Italia Oggi - Regione Abruzzo

Transcript

Italia Oggi - Regione Abruzzo
Uk £ 1,40 - Ch fr. 2,50
Francia € 2,50
Venerdì 7 Novembre 2014
Nuova serie - Anno 24 - Numero 264 - Spedizione in A.P. art. 1 c.1 L. 46/04, DCB Milano
IL DL GIUSTIZIA È LEGGE
La negoziazione
e il divorzio
in comune
devono attendere
Ciccia a pag. 23
€1,20
L’HA PROMESSA RENZI AI COMUNI
L
EXPORT TEDESCO -17% IN OTTO MESI
I
Imposta
unica sugli immobili
p
precompilata dal 2016
Helmut Kohl: isolare la Russia
si è rivelato un errore fatale
Cerisano a pag. 41
C
IN EDICOLA
Giardina a pag. 16
www.italiaoggi.it
OK DAL GARANTE PRIVACY
L’Isee lunare
pronto al debutto
con 70 pagine
e sei profili
Bartelli a pag. 30
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
TAX DAY ITALIAOGGI-KPMG
Il momento della
resa dei conti per
la pianificazione
fiscale
a pag. 31
SU WWW.ITALIAOGGI.IT
Giustizia civile - Il
decreto sulla degiurisdizionalizzazione
convertito in legge
Famiglia - Lo schema
di dpr sull’equiparazione
dei
p
figli
f
SemplificaS
zioni
fiscali zi
Il decreto
legislativo
d
approvato definitivamente dal consiglio
dei ministri
QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO
CON
Le banche spiano per il fisco
Dal primo gennaio 2016, oltre a inviare i dati su tutti i movimenti finanziari,
gli istituti di credito dovranno anche segnalare i clienti a rischio di evasione
Pa
Parte
il conto alla rovescia per il cartel
tellino fiscale. Ad ogni correntista, nel
bie
biennio 2016-2017, verrà, infatti, attrib
buita una sorta di etichetta che lo
rrenderà identificabile presso l’ammin
nistrazione finanziaria. E ad attribuiire la targa saranno proprio gli interm
mediari finanziari. A questi, infatti,
ssarà demandato il compito di trasmetttere alle autorità fiscali nazionali tuttte le informazioni relative a saldi,
a
attività finanziarie, interessi, dividend
di. Lo hanno reso noto le Finanze in
u
un seminario alla Camera.
Migliorini a pag. 27
Juncker nello scandalo delle agevolazioni
fiscali segrete date a 340 multinazionali
di Alberto Toscano
Anche gli M5s
usano i 110 viaggi
l’anno per gli
amici a Bruxelles
C’è del marcio in Lussemburgo; e
la Francia affila le armi contro il
personaggio chiave del granducato, oggi presidente della Commissione europea, Jean-Claude
Juncker, che spegnerà tra un
mese le 60 candeline e che rischia
d’avere un compleanno agitato.
Juncker è il presidente della Commissione Ue che ha polemizzato
contro la strategia economica di
Renzi per l’Italia. In questa vicenda Juncker sa di avere, fin dall’inizio del suo mandato, una grande
coda di paglia. A Parigi lo chiamano «Affare lussemburghese», ma
c’è chi comincia a utilizzarlo come
Ponziano a pag. 8
continua a pag. 5
TUTTO GRATIS
DIRITTO & ROVESCIO
Dopo 41 giorni di latitanza dagli
schermi tv del suo paese, è ricomparso in pubblico il dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Le foto
lo ritraggono provato, molto più
vecchio della sua giovane età di
31 anni. Seduto su una sedia, si
appoggia con tutte e due le mani
su un bastone da passeggio puntato al suolo fra le sue gambe
allargate. Kim Jong-un è circondato da due alti burocrati e da
tre generali in divisa. Tutti sono
piuttosto avanti negli anni. E tutti, diligentemente, come se fossero
dei ragazzini delle scuole elementari in gita dal sindaco, prendono
nota del nulla che il giovane dittatore sta loro dicendo. La supina
riverenza e sottomissione di questi
alti dignitari, senza spina dorsale, la dice lunga sull’oppressione
gassosa (che si esprime dovunque
e che penetra negli spiriti, annichilendoli) che vige in questo disgraziato paese.
con L’Atlante delle banche leader 2014 a € 2.60 (1.20+ 1.40)
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
2
Venerdì 7 Novembre 2014
I COMMENTI
L’ANALISI
IMPROVE YOUR AMERICAN ENGLISH
Il Cav ha un’occasione:
dimenticare il Nazareno
The Knight has a chance:
forgetting the Nazareno
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
S
ilvio Berluquello di disarcioDI MASSIMO TOSTI
sconi vive
nare Berlusconi
ore difficili.
dal ruolo (che deIl pranzo dell’altro ieri a tiene da vent’anni) di incantatore
palazzo Chigi, con Matteo Renzi, degli elettori moderati. Silvio è
è stato piuttosto indigesto per il certamente stanco: se non fosse
leader di Forza Italia, che si era così, sfrutterebbe l’occasione che
già reso disponibile a ingoiare la gli viene offerta congiuntamente
modifica dell’Italicum (con il pre- dai due Matteo di rimettersi a capo
mio alla lista, e non alla coalizio- del suo popolo, per guidare l’oppone, più votata). Ma si è trovato di sizione di centrodestra (con o senza
fronte un commensale che lo ha agibilità) e sfilarsi dalla condotta
messo davanti a un autentico aut ambigua dell’ultimo anno altaleaut: o approvi le mie scelte entro nante fra l’antagonismo e l’inciucio
domenica, oppure cerco di costru- con l’attuale presidente del consiirmi una maggioranza da un’altra glio. Il centrodestra ha un assoluparte (catturando i grillini dissen- to bisogno di riguadagnare credito
presso i propri eletzienti). Berlusconi
tori, e Berlusconi
ha provato a chieresta comunque (a
dere in cambio la
Ma è troppo stanco
dispetto di tutto) il
cancellazione della
per guidare di nuovo
condottiero più aclegge Severino, che
il centrodestra
creditato per questo
lo ha estromesso da
compito. Di ragioni
palazzo Madama,
per sfidare Renzi ce
ma Renzi gli ha risposto picche. E adesso il Cavaliere ne sono in abbondanza (rivolgersi
ha di fronte lo spettro (sempre più a Brunetta, Montecitorio, Gruppo
definito) di uno scioglimento delle Fi, interno uno). Da vent’anni tutto
camere in primavera, quando lui il mondo politico si è inchinato di
non avrà riconquistato l’agibili- fronte al totem del bipolarismo (intà politica. Il patto del Nazareno ventato da Berlusconi). Tocca a lui,
rischia di finire in una soffitta di quindi, tornare a sventolare quella
palazzo Chigi, come un qualsiasi bandiera. Il percorso è più semplireperto rottamato dal premier. ce di quello (tormentato) del curva
Nel frattempo, l’altro Matteo (Sal- e controcurva che Forza Italia ha
vini) si sta candidando come lea- scelto negli ultimi mesi. Basterebder di un partito di centrodestra be accelerare e tirare dritto.
che come primo obiettivo avrebbe
© Riproduzione riservata
S
ilvio Berlusconi is having role (that he has had for 20 years)
a hard time. Wednesday of moderate voter charmer. Silvio
lunch at Palazzo Chigi, is certainly tired: if he weren’t,
with Matteo Renzi, has he would seize the opportunity
been rather indigestible for the jointly offered by the two Matleader of Forza Italia, who had teo to get back at the head of his
already agree to swallow the people, to lead the center-right
Italicum amendment (with the wing opposition (with or without
premium to the most voted list political freedom), and to leave
rather than coalition). But he this year ambiguous attitude,
was faced with a dinner guest swinging between antagonism
who gave him a real ultimatum: and under-the-table agreement
either you approve my choices by with the current Prime Minister.
Sunday, or I’ll try to build a ma- The center-right wing absolutely
jority elsewhere (capturing the needs to regain credibility with
dissenting followers of Mr. Gril- their voters and Mr. Berlusconi
lo). Mr. Berlusconi tried to ask still remains (in spite of evethe cancellation of
rything) the most
the Severino law in
accredited leader
return, that ousted
for this task. TheBut he is too tired
him from Palazzo
re are plenty of reto lead again the
Madama, but Mr.
asons to challenge
center-right wing
Renzi gave him a
Mr. Renzi (turn to
flat refusal. And
Brunetta, Montenow the Knight
citorio, FI Group,
sees the spectre (more and more extension one). For twenty years
defined) of a dissolution of Par- the whole political world has boliament in the spring, when he wed before the bipolar system
won’t have regained his political totem (invented by Mr. Berluscofreedom. The Nazareno agree- ni). It’s up to him, then, to wave
ment risks ending up in a loft again that flag. The path is simof Palazzo Chigi, like any find pler than the (troubled) one of
demolished by the Prime Mini- turns and counter-turns chosen
ster. Meanwhile, the other Mat- by Forza Italia in recent months.
teo (Salvini) is running for the It would be enough to speed up
leadership of a center-right wing and keep going.
party whose primary goal is to
© Riproduzione riservata
unseat Mr. Berlusconi from the
Traduzione di Silvia De Prisco
IL PUNTO
LA NOTA POLITICA
Bella e impossibile,
l’alleanza tra R. e M5S
La tutela delle opere d’arte
inisce per congelare l’Italia
DI
SERGIO LUCIANO
H
a detto il professor
Salvatore Settis, per
denigrare la proposta del ripristino
di un’arena calpestabile al
Colosseo avanzata dal ministro Franceschini, che l’idea
gli sembra deplorevolmente
orientata all’intrattenimento.
È una valutazione confortante per il ministro e per la sua
proposta, perché quasi sempre
lo snobismo intellettualistico
di Settis e del «partito immobilista» che opprime l’Italia
delle opere d’arte va utilizzato
come una prova al contrario,
per andare cioè nella direzione opposta a quella indicata.
In che senso? È fuori discussione la levatura culturale
di Settis, ex direttore della
Scuola Normale Superiore di
Pisa nonché ex presidente del
Consiglio superiore dei beni
culturali. Ma l’impostazione
che ha sempre manifestato, e
ultimamente ribadito anche
stroncando come «devastante» il piano «Sblocca-Italia»
di Renzi, è appunto quella
immobilista. Come se il «non
fare» abbia potuto tutelare le
bellezze paesaggistiche italiane: che spesso sono state stuprate qua e là dall’abusivismo,
e tante altre volte sono andate
in disfacimento nonostante
l’assenza di valorizzazioni turistiche.
In realtà oggi l’industria
Si possono
anche sfruttare
turisticamente
turistica è tra le più globalizzate del mondo, si viaggia
tra continenti, le compagnie
low-cost hanno veramente annullato le distanze e i confini.
Ed è questo, oltre alle tante
responsabilità organizzative
del nostro paese, che spiega la
retrocessione dell’Italia dalla
prima alla quinta meta turistica mondiale, avvenuta in
vent’anni. I paesi concorrenti,
che hanno meraviglie paesaggistiche, artistiche e culturali
nella maggior parte dei casi
non confrontabili con le nostre (basti pensare che da sola
l’Italia ha 50 siti Unesco sui
1.000 censiti al mondo!) sanno
però «venderle» con una spregiudicatezza commerciale che,
al netto dei servizi e dei costi
(l’altro nostro grande handicap) conquista molti clienti
più di quanto il mero confronto tra le diverse «bellezze» in
mostra giustificherebbe. Un
esempio: recentemente la
Tunisia sta reclamizzando
un accostamento tra un campo da golf e una vicinissima
arena romana da visitare,
addirittura simulando la
realizzazione di una «buca»
del campo dentro l’arena…
Quindi sì all’«intrattenimento» turistico, rinverdiamo i
fasti dei «viaggi meravigliosi» in Italia del Settecento,
ma confezionando le nostre
gemme turistiche in un format di offerta che le renda
finalmente godibili. Come nelle imprese turistiche private,
anche nel sistema dei beni
artistico-ambientali occorre
flessibilità: musei aperti nei
weekend, contratti stagionali,
contratti a termine, part-time,
per accogliere i turisti quando
ci sono e dove vogliono loro…
Un sogno? Forse. Ma tentare
si deve.
© Riproduzione riservata
DI
MARCO BERTONCINI
Stringere un’alleanza
con il M5S era l’obiettivo di Pier Luigi Bersani,
clamorosamente fallito in
maniera per lui umiliante.
Matteo Renzi, anche sulla
base di questa esperienza,
sa quanto possa risultare
difficile stipulare un accordo con i grillini. Non lo
desidera nemmeno, perché non si fida di loro e
perché preferisce contare
su alleati più istituzionali (come gli alfaniani e i
centristi, obbligati in certa maniera a restargli fedeli) e su un interlocutore
come Silvio Berlusconi, sia
pure nell’ambito di quelle
riforme che riesce a concordare.
Una riserva di voti parlamentari, tuttavia, gli fa
comodo, specie al senato,
posto che la camera è numericamente più tranquilla, come si è visto pure nel
voto di sfiducia ad Angelino
Alfano. Ci sono, fuori della maggioranza, senatori
dispersi, in buon numero,
per lo più ex grillini, oltre
a qualcuno del gruppo Gal
(in teoria filoforzista). Però
ciascuno di loro agisce individualmente: è quindi difficile stipulare un patto, e
anche in singole votazioni
si procede a vista (qualche
dissidente pentastellato è
già risultato utile, anzi, indispensabile in caso di voto
qualificato).
In commissione, in particolare, può venir buono
l’apporto di senatori grillini. Carlo Giovanardi ha
più volte denunciato la situazione della commissione giustizia, con una maggioranza di fatto Pd-M5S,
riemersa puntuale nella
discussione sulla responsabilità dei giudici. Sarebbe
ancor più possibile l’appoggio dei cinque stelle a un
italicum riscritto.
R., tuttavia, non può agire con maggioranze a fisarmonica. Glielo impedisce
l’accordo di maggioranza
con il Ncd. E gli alfaniani
sono molto rigidi sia sulle
soglie di sbarramento elettorali sia sulla responsabilità dei magistrati.
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
PRIMO PIANO
Venerdì 7 Novembre
Novembr 2014
3
Italicum verso il voto a maggioranza. Su Consulta e Csm regge solo l’accordo con M5s
Pd vuole il divorzio breve da FI
Draghi, la crisi peggiora ma Bce pronta a nuove misure
DI
FRANCO ADRIANO
a ieri la riforma del
processo civile è legge
ed è più facile divorziare. Sarà anche per
questo che Matteo Renzi sta
cercando di rompere il legame
sulle riforme che aveva siglato
a largo del Nazareno con Silvio
Berlusconi. Certo, quando
un rapporto si incrina spesso
la responsabilità è attribuibile
al 50 per cento. Ma i toni utilizzati ieri dal ministro alle Riforme, Maria Elena Boschi,
definiti «una pistola sul tavolo»
dal capogruppo di Forza Italia,
Renato Brunetta, sembrano
non lasciare molti margini di
trattativa. E se a ciò si aggiunge che su Consulta e Csm ha
retto il patto tra il Pd e M5s,
che con il reciproco sostegno
hanno eletto i loro candidati,
Silvana Sciarra e Alessio
Zaccaria, mentre la candidata di FI, Stefania Bariatti, è
stato bocciata in primis da una
fronda interna al partito, allora
il quadro della possibile rottura
definitiva di un’unione definita da molti contro natura si fa
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
D
più evidente. Sciarra
ha ottenuto 630 voti.
Bariatti 493, troppo
pochi. Sessantadue
le schede bianche
e 31 le nulle. Tra i
banchi di FI 45 assenti. Sciarra ha ottenuto 60 voti oltre il
quorum, e Zaccaria
537, 88 in più del
quorum. Ora ci sarebbero addirittura
le condizioni per indicare alla Consulta
un altro membro che
sia gradito a Pd e M5s e non
a Forza Italia. «Come il gioco
dell’oca. Pierluigi Bersani
è partito da Beppe Grillo e
oggi Renzi torna a Grillo. Con i
risultati della Consulta è nata
la nuova maggioranza PdM5S. Riflettiamo», ha alnciato
il sasso Daniela Santanché.
«Memento Bersani: il Pd che
dialoga con il M5s non è un
buon esempio da seguire», le
ha fatto eco Francesco Paolo Sisto. «Noi facciamo quello
che diciamo». Così su twitter
Grillo ha commentato l’elezione di Sciarra alla Consulta e
Vignetta di Claudio Cadei
Zaccaria al Csm. «Per la prima volta nella storia, dalla rete
alle istituzioni: il M5s sblocca
il Parlamento», è scritto in una
foto nel post che ritrae i due
neoeletti. «Scelto online dai
cittadini» si legge sotto la foto
di Zaccaria; «Ratificata online
dai cittadini» si legge sotto la
foto di Sciarra.
Corrispondenza di amorosi
sensi fra Pd e M5s?
Che si possa dare il via ad
una corrispondenza di amorosi
sensi fra il Pd e M5s, dopo l’af-
fondamento del patto del
Nazareno, è testimoniato anche dalle parole del
vice-segretario Lorenzo
Guerini. «Il Pd festeggia l’elezione di Silvana
Sciarra alla Corte costituzionale e apprezza che
M5s abbia finalmente
capito che serve il reciproco riconoscimento»ha
affermato. «Un risultato
che è stato raggiunto anche perché, finalmente, il
M5s, come abbiamo più
volte tentato di spiegare,
ha capito che nelle elezioni riguardanti organi costituzionali, che richiedono maggioranze
qualificate, è necessario il reciproco riconoscimento».
L’ultimatum di Boschi
Boschi ha annunciato che
l’incontro di maggioranza sulla legge elettorale «non è ancora stato fissato ma si terrà la
prossima settimana» e se Berlusconi si tirerà indietro «noi
andremo comunque avanti»
con la maggioranza di governo. Non basta. Ha aggiunto:
«Mi auguro che Forza Italia
mantenga l’impegno, ma se si
tira indietro noi non ci tiriamo
indietro, non lo possiamo fare,
rispetto alla necessità e all’urgenza del Paese di avere una
legge elettorale che funzioni e
che garantisca governabilità».
L’impressione è che il messaggio sia diretto non tanto a
Berlusconi ma ai suoi che sono
recalcitranti sulla proposta di
Renzi perchè temono che il premier voglia andare al voto nel
2015. Infatti, l’apertura di Berlusconi in un’intervista a QN
era stata sostanziale: «Una legge elettorale che contribuisca
a creare un sistema bipartitico
sarebbe una buona cosa. Ma la
legge elettorale è fatta di tanti
capitoli che devono equilibrarsi
tra di loro. Ci stiamo lavorando
sulla base del testo votato alla
camera tenendo conto che ogni
correzione deve essere concordata tra il Pd e noi. Non credo
ci siano problemi insolubili ma
spero che nessuno insista sulle forzature». Speranza andata
delusa.
Continua a pagina 4
contro i piccoli guasti
domestici, arriva
eni sos casa
la polizza assicurativa che è tua per 2 anni, senza costi aggiuntivi, se sei nostro cliente
o se lo diventi. attivala subito all’800 900 700 o su soscasa.eni.com
un tubo che perde, una serratura che si blocca o un elettrodomestico che si rompe: sono tanti gli imprevisti
che possono capitare. con eni sos casa hai una polizza assicurativa per i piccoli guasti domestici che prevede
l’intervento tempestivo di tecnici specializzati. perché eni gas e luce ti dà molto di più di gas e luce.
Polizza erogata da selezionata compagnia di assicurazione e attivabile entro il 31/01/2015 per i già clienti, ed entro il 31/03/2015 per i nuovi clienti.
Condizioni e massimali su soscasa.eni.com Superamento massimali soggetto a preventivo.
eni gas e luce la soluzione più semplice
esprimi la tua arte negli spazi autorizzati
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
4
Venerdì 7 Novembre 2014
PRIMO PIANO
Le incertezze, i dubbi e le giravolte di Berlusconi incidono sulla tenuta del partito
FI non crede più in se stessa
Senza l’alleanza con Alfano è persa anche la Campania
DI
MARCO BERTONCINI
n momentaccio, per
Fi. Il movimento
vive le incertezze,
le giravolte, i dubbi
di Silvio Berlusconi.
Patisce le sconfitte elettorali: la prossima, annunciata, sarà alle regionali in
Calabria, fra due settimane. È internamente diviso,
con un’insistente attività
di Raffaele Fitto, che finora ha soltanto prodotto
un’irritazione rabbiosa e
tutt’altro che rattenuta nel
Cavaliere.
Il partito non reagisce,
come vorrebbe Berlusconi,
all’opera di rinnovamento
da lui avviata. È, insomma,
uno strumento politico invecchiato, che difficilmente
può presentarsi capace di
attrarre nuove simpatie e
soprattutto di riconquistare
quelle perdute, anche perché chi più di tutti vorrebbe
mutarlo (se non addirittura
buttarlo via) è lo stesso Berlusconi, ostacolo primo per
la riscossa, almeno secondo
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
U
Vignetta di Claudio Cadei
un diffuso giudizio.
Molti, in Fi, vorrebbero passare a una dura
opposizione nei confronti
del governo e di Matteo
Renzi. Guardano con invidia a politici come Matteo
Salvini e la Giorgia Melo-
ni, in grado di chiamare a
raccolta la gente col dichiarato obiettivo di attaccare
il presidente del Consiglio.
All’opposto, soprattutto
però fra gli elettori forzisti,
non mancano coloro che subiscono il fascino di Renzi.
L’incessante circolazione mediatica della (supposta)
scomparsa della
dicotomia destrasinistra comincia
a produrre qualche
timido effetto, sia
pure a senso unico: fra gli elettori
di centro-destra
la sirena renziana attrae qualche
frangia, senza alcun corrispondente
sull’altro versante.
Le divisioni
interne riguardano altresì le
prospettive di alleanze. Berlusconi,
dopo i suoi normali
sbandamenti, ha
negli ultimi tempi
assunto posizioni
di chiusura senza appello,
ostentando un’avversione
totale verso i traditori. Fra
i suoi seguaci non sono pochi, certo, che appoggiano
questa strategia (o è solo
una tattica?).
Tuttavia, specie in zone
SEGUE DA PAGINA 3
Crisi, la Bce si prepara al peggio
Alla Bce «sappiamo bene che ci sono
rischi al ribasso e che dobbiamo essere
pronti», ha annunciato il presidente
della Bce, Mario Draghi, nella consueta conferenza stampa al termine
del consiglio direttivo, che ha deciso di
lasciare il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quello sui depositi invariati
rispettivamente allo 0,05%, 0,30% e
-0,20%. Draghi ha fatto sapere che il
direttivo ha «dato mandato allo staff
dell’Eurotower per studiare nuove
misure straordinarie da usare se necessario». Una decisione, ha tenuto a
precisare il numero uno di Eurotower,
approvata all’unanimità: questa, ha
rivendicato Draghi, «è la migliore risposta» alle ricostruzioni su presunte
fratture. «Non ci sono coalizioni, non
esiste una divisione tra Nord e Sud:
per nulla». Quando alla possibilità di
differenze di vedute sulle varie misure
«è normale non essere d’accordo sulle cose, accade ovunque, dalla Banca
d’Inghilterra alla Banca del Giappone.
Fa parte della normalità». Sulle voci
di fronde interne «la migliore risposta
è nel comunicato che ho appena letto,
che contiene e novità rilevanti, e che
è stato approvato all’unanimità», ha
detto Draghi. La Bce avvierà «presto»
l’acquisto di obbligazioni garantite
da mutui (asset backed securities). Il
piano avrà durata almeno biennale e
avrà un impatto «considerevole» sul
bilancio dell’Eurotower. A chi gli chiedeva invece se si fosse parlato anche
della possibilità di comprare obbligazioni societarie, Draghi ha invece
risposto che, visto il lungo confronto
sul funzionamento del piano Abs, il
Board non ha discusso altre «misure
specifiche».
ove a primavera si voterà,
abbondano i sostenitori
dell’intesa con gli alfaniani. Che ne sarebbe di Stefano Caldoro, presidente
uscente della Campania, se
gli venisse meno l’appoggio
di Ncd e Udc?
E se, peggio ancora, alle
elezioni questi partiti sostenessero il candidato di
centro-sinistra? Simile è
l’atteggiamento di Fitto in
Puglia.
Le spaccature, in Fi,
tra sostenitori dell’intesa
con Lega e destra e assertori del recupero di Angelino
Alfano, Pier Ferdinando
Casini & C., sono accentuate dai comportamenti dei
potenziali alleati, dall’una
e dall’altra parte.
In tal modo il partito procede con un grave limite:
non crede più in sé stesso.
Molti, anzi, non credono
più nel Cavaliere, pur dovendone subire le decisioni, le impennate e gli scarti
d’umore, il che in politica
non è proprio il massimo.
© Riproduzione riservata
PILLOLE
Junker rischia già il posto
per il isco lussemburghese
Il portavoce del neo presidente
della Commissione europea, JeanClaude Juncker, ha passato un’ora
sulla graticola, ieri a Bruxelles, fronteggiando le domande sempre più aggressive della sala stampa internazionale sulle pratiche spregiudicate con
cui il Lussemburgo, di cui Juncker è
stato premier fino al 2013, ha attratto
centinaia di imprese con trattamenti
fiscali di favore. La vicenda riguarderebbe 343 società (comprese alcune
italiane come Unicredit e Intesa Sanpaolo), assistite dall’impresa di consulenza Pricewaterhouse Cooper. Il
portavoce Ue, Margaritis Schinas,
ha cercato di minimizzare la portata
politica della questione, riducendola
a un caso di competenza della commissaria alla Concorrenza, la danese
Margrethe Vestager, mentre i giornalisti chiedevano risposte da parte
di Juncker, riguardo al suo ruolo come
ex premier lussemburghese. Schinas,
sempre più sotto assedio, ha resistito
ripetendo che Juncker non intende
influenzare le decisioni che prenderà
la sua commissaria alla Concorrenza,
e che le domande relative al Lussemburgo (e alla disponibilità del suo ex
premier a collaborarea all’inchiesta) sono da rivolgere alle autorità
del Lussemburgo e non all’attuale
presidente della Commissione. Alla
fine, annotano le agenzie di stampa,
è stato «salvato» dalle sirene del test
settimanale del sistema antincendio
della Commissione, che scattano ogni
giovedi alle 13, e che gli hanno permesso di chiudere il «briefing» settimanale del servizio del portavoce
dell’esecutivo Ue. Gli accordi fiscali
segreti tra il Lussemburgo e 343 società multinazionali, tra cui Apple,
Amazon, Ikea, Pepsi e Axa, mirati a
minimizzare i prelievi fiscali, sono
stati rivelati da 40 media internazionali sulla base di documenti segreti
ottenuti dal Consorzio internazionale
dei giornalisti investigativi (Icij). Gli
accordi, stretti tra il 2002 e il 2010,
rappresentano miliardi di euro di
entrate fiscali perse per gli Stati in
cui le società realizzano i loro utili.
A gennaio il consorzio aveva rivelato
le posizioni degli alti dirigenti cinesi
nel paradiso fiscale nel cuore dlel’Europa. Nell’inchiesta, durata sei mesi
e ribattezzata «Luxembourg Leaks»
o «LuxLeaks», l’Icij ha avuto accesso
a 28mila pagine e documenti di «tax
ruling» (ossia di trattative tra multinazionali e sistemi fiscali di singoli
Paesi) che mostrano come le grandi
imprese «si appoggiano sul Lussemburgo e le sue norme fiscali morbide, ma anche sulle deficienze delle
norme internazionali, per trasferirvi
utili al fine di non vederli tassati, o
tassati in misura molto esigua» ha
scritto Le Monde.
Firme false, oggi il Tar del
Piemonte decide su Chiamparino
Si è conclusa l’udienza al Tar del
Piemonte in cui si è discusso il ricorso presentato dalla Lega per presunte
irregolarità nella raccolta delle firme
di tre delle liste che alle scorse elezioni regionali sostenevano l’attuale
governatore Sergio Chiamparino.
Ma il tribunale amministrativo si è riservato la decisione per oggi. Parallelamente al processo amministrativo è
in corso presso la procura, sulla stessa
vicenda, un’indagine penale a seguito
di un esposto dell’europarlamentare
della Lega Mario Borghezio.
© Riproduzione riservata
di Pierre de Nolac
Renzi: «Mi tirano
le uova? Io adoro
le crepes».
Buongustaio.
***
Renzi e l’Ue:
«L’Italia deve
pretendere rispetto».
Anche perché
ha pagato tanto.
***
Renzi ha incontrato
i sindacati
brianzoli.
Il giorno dopo
aver visto Berlusconi.
***
Draghi: «Pronti
a nuove misure».
Arriva un’altra dieta.
***
Ora è più facile
divorziare.
Ma rimane sempre
l’articolo 18.
***
Sciolto il parlamento.
In Libia,
non in Italia.
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Venerdì 7 Novembre
Novembr 2014
PRIMO PIANO
5
Il caso illuminante della Pd Alessandra Moretti e le aspirazioni dell’altra Pd, Pina Picierno
Parlamento Ue come una cuccetta
Il seggio viene usato solo come se fosse un trampolino
DI
GIOVANNI BUCCHI
on c’era bisogno dei
repentini cambi di
poltrona di Alessandra Moretti (Pd) per
dimostrare che la maggioranza
dei politici italiani si serve delle
istituzioni a uso e consumo della propria carriera personale,
con buona pace dei contribuenti
che pagano i loro lauti stipendi.
Tuttavia il caso dell’ex vicesindaco di Vicenza, passata in un
men che non si dica da portavoce di Pier Luigi Bersani a fedelissima del premier Matteo
Renzi con tanto di candidatura a capolista nel Nord-Est alle
ultime europee, fa riflettere. La
Moretti è a caccia del record: in
soli 22 mesi cambiare ben tre
istituzioni diverse, impegnando
gran parte del tempo in campagne elettorali per farsi eleggere
a suon di promesse che non potrà mai mantenere, invece che
in attività istituzionale.
Riepiloghiamo: febbraio
2013 elezione alla Camera
dei deputati, maggio 2014 elezione al Parlamento europeo,
novembre 2014 primarie in
Veneto con quasi scontata candidatura a presidente di Regione nel marzo 2015. Lei non fa
una piega, anzi. «Non tradisco
il mio mandato: sto lavorando
per portare il Veneto in Europa» ha detto qualche giorno
fa. Poi la sparata: «Non cerco
poltrone, mi stanno scomode».
Facile replicare che con tutte
quelle che cambia, viene quasi
da crederle. Ma tant’è.
Il problema però non è la
Moretti, bensì il sistema della
politica odierno dove un mese
equivale a un anno se lo confrontiamo alle tempistiche della
Prima Repubblica, e i politici –
come Silvio Berlusconi ha insegnato – sono costretti a stare
quotidianamente in campagna
elettorale per non perdere consenso. Detto ciò, l’Europarlamento si conferma ancora una
volta come il principale treno
di passaggio per esponenti di
partito da piazzare momentaneamente su una poltrona che
vale quasi 20mila euro lordi al
mese tra stipendio, indennità e
rimborsi di ogni tipo, oltre che
un trampolino di lancio per chi
deve ancora spiccare definitivamente il volo.
Proprio come la Moretti,
ma i casi sono tanti, e trasversali. Restando alle renzine
del Pd, Pina Picierno non fa
eccezione: è stata catapultata
anche lei dal premier in Europa come capolista nel Mezzogiorno in attesa di incarichi
ben più rilevanti, che lei però
s’è ormai giocata a suon di gaffe televisive e nemici interni.
Doveva essere la candidata di
punta dei 30-40enni renziani
per le primarie regionali in
Campania, pure lei con l’ambizione di fare la presidente di
Regione. Molto probabilmente
non lo farà, ma non certo per-
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
N
ché vuole mantenere il patto
con gli elettori che l’hanno
mandata a Bruxelles.
Discorso analogo per Andrea Cozzolino, ex assessore
regionale in Campania, appena rieletto al Parlamento Ue
ma già candidatosi alle primarie regionali del Pd, quindi pronto a lasciare lo scranno
dopo nemmeno un anno.
Restando al Sud, è emblematico il caso di Michele
Emiliano: l’ex sindaco di
Bari, che già da cinque anni
scalpita per fare il governatore della Puglia, era pronto a
candidarsi in Ue al solo scopo
di iniziare un anno prima la
sua campagna elettorale per
le regionali, tanto che, quando
Renzi lo ha gentilmente defenestrato dal ruolo di capolista
per piazzarci la Picierno, lui
ha rifiutato la corsa spiegando che non gliene importava
un bel niente di andare in Europa ma solo di guidare il Pd
nel Mezzogiorno per garantirsi esposizione mediatica.
E che dire, sempre restando
alla Puglia, di Raffaele Fitto? Ha fatto carte false per
convincere Silvio Berlusconi
a candidarlo in Europa nel
maggio scorso, al solo scopo
di raccogliere quasi 300mila
preferenze al Sud per mostrare i muscoli e lanciare la scalata a Forza Italia. D’altronde, frequenta molto spesso i
luoghi della politica italiana,
meno quelli europei, visto che
secondo nei dati di VoteWatch
del settembre scorso figurava
tra gli europarlamentari più
assenteisti.
A fargli compagnia nei
bassifondi di quella classifica c’erano anche il suo nemico interno a Fi, il braccio
destro di Berlusconi, quel
Giovanni Toti finito a Bruxelles solo per testarsi sulle
preferenze e vantare qualche
incarico, oltre al leader della
Lega Nord, Matteo Salvini,
che aveva bisogno di riaffermare la sua leadership con un
successo personale ma adesso
preferisce girare il Meridione
che non nei corridoi dell’Ue.
Infine, ma la lista potrebbe
essere ancora lunga, un altro politico appena (ri)eletto
al Parlamento europeo è già
pronto ad abbandonare la poltrona per altri lidi, con buona pace di tutte le promesse
fatte in campagna elettorale:
è Sergio Cofferati, l’ex leader della Cgil tentato dalla
corsa alle primarie del Pd in
Liguria, scioglierà la riserva
questo fine settimana.
Non resta quindi che
avanzare una modesta proposta a questi politici: usate
pure il Parlamento e le altre istituzioni come porte
girevoli dalla quali entrare
e uscire a vostro piacimento,
tanto ormai nessuno più vi
ferma. Però almeno risparmiateci la predica sulle nobili motivazioni dei vostri
spostamenti, non raccontateci la solita storiella che vi
sacrificate mettendo al primo posto il bene del partito o
del Paese. È la vostra carriera,
ammettete che vi interessa innanzitutto quella. Peccato solo
che sia fatta con i soldi dei cittadini.
© Riproduzione riservata
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
qualcosa di molto simile a uno scandalo. Si
tratta dell’intesa segreta che il Lussemburgo avrebbe concordato negli scorsi anni
(quando Juncker era primo ministro) con
340 multinazionali, praticamente d’ogni
origine, per garantir loro una fiscalità vantaggiosa in cambio dell’installazione –
anche sostanzialmente fittizia – di una sede
entro i confini del granducato. Nella lista ci
sono due grandi nomi della finanza francese, che vengono più o meno apertamente
criticati dai media transalpini per questo
loro comportamento di presunta furbizia
fiscale: il gigante delle assicurazioni Axa e
quello bancario Crédit Agricole.
nuovo esecutivo comunitario. Eccolo dichiarare: «Con Juncker presidente della Commissione di Bruxelles, l’armonizzazione
fiscale europea non sarà per domani». Parole che riguardano di rimbalzo anche il membro francese di questo organismo, Pierre
Moscovici, che fa, proprio dell’armonizzazione fiscale, un punto chiave del suo programma in quanto nuovo commissario agli
Affari economici e monetari, alla Fiscalità
e all’Unione doganale. Emmanuelli, vecchio
compagno di partito di Moscovici, esprime
in pratica seri dubbi sul fatto che – sotto la
guida di Juncker – proprio Moscovici sia in
grado di realizzare le proprie promesse.
Il governo socialista francese è imbarazzato e i deputati della sinistra del partito colgono al volo l’occasione per attaccarlo. Henri Emmanuelli, personaggio simbolo
della sinistra socialista, non ha peli sulla
lingua. Eccolo dichiarare: « L’ex primo ministro di un paradiso fiscale non doveva essere scelto per guidare la Commissione europea». Per lui, è la Commissione stessa a
trovarsi in difficoltà per «l’Affare lussemburghese». E soprattutto per lui non c’è
dubbio sul fatto che il granducato si sia
comportato da «paradiso fiscale» proprio
sotto la guida di Juncker, per di più ammantando i propri comportamenti ambigui sotto una coltre di segretezza.
La polemica sul granducato e sui comportamenti passati di Juncker si sta
insomma trasformando anche in una polemica franco-francese e persino in una polemica interna al Partito socialista, lacerato in uno
scontro tra la maggioranza (fedele al presidente della repubblica François Hollande) e
la sinistra, che, a più riprese, si è astenuta in
occasione di voti parlamentari caldeggiati dal
governo. Proprio in questi giorni, Hollande,
intervenuto ieri sera, nel corso di una trasmissione televisiva sul canale privato Tf-1, ha
festeggiato in sordina i suoi due anni e mezzo
di potere, ossia la metà del proprio mandato
all’Eliseo. La sua situazione è disastrosa sul
piano della popolarità: l’ultimo sondaggio dice
addirittura che sono appena il 12% i connazionali a tributargli la propria fiducia.
Alberto Toscano
Henri Emmanuelli, che in passato è
stato presidente della Commissione finanze dell’Assemblea nazionale, ha ben poca
fiducia nell’azione di Juncker alla testa del
© Riproduzione riservata
PUNTURE DI SPILLO
I
DI
GIULIANO CAZZOLA
l suo nome era Barack Obama/ ma lo chiamavan Drago/
i clan democrat di Chicago/
dicevan che era un mago.
Povero Obama, ha perso il referendum sulla sua presidenza. I
repubblicani hanno stravinto nelle
elezioni di medio termine non per
meriti loro ma per demeriti suoi.
Eppure Obama aveva attuato –
nelle condizioni date – tutte quelle
politiche (compresa una fuga precipitosa dall’Iraq) che la sinistra
vorrebbe aver fatto e fare anche in
Europa.
***
Con l’elezione di Silvana Sciarra la Cgil entra alla Consulta.
***
Se ci fosse qualcuno che, per motivi particolari suoi, aborrisse l’idea
di far parte della Corte Costituzionale e volesse essere strasicuro di
non correre quel rischio, potrebbe
riuscirci semplicemente così: candidandosi, alla prima occasione, per
Forza Italia e facendo circolare, tra
i gruppi parlamentari, che il suo
sponsor è Gianni Letta.
***
Sul Corriere della Sera giganteggia una foto di Simone Baldelli,
detto il Lumacone, a fianco di Maria Elena Boschi radiosamente
Callipigia: ambedue si coprono la
bocca con le dita per evitare la lettura labiale della loro conversazione. Stanno concordando una complicata procedura parlamentare
oppure…. gatta ci cova ?
***
Solidarietà a Marianna Madia
Botticelli. Ha diritto di sorbire un
cono gelato senza dover essere sot-
toposta a pesanti ironie.
***
Sappiamo che fine ha fatto Dudù. Sta
bene, ma è convalescente da una delicata operazione. Sarà il primo barboncino
trans gender. Vladimir Luxuria lo ha
convinto.
***
La Francescheide: «Un Sommo Pontenfice, mio predecessore, venne accusato di aver taciuto l’Olocausto durante
il Nazismo. Per questo motivo si è giocato l’aureola. Non mi accuseranno, un
giorno, di aver tollerato una nuova persecuzione dei cristiani in tutto il mondo
e offerto l’altra guancia all’Islam?»
***
Chapeau: il ministro degli Interni Alfano, nella replica alla Camera sulla
mozione di sfiducia, non ha esitato a
dire la verità: la carica, i lavoratori
della Thyssem se la sono cercata.
Formiche.net
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
6
Venerdì 7 Novembre 2014
PRIMO PIANO
Per il premier Renzi. Se cede lì, rischia di essere trascinato via dai suoi oppositori
Il Jobs Act è la linea del Piave
E nella Ue deve riservarsi l’arma del diritto di veto
DI
DOMENICO CACOPARDO
ide, la «palude» europea, quel generone
che, da decenni, occupa
Berliamont e le istituzioni comunitarie conducendo
una prospera vita (parassitaria) a spese dei cittadini del
continente, nell’osservare la
giacca troppo stretta di Matteo Renzi che, a ogni ingresso
nel palazzo, abbottona
come per allacciare una
corazza virtuale a difesa
dagli strali che, immancabilmente, gli saranno
indirizzati.
E, aggiunge la «palude», faceva così Silvio
Berlusconi. A questa
giacchetta ho pensato
diverse volte anche io:
sempre blu (la divisa degli yuppini anni ’80, una
cosa retrò non rottamata)
ha gli spacchi laterali.
Avrei voluto mandare un
messaggio privato al nostro premier: «Gli spacchi
sono da mise sportiva, non
da primo ministro. Lasci perdere il look americanoide. Per le
occasioni serie, gli spacchi li
deve abbandonare. Anche perché è il primo ministro italiano,
patria della moda e deve comportarsi di conseguenza. Non
come la signora Prodi che, in
un memorabile viaggio a Tokyo
con incontro con l’imperatore, si
combinò come una suffragetta
di sagrestia bolognese.»
Ma, oltre le note di colore, la sensazione è che la luna
di miele sia terminata e che la
dura tirata d’orecchi di Jean-
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
R
Claude Juncker sia il non occasionale controcanto delle crescenti difficoltà italiane. Poiché
Renzi è un ragazzo intelligente,
si dev’essere reso conto degli
errori commessi in Europa, di
sostanza e di forma.
La forma, a torto tanto disprezzata, è, spesso, espressione
di sostanza: e gli attacchi verbali, solo verbali, alla Commissione vecchia e agli euroburocrati,
Matteo Renzi
in sé giusti, sono rimasti isolati.
L’unico alleato, l’inglese David
Cameron, era meglio perderlo
che trovarlo. Nella velleitaria
idea di mettere in campo uno
schieramento mediterraneo
alternativo a quello del Nord, è
stato grave fidarsi di François
Hollande: un incapace di suo,
pronto a buttarci a mare (come
sempre la Francia) quando,
utilizzando l’ombra della minaccia di una rottura dell’asse
carolingio con la Germania, ci
ha abbandonati al nostro destino, costringendoci a un ac-
cordo peggiore di quello da lui
ottenuto sulla legge di stabilità
2015.
La Spagna –e chi la conosce, sa bene che gli spagnoli
sono più simili ai tedeschi che
agli italiani- ha fatto corsa per
i fatti suoi, forte delle riforme
dure e impopolari adottate e
degli immancabili risultati di
risanamento e di rilancio ottenuti.
Oggi, al nostro
premier resta una
sola arma in mano
ed è il diritto di veto.
Poiché l’Unione decide all’unanimità, se
l’Italietta si mette di
traverso, si aprono
problemi di difficile
soluzione anche per
Juncker. Ma occorre
aspettare l’occasione
giusta e operare con
ruvida, rocciosa decisione. È il «roccioso»
che manca a Renzi.
E poi, l’eventuale
passaggio dell’ambasciatore Sannino alla
direzione di un settore europeo
sarebbe per la presenza e l’operatività italiana a Bruxelles un
colpo mortale. Gli si facciano
ponti d’oro, gli si riconosca un
assegno ad personam, gli si diano serie assicurazioni (ma chi le
può dare? Napolitano?) sul futuro, ma gli si chieda il sacrificio
di continuare a essere il perno
della nostra presenza nell’Unione. Vista anche la totale, irrecuperabile inesistenza della
Mogherini. «Vero, Matteo? Hai
commesso una sciocchezza.»
La situazione si fa ancora
IL CORSIVO
Agli anziani manca il fiato
I giovani ne hanno troppo
È naturale che l’anziano freni e il giovane acceleri. . Agli anziani manca il fiato, i giovani ne hanno anche troppo. Non fanno
eccezione Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Già provato
dalle corvée dei servizi sociali, il leader di Forza Italia non ha
fretta, diversamente dal suo socio al 50 per cento nell’impresa
del Nazareno, di varare una nuova legge elettorale. Anche
perché poi finisce che magari si va a votare in primavera; e
allora comizi, interviste, magistrati che gli vogliono chiudere
il becco, i talk show impazziti, Scalfari sdegnato, Travaglio
una furia. Avesse vent’anni, d’accordo, o anche solo quaranta,
come il premier fiorentino, Berlusconi non direbbe di no a
una bella prova elettorale, da uomo a uomo, bandana contro
scravattatura. Ma al momento Papi non ha nessuna voglia di
fare il galletto con un tizio che ha la metà dei suoi anni (meglio
farlo con una tizia che ha un quarto dei dei suoi anni).
più fosca, osservando il declino di Mario Draghi, ormai in
urto insanabile con l’ala germanica della Bce. Nel confronto
che si svolge dietro le quinte
tra l’alta finanza americana
(di cui Draghi è espressione) e
la Germania, qui, in Europa, la
strada sembra segnata. E colui
che divenne governatore della
Banca d’Italia, dopo una felice vicepresidenza in Goldman
Sachs (con la delega anche per
l’Italia), e dopo il discutibile governo del processo di privatizzazione dell’industria pubblica
(caso strano primo advisor proprio Goldman Sachs) sull’onda
di una stolida e irresponsabile
unanimità (ignara ancora una
volta dei conflitti d’interesse),
oggi deve fare i conti con il pri-
mo vero avversario della sua
carriera, la Bundesbank.
Anche in Italia, tutta la
carne messa al fuoco langue
su una griglia sempre più fredda. Il medesimo Sblocca Italia,
largamente mutilato, sembra
più un grido di desiderio che
una realtà. Di legge elettorale
si parlerà con le «Candele greche» (autentica affermazione di
un sindacalista Cisl da tempo
scomparso).
Sul terreno c’è il Jobs act.
Due giorni fa, Renzi ha ribadito il rifiuto di ripensamenti e
marce indietro. Basterebbe che
il proposito fosse mantenuto
perché il tenue filo che regge
il riformismo renziano non si
spezzi. Per ora.
www.cacopardo.it
SERVONO TAGLI REALI ALLA SPESA PUBBLICA, NUOVA GIUSTIZIA E SISTEMA ELETTORALE: FACCIAMOLI
Cresce la disoccupazione giovanile e i migliori emigrano. Restano
gli svogliati che aspettano la manna e lasciano i posti agli immigrati
DI
L
PIETRO BONAZZA
a medicina è la scienza che
cura le malattie, seguendo
il percorso logico causa-effetto cioè: partendo dalla
manifestazione di un male, si cerca di risalire alla causa (diagnosi) per individuare una terapia.
La guarigione non è garantita e
si muove nel campo della speranza. Se il medico è impreparato o
distratto potrebbe scattare una
sua responsabilità professionale.
Domanda: che avviene in macroeconomia? Si constata che è in atto
una depressione, si risale alle cause (diagnosi), ma non si deduce la
terapia.
L’Italia è un paese incoerente, perché ha posto l’obiettivo di
una crescita, necessaria per combattere il degrado e la disoccupazione; ha diagnosticato con certezza le cause, ha anche individuato
le terapie, ma poi non intende
andare in farmacia a comperare
le medicine o di sottoporsi al bi-
sturi del chirurgo per eliminare i
bubboni.
Individuare i colpevoli non serve, perché siamo tutti colpevoli in
varie misure e pecchiamo di egoismo, che non è mancanza di carità,
ma l’obiettivo prioritario di pensare al proprio “particulare”, come
diceva Guicciardini. Una nazione
non sta in piedi senza una visione
dell’interesse nazionale.
I partiti politici, i sindacati,
i potentati, le lobby, sono espressioni di questo tipo di rapporti che
tendono alla parcellizzazioni degli
interessi coltivati all’insegna dello
slogan “ognuno per sé e Dio per
tutti”. Dal “Dio per tutti” discende
l’ideologia che la colpa è sempre
degli altri: la Ue, la Bce, la Germania e gli altri paesi nordici, l’America plutocratica, il fallimento della globalizzazione, l’invasione dei
migranti, il terrorismo arabo, ecc.
Certo, queste cause non sono prive
di peso, ma dar loro il carico di tutti i nostri mali non serve. Invece,
i panni sporchi si lavano in casa e
se si sono individuate tre priorità: tagli reali della spesa pubblica,
giustizia e sistema elettorale, non
resta che attuarle con urgenza.
Non ci siamo resi conto che
la tecnologia, più che la scienza, corre a velocità accelerata,
soprattutto nelle telecomunicazioni, che hanno reso piccolo il
mondo. Invece, l’Italia continua a
perdersi in ciance giornalistiche
e televisive. A ciò si aggiungano
preconcetti ideologici radicati anche nell’economia teorica, tutta
presa: a inventare modellini matematici inutili, perché irreali; a
raffrontare Pil annuali. Intanto,
la disoccupazione giovanile dilaga
e i migliori emigrano; restano gli
svogliati, che aspettano la manna
dal cielo e lasciano posti agli immigrati.
Qui, però, non siamo più
nell’economia, ma nella sociologia. Nella prima si impongono
alcune considerazioni: sono finite
le illusioni che la politica economica del colpetto qui e uno là (fine
tuning) possa ancora incidere,
se mai ci sia riuscita in passato,
sulle leggi dell’economia politica;
è finita anche la teoria ciampiano-prodiana della concertazione;
è doveroso da parte del governo
contrastare, per quanto possibile,
le fasi negative del ciclo economico, ormai mondializzato.
Si sentono tante affermazioni del tipo: fuori dall’euro, fuori
dalla Ue, dimenticando i costi di
un nostro abbandono. Sul punto,
ha ragione l’attuale premier; che,
senza tanti complimenti, spara
sulla burocrazia di Bruxelles e le
pretese egemoniche tedesche, rivendicando autonomia decisionale e rispetto del nostro Paese, ma
sempre in un contesto Ue. Meglio
vestire la sola camicia, che cappotti eleganti con il cappello in mano
da mendicanti. Il resto è mera demagogia anche all’interno di quel
che resta dei partiti tradizionali.
Torniamo alla metodologia della
medicina.
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Venerdì 7 Novembre
Novembr 2014
PRIMO PIANO
7
In un momento invece in cui tutti dovrebbero cercare di usare soprattutto la ragionevolezza
Landini è solo un incendiario
Come se il precedente Cofferati-Biagi insegnasse nulla
DI
DOMENICO CACOPARDO
l grigiore sembra tornare a impadronirsi
dell’Italia, dopo alcuni
mesi in cui la speranza
e una piccola dose di ottimismo avevano attenuato
lo scoraggiamento. C’è una
notizia che rivela, ancora
una volta, qual è lo spirito
dei tempi nostri: un giovane
immigrato senegalese blocca
due borseggiatori che hanno
attaccato una turista francese di 29 anni. La folla interviene, lo ferma e fa fuggire
i malviventi, uno dei quali,
però, viene catturato dai
Carabinieri. Siamo, manco
a dirlo, a Napoli, la meno
redimibile delle città irredimibili d’Italia, per incurie passate e presenti e per
un’ostilità verso lo Stato che
si manifesta ogni volta che
c’è un confronto tra delinquenti e forze dell’ordine.
Il controllo del territorio, il presupposto della legalità, è tanto aleatorio da
far considerare «off limits»
per Polizia, Carabinieri e
Guardia di finanza, diverse
zone della città. Qui viene
venerato un giocatore di calcio, Diego Armando Marado-
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
I
Maurizio Landini
na, noto per i suoi rapporti
con gli spacciatori della città
e per la colossale evasione
fiscale. In un Paese normale,
sarebbe oggetto di generale
esecrazione. Qui no. Occorre
rassegnarsi: nonostante una
storia culturale da grande
capitale europea, nonostante isolate aree di sviluppo,
nonostante non manchino
coloro che onorano la legalità e il «genius loci» (leggasi
il libro di Paolo Isotta, La
virtù dell’elefante), per ora
e chissà per quanti decenni
si tratta di una città perduta
all’Europa.
A livello nazionale,
mentre nelle aziende
sono innumerevoli gli accordi per affrontare con
realismo la crisi, il grigiore
e il pessimismo si stanno
affermando per opera, soprattutto, della Cgil che, da
qualche decennio, ha scelto
d’essere il vessillifero della
conservazione. Con essa, la
Fiom, diretta da quell’altro
campione degli interessi
dei lavoratori che si chiama
Maurizio Landini. Un gioco rischioso questo, e proprio
la Cgil, rimasta scottata per
le azzardate dichiarazioni di
Sergio Cofferati che precedettero l’assassinio di Marco Biagi, dovrebbe essere
consapevole che il gioco al
massacro che sta giocando
porta a sviluppi imprevedibili, di sicuro all’arretramento della classe operaia,
quel poco che esiste ancora.
La Storia lo insegna.
Matteo Renzi ha incontrato Landini il giorno dopo
gli scontri di Roma, nel corso della manifestazione dei
lavoratori della Thyssen di
Terni. Ne era uscito un comunicato rassicurante, sia
per la definizione della dinamica (e delle responsabilità)
degli scontri, nel senso che
il governo, di riffe o di raffe
era pronto, come sempre, a
gettare la croce addosso alla
polizia, sia per il cosiddetto
impegno a ridimensionare il
numero dei licenziandi.
