Rapporto annuale 2008 (pdf 650 kb)

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Rapporto annuale 2008 (pdf 650 kb)
Schweizerische Eidgenossenschaft
Confédération suisse
Confederazione Svizzera
Confederaziun svizra
Bundesamt für Bevölkerungsschutz BABS
Office fédéral de la protection de la population OFPP
Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP
Uffizi federal da protecziun da la populaziun UFPP
Centrale nazionale d’allarme
2008
Schweizerische Eidgenossenschaft
Confédération suisse
Confederazione Svizzera
Confederaziun svizra
Centrale nazionale d’allarme
Ackermannstrasse 26, Casella postale
CH-8044 Zürich
Telefon +41 44 256 94 81
Telefax +41 44 256 94 97
www.naz.ch
mis imm
Misure immediate
NADAM
Rete per l’allarme e la misurazione automatica delle dosi
(Netz für automatische Dosisalarmierung und -messung)
NBC
Nucleare, biologico, chimico
OIR
Organizzazione d’intervento in caso d’aumento della radioattività
OMS
Organizzazione mondiale della sanità
OWARNA
Perfezionamento del sistema di preallarme e allarme
Decisione del Consiglio federale del 31.8.2005
PES
Presentazione elettronica della situazione
PF
Politecnico federale
PLANAT
Piattaforma nazionale Pericoli della natura
PpP
Partenariato per la pace
reg ter
Regione territoriale
SM CF CENAL
Stato maggiore Consiglio federale CENAL
SM cond Es
Stato maggiore di condotta dell’esercito
SM GSic
Stato maggiore della Giunta del Consiglio federale in
materia di sicurezza
SMCantC
Stato maggiore cantonale di condotta
SNV
Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe
SPOC
Single Point of Contact
SSS
Servizio sismologico svizzero
TIC
Tecnologia dell’informazione e della comunicazione
UFAM
Ufficio federale dell’ambiente
UFPP
Ufficio federale della protezione della popolazione
UFSP
Ufficio federale della sanità pubblica
UNDAC
United Nations Disaster Assessment and Coordination
ZWILAG
Deposito intermedio per le scorie radioattive
(Zwischenlager für radioaktive Abfälle)
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PREFAZIONE
Quattro settimane di permanenza continua, una presentazione della situazione all’attenzione di 500 gruppi di utenti e misurazioni della radioattività a
Ginevra, Berna e Basilea: l’Euro 2008 è stato anche per la Centrale nazionale d’allarme l’evento che ha maggiormente caratterizzato la sua attività l’anno
scorso. Ma non si è trattato semplicemente di contribuire alla protezione
della popolazione durante il campionato di calcio. Soprattutto nella fase dei
preparativi, Euro 08 ci ha infatti permesso di consolidare la collaborazione
con i partner e di esercitare su vasta scala le nostre attività, i processi e gli
strumenti.
Oltre a adempiere il nostro dovere di sorveglianza della radioattività, durante l’Euro 08 abbiamo gestito un centro di notifica e di analisi della situazione a favore delle organizzazioni partner. Questo incarico ci è stato affidato
dal Consiglio federale come misura dedotta dai risultati del progetto OWARNA,
e a partire dal 2009 lo svolgeremo regolarmente in caso di catastrofi naturali e tecnologiche. Euro 08 ci ha offerto spunti preziosi per migliorare i processi in vista di simili eventualità.
Ma la prova più importante l’ha sostenuta la nostra Presentazione elettronica della situazione (PES), che
ha consentito lo scambio di dati tra i partner nazionali ed esteri incaricati di garantire la sicurezza durante
l’Euro 08. Sono molto soddisfatto che la nuova versione PES 2.0 abbia superato senza problemi questa prova
del fuoco. Ciò dimostra che abbiamo seguito la strada giusta: le esperienze raccolte negli ultimi anni ci hanno
permesso di sviluppare gradualmente e modularmene uno strumento molto affidabile, versatile e semplice da
usare.
Nel 2008 si è confermata una tendenza che riscontriamo ormai da diversi anni: eventi che si verificano
all’estero assumono, a causa della risonanza mediatica, degli interessi di cittadini svizzeri sul posto o di notizie discordanti, un’importanza che in prima analisi non viene sempre riconosciuta dal nostro servizio di picchetto. Può ad esempio capitare che un evento radiologico all’estero venga ritenuto «non pericoloso per la
popolazione»; se però da lì a poco inizia la stagione delle vacanze, d’un tratto l’evento focalizza su di sé l’interesse dei media, della popolazione e delle autorità. Simili eventi devono essere monitorati più a lungo e da
team più numerosi. Nel 2008 sono state impiegate a più riprese squadre speciali per seguire eventi di lunga
durata ma poco pericolosi per la Svizzera, come l’abbattimento del satellite spia USA 193 e gli incidenti
nell’impianto di ritrattamento di Tricastin e nella centrale nucleare di Krsko. Queste esperienze hanno dimostrato che con il nostro sistema di formazione, che prevede vaste conoscenze di base per tutti i collaboratori della CENAL e conoscenze tecniche nei settori specifici, è molto valido poiché permette di costituire i team
in modo modulare e in base alle esigenze del momento. Durante l’Euro 08 i nostri collaboratori hanno potuto
dividersi subito i compiti e darsi il cambio, potendo sempre contare sulla perizia tecnica di tutti i colleghi. La
disponibilità permanente di uno specialista in materia di radioattività si è rivelata particolarmente utile, ad
esempio nell’ambito dell’informazione all’attenzione dei media e della popolazione.
Per me questo è l’ultimo rapporto annuale che presento come capo CENAL. Dopo dieci anni lascio questa
attività per affrontare, da aprile 2009, una nuova sfida nell’economia privata. Mi congedo a cuor leggero sapendo di lasciare una squadra affiatata e motivata. Più che tutti gli strumenti e i processi operativi, sono le
persone a fare la differenza quando si tratta di collaborare in modo proficuo e gestire in modo adeguato un
evento. Auguro a queste persone straordinarie, della squadra CENAL e di tutte le organizzazioni partner nazionali e esteri, ogni bene e un futuro ricco di soddisfazioni.
Marco Brossi, capo CENAL
1
03.09
2
600
860212538
INDICE
pagina
Prefazione
1
Punti salienti
I tre casi radiologici della scorsa estate:
Krsko, Tricastin, Fleurus
Taskforce «Satellite»: la CENAL ha seguito
l’abbattimento del satellite USA 193
Introduzione dei nuovi formulari ICARO:
la CENAL assiste i cantoni
Euro 08:
collaborazione della Centrale nazionale d’allarme
Attività del servizio di piccetto 2008
Statistica del servizio di picchetto
4
7
8
9
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12
Istruzione del servizio di picchetto
Istruzione del servizio di picchetto CENAL
13
Esercitazioni 08
09 luglio – Esercitazione ConvEx III 2008
29 ottobre – Esercitazione KETO
20 novembre – Esercitazione Fessenheim
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19
Personale
Personale
Organigramma
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Appendice
Abbreviazioni
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3
PUNTI SALIENTI
I tre casi radiologici della scorsa estate: Krsko, Tricastin e Fleurus
Nel 2008 la CENAL ha seguito l’evolversi di tre casi radiologici. Mentre gli incidenti verificatisi nelle
centrali nucleari di Krsko (Slovenia) e di Tricastin (Francia) sono finiti sulle prime pagine dei giornali, la
notizia della fuga radioattiva dall’istituto di Fleurus (Belgio), che produce radioisotopi per uso medico,
è passata solo in sordina. La CENAL ha comunque tracciato il quadro della situazione e studiato gli
eventi per valutare le proprie procedure.
La prima segnalazione ECURIE dell’incidente verificatosi nella centrale nucleare di Krsko è giunta alla
CENAL via fax la sera del 4 giugno 2008. ECURIE è
il sistema introdotto dall’UE nel 1995 per lo scambio
rapido di informazioni tra i «National Contact Points»
in caso d’emergenza radiologica. Le informazioni
urgenti vengono trasmesse via fax.
Allerta ECURIE dalla Slovenia
Le autorità slovene per l’energia nucleare segnalano
un incidente presso la centrale nucleare di Krsko in
Slovenia, circa 400 chilometri a est della Svizzera.
Secondo la prima informazione ECURIE giunta alla
CENAL, si è verificato un guasto al circuito primario
di raffreddamento con una lieve fuoriuscita di liquido
refrigerante. La centrale è stata spenta. Visto che
sono state seguite le normali procedure di spegnimento, la CENAL giudica non grave l’incidente. In
caso d’emergenza sarebbe infatti scattato l’arresto
rapido, che disattiva subito il reattore ma danneggia
la meccanica dell’impianto e richiede onerose riparazioni. L’incidente sembrava più grave di quanto non
fosse, poiché è stato segnalato con un messaggio
di allerta. È vero che per rafforzare la fiducia reciproca, testare le procedure e i collegamenti e prepararsi ad un eventuale inasprimento della situazione,
l’esecutivo UE avvisa, tramite il sistema ECURIE, i
punti nazionali di contatto anche in caso di eventi
non pericolosi, ma un «messaggio d’allerta» dovrebbe essere trasmesso solo a determinate condizioni.
Le informazioni disponibili all’inizio di un evento sono
però spesso incomplete e non permettono di stimare se queste condizioni sono soddisfatte. Per questo
motivo le autorità slovene hanno deciso di diffondere un’allerta.
