee, uso di botti di varia capacità per vinificazioni e maturazioni,
tiraggi spesso effettuati con tappi di
sughero, dosaggi più che essenziali:
questo, in breve, lo stile di Raphäel
Bereche, uno dei giovani più preparati
Marie-Noelle-Ledru
Champagne Brut Grand Cru Blanc
de Noirs Cuvée de Goulté 2006 90G
Da tempo fornitrice di uve alla Deutz di
Aÿ e alla Pol Roger di Epernay, Marie
Noëlle Ledru conserva la metà dei
suoi sei ettari coltivati tra Ambonnay
e Bouzy per elaborare Champagne
di classe, profondi, pieni, slanciati e
fortemente gastronomici, in cui la tipica robustezza del pinot nero è filtrata
attraverso una sensibilità interpretativa di altissimo livello. Esemplare
a tal proposito è la nuova edizione
del Cuvée de Goulté: ancora indietro
nell'evoluzione (dategli un paio d'anni,
almeno), ma già capace di portare in
primo piano un registro aromatico raffinato (mela, albicocca, agrume, bel
fondo gessoso), una carbonica dal
tatto delizioso e una trama intensa,
agile e articolata, di beva accattivante. Lo metti ovunque. Assemblaggio:
100% pinot nero; dosaggio: 7 gr./l.
Lamiable
Champagne Brut Grand Cru Blanc
de Blancs Cuvée Phéérie 2006 89G
Un blanc de blancs diverso, ammiccante, affusolato, difficile da comparare nel pur variegato mondo della
tipologia, in cui i tratti di eleganza
tipici dello chardonnay sono come
avvolti in un cremoso involucro da
blanc de noirs. Splendida dunque
la definizione dei profumi (nocciola
dolcissima, caramello, agrumi canditi,
sottobosco fine) e altrettanto risolta
la trama al palato, rotonda ma non
scontata, di vinosità proporzionata e
viva, solo un po' evanescente nella
carbonica per meritare in pieno l'eccellenza. Rispetto agli Champagne
che lo precedono è più sensibile
all'ossigeno. Oserei con un arrosto.
Assemblaggio: 100% chardonnay;
dosaggio: 7 gr./l.
IMPORTATORI: MAURIZIO CAVALLI
Hubert Paulet
Champagne Brut Premier Cru
Cuvée Risléus n.m. e ambiziosi della denominazione. La
traccia della sua filosofia produttiva è
tutta in questo squisito 2004: profumi
timidi (rovere e fiori) che si fanno più
ampi a contatto con l'aria (agrumi,
gesso, guscio di nocciola) e sviluppo gustativo rigorosamente secco, di
smagliante purezza sapida e di verticalità mai snervante. Chiude con un
respiro lungo, ampio, sfumatissimo.
Uno Champagne arcaico e innovativo
al tempo stesso, inconsueto e selettivo, che saprà invecchiare a lungo.
Assemblaggio: 55% chardonnay, 35%
pinot nero; dosaggio: non dosato.
49
tese, nervose, spesso mitigate da una
quota maggiore di chardonnay.
ENOGEA - II SERIE - N. 38
18 etichette recensite all'interno del
rispettivo distretto di origine (da nord
a sud: Montagne de Reims, Vallée de
la Marne, Côte de Blancs, Côte de
Sèzanne, Montgueux e Vignoble de
l'Aube). Se non conoscete ancora le
caratteristiche salienti della denominazione, sappiate che si trova a poco
meno di 150 chilometri a est di Parigi
e che dal punto di vista amministrativo interessa ben cinque dipartimenti.
I 33.000 ettari vitati attualmente in
produzione (divisi in 319 comuni e
ben 276.000 particelle catastali) sono
coltivati soprattutto nella Marna (67%
della superficie vitata) e in misura
minore nell'Aube (22% del totale),
nell'Aisne, nella Seine-et-Marne e
nell'Haute Marne. Le varietà ammesse dal disciplinare di produzione sono
il pinot meunier, il pinot nero e lo
chardonnay, affiancate da un centinaio di ettari di antiche varietà solo
sporadicamente utilizzate nelle cuvée
(arbanne, petit meslier, pinot blanc
e fromenteau). Dal punto di vista
produttivo il territorio è rappresentato
da quindicimila viticoltori (di cui 5000
elaborano e imbottigliano Champagne
con una propria marca: i cosiddetti
récoltant-manipulant), 250 Maisons
de Champagne (o négociant-manipulant) e 150 cooperative (coopérative
de manipulant). La superficie vitata
classificata Grand Cru ammonta a
circa 4000 ettari complessivi distribuiti
in 17 comuni, sono invece 5000 quelli
classificati Premier Cru (coltivati in 44
comuni).