Il giorno dopo, Landini ha
tradito il clima di «appeasement» e ha annunciato uno
sciopero generale di categoria che precederà lo sciopero
generale a cui sta lavorando
Susanna Camusso con i
suoi. La pretesa è una politica industriale e del lavoro
che dovrebbe determinare
la crescita dell’occupazione. Sanno però, benissimo, i
due che mancano i quattrini
e non ci sono gli strumenti
legali, accettabili dall’Unione europea.
Segno, questo, che non
c’è da fidarsi di questi leader sindacali che perseguono fi ni politici personali, il
primo fra tutti quello di far
cadere l’attuale governo. Se
non ci fossero altre ragioni, basterebbe questa per
dichiarare solidarietà alla
compagine ministeriale capeggiata da Renzi e per esortarla ad andare avanti, con
chiarezza. Le mezze parole
che circolano sulla possibilità di un intervento della
Cassa depositi e prestiti
nel capitale della Thyssen
ternana dovrebbero essere
smentite con sdegno, visto
che aprirebbero la strada
alla riedizione delle partecipazioni statali e a uno scontro finale con l’Europa.
Oggi, 2014, non ci sono
scorciatoie: per sopravvivere, dobbiamo accettare
un generale ridimensionamento dei tenori di vita. Un
lungo periodo di sacrifici,
quali non li abbiamo visti
nemmeno durante la guerra. Dovrebbe Matteo Renzi
(«il presidente bambino»)
suscitare quel sentimento
di coesione nazionale che in
momenti drammatici abbiamo sperimentato con successo, proprio per neutralizzare
i nemici della Patria.
Perché di questo si tratta,
di far sopravvivere la Nazione, dando un futuro alle giovani generazioni. Che Renzi
ne sia capace è tutto da verificare, anche per le pause
di tensione e le ingenuità
nelle quali spesso incorre.
Ma, sulla piazza, non c’è altri che lui e a lui dobbiamo
rivolgerci.
www.cacopardo.it
© Riproduzione riservata
IL CAMEO DI RICCARDO RUGGERI
Abbiamo leader bravi nelle campagne elettorali, inetti nella gestione
che, per timore di essere pugnalati, si circondano di mezzecalzette
DI
F
RICCARDO RUGGERI
in da piccolo sono stato
innamorato dell’America, poi ci ho lavorato, ci
sono vissuto, tuttora la
frequento (quest’anno ci ho scritto pure un libro). La amo ancora,
ma da quando andò al potere Bill
Clinton, e la banda di liberal che
lo ha circondato (Obama e Paul
Krugman compresi), l’America mi
fa paura.
Da allora mi sono sempre più
avvicinato, culturalmente (non mi
occupo di politica) alla Germania,
alla Signora Merkel, guardo con
simpatia a Putin e a Xi (di cui
non condivido nulla), sperando che
continuino ad opporsi all’arroganza di costoro.
Il Partito Democratico, anni
fa, ha trovato un modello di business per andare al potere, e rimanerci. Ha scelto l’alleanza (il termine corretto sarebbe sudditanza)
con «Finanza», «Big Data», «Media» (Hollywood compreso), cioè
«quattrini» per il finanziamento,
«elettori giovani», nativi e immigrati, «TV e giornali: l’immagine»
che li supportano. Ai repubblicani
restano «Armamenti» e «Petrolio»
e gli «elettori vecchi», bianchi e
pensionati.
Insomma, «Nuovo» vs «Vecchio»,
lo stesso modello che Cameron e
Renzi hanno copiato, e stanno ca-
sugli sgozzamenti dei califfi, invalcando.
quietanti resoconti sul secret serAd ogni elezione americana
vice della Casa Bianca, incapace di
seguo lo stesso schema di analisi per capire come andrà a finire. proteggere Obama, e così via.
Il New Yorker, più raffinato,
Quest’anno ho scelto Jeremy W.
sottolinea pure la
Peters del New York
«strategia meridioTimes e John Casnale», concepita per
sidy del raffinato
sottrarre ai DemoN e w Yo rk e r , p e r
cratici negli Stati
avere le previsioni
del Sud lo storico
più corrette.
zoccolo duro biancoGià venti giorni
conservatore.
fa costoro avevano
Il NYT e lo Yorprevisto, con ricche
ker dimenticano
analisi, la sconfitta
dei Democratici, che
di dire che Obaavrebbe assunto la
ma è otto anni che
forma di débacle.
vive di chiacchiere,
Quando intuiscodiscorsi meravigliono che la sconfitta
si, grandi promesse,
avrà dimensioni
risultati scadenti.
drammatiche, queNon è che sia
Barack
Obama
sto tipo di giornapeggio degli altri
listi usano una tecleader occidentali,
nica di esposizione particolare, tutti questi non hanno statura da
basata sulla trasformazione degli
statisti, sono concepiti e attrezzaelettori avversari in «perfetti idioti come macchine comunicazionati» (lo stesso avviene in Italia per
li per raccattare voti, e fingere di
i leghisti).
governare, muovendosi in contiPreannunciano che gli elettori
nuazione, trasferendo energia (in
voteranno contro Obama, non perrealtà, fuffa e cipria).
ché sia stato un Presidente inetTanto qualsiasi cosa facciano è
to, ma perché la propaganda degli
irrilevante, perché il modello proavversari (i soliti Fratelli Koch)
cede con l’auto pilota nella strautilizza metodi sconci, come far
tegia concepita da Commissione
credere che il virus Ebola possa
Ue-Bce per superare la Grande
mutare e diventare trasmissibile
Crisi «impoverire la classe media,
per via aerea, enfasi e immagini
sedare quella povera».
All’inizio gli elettori credono a
loro, dopo anni di inettitudine i
nodi vengono al pettine, e li disarcionano. E avanti un altro (tanto di candidati così ce ne sono a
bizzeffe).
Grazie al NYT e al New Yorker mi sono portato avanti nel
lavoro, per cui, nei prossimi giorni, potrò evitare di leggere queste
stesse analisi sui media italiani.
In realtà, questo modello è, in
tutto l’Occidente, fuori controllo,
al potere si succedono individui
brillanti nelle campagne elettorali, inetti nella gestione, oltretutto
per timore di essere pugnalati si
circondano di altri inetti (questi
anche supponenti), il ciclo si autoalimenta e porta al disastro.
Gli elettori se ne accorgono
solo a fine mandato e li cassano,
odiandoli pure. Come nel caso di
Obama, che oltretutto era colto,
perbene, bello, nero.
In chiusura una chicca. Essendomi occupato di agricoltura
mi sono cari gli Stati del Middle
West, tra questi lo Iowa. Qua ha
vinto una giovane donna, Joni
Ernest, cresciuta in una fattoria,
castrando maiali.
Metafora meravigliosa per la
spending review statale e una
minaccia per i burocrati e i porci
(maschi) di Washington.
[email protected]
@editoreruggeri
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
8
Venerdì 7 Novembre 2014
PRIMO PIANO
I parlamentari grillini usano la possibilità di 110 viaggi gratis l’anno per gli amici
Gita a Bruxelles a spese nostre
Anzichè denunciare le spese pazze se ne approfittano
bile giudizio di chi li invita arrivano qui. Non ci sono regole,
n gita a Bruxelles. A spese quindi la scelta cade nell’endell’Ue, cioè nostre. È già tourage dei parlamentari, una
tramontato il rigore calvi- sorta di free benefit di cui dinista promesso da Beppe spongono per omaggiare questo
Grillo nelle piazze? Ovvero e quello.
Anziché denunciare queste
quello che vale per l’Italia,
col taglio agli emolumenti, ai spese pazze europee, i grillini
rimborsi, alle auto blu, non hanno pensato bene di approvale per l’Europa? Già alcuni fittarne. Salvo poi la richiesta,
parlamentari grillini guarda- da parte Ue, a Inghilterra e
no con invidia ai loro colleghi Italia di alzare il contributo da
planati a Bruxelles: loro sì che versare all’Unione. Non sarebfanno gli onorevoli senza trop- be meglio una cura dimagranpi divieti. La conferma arriva te della struttura, a cominciare
da questi viaggi premio, che già dalle spese insensate come quecrearono polemiche all’interno ste? Intendiamoci, la vergogna
del movimento, e non solo, a è di tutti i gruppi politici, ma
metà ottobre, quando inco- in primo piano finiscono i grillini perché
minciarono i
sventolano,
pellegrinaggi
s
L’ultimo
tour
di
M5s
in
europei a spei Italia, la
a
sbafo
è
partito
bandiera
delse pubbliche.
b
la
Beppe Grillo,
l diversità e
da Rimini, guidato
del
rigore.
spesso assai
d
dall’europarlamentaA orgasollecito sul
re M5s Marco Affronnizzare
l’ulproprio blog
n
te.
La
Ue
rimborsa
timo
tour,
nel rintuzzare
t
le
spese
di
viaggio
quello
partito
comportamenq
aereo, il soggiorno
da
ti (e dissensi)
d Rimini, è
stato
il parlaquesta volta
s
ed i pasti. Avvicina
mentare
euronon è intervem
gli amici all’Europa
peo
nuto ed ecco
p di questa
città,
Marco
allora un nuoc
vo gruppo di aderenti al M5S Affronte. Lui ha posto la quee di amici degli amici grillini stione in assemblea, ha ottepartire da Rimini alla volta di nuto l’ok dai presenti, molti
Bruxelles per qualche giorno di dei quali hanno poi parteciparelax e (ovviamente) per meglio to al viaggio, e ha organizzato.
conoscere la realtà dell’Unione Alle critiche risponde così: «Per
europea. Per fortuna che Grillo quest’anno ho scelto di invitare
e i suoi sono euroscettici. Sem- i consiglieri del M5S del nostro
bra proprio che siano meno territorio, più gli attivisti. L’
scettici quando c’è da salire idea è avvicinarli all’ Europa
su un aereo e soggiornare a perché capiscano meglio cosa
Bruxelles senza tirare fuori di possa io fare da qui e per dare
loro strumenti per lavorare metasca propria un euro.
Ogni parlamentare eu- glio per il territorio. Dal prosropeo può portare in gita a simo anno l’obiettivo primario
Bruxelles 110 persone l’anno, saranno le scuole».
Dal prossimo anno. Intanto,
interamente spesate. Poiché
i parlamentari sono 715 il bi- via coi militanti. Con l’Ue che
lancio dell’Ue paga ogni annoi rimborsa le spese del viaggio
78.650 ospiti che a insindaca- aereo, il soggiorno e i pasti. «Ma
DI
GIORGIO PONZIANO
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
I
Marco Affronte
noi mangeremo alla mensa del
parlamento europeo», precisa
l’eurodeputato nelle vesti di
tour operator, che aggiunge:
«Lasciatemi solo dire che non
è una gita e che il movimento
è diverso non perché non usa
i soldi pubblici, ma perché lo
fa in modo consapevole e costruttivo».
Capito, Grillo? E ancora: «il mancato uso dei fondi
europei è un tallone d’Achille
per l’Italia. Negli ultimi 5 anni
abbiamo utilizzato poco più
della metà delle risorse messe
a disposizione dall’Europa e il
saldo è molto negativo ai danni dei contribuenti italiani».
Perciò bisogna spendere e lui
ci si mette d’impegno. La voce
di bilancio Ue per gli ospitati supera i 7 milioni di euro
l’anno Un altro free benefit
degli europarlamentari sono
le auto blu, ce sono 35 a loro
disposizione. Se in Italia sono
aborrite dai grillini, a Bruxelles loro ci salgono su, anche
se al j’accuse rispondono che
è vero ma lo fanno in gruppo:
«Si tratta sostanzialmente»,
è scritto in una nota ufficiale dell’eurogruppo 5stelle, «di
una navetta collettiva messa a
disposizione di tutti i deputati
per gli spostamenti da e verso il parlamento. In tal modo,
con un sistema di car sharing euro di asilo per i bimbi? Che
si riducono di fatto i costi che, pago delle settimane extra per
invece, comporterebbe l’uso in- l’asilo a Cosenza? Sapete che
pago i viaggi di andata e ritorno
tensivo e singolo di taxi».
Anche la rendicontazio- dei miei familiari da Bruxelles
ne, tanto sbandierata da a Lamezia? Sapete che queste
Grillo, non sembra puntuale. spese sono nel nostro stipendio
Ogni parlamentare europeo che al netto della donazione di
percepisce un’indennità mensi- mille euro mensile al movimenle netta di 6.250 euro a cui van- to è di circa 5 mila euro? O forse
no aggiunti 4.299 euro di forfait i miei figli dovrebbero rimanere
per le spese postali, di ufficio, in Italia ed io dovrei rinunciare
eccetera, a cui si somma un’in- a vederli, perché il M5S è sacridennità giornaliera (quando vi ficio? O forse ancora il M5S è
sono le sedute) di 300 euro e per i single?».
Da parte sua un’altra parun rimborso di 4.243 euro l’anno per spese (documentate) di lamentare grillina, Daniela
viaggi inerenti il proprio man- Aiuto, ha imbarcato per Brudato e che non comprendono le xelles già una cinquantina di
spese di viaggio per raggiun- persone del suo collegio elettorale,
gere Bruxelles
a compreso l’ex-sindadalla propria
Un
altro
fringe
beneco pidiessino
residenza, quefit a vantaggio degli
di
ste vengono lid Lanciano,
Filippo
Paquidate a parF
europarlamentari
o
lini, che
te (in business
sono le auto blu.
ammette:
«Sì,
per l’aereo, in
a
Ce ne sono ben 35
sono
andato
prima classe
s
con
autista.
E
i
grila Bruxelles,
per il treno,
lini, che a Roma si
ma
0,50 euro a
m non sono
battono perché siano
più
sindaco
chilometro per
p
né
l’auto). Una
n iscritto al
abolite, a Bruxelles le
Pd,
montagna di
P ho votato
utilizzano alla grande
per
Daniela
soldi.
p
insieme
a tutAl meetup
in
grillino (il circolo 5stel- ta la mia famiglia, la conosco
le) di Cosenza che ha chiesto perché sono l’avvocato di suo
all’eurodeputata locale Laura suocero».
Tutti insieme appassionaFerrara di pubblicare il rendiconto compensi/spese, lei ha tamente a Bruxelles. Quelli di
risposto piccata: «Vi siete mai Rimini sono tornati ieri, felici e
domandati perché a noi non sia contenti. Il loro accompagnatostato chiesto il dimezzamento re, Marco Affronte, sì è ritrovato
dello stipendio? Avete mai europarlamentare dopo avere
provato a pensare che possa fatto l’assistente del capogrupesserci una ragione? Bene, po regionale emiliano Andrea
provo a darvene io qualcuna Defranceschi. Per gli scherzi
con il tanto agognato scontrino. della politica, Defranceschi, che
Oggi ho comprato biscotti Muli- ha avuto un ruolo importante
no grancereale. 2,89 euro, una nella sua elezione, si ritrova ora
bottiglia d’olio Dante, euro 6,5, espulso dal movimento, mentre
pacco 500 gr di pastina Barilla, il suo aiutante è seduto sul segeuro 1,59…... E in Italia? Forse gio a Bruxelles. E organizza le
costano la metà se non ancor visite guidate.
meno. E sapete che pago 700
Twittert: @gponziano
SOTTO A CHI TOCCA
Evitiamo il toboga anni 70, usando il massimalismo come: repressione,
pestaggi, violenze poliziesche e pari deliri lessicali. Abbiamo già dato
M
DI
ISHMAEL
agari il presidente della repubblica esagera,
e l’ordine pubblico non
è così sotto minaccia
come dice. Forse il Quirinale sta
soltanto cercando d’attirare l’attenzione del paese sul rischio islamista, che l’Italia condivide con
tutti gli altri paesi occidentali, ma
del quale non sembra preoccuparsi
abbastanza.
Da noi, causa antiche demagogie,
c’è sempre una tendenza a banalizzare i problemi: se qualcuno salta
su a dire che anche in Italia, come
ovunque, l’infiltrazione di culture
islamiste è uno di quei problemi
che ci mettono poco a diventare incubi, subito qualcun altro si mette a
strillare e a denunciare il razzismo,
il «lepenismo», il neonazismo e via
straparlando.
Che a sollevare la questione,
per una volta, non sia un politico
acchiappavoti, ma un presidente
della repubblica che per le ovvie
ragioni non ha più ambizioni politiche, non consente ai demagoghi
di dare del demagogo a chi non lo
è — o lo è poco.
Anche se, come tutti speriamo,
non dovesse succedere niente, è
bene che il paese non stia troppo
sereno. È una di quelle situazioni in cui un po’ di paranoia non
guasta.
È bene tenere gli occhi aperti. A
stare in campana, però, non devono essere soltanto servizi segreti e polizia, che immagino siano
sempre e comunque sul chi vive.
Anche i politici dovrebbero fare la
loro parte.
Evitando, per esempio, di
confondere l’allarme islamista,
che c’è e ha una sua natura, nell’allarme «clandestini» e nell’allarme
«ebola», che sono tutt’altra cosa.
Dovrebbero fare la loro parte anche tivù e giornali: meno spazio
si dà alle vetrine elettorali estreme, più si rilanciano le opinioni
razionali, e meglio è. Napolitano,
oltre che di terrorismo islamico,
ha alluso anche a frange eversive
neosessantottesche, insurrezionalisti, nostalgici della lotta armata,
centri sociali fuori controllo.
Anche qui è opportuno che politica e informazione non mettano
l’audience e l’opinionismo chic al
primo posto.
Negli ultimi giorni — il «caso
Cucchi», le cariche di Roma — si
è tornati a raccontare i rapporti
tra cittadini e polizia, tra piazza
e ordine pubblico, come si raccontavano negli anni settanta, con la
lingua di legno della retorica massimalista: repressione, pestaggi,
violenza poliziesca.
Evitiamo di scivolare giù per
questo toboga. Abbiamo già dato.
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Venerdì 7 Novembre
Novembr 2014
PRIMO PIANO
9
B. vuol rilanciare Fi a partire da marzo. Per l’europarlamentare Fi non si può aspettare tanto
Fitto vuol svegliare Berlusconi
E la dirigenza si fa con le primarie, non coi familiari
sostengono le sue istanze.
Anche se l’europarlamentare
rifugge l’etichetta di corrente
l futuro si costruisce e ribadisce di voler condurre
la sua battaglia all’interno
da subito».
No, non è il claim del partito.
Prossimi appuntamenti
della Leopolda 6
ma il messaggio che Raffa- - Ma il programma parallelo
ele Fitto affida al suo blog di fatto va avanti. Il calendaper dare una mossa al suo rio fittiano prevede, per domenica, una manifestazione
partito.
al Teatro Santa
Cinque mesi
Chiara per il
per il ribelle
25mo anniverdi Forza Itasario della calia sono troppi,
duta del Muro
il rilancio che
di Berlino in
Berlusconi incui «aprire una
tende far partigrande discusre da marzo con
sione sulla nouna «kermesse
stra visione di
da sogno», come
politica interha rivelato al
nazionale».
Foglio, deve iniMentre gioveziare adesso.
dì 27 novembre
Le kermesse
l’evento «Per
fi ttiane - Ecco
Raffaele Fitto
l’alternativa in
allora perché
Fitto lancia le sue di ker- Italia e in Europa» dovrebbe
messe, che a Fi piaccia op- essere l’occasione per indicare gli obiettivi del futuro
pure no.
Ieri è stata organizzata la centrodestra.
Le battaglie - Un centroprima: una conferenza stampa a Montecitorio in cui è sta- destra che, Fitto lo ripete da
ta illustrata una contromano- mesi, non può che fare una
vra alla legge di stabilità del feroce opposizione al governo Renzi, deve puntare sul
governo.
Una proposta che prevede rinnovamento della classe
40 miliardi di tasse in meno dirigente con le primarie e
grazie a una serie di tagli alle sulla ricomposizione del polo
spese e consta di 12 pacchet- moderato.
E possibilmente evitare
ti di emendamenti, e relative
battaglie che le sono estracoperture.
È stata di fatto la prima nee, magari «proposte da
uscita pubblica della mi- conoscenti o familiari», come
noranza fittiana, vista la quelle sui matrimoni gay.
Sveglia Centrodestra
presenza al suo fianco di 15
deputati e 17 senatori che - Fitto non si fa intimidire
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
DI M ICHELE A RNESE
E FABRIZIA A RGANO
«I
dalle ramanzine del suo leader o dalle critiche del cerchio
berlusconiano.
Prova ne è la sua partecipazione alla Leopolda blu,
l’evento milanese dello scorso 18 ottobre, osteggiato dai
piani alti di Forza Italia che
avrebbero posto il veto sulla
presenza di esponenti azzurri
all’iniziativa.
Laboratorio Puglia - E
non sembra seguire la linea
Arcore-Roma neppure sulle
Regionali.
Mentre l’alleanza prediletta dal Cavaliere è quella con
la Lega, l’ex governatore lavora su un «laboratorio Puglia»,
cercando di costruire un’alleanza a Bari che comprenda
anche Ncd e Udc.
Con un candidato ovviamente scelto dalle primarie,
lo strumento che Berlusconi
ha sconfessato non più tardi
di stamattina in un’intervista
al Quotidiano Nazionale. E in
Puglia c’è chi assicura che, nonostante ci sia già un candidato fittiano alla presidenza della
Regione, Francesco Schittulli, l’europarlamentare non
esclude di poter calare la carta
unitaria di Mario Mauro.
Formiche.net
INDISCREZIONARIO
tempo ed ha partecipato a un seminario a
DI PUCCIO D’ANIELLO
porte chiuse dal titolo «Idrocarburi, da problema a risorsa nazionale». Il seminario orRomano Prodi superstar, a Roma. Se l'alganizzato dal magazine di approfondimento
tro giorno l'ex premier ha ricevuto a palazzo
economico, Startmag.it di Michele GuerrieBarberini il premio intitolato alla memoria
ro e Valerio Giardinelli, si è svolto
di Vittorio De Sica «per la
nella sede romana dell'Associazione
società», per «essere stato e
Civita, con vista sull'altare della Paper essere anche oggi l'inteltria. Diversi gli operatori che hanno
ligente indicatore e realizzapreso parte alla sessione di approfontore della linea da seguire in
dimento che ha coinvolto esperti di
politica soprattutto, ma ansicurezza e di ambiente, economisti,
che in economia», ieri è stato
giuristi. Tra i presenti il consigliere
protagonista all'Accademia
del ministro dell'Ambiente Galletti,
nazionale dei Lincei con il
Mauro Libè, il presidente di Assoconvegno internazionale
mineraria Giuseppe Tannoia, il
«Dove va l'Europa?», per
presidente di Assoelettrica Chicco
valutare il passato e creaTesta. Vicari ha sottolineato che è
re prospettive per il futuro.
Romano
Prodi
intenzione del governo velocizzare e
Senza dimenticare la sua
semplificare le pratiche di autorizzasempre cara Nomisma che
zione relative all'upstream, per non perdere i
presentava ieri il «Rapporto Nomos & Khaos»
rilevanti investimenti che sono in attesa da
sulle prospettive economico strategiche curaanni sul territorio italiano. Il direttore geneto dall'Osservatorio Scenari Strategici e di
rale della direzione Risorse minerarie FranSicurezza di Nomisma, e precisamente dal
co Terlizzese ha avuto modo di mostrare ai
generale Giuseppe Cucchi.
presenti lo scenario che riguarda l'attività di
* * *
ricerca di idrocarburi offshore nel Mediterraneo. Nel frattempo la Croazia non prevede
A poche ore dall'approvazione del decreto
limite alla ricerca off shore di petrolio e gas,
Sblocca Italia, il sottosegretario con delega
che da noi deve stare entro le 12 miglia.
all'oil&gas, Simona Vicari, non ha perso
IN CONTROLUCE
L’ozio è il padre dei vizi ma anche degli hobby più estremi come
l’abbattimento dei candidati papisti (cioè di Papi) alla Consulta
DI
A
DIEGO GABUTTI
destra, dopo che una sentenza di tribunale non ha
condannato il solo Berlusconi ma l’intera Forza
Italia ai servizi sociali, il tempo
non passa mai.
Finiscono a riposo, cullati dai titoli
di giornale, anche quei pochi ai quali
restava ancora qualcosa da fare, vedi
per esempio Loris Verdini.
Per ammazzare la noia, mentre
Renzi governa e si diverte come
un matto a litigare con tutti, con
Gianni Cuperlo come con JeanClaude Juncker, il presidente
della Commissione Ue, la destra
gioca con l’iPad in parlamento. Ogni
tanto alza gli occhi da Minecraft o
da Angry Birds e impallina un altro
candidato berlusconiano alla Consulta. Quello urla, poi stramazza, e
la destra ripiomba nella noia.
Diventata inutile, ma non
ancora superflua, perché il boy
scout deve poter contare su qualche alleato, visto che la vecchia
guardia è sempre meno affidabile,
Forza Italia non ha più un ruolo.
Non è una forza di governo, né
aspira a diventarlo. Non ha neanche più una strategia da quando,
messa alle corde da eurocrati e
magistrati, ha dovuto cedere quella che aveva a Renzi e alla sinistra
fiorentina, che adesso ne detiene
il copyright.
Aveva una Weltanschauung,
una visione del del mondo: il liberalismo un po’ così, le belle ragazze, la misericordia fiscale, le
barzellette, il jogging mattutino,
la politica estera sempre un po’
così, la bandana. E adesso ha una
Fidanzata (che mette il becco negli affari di partito) e Vladimir
Luxuria a cena in rappresentanza del popolo gay.
Mentre Renzi, molto più sobriamente, ha una moglie, sua
coetanea, e non si sogna neppure
d’invitare a cena Vladimir Luxuria, che non rappresenta i gay ma
a malapena se stesso, e che oltretutto è un avanzo di sinistra radi-
cale, la destra ha le improvvisate
strategiche di Francesca Pascale
e le interviste al Giornale di Giovanni Toti, che mette in guardia
Matteo Salvini, segretario leghista col vento in poppa, dalla «deriva lepenista» e soprattutto dal sogno proibito di scalzare il Faraone
di Arcore dal suo trono.
Toti, che frequenta casa caimana in qualità di «consigliere politico», dovrebbe capire che una deriva lepeniana, per quanto rozza,
è pur sempre qualcosa di pratico,
e comunque qualcosa, rispetto al
nulla e alla noia che impera a destra, dove si sbadiglia e si guarda
l’orologio, in attesa che apra il bar
della buvette, mentre il partito di
maggioranza fa tutto da se, governo e opposizione.
Ma Toti, che mastica poco
di politica, non è lì per elaborare strategie, né per studiare
e contrastare quelle altrui. È lì
per lodare il Capo e per impedire
che gl’infedeli ne contestino l’autorità o ne turbino la pace. È un
lavoro sporco, ma qualcuno deve
pur farlo.
Così la destra rimane al palo,
dove ormai da più di tre anni, cioè
da quando l’Europa ha mandato
il Boss in pensione, i suoi parlamentari aspettano che passi ’a
nuttata, come i reduci nei drammoni sciuè sciuè d’Eduardo De
Filippo. Ma stanno perdendo la
pazienza. Sono stufi d’aspettare
che capiti qualcosa.
Non succede mai niente, a parte l’annuncio di qualche nuova
inchiesta ogni tanto, o un’altra
intervista alla Fidanzata. Oltre
che padre dei vizi, l’ozio è anche
il padre degli hobby più estremi,
tipo l’impallinamento continuato e
molesto dei candidati papisti (nel
senso di Papi) alla Consulta.
E può mettersi peggio. Qualcuno
potrebbe prendere esempio dalla
sinistra-sinistra, proclamarsi Vecchia guardia e rifiutarsi, come
Bersani e soci, di scavarsi la tomba da sé.
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
10
Venerdì 7 Novembre 2014
PRIMO PIANO
Ma in particolare a Berlusconi che si sente erodere parte del suo elettorato tradizionale
Matteo Salvini fa paura a tutti
Anche perché ambisce essere il n.1 del centro destra
DI
CESARE MAFFI
anciata alla grande
da Libero, la candidatura di M a t t e o
Salvini a capeggiare
la coalizione (per ora, non
coalizzata) di centro-destra
ha finora ottenuto un deciso
risultato: l’esasperata contrarietà di Forza Italia, partendo da Silvio Berlusconi («Salvini, al netto della
propaganda, deve ancora
dimostrare di saper fare
qualcosa», ha bruscamente
dichiarato ieri al Quotidiano Nazionale) e giù giù per
un ampio numero di esponenti.
C’è, però, un abisso fra la
gonfiatura giornalistica, le
ambizioni dello stesso Salvini,
le prospettive mirabolanti indicate o auspicate, da un lato,
e la realtà, dall’altro lato.
Il segretario della Lega
ambisce a portare il partito a un livello raggiunto soltanto una volta, nel 1996:
una percentuale a due cifre. È consapevole che quel
successo fu dovuto alla con-
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
L
Matteo Salvini
trapposizione netta ai due
maggiori schieramenti: né
col Polo né con l’Ulivo (accomunati dallo spregiativo
«Pulivo»): gli elettori ostili all’una e all’altro blocco
premiarono la protesta del
Carroccio.
Salvini, quindi, punta,
non già a presentare una
Lega ambiziosa di governare, e quindi inserita in
un’alleanza potenzialmente
aspirante alla vittoria, ben-
sì a esaltare il ruolo contestatore del Carroccio.
I temi scelti per la propaganda lo legano, almeno
all’esterno, a svariati partiti della destra antieuropeista presenti (sovente con
successo) in altri Paesi.
Nello stesso tempo deve
dimostrare la propria
forza e il proprio seguito,
giungendo ad accreditarsi
come possibile numero uno
del centro-destra depurato
del centro (nei confronti di
Angelino Alfano il mondo
leghista dimostra un accanimento che rasenta l’odio
personale).
Non ci sono possibilità che egli possa arrivare
veramente a svolgere un
tale ruolo. Però, sul piano
dell’immagine, la trovata
gli giova: si presenta come
un nuovo Cav, nel senso
di federatore dei moderati
(termine, come appare evidente, che poco si presta
alla politica propugnata dal
leghismo).
È indubbio che questo
dinamismo riesca a inte-
ressare ampi strati di cittadini. Lo dimostra un fatto: i sondaggi, dopo il voto
europeo, hanno segnato un
costante incremento delle
simpatie suscitate dallo
spadone di Alberto da Giussano.
Ciò significa che segmenti forzisti, grillini stanchi,
astensionisti cronici guardano alla ribellione della
Lega.
Controprova: da Forza
Italia arrivano critiche al
segretario leghista Matteo
Salvini per le sue ambizioni, causate anche dalla stizza di vedere il movimento
berlusconiano arrancare
sotto il deludente risultato
europeo.
Altra controprova: pure
da Fratelli d’Italia si sbracciano nel distinguersi da
Salvini, rimarcando le differenze che allontanano un
partito «nazionale» da una
forza politica «secessionista». La concorrenza, insomma, si avverte sia nel
centro-destra sia a destra.
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Venerdì 7 Novembre
Novembr 2014
PRIMO PIANO
11
Conlitto di interesse di Daniela Maroni, eletta in Regione Lombardia nella lista Maroni
La benzinaia regolamenta le pompe
Cura una legge regionale che riguarda la sua attività
DI
GOFFREDO PISTELLI
na Maroni, eletta
nella lista Maroni,
in conflitto di interessi in quanto
relatrice di una legge regionale che riguarderà il
suo lavoro e il suo settore,
essendo vicepresidente di
un’associazione di categoria, quella dei benzinai.
Dal Pirellone, sede a Milano
del parlamentino regionale
lombardo, nella depressione
generale indotta dal Patto
di stabilità, che ha drasticamente ridotto le norme con
impegni di spesa, le vibrazioni politiche sono rare. Un
po’ di pathos l’ha seminato
l’altro giorno un blitz della
maggioranza sulla legge di
consumo di suolo, approvata
in modo espansivo, facendo
gridare l’opposizione alla
«colata di cemento in arrivo».
E allora la storia della
Daniela Maroni, comasca, classe 1956, della Lista Maroni, praticamente
una Maroni al quadrato,
diventa un piatto ricco per
le cronache milanesi. Quelle
di Repubblica, severissime,
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
U
hanno bollato ieri la
vicenda con un titolo
tranchant: «La legge
sui carburanti? La fa
la benzinaia». Maroni
ha infatti una pompa di
benzina giù in Brianza,
a Giussano (MonzaBrianza) che, oltretutto, si presterebbe ad
altri accostamenti,per
essere la patria di
quell’Alberto che sta
nel simbolo stesso del
padanissimo governatore.
La consigliera è in
effetti esercente del
settore e vicepresidente della federazione dei
benzinai di Confcommercio per la Lombardia e
la maggioranza l’ha scelta
come relatrice della legge,
di iniziativa della stessa
presidenza Maroni, che regolerà in regione l’apertura
di nuove pompe.
Il problema starebbe
qui: la norma prevede la
sistematica introduzione
del Gpl nei nuovi impianti,
in modo da favorire il carburante ecologico ma la gestione dell’impianto di erogazione del gas liquido, con
Daniela Maroni
una serie di prescrizioni che
si porta dietro, sarebbe onerosa per i benzinai. Di qui le
accuse delle opposizioni sul
conflitto di interessi della
Maroni: gravando i nuovi
impianti di questo obbligo,
di fatto si disencentiverebbero nuove aperture, ergo
nuova concorrenza per lei e
i suoi associati. Non solo, la
Maroni avrebbe presentato
in commissione un emendamento per calcolare, con criteri ancora più restrittivi, il
rapporto fra pompe
di metano e pompe
di GPL sul territorio, con riferimento
a quello provinciale
anziché regionale,
in modo da imporre
queste ultime.
Sopratutto il
consigliere Pd
Mario Barboni,
s’indigna e grida allo
scandalo, mentre
l’assessore alfaniano Mauro Parolini,
delega al commercio,
fa spallucce, rimarcando la finalità ecologica, con la quale si
volevano diffondere
ancora di più i carburanti non inquinanti. Col
ché si realizza un’altra singolare situazione, sfuggita
alla cronaca di Repubblica:
chi governa in Lombardia,
ossia il centrodestra, vuole
diffondere i carburanti non
inquinanti, che pure tanto
piacciono ai suoi lettori, e il
Pd se ne lamenta.
Perché il problema non
riguarda d’altra parte
solo i benzinai ma anche
i consumatori. Mentre, in
questi anni, si sono incen-
tivate le vendite delle autovetture a Gpl, tanto che
a Milano entrano nell’area
C, quella sottoposta a ticket,
senza pagare, le pompe dotate di quel carburante sono
poche. Chi viva in provincia
di Como, come la consigliera
maroniana Maroni, per fare
rifornimento di gas liquido
deve andare sull’autostrada
Milano-Chiasso, pagandone
il pedaggio, oppure deve fare
una quindicina di chilometri
e raggiungere Erba (Co).
E anche in Brianza,
dove la Maroni fa l’imprenditrice, gli impianti
presenti, soprattutto lungo la superstrada MilanoLecco, sono sempre presi
d’assalto da automobilisti
assetati di gas.
E forse, l’enfasi sulla Maroni al quadrato e sul suo
supposto conflitto di interessi, finisce per oscurare
appunto gli interessi degli
automobilisti-consumatori
e le ragioni dell’ambiente
perché, alla lunga, la gente
si stancherà di girovagare o
fare lunghe file alla pompa
per fare il pieno. Tornando
a gasolio e benzina.
© Riproduzione riservata
TORRE DI CONTROLLO
Lo Sblocca Italia regala 16 miliardi alle autostrade
con la proroga delle concessioni, ma la Ue non ci sta
DI
TINO OLDANI
el decreto Sblocca Italia ci
sono cose buone, come la
riforma del sistema idrico
(vedi ItaliaOggi del 4 novembre), e altre che lo sono assai
meno. Tra queste, spicca un regalo
di ben 16 miliardi a un limitato
gruppo di autostrade, per la maggior parte controllate dal gruppo
Gavio, per le quali l’articolo 5
del decreto consente di prorogare, senza alcuna gara, la durata
delle concessioni. Sulla faccenda,
durante l’iter legislativo, hanno
avuto da ridire non solo i partiti
che in Parlamento si oppongono al
governo di Matteo Renzi, ma anche il Comitato per la legislazione
della Camera: il provvedimento,
a suo dire, non aveva i requisiti
previsti per un decreto legge. E la
Commissione europea ha chiesto
al governo alcuni chiarimenti, prima di aprire una procedura d’infrazione per il mancato rispetto
delle norme sulla concorrenza. Per
tutta risposta, il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha
tirato diritto, dicendo che «il decreto non si tocca, perché assicura
nuovi investimenti e non prevede
rincari tariffari».
Le cifre in ballo sono piuttosto consistenti. L’economista
Giorgio Ragazzi, ex dirigente
del Fondo monetario internazio-
N
nale e della Banca mondiale, ha
pubblicato sul sito lavoce.info una
simulazione dei vantaggi finanziari che i concessionari di alcune autostrade otterrebbero dal decreto.
Moltiplicando il margine operativo
lordo (mol) del 2013 per il numero
degli anni in più assicurati dalla
proroga, ha ottenuto i seguenti
risultati.
L’Autobrennero, la cui concessione scade nel 2014, otterrebbe
una proroga al 2045 (31 anni in
più): moltiplicando il mol del 2013
per 31 anni, avrebbe in totale un
guadagno lordo assicurato di 4
miliardi 743 milioni di euro. Le
Autovie venete, con 21 anni di
proroga della concessione, si assicurerebbero 1 miliardo 533 milioni. Mentre cinque autostrade del
gruppo Gavio (Torino-Piacenza,
Torino-Milano, Autostrada dei fiori, Salt ligure toscana, Sav), grazie
a nuove proroghe tra 11 e 26 anni,
metterebbero insieme un margine
lordo di 9 miliardi 644 milioni.
Commenta Ragazzi: «È una
cifra imponente, circa 16 miliardi, quasi la metà della manovra
annunciata da Renzi. Solo una piccola parte di questi flussi di cassa
serviranno a coprire i costi degli
investimenti già effettuati e non
ancora ammortizzati. Per il resto,
il beneficio della proroga viene
giustificato dal governo come compenso per i nuovi investimenti, cir-
ca 11 miliardi, che le concessionarie si sarebbero impegnate a fare.
Pare però che il beneficio delle
proroghe superi di gran lunga il
costo dei nuovi investimenti, tanto
più che poi, quando si realizzano,
i pedaggi vengono aumentati per
coprirne i costi». Risultato: vi è il
rischio di pagare due volte il costo
degli investimenti, prima con la
proroga delle concessioni, e poi con
l’aumento dei pedaggi. Un doppio
regalo alle concessionarie, sostiene Ragazzi, senza alcun introito
per lo Stato.
Proprio per le evidenti anomalie, l’articolo 5 dello Sblocca
Italia ha avuto un iter tormentato
in Parlamento. Dopo i rilievi della
Commissione Ue, l’intransigenza
del ministro Lupi ha dovuto cedere
il passo a una riscrittura profonda
del testo. Ma non è detto che ciò
basti per ottenere il disco verde
da Bruxelles.
La Commissione Ue aveva rilevato che «l’articolo 5 sembra
consentire la realizzazione di significative modifiche a contratti
di concessione esistenti, riguardanti in particolare i lavori da realizzare nell’ambito del rapporto
concessorio e il livello delle tariffe,
oltre a proroghe significative della
durata delle concessioni esistenti». Innovazioni tutt’altro che in
regola con le norme Ue, poiché «le
modifiche apportate alle dispo-
sizioni di un contratto pubblico
in corso di validità costituiscono
una nuova aggiudicazione, quando
presentino caratteristiche sostanzialmente diverse». E una nuova
aggiudicazione, va da sé, richiede
una gara pubblica per il rilascio
della concessione. Gara di cui nel
decreto non c’è traccia, visto che
la esclude con la proroga.
Le società concessionarie
appoggiano il decreto Sblocca
Italia, poiché lo considerano fondamentale per coprire il costo dei
futuri investimenti. Una tesi che
per Ragazzi non sta in piedi: «Gestire un’autostrada è un’attività
molto semplice e senza rischi imprenditoriali.
Tutti gli interventi sono finanziati a debito, e i debiti ripagati
con i pedaggi. Eppure, attraverso
le proroghe, si perpetuano le rendite per le società concessionarie,
alle quali viene già assicurato, con
il sistema tariffario, un rendimento elevato (9-10% almeno) sul capitale investito».
Tra i commenti postati sul
sito lavoce.info, uno sottolinea che
«un solo ticket di andata e ritorno
sulla Milano-Torino o sulla TorinoAosta costa come un intero anno
di percorrenza sulle autostrade
svizzere, mentre in Germania sono
gratis». Spiace dirlo, ma sulle autostrade non si è cambiato verso.
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
12
Venerdì 7 Novembre 2014
PRIMO PIANO
Se fosse preso in parola l’invito del Papa sulla gratuità dei ricorsi alla Sacra Rota
Ci smenano gli avvocati rotali
Perdendo, in media, circa duemila euro a causa intentata
DI
ANTONINO D’ANNA
u s c i t a d i Pa p a
Francesco sulla
gratuità dei ricorsi
alla Rota Romana,
il tribunale supremo che si
occupa delle sentenze definitive di annullamento matrimoniale, ha scontentato gli
avvocati rotali. I quali non
sarebbero pronti per veder
diminuire un giro d’affari
già in diminuzione grazie
alla mentalità divorzista
ormai diffusa e che rende
in media circa 2000 euro a
causa.
Per annullare un matrimonio occorre un periodo di
circa due anni per grado e si
richiedono almeno due sentenze concordi.
Facciamo un esempio,
grazie alle pagine del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo (www.terl.
it): si paga un contributo alle
spese processuali (minimo
rispetto ai veri costi del processo, sostenuti invece dalla
Cei, Conferenza Episcopale
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
L’
Papa Francesco
Italiana), più l’onorario del
Patrono, e cioè l’avvocato.
La parte attrice ha un contributo fi sso di 525 € mentre il/la convenuta che sta
in giudizio da sola non deve
niente; se si costituisce in
giudizio con un proprio Patrono paga il contributo al
50%, e cioè 262,50 €.
Il Patrono percepisce
per il primo e secondo
grado di giudizio insieme
(se quest’ultimo si conclude
con un decreto di conferma
del primo) da un minimo di
1.575 € ad un massimo di
2.992; per il secondo grado
di giudizio, se invece si rende
necessario riprendere dettagliatamente l’esame della
causa, allora si va da un mi-
nimo di 604 € ad un massimo
di 1.207.
Il tutto al netto di oneri
fiscali e previdenziali, che
vanno aggiunti, ossia Iva al
21% e Cassa forense al 4%:
in questo caso la tariffa massima tocca quota 3.765,13 € e
la minima 1.887,60 €, contributo fisso escluso.
Se però si ha un reddito
inferiore ai 12.000 € l’anno si può chiedere la tariffa
minima, oppure il patrocinio
gratuito.
Se si ottiene dal Tribunale il Patrono Stabile, che
non è gratuito patrocinio, ma
è un avvocato in organico al
Tribunale assegnato per esigenze pastorali o economiche,
si è tenuti al solo contributo
alle spese processuali.
Il secondo grado si svolge
presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Ligure; Milano è secondo grado per Piemonte e Triveneto. Quando le
sentenze tra primo e secondo
grado sono discordi, si ricorre
alla Rota Romana.
Chi invece chiede la di-
spensa per il matrimonio
rato e non consumato, deve
sempre il contributo da 525
euro al Terl se è parte «oratrice», e cioè che introduce
la causa, a cui si aggiunge
un contributo di circa 1.000
euro che si deve alla Congregazione per il Culto Divino e
la Disciplina dei Sacramenti;
il convenuto non deve niente
in ambo i gradi. Al Terl tocca la fase istruttoria, mentre
quella decisoria è competenza
di Roma.
Questi i dati Terl: al 1°
gennaio di quest’anno pendevano 225 cause di prima
istanza, delle quali 4 iniziate
nel 2011, 67 nel 2012, 154 iniziate nel 2013. Per la seconda
istanza 92, delle quali 3 iniziate nel 2011, 11 nel 2012,
78 nel 2013.
Dal picco di 478 cause pendenti tra primo e secondo
grado nel 2010, il 2013 ha
visto una brusca discesa a
quota 317, ossia circa il 36%
in meno. Fedeli, fate i vostri
conti.
© Riproduzione riservata
LO HA DIMOSTRATO IL CENTRO STUDI LEONARDO3 CHE HA ALLESTITO A MILANO UNA MOSTRA SPECIFICA
Le invenzioni di Leonardo erano spesso schizzi di prototipi di altri
e alcune delle sue macchine, tipo la bicicletta, non funzionavano
DI
I
MARIO GARGANTINI
l Centro Studi Leonardo3, che
ha allestito, nel cuore di Milano,
nella Sala del Re in piazza Scala,
la mostra «Il Mondo di Leonardo», ha adesso deciso di prolungare
l’esposizione per tutta la durata di
Expo 2015 per consentire al pubblico
internazionale di apprezzare in modalità interattiva e multimediale la
poliedrica produzione tecnologica e
artistica del grande toscano.
Non solo; proprio per uscire dalle
immagini standardizzate della sua
opera, nel corso della manifestazione
vengono proposti modelli e ricostruzioni leonardesche su particolari tematiche come quella di un’apposita
sezione dedicata ad alcuni strumenti
musicali. L’ha impostata Edoardo
Zanon, uno dei fondatori di Leonardo3 e particolarmente sensibile al
discorso musicale, dato anche il suo
diploma in chitarra classica (che si
aggiunge alla Laurea in Disegno Industriale al Politecnico di Milano).
«C’è un problema di fondo nel
divulgare le opere di Leonardo:
nell’ultimo secolo, quando si è iniziato a pubblicare i suoi lavori, c’è
stato un grandissimo interesse per
la sua figura e la sua opera.
Ci siamo accorti però che, soprattutto negli ultimi anni, le numerose
iniziative a lui dedicate propongono
sempre un Leonardo un po’ stereotipato, soffermandosi principalmente
su alcune sue realizzazioni come
architetto o progettista di macchine
da guerra e di macchine stravaganti.
Il rischio allora è che il pubblico si
faccia un’immagine del personaggio
legata a poche realizzazioni e sempre solo a quelle.
Analizzando bene le fonti, ci siamo
accorti che molte di queste macchine
non sono progetti inediti del genio
da Vinci, non sono sue «invenzioni»;
sono piuttosto suoi disegni, sue «fotografie» di oggetti, macchine, strumenti de suo tempo e che lui, da
acuto osservatore ritraeva annotandone le caratteristiche e sottolineando qualche dettaglio interessante.
Quindi bisogno fare molta attenzione quando si accostano le raccolte
di disegni leonardeschi e bisogna
distinguere tra oggetti progettati
da lui e altri solo «disegnati»».
All’interno del Codice Atlantico ad esempio, fa notare Zanon,
più della metà dei bellissimi disegni
che occupano le oltre 1200 pagine
sono disegni che potremmo dire enciclopedici, documentaristici e sono
frutto, non tanto della sua genialità
creatrice «quanto della sua abilità
di disegnatore e, diciamolo pure,
della sua attività di marketing, per
mostrare la sua abilità ai potenziali
committenti».
Tra l’altro va detto che tra le sue
autentiche invenzioni, non poche
sono sbagliate, cioè non funzionano;
come ad esempio la celebre «bicicletta»; in molti casi, lui stesso era consapevole dei difetti progettuali dei
suoi disegni, che però riproduceva
come tali, senza preoccuparsi più di
tanto della potenzialità ingegneristica.
«Quello che tentiamo di fare
nelle nostre mostre è di proporre
un Leonardo «autentico»; il quale
emerge maggiormente in alcune
pagine dove gli appunti e gli schizzi
si accavallano in modo disordinato
seguendo, evidentemente, il corso
movimentato dei suoi ragionamenti
e della sua ideazione. Capita quindi
al visitatore delle nostre mostre di
vedere riprodotte e spiegate delle
macchine inedite che spesso si rivelano ancor più interessanti di quelle
celebri e arcinote».
Eccoci allora agli strumenti musicali. Anche qui c’è da fare una premessa; cioè che la musica e il teatro
erano àmbiti dei grande importanza
per l’epoca e quindi, facilmente, progettisti e architetti si dedicavano a
realizzazioni in quei settori. Anche
Leonardo ha speso moltissime energie e molto tempo nella ideazione di
strumenti e macchine per la musica e il teatro. Zanon ci mostra un
modello di quella che viene solitamente citata come «l’automobile» di
Leonardo e che invece molto probabilmente altro non era che una macchina teatrale utilizzata per portare
in scena delle strutture durante le
rappresentazioni; o ancora, il «leone» (l’unica macchina della quale la
paternità di Leonardo è attestata
storicamente del Vasari) era uno
strumento teatrale realizzato per
gli spettacoli frequenti alla corte di
Francia.
Sugli strumenti musicali poi
c’è un piccolo equivoco di fondo.
«Il mondo accademico tende a raggruppare tutti gli strumenti musicali ideati da Leonardo nel progetto detto della «viola organista». In
realtà, Leonardo, oltre a questo,ha
progettato molti altri strumenti
musicali.
La domanda che sorge spontanea
a questo punto è: ma Leonardo li ha
mai costruiti?
«È un interrogativo ricorrente.
In effetti non esistono prove; quello che posso dire è che quando un
progettista entra in alcuni dettagli
costruttivi così profondi è impossibile che non abbia fatto almeno
qualche tentativo e che non abbia
realizzato almeno dei prototipi; in
molti casi, i manoscritti di Leonardo
danno proprio questa impressione: ci
sono pagine in cui i disegni, o meglio
alcuni particolari, vengono ripetuti
con piccole modifiche; segno di ripensamenti derivanti da prove pratiche.
È quello che oggi si chiama reverse
engineering».
E nei secoli successivi nessuno ha mai provato a realizzarli?
«Bisogna dire che Leonardo non ha
mai scritto un trattato su questi temi,
come avrebbe desiderato; non ha fatto
in tempo! L’ha fatto nel codice del volo;
e lì si vede che non è un manoscritto
come gli altri: è un piccolo quaderno
ordinato, ben impaginato, nato dal
desiderio di consegnare ai posteri le
cose che aveva capito. Per il resto c’è
stato un black out di trasferimento
di informazioni, fino a quando, più di
un secolo fa, tutti questi disegni sono
riemersi».
Ora alle ricostruzioni ci hanno
pensato quelli di Leonardo3; e l’hanno fatto a seguito di lunghi studi e con
la produzione di prototipi preliminari,
affidando la costruzione del modello
finale a esperti liutai, rispettivamente: Marco Casiraghi, Michele Sangineto e Mario Buonoconto.
Ilsussidiario.net
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Venerdì 7 Novembre
Novembr 2014
PRIMO PIANO
PERISCOPIO
LETTERE
L’avevo detto a Marianna Madia: non è che se mangi il gelato finisci automaticamente in prima pagina
sull’Economist.
Filippo Merli
Chiude un cinema porno. Ma se…
A Milano è stato posto in vendita a circa 400 mila euro il
Pussycat, l’ultimo storico cinema porno, situato alla fine
del Giambellino. Ormai, dice, per certe cose la gente va su
Internet. O se proprio vuole, compra Chi in edicola.
Diana Machegni
Ma che linguo è mai questo?
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
13
Abbasso il burocratese! Evviva l’Italiano! La Camera dei
deputati, guidata da una donna, Laura Boldrini, e «comunicata» da una giornalista donna, Anna Masera, non può pensare di uccidere impunemente la lingua italiana in nome di
una insulsa «politica di genere». Nel descrivere un evento
che si svolge a Montecitorio, gli uffici guidati dalle due signore hanno così definito due alti burocrati dello Stato: «la
Direttora del Dipartimento Finanze Ministero Economia
e Finanze, Fabrizia Lapecorella, la Direttora Agenzia Entrate, Rossella Orlandi». Direttora? Ma che lingua è? Anzi,
che linguo è, visto che il burocratese è maschio?
Roberto Miliacca
Ricomincia la solita solfa
C’è una grande novità nel panorama editoriale italiano. Il
prossimo libro di Bruno Vespa per Mondadori è fortemente
autobiografico: «Italiani voltagabbana. Dalla Prima guerra
mondiale alla Terza repubblica sempre sul carro del vincitore». E per dire addio per sempre allo stanco rituale dell’anticipazione quotidiana auto-promozionale sulle parole del
«vincitore» di turno si comincia con Renzi (che rivendica la
cancellazione dell’articolo 18).
Domenica Mossello
Paradisi iscali in Europa
Quasi 350 multinazionali, da Amazon a Ikea passando per
Deutsche Bank e non mancano gli italiani. Troppi furbetti
aiutati a pagare meno tasse in Lussemburgo. Frode o no, difficile che paghi qualcuno se ti ostini a sparare nel mucchio.
Paolo Melzi
L’accomodante fermezza di Morando
Conciliante, il viceministro dell’Economia Enrico Morando
ha detto che sul tfr e i fondi pensioni «siamo pronti a valutare, con la massima attenzione e disponibilità, le critiche
e le obiezioni che ci sono pervenute». Naturalmente, ha poi
precisato, «le valutazioni da parte del Governo saranno effettuate nel rispetto dei saldi di finanza pubblica indicati
nella legge di stabilità». Insomma, è così e basta.