Primo passo: verificare e completare
le informazioni
Il servizio di picchetto della CENAL chiama in servizio
altri collaboratori per verificare la segnalazione e raccogliere ulteriori informazioni. Le autorità slovene
hanno classificato l’incidente al livello 0 della scala
INES (International Nuclear Event Scale), ossia come
una deviazione non significativa per la sicurezza.
4
Dopo un confronto con le informazioni di diversi partner, la situazione diventa più confusa. Le informazioni trasmesse via ECURIE dalla Slovenia sono state
inoltrate, attraverso i canali previsti, anche all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Nei
suoi comunicati standard l’AIEA conferma trattarsi di
un piccolo incidente che ha richiesto lo spegnimento della centrale nucleare, ma non esclude conseguenze radiologiche transfrontaliere. Il servizio di
picchetto della CENAL contatta quindi direttamente
le autorità slovene, che confermano la versione iniziale di un piccolo guasto senza conseguenze al circuito primario di raffreddamento. Il reattore è stato
spento e la situazione è sotto controllo.
Secondo passo: informare i partner e la popolazione
La CENAL riesce a valutare la situazione radiologica
basandosi sui valori trasmessi dalle stazioni radiometriche dei Paesi confinanti e raccogliendo informazioni supplementari. Si tratta ora di informare i partner
e la popolazione. Con un comunicato stampa, la
Commissione europea annuncia che è stata diffusa
un’allerta via ECURIE: una procedura finora ignota
alla CENAL e agli altri punti nazionali di contatto.
Questo comunicato piuttosto scarno scatena una
ricerca frenetica di informazioni da parte dei media.
Le organizzazioni partner, spaventate dalle notizie
riportate nei dispacci d’agenzia, chiedono ragguagli
alla CENAL. Dopo aver raccolto informazioni presso
diversi partner esteri, la CENAL deve far fronte a
un’ondata di richieste. I due responsabili dell’informazione vengono integrati nello stato maggiore. Si
trovano subito a gestire una grossa mole di lavoro
poiché, oltre a rispondere a numerose domande,
devono preparare informazioni comprensibili anche
per i profani. Il clamore mediatico si placa poco prima
di mezzanotte, quando le autorità della Slovenia e dei
Paesi limitrofi, la Commissione europea e la CENAL
pubblicano informazioni rassicuranti nei loro siti web.
Dopo aver valutato in dettaglio il caso di Krsko, la
CENAL decide di modificare alcune sue procedure
d’intervento. Grazie alla rete d’informazione, lo stato
maggiore ha potuto accertare in fretta che la situazione era sotto controllo e che non sussisteva alcun
rischio per la popolazione. Ma non è riuscito a soddisfare subito la forte richiesta di informazioni dei
partner e della popolazione dopo il comunicato
scarno dell’UE. In futuro, il servizio di picchetto dovrà
mobilitare più personale per far fronte a simili casi,
così da preparare le informazioni già prima di essere
sommerso da domande. Prevedere un’escalation
della richiesta di informazioni rimarrà tuttavia un’impresa difficile. In passato, simili eventi radiologici non
avevano infatti mai suscitato tanto clamore mediatico.
Fuoriuscita d’acqua contaminata dalla centrale
nucleare di Tricastin
L’8 luglio, l’autorità francese di vigilanza degli impianti nucleari ASN segnala una fuoriuscita di 30 metri
cubi di acqua contaminata da uranio dall’impianto di
arricchimento e ritrattamento di Tricastin. Le autorità
locali emanano il divieto di consumo d’acqua potabile e d’irrigazione in alcuni comuni e il divieto di
pesca e di balneazione nei due corsi d’acqua a valle
dell’impianto. Nei giorni successivi vengono fornite
diverse versioni contraddittorie dell’incidente. Molte
cerchie mettono in dubbio le informazioni dell’ASN
e le concentrazioni di uranio rilevate. L’Institut de
radioprotection et de sûrete nucléaire (IRSN) sospetta che le concentrazioni misurate risalgano a un incidente precedente. L’ASN minimizza la perdita di
liquido a dodici litri e riscontra diverse infrazioni alle
regole d’esercizio dell’impianto. Inizia quindi a pubblicare costantemente le concentrazioni d’uranio
misurate nei corsi d’acqua e nelle falde della regione
di Tricastin. La CENAL rimane in contatto con la rappresentanza regionale dell’ASN a Lione e segue tutti
i comunicati stampa sull’argomento.
Molte domande da parte dei viaggiatori
La CENAL capisce subito che è necessario informare la popolazione. Anche se l’incidente ha solo conseguenze locali, la vicinanza con la Svizzera, la popolarità della regione turistica di Tricastin (che dista
circa 65 km da Avignone e si trova direttamente
sull’asse autostradale e ferroviario tra Ginevra e la
costa atlantica francese) e l’incongruenza delle notizie scatenano una forte richiesta di informazioni e
un’intensa consultazione del sito della CENAL, costantemente aggiornato e corredato di link con le
autorità della regione colpita.
Oltre a informare la popolazione, la CENAL informa ininterrottamente le organizzazioni partner e gli
organi superiori. La valutazione dell’evento mette in
evidenza soprattutto l’importanza della collaborazione con la Divisione politica IV dell’EDA, responsabile di informare i viaggiatori. Questa collaborazione
dovrà continuare anche in futuro.
Fuga radioattiva a Fleurus in Belgio
Il terzo incidente radiologico, che impegna per diverso tempo la CENAL, si verifica presso l’Institut des
Radioéléments di Fleurus (IRE) in Belgio. L’IRE produce radioisotopi per uso medico. Il 22 agosto si
verifica una fuga di iodio gassoso 131. L’incidente
viene segnalato solo tre giorni più tardi attraverso i
canali internazionali. Probabilmente durante il fine
settimana è passato inosservato. Le autorità belghe
lo classificano al livello 3 (guasto grave) della scala
INES comprendente sette livelli. Anche in questo
caso, vista l’esigua quantità di iodio radioattivo fuoriuscito, si prevedono solo conseguenze locali. La
CENAL procede subito alla preparazione delle informazioni per evitare lo stress vissuto durante l’incidente di Krsko.
Raccomandazioni di comportamento in un
raggio di 5 km
La CENAL raccoglie informazioni supplementari
presso le autorità belghe e i partner internazionali e
analizza i provvedimenti adottati in Belgio. Le autorità belghe raccomandano agli abitanti che vivono in
un raggio di 5 chilometri dall’istituto di non consumare frutta, verdura, latticini e acqua piovana della
regione. Non emanano però direttive di comportamento vincolanti. L’attività dell’istituto viene sospesa
fino a nuovo ordine e si procede a una verifica radiometrica. Dopo una settimana le raccomandazioni di
comportamento vengono revocate.
Il compito principale della CENAL è stato informare costantemente le organizzazioni partner
5
sull’evoluzione della situazione fino alla revoca delle
raccomandazioni di comportamento.
Pericolo di carenza di radioisotopi scongiurato
La CENAL non ha ricevuto alcuna richiesta d’informazioni da parte della popolazione. In effetti i massmedia avevano dato molto più risalto all’incidente
di Tricastin, ma si sono interessati al caso di Fleurus
molto più a lungo. L’interruzione dell’attività da
parte dell’istituto di Fleurus ha ridotto le scorte dei
radioisotopi necessari per radioterapie e diagnosi
per immagini. L’istituto Fleurus è uno dei pochi impianti al mondo che producono radioisotopi per uso
6
medico, e gli impianti analoghi dell’Olanda e della
Francia non erano in attività al momento dell’incidente. Secondo le informazioni della CENAL, la
temuta carenza di radioisotopi non si è però verificata.
L’incidente è stato per la CENAL un’occasione
per valutare nei dettagli e su un lungo periodo le
informazioni ufficiali giunte attraverso i canali internazionali. Il caso è stato costantemente seguito dal
servizio di picchetto. L’evento ha permesso anche
di verificare una volta di più i contatti diretti con le
autorità estere, in questo caso con l’autorità belga
di sorveglianza nucleare FANC.
Taskforce «Satellite»: la CENAL ha seguito l’abbattimento del satellite USA 193
A metà febbraio la CENAL ha prestato un intervento insolito: il satellite USA 193, fuori controllo dal
suo lancio nel gennaio 2006, minacciava di precipitare sulla Terra con il suo carico di idrazina, un
propellente altamente tossico.
Dato che la CENAL funge da punto di contatto nazionale per i casi di caduta di satelliti, era suo compito analizzare le informazioni in arrivo, diffonderle e
adottare eventuali misure necessarie. Questo compito piuttosto anomalo le era stato originariamente
assegnato poiché disponeva di una permanenza
sulle 24 ore, ma soprattutto perché le prime generazioni di satelliti erano dotate di batterie nucleari.
Grazie alla sua sezione Radioattività e al sostegno
dell’Organizzazione di misurazione, la CENAL sarebbe in grado di localizzare frammenti radioattivi, di
disporne il recupero appropriato e di informare la
popolazione e le autorità in modo competente. L’ultimo intervento della CENAL nell’ambito della caduta
di satelliti risale al 2001, quando fu abbattuta la stazione spaziale MIR.
Taskforce «Satellite»
Per seguire il caso «USA 193» la CENAL ha istituito
un gruppo di lavoro denominato «Taskforce Satellite», composto da specialisti dei settori intervento,
analisi della situazione e informazione. I suoi compiti principali erano analizzare il rischio, realizzare una
rete di partner e informare gli organi interessati e
l’opinione pubblica.