Lucio Sironi
E allora come stanno le cose?
La Svezia riconosce formalmente lo Stato di Palestina. Israele definisce la decisione «deplorevole» e, per
protesta, richiama il suo ambasciatore a Stoccolma.
E dire che ci avevano spiegato in tutte le salse che
Israele non è contro lo stato palestinese, ma solo contro Hamas.
Luigi Chiarello
Saldi cattolici sul matrimonio
Non sapendo come risolvere la questione divorzio, sulla
quale la Chiesa cattolica non può tornare indietro, il Papa,
adesso, di fatto, introduce il divorzio cattolico.
Annalia Martinelli
Un chiaro e forte messaggio
Riguardo alla lettera a ItaliaOggi della signora Chiegni
riguardo alla mozione, da me presentata, sulle illecite trascrizioni, compiute da alcuni sindaci, dei matrimoni tra
persone dello stesso sesso celebrati all’estero devo precisare
che non è stato compiuto nessun atto che esula dal nostro
mandato di Consiglieri regionali che è quello di rappresentare l’intera comunità lombarda e quindi anche qui cittadini
che vivono ad esempio a Milano, città il cui sindaco ha
deciso di “firmare autografi” compiendo un atto, questo sì,
illegittimo. La nostra mozione non è «carta straccia», bensì
un chiaro e forte messaggio di sostegno al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e un richiamo al rispetto delle leggi
e della nostra Costituzione.
Luca Del Gobbo
Capogruppo del Nuovo Centrodestra
DI
PAOLO SIEPI
Obama ha problemi nel
Partito democratico e in SeP
nato ha bisogno della destra
n
per far passare le sue leggi.
p
Visto dall’Italia, non è tutto
V
questo dramma. MF.
q
dirama le nuove regole per i
Il Viminale dira
cortei. «Non farli». Spinoza. Il Fatto.
«Manganellate agli operai». «Proprio come
ai tempi del telefono a gettone». Ellekappa.
la Repubblica.
Emilio Fede voleva diffamare i vertici Mediaset con false foto porno. Ma ne trovava
solo di autentiche. Il Fatto.
Franceschini vorrebbe ricostruire l’area
del Colosseo. Per le prossime primarie del
Pd. Il Fatto.
Il Sessantotto è il surrogato del desiderio di molte persone di fare la guerra. Per
parecchi cittadini lo stato di belligeranza è
una situazione particolarmente gratificante.
Il soldato in guerra può sfogare i suoi istinti
aggressivi commettendo impunemente più di
un omicidio e per di più al termine delle sue
aggressioni, riceve gloria e onori, giungendo
addirittura a essere considerato un eroe della
patria perché ha ecceduto in aggressioni e
omicidi dei nemici. Armando Plebe, Tornerà il comunismo?. Piemme, 1973.
Se si vuol far riprendere l’occupazione
bisogna modificare incisivamente la prassi consolidata seguita dalle organizzazioni
imprenditoriali da decenni per affrontare
le crisi occupazionali aziendali: quella che
consiste nel fingere che i rapporti di lavoro
continuino indefinitamente, mettendo i lavoratori in freezer per anni, con
la cassa integrazione. Oggi,
Cisl e Uil hanno capito che
occorre cambiare sistema;
una parte della Cgil e una
parte della Confindustria,
su questo punto, sono invece
in grave ritardo. Proprio su questo terreno
il governo vuole portare a compimento
mpimento la riforma degli ammortizzatori sociali delineata
nella riforma Fornero nel 2012; quella che
Squinzi, non per caso, definì elegantemente
«una boiata». Pietro Ichino, giuslavorista.
la Repubblica.
Un lusso senza esclusiva non è più un
lusso. Ma il capitalismo vive di un assurdo:
vendere in esclusiva a tutti. Geminello Alvi.
Il capitalismo. Marsilio.
Quando poi, come chiunque, Adriano Celentano si è
q
un po’ appannato (la ripetiu
tività nuoce al talento), ha
ti
ccompiuto un miracolo. Ha
quasi smesso di fare l’unica
q
cantare, e ha cominciacosa che sapesse fare,
f
to a fare l’unica ccosa per cui è negato: parlare. Il verbo è inappropriato. Più che parlare,
Celentano mormora frasi sconnesse in un
linguaggio primitivo, tanto da sembrare a
tratti un po’ alticcio e meritevole d’essere ribattezzato il ragazzo della via Ciuk. Spesso
perde il filo del discorso, non ricorda ciò che
stava dicendo, è costretto a lunghe pause per
chiarirsi le idee. Chi ascolta osserva la sua
mimica facciale, che tradisce uno sforzo enorme di concentrazione, e immagina che egli
stia per rivelare chissà quali sconvolgenti verità. Invece dalla bocca gli escono solo luoghi
comuni frusti, concetti da prima elementare.
Che però hanno molta presa sul pubblico più
sprovveduto e fanno comodo a chi poi li utilizza, amplificandoli, per propaganda politica. Vittorio Feltri e Stefano Lorenzetto,
Buoni e cattivi. Marsilio.
Chiusa fra i monti, a due passi dall’Abruz-
zo, dalle sue leggende buie e dalle sue pagane
magie (che ancora inducono a offrire vipere
vive alla madonna e a gettar confetti sulle bianche bare dei bambini) Ascoli Piceno
appare come una provincia ancora autentica, ruspante, gelosamente conservata sotto
vuoto, leggere attentamente le istruzioni
(se si vuole essere ammessi). Luca Goldoni, Viaggio in provincia, Roma inclusa.
Mondadori, 1984.
L’esercito russo non ha osato disperdere le
madri dei soldati che sono stati fatti scomparire dopo che sono morti in Ucraina. Così
che, mentre Putin nega, e solo le foto della
Nato testimoniano lo sconfinamento russo
in Ucraina, proprio dalla Russia si leva la
più forte accusa. È la voce delle madri, che,
da millenni, accompagna ogni guerra in privati strazi, in pianti silenziosi; ma che oggi,
sul
s web, trova un megafono
che
mai aveva avuto. Così
c
che
un manipolo di donne
c
nell’immensità
della Russia
n
riesce
a fare sentire le sua
r
voce,
pretendendo almeno di
v
sapere
che si è in guerra, e
s
perché. Paradossale,
forse, che nel risveglio
Paradoss
guerresco ai confi
con ni occidentali del gigante
dell’Est, a sollevarsi, tanto da essere ascoltate, siano delle inermi madri. La potenza
del web si coniuga, questa volta, con qualcosa di veramente molto antico: la voce delle
madri, che da sempre restano ad aspettare.
Solo trent’anni fa non c’erano i cellulari, e
simili attese si consumavano lente intorno
al passaggio del postino, la mattina; e il suo
andare oltre un giorno dopo l’altro doveva
essere per le donne, a casa, come un aspra
folata di freddo addosso (esattamente come
il nulla di quei cellulari muti, dal confine con
l’Ucraina). Marina Corradi. Avvenire.it.
Ieri nonostante fosse novembre faceva
un
u caldo tipo fine agosto. Mi sono licenziato
t dal posto di lavoro. Sono
andato
a fare il bagno al Po.
a
Che
C bello, l’acqua era tiepida
d e abbastanza pulita. La
spiaggia,
bellissima. Dove ho
s
fatto
il bagno è lunga 2 km e
f
larga
300 m. Uno spiaggione.
l
Sabbia
fine e bianca. Poi sono
S
o andato a fare
il bagno al Ticino. Bellissimo. Dopo un’oretta
alla foce del Nure (torrente che finisce sul
Po). Poi sul Trebbia e in un altro fiume che
è vicino a casa ma che non so il nome. Bellissimo. W il global warming. Dispiace dirlo
però. Anche perché giro in bicicletta e sono
responsabile (solo poco) del global warming.
Le bistecche di manzo le mangio però. Maurizio Milani. Il Foglio.
L’artrite lo aveva curvato e, in testa, non gli
era rimasto che un ciuffetto di peli diritti, da
annegato. Nantas Salvalaggio, Un uomo
di carta. Rizzoli, 1968.
Arrampicato in cima al cielo, l’aereo guarda giù dove si distende Pechino, questa cosa
enorme, geometrica, questo disegno, questo
rigido ideogramma che ricorda, in qualche
modo, Torino. Giorgio Manganelli, Cina
e altri orienti. Adelphi.
Le sedie sparse e i tavoli di fòrmica hanno
l’aria depressa di chi ha assistito a troppi
dibattiti. Maurizio Ferrini, L’ultimo comunista. Mondadori, 1992
The only italian artist of the new millenium
with such a strong international profile. Tiziano Ferro. Tweet di autopresentazione.
RAZZISTA - Fabbricante di missili. Dizionario satirico.
D’incredibile c’è solo la
ccredulità umana. Roberto
Gervaso. Il Messaggero.
G
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
14
Venerdì 7 Novembre 2014
PRIMO PIANO
È una bella notizia per i consumatori che però provoca un terremoto planteario
Petrolio, prezzo in caduta libera
A ko la Russia e non conviene estrarre lo shale gas Usa
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
DI MARIO LETTIERI*
E PAOLO RAIMONDI **
a questione petrolio
è di indubbia portata
globale anche se i riverberi locali incidono
non poco sui territori, nelle
economie e sulla stessa salute dei cittadini residenti nelle
regioni interessate alle estrazioni. Di conseguenza anche
le ricerche e le estrazioni in
Basilicata dipenderanno dal
mercato globale, le cui oscillazioni tendono al ribasso.
Mentre la domanda ristagna
a causa della perdurante crisi industriale ed economica in
Europa e del rallentamento
delle economie del Far East,
in primis quella cinese, l’offerta è cresciuta molto.
A ciò si aggiunga che gli
Usa, con la produzione di
shale gas, hanno notevolmente aumentato l’estrazione di
greggio (+80%). Va tenuto anche presente che al disotto del
70 dollari al barile l’estrazione di shale gas non è più conveniente. Anche i significativi
risultati dovuti alla cresciuta
efficienza energetica, all’aumento delle energie rinnovabili, ai risparmi nei consumi
e alla migliore produttività
dei settori incidono notevolmente. Bisogna ricordare
che il petrolio è sempre stato
un’arma formidabile per mutare e condizionare le vicende
e gli assetti geopolitici globali. Perciò la storia mondiale
del petrolio è tristemente
segnata, oltre che dai danni
all’ambiente e alla salute, da
guerre, colpi di stato, corruzione e assassinii.
Anche oggi non pochi
esperti ed analisti del settore sottolineano che, dietro
la decisione di far scendere il
prezzo del petrolio, ci sarebbe
anche l’intenzione dell’Arabia
Saudita, condivisa con gli alleati americani, di colpire
le economie della Russia e
dell’Iran. Si tenga in considerazione infatti che le entrate
petrolifere rappresentano il
60% delle entrate del governo dell’Iran e il 50% di quelle
della Russia.
Una simile mossa venne fatta nel 1985 sempre
dall’Arabia Saudita che, per
un certo periodo di tempo,
abbassò il prezzo del petrolio
di 3,5 volte aumentando nel
contempo la produzione di
ben 5 volte. Gli sceicchi non
dovettero rinunciare ai loro
fasti, ma di conseguenza, nei
grandi giochi della geopolitica
mondiale, l’Urss venne messa
in ginocchio.
Certamente il petrolio
ha determinato non poco
lo sviluppo economico, soprattutto dei Paesi dell’Occidente.
Né si può ignorare il fatto che
nei Paesi del terzo mondo, e
non solo, le popolazioni, «affamate non solo di lavoro», e
L
i governanti, spesso corrotti,
hanno accettato estrazioni indiscriminate e subito le scelte
delle varie compagnie petrolifere. In questo quadro macro
si inserisce anche il caso Basilicata che registra già estrazioni per circa 100 mila barili
al giorno a fronte di concessioni all’Eni e alla Total per
complessivi 150 mila barili. Il
Governo, con la Regione, anziché imporre uno sviluppo ecocompatibile, ha previsto nel
decreto «Sblocca Italia» una
certa gratificazione finanziaria, ma ha tolto alla Regione
ogni potere in merito.
A pensar male si fa peccato, diceva Giulio Andreotti,
ma spesso ci si indovina e noi
riteniamo che il rischio che il
bel e salubre territorio lucano
possa diventare una groviera
sia reale. A meno che al «casinò planetario» dei mercati
finanziari il petrolio continui a perdere terreno. Nelle
ultime settimane, infatti, il
prezzo del greggio è sceso
del 20-25 %. Il brent è sceso
fino a toccare i 73/75 dollari
al barile!
Chiaramente sono cambiamenti che non si possono
addebitare alla legge della
domanda e dell’offerta sul
libero mercato. A giugno, il
prezzo era di circa 100 dollari al barile e nello stesso
spazio di tempo non vi sono
stati crolli della domanda
del 20% o simili riduzioni
delle capacità produttive
della Cina e di qualche altro
grande Paese.
D’altra parte è noto che anche le impennate del prezzo
del petrolio fino ad oltre i
150 dollari al barile nei mesi
precedenti la crisi del 2007-8
erano frutto di speculazioni
selvagge fatte con derivati
finanziari e non delle variazioni nella domanda e nell’offerta globali.
Si ricordi in ogni caso
che le Ioc (International Oil
Companies) per riuscire a pagare le spese di investimento
per ricerca ed esplorazione e
garantire i dividendi ai propri
soci devono avere un prezzo
che non scenda sotto i 90 dollari al barile. Da ultimo, last
but not least, si rammenti che
c’è l’urgenza di nuove e più
efficaci politiche rivolte alla
riduzione delle emissioni a
livello planetario.
In merito l’Onu, pochi giorni fa, ha lanciato ai governi
un allarme, affermando che
«se vogliamo evitare danni
gravi diffusi e irreversibili al
clima, bisogna ridurre il consumo di combustibili fossili.»
Il monito vale per tutti, ma
crediamo valga anzitutto per
i Paesi cosiddetti sviluppati ,
Usa ed Europa in primis.
*Sottosegretario
all’Economia
del governo Prodi
**Economista
CARTA CANTA
Belle soddisfazioni
per Montezemolo e figlio
A
DI
ANDREA GIACOBINO
utunno ricco per Luca Cordero di
Montezemolo e il figlio Matteo.
Qualche giorno fa, infatti, hanno
incassato pro-quota il maxidividendo di 26 milioni di euro che è stato
distribuito da Charme Management di cui
sono azionisti rispettivamente, con il 50%
tramite la cassaforte Fisvi Tre e col 38,4%
attraverso la holding personale Emmediemme. Charme Management è il veicolo
che con il 10% di azioni C del fondo lus-
trimonio netto di 315,2 milioni, a formare
il quale contribuisco riserve per circa 314
milioni. Oltre a 368,7 milioni di debiti verso
soci, la holding di Caltagirone è indebitata
verso banche per complessivi 488,8 milioni,
Edoardo Caltagirone
Luca Cordero di Montezemolo
semburghese di private equity Charme
Investments, di fatto lo controlla e lo
gestisce: gli altro soci di Montezemolo
papà e figlio sono i manager Tommaso
Beolchini col 10% e Simone Cavalieri
con il restante 1,5%.
Il cedolone, a valere su circa l’intero utile, è stato distribuito da Charme
Management dopo il bilancio chiuso per
la prima volta alla fine dello scorso luglio
e che percepisce la cessione del 58,6% di
Poltrona Frau all’americana Haworth,
avvenuta nello scorso febbraio. La quotata era a sua volta controllata dal veicolo
lussemburghese e così Charme Management ha potuto contabilizzare un acconto degli utili mentre allo stesso tempo
il fondo del Granducato ha eliminato le
commissioni di gestione riservate alla
società italiana.
Edoardo Caltagirone
va a gonie vele
Il terzo bilancio consolidato conferma la solidità di Edoardo Caltagirone, fratello
minore del più noto Francesco Gaetano.
La sua capogruppo Fonte, infatti, raggruppa oltre una trentina di società che operano
nella costruzione e vendita di immobili che
presentano a fine 2013 un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro (550,3 milioni
di terreni e fabbricati e lavori in corso per
529,5 milioni) e hanno garantito ricavi per
56,3 milioni, in lieve calo dai 62,1 milioni
del’esercizio precedente segnando così un
risultato finale negativo per 4,1 milioni che
tuttavia nell’esercizio civilistico hanno invece comparire un utile di oltre 4,4 milioni
(interamente accantonato) quasi raddoppiato dai 2,7 milioni di profitto del 2012.
La solidità del gruppo Fonte, che lo
scorso anno ha pagato oltre 8,4 milioni di
Imu, è comunque testimoniata da un pa-
la stragrande maggioranza dei quali però a
lungo termine. «L’equilibrio finanziario», si
legge perciò nella relazione sulla gestione,
«risulta assicurato dal carattere autoliquidante della maggior parte dei finanziamenti contratti e, quindi, da un servizio del debito complessivo garantito dalle iniziative
immobiliari intraprese».
Scomponendo i ricavi, quelli rivenienti dall’attività di locazione rimangono stabili e in linea con la media dell’ultimo triennio. Fra le più importanti realizzazione di
Caltagirone figurano il quartiere Caltacity
e le Residenze I giardini delle rose a Milano
Sesto San Giovanni, il centro commerciale
sito nel Parco Leonardo a Roma, le iniziative in zone Ponte di Nona e Via Cassia e
l’avanzato progetto di sviluppo urbanistico
del comune di Monterosi che prevede, oltre
a ville e appartamenti, la costruzione di
due campi di golf.
Amber cresce
nello scalo di Venezia
Il finanziere Joseph Oughourlian, numero uno del fondo attivista Amber, punta ad
un posto nel consiglio d’amministrazione di
Save, la quotata che controlla lo scalo aereo
veneziano di Tessera e che sta studiando un
polo con Catullo, l’aeroporto di Verona, dove
è recentemente entrata con il 35%. Questa è
la finalità delle ultime operazioni borsistiche
di Amber che nelle scorse settimane rastrellando pacchetti di azioni Save venduti dalla
Provincia di Venezia (la cui quota è scesa al
5,8%), per un controvalore di 233 mila euro,
si è avvicinata al 20%. Va detto, peraltro,
che il controllo di Save resta saldamente in
mano alla Marco Polo Holding, che fa capo
alla Finint di Andrea De Vido ed Enrico
Marchi, presidente e amministratore delegato della quotata stessa. Il consiglio d’amministrazione di Save scadrà nella prossima
primavera e Amber, che nei mesi scorsi ha
criticato aspramente l’operato di Marchi ma
non l’entrata in Catullo, si sta posizionando
per quell’appuntamento. E non è escluso incrementi ulteriormente la sua quota, visto
che la Provincia di Venezia, per ragioni di
Patto di Stabilità, dovrà alienare entro l’anno
un altro 1,39%.
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Venerdì 7 Novembre 2014
15
Una scoperta senza precedenti avvenuta sotto i più grandi ediici del Centro America
Le grandi piramidi del Messico
Ritrovamenti che rivoluzionano la storia precolombiana
DI
ETTORE BIANCHI
na scoperta senza
precedenti è avvenuta in Messico, nella
città di Teotihuacan,
dove si trovano le più grandi
piramidi del Centro America.
Sotto questi antichi edifici
sono stati rinvenuti almeno
70 mila oggetti tra cui ossa,
conchiglie, semi, recipienti,
coltelli, specchi, statuette.
Un ritrovamento che potrebbe rivoluzionare la storia precolombiana.
Per gli archeologi è una
vera manna. Essi hanno
sempre cercato di saperne di
più sull’antica civiltà che si
estendeva, fino al VI-VII secolo dopo Cristo, dall’attuale
Guatemala fino al cuore del
Messico. Un impero durato
quasi nove secoli, di cui non
esistono più tracce, neppure le
stanze funerarie. Nessun’altra civiltà di quell’area geografica ha conservato così
tanti segreti.
Ora, a dieci anni dalla scoperta fortuita di un tunnel al
centro del sito delle piramidi,
gli studiosi sono a un passo,
Il sito archeologico di Teotihuacan
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
U
se non dalla verità, almeno
dall’entrare in possesso di
elementi che gettino un po’
di luce. Dopo cinque anni di
scavi meticolosi, Sergio Gomez, archeologo dell’Istituto
nazionale di antropologia e
storia e responsabile del progetto, è arrivato in fondo alla
galleria lunga un centinaio di
metri, trovandosi a tu per tu
con una camera chiusa nella
quale spera di trovare le prime sepolture di un governatore di Teotihuacan.
Per arrivare a quel punto,
Gomez si è avvalso dell’aiuto
di numerosi esperti. Come
chiarisce Victor Manuel Velasco, geofisico all’università
messicana di Unam, gli archeologi possono essere talvolta
molto tradizionali e conservatori, mentre Gomez ha scelto
la tecnologia di punta. Ancora
prima di cominciare a scavare, alcune analisi termiche e
geospaziali hanno consentito
di rappresentare le principali
caratteristiche del tunnel: la
lunghezza approssimativa,
la larghezza, la presenza di
vari piani e di cinque locali.
Poi c’è stata l’elaborazione
di due robot esploratori: è la
prima volta che ciò accade in
America Latina.
Le loro telecamere hanno
svelato le prime immagini di
questo luogo sacro, chiuso da
1.800 anni, permettendo soprattutto di identificare diversi ostacoli, come i 18 muri
di pietra realizzati per bloccare l’ingresso delle camere,
arrivando quindi a elaborare
una strategia esplorativa. Infatti il tunnel, che raggiunge
i 18 metri di profondità, è un
ambiente ostile con le sue crepe gigantesche, i gas tossici, il
calore opprimente e l’oscurità
totale.
Nel frattempo si affacciano
le prime ipotesi sull’antica civiltà precolombiana. Velasco
si domanda se davvero Teotihuacan abbia avuto bisogno
di qualcuno che la governasse. Egli sostiene che la più
grande delle cinque stanze
contiene i resti del primo, ultimo e unico sovrintendente
dell’antico territorio: così, se i
greci crearono la democrazia,
gli abitanti di Teotihuacan
costruirono la città perfetta.
Una società dotata di una forma amministrativa notevole,
ma che era priva di re, monarchi o altri rappresentanti
politici.
Una tesi non inverosimile,
ma che non poggia ancora su
argomenti abbastanza forti.
Comunque sia, quell’antica
civiltà potrebbe riservarci
molte sorprese, una volta
trovata la chiave di volta per
interpretarne lo sviluppo storico.
© Riproduzione riservata
NON SOLTANTO LO HA DEBELLATO, MA HA ANCHE DATO ALLA LUCE UNA BAMBINA, ZOE
C’è pure una donna guarita dallo stesso cancro
ritenuto inguaribile che ha colpito Brittany
DI
L
ALESSANDRA NUCCI
a decisione della giovane e
bella Brittany Maynard,
29 anni, di comunicare a
tutto il mondo la sua volontà di avvalersi del suicidio assistito
previsto dallo stato dell’Oregon è
la notizia che ha campeggiato sui
titoli di tutti i giornali, ed è giusto
che sia così. Però, paradossalmente,
l’attuazione di questa drammatica
scelta finisce per rendere ancora
più clamorosa la vicenda di un’altra donna americana, Heather
Knies, che allo stesso gravissimo
tumore è sopravvissuta.
A Heather Knies, di Phoenix,
nell’Arizona, a 26 anni erano stati
diagnosticati non uno, ma due tumori al cervello, al quarto stadio.
Le dettero sei mesi di vita, non di
più.
La sua condizione era paragonabile a quella di Brittany,
che domenica scorsa ha deciso di
mettere fine alla sua vita. Ma, al
contrario della Maynard, la Knies
affrontò due operazioni al cervello
presso l’Istituto neurologico Barrow dell’ospedale di San Giuseppe,
a Phoenix, e una successiva terapia
chemioterapica e radiologica. Il risultato è che non solo ha sconfitto il
tumore, ma è anche divenuta madre
di una bella bambina di nome Zoe.
Oggi la Knies ha 33 anni, vive una
vita normale, in famiglia e al lavoro,
a tempo pieno. Certo, sta sul chi vive e
fa gli esami del caso
ogni tre mesi, ma a
tutt’oggi il suo cervello non conserva
traccia della terribile malattia.
previsto anche nel vicino Washington, nel
Vermont, nel Montana
e nel New Mexico. La
differenza fra eutanasia e suicidio assistito
sta in chi è deputato a
somministrare il farmaco mortale: l’eutanasia
prevede che lo somministri il medico o altra
persona terza, mentre il
suicidio assistito impone al paziente stesso di
assumere il farmaco e
decidere quando farlo.
Quando le fu
diagnosticato il
primo tumore, nel
2005, Heather Knies
faceva la segretaria
in un ambulatorio
medico. Un giorno,
mentre era al volanHeather Knies assieme a suo marito e alla iglia Zoe
te sulla via di casa,
Nel Nord Europa,
ebbe dei problemi
invece, l’eutanasia è
mente rattristata dalla decisione
alla vista. La risonanza magnetica
legale e sempre più facile da ottenedi Brittany Maynard di darsi la
evidenziò un tumore al cervello di
re. In Olanda, dalle prime prudenmorte. Non la giudica per essersi
grado non elevato, che fu rimosso
tissime legalizzazioni nel 2001, si
tolta la vita, ma vuole offrire la sua
con un’operazione chirurgica seguiè arrivati al permesso di eutanasia
testimonianza come speranza per
ta da chemioterapia. Ma, meno di
per i neonati disabili, per i bambini
altri ammalati. «Tutti hanno il diritun anno dopo, le fu trovato un altro
malati terminali dai 12 anni in su e
tumore, molto peggiore del primo: to di scegliere», è il suo commento. «Io
per i malati psichiatrici. Fra questi
un glioblastoma di quarto stadio, voglio solo che chi si trova ad affronultimi, il numero di chi ha scelto
tare una malattia mortale sappia che
uno dei tumori più maligni, quello
di morire nel 2013 è triplicato riun’altra possibilità esiste, e che si può
che uccide il numero maggiore di
spetto all’anno prima (45 rispetto
anche lottare e sopravvivere».
persone sotto i 40 anni. Tuttavia
ai 14 del 2012).
L’eutanasia negli Stati Uniti è tutun ulteriore intervento chirurgico,
In Belgio dal 2005 esiste un kit
tora proibita, ma il suicidio assistito
seguito da radioterapia, è stato rifai-da-te acquistabile in farmacia;
è stato legalizzato nel distretto della
solutivo. E mentre era in cura ha
recentemente sono stati introdotti
capitale e in cinque
conosciuto e sposato
il furgone per il suicidio assistito
stati: oltre all’Oreil suo attuale maria domicilio, la clinica di eutanasia
Le due pagine di «Estero
gon, dove la Maynard
to, da cui nel 2012
per i depressi e la raccomandazio- Le notizie mai lette in
si era spostata dalla
ha avuto Zoe.
ne dei medici di sistemare le eunativa California per
tanasie direttamente accanto ai
Italia» sono a cura di
potersi avvalere di
La Knies si ditrapianti.
Sabina Rodi
questa procedura, è
chiara immensa© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
16
Venerdì 7 Novembre 2014
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Lo dice il tedesco Helmut Kohl nel suo libro Aus Sorge um Europa, preoccupazioni per l’Europa
Isolare la Russia, errore fatale
Per la Germania (export -17% in 8 mesi) e per la Eu
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
da Berlino
ROBERTO GIARDINA
elmut Kohl è preoccupato, e la sua Germania pure, mentre
siamo alla vigilia
della gran festa per il 25°
anniversario della caduta
del Muro. I macchinisti in
sciopero, fino a lunedì, hanno
scelto con cattiveria la settimana meno opportuna, impedendo a migliaia di tedeschi
di accorrere nella capitale
per partecipare all’evento.
I treni fermi non sono colpa
della politica internazionale
ma contribuiscono ad aumentare il malcontento. E invece
di celebrare la caduta delle
barriere, tutti insieme, Est e
Ovest, a causa dell’Ucraina
si è tornati in piena guerra
fredda, con conseguenze per
l’economia tedesca. I disoccupati continuano a scendere (2,8 milioni, mai così pochi
dall’unificazione), ma i dati
potrebbero essere migliori.
Si calcola che almeno in 50
mila abbiano già perso il
posto a causa della sanzioni
volute da Obama.
H
Un quarto di secolo
dopo, l’Europa non è diventata quella che si sperava, e
il Cancelliere della riunifi cazione dà la colpa ai suoi
successori, che commettono
errori imperdonabili, e si dimostrano troppo obbedienti
nei confronti degli Stati Uniti. Ha appena presentato a
Francoforte il suo saggio
«Aus Sorge um Europa»,
preoccupazioni per l’Europa, e l’eco è stata notevole.
È intervenuto, Jean Claude Juncker, vecchio amico
e presidente della Commissione europea, che si è detto
incerto tra parlare del libro
o fare la laudatio dell’autore.
La pensa come lui.
Kohl condanna le azioni intraprese contro Putin.
E in questo è completamente
d’accordo con il suo successore Schröder. Ma Gerhard
viene criticato, e preso poco
sul serio, perché lavora per
la russa Gazprom (un milione di dollari all’anno).
Contro Kohl non si può insinuare nulla. È stata una
lunga strada per giungere
a buoni rapporti con Mosca,
scrive, e ora si rovina tutto
a causa degli Usa. Da vecchio democristiano ribadisce
l’insostituibile amicizia con
l’America ma, aggiunge, agli
amici bisogna dire quando
sbagliano. Escludere la Russia dal G8 è stato semplicemente stupido: non si fa sedere al tavolo la controparte,
e come vogliano giungere a
un accordo?
Isolare la Russia è un
errore fatale. Fu lui nel
’98, poco prie agevolati
ma di perdere
dal Kgb,
la Cancelleria,
guidato da
a far entrare
Andropov.
la Russia nel
Bahr andò
G8. Ma Kohl
a Mosca e
critica anche
da KissinSchröder e
ger, che
l’Spd: la Gresi mostrò
cia non doveapertamenva mai essere
te contrario
ammessa nelall’apertula zona euro,
ra. «Sono
fu un errore
venuto a
dei socialdei n f o r m a rmocratici e
la, non a
delle sinistre
c o n s u l t a re u r o p e e. L e
la» replicò
sanzioni nelsecco e corL’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, al centro,
la storia non
tese Bahr.
alla presentazione del suo ultimo libro, Aus Sorge Um
hanno mai
Eppure la
Europa, preoccupazioni per l’Europa, ritratto
raggiunto il
Repubblica
fra
la
seconda
moglie,
Maike
Richter
e
il
presidente
loro scopo, e
federale di
della
Commissione
europea,
Jean-Claude
Juncker
a pagarne il
allora era
prezzo sono gli europei, al corda, fu intrapresa da Wil- molto più debole della Gerprimo posto la Germania. Al ly Brandt, con la sua Ostpo- mania di Frau Merkel.
libro di Kohl ha dato grande litik nel ’69, la politica di
spazio la «Bild Zeitung». Il distensione verso l’Est. Il suo
Perché i tedeschi e
popolare quotidiano sa di braccio destro Egon Bahr l’Europa non reagiscono
andare incontro a quel che scrisse a Breznev chieden- con maggior energia alle dipensano i suoi lettori.
do un incontro. Il Cremlino rettive che giungono da Warispose di sì, e i rapporti fu- shington? Si sono indignati i
La strada che Kohl ri- rono in seguito controllati politici, anche i suoi compa-
Per incrementare il turismo delle famiglie
gni di partito, ma l’opinione
pubblica è in maggioranza
per Kohl, 84 anni, da 16
anni in pensione. Le sanzioni cominciano a pesare sul
pil tedesco. Ribellandosi al
governo, una delegazione
di manager delle più grandi
industrie si è recata a Mosca per incontrare Putin. La
Merkel si è adirata: è stata
informata, ma non le hanno
chiesto il permesso.
Nei primi otto mesi
dell’anno, l’export verso la
Russia ha raggiunto i 20,3
miliardi di euro, una perdita di quattro miliardi pari al
16,6 per cento. E va sempre
peggio. In agosto, rispetto al
2013, si è perso il 26,3. La
perdita più forte si è registrata nel settore auto (meno
27,3) seguito dalle macchine utensili (meno 22,6). La
sconfitta di Obama al senato
ha fatto rialzare la testa ai
tedeschi: «Ora facciamo da
noi», è il tenore delle lettere
alla «Bild» e agli altri giornali e riviste.
© Riproduzione riservata
In attesa della crescita dei prezzi
Dubai investe Petrolio stoccato
sul divertimento su navi al largo
D
ubai continua a investire nel turismo
che quest’anno gli ha
portato 12 milioni di
visitatori. E adesso ha deciso
di corteggiare le famiglie moltiplicando i parchi a tema: vuole
competere con Orlando e Singapore ed essere un paradiso
per i turisti musulmani che dovranno arrivare dal Golfo Persico, Asia e Africa. L’obiettivo è
arrivare a quota 20 milioni di
turisti nel 2020 quando ospiterà l’Esposizione Universale.
L’emiro Sheikh Mohammed
bin Rashid al Maktoum ha deciso di mettere a disposizione
25 milioni di metri quadrati
per questi nuovi parchi che
richiederanno investimenti
per circa 2,7 miliardi di dollari
(2,178 miliardi di euro) per costruire resort e attrazioni. La
società di sviluppo immobiliare legata alla famiglia reale di
Dubai, Meraas Holding, ha già
messo in programma tre parchi
a tema e un hotel che dovranno
aprire nel 2016. E nell’operazione ha già coinvolto grossi
big del settore come Six Flags
Entertainment corp. e Merlin
Entertainments Plc’s Legoland che prevede di creare 15
mila modellini utilizzando 60
milioni di mattoncini. Inoltre,
il gruppo locale di investimento, Ilyas & Mustafa Galadari
Group, o Img, ha concesso licenze a Time Warner Inc. Cartoon Network e Walt Disney
Co. Marvel Studios per creare
il più grande centro multitematico di intrattenimento coperto
del mondo. Un obiettivo ambizioso ma raggiungibile, ebbe a
riconoscere al Maktoum l’anno
scorso quando presentò la sua
visione turistica di Dubai per
incrementare il fatturato nei
prossimi otto anni. Tuttavia,
i nuovi progetti immobiliari
faraonici stanno riaccendendo
le preoccupazioni degli analisti
circa la possibilità di una nuova bolla, dopo quella del 2009
che ha lasciato sul campo molte vittime, anche perché alcuni
progetti sono in ritardo e cercano finanziatori. È vero che nel
2008, ha aperto Atlantis The
Palm, un complesso turistico
che comprende un parco acquatico di 42 ettari, ma, invece, è
stato messo in stand-by Dubailand, 100 chilometri di parchi
a tema e residenze. Intanto, il
turismo delle famiglie stimola
gli alberghi di fascia media: le
stanze passeranno da 80 mila
a 120 mila nei prossimi cinque anni in collaborazione con
Colliers International. E brand
come Hilton, Starwood e Hyatt
stanno sviluppando nuovi alberghi con operatori locali.
© Riproduzione riservata
C’
è un modo alterna- successivi. Acquistando barili
tivo di fare affari di petrolio e vendendo immecon il petrolio. Con- diatamente le opzioni è possisiste nel comprare bile conseguire un utile.
milioni di barili di greggio per
Gli addetti ai lavori, che
ammassarlo sulle petroliere tengono d’occhio questo modo
che vanno su è giù per l’Oceano, di agire, ritengono che il fein attesa che improvvise flut- nomeno indichi un eccesso di
tuazioni dei prezzi si traducano offerta a livello globale e che
in buoni guadagni. A entrare i prezzi, già ai minimi da due
in questo business sono colossi anni, siano destinati a scendere
come Sinopec,
Vitol e Mercuria Energy.
Le grandi
navi, lunghe
fino a 400 metri, immagazzinano il petrolio
finché l’affare
non sia stato
concluso. La
quantità di oro
nero interessata, secondo
gli esperti del
La petroliera TI Europe
settore, è balzata da zero a 25-50 milioni ulteriormente. Colpa della dedi barili da aprile a oggi. Essa bolezza della domanda.
corrisponde al fabbisogno di
Tra le aziende che stanno
un paio di giorni da parte de- seguendo questa strategia
gli Stati Uniti. Il periodo mi- vi è il colosso cinese Sinopec,
gliore per fare questa scelta è che, stando ai bene informati,
quello, tuttavia raro, in cui le avrebbe noleggiato la super pequotazioni sul mercato spot troliera TI Europe, ancorata al
(compravendita attuale) sono largo della costa orientale della
inferiori rispetto a quelle dei Malesia, dove il greggio sarebfuture, laddove si scommette be stato immagazzinato.
sui prezzi del greggio nei mesi
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
PAOLO PANERAI
IL NUOVO
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
MILIONE
ITALIA&CINA
COME VINCERE E FARE AFFARI
SFRUTTANDO L’AMICIZIA E I LEGAMI MILLENARI
TRA LE DUE CULTURE
Edizione
speciale
rilegata
€ 18.00
Il libro che racconta e aiuta a comprendere la Cina moderna
attraverso le parole del suo fondatore Deng Xiaoping
NELLE MIGLIORI LIBRERIE
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
23
Venerdì 7 Novembre 2014
Diritto
& Fisco
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
DECRETO GIUSTIZIA/ Ok deinitivo dalla camera. Ma molte norme sono differite
Divorzio in comune da Natale
Novanta giorni per la negoziazione assistita da legali
DI
ANTONIO CICCIA
ncora un mese e poi
per separazioni e divorzi si può andare
in comune. Senza dover passare dal tribunale.
Il decreto legge 132/2014
sulla riforma della giustizia,
approvato defi nitivamente
ieri dalla camera, dirotta i
coniugi in crisi da palazzo
di giustizia a palazzo municipale. Ma la norma è, seppure di poco, differita nella
sua operatività al trentesimo giorno successivo all’entrata in vigore della legge di
conversione.
Non è l’unico caso di slittamento dell’operatività delle
nuove disposizioni. In effetti
il provvedimento d’urgenza
in più punti individua un
lasso di tempo ristretto per
l’effettivo cambiamento della disciplina, lasciando agli
interessati e soprattutto a
magistrati e avvocati il tempo di prepararsi.
Un aspetto questo che, secondo alcuni, però, contrasta
con la natura del decreto
legge, per definizione destinato a introdurre norme
di eccezionale urgenza. Ma
al di là di questioni che, al
massimo, saranno valutate
dalla Corte costituzionale,
esaminiamo il calendario
della riforma.
Il differimento dell’entrata
in vigore si verifica, innanzi
tutto, per separazioni e divorzi in comune: il fallimento della relazione coniugale
A
La degiurisdizionalizzazione in sintesi
TRASFERIMENTO IN SEDE ARBITRALE DI PROCEDIMENTI PENDENTI - Possibile trasferire,
trasferire
su istanza congiunta delle parti al giudice, dalla sede giudiziaria a quella arbitrale le cause
civili in corso dinanzi al tribunale o in grado d’appello. Il trasferimento è, tuttavia, escluso
per le cause già assunte in decisione; per quelle che hanno ad oggetto diritti indisponibili
e, salvo speciici casi, per le cause in materia di lavoro. Il lodo pronunciato ha, a tutti gli
effetti, il valore di sentenza.
NEGOZIAZIONE ASSISTITA - Introdotto un ulteriore strumento di composizione stragiudiziale delle controversie ovvero la convenzione di negoziazione assistita da uno o più
avvocati. La convenzione, che consiste in un accordo amichevole tra le parti inalizzato
a risolvere in via amichevole la controversia, non incontra limiti di materia, esclusi i
diritti indisponibili e i contenziosi in materia di lavoro. Prima di agire in giudizio bisogna
preventivamente invitare il convenuto alla stipula della convenzione di negoziazione per
le domande giudiziali relative a controversie in materia di risarcimento del danno da
circolazione di veicoli e natanti e per le domande di pagamento, a qualsiasi titolo, di
somme non superiori a 50 mila euro.
SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI DI SEPARAZIONE E DIVORZIO - Oltre che davanti
ad avvocati, viene garantita la possibilità di concludere dinanzi al sindaco un accordo
di separazione o di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili o di
modiica delle condizioni di separazione o di divorzio. La procedura non è possibile in
presenza di igli minori, di igli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave ovvero
economicamente non autosuficienti.
FUNZIONALITÀ DEL PROCESSO CIVILE DI COGNIZIONE - Sono delimitati i casi in cui il
giudice può compensare le spese tra le parti, al ine di evitare il cosiddetto abuso del
processo. È consentito il passaggio d’uficio dal rito ordinario a quello sommario nel
processo civile. È ridotto il periodo di sospensione feriale dei termini processuali (da
45 a 31 giorni) e la durata delle ferie dei magistrati e degli avvocati dello stato, che
sono portate da 45 a 30 giorni.
TUTELA DEL CREDITO E PROCESSO ESECUTIVO - Aumentato (dall’1% all’8,15%) il tasso
di interesse moratorio in pendenza di un contenzioso civile o di un procedimento arbitrale. Introdotto a carico del creditore, l’obbligo di depositare, nei processi esecutivi
per espropriazione forzata, la nota di iscrizione a ruolo. Modiicati vari aspetti della
disciplina dell’espropriazione forzata, potenziando per esempio la ricerca con modalità
telematiche dei beni del debitore da pignorare (anche quando l’autorità giudiziaria deve
ricostruire l’attivo e il passivo nelle procedure concorsuali o deve adottare provvedimenti
in materia di famiglia o di gestione dei patrimoni altrui). Si prevede l’impignorabilità dei
depositi bancari o postali a disposizione delle rappresentanze diplomatiche e consolari
straniere. Introdotto l’obbligo di deposito telematico di una serie di rapporti periodici e
inali nell’ambito di procedure esecutive, concorsuali e di amministrazione straordinaria
delle grandi imprese in crisi.
ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA - Introdotte misure per ridurre i tempi di scopertura dei
posti vacanti, all’esito delle procedure di tramutamento orizzontale (cioè i trasferimenti
successivi all’assegnazione di sede dopo il tirocinio iniziale e che non prevedono né il
conferimento di incarichi direttivi e semidirettivi né il conferimento delle funzioni ai magistrati di prima nomina). Ripristinati gli ufici del giudice di pace di Ostia nel comune di
Roma e di Barra nel comune di Napoli.
DISPOSIZIONI FINANZIARIE - Per garantire la copertura inanziaria, laddove si dovessero
registrare minori entrate rispetto alle previsioni, è rimesso a un decreto del ministro della
giustizia l’aumento,nella misura necessaria, del contributo uniicato.
si potrà uffi
cializzare davanufficializzare
davan
ti al sindaco, senza doversi
necessariamente rivolgere
a un legale e, soprattutto,
senza dover andare in tribunale.
Il rinvio vale anche per
la negoziazione assistita
obbligatoria, le cui disposizioni diventeranno effi caci
trascorsi 90 giorni sempre
dall’entrata in vigore della legge di conversione. Si
tratta della possibilità di
risolvere le controversie (sui
sinistri stradali e sui crediti
fino a 50 mila euro) a mezzo
di trattative ufficiali affidate agli avvocati, i quali asseverano l’eventuale accordo
raggiunto, che è equiparato
alla sentenza.
Ci vorranno 30 giorni
(dall’entrata in vigore della legge di conversione) per
la modifi ca al regime della
compensazione delle spese:
la novità si applicherà ai
procedimenti introdotti a
decorrere dal termine iniziale. Qui si tratta dell’affermazione generale della regola
per cui chi perde paga, con
limitatissime eccezioni (e
senza più spazio per la discrezionalità giudiziale).
Anche un’altra modifica
processuale necessita di
una vacatio di 30 giorni: si
tratta del passaggio dal rito
ordinario al rito sommario
di cognizione e si prendono
a riferimento i procedimenti introdotti da quella data.
Qui l’esigenza è di accelerare la definizione del processo civile, passando a un
rito più snello e rapido, anche su impulso d’ufficio del
giudice.
Da notare che quando il
decreto legge si riferisce a
procedimenti iniziati fa riferimento ai procedimenti
iniziati in primo grado.
Un’altra misura per disincentivare chi vuole abusare
del processo è rappresentata
dall’innalzamento del tasso
di interesse maturato durante lo svolgimento del giudizio: il debitore moroso non
deve sfruttare il processo per
finanziarsi a carico del creditore, ma se condannato a
pagare dovrà anche sborsare
gli interessi delle transazioni
commerciali (attualmente è
l’8,15%). Anche qui la novità
produrrà effetti per i procedimenti iniziati a decorrere dal
trentesimo giorno successivo all’entrata in vigore della
legge di conversione.
Stessa decorrenza differita
riguarda molte disposizioni
sul procedimento esecutivo.
© Riproduzione riservata
Il testo del decreto
convertito sul sito
www.italiaoggi.it/
documenti
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
24 6HHHHHHH
.* (*&.,
FOCUS
1DB<:FFB 38GB?7
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Speciale a cura
di Gian Marco Giura
)9 21;4< 48 3<;3<>?< D-<65@75> 8; '0+* #!"$E =5>:5@@5 1995 ?3A<95 8@1981;5 54 5?@5>5 48 >5198CC1>5 =><65@@8 8;?85:5 8; B8?@1 4599F5?=<?8C8<;5
3FG9:AF> CDBF7<BA>EF>
'
xpo Milano 2015, affrontando un tema d’importanza
fondamentale quale il cibo,
costituisce una straordinaria opportunità per lanciare
dall’Italia un messaggio culturale ed educativo legato alla
sana alimentazione partendo
dal coinvolgimento diretto e
partecipativo delle scuole italiane ed estere.
La scuola, infatti, è uno dei protagonisti più attesi della manifestazione: gli studenti rappresentano complessivamente il
10% del totale dei visitatori
attesi, costituendo quindi la più
grande «community» che EXPO Milano 2015 sarà in grado
di ospitare.
Come ha spiegato in un suo
recente intervento il ministro
Maurizio Martina, «è stata
messa in campo una serie di
interventi per fare della scuola
la protagonista assoluta di Expo 2015, avviando dei percorsi
che consentiranno di lavorare
sui contenuti dell’esposizione,
sui corretti stili di vita e su una
sana alimentazione».
Rientra in questa strategia il
bando di concorso dal titolo
«Together in EXPO 2015»,
rivolto alle Istituzioni scolastiche secondarie di primo e
secondo grado, che si colloca
in modo strategico all’interno
del panorama internazionale
dell’esposizione.
Il bando punta a far incontrare e
comunicare fra di loro le scuole
italiane ed estere che condivideranno i progetti realizzati
insieme. Ciò accade attraverso
l’uso di una piattaforma a forte
impronta social, in lingua italiana, inglese e francese, che
presenta materiali didattici e
contributi di esperti attraverso
video, infografiche e documenti interattivi. Alla piattaforma si
accede collegandosi all’indirizzo web: http://www.togetherinexpo2015.it.
Le scuole potranno con-
frontarsi fra loro, conoscere
i rispettivi contesti agroalimentari, sviluppare insieme
idee e progetti da presentare
all’esposizione. Tra le progettualità che saranno incentivate sul portale, una specifica
sezione relativa ai progetti
dedicati agli orti scolastici. Il
portale sarà collegato alle iniziative promosse sul sito Expo, nello specifico alle notizie
relative ai Paesi partecipanti al
Padiglione Italia. Gare online
animeranno la presenza delle
classi sul sito.
Per partecipare è sufficiente
collegarsi al sito, entrare nella
sezione che si chiama Partecipa, registrarsi seguendo le
istruzioni e quindi entrare nella
community.
Le scuole vincitrici esporranno i progetti nello spazio
dedicato all’interno del Padiglione Italia. Nel medesimo
luogo saranno mostrati anche
i progetti premiati fra quelli
iscritti al bando «La scuola
per EXPO 2015», le cui iscrizioni sono scadute il 6 ottobre.
Il bando ha come obiettivo la
valorizzazione di elaborati
basati sull’utilizzo delle tec-
nologie digitali su temi che
vanno dal diritto ad un’alimentazione sana e sufficiente
per tutto il pianeta alle scienze
e tecnologie per la sicurezza e
la qualità alimentare.
%9 B81 89 912<>1@<>8< D/8B18< ,3A<91E
+
adiglione Italia avrà uno spazio dedicato alle scuole
italiane e straniere vincitrici dei concorsi del ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR)
e Policultura-Expo, come espressione dell’eccellenza dei
giovani talenti provenienti dal mondo scolastico.
Lo spazio si chiamerà «Vivaio Scuola» e sarà realizzato in accordo con il MIUR e con il ministero dell’Agricoltura. Al suo interno verrà sviluppato un laboratorio
continuo di esperienze didattiche interdisciplinari e
innovative in cui per 184 giorni verranno presentati
dai giovani e dai loro docenti i progetti selezionati
dai concorsi nazionali e internazionali e dagli uffici
scolastici. Non mancheranno momenti di formazione sulle tecnologie e mostre multimediali promosse
dall’Unione Europea e dal Museo della Scienza con
Confindustria sul «cibo dei desideri».
+4+/)2'2+ 4).'4+(+ 1)2 -) 3(50-)
+A;7AI>7#,BE:C=>A: !%#& 7AA>"
)
ngressi Ovest (metro/treno)–
Padiglione Zero; Cluster a scelta
(tra Cacao, Riso, Caffè, Frutta e
Legumi, Spezie) Children Park;
Paese a scelta (compreso nel tratto
tra Padiglione 0 e Children Park).
(Tempo previsto 4 ore). Oppure,
dopo il Children Park; Padiglione
Italia, due Paesi a scelta (compresi
nel
Ovest e
e tratto
t atto tra
t a Ingresso
ge
Padiglione Italia)
Padigl
propongono
che p
attività per
at
bambini
(6/8
b
ore).
or
Ingresso Sud
(bus)–Cluster a
(bus)–
scelta (tra CereaIsole,
li e Tuberi,
Tu
e BioZone Aride
A
Mediterraneo), Parco della Biodiversità, Padiglione Italia, Paese
a scelta (compreso nel tratto tra
ingresso Sud e Padiglione Italia)
(4 ore). Oppure, dopo il Bio-Mediterraneo, Children Park, due Paesi a scelta (compresi nel tratto tra
ingresso Sud e Children Park) che
propongono attività per bambini
(6/8 ore).
Ingresso Est (bus/navetta)–Paese
a scelta (compreso nel tratto tra
ingresso Est e ingresso Sud o tra
ingresso Est e Children Park); Cluster a scelta (tra Bio-Mediterraneo,
Isole, Zone Aride, Padiglione Italia
(4 ore). Oppure, dopo le Zone Aride
si prosegue con Cereali e Tuberi);
Padiglione Italia; Cluster Frutta e
Legumi; Children Park (6/8 ore).
1D>@7D>7#1B@>A7 !&#$$ 7AA>"
)
ngressi Ovest (metro/treno) (metro/treno)–Padiglione Zero; 1/2 cluster a scelta tra Riso, Cacao, Caffè,
Frutta e Legumi, Spezie; 1/2 paesi nel
tratto tra ingresso Ovest e Padiglione
Italia, Kinder+Sport Village; Padiglione Italia.
Ingresso Sud (bus)–Itinerario Ovest:
1/2 cluster a scelta tra Cereali e Tuberi, Isole, Zone Aride e Bio-Mediterraneo; Padiglione Italia; Kinder+Sport
Village; Padiglione Zero. Itinerario
Est: Regioni; Padiglione Italia; 1/2
cluster a scelta tra Cereali e Tuberi,
Isole, Zone Aride e Bio-Mediterraneo;
Parco della Biodiversità; 1/2 paesi a
scelta; Kinder+Sport Village.
Ingresso Est (bus/navetta)–1/2 paesi
nel tratto tra ingresso Sud e Children
Park; 1/2 cluster
a scelta traa
Bio-Me-diterraneo,
o,
Isole, Zone
one
Aride, Cereali
reali
e Tuberi; Padiglione Italia;
ia; Regioni;
Kinder+Sport
port Village; Parco Biodiversità.
Ingresso Est (bus/navetta)–Padiglione
Italia; 1/2 cluster
Bio-Mel t a scelta
lt ttra Bi
M
diterraneo, Isole, Zone Aride, Cereali
e Tuberi; 1/2 paesi a scelta tra Ingresso Ovest e Padiglione Italia; Padiglione Zero
Per il 1° ciclo delle scuole primarie,
si consiglia il Children Park, per il 2°
lo spazio Ferrero + Sport e la Cascina
Triulza.
Tutti i dati e le informazioni contenuti nel presente focus sono stati forniti da EXPO 2015, che ne garantisce la correttezza e veridicità, a soli ini informativi
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
%(#*)
0@>:9BB> 27C><5 25
@ 76993,34/ 78/56:+843 -644/1+5.693 +44?+77693:6 93:6! ,/5/03-3+5.6 -69> ./44/ +1/<64+=3653 -2/ 9656 9:+:/ 78/.39769:/ .+44?681+53==+=365/
*;F 8;A?>=;6;<; ; 6;:<;9BB; ?9@ <9 A7C><9
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
'
e scuole possono già prenotare i biglietti per la visita
a EXPO Milano 2015 scegliendo gli itinerari maggiormente consoni alle loro classi.
Per gli studenti che visiteranno l’Esposizione con la propria
classe il biglietto costerà 10
euro per ogni singolo, un’offerta riservata ai gruppi scolastici provenienti dall’Italia o
dall’Estero di almeno 15 studenti delle scuole dell’infanzia,
primarie, secondarie di primo e
secondo grado.
Ogni biglietto scuola consente
l’accesso gratuito di un insegnante/educatore ogni 12 studenti oppure per ogni studente
disabile. È un’agevolazione
rilevante se si considera che,
facendo la media ponderata
tra listino pre e post opening
della manifestazione, il prezzo medio al pubblico si aggira
sui 28 euro. Già da ora le classi
possono prenotare le visite le
visite didattiche collegandosi
al sito dedicato, raggiungibile
all’indirizzo internet www.
expo2015.org/it/biglietti, entrando nell’apposita sezione
dedicata che si chiama Biglietti Scuole e si trova a metà
dell’home page.
Qui si trova un form
da compilare con
i dati relativi alla
scuola ed alle classi interessate che va
mandato cliccando
sul tasto invia. In
caso si verifichino
disguidi tecnici, lo
stesso modulo si
può inviare all’organizzazione utilizzando l’indirizzo
di posta elettronica [email protected], così
da portare a termine in modo
efficace le prenotazione. L’uffi-
cio preposto prenderà in carico
la prenotazione e, non appena
i biglietti saranno disponibili,
contatterà la scuola che ha fatto richiesta per confermare e
completare l’acquisto.
Sul sito dedicato alle scuole www.progettoscuola.expo2015.org è possibile sciogliere
qualsiasi dubbio in
chat con la mascotte Foody, in funzione di operatore
virtuale, e acquisire informazioni e
materiali per partecipare attivamente
al programma e
approfondire i temi
durante le lezioni in
classe. La gita scolastica costituirà per le classi
il momento «clou» dell’anno,
l’occasione perfetta per approfondire, attraverso percorsi te-
matici a loro dedicati, il tema
fuori dalle mura scolastiche
ed entrare in contatto con la
cultura e la tradizione degli
oltre 140 Paesi partecipanti.
All’Esposizione Universale
sono attesi 1,3 milioni di studenti da tutt’Italia e 700 mila
dall’estero. Per rendere la loro
esperienza il più utile possibile,
sono stati sono stati organizzati
degli itinerari tematici (indicati
in calce a questa e alla pagina
precedente) che suggeriscono
le tappe più interessanti coerentemente con il momento
in cui gli studenti si trovano
all’interno del percorso di formazione scolastico.
Volontari per un giorno
Al fine di coinvolgere in modo diretto i ragazzi nell’evento, EXPO Milano 2015 dà la
possibilità a circa 2.500 studenti delle scuole secondarie
di II grado della Lombardia
di diventare «Volontari per un
giorno». Gli studenti prescelti
presidieranno le aree di maggior interesse per le scuole,
fornendo agli altri studenti in
visita didattica al sito espositivo sia informazioni in merito
ai contenuti dei padiglioni, sia
informazioni di servizio.
Ogni scuola potrà iscrivere un
gruppo di otto studenti più il
docente accompagnatore, effettuando l’iscrizione collegandosi all’indirizzo internet http://
www.exposcuolavolontariato.
it, compilando l’apposita scheda e inviandola entro i termini
d’iscrizione che sono fissati per
il 21 novembre 2014.
$+44+ )<3==/8+ ;5 7861/::6 35 " 4351;/
&
l Progetto Scuola non si limita all’Italia ma prevede anche
iniziative che coinvolgono altri Paesi.
La Svizzera, per esempio, tramite l’Ambasciata in Italia,
con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il sostegno didattico del Liceo Niccolò Machiavelli
in Roma ha realizzato un progetto quadrilingue (italiano,
tedesco, francese, inglese) rivolto ai giovani fra i 14 e i 18
anni per sensibilizzarli sulle nuove sfide globali negli ambiti
proposti dall’Expo. Si basa su due elementi: tre schede
didattiche da usare in classe su spreco, educazione e sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e patrimonio agroalimentare oltre ad un concorso (www.expoitaliasvizzera.
it) che prevede lo sviluppo di un concept di App per smartphone, tablet o android attinente uno dei temi delle schede
didattiche. Il gruppo vincitore, la cui App sarà sviluppata,
avrà in premio un viaggio per visitare l’Expo 2015.
FONTE: STIME INTERNE EXPO 2015
+3+.)1'1+ 3)-'3+(+ 0)1 ,) 2(4/,)
297>=85@;5 !+*@58>"#-5D -5;A !$$#$% "
&
ngressi Ovest (metro/treno)–
Padiglione Zero; due/tre cluster
a scelta; uno/due Paesi a scelta; Padiglione Italia; Padiglione
Ue; un’area tematica a scelta tra
Future Food District e
della BiodiParco de
versità.
versità
Ingresso
Sud (bus)–
S
Itinerario
Pa d iO ve st:
s
glione Ue; Regioni; Padiglione Italia;
Ital due/tre
cluster a scelta in
direzione ovest;
direzi
uno/due a scelta
uno/d
paesi in direzioovest; Padine ove
glione Zero.
Ingresso Sud (bus)–Itinerario Est:
Padiglione Ue; Regioni; Padiglione Italia; due/tre cluster a scelta
in direzione est; uno/due Paesi a
scelta in direzione est; Parco della
Biodiversità; Slow Food.
Ingresso Est (bus/navetta)–
Parco della Biodiversità; Padiglione Italia; Regioni; Padiglione
Ue; Future Food District; due /
tre Cluster a scelta in direzione
ovest; uno / due Paesi a scelta in
direzione ovest.
Si consiglia la visita allo spazio
Ferrero + Sport e alla Cascina
Triulza (in base al palinsesto
eventi delle singole ONG).
&
297>=85@;5 !++*@58>"#*C@E !$%#$& "
ngressi Ovest (metro/treno)–
Padiglione Zero; due/tre cluster
a scelta; uno/due Paesi a scelta;
Padiglione Italia; Padiglione Ue;
un’area tematica a scelta tra Future
Food District e Parco della Biodiversità.
Ingresso Sud (bus)–Itinerario
Ovest: Padiglione Ue; Regioni;
Padiglione Italia; due/tre cluster a
scelta in direzione ovest; uno/due a
scelta paesi in direzione ovest; Padiglione Zero
Ingresso Sud (bus)–Itinerario Est:
Padiglione Ue; Regioni; Padiglione Italia; due/tre cluster a scelta
in direzione est; uno/due paesi a
scelta in direzione est; Parco della
Biodiversità; Slow Food
Ingresso Est (bus/navetta)–Parco
della Biodiversità; Padiglione Italia; Regioni; Padiglione
Ue; Future Food
od District; due / tre
cluster a scelta in
direzione ovest;
t;
uno / due Paesi
a scelta in direzione ovest.
Si consiglia la viisita della Cascina
ina
Triulza (in base
se al
palinsesto eventii delle
singole ONG).
Oltre alla visita didattica, potrebbero esserci
sserci
eventi e spettacolii previsti fino alla sera.
a.
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
26
Venerdì 7 Novembre 2014
G I U ST I Z I A E S O C I E TÀ
Lo prevede lo schema di dpr approvato dal Consiglio dei ministri
SENTENZA
I figli sono tutti uguali
Stretta Ue
su requisiti
Legittimi o naturali, addio alla distinzione d’appalto
DI
BEATRICE MIGLIORINI
ddio alla distinzione
tra figli legittimi e
naturali. E il primo
passaggio è la cancellazione con un tratto di
penna di tutte le norme che
contengono questa espressione. Al loro posto potrà essere
utilizzata solo ed esclusivamente la dicitura “figli nati
fuori dal matrimonio”. A
partire dall’atto di nascita
e dalle relative annotazioni, quindi, dovranno essere
indicate le generalità di entrambi i genitori che riconoscono il figlio nato fuori dal
matrimonio e non più il figlio
naturale. Questo il contenuto della bozza dello schema di
Dpr recante il regolamento di
attuazione dell’art. 5, comma
1, legge 219/2012 in materia
di riconoscimento dei figli
naturali. Il testo, licenziato
dal Consiglio dei ministri lo
scorso 30 ottobre (si veda ItaliaOggi del 31 ottobre 2014),
è ora al vaglio del Consiglio
di stato chiamato, quindi, ad
esprimere il parere in merito
ad un impianto normativo che
si pone l’obbiettivo di eliminare le restanti distinzioni tra
figli legittimi e figli naturali
attraverso il riordino dell’ordinamento dello stato civile
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
A
così come disciplinato dal dpr
n. 396/2000. Partendo dalle
iscrizioni e dalle trascrizioni,
il testo prevede che debbano essere inseriti all’interno
dell’archivio informatico contenuto in ciascuna anagrafe
gli atti di riconoscimento dei
figli nati fuori dal matrimonio. Allo stesso tempo, poi,
all’interno dell’atto di nascita e delle relative annotazioni
dovranno essere inseriti non
solo, luogo, anno, mese, giorno e ora di nascita ma anche
le generalità, la cittadinanza
sia dei genitori che rendono
la dichiarazione di riconoscimento del figlio nato nel
matrimonio nonché di quelli
che rendono la dichiarazione
di riconoscimento del figlio
nato fuori dal matrimonio. A
scomparire, di conseguenza,
l’obbligo a carico dell’ufficiale di stato civile di annotazione della legittimazione per
susseguente matrimonio.
Quando, invece, contemporaneamente alla celebrazione
del matrimonio gli sposi dichiarano di riconoscere i figli
nati fuori dal matrimonio,
la dichiarazione è inserita
nell’atto stesso.
Sempre sul fronte del riconoscimento, la bozza di regolamento prevede che chi intende riconoscere un figlio
nato fuori dal matrimonio
davanti all’ufficiale dello stato civile deve dimostrare che
nulla osta al riconoscimento
ai sensi di legge. Cade, poi,
la dicitura di figli incestuosi
sostituita da quella di “figli
nati da persone tra le quali
esiste un vincolo di parentela
in linea retta all’infinito o in
linea collaterale nel secondo
grado ovvero di vincolo di affinità in linea retta”. Si abbassa, inoltre da 16 a 14 anni, il
limite di età in base al quale
il figlio nato fuori dal matrimonio può essere ricevuto
dall’ufficiale dello stato civile
in mancanza del consenso del
genitore che lo ha riconosciuto
per primo o della sentenza
del tribunale per i minorenni
che tiene luogo del consenso
mancante.
Infine, chiarimenti in arrivo
anche sul fronte del cognome.
Il figlio maggiorenne che subisce la variazione del cognome
, a seguito della variazione di
quello del genitore da cui il cognome deriva, nonché il figlio
nato fuori dal matrimonio,
avrà la possibilità di scegliere, entro un anno dal giorno in
cui ne viene a conoscenza, di
mantenere il cognome portato
precedentemente.
© Riproduzione riservata
Il testo del decreto
sul sito www.italiaoggi.it/documenti
BREVI
Promuovere l’integrazione sociale
e combattere le discriminazioni di
qualsiasi natura. Con questo obiettivi è
nato il Fondo di solidarietà per la tutela
giurisdizionale delle vittime di discriminazione, istituito dal Dipartimento
pari opportunità della Presidenza del
consiglio e gestito in collaborazione dal
Consiglio nazionale forense e dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni
razziali del Dipartimento. Il Fondo,
che consente alla vittime di discriminazione di accedere alla tutela giurisdizionale grazie alla anticipazione delle
spese legali, che saranno restituite,
attraverso un meccanismo di rotazione,
in caso di sentenza favorevole, è stato
presentato ieri a Roma nell’ambito
della iniziativa europea “Shaping the
future of Equality policies in the Eu”
e del Villaggio Antidiscriminazione
allestito da Unar il 6/7 novembre.
Confimprese esprime la propria
soddisfazione per la formulazione definitiva dell’art.18 del decreto Sblocca
Italia, che permette alle parti di un
contratto di locazione con canone
annuo superiore ai 250 mila euro di
derogare a tutte le disposizioni oggi
poste dalla legge 392/78 a protezione
del conduttore quali contratti lunghi
(6+6 anni), la possibilità di rinnovo
automatico e di recesso per gravi motivi, l’indennità di fine locazione e la
possibilità di cedere l’azienda. Il tema
delle locazioni commerciali interessa
in Italia 34 mila alberghi, 4 milioni
tra retailer e company, 272mila bar,
ristoranti e pizzerie. Lo dichiara il
presidente Mario Resca.
Confedilizia, l’Organizzazione storica della proprietà immobiliare, dice
basta a questo scempio e scende in campo
con la campagna “Volantino selvaggio?
Mai più!”: campagna per far conoscere ai
cittadini il diritto a non vedersi invasa la
propria cassetta postale da mille, inutili
e fastidiosi fogli pubblicitari. Nella settimana che va da lunedì 10 a domenica 16
novembre, sarà infatti possibile recarsi,
per ogni interessato, presso la locale Associazione della Confedilizia – presente
in ogni capoluogo di provincia e nei
maggiori centri urbani, il cui indirizzo
può essere chiesto alla Sede centrale tel.
06.679.34.89 oppure reperito su internet
all’indirizzo www.confedilizia.it – per
avere consulenze su come difendersi dal
volantinaggio selvaggio indesiderato.
Sono quasi 645 mila i servizi fiscali
offerti dall’Agenzia delle Entrate a
contribuenti e professionisti campani
che si sono recati, nel 2013, presso gli
uffici territoriali della Regione, 11mila
in meno rispetto al 2012. Il 2013 registra
una contrazione dell’afflusso di pubblico
presso le strutture delle Entrate presenti
in Campania ed un aumento dei servizi
erogati online: meno file, grazie all’incremento nell’uso delle nuove tecnologie
per i contribuenti campani che, nel corso
di questi ultimi anni, hanno dimostrato
una crescente propensione all’uso della
telematica nei rapporti con il Fisco.
Il disegno di legge sul prestito ipotecario vitalizio va approvato rapidamente.
Lo ha affermato il vicedirettore generale
dell’Abi, Gianfranco Torriero, secondo
cui «la proposta di legge all’esame del
Senato è condivisibile e recepisce le riflessioni espresse da numerose associazioni
dei consumatori e dall’Abi: l’articolato
rappresenta il giusto equilibrio tra le
esigenze di trasparenza, consapevolezze
e di tutela dei consumatori e la necessità
di creare un prodotto che sia economicamente e finanziariamente sostenibile dal
mondo bancario».
La multa che le autorità Usa infliggeranno alla banca ticinese BSI per
via dell’evasione fiscale dei suoi clienti
americani verrà pagata da Generali,
probabilmente nel primo trimestre del
2015. Lo ha dichiarato ieri il responsabile finanziario del gruppo assicurativo
italiano, Leone Alberto Minali, in una
conferenza stampa con gli analisti.
«Abbiamo inviato tutti i documenti al
Dipartimento di Giustizia americano»,
ha spiegato Minali. «Adesso, dopo le
elezioni di mid-term c’è la possibilità
di qualche cambiamento al vertice del
Dipartimento. Quindi attendiamo di
vedere che cosa succede. Ci aspettiamo
comunque di pagare la multa nel primo
trimestre del 2015». Lo scorso 14 luglio
il cda di Generali ha approvato la cessione dell’intera partecipazione in Bsi
al Banco Btg Pactual per 1,5 miliardi di
franchi svizzeri. L’intesa dovrebbe essere
finalizzata entro la prima metà del 2015.
L’accordo con Btg Pactual prevede che il
prezzo di acquisto di Bsi possa essere adeguato anche «in base all’eventuale onere
economico di Bsi derivante dal tax amnesty programme del Dipartimento di
Giustizia degli Stati Uniti riguardante
gli istituti bancari finanziari svizzeri».
Tancredi Cerne
DI
ANDREA MASCOLINI
Obbligatorio escludere da un appalto pubblico l’impresa che non ha
prodotto la dichiarazione
attestante il possesso dei
requisiti di partecipazione alla gara. Lo afferma
la sentenza della Corte di
giustizia del 6 novembre
2014 (causa C-42/13) con
un dispositivo che sembra
andare in senso diametralmente opposto a quanto
previsto di recente dal
legislatore italiano con il
decreto 90/2014, che consente previo pagamento
di una sanzione di sanare
entro dieci giorni l’irregolarità producendo il documento mancante (vedi
Italia Oggi del 6 novembre 2014 sul vademecum
Anac). A questo punto si
porrebbe quindi anche una
questione di compatibilità
comunitaria della novella
apportata dall’articolo 39
del decreto 90/2014, che
potrebbe essere ritenuta
non in linea con le norme
europee. La sentenza europea risolve una questione
pregiudiziale posta dal Tar
Lombardia rispetto alla
conformità alla direttiva
appalti 2004/18 dell’esclusione di un concorrente
per omessa produzione
dell’ autodichiarazione
sull’assenza di condanne
definitive, senza possibilità di rettifica dell’omissione. La Corte ricorda
che la stazione appaltante è tenuta ad escludere
dall’appalto un operatore
che non abbia comunicato
un documento o un’informazione la cui produzione era prevista a pena di
esclusione. Tale obbligo
rientra nel principio di
parità di trattamento e
nell’obbligo di trasparenza
che ne deriva. Il principio
di parità di trattamento
impone infatti che tutti gli
offerenti dispongano delle stesse possibilità nella
formulazione dei termini
delle loro offerte e implica quindi che queste siano
soggette alle medesime
condizioni per eliminare
i rischi di favoritismo e
di arbitrarietà da parte
della stazione appaltante.
L’esclusione del concorrente che non aveva prodotto
una dichiarazione sull’assenza di sentenze passate
in giudicato è quindi conforme alla direttiva che
ammette tale esclusione
«anche qualora, a una data
successiva alla scadenza
del termine stabilito per
il deposito delle offerte,
una siffatta dichiarazione sia stata comunicata
all’amministrazione».
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Venerdì 7 Novembre
N
2014
I M P O S T E E TA S S E
27
Il dipartimento delle inanze sugli oneri derivanti dal Common reporting standard
Arriva il cartellino rosso fiscale
Alle banche il compito di etichettare tutti i correntisti
DI
BEATRICE MIGLIORINI
arte il conto alla rovescia per il cartellino
fiscale. Ad ogni correntista, nel biennio
2016-2017, verrà infatti attribuita una sorta di etichetta
che lo renderà identificabile
presso l’amministrazione finanziaria. E ad attribuire la
targa saranno proprio gli intermediari finanziari. A questi, infatti, sarà demandato il
compito di trasmettere alle
autorità fiscali nazionali tutte le informazioni relative a
saldi di conto, contro valori
di vendita delle attività finanziarie, interessi, dividendi
e tutti i dati dell’investitore
stesso sia persona fisica, sia
persona giuridica, per tutti
i rapporti in essere prima e
dopo il 31 dicembre 2015. Il
tutto anche al fine di individuare i capital gain sulle compravendite di attività finanziarie. Non solo. A carico degli
intermediari anche il compito di effettuare una sorta di
valutazione preventiva sulla
qualità del correntista in
modo che l’amministrazione
finanziaria sia già in possesso di un bussola per orientare eventuali controlli. Questi
contenuti del Common reporting standard (Crs), un accordo globale elaborato dall’Ocse
(a cui aderiranno entro il 2018
circa 90 paesi) che porrà fine
al segreto bancario, illustrati,
ieri, da David Pitaro, membro del dipartimento delle politiche fiscali per il Ministero
dell’economia e delle finanze,
nel corso del seminario per
il Contrasto all’evasione fiscale che si è svolto presso la
Commissione finanze della
Camera. Nel corso dell’intervento, Pitaro ha sottolineato
come «uno dei punti di forza
del sistema è quello di essere
standardizzato e, quindi, di
essere in grado da un lato di
intercettare un gran numero
di redditi, di consistenze e di
capitali infruttiferi, dall’altro
lato di impedire agli investitori di nascondersi dietro i veicoli». A fungere da facsimile
al modello unico globale, la
normativa Fatca. «L’adesione dell’Italia alla normativa
Fatca ha permesso di dare vita
ad un rapporto che connette
direttamente le amministrazioni finanziare tra loro, che è
esattamente l’obiettivo per il
quale nasce il Crs. Quest’ultimo, inoltre», ha concluso Pitaro, «in base agli ultimi accordi
sottoscritti dall’Ecofin, dovrà
entrare a regime all’interno
della legislazione europea a
partire dal 1 gennaio 2016
e, per farlo, sarà necessario
revisionare la direttiva sulla
cooperazione amministrativa,
perché dovrà comunque essere garantito il rispetto della
privacy» (si veda ItaliaOggi
del 30 ottobre 2014)
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
P
Rossella Orlandi
David Pitaro
Saverio Capolupo
Lotta all’evasione interna. Abuso di diritto per
indirizzare i controlli. La
codificazione del principio,
infatti, renderà possibile fare
una distinzione tra ipotesi di
natura penale o meno. L’attesa, comunque, non sarà
lunga. A chiarirlo nel corso
del Seminario, il direttore
dell’Agenzia delle entrate
Rossella Orlandi. «Avere
dei chiarimenti sull’abuso di
diritto ci permetterà di avere dei canoni di certezza per
distinguere tra quelle che sa-
ranno qualificate come ipotesi
di abuso e quelle situazione
che, invece, risultano rilevanti
ai fini penali. L’abuso di diritto, che a breve troverà spazio
con un dlgs ad hoc della delega fiscale», ha sottolineato
la Orlandi, «è ad oggi ancora un principio, non c’è una
norma che lo regolamenti e
non è quindi definito a livello
procedurale». Sempre nell’ottica della lotta all’evasione,
il direttore delle Entrate ha
posto la sua attenzione sugli
studi di settore e sulla trac-
ciabilità dei pagamenti. Per
quanto riguarda gli studi di
settore «è necessaria una loro
rivisitazione. Devono, infatti,
essere letti con una chiave
diversa facendo un maggior
valutazione dell’efficacia preventiva dello strumento che
deve guidare il contribuente
sia nella fase di conoscenza
sia nella selezione da parte
del fisco. Per quanto riguarda, invece, la tracciabilità
dei pagamenti», ha concluso
il direttore, «è necessario che
sia incrementata sempre di
più per superare sia il limite
degli scontrini fiscali sia dei
continui blitz sul territorio».
Studi di settore all’attenzione
anche di Rete imprese Italia,
secondo cui sono stati uno
strumento utile. «Siamo convinti», ha spiegato nel corso
dell’incontro Andrea Trevisani, responsabile per la
fiscalità di Confartigianato,
«che gli studi di settore siano
stati uno strumento efficace
che ha portato ad un maggior livello di copliance ma
possono ulteriormente essere
migliorati».
A chiedere chiarezza in merito all’abuso di diritto è anche
la Guardia di finanza tramite
il Comandante generale Saverio Capolupo. «Non ritengo
che debba essere perseguita la
strada penale», ha sottolineato
il numero uno delle Fiamme
gialle, «ma dobbiamo evitare
che restino schiacciati i piccoli
contribuenti da un lato e l’erario dall’altro lato. Se vogliamo
distinguere tra evasione fiscale e abuso di diritto bisogna
prevedere una sanzione amministrativa piena che tuteli
anche lo stato».
SEMPLIFICAZIONI FISCALI/ SOCIETÀ SPORTIVE ED ENTI NON PROFIT IN REGIME SPECIALE
Servizi di sponsorizzazione con Iva più leggera
trasmissione radiofonica.
Resta fermo l’obbligo di fatturazione
per le prestazioni di sponsorizzazione,
per le cessioni o concessioni di diritti
di ripresa televisiva e di trasmissione
radiofonica e per le prestazioni pubblicitarie.
L’ambito soggettivo e oggettivo del
regime speciale, in realtà, è molto più
ampio di quanto non dica l’art. 74, in
quanto possono avvalersene, su opzione e per qualsiasi
attività commerciale esercitata:
- gli enti indicati
nell’art. 1 della
legge n. 398/91, ossia le associazioni
Il regime speciale
sportive e relative
L’articolo 74, sesto comma, del dpr
sezioni non aven633/72, prevede per le imprese di inti scopo di lucro,
trattenimenti, giochi e altre attività
di cui alla tariffa allegata al dpr n. affiliate alle federazioni sportive
640/1972, un regime speciale, applicanazionali o agli
bile salvo opzione per il regime normaenti nazionali di
le, secondo il quale l’Iva si applica sulla
promozione sporstessa base imponibile ed è riscossa
tiva riconosciuti ai sensi delle leggi
con le stesse modalità stabilite per
vigenti, che svolgono attività sportive
l’imposta sugli intrattenimenti, con
dilettantistiche e che nel periodo d’imuna riduzione pari al 50% a titolo di
posta precedente hanno conseguito
detrazione forfettaria. Se nell’esercizio
dall’esercizio di attività commerciali
delle suddette attività sono effettuate
proventi per un importo massimo di
anche prestazioni di sponsorizzazio250 mila euro;
ne e cessioni o concessioni di diritti
- la generalità delle associazioni senza
di ripresa televisiva e di trasmissione
fini di lucro e le associazioni pro loco
radiofonica, comunque connesse alle
(dl n. 417/1991;
attività stesse, l’imposta si applica con
- le società sportive dilettantistiche cole predette modalità, ma la detrazione
stituite in forma di società di capitali,
è forfettizzata in misura pari:
purché non persegua- a un decimo per le
no fini di lucro (legge
operazioni di sponsoIl
testo
del
dlgs
sul
n. 289/2002);
rizzazione
sito www.italiaoggi. - associazioni bandi- a un terzo per le cesstiche e cori amatoriasioni o concessioni di
it/documenti
li, filodrammatiche, di
ripresa televisiva e di
Iva più leggera sulle prestazioni di
servizi di sponsorizzazione rese dalle
associazioni sportive dilettantistiche
e dagli enti senza scopo di lucro in
genere che si avvalgono del regime
speciale della legge n. 398 del 1991,
nonché dalle imprese del settore
dell’intrattenimento che si avvalgono
del regime forfetario dell’art. 74, dpr
633/72: l’imposta da versare all’erario
sarà pari alla metà di quella riscossa,
anziché al 90% come stabilito fino ad
oggi. La novità è contenuta nell’art. 29
del dlgs «semplificazioni fiscali», che a
breve dovrebbe essere pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale.
musica e danza popolare legalmente
costituite senza fini di lucro (legge n.
350/2003).
La modifica del dlgs
L’articolo 29 del decreto semplificazioni prevede la soppressione, all’interno delle disposizioni del sesto comma
dell’art. 74, dpr 633/72, dei riferimenti
alle prestazioni di sponsorizzazione e
della relativa misura di forfettizzazione dell’Iva di
un decimo, con la
conseguenza di
riportare la detrazione forfetaria
delle prestazioni
in esame alla percentuale del 50%
prevista in linea
generale. Questo,
come si legge nella relazione di accompagnamento,
anche allo scopo
di parificare, per i
soggetti in regime 398/1991, il trattamento delle prestazioni di sponsorizzazione con quelle di pubblicità, eliminando così il contenzioso collegato alle
difficoltà di distinguere, in concreto,
le une dalle altre. Pertanto, quando
la modifica entrerà in vigore (aspetto,
questo, non disciplinato dalla norma,
sicché si potrebbe ipotizzare il differimento al 1° gennaio 2015 in base
alla legge n. 212/2000), le imprese e
gli enti che fatturano le prestazioni
di sponsorizzazione in regime speciale
verseranno all’erario non più il 90%,
ma la metà dell’Iva addebitata ai loro
clienti.
Franco Ricca
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
FOCUS
Il franchising al Salone milanese
tra microcredito e crowdfunding
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Apre oggi la 29esima edizione della manifestazione, la più importante fiera europea del settore dopo Parigi.
Che quest’anno punta molto sui servizi dedicati agli attori del settore: dal sostegno alle start-up alle informazioni
per reperire le risorse necessarie all’apertura di un punto vendita
U
na vetrina privilegiata per chi vuole aprire e
sviluppare la propria impresa, con oltre 200
marchi alla ricerca di affiliati per ampliare le
proprie reti: è il Salone Franchising Milano 2014, che
apre le porte oggi a FieraMilanoCity con la 29esima
edizione e che fino al 10 novembre, oltre a vedere
la presenza di un nutrito gruppo di franchisor, offrirà
un’ampia panoramica con le ultime tendenze dell’universo franchising, retail e distribuzione. Organizzato da
Rds con la collaborazione di Fiera Milano e con il patrocinio della Regione Lombardia, la più importante fiera
europea del settore dopo quella Parigi è l’appuntamento
perfetto per chi ha un’idea, un sogno da realizzare e per
chi desidera fare impresa. Il settore, del resto, continua
a crescere nonostante la difficile situazione economica
generale: dal 2008 al 2013 il giro d’affari è cresciuto
del 5,5%, con un fatturato di 23,5 miliardi di euro, pari
all’1,3% del PIL italiano. E sono cresciuti anche i marchi
del franchising, con un aumento del 14,2%, arrivando
a un totale di 940 catene con 51mila punti vendita, il
6,5% del totale del commercio al dettaglio italiano.
FRANCHISING FACTORY, MICROCREDITO E CROWDFUNDING
Se i franchisor sono il cuore del Salone, non mancano
però strumenti e servizi dedicati a tutti gli attori del settore. Ecco allora iniziative come la Franchising Factory per
il sostegno alle start-up, il microcredito per il franchising
e il crowdfunding. Oltre alla strada del classico finanziamento bancario, che di questi tempi è sempre più difficile
da ottenere, e al supporto delle associazioni di settore
per accompagnare i potenziali franchisee al reperimento
delle risorse per l’apertura dei punti vendita, stanno infatti
diventando sempre più popolari queste nuove forme di
reperimento capitali. Novità alle quali il Salone dedica
diversi momenti di approfondimento: dall’incontro su
“Microcredito e franchising dei mestieri, trasformare il
proprio talento in impresa”, a cura di Etimos Foundation
e Microcredito per l’Italia, in programma oggi alle 16,
al servizio di consulenza gratuita Franchising Factory,
sviluppato con Federfranchising e rivolto ai potenziali
franchisor e franchisee. Nell’ambito di questa iniziativa,
al Desk Microcredito i professionisti del settore saranno
a disposizione dei visitatori per chiarire ogni dubbio sulle
opportunità e le soluzioni di finanziamento per le nuove
imprese. Non poteva poi mancare il tema del crowdfunding, che sarà approfondito sabato 8 novembre alle 11
presso l’area della Franchising School (la libera scuola del
franchising con moduli gratuiti aperti a tutti): si parlerà
delle modalità di crowdfunding, di come valutare questa
opzione come metodo di finanziamento integrativo per
l’apertura di un franchising e dei passi da intraprendere
prima di affrontare una campagna di crowdfunding.
UNO SGUARDO OLTRE I CONFINI
Oltre che di innovazione, al Salone si parlerà anche
di espansione all’estero. E dopo la presenza lo scorso
anno della delegazione cinese, il focus di questa edizione è la Turchia, presente al Salone con uno spazio
dedicato: ITA – Italian Turkish Association, un ponte tra
due mercati per favorire il processo di integrazione sia
economica che socioculturale tra l’Italia e la Turchia.
Proprio Ankara, tra le economie in rapida crescita, è
infatti quella che presenta le migliori opportunità per
le imprese italiane: oltre alla maggiore vicinanza geografica e culturale col nostro Paese rispetto ai BRICS,
il mercato turco presenta significative prospettive di
sviluppo, collegate soprattutto a una classe media in
espansione che dimostra di apprezzare fortemente il
Made in Italy.
E per guardare oltre i confini nazionali con cognizione di
causa, il Salone ospiterà “Come esportare una rete italiana all’estero”, sezione dedicata alla formazione. L’evento
tratterà temi indispensabili per chi intenda guardare all’estero, spiegando ad esempio quali aziende sono adatte
per uno sviluppo oltreconfine e illustrando le modalità
per costruire un piano di crescita internazionale.
IL PROXIMITY MARKETING
Il Salone Franchising Milano sarà anche l’occasione
per conoscere e sperimentare il proximity marketing,
strumento hi-tech al servizio del retail. Grazie alla partnership con Qui Con (piattaforma software che permette
di creare un legame veloce tra lo store e l’utente finale)
al Salone saranno presenti i nuovi Beacon che, grazie al
rilevamento della posizione dell’utente negli ambienti
chiusi, permetteranno di inviare a espositori e visitatori
informazioni ad hoc e personalizzate durante i quattro
giorni della fiera.
L’IDENTIKIT DEL VISITATORE DEL SALONE
Dei 13.527 visitatori che nel 2013 hanno affollato il Salone Franchising Milano, il 28%
aveva già una propria attività professionale e imprenditoriale, il 21% era composto da
negozianti, e, dato in forte crescita, il 26% erano manager e impiegati fuoriusciti o determinati a uscire da aziende. Il 25%, infine, erano giovani o addetti tecnici che cercavano
occasioni di autoimpiego per mettersi in proprio. Dall’analisi dei dati emerge poi come
il 33% degli aspiranti franchisee ambisse ad aprire attività nel settore dell’abbigliamento,
accessori, calzature e articoli per la persona, benché il settore con le maggiori prospettive
di crescita sia l’alimentare, con un peso tendenziale sul totale del giro di affari generato
dal franchising pari al 17%, contro un attuale del 4%.
FieraMilanoCity – viale Scarampo, Porta Teodorico 6
dalle 9.30 alle 18.30 (lunedì sino alle 16)
www.salonefranchisingmilano.com
I dati e le informazioni sono fornite dall’azienda, che ne garantisce la veridicità
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
30
Venerdì 7 Novembre 2014
I M P O S T E E TA S S E
Il garante della privacy ha dato il via libera alla modulistica per l’Indicatore
L’Isee lunare pronto al debutto
In 70 pagine patrimoni e redditi passati al setaccio
DI
CRISTINA BARTELLI
n modello Isee lunare
di 70 pagine, suddiviso in sei profili incassa il via libera del
garante privacy. Il modello
della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) ha infatti
ricevuto parere favorevole,
ieri, da Antonello Soro, il garante per la protezione dei
dati personali dopo che il ministero del lavoro ha implementato la modulistica per
l’indicatore della situazione
economica equivalente (Isee)
con le indicazioni in tema di
sicurezza dei dati personali.
Resta, secondo l’indicazione
dello stesso Soro, da siglare il
disciplinare, prima dell’avvio
tecnico contenente le misure
di sicurezza per il funzionamento del sistema informatico dell’Isee. «Un sistema
complesso e articolato», scrive
Soro, «che raccoglie e gestisce
una mole rilevante di dati,
anche molto delicati».
Dati che, a scorrere le circa
70 pagine tra modulistica e
istruzioni, che ItaliaOggi è in
grado di anticipare, mettono
ai raggi X la vita patrimoniale
e reddituale del richiedente.
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
U
AFFRANCAMENTI
Finanziari
con codici
tributo
Arrivano i codici tributo
per l’affrancamento dei valori degli strumenti finanziari, posseduti al di fuori
dell’esercizio di impresa
commerciale alla data del
30 giugno 2014, mediante l’esercizio di un’opzione per l’applicazione di
un’imposta sostitutiva sui
redditi diversi sopra citati,
maturati fino alla medesima data. La risoluzione
96/2014 dell’Agenzia delle
entrate aggiorna i codici
tributo alla luce della nuova finestra introdotta con il
dl 66/2014: «1133»«Imposta
sostitutiva sui redditi diversi di cui all’art. 67, c. 1, lett.
da c-bis) a c-quinquies) del
Tuir a seguito dell’opzione
per l’affrancamento-art. 3,
commi 15 e 16, del dl 24
aprile 2014, n. 66 - regime
dichiarativo»; «1135»denominato «Imposta sostitutiva sui redditi diversi di
cui all’art. 67, c. 1, lett. da
c-bis) a c-quinquies) del
Tuir a seguito dell’opzione
per l’affrancamento - art.
3, commi 15 e 16, del dl 24
aprile 2014,n. 66 - regime
amministrato».
Cambia, in particolare, la procedura
per il rilascio della
certificazione. Il richiedente una volta presentati i dati
autocertificati dovrà attendere dieci
giorni entro i quali
l’Inps controverificherà e completerà
la domanda con le
informazioni in suo
possesso. Il decreto
di approvazione dei
modelli precisa la
procedura per l’integrazione del modello nel caso in cui
il dichiarante rilevi
inesattezze negli elementi
dell’Inps e dell’Agenzia delle
entrate. Il richiedente può, infatti, compilare e sottoscrivere
un modello integrativo con la
rettifica dei dati, entro dieci
giorni dal ricevimento dell’attestazione Inps, corredandolo
con i documenti riferiti alla
situazione inesatta. Nel caso,
però, della controverifica InpsAgenzia delle entrate permanga la discordanza tra quanto
dichiarato dal cittadino e
quanto rivelato negli archivi,
l’attestazione dovrà riportare
i dati acquisiti dall’anagrafe
tributaria e dall’Inps.
«L’attestazione», specifica
il decreto, «definitiva è valida ai fini dell’erogazione della
prestazione anche nel caso di
permanenza delle discordanze, fatto salvo il diritto degli
enti erogatori di richiedere
idonea documentazione atta
a dimostrare la completezza
e veridicità dei dati indicati
nel modulo integrativo». Con
una condizione: i nominativi
dei dichiaranti, per cui permangano discordanze sono
comunque comunicati alla
guardia di finanza per la programmazione delle verifiche.
Ora il modello è pronto per
arrivare in Gazzetta Ufficiale
entro la prossima settimana
per garantire il rispetto della tabella di marcia, più volte
annunciata dal ministro del
welfare Giuliano Poletti, e entrare in vigore dal 1° gennaio
2015.
Da un unico modello Isee,
quello attuale, la modulistica
si implementa e arricchisce di
ben sei tipologie di Isee pa-
rametrate sulle prestazioni
sociali richieste.
Il modello, che secondo il
ministero del lavoro sarà
quello più comunemente
utilizzato, è quello denominato Dsu Mini che consente di fornire le principali
informazioni sulla situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale di tutto
il nucleo familiare. Questo
consentirà il calcolo standard e ordinario dell’Isee.
Ma se l’Isee serve per altre situazioni il discorso
cambia e cambia anche il
modello Isee da compilare. Debutteranno infatti
l’Isee Università, per le
prestazioni per il diritto allo
studio universitario, l’Isee
socio-sanitario, per, ad esempio, l’assistenza domiciliare
per le persone con disabilità,
l’Isee sociosanitario-residente, l’Isee minorenni con genitori non coniugati tra loro e
non conviventi e infine l’Isee
corrente che consiste in un
Isee aggiornato ai redditi e
trattamenti degli ultimi 12
mesi quando si siano verificate rilevanti variazioni di
reddito.
© Riproduzione riservata
Nei porti turistici
l’Iva scende al 10%
Terremoto fiscale
in Lussemburgo
Nei porti turistici l’Iva scende al 10%. Ma solo fino alla
fine del 2014. Poi, salvo nuovi interventi legislativi, si
tornerà all’aliquota piena (22%). Costo dell’operazione per l’erario: 2 milioni di euro, da finanziare prelevando la somma dalle sanzioni incassate dall’Antitrust.
È quanto prevede il dl Sblocca-Italia, definitivamente
convertito in legge e in attesa di pubblicazione in G.U.
(si veda ItaliaOggi di ieri).
Il decreto risponde alle istanze che da anni provengono dal settore della nautica. I marina resort, cioè le
strutture organizzate per la sosta e il pernottamento
di turisti all’interno delle proprie barche ormeggiate
nello specchio acqueo appositamente attrezzato, saranno equiparati agli altri servizi ricettivi su terra: alberghi, motel, campeggi, villaggi turistici, agriturismo,
affittacamere, case per ferie, ostelli, rifugi alpini, bed
and breakfast. L’equiparazione ha natura temporanea,
in quanto avrà effetto dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione fino al 31 dicembre 2014.
Inoltre, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti
dovrà fissare i requisiti dei porti turistici agevolabili.
Sul punto, il servizio studi del senato ha evidenziato
che «andrebbe al riguardo valutata l’opportunità di
specificare la forma dell’atto con il quale il ministero deve individuare i requisiti nonché i termini per
l’adozione dell’atto stesso». Il rischio, infatti, è che il
beneficio fiscale resti in vigore per pochissimo tempo, per lo più in un periodo dell’anno dove il turismo
nautico è molto limitato.
La disparità fiscale sul fronte dell’Iva tra marina resort e strutture a terra, secondo le associazioni di
categoria, in passato ha penalizzato la nautica da diporto. Tanto che alcune regioni (tra cui Friuli Venezia
Giulia ed Emilia Romagna) si erano già mosse autonomamente per disporre l’equiparazione tra porti e
strutture ricettive all’aperto. Nelle scorse settimane
era stata ipotizzata l’estensione dell’agevolazione a
tutto il 2015, da inserire nella legge di stabilità (si
veda ItaliaOggi del 9 settembre 2014). Nel ddl presentato al parlamento, tuttavia, la norma non c’è.
Valerio Stroppa
Terremoto fiscale in Lussemburgo. Il governo del granducato avrebbe siglato accordi segreti con 340 società
multinazionali, 31 delle quali italiane, per spostare
enormi flussi finanziari pagando tasse minime. Lo ha
rivelato un’inchiesta de «The International Consortium of Investigative Journalism (Icij)» diffusa in
contemporanea in 26 paesi. Molti i nomi noti presenti
nell’elenco messo a punto da una squadra di 80 giornalisti analizzando 548 comfort letters emesse dalle autorità lussemburghesi tra il 2002 e il 2010: da Amazon
a Ikea, da Deutsche Bank a Procter & Gamble. Ma anche Pepsi, Gazprom, l’americana Abbott Laboratories,
Bayerische Landesbank, Carlyle Group, Glaxo Smith
Klin, Eon Group e Finmeccanica tanto per citarne alcuni. «Le pratiche fiscali dei tax ruling applicate dal
Lussemburgo sono conformi alle leggi internazionali,
tanto che queste non sono proprie solo del granducato
ma le praticano anche altri paesi europei», si è difeso
il premier del Lussemburgo, Xavier Bettel, mentre il
ministro delle finanze Pierre Gramegna ha spiegato
che i tax ruling «danno una certezza alle imprese su
come saranno trattate fiscalmente. Operazione assolutamente compatibile con gli standard comunitari e
con quelli dell’Ocse». Sarà anche vero. Fatto sta che
nei mesi scorsi la Commissione europea aveva aperto
già quattro inchieste sui tax ruling applicati in modo
non conforme alle norme sugli aiuti di stato: due indagini sul Lussemburgo, una relativa ad Amazon e l’altra
a Fiat Finance and Trade, una sull’Olanda per Starbucks, e una sull’Irlanda riguardante Apple. «Tutti i
paesi membri della Ue hanno studiato schemi fiscali per
attrarre le aziende e la Commissione è il custode del
rispetto delle regole della concorrenza», ha spiegato
il portavoce della Commissione europea, Margaritis
Schinas. «Il ruolo della Commissione è indagare su
questi accordi per verificare che rispettino le regole
comunitarie e Juncker è determinato a far rispettare
le regole a tutti». Il presidente della Commissione europea, all’epoca degli accordi fiscali era premier del
granducato.
Tancredi Cerne
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Venerdì 7 Novembre
N
2014
I M P O S T E E TA S S E
Da sinistra, Eduardo Ursilli, Agostino Nuzzolo, Paola De Martino,
Marino Longoni, Piermario Barzaghi, Richard Murphy
31
Da sinistra, Giuseppe Marino, Vincenzo J. Cavallaro, Duilio Liburdi,
Marino Longoni, Debora Alberici, Piermario Barzaghi, Fabrizio Vedana
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Tutto esaurito al Tax day di ItaliaOggi-Kpmg. Nel mirino le operazioni internazionali
Tax planning alla resa dei conti
In Lombardia il gettito fiscale viene dalle grandi imprese
rescono i controlli
sulle medie e grandi
aziende. Anzi sono
proprio questi contribuenti a garantire gran parte
delle imposte recuperate con
gli accertamenti. I dati della
Lombardia, la regione che da
sola produce quasi un terzo
del gettito, sono eloquenti.
Dal 1° gennaio 2014 ad oggi
sui medi e grandi contribuenti
sono già stati effettuati circa
2.700 controlli, su una platea
di 18 mila soggetti.
Tali controlli hanno già prodotto 850 milioni di incasso
con sostanziale adesione del
contribuente (per acquiescenza, definizione della lite o conciliazione). I dati, aggiornati
a ieri, sono stati forniti dal
direttore regionale, Eduardo
Ursilli nel corso della seconda
edizione del tax day organizzata da ItaliaOggi e Kpmg
al centro svizzero di Milano,
che ha fatto registrare il tutto
esaurito. Oggetto dell’attività
investigativa le operazioni di
transfer pricing, le esterovestizioni, le stabili organizzazioni. Il direttore Ursilli
ha precisato che la maggior
parte dei soggetti controllati
sono stati selezionati a seguito di un’attenta analisi del
rischio condotta anche sulla
base delle risultanze dell’attività di tutoraggio.
Il tema del convegno era:
«Dal tax planning alla compliance». La pianificazione
fiscale aggressiva sembra infatti aver fatto il suo tempo
e le aziende più strutturate
sono alla ricerca di un rapporto più sereno con le tematiche fiscali. Anche perchè
l’opinione pubblica non è più
disposta ad accettare che imprese come Google, attraverso
complesse strutture societarie (double irish structure),
riescano (dato 2012) a pagare un’aliquota d’imposta reale
del 2,4% su tutte le attività
svolte fuori dagli Usa.
L’Italia, in questo contesto,
viene percepita dagli investitori stranieri come un paese
con politica fiscale aggressiva,
non tanto per le alte aliquote
d’imposta, quanto piuttosto
per l’esistenza di una norma
come quella sull’abuso di diritto, per il ricorso frequente
a norme fiscali retroattive, e
soprattutto per l’applicabilità
di sanzioni penali anche al di
fuori delle frodi fiscali.
C
Le Entrate correggono anche a favore del contribuente
Un credito di imposta che compete al
contribuente può essere riconosciuto anche dopo il decorso del termine massimo
previsto dalla legge per la presentazione di
una istanza di rimborso. E, questo, anche
dopo che, con riferimento alla medesima
fattispecie, l’Agenzia delle entrate aveva
precedentemente annullato degli avvisi di
accertamento non fondati. È il contenuto
di un provvedimento adottato da un ufficio
dell’Agenzia delle entrate della Lombardia
nel mese di ottobre scorso e la cui ricostruzione è stata fornita nell’ambito del convegno di ieri. La fattispecie concreta era, nella
sostanza, quella relativa all’iniziale errata
imputazione di un reddito di fabbricati a
fronte di più contratti di locazione attribuiti
a un contribuente che, dunque, si era visto
notificare un avviso di accertamento poi annullato in autotutela da parte dell’Agenzia
delle entrate. Nello stesso tempo, oltre l’annullamento, il contribuente faceva anche
presente che l’errore, in realtà, era stato
commesso a proprio danno in quanto emergeva dal modello 730 l’assoggettamento a
tassazione di un reddito non dovuto. Ciò
posto, successivamente all’annullamento,
la direzione regionale delle Entrate della
Lombardia ha comunicato al contribuente
il riconoscimento di un credito di imposta
anche se, da un punto di vista tecnico,
l’errore riguardava un periodo di imposta
rispetto al quale il termine per la presentazione dell’istanza di rimborso di cui all’art.
38 del dpr n. 602 del 1973 era decorso. In
sostanza, l’adozione del provvedimento di
specie costituiva un riconoscimento di una
capacità contributiva non correttamente
identificata, a danno del contribuente, e
ricostruita sulla base, di fatto, dei principi
costituzionali al di là delle specifiche disposizioni di legge in termini di dichiarazione integrativa pro contribuente ovvero di
presentazione delle istanze di rimborso. La
vicenda rappresenta sicuramente un buon
esempio di dialogo tra amministrazione e
contribuenti fermo restando che, da un
punto di vista normativo, dovrebbe essere comunque ampliata la possibilità che il
contribuente ponga rimedio agli errori commessi a suo danno in sede dichiarativa.
Sondaggio: il fisco frena gli investimenti
«Esiste un oggettivo disallineamento tra le aspettative
delle imprese, su come dovrebbe essere un sistema fiscale
moderno e competitivo, e la realtà effettiva di tutti i giorni,
che mostra invece un fisco inadeguato alle sfide competitive
del Paese. Questo gap è ancora più ampio se ci confrontiamo
con la platea degli investitori esteri, quegli stessi che da
un po’ non si vedono più alle nostre latitudini, nonostante
le tante opportunità d’investimento».
È questa per Richard Murphy, managing partner per i
servizi Tax & Legal di Kpmg, la principale chiave di lettura
che emerge dal sondaggio Lorien Consulting realizzato
su un campione di 150 aziende, che è stato presentato in
occasione della seconda edizione del Tax day, organizzato
da Kpmg e ItaliaOggi. «Le aziende puntano il dito contro lo Stato», prosegue Murphy, «sia per quanto riguarda
la politica fiscale sia sotto il profilo della certezza del diritto. In questa prospettiva si coglie ancora un clima di
contrapposizione che può essere superato solo se si inizia
concretamente a collaborare su casi concreti e si superano
le reciproche diffidenze».
Infatti, per il 74% degli intervistati, lo Stato è incapace di
impostare una politica fiscale «seria». Pressione tributaria
troppo elevata (46%), incapacità di gestire efficacemente il
sistema dei tributi (7%) complessità e opacità (22%) sono
le accuse principali. Passando ad aspetti più strutturali, il
95% delle aziende ritiene che il sistema tributario italiano
rappresenti un freno agli investimenti dall’estero. Per il
54% degli interpellati un sistema tributario relativamente
instabile e di incerta evoluzione - sotto il profilo dell’interpretazione e dell’evoluzione normativa - sta bloccando le
decisioni operative delle aziende, che nel dubbio preferiscono restare alla finestra.
Passando poi alla dimensione internazionale, ancora
una volta, secondo il 95% delle aziende del campione il
framework normativo di riferimento non appare adeguato per fronteggiare le tematiche fiscali transnazionali di
elevata complessità riconducibili alla globalizzazione dei
modelli di business.
Sul fronte della lotta al tax planning dannoso, il 58%
delle aziende punterebbe sulla trasparenza nei rapporti
con le amministrazioni finanziarie, a condizione di potersi
muovere in un contesto di certezza e stabilità normativa
e di prevedibilità degli sviluppi futuri, laddove per il 22%
occorrerebbe disporre di un sistema fiscale sovranazionale
che garantisca certezza e omogeneità.
Attribuzione cause
dell’evasione/elusione fiscale
.<F8==@ 7< AB8CC<@?8 DB<5ED4B<4
8=8F4D@
&(!
-E=DEB4 7< B8?<D8?G4 74 A4BD8 78<
6@?DB<5E8?D< B<CA8DD@ 4:=< @55=<:;<
DB<5ED4B<
1!'-,+*-#%()(.$ #/('*&'2
$&!
-@>A=8CC<DH"@A46<DH 78==4
?@B>4D<F4
$$!
1!'-,+*-#%()(.$
264BC4 899<6<8?G4
#$''/"((&)&,-+".&*)$ %&)").&"+&"
,=DB@
".#.+2 437
)!
$!
Il regime fiscale italiano freno
per gli investimenti dall’estero
)70/2./ $%" ,../660 4*1/215 &'!
)3.-0,- ( $%" +,,-22. 4*1/215 %'!
/@=D@
(%!
1@6@
'!
87;
,554CD4?G4
%$!
0*2*&-& $)& *+ 0&(*,&
'*1$"+& /.11"
0"//0&1&-2"0& 3- '0&-.
!#(&*("$%%$)*$'+$
Sviluppi futuri incerti
e decisioni operative
18B ?E==4
*!
0@? C@
$!
&0+*-)* #$" ())*//+ 1'.,/.2 %!
)70/2./ ( $%" ,../660 4*1/215 $#!
/@=D@
#'!
76;
1@6@
%(!
,554CD4?G4
%+!
(%)%#'# "$# &+%'"#()#**!
0*(3"0%. "(+* 14*+3//* '3230*
%&++" -.0,"2*4" '*1$"+& 12"
#+.$$"-%. +& %&$*1*.-*
./&0"2*4& %&++" !3" "5*&-%"
!#(&*("$%%$)*$'+$
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
*/54325,-01068
,70/2.,1/ &#!
32
Venerdì 7 Novembre 2014
D I R I T TO E I M P R E SA
Ancora al palo gli aiuti alle nuove imprese a tasso 0, che sostituiscono l’autoimprenditorialità
Invitalia ha in cassa un miliardo
In pancia all’agenzia i fondi non spesi per giovani e donne
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Zfu L’Aquila,
esami doppi
Doppio controllo del
MiSe per l’accertamento
della corretta fruizione
delle agevolazioni concesse alle piccole e micro
imprese localizzate nella Zona franca urbana
dell’Aquila. I controlli
anche a campione sono
di tipo documentale e
tramite ispezioni in loco.