La rete di partner è stata realizzata rapidamente
e comprendeva l’ambasciata americana a Berna,
l’addetto alla difesa dell’ambasciata svizzera a Washington, l’Agenzia spaziale europea ESA a Darmstadt e le organizzazioni partner della CENAL nei
Paesi limitrofi. Visto che gli aspetti giuridici in caso
di caduta di un satellite sono disciplinati in un accordo internazionale, è stata contattata anche la Direzione del diritto internazionale pubblico. Si è inoltre
ricorso intensamente all’«Open Source Intelligence».
Nei forum specializzati sul web erano spesso reperibili preziose informazioni di prima mano.
Rischio scarso
La valutazione delle informazioni raccolte ha dimostrato che il rischio per il nostro Paese era esiguo:
anche se sorvolava la Svizzera diverse volte a settimana, il satellite impiegava comunque meno di un
minuto per transitare sopra il nostro Paese. Le informazioni sono state messe a disposizione dei partner
tramite la presentazione elettronica della situazione
(PES). I dati concernenti l’evoluzione della situazione,
i rischi legati all’idrazina e altre informazioni specifiche sono state trasmesse in permanenza ai cantoni,
alle forze d’intervento, agli organi federali e al Consiglio federale. Le informazioni comunicate alla popolazione si rifacevano in gran parte a quelle fornite
alle autorità. In seguito alla pubblicazione di un comunicato stampa, la CENAL ha approfittato delle
numerose domande poste dai media e di alcune interviste per ribadire che il rischio che dei frammenti
precipitassero sul territorio svizzero era minimo e per
ricordare che se ciò fosse accaduto era opportuno
non avvicinarsi ai detriti e chiamare la polizia.
Abbattimento del satellite USA 193
Il 21 febbraio 2008 la marina americana ha abbattuto il satellite con un missile. Il serbatoio di idrazina è
stato distrutto e i frammenti del satellite si sono disintegrati nell’impatto con l’atmosfera. L’allarme è
così rientrato e la taskforce è stata sciolta. L’«After
Action Review» ha sottolineato soprattutto l’importanza della ricerca in Internet, che ha permesso alla
CENAL di ottenere informazioni importanti ancor
prima che venissero diffuse attraverso i canali ufficiali.
La «Taskforce Satellite», costituita dal capo della CENAL Marco
Brossi (2° da destra) e collaboratori dei settori intervento, analisi
della situazione e informazione durante una seduta. (Foto: CENAL)
7
Introduzione dei nuovi formulari ICARO: la CENAL assiste i cantoni
In un deposito di pneumatici nella periferia di una città svizzera scoppia un grande incendio che
sprigiona una densa colonna di fumo. In simili casi è necessario avvisare subito gli abitanti di chiudere
le finestre e rimanere in casa finché sussiste il rischio d’intossicazione.
La centrale operativa della polizia trasmette alle emittenti radiofoniche le istruzioni da diramare alla
popolazione.
Tutte le emittenti sono tenute a diffondere immediatamente i comunicati urgenti della polizia. Per la
SSR questa procedura si chiama ICARO.
La polizia disponeva già di formulari elettronici per la
redazione dei comunicati ICARO. Sinistri recenti
come il rogo di Steinhausen del 2007 hanno però
evidenziato le lacune di questi vecchi formulari. La
polizia del Canton Zurigo ha quindi pregato la CENAL
di sviluppare nuovi formulari. Se ne è occupato un
gruppo di lavoro formato da rappresentanti di diversi corpi di polizia e dai responsabili ICARO della DRS
e della CENAL.
Formulari semplici e flessibili
I nuovi formulari sono più semplici e si possono utilizzare per tutti i sinistri. Sono facili da compilare e
ciononostante contengono informazioni più dettagliate rispetto a quelli vecchi. A partire dai dati inseriti viene generato automaticamente un comunicato
completo che può essere letto direttamente dai conduttori delle emittenti radiofoniche senza richiedere
alcuna preparazione particolare. Ciò permette di evitare malintesi e guadagnare tempo prezioso.
stizia e polizia (CDCGP) si sono divisi i lavori per
l’elaborazione dei nuovi formulari, che sono stati
completati nel mese di maggio, giusto in tempo per
l’EURO 2008.
Dalla loro introduzione, i nuovi formulari ICARO
hanno già superato varie prove. Sono stati ad esempio utilizzati con successo per annunciare un falso
allarme nel Canton Lucerna e un incidente chimico
nel Canton Zurigo. Sia la radio DRS che gli enti interessati si dichiarano soddisfatti dei nuovi formulari.
Questo progetto limitato nel tempo ha permesso
alla CENAL, quale partner a livello federale, di assistere efficacemente i cantoni conciliando i diversi
interessi e trovando dei compromessi per accontentare tutti. Il dialogo con le parti interessate continuerà anche in futuro al fine di soddisfare nuove esigenze e trovare soluzioni adeguate.
Formulari elettronici per diversi sinistri
Sul modello dei formulari della CENAL per il caso
d’aumento della radioattività, sono state sviluppate
rapidamente le prime maschere di compilazione. Si
tratta di un set di formulari per sinistri del tipo
«acqua»(piene, inondazioni ecc.), «terra» (frane,
smottamenti ecc.) e «aria» (emissione di sostanze
tossiche ad esempio in seguito a incendi o a fuoriuscite di cloro da piscine coperte) nonché di formulari per il cessato e falso allarme. Gli utenti possono
così scegliere informazioni ed eventuali istruzioni di
comportamento confacenti a ciascuno di questi casi.
Pur essendo formulari su misura, sono così simili tra
loro da poter essere compilati sempre con la stessa
logica. Si compilano in fretta scegliendo tra alternative già pronte. E per essere pronti a qualsiasi evenienza, oltre ai formulari predefiniti ne è stato approntato anche uno da compilare liberamente.
Prime esperienze raccolte con i nuovi formulari
Dopo aver discusso e scelto le soluzioni migliori,
l’UFPP e la Conferenza dei direttori cantonali di giu8
Il rogo di Steinhausen del 2007 è stato uno degli episodi che ha
indotto a sviluppare nuovi formulari ICARO (Foto: Assicurazione
immobiliare di Zugo)
Euro 08: collaborazione della Centrale nazionale d’allarme
Per una volta la Centrale nazionale d’allarme (CENAL) ha collaborato alla realizzazione di un evento
festoso. Per tutta la durata dell’Euro 08 ha rafforzato il suo stato d’allerta per sostenere il comitato
organizzativo. Gli organi federali, i cantoni, le host city e i gestori di rete si sono scambiati le informazioni importanti per la protezione della popolazione tramite la piattaforma d’informazione elettronica
protetta (PES) della CENAL.
La Centrale nazionale d’allarme (CENAL) ha rafforzato il suo stato d’allerta e gestito il centro nazionale di notifica e di analisi della situazione (CNA) per
tutta la durata dell’EURO 08. Anche lo SM CF CENAL,
la formazione di sostegno militare della CENAL, è
stata messa in stato d’allerta per intervenire in modo
rapido e conforme alla situazione.
La CENAL è rimasta in contatto permanente con
il Police Information and Coordination Centre (PICC),
incaricato di dirigere il dispositivo di sicurezza
dell’EURO 08, e con le organizzazioni partner nel
campo della protezione della popolazione (cantoni,
gestori di rete, servizi tecnici e organi internazionali).
Ha stilato rapporti periodici sulla situazione in Svizzera, molto frequenti nei giorni in cui si sono disputate le partite. Inoltre la CENAL era sempre pronta ad
aiutare gli organi di condotta dei cantoni e delle host
city a fronteggiare eventuali imprevisti.
Scambio d’informazioni tramite la presentazione elettronica della situazione (PES)
Le organizzazioni che hanno collaborato all’analisi
della situazione durante l’Euro 08 si sono scambiate
le informazioni attraverso la presentazione elettronica della situazione (PES). La CENAL ha organizzato
corsi preliminari per gli utenti di questa piattaforma.
L’Euro 08 è stata la prova del fuoco per la PES. Mai
in precedenza sono stati mobilitati così tanti partner
per un intervento di così lunga durata. Circa 500
gruppi di utenti si sono scambiati informazioni tramite la nuova versione PES 2.0, che si è confermata
uno strumento semplice, affidabile e facile da usare.
Le chiamate all’helpline della CENAL sono state infatti pochissime.
CENAL responsabile per la situazione generale
nel campo della protezione della popolazione
Quale centro federale di notifica e di analisi della situazione, la CENAL è responsabile di monitorare le
situazioni prioritarie per la protezione della popolazione (BREL). Per tutta la durata dell’Euro 08 ha
quindi stilato rapporti quotidiani sulla situazione del
traffico, dei trasporti, delle telecomunicazioni e delle
La radioattività ambientale di Basilea era già stata misurata
durante l’esercitazione trinazionale del 2007. Su mandato
dell’organizzazione dell’Euro 08, nel 2008 sono state nuovamente controllate alcune zone. L’immagine mostra l’elicottero
di misurazione specchiato nella torre della fiera. (Foto: CENAL)
reti elettriche, sulle previsioni meteo e sui livelli dei
fiumi e dei laghi. In caso di emergenze straordinarie
avrebbe aggiunto informazioni di altri organi specialistici (notifiche di terremoto ecc.). I rapporti sono stati
pubblicati principalmente in tedesco e francese
all’attenzione dei cantoni ospiti, ma anche in inglese
e italiano.