Questo è quanto stabilito
nel decreto del ministero
dello sviluppo economico
datato 20 ottobre 2014 e
in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. I controlli documentali
sono eseguiti dalla divisione XI della direzione
generale per gli incentivi
alle imprese del MiSe,
con il supporto dell’ Invitalia, sulla totalità delle
imprese beneficiarie delle
agevolazioni. I predetti
controlli, effettuati laddove possibile attraverso
l’acquisizione diretta di
dati e informazioni dalle
banche dati pubbliche,
hanno ad oggetto la verifica dei seguenti elementi
il numero dei dipendenti,
l’ubicazione della sede locale, la condizione di impresa non attiva nel settore del trasporto su strada,
la non appartenenza ai
settori della pesca, dell’acquacoltura, del carbone e
della trasformazione di
prodotti agricoli, il rispetto dei limiti previsti per le
agevolazioni de minimis,
la sussistenza del requisito dichiarato di nuova o
recente costituzione (riserva di scopo), la sussistenza
della condizione dichiarata di impresa operante in
una determinata subporzione di territorio della
Zfu (riserva di scopo). I
controlli in loco sono espletati a campione presso le
imprese beneficiarie delle
agevolazioni entro il 31
dicembre 2015. L’universo
di riferimento per l’identificazione del campione
delle imprese da sottoporre ai controlli in loco è costituito dall’insieme delle
imprese che hanno beneficiato delle agevolazioni. Il
campione, rappresentativo
del predetto universo di
riferimento, è individuato
con una metodologia mista, sulla base di criteri di
ordine casuale e di criteri
di rafforzamento dei controlli relativi a particolari categorie di imprese,
anche tenuto conto delle
indicazioni emerse dalle
risultanze dei controlli
documentali.
DI
CINZIA DE STEFANIS
loccato ancora nella
cassa dell’Invitalia
un miliardo di euro di
finanziamenti per giovani e le donne che vogliono
mettersi in proprio. Parliamo
delle nuove «imprese a tasso
zero» che dovrebbero prendere
il posto della vecchia autoimprenditorialità. È con la legge
27 dicembre 2013, n. 147 ( pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
del 27 dicembre 2013 n. 302 c.d.
legge Stabilità 2014) che è stato
stanziato il miliardo di euro per
le nuove tipologie imprenditoriali. Il nuovo regime di aiuto
sarà infatti operativo solo con
l’emanazione di un nuovo regolamento di attuazione da parte del Ministero dello sviluppo
economico e dell’economia, con
il quale verranno anche indicate le modalità di presentazione
delle domande. Il regolamento
è attuativo dell’articolo 19 del
decreto legge 23 dicembre 2013,
n. 145 (c.d. destinazione Italia)
che ha modificato gli articoli da
1 a 7 del decreto legislativo 21
aprile 2000, n. 185 (titolo I au-
B
toimprenditorialità) prevedendo finanziamenti per le Pmi a
prevalente o totale partecipazione giovanile e femminile .
In concreto, i soldi ci sono, ma
sono ancora bloccati. Allo stato
attuale il regolamento è stato
firmato dai due dicasteri dello
sviluppo economico e dell’economia. Ed è stato inviato al
consiglio di stato per ricevere
il consueto parere della sezione
consultiva che ancora non è arrivato. Per poi procedere verso
la corte dei conti e approdare
finalmente in gazzetta ufficiale. Rilevanti saranno le novità
della misura, che finalmente
si rivolgerà non solo ai giovani
fino a 35 anni, ma anche alle
donne indipendentemente
dall’età. Inoltre si estenderà
all’intero territorio nazionale e
non prevederà più l’erogazione
di contributi a fondo perduto,
ma solo la concessione di mutui
agevolati a tasso zero, per investimenti fino a 1,5 milioni di
euro (per singola impresa).
A MPLIAMENTO. Il nuovo incentivo sarà esteso sull’intero territorio italiano mentre
l’autoimprenditorialità era
riservato al solo mezzogiorno
e alla carta degli aiuti di stato
a finalità regionale 2007/2013
e dal decreto del ministero del
lavoro 14 marzo 1995.
BENEFICIARI. L’autoimprenditorialità era rivolta a imprese
composte in maggioranza (di
soci o di capitali) da giovani
tra 18 e 35 anni. Era finalizzata
alla creazione di nuove società o all’ampliamento di quelle
esistenti. L’incentivo «nuove
imprese a tasso zero» sarà indirizzata alle nuove attività
imprenditoriali. L’accesso alle
agevolazioni verrà riconosciuto
alle nuove imprese:
- che abbiano forma societaria la cui compagine sia composta per oltre la metà da soggetti
di età compresa tra i 18 e i 35
anni ovvero donne (in quest’ultimo caso senza limiti di età);
- costituite da non più di 6
mesi dalla data di presentazione della domanda;
- che abbiano la dimensione
di micro o piccola impresa e,
cioè, fino a un massimo di 15
dipendenti.
Oltre 5 mln
alla pesca
Più formazione e indicatori
per spendere i fondi europei
Stanziati oltre 5,4 mln
di euro a valere sul Fondo
europeo per la pesca 20072013 per la concessione di
contributi per progetti di
interesse comune nel settore ittico nei territori delle
regioni convergenza (Basilicata, Calabria, Campania,
Puglia e Sicilia). Le agevolazioni sono destinate alle
organizzazioni di produttori, ai consorzi di imprese
di pesca e/o acquacoltura,
alle pmi operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, agli enti pubblici,
all’associazioni riconosciute del settore della pesca e
dell’acquacoltura, agli enti
scientifici pubblici e privati,
alle organizzazioni sindacali del settore e associazioni
ambientaliste. Tutto questo
lo prevede il decreto del ministero delle politiche agricole del 2 luglio, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del
3 novembre 2014 n. 255. Il
contributo a fondo perduto,
a valere su risorse complessive pari a 5.462.234 euro,
è pari 100%del costo sostenuto per la realizzazione
dell’iniziativa nel caso in
cui si finanzino interventi
rientranti negli obiettivi 1,
3, 7, 9, 10, 11, 12. La copertura, invece, è pari all’80%
per i restanti progetti, elencati nei punti 2, 4, 5, 6, 8, 13.
La spesa massima ammissibile, ad ogni modo, è pari
a un milione di euro.
Formazione sull’utilizzo degli strumenti finanziari, sviluppo di indicatori per valutarne l’efficacia e di capacità
di selezionare quelli migliori per le imprese medie e piccole.
Con un occhio di riguardo, soprattutto in Italia, a consolidare soluzioni come i minibond. Sono queste alcune delle
idee guida per l’utilizzo degli strumenti finanziari previsti
dai fondi strutturali europei presentate ieri a Bruxelles al
Comitato delle Regioni. L’iniziativa è del Fin-En (www.finen.eu), network formato da 13 autorità nazionali e regionali di altrettanti Stati membri dell’Ue, che hanno messo
a frutto l’esperienza maturata nella gestione di differenti
forme di capitali di rischio, confidi e linee di garanzia per
un valore di 3,5 miliardi di euro per i fondi strutturali
2007-2013. Capofila di Fin-En è l’italiana Finlombarda, la
finanziaria per lo sviluppo della Regione Lombardia. Dopo
tre anni di lavoro Fin-En ha messo insieme buone pratiche
ch e «lezioni» per le imprese e le autorità
nazionali e regionali di tutte Europa. Tra
n
le esperienze da tenere a mente c’è l’attenta valutazione delle start-up. «Spesso
a soli due anni dal finanziamento il 7580% di queste imprese chiude», racconta
a ItaliaOggi il presidente di Finlombarda
Ignazio Parrinello, «bisogna essere quindi
Ig
essere sicuri che da quell’idea può emergere
esse
un’impresa sostenibile. Noi stiamo mettendo a
punto un modello lombardo, in cui le start-up vengono accompagnate nella loro crescita da altre imprese
già affermate nel settore». E poi, la diversificazione delle
fonti di finanziamento: «Il sistema imprenditoriale italiano», prosegue Parrinello, «è finanziato all’80-85% dalle
banche e questo crea anomalie, si devono indirizzare le
imprese verso altre fonti di finanziamento, come i minibond». La Commissione europea, da parte sua, vuol fare
tesoro dell’esperienza. «Ne abbiamo bisogno», ha detto
Stefan Appel, della Dg politiche regionali, «per sfruttare
al massimo gli strumenti finanziari per lo sviluppo». Per
il periodo di programmazione dei fondi strutturali 201420, la Commissione ha chiesto alla Banca europea degli
investimenti di istituire una piattaforma tecnica dedicata
agli strumenti finanziari per i finanziamenti europei (Sie),
che includono politiche di coesione, Fondo sociale europeo,
sviluppo rurale e fondo pesca.
Angelo Di Mambro, Bruxelles
Gli estetisti
con la Scia
Le imprese possono avviare le attività di acconciatore e di estetista con la
presentazione della Scia
al comune competente per
territorio, al quale spetta
la verifica possesso dei
requisiti professionali,
salvi gli adempimenti e
le verifiche di competenza
delle stesse commissioni
provinciali dell’artigianato per l’eventuale riconoscimento della qualificazione artigiana. L’avvio
dell’attività di acconciatore, a seguito delle modifiche introdotte dalla
legge 17 agosto 2005, n.
174 (disciplina dell’attività di acconciatore) e dal
dlgs 6 agosto 2012, n. 147,
è soggetto alla sola segnalazione certificata di inizio attività. Nella vigente disciplina sono venuti
meno i compiti di accertamento e certificazione dei
requisiti professionali in
precedenza attribuiti alle
commissioni provinciali
per l’artigianato, mentre
la verifica dei requisiti
professionali dichiarati
nella Scia è ora trasferita
ai comuni, in attuazione
del primo comma dell’articolo 118 della costituzione. È questo quanto
chiarito dal MiSe con
il parere del 27 ottobre
2014, prot. 188379, emanato in risposta a una
commissione provinciale
per l’artigianato che aveva formulato all’amministrazione un quesito inerente l’accertamento dei
requisiti professionali necessari ai fini dell’accesso
all’esercizio dell’attività
di acconciatore. Ricordano i tecnici del MiSe che
la disciplina dell’attività
artigianale in parola è
stata integralmente riformata ad opera della
legge 17 agosto 2005, n.
174 (disciplina dell’attività di acconciatore), la
quale ha unificato sotto
la denominazione di «attività di acconciatore» le
attività di barbiere e di
parrucchiere per uomo
e per donna di cui alla
legge 161/1963, ha introdotto nuove modalità per
l’accesso al suo esercizio,
individuando nuovi criteri per il conseguimento
della necessaria abilitazione professionale e
infine ha attribuito alle
regioni il compito di
disciplinare l’attività
professionale di acconciatore, in conformità ai
principi fondamentali.
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
L AVO R O E P R E V I D E N Z A
Venerdì 7 Novembre 2014
Vener
33
Circolare dell’Inps con le istruzioni per la presentazione delle istanze in via telematica
Agricoli, assunzioni incentivate
Dal 10 novembre le domande per il bonus (fino a 5 mila €)
DI
ia libera agli incentivi per le imprese
agricole che assumono giovani al di sotto
dei 35 anni. Per accedere al
beneficio, come si legge nella circolare Inps n. 137/2014,
occorre inoltrare apposita
domanda, a partire dal prossimo 10 novembre.
Di cosa si tratta. L’articolo 5, comma 4, del decreto
legge n. 91/2014 (convertito
in legge n. 116/2014) introduce, a decorrere dal primo
luglio 2014, un nuovo incentivo per le assunzioni dei lavoratori di età compresa tra
i 18 e i 35 anni, che si trovino
in una delle seguenti condizioni: essere privi di impiego
regolarmente retribuito da
almeno sei mesi ed essere
privi di diploma di istruzione secondaria di secondo
grado. Le assunzioni devono
essere effettuate nel periodo compreso tra il 1° luglio
2014 e il 30 giugno 2015. Per
i lavoratori che hanno prestato attività lavorativa a
V
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
L’incentivo
LEONARDO COMEGNA
Chi ne ha diritto
Quando spetta
La misura
La domanda
Il datore di lavoro agricolo (art. 2135 del codice civile)
Per le assunzioni tra il 1° luglio 2014 e il 30 giugno 2015 a
tempo indeterminato o a termine (durata almeno triennale
e con garanzia di almeno 102 giornate annue), anche a
part-time, di giovani tra 18 e 35 anni d’età privi d’impiego
regolarmente retribuito da sei mesi ovvero privi di diploma
d’istruzione secondaria di II grado
È pari a 1/3 della retribuzione erogata al neo-assunto per
la durata di 18 mesi
Il bonus è riconosciuto a domanda, da presentarsi a
partire dal 10 novembre
tempo determinato (in sigla
Otd) nel settore agricolo, la
circolare precisa che sono da
considerare «svantaggiati»,
in quanto «privi di impiego
regolarmente retribuito da
almeno sei mesi», coloro che
non hanno prestato attività lavorativa nel semestre
precedente l’assunzione e
coloro che, pur avendo prestato attività lavorativa nel
semestre precedente, hanno
lavorato per un numero di
giornate inferiore a 100 nei
12 mesi antecedenti l’assunzione.
Misura e durata. L’incentivo in argomento spetta sia
per le assunzioni a tempo determinato che per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.
Per le assunzioni a tempo
determinato il contratto
deve presentare i seguenti
requisiti: avere una durata
almeno triennale; garantire
al lavoratore un periodo di
occupazione minima di 102
giornate annue ed essere redatto in forma scritta. Altro
requisito richiesto è quello
secondo cui le assunzioni
devono comportare un incremento occupazionale netto,
calcolato sulla base della
differenza tra il numero di
giornate lavorate nei singoli
anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente
all’assunzione. L’incentivo è
pari a 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fi ni
previdenziali per un periodo complessivo di 18 mesi,
entro il tetto annuo di 3 mila
euro per i lavoratori assunti a tempo determinato e 5
mila euro per gli assunti a
tempo indeterminato. Il beneficio viene riconosciuto al
datore di lavoro unicamente mediante compensazione
con i contributi dovuti.
La domanda. Per accedere all’incentivo è necessario
inoltrare all’Inps specifi ca
istanza a partire dal 10 novembre, esclusivamente in
via telematica accedendo al
modello di comunicazione
«GIOV/AGR (dl 91/2014)»
disponibile all’interno del
«Cassetto previdenziale
aziende agricole». In proposito è bene ricordare che
il beneficio è riconosciuto
dall’Istituto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e
fino a esaurimento dei fondi
stanziati.
© Riproduzione riservata
PEREQUAZIONE AUTOMATICA
Pensioni, un euro e mezzo in più al mese
sei
Busta paga solo un pochino
se volte il trattamento minimo.
più pesante per i pensionati
m Inoltre, il nuovo sistema
di
a partire dal prossimo gend rivalutazione non avviene
naio. Si tratta della cosiddetn più per scaglioni, come
MINIME
prima.
In sostanza, questo
ta perequazione automatica
p
significa
che le riduzioni,
(l’ex scala mobile) stimata
si
Categoria
Provvisorio
Effettivo
quando
previste, riguardain un +0,3%. E come se non
qu
Pensione sociale
€ 368,88
€ 368,51
no
bastasse, nel 2015 i penn l’intero assegno e non solo
la parte eccedente la soglia
sionati (non succedeva dal
Assegno sociale
€ 447,61
€ 447,17
garantita
2010) partono con un debito
ga
Gli
nei confronti dell’Inps, dal
G aumenti 2015. Dato per
Trattamento
minimo
€
501,38
€
500,88
scontato
che l’indice d’inflamomento che l’aumento atsc
zione
di quest’anno si fermetribuito in via provvisoria
zi
SUPERIORI AL MINIMO
rà allo 0,3%, gli aumenti di
a gennaio 2014 (+1,3%) è
gennaio
2015, saranno quinrisultato inferiore al dato
ge
Importo della pensione
Aumento provvisorio
Aumento deinitivo
di così articolati:
definitivo fornito dall’Istat
al
dicembre
2013
* +0,3% (ossia l’aliquota inper il 2013 (1,1%). Ciò vuol
tera)
per gli importi di pendire che occorrerà anzitutto
te
Fino a € 1.486,29
+ 1,2% (100% Istat)
+ 1,1% (100% Istat)
sione
mensile sino a 1.503
procedere a conguaglio negasi
Da € 1.486,29 a € 1.981,72
+ 1,08% (90% Istat) + 1,045% (95% Istat) euro,
tivo dello 0,1%. L’indice defieu tre volte il trattamento
minimo
di dicembre 2014;
nitivo dell’inflazione 2014 si
m
Da € 1.981,72 a € 2.477,16
+ 0,90% (75% Istat) + 0,825% (75% Istat) * +0,285% (95% dell’indice
potrà naturalmente conosceIstat)
per gli importi comprere solo a fine dicembre. Nel
Is
Da € 2.477,16 a € 2.972,58
+ 0,60% (50% Istat)
+ 0,55% (50% Istat)
si tra 1.503 e 2.004 euro;
frattempo l’ente deve prepa* +0,225% (75% dell’indice)
rarsi al rinnovo dei mandati
0,48%
Aumento isso di
di pagamento per il nuovo
p gli importi compresi tra
(40% dell’indice Istat) per
Oltre € 2.972,58
2.004
e 2.505 euro;
anno, sulla base di un dato
2
17,84 euro
sino a 2.972.58 euro * +0,15% (50% dell’indice)
provvisorio che dovrà essere
per
indicato nel corso del mese di
p gli importi compresi tra
euro.
redditi, introdotta dalla volte il minimo e al 75% oltre cinque 2.505
novembre da un apposito decreto
reto del privi di altri redditi
2 505 e 3.006
3
ministro dell’economia, di concerto riforma Dini (legge n. 335/1995) in volte il minimo. Con la legge di Sta- Per le pensioni di ammontare supecon il ministro del lavoro. Il cui va- sostituzione della «vecchia» pensione bilità 2014 (art. 1, comma 483, legge riore a 3.006 euro, la rivalutazione
lore, stando ai nostri calcoli (basati sociale: passa da 447,17 a 448,51 euro n. 147/2013), le regole attuali preve- sarà dello 0,1355% (il 45% dell’indice
sugli ultimi dati Istat), dovrebbe es- al mese (un euro in più fa sempre co- dono, per il biennio 2015-2016, che Istat) e si fermerà comunque a 3.006:
sere pari allo 0,3%, indice costruito modo!). Mentre la pensione sociale, la perequazione automatica venga un aumento di fisso di 4,05 euro.
sulla base del dato medio registrato ancora prevista per i titolari della attribuita al 100% per i trattamenti Certamente un bel colpo per le casse
stessa alla data del 31 dicembre 1995, complessivi fino a tre volte il tratta- dell’Inps. Un’inflazione media 2014
lo scorso settembre.
mento minimo (1.500 euro mensili); prossima allo zero, con la conseguenTrattamenti minimi. Con l’in- raggiunge 369,62 euro al mese.
cremento dello 0,30% l’importo del Superiori al minimo. Prima della al 95% per quelli da tre a quattro te sterilizzazione degli aumenti delle
trattamento minimo sale da 500,88 riforma Monti-Fornero, l’adeguamen- volte il minimo; al 75% per quelli pensioni per il prossimo anno, proa 502,38 euro al mese. Con l’aggior- to pieno all’inflazione riguardava da quattro volte a cinque volte il durrebbe, secondo alcune stime, un
namento Istat, sale anche l’assegno tutte le pensioni fino a tre volte il minimo; al 50% per quelli da cinque risparmio secco di circa due miliardi
sociale, la rendita assistenziale cor- trattamento minimo e scendeva al a sei volte il minimo e al 45% per i di euro.
Leonardo Comegna
risposta agli ultrasessantacinquenni 90% per gli importi fra tre e cinque trattamenti complessivi superiori a
Conguagli anno 2014
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
34
Venerdì 7 Novembre 2014
PROFESSIONI
Le proposte del Cnn al vaglio del ministro della giustizia Andrea Orlando
I notai contro l’arretrato
ACCORDO CNPI
Dati Uni
accessibili
In campo per ridurre il carico dei tribunali ai periti
DI
SIMONA D’ALESSIO
osto al sole per i
notai (e non soltanto per gli avvocati)
nella velocizzazione
della macchina giudiziaria:
pronti ad assumere, fra l’altro, «in modo esclusivo gli
atti in materia successoria,
e la tenuta del registro successioni». E consapevoli che
il «pacchetto» di deleghe è,
per stessa ammissione del
ministro Andrea Orlando,
«al vaglio» del dicastero di
via Arenula. Nel giorno in
cui l’aula di Montecitorio dà
il via libera definitivo al decreto 132/2014 (contenente
la riforma del processo civile
e un ventaglio di misure per
lo smaltimento dell’arretrato), il Consiglio nazionale del
Notariato celebra a Roma il
proprio 49° Congresso, incassando un’importante apertura dal guardasigilli che, se
da un lato sottolinea come
le proposte ricevute dalla
categoria per deflazionare il
carico dei tribunali siano in
corso di valutazione, dall’al-
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
P
tro, però, chiede loro che ci
si adoperi per non «precludere l’accesso del cittadino
alla giustizia», anche perché, ricorda, «abbiamo tre
volte e mezzo la domanda
della Germania, che pure
ha 20 milioni di abitanti più
di noi». Una collaborazione,
dunque, proficua, incentrata
anche sul «grande contributo offerto alla valorizzazione
della competitività dell’Italia», cui i circa 5.000 notai in
esercizio (ma sono in fase di
svolgimento due concorsi per
un totale di 400 posti da assegnare) concorrono con un
«ruolo centrale nella certezza
degli atti e giuridica, nonché
nella circolazione dei beni».
Il ministro puntualizza come
adesso sia in gioco «il destino nazionale fuori dal quale
non sono tutelabili neanche
gli interessi delle varie categorie. Bisogna fronteggiare
la crisi giurisdizionale soprattutto nel civile, dove c’è
stata una caduta verticale
che ha fatto cadere il senso
di legalità nel paese», conclude Orlando.
Andrea Orlando
Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio nazionale
del Notariato, dal canto suo
ribadisce la volontà di sostenere altri incarichi: si è,
infatti, pronti ad «assumere
l’area della giurisdizione volontaria», comprendendo «le
nomine e le autorizzazioni
ad negotia, o stando in giudizio», nonché «il ricevimento
delle prove testimoniali e la
redazione dei verbali di con-
statazione di fatti, soprattutto nella fase antecedente
al processo». E a svolgere le
funzioni di giudice onorario.
Un’ulteriore richiesta viene
sottoposta a Orlando: serve
un restyling della «disciplina
del tirocinio professionale e
dell’accesso, proponendo che
fin dal periodo universitario
siano previsti corsi di specializzazione in ambito notarile.
per facilitare il percorso formativo degli aspiranti professionisti». Nel frattempo, vi
sono «contatti» con l’Autorità
nazionale anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone,
per «avviare protocolli in ordine a criteri di valutazione
e trasparenza delle amministrazioni pubbliche in occasione di atti negoziali e procedure in materia di appalti»;
in tema di antiriciclaggio, si
rammenta come «oltre il 90%
delle segnalazioni viene dal
Notariato, che recentemente, d’intesa con il ministero
dell’economia e la Guardia di
finanza, ha pubblicato specifiche linee guida».
© Riproduzione riservata
Si è insediato ieri a Roma il nuovo Consiglio nazionale
BREVI
«Non è affatto detto
che vengano stabilite
sanzioni per chi non si
dota del Pos». È quanto
dichiara in una nota
(si veda ItaliaOggi di
ieri) il sottosegretario
al ministero dell’economia, Enrico Zanetti, che
sottolinea: «Un tavolo
tecnico sta valutando
vari aspetti tra cui logicamente anche questo,
ma ci sarà poi una decisione politica che, come
avviene in democrazia,
implicherà un consenso
maggioritario in questa
direzione. Per quanto
riguarda il sottoscritto,
ribadisco con chiarezza
la nostra netta contrarietà all’eventuale applicazione di sanzioni
per chi non utilizza il
Pos».
Pronta la versione
inglese della circolare
n. 16/E dell’Agenzia
delle entrate, con i chiarimenti sulle nuove
regole fiscali finalizzate a incoraggiare
lo sviluppo e il finanziamento di start-up
innovative e incubatori
certificati. Il testo completo è disponibile sul
sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo www.
agenziaentrate.it e sul
sito del ministero dello
sviluppo economico,
all’indirizzo www.mise.
gov.it.
Marina Calderone
alla guida dei consulenti
nostro obiettivo», ha spiegato ancora la CalBENEDETTA PACELLI
derone, «è quello di diventare sempre più quei
arina Calderone riconfermata alla professionisti di cui l’impresa ha necessità
per tutte le scelte strategiche
presidenza dei conlegate alla valorizzazione del
sulenti del lavoro.
capitale umano e alle nuove
Per il prossimo
sfide legate a un necessario
triennio 2014-2017, quindi,
ripensamento del nostro tesla Calderone continuerà a tesuto socio-economico a seguinere il timone della categoria
to della crisi». Tra gli obiettivi
che guida dal 2005. Durante
poi, quello di contrastare la
la cerimonia di insediamento
concorrenza nella consulenza
che si è svolta ieri, presso la
del lavoro e allo stesso tempo
sede di Roma del Consiglio nadi implementare l’assistenza
zionale, è avvenuta la nomina
agli iscritti anche in materia
dell’ufficio di presidenza comfiscale e tributaria. In generaposto, accanto alla presidente,
le, comunque, i consulenti del
da Vincenzo Silvestri in qualavoro continueranno a svolgelità di vicepresidente, Sergio
re il loro ruolo di ausilio al paGiorgini segretario e Annaese attraverso l’interlocuzione
maria Giacomin nel ruolo di
Marina Calderone
tecnica e critica con governo e
tesoriere. Per la Calderone
parlamento: «Siamo una voce
si tratta del quarto mandato
consecutivo da quando quasi dieci anni fa pre- libera ma qualificata che mette a disposizione
se le redini della categoria che, ha ricordato, del paese l’esperienza maturata nella gestione
«opera ogni giorno a servizio dello stato e dei di 7 milioni di rapporti di lavoro». Non è un
cittadini». Nel suo discorso programmatico la caso che tra i nuovi impegni ci sarà quello
presidente ha spiegato come il prossimo trien- di accompagnare «la riflessione sulla riforma
nio sarà caratterizzato dal grande impegno su del lavoro e dei decreti collegati, sulla manotemi «del lavoro, delle semplificazioni e della vra di stabilità e sul supporto alle aziende in
valorizzazione della figura del consulente del un mondo del lavoro in forte difficoltà». Dopo
lavoro quale professionista tecnicamente ed aver citato le attività di supporto e di consoeticamente preparato». Proprio quello della lidamento professionale, che il Cno persegue
qualificazione professionale sarà un punto assieme alle sue due Fondazioni, all’Ancl Sincentrale dell’impegno della consiliatura, an- dacato unitario e all’Enpacl, la Calderone ha
che «per proporre un modello ai giovani che si ricordato il compito primario dei consulenti
affacciano al mercato del lavoro». Del resto «il del lavoro: promuovere la cultura del lavoro
nuovo percorso del consulente del lavoro pas- etico attraverso la semplificazione e la salsa dalla costruzione di ulteriori competenze vaguardia degli interessi del cittadino e del
e dal mantenimento di quelle già ottenute. Il paese, di cui gli ordini sono custodi.
DI
M
DI
GIOVANNI GALLI
Consultazione gratuita della banca dati Uni e
acquisto di singole norme tecniche a condizioni
vantaggiose. È il frutto
di un accordo siglato ieri
tra il Consiglio nazionale dei periti industriali
e l’Uni, l’ente italiano di
normazione, che permetterà a 45 mila professionisti iscritti all’albo
dei periti industriali di
accedere alla banca dati
Uni e di poter scaricare
le norme a costi ragionevoli.
Dopo l’ingresso del
Cnpi nel consiglio direttivo di Uni, quindi con
l’intesa siglata ieri dai
due presidenti Giampiero Giovannetti (Cnpi) e
Pietro Torretta (Uni),
prosegue la collaborazione tra i due soggetti
fi nalizzata a consolidare la conoscenza della
normazione tecnica, che
è ormai uno strumento
essenziale allo sviluppo
delle attività professionali.
Il servizio consentirà
ai periti industriali la
consultazione, tramite
collegamento internet,
dei testi integrali delle
norme tecniche, continuamente aggiornate,
selezionate e garantite
sulla base del catalogo
vigente al momento della consultazione. Inoltre
sarà concesso ai periti
industriali un accesso
base presso la sede di
ogni collegio provinciale
e, senza costi aggiuntivi,
la possibilità di visualizzazione in multi-utenza
per mezzo di accessi
temporanei a distanza.
Gli iscritti poi potranno godere di un altro
importante vantaggio:
l’opportunità di procedere al download delle
norme, previo pagamento di un prezzo forfettario di soli 15 euro (più
Iva) per singola norma
e indipendentemente
dal prezzo di listino.
«Si tratta di un’iniziativa di grande importanza», ha commentato
il presidente del Cnpi
Giampiero Giovannetti,
«che punta ad accrescere la conoscenza tecnica, strumento essenziale
per lo sviluppo delle attività professionali. Con
questo accordo, inoltre,
offriamo ai nostri iscritti un servizio concreto
che mette a disposizione
una preziosa banca dati
a condizioni economiche
vantaggiose».
© Riproduzione riservata
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
CON L’ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
CON IL PATROCINIO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
36
Venerdì 7 Novembre 2014
93A7 ' 399:D6:53F:>=7 3??3;C: ' 4:;3=5: 7=C: ?D44;:5:
.KIOJD CG
.@MNDHEL@JBK CG 9KNNK
7G@QQ@ -DLNKJBGJG# &
)*%'' .@MNDHEL@JBK CG 9KNNK !73"
,PPGMK CG F@L@ S .32 =)++%(*&..,>
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
A[LYZU 8TZL PTKPJL VXUJLK[XH HVLXZH JUT
HNNP[KPJH_PUTL H MH¥UXL KLRR!UMMLXZH
LJUTUSPJHSLTZL VPb ¥HTZHNNPUYH VLX PR @XUQLJZ
9PTHTJPTN VLX RH NLYZPUTL KLR YLX¥P_P LTLXNLZPJP
PTZLNXHZP$ MPTHRP__HZP HRReLMMPJPLTZHSLTZU
LTLXNLZPJU KP LKPMPJP LK PSVPHTZP KP VXUVXPLZ`
JUS[THRL$ HP YLTYP KLRRe HXZ& +($ JUSSH + KLR
7&<NY ).+'*((. L Y&S&P& ;SVUXZU JUTJLYYPUTL
HTT[U2 f,.+&1,,$(( URZXL ;¥H$ PTJXLSLTZU
;CD4D LK HKLN[HSLTZP ZHXPMMHXP VLX JUSVRLYYP¥P
f .&()-&++($((& 7[XHZH2 )* HTTP& DLXSPTL
XPJL_PUTL UMMLXZL2 +(')*'), UXL )+&
7UJ[SLTZH_PUTL PTZLNXHRL KPYVUTPIPRL Y[
]]]&JUS[TL&JHYZLRMXHTJU&VP&PZ&
;< B8C@?>C45;<8 78< @B?687;=8>D?
3JF$ 5@JHGK 5@NNGG
8>=63F:>=7 :A55B ?>;:5;:=:5> aB3=
<3CC7>b :BC:CDC> 6: A:5>E7A> 7 5DA3
3 53A3CC7A7 B5:7=C:8:5> 6: 6:A:CC>
?D44;:5> % ?3E:3 C7;& (+0*'-())
3EE:B> ?7A 7BCA3CC>
67: 43=6: 6: 93A3
?L <XWOLbTXWP >E99F CXUTNUTWTNX FLW @L]]PX OT
CL_TL SL Y^MMUTNL]X TU 8LWOX >¥]T]^]T_X [TQP[T]X LUUL
RL[L NXW FT¥]PVL :TWLVTNX OT 7NZ^T¥TbTXWP% TW
QX[VL L¥¥XNTL]L% TW Z^LUT]c OT NLYX UL% YP[ UL
QX[WT]^[L OT OP[[L]P LUTVPW]L[T% LT ¥PW¥T OPU :' ?R¥'
W' */,(+))/ P ¥'V'T% YP[ ^W YP[TXOX OT -1 VP¥T%
C&+)*-)))+*0,% NXO' RL[L W' .1*)-.- j 9>= W'
.22,/2*/-0'
>U MLWOX OT RL[L TW]PR[LUP d ¥]L]X TW_TL]X XW UTWP
TW OL]L )- WX_PVM[P +)*-% LUUnHQ NTX C^MMUTNL&
bTXWT HQQTNTLUT 9';' XU][P LO P¥¥P[P OT¥YXWTMTUT
Y[P¥¥X UL F'F' 7NZ^T¥TbTXWP P =P¥]TXWP 8PWT P
FP[_TbT "]PU' ),1+(.),,1* P QLa ),1+(.),22)# P
¥XWX LU][P¥e NXW¥^U]LMTUT ¥^U ¥T]X TW]P[WP]3 S]]Y3((
```'¥LWVL]]PX'X[R'
FT Y[PNT¥L NSP TW ¥PR^T]X _P[[LWWX MLWOT]T ¥P&
YL[L]LVPW]P 8LWOT FPVYUTQTNL]T PO LYYLU]T
¥YPNT NT'
>? E;FCBAF78>?; :;? CEB9;:>@;AGB
; :>E>=;AG; :;??7 FGEHGGHE7
79DH>F>J>BA; ; =;FG>BA; 8;A> ; F;EI>J>
":['¥¥L >QPZPH ?PJJPSPSP#
3EE:B> ?7A ;3 E:3 67;;3 6:CC3 a7<<7 75>;>9:3 B&A&;&b
?VTJLKYVH KP E:3 % APJOPLWXH KP NPYKP¥PT KP JTRUHXPIPQPX] HRIPLSXHQL&
^?VTNLXXT KP VLHQP¥¥H¥PTSL KP YS PRUPHSXT KP NLWXPTSL VP YXP_
?L ;@@; ;9B?B=>7 ¥'['U' NXW ¥POP UPRLUP TW ITL FPRRTX OPU CXYXUX Wh++ & ALYXUT "A7# LT ¥PW¥T OPUUP
WX[VL]T_P _TRPW]T TW VL]P[TL OT _LU^]LbTXWP OT TVYL]]X LVMTPW]LUP% NXV^WTNL OT L_P[ OPYX¥T]L]X Y[P¥¥X
UnL^]X[T]c NXVYP]PW]P% EPRTXWP 9LVYLWTL j 7=9). j FP]]X[P )+ G^]PUL OPUUn7VMTPW]P% _TL :P =L¥YP[T +1
j 1)*,, ALYXUT TU Y[XRP]]X P UX F]^OTX OT >VYL]]X 7VMTPW]LUP [PUL]T_X LUUnTW]P[_PW]X TWOTNL]X% LU WP OT X]]P&
WP[P YL[P[P OT NXVYL]TMTUT]c LVMTPW]LUP'
>U Y[XRP]]X [TR^L[OL UL [PLUTbbLbTXWP OT ^W TVYTLW]X OT RP¥]TXWP [T ^]T TW ITL 8X[]XWP j JXWL >WO^¥][TLUP 7F>
j =[TNTRWLWX On7_P[¥L "9;#' >U ¥T]X TW]P[P¥¥L]X SL ^WL ¥^YP[ NTP ]X]LUP OT NT[NL ++,2 VZ'
9XYTL OPU C[XRP]]X% OPUUX F]^OTX OT >VYL]]X 7VMTPW]LUP P OPUUL [PUL]T_L FTW]P¥T WXW ]PNWTNL ¥XWX RTc OP&
YX¥T]L]T YP[ UL Y^MMUTNL NXW¥^U]LbTXWP Y[P¥¥X T ¥PR^PW]T ^Q NT3
i EPRTXWP 9LVYLWTL j 7=9). j FP]]X[P )+ G^]PUL OPUUn7VMTPW]P% _TL :P =L¥YP[T +1 j 1)*,, ALYXUT
"A7#
i C[X_TWNTL OT 9L¥P[]L j FP]]X[P ;NXUXRTL P 7VMTPW]P _TLUP ?LVMP[]T j Pa 7[PL FLTW] =XMLTW j 1**))
9L¥P[]L "9;#
i 9XV^WP OT =[TNTRWLWX On7_P[¥L j HQ NTX FH7C j HQ NTX GPNWTNX & CTLbbL @^WTNTYTX% *. j 1)),) j
=[TNTRWLWX On7_P[¥L "9;#
> OXN^VPW]T ¥XWX LU][P¥e OT¥YXWTMTUT ¥^UUP YLRTWP `PM OPUUL EPRTXWP 9LVYLWTL OPOTNL]P LUUP _LU^]LbTXWT
LVMTPW]LUT% LUUnTWOT[TbbX
S]]Y3((_TL_L¥'[PRTXWP'NLVYLWTL'T](XYPWNV¥(XYPWNV¥(I>7I7F'
7T ¥PW¥T OPUUnL[] +- NXVVL - OPU :' ?R¥'*.+()/ P ¥¥'VV'P TT'% NST^WZ^P TW]PWOL QX[WT[P PUPVPW]T NXWX¥NT&
]T_T P _LU^]L]T_T NXWNP[WPW]T T YX¥¥TMTUT PQQP]]T OPUUnTW]P[_PW]X VPOP¥TVX Y^f Y[P¥PW]L[P% TW QX[VL ¥N[T]]L% WPU
]P[VTWP OT /) RTX[WT L OPNX[[P[P OLUUL OL]L OPUUL Y[P¥PW]P Y^MMUTNLbTXWP% X¥¥P[_LbTXWT ¥^UUnXYP[L TW XRRP]&
]X LU ¥PR^PW]P TWOT[TbbX3 EPRTXWP 9LVYLWTL j 7=9). j FP]]X[P )+ G^]PUL OPUUn7VMTPW]P% _TL :P =L¥YP&
[T +1 j 1)*,, ALYXUT
>U [TNSTPOPW]P 7<<7 75>;>9:3 W&V&Q&
ANAS S.p.A.
Compartimento della viabilità
per la Basilicata
AVVISO ESITO DI GARE
Avviso di ESITO GARE DALLA PZLAV007/14 ALLA PZLAV018/14 esperite il 29.07.2014
mediante procedura aperta per L’ESECUZIONE DELLO SGOMBRANEVE E TRATTAMENTO
ANTIGHIACCIO, TRIENNIO 2014 - 2017 intero territorio regionale Criterio di aggiudicazione:
art. 82, comma 2, lettera b) del D. Lgv. 163/2006
GARA - PZLAV007-14 - Importo dei servizi € 567.472,04 Offerte valide 1 - Impresa
aggiudicataria ECOLOGIA & SERVIZI SRLS con sede in VAGLIO DI BASILICATA (PZ) Ribasso del -3,50%
GARA - PZLAV008-14 Importo dei servizi a base d’appalto € 271.401,19 Offerte valide 3
Impresa aggiudicataria BISCIONE SRL con sede in POTENZA - Ribasso del -30,00%
GARA - PZLAV009-14 - Importo dei servizi € 123.365,77 - Offerte valide 1 - Impresa
aggiudicataria GARDAUNIA SRL con sede in FOGGIA - Ribasso del -9,50%
GARA - PZLAV010-14 Importo dei servizi € 296.070,86 Offerte valide 1 - Impresa
aggiudicataria ECOLOGIA & SERVIZI SRLS con sede in VAGLIO DI BASILICATA (PZ) Ribasso del -3,50%
GARA - PZLAV011-14 Importo dei servizi € 296.070,86 Offerte valide 1 - Impresa
aggiudicataria ES di FRANCO NOLÈ SNC con sede in RUOTI (PZ) - Ribasso del -1,00%
GARA - PZLAV012-14 - Importo dei servizi € 567.472,05 Offerte valide 2 - Impresa
aggiudicataria ECOLOGIA & SERVIZI SRLS con sede in VAGLIO DI BASILICATA (PZ) Ribasso del -6,50%
GARA - PZLAV013-14 Importo dei servizi € 271.401,18 Offerte valide 1 Impresa
aggiudicataria ECOLOGIA & SERVIZI SRLS con sede in VAGLIO DI BASILICATA (PZ) Ribasso del -2,50%
GARA - PZLAV014-14 Importo dei servizi a base d’appalto € 271.401,18 Offerte valide 1 Impresa aggiudicataria EDILSTRADE SNC DI SANTORO CANIO & GIUSEPPE con sede in
BELLA (PZ) - Ribasso del -0,50%
GARA - PZLAV015-14 Importo dei servizi € 419.436,63 Offerte valide 1 - Impresa
aggiudicataria EDIL STRADE SNC dei F.LLI DONNOLI con sede in GUARDIA PERTICARA
(PZ) - Ribasso del -0,22%
GARA - PZLAV016-14 Importo dei servizi € 296.079,57 suddiviso in € 292.119,57 per servizi
ed € 3.960,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso Offerte valide 1 - Impresa
aggiudicataria CARUSO ROCCO SRL con sede in PISTICCI (MT) - Ribasso del -32,82%
GARA - PZLAV017-14 Importo dei servizi € 111.035,28 Offerte valide 1 - Impresa
aggiudicataria RUBOLINO ANTONIO con sede in S. COSTANTINO A. (PZ) - Ribasso del
-1,50%
GARA - PZLAV018-14 Importo dei servizi € 197.392,18 Offerte valide 3 - Impresa
aggiudicataria LABANCA ROCCO con sede in MOLITERNO (PZ) - Ribasso del -10,10%.
DATA INVIO SULLA GUUE 28/10/2014.
IL CAPO COMPARTIMENTO
ing Francesco CAPORASO
VIA NAZARIO SAURO - 85100 POTENZA
Tel. 0971/608111 - 0971/56531 • sito internet www.stradeanas.it
D=:>=7 Kc35@D:BC> XVH QL 3F:7=67
3BB>5:3C7 HQQc3A73 E3BC3 7<:;:3 =>A6
53?>8:;32 3F:7=63 >B?763;:7A3
3A5:B?763;7 B&<&=& KP A799:> 7<:;:3
B7AE:F:> 3??3;C: EPHQL D<47AC> :$ -(
,*)*+ A799:> 7<:;:3
CLQ& (-**'*1.0(( ` 8H[ (-**'*1.0,0
?nTW]P¥]L]L 7bTPWOL &TW Z^LUT]c OT NLYX UL& LT ¥PW¥T
OPU :'?R¥'*/,()/ P ¥'V'P T' [PWOP WX]X NSP UL
Y[XNPO^[L LYP[]L YP[ UL QX[WT]^[L ][TPWWLUP OT OT&
¥YX¥T]T_T YP[ PVXOTWLVTNL NXVYX¥]L OL , UX]]T d
¥]L]L LRRT^OTNL]L YP[ UnTVYX[]X NXVYUP¥¥T_X OT l
1*+',0)%)) T_L P¥NU'NXW L]]X W'*,)) OPU ++(*)(*LUUP OT]]P P YP[ T ¥TWRXUT TVYX[]T TWOTNL]T WPUUnL__T¥X
TW]PR[LUP ][L¥VP¥¥X LUUL =HE> P LUUnHCH9; TW
OL]L +,(*)(*- OT¥YXWTMTUP ¥^U ¥T]X TW]P[WP]3 ```'
L¥VW'[P'T]' CP[ TWQX[VLbTXWT [T_XURP[¥T LT [TQP[TVPW&
]T ]PUPQXWTNT P OT QLa OT N^T ¥XY[L'
>U :T[P]]X[P OPU F;EI>J>B 7CC7?G>
:[' 3QLWWHSKVT 4LVXPSLQQP
<:=:BC7A> 67;;7 :=8A3BCADCCDA7
7 67: CA3B?>AC:
?VTZZLKPXTVHXT PSXLVVLNPTSHQL ULV QL >>&??&
5HRUHSPH L <TQPWL % BLKL2 ZPH <HVJOLWL
5HRUTKPWTQH S& *) 0()++ % =HUTQP
CLQ2 #+1 (0)-.1**(( % 8H[2 #+1 (0)--)1*+,
BXH¥PTSL YSPJH HUUHQXHSXL 5TRYSL KP 3JLVVH !=3"
7WXVHXXT 3ZZPWT KP HNNPYKPJH¥PTSL
KP HUUHQXT % ;HZTVP
@TWT¥]P[X OPUUP >WQ[L¥][^]]^[P P OPT G[L¥YX[]T & C[X__P&
OT]X[L]X >W]P[[PRTXWLUP BB' CC' 9LVYLWTL&@XUT¥P &
F]LbTXWP HWTNL 7YYLU]LW]P & 9XV^WP OT 7NP[[L "A7#
ITL @L[NSP¥P 9LVYXOT¥XUL +*4 1)*,, ALYXUT >G7?>7
GPU' $,2 )1*./2+,-)3 NL[UX'_T]LUP6VT]'RX_'T] <La3 $,2
)1*..*2+,- ```'Y[X__POT]X[L]X&XXYYNLVYLWTLVX&
UT¥P'T]' ?L_X[T ETZ^LUT NLbTXWP LVMTPW]LUP NPW][X ¥]X&
[TNX PVP[RPWbL VXW^VPW]LUP NL¥]PUUX 9XV^WP OT
7NP[[Lk4 >VYX[]X NXVYUP¥¥T_X TW]P[_PW]X ;^[X
,'.2.'*,.%/)53 *# TVYX[]X UL_X[T L VT¥^[L ¥XRRP]]X L
[TML¥¥X ;^[X ,'-1)'12*%-.4 +# TVYX[]X XWP[T ¥TN^[Pb&
bL ;^[X **-'+--%*. WXW ¥XRRP]]T L [TML¥¥X' 9HC
<,+**)))),))))+ & 9>=' A' .-/*)1-.*-' >VY[P¥P
YL[]PNTYLW]T3 W'*+ & >VY[P¥P P¥NU^¥P3 W'+ & >VY[P¥P
LVVP¥¥P3 W'*)' 7RRT^OTNL]L[TX 7'G'>' >JJB @7E>B
9BFGEHJ>BA> F'E?' "NLYXR[^YYX# "9'<' P C'>I7
),0,*--*+*+# _TL C[TWNTYP OT CTPVXW]P W'*+) NLY
1))+/ 97FBE>7 "A7# GPU(QLa )1*(0.112.. TbbX'NX&
¥][^bTXWT6]T¥NLUT'T] TbbXVL[TXNX¥][^bTXWT¥[U6YPN'T] j
>'E'G';'G' FE? "VLWOLW]P# "9'<' P C'>I7 )*0,/*2)/*)#
_TL CLUP[VX bXWL C>C W'+ NLY'1*)+) 97F7CH??7
"9;# j GPU')1+,(-/)*0* <La )1+,(-/)-.0 & T[]P]6
YPN'T] NXW UL [TO^bTXWP OPU ]PVYX XQQP[]X OPU .) ! P
YP[ TU Y[PbbX NXVYUP¥¥T_X OT ;^[X +'-.)',-)%)+5 OT
N^T ;^[X +',,/')2.%105% LU WP]]X OPU [TML¥¥X XQQP[]X
OPU ,+%111! YP[ UL_X[T L VT¥^[L PO ;^[X **-'+--%*.5
YP[ XWP[T OT ¥TN^[PbbL WXW ¥XRRP]]T L [TML¥¥X4 <TWLW&
bTLVPW]X QXWOT <7F EPRTXWP 9LVYLWTL LYYX¥]L]T NLY
+/1+()* TVY'1)/(+)**
:L]L OPU Y[P¥PW]P L__T¥X3 ++(*)(+)*>U Y[X__POT]X[P _TNL[TX L[NS' 9PTZHSSP KP <HRIVT
3&B&?& :BC:CDC: <:;3=7B: <3AC:=:CC
7 BC7;;:=7 7 ?:> 3;47A9> CA:ED;F:>
3EE:B> 6: 93A3 7B?7A:C3
7T ¥PW¥T OPUUnL[]' 1+ OPU :'?R¥ */,()/ % ¥T [PWOP
WX]X NSP TW OL]L ,)()/(+)*- d ¥]L]L LRRT^OTNL]L
UL C[XNPO^[L 7YP[]L YP[ UL QX[WT]^[L OT OP[[L]P
LUTVPW]L[T XNNX[[PW]T LUUn7FC >@@;F P C7G YP[ ][P
LWWT OLUUL OL]L OT LRRT^OTNLbTXWP 9>= W'
.-2,+.,09/& C[X]' 0)-(+)*,' & ?nLYYLU]X d ¥]L]X
Y^MMUTNL]X TU ¥^UUL =LbbP]]L HQ NTLUP OPUUL EPY^M&
MUTNL >]LUTLWL I FP[TP FYPNTLUP & W^VP[X *.* P
¥^UUL =HH; OPU +)*,(F +-+&-+)1-)' & A^VP[X
XQQP[]P [TNP_^]P3 . AXVP OPUUnLRRT^OTNL]L[TX3 ETNNT
7UTVPW]L[T ¥'['U' _TL OPUUP D^P[NP% *. "J'7'# -0)-+
ITUULU]L OT 9P¥PWL]TNX "<9#' ILUX[P ]X]LUP LRRT^OT&
NL]X3 .'*.1'2+)%+0 ">I7 P¥NU^¥L# XU][P l ,)')))%))
[PUL]T_T LRUT XWP[T OPUUL ¥TN^[PbbL' >U ]P¥]X TW]PR[LUP
OPU Y[P¥PW]P L__T¥X Pn ¥]L]X TW_TL]X LUUL =HH; TU
+,()2(+)*,' ?P [T¥^U]LWbP OXN^VPW]LUT ¥XWX NXW&
¥^U]LMTUT OL NST UPRT]]TVLVPW]P TW]P[P¥¥L]X Y[P¥¥X
Un7[PL C[X__POT]X[L]X PO ;NXWXVL]X& ITL @L[X&
¥]TNL 1% +)*-/ @> "]PU' )+(-)+2(++, & <La
)+(-)'+2'+-2 TWOT[TbbX P&VLTU3 NLYXNNSTLWT6][T&
_^UbTXVLTU'T]#'
>? E;FCBAF78>?; :;??n7E;7
CEBII;:>GBE7GB ;: ;9BAB@7GB
":X]]' DNT 3RRHSSHXP#
5TRYSL
KP 8LVLSXPST !8V"
3ZZPWT KP NHVH KcHUUHQXT2
5:9 -101+1.675
FT TWOTNP Y[XNPO^[L LYP[]L YP[
UnLQ OLVPW]X OPUUL RP¥]TXWP OPU&
UP L]]T_T]c OPT ¥P[_TbT OT L¥TUX WTOX
P L¥¥T¥]PW]P QLVTUTL[P% YP[ Z^L]&
][X LWWT "]P[VTWP ¥NLOPWbL XQQP[&
]P3 +'*+'*-% X[P *+'))#' :P]]LRUT
TW3 ```'NXV^WP'QP[PW]TWX'Q['T]'
>U EP¥YXW¥LMTUP
OPU Y[XNPOTVPW]X
:X]]' 6TRLSPJT BUPQHITXXL
9LWXPTSL BLVZP¥P CLVVPXTVPHQP 9LBCL BVQ
;HVNT C& 4HSKLXXPSP ,'-$ QTJ& ;H 8TSXPSH
-.()( BHS 9PYQPHST CLVRL !?:"
XLQ& (-( 0/-,.*+'*0 ` MH[& (-( 0/-,.,(
7BCA3CC> 6: 3EE:B> 6: 93A3
?L FXNTP]c =PFGP F[U TWOTNP UL ¥PR^PW]P RL[L VPOTLW]P
Y[XNPO^[L LYP[]L Pa L[]' .. N'. :'?R¥*/,(+))/ ¥¥'VV'TT'%
Y^MMUTNL]L ¥^ =H9; TU +2(*)(+)*-4 ¥^ ='H'E'> W' *+1 OPU
)0(**(+)*-3 LQ OLVPW]X OPU ¥P[_TbTX OT ][L¥YX[]X ¥NXUL¥]T&
NX OPRUT LU^WWT OPUUL ¥N^XUL PUPVPW]L[P P VPOTL OPU NX&
V^WP OT FLW =T^UTLWX GP[VP YP[ TU YP[TXOX OLU )0()*(+)*.
WX LUUL WP OPUUnLWWX ¥NXUL¥]TNX +)*0(+)*1 NXW YX¥¥TMT&
UT]c OT Y[X[XRL YP[ ^U]P[TX[T O^P LWWT' 9>= .200/1*7/0'
?nTVYX[]X NXVYUP¥¥T_X Y[P¥^W]X L ML¥P OT RL[L3 l
*'21)')))%)) XU][P >I7 LU *)! NXVY[PW¥T_X OPUUnP_PW]^L&
UP Y[X[XRL% XWP[T OPUUL ¥TN^[PbbL WXW ¥XRRP]]T L [TML¥¥X
YL[T L l ))%))' & GP[VTWP YP[ UL Y[P¥PW]LbTXWP OPUUP XQQP[&
]P3 PW][X P WXW XU][P UP X[P *)3)) OPU ++(*+(+)*-' & 7YP[&
]^[L3 +,(*+(+)*- X[P *)3)) TW ¥PO^]L Y^MMUTNL' & 9[T]P[TX
OT LRRT^OTNLbTXWP3 XQQP[]L PNXWXVTNLVPW]P YTg _LW]LR&
RTX¥L' & G^]]L UL OXN^VPW]LbTXWP TWP[PW]P UL Y[XNPO^[L
LYP[]L d [PYP[TMTUP ¥^U ¥T]X OPUUL ¥XNTP]c ```'RP¥]P'T]'
>U [P¥YXW¥LMTUP OPU Y[XNPOTVPW]X%
:X]]' 3SXTSPT 8HJJOPSP
Avvisi di Pubblicità legale su
Per dare la massima visibilità
ai bandi di gara, appalti
e aggiudicazioni pubblicati
quotidianamente, ItaliaOggi
mette a disposizione
degli Enti Pubblici uno spazio
riservato senza costi
aggiuntivi nel proprio sito
internet www.ItaliaOggi.it
8C<C=:B?AD>B99@D>C5B=@
>C?B4CA<BD3B<B?@9BD>C
-A88C==@?C@:ADBD>CD=B?&C4CD3B<B?@9C
CCD?6$1/"7D.D,2D>;!;#;706D.D+2D=6 ;706
'A=:C<5A?8@4CA<B
EWYLUHGSWLXYL,VY$GVNTXYAQ5QY,XYXDDWGMWLXTUYWOYNVDGVSTV
XJJXOTU0
8YEVR1WKWUYMWYTRXNJURTU=NJVMWKWUSVYNGY%VRRU1WX@YWSYXH"
*WTUYSXKWUSXOVYVYWSTVRSXKWUSXOVYMWYHXTVRWXOWYVYHVKKW
MVOOVY)URKVYIRHXTVYVYNVR1WKW=JRVNTXKWUSWYXLLVNNURWV@
JVRYO3XSSUY.;C'
8Y5XRXYMVHXTVRWXOWKKXTXYXYJRULVMGRXYXJVRTXYWSYXH*WTU
SXKWUSXOV@YXWYNVSNWYMVOO3XRTQ.;@YWSYLUURMWSXTUYMWNJUNTU
LUSYO3XOOVDXTUYPPY+Y6LXTQYC<4@YAQYFDNQYC/-=;/Q
8 AWTTXY XDDWGMWLXTXRWX0Y 9Q>QPQ0Y >9B:P>IFPIY EQJQIQ
6HXSMXTXRWX4Y=Y)EYF?5PE>P2IYEQJQIQY6HXSMXSTV4Q
8 PHJURTUY MWY XDDWGMWLXKWUSVY !Y C;Q/C<QC<C@<C&Y P(I
VNLOGNXQ
PF 9BE7?:EI+PFB ABF 79?2BAP B:>?
PF 2I7? ABFFI -#YAP(PEP?:B
(>/*D51%;7D:A:@)
,ONKLGNR 7KLNO@HD CG 2DJKP@
9DLPGQGK 4DF@HD D 2@LD
;EEGBGK 2@LD D 4@PKLG 7OAAHGBG
09:8,::6 /3 ,<<396 /3 2,8,
CP XLTKL TUZU JOL TLP ZLXSPTP KP RLNNL YHX` LYVLXPZH KH W[LYZH 4SSPTPYZXH_PUTL VXUJLK[XH HVLXZH$
ZPVURUNPH KP J[P HRReHXZ& -+ JUSSH * RLZZ& H# 7&RNY& ).+'*((. VLX ReLYLJ[_PUTL KLP RH¥UXP KP
SHT[ZLT_PUTL L VXUTZU PTZLX¥LTZU HNRP PSVPHTZP LRLZZXPJP L ZLRLMUTPJP KLR VUXZU KP :LTU¥H % @& +((*
% 6;: -1,*/+,++6 % 6E@ 5+/8),((()*(((-& FLXIHRL KP ¥HRPKH_PUTL KLR VXUNLZZU KLMPTPZP¥U KLR
)/ MLIIXHPU *(),& DLSVU KP LYLJ[_PUTL VXUNLZZH_PUTL2 /+( KHR ¥LXIHRL KP JUTYLNTH KLP RH¥UXP
VLX PR JUSVRLZHSLTZU KLNRP YZLYYP& ;SVUXZU JUSVRLYYP¥U H IHYL KeHVVHRZU2 f& 1-(&/)1$*0 KP J[P
UTLXP VLX RH YPJ[XL__H2 f&**&-(-$(( "KP J[P *&*(($(( KP ZPVU KPXLZZU L *(&+(-$(( KP ZPVU YVLJPHRL#$
JUYZU KLR VLXYUTHRL YZPSHZU f& ,(.&,+-$+0& <L UMMLXZL KU¥XHTTU VLX¥LTPXL LTZXU RL UXL )*$(( KLR
NPUXTU , KPJLSIXL *(),& 4VLXZ[XH UMMLXZL2 YLK[ZH V[IIRPJH KLR NPUXTU - KPJLSIXL *(), UXL 1&((
PT [TH YHRH KLRRH KLRRe4[ZUXPZ` @UXZ[HRL d CZH_PUTL =HXPZZPSH d @UTZL KLP =PRRL& ;R IHTKU$ TLRRH
¥LXYPUTL PTZLNXHRL$ TUTJOa NRP LRHIUXHZP KP NHXH VUYYUTU LYYLXL YJHXPJHZP KHR YPZU ]]]&VUXZU&NLTU¥H&PZ$
YLN[LTKU PR VLXJUXYU2 YLX¥P_P UTRPTL % NHXL % HVVHRZP % RH¥UXP PTJUXYU& @LX PTMUXSH_PUTP2 CLX¥P_PU
<LNHRL L :HXLd EMMPJPU :HXL <H¥UXP @[IIRPJP KLRRe4[ZUXPZ` @UXZ[HRL KP :LTU¥H d @UTZL KLP =PRRL
"CZH_PUTL =HXPZZPSH# :8>?F4%@UXZU "ZLRLMUTU ()(*,)&*-+* % ZLRLMH^ ()(*,)&*-,/ % L%SHPR
NHXL3VLJ&VUXZU&NLTU¥H&PZ&
;R BLMLXLTZH VLX RH :HXH !/KNN$MM@ ,JNKJDHH@ /DHH@B@M@ 5KJFG@LCGJK"
;R BLYVUTYHIPRL KLR @XUJLKPSLTZU !7DL 3JC$ 1OHPGK 7G@QQ@"
Tutto ciò arricchisce il servizio di pubblicazione
tempestiva e personalizzata
che la nostra struttura è in grado di garantirVi
www.italiaoggi.it
Lombardia, Piemonte,
Valle d’Aosta,
Liguria, Veneto, Friuli,
Trentino Alto Adige, Emilia
Romagna, Toscana
Via Burigozzo 8,
20122 Milano
Tel. 02/58219511-516
Fax 02/58305643
Lazio
Via Santa Maria in Via, 12
- 00187 Roma
tel 06/69760854 Fax
06/6781314
Abruzzo, Molise, Campania,
Basilicata, Puglia
Via Camillo de Nardis 11,
80127 Napoli
tel 081/5603291
fax 081/5603708
Calabria e Sicilia
Gds Media & Communication
Srl
Via Lincoln 19
90133 Palermo
tel 091/6230511
fax 091/6230524
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
C O N S U L E N T I D E L L AVO R O
Venerdì 7 Novembre 2014
V
37
L’Ancl analizza luci e ombre della riforma. Consulenti in campo
C’è il fisco semplificato
Via libera al Modello 730 precompilato
DI
CELESTE VIVENZI
l consiglio dei ministri
ha approvato in data 30
ottobre 2014 il decreto
delegato per la semplificazione fiscale (che è pertanto
diventato legge) e una delle
disposizioni contenute nella
norma riguarda proprio la
presentazione, a decorrere
dal 2015, del modello 730
precompilato.
Da segnalare che il decreto
delegato in oggetto ha previsto che i soli soggetti autorizzati alla compilazione del
modello 730 precompilato
sono i seguenti: consulenti
del lavoro, dottori commercialisti e Caf.
Come noto per i redditi
2014 e secondo un percorso graduale, l’Agenzia delle
entrate renderà disponibile
ai contribuenti interessati
il modello 730 precompilato
prelevando i dati dichiarativi dalle proprie banche dati
e utilizzando le informazioni
comunicate da soggetti terzi
secondo la seguente tabella:
- entro il 28 febbraio di ogni
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
I
anno le banche, assicurazioni,
fondi pensioni ecc. dovranno
trasmettere i dati relativi agli
oneri detraibili e deducibili
(interessi passivi per mutui,
premi assicurativi e contributi previdenziali);
- entro il 7 marzo dovranno
essere presentate le certificazioni dei sostituti d’imposta,
con riferimento ai redditi di
lavoro dipendente e di pensione e ai redditi di lavoro
autonomo occasionali;
- entro il 15 aprile l’Agenzia delle entrate metterà a
disposizione dei contribuenti
sul sito internet, mediante i
servizi telematici, la dichiarazione compilata;
- entro il 7 luglio la dichiarazione precompilata dovrà
essere accettata ovvero inviata con le integrazioni.
In materia di certificazione
unica e di modello 730 precompilato appare interessante segnalare le seguenti
problematiche:
- in materia di Certificazione unica (Cu) è utile ricordare agli addetti ai lavori che
per ogni certificazione unica
omessa, tardiva o errata si
applica la sanzione di cento
euro e che la sanzione non si
applica se si provvede entro i
cinque giorni successivi alla
scadenza di cui sopra all’invio
dei dati corretti;
- certamente i nuovi adempimenti rischiano di creare
una situazione molto pesante per gli addetti ai lavori e
sembrerebbe pertanto coerente la richiesta di spostare ad
altra data la comunicazione
della certificazione unica relativa ai lavoratori autonomi
(tale comunicazione è infatti
estranea all’operazione modello 730 precompilato);
- il modello 730 precompilato prevede pesanti responsabilità per i soggetti abilitati alla trasmissione (visto
infedele) fino alla richiesta
del pagamento, in luogo del
contribuente, delle imposte/
sanzioni ed interessi dovuti
dal contribuente (tale problematica richiede alcune osservazioni: «Ma per riprendersi
gli importi sborsati il professionista dovrà dare il via a
una causa civile nei confronti
del contribuente?; che assicurazione per la responsabilità
civile dovrà sottoscrivere il
professionista e soprattutto
quanto costerà?);
- i compensi previsti per
l’assistenza fiscale: si ricorda
che allo stato attuale il compenso per i soggetti abilitati è
di 14 euro; la delega fiscale ha
disposto che i nuovi compensi siano fissati con apposito
provvedimento e ci si augura
che i nuovi importi tengano in
considerazione il nuovo ruolo
degli intermediari.
Balza infine all’occhio
come, almeno per prossimo
anno, l’operazione modello
730 funzionerà solo in un
numero limitato dei casi
(massimo 25%) in quanto la
dichiarazione precompilata
è sicuramente sprovvista di
alcuni dati basilari (si pensi
infatti che soltanto dal 2016
saranno disponibili le spese
mediche in quanto i medici,
odontoiatri, aziende sanitarie
locali e ospedaliere, istituti
di ricovero, presidi di specialistica ambulatoriale, altri
presidi e strutture accredi-
tate dovranno trasmettere
al sistema tramite la tessera sanitaria i dati relativi) e
pertanto solo poche dichiarazioni potranno essere accettate dai contribuenti con la
conseguenza che gli operatori abilitati dovranno mettere
mano a molte dichiarazioni e
assumersi le responsabilità
conseguenti.
Concludendo l’intervento
diventa fondamentale per
tutti gli addetti ai lavori risolvere le problematiche appena segnalate unitamente
all’auspicio che i software necessari per assolvere ai nuovi
adempimenti siano messi a
disposizione dei professionisti nei primi giorni dell’anno
prossimo.
Pagina a cura
DELL’UFFICIO STAMPA
E RELAZIONI ESTERNE
DELL’ANCL,
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CONSULENTI DEL LAVORO
Tel: 06/5415742
www.anclsu.com
L’APPROFONDIMENTO
Maxisanzione per il lavoro nero. Come evitarla
non necessita di comunicazione
preventiva e, come disposto dalla
circolare n. 38/2010, la Direzione
generale del ministero aveva precisato quanto segue: «Il personale
ispettivo provvederà a irrogare la
maxisanzione in assenza della documentazione utile a una verifica circa
la pretesa autonomia del
rapporto».
Il ministero, a seguito
di numerose richieste di
chiarimento, con la nota
n. 16920 del 9 ottobre
2014, ha chiarito che
a far pulire l’ufficio un po’ più spesso. Insisto
in presenza di «valida
sino in Cassazione, confidando nella umana
documentazione fiscasolidarietà dei supremi giudici. Macché! La
le» non è applicabile la
scivolata incriminata – dicono gli Ermellini –
maxisanzione in oggetto
può capitare in ufficio così come può capitare
(per documentazione si
a casa o per strada: ergo, non vi è alcuna reintende il versamento
sponsabilità del datore di lavoro tenuto conto
delle ritenute d’acconto
che tale rischio non è diverso da quello che
tramite modello F24, le
incombe su ogni altro soggetto che si sposti a
relative rilevazioni conpiedi per ragioni non di ufficio (Corte di castabili e la dichiarazione
sazione, sentenza n. 22280/14). Quindi: io mi
su mod. 770).
tengo le lesioni, l’Inail si tiene il risarcimento,
In conclusione anche il
e la donna delle pulizie si tiene la riduzione
lavoro autonomo per il
dell’orario, perché da ora – su ordine del capo
quale sia stata emessa
– verrà una volta al mese.
regolare ritenuta d’acRenzo La Costa
conto, trascritta nella
documentazione fiscale
obbligatoria, non può es/K+0,/ 35/ 4-22.412.1
sere considerato lavoro
+"$*","*%! (!-%)(!&"
«in nero», pur a fronte
-6/ )<6=>:4:<: ):7:80:" &'(
della riqualificazione del$$%&' ,:8/
la prestazione di lavoro
come rapporto di lavoro
, #(!'&$')&%
subordinato, non doven# #(!'&$''('
dosi pertanto procedere,
' D:<C:E:C=7*7@8>DF!8A?
+3< 7/ 53=>6:93 3 7!/88696=></A6:93 237 ;3<=:9/73 2377/ >?/ /A6392/"
nel caso di specie, all’ap/4462/>6 =38;<3 /2 ?9 1:9=?739>3 237 7/@:<: 6=1<6>>: /77!:<2693#
,A@DF>E7 >7 D:9: B=J G=8=@7 7 E: DF
plicazione della relativa
*/ =?/ 8A?B:E:@I7 =/<B 7/ >?/ 9=;;:C:@I7!
HHH!7@8>DF!8A?"40.25.23/.21
maxisanzione.
L’art. 4 della legge n. 138-2010 l’applicazione della maxisanzione
prevede l’applicazione della ma- in presenza di riqualificazione del
xisanzione «in caso di impiego di rapporto lavorativo in sede ispettilavoratori subordinati senza pre- va di prestazioni di lavoro autonoventiva comunicazione di instau- mo occasionale.
razione del rapporto da parte del Nella pratica la fattispecie alla quale
datore di lavoro privato», a meno le aziende ricorrono maggiormente
che «dagli adempimenti di carattere è la collaborazione occasione fino a
contributivo precedentemente assolti, si evidenzi
COSÌ È DECISO
comunque la volontà di
non occultare il rapporto,
anche se trattasi di differente qualificazione».
La «maxisanzione» consiL’ambiente di lavoro non è un proprio un granste in una multa pecuniaché: c’è il collega che tempera la matita fuori
ria con una componente
dal contenitore, fogli di carta per terra che il
fissa ed una variabile
commesso non vuole raccogliere perché non
con la possibilità della
è di sua competenza, cestini ricolmi di carta
sospensione dell’attività
perché la donna delle pulizie viene una volta
aziendale se i lavoratori
la settimana dovendo economizzare, finestre
irregolari siano pari o
che si aprono all’improvviso con l’effetto masuperiori al 20% dei lagico di mischiare le pratiche da una scrivania
voratori regolari.
all’altra. Capita che in questo bell’ambiente,
Il decreto legge n.
ho patito un autentico ruzzolone, cadendo lun145/2013 ha previsto
go lungo sul pavimento dopo essere scivolato
l’inasprimento delle
su una matita anch’essa giacente per terra. Il
sanzioni sul lavoro nero
67% di lesioni permanenti mi induce a chiedestabilendo i seguenti
re il risarcimento all’Inail per responsabilità
importi: da euro 1.950 a
del datore di lavoro, che perlomeno imparerà
euro 15.600 euro per la
parte fissa, ed euro 195
euro al giorno per la parte
variabile (non è prevista
la possibilità di definire
la sanzione attraverso la
procedura della diffida).
euro 5 mila per la sua caratteristica di non assoggettamento a contribuzione previdenziale (nel caso di
specie il reddito va dichiarato fiscalmente dal percettore unitamente
alla ritenuta d’acconto subita).
Ai sensi dell’art. 2222 del codice civile il lavoro autonomo occasionale
Effetto domino
Il ministero del Lavoro
e delle politiche sociali,
con la nota n. 16920 del
9 ottobre 2014, ha fornito
alcuni chiarimenti circa
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
38
Venerdì 7 Novembre 2014
ISTITUTO NAZIONALE REVISORI LEGALI
Entra nella fase operativa l’accordo Inrl-Sdl sui contenziosi con il sistema bancario
Regioni, emergenza contabile
Con i revisori legali maggiori controlli nelle autonomie
ntra nella fase operativa l’accordo siglato
dall’Inrl con la Sdl,
la società specializzata nell’assistenza legale a soggetti e aziende nei
contenziosi con il sistema
finanziario-bancario. Venerdì 21 novembre prossimo, infatti, si terrà a Roma presso
la sede dell’Inrl, dalle ore
10.30, la prima riunione operativa di tutti i revisori legali componenti del gruppo di
lavoro previsto dall’accordoquadro Inrl-Sdl, col quale si
attiverà su tutto il territorio
nazionale la fattiva collaborazione con Sdl dei revisori
legali iscritti all’Istituto che
saranno chiamati a svolgere consulenza contabile
nelle controversie che interesseranno singoli soggetti o
aziende con il sistema bancario italiano, contribuendo
così a contrastare in modo
efficace anche i diffusi casi
di anatocismo. «Nei tempi
previsti», ha sottolineato il
presidente dell’Istituto Virgilio Baresi, «attiviamo un
accordo dove per la prima
volta la figura di libero professionista del revisore legale agisce per ristabilire quei
principi di etica economica
nei rapporti tra imprese e
istituti bancari e finanziari,
in un delicatissimo momento della vita economica del
paese». I vertici Inrl, poi,
comunicheranno a breve
l’altro incontro previsto con
tutti i delegati regionali e
provinciali dell’Istituto, nel
corso del quale verranno
fi nalizzate le nuove operatività e organizzazione con
Dre ed Equitalia, nonché le
modalità dell’accordo con
Sdl. La presidenza Inrl, tra
pochi giorni invierà a tutti
gli iscritti una circolare che
illustrerà in modo molto circostanziato, le importanti
delibere assunte dal recente
Consiglio nazionale, compresa la nomina a socio onorario
di Benedetto Mineo, amministratore delegato di Equitalia e revisore legale. Viene
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
E
A sinistra, Virgilio Baresi (Inrl) e Benedetto Mineo (Equitalia).
Sopra, il Consiglio nazionale Inrl al lavoro.
fi n d’ora preannunciata la
fi ssazione per il 19 dicembre prossimo, a Roma, del
Consiglio nazionale al quale seguirà il Memorial Day,
voluto e dedicato dal presidente al fondatore dell’Istituto, Modesto Bertolli, con
celebrazione della SS. Messa
per poi concludere la giornata con la cena amicale e con
scambio di auguri. Prosegue,
intanto, l’attività relazionale dell’Inrl con i referenti
istituzionali ed a proposito
dell’emergenza contabile
che ha avuto recentemente
il massimo risalto sui media, con l’allarme della Corte dei conti sui bilanci delle
Regioni, la metà dei quali
risultano essere irregolari
se non addirittura truccati,
i vertici dell’Inrl rilanciano
l’urgenza dell’operato dei
revisori legali reso obbligatorio dalla legge.
«Siamo al fianco del massimo organo della Magistratura contabile», ha infatti
evidenziato il presidente
dell’Inrl Virgilio Baresi, «nel
ribadire l’assoluta necessità
di regolarizzare il monitoraggio contabile nelle Regio-
ni per dar seguito a quella
istanza di risanamento economico, più volte richiamato
dallo stesso Governo Renzi. I
revisori legali», ha sottolineato Baresi, «sono pronti a fare
la loro parte, ispirando a quei
principi di terzietà e di trasparenza ribaditi dall’Unione europea e recepiti dalla
legislazione nazionale. Sono
anni che l’Inrl chiede a viva
voce un attento controllo
contabile delle Regioni che
annualmente amministrano
centinaia di miliardi di euro.
E negare oggi, da parte della
Corte dei conti, la certificazione dei bilanci a Campania
e in parte a Liguria, Piemonte, Sicilia e Provincia di Bolzano, è un fatto gravissimo
che spiega da solo quanto
ormai sia urgente un pronto
intervento di revisori legali
per un severo monitoraggio
nei bilanci regionali, con forti risparmi di risorse economiche, indispensabili per la
ripresa del sistema-paese».
L’emergenza contabilità delle Regioni è resa ancor più
evidente da alcuni significativi passaggi della relazione
della Corte dei conti, tra cui
quello dove si annota che in
quasi tutte le Regioni si è riscontrata una «irregolarità
contabile complessiva che
pone a rischio le certificazioni dei bilanci». Per i vertici
dell’Inrl si tratta della presa d’atto di una situazione
contabile insostenibile e soprattutto inaccettabile, per
la quale solo il ricorso ad un
severo controllo esterno potrà generare una inversione
di rotta e di condotta. Altro
terreno d’azione dell’Inrl e
sul quale si è registrata una
rilevante evoluzione, è quello
della rappresentanza tributaria dopo una sentenza del
Tribunale di Palermo ha riconosciuto i diritti del revisore
legale negli enti pubblici, con
la piena abilitazione ad essere presenti nei Ctu sul territorio nazionale. Il prezioso
contributo del consulente
legale dell’Istituto, Giovanni Cinque, ha reso possibile
questo esito, primo concreto
passo verso l’accoglimento, su
base nazionale, delle istanze
di rappresentanza tributaria
da tempo avanzate dall’Inrl.
Nei giorni scorsi, inoltre, il
presidente dell’Inrl ha in-
REVISORI NEWS
I requisiti per l’esonero dall’esame
Tra le più frequenti interrogazioni
che stanno pervenendo al Mef, vi è
quella relativa ai requisiti per l’esonero dall’esame di revisore legale. Il Mef
a tal proposito ricorda che la legge 15
del 27 febbraio 2014, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2014, che ha modificato l’articolo
4 del dlgs n. 39 del 2010, al quale è
stato aggiunto comma 4-bis, ha previsto l’esonero dall’esame di idoneità
ai soggetti che hanno superato gli
esami di stato di cui agli articoli 46
e 47 del decreto legislativo 28 giugno
2005, n. 139. L’esonero delle esame
di idoneità potrà essere riconosciuto
se in conformità alle disposizioni di
un decreto del ministro della Giustizia, sentito il ministro dell’Economia
e delle finanze, da adottare entro
venti giorni dalla data di entrata in
vigore della presente disposizione,
senza la previsione, per i candidati,
di maggiori oneri e di nuove sessioni di esame. Le istruzioni operative
ed il modulo per l’iscrizione, senza il
sostenimento del relativo esame, nel
Registro dei revisori legali saranno
messi in linea non appena emanato il
decreto attuativo, previsto dalla legge
n. 15 del 2014, che fissa i requisiti
per l’esonero dall’esame di idoneità
professionale. Coloro che avranno
superato gli esami di stato dei citati
articoli 46 e 47 del decreto legislativo 139/2005 potranno chiedere l’iscrizione al Registro solo se in possesso
dei requisiti di onorabilità previsti
dall’articolo 3, comma 1 del dm 20
giugno 2012, n. 145; se in possesso di
un titolo di laurea almeno triennale,
tra quelli individuati dall’articolo 2
del dm 20 giugno 2012, n. 145 e se
hanno già svolto il tirocinio triennale
previsto, disciplinato dal regolamento
di cui all’art. 3 del decreto legislativo
27 gennaio 2010, n. 39.
www.revisionelegale.mef.gov.it
contrato i vertici dell’Anfi,
l’Associazione nazionale finanzieri italiani che vanta
una rete di oltre 200 filiali
sul territorio italiano e rappresentanze al Ministero di
giustizia, per vagliare tempi e modalità di una futura
e proficua collaborazione
reciproca. Altro incontro di
grande rilevanza si è tenuto
con i vertici di Confimprese
per valutare l’opportunità di
porre in essere un accordoquadro che permetta alle
60mila imprese rappresentate dalla confederazione di
avvalersi della consulenza
professionale dei revisori legali iscritti all’Istituto. Nei
prossimi giorni, poi, i vertici
Inrl proseguiranno gli incontri con i referenti istituzionali dopo aver ottenuto il
pieno sostegno da parte del
sottosegretario al Ministero
di giustizia Cosimo Maria
Ferri: previsto infatti un incontro con il viceministro del
Mef, Luigi Casero, per fare il
punto sullo stato dei lavori
delle Commissioni, alle quali
partecipano i rappresentanti
dell’Inrl, per redigere gli ultimi decreti attuativi. Sul versante europeo, infine, i vertici dell’Istituto incontreranno
a breve il neo Commissario
Ue ai servizi finanziari Jonathan Hill, per analizzare le
recenti proposte di uniformare la figura professionale del
revisore legale all’interno dei
28 paesi-membri dell’Ue.
Pagina a cura di
INRL
Istituto nazionale revisori legali
Sede: Via Gonzaga 7, 20121 - Milano
Tel. 02 669.84.967 - Fax 02 700.38.329
Uff. Rappresent.: Via Uffici del Vicario 49 Roma
Rue de L’industrie 42 - Bruxelles
email: [email protected]
www.revisori.it
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
SPECIALE PACCHETTO PROFESSIONI
Venerdì 7 Novembre 2014
39
Si terrà oggi l’XI edizione del tradizionale convegno dei commercialisti Anc e Fci
A Pisa il confronto sulle riforme
Semplificazioni fiscali e futuro dei professionisti ai raggi X
alla riforma fiscale al
ruolo e alle responsabilità del commercialista
nella complessa attuazione normativa. E ancora, dal
calo degli iscritti all’albo unico
alle prospettive pensionistiche
dei professionisti in esercizio.
Sono questi i principali argomenti che animeranno le tre
tavole rotonde del tradizionale
incontro e confronto tra politica e professioni economiche a
tutela del cittadino, «Pacchetto
Professioni 2014» giunto alla
sua XI edizione.
Il convegno è in programma oggi a Pisa presso l’audi-
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
D
torium «Concorde»
dell’Hotel Galilei ed
è organizzato dalla
Fondazione Commercialistitaliani
e dall’Associazione
nazionale commercialisti. La
manifestazione aperta anche
alla cittadinanza, che vede
ogni anno la presenza di oltre
800 partecipanti, ospiti e relatori di primo piano del mondo
politico e istituzionale, si articolerà in quattro momenti
distinti. La mattina saranno
trattate tematiche rivolte principalmente ai problemi interni
alla categoria e delle professio-
ni in genere, mentre
nel pomeriggio sarà
la volta di argomenti di più ampio respiro e che coinvolgono
principalmente la collettività e il cittadino contribuente. Tutti gli argomenti
saranno affrontati ponendo al
centro l’analisi anche critica
delle questioni ma sempre
con lo spirito di proporre solu-
MARCO CUCHEL (ANC)
zioni dettate dall’esperienza maturata sul «campo» e
dalle specifiche competenze
che contraddistinguono la
professione. Non solo
contraddittorio però.
Nell’ottica di offrire
agli intervenuti una
formazione di altissima qualità, l’XI
edizione si concluderà con un seminario
pomeridiano dal titolo
«Analisi degli ultimi provvedimenti in ambito fiscale» tenuto da Paolo Parisi, professore
di diritto tributario presso la
Scuola superiore di economia
e finanze «Ezio Vanoni».
In particolare, l’evento si
pone l’obiettivo, oltre di dare
voce ai disagi sempre maggiori che i commercialisti trovano nello svolgimento della
propria attività professionale,
di approfondire argomenti fiscali e di suggerire proposte
migliorative per tutti cittadini, mettere in evidenza le contraddizioni (legate anche alle
eccessive responsabilità degli
intermediari fiscali) e le ingiustizie presenti nel panorama
fiscale italiano, partendo dal
presupposto che anche alle
iniquità c’è rimedio.
MICHELE CININI (FCI)
Commercialisti vessati...
... quanto i contribuenti
Domanda. Dott. Marco Cuchel, diploma? Ecco, questa è sicuramenpresidente dell’Associazione na- te una priorità per la categoria, sozionale commercialisti, l’XI edizio- prattutto per il suo futuro.
D. L’Anc ha una sua idea al rine del Pacchetto Professioni vede
anche la partecipazione del nuovo guardo?
R. Da anni sosteniamo che il comvertice del Consiglio nazionale dei
parto delle professioni
dottori commercialisti
economico-contabili nee degli esperti contacessita di una riforma
bili dopo un periodo
che faccia chiarezza
di commissariamento
sulle competenze riserdel Cndcec. Quali sono
vando ai commercialisti
secondo lei le priorità
delle attività in esclusidella Categoria?
va. Tributaristi e comRisposta. Sono divermercialisti non fanno
se. Partendo dall’attualo stesso lavoro eppure
lità delle semplificazioni
il legislatore gradualfiscali e in vista dell’inmente, vedasi la legge
troduzione del modello
di stabilità per il 2014
730 precompilato trovo
Marco
Cuchel
e la riforma fiscale, ha
assurdo e inaccettabile
ampliato i compiti dei
ritenere che gli intermediari debbano rispondere della con- primi. Questo non è corretto e crea
dotta del contribuente che assisto- solo confusione nei contribuenti ma
no. Appare evidente o quantomeno anche di coloro i quali hanno affronsarebbe opportuno che lo fosse al tato un percorso difficile per conselegislatore che far pagare all’inter- guire un’abilitazione professionale.
mediario l’imposta che dovrebbe es- Per non parlare degli effetti negativi
sere corrisposta dal contribuente, sulla previdenza di categoria.
D. Cioè?
in caso di visto di conformità infeR. Meno iscritti agli albi vuol dire
dele, rappresenta una mostruosità
normativa inaccettabile, che ignora anche meno entrate per la previil principio sul quale, costituzional- denza di categoria. Anche in premente, si base il sistema impositi- senza di un sistema contributivo,
vo fiscale, secondo cui le imposte la questione demografica ha un suo
sono personali in virtù del fatto che peso determinante.
D. A Pisa ci sarà anche la prima
ciascuno è tenuto a concorrere alle
spese pubbliche in ragione della partecipazione in veste di presidente della Cassa ragionieri di
propria capacità contributiva.
Luigi Pagliuca. La questione deD. Quali altre priorità?
R. È di questi giorni il report del- gli accessi per la Cnpr continua a
la Fondazione di ricerca dei dottori essere centrale…
R. Sì, la riforma dell’albo unico
commercialisti che mette in evidenza il calo degli iscritti all’albo unico. ha comportato per i ragionieri un
È un dato che ci fa riflettere molto. problema di non poco conto cancelA mio avviso c’è da chiedersi quale lando il titolo di ragioniere ipoteimpatto sta avendo la legge 4/2013 cando il futuro demografico della
sul riconoscimento delle associa- Cassa. Certamente con Pagliuca
zioni di professionisti non regola- capiremo come intende affrontare
mentati sul nostro albo. Il legisla- la questione.
D. È preoccupato?
tore, infatti, ha dato la possibilità
R. Sono più preoccupato per l’ulai tributaristi di strutturarsi come
delle fotocopie degli ordini. Il punto tima sentenza della Cassazione che
è che, in un mercato in cui non ci ha fatto salvi, ancora una volta, i
sono esclusive per noi, perché un diritti acquisiti di alcuni profesgiovane dovrebbe intraprendere sionisti che non hanno accettato
il faticoso percorso per diventare alcune riforme impedendo a Cassa
commercialista (laurea, tirocinio, ragionieri di salvaguardare il fuesame di stato) quando per diven- turo pensionistico di tutti gli altri
tare consulenti tributari basta un colleghi.
Domanda. Rag. Michele Cinini, sito dell’Agenzia delle entrate dove,
presidente della Fondazione Com- nella sezione Strumenti, si trova lo
mercialistitaliani, cosa ne pensa scadenzario. Ci si accorge, per esemdella riforma di semplificazione pio, che le scadenze da gennaio a ottobre del 2014 sono racchiuse in 716
fiscale?
Risposta. Voler semplificare il fisco pagine! Nell’anno 2013 le pagine erano 920. Non servono come migliorare il rapporto
menti. Più volte abbiamo
con i cittadini è un ritorrichiamato l’attenzione
nello che abbiamo sentito
del Legislatore sulle inpiù volte ma, dopo aver
finite scadenze fiscali
scritto le parole, nessuno
ed abbiamo richiesto lo
è finora riuscito a musisfoltimento, vero e non a
carle. Anzi, costringere i
parole, degli obblighi bucontribuenti a cimentarsi
rocratici. Più volte nelle
nell’impresa di compilare
disposizioni legislative è
miriadi di moduli e mostata prevista l’introdudelli, spesso illegibili, per
zione di semplificazioni al
ottemperare ad altretfine di ridurre il peso della
tanti adempimenti fiscali
Michele
Cinini
burocrazia che grava sulle
è diventata una costante
imprese e più in generale
del fisco italiano. Quasi
un punto di impegno. L’interesse del sui contribuenti. Spesso però, dopo
gettito, infatti, non può prescindere essere inizialmente intervenuti in tal
dal diritto del contribuente di essere senso, sono state introdotte nuove e
messo in condizioni di adempiere; e più complicate disposizioni. Qualcosa
adempiere significa innanzitutto ca- non torna. A dimostrazione di quanto
pire cosa fare e non dover spendere abbiamo detto, basta pensare che atmilioni di ore per farlo. Ci accorgia- tualmente esistono 888 scadenze in
mo che la burocrazia costa miliardi 250 giorni lavorativi dell’anno, cioè
di euro all’anno. Un punto del pil una scadenza ogni 2 ore, 16 minuti
trasformato in carta. Questa esage- e 12 secondi!!! In nessun altro Paese,
razione però, non rappresenta solo un crediamo, esiste qualcosa di simile.
D. E lo Statuto del contribuente
costo di risorse umane e di euro, ma
costituisce anche un deterrente allo che fine ha fatto?
R. Ancora una volta calpestato ansviluppo ed alla produzione e, oltre
ad allontanare potenziali investitori che dal governo Renzi e come tutti gli
internazionali, contribuisce pesante- altri precedenti governi. Siamo stanmente alla perdita di competitività chi di subdole giustificazioni di esigenze di cassa a favore dell’erario, che
delle aziende italiane.
D. Infatti, chiarezza, semplicità, siano trovate altre risorse in entrata.
certezza, sembrano parole scono- Inaccettabile dopo che approvano la
legge delega fiscale a marzo 2014 con
sciute…
R. Esatto. Mentre in Francia esi- la quale all’art. 1 considerano fondastono circa 6 mila leggi in materia mentali le norme sulla irretroattività
fiscale e in Spagna 8 mila, in Italia previste dallo statuto ora leggere la
la normativa fiscale raggiunge le 120 legge di stabilità 2015 con norme remila leggi. Un vero e proprio labirinto troattive. O abrogano tali articoli, con
normativo che richiede ai contribuen- tanto di scuse nei confronti del paese,
ti innumerevoli adempimenti e ore di o abrogano art. 1 legge delega riforma
lavoro. E le cose non migliorano nella fiscale, la quale dimostra che il primo
prassi amministrativa. Le circolari principio è disatteso e quindi comprodell’Agenzia delle entrate, emanate va ulteriormente l’inaffidabilità del fisco italiano... che non rispetta i patti
al 25 settembre 2014 sono state 28.
D. C’è poi il tema delle scadenze presi con i cittadini e che quindi non
fiscali molto caro alla sua Fondazio- esiste certezza. Se le cose rimarranno
ne che ne monitora costantemente cosi, qualsiasi decreto legislativo attuativo della delega fiscale, non sarà
l’aumento…
R. Sugli adempimenti fiscali, per mai considerato una vera riforma
farsi un’idea è sufficiente visitare il fiscale.
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
40
Venerdì 7 Novembre 2014
SISTEMA CAMERALE
L’Italia scala la classiica per lo Starting business, grazie anche al sistema camerale
È boom delle pratiche nei Suap
Accessi triplicati al servizio digitale offerto dalle Cdc
DI
LOREDANA CAPUOZZO
ono triplicate in meno
di un triennio le
pratiche gestite dai
Suap che le Camere di commercio offrono in
collaborazione con i comuni.
A fine ottobre, infatti, hanno superato quota 250 mila
gli adempimenti eseguiti
dalle imprese attraverso la
piattaforma www.impresainungiorno.it realizzata dal
Sistema camerale. Un punto singolo di contatto che
permette davvero ad ogni
imprenditore di assolvere,
in modo semplice e senza
spreco di tempo, agli obblighi previsti dalla legge per
avviare un’attività. Perché
gli sportelli camerali per le
attività produttive prevedono una procedura unica,
completamente digitale e
uniforme sul tutto il territorio. Così da quando, meno
di tre anni fa, lo strumento è
entrato a regime, gli adempimenti completati utilizzando
la piattaforma sono aumentati in maniera esponenziale, passando da una media
mensile di poco più di 3.400
unità nel 2012 a una supe-
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
S
riore alle 12.500 nei primi
dieci mesi di quest’anno, con
una punta record di 15.087
lo scorso mese.
Un successo determinato
anche dal numero crescente
di Comuni che hanno avviato nel tempo una collaborazione con le Camere di
commercio per utilizzare i
servizi messi a disposizione
dalla piattaforma camerale. Tanto che oggi sono oltre
3.200 gli sportelli gestiti,
in delega o in convenzione,
dal Sistema camerale, vale
a dire ben il 40% dei Suap
presenti su tutto il territorio italiano. Basti pensare
che in Trentino-Alto Adige
il 100% dei comuni usufruisce dei servizi offerti dal
portale impresainungiorno
mentre in Veneto ben il 90%
ha già fatto lo stesso. Ma in
termini assoluti a guidare
la classifica regionale degli
sportelli attivi è la Lombardia con 688 comuni che si
avvalgono del Suap delle Camere di commercio, seguita
dal Veneto con 520 comuni
e dal Piemonte con 334. Un
segno evidente dell’utilità di
questo strumento che dopo
essere stato adottato, in
una prima fase, soprattutto
gli enti comunali di piccole
e medie dimensioni, si sta
facendo strada anche presso i grandi comuni. Tanto è
vero che sono sempre di più
i capoluoghi di provincia da
Nord a Sud del Paese che
hanno deciso di collaborare
con la locale Camera di commercio e usufruire dei vantaggi della piattaforma digitale, con l’obiettivo di offrire
un servizio più efficiente alle
numerose imprese stabilite
nel loro territorio. Venezia,
Verona, Enna, Bolzano,
Monza Brianza, Mantova,
Chieti, Siracusa e Lecce ne
sono un valido esempio. Ma
la lista è assai più lunga.
È dunque anche attraverso i Suap gestiti dalle Camere di commercio che si
accelera il processo di modernizzazione del nostro Paese. Un obiettivo al quale ha
dimostrato di saper contribuire in modo molto efficace
anche ComUnica che grazie
alla velocità con la quale si
completano gli adempimenti relativi alla registrazione delle nuove imprese, ha
permesso al Belpaese di
passare dalla 61esima alla
In campo per l’innovazione nelle pmi
Favorire un dialogo diretto tra i nodi specializzati del sistema e le stazioni sperimentali per l’industria, da un lato, e il mondo
delle ricerca pubblica e privata, dall’altro:
è questo l’obiettivo delle attività di Unioncamere per l’innovazione nelle piccole e
medie imprese. Un obiettivo che l’Unione
intende perseguire anche attraverso lo sviluppo di partnership che hanno dato vita a
preziose collaborazioni come quelle con il
Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr),
Area Science Park di Trieste, la Fondazione
Cotec, l’Associazione italiana per la ricerca
industriale (Airi), Enea. L’ente cura il rapporto annuale dell’Osservatorio brevetti,
marchi e design, quest’anno realizzato in
collaborazione con SI.Camera. Come emerge dalla nuova edizione dell’Osservatorio,
nel periodo 2004-2013 l’Epo ha pubblicato
circa 40mila domande di brevetto europeo
attribuibili a un soggetto italiano, con una
riduzione media annua dello 0,5%.
Questo tipo di know how si è rivelato utile per avviare il progetto di marketing della
ricerca pubblica con Cotec e Cnr, poi esteso
al Politecnico di Milano e all’università di
Tor Vergata. La Vetrina dei brevetti pubblici
è stata anche un’occasione per riallacciare un rapporto concreto di collaborazione
del sistema camerale con i grandi enti di
ricerca del paese. Nei confronti dell’Enea,
in particolare, si è avviata una collaborazione per lo sviluppo dei progetti di Simbiosi
industriale, già avviati concretamente in
Sicilia e in Emilia-Romagna. Unioncamere
inoltre aderisce allo Stakeholder forum del
Co-location Centre South (Europe) della
Knowledge and innovation community
(Kic) sulle Raw Materials, lo strumento
privilegiato dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia per affrontare i nodi
critici di alcune materie prime strategiche
(non energetiche e non agroalimentari).
Qui la collaborazione con l’Enea si traduce nei supporti regolamentari e tecnici per
realizzare alcune parti del programma, e
per contattare le imprese e i gruppi che detengono in Italia le tecnologie più avanzate
nelle materie prime più interessanti per lo
sviluppo possibile di questa Kic.
Il rapporto con l’Enea e il supporto di
Dintec hanno consentito di avviare il ciclo
dei Tutorial meeting (Tm) Airi – Unioncamere, in cui il mondo della ricerca pubblica e privata si confronta direttamente con
quello delle pmi interessate, anche grazie
alle conoscenze di mercato necessarie.
Dopo il seminario del 18 giugno scorso
all’Enea a Roma (sulle moderne tecnologie
per i Raee, con l’aiuto di Ecocerved), si è
tenuto l’altro ieri il secondo Tm con l’Airi e
il Cnr di Milano, sulle tecnologie emergenti
per il packaging nell’agroalimentare e nel
biomedicale.
Per completare le attività di Unioncamere in questo campo, si ricordano infine:
1) l’impegno già avviato con Cotec, Cna,
le più grandi banche italiane e tre Unioni regionali delle camere di commercio
(Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna)
sulla valutazione degli asset immateriali
delle imprese, per adattare i parametri
utilizzati al riguardo dal sistema creditizio italiano nei confronti delle imprese
minori;
2) il progetto di Roadshow con il ministero dello sviluppo economico per il
sostegno alle start up innovative. Realizzato con Si.Camera e InfoCamere, esso è
partito dalla camera di Reggio Emilia il 4
luglio scorso e toccherà le città di Torino,
Genova, Trento, Treviso, Campobasso, Salerno e Bari entro la fine dell’anno.
Marco Conte, dirigente dell’Area innovazione e ambiente di Unioncamere
46esima posizione nella sezione Starting a business
del Doing Business 2015.
Anche per merito del Sistema camerale, quindi, l’Italia
ha fatto un balzo in avanti di
quindici posizioni nella classifica internazionale stilata
dalla Banca mondiale per far
nascere un’impresa. Perché
grazie a questa procedura le
nuove imprese si registrano
on line e assolvono gli adempimenti dichiarativi verso Registro delle imprese,
Inps, Inail e Agenzia delle
entrate. Basta presentare
su un modello informatico
unificato, indirizzato (per
via telematica o su supporto
informatico) alla sola Camera di commercio competente
per territorio, per dialogare,
infatti, con un solo soggetto in rappresentanza della
Pubblica amministrazione,
appunto la Camera stessa,
che provvede a comunicare
contestualmente all’Agenzia
delle entrate mentre all’Inps
e all’Inail una volta perfezionata l’iscrizione nel registro
delle imprese. E lo fa con
estrema celerità e in modo
del tutto trasparente come
certifi ca il Doing Business
2015. Ed è proprio da ComUnica che provengono oltre il
20% delle pratiche gestite
ad oggi dai Suap camerali,
cioè parliamo di situazioni
in cui l’impresa nasce (si
registra) e senza soluzione di continuità, completa
anche l’adempimento Suap
avviando immediatamente
l’attività.
Sono questi solo alcuni
dei preziosi strumenti messi a disposizione del Sistema
camerale per semplificare
la vita delle imprese. Perché rendere più agevole e
fl uido il dialogo tra mondo
imprenditoriale e pubblica amministrazione è da
sempre uno degli obiettivi
chiave alla base dell’azione
delle Camere di commercio.
E i risultati dimostrano che
ci sanno fare.
Pagina a cura
dell’Ufficio Stampa
e Comunicazione di
Unioncamere
Piazza Sallustio 21
00187 Roma
www.unioncamere.gov.it
Ragazzi in azienda
per studiare il lavoro
È già tempo di bilanci per il Job Day, la «Giornata del
lavoro e del fare impresa» promossa da Unioncamere e
realizzata nel mese di ottobre dalle camere di commercio che hanno partecipato al progetto Scuola elevata al
lavoro. Da Sondrio a Crotone, da Cagliari ad Ancona:
sono oltre un migliaio gli studenti e più di 150 le aziende
coinvolti nell’iniziativa camerale che ha attraversato
in lungo e in largo lo Stivale per avvicinare i ragazzi al
mondo del lavoro e dell’impresa, attraverso la sperimentazione sul campo di una professione. E, magari, scoprire
una vocazione. Tecnicamente il Job Day nasce sull’esperienza del «job-shadowing», un metodo di orientamento
ampiamente consolidato nei paesi anglo-sassoni e che
permette allo studente di fare un’esperienza «ravvicinata» di mestieri e professioni osservando un lavoratore
nel suo ambiente di lavoro. In Italia, grazie al Sistema
camerale, l’hanno già testata 3 mila ragazzi delle scuole
superiori tra il 2012 e il 2013. E nei giorni scorsi, dicevamo, un altro migliaio di studenti ha avuto l’opportunità
di andare nelle imprese per seguire e osservare da vicino
per un’intera giornata un «lavoratore in azione», imprenditore, professionista, artigiano o manager. Un successo
sostenuto dai numeri ma non solo. Perché a dircelo sono
anche le tante testimonianze raccolte su www.facebook.
com/progettoscuolalavoro di studenti, mentor aziendali
e tutor scolastici. Come quella di Eleonora Siddi studentessa del liceo G. Siotto Pintor di Cagliari che ha trovato
il suo Job Day «una bella opportunità. È interessante»,
ha aggiunto, «vedere come le persone davvero lavorino».
Un’esperienza che ha riscosso largo consenso anche nelle
aziende che hanno ospitato gli studenti. Come dimostra
il racconto di Adolfo Caldarelli amministratore della
Criadon, un’impresa di Perugia attiva nell’energia rinnovabile, che ha creduto nella valenza dell’iniziativa sin dal
principio perché «studiare e confrontarsi con chi lavora
è fondamentale oggi per migliorare il proprio percorso formativo e finalizzarlo al mondo del lavoro». È così
con iniziative concrete che il Sistema camerale mostra
il suo impegno per diminuire il divario tra formazione
e lavoro e contribuire ad avvicinare i giovani al mondo
dell’impresa.
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
41
Venerdì 7 Novembre 2014
Enti locali
IL VOS
STRO FUTU
URO
SA
ARÀ C
CO
OS
SÌ
È IN EDICO
OLA
& Federalismo
IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Renzi all’assemblea Anci di Milano. Fassino confermato alla guida dell’associazione
La Local tax ne fa fuori cinque
Addio a Imu, Tasi, Tosap, affissioni e passi carrai
DI
FRANCESCO CERISANO
uori l’addizionale Irpef, dentro Imu, Tasi,
Tosap, imposta sulle
affissioni e sui passi carrai. Nel nuovo assetto
della fiscalità locale che porterà dal 2015 all’istituzione
della local tax, i comuni rinunceranno allo loro quota
di imposta sulle persone fi siche che andrà allo stato in
cambio del gettito dell’Imu
sugli immobili di categoria
D che farà il percorso inverso, concentrando così nelle
mani dei sindaci tutta la
tassazione immobiliare.
All’assemblea Anci che
si è aperta ieri a Milano
il presidente del consiglio
Matteo Renzi ha alzato
il velo sull’imposta locale
unica che dovrebbe essere
inserita nel corso del passaggio parlamentare della
legge di stabilità. Il premier
ha annunciato un obiettivo
ambizioso: dal 2016, dopo
un primo anno di rodaggio,
anche per la nuova tassa
comunale (sulla falsariga di
quanto accadrà dal 2015 per
le imposte sui redditi con il
730 precompilato) i cittadini
riceveranno direttamente i
conti a casa. E non dovranno
più districarsi, come accaduto quest’anno con la Tasi, tra
migliaia di delibere per conoscere aliquote e detrazioni da applicare. Le parole di
Renzi hanno confermato che
l’istituzione della local tax,
(quale che sia il nome che
poi il governo concretamente
attribuirà al nuovo tributo)
costituirà la principale apertura offerta ai sindaci sulla
legge di stabilità. L’unico
nodo ancora da sciogliere
sarà l’individuazione di un
meccanismo perequativo,
sul passaggio dell’addizionale comunale Irpef allo stato,
che consenta di attenuare le
inevitabili disparità reddituali sul territorio.
La riforma della fiscalità
locale annunciata dal premier piace all’Anci che però
chiede che i sindaci diventino fi nalmente «titolari di
tributi certi e in esclusiva».
«Va superato l’attuale sistema di compartecipazione tra
Stato, regioni e comuni il cui
esito è che a noi sindaci si
chiede di imporre tributi e
percepirli senza che l’intero
F
Matteo Renzi
gettito ci venga devoluto»,
ha osservato nella sua relazione introduttiva il sindaco di Torino, Piero Fassino confermato alla guida
dell’associazione dei comuni.
L’ennesimo giro di giostra
della fiscalità locale giustifica, a parere di Fassino, la
proroga fino al 31 dicembre
2015 dell’affidamento della
Piero Fassino
riscossione a Equitalia. Ma
dal 2016 «bisognerà realizzare un sistema di riscossione
certo e efficiente» per gestire il quale l’Anci si candida
come partner di Equitalia e
dell’Agenzia delle entrate.
Sui tagli della legge di
stabilità, Renzi ha confermato alcuni impegni presi
martedì nell’incontro con
l’Anci: utilizzo anche per il
2015 degli oneri di urbanizzazione per pagare la spesa
corrente e riduzione da 1,3 a
600/700 milioni del saldo patto. Difficile invece che possano esserci alleggerimenti sul
taglio di 1,2 miliardi alla spesa corrente.
Gli obiettivi di risparmio,
ha detto Renzi, non mutano,
Si sovrappongono regole confuse e interpretazioni errate
Il patto di stabilità
inciampa sul bonus
DI
M
MATTEO BARBERO
entre la politica discute del suo
progressivo superamento a partire
dal prossimo anno, il Patto di stabilità interno rischia di fare una
strage in quello corrente. Il problema nasce
dalla sovrapposizione di regole mal scritte e
interpretate in modo discutibile. L’esempio più
lampante è quello del bonus da 1 miliardo per
agevolare i pagamenti in conto capitale messo
a disposizione dalla l 147/2013. Quest’ultima
prevedeva l’obbligo tassativo di utilizzarlo entro il 30 giugno, ma a termine ormai scaduto il
Miniero dell’economia e delle finanze ha chiarito
che per beneficiare dell’intero sconto occorreva
avere pagato almeno il doppio del suo importo (si veda ItaliaOggi del 2/8/2014). Il decreto
«Sblocca Italia» (dl 133/2014) ci ha messo una
pezza, concedendo tempo fino a fine anno per
effettuare tutti i pagamenti. Ma si tratta di
una soluzione solo parziale, specialmente per i
comuni di minori dimensioni, che (strozzati da
obiettivi impossibili) contavano di pagare solo
nei limiti della quota loro assegnata. A complicare ulteriormente le cose, nei giorni scorsi è
intervenuto nuovamente il Mef, che rispondendo al quesito posto da un comune (ItaliaOggi
del 4/11/2014) ha ulteriormente precisato che
i maggiori pagamenti necessari per usufruire
del suddetto bonus non possono essere assistiti dagli spazi finanziari concessi attraverso il
Patto verticale e quello orizzontale. Secondo
tale lettura, quindi, non è ammesso il cumulo
fra il bonus statale e i cd Patti di solidarietà. È
un’indicazione tutt’altro che pacifica, che avrebbe dovuto essere esplicitata in modo chiaro ed
erga omnes. Invece, nulla del genere si trova
né nel decreto sul monitoraggio, né nella circolare annuale della Rgs sul Patto (la n. 6/2014).