A Basilea e presso il PICC di Berna era sempre
presente una persona di contatto della CENAL che
inoltrava immediatamente le informazioni locali alla
sede CENAL di Zurigo. I capi intervento e i responsabili settoriali avevano così a disposizione sul posto
un interlocutore della CENAL cui chiedere informazioni e nuovi prodotti necessari per gestire l’intervento. Gli interlocutori hanno inoltre aiutato a adeguare dinamicamente i piani cronologici, tenendo
conto della cooperazione tra i vari partner. I prodotti dell’analisi della situazione sono stati concepiti in
modo che ogni organo potesse disporre degli ultimi
dati forniti dall’organo che lo precedeva nella catena
dell’informazione. I rapporti sulla situazione prioritaria per la protezione della popolazione (BREL) stilati dalla CENAL potevano così confluire, con i dati
attuali e nelle lingue richieste, nel rapporto generale
del PICC.
9
Situazione radiologica e aeroradiometria prima
dell’Euro 08
Già nell’ultima settimana di maggio, la squadra aeroradiometrica della CENAL ha sorvolato le host city
di Berna, Basilea e Ginevra per misurare la radioattività ambientale. In caso di un evento con emissione
di radioattività, sarebbe così stato possibile calcolare, in modo rapido e preciso, la deviazione dalla
norma. Per monitorare la situazione radiologica e
sorvegliare i valori della radioattività durante l’Euro
08, la CENAL ha installato sonde supplementari nelle
host city e incaricato le squadre d’intervento di eseguire misurazioni in loco. In caso effettivo, la CENAL
avrebbe coordinato le operazioni radiometriche e
fornito la consulenza tecnica per garantire la protezione delle squadre d’intervento e della popolazione.
I relativi piani sono stati elaborati in collaborazione
con le autorità cantonali prima dell’Euro 08.
Un evento senza incidenti che ha arricchito il
nostro bagaglio di esperienze
L’Euro 08 è stato per la CENAL un intervento atipico
poiché ha richiesto lunghi preparativi, piani dettagliati e un elevato stato d’allerta durante quattro settimane. Il centro di notifica e di analisi della situazione
era occupato in permanenza grazie all’istituzione di
due turni di personale. Altri servizi di picchetto e parti
dello SM CF CENAL erano sempre pronti ad entrare
in azione su chiamata.
Il campionato di calcio si è chiuso senza incidenti di rilievo. I mezzi disponibili non sono mai dovuti
intervenire. Solo in un caso è stato chiamato in servizio il picchetto di radioprotezione per accertamenti. Gli specialisti giunti sul posto hanno subito con-
In diverse host city sono state impiegate sonde mobili NADAM
per misurare la radioattività durante l’Euro 08. La sonda nella
foto si trovava presso lo stadio di Ginevra. (Foto: CENAL)
10
fermato il sospetto di misurazione errata della
radioattività.
L’Euro 08 ha permesso alla CENAL di acquisire
preziose esperienze, intrecciare nuovi contatti e intensificare le collaborazioni in corso. Il dispositivo di
analisi coordinata della situazione era molto complesso e comprendeva organi di tutti i livelli statali,
gruppi di lavoro costituiti ad hoc e altri enti come ad
esempio l’UEFA e i partner privati. Questa collaborazione complessa ha richiesto condizioni straordinarie, in particolare per lo scambio dei dati confidenziali che dovevano essere accessibili solo agli organi
autorizzati. I diversi metodi di lavoro dei partner
hanno inoltre richiesto uno scambio costante di informazioni sulle modalità di collaborazione. Visto che
molti partner hanno collaborato a titolo volontario,
all’imposizione dall’alto si è preferita una ricerca
comune delle soluzioni.
Particolarmente importanti sono le esperienze
acquisite con la gestione del centro di notifica e di
analisi della situazione (CNA). La CENAL ha potuto
accertare quali prodotti devono essere disponibili e
in quale qualità e valutare a fondo la standardizzazione della terminologia, la sincronizzazione dei prodotti e dei rapporti sulla situazione dei diversi settori e dei livelli di condotta. Le esperienze raccolte sono
confluite direttamente nel concetto di dettaglio del
CNA, che disciplina i compiti e i doveri della CENAL
quando entra in azione come CNA.
Numero stabile di segnalazioni: tre eventi maggiori e un caso sospetto
Il numero di segnalazioni pervenute alla Centrale nazionale d’allarme nel 2008 corrisponde più o meno
a quello del 2007. La CENAL ha impiegato una squadra di specialisti per seguire tre eventi maggiori. In
gennaio il servizio di picchetto ha dovuto risolvere un caso sospetto in Internet.
Delle 350 (344 nel 2007) segnalazioni pervenute circa
tre quarti concernevano eventi esteri e un quarto
eventi verificatisi in Svizzera. Anche nel 2008 la maggior parte delle segnalazioni concernevano centrali
nucleari estere.
La CENAL ha dovuto impiegare una squadra di
specialisti per seguire l’evoluzione di tre eventi maggiori: la caduta del satellite USA 193 (poi abbattuto
sopra il Pacifico), l’incidente presso la centrale nucleare di Krsko (Slovenia) e l’incidente presso l’impianto di ritrattamento di Tricastin (Francia). Tutti e
tre i casi sono descritti in dettaglio in articoli a parte.
L’evento maggiore dell’anno è stato per una volta
un avvenimento festoso. Per tutta la durata del campionato di calcio Euro 08, la CENAL ha operato in
stato di massima allerta e gestito il centro federale
di notifica e di analisi della situazione. Sono inoltre
state impiegate sonde supplementari per sorvegliare
la radioattività nelle città che hanno ospitato le partite (vedi articolo a p. 9).
Alla fine del 2008 il servizio di picchetto (tattico)
contava, esattamente come alla fine del 2007, undici
collaboratori essendoci state tre partenze e tre nuovi
arrivi.
sive dell’incidente. Il link è collegato con un sito web
russo che invita gli utenti a installare un plugin per
visionare le immagini. La CENAL contatta MELANI,
la Centrale federale d’annuncio e d’analisi per la sicurezza dell’informazione. Contemporaneamente
pubblica in Internet un comunicato in cui dichiara di
non essere a conoscenza di alcun incidente nell’area
di Ginevra e rimanda alla pagina web della CENAL
con i valori nella norma della radioattività attuale in
Svizzera.
Gli specialisti della MELANI confermano in breve
tempo che si tratta di una falsa notizia. Il software
offerto nel sito russo non è un plugin per visionare
immagini, bensì uno spyware per spiare operazioni
di e-banking e trasmettere login, password, numeri
di carte di credito ecc. ai criminali. In Svizzera erano
già state diffuse spam mail contenenti il link con
questo spyware.
La CENAL aggiorna il proprio sito web e la Presentazione elettronica della situazione (PES) aggiungendo l’analisi del caso e un link con il sito della
MELANI. L’informazione rimane pubblicata fino ad
aprile poiché in marzo arriva in Svizzera una seconda
ondata dello stesso spam mail, questa volta mal tradotto in tedesco.
Incidente nucleare a Ginevra?
A metà gennaio la CENAL deve confrontarsi con un
caso inedito. Nel corso di un pomeriggio, diverse
organizzazioni partner chiamano il servizio di picchetto per chiedere informazioni su un presunto incidente verificatosi in una centrale nucleare ubicata
nell’area di Ginevra. La CENAL non è però al corrente di un simile caso. Le stazioni radiometriche della
regione di Ginevra e di tutta la Svizzera non hanno
rilevato valori superiori alla media. Le reti internazionali non hanno segnalato alcun incidente nucleare
all’estero.
Poco dopo cominciano ad arrivare anche numerose chiamate ed e-mail da parte della popolazione.
Attraverso i canali internazionali la CENAL cerca
invano di trovare informazioni che avrebbero potuto
indurre a confondere Ginevra con un’altra località.
Alla fine la CENAL riesce a risalire all’origine
dell’equivoco: un’e-mail con diversi mittenti che riferisce di una «esplosione in una centrale nucleare di
Ginevra» e rimanda tramite un link a immagini esclu11
12
1
estero
4
17
19
13
10
18
Terrorismo/minaccia NBC (anche sospetti) ed eventi militari
Incidenti nei settori dell’industria e della medicina
Incidenti di trasporto
Minaccia ambientale / Eventi naturali
Altri incidenti (Terremoti, interruzioni di rete, ecc.)
Centrali nucleari
11
84
1
1
3
13
256
Terremoti
Maltempo
Altri incidenti (sbarramenti idrici, interruzioni di rete, ecc.)
Totale
Incidenti di trasporto
38
16
5
3
6
1
1
3
5
Complemento
d’informazione
Incidenti nei settori dell’industria e della medicina
Terrorismo /minaccia NBC (anche sospetti)
1
23
Sorgenti radioattive (smarrite, localizzate e confiscate)
Sorgenti radioattive (smarrite, localizzate e confiscate)
128
Centrali nucleari
Nessun provvedimento
Mobilitazione di mezzi
esterni
10
2
2
1
1
4
Lavoro
in gruppo
CENAL
350
24
41
17
3
8
1
24
13
13
20
18
5
26
137
Totale
Attività secondo la valutazione delle notifiche
Non comprese nella statistica: test delle sonde, errori di trasmissione dati, test di collegamento, messaggi a sfondo politico, comunicati stampa, notifiche relative ad eventi anteriori, arresti
previsti o annunciati di centrali nucleari etc.
interno
Eventi
Eventi notificati nel 20081
ISTRUZION
NE DEL SERVIZIO DI PICCHETTO
Formazione dei picchetti CENAL
Circa i due terzi dei collaboratori della CENAL prestano servizio di picchetto, che è diviso in tre settori. I membri dei settori informatica e infrastruttura assicurano il funzionamento dei mezzi informatici,
dell’infrastruttura protetta e dei mezzi di comunicazione protetti e intervengono in caso di guasti. La
maggior parte dei collaboratori prestano invece servizio di picchetto tattico e sono pertanto responsabili della prima valutazione della situazione e dell’adozione di misure immediate in caso di eventi che
competono alla CENAL. Per svolgere i compiti legati al servizio di picchetto sono indispensabili
un’istruzione adeguata e aggiornamenti ed esercitazioni regolari.