Quest’ultima, invece, chiarisce molto bene cosa
accadrà negli enti che non riusciranno a dimostrare di avere correttamente utilizzato tutti gli
spazi finanziari loro concessi: il loro obiettivo di
Patto verrà peggiorato di una quota pari agli
spazi inutilizzati. Il che porterà diverse amministrazioni a sforare, mentre molte altre, per
centrare i targets, saranno costrette a bloccare
tutti i pagamenti da qui alla fine dell’anno. Ecco
perché forse la politica, prima di occuparsi del
Patto di domani, dovrebbe farsi carico dei problemi posti da quello di oggi.
fermo restando che i municipi avranno piena autonomia
su come operare i tagli. «Noi
vi diamo gli obiettivi, voi vi
organizzate come vi pare, assumendovi le responsabilità
di fronte ai cittadini» ha ammonito Renzi che ha rivendicato come l’allenamento di un
miliardo del patto di stabilità
contenuto nella manovra «riduca dell’80% gli obiettivi a
carico dei comuni». Tutto sta
nel fare bene i conti. Sarà attraverso il riconoscimento di
maggiori spazi di autonomia
ai comuni che Renzi cercherà di indorare la pillola dei
tagli. «Siamo disposti ad
abolire tutti i vincoli che in
questi anni hanno ingabbiato
l’azione dei sindaci, a cominciare dal rapporto tra spesa
di personale e spesa corrente
e dal rapporto tra interessi
passivi e spesa corrente» , si
è sbilanciato il premier.
Per dare nuova linfa agli
investimenti il presidente
del consiglio ha confermato
che il governo si farà carico
(fino a 3 miliardi di spazio
Patto) del pagamento degli
interessi sui mutui contratti dagli enti locali. Mentre
per incentivare le dimissioni
immobiliari, verrà abolita la
norma che attualmente impone ai comuni di devolvere il
10% di quanto ricavato dalle
vendita del proprio patrimonio alla riduzione del debito
pubblico.
©Riproduzione riservata
Supplemento a cura
di FRANCESCO CERISANO
[email protected]
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
42
Venerdì 7 Novembre 2014
ENTI LOCALI
Riforma in vigore dal 1° gennaio. Non convince l’inclusione di entrate libere nei calcoli
Fondo vincolato, occhio ai furbi
La nuova contabilità può favorire l’elusione del Patto
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
DI
Pagina a cura
MATTEO BARBERO
e nuove regole della contabilità armonizzata, che
tutti gli enti territoriali
dovranno applicare dal
prossimo 1° gennaio, pongono
alcune incertezze in merito
all’utilizzo del fondo pluriennale vincolato che possono dare
luogo a comportamenti elusivi
del Patto di stabilità interno.
Il fondo rappresenta senza
dubbio la principale novità
imposta dal nuovo principio di
competenza finanziaria «potenziata» e uno dei principali
adempimenti necessari per
adeguarsi alla nuova architettura contabile. Esso rappresenta un accantonamento iscritto
sia in entrata che in spesa dei
nuovo schemi di bilancio, al
fine di correlare le entrate di
competenza di un esercizio con
le relative spese impegnate nel
medesimo esercizio ma imputate (in quanto esigibili) in esercizi successivi. In pratica, quando un’entrata viene a scadenza
prima della spesa correlata,
deve essere «parcheggiata»
sul fondo, per svolgere la sua
funzione di copertura quando
la spesa medesima diventerà
a sua volta esigibile.
Il principio contabile sulla
L
competenza finanziaria potenziata, al punto 5.4.2, chiarisce che, di norma, il fondo è
formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate
destinate al finanziamento
degli investimenti. Il perché è
ovvio: come detto, deve esserci
fra entrate e spese una correlazione forte, tale da giustificare
l’accantonamento (che rende
indisponibili le risorse per altre finalità, appunto vincolandole ma senza farle confluire
in avanzo. Vi sono, però, alcune
eccezioni, nelle quali si consente che anche entrate libere
possano alimentare il fondo
La più importante è quella
prevista per il primo anno di
applicazione della riforma: in
tal caso, il fondo è determinato dalla differenza (se positiva)
fra i residui passivi e quelli attivi cancellati e reimputati ad
esercizi successivi in baso alle
nuove regole contabili. In tale
operazione si prescinde dalla
natura vincolata o destinata
delle entrate che alimentano
il fondo.
A regime, invece, la regola
dovrebbe applicarsi in generale, tranne che per le risorse
destinate a finanziare il trattamento incentivante ed accessorio del personale liquidate
nell’esercizio successivo a quel-
lo di competenza economica ed
ai compensi ai legali esterni.
Dovrebbe trattarsi di eccezioni tassative, ma l’art. 3,
comma 4, del dlgs 126/2014
contiene una norma che sembra andare in senso contrario.
Essa dispone che, in occasione
del riaccertamento ordinario
(quello che si deve fare annualmente in sede di rendiconto) «la
reimputazione degli impegni è
effettuata incrementando, di
pari importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire, nell’entrata degli esercizi
successivi, l’iscrizione del fondo
pluriennale vincolato a copertura delle spese reimputati».
Tale previsione non pare circoscritta alle sole entrate vincolate e destinate, in contrasto con
quanto affermato dal principio
contabile.
La differenza non è di poco
conto, specialmente rispetto al
Patto di stabilità interno: mentre, infatti, il fondo pluriennale vincolato di parte corrente
è rilevante ai fini del saldo,
al contrario dell’avanzo (nel
quale, stando al principio contabile, dovrebbero confluire
le entrate libere non ancora
utilizzate). Il punto merita un
chiarimento, anche per evitare comportamenti elusivi dei
vincoli di finanza pubblica.
Ancora dubbi sui terreni
che non pagheranno l’Imu
Si sono perse le tracce del decreto ministeriale che
dovrebbe individuare i comuni montani nei quali i
terreni agricoli continueranno a non pagare l’Imu. A
poco più di un mese dalla scadenza per il versamento
della seconda rata dell’imposta municipale, quindi,
l’incertezza continua a regnare sovrana. E a rimetterci
rischiano di essere ancora una volta i municipi.
L’art. 22, comma 2, del dl 66/2014 ha previsto che, con
un decreto del Viminale, siano individuati i comuni nei
quali, a decorrere da corrente anno di imposta, si applica l’esenzione per i terreni agricoli sulla base della
loro altitudine, diversificando eventualmente i terreni
posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli
professionali, iscritti nella previdenza agricola.
Dal provvedimento è atteso un maggior gettito pari
a 350 milioni di euro, che saranno recuperati dalle assegnazioni del fondo di solidarietà a favore dei comuni
esclusi dall’ambito di applicazione dell’esenzione. Ma
dopo un passaggio in Conferenza Stato-città ad agosto,
il testo è sparito dalla circolazione.
Poiché il varo non è avvenuto in tempo utile per produrre effetti già in vista della scadenza del 16 giugno
per il versamento della prima rata, l’intera partita è
stata rinviata alla scadenza prevista per il versamento
del saldo, ossia al 16 dicembre. Entro tale data, tutti i
contribuenti i cui terreni saranno ubicati nei comuni
non più inclusi nel nuovo elenco (che sostituirà quello
allegato alla circolare del Mef n. 9/1993) dovranno
pagare l’intera imposta dovuta per il 2014.
Ricordiamo che, in base alle regole attuali, in montagna l’Imu non è dovuta né sui terreni agricoli né su
quelli diversi (ad esempio quelli incolti). Per contro,
l’art. 22 sembra nuovamente circoscrivere
l’esclusione ai soli terreni «agricoli».
Il ritardo allarma soprattutto i sindaci, che
definitiva approvazione, «muove evitemono di perdere ridentemente dall’esigenza di affidarsorse: mentre, infatti,
ne la redazione al soggetto ritenuto
i tagli al fondo saranno
maggiormente a conoscenza dei dati
automatici, le maggiori
economici e tecnici necessari alla
entrate tributarie ricompilazione del piano, fermo reschiano di essere aleastando il potere dell’organo comunatorie: in effetti, si tratle di farne proprie le conclusioni con
ta di portare alla cassa
l’atto approvativo». Peraltro, l’orgacontribuenti che finora
no consiliare ha anche il potere di
non hanno mai pagato
modificarne il contenuto con
né l’Imu né l’Ici.
un’adeguata motivazione.
Non a caso, l’Anci,
Infine, per i giudici l’obbligo
già all’indomani della
di motivazione della delibera è
pubblicazione del dl 66,
stato assolto con il rinvio alla
aveva espresso «forti
documentazione contabile del
preoccupazioni per l’ulgestore, dalla quale è dato riteriore instabilità che
levare il pareggio tra costi del
esso induce nel sistema
servizio e gettito della tassa,
di determinazione delmessa a disposizione di tutti
le risorse comunali». In
gli interessati.
particolare, sui terreni
La delibera comunale sul
agricoli e sulla relativa
punto è stata ritenuta motistruttura proprietaria
vata, ancorché per gli atti genon sono disponibili
nerali sia la legge sul procedimento
dati certi e l’innovazioamministrativo (241/1990) sia lo Stane introdotta dall’art.
tuto dei diritti del contribuente (leg22 costituisce un rischio
ge 212/2000) non richiedono la motirilevante per i comuni
vazione. In questo senso, peraltro, si
di minor dimensione deè espresso il Tribunale amministratimografica e con ampie
vo regionale per la Toscana, prima seestensione territoriali,
zione, con la sentenza n. 127/2013. Lo
sui quali una determistesso principio è stato ribadito dal
nazione inesatta delle
Tribunale amministrativo regionale
nuove basi imponibili
della Lombardia, sezione staccata di
può risultare di grande
Brescia, con la sentenza n. 945/2013.
impatto sulle risorse.
Con queste pronunce i giudici amPer questo, era stato
ministrativi hanno precisato che il
chiesto di rinviare tutto
comune non è tenuto a motivare le
al 2015. Ma se così fosscelte su aliquote e tariffe.
se, il buco si aprirebbe
Sergio Trovato
nei conti dello Stato.
Tares, l’ente può predisporre il piano economico-finanziario
È legittimo il piano economico-finanziario della Tares predisposto dal comune anziché, come prevede la legge,
dal gestore del servizio. La stessa
regola vale quest’anno per la Tari.
Inoltre, non sussiste il vizio di motivazione della delibera comunale e
del piano finanziario allegato se dalla documentazione contabile messa
a disposizione di tutti i contribuenti
interessati emerge il pareggio
tra i costi del servizio di smaltimento dei rifiuti e il gettito
del tributo. Lo ha affermato il
Tribunale amministrativo regionale della Sardegna, seconda sezione, con la sentenza n.
816 del 15 ottobre scorso.
Per i giudici amministrativi,
la disciplina Tares che attribuiva al gestore del servizio il
compito di predisporre il piano finanziario non individuava «un riparto di competenze
rigido e potenzialmente idoneo, in
caso di inosservanza, a determinare
l’illegittimità per motivi formali di
tale atto».
Le associazioni di consumatori,
la Confesercenti e altri enti avevano contestato la violazione dell’art.
14, comma 23, del dl salva Italia
(201/2011), in quanto il piano economico e finanziario in base al quale
erano state approvate le tariffe Tares
anziché redatto e elaborato dal soggetto incaricato del servizio (nella
specie la società Nuoro Ambiente
Spa), come previsto dalla norma sopra citata, era invece stato predisposto dallo stesso consiglio comunale,
che ex lege l’aveva poi approvato.
In effetti, anche per la Tari spetta al gestore redigere il Pef. Il
comma 683 della legge di Stabilità
(147/2013), infatti, allo stesso modo
demanda al consiglio comunale o ad
altra autorità competente il potere
di approvare, entro il termine fissato
da norme statali per l’approvazione
del bilancio di previsione, le tariffe
della Tari in conformità al piano finanziario redatto dal soggetto che
svolge il servizio. Va ricordato che nel
piano finanziario sono individuati e
classificati i costi che devono essere
integralmente coperti con le entrate
derivanti dalla tassa rifiuti. In questo
piano devono essere indicati tutti i
costi del servizio, di gestione, d’uso
del capitale, fissi e variabili, nonché
le eventuali riduzioni e agevolazioni.
I costi vanno ripartiti tra utenze domestiche e non domestiche.
Secondo il Tar, la ratio di attribuire al gestore del servizio il compito
di predisporre il Pef e al consiglio
comunale la competenza sulla sua
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
ENTI LOCALI
Venerdì 7 Novembre
Novembr 2014
43
LEGGE DI STABILITÀ/ A rischio anche gli ufici di informazione e assistenza per i turisti
Province, addio alla formazione
Senza assunzioni flessibili impossibile organizzare i corsi
Pagina a cura
LUIGI OLIVERI
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
DI
rischio i corsi di formazione professionale
gestiti direttamente
dalle province e gli altri servizi sociali, per il lavoro
e per il turismo. Il disegno di
legge di Stabilità per il 2015,
oltre ad apportare tagli alle
spese correnti delle province in
proporzione di decine di volte
più elevati di quelli di regioni
e comuni, di fatto, impone un
divieto totale ed assoluto di effettuare assunzioni a qualsiasi
titolo, anche flessibili. Ciò impedirà alle province di portare
regolarmente a termine le funzioni e le attività caratterizzate
da un elevato utilizzo di personale a tempo determinato o con
altre forme diverse da quelle a
tempo indeterminato, già vietato dal 2012. I primi a soffrirne
saranno i corsi di formazione
professionale. Molte regioni, a
seguito dell’attuazione del dlgs
112/1998, hanno conferito alle
province la diretta erogazione
di corsi di formazione professionale, compresi quelli dell’area
A
giovani, funzionali all’acquisizione della qualifica professionale triennale, che, come è noto,
costituisce uno dei canali alternativi a quello dell’istruzione.
I centri di formazione professionale sono sostanzialmente
vere e proprie scuole e sono
caratterizzati dai medesimi
problemi operativi e gestionali: in particolare le supplenze
del personale docente, dovute
ai frequenti casi di assenza. O
agli altrettanto frequenti casi
di docenti che abbandonano
la docenza in corso d’anno, se
chiamati da altri istituti scolastici, poiché si tratta di docenti
per lo più inseriti nelle graduatorie permanenti. Il divieto
assoluto di assumere imposto
trasversalmente e alla cieca
dal disegno di legge finanziaria
impedirebbe alle province di reperire il personale supplente o
da assumere al posto dei rinunciatari. Con pregiudizio, dunque, per la regolare conclusione
dell’anno formativo. Una misura di corretto contenimento della spesa di personale, dunque,
finirebbe per riverberarsi contro gli allievi, violando il diritto
allo studio ed alla formazione,
riconosciuto dalla Costituzione.
Molte province potrebbero anche trovarsi in forte difficoltà
anche per la gestione dei centri
per l’impiego, in quanto è acclarata la presenza ingente di
personale flessibile, a termine,
interinale o con co.co.co., per
rafforzare le fin troppo esigue
forze lavorative presenti: è ben
noto che in Italia operino nei
servizi per il lavoro poco più di
7 mila dipendenti, a fronte dei
circa 100 mila della Germania.
Altro settore che certamente
risentirebbe in maniera molto
forte del divieto assoluto di
effettuare assunzioni flessibili è il turismo. In molte
regioni, le province hanno la
gestione diretta degli uffici di
informazione e assistenza ai
turisti, nei quali ovviamente
opera personale flessibile in
rapporto alle esigenze stagionali. In assenza di una
revisione del divieto assoluto
di assunzioni, molti di questi uffici non potrebbero che
chiudere, assestando un altro
colpo all’immagine turistica
dell’Italia.
Il default sarà certo nel 2016
Per le province è certo il dissesto finanziario
nel 2016, se non verranno riscritte le regole
sugli equilibri dei bilanci.
L’Unione delle province italiane ha tracciato nei giorni scorsi al governo un quadro che più chiaro non potrebbe essere: per
effetto delle manovre finanziarie di questi
anni e, soprattutto, del disegno di legge di
stabilità, al netto delle spese per il personale ed investimento, la spesa per servizi passerà da poco più di 3 miliardi del 2014, a 2
nel 2015, a 1 nel 2016 e si azzererà nel 2017.
Nel solo 2015, la riduzione media della spesa
corrente per le province sarà del 51%.
La legge di Stabilità 2015 per le province prevede misure draconiane di riduzione
della spesa, che impongono loro di versare
al bilancio dello Stato 1 miliardo. In realtà,
dunque, non diminuisce la spesa nel suo insieme, ma quella per servizi ai cittadini. Il
versamento allo Stato diverrà di 2 miliardi
nel 2016 e 3 miliardi nel 2017, quando la spesa complessiva delle province sarà di circa 6
miliardi, dei quali circa 2 per personale (se
nel frattempo non sarà stato trasferito o
licenziato), 2,7 per spese in conto capitale e
1,2 miliardi per mutui e rimborsi prestiti.
È evidente che nessuna provincia può
chiudere i bilanci pluriennali in pareggio e
già nel 2015 si manifesterà il disequilibrio
strutturale della situazione corrente di
bilancio, oltre al default degli equilibri di
cassa ed allo sforamento generalizzato degli
obiettivi del patto di stabilità interno.
In sostanza, le province si troveranno
nella situazione prevista dall’articolo 244
del dlgs 267/2000, cioè l’impossibilità di garantire «l’assolvimento delle funzioni e dei
servizi indispensabili».
La cosa particolare, però, è che la procedura di dissesto è conseguenza di una mala
gestio dell’amministrazione. Nel caso delle
province, invece, il generalizzato disequilibrio finanziario non è cagionato da errori o
scorrettezze nella gestione, ma direttamente dallo Stato, attraverso le sue disposizioni
normative.
Se, allora, non si cambiano le regole sul
dissesto, si attiverebbero procedure semplicemente lunari e paradossali nei confronti
di enti indotti al default per cause a loro
non imputabili. Sarebbe tutto da vedere
come potrebbero le procure della Corte
dei conti accertare le responsabilità degli
amministratori, come prevede l’articolo 248,
commi 5 e 5-bis, del Tuel, se la causa del
dissesto non è la mala gestio, ma la legge:
chi imputerebbero, il Parlamento?
Ancora, i circa 56 mila dipendenti provinciali rischiano seriamente di essere licenziati o collocati in disponibilità sempre non in
conseguenza di errori nella gestione degli
enti di appartenenza, ma per le scelte legislative. In effetti, se i tagli sulle province
saranno effettuati con le modalità e nelle
misure indicate dal disegno di legge finanziaria, il Governo e il Parlamento otterranno, tramite il dissesto forzato a carico delle
province, l’obiettivo di indurre a decine di
migliaia di licenziamenti, senza doversi addossare la responsabilità di deciderli loro:
infatti, l’attivazione del dissesto farebbe
apparire come autori degli inevitabili licenziamenti le province stesse.
Sarebbe, allora, più corretto e coerente prevedere nei confronti delle province
una procedura speciale di liquidazione o,
quanto meno, di riduzione graduale della
spesa, connessa alla perdita delle funzioni.
In effetti, la riforma Delrio aveva previsto,
sia pur malamente, tale evenienza. Ma, il
Legislatore non vuole attendere gli esiti
della riforma, anche perché è evidente che
la semplice traslazione delle funzioni dalle
province a regioni o comuni ben difficilmente porterebbe a tagli di 3 miliardi: le funzioni, infatti, dovrebbero essere accompagnate
dalle dotazioni di personale e finanziarie
necessarie per svolgerle. Si dimostrerebbe,
dunque, che la riforma Delrio, sul piano economico e finanziario, non conseguirebbe
alcun risultato utile.
Alla mobilità dei dipendenti
non si applica il dl Madia
Alla mobilità dei dipendenti delle province non si
applica il decreto Madia, il dl 90/2014. La disciplina
dei trasferimenti dei lavoratori che saranno interessati (ancora non si sa come) dai trasferimenti delle
funzioni provinciali, infatti, trova integralmente ed
esclusivamente regolazione nella legge 56/2014.
A seguito della presentazione della legge di stabilità
2015 che prevede tagli alla spesa delle province dimostratamente insostenibili e in nessun modo collegabili
agli effetti della riforma Delrio in quanto solo lineari
e forfettari, si iniziano a evidenziare le conseguenze
difficilmente controllabili di una serie di riforme mal
congegnate. Molti osservatori insistono nell’indicare
che ai dipendenti provinciali da mandare in mobilità
verso gli enti che subentrerebbero alle province nella
gestione delle funzioni non fondamentali si applicherebbe la nuova disciplina della mobilità obbligatoria,
quella entro i 50 chilometri per intendersi, introdotta dal dl 90/2014. Le cose, tuttavia, non stanno così.
Il nuovo comma 2 dell’articolo 30 del dlgs 165/2001,
come modificato dalla riforma Madia, costituisce una
norma «generale» sulla mobilità dei dipendenti pubblici, volta principalmente a semplificare i trasferimenti
da una sede all’altra delle medesime amministrazioni.
Tra amministrazioni diverse occorrerebbero specifiche
e preventive convenzioni. Nel caso delle mobilità dei
dipendenti provinciali, in assenza di dette convenzioni, che fin qui nessuno ha intravisto, la mobilità obbligatoria della riforma Madia nemmeno si può applicare,
visto che i dipendenti transiterebbero senz’altro verso
altre amministrazioni.
Non basta. Punto centrale della mobilità obbligatoria dell’articolo 30, comma 2, novellato, è l’incentivo
economico riconosciuto agli enti che acquisiscono
personale in mobilità. Si tratta di risorse corrispondenti al cinquanta per cento del trattamento economico spettante al personale trasferito, per evitare che
l’effetto della mobilità riduca le quote individuali di
trattamento accessorio dei dipendenti dell’ente di destinazione. Per assicurare queste risorse incentivanti
la mobilità, il decreto Madia ha introdotto una sorta
di fondo di rotazione, dell’ammontare di 30 milioni a
decorrere dal 2015. I dipendenti provinciali da trasferire oscillano, secondo le stime possibili, tra i 12 mila
e i 15 mila. Il costo medio dei dipendenti provinciali è circa 30 mila euro l’anno. Facendo brevi e facili
conti, si comprende che il fondo potrebbe assicurare
incentivi alle amministrazioni per non più di 1.000
dipendenti e, dunque, risulterebbe del tutto insufficiente e inutile per la riforma delle province. La regolazione del trasferimento dei dipendenti provinciali,
invece, sta tutta nell’articolo 1, comma 96, lettera a),
della legge Delrio. Si prevede che il personale trasferito mantenga la posizione giuridica ed economica,
con riferimento alle voci del trattamento economico
fondamentale e accessorio, in godimento all’atto del
trasferimento, nonché l’anzianità di servizio maturata. Per assicurare che l’ente destinatario non si veda
ridotte le disponibilità per la spesa di personale, la
citata norma impone alle province di trasferire le
risorse che finanziano il trattamento economici dei
dipendenti provinciali agli enti di destinazione. Ciò,
in modo che le risorse destinate a finanziare le voci
fisse e variabili del trattamento accessorio, nonché
la progressione economica orizzontale vanno a costituire specifici fondi, distinti da quello contrattuale
previsto per la generalità dei dipendenti, e destinati
esclusivamente al personale trasferito. Pertanto, la
legge 56/2014 prevede una disciplina totalmente diversa e un finanziamento del 100% della spesa del
personale da trasferire, stimabile, se i dipendenti da
mandare in mobilità fossero 12 mila, in 360 milioni di
euro, più gli oneri, per giungere a più di 400 milioni.
Il che significa, per le province, un ulteriore taglio
alle proprie disponibilità, che si aggiunge al taglio a
regime, nel 2017, di 3,585 miliardi conseguente ai dl
66/2014 e alle disposizioni della legge di Stabilità, se
rimarrà confermata nell’attuale testo, che condanna
senza appello le province al default.
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
44
Venerdì 7 Novembre 2014
A G E VO L A Z I O N I
La Commissione promuove un ricco ventaglio di iniziative. A cominciare dal progetto Cosme
Pioggia di fondi Ue sugli enti
Finanziati gemellaggi, turismo, agricoltura e pesca
Pagina a cura
ROBERTO LENZI
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
DI
a Commissione europea è sempre più vicina agli enti locali che
promuovono azioni positive su svariati fronti. Non
solo gemellaggi e scambi di
buone pratiche, gli enti locali possono finanziare anche
iniziative sul fronte del turismo, oltre che dell’agricoltura e della pesca e di altre
tematiche. Tra i bandi di contributo di prossima scadenza
segnaliamo un invito relativo
al programma Cosme, che si
pone l’obiettivo di sostenere il
settore turistico, due bandi sul
fronte della pesca e dell’agricoltura, un bando a favore del
settore della partecipazione
democratica. I bandi vengono lanciati periodicamente e
possono essere reperiti sui siti
internet delle direzioni generali di riferimento presso la
Commissione europea.
L
Cosme per il turismo
Il bando si propone di incrementare il flusso turistico nelle aree di interesse nei periodi
di media e bassa stagione. I
progetti devono fare particolare riferimento al target dei
giovani e degli anziani. Gli
obiettivi del bando sono di sostenere l’estensione della stagione turistica, contribuendo
in tal modo a migliorare la
competitività, l’occupazione e
la crescita delle pmi, nonché
di promuovere la cooperazione
transnazionale tra il più ampio numero possibile di attori
lungo la catena turistica. Inoltre, il bando vuole facilitare
partenariati pubblico-privati
europei e rafforzare in anziani
e giovani il sentimento di cittadinanza europea attraverso
l’aumento della mobilità intraUe. Finanzia la progettazione
di prodotti turistici ad hoc, oltre alla realizzazione di test
pilota del prodotto e l’analisi
dei risultati ottenuti. Le domande devono essere presentate entro il 15 gennaio 2015.
Le risorse stanziate ammontano a 1,8 milioni di euro e il
contributo copre fino al 75%
dei costi ammissibili.
Contributi per informare gli agricoltori
La Commissione europea
sostiene iniziative di informazione riguardanti la Politica agricola comune (Pac) per
il 2015. Obiettivo delle azioni
di informazione è, in particolare, contribuire a spiegare,
attuare e sviluppare la Pac
e a sensibilizzare l’opinione
pubblica sui suoi contenuti e
obiettivi. Per i cittadini, i temi
prioritari riguarderanno argomenti generali relativi alla
Pac e dovrebbero concentrarsi
sui suoi tre elementi centrali:
sicurezza alimentare, gestione
sostenibile delle risorse naturali e sviluppo delle zone rurali. Queste azioni sono volte a
informare un gran numero di
persone sui temi fondamentali
della nuova Pac.
Le azioni destinate agli operatori rurali dovrebbero concentrarsi sull’esecuzione delle
misure introdotte nel quadro
della recente riforma della Pac
e sulle questioni specifiche riguardanti le iniziative strategiche avviate dopo la riforma
della Pac, come «l’agricoltura
biologica».
Sono finanziabili azioni di
informazione da realizzare tra
il 1° maggio 2015 e il 30 aprile 2016. Gli enti locali possono
presentare richiesta di contributo entro il 5 gennaio 2015.
Le risorse a disposizione ammontano a 3 milioni di euro e
si traducono in contributo del
50% delle spese ammissibili.
Ai disabili
10 milioni
Sardegna,
aiuti al Tpl
Fondi per monitorare le
attività di pesca
Il bando finanzia attività di
monitoraggio e raccolta dati
sulle attività di pesca. Il budget stanziato dalla Commissione europea è di 800 mila
euro. Possono presentare progetti anche gli enti locali e il
Mediterraneo è uno dei mari a
cui può far riferimento l’analisi. La scadenza per presentare
domanda è fissata al 15 gennaio 2015.
Il ministero del lavoro
e delle politiche sociali
finanzia la sperimentazione del modello di
intervento in materia
di vita indipendente e
inclusione nella società
delle persone con disabilità. Le proposte dovranno pervenire al ministero entro il 21 novembre
2014. Le linee guida sono
pubblicate sul sito istituzionale www.lavoro.gov.it
del ministero del lavoro
e delle politiche sociali.
I progetti devono prevedere il supporto al contestuale rafforzamento
del diritto del cittadino
con disabilità e del dovere del sistema dei servizi
di elaborare in accordo
e condivisione, una progettazione personalizzata e la definizione di
un budget integrato di
progetto. A tale proposito, il decreto invita a
sviluppare le progettazioni in un contesto di
accordi di collaborazione fra le diverse filiere
amministrative (sociale,
sanitaria, istruzione e
università, di inserimento lavorativo) al fine di
implementare interventi che permettano progettazioni integrate. Le
proposte devono essere
presentate dalle Regioni e dalle Province autonome. Il finanziamento
non può eccedere l’80%
del costo complessivo,
fino a 80 mila euro.
La Regione Sardegna
ha stanziato oltre 2,7
milioni di euro per
sostenere i comuni
nell’acquisto di mezzi
per il trasporto locale
oltre che di mezzi per
la manutenzione del
territorio. Lo prevede
il bando del Piano di
sviluppo rurale della
misura 321 «Servizi essenziali per l’economia
e la popolazione rurale». Grazie al bando, i
comuni singoli o associati che manifestano
interesse potranno
acquistare macchine
e mezzi per la tutela ambientale, per la
cura, e per il ripristino, la manutenzione e
la tutela del territorio.
Questi possono essere
mezzi polifunzionali,
macchine operatrici e
mezzi fuoristrada cinque posti con vano di
carico per attrezzature e strumenti di lavoro. Gli enti potranno
acquistare automezzi
con un massimo di nove
posti per l’implementazione del trasporto
locale, anche a richiesta, allestiti per il
trasporto dei disabili.
Ciascun Comune può
presentare un’unica
manifestazione di interesse. La manifestazione d’interesse dovrà essere presentata
entro le ore 18 del 10
novembre 2014.
Promuovere la cittadinanza europea
Nell’ambito del programma
comunitario Justice, è stato
lanciato un bando per finanziare progetti che promuovano la cittadinanza europea. Lo
stanziamento di 1,5 milioni di
euro è destinato a finanziare
progetti transnazionali e / o
nazionali che contribuiscono
a promuovere e valorizzare il
esercizio dei diritti derivanti
dalla cittadinanza dell’Unione. Gli enti locali devono proporre attività per migliorare
le conoscenze e le competenze
sulle norme comunitarie in
materia di libera circolazione
e identificare e promuovere lo
scambio e la diffusione delle
migliori pratiche. Il bando scadrà il 4 febbraio 2015.
a cura di
STUDIO R.M.
VIA V. MONTI 8, 20123 MILANO
02 22228604 - FAX 0247921211
VIA C. MASSEI 78, 55100 LUCCA
TEL. 058355465 - FAX 0583587528
TEL.
WWW.STUDIORM.EU
SKYPE: STUDIORMMILANO
!-)+*'11"1'+*& %&' .'./&)' $+*/"#'('
& #'("*$' ,0##('$'
"-&/1 46221351 *13/&5-71 )( 12)3&5-71 &+.- #05- '10 4)37-9- -0!,164) ) (- &*6&0'&/)051!
+3&9-) &( 60 5)&/ )42)351 '1/21451 &0',) (& $&+-10-)3- 2317)0-)05- (& #05- +-: 42)3-/)05&513"&..5)42)3-)09& &77-&5& 0). &$%& '10 -. "-2&35-/)051 (- #'101/-& ) ,&0&+)/)05 ()..5.0-7)34-5: (- --4&
0)..5&//-51 (). -31+)551 3*)()3&.-4/1 )''1605&/-.-514! +3&9-) &. .&7131 '1/2-651 46- 5&71.- (- 06/)314- #05- +1'&.42)3-/)05&513- ) 010! 231210-&/1 4)37-9- &.5&/)05) 06&.-6'&5- 2)3 &**3105&3) &()+6&5&/)05) .) 231/.)/&5-',) )
.) 12213560-5: '100)44) &..5)053&5& -0 7-+13)! (&. %2 +)00&-1 &$%'! ()..& $-*13/& ()..5)3/10-99&9-10) ()- 4-45)/'105&/-.- )8 ".+4" 0" %%(#%%"
noi siamo pronti, e tu?
1405!214/ #')$ &(*%%% ! ,63541::,:154/+-/4865789.1/48125-,21"18
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
O S S E RVATO R I O V I M I NA L E
Venerdì 7 Novembre 2014
Ve
45
Il Viminale ha chiarito che la materia rientra nelle prerogative statali
Giunte, decide la legge
Sul numero degli assessori lo statuto non conta
n caso di mancato
adeguamento statutario alla vigente
normativa in materia di composizione della
giunta, si deve applicare
la norma transitoria di
cui all’ art. 47, comma 5,
del dlgs n. 267/2000, che
prevede, per i comuni
con popolazione compresa tra 10 mila e 100 mila,
che la giunta sia composta nella misura massima
di sei assessori?
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
I
L’art. 11, comma 7 della
legge 3 agosto 1999, n. 265,
confluito nell’art. 47 del Tuel
n. 267/2000, ha modificato
la disciplina dettata dalla
legge n. 142/90 in tema di
composizione delle giunte,
demandando allo statuto la
determinazione del numero
degli assessori sulla base di
un nuovo sistema di calcolo
ancorato all’entità numerica
dei consiglieri piuttosto che
alla fascia demografica di
appartenenza dell’ente locale, come previsto in precedenza
Tali disposizioni sono state, inoltre, integrate dalla citata disciplina «transitoria»,
di immediata applicazione
fino all’adozione di una
specifica norma statutaria.
I parametri indicati dal richiamato art. 47, comma 5,
si sostituivano automaticamente alle disposizioni statutarie esistenti
Nel caso di specie, lo statuto comunale è stato modificato successivamente
all’entrata in vigore della
legge 265/99, tant’è che
l’ente si è adeguato, individuando il numero massimo di dieci assessori che
corrispondono esattamente
ad un terzo dei consiglieri
spettanti al comune secondo
la previsione dell’originario
comma 1 dell’art. 47.
I successivi interventi
normativi del legislatore,
finalizzati a disciplinare la
composizione numerica delle giunte (art.2, comma 23
della legge n. 244/2007; art.
2, comma 185, della legge
n. 191/09, come modificato
dall’art. 1, comma 1-bis, del
LO SCAFFALE DEGLI ENTI LOCALI
Autore – Marcello Quecchia
Titolo – Fattura elettronica
negli enti locali e nelle altre
pubbliche amministrazioni
Casa editrice – Maggioli,
Rimini, 2014, pp. 164
Prezzo – 36 euro
Argomento - L’obbligo di
fatturazione elettronica per
i rapporti commerciali con
la pubblica amministrazione comporta una profonda
riorganizzazione degli uffici e delle procedure. Il volume edito dalla Maggioli
analizza la normativa e
la prassi di riferimento e
approfondisce i numerosi
obblighi e adempimenti
degli enti, precisandone
le relative scadenze. Viene quindi trattata tutta
la materia attinente alla
conservazione delle fatture
elettroniche, anche con riferimento ai riflessi fiscali.
Vengono definiti con precisione il formato e il contenuto obbligatorio delle
fatture elettroniche, nonché
i rapporti con il sistema di
interscambio, che funge da
esclusiva interfaccia tra
il fornitore e la pubblica
amministrazione. Vengono analizzate le verifiche
che effettua il sistema di
interscambio e le tipologie
di messaggi che il sistema
stesso fornisce ai fornitori e
alle pubbliche amministrazioni. Anche per le aziende
private fornitrici saranno
necessari dei profondi cambiamenti gestionali: la p.a.
dovrà infatti informarle
per tempo sugli obblighi e
sui relativi adempimenti. Il
libro affronta quindi tutti i
passaggi che devono essere
effettuati per essere pronti
a gestire con tranquillità
ed efficienza le nuove procedure, proponendo al lettore
numerosi schemi degli atti a
tal fine necessari, tra l’altro
in formato completamente
modificabile nel cd-rom
allegato al volume.
Autori – Aa.vv.
Titolo – Testo Unico degli
enti locali
Casa editrice – Cel editrice,
Pescara, 2014, pp. 475
Prezzo – 31 euro
Argomento – Il volume
raccoglie il testo integrale
del decreto legislativo n.
267/2000 e successive modifiche e integrazioni, meglio
noto come Testo Unico delle leggi sull’ordinamento
degli enti locali. Grazie
al suo comodo formato, il
libro può essere conservato
sempre a portata di mano e
consente al lettore una veloce consultazione del testo
normativo di riferimento
per l’amministrazione e la
gestione degli enti locali.
Gianfranco Di Rago
LE
RISPOSTE AI QUESITI
SONO A CURA
DEL DIPARTIMENTO AFFARI
INTERNI E TERRITORIALI
DEL MINISTERO DELL’INTERNO
dl n. 2/2010 convertito nella
legge n. 42/2010, che ha ridotto il numero massimo degli assessori a un quarto dei
consiglieri; art. 16, comma
17, del dl n. 138/2011, convertito in legge n. 148/2011;
art. 1, comma 135, della legge n. 56/2014), hanno inciso in maniera significativa
sull’autonomia delle amministrazioni locali, in quanto
immediatamente precettivi,
sia in carenza di una modifica espressa del Tuel che in
assenza dell’adeguamento
statutario da parte dell’ente interessato, e rendono, ormai, sostanzialmente inapplicabile sia il comma 1 che
il comma 5 dell’art. 47 del
dlgs n. 267/2000.
In merito, la circolare del
ministero dell’interno n. 2379
del 16/2/2012, ha chiarito che
la determinazione numerica
degli assessori rientra nella
materia «organi di governo»
dei comuni rimessa, ai sensi
dell’art. 117, comma 2, lett.
p) della Costituzione, alla
potestà legislativa esclusiva
dello stato. Pertanto le dispo-
sizioni statutarie, allorché
incompatibili con intervenute modifiche normative,
non trovano applicazione
anche in relazione a quanto
disposto dall’art. 1, comma 3,
del Tuel n. 267, per il quale
«l’entrata in vigore di nuove
leggi che enunciano espressamente i principi che costituiscono limite inderogabile
per l’autonomia normativa
dei comuni e delle province
abroga le norme statutarie
con essi incompatibili. I consigli comunali e provinciali
adeguano gli statuti entro
centoventi giorni dalla data
di entrata in vigore delle leggi suddette».
Nella fattispecie, lo statuto del comune prevede un
numero massimo di dieci assessori, pertanto il mancato
adeguamento dello stesso
alla più recente normativa
rende comunque applicabile
il parametro massimo previsto dalla legge che consente,
ai comuni della medesima
fascia demografica, la presenza di un numero massimo di sette assessori.
AVVISO AL PRIMO
DEI NON ELETTI
L’avviso di convocazione della prima seduta
del consiglio comunale,
in caso di dimissioni di
un consigliere, avrebbe
dovuto essere notificato
anche al candidato risultato primo dei non eletti,
chiamato a surrogare il
consigliere dimessosi,
successivamente alla
proclamazione dei risultati ?
In merito alla regolarità della convocazione
della prima adunanza del
consiglio comunale, con
la circolare del ministero dell’interno n. 5 del 13
settembre 2005 stabilisce
che i consiglieri surroganti non devono essere convocati per la seduta in cui
si procede alla surroga, in
quanto i medesimi entrano
in carica, ai sensi dell’art.
38 del decreto legislativo n.
267/2000, solo «dopo l’adozione della delibera di surroga».
CONCORSI
Campania
Piemonte
Coordinatore unico a tempo determinato. Comune di Baronissi (Sa), un posto
Scad:1/12/2014.Tel. 089/828211.G.U. n.
85
Dirigente amministrativo. Comune di
Benevento, un posto. Scadenza:
13/11/2014. Tel. 0824/772270. G.U. n. 80
Dirigente tecnico. Comune di Benevento, un posto. Scadenza: 13/11/2014.
Tel. 0824/772270. G.U. n. 80
Istruttore amministrativo. Comune di
Mondovì (Cn), un posto. Scadenza:
1/12/2014. Tel. 0174/559211.
Gazzetta Ufficiale n. 85
Lazio
Funzionario amministrativo contabile e
informatico. Comune di Saracinesco
(Roma), un posto. Scadenza: 1/12/2014.
Tel. 0774/791004. G.U. n. 85
Liguria
Dirigente del settore economico finanziario. Comune di Finale Ligure (Sv), un
posto. Scadenza: 27/11/2014.
Tel. 019/6890311. G.U. n. 84
Lombardia
Collaboratore amministrativo.
Comune di Curno (Bg), un posto. Scadenza: 4/12/2014. Tel. 035/603058. G.U. n. 86
Funzionario tecnico. Comune di
Gorgonzola (Mi), un posto. Scadenza:
13/11/2014. Tel. 02/95701209.
G.U. n. 80
Istruttore informatico. Comune di
Samarate (Va), un posto. Scadenza:
13/11/2014. Tel. 0331/221416. G.U. n. 80
Puglia
Agente di polizia urbana part-time.
Comune di Villa Castelli (Br), un posto.
Scadenza: 24/11/2014. Tel. 0831/869209.
G.U. n. 83
Sardegna
Istruttore direttivo a tempo parziale.
Comune di San Teodoro (Ot), un posto. Scadenza: 17/11/2014. Tel. 0784/8600. G.U. n. 81
Istruttore direttivo pedagogista part-time.
Comune di Portoscuso (Ci), un posto. Scadenza:
20/11/2014.
Tel. 0781/5111411. G.U. n. 82
Istruttore direttivo tecnico a tempo
parziale. Comune di Orgosolo (Nu), un posto.
Scadenza: 20/11/2014.
Tel. 0784/400900. G.U. n. 82
Toscana
Istruttore direttivo tecnico. Comune di
Cecina (Li), un posto. Scadenza: 1/12/2014.
Tel. 0586/611627. G.U. n. 85
Umbria
Collaboratore contabile a tempo parziale. Comune di Giove (Tr), un posto. Scadenza:
13/11/2014. Tel. 0744/992928. G.U. n. 81
Marche
Veneto
Istruttore direttivo amministr.
Comune di Grottammare (Ap), un posto.
Scadenza: 4/12/2014. Tel. 0735/739210.
G.U. n. 86
Istruttore amministrativo a tempo
parziale. Comune di Barbona (Pd), un posto.
Scadenza: 17/11/2014.
Tel. 0425/607093. G.U. n. 81
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
46
Venerdì 7 Novembre 2014
SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Il dlgs 33/2013 va esteso a tutti i soggetti che operano con risorse pubbliche
Obblighi di trasparenza per tutti
Le partecipate devono applicare le norme anticorruzione
DI
ALESSANDRO MANETTI*
Anac ha recentemente reso pubblico un report sugli esiti dell’attività di vigilanza in
materia di trasparenza, che
evidenzia gli inadempimenti in
cui sono incorsi molti enti pubblici tenuti ad osservare le disposizioni del dlgs 33/2013. Le
verifiche sono state attivate sia
d’ufficio, che in seguito alle 258
segnalazioni ricevute dall’Autorità dall’inizio dell’anno fino
al 24 ottobre scorso. Ogni segnalazione è stata soggetta a
una verifica della sua fondatezza mediante accesso al sito
web istituzionale dell’amministrazione segnalata; successivamente, nei casi in cui si sia
reso necessario, l’Autorità ha
chiesto all’ente inadempiente
di adeguarsi alle previsioni di
legge entro un termine prestabilito. Nel 55% dei casi è stato
rilevato un completo adeguamento alle prescrizioni, nel
30% dei casi un adeguamento
parziale e nel rimanente 15%
un mancato adeguamento.
Secondo quanto previsto dal
Piano nazionale anticorruzione, la trasparenza rappresenta
uno strumento essenziale per
assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del
buon andamento delle pubbliche amministrazioni, così
come sanciti dall’art. 97 della
Costituzione, per favorire il
controllo sociale sull’azione
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
L’
amministrativa e per promuovere la diffusione della cultura
della legalità e dell’integrità
nel settore pubblico.
La trasparenza è quindi un
metodo fondamentale per il
controllo da parte del cittadino
e/o utente delle decisioni della
pubblica amministrazione e,
quindi, è uno strumento di deterrenza contro la corruzione,
concetto che comprende tutte
quelle situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa,
si riscontri l’abuso da parte di
un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati.
Le situazioni rilevanti sono
dunque più ampie della fattispecie penalistica che è disciplinata negli artt. 318 e seguenti
del codice penale.
Spesso però si commette
l’errore di considerare la lotta
alla corruzione e gli obblighi di
trasparenza come obiettivi non
collegati fra loro; in realtà, invece, essi sono intrinsecamente
uniti, in quanto gli obblighi di
trasparenza previsti dal dlgs
33/2013, insieme alle disposizioni sulle incompatibilità e
inconferibilità degli incarichi
di cui al dlgs 39/2013, sono il
mezzo principale, ancorché non
esclusivo, attraverso il quale si
persegue l’obiettivo della lotta
alla corruzione sancito dalla
legge 190/2012.
È quindi del tutto logico che
l’obiettivo della lotta alla corruzione non debba essere per-
seguito solo dalle amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2
del dlgs 165/2001, ma anche da
tutti quei soggetti che operano
prevalentemente con risorse
pubbliche a prescindere dalla
forma giuridica che assumono,
come enti pubblici economici,
enti di diritto privato in controllo pubblico, società partecipate dalle amministrazioni
pubbliche e da quelle da esse
controllate.
Tuttavia, anche a causa di
un testo normativo piuttosto
articolato e di non immediata
comprensione, nonostante le
interpretazioni fornite dalla
Civit (oggi Anac) e dal dipartimento della funzione pubblica con la circolare n. 1 del
14/02/2014, solo recentemente
molti organismi partecipati
dalle amministrazioni pubbliche hanno iniziato ad assumere le iniziative necessarie per
dare concreta attuazione alle
disposizioni anticorruzione.
Una recente spinta verso
l’adeguamento è giunta dalle
prefetture che, in base del protocollo sottoscritto fra l’Anac
e il ministero dell’interno,
hanno invitato gli enti locali a
fornire chiarimenti in merito
all’adozione da parte dei loro
organismi controllati degli atti
previsti dalla legge 190/2012.
Inoltre, l’art. 19, comma 5 del dl
90/2014, convertito con modificazioni dalla legge 114/2014,
ha previsto che, salvo che il
fatto costituisca reato, in caso
di omissione dell’adozione dei
piani triennali di prevenzione
della corruzione, dei programmi triennali di trasparenza o
dei codici di comportamento,
l’Anac applica una sanzione
amministrativa compresa fra
€ 1.000 e € 10.000, che verrà
comminata al termine del
procedimento individuato dal
regolamento dell’Autorità che
è stato approvato lo scorso 9
settembre.
Inoltre, l’art. 24-bis del dl
90/2014 ha risolto i dubbi che
erano sorti in merito all’ambito
soggettivo di applicazione degli obblighi sulla trasparenza,
riconfermando di fatto quanto
già sostenuto dal dipartimento delle funzione pubblica
nella circolare n. 1/2014 sopra
richiamata. Il nuovo art. 11
del dlgs 33/2013, riformato
dal dl 90/2014, prevede che
le regole sulla trasparenza
devono essere applicate dalle
pubbliche amministrazioni
individuate all’art. 1, comma 2
del dlgs 165/2001, ivi comprese le Autorità amministrative
indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione, ma anche
ai seguenti soggetti: I) enti di
diritto pubblico non territoriali nazionali, regionali o locali,
comunque denominati, istituiti, vigilati, finanziati dalla
pubblica amministrazione che
conferisce l’incarico, ovvero, i
cui amministratori siano da
questa nominati; II) limitatamente all’attività di pubblico
interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea, agli enti di diritto privato
in controllo pubblico, ossia, alle
società e agli altri enti di diritto
privato che esercitano funzioni
amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi
pubblici, sottoposti a controllo
ai sensi dell’art. 2359 del codice
civile da parte di pubbliche amministrazioni; III) enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in
assenza di una partecipazione
azionaria, poteri di nomina dei
vertici o dei componenti degli
organi, limitatamente all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o
dell’Unione europea; iv) società
a partecipazione pubblica minoritaria, limitatamente all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale
o dell’Unione europea (a questi
soggetti si applicano solo le disposizioni dell’art. 1, commi 1533 della legge 190/2012).
È quindi logico aspettarsi che
anche il complesso mondo delle
società a partecipazione pubblica, siano esse strumentali,
di gestione dei servizi pubblici
locali o di altra tipologia, finirà, seppur con qualche ritardo,
per adeguarsi alla normativa
vigente in materia di anticorruzione e trasparenza.
*dottore commercialista
e revisore legale in Prato
La tassa sui telefonini si paga necessariamente assieme alla bolletta
Con una recentissima sentenza
della Corte di cassazione, i giudici
di legittimità hanno ritenuto dovute e pertanto legittime, le sanzioni
relative alla Tassa di concessione
governativa (Tcg) sui cellulari,
comminate nel caso di tardivo versamento della stessa.
La questione, pur riguardando
un ampio tema, quello della Tcg
sulla telefonia mobile, ormai ampiamente dibattuto anche da chi
scrive su queste colonne, desta
comunque un qualche interesse
proprio perché inerisce un aspetto poco dibattuto, quale quello del
termine del versamento della suddetta imposta.
La sentenza in argomento, la n.
21777 della Corte di cassazione,
V sezione, depositata il 15 ottobre scorso, affronta la fattispecie
di alcuni avvisi di accertamento
emessi dall’Agenzia delle entrate nei confronti di Trenitalia, che
contestavano il tardivo versamento della Tassa di concessione
governativa., effettuato dopo la
scadenza dei termini di pagamento della bolletta delle utenze di
telefonia mobile.
Secondo i supremi giudici, «a
norma della nota 1 all’art. 21 della Tariffa annessa al dpr n. 641 del
1972 (così numerato dal dm 28 dicembre 1995, in sostituzione della
precedente voce n. 131, introdot- dotta nel citato dlgs n. 259, art.
ta con il dl n. 151 del 1991, art. 3, 160, sicché il rinvio operato dalla
convertito con modificazioni dalla regola tariffaria deve attualmente
legge n. 202 del 1991), la tassa intendersi riferito all’art. 160, delper la licenza o il documento so- la nuova normativa.
«La tassa suddetta, compatibile
stitutivo per l’impiego di apparecchiature terminali per il servizio col diritto comunitario (cfr. Corte
radiomobile terrestre è «dovuta di giustizia ord. 12/12/2013 in Ccon riferimento al numero di mesi 335/13, Umbria Packaging srl), è,
di utenza considerati in ciascuna quindi, dovuta dall’utente, che abbolletta, congiuntamente al cano- bia concluso un contratto di diritto
privato col gestore della rete, unine di abbonamento».
La Cassazione preliminarmen- tamente al canone d’abbonamente rammenta la debenza generale to, avendo quale suo presupposto
dell’imposta, in virtù sia dell’in- l’impiego del telefono e non la forterpretazione autentica sancita nitura del servizio».
Per entrare nello specifico tema
dal legislatore nell’art. 2, comma
4 del dl n. 4 del 2014, convertito del termine del versamento, ad
con modifi cazioni dalla legge n. avviso della Cassazione, la parole
50 del 2014, che in base alle argo- «congiuntamente», usata dal dianzi
mentazioni riprese dalle Sezioni citato art. 21 - nota 1- della tariffa
unite della stessa Corte di cas- della Tcg, «deve essere interpresazione nelle sentenze nn. 9560- tata secondo lo stesso significato
lessicale dell’avverbio, che vale,
9566 del 2014.
Infatti ad avviso della Cassazio- pure, ad indicare il termine per il
ne, l’abrogazione del dpr n. 156 del relativo pagamento, termine che
1973, art. 318, ad opera del dlgs resta, appunto, determinato per
n. 259 del 2003, art. 218, lett. s, relationem in riferimento a quello
non ha fatto venire meno l’assog- previsto per il pagamento delle singettabilità dell’uso del «telefono gole bollette emesse dal gestore».
Il contribuente
cellulare» alla tassa
aveva nel corso dei
di cui all’art. 21 delPagina
a
cura
di
due gradi di giudila tariffa allegata al
FINANZA PER LE
zio (entrambi ad
dpr n. 641 del 1972,
NFRASTRUTTURE
S.
P
.A.
I
esso favorevoli),
in quanto la relativa
invero, negato che
previsione è ripro-
il termine contrattuale del pagamento, stabilito pattiziamente tra
il gestore e l’utente, riguardasse
anche quello relativo al versamento della tassa dovuta; di diverso
avviso invece si è espressa la Cassazione nel senso di ricondurre
anche tale obbligo tributario nel
termine stabilito tra le parti.
Né per la Cassazione ha pregio,
ai fini della fattispecie in esame,
che il termine stabilito dal dm 24
settembre 1991, preveda un termine diverso per il versamento della
tassa di concessione riscossa dal
gestore e versata all’erario.
Va rilevato che nel passato, invero si era invece ritenuto, da parte
della Commissione tributaria regionale di Roma, non sussistere
un termine perentorio, entro cui
il contribuente era tenuto al versamento della Tcg, se questo tardivo pagamento fosse avvenuto nei
120 giorni successivi alla scadenza
contrattuale indicata nella bolletta
inviata all’utente.
La sentenza ora commentata
quindi, costituendo un importante precedente, ha quindi ulteriormente compromesso le possibilità
di successo dei contribuenti nel
contenzioso esistente ad oggi.
Duccio Cucchi
dottore commercialista
e revisore contabile in Firenze
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
47
Venerdì 7 Novembre 2014
Mercati
IN EDICOLA C
CON
& Finanza
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
Il presidente Draghi ribadisce la linea e mette a tacere le voci di fronda nel direttivo
Bce prepara misure tempestive
Da attuare in caso di ulteriore indebolimento nella Ue
acquisti di asset-backed securities che durerà, come anche
quello sui covered bond già
iniziato, almeno due anni.
«Tutte le perdite o i guadagni»
derivanti dal programma di
acquisto di Abs saranno «condivisi tra le banche centrali»
della zona euro, ha precisato
Draghi toccando un aspetto
delicato del programma.
Il presidente della Banca
centrale europea ha anche riconosciuto che sull’economia
della zona euro i rischi continuano a essere al ribasso e
che quindi l’Eurotower deve
essere «pronta ad agire».
Nel complesso, ha fatto
notare Draghi, le misure già
annunciate finora, gli acqui-
l presidente della Bce, Mario Draghi, sembra essere
uscito rafforzato dall’ultimo direttivo della Banca
centrale europea, portando
a casa un voto unanime sul
documento finale e una secca
smentita alle voci di divisioni
interne al board. Inoltre, ha
ribadito che l’Eurotower sta
facendo sul serio sugli stimoli monetari: da una parte ha
dato il mandato al suo staff
per preparare «in maniera
tempestiva» nuove misure, da
attuare, se sarà necessario, e,
dall’altra, ha messo nero su
bianco che gli acquisti di covered bond e Abs dovrebbero
riportare il bilancio della Bce
sui livelli di inizio 2012 (uno
dei punti più controversi con
la Germania).
Nessuna rottura quindi
all’interno del consiglio direttivo. «Non ci sono coalizioni,
non esiste una divisione tra
Nord e Sud», ha infatti detto
Draghi nella conferenza stampa a commento delle decisioni prese, tra le quali quella,
scontata, dei tassi fermi al
minimo storico dello 0,5%.
Al centro del meeting di politica monetaria c’è stato il programma di Abs della Bce.
«Inizieremo presto ad acquistare asset-backed securities»,
ha infatti affermato Draghi. A
chi gli ha chiesto invece se si
fosse parlato anche della possibilità di comprare obbligazioni
societarie, Draghi ha risposto
che, visto il lungo confronto
sul funzionamento del piano
Abs, il board non ha discusso
altre «misure specifiche».
L’Eurotower ha in programma di iniziare questo mese gli
I
sti di covered bond e Abs e le
operazioni di rifinanziamento
di lungo termine mirate (Tltro) «aumenteranno il funzionamento della trasmissione
della politica monetaria, sosterranno le condizioni di finanziamento nella zona euro,
faciliteranno la concessione
di credito all’economia reale e
genereranno spillover positivi
verso altri mercati».
Inoltre, queste misure «allenteranno ulteriormente la
posizione di politica monetaria in maniera più ampia e
sosterranno le nostre forward
guidance sui tassi di interesse
chiave», ha concluso il numero
uno della Bce.
© Riproduzione riservata
Ftse Mib sulle montagne russe. Poi chiude a -0,73%
È stata una giornata nevrotica per gli altri listini: Ibex -0,15%, Ftse 100 Ubi banca -2,59% e Unicredit -0,96%.
le borse europee, che hanno registrato +0,18%, Cac-40 +0,46%, Dax +0,66%. A Positivi Eni (+0,24%), Finmeccanicontinui e anche bruschi alti e bassi, metà seduta, a New York, il Dow Jones ca (+6,25%), dopo l’annuncio di una
sull’onda di notizie che si sono sussegui- segnava +0,26%, l’S&P 500 +0,13%, il sorprendente revisione al rialzo delte nel corso delle contrattazioni. Il trend Nasdaq Composite -0,01%.
la guidance 2014 e A2A (+1,22%).
Quanto allo spread, è sceso dai 160 Sul resto del listino, bene Moleskinegativo è stato alimentato soprattutto dalle parole del presidente della Bce, punti dell’avvio al 2,43% a 154,4 pb, ne (+3,88%), ma soprattutto D’Amico
Mario Draghi e dai dati dell’Ocse, che al 2,39%, dopo un minimo a 151 pb al (+8,49%).
vedono l’Eurozona di nuovo a rischio 2,36%. Il Ftse Mib è stato appesantito
Quanto all’euro, ha chiuso in ribasdeflazione. Per la verità, il discorso di anche da singoli temi come quello di so, ai minimi sul dollaro dopo le paroDraghi, all’inizio, è stato accolto con en- Tenaris (-3,77%) e di Azimut (-2,07%). le di Draghi. La moneta unica è scetusiasmo, visto che sono state smentite In rosso Yoox (-4,71%) e tutto il com- sa sotto la soglia di 1,24 sul biglietto
le voci di spaccature all’interno della parto dei titoli bancari: Banco popo- verde toccando i livelli dell’agosto del
Bce e che comunque ci sono segnali lare -2,38%, Banca Mps -3,62%, Bper 2008 e ha poi chiuso a 1,2425. Euro
concreti che la Banca centrale europea -2,63%, Popolare Milano -4,57%, Intesa in lieve calo anche sullo yen a 142,64.
sta studiano tutte le manovre possibili Sanpaolo -0,53%, Mediobanca -1,71%, Senza scosse il dollaro-yen a 114,82.
per l’immediato futuro. Poi,
Infine il petrolio, ancora in
però, vista la mancanza di
calo: a metà seduta, a New
$)37,9,0
+3&56,50
(,
fatti concreti, a Milano hanYork, il Wti segnava 77,81
no prevalso nuovamente le
dollari al barile contro gli
%655, , 13)99, (, &9,0/,! *0/(,! 4,'&7! .&5)3,)
vendite. Il Ftse Mib ha chiu83,05 dollari del Brent a
13,.) 4, 10440/0 -)++)3) +3&56,5&.)/5) .)/53)
so a 19.286 punti, -0,73%,
Londra.
4, *03.&/0 46 888",5&-,&0++,",5#.)3'&5, '-,''&/(0
peggiore in Europa. Migliori
© Riproduzione riservata
46- 3,26&(30 & ()453& Quotazioni Realtime
TA S S I E VA L U T E
Cambi
Divisa
Quotazioni indicative rilevate dalle banche centrali
Valuta/
Euro
U.i.c.
prec.
Var.
ass.
Cross
su $
Tassi e dati macro
Tassi Euro
Ultima Prece- Variaz.
rilevazione dente assoluta
Corona Ceca
27,769
27,823
-0,0540
22,1850
Tasso ufficiale di riferimento
0,05
0,15
0,10
Corona Danese
7,4404
7,4426
-0,0022
5,9442
Rendistato Bankitalia(lordi)
1,78
-
-
Corona Norvegese
8,5165
8,574
-0,0575
6,8039
Tasso Inflazione ITA
0,10
-0,20
0,30
Corona Svedese
9,2027
9,2164
-0,0137
7,3522
Tasso Inflazione EU
0,30
0,30
0,00
1,453
1,4494
0,0036
1,1608
Indice HICP EU-12
120,30
119,90
0,40
Dollaro Australiano
Dollaro Canadese
Dollaro N Zelanda
1,4281
1,4281
-
1,1409
HICP area EURO ex tobacco
117,43
116,91
0,52
1,617
1,6135
0,0035
1,2918
Tasso annuo crescita PIL ITA
-0,30
-0,30
0,00
Dollaro USA
1,2517
1,248
0,0037
-
Tasso di disoccupazione ITA
12,30
13,60
-1,30
Fiorino Ungherese
310,02
309,05
0,9700 247,6792
Franco Svizzero
1,2045
1,2043
0,0002
0,9623
Rand Sudafricano
13,922
13,9
0,0220
11,1225
0,78615
0,7843
0,0019
0,6281
Yen Giapponese
143,33
143,21
0,1200 114,5083
Zloty Polacco
4,2214
4,2336
Sterlina GB
-0,0122
3,3725
LEGENDA TASSI Prime rate. Il prime rate Abi è la media dei tassi ai migliori clienti
rilevati tra gli istituti bancari. È rilevato ogni quindici giorni, all’inizio e alla metà del mese.
Pil. I tassi di crescita del prodotto interno lordo riportati nella tabella sopra sono rilevati con
periodicità trimestrale. Inflazione. È la variazione dell’indice dei prezzi al consumo rilevato
ogni mese dall’Istat.
Il primo quotidiano
inanziario italiano
E.O.N.I.A.
Scadenza
E.O.N.I.A.
Scadenza
1 sett
1 mese
2 mesi
3 mesi
4 mesi
5 mesi
-0,032
-0,012
-0,021
-0,026
-0,026
-0,026
6 mesi
7 mesi
8 mesi
9 mesi
10 mesi
12 mesi
-0,031
-0,035
-0,039
-0,042
-0,046
-0,051
Preziosi e metalli
Den.
Preziosi ($ per oncia)
Oro
1147,05
Argento
15,51
Palladio
757,6
Platino
1207,7
Metalli ($ per tonn.)
Aluminium
2061
Rame
6638
Piombo
1994,5
Nickel
15325
Let.
1147,4
15,56
760,7
1211
2060
6637
1994
15320
Den.
Stagno
19650
Zinco
2221
Monete e Preziosi (quote in €)
Sterlina (v.c.)
218,94
Sterlina (n.c.)
220,66
Sterlina (post 74) 220,66
Marengo Italiano 172,96
Marengo Svizzero 172,38
Marengo Francese 171,92
Marengo Belga
171,92
Let.
19645
2220,5
240,73
243,38
243,38
195,17
193,96
193,79
193,28
Euribor
Irs
Euribor
Scadenza
Int. Rate Swap (Euro)
Scad. Denaro
Lettera
1 Sett.
2 Sett.
1M
2M
3M
6M
9M
12 M
Fonte: EMMI
-0,018
-0,009
0,009
0,045
0,081
0,184
0,258
0,337
Valori al 5/11/2014
Btp
Btp
Scadenza
Rendimento
2Yr BTP
3Yr BTP
5Yr BTP
10Yr BTP
30Yr BTP
0,675
0,857
1,179
2,382
3,783
1 anno
0,169
0,209
2 anni
0,197
0,237
3 anni
0,245
0,285
4 anni
0,317
0,357
5 anni
0,411
0,451
6 anni
0,524
0,564
7 anni
0,653
0,693
8 anni
0,785
0,825
9 anni
0,913
0,953
10 anni
1,031
1,071
12 anni
1,231
1,271
15 anni
1,448
1,488
20 anni
1,661
1,701
25 anni
1,752
1,792
30 anni
1,795
1,835
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
48
Venerdì 7 Novembre 2014
M E R CAT I E F I NA N Z A
POLAR CAPITAL FUNDS
Comparto
Classe
di Azioni
Global Technology
NAV
EUR
GBP
USD
Healthcare Opportunities
EUR
GBP
USD
Polar Japan Fund
USD
GBP
JPY
UK Absolute Return Class A EUR
Class A GBP
Class A USD
Class I EUR
Class I GBP
Class I USD
Chiara Vita S.p.A.
Via Gaggia, 4
20139 Milano
Valori al
19,28 05/11/2014
15,0600 05/11/2014
24,0600 05/11/2014
19,15
14,9700
10,8800
20,15
12,6100
2309,3000
12,22
10,2523
16,5042
12,5050
10,4927
16,8911
05/11/2014
05/11/2014
29/05/2012
06/11/2014
06/11/2014
06/11/2014
18/11/2013
18/11/2013
18/11/2013
18/11/2013
18/11/2013
18/11/2013
UNIT LINKED
Valori al 06/11/2014
Ivy Gl.Investors Asset Strat.A
EUR 1408,19
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
www.polarcapital.co.uk
APF-Linea bilanciata
APF-Linea europea
APF-Linea mondiale
APF-Linea nord america
Seven Stars Invest
06/11/2014
06/11/2014
06/11/2014
06/11/2014
06/11/2014
Entra in Chiara Vita con
il tuo Smartphone
54,9100
97,7500
59,6700
105,0000
135,1500
Sede secondaria di Milano: via Russoli 5 - 20143
Sede legale: L 2453 Luxembourg . Goldbell 1 - Rue Eugène Ruppert, 5
UNIDESIO 760071
12,146
31/10/2014
UNIDESIO 760129
12,108
31/10/2014
UNIDESIO 760180
11,6320
31/10/2014
UNIDESIO 760072
11,803
31/10/2014
UNIDESIO 760130
10,9080
31/10/2014
UNIDESIO 760182
9,0380
31/10/2014
UNIDESIO 760073
11,842
31/10/2014
UNIDESIO 760137
10,6610
31/10/2014
UNIDESIO 760183
11,279
31/10/2014
UNIDESIO 760074
12,546
31/10/2014
UNIDESIO 760139
11,865
31/10/2014
UNIDESIO 760185
11,2530
31/10/2014
UNIDESIO 760075
12,888
31/10/2014
UNIDESIO 760140
11,9260
31/10/2014
UNIDESIO 760186
11,1940
31/10/2014
UNIDESIO 760078
11,3440
31/10/2014
UNIDESIO 760147
11,8540
31/10/2014
UNIDESIO 760187
11,6030
31/10/2014
UNIDESIO 760080
11,5160
31/10/2014
UNIDESIO 760149
11,8140
31/10/2014
UNIDESIO 760189
11,6160
31/10/2014
UNIDESIO 760082
11,2340
31/10/2014
UNIDESIO 760150
11,8350
31/10/2014
UNIDESIO 760191
10,473
31/10/2014
UNIDESIO 760085
10,811
31/10/2014
UNIDESIO 760156
10,316
31/10/2014
UNIDESIO 760192
11,5770
31/10/2014
UNIDESIO 760088
11,6880
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
11,7080
12,1800
12,2340
UNIDESIO 760193
UNIDESIO 760091
UNIDESIO 760157
UNIDESIO 760198
8,7020
31/10/2014
UNIDESIO 760158
10,2610
31/10/2014
UNIDESIO 760201
11,263
31/10/2014
UNIDESIO 760159
11,7410
31/10/2014
UNIDESIO 760202
11,785
31/10/2014
UNIDESIO 760160
11,418
31/10/2014
UNIDESIO 760203
12,6300
31/10/2014
UNIDESIO 760163
10,1490
31/10/2014
UNIDESIO 760205
10,8770
31/10/2014
UNIDESIO 760095
10,607
31/10/2014
UNIDESIO 760096
10,9710
31/10/2014
UNIDESIO 760098
12,222
31/10/2014
UNIDESIO 760099
11,6320
31/10/2014
UNIDESIO 760102
11,251
31/10/2014
UNIDESIO 760167
11,309
31/10/2014
UNIDESIO 760206
10,8030
31/10/2014
UNIDESIO 760104
10,9610
31/10/2014
UNIDESIO 760169
12,733
31/10/2014
UNIDESIO 760210
11,694
31/10/2014
UNIDESIO 760105
10,7540
31/10/2014
UNIDESIO 760170
11,972
31/10/2014
UNIDESIO 760216
10,669
31/10/2014
UNIDESIO 760106
11,8320
31/10/2014
UNIDESIO 760173
11,4900
31/10/2014
UNIDESIO 760229
10,680
31/10/2014
UNIDESIO 760109
11,4250
31/10/2014
UNIDESIO 760174
11,8470
31/10/2014
UNIDESIO 760234
10,076
31/10/2014
UNIDESIO 760125
12,003
31/10/2014
UNIDESIO 760179
11,422
31/10/2014
UNIDESIO 760235
9,980
31/10/2014
www.aspecta.it
UNIT LINKED - FONDI INTERNI
MetLife Europe Limited
Rappresentanza Generale per l’Italia
Via Andrea Vesalio n. 6
00161 Roma
Valorizzazione al: 05/11/14
MetLife Liquidità
1,000
MetLife Protezione in Crescita 80%
1,194
MetLife Protezione in Crescita 70%
1,283
MetLife Protezione in Crescita 90%
1,091
AZZOAGLIO CONSERVATIVO
6,649
31/10/2014
AZIONARIO GLOBALE
11,247
31/10/2014
AZZOAGLIO DINAMICO
5,380
31/10/2014
BILANCIATO
11,335
31/10/2014
CONSERVATIVE
10,450
31/10/2014
BOND MIX
10,653
31/10/2014
BALANCED
11,455
31/10/2014
GLOBAL EQUITY
13,500
31/10/2014
UNIDESIO OBBLIGAZIONARIO BREVE TERMINE
10,342
31/10/2014
AZZOAGLIO EQUILIBRATO
6,537
31/10/2014
UNIDESIO PRUDENTE
11,489
31/10/2014
UNIDESIO MODERATO
11,551
31/10/2014
UNIDESIO ATTIVO
11,657
31/10/2014
UNIDESIO VIVACE
11,322
31/10/2014
UNIDESIO OBBLIGAZIONARIO MEDIO TERMINE
11,092
31/10/2014
OBBLIGAZIONARIO MISTO
10,512
31/10/2014
UNIDESIO AZIONARIO AREA EURO
10,869
31/10/2014
AZIONARIO EURO
8,590
31/10/2014
UNIDESIO AZIONARIO INTERNAZIONALE
13,886
31/10/2014
1,107
Alico P.P. Global 2027
05/11/14
1,139
05/11/14
1,011
Alico P.P. Global 2028
05/11/14
1,063
FTSE MIB
99,806
05/11/2014
05/11/14
0,989
Alico P.P. Global 2029
05/11/14
1,192
FTSE MIB 2010
99,413
05/11/2014
05/11/14
1,010
Alico P.P. Global 2030
05/11/14
1,167
EUROSTOXX 50 - 2010
100,535
05/11/2014
Alico P.P. Eur 2017
05/11/14
1,040
Alico P.P. Global 2031
05/11/14
1,221
DUAL INDEX - 2012
99,472
05/11/2014
Alico P.P. Eur 2018
05/11/14
1,078
Alico P.P. Global 2032
05/11/14
1,183
DUAL INDEX - 2013
96,592
05/11/2014
Alico P.P. Eur 2019
05/11/14
1,111
Alico Prot.Trim. Eur
05/11/14
1,082
INDEX EURO DIVIDEND - 2013
98,932
05/11/2014
Alico P.P. Eur 2020
05/11/14
1,126
Alico Prot.Trim. Usa
05/11/14
1,085
INDEX EuroCrescita 2014
92,014
05/11/2014
Alico P.P. Eur 2021
05/11/14
1,181
Alico Gest.Bilanc.Glob
05/11/14
1,345
INDEX TOP DIVIDEND 2013
101,975
05/11/2014
Alico P.P. Eur 2022
05/11/14
1,159
Alico Gest.Azion.Glob
05/11/14
1,373
INDEX TRENTA 2011
110,610
05/11/2014
Alico P.P. Eur 2023
05/11/14
1,192
INDEX FOUR E 50 - 2011
106,749
05/11/2014
Alico P.P. Eur 2024
05/11/14
1,135
Alico P.P. Eur 2025
05/11/14
1,142
Alico P.P. Eur 2026
05/11/14
1,395
Alico P.P. Eur 2027
05/11/14
1,166
Alico P.P. Eur 2028
05/11/14
1,059
Alico Monet. Protetto
05/11/14
Alico P.P. Eur 2014
Alico P.P. Eur 2015
Alico P.P. Eur 2016
1,171
Alico Gest.Bilanc.Eur
05/11/14
Alico Gest.Azion. Eur
05/11/14
1,351
1,300
Alico Aper.Indiciz.Eur
05/11/14
0,964
Alico Aper.Indiciz.Usa
05/11/14
INDEX LINKED
INDEX STOXX EUROPE - 2011
106,467
05/11/2014
EUROSTOXX 50 - 2012
105,795
05/11/2014
1,515
Alico Aper.Indiciz.Glo
05/11/14
1,229
Alico Aper.Indiciz.Ita
05/11/14
0,777
PIP - FONDI INTERNI
PREVIMISURATO
PREVIBRIOSO
PREVIDINAMICO
13,420
12,508
13,441
30/10/2014
30/10/2014
30/10/2014
12,255
12,694
12,406
13,017
13,295
13,392
13,027
13,217
14,212
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
31/10/2014
FPA - LINEE
LINEA 1
LINEA 1 - FASCIA A
LINEA 1 - FASCIA B
LINEA 2
LINEA 2 - FASCIA A
LINEA 2 - FASCIA B
LINEA 3
LINEA 3 - FASCIA A
LINEA 3 - FASCIA B
Helvetia Compagnia Italo-Svizzera
di Assicurazioni sulla Vita S.p.A.
Via G.B. Cassinis, 21 - 20139 Milano
Entra in Helvetia con
il tuo Smartphone
Alico P.P. Eur 2029
05/11/14
Alico P.P. Eur 2030
05/11/14
1,188
Alico Liquidita’
05/11/14
1,076
Alico P.P. Eur 2031
05/11/14
1,204
Alico R. Prudente
05/11/14
1,186
Alico P.P. Eur 2032
05/11/14
1,176
Alico R. Crescita
05/11/14
1,106
HELVETIA 4-30
109,40
05/11/2014
HELVETIA WORLD EQUITY
132,03
04/11/2014
Alico P.P. Usa 2014
05/11/14
1,023
Alico R. Multi Comm.
05/11/14
0,640
HELVETIA EUROCRESCITA
86,25
05/11/2014
HELVETIA EUROPE BALANCED
199,17
04/11/2014
Alico P.P. Usa 2015
05/11/14
1,041
Alico Multi Comm.
05/11/14
0,670
HELVETIA WORLD BOND
230,80
04/11/2014
Alico P.P. Usa 2016
05/11/14
1,082
Alico R. Peak Usa 2014
05/11/14
1,043
HELVETIA QUATTRO.10
96,46
05/11/2014
HELVETIA THESAURA - Ed. 04-2013
100,22
05/11/2014
HELVETIA THESAURA - Ed. 04-2014
95,22
05/11/2014
Alico P.P. Usa 2017
05/11/14
1,096
Alico R. Peak Usa 2015
05/11/14
Alico P.P. Usa 2018
05/11/14
1,153
Alico R. Peak Usa 2020
05/11/14
1,162
Alico P.P. Usa 2019
05/11/14
1,198
Alico R. Peak Usa 2025
05/11/14
1,242
Alico P.P. Usa 2020
05/11/14
1,208
Alico R. Peak Usa 2030
05/11/14
1,247
Alico P.P. Usa 2021
05/11/14
1,300
Alico R. Peak Usa 2035
05/11/14
1,234
Alico P.P. Usa 2022
05/11/14
1,240
Alico R. Peak Eur 2014
05/11/14
1,032
Alico P.P. Usa 2023
05/11/14
1,281
Alico R. Peak Eur 2015
05/11/14
1,065
Alico P.P. Usa 2024
05/11/14
1,180
Alico R. Peak Eur 2020
05/11/14
1,191
Alico P.P. Usa 2025
05/11/14
1,250
Alico R. Peak Eur 2025
05/11/14
1,258
Alico P.P. Usa 2026
05/11/14
1,525
Alico R. Peak Eur 2030
05/11/14
1,305
Alico P.P. Usa 2027
05/11/14
1,236
Alico R. Peak Eur 2035
05/11/14
1,221
Alico P.P. Usa 2028
05/11/14
1,167
Alico R. Peak Asia 2014
05/11/14
1,076
Alico P.P. Usa 2029
05/11/14
1,086
Alico R. Peak Asia 2015
05/11/14
1,115
Alico P.P. Usa 2030
05/11/14
1,286
Alico P.P. Usa 2031
05/11/14
1,322
Alico R. Peak Asia 2020
05/11/14
1,284
Alico R. Peak Asia 2025
05/11/14
1,407
Alico R. Peak Asia 2030
05/11/14
1,469
Alico R. Peak Asia 2035
05/11/14
1,434
Alico Sec. Acc. 2016
05/11/14
1,037
Alico Sec. Acc. 2017
05/11/14
1,089
Alico P.P. Asia 2014
05/11/14
1,112
1,185
Alico P.P. Asia 2015
05/11/14
1,144
Alico P.P. Usa 2032
05/11/14
1,296
Alico P.P. Global 2014
05/11/14
1,003
Alico P.P. Global 2015
05/11/14
0,987
Alico P.P. Global 2016
05/11/14
1,018
Alico P.P. Global 2017
05/11/14
0,976
Alico P.P. Global 2018
05/11/14
1,095
1,028
Alico P.P. Global 2019
05/11/14
Alico P.P. Global 2020
05/11/14
1,145
Alico P.P. Asia 2020
05/11/14
1,298
Alico P.P. Global 2021
05/11/14
1,204
Alico P.P. Asia 2025
05/11/14
1,392
Alico P.P. Global 2022
05/11/14
1,150
Alico P.P. Asia 2030
05/11/14
1,394
Alico P.P. Global 2023
05/11/14
1,196
Alico P.P. Asia 2035
05/11/14
1,434
Alico P.P. Global 2024
05/11/14
1,145
Alico Long Investment
05/11/14
0,769
Alico P.P. Global 2025
05/11/14
1,180
Alico Agriculture
05/11/14
0,518
Alico P.P. Global 2026
05/11/14
1,439
Alico Metals
05/11/14
0,538
INDEX LINKED
UNIT LINKED - FONDI INTERNI
ATTIVO SPECIFICO
HELVETIA GLOBAL BALANCED
163,73
04/11/2014
HELVETIA GLOBAL EQUITY
110,65
04/11/2014
FPA - LINEE
PIP - FONDI INTERNI
LINEA GARANTITA
12,16
31/10/2014
LINEA BILANCIATO
13,31
31/10/2014
HELVETIA MULTIMANAGER FLESSIBILE
12,01
04/11/2014
LINEA OBBLIGAZIONARIO
12,73
31/10/2014
HELVETIA MULTIMANAGER EQUITY
12,08
04/11/2014
LINEA AZIONARIO
10,00
31/10/2014
www.helvetia.it
www.chiaravita.it
Il resto, scopritelo da voi.
+ VELOCE
+ MODERNO
+ BELLO
+ RICCO
+ FACILE
NEW
DA USARE
DA LEGGERE
DA CONDIVIDERE
NEI CONTENUTI
DA NAVIGARE
In collaborazione con
www.metlife.it
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
PROSPETTO DEI VALORI CORRENTI
DELLE POLIZZE INDEX LINKED
DATA ULTIMA QUOTAZIONE AL 15 OTTOBRE 2014
VALORE AL
15/10/2014
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
PRODOTTO INDEX
Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014
116,760
EMITTENTE TITOLO
OBBLIGAZIONARIO
MOODY | S&P | FITCH
ABN AMRO BANK NV
Baa1 | A- | A
EMITTENTE OPZIONE
MOODY | S&P | FITCH
SOCIETÉ GENERALE
A2 | A | A
CATTOLICA&AUTOBOX
LA GARANZIA CHE PREMIA
IL TUO STILE DI GUIDA
E TI FA SENTIRE SEMPRE AL SICURO
e in più...
Sconto sulle Garanzie
RC Auto e Furto!
Assistenza
immediata in caso di incidente
SMS
SMS
per conoscere la posizione della vettura
Area Web
dedicata
Documenti
Certificati
APP
“Cattolica Assicurazioni”
per segnalare il sinistro direttamente dal tuo
smartphone (disponibile su Google play e App Store)
www.cattolica.it
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione leggere attentamente il Fascicolo Informativo disponibile presso le Agenzie Cattolica Assicurazioni e sul sito www.cattolica.it
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
50
Venerdì 7 Novembre 2014
M E R CAT I E F I NA N Z A
Il prezzo unitario è di 4,25 euro. Diritti d’opzione tra 10 e 27/11
PRIMI 9 MESI
Da 500 milioni per sostenere la crescita
Il Tyre
spinge
Pirelli
Aumento per Cattolica
l cda di Cattolica assicurazioni ha deliberato di emettere massime 117.500.880
azioni del valore nominale
di 3 euro ciascuna, da offrire in
opzione agli azionisti al prezzo
unitario di 4,25 euro per un
totale di 499.378.740. Le azioni di nuova emissione saranno
offerte nel rapporto di opzione
di 21 ogni 10 possedute. L’aumento di capitale si inserisce,
come spiega una nota del
gruppo, «nelle iniziative del
Piano d’impresa 2014-2017 di
Cattolica, per sostenere la crescita del business, finanziare
la trasformazione industriale
e gli investimenti in innovazione e tecnologia, e cogliere
opportunità di acquisizione e
di partnership, in accordo a
quanto annunciato il 19 settembre».
Il prezzo di emissione è stato determinato tenendo conto,
tra l’altro, delle condizioni di
mercato in generale e applicando uno sconto del 37,01%
sul prezzo teorico ex diritto
delle azioni ordinarie Cattolica calcolato sulla base del
prezzo di chiusura di borsa del
alcune informazioni relative
al terzo trimestre 2014, non
ancora certificate, che saranno rese note in modo esteso
il 12 novembre. I premi lordi
del ramo Danni sono stati di
1,2 miliardi ( -2,7% rispetto
al 30 settembre 2013). Il calo
è in linea con quello al 30
giugno (-3,5%) e deriva dalla
contrazione del premio medio
Rca indotto dalla crescente
competitività del mercato e
alla debolezza della domanda.
Nel ramo Vita, i premi lordi
sono balzati a 2,9 mld, +46%,
con conseguente incremento
delle riserve tecniche complessive.
Il combined ratio, a parità
di perimetro di consolidamento, è stato del 91,5%, costante rispetto al 30 giugno;
il combined ratio del gruppo,
comprensivo del risultato del
terzo trimestre di Fata, è stato del 92% circa.
© Riproduzione riservata
Autogrill si espande in Gran Bretagna
Il gruppo Autogrill, attraverso HmsHost
international, cresce nel Regno Unito, con
un nuovo contratto settennale nell’aeroporto
di Manchester: esso prevede l’apertura di
nuovi locali e il rinnovo degli spazi nei quali già operava. A questo si aggiungono due
nuovi contratti, di 7 e 9 anni, nello scalo di
Londra-Stansted e nella stazione ferroviaria di Londra-Euston. Le attività genereranno ricavi per oltre 110 milioni di sterline.
«Dopo l’ingresso, nell’ottobre 2013, nelle
stazioni dell’Eurotunnel e il consolidamento del business nello scalo di East Midlands,
queste operazioni danno un nuovo slancio
al percorso di sviluppo nel mercato britannico, storicamente di difficile accesso per
il gruppo», ha spiegato Walter Seib, a.d. di
HmsHost international. «In pochi mesi abbiamo ampliato la nostra rete nel paese e ci
prepariamo ora a cogliere le future opportunità di business». Salgono così a 37 i punti
vendita gestiti nel Regno Unito, distribuiti
in 7 aeroporti (Londra-Stansted, LondraHeathrow, Manchester, Belfast, Inverness,
Jersey e East Midlands), 2 stazioni ferroviarie (King’s Cross e Euston) e nel versante
inglese dell’Eurotunnel.
© Riproduzione riservata
Conti dei primi 9 mesi in
decisa crescita per Pirelli:
l’utile netto è salito del
16,2% a 300 mln e i ricavi
a 4.528,7 mln, +6,5%.
L’ebitda ante oneri di
ristrutturazione è stato di
867,7 mln, +7,5%, il risultato operativo di 629,7 mln,
+8,9%. Nel settore Tyre, di
particolare rilievo è stata
la crescita del segmento
Premium, con volumi in
aumento del 20,1%.
La posizione finanziaria netta consolidata è stata passiva per
2.003,9 mln con una crescita limitata rispetto ai
1.935,2 mln del 30 giugno.
Quanto ai target, Pirelli
ha confermato un ebit post
oneri di ristrutturazione
a 850 milioni di euro, una
posizione finanziaria netta di -1,2 miliardi di euro,
una generazione di cassa
ante dividendi superiore ai
250 mln. I ricavi sono stimati tra 6,1 e 6,2 miliardi
di euro (6,2 mld la precedente stima).
BREVI
$66-5- "-2-66-5- (4!
@JB 4BKBCPJB# ))&)+ $ )''0' =FEFDFQJN EJ >FHPBRF !;9"
?FK ')%)(%-'%-'%( $ 7BV ')%)-%0)%)'%+* $ JMGN2FQQFPFCFMFQQFPF%JR $ UUU%FQQFPFCFMFQQFPF%JR
4BOJRBKF >NDJBKF 5FKJCFPBRN [ *%-'.%/)/#''$ >NRRNQDPJRRN F @FPQBRN [ )%.,)%--,#''
4%7% F <% 9@3 & =FH% 9LO% '/++'(''0-. $ 4%4%9%3%3% ;JKBMN =%6%3% )')-)++
$675)773 ,-00:)88/63 ,/
+3283+)9/32- )66-1*0-) 675)35,/2)5/)
9 QJHMNPJ BWJNMJQRJ QNMN DNMTNDBRJ JM BQQFLCKFB QRPBNPEJMBPJB OFP JK HJNPMN
)+ MNTFLCPF )'(+ JM OPJLB DNMTNDBWJNMF# BKKF NPF ()%'' JM @JB
4BKBCPJB# )&3 B =FEFDFQJN EJ >FHPBRF# F NDDNPPFMEN# JM QFDNMEB
DNMTNDBWJNMF# OFP JK HJNPMN ), MNTFLCPF )'(+ QRFQQN KSNHN F QRFQQB
NPB OFP EJQDSRFPF F EFKJCFPBPF QSK QFHSFMRF1
&5,/2- ,-0 ./3523
(" <PNONQRB EJ QONQRBLFMRN EFK RFPLJMF EJ DIJSQSPB EFKKZFQFPDJWJN
QNDJBKF BK *( EJDFLCPF EJ NHMJ BMMN F DNMQFHSFMRF LNEJGJDB
EFKKZBPR% )- EFK TJHFMRF QRBRSRN QNDJBKF%
:B KFHJRRJLBWJNMF BKKZJMRFPTFMRN JM 3QQFLCKFB F BKKZFQFPDJWJN EFK EJPJRRN
EJ TNRN QNMN EJQDJOKJMBRJ EBKKB MNPLBRJTB# BMDIF PFHNKBLFMRBPF#
TJHFMRF% 9M OBPRJDNKBPF KB KFHJRRJLBWJNMF Y BRRFQRBRB EB SMB
DNLSMJDBWJNMF BKKB QNDJFRX# FGGFRRSBRB EBKKZJMRFPLFEJBPJN BCJKJRBRN
BJ QFMQJ EFKKB EJQDJOKJMB BOOKJDBCJKF# JM DNMGNPLJRX BKKF OPNOPJF
QDPJRRSPF DNMRBCJKJ JM GBTNPF EFK QNHHFRRN DSJ QOFRRB JK EJPJRRN EJ TNRN#
QSKKB CBQF EFKKF FTJEFMWF PFKBRJTF BK RFPLJMF EFKKB HJNPMBRB DNMRBCJKF
EFK QFRRJLN HJNPMN EJ LFPDBRN BOFPRN OPFDFEFMRF KB EBRB GJQQBRB
OFP KZBQQFLCKFB NQQJB JK (* MNTFLCPF )'(+ !D%E% PFDNPE EBRF"%
<FPRBMRN DNKNPN DIF PJQSKRFPBMMN RJRNKBPJ EFKKF BWJNMJ QNKN
QSDDFQQJTBLFMRF B RBKF EBRB MNM BTPBMMN JK EJPJRRN EJ JMRFPTFMJPF F
TNRBPF JM 3QQFLCKFB%
:B ENDSLFMRBWJNMF PFKBRJTB BKKZBQQFLCKFB TFPPX LFQQB B
EJONQJWJNMF EFHKJ BWJNMJQRJ OPFQQN KB QFEF KFHBKF EFKKB QNDJFRX JM
>FHPBRF$ @JB 4BKBCPJB ))&)+ F QBPX DNMQSKRBCJKF QSK QJRN JMRFPMFR EFKKB
QNDJFRX UUU%FQQFPFCFMFQQFPF%JR%
9 QNDJ ONRPBMMN DIJFEFPF DNOJB EFKKB ENDSLFMRBWJNMF BJ QFMQJ EJ KFHHF%
9K OPFQFMRF BTTJQN QBPX OSCCKJDBRN QSK QJRN JMRFPMFR EFKKB QNDJFRX B
OBPRJPF EBK '. MNTFLCPF%
>FHPBRF# .%((%)'(+
%0 '5-6/,-27- ,-0 #326/.0/3 ,/ !11/2/675)9/32!5BMJKN 8% >BKQJ"
Tantissime opportunità di lavoro nel settore
della Finanza con Milano Finanza.
Visita il nostro sito carriere.milanofinanza.it
ColombiC&E
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
I
6 novembre (11,99 euro).
I diritti di opzione dovranno essere esercitati tra li 10
e il 27 novembre e potranno
essere negoziati dal 10 al 21
novembre.
Entro il mese successivo
alla scadenza del periodo di
offerta, Cattolica offrirà in
borsa gli eventuali diritti di
opzione non esercitati.
Su richiesta dell’autorità di
vigilanza, la società ha inserito nel prospetto informativo
Alitalia. Sarà Luca Cordero di Montezemolo
il nuovo presidente di Alitalia. Il cda ha infatti individuato lui, come da previsioni, come
presidente designato della nuova Alitalia.
L’assemblea è stata fissata per il 20 novembre
in prima convocazione e per il 26 in seconda,
per la ratifica delle nomine dei vertici della
nuova Alitalia e per il closing dell’operazione.
James Hogan sarà il vicepresidente. Montezemolo non avrà deleghe operative, che saranno
tutte attribuite all’a.d. Silvano Cassano. Il board ha anche richiesto il versamento dell’anticipo di 80 mln di prestito ponte sui 300 di
aumento di capitale deciso quest’estate. Gli
80 mln comprendono anche i 25 mln della
quota parte di Poste.
F2i-Edison-Edf. Con circa 600 MW di capacità installata è nato il terzo operatore nel
settore delle energie rinnovabili in Italia per
contribuire al consolidamento e alla crescita
del comparto. Si è completato infatti il trasferimento del capitale azionario tra F2i, Edison ed Edf énergies nouvelles, che è passato
attraverso l’aggregazione in Edison energie
speciali (Edens) degli impianti di Edens e di
parte degli impianti di Edf in Italia. Soci di
questa nuova realtà sono F2i, con una quota
del 70%, e una holding partecipata da Edison
ed Edf énergies nouvelles, per la rimanente
parte del 30%. È stata inoltre configurata una
management company, che fa capo al gruppo
Edf, responsabile dei servizi di operation and
maintenance per il nuovo polo dell’energia.
F2i. Il cda dovrebbe riunirsi il 20 novembre e
non è escluso che sul tavolo possa arrivare anche il dossier Metroweb. Secondo una fonte, il
board del fondo guidato da Renato Ravanelli
non ha ancora deciso cosa fare della quota
detenuta in Metroweb. In pole position per
rilevare il 54% del player della banda larga
ci sarebbe Telecom Italia, ma anche Vodafone
starebbe guardando il dossier.
In collaborazione con
Safilo ha chiuso i primi 9 mesi con un uti-
le netto di 31,7 mln (21,8 mln nell’analogo
periodo 2013). Le vendite sono cresciute da
841,8 a 867,5 mln, mentre l’utile netto adjusted è aumentato da 27,3 a 33,9 mln. L’ebitda
è salito da 81,3 a 83,3 (il dato adjusted è passato da 88,7 a 86,3). «I risultati economici del
terzo trimestre hanno confermato che stiamo
procedendo correttamente lungo la direttrice
incentrata sul nostro prodotto», ha dichiarato
Luisa Delgado, a.d. del gruppo.
Risanamento. Il gup di Milano, Roberta
Nunnari, ha rinviato a giudizio Luigi Zunino, Franco Bonelli, Salvatore Mancuso e
Oliviero Bonato, accusati di aggiotaggio e
ostacolo all’autorità di vigilanza nell’ambito
dell’inchiesta su Risanamento, società a sua
volta indagata ai sensi della legge 231 sulla
responsabilità amministrativa degli enti. Il
processo comincerà il 16 gennaio.
Cariparma Crédit agricole. Nei primi 9
mesi ha conseguito un utile netto in crescita
del 14% a 136 mln. La raccolta gestita è cresciuta del 16% rispetto a fine 2013. Nei 9 mesi
sono stati collocati circa 5 miliardi di euro di
prodotti. La gestione operativa è migliorata
del 12%. Il cost-income è migliorato al 56,2%.
Il Common Equity Tier 1 è stato dell’11,4% e
il Tier Total del 13,7%.
Banca Profilo ha chiuso i primi 9 mesi con
un utile netto consolidato di 5 mln, +24%. I
ricavi netti sono aumentati del 16,1% a 43,9
mln, con crescita nelle tre aree di business:
private banking (+11,2%), finanza (+24,9%)
e attività estera (+16,3%). Risultato della gestione operativa a 11,2 mln, +63%.
Fastweb ha chiuso i 9 mesi con un ebitda di
370 mln euro (336 un anno fa). I ricavi sono
stati di 1,230 mld (+1,4%), gli investimenti di
406 mln (+3,3%). Nel terzo trimestre, i ricavi
sono stati di 403 mln (+5%), l’ebitda di 134
mln (+6%). Nei 9 mesi, il numero dei clienti
ha superato quota 2 milioni, +5,5%.
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
M E R CAT I E F I NA N Z A
Venerdì 7 Novembre 2014
51
GENERALI/ Il gruppo: nel 2014 risultato operativo migliore del ’13
Vita e Danni oltre attese
Nei nove mesi sono aumentati dell’11%
ei primi nove mesi,
Generali ha riportato
un utile netto di 1,588
miliardi di euro, in
linea con gli 1,59 conseguiti
nell’analogo periodo 2013. Il
risultato è tuttavia cresciuto
del 7,5%, non tenendo conto
di alcuni effetti one off registrati nel corso del primo semestre, in particolare relativi
alla dismissione di Bsi, che ha
generato un impatto negativo
per 113 mln rispetto agli utili
generati dalle dismissioni dello
scorso anno.
Per quanto riguarda il segmento Vita, il risultato operativo si è attestato a 2,3 miliardi,
+11%, malgrado il contesto di
tassi contenuti. I premi sono
aumentati del 9,6% a 35,7 mld,
trainati dallo sviluppo dei prodotti linked (+39%). La raccolta
netta del segmento è cresciuta
del 41,7% a 9,1 mld. Il valore
della nuova produzione è salito
a 934 milioni (+42%) con i margini nbm al 25,5% (20,9%).
Nel Danni il risultato
operativo è cresciuto a 1,5
miliardi (+11,8%) grazie al
calo della sinistralità e al
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
N
contenimento delle spese.
Il combined ratio è migliorato dell’1,4% al 93,6%. I premi
sono rimasti stabili a 15,6 miliardi, sostenuti dalla raccolta
in Germania (+2,7%).
Per quanto riguarda il segmento finanziario, al 30 settembre le masse di terzi gestite
da società bancarie e di gestione del risparmio del gruppo
sono aumentate a 39,054 mld
(36,535 mld a fine dicembre).
Il capitale e le riserve di perti-
nenza di Generali si sono attestati infine a 22,538 mld (+14%).
Nel corso della conference call,
l’a.d., Mario Greco, ha ricordato che, attraverso una comunicazione intragruppo, pochi
giorni fa, Generali ha reso noto
di aver assegnato a Valter Trevisani le attività assicurative
e riassicurative del gruppo.
Trevisani rileva alcune delle
funzioni in precedenza affidate a Sergio Balbinot, l’ex chief
insurance officier che, a sorpre-
In crescita i conti Azimut
nonostante i rimborsi
Azimut holding ha chiuso i primi nove mesi con un
utile netto consolidato di 123,8 mln (110 nell’analogo periodo 2013). I ricavi sono cresciuti a 400,8 mln
e il reddito operativo è salito a 130,2 mln. Il patrimonio ha toccato i 28,8 mld. La posizione finanziaria netta consolidata è stata positiva per 353,6 mln (287,9).
Sono stati pagati dividendi per 93 mln, si è proceduto al rimborso delle rate del senior loan per 10
mln e al rimborso dell’ultima tranche del prestito
«Azimut 2009-2016 subordinato 4%» per 17,6 mln.
Infine, il cda ha approvato il nuovo piano industriale 20152019 che punta a un patrimonio di 50 mld a fine 2019.
sa, era uscito dal Leone a inizio
ottobre dopo oltre trent’anni
trascorsi nel gruppo triestino,
per entrare in Allianz.
Generali «lavora con impegno per realizzare il piano strategico e si aspetta, a fine 2014,
un risultato operativo migliore
rispetto a quello dell’anno precedente», ha inoltre affermato
il cfo, Alberto Minali, secondo
cui i risultati del periodo sono
stati ottimi. «Con questa situazione di capitale ci sentiamo»
pronti a «rimuovere il vincolo
del 40% che ci eravamo posti
sul payout ratio e quindi ci attendiamo di corrispondere agli
azionisti una cedola più alta».
Il gruppo ha infine annunciato il lancio di un’offerta di
riacquisto su tre serie di titoli ibridi in circolazione, con
prima data call nel 2016 e
2017, emessi da Generali finance e garantiti da Generali.
L’offerta, «che si attende fornirà liquidità agli attuali
investitori», terminerà il 13
novembre.
Il titolo ha chiuso ieri in borsa a 16,37 euro, -0,24%.
© Riproduzione riservata
Finmeccanica punta sulla redditività Incrementerà quelli per alta tensione
Il nuovo piano Prysmian bene
entro fine anno nei cavi telecom
l nuovo piano industriale di Finmeccanica sarà
completato entro la fine
dell’anno. «A metà gennaio lo presenteremo al cda
e subito dopo, alla fine del
mese, lo presenteremo pubblicamente», ha annunciato
l’a.d., Mauro Moretti, nel
corso della conference call di
presentazione dei risultati
del terzo trimestre.
Per Moretti, le azioni messe
in atto nel settore trasporto
stanno avendo «un impatto
positivo sulla redditività. I
risultati ottenuti» hanno consentito di «alzare le previsioni per ordini, ricavi ed ebita,
mantenendo le guidance sul
free operating cash flow». In
Finmeccanica, ha ribadito
l’a.d., «c’è bisogno di un forte
cambiamento». E a giorni (il
17 novembre) Finmeccanica
attende le offerte vincolanti
per il settore trasporti. Dopo
la presentazione delle offerte,
«abbiamo bisogno di un mese,
un mese e mezzo per decidere», ha spiegato Moretti agli
analisti.
Quanto alle commesse nel
settore ferroviario, Moretti ha
rassicurato: «Siamo nei tempi» per «la fornitura dei treni
ad alta velocità a Fs». Sono
i Frecciarossa 1000, costruiti
da AnsaldoBreda per Fs.
I
Il gruppo è inoltre solido dal punto di vista finanziario e non ha bisogno di
rifinanziarsi prima della
fine del 2017. Il gruppo ha
ribadito la «forte posizione
di liquidità», con una vita
media del debito di 8,2 anni.
Per il 2014 Finmeccanica ha
lasciato invariata la guidance
sull’indebitamento netto, previsto intorno ai 4,3 miliardi.
© Riproduzione riservata
P
rysmian ha chiuso i
primi 9 mesi con un
utile netto di 135 mln
(109 nell’analogo periodo 2013). I ricavi si sono
attestati a 5,014 mld (5,297),
l’ebitda a 383 mln (-6,3%) e il
risultato operativo a 281 mln
(+4,5%). La posizione finanziaria netta è stata di 1,292
mld (1,193 mld a settembre
2013 e 805 mln a fine 2013).
«I risultati dei primi nove
Utili stabili e ricavi in calo
nei 9 mesi di A2A
A2A ha chiuso i 9 mesi con un utile netto di 159 mln
euro, invariato rispetto allo stesso periodo 2013. I ricavi
sono stati di 3,6 mld (-11%), l’ebitda di 783 mln (-6,7%), il
risultato operativo netto di 419 mln (+2,9%). L’indebitamento finanziario netto consolidato è stato di 3,4 mld (3,8).
L’energia elettrica venduta nei mercati all’ingrosso e al dettaglio è stata di 35,3 TWh (miliardi di kilowattora), +12%. Le
vendite hanno interessato per 25,4 TWh il mercato nazionale
e per 9,9 TWh i mercati esteri. Il gruppo Epcg ha prodotto 2,1
TWh (-26%), di cui 1 TWh da fonte termoelettrica (+7%) e 1,1
TWh da fonte idroelettrica (-41%). Le vendite di gas metano
si sono attestate a 2.068 milioni di mc, +420 milioni di mc.
Le quantità di rifiuti smaltiti sono state di 1,9 milioni di tonnellate (+1%). L’energia elettrica distribuita è stata di 8,1 TWh, -3%.
Il cda ha poi approvato il rinnovo del programma di bond
adottato il 19 settembre 2012, incrementando l’importo a 4
mld euro e l’emissione di bond non convertibili, per massimo 1 mld entro il 31 dicembre 2016.
© Riproduzione riservata
mesi evidenziano una sostanziale stabilità della redditività, se si esclude l’impatto negativo del progetto Western
link», ha spiegato l’amministratore delegato, Valerio
Battista.
«La ripresa dei volumi nel
business dei cavi telecom
prosegue a ritmi anche superiori alle aspettative e anche
il trend nel mercato dei cavi
per le costruzioni si conferma
in lieve miglioramento. Per
il quarto trimestre è atteso,
rispetto ai trimestri precedenti, un maggior contributo dal business dei cavi per
l’alta tensione e dei cavi per
l’industria petrolifera, oltre
alla conferma della forte performance nel settore dei cavi
sottomarini».
«Su base geografica», ha continuato Battista, «si evidenzia il positivo trend di Nord
America e Asia, che fanno da
parziale controbilanciamento
alla debolezza dello scenario
in Europa e al deterioramento in Sud America. Il gruppo
mantiene alta l’attenzione sul
contenimento dei costi e sul
continuo efficientamento del
foootprint produttivo, orientandosi all’implementazione
di una supply chain su base
regionale in Europa».
© Riproduzione riservata
I fatti separati
dalle opinioni
Telefono 02/58219.1 - e-mail: [email protected]
Direttore ed editore:
Paolo Panerai (02-58219209)
Direttore ed editore associato:
Pierluigi Magnaschi (02-58219207)
Condirettore: Marino Longoni
(02-58219207)
Vicedirettore: Sabina Rodi
(02-58219339)
Capo della redazione romana:
Roberto Miliacca (06-6976028);
Caporedattori: Gianni Macheda
(02-58219220). Caposervizio:
Franco Adriano (06-69760827);
Giorgio Bertoni (02-58219321);
Giampiero Di Santo (06-69760826);
Alessandra Ricciardi (06-69760822).
Vicecaposervizio: Cristina Bartelli
(02-58219342); Franca Floris (0258219341); Roberto Gagliardini
(02-58219795); Ignazio Marino
(02-58219468). Redazione: Marco
Capisani (02-58219235); Francesco
Cerisano (02-58219333); Luigi
Chiarello (02-58219226); Elena
Galli (02-58219589); Massimo Galli
(02-58219588); Emilio Gioventù
(06-69760851); Silvana Saturno
(02-58219378); Andrea Secchi (0258219251); Simonetta Scarane (0258219374); Francesca Sottilaro (0258219232); Roxy Tomasicchio (0258219335). Segreteria: Manuela
Bettiga (Milano); Anna Cioppa e
Flavia Fabi (Roma)
Impaginazione e grafica: Alessandra
Superti (responsabile)
ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122
Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 0258219.1; telefax 02-58317598; 00187
Roma, via Santa Maria in Via 12, tel.
06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373,
69920374.
Stampa: Milano, Litosud via Aldo Moro 2,
Pessano con Bernago (Mi) - Roma, Litosud
srl, via Carlo Pesenti 130 - Catania, Società
Tipografica Siciliana Spa, Catania, Strada 5ª
n. 35 - Cagliari, L’Unione Editoriale Spa, Via
Omodeo, Elmas (Cagliari).
Concessionaria esclusiva per la
pubblicità:
Class Pubblicità SpA
Direzione Generale: Milano, via
Burigozzo 8 - tel. 02 58219522
Sede legale e amministrativa: Milano, via
Burigozzo 5 - tel. 02 58219.1
Class Roma: Roma, Via Santa Maria in
Via 12 - tel. 06 69760855
Presidente: Angelo Sajeva. VP Sales:
Gianalberto Zapponini. Group Publisher
Quotidiani: Francesco Rossi. Direttore
Commerciale: Stefano Maggini.
Per informazioni commerciali: mprestileo@
class.it
Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo
5 - 20122 Milano, tel. 58219283.
Tariffe abbonamenti ItaliaOggi: Euro
320,00 annuale, estero euro 900 annuale:
Abbonamento estero via aerea.
ItaliaOggi - Registrazione del tribunale
di Milano n. 602 del 31-7-91 - Direttore
responsabile: Paolo Panerai.
Testata che fruisce dei contributi statali diretti
di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250.
Accertamento Diffusione Stampa
certificato n. 7397 del 10/12/2012
FONDAZIONE
ENASARCO
AVVISO DI GARA
È indetta una gara d’appalto a procedura
aperta in ambito U.E. ai sensi dell’art. 55 del
d.lgs. 163/06, per l’affidamento dei servizi di
pulizia ed igiene ambientale della Fondazione
Enasarco. La gara sarà aggiudicata con il
criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa, ai sensi degli artt. 81 ed 83
del d.lgs.163/06. L’importo a base d’asta
è pari ad Euro 1.680.000,00 oltre Iva, per
un periodo di 36 mesi. Le offerte dovranno
pervenire alla Fondazione Enasarco Servizio Bilancio - Ufficio Gare Beni e Servizi
- Via Antoniotto Usodimare, 31 - 00154
Roma, improrogabilmente entro le ore 12.00
del giorno 16/01/2015.
Il bando e il Disciplinare di gara con i
relativi allegati sono disponibili sul profilo
di committente: www.enasarco.it. Il Bando
è stato trasmesso in data 03/11/2014 per la
pubblicazione, alla G.U.U.E. - Lussemburgo.
Roma lì 07.11.2014
IL PRESIDENTE
Brunetto Boco
098105098108105111103114
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it