Il servizio di picchetto è il secondo livello dei quattro
previsti dall’organizzazione d’intervento della CENAL.
Comunicati e notizie vengono trattati 24 ore su 24
dal posto d’allarme CENAL (PA CENAL), gestito da
MeteoSvizzera su incarico della CENAL. I meteorologi che vi lavorano in permanenza sono istruiti dalla
CENAL a elaborare rapidamente e correttamente i
comunicati in arrivo. In casi predefiniti, il PA CENAL
dispone direttamente le prime misure. Una notifica
di terremoto del Servizio sismologico svizzero viene
ad esempio trasmessa immediatamente alle centrali operative dei cantoni colpiti attraverso canali d’informazione protetti. In qualsiasi caso il posto d’allarme informa il picchetto tattico della CENAL, che
effettua una prima valutazione dell’evento e dispone
le prime misure. In caso di eventi gravi, il picchetto
mobilita l’intera CENAL, che entra in azione nel giro
di un paio d’ore.
Una moltitudine di scenari
Lo squillo del telefono sveglia il picchetto CENAL a
notte fonda. Al posto d’allarme della CENAL è giunto
un comunicato d’agenzia dalla Svezia, una cosiddetta informazione «Open Source». Il collaboratore di
picchetto lo studia da casa. Le autorità svedesi comunicano che alle loro frontiere è stato fermato un
carico d’acciaio radioattivo proveniente dall’India.
L’acciaio conteneva un quantitativo eccessivo di cobalto 60, un isotopo metallico radioattivo, che ha
probabilmente contaminato la lega durante il processo di fusione. Il carico è stato respinto dalle autorità
doganali.
Si tratta di un caso che non richiede l’adozione di
misure urgenti. Il collaboratore di picchetto cerca di
raccogliere maggiori informazioni attraverso altre
«fonti aperte», come ad esempio Internet. Il prossimo
passo consiste nell’informare i partner interessati, in
questo caso il Corpo delle guardie di confine. Dato
che non è un’emergenza, l’informazione sarà trasmessa solo il mattino seguente.
Ma un evento segnalato al servizio di picchetto
può evolvere anche diversamente. Uno Stato limitro-
fo annuncia ad esempio un incidente nucleare attraverso i canali internazionali previsti. Per reagire correttamente sono necessarie conoscenze in materia
di radioprotezione. Se non si tratta di un falso allarme
o di un’esercitazione, vengono mobilitati subito gli
esperti CENAL nel campo della radioattività, dell’informazione e di altri settori della condotta. E se sussiste un pericolo per la Svizzera o per cittadini svizzeri all’estero, è necessario allertare l’intera CENAL
e numerose organizzazioni partner.
Ma la radioattività non è l’unica emergenza in cui
i membri del picchetto devono essere in grado di
prendere rapidamente delle decisioni. Essi sono
chiamati a valutare la situazione e a adottare prime
misure anche in caso di caduta di satelliti, terremoti,
minacce ambientali e tecnologiche o interruzioni di
rete. In qualità di organo specializzato in «eventi straordinari», la CENAL adempie una gamma di compiti
molto vasta e difficile da delimitare. I membri del picchetto devono quindi padroneggiare le tecniche per
valutare rapidamente la situazione e conoscere perfettamente la rete dei partner della CENAL. «Chi è
effettivamente o potenzialmente toccato dall’evento?
A quali dei nostri partner potrebbe essere interessare questa informazione?», sono le prime domande
che essi devono porsi in caso d’evento.
Aggiornamento costante
Il mercato del lavoro non offre personale già formato
per operare nel servizio di picchetto della CENAL.
Sebbene al momento dell’assunzione si presti particolare attenzione a determinate doti e capacità, ogni
collaboratore deve poi acquisire conoscenze supplementari per essere in grado di svolgere i compiti del
picchetto. Per conoscere bene le organizzazioni partner, i processi interni e le competenze, i nuovi collaboratori vengono dapprima introdotti per un anno
nella loro funzione e nel loro settore specifico prima
di iniziare la formazione per il picchetto.
Due temi fondamentali della formazione dei
membri del picchetto sono già stati menzionati sopra.
L’Istituto Paul Scherrer e una scuola privata di Basi13
I diagrammi nel manuale del picchetto facilitano la comprensione e la risoluzione dei problemi (Foto: CENAL)
lea impartiscono un corso di due settimane sulla
radioprotezione, durante il quale i membri del picchetto imparano a maneggiare sorgenti radioattive
aperte e sigillate ed apprendono le basi fisiche, gli
aspetti pratici della radioprotezione, le basi legali e i
campi d’applicazione delle sostanze radioattive. La
maggior parte dei casi radiologici che dovranno trattare non concernono incidenti o guasti in centrali
nucleari, bensì incidenti o ritrovamenti di sorgenti
radioattive nell’industria, nell’edilizia o in medicina.
In tutti questi casi l’aspetto pratico è prioritario. I
membri del picchetto devono essere in grado di fornire una consulenza competente sulla manipolazione
corretta delle sorgenti radioattive danneggiate e sulla
protezione personale.
Le conoscenze necessarie per analizzare i problemi e la situazione vengono impartite nell’ambito
di corsi interni e esterni. I membri del picchetto
14
CENAL frequentano i corsi periodici organizzati dalla
divisione Istruzione dell’UFPP nonché il corso «Condotta di eventi maggiori» organizzato dalla Coordinazione svizzera dei pompieri. Essi imparano non
solo a individuare i problemi e a prendere le decisioni giuste, ma anche a conoscere le procedure e le
necessità delle organizzazioni partner di primo intervento e a promuovere la collaborazione reciproca.
Ma la maggior parte dei corsi per i membri del
picchetto sono interni, basati su scenari elaborati
dalla sezione Intervento della CENAL. Le lezioni trattano i principi, le procedure e l’uso dei sistemi previsti per i diversi tipi di evento. Un sussidio importante
è il manuale per il picchetto CENAL, che riassume le
informazioni e i processi più importanti. L’aggiornamento e la strutturazione di questo manuale sono
una sfida costante, poiché la rete di partner, il ventaglio dei compiti e gli standard tecnici e operativi
della CENAL cambiano rapidamente. Sono inoltre in
fase di sviluppo vari sussidi informatici. Il tempo necessario per la loro realizzazione dipende dai requisiti di sicurezza e dal personale disponibile.
Perfezionamento del «modello a quattro livelli»
Il modello d’intervento e di potenziamento a quattro
livelli della CENAL (posto d’allarme, picchetto, intera
CENAL, SM CF CENAL) separa il ruolo del monitoraggio (contact point) da quello della prima valutazione. Il picchetto non è presente in permanenza in
sede, ma è sempre raggiungibile per il posto d’allarme CENAL. Può incaricare il posto d’allarme di adottare le prime misure ed è operativo presso il centro
di condotta CENAL nel giro di mezz’ora.
Si tratta di una scelta di compromesso per contenere i costi di permanenza e garantire al contempo
una prima valutazione competente della situazione
e una reazione rapida.
Nel 2009 la durata dei turni del picchetto verrà
ridotta per aumentare la flessibilità e la frequenza
degli interventi e pertanto la routine negli interventi.
Verrà inoltre prestata particolare attenzione all’istruzione. La divisione Istruzione intensificherà e organizzerà in modo più sistematico il programma di formazione. Le capacità necessarie per svolgere i
compiti del servizio di picchetto verranno esercitate
e sviluppate individualmente tenendo conto dei punti
forti e deboli dei singoli collaboratori. L’obiettivo del
servizio di picchetto della CENAL è poter contare
anche in futuro, nonostante la crescente mobilità del
mondo del lavoro, su una squadra «su misura» in
grado di soddisfare le elevate aspettative dei partner
nazionali e esteri.
Capacità di adattamento ai cambiamenti
I tempi di reazione diventano sempre più brevi e la
collaborazione con le reti di partner sempre più complesse. Per far fronte a queste mutate esigenze, la
CENAL introduce miglioramenti tecnici e un livello
d’istruzione conforme alle reali necessità.
15
ESERCITAZIONI 08
ConvEx III: collaborazione internazionale e lavoro mediatico
Un incidente nella centrale nucleare di Laguna Verde in Messico ha fatto da scenario all’esercitazione
internazionale ConvEx III 2008. Le esercitazioni ConvEx (Convention Exercise), svolte ogni quattro anni
sotto l’egida dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica IAEA, sono focalizzate sulla collaborazione internazionale e sul funzionamento della comunicazione tra le autorità.
La centrale nucleare di Laguna Verde in Messico (Foto: CFE)
Per la CENAL l’esercitazione ConvEx III 2008 inizia
alle ore 18.00, quando tramite la rete ENAC viene
comunicato un incidente di poco conto nella centrale nucleare di Laguna Verde (Messico) e più precisamente un incendio, già domato, nella parte non nucleare dell’impianto. Il servizio di picchetto della
CENAL valuta la situazione in collaborazione con una
specialista in materia di radioattività. Un’ora più tardi
l’autorità di vigilanza messicana notifica, sempre tramite la rete ENAC, che l’incendio ha danneggiato il
sistema di raffreddamento. La situazione si inasprisce rapidamente. Le temperature elevate provocate
dalla fissione nucleare all’interno del reattore potrebbero infatti arrecare gravi danni al reattore.
Priorità agli svizzeri all’estero
La CENAL mobilita una squadra in cui sono rappresentati i settori analisi della situazione, radioattività,
16
questioni internazionali, informazioni e intervento. Dai
calcoli delle traiettorie dei venti di MeteoSvizzera risulta che le sostanze nocive liberatesi nell’aria sono
dirette verso gli Stati Uniti e il Pacifico. La Svizzera
non è minacciata. Il compito principale consiste
quindi nell’informare la popolazione, soprattutto gli
Svizzeri che soggiornano in Messico e i loro famigliari. A questo scopo la CENAL contatta la Divisione
politica VI del DFAE, l’organo responsabile dei consigli di viaggio, che mette subito in funzione una hotline
per i cittadini svizzeri in Messico e i loro famigliari.
Gli eventi successivi previsti dallo scenario mettono ulteriormente sotto pressione gli ingegneri di
Laguna Verde. Durante il disinserimento del reattore
si bloccano le barre di controllo, impedendo lo spegnimento della centrale nucleare. Considerati i danni
al dispositivo di raffreddamento, le autorità messicane decidono di evacuare preventivamente la popo-
lazione residente in un raggio di 20 km attorno alla
centrale nucleare, per il caso in cui fosse necessaria
l’emissione controllata di vapore dal reattore. In una
situazione analoga, la popolazione svizzera verrebbe
esortata a prepararsi ad un soggiorno in cantina o
nel rifugio.
Al più tardi in questo momento l’evento assume
dimensioni d’interesse mediatico. Per questo la
CENAL ha già previsto la mobilitazione di quindici
specialisti dell’informazione dello Stato maggiore del
Consiglio federale CENAL. A chi si reca in Messico
si raccomanda di attenersi alle direttive delle autorità messicane e di evitare la zona circostante la centrale nucleare, non da ultimo per evitare di intralciare
l’evacuazione. I viaggi in Messico non vengono però
sconsigliati, dato che le autorità locali non prevedono fughe radioattive. Queste raccomandazioni sono
concordate con i Paesi limitrofi.
Durante la notte il flusso di informazioni subisce
un rallentamento. Si viene a sapere che l’evacuazione è conclusa. Gli ingegneri comunicano che la pressione è stata ridotta grazie all’apertura di valvole
all’interno dell’involucro di protezione del reattore e
alla riparazione di uno dei sistemi di raffreddamento.
La situazione è sotto controllo e non si sono verificate fughe radioattive.
Workshop sulla condotta dell’evento
Al termine dell’esercitazione, la CENAL organizza un
workshop con diverse organizzazioni partner per discutere le procedure da seguire in casi analoghi. In
Svizzera, in caso di pericolo radiologico la protezione della popolazione ha priorità assoluta, e le competenze sono assegnate di conseguenza (condotta
delle operazioni da parte della CENAL e in seguito
da parte del Comitato direttivo radioattività, dove
sono rappresentati tutti gli uffici federali competenti).
Nel caso di uno scenario come quello dell’esercitazione ConvEx III 2008, le priorità sono rivolte all’interesse mediatico, alla protezione degli Svizzeri
all’estero e al sostegno dei loro famigliari. La condotta a livello federale viene pertanto assunta dalla Divisone politica VI del DFAE, cui la CENAL offre supporto tecnico. Visto che la DP VI è stata
riorganizzata, è indispensabile esercitare e collaudare concretamente la collaborazione.
17
Esercitazione KETO
Come da tradizione, lo scorso autunno nel calendario della CENAL erano in programma le esercitazioni di radiometria. Con l’esercitazione Keto di fine ottobre è stato simulato un incidente in una
centrale nucleare svizzera. L’obiettivo principale era esercitare la presa di decisione e lo scambio di
informazioni tra le organizzazioni partner.
Lo scenario dell’esercitazione inizia con una piena
del fiume Aare. Poco dopo le 9:00, la CENAL viene
informata dalla Divisione principale della sicurezza
degli impianti nucleari DSN di un problema presso la
centrale nucleare di Mühleberg. Conformemente alle
direttive, viene immediatamente chiamata in servizio
tutta la CENAL. Secondo le prime informazioni, durante lo spegnimento d’emergenza della centrale
nucleare si è verificato un grave guasto che ha interrotto il raffreddamento del reattore. Alle 09:45 si tiene
la prima conferenza telefonica tra la direzione della
centrale nucleare di Mühleberg, lo stato maggiore di
condotta del Canton Berna, la DSN e la CENAL. In
particolare i nuovi collaboratori hanno modo di prendere confidenza con la procedura della conferenza
e dell’analisi del problema. Dagli accertamenti risulta che nelle prossime 36 ore non sussiste alcun pericolo per la popolazione e sono in corso i lavori di
riparazione del sistema di raffreddamento del reattore. Ma è chiaro che si deve informare esaustivamente la popolazione e dare tempestivamente l’allarme in caso d’emergenza. Vengono convocati gli
organi comunali di condotta della zona 2 attorno alla
centrale nucleare affinché le autorità siano pronte ad
un’eventuale emergenza. Come la CENAL, la DSN e
l’organo cantonale di condotta, anche gli organi comunali di condotta necessitano di una fase di mobilitazione prima che siano pronti ad entrare in azione.
L’evolversi degli eventi è così rapido da richiedere, poco dopo, una seconda conferenza telefonica
per fare il punto della situazione. Coordinare i sistemi
di comunicazione, fornire le informazioni e le stime
necessarie e svolgere rapidamente un rapporto telefonico sono le attività prioritarie. La CENAL si prepara ad attivare l’allarme ed a impartire le istruzioni di
comportamento. In simili casi si deve avvisare la popolazione di tenere pronte le compresse di iodio e di
prepararsi a un eventuale soggiorno nel rifugio o in
cantina.
Prova di un progetto di comunicazione
Con un distaccamento dello SM CF CENAL, la
CENAL cerca di coinvolgere il capo intervento nel
lavoro di informazione già nella prima fase dell’evento. L’intenzione è di registrare una breve intervista da
18
mettere a disposizione delle emittenti radio. Mentre
la lista delle domande da porre viene stilata senza
problemi parallelamente all’intervento, si rivela invece
difficile distaccare il capo intervento nella fase iniziale di uno scenario con un decorso così rapido. La
preparazione e lo svolgimento dell’intervista richiedono più tempo di quanto il capo intervento possa
metterne a disposizione in quel momento.
I partner del sistema coordinato della protezione
della popolazione decidono di dare l’allarme alla popolazione e di definire il piano cronologico da seguire. Ma poi dalla centrale nucleare arrivano buone
notizie. L’acqua di raffreddamento accumulata dal
sistema di backup ha permesso di raffreddare il
nucleo danneggiato e di riportare alla normalità la
situazione nel reattore. La direzione comunica perciò
che l’esercitazione è terminata.
Un prezioso addestramento alla collaborazione
L’esercitazione Keto ha messo alla prova la rapidità della
presa di decisione e dello scambio di informazioni tra i
partner. Gli stati maggiori delle centrali nucleari e delle
autorità hanno avuto l’opportunità di esercitare la collaborazione e la preparazione delle basi decisionali. La
CENAL si è concentrata anche sull’informazione all’attenzione dei partner stranieri. Le piattaforme d’informazione basate sul web, sviluppate negli ultimi anni, hanno
agevolato notevolmente questo compito.
Esercitazione Fessenheim 08
Lo scorso novembre, la CENAL ha partecipato all’esercitazione internazionale Fessenheim. Lo scenario ipotizzava un incidente nucleare nella centrale nucleare di Fessenheim, che dista circa 40 chilometri da Basilea.
Alle 09:30 del 20 novembre, il servizio di picchetto
della CENAL riceve la seguente segnalazione: una o
più condotte di un turbogeneratore della centrale
nucleare di Fessenheim si sono rotte per cause
ignote sprigionando vapore radioattivo nell’ambiente. Il picchetto chiama subito in servizio tutto il personale via pager. La CENAL entra immediatamente
in azione. Scatta il piano operativo per il caso d’incidente con decorso rapido, poiché le procedure ordinarie di allerta e allarme non sono abbastanza celeri
per simili emergenze.
Oltre a valutare la situazione radiologica, in questi
casi è molto importante informare le autorità e la popolazione. Un recente accordo stipulato tra Francia
e Svizzera prevede che in caso d’incidente presso la
centrale nucleare francese di Fessenheim oltre alla
CENAL, quale punto di contatto internazionale,
devono essere informati anche i cantoni di frontiera
Basilea Città, Basilea Campagna e Giura. I cantoni
minacciati sono quindi subito al corrente della situazione. Essendo un accordo reciproco, le autorità
francesi verrebbero informate in caso di incidente
presso le centrali nucleari svizzere di Beznau e Leibstadt.
All’esercitazione organizzata dalle autorità francesi hanno partecipato, oltre alla CENAL, gli stati maggiori dei cantoni di Argovia, Basilea Città, Basilea
Campagna e Soletta. Anche l’Ufficio federale della
sanità pubblica era rappresentato da un delegato. Sul
versante tedesco, il Presidio regionale di Friburgo in
Brisgovia ha svolto parallelamente una vasta esercitazione di stato maggiore con i responsabili politici
locali e tutti gli organi amministrativi interessati.
L’esercitazione internazionale è durata circa sette
ore. È stata un’ulteriore occasione per verificare le
procedure interne e in particolare le sinergie con i
partner cantonali e stranieri. Una delle sfide maggiori è stata assicurare lo stesso livello di informazioni
per tutti i partecipanti. La PES della CENAL ha contribuito in modo decisivo a raggiungere questo obiettivo. Anche lo scambio di informazioni attraverso la
piattaforma equivalente del Baden-Württemberg ha
funzionato perfettamente. I partner francesi hanno
dovuto far fronte a un’enorme massa di informazioni.
Per la CENAL, l’esercitazione ha dimostrato l’utilità
di un canale supplementare per lo scambio rapido di
informazioni con la Francia.
Ottimi voti per la PES
Con la valutazione dell’esercitazione sono state individuate anche le lacune da colmare e i punti da
perfezionare in futuro. Nonostante aspetti molto
complessi e impegnativi come il bilinguismo dell’intervento, la necessità di informare la popolazione e
la valutazione dei prodotti di altri organi, le reazioni
dei cantoni confermano che la CENAL ha soddisfatto le loro aspettative. Inoltre la PES ha superato a
pieni voti la prova.
Conseguenze soprattutto per la Germania
e la Francia
Lo scenario dell’esercitazione Fessenheim ipotizzava
conseguenze radiologiche per la Francia e la Germania e una situazione normale in Svizzera. Tuttavia,
visto che non si poteva escludere un superamento
dei valori limite per le derrate alimentari, le autorità
svizzere hanno deciso restrizioni preventive della
produzione agricola. Per simulare una campagna
radiometrica di controllo nei cantoni di Basilea Città
e Basilea Campagna, sono state effettuate alcune
misurazioni in campo a scopo d’esercizio.
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PERSONALE
Personale
Nel 2008 la CENAL impiegava ventisette persone. Le partenze sono state bilanciate con l’arrivo di cinque
nuovi collaboratori che, come vuole la tradizione, si presentano brevemente. Cindy Seiler, capo
dell’informazione, lascia la CENAL alla fine del 2008 e si congeda dai colleghi.
Beat Schaub, Controlling
Dopo aver lavorato per otto anni come insegnante di
scuola media, cercavo una nuova sfida professionale. Nel 1989 sono entrato nella divisione Istruzione
dell’allora Ufficio federale della protezione civile
quale istruttore dei capi della protezione civile e degli
istruttori a tempo pieno e come direttore delle esercitazioni previste dai corsi di stato maggiore. Ho
quindi avuto l’opportunità di mettere in pratica le mie
conoscenze specialistiche nella creazione dello stato
maggiore del mio comune, dove ero capo dell’organizzazione di protezione civile. Successivamente
sono stato per alcuni anni capo della gestione dei
corsi e in questa funzione ho pianificato tutti i corsi
organizzati a Schwarzenburg.
Nel 2000 sono stato nominato capo progetto TIC
con il compito di introdurre nuovi sistemi di organizzazione dei corsi e di rilevazione delle presenze sul
lavoro. La realizzazione di questa complessa piattaforma SAP ha richiesto parecchi anni e si è conclusa
con l’introduzione del nuovo modello contabile
(NMC) della Confederazione. Accanto al progetto
SAP mi sono dedicato all’elaborazione del sistema
di gestione integrale dei dati (IMS) e del sistema di
gestione dei documenti (DMS). Quale collaboratore
scientifico del nuovo stato maggiore istituito dal direttore, ho sviluppato il management dei rischi e dei
progetti e ho rivestito il ruolo di sostituto del capo
dello stato maggiore.
Nel febbraio del 2008 sono passato alla CENAL
di Zurigo, dove mi trovo molto bene. Qui dirigo l’ufficio finanze della CENAL nel ruolo di controller. Nel
contempo sono tenitore di controllo di corpo per lo
stato maggiore del CF CENAL. Attualmente sto seguendo la formazione di Executive Project Manager
presso la Thalwiler Business School «ZfU», che terminerò tra breve.
Vivo da anni con la mia famiglia nel Canton Svitto,
ora a Merlischachen nel distretto di Küssnacht am
Rigi. Abbiamo due figlie adulte e un cane pastore ungherese. Siamo molto attratti dai laghi e dalle montagne. Nel tempo libero facciamo gite in battello sul
Lago dei Quattro Cantoni o viaggi in Ticino. L’Alto
Vallese è da molti anni la nostra seconda patria. In
passato ho scalato diversi quattromila, oggi faccio
20
Nella foto i nuovi arrivati alla CENAL, da sinistra: Max Baumberger, Corine Lüthi, Cristina Danzi e Christian Schlup
(manca: Beat Schaub).
escursioni con il cane e gli amici. D’inverno ci godiamo
la neve e le magnifiche piste da sci in alta montagna.
Corine Lüthi, Segretariato
Il 15 agosto 2008 ho iniziato la mia attività di collaboratrice amministrativa con mansioni di traduttrice
presso la CENAL. In precedenza ho lavorato quindici mesi per il DFAE presso il Consolato svizzero di
Washington DC e poi cinque anni presso la Croce
Rossa Svizzera di Berna, sempre nell’amministrazione. Dopo un viaggio di otto mesi attorno al mondo,
sono «atterrata» a Zurigo per lavorare per la CENAL.
La mia giornata di lavoro è molto variata. Sbrigo i
lavori amministrativi ordinari, assisto i collaboratori
che hanno problemi con la rilevazione dell’orario di
lavoro o con i processi del personale ed eseguo traduzioni (anche in collaborazione con i servizi linguistici di Berna).
Vivo in coppia, trascorro volentieri il tempo libero
nella natura, mi piace fare escursioni o jogging e
sciare, vado spesso al cinema o a vedere concerti e
pratico lo yoga. Ma ciò che preferisco è stare in compagnia con gli amici e la famiglia, magari gustando
un buon piatto e un ottimo vino.
Christian Schlup, Informatica
A settembre sono entrato a far parte della squadra
informatica della CENAL come ingegnere di softwa-
re. Il settore Informatica non è solo responsabile di
sviluppare nuove applicazioni, ma assicura anche il
funzionamento dell’hardware e del software. L’ampio
ventaglio di compiti e l’applicazione di software moderni rendono il nostro lavoro molto variato e stimolante. L’integrazione di tutti i collaboratori della
CENAL nell’organizzazione d’intervento costituisce
un’ulteriore sfida.
La mia carriera professionale è iniziata con l’apprendistato in banca. Ho poi seguito la formazione
di analista programmatore presso lo stesso istituto.
Dopo aver lavorato alcuni anni nel campo della programmazione, ho deciso di ritornare dietro i banchi
di scuola. Ho conseguito l’attestato di maturità
presso il liceo cantonale per adulti e cinque anni
dopo il diploma di ingegnere informatico presso il
Politecnico federale di Zurigo. Prima di rientrare nel
mondo del lavoro, ho viaggiato un anno per il mondo
con lo zaino in spalla. Ricordo con piacere questa
splendida avventura. In seguito ho lavorato quattro
anni come ingegnere di software nell’industria finanziaria. Ma era giunta l’ora di affrontare una nuova
sfida. Il nuovo ambiente informatico della CENAL è
proprio ciò che stavo cercando.
Nel tempo libero mi dedico volentieri ad attività
manuali o pratico sport, per compensare la sedentarietà del lavoro al computer. Mi capita anche di
uscire in vela sul lago di Zurigo o di scrutare il firmamento con il telescopio.
Max Baumberger, Intervento
Dal 1° novembre 2008 la mia vita professionale è
ricca di nuovi stimoli. Quale capo intervento e responsabile dell’istruzione della sezione Intervento
devo adempiere vari compiti.
La mia carriera professionale è iniziata nel 1970
con l’apprendistato di meccanico d’automobili. Nel
1975 sono entrato nella polizia del Canton Zurigo,
dove ho prestato 33 anni di servizio nei corpi della
polizia giudiziaria, aeroportuale e di sicurezza pubblica. Come perfezionamento professionale ho conseguito dapprima una formazione triennale per diventare segretario del ministero pubblico zurighese
e ho poi lavorato cinque anni come funzionario
presso la polizia giudiziaria.
In questo periodo ho maturato anche la mia esperienza di ufficiale presso l’allora SDA, oggi Servizio
di sicurezza della polizia militare (SSPM), dapprima
come membro della squadra indagini speciali e poi
come responsabile dell’istruzione.
Dal 1985 ho lavorato dieci anni nel reparto indagini speciali e nel 1995 sono passato alla polizia ae-
roportuale per assumere la direzione dei 450 collaboratori addetti ai controlli di sicurezza. Nei
successivi dieci anni, in cui ho lavorato per la sicurezza dei passeggeri e dei visitatori dell’aeroporto,
ho fatto parte di diverse commissioni di sicurezza
locali, nazionali e internazionali. Quale membro dello
stato maggiore di crisi dell’aeroporto, ho inoltre partecipato attivamente alle esercitazioni di gestione di
scenari di crisi e catastrofe.
Nel 1995 la protezione civile del Canton Zurigo e
l’organizzazione cantonale di condotta (OCantC)
sono passate sotto la polizia cantonale. Ho quindi
collaborato con il commissario della sicurezza pubblica all’integrazionedi queste due organizzazioni
nella polizia e allo sviluppo dell’attuale dispositivo di
sicurezza del Canton Zurigo. A tal proposito ho
dovuto creare un aiuto alla condotta, impartire la relativa istruzione ed assumere la funzione di sostituto
del capo di stato maggiore dell’OCantC. Ho inoltre
contribuito a rafforzare le sinergie e le collaborazioni
tra gli organi federali, sia come consulente per gli
aspetti cantonali nell’ambito di progetti comuni, sia
come relatore nell’ambito dei corsi dell’UFPP in materia di analisi della situazione.
Felicemente sposato da 32 anni, sono padre di
due figli ormai adulti e nonno di due vispi nipoti. Il
tempo libero lo trascorro quindi soprattutto in famiglia. Ma sono anche un appassionato di fotografia, di
sport e di viaggi alla scoperta del mondo. Trovo il mio
equilibrio interiore praticando il T’ai-chi e il Quigong.
Cristina Danzi, Radioattività
Dal novembre del 2008 lavoro per la sezione Radioattività della CENAL, dove sono responsabile dell’organizzazione addetta alle misurazioni. I miei compiti
principali sono garantire e coordinare questo dispositivo nonché rilevare e rappresentare i risultati.
Sono cresciuta in Ticino e ho conseguito la laurea
in matematica all’Università di Zurigo con le materie
secondarie fisica e astronomia. Nel giugno 2008 ho
terminato anche la formazione complementare per
l’abilitazione all’insegnamento liceale.
Il mio lavoro presso la CENAL è la mia prima esperienza professionale vera e propria. In precedenza ho
svolto diversi lavori temporanei. Ho tenuto supplenze di matematica e fisica in Ticino e a Zurigo, ma ho
esercitato anche attività completamente diverse, per
esempio come collaboratrice al Festival internazionale del cinema di Locarno o come allenatrice di
pattinaggio artistico.
Nel mio tempo libero ascolto musica, vado al
cinema e seguo lo sport. La mia grande passione è
21
però il pattinaggio artistico. Faccio parte della squadra di pattinaggio sincronizzato di Zurigo, di cui sono
commissario tecnico, e sono attiva come allenatrice
ausiliaria ad Ascona.
La mia prima impressione sul nuovo ambiente
professionale è molto positiva. Apprezzo l’atmosfera
di lavoro e i miei colleghi sempre pronti ad aiutarmi.
Il lavoro mi interessa molto perché è variato e pone
sempre nuove sfide. Ogni giorno che passa (ed è
trascorso solo un mese!) mi rendo conto che questa
attività mi dà la possibilità di imparare sempre cose
nuove.
Cindy Seiler – Auf Wiedersehen, au revoir,
arrivederci!
Nel 2008 si è conclusa una fase molto significativa
della mia vita professionale: sette anni ricchi di esperienze e soddisfazioni. Quale sostituta del capo
dell’informazione all’inizio e sostituta ad interim del
capo della CENAL in seguito ho imparato a conoscere l’organizzazione in tutti i suoi aspetti. Era però
giunta per me l’ora di affrontare una nuova sfida professionale, anche se mi rincresce lasciare i miei stimati colleghi di lavoro.
I miei anni trascorsi alla CENAL sono stati segnati soprattutto dall’affabilità, dalla disponibilità, dall’intraprendenza e dalle qualità di queste persone. E
non dimenticherò mai le grandi esercitazioni, le campagne di aeroradiometria in Svizzera e all’estero e
soprattutto i diversi interventi reali. Le ondate di maltempo del 2005 e del 2007 hanno rafforzato il ruolo
della CENAL, poiché ha dimostrato che può appli-
22
care le sue competenze ad un’ampia varietà di situazioni.
Più che l’organigramma della CENAL, sono i suoi
collaboratori che fanno la differenza. Cari colleghi, vi
ringrazio di cuore perché è stato un grande piacere
collaborare con voi. Ringrazio anche tutti i colleghi
delle organizzazioni partner che ho avuto l’onore di
conoscere in questi sette anni. Grazie per la vostra
franchezza, la vostra disponibilità e il vostro sostegno.
23
P.
G.Smit
Ren
Sviluppo
software
Einsatz
P. Schlup
Smit
Ch.
Sisteme
d'allarme
Einsatz
P.
W. Smit
Erne
P.Plattner
Smit
F.
PES
/ ELD
Einsatz
P.
Smit
E. Portik
SIC / IGS
Einsatz
P.Girardin
Smit
L.
P.Blättler
Smit
M.
Radioecologia
Einsatz
P.
Smit
F. Stoffel
Organizzazione
Einsatz di
misura
PC.. Danzi
Smit
P.
H. Smit
Hohl
Training
Einsatz
Smit
M. P.
Baumberger
Valutazione
Einsatz
P.
Smit
M. Gross
Acquisizione
Einsatz
Analisi
e misure
Einsatz
Concezione
Einsatz
Bache
dati
Einsatz
P.Zimmerli
Smit
D.
Progetti
Einsatz
Smit
G.P.
Scharding
P.
Smit
R. Bialek
P.Leonardi
Smit
A.
P.
P. Smit
Smit
Informatica
Einsatz
Analisi
della
Einsatz
situazione
Radioattività
Einsatz
Sezione
operativa
Einsatz
D. Rauber
Relazioni internazionali
e compiti speciali
M. Brossi
M. Brossi
C CENAL
Chef
NAZ
P. Smit
A. Huggenberger
Metalert
Einsatz
P.
H. Smit
Graf
Esercizio
e posto
Einsatz
d'allarme
P. Smit
D. Eichenberger
Communicazioni
Einsatz e
infrastruttura
P.Schaub
Smit
B.
Controlling
Einsatz
P. Smit
Ch.
Fuchs
Informazione
Einsatz e
comunicazione
P.
Smit
C. Seiler
Informazione
Einsatz
C. Lüthi
K. Portmann
Segretariato
APPENDICE
Abbreviazioni
AEN
Agenzia per l’energia nucleare
AIEA
Agenzia internazionale dell’energia atomica
BREL
Situazione prioritaria per la protezione della popolazione
(Bevölkerungsschutzrelevante Lage)
CaF
Cancelleria federale
CEC
Centrale d’emergenza cantonale
cen op PolCant
Centrale operativa della polizia cantonale
CENAL
Centrale nazionale d’allarme
CES
Carta elettronica della situazione
Cgcf
Corpo delle guardie di confine
CN
Centrale nucleare
CNAS
Centro di notifica e di analisi della situazione
CNS
Cooperazione Nazionale per la Sicurezza
ComABC
Commissione federale per la protezione ABC
CSA
Corpo svizzero di aiuto umanitario
DSN
Divisione principale per la sicurezza degli impianti nucleari (nuovo
IFSN)
ECURIE
European Community Urgent Radiological Information Exchange
ESOC
European Space Operations Centre
FFS
Ferrovie federali svizzere
FLASH-INFO
Informazione rapida e breve degli organi cantonali di condotta
GMLZ
Gemeinsames Melde- und Lagezentrum von Bund und Ländern
(Germania)
IFSN
Ispettorato federale della sicurezza nucleare (ex DSN – Divisione
principale per la sicurezza degli impianti nucleari)
IGS/SIC
Sistema d’informazione concernente le sostanze pericolose
IPS
Istituto Paul Scherrer
IRA
Institut universitaire de radiophysique appliquée
LS
Laboratorio Spiez
24
mis imm
Misure immediate
NADAM
Rete per l’allarme e la misurazione automatica delle dosi
(Netz für automatische Dosisalarmierung und -messung)
NBC
Nucleare, biologico, chimico
OIR
Organizzazione d’intervento in caso d’aumento della radioattività
OMS
Organizzazione mondiale della sanità
OWARNA
Perfezionamento del sistema di preallarme e allarme
Decisione del Consiglio federale del 31.8.2005
PES
Presentazione elettronica della situazione
PF
Politecnico federale
PLANAT
Piattaforma nazionale Pericoli della natura
PpP
Partenariato per la pace
reg ter
Regione territoriale
SM CF CENAL
Stato maggiore Consiglio federale CENAL
SM cond Es
Stato maggiore di condotta dell’esercito
SM GSic
Stato maggiore della Giunta del Consiglio federale in
materia di sicurezza
SMCantC
Stato maggiore cantonale di condotta
SNV
Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe
SPOC
Single Point of Contact
SSS
Servizio sismologico svizzero
TIC
Tecnologia dell’informazione e della comunicazione
UFAM
Ufficio federale dell’ambiente
UFPP
Ufficio federale della protezione della popolazione
UFSP
Ufficio federale della sanità pubblica
UNDAC
United Nations Disaster Assessment and Coordination
ZWILAG
Deposito intermedio per le scorie radioattive
(Zwischenlager für radioaktive Abfälle)
25
Schweizerische Eidgenossenschaft
Confédération suisse
Confederazione Svizzera
Confederaziun svizra
Bundesamt für Bevölkerungsschutz BABS
Office fédéral de la protection de la population OFPP
Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP
Uffizi federal da protecziun da la populaziun UFPP
Centrale nazionale d’allarme
2008
Schweizerische Eidgenossenschaft
Confédération suisse
Confederazione Svizzera
Confederaziun svizra
Centrale nazionale d’allarme
Ackermannstrasse 26, Casella postale
CH-8044 Zürich
Telefon +41 44 256 94 81
Telefax +41 44 256 94 97
www.naz.ch